FINALMENTE UNA VITTORIA al Fattori

Contro il Benevento con un convincente 34 a 21

L’Aquila, 6 novembre 2022. Arriva finalmente la prima vittoria della neopromossa Rugby L’Aquila nel girone 4 del campionato nazionale di serie B: i neroverdi, sospinti dal tifo dei sostenitori, hanno battuto allo stadio Tommaso Fattori il Rugby Benevento, con il risultato di 34 a 21.

Convincente il ritmo e il gioco espresso dalla squadra capitanata dall’head coach Massimo Di Marco, e di cui è presidente Mauro Scopano, amministratore della Aterno gas & power.

Le mete sono state messe a segno da Bologna, Petrolati, Petrinferni e Niro, più una meta tecnica. Petrolati ha messo a segno una punizione e due trasformazioni. Man of the Match Pietrinferni.

Domenica prossima turno di riposo. Rugby L’Aquila tornerà in campo in trasferta il 20 novembre contro il Frascati.




PAREGGIO GIUSTO tra Tombesi e Academy

Finisce 3-3 il big match tra due delle pretendenti al salto di categoria. Di Moragas, Bordignon e Masi i gol ortonesi. Massimo Morena: «Eravamo contati, specie dopo l’espulsione di Bordignon, ma i ragazzi hanno risposto con una grande prova. A dicembre arriveranno rinforzi».            

Ortona, 06 novembre 2022. Partita equilibrata, vibrante e ricca di emozioni quella giocata tra Tombesi e Academy Pescara, conclusasi con un pareggio che rispecchia perfettamente l’equilibrio visto in campo. Gli ospiti, che hanno rinunciato a Junior come terzo straniero, si sono portati in vantaggio grazie a Coco Schmitt (minuto 2.03), ma la Tombesi ha subito risposto con l’ennesimo sigillo di Lucio Moragas (3.48), abile a stoppare di petto un lancio lungo di Berardi e a infilare sotto le gambe Piero Mazzocchetti. Un sinistro potente e a fil di palo di Bordignon (6.02) ha portato in vantaggio i gialloverdi, a loro volta raggiunti dal 2-2 di Marrazzo, dopo una grande giocata di Coco (8.10). A metà primo tempo, in situazione di parità, l’espulsione per doppia ammonizione di Bordignon poteva segnare un punto di rottura dell’equilibrio, ma la Tombesi è stata brava a difendersi nei due minuti di inferiorità numerica e a non incassare gol. Stessa abilità mostrata pochi minuti dopo dall’Academy, dopo l’espulsione di Mazzocchetti (rosso diretto per fallo su Mejzini): Morgado, Coco e Calderolli hanno saputo respingere ogni attacco gialloverde. Nel secondo tempo, una Tombesi che alternava solo cinque giocatori di movimento ha avuto la forza di portarsi nuovamente in vantaggio, con il gol di Masi (12.40), salvo poi essere raggiunta, a meno di tre minuti dal termine, dal gol del definitivo 3-3 di Calderolli. Con questo pareggio, la Tombesi rimane capolista del girone F di serie B con 16 punti, ma nel prossimo fine settimana osserverà il turno di riposo previsto dal calendario. I gialloverdi torneranno in campo sabato 19 a Celano.

«Eravamo contati, specie dopo l’espulsione di Bordignon, ma i ragazzi hanno risposto con una grande prova – questo il commento a fine gara di Massimo Morena –. Al cospetto di un avversario che ha confermato tutta la sua forza, e che solo due mesi ci aveva nettamente battuto in Coppa della Divisione, i miei giocatori hanno fornito una prestazione di grande cuore, sacrificio e attenzione tattica, andando anche oltre le mie aspettative. Non posso dunque che essere contento e orgoglioso di questa partita e del pareggio che ne è venuto fuori. Assieme alla società stiamo cercando di costruire qualcosa di importante, un gruppo unito che sappia affrontare i momenti di difficoltà e, quando possibile, produrre gol e un buon gioco. Il bilancio, alla vigilia della nostra sosta, è finora molto positivo, anche se abbiamo il rammarico di non aver mai potuto schierare, finora, il roster al completo. Con la società siamo concordi sul fatto che abbiamo bisogno di almeno due giocatori, italiani, che arriveranno nel mercato di dicembre. Nel frattempo, cercheremo di continuare sulla buona strada tracciata sino ad ora».       

Giuseppe Mrozek




ARRIVA LA PRIMA VITTORIA CASALINGA della stagione in un derby combattuto

La Lg Umbyracing batte Pescara 3-0. Per la Futura è il secondo successo consecutivo

Teramo, 6 novembre 2022. La LG UmbyRacing batte anche Pescara e conquista il primo successo interno della stagione. Le biancorosse della Futura collezionano altri tre punti importanti per la classifica, superando le adriatiche con il finale  di 3-0. Un derby combattuto, soprattutto nella prima e terza frazione, anche se le ragazze di Marcela Corzo hanno sempre dato l’impressione di poter comandare il gioco. Il primo set ha visto giocare le due squadre ad armi pari, fino al 21-21. Poi la Futura ha messo il piede sull’acceleratore chiudendo a proprio favore 25-22. Nel secondo parziale le teramane hanno sfruttato meglio le occasioni sotto rete, mettendo alle corde le adriatiche e chiudendo il parziale  25-18. Terza frazione più combattuta ed equilibrata, anche se la LG UmbyRacing ha avuto la meglio giocando con maggiore attenzione e determinazione, chiudendo 25-22 dopo un’ora e mezza di gioco. Tre punti che permettono alla squadra biancorossa di scalare la classifica, di ottenere il primo successo casalingo della stagione, di vincere il secondo derby consecutivo e di guardare con maggiore ottimismo alla prossima sfida interna, quella di domenica prossima contro Bari. Brave ragazze, la Futura c’è!

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO – 3

GADA PROJECT PESCARA – 0

(25-22; 25-18; 25-22)

LG UMBY RACING FUTURA TERAMO: Peroni, Ragnoli 9, Cipriani, Di Diego 1, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 10, D’Egidio, Mazzagatti 4, Di Carlo 13, Di Sabatino, Ventura, Lestini 18. All. Corzo.

GADA PROJECT PESCARA: Di Cintio, Orlando 16, Di Norcia, Nubile, Ranalli 3, Castaldi, Patriarca, Angeloni 9, Dell’Orso 2, Pasquini 1, D’Arcangelo 9, Montanari, Olleia 3. All. Liberatoscioli.

ARBITRI: Di Francesco e Garrone

Patrizio Visentin




BUONA LA PRIMA! Al Teatro Maria Caniglia

Il Malato Immaginario fa sold out e inaugura la stagione di prosa 2022/2023 con più di 600 presenze

Sulmona, 6 novembre 2022. Grandissimo successo di pubblico per il primo spettacolo di prosa in programma della stagione 2022/23 organizzata e promossa da Meta Aps al Teatro Maria Caniglia di Sulmona che sabato sera scorso con lo spettacolo “Il Malato Immaginario” ha fatto registrare il sold out, ovvero oltre 600 presenze di pubblico provenienti da tutta la regione.

Un grande allestimento e un omaggio al commediografo ed attore francese Molière in onore del quattrocentesimo anniversario dalla sua nascita quello andato in scena ieri sera, con la regia di Guglielmo Ferro e uno straordinario Emilio Solfrizzi nei panni di Argante, il malato immaginario per antonomasia. A salire però per primi sul palco ad inaugurare questo nuovo inizio, il Sindaco della Città di Sulmona Gianfranco Di Piero  e il Direttore Artistico della stagione, il M° Patrizio Maria D’Artista, che hanno voluto personalmente ringraziare la cittadinanza per la calorosa risposta riservata a questo nuovo anno di prosa a Teatro.

«È stata una grande serata quella di ieri sera che ci fa ben sperare per questa stagione ricca di grandi nomi del panorama teatrale nazionale e di allestimenti di assoluta qualità» ha dichiarato Patrizio Maria D’Artista «Vedere il teatro pieno in ogni ordine di posto, il grande numero di abbonamenti sottoscritti in così poco tempo e che di certo è destinato a crescere nelle prossime settimane, ed una platea composta da tantissimi giovani con le loro famiglie ci fa capire quanto il Maria Caniglia stia sempre più conquistando il cuore di tutti i Sulmonesi».

Caloroso il ringraziamento di Emilio Solfrizzi alla fine dello spettacolo: “Grazie è la prima parola che viene in mente da dirvi! La scelta di fare una prima a Sulmona è la scelta più bella che abbiamo fatto negli ultimi anni!” ha dichiarato “Vediamo anche tanti ragazzi stasera a Teatro! Non sapete quanto la vostra presenza ci inviti a fare bene per le prossime volte! So che Patrizio e tutta l’Associazione sta facendo un lavoro meraviglioso non solo con i ragazzi ma anche con tante altre iniziative. Il mio augurio è che possiate continuare a svolgere il vostro lavoro perché fate bene alla città di Sulmona”

Un grande risultato quello degli abbonamenti che ha portato l’associazione Meta Aps a prolungare la possibilità di sottoscrizione alla stagione di prosa 2022/2023 lasciando spazio a chi non è riuscito a farlo in questi pochi giorni. A partire da giovedì 10 novembre fino a sabato 17 dicembre, data del prossimo spettacolo in cartellone, sarà infatti possibile sottoscrivere l’abbonamento alla stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia con nuove modalità presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona  sito nel  Complesso della SS. Annunziata in Corso Ovidio. Tutti i dettagli saranno comunicati sui canali ufficiali del Teatro.

Prossimo spettacolo della stagione di prosa in programma sabato 17 dicembre 2022 alle ore 21:00 con “Don Giovanni a Soho” che, partendo dall’omonima opera di Molière, ci racconta le vicende dello spregiudicato DJ, un Don Giovanni contemporaneo, antieroe fascinoso, amorale e ambiguo. Uno spettacolo firmato Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini che vedrà salire sul palco del Caniglia un cast composto da undici straordinari attori con la regia di Gabriele Russo.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




QUANTO È COMPLICATA LA RICERCA DELLA PACE sulla base della giustizia

6 Novembre 2022

Le manifestazioni per la Pace hanno confermato quanto la ricerca della Pace non sia facile. Possono addirittura diventare motivo di divisione tra chi sinceramente la ricerca. È possibile che le divisioni che continuano ad interessare sia la destra, sia il resto dei partiti le vedremo vengano confermate nel momento della decisione di inviare altre armi italiane all’Ucraina.

Nella vicenda ucraina, avviata dall’invasione russa, la complessità sembra sovrastare ogni possibile costruzione di un processo di pacificazione. Fin da ciò che possa riguardare una situazione di tregua utile a far decantare la situazione, oltre che andare incontro alle popolazioni in vario modo coinvolte in un conflitto di cui non si riesce a vedere la fine.

Non appare per niente facile conciliare la posizione russa con quella ucraina. La sfida diventa, allora, quella della capacità di riuscire a mettere a fuoco, in questo contesto specifico, il giusto ed opportuno operare per la Pace anche per chi è costretto in una posizione marginale.

Non favorisce certo l’atteggiamento di taluni che credono esclusivamente nella ricerca di una soluzione militare in grado di assicurare la totale vittoria ucraina sul campo di battaglia. Si tratta di quanti, nei fatti, incaricano gli ucraini di condurre una guerra “per procura”, indipendentemente dalla considerazione che essi saranno destinati ancora di più a pagarne direttamente le conseguenze. E questo senza considerare come questo possa portarci vicinissimi ad un conflitto più allargato, se non addirittura di natura atomica. Papa Francesco ha sintetizzato efficacemente una tale posizione quando, andando retrospettivamente alle antecedenti vicende di questi mesi, sviluppatesi a seguito dell’annessione russa della Crimea del 2014, ha parlato di quanti si sono messi ad “abbaiare” alle porte della Russia.

D’altro canto, è inevitabile chiedersi quanto possa efficacemente essere utile un “pacifismo” cui manchi un’analisi oggettiva di una situazione che non può certo trovare una soluzione autentica se ci si dimentica che esistono un aggressore e un aggredito. E in questo senso abbiamo ascoltato nelle ultime ore, in coincidenza con lo svolgimento della Manifestazione della Pace di ieri, pure delle voci stonate. Alcune provenienti anche dal mondo cattolico. Esse  non tengono neppure conto del continuo invito di Papa Francesco a non dimenticare le popolazioni ucraine aggredite e quotidianamente bombardate. Di Papa Francesco, ieri, il cardinale Zuppi ha ricordato la richiesta rivolta a Vladimir Putin “di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte” e quella contemporaneamente indirizzata a Volodymyr Zelensky  “perché sia aperto a serie proposte di pace”.

Ovviamente, queste indicazioni generali devono essere riempite di contenuti specifici da parte dei contendenti, e dei loro alleati, in grado di rassicurare entrambe le parti. Ma senza dimenticare che non c’è vera Pace se manca il rispetto del diritto internazionale e della Giustizia, se con forzate ricostruzioni storiche si mina il diritto all’autodeterminazione degli altri popoli, se si crede che le relazioni internazionali possono solo essere giocate sul piano dei rapporti di forza.

È vero che quella della Pace è spesso una porta “stretta”. In una situazione qual è quella dell’Ucraina è diventata strettissima se non, al momento, addirittura serrata. Ma né l’abbaiare alla Russia né la ricerca della Pace senza tener conto delle legittime volontà degli ucraini potrebbero rivelarsi effimere per il raggiungimento di un accordo. Ed anche un sincero, ma equidistante pacifismo potrebbe persino divenire oggetto di inevitabili strumentalizzazioni destinate ad allungare il conflitto, non a risolverlo.

Abbiamo assistito nel corso anche del ‘900 a degli accordi che potevano essere considerati impossibili. Quelli di Corea, il superamento della crisi dei missili del ’62, quelli tra Israele e parte dei paesi arabi, il Vietnam. Più limitatamente, ma con un certo rilievo internazionale, non a caso è stata ricordata anche da Putin, può essere aggiunta a questo elenco la soluzione del problema dell’Alto Adige/ Sud Tirolo.

Alcuni di quei fatti servirono solo ad evitare il protrarsi o ad allontanare la guerra, oppure a lasciare in sospeso per alcuni anni il motivo del contendere. Eppure, furono resi possibili solo quando al velleitarismo estremo e al pacifismo di maniera subentrò la voglia di costruire davvero un processo di Pace che, nel caso dell’Ucraina, può essere avviato nel caso si riesca a rimediare a talune ragioni di fondo che hanno portato al conflitto vero e proprio e provocate tante, troppe, innocenti vittime. Quello che, insomma, anche l’Occidente e l’Europa non hanno fatto dopo il 2014.

Quanto è complicata la ricerca della Pace sulla base della Giustizia – Politica Insieme




TANTE PROPOSTE MIGLIORATIVE dal confronto tra amministrazione comunale e aziende del territorio

Migliorare la segnaletica, creare nuovi parcheggi, sollecitare i sistemi di telefonia.

Fossacesia, 6 novembre 2022. Sono queste alcune delle richieste emerse nel corso del confronto tra il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, che ha voluto l’incontro con i titolari delle aziende che operano nelle aree artigianali e produttive di località Sterpari, in quelle situate a ridosso della provinciale Casoli-Fossacesia (strada Pedemontana) e nelle altre zone del territorio fossacesiano. Alla riunione, che si è tenuta nella sede dell’Associazione tra Enti Locali del Patto Sangro Aventino, a Santa Maria Imbaro, presente Raffaele Trivilino, Direttore dell’Agenzia, l’assessore Giovanni Finoro, il responsabile dell’Ufficio Urbanistica, Demanio e Commercio, Domenico Moretti.

“Si è trattato di un incontro proficuo sotto vari aspetti – ha sottolineato il Sindaco Di Giuseppantonio -, anche in vista della nuova pianificazione urbanistica di Fossacesia, oramai in dirittura d’arrivo. Ho ricevuto delle indicazioni precise su dove è necessario intervenire da parte nostra per migliorare i servizi e, in alcuni casi, potenziarli. Oggi, per competere sui mercati, è necessario essere più efficienti, tanto nei collegamenti viari e ferroviari, che in quelli che ci offrono le nuove tecnologie. Innanzitutto, cercheremo di sistemare la segnaletica nelle zone produttive per facilitare l’individuazione delle aziende attraverso motori di ricerca specializzati nella geolocalizzazione. Sarà importante anche favorire gli scambi di merce su ferro, cercando di sfruttare al meglio il potenziamento in atto nella stazione di Fossacesia-Torino di Sangro – ha aggiunto il Sindaco Di Giuseppantonio -. Importante anche migliorare i collegamenti verso la Fondovalle Sangro, la Statale Adriatica 16 e per il casello autostradale della A14”.

Nella riunione, approfittando della presenza di Trivilino, si è colta l’occasione per conoscere quali possibilità vi sono per intercettare finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonché di quelli che la Regione Abruzzo si accinge a programmare. Inoltre, su come operare al meglio all’interno delle Zone Economiche Speciali (ZES). Fossacesia ne fa parte ma limitatamente alla zona produttiva nei pressi del casello autostradale dell’autostrada adriatica.




#SCELGOLABICI. LA BICICLETTA È LA SOLUZIONE energetica e la soluzione climatica

Al via la campagna tesseramento 2023 di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che invita tutti a scegliere la bicicletta per affrontare due grandi sfide non più rimandabili

Teramo, 6 novembre 2022. Soluzione energetica, soluzione climatica. #scelgolabici. È un claim di grande attualità quello  scelto da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la campagna tesseramento 2023 che prende il via in questi giorni, accompagnata da eventi e iniziative in tante città italiane.

Il messaggio vuole mettere l’accento sul potenziale della bicicletta per le grandi sfide che coinvolgono ognuno di noi: quella immediata della crisi energetica, innescata dalla guerra, e quella epocale della crisi climatica.

Dice Alessandro Tursi, presidente FIAB: «Nonostante i recenti progressi, il Paese stenta ancora a riconoscere nella bicicletta una soluzione chiave per superare queste due sfide. Una mobilità più efficiente, come quella basata sul pedale, è la migliore risposta per contribuire a ridurre il rischio di razionamento energetico e sarà sempre più indispensabile per l’abbandono delle fonti fossili, unica via per affrontare con successo la crisi climatica”.

Diventare socio FIAB significa sostenere l’unica realtà in Italia che, grazie all’impegno delle 190 associazioni e sezioni locali e dei quasi 20.000 soci, è attiva ogni giorno, da quasi 35 anni, nella promozione della bicicletta per una mobilità rispettosa dell’ambiente, della salute e della sicurezza di tutti e per un turismo sostenibile che favorisca le economie locali.

Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile ed è presente da anni a tutti i tavoli ministeriali sull’argomento.

#scelgolabici è dunque l’invito di FIAB a perseguire nuovi traguardi – soluzione energetica e soluzione climatica – rivolto a chi ha cuore la salute delle persone e dell’ambiente e, in particolare, alle tantissime persone che in questi ultimi anni hanno ripreso o iniziato a spostarsi sulle due ruote, in città o nel tempo libero, e hanno così scoperto come la bicicletta sia, davvero, uno strumento di pace, accessibile a tutti, economico e sostenibile. “È indispensabile essere in tanti per riuscire a far passare il messaggio in una società ancora prigioniera di un modello di mobilità e di industria del secolo passato”, aggiunge Tursi.

Aderire è possibile e anche vantaggioso. Chi diventa socio FIAB beneficia dall’assicurazione RC Bici valida in tutta Europa, che copre i danni causati circolando in bicicletta. Riservato ai tesserati anche l’accesso privilegiato alle centinaia di escursioni, bici-viaggi e iniziative promosse dalle associazioni FIAB; sconti e agevolazioni in realtà convenzionate tra cui la rete degli Albergabici.it di FIAB; l’abbonamento alla rivista BC (il magazine cartaceo che tratta di ciclismo urbano, ambiente e cicloturismo) al prezzo speciale di 6 € per tutto l’anno.

Diverse le formule di tesseramento (socio ordinario, sostenitore, benemerito, familiare, junior under 14, ecc.) in base al sostegno che si vuole dare alla Federazione. Per iscriversi è possibile rivolgersi alle associazioni locali presenti in tutta Italia (elenco completo QUI), andare sul sito fiabitalia.it, o ancora durante gli eventi della Settimana Nazionale del Tesseramento FIAB 2023 in programma dal 6 al 13 novembre (calendario completo su andiamoinbici.it).

Fondata nel 1988, FIAB Onlus-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è oggi la più forte realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi. Con quasi ventimila soci suddivisi in 190 associazioni e sezioni in tutto il territorio italiano, FIAB è, prima di tutto, un’organizzazione ambientalista che, come riporta il suo Statuto, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell’ambiente, urbano ed extraurbano. Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile. FIAB è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (Art. 13 Legge n. 349/86) e inserita dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale. Particolare attenzione viene data al turismo in bicicletta con diversi strumenti e servizi a disposizione dei cicloturisti e degli operatori della filiera (tra cui Albergabici.it e Bicitalia.org, la rete ciclabile nazionale). Numerose anche le iniziative di turismo urbano, incluso bike-to-work e bike-to-school, che culminano nella Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre di ogni anno). Con il progetto ComuniCiclabili, infine, FIAB misura e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani: oltre 170 amministrazioni hanno già ricevuto il riconoscimento con un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) apposto sulla bandiera gialla. FIAB aderisce a ECF-European Cyclists’ Federation, la Federazione Europea dei Ciclisti. Presidente di FIAB è Alessandro Tursi. Per info: www.fiabitalia.it.

Nella nostra Regione FIAB ha lavorato, negli ultimi 15 anni, per la realizzazione della ciclovia adriatica e per la crescita della cultura della mobilità ciclistica, contribuendo alla nascita della rete comuni ciclabili alla quale aderiscono tutti i comuni costieri teramani oltre ai capoluoghi Teramo, Pescara e L’Aquila.

FIAB Teramo




LA MAREGGIATE A FRANCAVILLA NORD e lavori per rinforzare l le scogliere ancora fermi

Padovano: “Ci risiamo. Al primo maltempo torna il problema delle mareggiate sulle nostre coste”

Pescara, 6 novembre  2022. “Ci risiamo. Siamo alle solite. Basta un giorno di maltempo con pioggia e vento per dover tornare a vedere le mareggiate sulle nostre coste”. Così il presidente della Sib Abruzzo e presidente della Confcommercio di Pescara Riccardo Padovano che entra nel merito del problema: “Mi riferisco in particolare a Francavilla al Mare. La Regione ha stanziato i fondi, il Comune di Francavilla ha redatto il progetto che prendere la manutenzione delle scogliere presenti a Francavilla nord e a tutt’oggi come ogni anno, possiamo rimetterci l’orologio, dai primi di novembre fino alla metà di dicembre avremo a che fare con queste gravi mareggiate. Ieri mi sono informato – prosegue Padovano – presso la Capitaneria di Porto di Ortona per chiedere informazioni in merito, avendo appreso che sono in attesa dello specchio acqueo.

Parliamo di problemi di burocrazia, ma se la stessa non viene stimolata dalle persone rischiano di essere travolti dalla burocrazia stessa. Per avere lo specchio acqueo non è più sufficiente, ho saputo, il parere del Ministero delle Infrastrutture ma occorre anche il parere dell’Ufficio Marina sud de Ministero della Marina Mercantile. Parliamo di un ufficio apparato del Ministero che su lavori nuovi, ripeto nuovi, deve dare l’ok dopo aver appurato che non ci sia il rischio della presenza in zona, sotto i fondali, di ordigni bellici.

Cosa giusta, ma mi chiedo, in questo caso per lavori ordinari, e cioè per far rifiorire le scogliere esistenti, ebbene non capisco perché per fare questi lavori ordinari e dunque avere lo specchio acqueo, la cui richiesta è ferma dal mese di agosto, non si riesca a sbloccare la situazione, non attivando il protocollo. Se si fosse evitato di fare tutto questo e cioè chiedere questo parere che credo insignificante, e a tal proposito lunedì scriverò una nota al Premier Giorgia Meloni, probabilmente i lavori sarebbero partiti. Si fa tanto oggi per snellire gli iter della burocrazia e poi c’è un ufficio ministeriale che blocca come un muro l’avvio di lavori. Questo ci amareggia. A Francavilla nord – prosegue Padovano – questi lavori sono necessari e non più rinviabili. Stiamo parlando di manutenzione ordinaria sulle scogliere esistenti.

Niente di trascendentale. Ed è vergognoso che siamo ancora in attesa dopo che a settembre e ottobre con la condizione meteo favorevoli si sarebbe potuto lavorare e fare la manutenzione necessaria per evitare nuove mareggiate che mettono a rischio le strutture e anche le case a ridosso. In passato con uno stanziamento di 700mila euro erano stati fatti lavori per andare a rinforzare le scogliere e i varchi. L’intervento non è solo per difendere le strutture balneari ma anche le abitazioni a ridosso. Per cui – conclude Padovano – mi auguro che già da lunedì su nostra sollecitazione gli uffici ministeriali competenti introducano tutte le azioni per far ottenere le autorizzazioni necessarie per lo specchio acqueo e far partire i lavori perché non si può aspettare oltre perché i progetti ci sono così come mi risulta, la ditta aggiudicataria dei lavori. Con le mareggiate non si scherza”.




I LIMITI DELLA PACE tra marce ed ossessioni 

Le grandi decisioni in grandi e perverse mani, il futuro nei nostri limiti   

Erano davvero in tanti in piazza. Quando si deve manifestare per cose come la Pace chi si tira indietro? Nessuno. Tutti insieme ai pacifisti; anche Conte con i 5 Stelle e anche un Letta tutto preso, sentito qualche antico richiamo, non perde l’occasione per tuffarsi nel gruppo. Stranamente viene buttato fuori.

Una contestazione bella e buona che lo rimanda a casa. Lui va fuori dal gruppo e torna casa davvero ma non per dimettersi, e questa potrebbe sembrare la vera notizia della domenica.

Il signor Letta, bravissima persona sicuramente, forse  duro di comprendonio, non riesce a capire quando i discorsi finiscono. Lui insiste, con questa postura pseudo-provocatoria, per distruggere tutto il distruggibile ed in questo, da politico navigato, sembra molto bravo; ed ecco la notizia: Letta continua e non si dimette mentre Conte e i 5 Selle gongolano ed inglobano.

Sull’altro campo politico si seguono le vicende del nuovo governo e la solita esaltazione di un popolo che celebra il solito fuoriclasse, l’eletto o l’eletta [chissà], che puntualmente, appena qualche mese, si trasformerà nel più disastroso dei brocchi. Non ha fatto ancora nulla questa Meloni ma già urlano di gioia sgolandosi per adularla, si strappano i capelli per storiche parole del nulla o si piegano per la sua celeste apparizione.     

Sarebbe meglio attendere per capirci qualcosa, finora solo posture rigide, grida e forse qualcos’altro.

Comunque, tante parole, davvero tante le parole inutili su questo nuovo governo. Anche Morgan, il cantante, appena nominato dallo Sgarbi nazionale, già ribatte inviperito alle più che legittime critiche della stampa. Due uomini disagiati per un’Italia in disagio: e può andar bene per adesso.

Non va proprio bene invece il conflitto ordito, senza scrupolo, nel mondo dei media, da soliti tecnici della disinformazione e dagli opinionisti del tutto: proprio tragica l’influenza da loro prodotta sulle masse.

Il casino generato in questo disastroso ed imposto bipolarismo, vissuto oramai da oltre vent’anni, adesso ha raggiunto limiti davvero preoccupanti. Tutti arrabbiati, tutti infastiditi, tormentati ed ossessionati: ci maltrattiamo tutti, ci respingiamo tutti, ci odiamo tutti e senza saper il perché.

Un’ossessione che dilaga fino a raggiungere mondi e luoghi impensabili della nostra società; obiettivo: superare sempre il limite e senza un vero motivo.

Basterebbe osservare gli sguardi nel nulla delle ambientaliste contro il Van Gogh a Roma o seguire le fantasie sui dottorati record millantati a Verona o rallegrarsi dei seni nudi svagati agli Uffizi di Firenze per comprendere la direzione intrapresa e quali fenomeni di miseria umana ci attendono nel prossimo futuro.

Dal mondo che viviamo si possono vivere richiami d’ogni genere, immagini bizzarre, contese e pretese sconclusionate, penose e reciproche accuse e rilevare tutte le soddisfazioni del nulla, alla fine, comunque, tutto si rende inutile e soprattutto dannoso: si vive sempre e comunque sotto le dinamiche di un potere con precise logiche del disordine.

Convergere l’attenzione verso quel potere potrebbe dunque evitare tante inutili parole, tante inutili azioni, inutili lotte, odi e disastri vari, ma stranamente si continua a vivere nel tormento e a pensare di aver super poteri per chissà quali imprese.

Le grandi decisioni sulla terra sono nelle mani dei grandi della terra: anche se ne sono pochi, adesso sono di animo perverso e purtroppo rispondono a spiritualità malvage.

Se può consolare, possiamo ancora agire per quello che uno può, nel ruolo che si ricopre e, soprattutto, conoscendo i propri limiti. Sembrerebbe poco o nulla ma sono vere ed utili dotazioni per affrontare sereni e sicuri il futuro che abbiamo davanti.

Foto: elcolombiano.com