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Abruzzo Popolare

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LA PIATTAFORMA STELLANTIS la devono decidere i lavoratori

Fim, Uilm, Fismic e Ugl hanno presentato la piattaforma per il rinnovo del CCSL (Contratto Collettivo Specifico di Lavoro) approvata solo dalle loro RSA, evitando il confronto con i lavoratori in assemblea. 

Entrando nel merito, si comprende meglio il perché di questa scelta antidemocratica:

La richiesta di incrementi salariali è del tutto insufficiente. La piattaforma Fim, Uilm, Fismic e Ugl furbescamente propone per il 2023 un aumento dell’8,4% in paga base per il 2023, per poi scendere al 4,5% nel 2024 e a 2,5% nel 2025.  Il risultato è una cifra che non recupera né l’inflazione reale e né il potere di acquisto dei salari che sono crollati del 5,9% negli ultimi 20 anni.

L’attenzione è tutta rivolta al sistema welfare, ossia la sostituzione di salario con buoni per acquistare beni e servizi. I buoni non fanno paga oraria, previdenza e tredicesima. È molto grave la richiesta di incentivare l’utilizzo del PDR per il welfare aziendale.

La piattaforma rafforza i peggiori elementi normativi del CCSL:

L’Ergo UAS che impone carichi, ritmi di lavoro pesanti e disumani.

Un sistema di monopolio sindacale funzionale al regime aziendale.

La piattaforma presentata da Fim, Uilm, Ugl e Fismic deve essere ritirata, la parola deve tornare ai lavoratori nelle assemblee di stabilimento

L’USB ritiene necessari e non più rinviabili:

Ritorno ai due livelli di contrattazione nazionale e aziendale.

Una tantum di 2000 € che compensi la perdita di salario per il biennio trascorso.

Aumento di almeno il 10 % annuo in paga base – Nessuna assorbibiltà degli aumenti.

Meccanismo di adeguamento mensile all’inflazione reale.

Rimessa in discussione del sistema Ergo UAS.

Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario – Basta CIG ammazza salari e bancomat delle aziende.

Riconoscimento della pluralità sindacale e ratifica degli accordi da parte dei lavoratori.

In Francia i nostri colleghi hanno respinto la proposta Stellantis di 1.400 euro una tantum come recupero dell’inflazione e sono scesi in sciopero rivendicando una somma superiore e forti aumenti salariali.

Siamo convinti che questa sia la sola strada per ottenere forti aumenti salariali e condizioni di lavoro migliori e più salubri.  Basta con il monopolio dei sindacati gialli e di mestiere.                        

USB Lavoro Privato Settore Industria

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