PAPER DRESS: abiti di carta e con materiale di riciclo in passerella

Domenica sfilata tra gioco e creatività popolare

L’Aquila, 14 settembre 2022. “La moda non è un qualcosa che esiste solo sotto forma di abiti. La moda è nel cielo, nelle strade, la moda ha a che fare con le idee, il modo in cui viviamo, ciò che accade”. Prende spunto anche da una riflessione di Coco Chanel, la prima edizione di “Paper Dress”, in programma domenica 18 settembre alle ore 16.30 in piazza del Popolo a Fontecchio, nel Parco regionale Sirente Velino, in provincia dell’Aquila. 

Una sfilata, una parodia divertita dello scintillante mondo della moda, irriverente e surreale, basata sull’abito di carta abbinata ad altri materiali di riciclo quali cartone, plastica e stoffa, realizzata dagli abitanti, vecchi e nuovi, artisti e no. Le creazioni sfileranno indossate dagli stessi ideatori o anche da modelli e modelle che si metteranno anche loro in gioco.

Promotrice dell’iniziativa è La Libera Pupazzeria, degli artisti Silvia Di Gregorio e Massimo Piunti, che a Fontecchio hanno insediato l’opificio in cui realizzano e mettono in mostra le loro pupe pirotecniche, scintillanti regine delle feste popolari abruzzesi, ed anche, nel laboratorio polivalente e condiviso Le Officine, uno spazio dedicato alla pittura, assieme a parte dei numerosi artisti e creativi che negli ultimi due anni hanno deciso di andare a vivere in pianta stabile nel piccolo centro dell’Aquilano, provenienti da più parti del mondo.

Nel ruolo di conduttori e commentatori della sfilata, Patryk Kalinski, operatore culturale, venuto a vivere a Fontecchio da circa un anno, e il giornalista Filippo Tronca.

L’evento sarà concomitante con la giornata a Fontecchio della seconda edizione del Festival Internazionale Performative organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.   Sempre domenica dalle ore 9.30 alle ore 16.30 nelle strade principali del borgo in programma la performance itinerante “Il potere della polvere” ideata dall’artista multidisciplinare tedesca Martina Riescher, anche lei residente a Fontecchio  che nel prossimo anno verrà riproposta in altre città europee ed extraeuropee

“Lo spirito giocoso di Paper Dress – spiegano gli organizzatori – non va confuso con il disimpegno e la frivolezza – che pur deve trovare spazio in piccole dosi, ma vuole ricordare a tutti noi l’importanza del mettersi in gioco con le proprie mani, con le proprie idee, che se pur semplici, testimoniano l’importanza del fare qualcosa tutti assieme, del preparare la festa e il vestito degno di una festa, con una riappropriazione dei saperi artigianali che ultimamente sembrano trovare sempre meno spazio, a vantaggio di una tecnologia che con i suoi bit riempie l’etere, ma non il nostro cuore, che invece si lascia ancora emozionare dal gioco innocente dei bambini in piazza, dalle cose semplici e non griffate, quelle che si trovano in un cassetto”.

“Costruirsi un vestito, una maschera, un travestimento da indossare in un giorno che non sia carnevale o Halloween può assumere una valenza straordinaria, com’è la vita di ognuno di noi, unica e irripetibile. ‘Non disegno abiti. Io disegno sogni’, ha detto Ralph Lauren. Ecco, qui a Fontecchio, domenica prossima, vogliamo ancora credere nei sogni”, concludono gli organizzatori




LA TUTELA DELL’AMBIENTE. Cittadini a favore di tecnologia

Campagne di sensibilizzazione

Pescara, 14 settembre 2022. Lo rivelano i risultati del sondaggio effettuato su 600 pescaresi in occasione della campagna di Marevivo e BAT Italia “Piccoli gesti, grandi crimini”. I primi dati in arrivo dal monitoraggio satellitare di JustonEarth segnalano una tendenza positiva in termini di riduzione del littering di mozziconi e piccoli rifiuti. Attesa per la presentazione dei risultati finali, prevista il 6 ottobre a Trieste nell’ambito del “Barcolana Sea Summit”.

Pescara, 14 settembre 2022 – Buona volontà e intelligenza artificiale. Secondo i pescaresi serve l’impegno individuale associato alla scienza e alla tecnologia per migliorare il saldo ambientale della città. I primi risultati delle attività di “Piccoli gesti, grandi crimini”, la campagna di sensibilizzazione di Marevivo realizzata con il supporto di BAT Italia e con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del Comune Pescara, nel 2022, in 5 città italiane (Trieste, Salerno, Pescara, Viareggio e Pordenone) e avviata da Trieste lo scorso maggio, mostrano come i pescaresi ritengano che la sintesi delle azioni per migliorare l’ambiente consista nel giusto mix tra uomo e macchina, l’unione virtuosa tra la semplicità dei piccoli gesti quotidiani con la complessità di tecnologie capaci di aiutare le persone a difendere il proprio ambiente.

Secondo i dati del sondaggio SWG-RACHAEL commissionato da BAT Italia prima dell’avvio della campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di mozziconi di sigaretta e piccoli rifiuti nell’ambiente, effettuato su un campione di 600 pescaresi, l’84% dei cittadini dichiara che l’impegno del singolo è centrale nella tutela dell’ambiente: lo pensano in particolare i giovani (92%), ma anche i pescaresi over 55 (82%) riconoscono come bisogna porsi in prima persona, con singoli atti, a difendere il proprio territorio.

I pescaresi riconoscono il valore della tecnologia come strumento per migliorare l’ambiente: il 69% ritiene che strumenti come tecnologia satellitare e intelligenza artificiale possano fare la differenza nella tutela del territorio, e solo il 5% ritiene che le iniziative di sensibilizzazione, anche se associate a tecnologia, non saranno utili a migliorare il saldo ambientale, perché non cambieranno le abitudini dei cittadini.

Il fatto che ci si debba impegnare per l’ambiente non è, a Pescara, in discussione: ne è convinto il 77% dei cittadini, che crede che la situazione del pianeta sia critica, e il 76% che ritiene che sviluppo sostenibile e difesa dell’ambiente non siano una moda.

“Piccoli gesti, grandi crimini” ha utilizzato proprio la tecnologia satellitare e il machine learning per analizzare lo stato di fatto in relazione alla presenza di littering in città – in particolare di mozziconi di sigaretta e piccoli rifiuti – prima e dopo la campagna di sensibilizzazione. I risultati saranno resi noti a ottobre, nell’ambito del Barcolana Sea Summit che si svolgerà a Trieste.

“Le analisi satellitari effettuate con la tecnologia di JustonEarth – ha spiegato Andrea di Paolo, Responsabile Affari Legali, Regolamentari e Compliance Area Sud Europa di BAT – sono alla base del progetto ‘Piccoli gesti, grandi crimini’ e hanno numerosi e virtuosi utilizzi: permettono di  misurare il fenomeno prima, durante e dopo l’attivazione della campagna di sensibilizzazione, forniscono  linee guida utili alle istituzioni locali in tema di salvaguardia del territorio, e servono a misurare l’efficacia della campagna stessa. Nel caso di Pescara, abbiamo effettuato una prima rilevazione satellitare il 29 luglio, prima del suo avvio, quindi una serie di ulteriori passaggi che hanno permesso di verificare l’efficacia della campagna di sensibilizzazione”.

Le analisi di JustonEarth hanno diviso il Comune di Pescara in un reticolo composto da 4.058 celle: all’interno di ogni cella è stata cercata, attraverso le immagini satellitari, l’impronta spettrografica dei mozziconi di sigaretta e dei principali rifiuti di piccole dimensioni abbandonati in strada. A ogni cella, sulla base dei risultati, è stata assegnata una etichetta che rileva la quantità di rifiuti presenti, creando una mappa delle zone della città per “aree di rischio”, ovvero più o meno interessate dal fenomeno, e si è analizzata nel tempo la variazione di littering in ogni cella, misurando così l’efficacia delle iniziative effettuate per combattere l’abbandono dei mozziconi e promuovere comportamenti virtuosi.

Intanto i primi dati in arrivo dal monitoraggio satellitare di JustonEarth segnalano una tendenza positiva in termini di riduzione del littering di mozziconi e piccoli rifiuti.

“Siamo davvero soddisfatti dei risultati attuali della campagna che mostrano, nelle città finora raggiunte, una tendenza positiva in termini di riduzione del littering di mozziconi e piccoli rifiuti. Il connubio tra tecnologia satellitare, intelligenza artificiale e azioni di sensibilizzazione si è dimostrato, ancora una volta, la scelta vincente nella lotta all’inquinamento e nella tutela del territorio. Con il prezioso contributo di BAT e la collaborazione con le realtà locali, noi di Marevivo non smetteremo di adoperarci per migliorare le abitudini dei cittadini e di combattere in difesa del mare e dell’ambiente” ha commentato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo.

Come si evince dalle immagini sotto, diverse zone della città passano da una colorazione rossa (rischio alto), rilevata nel monitoraggio effettuato prima dell’inizio della campagna, ad una arancione/gialla (rischio medio), durante lo svolgimento della stessa. I dati finali e completi saranno presentati il 6 ottobre a Trieste nell’ambito del “Barcolana Sea Summit”, alla presenza anche di rappresentanti istituzionali e dei Sindaci delle città che hanno ospitato la campagna.

Qui sotto le foto della mappa del Comune di Pescara realizzata con il sistema di intelligenza artificiale di JustonEarth, che indica le aree (in arancione) in cui sono maggiormente presenti i piccoli rifiuti di plastica e i mozziconi di sigaretta.

BAT Italia

BAT Italia è parte del Gruppo BAT, fondato nel 1902, con sede a Londra.

Azienda leader mondiale nei beni di largo consumo con un portafoglio prodotti multi-category nel settore del tabacco, BAT impiega oggi oltre 52.000 persone, opera in più di 175 mercati e ha 75 stabilimenti produtti su scala globale. Nominata per il 20° anno consecutivo Sustainability Leader e unica azienda del suo settore ad essere inserita nel prestigioso Dow Jones Sustainability World Index, BAT è impegnata nella realizzazione di un futuro migliore, A Better Tomorrow™, riducendo il suo impatto ambientale e quello della propria attività sulla salute, offrendo ai propri consumatori, fumatori adulti, il più ampio portafoglio di prodotti alternativi a potenziale rischio ridotto a base di nicotina.

In questo quadro, BAT ha inoltre stabilito ambiziosi obiettivi nell’ambito ESG (Environment, Society, Governance), come il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2030 (entro il 2050 su tutta la sua filiera), l’eliminazione della plastica monouso non necessaria e l’utilizzo esclusivo di imballaggi in plastica riciclabile, riutilizzabile o compostabile entro il 2025.

Con circa 400 dipendenti, oggi BAT Italia è alla guida del cluster SEA – Southern Europe Area che include, oltre al nostro Paese, anche Cipro, Grecia, Israele, Malta, Portogallo, Spagna, Isole Canarie, Andorra e Gibilterra, Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Macedonia del Nord, Kosovo e Albania.

Nel 2022 BAT Italia ha ottenuto per l’undicesimo anno consecutivo la certificazione “Top Employer Italia”. BAT ha ottenuto anche la certificazione Top Employer Europe insieme a quella Top Employer Global.

BAT Italia, inoltre, ha ricevuto il premio Minerva Federmanager ‘Azienda di eccellenza per la leadership femminile’, per essersi distinta nel campo della parità di genere grazie a politiche volte a garantire pari opportunità, riconoscimenti di carriera e una cultura di empowerment al femminile. Nel 2020, BAT è stata inserita tra i prestigiosi Diversity Leader globali dal Financial Times.

Il portafoglio strategico dell’azienda è costituito da diversi marchi globali di sigarette tradizionali – in Italia è presente con alcuni brand internazionali, tra cui Rothmans, Lucky Strike, Vogue, Dunhill, Kent, e nazionali, come MS – completato da una vasta e crescente gamma di prodotti non soggetti a combustione, le cosiddette New Categories a potenziale rischio ridotto di BAT. Queste comprendono prodotti da vaping, le cd sigarette elettroniche, che includono in Italia i prodotti a marchio Vuse; prodotti a tabacco riscaldato come glo™, il dispositivo di ultima generazione che grazie all’esclusiva Induction Heating Technology™ scalda rapidamente il tabacco fino ad una temperatura di 260°, senza bruciarlo; e prodotti per uso orale denominati Modern Oral (attualmente non distribuiti in Italia) che includono sacchetti di nicotina senza tabacco a base di nicotina. Nel portfolio internazionale di BAT vi sono poi anche prodotti orali tradizionali come lo snus e il tabacco da fiuto.

L’azienda continua a sostenere con chiarezza che le sigarette tradizionali soggette a combustione comportano seri rischi per la salute e l’unico modo per evitarli è non iniziare o smettere di fumare. BAT incoraggia coloro che altrimenti continuerebbero a fumare a passare completamente ad alternative al fumo che siano scientificamente comprovate come a rischio ridotto. L’ambizione di BAT è di avere su scala globale 50 milioni di consumatori dei suoi prodotti non soggetti a combustione entro il 2030 e di generare ricavi pari a 5 miliardi di sterline dalle New Categories entro il 2025.

Grazie alla forte connotazione di azienda dai fondamenti italiani ma dal respiro internazionale, BAT Italia ha assunto un ruolo di grande valore strategico per il sistema economico nazionale e concorre in modo significativo alla crescita dell’economia italiana, contribuendo con oltre 2 miliardi di euro l’anno alle entrate erariali dello Stato. BAT è quotata alla Borsa di Londra. Nel 2021, abbiamo registrato 18,3 milioni di consumatori di nostri prodotti non soggetti a combustione, con un aumento di 4,8 milioni rispetto all’anno precedente. Il Gruppo BAT ha generato un fatturato di 25,68 miliardi di sterline nel 2021 e un utile dalle operazioni pari a 11,15 miliardi

Nel settembre 2021, in partnership con Interporto Trieste S.p.A. e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, BAT Italia ha annunciato il lancio del suo nuovo “A Better Tomorrow™ Innovation Hub”, nella città di Trieste: un centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale per un investimento totale fino a 500 milioni di euro nei prossimi 5 anni e circa 2.700 futuri posti di lavoro stimati, tra diretti e indiretti. Uno spazio di oltre 20mila metri quadrati che ospiterà, oltre ad un nuovo centro di produzione per i prodotti a potenziale rischio ridotto di BAT (in cui saranno sviluppati anche dei prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina), anche una Digital boutique dell’azienda, ossia un laboratorio di innovazione e centro di eccellenza per la trasformazione digitale e il digital marketing.

Un progetto che supporta la strategia di BAT volta a costruire A Better Tomorrow™, un futuro migliore, riducendo l’impatto della propria attività sulla salute e sull’ambiente, con l’impegno di offrire un futuro più verde, più equo e più inclusivo per dipendenti, azionisti, consumatori e le comunità in cui opera. La struttura sarà inoltre realizzata seguendo elevati standard di sostenibilità al fine di ridurre il suo impatto ambientale e avrà l’obiettivo di essere carbon neutral, con una particolare attenzione all’efficienza energetica, all’utilizzo di fonti rinnovabili e alla tutela dell’ambiente, compresa la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia.

Elisa del Gobbo




BIODIVERSITÀ, SOSTENIBILITÀ, comunità energetiche

L‘Adoc Abruzzo in campo per la valorizzazione dei comuni montani. Assemblea annuale dei soci a Sante Marie e oggi incontro con Anci e Federconsumatori

Sante Marie, 14 settembre 2022. Biodiversità, sostenibilità, comunità energetiche, giovani e impresa, spreco alimentare. L’Adoc Abruzzo ha individuato in questi temi il  leitmotiv del lavoro che sarà svolto nei prossimi quattro anni. È quanto sottolineato nell’assemblea annuale dei soci, che si è tenuta qualche giorno fa nel comune di Sante Marie (Aq), nei boschi della riserva naturale Grotte di Luppa, dove è stata installata,  su iniziativa del Comune, una “grande panchina”, di tre metri d’altezza, la prima in provincia dell’Aquila. Uno scenario inusuale e verde per un dibattito incentrato sulla montagna, sulla sua spoliazione a livello di servizi e sulle opportunità e risorse che offre. 

“Il 30 % dell’Italia – dice Monica Di Cola, riconfermata all’unanimità presidente Adoc Abruzzo, con vicepresidente Antonio Dragotto e tesoriere Annarita Di Domenicantonio – è costituito da aree interne che sono popolate da 13 milioni di cittadini. Le aree interne hanno subito la progressiva erosione e lo smantellamento dei servizi pubblici di prima necessità: istruzione, sanità di prossimità, lavoro, trasporti. È stata una vera e propria “negazione all’uguaglianza” rispetto a chi vive altrove. L’Abruzzo – sottolinea – in questo scenario ricalca esattamente la distribuzione di territori e problemi. Oltre 1/3 degli abitanti è sulla costa, un 36% nelle aree interne”. Ma queste ultime – è stato ribadito nell’assemblea -, con i loro residenti, soffrono e fanno fatica e vanno avanti stringendo i denti. “Ci siamo mai chiesti – domanda Di Cola – perché in montagna ci si saluta anche tra sconosciuti? Perché in montagna si apre una porta sociale: si rallenta, ci si sente liberi, ci si incontra per caso su un sentiero con la speranza di ritrovarsi a valle, di riconoscersi nel ricordo dell’esperienza. Quel saluto è un calcio alla DIFFIDENZA, una mano tesa alla DIFFERENZA, un abbraccio all’INDIFFERENZA …. “Noi siamo fatti dei Luoghi che abbiamo vissuto”… – evidenzia -. Il ritmo tenuto nell’assemblea, quello della montagna, ha regalato la lentezza di cui dobbiamo riappropriarci e che ci consente di riflettere, di ascoltare l’altro in un ritrovato umanesimo che permetterà azioni collettive e solidaristiche , le uniche forse in grado di contrastare l’emergenza climatica, energetica ed economica”.

L’obiettivo, dunque, per la  rinnovata squadra di attivisti e dirigenti Adoc, è di “restituire dignità ai luoghi e alle persone, attraverso azioni collettive e congiunte, protocolli, accordi che stimolino misure volte  alla rigenerazione dei paesi dell’entroterra colmando le divisioni dai centri metropolitani, consentendo un’inversione demografica verso le aree interne”. In questo contesto si inquadra anche l’incontro  che Adoc avrà oggi, 14 settembre, con il presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, e con quello di Federconsumatori, Antonio Terenzi: insieme per gettare le basi per un’azione comune e per redigere un protocollo sulle comunità energetiche.

All’assemblea hanno partecipato il presidente nazionale Adoc, Roberto Tascini, con i suoi collaboratori, che ha rimarcato come le scelte dell’Adoc Abruzzo vadano nella giusta direzione, e il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, che ha spiegato che anche il sindacato che guida punta alla salvaguardia e alla valorizzazione delle aree interne, fatte di ricchezza e opportunità spesso dimenticate dalle istituzioni, anche dalla Regione Abruzzo. 

Tanti gli ospiti che hanno poi caratterizzato l’assemblea: il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, che ha fatto gli onori di casa e che si è soffermato sulle attività messe in campo in questi anni per la valorizzazione del paese; Antonello Santilli, presidente Wwf Abruzzo Montano;  Stefania Mariani, sindaco di Tione degli Abruzzi (Aq) e Luca Santilli, sindaco di Gagliano Aterno; Stefano Monticelli, presidente Federconsumatori Lazio e Antonio Delle Monache, presidente provinciale Pescara di Federconsumatori Abruzzo.

Tutti i primi cittadini hanno parlato della “sfida intrapresa” quando hanno deciso di candidarsi e poi guidare comuni che negli anni si erano andati spopolando e impoverendo, anche a livello culturale. Spazio, infine, ad alcuni imprenditori che hanno avviato attività singolari, che rappresentano autentiche sfide, come Emanuela D’Angelo che a Massa d’Albe porta avanti “Le radici del Gusto” con la riscoperta di piane officinali ma anche selvatiche e con la coltivazione di zafferano o canapa per fare il pane. L’imprenditore Carmine Venettacci, di Collelongo, ha presentato  “Agricoltori Alternativi” che si dedicano alla coltivazione di lavanda da cui vengono ricavati vari prodotti, rigorosamente biologici. Gianluca Caiati, proprietario e gestore del borgo medioevale di “Alba Fucens” ha illustrato le difficoltà e le peculiarità della propria esperienza imprenditoriale.




AGRICOLTURA SEMPRE PIÙ IN AFFANNO

Il mondo agricolo ortonese, nel passato ricco di risorse e di prospettive, da alcuni anni, sta attraversando momenti difficili al limite del collasso

Ortona, 14 settembre 2022. Le imprese agricole, soprattutto quelli di piccole e medie dimensioni, con il ricavato derivante dal conferimento alle cantine sociali, riescono appena a coprire le spese di produzione. In più, proprio per questa ragione, il prezzo di mercato dei terreni agricoli, sono notevolmente diminuiti.

Nel passato i proprietari terrieri dell’ortonese – dichiara Giovanni Iarlori storico sindacalista del settore – per necessità, vendevano due ettari di terreno e con il ricavato riuscivano a comprare un appartamento necessario per la sistemazione di un figlio.

Oggi – continua Iarlori – con il ricavato dalla vendita di un ettaro di terreno a vigneto non si riesce a comprare nemmeno un monolocale di 20 metri quadrati!

È la conseguenza del basso reddito dell’attività agricola!

Eppure, continua Iarlori, il vino si vende e anche a prezzi buoni, sia nei mercati interni che in quelli esteri! Evidentemente qualcosa non funziona nella filiera che va dal produttore al consumatore. Al produttore – prosegue Iarlori – non arriva nemmeno il 5% di quello che paga il consumatore.

Bisogna arrivare a definire un prezzo minimo di vendita sufficiente al produttore per far fronte alle spese di coltivazione e poter avere il giusto guadagno per vivere con la propria famiglia! 

Per ottenere un risultato del genere, continua Iarlori, è necessario l’unione dei produttori, almeno quelli della Provincia di Chieti, attraverso l’unione delle cantine sociali per poter risparmiare sull’acquisto dei concimi, degli anticrittogamici ed altri prodotti necessari per la coltivazione e per garantire un prezzo minimo di vendita del vino al fine di  consentire la sopravvivenza delle aziende agricole. 

Certo – conclude Iarlori – le cantine sociali  e le loro amministrazioni dovranno cedere parte del loro potere, ma è l’unico modo per consentire al nostro territorio di conservare il primato della qualità dei nostri prodotti vitivinicoli.




PORTO LA TERRA D’ABRUZZI: mostra fotografica di Luca Di Fabio

Inaugurazione sabato 17 settembre 2022, alle 16:30, fino al 16 ottobre

Piazzetta del Porto Turistico di Pescara – Sala ITUTOR.IT. A cura di Giovanni Iovacchini, con il Patrocinio del Parco Nazionale della Majella

Un Abruzzo a tutto tondo. È l’Abruzzo di Luca Di Fabio, all’esordio con una propria mostra. Espone le sue foto sabato 17 settembre alle 16,30, nella Piazzetta del Porto turistico di Pescara, nei locali e nelle vetrine di Itutor.it. Se c’è un Abruzzo della tradizione, ma non solo, è quello di Luca Di Fabio, che indaga, trasforma attraverso l’immagine ripresa, la realtà di una regione complessa, ricca di contraddizioni, che non ha ancora abbandonato del tutto l’anima “pastorale”, ma ne trattiene ancora lo spirito, non fidandosi del tutto del “nuovo”, dell’ancora incerto!

“Porto la Terra d’Abruzzi” è il titolo della mostra, che esplicita senza ipocrisie, la scelta di Luca, che non intende nascondere il legame profondo che lo lega al Vate, al D’Annunzio del Libro segreto, alla più abruzzese delle opere dannunziane. Curata da Gianni Iovacchini, fotografo e docente Fiaf, ha avuto il patrocinio del Parco Nazionale della Majella, tra i recenti geoparchi mondiali riconosciuti dall’Unesco.

Oltre trenta immagini della nostra regione, dei paesaggi, delle tradizioni popolari e religiose, delle trasformazioni che le nostre città hanno subito, protagoniste di uno sviluppo spesso disordinato, ma che portano ancora le tracce, i segni dei versi dannunziani.

Il portamento elegante della donna con la conca sul capo, gli occhi intensi del lupo, Pescara e la sua marina, il suono degli ultimi zampognari, una chiesa tratturale, le mani e lo zafferano, il cane pastore e il suo gregge, ma anche i bianchi e neri dei suonatori di campane del proprio paese, San Valentino in Abruzzo Citeriore, delle serpi di San Domenico a Cocullo, della chiesa di San Rocco a Scanno, sono racconti per immagini, attimi intensi di luce, che lasciano il segno, colgono l’attesa di chi visita la mostra, restituendo il sapore di un Abruzzo carico di emozioni, ancora vivo, nonostante tutto, negli scorci descritti e amati da D’Annunzio.




SESTA GRAN FONDO Città dell’Aquila

Un’edizione all’insegna della solidarietà

L’Aquila, 14 settembre 2022. Si è svolta questa mattina nella Sala Rivera di Palazzo Fibbioni, la conferenza stampa di presentazione della sesta Gran Fondo Città dell’Aquila, alla presenza del Sindaco dell’Aquila – Pierluigi Biondi, dell’assessore comunale allo Sport – Vito Colonna, dell’assessore regionale allo Sport – Guido Liris e dei rappresentanti del Comitato organizzatore, Mario Di Gregorio e Fabrizio Iannini.

La manifestazione sportiva, in programma domenica 18 settembre con partenza alle 8:30 dal Viale di Collemaggio, è valida come “Campionato nazionale di ciclismo amatoriale degli Ingegneri 2022” – uomini e donne – ed è inglobata nel Circuito PedaLatium, realizzata sotto l’egida dell’ACSI Ciclismo, con il patrocinio del Comune dell’Aquila e della Regione Abruzzo.

Strutturata su un percorso unico, pensato per garantire la sicurezza dei partecipanti oltre che per mantenere i tratti più suggestivi dei sentieri battuti nelle precedenti edizioni, la sesta Gran Fondo Città dell’Aquila si snoderà lungo un tracciato di 95 km e 1400 mt di dislivello, riservato ai ciclisti amatoriali tesserati o muniti del certificato medico agonistico. Un percorso cicloturistico – più breve nel tratto finale – sarà invece riservato ai cicloturisti muniti comunque di certificato medico non agonistico.

Il tracciato si snoderà lungo un percorso impegnativo, con un dislivello di 1460 metri e si concluderà su Via Michele Iacobucci, dove già a partire dalle 10:30 sono previsti i primi arrivi.

Al termine della gara si svolgerà la cerimonia di premiazione.

Le iscrizioni, già numerosissime, sono acquisibili in modalità online sul sito web https://www.pedalatium.com/g-f-laquila ma sarà anche possibile registrarsi presso il Villaggio sportivo che sarà allestito negli spazi della Villa Comunale a L’Aquila: sabato 17 settembre, dalle 15:00 alle 19:30 e domenica 18 settembre, dalle 6:30 alle 8:00.

“Sarà un’edizione speciale, all’insegna dell’inclusività – ha sottolineato il Sindaco dell’Aquila – Pierluigi Biondi – che si inserisce nella scia di importanti eventi che nell’ambito del ciclismo la città dell’Aquila ha ospitato in questi ultimi anni”.

A caratterizzare la 6ª edizione della Gran Fondo Città dell’Aquila sarà infatti la presenza di atleti ucraini ed afghani – uomini e donne – che accolti come rifugiati nel territorio aquilano sono stati accompagnati in un percorso di rinascita civile ed umana, fondato sullo sport.

“La 6ª edizione della Gran Fondo Città dell’Aquila – ha sottolineato Mario Di Gregorio, del Comitato organizzatore – vedrà la partecipazione come ospiti di un nutrito gruppo di atleti ucraini ed afghani che guideranno la carovana in fase di partenza della gara, fatta eccezione per coloro che sono già impegnati in altre competizioni sportive. Il tutto – ha evidenziato Mario Di Gregorio, di concerto con Fabrizio Iannini – si svolgerà nell’ottica di una crescente tutela della sicurezza dei ciclisti, che rientra fra i principali obiettivi di questa manifestazione”.

L’importanza dello sport come elemento di coesione sociale è stata infine rimarcata dall’assessore regionale allo Sport – Guido Liris, che ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sul grande successo ottenuto dal capoluogo d’Abruzzo nell’ambito di “L’Aquila Città europea dello Sport 2022”.




NUOVI MOTORI DA PESCA contributi per l’acquisto

Prorogata la scadenza dell’avviso

È stato posticipato al 3 ottobre il termine per la presentazione delle domande

Costa dei Trabocchi, 14 settembre 2022. È stata posticipata al 3 ottobre la scadenza dell’avviso pubblico promosso dal Flag Costa dei Trabocchi per contribuire al rinnovo dei motori delle imbarcazioni per la piccola pesca. L’iniziativa è rivolta agli armatori e i proprietari di imbarcazioni per la pesca artigianale, che siano residenti o abbiano sede legale/operativa in uno dei comuni costieri della provincia di Chieti, che avranno la possibilità di ottenere un contributo massimo di 10mila euro per la sostituzione o l’ammodernamento di motori per la piccola pesca.

L’avviso pubblico “1.C.2 – Eco-pescatori in rete. Azioni di miglioramento ambientale promosse da pescatori in rete”, si colloca nel piano di azione locale del Flag e, in particolare, contribuisce a realizzare l’obiettivo del “miglioramento della sostenibilità economica ed ambientale delle imprese del settore ittico con particolare attenzione alla pesca artigianale”. L’iniziativa, infatti, è volta a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’inquinamento dei pescherecci attraverso una dotazione finanziaria di 113mila euro derivanti dal PO FEAMP 2014-2020.

Essendo la misura destinata agli operatori della pesca artigianale, l’intensità di aiuto prevista è dell’80% della spesa ammissibile e i soggetti interessati potranno contare su un contributo massimo di 10.000 euro, a fronte di una spesa massima ammissibile pari a 12.500 euro.

L’azione prevede un sostegno economico per gli operatori della pesca costiera artigianale per la sostituzione o l’ammodernamento di motori principali o ausiliari per pescherecci di lunghezza fuori tutto fino a 12 metri, a condizione che il motore nuovo o modernizzato non abbia più capacità in kW rispetto al motore attuale. Gli interventi dovranno essere localizzati nel territorio di competenza del Flag Costa dei Trabocchi, ossia nei Comuni di Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, San Salvo.

Le domande di partecipazione dovranno essere redatte utilizzando il modello di domanda disponibile sul sito www.flagcostadeitrabocchi.it e pervenire entro le ore 23.59 del 3 ottobre 2022 a mezzo posta elettronica certificata, all’indirizzo gac.costadeitrabocchi@legalmail.it.

Antonella Luccitti




L’ABRUZZO BELLO e il futuro che vogliamo

Prepararsi bene sin dal prossimo impegno, per cercare di sopportare bene ogni dispiacere: andare a votare

L’Abruzzo è la nostra regione; il nostro luogo del cuore. Dobbiamo comunque registrare che, nonostante tutte le attività di liberazione dalle fatiche del vecchio (più fantastiche che reali) rimaniamo comunque legati al passato, alle dinamiche del sud, del nostro caro mezzogiorno.

Una regione che custodisce storie straordinarie; un luogo d’inesauribili misteri. Da quelli sociali, culturali e religiosi a quelli più terribili: i segreti dell’economia, della politica, della società e della storia. Ci ritroviamo sempre di fronte ad autentici rompicapi che sembrano fra i più profondi ed imperscrutabili mai vissuti.

Dalla Petrut dei Fenici,  alle mura della mitica Pallanum; dalla piccola Corfinio capitale italica, al Fucino per le acque delle  naumachie e delle pratiche ancestrali; dagli assedi carolingi della cupa Theate dei Marrucini, all’orrore delle vele verdi di  Pialy Pascià; dal Collemaggio del Papa incerto; alla decisa cattedra teatina di Paolo IV; dagli Svevi agli Angioini; dagli Aragonesi alla Rivoluzione e alla Fortezza della resistenza degli ultimi Borboni, ecco alla fine uscire dalla polvere, dalle rovine e dal martirio delle ultime guerre, l’Abruzzo dei migranti e del risveglio; dello sviluppo e del progresso; delle vallate operose e delle nuove vie; delle rivalità e delle lotte per un potere tanto effimero quanto decisivo.

Ecco adesso quel nostro Abruzzo, malconcio ma vivo ancora, che affronta il caos del mondo attuale.

Un luogo che, comunque, riesce ancora ad individuare nel miglioramento della qualità della vita una propria ricerca, un proprio obiettivo, una propria vocazione al progresso per il futuro proprio e dei propri eredi.

Quando si riesce ancora a sopravvivere, mantenendo i livelli di vivibilità nei limiti sostenibili nonostante le mortificazioni che piovono dall’alto di un nord sempre avanti e da un potere che sovrasta e domina da ogni dove, vuol dire che c’è ancora possibilità e soprattutto speranza.

Alle proposte, alle opportunità, alle offerte delle aziende, delle società e del popolo operoso e scaltro del mondo che conta, sempre alla ricerca ossessiva di nuovi mercati, nuove aree, nuovi popoli, possiamo rispondere fiduciosi con i nostri quadri che si aprono sempre magicamente ad una sistematica e sorprendente relazione.

Un mondo immobile, ben saldo nei propri vizi e virtù, ostinato nelle proprie abitudini e consuetudini, pur sempre colorato e pronto all’accoglienza e ai miracoli di vicende e storie uniche, fantastiche, soltanto nostre.    

Sempre in ritardo ed in affanno con le aeree più sviluppate ed evolute, adesso, il nostro Abruzzo non può che contare su un patrimonio di attività  incrostato fra il disordine del vivace dinamismo del nostro recente boom economico e l’inesperta ed elastica burocrazia, ostile o astuta, fondamentalmente irrequieta.

Tutto questo, purtroppo, potrebbe rendere inutile qualsiasi impegno, qualsiasi sforzo di proiezione agli ideali di affrancamento ovvero di allineamento al mondo che cammina, che opera e che si affranca dal vecchio mondo che decade.

In questa realtà, ecco l’agire faticoso di una classe intellettuale in affanno e che deve farsi carico di problemi e di una storia che ha generato, nel tempo ogni sorta di problema, finanche gli ultimi incubi ambientali. Sicuramente problemi amplificati dall’assenza di vere scelte politiche in questo ultimo scorcio di storia.

Politica assente, ovvero politica che assiste impotente alla lenta ma progressiva ed inesorabile evoluzione del potere di una burocrazia, oramai libera e padrona d’ogni dinamica.

Il futuro che ci attende lì davanti a noi. L’Abruzzo ha superato grandi fatiche, dunque, una in più una in meno non fa testo; quello che preoccupa, invece, è solo il dolore e la sofferenza che si patirà. Un’angoscia crescente che adesso comincia a balenare anche nelle menti dei più ottimisti. Prepararsi bene sin dal prossimo impegno per cercare di sopportare bene ogni dispiacere: dunque, andare a votare.

Anche se sembrerà inutile, visti i sondaggi che circolano; l’esercizio del voto resta comunque l’ultimo degli strumenti ancora a disposizione per provare a credere di decidere qualcosa.

Viviamo sicuramente in un sistema mascherato da democrazia, ma forse è un sistema ancora garante di qualcosa che adesso non ricordiamo molto bene ma può tornare utile in qualsiasi momento nel futuro: la libertà.   

NM




BUON ANNO Scolastico

Diritto all’istruzione e alla salute

Purtroppo, tanti bambine e bambini in Etiopia e Tanzania non hanno pieno accesso a questi diritti a causa della mancanza di acqua pulita, di servizi igienici nelle scuole o perché vivono in strada…

CVM Comunità  Volontari per il Mondo




COMUNICICLABILI. Aperta la sesta edizione

Città e bicicletta necessarie per la transizione energetica

Teramo, 14 settembre 2022. Sono aperte le candidature per la sesta edizione dei ComuniCiclabili, l’ambizioso progetto con cui la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha valutato in questi anni 174 amministrazioni in tutta Italia, dove la rete è in continua crescita (il 20% dei cittadini vive in queste aree urbane).

Non si tratta di un premio, dato una volta per tutte, ma di una fotografia della situazione attuale sotto diversi punti di vista (quattro gli ambiti complessivi: mobilità urbana, cicloturismo, comunicazione e promozione, governance). Situazione che può migliorare o peggiorare. Come ogni anno potete consultare il sito ufficiale per scoprire come far aderire il vostro comune e ottenere il ranking in bike smile (da 1 a 5).

«Il momento attuale mette in luce le carenze e i ritardi accumulati dall’Italia verso la reale transizione energetica – ha commentato Alessandro Tursi, presidente FIAB – E questo vale tanto sulle rinnovabili, quanto sulla mobilità ciclistica e attiva. I comuni possono e devono fare la loro parte: è tempo di rompere gli indugi, per accelerare finalmente verso quella via europea basata su bicicletta e mezzi pubblici. ComuniCiclabili è uno strumento che FIAB mette a disposizione di sindaci e assessori per confrontarsi e focalizzarsi sulle strategie. Le azioni da mettere in campo sono tante, attuabili anche nel brevissimo periodo».

A ridosso delle elezioni politiche del 25 settembre, FIAB ha spedito una lettera aperta a tutti i candidati e le candidate delle forze politiche in campo. Le proposte, che vi invitiamo a scoprire e diffondere, puntano su incentivi, attuazione piena del Piano Generale della Mobilità Ciclistica, promozione del cicloturismo. Ma, come accennato dal presidente FIAB, anche le città possono e devono fare la propria parte.

Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta intende stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica. La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi oggettiva) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei bike smile, anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile.

In più FIAB offre alle amministrazioni suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità e formazione, attraverso la “Scuola di ComuniCiclabili“. A ogni edizione FIAB verifica lo stato di tutti i comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi (avanti o indietro) compiuti da ogni singola amministrazione.

I comuni abruzzesi, presenti nella rete ComuniCiclabili nella precedente edizione, sono stati 19, tra i quali i tre capoluoghi L’Aquila, Pescara e Teramo, tutti i comuni della costa teramana (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi), Corropoli (TE), Avezzano (AQ), Montesilvano (PE), Tocco da Casauria (PE), Francavilla al Mare (CH), Ortona (CH), Rapino (CH), San Salvo (CH), Vasto (CH).

L’Abruzzo risulta la terza regione con più comuni aderente alla rete, dopo il Veneto, con 30 comuni e l’Emilia-Romagna con 29 comuni.

I criteri per l’ingresso nella rete e per l’assegnazione dei “bike smile” sono ogni anno più stringenti, ed i Comuni devono costantemente migliorarsi per mantenere, o aumentare, la classificazione. Comuniciclabili, quindi, è uno strumento non solo di promozione ma anche, e soprattutto, di sprono per le amministrazioni per raggiungere un sempre maggiore livello di ciclabilità.

Gianni Di Francesco




I PAPI e Celestino V

Il libro al Salone del Camper di Parma

L’Aquila, 14 settembre 2022. Sbarca al “Salone del Camper”, l’atteso appuntamento nazionale per il settore del turismo in corso di svolgimento a Parma, il libro del giornalista e scrittore aquilano Angelo De Nicola, “I Papi e Celestino V” (One Group Edizioni).

De Nicola è stato invitato da “Chausson Italia”, azienda leader del settore, nell’ambito del “Estate culturale con Chausson 2022”, un calendario di eventi e interviste che si terranno ogni pomeriggio in fiera dalle ore 16.30 alle ore 18 nello Stand Padiglione 5.

La presentazione del libro si terrà giovedì 15 settembre, alle ore 16,30. Interverranno con l’Autore, accompagnato dalle letture di Sabrina Giangrande, Luca Mercatucci direttore commerciale di “Chausson Italia” e l’editore Francesca Pompa, presidente di One Group Edizioni.

Il programma “Estate culturale” è dedicato alla stagione di vacanze dei turisti che hanno visitato il Paese e che hanno accettato di raccontare a bordo di un camper Chausson. Si parlerà anche del Giro d’Italia del 1962 raccontato attraverso il Tour di Mirko Zamprogno. Durante la settimana ospiti e autori di libri saranno nello stand: oltre a Angelo De Nicola, Giampiero Vellar e Francesca Beretta biologa nutrizionista, intervistata da Francesca Strozzi della Gazzetta di Parma.

Con l’occasione sarà presentata al pubblico la seconda guida dal titolo “Chausson, la cultura in viaggio”, grazie alla collaborazione delle concessionarie. Una seconda raccolta di proposte di viaggi per le vacanze nel territorio italiano, il primo Paese al mondo a preservare il maggior numero di siti protetti nella lista dei beni cultuali materiali ed immateriali.

Per De Nicola, si tratta della 19.ma presentazione dall’uscita del libro, a metà del luglio scorso, nell’importante appuntamento per tutti gli appassionati del settore, ma non solo, dai veicoli più recenti fino alle tende e alle attrezzature per il campeggio; tutte le destinazioni ideali per il turismo in libertà, le eccellenze della tradizione enogastronomica italiana, e tanto altro ancora.




LA CRISI DELLA SINISTRA e le due anime del PD

Partito del conflitto e partito di governo

di Angela Casilli

Nella prima Repubblica la Sinistra è sempre apparsa, soprattutto quando si identificava con il PCI di stampo togliattiano, unica custode delle pubbliche virtù, qualità che risulta essere presente dopo la morte di Berlinguer e la svolta della Bolognina, in tutte le successive reincarnazioni del PCI e cioè il PDS, i DS e il PD.

Nella seconda Repubblica, il PD si è quindi trovato a rivestire, come per un diritto di successione acquisito nel tempo, il ruolo di partito dello Stato, ruolo non privo di vantaggi, su cui anche il Presidente della Repubblica in carica al momento, poteva sicuramente contare. Ma il risvolto negativo di questa rapida trasformazione, o meglio metamorfosi, non ha tardato a manifestarsi, il PD non era più il partito della rivoluzione, del conflitto più o meno permanente con la Destra, ma era il partito delle istituzioni, dello Stato, in sintesi dell’establishment.

Non poteva più essere il partito della lotta ai privilegi, alla ricchezza, il partito delle riforme sociali, dei sindacati, sempre più lontani e divisivi, solo che, pensare di tenere insieme le due anime, quella istituzionale e quella rivoluzionaria, barricadiera, è subito apparsa una illusione, pura utopia.

Unica via d’uscita era diventare un partito socialdemocratico a tutti gli effetti, spogliandosi dell’anima comunista di un tempo ormai lontano.

Purtroppo, forse perché ossessionato dal mito della propria diversità o forse per non essere costretto ad ammettere di essere il prodotto di un abbaglio storico di proporzioni catastrofiche, il PD ha evitato negli anni ’90, di diventare un partito socialdemocratico, come il partito laburista in Inghilterra o i partiti socialdemocratici in altri paesi europei, anzi si è considerato il partito della Sinistra “a prescindere”, inclusivo per tutti i transfughi del centrosinistra, capace di depotenziare la “minaccia fascista”, in grado di non avere nemici nella sua area d’influenza, cioè a sinistra.

Errore di valutazione gravissimo commesso a suo tempo dal PD che, anziché andare allo scontro diretto, ha preferito contrastare le posizioni estreme alla propria sinistra, differenziandosi da esse ma, quando ce ne fosse stato bisogno, praticamente sempre, cercando di allearsi con loro, in caso di elezioni o di formazione del governo.

E’ esattamente quello che sta accadendo oggi, con il risultato di rendere difficile, se non impossibile, qualsiasi alleanza del PD con le forze di centro. Anzi, per evitare l’isolamento, che vorrebbe dire la dissoluzione, il PD strizza l’occhio a 5 Stelle e a quelle frange di Sinistra, ancora disponibili ad un accordo, in vista di una futura partecipazione al governo.

L’eterna subalternità del PD nei confronti dell’estrema sinistra, del movimentismo e la continua ricerca di alleati si spiega con il cambiamento innaturale del partito, oggi espressione del perbenismo istituzionale, portavoce delle istanze di quanti aspirano ad avere “nuovi diritti”, timoroso di resuscitare il proprio passato.

Nel suo intimo sente di non essere più un partito di sinistra, di non rappresentare più la sinistra e, anziché parlare con orgoglio a suo nome, di combattere le proprie battaglie in nome di questa identità, la accredita ad altri, accontentandosi di essere un partito democratico, forse senza capirne bene il senso ma segnando, ancora una volta, il tramonto delle ideologie e la mancanza di ideali.




DUO. MUSICHE NUOVE da tradizioni antiche

L’Aquila, 16-18 settembre, ore 18

Con Enzo e Lorenzo Mancuso, Alessandro D’Alessandro e Paolo Angeli, Otello Profazio e Peppe Voltarelli, tre concerti eseguiti “in duo” da musicisti accomunati da esperienze e affinità stilistiche e prossimità creativa   

L’Aquila, 14 settembre 2022. Al via, dal 16 al 18 settembre, la rassegna “Duo. Musiche nuove da tradizioni antiche”, promossa dalla Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Baratteli”, nell’ambito del Progetto Speciale del Ministero della Cultura, con la collaborazione di Squilibri, nell’intento di offrire una panoramica su esperienze artistiche eseguite in duo e caratterizzate da affinità stilistiche e da  un’accentuata prossimità creativa, oltre che dalla vocazione a utilizzare materiali e suggestioni sonore provenienti da disparate tradizioni locali in una prospettiva di grande originalità e con una spiccata impronta autoriale

Si inizia il 16 settembre, alle ore 18, con il concerto dei Fratelli Mancuso, compositori e polistrumentisti animati da una vena poetica di assoluta originalità che cantano storie intessute di idiomi e suoni antichi che, nei vortici di una continua affabulazione, riportano alla loro terra d’origine, la Sicilia, dove grazie alla loro arte sembrano fondersi mondi in apparenza inconciliabili.  A L’Aquila Enzo e Lorenzo, depositari di una fratellanza di suoni che innesta sul rapporto parentale, presenteranno il loro ultimo lavoro discografico, Manzamà, culmine della loro straordinaria creatività, insignito di numerosi riconoscimenti, tra i quali la Targa Tenco Album in dialetto e il Premio Loano come Disco dell’anno nel 2021.

Si prosegue il 17 settembre, alle ore 18, con i concerti di Alessandro D’Alessandro e Paolo Angeli, due straordinari musicisti accomunati dalle meraviglie che hanno ricavato dai loro strumenti “preparati”, rispettivamente organetto e chitarra. D’Alessandro ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive nel suo primo album da solista, Canzoni, che ha appena vinto il Premio Loano come Disco dell’anno: nelle sue mani, il suo “organetto preparato” assume il “respiro di un’orchestra” grazie anche al sapiente uso dell’elettronica e all’utilizzo dell’effettistica e dei loops, con sovrapposizioni armoniche e ritmiche dettate anche dalla percussione dello strumento.  Formatosi alla scuola della tradizione orale ma combinata con le sollecitazioni dell’avanguardia internazionale, Paolo Angeli, partendo dalla chitarra sarda, ha ideato una vera e propria chitarra- orchestra con 18 corde: un ibrido, in realtà, tra chitarra baritono, violoncello e batteria, con tanto di martelletti, pedaliere ed eliche a passo variabile. Con questo strumento rielabora e compone una musica che, rifuggendo ogni classificazione, gli ha guadagnato applausi e riconoscimenti in tutto il mondo. Rade, il suo ultimo album, è la sintesi più alta dei venticinque anni di convivenza con la sua chitarra orchestra che, spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive, accompagna la sua voce. A L’Aquila, oltre a dare un saggio del loro personale percorso di ricerca, i due musicisti dialogheranno per la prima volta con i loro strumenti preparati.

La rassegna si conclude il 18 settembre, alle ore 18, con il concerto di Peppe Voltarelli e Otello Profazio che in comune hanno una data di nascita, sia pure ad oltre trent’anni di distanza, una terra d’origine, la Calabria, una lingua e la straordinaria capacità di reggere la scena da soli, in una continua affabulazione che si sviluppa per spirali concentriche dove musiche e parole, canti e racconti si annodano con un’amara ironia attorno alla rappresentazione dolente e stralunata di un meridione eternamente eguale a se stesso. Il primo è tra i migliori crooner di casa nostra, appassionato e tellurico bluesman della Sibaritide, l’altro è una leggenda vivente del folk italiano, inarrivabile interprete delle tante anime del meridione: insieme ci accompagneranno tra le viuzze di un sud adombrato dalle persistenti nubi del malessere e della precarietà, svelandoci brano dopo brano le ragioni più profonde del loro incontro, oltre che la loro statura di eccezionali artisti e interpreti.

Tutti i concerti si terranno nel cortile del Palazzo Di Paola, corso Vittorio Emanuele II n. 95: in caso di maltempo i concerti si terranno nell’Auditorium del Parco. Ogni incontro sarà “bagnato” da degustazioni di vini abruzzesi, siciliani, calabresi e sardi in collaborazione con l’AIS-Associazione Italiana Sommelier. Il primo incontro sarà preceduto dalla prolusione inaugurale di Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’Università di Firenze e consulente scientifico dell’intera rassegna.

Ingresso 5 euro (concerto e degustazione), è possibile prenotare al numero 328-6765097, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 16,30

Elena Salvatorelli