TERME DI CARAMANICO: ancora ritardi

Dalla Regione non c’è traccia di aiuti per il Comune e l’intero comprensorio

Caramanico Terme, 13 ottobre 2022. La Regione dispone verifiche preliminari sulle acque, l’avvio era previsto per il 15 ottobre ma ad oggi mancano ancora i fondi per eseguirle. E non c’è traccia di aiuti per il Comune e l’intero comprensorio

Sulle iniziative previste a seguito della revoca della concessione delle terme di Caramanico si registra l’ennesimo ritardo della Regione.

La concessione è stata dichiarata deceduta lo scorso 17 giugno ma, prima di procedere ad un nuovo bando di gara per la concessione delle acque, la Giunta Marsilio ha manifestato l’intenzione di svolgere una serie di verifiche preliminari al fine di «conoscere lo stato di manutenzione/efficienza delle opere di presa costituite dalla sorgente “La Salute” e dal pozzo “Gisella” sfruttati dal precedente concessionario, nonché verificare la sussistenza delle peculiari caratteristiche chimico-fisiche delle acque».

Come Partito Democratico abbiamo sottoscritto l’emendamento (inserito nella legge n. 24 del 2 agosto e approvato in tutta fretta) che stanziava €. 80.000 per consentire queste valutazioni prodromiche al bando. Il servizio competente, il 27 luglio ha prontamente avviato una procedura di richiesta preventivi, con termine ultimo di presentazione fissato al 31 agosto, rivolta ad operatori economici interessati ad eseguire le prestazioni in questione, per un importo non superiore a 40mila euro.

Nel corso del Consiglio Regionale del 27 settembre il Presidente Marsilio, rispondendo ad un’interpellanza sul tema, cogliendo l’occasione per descrivere l’urgenza e la celerità con cui la Regione stava lavorando – della quale però non si è accorto nessuno, né a Caramanico né nell’intero comprensorio della Maiella, per il quale al momento oltretutto non sembrano essere previsti aiuti contro la crisi di tutto il settore turistico e ricettivo -, aveva annunciato come per l’avvio delle verifiche mancasse solo l’assegnazione delle somme destinate all’intervento. Tuttavia, siamo ormai al 12 ottobre, a tre giorni – come indicato sulla lettera d’invito – dalla data (15 ottobre) per l’avvio delle attività richieste, e non ci risulta che sia stata predisposta alcuna variazione di bilancio che consenta al Servizio Politica Energetica e Risorse del Territorio di affidare la valutazione.

Senza variazione, ovviamente, non si può procedere ad alcun affidamento e la variazione è una competenza di questa Giunta regionale a guida Marsilio. Nel mentre il tempo continua a trascorrere inesorabile, aggravando la crisi di un territorio ad alta vocazione turistica che continua ad invocare soluzioni tempestive. Se finanche per delle semplici verifiche preliminari assistiamo a ritardi e nuove fasi di stallo, c’è il rischio che per l’indizione del nuovo bando di concessione delle acque dovremo aspettare le calende greche.