VIA TAVO: uscire dal fosso

Non sono stato tempestivo nella segnalazione, ma non è un problema, visto che la scena si ripete da anni, più o meno immodificata a frequenze forse settimanali

Pescara, 3 settembre 2022. Qualche giorno fa la situazione era questa, con nessuna variante particolare rispetto allo storico: si tratta sempre di ingombranti. Mi chiedo come mai non si riesca a venirne a capo, sistemando la rete, magari mettendo un bel cartello, avviando processi partecipati con i residenti della zona, anche per contrastare eventuali conferimenti di esterni, e magari mettendo qualche telecamera?

Ma la cosa più preoccupante a cui ho assistito, venuta meno la raccolta stradale e quindi rimossi i cassonetti, adesso i luoghi di abbandono compulsivo diventano le fermate del bus, alla cui palina sono sovente agganciati i cestini. Averne individuati due ad un solo passaggio e sapendo che questi non vengono svuotati quotidianamente, fa subito capire come le cose possono degenerare.

Forse una iniziativa rifiuti zero su questa via sarebbe ora venisse intrapresa, perché ne tragga vantaggio l’intera città.

Giancarlo Odoardi

Rifiuti Zero Abruzzo, Giornalista, ecologista, ciclista urbano




LE FIGURINE ABRUZZESI alla Terra Vergine di Gabriele d’Annunzio

Le illustrazioni di Mimmo Sarchiapone

Pescara, 3 settembre 2022. Lunedì 5 settembre, a partire dalle ore 18,30, presso il Parco Villa Sabucchi, si terrà la presentazione del libro Figurine Abruzzesi di Terra Vergine, eseguite da Mimmo Sarchiapone per corredare  lo scritto originale di Gabriele d’Annunzio. La novità editoriale è rappresentata dalle illustrazioni che sono state realizzate dal Maestro per commentare graficamente il testo originale.

Si tratta, in effetti, di undici illustrazioni (tante quante le Novelle presenti nel testo del Vate) realizzate con maestria a grafite su carta da Sarchiapone: pezzi unici che sono di grande interesse per lo stile adoperato e per le  tematiche svolte di forte connotazione artistica e storiografica.

Durante la serata inaugurale parteciperanno come relatori Maria Rita Carota (Assessore alla Cultura del Comune di Pescara), Massimo Palladini (Presidente “Italia Nostra” di Pescara), Daniela D’Alimonte (Dirigente Scolastica e scrittrice) e lo stesso Mimmo Sarchiapone.

Oreste Andalò sarà la voce recitante, mentre  Chiara Antico eseguirà gli intermezzi musicali con la Viola.

In una nota Mimmo Sarchiapone scrive: “Siete tutti invitati, senza prenotazione, a passare un simpatico pomeriggio di fine estate in un delizioso e storico luogo che è Villa Sabucchi di Pescara per ascoltare la poco conosciuta ma importante storia dei primi passi letterari del giovane Gabriele d’Annunzio, diciottenne e irrequieto liceale, dopo la conoscenza di Francesco Paolo Michetti e l’inizio della frequentazione del Cenacolo di Francavilla. In particolare, le due storie parallele legate alla pubblicazione del libro Terra Vergine, e cioè quella relativa all’edizione del 1882, e quella che ripropongo 140 anni dopo, con le illustrazioni delle 11 Novelle narrate nel libro, rimarcano in questo modo il mancato sogno del giovane d’Annunzio”.




EFFETTO MEMORIA, un particolare fenomeno

Certi luoghi, pur avendo perso nel tempo una certa destinazione d’uso, per taluni continuano ad averla

Pescara, 3 settembre 2022. Parlo in particolare della postazione di raccolta rifiuti rilevata il 27 e il 29 agosto scorso lungo la Strada Parco, a 50 metri dal Conservatorio, lato monte in direzione nord: materiali di ogni tipo tracimavano abbondanti dai cassonetti ormai sommersi.

Più di uno, commentando la mia segnalazione, aveva fatto risalire il disservizio alla chiusura della Strada Parco per via de lavori in corso e quindi all’impossibilità per i mezzi di nettezza urbana di raggiungere la postazione. Cosa che poi però è avvenuta.

Oltre a rimuovere i rifiuti, però, sono stati giustamente tolti anche i cassonetti.

Senonché c’è chi crede che quel luogo sia ancora deputato al conferimento dei sacchi di monnezza, differenziata o meno, e continua a portarla lì, incurante dell’assenza dei contenitori. Una sorta di “ricordo” non rimosso che fa vedere quello che non c’è più, ma che, con incivile presunzione, si ritiene debba “logicamente” ancora esserci.

Ma un altro esempio di “effetto memoria”, e che anche in questo caso non saprei a chi attribuire, l’ho rilevato dietro il recinto dell’edificio di Via Passolanciano dove hanno sede diversi uffici della Regione e della Provincia. In prossimità del cancello di ingresso, in uno spazio interno riservato che quindi si suppone custodito, vi è una postazione di raccolta dei rifiuti, differenziati e no, ad uso di chi frequenta quell’edificio. La presenza degli uffici richiamati, della Regione che “legifera” in materia di gestione dei rifiuti, e il cui assessorato di riferimento aveva la sede proprio lì, ma anche della Provincia, a cui una volta faceva capo il relativo osservatorio, dovrebbe richiamare scenari di efficienza ed efficacia, a partire dai luoghi delle rispettive sedi. E invece prevale l’incuria e l’abbandono: quando i cassonetti tracimano, per un’imprecisione nel calcolo dei tempi di riempimento, gli utenti si sentono autorizzati a buttare tutto nei dintorni, e chi raccoglie si limita a svuotare i contenitori, lasciando il resto sul prato o in strada.

Si tratta di un “effetto memoria”, che colpisce chi conferisce male le bottiglie di plastica (senza schiacciarle per far occupare meno spazio), il rifiuto di gran lunga più diffuso nei dintorni (ma le famose borracce?), e poi anche carta e cartone, ma anche chi raccoglie, a cui evidentemente non viene sufficientemente ricordato di dare una pulita nei dintorni.

Solo un problema di memoria? Non credo, purtroppo.

Giancarlo Odoardi

Rifiuti Zero Abruzzo




LA SICUREZZA, drammatica attualità

Questione prioritaria anche nel vastese

Vasto, 3 settembre 2022. La questione sicurezza è, purtroppo, costantemente di drammatica attualità e rappresenta uno dei temi più sentiti anche nel confronto continuo che il coordinamento della Lega Abruzzo sta avendo con tutti gli amministratori locali. Incontri dai quali emergenze l’urgenza di interventi atti a limitare l’incidenza di episodi di brutalità, microcriminalità, baby gang. Tutto il territorio abruzzese lamenta episodi del genere che non hanno risparmiato neppure città come Avezzano, Vasto e San Salvo.

Di fronte a questa diffusa preoccupazione sociale che stiamo toccando con mano ogni giorno – dice la portavoce della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino – come Lega richiamiamo la politica alle proprie responsabilità chiedendo interventi concreti su tutto il territorio abruzzese.

Come dimenticare gli episodi che hanno caratterizzato l’estate anche di Vasto e San Salvo – aggiunge la Bocchino – ora servono decisioni e la Lega da sempre fa della questione sicurezza uno dei suoi cavalli di battaglia e da sempre, come ha già fatto in materia di edilizia scolastica, sanità e tanto altro, porta avanti le sue battaglie in favore di tutto il territorio abruzzese.

Il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine, maggiori investimenti per dotare le stesse di strumenti che le aiutino a contrastare efficacemente la criminalità, il potenziamento degli impianti di videosorveglianza non solo nelle città ma su tutti i territori, il rimpatrio immediato dei delinquenti, un deciso freno agli sbarchi e alla immigrazione incontrollata – ricorda la portavoce della Lega – sono i rimedi improcrastinabili che la Lega, mette sul piatto della bilancia all’indomani anche della presentazione in Senato del DDL Salvini sulla lotta alle baby gang. Un piano che condividiamo e che non potrebbe non avere ricadute positive tangibili anche nei nostri territori – chiosa la Bocchino, che ricorda come le battaglie sul tema sicurezza saranno al centro dell’attività che la Lega continuerà a portare avanti anche nella prossima legislatura.




CIVETA, destra faccia chiarezza

Cupello 3 Settembre 2022. Tacere, talvolta, porta bene in talune occasioni può però apparire come silente condivisione. Sul CIVETA, le amministrazioni di Centro Destra territoriali, stanno avendo un atteggiamento a dir poco schizofrenico. Atteggiamenti diversi e contraddittori circa il futuro dove però  bisogna avere chiarezza ed unitarietà buttando, dove necessario, anche il cuore dei sentimenti e dell’appartenenza oltre l’ostacolo!

La nostra amministrazione ha voluto intestarsi cocciutamente il merito di  approvare rapidamente un testo e volerne essere i primi, Noi lo abbiamo migliorato nei contenuti.

Loro  hanno affermato in Consiglio Comunale che sarebbe stato approvato anche dagli altri comuni senza alcuna modifica sostanziale. La storia recente sta dimostrando palesemente il contrario ad iniziare da San Salvo che si è allineata ai dubbi e perplessità palesati di comuni di Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e Villalfonsina. Noi riteniamo giusto, ma fortemente tardivo, il tentativo di costituire una S.r.l. pubblica per difendere il patrimonio pubblico dei comuni e dare un ruolo certo al CIVETA nel costituendo ambito che l’AGIR andrà a definire perimetralmente a breve.

Abbiamo votato il testo in Consiglio Comunale per dare un’opportunità concreta  al commissario pro tempore l’ opportunità di operare in tempi stretti e brevi sia per la salvaguardia dei livelli occupazionali che poter predisporre un piano industriale che rilanci l’operatività del nostro impianto in ottica di recupero dell’originale mission di centro di compostaggio e riciclaggio. La richiesta di proroga della durata statutaria avanzata alla regione Abruzzo da parte di diversi comuni a guida Centra Destra appare pretestuosa e puramente strumentale perché palesa una profonda divisione interna riguardo alla prospettiva e basata su elementi, come la chiarezza sui conti, del tutto infondata essendo i bilanci, con relativo parere del Revisore dei Conti, sul sito istituzionale del consorzio.

Da parte nostra MAI abbiamo posto limiti a possibili ed alleanze con altri impianti, come ECOLAN di Lanciano che attualmente fornisce il servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti in tanti dei comuni che oggi elevano perplessità sul progetto di costituzione della S.r.l. pubblica già soci fondatori del CIVETA, ma chiediamo e riteniamo che il tutto avvenga in una logica di chiarezza senza consumare i conflitti di potere interno al Centro Destra territoriale sulla pelle dei cittadini utenti e di lavoratori del CIVETA.

Camillo D’Amico

Capogruppo consiliare di Insieme per Cupello




I PIETRALES delle dieci Giornate in Pietra

La cerimonia di presentazione

Lettomanoppello, 3 settembre 2022.  Domani, domenica 4 settembre dalle 10.30 alle 12.30 a Largo Assunta a Lettomanoppello (Pe) ci sarà la cerimonia di presentazione dei Pietrales realizzati durante il simposio a conclusione delle 10 Giornate in Pietra. Dopo giorni di intenso lavoro e di grande convivialità con numerosi appuntamenti in programma, il progetto per questa edizione 2022 volge al termine, lasciando però il risultato di quanto realizzato insieme.

Il progetto presieduto da Giacinto Di  Pietrantonio, sostenuto dalla Regione Abruzzo, con il Patrocinio del Comune di Lettomanoppello, il Parco Nazionale della Maiella e gli sponsor, sulla base del tema Tra Uomo e Ambiente,  “ha visto anche quest’anno collaborare la comunità di Lettomanoppello in maniera sempre più attiva, dando quindi vita a quello che è il senso dell’appuntamento fatto non solo di arte ma anche di integrazione con la tradizione ed il territorio stesso”  come spiega il Direttore artistico Stefano Faccini.

“È stato bello vedere il comune di Lettomanoppello partecipare a questa iniziativa, osservare il lavoro di artisti ed il protrarsi di una tradizione – spiegano il sindaco Simone Romano D’Alfonso e  l’Assessore al Turismo Arianna Barbetta – Ormai si può dire che la comunità è parte integrante di questo progetto e noi ne siamo orgogliosi”.




PEDALATA CICLOTURISTICA Roma Santa Maria Di Leuca

I 100 anni della Lilt: tappa a Fossacesia il 4 settembre

Fossacesia, 3 settembre 2022. Da Roma a Santa Maria di Leuca in bicicletta, facendo tappa a Fossacesia. In tutto mille chilometri, distribuiti in 10 tappe previste in 4 regioni, 100 comuni, tra cui appunto Fossacesia, che circa 100 appassionati delle due ruote hanno iniziato il 1° settembre dalle Catacombe di San Callisto, sulla via Appia Antica, di Roma e che li condurrà, sabato 10 settembre, a Santa Maria di Leuca.

Si tratta dell’edizione 2022 della pedalata promossa dall’Associazione La Storia in Bici, che celebra il centenario della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e domenica 4, per la quarta tappa di 104 chilometri con partenza da Pescocostanzo, toccherà il Valico Della Forchetta, Fara San Martino, Fossacesia, Torino di Sangro per poi concludersi a Vasto. A Fossacesia, l’arrivo è previsto per le ore 12 nell’area monumentale di San Giovanni in Venere. Ad accogliere la carovana, il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, assessori e consiglieri comunali.

“È una iniziativa unica nel suo genere e che quest’anno è dedicata alla LILT e ai suoi cento anni di attività, con lo scopo di portare il messaggio della lotta contro il male del secolo per le strade italiane – afferma il Sindaco Di Giuseppantonio -. Siamo davvero lieti di poter ospitare in uno degli angoli più belli e suggestivi d’Abruzzo ciclisti e appassionati delle due ruote provenienti da tutta Italia accompagnati dal Presidente dell’Associazione La Storia in Bici, Michelino Davico”.

Nella sosta a Fossacesia, si terrà un momento di riflessione con la collaborazione dell’oncologo Pietro Di Marino, che affronterà il tema della prevenzione e della sua importanza nel combattere i tumori. Il programma prevede uno scambio di doni e un rinfresco. La ripartenza è prevista per le ore 13:30.




ALLA RISCOPERTA delle tradizioni marinare

Unione Sportiva Acli, Associazione “Il Marcuzzo” e Associazione Martin Pescatore organizzano una visita guidate all’Ecomuseo del mare e della pesca di Martinsicuro

Martinsicuro, 3 settembre 2022. Si svolgerà sabato 10 settembre, a partire dalle ore 9,00, l’iniziativa gratuita organizzata dall’Associazione “Il Marcuzzo”, dall’Unione Sportiva Acli e dall’Associazione Martin Pescatori, con il Patrocino del Comune di Martinsicuro col sostegno di Coop Alleanza 3.0. Il programma prevede che i partecipanti si ritrovino alle 8,45 presso l’Ecomuseo del Mare e della Pesca, per la registrazione.

“L’Associazione Martin Pescatori – a parlare è una delle organizzatrici dell’Ecomuseo, Franca Ferreri – cura l’Ecomuseo sin dal 2015: attualmente, il museo ha sei stanze, ognuna delle quali ha un tema. Dagli strumenti più antichi di pesca, arriviamo fino agli attrezzi utilizzati oggi. Si possono vedere reti, nasse, argani, cesti, boe, bussole, vecchi radar e carte nautiche. Abbiamo infine riprodotto nei minimi particolari anche la plancia di una nave: un artista locale ha dipinto la visuale del paese di Martinsicuro visto dal mare”.

È importante – ricorda Sandro Tortella, presidente provinciale dell’U.S. Acli – che ci si prenoti, entro le ore 18,00 del 9 settembre, attraverso un messaggio SMS o Whatsapp al numero 393.9365509. Sarà una splendida mattinata, dedicata a conoscere meglio il mondo del mare e della pesca. A seguire, per chi è interessato, ci sarà una breve passeggiata fino a raggiungere il Biotopo Costiero di Martinsicuro per una visita guidata con il Prof. Mario Marano Viola ambientalista – Mountain Wilderness”.

Elisa Marino, Presidente dell’Associazione “Il Marcuzzo” nel ringraziare il Comune di Martinsicuro per il patrocinio, Coop Alleanza 3.0 per il sostegno, Centro Commerciale Porto Grande, Malcom ed Ok Group per la collaborazione, vuole fare un plauso anche tutte le associazioni, ai volontari e al Prof Mario Marano Viola per la sua disponibilità a fare da guida al Biotopo Costiero, che lavorano per dare valore al nostro territorio, dimostrando senso civico ed una grande sensibilità verso le tematiche dell’ambiente e del turismo”.




RIPRESE LE ATTIVITÀ negli asili nido giuliesi

Sindaco e Vicesindaco hanno visitato Le Coccinelle e l’Arcobaleno per salutare i bambini, le educatrici e il personale

Giulianova, 3 settembre 2022. Nelle scorse ore, il Sindaco Jwan Costantini ed il Vicesindaco Lidia Albani hanno portato i saluti dell’ Amministrazione comunale ai bambini, alle educatrici e al personale degli asili nido Le Coccinelle e Arcobaleno, tornati operativi dopo la pausa estiva. In entrambe le strutture, il clima è sereno, con i bambini già coinvolti nel gioco o impegnati nel disegno e nelle attività prescolari.




PER UNA LETTURA DELL’ARTE post pandemia

La Storia culturale dell’espressione artistica tra la fine del ’900 e il nuovo Millennio

di Renato Mammucari

Roma, 3 settembre 2022. Certe grandi mostre che si realizzano ogni anno denotano la crisi del sistema dell’arte contemporanea che perdura ormai da quindici, venti anni se non di più. Il sistema dell’arte contemporanea s’imposta su rudimenti che spesso non richiedono neanche più la ricerca del pregio artistico. Spesso i maggiori avvenimenti dell’arte contemporanea diventano indicazioni di questo peggioramento che il sistema non ha nessuna voglia di affrontare, perché quello che vale sono solo l’eccessivo denaro che può ricavarne. Il vero avverso del concetto di arte sta proprio nel mercato perché non intuisce la ricerca della genialità nel lavoro dell’artista. E se è vero, com’è vero, che l’arte è espressione dei sentimenti, della vita vissuta e dell’essenza di una persona, allora possiamo essere certi che quanto stiamo vivendo, si ripercuoterà necessariamente anche nell’arte, rendendo tangibile e manifesto quel turbinio di emozioni che oggi ci attanaglia più che mai. Siamo sempre più sicuri, specie oggi più che mai, che la storia dell’arte è più rilevante di qualsiasi mercato e denaro. Alla denominazione ‘mercato’ si dovrebbe usare il termine Arte = Crescita civile e morale. Cosicché la creazione delle opere d’arte possa recuperare quei soggetti simbolici e visionari che hanno da sempre caratterizzato l’arte, in quanto esprimente idee universali. In breve, l’arte deve avere quell’impronta individuale, che più delle volte va contro corrente, perché è intrinseca alla visione personale del mondo. Insomma, la vera arte ha sempre qualcosa che ci racconta il mondo e quel qualcosa che la fa rimanere eterna al di fuori di ogni moda.

La Pandemia da Covid-19 ha messo a soqquadro l’intero mondo. Coronavirus, lockdown e crisi economica-sociale hanno messo KO lavoro e imprese, così anche il mondo dell’arte (non certo quello del sistema), ha procurato sottrazione di attività lavorativa e condizioni sfavorevoli per i giovani. Il Coronavirus ha danneggiato intere generazioni, con un grande numero di morti, specie tra gli anziani e ledendo le nuove generazioni, ponendo su tutti un sintomo profondo di malessere nell’animo umano.

Il mondo è cambiato e nulla può tornare come prima. Siamo concordi a pensare che ci troviamo davanti ad una svolta epocale. Ed a questa nuova epoca dovremo dare necessariamente delle risposte per poterla superare, se vogliamo rispondere in termini di arte, perché l’arte e il sapere sono stati da sempre trainanti anche per le altre discipline e per l’evolversi dell’umanità.

Storia culturale dell’espressione artistica tra la fine del ’900 e il nuovo Millennio

Un’originale lettura dell’arte di fine ’900 ed inizio del nuovo millennio riflette sulla sua relazione con il tempo che stiamo vivendo. Reale e Virtuale, entità alle quali si sente sempre più parlare di cui si possano creare nuove possibilità per i curatori di eventi artistici e letterari. L’arte ha superato i confini dell’isolamento di questi circa tre anni per una nuova visione artistica post Covid che si estende in un approfondimento delle tematiche contemporanee partendo dagli anni ’80 che hanno dato grande vitalità sia in Europa sia in America.

Negli anni ’80 con la Transavanguardia, il Transrealismo, i Graffitisti, riprende una certa pittura e riconsegnano all’artista e agli appassionati d’arte il fascino e il godimento del colore e del disegno, in un periodo in cui l’arte collocava la pittura come qualcosa di trascorso. Gli anni ’80 risanano la ricerca della forma reale e il ritorno all’immagine in criteri certo originali, sul principio, ispiratori della storia dell’arte, che hanno anche contribuito al design, alla pubblicità, ed alla cultura in generale, dando origine ad un composito di legami costruenti e proficui. Gli anni ’80 sono stati il vero viatico, il vitale luogo di indirizzo di un rendiconto che si sarebbe sviluppato nei decenni successivi in cui si rilevano caratteristiche di continuità che persistono ancora oggi. Infatti, la filosofia del realismo è rimasta a condizionare il mondo, influenzando la cultura degli anni Ottanta, il nuovo assetto dei Novanta, e l’era recente che elabora dottrine filosofiche e scientifiche contemperate. Dunque, possiamo ammettere che tutto questo porta ad una successione ancora oggi interminabile portandola ad una successione di favorevoli conseguenze.

Alla fine degli anni ’70 a New York, si era instaurata la nascita di una generazione di artisti formatasi nel quartiere dell’Empire State Building: Jean-Michel Basquiat, Julian Schnabel, David Salle, Eric Fischl, Robert Longo che hanno contribuito assieme ad altri artisti alla ricomparsa del soggetto figurativo. Oltre a quelli americani potremo citare quelli europei come il tedesco Sigmar Polke ed allora, il più giovane, l’artista italiano Francesco Guadagnuolo. Questi artisti lavorano evidenziando un tipo di pittura vicino alla tradizione europea ed alimentando un interesse al nuovo figurativo visionario. Nel passato erroneamente si è considerato il figurativo in netta opposizione all’astratto, invece, negli anni ’80 questa netta distinzione è stata letteralmente cancellata, mentre ha continuato ad esistere una storia consolidata nei secoli di un’arte della realtà europea, se pensiamo che il primo realista del XV secolo è stato Hieronymus Bosch.

Gli anni ’80 hanno avuto un’influenza su un evidente numero di artisti, tra cui Jeff Koons, Julia Wachtel con le sue composizioni fotografiche, Jerry Kearns con le sue opere che passano dal fumetto ad un certo influsso religioso ed ancora Barbara Kruger, Cindy Sherman.

Aveva ragione il filosofo Rosario Assunto quando ha presagito negli anni  ’60 con lucidità mentale la filosofia del realismo di cui è rimasta a condizionare il mondo contemporaneo: “…l’unica realtà che il mondo può avere per l’arte è una realtà estetica, cioè una realtà di forme, una realtà di apparenze… La forma è l’apparenza allo stato puro; è la condizione di possibilità dell’apparenza, come apparenza che non è il contrario della realtà, che non è illusione, ma che, anzi, è la vera realtà, perché l’essere è reale quando appare: sia esso l’essere della pittura che non ci sarebbe se non apparisse, sia l’essere degli esseri viventi, sia il mondo. Il mondo è qui perché appare, è come appare; è come appare vuol dire com’è esteticamente, in quanto forma: la realtà assoluta è forma, la vera arte, quindi, non è altro che perseguimento della forma assoluta, cioè assoluto formalismo… In rapporti puramente misurabili, traducibili in numero ed equazioni, s’inserisce qualche cosa che non è traducibile in numero, cioè che non è quantitativo; avviene una specie di salto che, in fondo, è la rivendicazione della qualità: non contro una visione scientifica, cioè come irrazionale, ma come qualità che, novità qualitativa, emerge dall’interno della stessa visione scientifica, non la nega, ma la integra; va al di là perché la visione scientifica e anche la costruzione scientifica non bastano. Qui è la stessa costruzione scientifica che reclama un salto fantastico, una rottura dei propri schemi rigidi…”.(Rosario Assunto – da Sperimentale p., Quaderno 1964, Ed. Il Bilico, Roma).

Quindi “Arte e Realtà” analizzano oggi le ultime correnti artistiche che hanno cambiato il pensiero sull’arte contemporanea degli ultimi quarant’anni e ci accorgiamo che ridanno autenticità e verità alle opere d’arte degli artisti contemporanei.

Pertanto, tutta l’arte, compresa quella contemporanea, ci deve fare riflettere su quell’impellenza connaturale nell’uomo che traspone il suo pensiero impulsivo, stimolando la metamorfosi creativa che aspira al valore massimo, scoprendo il sovrasensibile e diventando eterna quando è autentica.

Per menzionare un resoconto che nel corso del tempo è diventato ‘Storia culturale dell’espressione artistica’ dagli anni ’80, nel passaggio di fine ’900 e l’inizio del nuovo millennio, esamineremo cosa è successo in alcune Nazioni europee e negli Stati Uniti approfondiremo la storia di alcuni artisti contemporanei con l’opportuna conseguenza di quale futuro potremo parlare per un’arte post pandemia.

Apriamo con l’Italia

Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Nicola De Maria sono gli artisti scelti da Achille Bonito Oliva riuniti sotto il nome di Transavanguardia che attuano una ricerca del citazionismo nell’attraversare la storia dell’arte del ’900 con ricchezza di colore spesso violenta. Mimmo Paladino, tratta una traccia primordiale riprendendo i miti del Sud e le tradizioni popolari con un ingrediente onirico e visionario, in una combinazione di linguaggi. Sandro Chia, sviluppa un’espressione composta di colori eccitati e violenti, con un segno veloce ed espressivo. Si ravvisa in alcuni dipinti Chagall, la metafisica di De Chirico o la rilettura delle avanguardie, tali echi riaffiorano solo trasversalmente nell’energia del suo linguaggio. Mentre Enzo Cucchi ravvisa il senso della materia vigorosamente visionaria, amalgamandosi a rievocare il senso della storia dell’umanità. In Clemente si sente una sospensione del tempo nelle sue composizioni simboliche, mentre per De Maria emerge una qualità poetica attraverso componenti cromatici.

Francesco Guadagnuolo è l’artista scelto da Antonio Gasbarrini in nome del Transrealismo nell’introduzione a L’idea di “visionario”. Dalla 3D alla RV, Angelus Novus 1995 (3D riferisce alla visione tridimensionale, RV sta per Realtà Virtuale) con connessa mostra presso il “Castello Forte Spagnolo” – Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, che notifica a Francesco Guadagnuolo il massimo artista annoverato. Gasbarrini è il primo critico d’arte in Italia che con lungimiranza percepisce il cambiamento avvenuto all’interno della nostra società con l’instaurarsi già negli Stati Uniti dell’era tecnologica digitale, fra arte reale e arte virtuale con interpolazione scientifica. E lo vede in Italia con Francesco Guadagnuolo denominando le sue opere transreali.

Il Transrealismo letterario, nato in America con l’uscita di ‘A Transrealism Manifesto’ stilato nel 1983 dal matematico-scrittore Rudy Rucker, in cui si puntualizza: gli archetipi di una letteratura innovatrice riconosciuta nel combinare immaginativo e presenza reale degli esseri umani nel trasfigurato evolutivo attuale tecnologico e scientifico. Di diverso significato è il Transrealismo artistico italiano che percorre l’analisi pittorica e scultorea di Francesco Guadagnuolo erettasi visionaria e interdisciplinare. Nel contempo egli stesso Direttore artistico nell’esaltante spazio artistico-culturale innovatore “Castelli Arte” a Ciampino – Roma nel periodo che va dal 1990 al 2000, dove nei dieci anni di arte, scienza, letteratura, musica, cinema, poesia, astronomia, informatica, conseguirono trascinanti dibattiti, negli innumerevoli risultati culturali, con l’intervento di rilevanti personaggi internazionali di primo piano di diverse scienze segnando con il Transrealismo l’avanguardia italiana degli anni ’90 divulgando l’idea delle unità delle arti. Un Transrealismo, quello di Francesco Guadagnuolo, originale quanto energico nel progresso neoavanguardistico dell’impaginato composito pittorico e degli schemi formali scultorei. L’artista libera una visionarietà fuori dall’ordinario, esaminando la realtà sociale, politica, letteraria, musicale, tecnologica, scientifica della cui cultura siamo impregnati, in una realtà vigorosamente trascesa, di cui Guadagnuolo fonda e rilancia valori di origine umanistica, etica e religiosa, che riesce a unificare nell’imperversante dimensione incorporea del web.

In America

Julian Schnabel, pittore, scultore, regista cinematografico. Alla base della sua pittura, c’è dietro la storia dell’arte europea, molte volte verso ritratti, immagini di ogni tipo e anche religiose. Le opere di Schnabel hanno momenti ispiratori nell’antica arte musiva, esempio quando usa i piatti rotti incollati su grandi superfici e colorati. Le sue opere anche se hanno un carattere ‘devozionale’ rammentano l’arte popolare con un occhio più distaccato a differenza della tradizione europea. Dal 1980 comincia a sviluppare una pittura e scultura neoespressionistica con assemblage di diversi materiali usurati dal tempo, che hanno dietro una realtà vissuta, manufatti recuperati dipinti con forza e gestualità ed ancora tendoni navali, telai, carta da parati, tutto gli può essere utile. Come dice Schnabel nella sua monografia CVJ (1987): «non credo che la battaglia tra figurazione e astrazione sia anche un problema. Tutto ciò può essere un modello per un dipinto – un albero di pioppo, un’altra pittura, una macchia di sporcizia». Vi si nota nelle sue opere un rapporto di contraddizioni che mostrano il molteplice discorso vitale e reale di Schnabel.

David Salle, esponente del bat painting. Salle ispeziona le relazioni tra soggetto/figurazione in un mondo sovrastato dai media. Le sue pitture fin dalla metà degli anni ’80 si sono distinte da una ripresa alla figurazione, con richiami alle opere di artisti del Barocco: da Bernini a Velázquez, da Cézanne al surrealista Magritte, sino alle figure tormentate di Giacometti, interpretandoli da un punto di vista della cultura americana. Le sue opere si sono evolute seguendo uno stile che l’ha caratterizzato da immagini per lo più tratte da giornali, riviste, fotografie, moda, figurazioni erotiche, fumetti, film, il tutto ben assemblato come farebbe un artista con la tecnica più tradizionale del collage. «Da quando ho cominciato a dipingere – ha chiarito l’artista – ho cercato di ottenere la fluidità e la sorpresa della connessione dell’immagine, la simultaneità del montaggio cinematografico nella pittura». Infatti, servendosi dei metodi cinematografici, le opere di Salle hanno l’idea della simultaneità di stampo ipertestuale. Questi collegamenti vengono particolarmente studiati dall’artista da creare uno spirito nuovo dal punto di vista compositivo.

Tra altri artisti americani potremo menzionare: Holly Solomon, Robert Longo, Troy Brauntuch.

In Germania

Sigmar Polke, tratta la realtà con uno sguardo critico e spietato, meditando sull’egemonia delle immagini della collettività odierna. L’arte di Polke negli anni ’80 oltre al disegno e alla pittura s’incrementa attraverso il percorso dei diversi media che confluiscono e si congiungono: fotografie, fotocopie, installazioni e film che assorbono immagini già esistenti che l’hanno caratterizzato tra i protagonisti del neoespressionismo ed esponente del Neue Wilde. Con gli artisti Gerhard Richter e Konrad Fischer è stato fondatore del Realismo Capitalista, in polemica alla Pop Art, che criticava la poetica del consumismo. Polke con le esecuzioni della fotografia nella pittura, in una forma che ruotava tra figurativo e astrattismo ha manifestato una certa suggestione su alcuni giovani artisti come la scultrice, Annette Messager e gli artisti multimediali, Peter Fischli e David Weiss.

Nella tradizione dell’Espressionismo tedesco abbiamo altri artisti: Anselm Kiefer, Markus Lüpertz, Georg Baselitz, A. R. Penck, Jörg Immendorff, Michael Buthe, Salomé denominati “Nuovi Selvaggi”.

In Francia

Gérard Garouste, interessato all’iconografia religiosa e lettore della Bibbia. Pittore di profondità arcane realizza dipinti mitologici e simbolici, in certe occasioni viene indicato come “pittore post-moderno”. Difensore della rilancio del figurativo, egli non ha timori nel citare artisti del calibro di Tintoretto o il Greco. I suoi quadri,  di grandi dimensioni, rappresentano esseri umani dai corpi infranti all’interno di complessi di elementi impenetrabili che paiono più scolpire la psiche umana sempre accompagnate da un alone di segretezza, potremo dire che le sue opere nascono tra filosofia, letteratura e psicoanalisi.

In Svizzera potremo citare: Martin Disler, Rolf Winnewisser.

In Inghilterra: Tony Cragg.

In Spagna: Miquel Barceló.

Quale futuro propone l’arte post pandemia?

La storia ci ha mostrato che da cicli cupi sono sorte le arti più rivelanti. Si è palesato che prima o poi si sarebbe giunti ad un rinnovamento quello che già è in atto cioè l’era digitale. Perché l’arte s’immette in uno sviluppo di cambiamento storico, una mutazione antropologica profondissima, definiremo epocale con grandi novità: processi mentali e processi formali. Il Transrealismo oggi rappresenta la condizione favorevole da esplorare, sicuri che questa risolutiva metamorfosi diventa la condizione migliore che aiuta ad affrontare anche la vita medesima. È un avvenimento di sviluppo e rinascita per il mondo dell’arte, che destina, non solo agli artisti, ma a tutti i campi della cultura, nuove adeguate ricerche. Si rapporta con l’attuale mondo tecnologico e si presenta l’urgenza di comunicare la realtà mutante per essere meglio compresa, in un criterio totalizzante per conseguire una moderna coscienza che ha tutta la consistenza, la spaziosità di produrre nuovi pensieri, che riconosca nuove visioni e linguaggi nelle opere d’arte. Insomma, il Transrealismo negli anni si è imposto come un movimento essenziale per lo sviluppo di un nuovo modo di concepire l’arte e il ruolo dell’artista.

Il dramma Covid è stato un’opportunità per riflettere sul significato di arte e come intendere la cultura artistica del dopo… Se è vero che l’arte testimonia la vita, è proprio in questo tempo 2020/’21/’22 che ci si sente più sedotti dalla vita. Filosofia dell’Arte e filosofia della realtà sono intimamente associate, l’arte è consapevolezza della vita. Dovremo porci un interrogativo: è la Storia Umana che dà vita all’arte o è l’arte che dà vita alla Storia Umana? O meglio è l’arte che dà la percezione del mondo e della vita?

 Guadagnuolo realizza una serie di opere ispirate al Covid-19 e sulla recente guerra Russia-Ucraina. E se c’è un linguaggio d’arte che può tradurre questa condizione inquietante, Guadagnuolo lo fa in forma rivelativa, facendo vedere il senso dell’inquietudine e l’aspettativa del dopo. É come vedere la transitorietà dell’esistenza e immaginare un ipotizzato futuro. Il Transrealismo rappresenta la condizione di poter meglio capire l’Essere, ma più di capire l’Essere in realtà lo traveste nell’intento di capire qualcosa di più rispetto al complesso di elementi che avviluppano il nostro modo di vivere. Arte – cultura e tecnologia diventano rappresentazione di vivere, il modo di intendere la realtà, un incorporarsi l’uno con l’altro divenendo ricerca di un qualcos’altro che avvertiamo come Trans-Realtà, di una realtà che va oltre la stessa realtà, a dar conto della realtà in cui viviamo. Dunque, tra le altre cose l’incombenza del Transrealismo è quella di consentire di immetterci nella filosofia del passaggio che sarebbe quella di trovare una ragione di vita nella grande costellazione di apprensioni, come accade oggi in un mondo accerchiato dalla pandemia con i correlativi virus, le guerre, gli incendi, i nubifragi, carenza energie, gas, cambiamenti climatici ecc., ecc. Tutto questo porta Guadagnuolo artista, ad una nuova meditazione sulla condizione umana con un’espressione evolutiva alla comunicazione elettronica e al valore metaforico. Con un Transrealismo che genera il referto dell’operazione, generando un dibattito che prima non esisteva ed era ancora di più impensabile. Per questa ragione l’arte transreale di Guadagnuolo è filosofia di vita che porta a vivere accompagnata da un consapevole artificio di vita, cioè una sorta di metafora umana comportamentale, in uno stato d’animo colmo di ansia e oscuramente vivente. 

L’artista mette in evidenza, dal punto di vista psicologico, le paure, esprimendo il caos in cui viviamo, da cui assurdamente si cerca riparo e conforto nel meccanismo sociale generato dai social, ciò accade quando viene a mancare specie tra i più giovani il soccorso reale, e si ripara con il soccorso virtuale, un rischio, che sta espandendosi sempre di più con una sottomissione ai social network degli ispiratori virtuali, in cui rappresentazioni e narrazioni, divengono argomento di negazione e imitazione. Per cui è fondamentale argomentare il rapporto tra generazioni per salvaguardare di più gli adolescenti dai pericoli esistenziali derivati dal web. Guadagnuolo fa intendere che non si affrontano, né si risolvono i problemi attraverso i social network ed è così che l’artista mette in evidenza ciò che è marginale da ciò che è rilevante nella vita. Questo provoca una forma di estraniamento di fronte alla realtà, perché questa diventa non più controllabile col pericolo dell’alienazione. Comunque vada, la vita scorre continuamente, nulla può fermarla! Ciò nonostante, la vita potrebbe essere influenzata favorevolmente attraverso complessi di elementi reali e complessi di elementi virtuali che si assommano nella ricerca di una relazione di arte e filosofia per ritrovare l’Essere. Detto ciò, Guadagnuolo si fa carico, attraverso la sua arte-ricerca-verità di una liberata-Arte connotata da un’antologia trans-reale-critica nonché storica-estetica-umana, un’eredità culturale artistica che va salvaguardata negli anni a venire, come uno scorrere della memoria-vissuta e per ogni occasione consultabile.

Filosofia del passaggio di un’Arte-Presagio del mondo questa è una delle tante peculiarità del Transrealismo di Guadagnuolo, egli riesce a catturare il presente attraverso il passato, ma anche un certo futuro. L’artista riesce così a immaginare ciò che potrebbe verificarsi di vicende che possono accadere nel mondo che con l’Arte Presagio ci autorizza ancor prima di avere pronta coscienza. Questo succede quando una moltitudine di uomini e donne si raccolgono attorno ad un pensiero Transreale per avviare un’insolita visione del mondo, applicandola alla realtà sotto lo studio estetico, morale, scientifico e politico. Portando così il Transrealismo a recepire tutti i bisogni dei mutamenti della nostra vita che, in questo caso quando sarà passata la pandemia, la guerra e altre varie situazioni connesse, la storia culturale non sarà più quella di una volta. Allora l’arte può contribuire a cambiare il mondo, la politica può rapportarsi ai contenuti dell’arte coadiuvando al cambiamento. Sarà come andare oltre per una conoscenza universale delle cose e abbandonare i resti dell’umanità e le rovine lasciate sulle illusioni della storia. Guadagnuolo con il suo Transrealismo riesce a porsi al di là del tempo e dello spazio per capire nella totalità cosa significa volgere lo sguardo verso il mondo, verso Dio e l’universo per avere una visione d’insieme. Facendo così mostra gli sconvolgimenti del mondo del suo tempo e l’ambiguità tra il bene e il male, nonché la caducità delle cose terrene. L’arrivo del suo transrealismo è stato travolgente per il supporto delle società moderne. Egli si è mostrato molto più avanti ed è l’iniziatore di una filosofia di cui abbiamo preso consapevolezza dopo, riguardo al suo lavoro precedente. Osservando la sua arte non c’è argomento che non può trattare nell’ interesse per tutto lo scibile umano.

Il Transrealismo è l’occasione per riflettere e valutarne l’importanza come terzo percorro attraversabile all’interno dell’avviato dibattito culturale tra i promotori del Postmodernismo e quelli del Nuovo Realismo fra tanti, i filosofi Gianni Vattimo e Maurizio Ferraris.

Concludendo sul Transrealismo, generato inizialmente negli Stati Uniti come fenomeno letterario, estendendosi oltre all’America Latina poi, come movimento artistico dall’Italia all’Europa. In un’intervista di Christian Besemer a Lawrence Ferlinghetti del 23 Novembre 2012, risponde lo scrittore a proposito della sua poesia: «…trans-realismo. Si, trans-realismo! Prendere immagini visive, utilizzarle in modo inaspettato che incrocia e supera il senso…».




PASSAGGIO DI CONSEGNE, sulla banchina di riva

Il Comandante della Guardia Costiera, il Tenente di Vascello Daniela Sutera cede l’incarico al Tenente di Vascello Alessio Fiorentino. Presenti alla cerimonia autorità civili e militari.

Giulianova, 3 settembre 2022. È stata una cerimonia sentita, e molto partecipata, quella che ieri mattina ha accompagnato il passaggio di consegne nella Guardia Costiera di Giulianova. Dopo due anni, segnati peraltro dall’emergenza Covid, il Comandante Daniela Sutera lascia la guida del presidio giuliese, alla volta della capitale. Gli uffici saranno adesso sotto il coordinamento del pari grado Alessio Fiorentino.

Al cambio della guardia hanno partecipato il Questore di Teramo Lucio Pennella, il Vice Comandante della Guardia Costiera regionale Capitano di vascello Marcello Notaro, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, l’onorevole Luigi D’Eramo,  il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo Umberto D’Annuntiis, il Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini ed il Vice Lidia Albani, i sindaci di Alba Adriatica, Roseto, Pineto e Silvi, il presidente dell’ Ente Porto Valentino Ferrante con il consiglio di amministrazione. Presenti anche Croce Rossa, Protezione civile, e le associazioni di volontariato.

Il Tenente di Vascello Sutera ha sintetizzato, nel suo discorso, l’attività realizzata in questi anni di comando. Ha salutato e ringraziato quanti, in vario modo, hanno collaborato. Un pensiero affettuoso, naturalmente, è andato alla famiglia ed un abbraccio riconoscente anche a quelli che ha chiamato i “miei” ragazzi, l’ equipaggio che ha costituito, con e grazie a lei, una rete di supporto e soccorso a servizio della marineria e della città.

Prima dell’ufficiale passaggio di consegne , l’intervento del nuovo Comandante Alessio Fiorentino, che l’ha ringraziata, mostrando anche grande entusiasmo, disponibilità e sensibilità, nell’affrontare i nuovi impegni.