SENTIERI DI CARTA, secondo appuntamento

A Fontecchio con Italico di Elsa Flacco 

Giovedì 30 giugno alle 18 si terrà a Fontecchio, nell’ambito della rassegna “Sentieri di carta” la presentazione del romanzo storico di Elsa Flacco “Italico”, pubblicato nell’agosto 2021 da Chiaredizioni.

Ambientato nella Roma del I sec. a.C., ha come protagonisti Gaio Asinio Pollione, oratore, condottiero e storico, di origine teatina, italica appunto, e la giovane Cecilia Metella, figlia della celebre Clodia cantata da Catullo con lo pseudonimo di Lesbia. Il romanzo attraversa i decenni tormentati della crisi della repubblica e della guerra civile tra Cesare e Pompeo, visti attraverso la duplice prospettiva di Asinio e Cecilia, che si alterna nei capitoli delle tre parti in cui si articola il romanzo.

Tra i personaggi che popolano lo sfondo sul quale si staglia la vicenda dei protagonisti, spiccano figure straordinarie come Giulio Cesare, Cicerone, Clodio e Marco Antonio, i poeti Catullo e Orazio, le nobildonne Clodia e Fulvia, in un susseguirsi di intrighi, amori, battaglie e un enigma oscuro che si svelerà solo nelle ultime pagine.

L’identità italica del protagonista, messa in primo piano nel titolo, avrà un ruolo importante nel corso del romanzo, che fa perno su Roma per poi spaziare fino alla Gallia, alla Grecia, all’Africa e alla Spagna, con qualche puntata nella terra italica delle origini, rappresentata dalla Teate Marrucinorum degli avi. Come sintetizza Cristoforo Gorno nella quarta di copertina, “Amori, battaglie, intrighi e tradimenti danno vita a una grande avventura pervasa da un senso di ribellione contro le ingiustizie della storia”.

Il romanzo ha già alle spalle una serie di presentazioni anche all’interno di rassegne prestigiose, come il Salone Internazionale del Libro di Torino, la Fiera della Piccola Editoria di Roma Più Libri Più Liberi e Scripta manent, il Piccolo Salone del Romanzo Storico di Ferrara.




INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO dell’ordine degli ingegneri

Chieti, 29 giugno 2022. Si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti.

Composto da quindici professionisti, otto uomini e sette donne, la squadra è stata votata in modalità telematica con grande partecipazione da parte degli iscritti all’Ordine: i votanti sono stati circa mille, quasi il 60% degli iscritti; numero di gran lunga superiore rispetto alle votazioni precedenti.

Gli eletti, in ordine di preferenza, sono stati: Massimo Staniscia (582 preferenze), Agostino Consalvo (528 preferenze), Gianfranco Lezzoche (493 preferenze), Roberta Brandi (480 preferenze), Ilaria Ciccocioppo (479 preferenze), Francesca Di Gregorio (468 preferenze), Gina Di Toro (445 preferenze), Milena Vizzarri (417 preferenze), Franco Masciulli (401 preferenze), Elba Iezzi (400 preferenze), Federica Rossetti (385 preferenze), Mauro Taraborrelli (362 preferenze), Lucio Minnucci (350 preferenze) e Maurizio Cantatore (347 preferenze) per la sezione A. Per la sezione B, il candidato eletto è stato Francesco Miccoli (383 preferenze).

Nella seduta di insediamento sono state ufficializzate le nuove cariche e i ruoli della neonata formazione che guiderà l’Ordine e supporterà gli iscritti per i prossimi quattro anni. Il ruolo di Presidente è stato attribuito a Massimo Staniscia, quello di vicepresidente a Roberta Brandi. Il ruolo di Segretaria è stato assegnato a Milena Vizzarri, quello di tesoriere a Francesca di Gregorio. 

“Siamo un gruppo giovane, competente e molto motivato – ha fatto sapere il Presidente appena nominato Massimo Staniscia – in continuità con il lavoro svolto dal Consiglio uscente, puntiamo a migliorare e valorizzare il lavoro degli ingegneri attraverso una formazione continua e professionale. Vogliamo dare spazio alla componente femminile, ai giovani e a tutti coloro che vogliono dare un contributo serio e concreto – ha concluso Staniscia – per sostenere gli iscritti e dare forza istituzionale all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti affinché la categoria professionale sia considerata ed ascoltata a livello locale, regionale e nazionale.”




RITORNA LA GIOSTRA storica cavalleresca

Aula Consiliare del Comune di Sulmona Sabato 2 luglio – ore 11.30

Sulmona, 29 giugno 2022. La Giostra Cavalleresca di Sulmona ritorna dopo due anni di fermo con un’edizione in cui la tradizione incontra la contemporaneità. Tante le novità che conferiscono all’evento una veste rinnovata, con una mostra d’arte pittorica e un cartellone di appuntamenti culturali, che accompagneranno cittadini e turisti fino alla gara che si svolgerà il 30 e 31 luglio, preceduta dal corteo in costume guidato dalla Regina.

Il programma completo sarà presentato in conferenza stampa, sabato 2 luglio, alle 11.30, nell’Aula Consiliare del Comune di Sulmona, in via Panfilo Mazara, 21. Saranno presenti Gianfranco Di Piero, Sindaco di Sulmona; Maurizio Walter Vittorio Antonini, Commissario Reggente Associazione Giostra Storica di Sulmona; Rosario Bianco, Rogiosi Editore; Andrea De Capite, Mastrogiurato Giostra Cavalleresca di Sulmona;

Alessandro Erra – Gallerie d’arte ERRA – curatore della mostra “L’assoluta Libertà” e gallerista di Giordano Floreancig; Giorgio Giangiulio, Ambasciatore dello Stile italiano e del Made in Italy, in rappresentanza del Cavalleresco Ordine dei Guardiani delle Nove porte; Domenico Taglieri, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila; Enzo Testa, Vice Commissario Reggente Associazione Giostra Storica di Sulmona.

Beatrice Gigli

Francesca Scognamiglio Petino




PARCO VILLA GREGORIANA a Tivoli

Villa Gregoriana prese il nome dal Papa Gregorio XVI che lo ha inaugurato nel 1835, dopo tre anni di lavoro. Dopo il restauro del FAI, (inizio lavori anno 2002 e riaperto al pubblico nel 2005), fu rinominata Parco Villa Gregoriana. È un’area naturale di grande valore storico e paesaggistico, che si trova a Tivoli, nella valle scoscesa tra la sponda destra del fiume Aniene e l’antica acropoli romana. La valle del fiume ANIENE, era chiamata anche Valle dell’Inferno, per le frequenti inondazioni del fiume Aniene. Il fiume scavò il letto e provocò notevoli danni, ripetutisi periodicamente nei secoli, che distrussero rovinosamente case, ville e monumenti. Papa Gregorio XVI, dopo l’alluvione del 1826, per proteggere le abitazioni dalle piene, fece realizzare due cunicoli, scavati sotto il monte Catillo, (500 m), per deviare il corso del fiume Aniene. Si realizzò così La Grande Cascata, con due salti di 120 metri, (originariamente erano 4), seconda in Italia dopo le Marmore. Il suo getto d’acqua, spettacolare, è il più fotografato. Compiuta l’opera, il Papa creò il Parco che porta il suo nome, valorizzandola con giardini e un centinaio di piante arboree. All’opera idraulica, si aggiunse il recupero dei ruderi della antica villa romana di Manlio Vopisco, (Oggi di quell’edificio resta soltanto la struttura sotterranea a sostegno della vila soprastante). Nel parco, furono attrezzati percorsi, vialetti, scale e alloggi di servizio, immersi nella natura più rigogliosa. Non mancano le panchine dove ci si può riposare.

Il Parco di Villa Gregoriana è un’area naturalistica che procede lungo percorsi semplici, che si snodano tra corsi d’acqua, cascate e grotte. All’ingresso, pagato il biglietto, mi è stato consegnato una mappa della Villa, che mi ha guidato facilmente lungo il percorso, con il richiamo dei luoghi importanti. L’itinerario percorre l’intera Valle dell’Inferno: si parte dal ponte Gregoriano, affascinante struttura fatta costruire sempre da papa Gregorio XVI e che oggi collega il parco al centro storico di Tivoli. Da qui si può ammirare uno straordinario panorama della Valle dell’Aniene e dell’antica acropoli. Si discende lungo la valle, nell’ombra della forra e di una fitta vegetazione, arrivando con una piccola deviazione, alla terrazza di fianco alla grande cascata. Si continua a scendere incontrando lungo il sentiero la grotta di Nettuno situata sotto la rupe dell’acropoli. Per raggiungere la Grotta, bisogna attraversare il traforo di Miollis, (era un conte e generale delle truppe francesi), che è lungo e stretto, con tante aperture, dalle quali si può vedere il bosco. Il traforo fu scavato nella roccia gialla, che si chiama travertino, molto fragile e se la tocchi, diventa polvere. Per entrare nella grotta, bisogna salire tanti gradini di roccia, abbastanza scivolosi. All’interno, il forte rumore dell’acqua, il buio e l’umidità, creano una misteriosa emozione, che ti abbraccia. Le indicazioni mi accompagnano alla Grotta delle Sirene, collocata in un ambiente fantastico. La grotta è sormontata da una specie di arcata naturale, detta Ponte Lupo. Qui, l’acqua del fiume Aniene si inabissa in un buco inesplorato. Continuando il percorso, si raggiunge il punto più basso della forra, per poi risalire dal lato opposto del letto antico del fiume, fino all’acropoli. Nel piazzale sono collocati due templi databili attorno al I e al II secolo a.C., uno rettangolare, detto della Sibilla, ma in realtà di incerta attribuzione, l’altro rotondo, detto di Vesta.

Vesta, è la dea del focolare domestico e pubblico. Il Tempio è a pianta circolare, risalente alla fine del I secolo a.C. In origine, era circondato da un ordine architettonico in travertino con 18 colonne corinzie, di cui solo 10 sono sopravvissute fino ad oggi.

La Sibilla Tiburtina era la decima Sibilla, venerata a Tivoli come dea. Si racconta che sulle rive del fiume Aniene, fu trovata una statua di questa sibilla con un libro, che era il suo segno di riconoscimento. Il Tempio è a pianta rettangolare, risalente alla fine del II secolo a.C. dove le persone andavano a pregare il guerriero Tiburno, che ha dato origine alla città di Tivoli.

Sono rimasto affascinato nel visitare questa villa, per l’ambiente, la flora, l’arte, la cultura, la storia, il silenzio. Interessante sono i punti panoramici, dove puoi osservare l’intera forra. Una bellezza!

N.B. Tivoli è anche una città d’Arte, una delle sole al mondo a possedere sul suo territorio, più siti del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Luciano Pellegrini 




RIAPRE IL MAXXI L’AQUILA. Intenso programma di eventi

Sabato 2 luglio riapre il MAXXI L’Aquila con le mostre Afterimage e NXT. Venerdì 1° luglio ore 12 conferenza stampa di presentazione. Giovedì 30 giugno alle 18.45 ascolto itinerante in anteprima della Iª puntata del podcast L’Aquila Fenice

L’Aquila, 29 giugno 2022  – Sabato 2 luglio il MAXXI L’Aquila torna ad accogliere i visitatori con la nuova mostra collettiva Afterimage. Curata da Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI L’Aquila e Alessandro Rabottini, curatore ospite, propone un percorso narrativo che include opere di 26 artisti internazionali appartenenti a differenti generazioni e pone in dialogo nuove commissioni concepite per l’occasione con importanti prestiti e con opere della Collezione MAXXI tra pittura, scultura, fotografia, installazione, video e sperimentazione digitale.

Intenso il programma dei giorni di inaugurazione: Venerdì 1° luglio alle 12 nella corte di Palazzo Ardinghelli si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra con i curatori  Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini che, dopo un saluto, guideranno i presenti in una visita in anteprima alla mostra alla presenza di alcuni artisti di Afterimage.

Nella stessa occasione verrà presentata anche la mostra documentaria di NXT che presenta le quattro proposte progettuali sottoposte alla giuria dell’omonimo programma, promosso dalla Fondazione MAXXI con il sostegno e il patrocinio del Comune dell’Aquila, dedicato alla promozione di una giovane generazione di architetti di talento e alla valorizzazione dello spazio pubblico. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 settembre e verrà presentata da Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura.

Verrà presentata anche L’Aquila Fenice, la nuova serie podcast prodotta da Spotify Studios in collaborazione con Chora Media e MAXXI, dedicata all’Aquila e alle vicende della città, dal sisma del 2009 ad oggi con una riflessione sul futuro e sulla sua costante trasformazione, di cui verranno rilasciate le prime due puntate proprio il 1° Luglio su Spotify.  A presentare il progetto sarà Sara Poma, head of branded content di Chora Media.

Il giorno precedente, giovedì 30 giugno dalle 18.45, in anteprima, sarà possibile ascoltare la prima puntata di L’Aquila Fenice durante un evento itinerante guidato dall’autore Alessandro Chiappanuvoli e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti che nelle 6 puntate del podcast condivideranno riflessioni, ricordi e speranze sulla città in metamorfosi. Appuntamento alle 18.45 al MAXXI L’Aquila.

Nella giornata del 2 luglio, invece, giorno di opening, sono in programma due appuntamenti del ciclo Conversazioni d’autore. I protagonisti della mostra Afterimage, moderati dai curatori Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini assieme a Fanny Borel dell’ufficio curatoriale del MAXXI L’Aquila, incontrano il pubblico per raccontare le opere esposte nel nuovo allestimento.

Due momenti per scoprire e comprendere, attraverso lo sguardo degli artisti, come la coesistenza di permanenza e transitorietà, materico e immateriale, rappresentino una condizione universale, radicata nella natura stessa dell’esistenza umana e dei nostri corpi, nel destino dei manufatti, dei luoghi, dei significati e delle immagini.

Il primo dei due incontri si svolgerà alle ore 12 con gli artisti Luca Monterastelli, Francesco Arena e Massimo Grimaldi. Nel pomeriggio, alle 15, sarà la volta di Varga Paloma Weisz, Hana Miletić e June Crespo. Entrambi gli incontri si terranno nella Sala Polifunzionale del Museo con ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Nuovi orari Sabato 2 e domenica 3 luglio, sarà possibile visitare il museo dalle 11 alle 19.

A partire dal mese di luglio e fino a domenica 2 ottobre tante novità per quanto riguarda gli orari di apertura e i prezzi.

Per l’estate, visto il successo fino a qui registrato e per favorire l’accoglienza dei tanti turisti già presenti in città, il museo sarà aperto già dal mercoledì e fino alla domenica secondo il seguente orario: mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 12 alle 20 (ingresso possibile fino a un’ora prima della chiusura, quindi fino alle 19). Il giovedì il museo sarà aperto dalle 16 alle 23 (ultimo ingresso alle 22).

Tariffa Ridotta per i residenti nel Comune dell’Aquila che fino al 2 ottobre avranno diritto all’ingresso con ticket da 5 Euro.




CINEMA E PSICANALISI. Per eccesso o per difetto: ritratti di famiglie

Un progetto ideato e curato dall’associazione ASIPP

Francavilla Al Mare, 29 giugno 2022. L’Auditorium Sirena di Francavilla al Mare si prepara per l’1 e il 2 luglio ad ospitare la seconda edizione di CINEMA E PSICOANALISI Per eccesso o per difetto: ritratti di famiglie, un progetto ideato e curato dall’associazione ASIPP (Associazione per lo Studio e l’Intervento della Psicoterapia Psicoanalitica).

L’ASIPP è un’associazione che si propone finalità culturali, scientifiche e professionali nel campo della psicologia con particolare attenzione alla promozione e la diffusione della cultura psicoanalitica sul territorio abruzzese, facendola anche colloquiare con tutte le forme culturali, dalla letteratura al cinema come in questo caso.

Oltre ad aver organizzato svariate attività clinico-teorico con manifestazioni e convegni, siamo stati promotori del dialogo tra psicoanalisi e letteratura in due edizioni del John Fante Festival e rimanendo nel solco culturale di incontro tra discipline abbiamo organizzato, nell’estate 2019, a Lanciano, la prima rassegna Cinema e Psicoanalisi: vite (non) vissute, evento che ha fatto parte della programmazione LancianoEstate.

Per noi è davvero un piacere essere presenti a Francavilla, città già nota per la ricca offerta culturale e quest’anno ancor di più guidata da un’amministrazione con una bella componente di quote rosa. Era nostro obiettivo portare la manifestazione a Francavilla al Mare già nell’estate 2020, ma purtroppo la pandemia ci ha rallentate, e siamo orgogliose della grande risposta partecipativa, la prima serata è andata sold out a pochi giorni dall’uscita della locandina – afferma la vicepresidente Alessandra Di Giacinto.

CINEMA E PSICOANALISI si inserisce in una già ricca programmazione culturale preesistente, e obiettivo di questa seconda edizione, sarà approfondire i temi, quanto mai attuali, dell’isolamento e della capacità di restare vivi, capacità che consiste non solo nell’affrontare e combattere le pressioni dell’ambiente e i traumi che ne possono derivare, ma anche nel costruire e ricostruire sé stessi lungo tutto il percorso di vita.

In tale ottica, la prima serata vedrà la partecipazione della scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio e verrà proiettato il suo L’arminuta, la seconda serata vedrà la partecipazione della regista Maria Sole Tognazzi e verrà proiettato il suo film documentario Ritratto di mio padre. Dopo la proiezione dei film vi sarà un dibattito aperto, uno spazio di pensiero libero e autentico tra pubblico in sala, registi, psicoanalisti, protagonisti del cinema e intellettuali, un’occasione unica che permetterà di allenare la propria consapevolezza e sondare le proprie emozioni e sensazioni emerse.

Gli ospiti presenti saranno: il dott. Antonio Buonanno (psichiatra, direttore della clinica Le Samadi e membro della Società Psicoanalitica Italiana), il dott. Massimo Di Giannantonio, (psichiatra, presidente della Società di Psichiatria Italiana), la drssa Anatolia Salone (psichiatra psicoanalista SPI), il dott Filippo M. Ferro (psichiatra psicoanalista), la drssa Manuela Fraire (Psicoanalista SPI), la giornalista de La Repubblica Tiziana Lo Porto, il produttore televisivo e cinematografico Riccardo Tozzi e Luca Briasco (editor Minimum Fax). Presenteranno e coordineranno le dr.sse Alessandra Di Giacinto e Daniela Di Sante, rispettivamente Vicepresidente e Presidente ASIPP.

Paola Toro




SI RINNOVA L’INTESA tra Andrea Bulfon e la Sieco Impavida

Ortona, 29 giugno 2022. L’opposto 22/23 della Sieco Service Impavida Ortona avrà talento, voglia, grinta e soprattutto una botta micidiale e se dalla descrizione vi sembrerà di conoscerlo, avrete ragione perché si tratta di una conferma.

La Sieco propone le chiavi della zona due ad Andrea Bulfon che accetta con entusiasmo l’offerta.

Classe 1996 per 198 centimetri d’altezza, l’opposto triestino muove i primi passi nel mondo del volley proprio nella sua Trieste. Quelli di Andrea sono però, con ogni evidenza, passi da gigante perché il giovane atleta viene subito notato dalla Lube di Macerata che lo vuole per il suo settore Under. Tuttavia, il talento di Bulfon è tale da essere girato in prestito alla Paoloni Appignano per disputare il suo primo campionato nazionale. Nello specifico si tratta di Serie B1. Nella stessa stagione “Bulfo” conquista con Macerata uno Scudetto Under 19.

L’anno successivo, la Lube Macerata regala ad Andrea Bulfon un sogno chiamato Superlega vincendo addirittura a vincere lo Scudetto.   Nello stesso anno, sempre a Macerata ma con l’Under 20, Andrea può aggiungere al suo carniere una medaglia d’argento alle finali nazionali di categoria.

Per il campionato 2015/2016 Bulfon incontra la Serie A2 con la Materdomini di Castellana Grotte. In seguito, giocherà ad Alessano (Serie A2) per poi “stringere la mano” alla pallavolo abruzzese giocando per la Blue Italy Pineto in Serie B, per due stagioni, 17/18 e 18/19. Per Andrea Bulfon arriva anche la prima esperienza in Serie A3. Per il campionato 2019/2020 indossa infatti la casacca della Gibam Fano. Nel frattempo, Pineto trova la sua strada verso la Serie A3 e Bulfon torna in riva all’Adriatico. La sfortuna, però ci mette lo zampino e, in un incontro di precampionato, il forte opposto di Trieste è costretto ad un lungo stop. La riabilitazione terrà infatti Andrea lontano dal campo fino al nuovo anno. Nel frattempo, Pineto ha dovuto giocoforza trovare un sostituto e così Bulfon si accasa con i Lupi di Santa Croce.

Arriva poi la chiamata dalla Sieco dove Bulfon riprenderà finalmente il suo percorso di crescita interrotto bruscamente dal suo infortunio. Sempre pronto ad entrare in campo quando chiamato in causa da Coach Nunzio Lanci, Andrea Bulfon ha dimostrato tutte le sue potenzialità. Potenzialità che oggi, è pronto a scatenare sul campo: «Non potevo non accettare la proposta della Sieco. Ortona è una piazza importante con una tradizione pallavolistica non da poco. La società sta allestendo un roster di primo livello e sono davvero contento di far parte di questo progetto. Sono convinto che con la giusta determinazione potremo fare molto bene in campionato. Un grosso saluto ai nostri tifosi e ai Dragoni. Ci vediamo presto!»

ANDREA BULFON

Nascita: 14/12/1996 – Trieste

Nazionalità Sportiva: Italiana

Ruolo: Opposto

Altezza: 198 cm

CARRIERA:

2022/2023 Sieco Service Impavida Ortona (Serie A3)

2021/2022 Sieco Service Impavida Ortona (Serie A2)

2020/2021 Kemas Lamipel Santa Croce (Serie A2) – dall’1/1/21

2020/2021 Abba Pineto (Serie A3) – fino al 13/11/20

2019/2020 Gibam Fano (Serie A3)

2018/2019 Blue Italy Pineto (Serie B)

2017/2018 Blue Italy Pineto (Serie B)

2016/2017 Aurispa Alessano (Serie A2)

2015/2016 Materdominivolley.it Castellana Grotte (Serie A2)

2014/2015 Cucine Lube Banca Marche Macerata (Serie A1)

Sieco Impavida




LA GIOVANE ROVERELLA MASCOTTE del Parco Di Cocco è morta!

Il Co.n.al.pa: il piccolo albero piantato a novembre è stato lasciato all’abbandono, ora è schiacciato dai gazebo

Pescara, 29 giugno 2022. La sezione pescarese del Co.n.al.pa. continua a segnalare le criticità nella gestione dei giovani alberi piantati nella città di Pescara. Decisamente assurda la fine della piccola roverella piantata dai bambini nel Parco Di Cocco lo scorso novembre.

La roverella simbolo di rinascita, mascotte del Parco Di Cocco, è morta dimenticata da tutti uccisa dai gazebo – commenta delusa l’associazione – era il 22 Novembre 2021 quando la giovane pianta è stata messa a dimora nel parco, alla presenza del Vicesindaco Santilli (assessore ai parchi e verde pubblico), dei Carabinieri Forestali e degli studenti della scuola media Antonelli. Tutto questo non solo in occasione dell’annuale festa dell’albero, ma anche per far aderire la città di Pescara all’iniziativa del Ministero della Transizione Ecologica denominata UN ALBERO PER IL FUTURO

Avevano parlato di bella piantina che proteggeremo, albero che donerà ossigeno ed ombra, pianta georeferenziata inserita nel sito del ministero per un bosco diffuso.

Tanti i buoni propositi e le parole spese in una intervista ma il minuscolo albero da quel giorno è stato abbandonato a sé stesso, senza alcuna indicazione e protezione, in un prato dove i bambini giocano a pallone, dove i cani scavano, dove chiunque lo ha calpestato.

Nonostante tutte le difficoltà il piccolo albero, seppur malconcio, sembrava avercela fatta – continua il Co.n.al.pa. – a  maggio del 2022 lo abbiamo dissepolto da un mucchio di terra e sassi, cercando di mettergli attorno gli stessi come aiuola, almeno per far notare a vari passanti che lì c’era una pianta che non doveva essere ulteriormente maltrattata.

Ci eravamo ripromessi di passare in questi giorni per dare un po’ d’acqua al giovane albero che però non si trova più, non perché sia riuscito finalmente a scappare da questa tortura, ma perché è ormai schiacciato e morto sotto il peso dei gazebo montati proprio su quel fazzoletto di terra. Ecco la fine di un essere vivente usato come un pezzo di legno e sacrificato per scopo di inutile propaganda.

Se la cura del verde è questa, non abbiamo futuro – conclude l’associazione.