INAUGURAZIONE DELLA PISTA CICLABILE sul lungomare monumentale

Domenica, 3 luglio 2022, alle 18.30. Presenzierà al taglio del nastro la soubrette Valeria Marini.

Giulianova, 2 luglio 2022. Nei prossimi giorni, anche l’inaugurazione della “Fanciulla” di piazza Dalmazia, con la partecipazione della Fondazione Franco Summa.

Sarà inaugurata domani, domenica 3 luglio, la nuova pista ciclabile sul lungomare monumentale. Il taglio del nastro è fissato per le 18:30. Con l’Amministrazione comunale parteciperà all’evento la soubrette Valeria Marini.




VIA GLI ANIMALI dagli spettacoli circensi

Si al circo, purché faccia a meno degli animali

Roseto degli Abruzzi, 2 luglio 2022. Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi ha sottoscritto un’apposita ordinanza, la n. 60 del 29 giugno 2022, con cui si vieta nel territorio rosetano l’utilizzo di animali negli spettacoli circensi, uno spettacolo dove non ci sono fruste o cerchi di fuoco da attraversare solo per produrre un ipotetico divertimento, ma è comunque consentito l’attendamento esclusivamente ai circhi che rispettino i requisiti prescritti dalla Commissione CITES istituita presso la Commissione dell’ambiente, con deliberazione del 10.05.2000 “criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti” e successive modifiche ed integrazioni, emessa in ottemperanza alla Legge 07.02 1992 n. 150 e successive modifiche ed integrazioni.

Rispondendo alle crescenti motivazioni che sono dietro al rifiuto, sempre più forte e coerente, della pratica circense con animali, il primo cittadino Mario Nugnes, con il parere favorevole del servizio veterinario della ASL di Teramo, ha emanato una ordinanza con la quale “è fatto divieto di attendamento, nel territorio comunale, dei circhi con esemplari delle seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni”.

“Oltre al fatto che continuare a consentire la presenza in città di “certi circhi” sarebbe stato in contrasto con la dichiarazione universale sui diritti degli animali proclamata su iniziativa dell’UNESCO – ha dichiarato il Sindaco Mario Nugnes – la cosa sarebbe stata palesemente in contrasto con un punto importante del nostro programma amministrativo nel quale indichiamo Roseto come una città “pet friendly”, pertanto amica degli animali”. Largo quindi ad un programma che privilegi le abilità artistiche, acrobatiche e comiche di equilibristi, trapezisti, giocolieri e clown, capaci di dare vita ad uno show per tutta la famiglia senza lo sfruttamento di poveri animali.

“Voglio che sia ben chiaro che ho firmato l’ordinanza non perché convinto che in tutti i circhi gli animali vengano maltrattati, perché farei “di tutt’erba un fascio” e questo non appartiene né guida il mio agire di amministratore – ha spiegato il Sindaco – ma l’ho fatto perché i tempi sono cambiati, e sono certo, essendo stato anch’io bambino ed essendo padre di tre figlie, che le nuove generazioni siano più propense ad ammirare spettacoli con contenuti artistici piuttosto assistere ad esibizioni di animali costretti a vivere fuori e in contrarietà ai loro rispettivi habitat”.

“Finalmente diamo attuazione a un sentimento comune e molto forte nella nostra città – ha concluso il primo cittadino – infatti nell’ottobre 2020 la passata Amministrazione portò in Consiglio, su proposta di quattro giovani colleghi, un’apposita risoluzione che, anche dall’opposizione, votai convintamente. Peccato che da quel momento questa è rimasta ferma e non ha mai trovato attuazione, noi invece oggi diamo seguito, con questa ordinanza, a una volontà comune a tanti cittadini rosetani che, ne sono certi, apprezzeranno e appoggeranno questa nostra scelta”.




ALLENARSI PER LA SALUTE into the wild

Alla D’Annunzio il prestigioso riconoscimento della Bocconi School of Management

Chieti, 2 luglio 2022. Alla presenza del Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, il progetto “Allenarsi per la salute into the wild” del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università “Gabriele d’Annunzio” (DMSI) di Chieti-Pescara è stato premiato dalla “SDA Bocconi School of Management” con una menzione speciale, nella sezione sport del premio “Valore pubblico. La pubblica amministrazione che funziona”. Ideato ed attuato sotto la direzione del professor Giorgio Napolitano e coordinato dal dottor Andrea Di Blasio, ricercatore della “d’Annunzio”, il progetto “Allenarsi per la salute into the wild” è stato realizzato in coordinamento con il DMSI della “d’Annunzio” e con l’Ambulatorio di Medicina Integrata, attivato dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti e dal DMSI presso l’ospedale “G. Bernabeo” di Ortona, a completamento e supporto delle attività della Breast Unit.

Il progetto – spiega il dottor Andrea Di Blasio – è nato con lo scopo di trasformare in pratica i risultati della ricerca di base, per supportare la prevenzione primaria, terziaria a quaternaria del tumore mammario anche attraverso l’allenamento in ambiente naturale. Il progetto è in continuo ampliamento e prevede la ricerca degli effetti psicofisici di diverse discipline e di diversi ambienti naturali, nonché la loro mappatura, e la caratterizzazione di quelli che, in Abruzzo, contengono le caratteristiche più importanti per la salute. L’organizzazione di allenamenti supervisionati ed itineranti, nella nostra regione, lo completano. Nell’A.A. 2020/2021, il progetto ha visto l’istituzione e la realizzazione di un corso di perfezionamento, aperto a laureati in “Scienze e Tecniche delle Attività motorie preventive ed adattate”, volto a creare competenze specifiche, nel territorio, per l’allenamento di trattate per tumore mammario. In forza degli effetti positivi psicofisici dell’esercizio fisico in ambiente naturale, il progetto è replicabile anche in altri contesti, come abbiamo parzialmente fatto col progetto “Not Just Walking”, realizzato per le patologie cardiovascolari e dismetaboliche. Un importante ringraziamento – aggiunge il dottor Di Blasio – va all’Ateneo d’Annunzio, al DMSI ed alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti che hanno reso possibile il progetto, nonché ai nostri partner, “Il Bosso Soc. Coop.”, l’Associazione “ISA” e l’Associazione “Amici per la Vita-Onlus”, che lo hanno in parte sostenuto economicamente con il loro contributo incondizionato. Un ringraziamento particolare va ai nostri borsisti universitari, costantemente coinvolti nella raccolta dati, nelle mappature e nella conduzione degli allenamenti: i dottori Teresa Morano, Federica Lancia, Alessandra Di Marco, Gianluca Viscioni e Simone Grosso. Quello ottenuto, infatti, – conclude il dottor Di Blasio – è un riconoscimento importante al lavoro di un’equipe multidisciplinare sostenuto dalle Istituzioni e da qualificate Associazioni del territorio.

Maurizio Adezio




AL FLAIANO 2022 premiato il viaggio delle radici

Maxi Manzo vincitore del Premio Flaiano di Italianistica sezione Under 35 con il docufilm “El Vestito de Dora”

Pescara, 2 luglio 2022. Esiste un’altra Italia nel mondo composta da circa ottanta milioni di persone che sognano di tornare nei luoghi da cui sono partiti gli avi per scoprire, attraverso un “viaggio delle radici”, le proprie origini e risanare la ferita provocata dallo sradicamento dell’albero genealogico.

Tra questi Maxi Manzo, un giovane argentino italo-discendente di origini abruzzesi e molisane che ha vinto il Premio Flaiano 2022 per la prima edizione Under 35 della sezione di Italianistica, con il progetto interculturale e docufilm musicale “El Vestido de Dora”.

Il Premio, che verrà ritirato il prossimo 2 luglio nell’ambito della prima delle due serate dedicate al teatro D’Annunzio di Pescara, è stato promosso ed organizzato dalla Fondazione Edoardo Tiboni, dall’Associazione Culturale Ennio Flaiano in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero: “Il documentario – ha dichiarato la Presidente della Fondazione Carla Tiboni – è un valido tentativo di promuovere la cultura italiana nel mondo attraverso le nuove generazioni e attraverso nuovi strumenti di comunicazione, obiettivi questi perseguiti dal Premio Internazionale Flaiano di Italianistica “Luca Attanasio”.

Il progetto

Il progetto tratta il tema degli oriundi italiani residenti all’estero che compiono questo viaggio di ritorno in Italia per ritrovare la propria identità individuale e collettiva. Il documentario, infatti, che racconta l’esperienza dell’autore, vuole mostrare, attraverso una profonda ricerca personale, gli effetti dello sradicamento forzato all’interno di un nucleo familiare emigrato dall’Italia e che si ripercuotono sulle generazioni future. Questo avviene con alcune semplici azioni della vita quotidiana, trasmesse di generazione in generazione, che possono risvegliare un’infinità di emozioni e che vengono canalizzate attraverso l’immaginazione dell’individuo. Altre azioni più complesse, invece, permangono nell’inconscio familiare influendo sulla personalità di un soggetto, come una ferita da guarire. Tutto parte delle testimonianze dei nonni italiani emigrati in Argentina che rievocano passaggi della loro vita, in un momento attuale di solitudine e introspezione. La narrazione dell’autore parte da Tornareccio, piccolo borgo in Provincia di Chieti, paese d’origine della nonna Dora, che con i suoi racconti sulle tradizioni e le storie d’Abruzzo ha segnato la sua giovinezza, spingendolo a conoscere da vicino i luoghi che gli descriveva fin da piccolo. Attraverso i filmati dell’archivio di famiglia il viaggio continua con il racconto della comunità italiana d’oltreoceano, con la nascita delle famiglie italo-argentine negli anni ’60, con l’adozione di nuovi costumi che si sviluppano attraverso la fusione delle tradizioni di entrambi i Paesi. In alcuni momenti si percepiranno fasi di negazione, di nostalgia, di rabbia, ma tutto ciò non impedirà la nascita della vita associativa negli anni ’70 e ’80. Nel docufim si parla anche di quello che la comunità italiana, attraverso la sua rete associativa, ha dato al protagonista, così come a tanti altri giovani: la possibilità di realizzare i loro sogni e di esprimere le loro vocazioni.

L’autore

Nato a Mar del Plata nel 1987, musicista e operatore culturale, Maxi Manzo ha avuto da sempre un legame speciale con le sue radici italiane: è Consigliere del CRAM (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo) e della Consulta dei Molisani nel Mondo, ed è inoltre membro della Rete dei Giovani Italiani nel Mondo della Commissione VII del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), che include circa 150 rappresentanti under 35 delle collettività italiane all’estero. Negli ultimi 8 anni ha vissuto nella Città di Buenos Aires e ha svolto funzioni nella “Direzione della Collettività del Governo della Città di Buenos Aires” come coordinatore artistico del programma “Buenos Aires Celebra”, collaborando alla diffusione della cultura delle oltre quaranta collettività che hanno sede in detta città. Nel periodo della pandemia da Covid-19, ha compiuto un’intensa ricerca della sua storia familiare, che lo ha portato a raccontare il suo viaggio alla scoperta delle radici e a realizzazione questa preziosa testimonianza.

Il progetto ha il patrocinio della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dichiarato di interesse dall’onorevole Consiglio Deliberativo del “Partido de General Pueyrredón”, ed è stato realizzato con il sostegno della Regione Abruzzo (CRAM) – Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, la Regione Molise – Rapporti con i molisani nel mondo e il  Consolato d’Italia di Mar del Plata, e con la collaborazione dell’Associazione Raíz Italiana, del Governo della Città di Buenos Aires (Direzione Generale delle Collettività), l’ENIT – Ente Nazionale Italiano per il Turismo – Sede Buenos Aires, l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, l’Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario, la Fedamo Abruzzo, il Centro Abruzzese Marplatense, l’Associazione dei Carovillesi e Hijos del Molise, l’Associazione Vinchiaturese in Argentina, l’Unione Molise, Federazione delle Associazioni Italiane di Mar del Plata e Zona, Colectividad Mafaldese y Molisana.

Il docufilm

Il documentario è stato realizzato tra l’Argentina e l’Italia, l’autore infatti negli ultimi mesi è venuto a perfezionare il suo lavoro tra Abruzzo e Molise per completare le riprese. Qui il protagonista, attraverso l’incontro con il territorio italiano ha trasformato in realtà le favole raccontate dai suoi avi, ha ritrovato le tradizioni musicali che fanno parte della sua ricerca interiore e che significano la cura del suo albero genealogico.

Poi il ritorno in Argentina a febbraio scorso per presentare il progetto in anteprima a Mar del Plata, suo paese natale, il 12 marzo 2022 presso il museo MAR della città di Mar del Plata. Si è susseguito poi un fitto calendario di appuntamenti per un tour di presentazione del docu-film che ha toccato diverse città: il 25 marzo 2022 a Buenos Aires, presso la sede argentina dell’Università di Bologna, nell’ambito dell’incontro “Le comunità italiane nel mondo e i viaggi delle radici” organizzato dal Centro di Alti Studi dell’Università di Bologna in collaborazione con Marina Gabrieli, responsabile del Progetto di Ricerca del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna “Verso un Turismo delle radici in Emilia-Romagna”. Il 3 aprile è stato proiettato nuovamente, con grande successo di pubblico, al Museo Mar di Mar del Plata con la collaborazione della Federación de Sociedades Italianas Mar del Plata, l’Unione Molise Centro Abruzzese Marplatense, e il Comites Mar del Plata. Il tour è proseguito poi in Patagonia il 6 maggio presso l’Associazione Italiana di San Martin de Los Andes e il 9 maggio all’Istituto Dante Alighieri Bariloche, in collaborazione con l’Associazione Italiana Socorro Mutuo Nueva Italia di Bariloche, dove i giovani studenti italo-discendenti di diverse fasce di età, sono stati invitati, attraverso la testimonianza del film, a scoprire le loro radici in Italia e a realizzare i loro sogni e desideri più profondi, seguendo le proprie vocazioni e onorando le tradizioni italo-argentine. Il 3 giugno è stato presentato di nuovo a Mar del Plata, presso le associazioni italiane Centro Abruzzese Marplatense e l’Unione Regionale del Molise.

Oggi di nuovo in Italia, dopo la consegna del premio Flaiano, l’artista presenterà il suo progetto domenica 3 luglio alle ore 20.30 a Tornareccio, suo paese di origine, presso la Sala Polifunzionale Remo Gaspari”, con una proiezione del suo docufilm e della storia di emigrazione della sua famiglia e sul viaggio di ritorno che lo ha riportato in Abruzzo.

Una speranza per il futuro

Ed è proprio grazie al mondo globalizzatoche i nipoti degli italiani sono in grado di ricostruire l’albero genealogico, di connettersi con le famiglie italiane, di comprendere da dove vengono anche attraverso il viaggio delle radici; quindi, percorrendo i paesini e i campi di cui tanto hanno sentito parlare nei racconti dei loro nonni. Vogliono sentirsi italiani, vogliono vivere l’Italia, scoprire la sua vera essenza, far conoscere le sue storie. A volte vengono delusi dalla realtà che non coincide con l’immaginazione e il sogno, così si ostinano a cercarla nei luoghi in cui pensano che possa ancora continuare a vivere. E quello del documentario è un finale aperto a una ricerca emotiva che rappresenta i sentimenti di tanti giovani che vibrano allo stesso modo, un ricongiungimento con le radici dell’albero, una rinascita con un messaggio di speranza in un momento di apertura con un mondo nuovo che cerca di riconnettersi con i bisogni primari.

La squadra di progetto

Genere: docufilm musicale

Autore e produzione: Maxi Manzo

Regia: Mati Long

Montaggio: Mati Long

Sceneggiatura: Maxi Manzo

Revisione sceneggiatura: Celeste Veleda

Direzione musicale: Julián Gándara

Paesi: Argentina/Italia

Anno: 2022

Turismo delle radici, volano per ripartire nell’era post Covid

Prende il via il Progetto del Pnrr “Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”, che si inserisce nell’investimento per l’“Attrattività dei Borghi” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e propone un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni).

Con la firma dell’accordo fra Ministero della Cultura ed il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si pongono le basi per il Progetto attraverso il quale le comunità italiane all’estero presenti in tutto il mondo verranno coinvolte nella valorizzazione della nostra offerta turistica, all’interno di in una strategia volto a invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani per sostenere attivamente il rilancio post Covid della nostra cultura, del nostro turismo e della nostra economia. L’obiettivo è consentire una riscoperta “a tutto tondo” dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.




START DAY, il futuro nel settore ferroviario

Avvio dei corsi di alta specializzazione

Ortona, 2 luglio 2022. L’Istituto Tecnico Superiore Per La Mobilità Sostenibile di Ortona, in collaborazione con Tua Spa, Sangritana Spa, dà avvio ai corsi di alta specializzazione nel settore Ferroviario dedicato a n. 25 giovani abruzzesi che hanno superato gli esami di selezione e di idoneità per le licenze di “Preparatore Treno” e “Condotta Treno”. Nella mattinata di lunedì 04 luglio p.v., l’agenzia formativa nazionale Forfer, partner dell’Its Most, presenterà insieme alle istituzioni pubbliche promotrici dei corsi e alla Regione Abruzzo, il piano formativo di 500 ore che sarà propedeutico all’ottenimento delle licenze necessarie per accedere al lavoro.

“Poter formare nell’ambito del settore ferroviario”, dichiara il Presidente della Fondazione its most, Ing. Alfonso DI Fonzo, “non rappresenta solo l’alta specializzazione offerta ai giovani dal nostro Istituto, ma una risposta concreta alle esigenze di crescita del sistema intermodale della nostra regione e dunque al mondo della logistica e dei trasporti”.

Il sostegno dell’Azienda Pubblica di Trasporto Tua Spa e di Sangritana esprime l’elevato fabbisogno di figure professionalmente preparate per i trasporti ferroviari, in un contesto competitivo in cui il trasporto via treno è in grado di dare risposte in termini di sostenibilità economica e ambientale alle esigenze distributive dell’industria e dei cittadini.

Il contribuito finanziario della Regione Abruzzo, che per la prima volta ha consentito l’attivazione nella nostra regione di questa tipologia di corsi altamente specialistici, ha permesso l’accesso ad un ampio bacino di giovani che, seppur con elevate attitudini e conoscenze, incontra gravi difficoltà nell’occupabilità.




PIANO DI CONTROLLO delle popolazioni di cinghiale

In tre anni meno incidenti stradali e danni alle colture, più sicurezza per i cittadini

Rocca San Giovanni, 2 luglio 2022 –  Bilancio positivo per il piano triennale 2020/22 di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale nella Riserva naturale regionale Grotta delle Farfalle, nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino. 154 gli esemplari abbattuti in due anni, in circa 80 giornate di interventi.

”Un risultato importante – spiega il sindaco di Rocca San Giovanni Fabio Caravaggio – che ha contribuito ad arginare il fenomeno a vantaggio dell’intera collettività”. L’intervento in effetti ha portato a ridurre i danni alle coltivazioni, limitare il numero degli incidenti stradali e preservare l’aspetto naturalistico nei 500 ettari di riserva coinvolti dal progetto.

“Il merito è stato di tutti gli attori che hanno partecipato alla realizzazione dell’iniziativa – ha commentato il primo cittadino Caravaggio – dai due Comuni coinvolti, alla polizia provinciale e al dott. Fabio De Marinis. Vogliamo che il progetto vada avanti ed è per questo che chiediamo il coinvolgimento di altri enti, in primis la Regione Abruzzo, attraverso finanziamenti ad hoc che sostengono le attività di gestione e controllo dei cinghiali che finora sono state realizzate con le sole forze dei due Comuni. Non siamo, quindi, inermi di fronte al fenomeno, nonostante esso non sia di facile soluzione”.

Il progetto ha previsto nello specifico la collocazione di due recinzioni elettrificate all’interno della riserva Grotta delle Farfalle, una insistente su un piccolo orto nel Comune di San Vito e l’altra su una coltura di favino nel territorio di Rocca San Giovanni. “La riduzione dei danni nelle due aree recintate è stata notevole – ha spiegato Fabio De Marinis, biologo e tecnico faunistico negli Ambiti territoriali di caccia di Pescara, Sulmona e del Chietino Lancianese -. Lo studio preliminare di fattibilità del progetto  è durato quasi un anno, al quale sono seguiti due anni di attività. Insieme alla polizia provinciale e ad alcuni cacciatori volontari con abilitazione specifica, abbiamo effettuato degli abbattimenti selettivi programmati. Una volta abbattuti, i capi sono stati ritirati da ditte specializzate nella lavorazione di carni selvatiche, portati in centri di lavorazione, commercializzati e poi venduti”.

I proventi delle vendite, e questa è una particolarità dell’iniziativa, sono tornati nelle tasche dei due Comuni coinvolti e sono stati utilizzati per la gestione della riserva naturale. Insomma un piccolo circolo virtuoso che inoltre punta a far diventare, attraverso questo percorso, la carne di cinghiale prodotto tipico, simbolo del territorio. Trasformando il problema in una risorsa.

“Il piano di intervento è nato tre anni fa, prima della pandemia, e allora il problema era molto più evidente di oggi – ha dichiarato il sindaco di San Vito Chietino Emiliano Bozzelli -. Abbiamo contenuto la problematica affrontandola, riducendo i danni agli agricoltori, il numero degli incidenti stradali e tutelando la sicurezza della cittadinanza, ma adesso per andare avanti abbiamo bisogno che la Regione ci aiuti economicamente”.




ENERGIA GEOTERMICA: il progetto di Rfi sulla tratta Terni, Rieti, L’Aquila e Sulmona

Al centro del primo laboratorio geotermia-idrogeno

Roma, 2 luglio 2022. Il progetto di RFI sulla nuova linea a treni a idrogeno verde del cratere sismico di Terni, Rieti, L’Aquila e Sulmona sarà al centro del primo laboratorio geotermia-idrogeno che si terrà in Umbria. L’iniziativa, promossa dalla Rete di Imprese H-Circular, nasce per rispondere alle esigenze dell’energivoro e grande emettitore di CO2 come le Acciaierie Speciali di Terni, l’utilizzo del biogas e bio metano prodotto dagli impianti che smaltiscono i rifiuti organici e appunto il progetto di RFI sulla nuova linea a treni a idrogeno che interessa i comuni di Terni, Rieti, L’Aquila e Sulmona, che potrebbe giovare di una fornitura di idrogeno stabile senza condizionarsi a grandi impianti fotovoltaici o eolici.

Il primo progetto di economia circolare in Europa che vede chiusura del ciclo dei rifiuti, produzione di idrogeno verde per grandi cicli industriali e alimentazione del trasporto ferroviario.

A annunciarlo è stato il Presidente Associazione Geotermia Zero Emissioni, Diego Righini, in occasione degli Stati Generali della Geotermia, organizzati nei giorni scorsi dal Consiglio Nazionale degli Geologi.

La geotermia è attualmente la soluzione energetica più efficace e immediata per rispondere alla crisi di energia in Europa. Nel corso dell’appuntato è stato presentato il quadro generale degli impianti presenti oggi in Italia, che vede 34 centrali in Toscana, e la programmazione per il 2035 con la realizzazione di altre 15 centrali tra Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia. Le nuove centrali saranno il frutto della collaborazione tra gli studi compiuti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e delle Università italiane presenti nelle regioni. Il lavoro sarà coordinato dall’Unione Geotermica Italiana e il piano industriale sarà redatto da Enel con la collaborazione delle PMI geotermiche coordinate dal manager di ITW Geotermia Italia, Diego Righini.

“E’ necessario un maggiore impegno di studiosi, ricercatori, Ordini dei geologi regionali e altri tecnici nel rispondere alle critiche pubbliche rivolte ai progetti geotermici presentati in Italia”, afferma Diego Righini, “Progetti che non devono più vedere sovraesposti gli imprenditori nel dibattito con i Comitati contrari o critici, ma i gli ordini professionali, le Università e gli Istituti scientifici che fanno molti convegni ma hanno dimostrato poco coraggio nel affrontare critiche non giustificate sui temi delicati della sismicità e dell’inquinamento delle falde acquifere, fatta eccezione dell’INGV che da quando ha come presidente Carlo Doglioni risponde caso su caso sul tema della sismicità smentendo collegamenti con i progetti completamente diversi di Strasburgo, San Gallo e Basile”.

Secondo Righini “Regioni e Comuni non dotati di uffici tecnici competenti chiedano supporto a CNR, Università e Geologi per rispondere ai quesiti tecnici rivolti sui progetti. Non deve essere più consentito ai politici di rispondere sui temi tecnici sulla geotermia con risposte qualunquiste prive di ogni nozione tecnica”.




RINNOVO RSU alla Hydro Building

Alla SGLM la Uilm è il primo sindacato

Aielli, 2 luglio 2022 – La Uilm vince le elezioni alla Hydro Building e alla Sglm (società cooperativa che gestisce un reparto per Hydro) di Aielli, eleggendo in entrambi i casi 2 Rsu su 3. In Hydro la Uilm ottiene 50 voti su 79 votanti, pari al 63.2 per cento, mentre la Fim ottiene 26 voti pari al 32 per cento.

Nella lista UILM sono stati eletti Antonello Quadrato, primo degli eletti con ben 45 preferenze ed anche Rls, e Andrea Bernardi, ai quali vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutta la segreteria provinciale.

In Sglm la Uilm ottiene 24 voti su 47 votanti pari al 51 per cento, mentre la Fim ottiene 20 voti pari al 49 per cento. Nella lista Uilm vengono eletti Simplicio Baruffa, primo degli eletti con ben 17 voti ed anche Rls, e Gennaro Melillo, ai quali la segreteria provinciale rinnova i migliori auguri di buon lavoro.

“Con questa tornata elettorale – commenta Michele Paliani, segretario Uilm L’Aquila Teramo – la Uilm provinciale conferma il primato in tutte le aziende del territorio marsicano eleggendo il maggior numero di Rsu rispetto alle altre organizzazioni sindacali. Tutto questo è il risultato di un operato che i lavoratori e le lavoratrici metalmeccaniche riconoscono ai delegati e alle delegate che compongono le liste oggetto di elezione e che quotidianamente si adoperano per fornire assistenza ai colleghi delle aziende. A loro il merito di tutto ciò. La segreteria provinciale esprime grande soddisfazione perché ancora una volta la trasparenza, la dedizione, il lavoro di squadra e il sano confronto prevalgono sulle bizzarre critiche e illazioni che taluni cercano di millantare senza avere successo”.

Piergiorgio Greco




ACHILLAIVE MUSIC FESTIVAL. Al via a settembre

Chieti, 1° luglio 2022 – Si svolgerà il 23, 24 e 25 settembre a Porta Pescara la prima edizione di Achillaive a settembre la prima edizione dell’Achillaive Music Festival, rassegna ideata dall’associazione ScopriTeate, in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Oggi la presentazione con l’assessore agli Eventi Paolo De Cesare, la presidente dell’associazione Concetta De Sanctis, la consigliera Alberta Giannini, i presentatori e gli altri motori organizzativi dell’associazione.

“Siamo aperti alle iniziative che arrivano dalle associazioni – così l’assessore agli Eventi Paolo De Cesare – perché arricchiscono la città e rendono possibile la ripresa di una socialità che sarà fondamentale da qui agli anni futuri. La musica, come il teatro e la goliardia che accompagna gli eventi di ScopriTeate sarà un’occasione di dare voce, letteralmente, ai talenti di cui la nostra città è piena, sono certo che ne scopriremo di nuovi e che l’evento ci sorprenderà, regalando alla città animazione e arricchendo ulteriormente anche il calendario degli eventi settembrini, buona parte del mese è storicamente dedicata a Chieti Scalo con il settembre Scalino, questo alla fine di un’estate che sarà ancora più animata di quella dello scorso anno”.

Chieti vanta manifestazioni che hanno fatto la storia delle kermesse musicali outdoor in Abruzzo, già a partire dalla metà degli anni novanta ricordate le serate musicali al campetto della Villa Comunale?) – ricorda la presidente dell’associazione ScopriTeate Concetta De Sanctis – Il progetto Achillaive ha l’ambizione di riportare di nuovo la musica dal vivo, ma con finalità non solo di puro intrattenimento. Si tratta di un progetto a lungo termine come quello del Palio de lu Ricchiappe; che vuole muoversi e arricchirsi qualitativamente e quantitativamente negli anni a venire. Una finalità che ci è piaciuto condividere con l’Amministrazione comunale, per far sì che anche Achillaive diventi patrimonio della città. Si parte a fine settembre, la location

scelta è Largo di Porta Pescara, uno dei luoghi più belli della nostra città, ricco di attività enogastronomiche. Si spera che un giorno si possano occupare spazi importanti e altrettanto belli come l’arena della Civitella. Nel dettaglio si tratta di un Festival musicale nel quale si esibiranno dal vivo Band che parteciperanno gratuitamente, che avranno circa 25 minuti a disposizione per la preseguire un brano inedito. Alla giuria il compito di valutare e decretare la Band vincitrice che verrà premiata domenica 25 settembre”.

Come partecipare. Il brano inedito, dovrà essere inviato all’organizzazione – come da regolamento – e farà parte di una compilation (cd) registrata e prodotta dall’organizzazione stessa. Oltre al premio per il miglior brano inedito,sarà premiata anche la migliore esibizione dal vivo. “FUORI DAL CORO” è un premio speciale, un meritato riconoscimento a profili illustri di personaggi che si sono distinti nel campo della musica pur non essendo necessariamente musicisti o interpreti. I termini per le iscrizioni sono indicati nel regolamento pubblicato sui canali ufficiali social (FB e Instagram) di “achillaive”. La mail ufficiale è achillaive@gmail.com, sono aperte le iscrizioni a partire dal 4 luglio 2022. Ciascuna richiesta verrà presa in considerazione e confermata dallo staff.




NUOVO RECORD DEL MONDO per diversamente abili

Una nuova importante sfida vinta. Ilenia Colanero è di nuovo sul tetto del mondo dell’apnea mondiale

Lanciano, 1° luglio 2022. Stavolta l’impresa è stata realizzata in una specialità profondamente differente dalle competizioni in piscina, ovvero l’apnea di profondità lungo un cavo guida. Ilenia, atleta dell’Apnea Team Abruzzo, nelle acque antistanti il Comune di Scarlino (GR) ha stabilito il nuovo record del mondo di specialità organizzato da Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) raggiungendo quota -20 mt in 1’20’’, come certificato dai giudici della Cmas.

Nel campo di gara della ‘Solmine deep water area’ la sicurezza è stata garantita da Guardia Costiera, Croce Rossa e Scarlino Diving Center che in sinergia hanno seguito ogni metro del tuffo nel blu della Colanero. Il tutto in collaborazione con Sos Villaggi per bambini Italia e l’Ambito Maremma Toscana Nord.

“Emozioni indescrivibili, questo record è figlio di quello dell’estate scorsa fatto registrare in occasione dei Giochi del Mare di Vasto – spiega Ilenia Colanero – dove il rapporto con l’acqua è diventato parte integrante della mia vita. Vincere la linea di galleggiamento e cercare la profondità con l’utilizzo di un solo arto è stata una sfida gigantesca perché fino a pochi mesi fa la stessa acqua per me era un limite, avendo addirittura paura della profondità.

Grazie al mio gruppo e al lavoro fatto insieme – chiosa l’atleta lancianese – ho superato le mie paure raggiungendo i miei obiettivi con tenacia e lucida follia convincendomi che questo possa essere solo un nuovo passo verso altri traguardi dipinti di blu. Ritorno in Abruzzo ancora più convinta che la disabilità sia unicamente uno ‘stato mentale’ più che un impedimento fisico”.  

E come di consueto ormai, il nuovo primato di Ilenia è stato affiancato dal nuovo record mondiale anche dell’amico Fabrizio Pagani, che, in assetto variabile senza attrezzi, ha raggiunto la profondità di 35 mt in 1’30”.




RIAPERTO IL PARCO della villa comunale

Il parco della Villa Comunale, dopo diversi anni, torna a disposizione dei cittadini e ad essere un teatro naturale per lo svolgimento dei grandi eventi rosetani

Roseto degli Abruzzi, 1° luglio 2022. Ieri mattina, alla presenza del Sindaco Mario Nugnes, del Vicesindaco Angelo Marcone e dei Consiglieri e Assessori Comunali si è svolta la cerimonia di riapertura dello storico spazio verde che sarà seguita, entro qualche settimana, dalla conclusione dei lavori che restituiranno alla comunità anche il primo piano della struttura. L’intervento ha permesso di mettere in sicurezza gli spazi, di analizzare lo stato di salute delle piante e di ridare decoro al parco che torna finalmente a presentarsi in tutto il suo splendore.

“Quando si riesce ad ottimizzare l’ordinaria manutenzione, lavorando in tempi brevi, si riesce a realizzare qualcosa di straordinario per tutta la comunità – le parole del Sindaco Mario Nugnes – E, la riapertura del parco della Villa Comunale, simboleggia pienamente questo concetto. Dopo diversi anni di chiusura, caratterizzata da immobilismo, rinvii e rimandi siamo riusciti a ridonare a tutti i cittadini un luogo fondamentale per la socialità e la condivisione, ma non solo. Questo giorno simboleggia la rinascita di tutta la zona che diventerà uno dei posti nevralgici anche per l’organizzazione degli eventi. Oggi partiamo dal giardino, ma il mio impegno e quello di tutta la mia squadra, è quello di riaprire presto anche altri locali per i quali, preannuncio che a breve ci sarà una bella sorpresa”.

“Dopo sei anni, abbiamo riaperto il parco della Villa Comunale – afferma il Vicesindaco Angelo Marcone – Grazie al contributo dell’Agronomo abbiamo verificato lo stato delle 121 piante presenti e abbiamo messo in sicurezza il parco anche attraverso opere di potatura e, dove necessario, di abbattimento delle piante troppo ammalorate. Siamo riusciti a restituire alla città un’area verde centrale, sicura, pulita, curata e tra qualche settimana taglieremo il nastro anche del piano terra della Villa per il quale manca solo il collaudo. Siamo riusciti a portare a termine un’opera che altri non sono riusciti a completare e proseguirà il nostro impegno a cercare di intercettare ulteriori fondi del Pnrr per completare gli interventi. Abbiamo ridonato alle famiglie e a tutti i cittadini uno spazio fondamentale, compresa l’area dietro la Villa, messa in sicurezza e dove, grazie alla sistemazione del palco, si svolgeranno tanti grandi eventi dell’estate rosetana a partire da “Roseto Opera Prima”. Possiamo dire, senza dubbio alcuno, che abbiamo restituito alla città una parte importante della sua bellezza”.




ONE HEALTH ONE EARTH. Una Sola Salute Un Solo Pianeta

L’IZS organizza il premio internazionale “One Health Award”: dal 16 al 18 settembre studiosi, opinion maker, esponenti di istituzioni, cultura e spettacolo trasformeranno Teramo nel palcoscenico della salute globale

Teramo, 1° luglio 2022. Per molto tempo si è pensato che la salvezza dell’umanità fosse nel proteggersi dalla natura, poi che fosse nel distanziarsene. Per via degli effetti negativi dei cambiamenti climatici e della pandemia da Covid-19, si sta finalmente raggiungendo la consapevolezza che la nostra salute-salvezza è legata indissolubilmente alla natura, anzi consiste nella salute della natura. Queste premesse hanno spinto l’IZS di Teramo a organizzare un grande evento internazionale consacrato alla rivoluzione One Health One Earth.

Si tratta di One Health Award (OHA), l’appuntamento in programma a Teramo dal 16 al 18 settembre 2022, con studiosi, opinion maker, esponenti delle istituzioni, protagonisti della cultura e dello spettacolo che porteranno al centro del dibattito pubblico l’urgenza di un cambiamento di mentalità e prospettiva per affrontare le nuove sfide. Negli stessi giorni a Giulianova (TE) si svolge la Brucellosis 2022 International Research Conference con la partecipazione degli scienziati mondiali più autorevoli nel campo delle malattie infettive animali. I due eventi sono riuniti in un’unica cornice grazie all’IZS dell’Abruzzo e del Molise che farà convergere a Giulianova oltre 250 ricercatori e trasformerà Teramo nel palcoscenico della rivoluzione One Health One Earth. Due eventi che si alimenteranno l’uno dell’altro, favorendo riflessione, approfondimento e nuova consapevolezza davanti alla vera grande sfida che ci attende: una sola salute per un solo pianeta.

Come definito nel 2008 dalla Task Force dell’Associazione americana di medicina veterinaria, l’approccio One Health richiede sforzi collaborativi di più discipline che lavorano a livello locale, nazionale e globale per ottenere una salute ottimale per le persone, gli animali e il nostro ambiente: oggi questo approccio è riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Salute, dalla Commissione Europea e da tutte le principali organizzazioni internazionali che si occupano di sanità. La pandemia da SARS-CoV-2 ha reso evidente a tutti la necessità di una nuova consapevolezza nel rapporto tra gli esseri viventi e l’ambiente circostante. Alla base del premio internazionale One Health Award c’è proprio l’esigenza di interrogarsi sulle delicate interconnessioni tra uomini, animali e il loro habitat, ragionando pubblicamente con esperti di diverse discipline che per tre giorni dibatteranno a Teramo di temi non più derogabili perché riguardano il nostro presente ancor prima del nostro futuro.

L’IZS di Teramo è stato in prima linea sin dalle primissime fasi dell’emergenza Covid-19, da marzo 2020, grazie alla sua organizzazione, al know how, alla disponibilità di laboratori specializzati e infrastrutture informatiche capaci di gestire al meglio le operazioni di ricezione, analisi e refertazione dei campioni. Inoltre, ha investito molto nell’attività di ricerca, come nel sequenziamento del genoma del virus mediante metodiche di nuova generazione che, il 24 dicembre 2020, ha permesso di identificare la variante inglese per la prima volta in Italia: una scoperta che ha portato l’Ente alla ribalta internazionale anche per via di un articolo dell’autorevole The Washington Post.

“L’Istituto ha sempre utilizzato un approccio One Health, è stato naturale continuare su questa linea nel corso della pandemia. La visione olistica One Health, One Earth è finalizzata alla salute globale perché affronta anche i bisogni delle popolazioni più vulnerabili sulla base dell’intima relazione tra la loro salute, la salute dei loro animali e l’ambiente in cui vivono”, afferma il Direttore Generale dell’IZS di Teramo Nicola D’Alterio, “virus e batteri saltano sempre più da una specie all’altra, questo ‘spillover’ non è frutto della casualità ma il sintomo di un equilibrio ormai rotto all’interno dei diversi ecosistemi. Ecco perché è necessario ripensare il rapporto tra uomo e ambiente: One Health Award sarà un’occasione per portare questo obiettivo al centro del dibattito pubblico italiano e internazionale, partendo dal nostro territorio a cui dobbiamo quello che siamo diventati. L’IZS di Teramo è conosciuto in tutto il mondo, tuttavia ha una forte connotazione territoriale. La stima e la considerazione che ci arrivano dalle Istituzioni locali e dal tessuto sociale del territorio le abbiamo avvertite ancora una volta nell’organizzazione di questa tre giorni” conclude il DG D’Alterio: “Siamo grati e orgogliosi del fatto che Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Teramo, Unite e tanti altri partner, pubblici e privati, abbiano deciso di sostenere questa avventura con interesse ed entusiasmo”.

One Health Award non è rivolto solo alle eccellenze della ricerca ma anche della divulgazione, ecco perché sono previsti ben cinque premi destinati a: 1) uno scienziato italiano; 2) uno scienziato non italiano; 3) un divulgatore; 4) una storia; 5) uno studente.

Manuel Graziani




ACQUALUCEFUOCO. I colori della tradizione

Il centro storico di Giulianova, domenica prossima, si tingerà d’arte, tra sogno e memoria

Grazie al Nome della Rosa, gli sportelli delle utenze saranno presi d’assalto dai pennelli e dalla fantasia di decine di artisti.  Non poteva mancare, a luglio,  l’appuntamento con AcquaLuceFuoco. I colori della tradizione, evento originale, molto atteso e caratterizzante delle estati giuliesi.

Pensata e organizzata dal Circolo culturale Il nome della Rosa, con il Patrocinio del Comune di Giulianova, l’edizione 2022, che si terrà domenica prossima, 3 luglio,  si avvale della collaborazione di Jazz Crew, Orao ed Eventi in Rosa.

AcquaLuceFuoco – spiegano gli ideatori –  è un progetto artistico che va avanti da dodici anni e nasce dall’ intuizione di decorare gli sportelli delle utenze di gas, luce ed acqua del centro storico,  creando, di fatto, una galleria a cielo aperto. Negli anni, hanno partecipato artisti di fama locale, come i compianti Francesco Ciccolone e Laura Giansante, ed anche semplici appassionati che hanno contribuito, con la loro arte, a fare degli indispensabili, ma anonimi, sportelli, piccole parentesi di colore e bellezza.

Evento gemello, il Concerto all’alba, anche quest’anno in versione doppia, allestito cioè sul Belvedere e sulla spiaggia in corrispondenza del molo sud.  Si esibiranno, rispettivamente a Giulianova alta e al Lido,  Martina Jozwiak group (10 luglio) e i Kind of blue (31 luglio).




TRANSUMANZA: le radici e il futuro di un’identità

A Castel Del Monte il nono evento di avvicinamento al XIV festival nazionale dei borghi più belli d’Italia

Pescara, 1° luglio 2022. Terra di emigranti e di pastori, di artigiani e di poeti, Castel del Monte, in provincia de L’Aquila, sarà lo scenario della nona tappa di avvicinamento al XIV Festival Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia, che si terrà sabato 2 luglio pv.

A raccontare il borgo, le sue tradizioni e credenze, le storie antiche intrecciate con il quotidiano e la tenacia dei suoi pastori, saranno gli ospiti del dibattito intitolato “Transumanza: le radici e il futuro di un’identità”: lo storico Alessio Rotellini, il ricercatore Antonio Corrado e il pastore e imprenditore Nunzio Marcelli, presidente di “Rete Appia”, rete italiana della pastorizia. Nell’incontro si ripercorrerà la vita dei castellani nei suoi aspetti tipici legati ai ritmi e ai tempi della montagna.

I sindaci dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” potranno poi conoscere da vicino l’antica arte casearia, che ha reso famoso Castel del Monte per i suoi prodotti, in modo particolare per il canestrato, un tipico formaggio pecorino a pasta dura, ottenuto da latte intero crudo di pecora, prodotto tutelato dal Presidio Slow Food e dal marchio Doc. Si proseguirà con la visita del Museo diffuso, un interessante percorso museale pensato e allestito all’interno di locali in disuso nel borgo, in cui sono stati ricostruiti gli ambienti tradizionali con gli oggetti della quotidianità propri della vita pastorale.

Punto di arrivo del percorso sarà l’inaugurazione del nuovo punto espositivo dedicato al poeta pastore “Francesco Giuliani”, nato a Castel del Monte il 5 agosto 1890, simbolo di una generazione di uomini resilienti, che hanno saputo adattarsi e governare le avversità tanto da trasformarle in punti di forza. A concludere la visita nel borgo sarà l’esibizione della corale Fonte Vetica.

A descrivere adeguatamente la realtà di Castel del Monte come “paese di montagna e tra le montagne”, sono certamente i versi di Francesco Giuliani, che dei suoi luoghi diceva:

“Tra le selve e sui monti anch’io pastore

Con il gregge ed a questo affezionato

Nel bel piano di Campo Imperatore

Quante stagioni io vissi beato;

E leggevo con cura e con amore

Dante, Petrarca e l’Ariosto lodato,

Questi sempre compagni e cari amici

Per cui viver potei giorni felici”.

Sicuramente in queste parole – osserva Antonio Di Marco, Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” – si coglie il nesso profondo che esiste tra l’uomo e il luogo natìo, un legame forte e capace di resistere alle asperità e alle difficoltà della vita di montagna, ma anche istintivamente aperto alla contemplazione della natura. L’attività che stiamo portando avanti con gli eventi nei borghi ha appunto l’obiettivo di invogliare le persone, i turisti nuovi, ad ammirare la meravigliosa semplicità delle nostre terre d’origine per considerarle mete di conoscenza e sapere antichi e preservarle così da pericolosi mutamenti o abbandoni.

Antonio Di Marco

Presidente I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise




ALLA CORTE DI MARGHERITA, il nuovo libro della giornalista, Monica Pelliccione

La presentazione il 5 luglio, all’Aquila

L’Aquila, 1° luglio 2022. Nel cinquecentenario della nascita della duchessa e governatrice Margherita D’Austria, un tributo a una figura simbolo della città dell’Aquila. Verrà presentato il 5 luglio prossimo, a palazzo Fibbioni, all’Aquila, “Alla corte di Margherita”, Daimon Edizioni, l’ultimo libro della giornalista, scrittrice e saggista, Monica Pelliccione. Alla manifestazione, che si terrà alle 18, oltre all’autrice parteciperanno il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, l’editrice Alessandra Prospero, della Daimon Edizioni, lo scrittore e critico letterario, Gianfranco Giustizieri e Fabrizia Aquilio, componente del Comitato di Indirizzo per le Celebrazioni in occasione del cinquecentenario dalla nascita di Margherita d’Austria. Modera il giornalista del Centro, Giustino Parisse. Margherita d’Austria e L’Aquila, protagoniste sulla scena, nobildonna e regnante la prima, città dai fasti antichi la seconda, sono come un fiume carsico che emerge nell’Europa del XVI secolo. Le loro vicende si intrecciano in un libro che è narrazione e ricordo, una rievocazione storica che si dipana nei secoli. Ne è testimonianza palazzo Margherita che da “Margarita”, come si firmava nelle epistole, prende il nome. Regia Curia del Capitano nel XIII secolo, viene riprogettato da Pico Fonticulano, per accogliere la Duchessa Margherita, il 16 dicembre del 1572, nominata dal fratello Filippo D’Asburgo, Governatrice della città. 

Un excursus storico che parte da messer Buccio di Ranallo, primo cantore della «civitas nova», la città-territorio, dalla fondazione alla rifondazione, guelfi e ghibellini, gli angioini e a seguire i francesi e gli aragonesi, i Quarti cittadini, Piazza Duomo come demarcazione dei poteri e spazio temporale. Dal fiorente cinquecento aquilano, in un affascinante caleidoscopio di culture e stili dissimili che si fondono, alla corte di Margherita. In quel palazzo che, in epoca moderna, ha ospitato la Municipalità aquilana, con la Torre civica a custodire la Bolla di Papa Celestino V, simbolo della Perdonanza. “Tra trine e merletti, ori e preziosi, perle e pendenti, Madama Margherita, al piglio deciso di governatrice, accosta le raffinate movenze di nobildonna”, afferma Pelliccione, “animo leggiadro e acuta sensibilità aleggiano a palazzo. A corte è un fiorire di cultura e benevolenza, laddove Margherita riunisce poeti e cantori, musici e scultori, filosofi e letterati: personalità dall’autentico stile, che ha tratteggiato in modo emblematico ed esaustivo l’essenza di un’epoca di splendore economico e amministrativo per gli antichi Abruzzi, proiettandoli nel quadro dell’immaginifica storia politica europea.

Un libro”, prosegue Pelliccione, “che si pone come omaggio letterario alla Duchessa D’Austria, a 500 anni dalla sua nascita, e al legame con una città, L’Aquila, che l’ha vista governatrice e promotrice di cultura e sviluppo”. Dalla lettera autografa al fantasma di Margherita, fino alla descrizione dei palazzi edificati in suo onore: palazzo Farnese e palazzo Madama, a Roma, “è un corollario di preziosi particolari disseminati qua e là che arricchiscono la narrazione”, scrive Giustizieri nella post-fazione, “il tripudio, il riconoscimento, la crescita di una città che espande la sua economia, conosce la ricchezza con tutta la vita produttiva sorretta da saldi capitali finanziari. Sotto le ali protettrici della “Madonna”. Alla corte di Margherita, appunto, come il titolo del libro comprende e suggerisce!”.




SISTEMA CULTURA, la possibilità di una nuova consapevolezza ecologica

Ispirati dal filo turchese, installazione artistica di silvana abruzzese

Chieti, 1° luglio 2022. Dopo l’incontro del 29 giugno, dedicato alla Performance >ENOZ-)ZONE( ideata da Cam Lecce e Jörg Grünert del Deposito dei Segni, viaggio attraverso le stagioni della vita con lo speciale stilema del corpo-maschera, gli ultimi due del ciclo di incontri in cui Il filo turchese, installazione artistica di Silvana Abbruzzese, ha rappresentato il senso profondo di una possibilità di introspezione mediante l’arte e di condivisione di stati d’animo, avranno come filo conduttore il Teatro.

Il prossimo 2 luglio dalle ore 19, si terrà Dialoghi sul Teatro e l’ecologia dell’Anima, un incontro con l’attore e regista Edoardo Oliva, a cura del giornalista e docente Americo Carissimo che insieme parleranno di ciò che rimane della forza catartica del teatro come possibilità di guarigione dell’anima, ma anche come strumento politico di critica sociale e crescita di consapevolezza; di un teatro che oggi si rigenera in nuovi spazi come la periferia urbana ed affronta i temi dell’identità culturale, del potere, della seduzione come nell’ultimo lavoro della compagnia Il diavolo a Mosca tratto da Il maestro e Margherita di Bulgakov.

Il 9 luglio alle ore 21:00 sarà dedicato alla rappresentazione Il falò delle vanità. Liberamente ispirato al testo La Commedia delle vanità di Elias Canetti, la rilettura e riscrittura di Giancamillo Marrone portata in scena dai giovani del Laboratorio Actor del Piccolo teatro dello Scalo vuole descrivere un mondo distopico nel quale un governo totalitario stabilisce “per legge” che la vanità è vietata e ogni strumento atto a tenerla in vita, eliminato. Ma non solo. Nella rilettura di Giancamillo Marrone il testo viene riadattato ai giorni d’oggi dove la vanità, attraverso l’uso dei selfie e dei social, imperversa alla grande. Riusciamo ad immaginare un mondo dove tutto ciò dall’oggi al domani diventa vietato? Dove si è obbligati a gettare in un grande falò tutto ciò possa essere oggetto di vanità? Il divieto è sintomo di dittatura? O forse siamo già nella dittatura dei social?

Fino al 10 luglio, finissage della installazione Il filo turchese, auspicio per una nuova umanità, a cura di Francesca Finarelli, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Chieti e Pescara e del Comune di Chieti e con il con il contributo di TECNO GLASS, sarà possibile partecipare in prima persona all’opera dell’artista Silvana Abruzzese, lasciando un proprio segno. Tutti sono invitati a partecipare. La mostra continuerà ad essere visitabile tutti i giorni dalle 18 alle 22. Ingresso gratuito. Info 3358380406.

Zaira Fusco