AI SINDACI dei Comuni della Regione Abruzzo

Gentile Sindaco,

si torna ancora a parlare di riduzioni di sportelli bancari nei territori dell’Abruzzo. Purtroppo, è, oramai, da anni che il processo va avanti in modo imponente, senza alcuna programmazione e, soprattutto, senza l’ascolto attivo degli stakelholder e di coloro che vivono le ricadute di tali scelte. Il 24 settembre 2021, tutte le Organizzazioni Sindacali di settore, hanno manifestato davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara, proprio in ragione del mutamento delle realtà bancarie sul territorio, anche, e soprattutto, a seguito della scomparsa delle banche locali (Banca Popolare Lanciano e Sulmona, Banca Carichieti, Banca Caripe, Banca Carispaq e Banca Tercas), ad eccezione delle poche Banche di Credito Cooperativo che continuano, con difficoltà, a svolgere un ruolo importante sul territorio. In questa occasione, le scriventi OO.SS., intendono coinvolgere, non solo i Sindaci di quei Comuni, che saranno interessati dalle prossime chiusure, ma tutti i primi cittadini dei 305 Comuni della Regione.

Nel 2010, le filiali bancarie operanti in Abruzzo erano 701. Nei primi sei mesi del 2022, si ridurranno ancora, per effetto di chiusure ed accorpamenti, a 429, con una differenza di 272 sportelli. Nello stesso periodo in esame, i Comuni serviti dagli Istituti di Credito, erano 171, su 305, mentre il numero dei Comuni che manterranno almeno uno sportello bancario, scenderà a 126. Purtroppo, il fenomeno, è ancora in forte progressione, ed anche in assenza di piani industriali le principali banche italiane si concentrano su ulteriori razionalizzazioni. Occorre prevenire il fenomeno dell’abbandono e della desertificazione bancaria, che ha effetti devastanti principalmente sui territori interni e/o montani. Il venir meno di essenziali servizi bancari, produce l’aumento delle diseguaglianze e, allo stesso tempo, diminuisce le inclusioni dei cittadini, dei piccoli imprenditori, delle lavoratrici e dei lavoratori e, ancor di più, dei pensionati. La dinamica delle imprese attive, prevalentemente micro e piccole, negli ultimi anni, è negativa e di molto superiore a quanto accade a livello nazionale. Il forte calo è molto accentuato non soltanto nei territori interni e montani ma sta interessando anche i Comuni ubicati nella fascia costiera. I dati numerici, al riguardo, denunciano un fenomeno nuovo che deve essere approfondito, soprattutto se si tiene conto del fatto che, tale calo, procede in parallelo con gli effetti di diminuzione demografica specialmente dei giovani e con l’abbandono del territorio da parte degli Istituti di Credito. Le priorità delle aziende bancarie non possono essere basate esclusivamente sul profitto ma devono riconsiderare anche lo sviluppo sostenibile dei territori e il benessere diffuso dei cittadini.

Per tale ragione, La invitiamo a discutere con noi all’iniziativa dal titolo

L’UGUAGLIANZA POSSIBILE – LE BANCHE NEI COMUNI DEL FUTURO

9 giugno 2022, alle ore 9:30

Sala Ipogea del Consiglio Regionale della Regione Abruzzo, Palazzo Emiciclo – L’Aquila.

Le Segreterie

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FISAC CGIL Regionale

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