IL LABORATORIO ORTONESE e l’inarrestabile effetto domino

Tutto quello che stravolge i piani dei calcolatori scaltri

Ortona, 20 giugno 2022. Amministrative ad Ortona, politica regionale in subbuglio. Oramai siamo abituati, per ogni appuntamento elettorale ortonese ci ritroviamo a vivere la classica novità che parte appunto dalla città adriatica per finire, con un effetto domino inarrestabile, nelle dinamiche politiche regionali e addirittura nazionali.  

Laboratorio efficace dunque quello ortonese, se non alto per le soluzioni ed i particolari colori che si riescono ad esprimere e che stanno già cominciando a contaminare l’ambiente politico, viste le prime e strambe polemiche che esalano dagli ambienti vicini, più sensibili ai propri interessi elettorali piuttosto che a quelli delle comunità amministrate.

Il sistema democratico, purtroppo da oltre trent’anni, nelle mani di freddi ed abili calcolatori, ha subito trasformazioni tali da renderlo esclusivo strumento finalizzato al solo potere. Laboratorio, dunque, non solo utile alle comunità per la gestione civile del potere ma necessario per rompere e stravolgere ogni piano malefico d’ingabbiare le regole democratiche a schemi e calcoli di potere, completamente scollati dal mondo reale dei viventi.

I giochini e i giochetti, del solito infantilismo politico che si fa strada per scaltrezza e particolari fragilità sociali, hanno sempre vita corta nel mondo delle cose serie; prima o poi tutto degrada e finisce nel solito e classico miserabile fallimento. Tutto nelle mani del tempo, dunque, e delle persone capaci e responsabili; in questo momento Ortona può sicuramente contare su due grandi personalità politiche che hanno nella loro visione futura un cammino comune da proporre alla città fatto di progettualità condivisa e dialogo aperto, caratteristiche esclusive per stravolgere ogni calcolo ed ogni piano d’assoggettamento.

Da Ortona parte dunque una nuova fase, forse quella decisiva per ristabilire alcune verità appannate dall’ondata fanfarona che, purtroppo, ha disorientato e confuso la comunità civile.

Speriamo e confidiamo nel bene comune e nell’apparentamento Cocciola/Di Nardo; un legame straordinario, di una eleganza davvero inconsueta, proposto in modo chiaro, deciso e profondamente lungimirante.   

NM