ESSERE PROTAGONISTI DI QUESTA NUOVA FASE DEL NOSTRO PARTITO realizzando proposte concrete in grado di lanciare messaggi chiari sul progetto del partito per il territorio

Il concetto espresso unanimemente dai segretari di circolo del Partito Democratico di San Giovanni Teatino Domenico Di Michele, dell’unione Comunale di Chieti Enrico Iacobitti, di Chieti Scalo Riccardo Petaccia, di Francavilla al Mare Livio Bove e dei Giovani Democratici di Chieti Davide Teti.

Chieti, 17 novembre 2022. Riuniti presso il circolo Franca Chiacchiaretta di San Giovanni Teatino nella serata del 15 Novembre, l’incontro ha fornito l’occasione per fare il punto sul momento che sta caratterizzando il partito a livello nazionale, in attesa che prendano il via le fasi congressuali annunciate dal Segretario Enrico Letta. La volontà comune è quella di lanciare un segnale alla comunità democratica Abruzzese, invitandola a una riflessione attiva che non resti in attesa inerte delle decisioni che saranno prese a livello nazionale, strutturando principi, idee e contenuti che partono proprio dalla base dei militanti, dai circoli e degli amministratori che vorranno unirsi a noi e che cominceremo a stilare e promuovere nei prossimi giorni.

Quello che sta nascendo è un laboratorio politico dell’area teatina che punta a coinvolgere i cittadini e le cittadine sui temi che condivideremo, per costruire un terreno di confronto interno ed esterno in grado di contribuire fattivamente e concretamente a definire le caratteristiche dell’offerta politica del Partito Democratico nella nostra regione, anche in vista delle elezioni del 2024.

È evidente che i segretari di circolo si stiano impegnando fortemente in un costante confronto con la base per raccogliere idee, perplessità, proposte su quello che dovrà essere il ruolo del partito. Sostenere un circolo, anche dal punto di vista economico, è un’impresa che nasce dalla partecipazione: occorre pertanto un’operazione che coinvolga e crei entusiasmo tra iscritti e simpatizzanti. Obiettivo di questo progetto è proprio quello di riportare l’attenzione nei territori dopo che, complici anche il taglio dei parlamentari e la legge elettorale, questi hanno perso totalmente una loro rappresentanza.

L’auspicio è che l’incontro di ieri sera possa fungere da apripista per altre realtà della nostra amata regione che come noi colgano l’opportunità di unirsi allo scopo di stimolare un dibattito vero, schietto e in grado di leggere l’attualità con occhi diversi, che soprattutto riesca a ridisegnare lo sviluppo sostenibile dell’Abruzzo.

Coordinamento PD Area Teatina




MATRIMONIO NEL BORGO, in Abruzzo la prima masterclass dedicata alla ‘wedding destination’

Il 25 e 26 novembre, a Città Sant’Angelo, l’iniziativa promossa da Academy ForMe. “Mercato dal potenziale enorme, ma ancora poco sfruttato nella nostra regione”

Chieti, 17 novembre 2022. Per la prima volta in Abruzzo una masterclass dedicata alla Wedding Destination, ovvero quel mercato turistico generato dai matrimoni in cui gli sposi scelgono di organizzare le nozze in un paese diverso dal proprio, spostando di conseguenza anche tutti gli invitati e trasformando la celebrazione in una vera e propria vacanza. Un mercato dal potenziale enorme, ma ancora poco sfruttato in Abruzzo. A promuovere il corso è Academy ForMe, scuola di formazione di Confartigianato Chieti L’Aquila, in collaborazione con esperti del settore come The Destination Wedding Hub – Wedding Bureau Consulting e Buy Wedding in Italy.

L’iniziativa, rivolta a chi ha già una formazione di base in ambito turistico o della wedding industry, si svolgerà venerdì 25 e sabato 26 novembre, nella prestigiosa cornice del Teatro comunale di Città Sant’Angelo, comune che ospita il progetto pilota nazionale Matrimonio nel Borgo. Più di venti, al momento, gli operatori iscritti, non solo dall’Abruzzo, ma anche da altre regioni. Le iscrizioni sono ancora aperte: ultimi posti disponibili.

 Il corso prevede 16 ore di docenza ed è valido per i crediti formativi dell’aggiornamento professionale UNI/PdR 61:2019 “Servizio wedding planner e del destination wedding planner”.

Di grande rilievo i formatori, che sono vere e proprie eccellenze nazionali del settore: la Destination Wedding planner Veronica Tasciotti Amati, il Destination manager Gianluca Tedesco, la celebrante e presidente Federcelebranti Liana Moca e la responsabile del Servizio demografico nonché ufficiale di stato civile del Comune di Città Sant’Angelo, Franca Crocetta.

Il corso apre una panoramica trasversale alle tematiche dell’accoglienza turistica e dell’organizzazione di matrimoni, che sempre più necessitano di convivere in un’unica figura professionale, capace di relazionarsi con clienti provenienti da ogni parte del mondo e di rispondere con abilità ed efficienza alle esigenze di culture e tradizioni differenti, pur sempre nella valorizzazione del territorio su cui opera. Previsto, tra l’altro, un particolare focus sulle potenzialità dell’Abruzzo.

Il mercato della Wedding destination è un business dal potenziale enorme, ma è poco sfruttato in Abruzzo. Il mercato in questione, che vede l’Italia come una delle più corteggiate mete per i viaggi matrimoniali, è quasi totalmente occupato da Toscana, laghi, Lazio, Puglia e Costiera Amalfitana. L’Abruzzo è riuscito a ritagliarsi una quota solo dell’1%, ma le potenzialità di sviluppo, considerando le peculiarità della regione in termini di paesaggio, ambiente, natura e presenza di borghi, sono moltissime.

“Solo per avere un’idea, nel 2019, prima della pandemia – sottolinea il direttore di Academy ForMe, Daniele Giangiulli – in Italia il giro d’affari legato ai matrimoni di stranieri è stato di circa mezzo miliardo di euro. I dati per le prenotazioni 2023-2024 segnano un incremento del più 20%. L’Abruzzo ha tutte le potenzialità per intercettare questo mercato e la nostra iniziativa va proprio in questa direzione. In collaborazione con Wedding Bureau Consulting, vogliamo inaugurare in Abruzzo, un calendario di corsi specializzati sulla tematica della wedding destination, con l’obiettivo di formare e proporre operatori capaci di rispondere con altissima professionalità a questo potenziale e nascente mercato”.




I CAPOLAVORI DELL’800 PER PIANOFORTE nel recital di Antonio Di Cristofano per l’Isa

L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini Sabato 19 novembre ore 18.00

Il 25 e 26 novembre l’Orchestra ISA ospita Enrico Dindo ad Atri e L’Aquila

L’Aquila, 17 Novembre 2022 – Il pianoforte protagonista del prossimo appuntamento della 48° Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con il M° Antonio Di Cristofano pianista di fama internazionale, attivo su prestigiosi palcoscenici italiani e stranieri. Appuntamento sabato 19 novembre alle 18.00 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila.

In programma un affascinante viaggio sui tasti che racchiude i passaggi più significativi di un intero secolo, l’800, percorso dalle perle del Romanticismo più puro con l’Arabeske op.18 di Robert Schumann, fino alle nuove sperimentazioni novecentesche di Alban Berg di cui verrà proposta la Sonata op.1. Il programma di questa sera offre una lettura di alcune delle pagine più rappresentative della letteratura pianistica degli anni immediatamente a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, un periodo di grande fermento culturale in cui si sovrappongono le ultime propaggini tardoromantiche alle nuove forme espressive. I titoli proposti saranno dunque:

tre brani dei Klavierstücke op.118 di Johannes Brahms, il Preludio op. 23 n. 4 e l’Elegia op.3 di Sergej Vasil’evic Rachmaninoff e la Sonata n. 1 in fa minore op. 6 di Alexander Scriabin.

Il programma propone alcuni titoli particolarmente cari al M° Di Cristofano che vanta centinaia di recital e di concerti con grandi orchestre sinfoniche e da camere in tutto il mondo, attività che coniuga con quella di docente e di presidente, da ben 25 anni, dell’Orchestra Sinfonica di Grosseto, sua città natale.

I biglietti per il concerto possono essere acquistati in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Ancora disponibili, sullo stesso circuito, abbonamenti all’intera stagione. Il giorno del concerto, il botteghino del Ridotto del Teatro aprirà due ore prima del concerto.

Per info www.sinfonicaabruzzese.eu

È questa la seconda serata di musica da camera delle tre in cartellone nell’intera stagione offerta al pubblico aquilano mentre i professori dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese sono a Chieti, impegnati in un innovativo allestimento del capolavoro di Pietro Mascagni, Cavalleria Rusticana, con la regia di Danilo Capezzani e la direzione musicale del M° Simone Di Felice. Debutto venerdì 18 novembre alle 20.30 con replica domenica 20 alle 18.30.

L’Orchestra dell’ISA tornerà ad esibirsi regolarmente in concerto dall’ultimo fine settimana di novembre: venerdì 25 alle 21.00 ad Atri con replica sabato 26 alle 18.00 all’Aquila ospiterà uno dei più grandi musicisti italiani a livello internazionale: il violoncellista Enrico Dindo che in veste di direttore e solista si confronterà con brani di Dvořák, Čajkovskij e Beethoven.




MURI PARLANTI 3.0. Finanziato il progetto della provincia

Progetto che vede la Provincia di Chieti capofila è stato approvato e finanziato con un contributo di circa 50.000 euro dall’Unione Province Italiane nell’ambito dell’avviso pubblico “Azione provincEgiovani 2021”

Chieti, 17 novembre 2022. “Accogliamo la notizia con grande soddisfazione, siamo particolarmente felici di iniziare un percorso creativo rivolto ai giovani della nostra provincia in qualità di capofila di un partenariato qualificato che si è attivato dal territorio per ottenere insieme a noi questo contributo importante destinato al contrasto del disagio giovanile”, dichiara il Presidente della Provincia Francesco Menna.

“È la prima volta che un progetto della Provincia di Chieti partecipa e viene finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico di Unione Province Italiane, destinato a promuovere interventi nell’ambito delle Politiche Giovanili Azione provincEgiovani anno 2021. Promuoveremo con i partner la progettazione e la realizzazione di murales sulle pareti di alcuni istituti superiori da parte dei giovani studenti delle scuole, con il coinvolgimento e il coordinamento di artisti di fama nazionale e internazionale di questa modalità espressiva liberamente fruibile da tutti, non solo dal mondo scolastico ma da tutti i cittadini. Un intervento che dà la parola ai muri e soprattutto ai nostri giovani, autentici protagonisti di un intervento di rigenerazione urbana oltre che di valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico della Provincia che saprà restituire uno sguardo originale delle nostre radici e del nostro futuro.

Un intervento speciale riguarderà anche la Via Verde, infrastruttura di proprietà della Provincia, con un murales dedicato al tema del cicloturismo e della bellezza che tutto il mondo conoscerà grazie alla grande partenza del Giro d’Italia di sabato 6 maggio 2023 con la tappa a cronometro Costa dei Trabocchi”, sottolinea il Presidente della Provincia Francesco Menna.

“La Provincia di Chieti è una realtà capace di fare rete nel territorio, come dimostra questo progetto dedicato alla crescita culturale, sociale, civica dei nostri giovani e delle nostre comunità. Ringrazio i partner che hanno attivato insieme alla Provincia questo percorso virtuoso, Unpli Chieti, Picsat Abruzzo e Istituto scolastico superiore V. Emanuele II di Lanciano: con loro avvieremo a breve tutte le attività necessarie per iniziare a coinvolgere i circa cento giovani del territorio beneficiari del progetto, attraverso le scuole.

Il nostro obiettivo è dare continuità a questa iniziativa con un progetto di lungo respiro, almeno triennale, che possa coinvolgere e raggiungere tutti i 23 istituti scolastici superiori della Provincia con un murales realizzato da artisti in collaborazione con gli studenti”, dichiara il Consigliere provinciale con delega alle Politiche giovanili Davide Caporale.




SAN FLAVIANO 2022, sabato 19 e domenica 20

Musei civici festeggiano il patrono proponendo un itinerario guidato sulle tracce del culto secolare al patriarca di Costantinopoli e con due laboratori tra archeologia e arte

Giulianova, 17 novembre 2022. In occasione dei festeggiamenti del Santo patrono previsti per domenica 20 novembre nel centro storico di Giulianova, con la processione mattutina, la fiera e concerti in piazza e in Duomo (programma su https://www.visitgiulianova.com/evento.php?id=278), il Polo Museale Civico accompagnerà i visitatori in un itinerario storico e artistico sulle tracce del culto millenario di San Flaviano, patriarca di Costantinopoli e martire.

Il percorso prenderà vita dal Museo civico archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo alle 15.30, per terminare nel Duomo dove si potrà ammirare lo scrigno reliquiario del Santo.

È prevista la partecipazione con biglietto dei musei civici (3 euro intero/2 euro ridotto), che deve essere prenotata entro sabato 19 novembre chiamando il numero 0858021290 o scrivendo a  museicivici@comune.giulianova.te.it.

Per i più piccoli invece i musei propongono due laboratori per conoscere il passato romano e medievale della città, custode secolare del corpo di San Flaviano di Costantinopoli.

“Fiat lux” è il titolo della prima attività che si svolgerà nel Museo civico archeologico “Torrione La Rocca” alle 16.30 di sabato 19 novembre. I giovanissimi archeologi saranno dapprima guidati nel museo prestando particolare attenzione alle lucerne figurate di Castrum Novum Piceni, oggetti che ritroviamo nelle case ma anche all’interno dei corredi funebre. A seguire, la realizzazione di una lucerna personalizzata da portare a casa, con la dimostrazione del suo funzionamento.

Domenica 20, alle 16.30, nel Loggiato sotto piazza Belvedere, sarà la volta di “San Flaviano a sbalzo!”. Prendendo spunto dal valore espressivo della linea che definisce contorni e forme, movimento e rilievo secondo andamenti lineari o spezzati, circolari o ondulati si rivolgerà uno sguardo originale verso il rilievo medievale del IX secolo proveniente dall’antica basilica di San Flaviano, oggi completamente scomparsa. Bambine e bambini, seguendo la loro modalità espressiva, interpreteranno la scultura su fogli di rame decorati a sbalzo: bottonature, rosette a petali rotanti, nastri, gigli, archivolti intrecciati e ciascuno realizzerà un bassorilievo montato su cartone. Durante la fase creativa e di ideazione del proprio bozzetto di decorazione, si guarderanno tanti esempi di transenne e plutei coevi attestati nel territorio abruzzese.

I laboratori sono ideati per ragazzi tra i 6 e i 12 anni e devono essere obbligatoriamente prenotati entro venerdì 18 novembre al numero 0858021290, inviando una mail a museicivici@comune.giulianova.te.it o scrivendo alle pagine social del Polo Museale Civico. L’attività ha un costo di 10 euro a partecipante.

Si ricorda che la Pinacoteca Civica “Vincenzo Bindi” è aperta alle visite il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.




INCAUTI un filmato dal titolo eloquente

Davide Lupinetti, il giovane regista di Silvi, gira nel capoluogo d’Abruzzo uno spot contro la sentenza choc del Tribunale dell’Aquila

L’Aquila, 17 novembre 2022. La protesta sale anche le scale del cinema. A farla è il giovane e pluripremiato regista abruzzese, Davide Lupinetti, con uno spot incisivo, dal titolo: “INCAUTI – Sentenza del tribunale di L’Aquila sulle vittime del terremoto”. Un lavoro che arriva dritto al cuore per quanto è accaduto. Sì, ma cos’è accaduto? Lo scorso 9 ottobre, il Tribunale di L’Aquila, con una sentenza inattesa, ha riconosciuto il concorso di colpa di alcune vittime del crollo di una palazzina nel corso del terremoto del 6 aprile 2009, quantificando i risarcimenti con una riduzione del 30%.

Secondo il collegio giudicante le vittime avrebbero avuto una “condotta incauta” e nonostante fossero stare rassicurate dalle autorità competenti. Il concorso di colpa, invece, non è stato riconosciuto per altre vittime della stessa palazzina. Stessa situazione, ma sentenze diverse. Ora, al di là dell’evidente contraddizione, è quanto meno inspiegabile che il tribunale abbia riconosciuto una corresponsabilità dei ragazzi morti pari al 30% perché ha ritenuto siano stati imprudenti a non uscire dopo la seconda scossa. 

Ma, interpretazioni a parte, la sentenza lo afferma chiaramente: “È fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che”, prosegue, ”tenuto conto dell’affidamento che i soggetti poi defunti potevano riporre nella capacità dell’edificio di resistere al sisma per essere lo stesso in cemento armato e rimasto in piedi nel corso dello sciame sismico da mesi in atto, può stimarsi nella misura del 30 per cento. Ne deriva che la responsabilità per ciascun Ministero è del 15 per cento e per il residuo 40 centro in capo agli eredi del costruttore Del Beato”.

Di fronte a tanta assurdità, Davide Lupinetti, il regista di Silvi Marina (TE), brillante allievo dell’accademia del Cinema, delle Arti e delle Scienze in California e che, nella sua pur breve esperienza, può già vantare anche un riconoscimento al Festival del Cinema di Venezia, è passato dalle parole ai fatti. Con un cast composto essenzialmente da una famiglia: Stefano Barretta (papà), Martina Falco (madre) e Maya Barretta (la piccola protagonista), in un freddo pomeriggio di ottobre ha girato, per le vie del centro del capoluogo abruzzese e tra lo stupore di tanti, i momenti più significativi dello spot: in pigiama, scalzi, coperti di polvere, con un cuscino in mano, diretti alla basilica di Collemaggio per mettersi al riparo da altri pericoli.

 È stato un momento molto suggestivo che gli attori coinvolti hanno saputo rendere alla perfezione. Lo spot, di un minuto circa, sarà visibile sui canali Youtube, Instagram e Facebook di Storyrec, a partire dalla mattinata di sabato 19 novembre. Regia di Davide Lupinetti, girato da Davide Lupinetti e Marzio Santoro. Assistenti Roberta Di Pietro, Davide Roveda e Riccardo Trabucco, Marcos Marcelli si è occupato del sound design, una produzione STORYREC.




NUOVI GUAI IN VISTA PER L’ITALIA. Crisi energia a febbraio-marzo

L’apertura sulle trivellazioni non basta. Con l’inizio del 2023 potrebbe emergere un nuovo problema per l’Italia nonostante il GNL che ci si è assicurati

Roma, 17 novembre 2022. Secondo Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia, “la richiesta della Meloni rappresenta un po’ un controsenso”.

Siamo, quindi, di fronte al gioco delle tre carte. Nel Mozambico, Eni opera direttamente in loco, non si capisce perché l’Italia debba puntare così tanto sul GNL americano.

Il gioco delle sanzioni sembra essere fatto apposta per essere aggirato. Intanto il prezzo del Ttf è tornato sopra i 120 euro/MWh, ma nessuno se ne occupa più.

Il Governo deve anzitutto occuparsi delle infrastrutture energetiche italiane. Ora che abbiamo risolto il problema di dove prendere il gas, resta quello di sapere dove lo andiamo a trattare e immagazzinare

FederPetroli Italia non è mai stata favorevole al Pitesai approvato

L’apertura sulle trivelle è utile nel medio termine, ma di fronte a questa crisi energetica servono azioni immediate.




AMORI RUBATI: il Teatro Maria Caniglia anche quest’anno al fianco delle donne

Due appuntamenti in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Sulmona, 17 novembre 2022. Anche quest’anno l’Associazione “Meta” nell’ambito del progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione” intende promuovere, in collaborazione con Effimera S.r.l. la rassegna “Amori Rubati”: un progetto che racchiude teatro, performance, incontri e riflessioni sul tema comune della lotta contro la violenza sulle donne.

Due giornate, che si terranno il 25 e 26 novembre che saranno condotte dalla giornalista Chiara Buccini e che vedranno alternarsi numerosi ospiti della sanità, del mondo dell’assistenza, della cultura, della politica e rappresentanti di associazioni territoriali impegnate su questa tematica ma non solo. “Amori Rubati” è un’iniziativa che si svolgerà contestualmente ed in sinergia, con ospiti e trattazioni diverse, presso il Teatro dei Documenti di Roma, il Teatro Fellini di Pontinia ed il Teatro Sant’Orsola di Mantova.

Gli incontri sulmonesi avranno inizio venerdì 25 novembre alle ore 18:00 presso il foyer del Teatro Maria Caniglia di Sulmona. La giornata vedrà alternarsi gli interventi: della Dott.ssa Irene De Amicis (Psicologa Psicoterapeuta esperta in Violenza di Genere) con “Il percorso psicologico della donna: dalla paura che isola alle relazioni che curano”; della Dott.ssa Barbara Fucile (Psicologa della Cooperativa Horizon Service) con “Dalla Violenza al femminicidio. Fenomenologia della violenza domestica”; della Dott.ssa Lilybeth Fontanesi (Psicoterapeuta e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Chieti- Pescara; Docente di Psicologia della sessualità e Psicologia Forense) con “Dalla Rape Culture ai moderni Incel: psicopatologia del carnefice”. A fine incontro seguirà la lettura di “«E’l modo ancor m’offende» Voci di donne vittime di femminicidio” di Maria Dell’Anno a cura di Sara Di Sciullo

La rassegna continuerà il giorno successivo, Sabato 26 novembre alle ore 18:00 presso la Sala della Bifora di Palazzo Tabassi di Sulmona e vedrà alternarsi gli interventi della Dott.ssa Lucia Colalancia (Psicologa Psicoterapeuta esperta in Mediazione Familiare e Referente della Tutela ai Minori Diocesi Sulmona Valva) con “Non posso vivere senza te. Dipendenza affettiva e violenza nelle relazioni di coppia”; della Dott.ssa Luisa Taglieri (Avvocato e Presidente dell’Associazione Voci di Donne) con “La violenza psicologica silenziosa maligna (gaslinghting)”; della Dott.ssa Mariachiara Pagone (Psicologa Psicoterapeuta) comn “Arteterapia: violare l’inviolabile” in collaborazione degli utenti dal Centro Diurno Giuliana Fapore CSM Sulmona; della Dott.ssa  Rosanna Tuteri (Assessore alla Cultura con delega alle pari opportunità). A fine incontro seguirà la lettura di “Un livido nell’anima. Invisibile pesantezza della violenza psicologica” di Pamela Pace a cura di Daniela Venditti e Patrizia Di Genova.

L’ingresso ai due appuntamenti avrà un costo simbolico di € 5,00 e sarà possibile acquistare i biglietti direttamente sul luogo di svolgimento degli stessi. Il ricavato delle due giornate sarà integralmente devoluto a sostegno del Centro Antiviolenza “La Libellula” di Sulmona.




GIORNATA INTERNAZIONALE degli studenti

Il 18 novembre a Teramo corteo studentesco da piazza dante e sit-in a piazza sant’Anna

Teramo, 17 novembre 2022. In occasione della giornata internazionale degli studenti, l’UDU Teramo ha organizzato per il 18 novembre un corteo il cui raduno è previsto alle 8.30 a Piazza Dante, e vedrà il suo culmine con l’arrivo a Piazza Sant’Anna, dove gli studenti porranno l’attenzione sui temi attualmente per loro più urgenti quali: diritto allo studio, trasporti, questione abitativa, spazi, salute mentale.

«Sentiamo il bisogno di scendere in piazza – afferma Pierluigi Marini, coordinatore dell’UDU Teramo – per mantenere alta l’attenzione sui temi dirimenti per la popolazione studentesca e per la nostra generazione in generale. Il nuovo Governo finora, dalle dichiarazioni programmatiche, non ha dimostrato di voler intervenire in maniera incisiva sui temi da noi evidenziati, ma piuttosto vuole attuare misure che rischiano solo di aumentare le diseguaglianze sul piano socioeconomico e della possibilità di accesso all’istruzione, come dimostrato anche dall’aggiunta della parola “merito” al nome del Ministero dell’Istruzione. Vogliamo di più, e chiediamo di essere ascoltati.»

Pierluigi Marini, UDU Teramo




GIORNATA REGIONALE sulle dipendenze patologiche

Al Kursaal dalle 16 alle 19 il laboratorio psicologico aperto a tutti “Dalla bacchetta spezzata alla realizzazione di un sogno”.

Giulianova, 17 novembre 2022. Si terrà nel pomeriggio di oggi, al Kursaal, l’ interessante laboratorio “Dalla bacchetta spezzata alla realizzazione di un sogno” il cui intento è far luce sui meccanismi psicologici che favoriscono l’insorgenza delle dipendenze patologiche. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare all’incontro, tenuto, dalle 16 alle 19, dalla dottoressa Isabella Marchionne, che trarrà spunti dal film “Il concerto”.

Cura l’evento il Ser.d. di Giulianova nell’ambito della “Giornata  regionale sulle dipendenze patologiche” che si celebra oggi, 17 Novembre. Porterà il saluto dell’ Amministrazione Comunale il Vicesindaco Lidia Albani. Il programma delle iniziative, promosso dalla Asl di Teramo,  prevede in primo luogo il convegno dal titolo  “Sinergie che promuovono la salute: Vivere Indipendenti” e la successiva tavola rotonda “Nuove dipendenze: prevenire per promuovere ben-Essere”, entrambe organizzate ad Atri. A San Nicolò, nel pomeriggio, un triangolare di calcio per sensibilizzare la popolazione al problema delle dipendenze, evento che unirà mondo dello sport, istituzioni, Università e Diocesi.




GRUPPO DI LETTURA della Scuola Macondo

Appuntamento con Maura Chiulli

Pescara, 17 novembre 2022. Leggere è condividere una passione: per questo la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara fondata da Peppe Millanta e gestita da Elisa Quinto, prosegue con gli appuntamenti on line del Gruppo di Lettura. Il prossimo evento è previsto per domani venerdì 18 novembre alle ore 19,00 con Maura Chiulli e il suo romanzo “Ho amato anche la terra” (Hacca).

Per Livia la felicità non è un approdo, un rifugio dove stare, ma un affaccio sull’abisso; lo è da quando, bambina, ha visto i suoi desideri e le sue domande cambiare forma a contatto con il mondo, trasformarsi in coltellate: “Ho amato anche la terra” è la storia struggente di una donna che si inabissa e riemerge, che affonda i propri desideri, che mette distanze per non farsi attraversare, che inganna per non incontrare la verità. Solo quando crederà di aver perso tutto e soprattutto l’amore, sceglierà di ricominciare e di affrontare il suo vero nemico: Corpo, che è la casa del suo cuore, il custode di tutti i segreti e la mappa delle sue cicatrici.

Maura Chiulli

Pescara, 1981. Scrittrice, mangiafuoco. Si interessa di body art e arte performativa. Esordisce con il romanzo Piacere Maria (Editrice Socialmente, Bologna, 2010), cui sono seguiti i saggi Maledetti Froci & Maledette Lesbiche (Ed. Aliberti Castelvecchi, Roma, 2011) e Out. La discriminazione degli omosessuali (Ed. Internazionali Riuniti, Roma, 2012), i romanzi Dieci giorni (Hacca, 2013) e Nel nostro fuoco (Hacca, 2018). In uscita a maggio Ho amato anche la terra (Hacca, 2022).

Maura è docente di Scrittura autobiografica alla scuola Macondo, a Pescara.




RITORNA DIGI E LODE: scuole abruzzesi in corsa per aggiudicarsi fondi per la digitalizzazione

L’iniziativa del Gruppo Hera lega i comportamenti green dei clienti a contributi economici spendibili in strumenti e attrezzature per la didattica digitale. Alle scuole vincitrici 2.500 euro ciascuna

Pescara, 17 novembre 2022. Torna anche per l’anno scolastico 2022/23 Digi e Lode, l’iniziativa di Hera per sostenere la digitalizzazione delle scuole primarie e secondarie di primo grado abruzzesi, attraverso i comportamenti sostenibili dei clienti.

Dai tablet alla progettazione tridimensionale: già distribuiti 75.000 euro

Il progetto, giunto in Abruzzo alla quarta edizione, ha consentito in questi anni di distribuire sul territorio 75 mila euro a decine di scuole, tutti destinati all’acquisto di strumenti e attrezzature per favorire la digitalizzazione della scuola. Ad esempio, monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook, tablet, webcam, stampanti 3D. Ma anche microscopi elettronici o percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale. Senza dimenticare gli strumenti ludici per percorsi di apprendimento innovativi, come, ad esempio, i mappamondi digitali.

Per ogni scuola la possibilità di aggiudicarsi 2.500 euro

Per l’edizione appena partita, le prime 10 scuole avranno la possibilità di aggiudicarsi 2.500 € ciascuna, spendibili, appunto, in tecnologia didattica. Cinque saranno premiate al termine del primo quadrimestre, mentre per il secondo la classifica proseguirà e a fine anno ci saranno altri cinque istituti vincitori.

Una classifica fra scuole in base ai servizi digital attivati dai clienti Hera

Il meccanismo di Digi e Lode è molto semplice: ogni volta che un cliente con forniture energetiche Hera attiverà uno o più servizi digitali gratuiti, tutti con una ricaduta ambientale positiva, concorrerà a incrementare un punteggio ripartito poi tra le scuole del suo comune, originando una classifica, da cui emergeranno gli istituti vincitori. Il cliente dovrà semplicemente attivare il servizio: l’attribuzione dei punti avverrà automaticamente, a cura di Hera.

Servizi digitali che aiutano la sostenibilità e gli obiettivi ONU al 2030

I servizi attivabili sono l’autolettura digitale, che permette di avere bollette sempre allineate ai consumi reali, il Fast Check-up dei consumi, la domiciliazione bancaria. Il download dell’app My Hera e l’iscrizione ai servizi online. Si tratta di servizi che oltre a portare maggiore comodità nella gestione della fornitura, hanno un impatto positivo per l’ambiente. Ad esempio, il Fast Check-up consente di acquisire immediata consapevolezza circa i propri consumi domestici, con un forte incentivo a ridurli, la bolletta digitale porta a un risparmio di carta, o, ancora, la domiciliazione bancaria evita gli spostamenti per procedere ai pagamenti. Insomma, alle scelte green dei clienti corrisponde un incentivo economico di Hera verso le scuole: un’azione win-win a tutti gli effetti, che concorre a raggiungere ben 5 dei 17 dell’Agenda ONU al 2030 per lo sviluppo sostenibile del Pianeta (“Istruzione di qualità”, “Città e comunità sostenibili”, “Industria, innovazione e infrastrutture”, “Consumo e produzione responsabili”, “Partnership per gli obiettivi”).

Scegliendo una scuola specifica, punti moltiplicati per cinque

Collegandosi al sito web dedicato all’iniziativa, http://digielode.gruppohera.it/, il cliente potrà, inoltre scegliere una scuola specifica a cui attribuire il punteggio acquisito. In questo modo, automaticamente, i suoi punti saranno moltiplicati per cinque. Molto importante sottolineare come uno specifico algoritmo nell’attribuzione dei punteggi evita che siano penalizzate le scuole ubicate nei centri meno popolati che, per forza di cose, avrebbero meno punti di quelle localizzate nei centri maggiori.

Un progetto sovraregionale che ha già distribuito 565 mila euro

Digi e Lode, non riparte solo in Abruzzo, ma in tutti i territori in cui è presente il Gruppo Hera. Si tratta, infatti, di un’iniziativa sovraregionale, che ha portato sino ad ora a distribuire complessivamente 565 mila euro a 226 scuole di Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia.

Fabbri: “con le comunità locali per generare impatti ambientali e sociali nel lungo termine”

“Il progetto continua a raccogliere un ottimo riscontro da parte dei nostri clienti e del territorio e questo ci rende molto soddisfatti e orgogliosi – commenta Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera e Amministratore Delegato di Hera Comm – perché si tratta di risorse preziose per le scuole. Con Digi e Lode vogliamo contribuire a sostenere questo impegno sui nostri territori di riferimento. Lavorando insieme, azienda e comunità locali possono generare nel lungo termine un impatto ambientale e sociale tangibile e invitiamo quindi tutti i nostri clienti a partecipare sempre più numerosi”.  




LA PESTE SUINA AFRICANA. Emergenza a livello nazionale

Particolare riferimento al Centro Italia. Seminario di approfondimento tematico

Teramo, 17 novembre 2022. Si terrà domani, venerdì 18 novembre 2022, alle ore 9:30 presso la Sala convegni della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, via Francesco Savini 48, a Teramo, una giornata informativa sulla peste suina africana organizzata da Cia Abruzzo. Conoscere e approfondire il tema permette, se necessario, tempestività e immediatezza nell’attuare contromisure incisive ed evitare i danni conseguenti. Dopo l’apertura dei lavori affidata al Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, seguiranno le relazioni e gli interventi degli esperti in materia. Interventi istituzionali dell’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì e dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.

Serena Colecchia




PERFORMARE IL SOCIALE il progetto orchestra dei ragazzi senior come comunità educante

Di Paola Besutti e Francesca Piccone. Collana di Culture musicali e Arti Performative per l’Abruzzo e il Centro-Sud

Venerdì 25 novembre 2022, ore 18:30 presso l’auditorium centro servizi culturali

Avezzano, 17 novembre 2022. Il libro, già presentato in anteprima lo scorso 18 agosto a Catania, all’interno del Workshop nazionale del Movimento dei lavoratori di Azione Cattolica, testimonia le profonde interazioni che le attività musicali hanno dato vita sull’intero territorio regionale: fra queste, il sodalizio formativo con l’unico corso Dams abruzzese dell’Università degli Studi di Teramo.

Attraverso tre sezioni il volume riporta e illustra le azioni artistiche e didattico-formative sviluppate nel corso degli otto mesi di progetto, contestualizzando lo studio dell’impatto sul territorio in una prospettiva storica, parimenti nell’attuale dibattito sulla costruzione di comunità educanti, per una nuova “generatività sociale”.

Parteciperanno alla presentazione, insieme alle Autrici: Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi; Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana; Domenico Di Berardino, Vicesindaco Città di Avezzano con delega al sociale; Maurizio Biasci, Vicesegretario Movimento dei Lavoratori di Azione Cattolica; Graziella Giardino, Referente Equipe di Progettazione sociale (MLAC); Gianmarco Di Cosimo, Presidente Orchestra Giovanile Diocesi dei Marsi. Gli interventi saranno affidati a Carla Conti, Conservatorio di musica “Santa Cecilia” Roma e Edoardo Puglielli, Università degli Studi dell’Aquila. Momenti musicali a cura dell’Orchestra dei Ragazzi Senior (dir. M° Massimiliano De Foglio).

Tutti i proventi derivanti dalla vendita del libro verranno devoluti a favore delle attività formative dell’orchestra.




GUARISCE CON L’ACQUA DI COLLEVALANZA: miracolo di Madre Speranza

di Gelsomino Del Guercio

17 novembre 2022

Per intercessione della Madre, si è verificata una guarigione inspiegabile di un bambino. Quel miracolo l’ha resa beata. Ecco come è avvenuto

Lo straordinario racconto, narrato direttamente dalla voce dai suoi protagonisti, del miracolo che, per intercessione di Madre Speranza, e attraverso l’acqua del santuario di Collevalenza, ha permesso la guarigione del piccolo Francesco.

Lo riporta il libro “Stupore di una guarigione” (Tau editrice), ispirato dal messaggio che la beata Madre Speranza di Gesù (Santomera, 30 settembre 1893 – Collevalenza, 8 febbraio 1983) ha diffuso con la fondazione delle Congregazioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore Misericordioso.

Da Testimone di Geova a cattolica

Maurizio, padre del bambino, racconta l’incredibile guarigione del figlio. «Tutto ebbe inizio qualche anno prima della nascita di Francesco Maria. Elena, testimone di Geova convinta, a un certo punto della sua vita cominciò a chiedersi se veramente quello che stava facendo fosse volontà di Dio. Entrò in profonda crisi e di lì a pochi mesi decise di uscire dall’organizzazione». L’incontro tra Maurizio ed Elena «avvenne in questo momento di piena ricerca di una nuova fede e fu così che decisi di accompagnarla in questo percorso».

La nascita di Francesco Maria

Quando nacque Francesco Maria fu la gioia della vita di Maurizio e Elena. Ma da lì a poco, iniziava a non star bene. Ci fu il primo ricovero e «l’inizio dei nostri pellegrinaggi negli ospedali. Non capivamo, eravamo passati dalla gioia più grande alla realtà più dolorosa».

Un peggioramento continuo

Francesco Maria stava sempre più male e non si capiva bene cosa avesse. Non mangiava, non dormiva, piangeva quasi tutto il giorno.  «Chi ci diceva che aveva un’allergia – spiega Maurizio – chi una grave intolleranza. Ma intanto il bambino stava sempre peggio e faceva fatica a nutrirsi. Qualsiasi cosa gli si dava da mangiare, gli causava vomito, problemi negli organi dell’apparato digerente e alla pelle. Anche la sua pediatra non sapeva più cosa tentare. Prescrisse delle flebo al bambino, ma servivano a poco».

Madre Speranza

I genitori giunsero al punto più profondo di dolore, un pomeriggio, il 21 giugno 1999. Mentre stava riordinando la cucina, Elena sentì per televisione la storia di Madre Speranza. Il primo impatto non fu molto gradevole: «Un’altra suora con le stigmate: le solite storie per la televisione». Poi sentì parlare dell’acqua del santuario dell’Amore Misericordioso da lei fondato.

L’acqua miracolosa

Quello che colpì l’attenzione di Elena fu che quell’acqua guariva le malattie che la scienza umana non riusciva a curare: lei capì che era per gli ammalati nel corpo e nell’anima, e che fosse un’acqua speciale per i bambini, che Madre Speranza e il buon Gesù amavano tanto. Subito la speranza si accese una forza potente spingeva Elena verso quel piccolo paesino di Collevalenza senza neppure sapere dove fosse.

Zio Giuseppe

Telefonò subito a mia madre chiedendo se sapesse dove si trovava quel posto e “per combinazione” lo zio di Maurizio, don Giuseppe, stava seguendo un corso di esercizi spirituali del Movimento Sacerdotale Mariano proprio in quel santuario, per la prima volta. «Alla prima chiamata lo informammo di tale acqua e della necessità di portarne a casa un’adeguata quantità».

Le prime somministrazioni di acqua miracolosa

Al suo ritorno, il lunedì successivo, afferma Maurizio, «incominciammo a somministrare l’acqua pregando Madre Speranza e recitando la novena all’Amore Misericordioso. Così si continuò a somministrare l’acqua e a pregare. In quei giorni le condizioni di Francesco Maria rimasero stazionarie, noi eravamo molto preoccupati. Poi, il mercoledì, successe un fatto. Forse perché si era davanti a persone sprovvedute (noi), forse perché la volontà di Dio Amore voleva così. Il pomeriggio, recandosi al parco, Elena fece un incontro particolare».

Il signore al parco

Elena venne catturata dalla figura di un signore distinto, di mezza età, ben vestito che le fece un po’ di posto su una panchina: le si sedette a fianco, e rimase impressionata dal suo sguardo; dai suoi occhi chiari come il mare. Sembrava potesse leggere fino in fondo all’anima. «Iniziarono a parlare del più e del meno e quel signore dimostrò di sapere molto di Francesco e della nostra vita, cose che solo io ed Elena conoscevamo: che Francesco era stato da noi consacrato alla Madonna appena dopo aver saputo che era stato concepito, che era malato, che assumeva l’acqua del santuario. Elena era completamente disorientata». Era il 30 giugno del 1999.

La profezia di quell’uomo

Ecco il dialogo profetico tra Elena e quell’uomo.

Parlando del piccolo Francesco, quell’uomo disse: «Prende qualcosa il bambino?».

«No, non prende nulla».

«Ma voi siete andati da Madre Speranza, vero?».

«No!».

Ed egli: «Ma sì che siete stati a Collevalenza».

Gli risposi: «No, le posso assicurare che noi non siamo mai stati da Madre Speranza».

«Ma Francesco sì», affermò.

Ancora una volta risposi: «No!».

Di nuovo ribadì: «Francesco sì!».

Poi per la seconda volta mi chiese: «Ma Francesco prende qualcosa?».

Gli replicai di no, ma ripensandoci subito ammisi: «Sì, sì: sta bevendo l’acqua di Collevalenza», poi lo pregai di dirmi il suo nome, volevo sapere chi fosse e come potesse conoscere tutte queste cose su di noi.

La sua risposta fu: «Perché mi fai tante domande? Non pensare a chi sono, non ha alcuna importanza»; poi aggiunse: «Non è più il caso di preoccuparti, Francesco ha trovato la sua mamma!». Lo guardai stupita, pensando: «La sua mamma?». E quindi replicai: «Sono io la sua mamma!».

Lui ribadì: «Sì, ma l’altra mamma».

I turbamenti di Elena

Quando Elena tornò a casa era piuttosto scossa; telefonò a mia madre e le spiegò l’accaduto, di come avesse incontrato quel signore, di quello che si erano detti, ma soprattutto quello che lui aveva detto. «Mia madre – dice Maurizio – pensò che Elena avesse perso il senno: il dolore, le notti insonni durante tutto un anno potevano aver minato la sua mente».

Ritornare sulla tomba

Poi Elena fece una domanda: «Cosa significa che Francesco ha trovato la sua mamma?». La madre di Maurizio fece un lungo respiro, poi disse: «A questa domanda posso dare io una risposta», e con uno stupore crescente da parte di Elena, la signora continuò: «Quando lo zio sacerdote stava per partire da Collevalenza, ed era già al cancello di uscita, sentì un forte richiamo a tornare sulla tomba di Madre Speranza. Spense la macchina e così fece. Lì pregò di nuovo per la famiglia, ma raccomandò in modo particolare Francesco: se fosse stata la volontà di Dio che andasse in cielo, che sostenesse la famiglia, ma se questa non fosse stata la sua volontà, che la Madre lo proteggesse come un figlio, che lo adottasse. Io gli dissi che era stata una cosa strana domandare l’adozione. Lui mi rispose che gli era venuto così, sia al suo arrivo che in quel momento della partenza. Quindi quello che ti ha detto quel signore al parco è la risposta della Madre».

La festa per Francesco e il miracolo

Nei giorni successivi fu organizzata una festa per il piccolo Francesco e contro ogni previsione, iniziò a mangiare tutto senza avere problemi. Per la prima volta da mesi, Francesco aveva dormito tutta la notte, non aveva pianto e si era svegliato sorridente con tanta fame.  Bevve una buona porzione di latte. Nei due giorni successivi scomparvero tutti i segni della malattia: quelle eruzioni che gli davano tanto fastidio.

La malattia scomparve

I mesi seguenti si alimentò con latte e yogurt, senza avere più disturbi. Potete immaginare le nostre reazioni man mano che il tempo passava. Avevamo toccato con mano la misericordia di Dio. Anche i medici che lo hanno visitato sono rimasti sbalorditi dalla guarigione.

L’Amore Misericordioso

Frequentando più volte il santuario di Collevalanza, sostando davanti al crocifisso dell’Amore Misericordioso, conclude Maurizio, «abbiamo intuito il grande amore che Dio ha per ognuno di noi, individualmente. Ci chiama per nome, ci ama di amore infinito, tanto che diventa quasi impossibile resistergli».

Un dono che non conosciamo

La guarigione di Francesco «non era avvenuta per nessun merito da parte nostra, ma per un dono gratuito le cui motivazioni non conosciamo, a parte la bontà di Dio. Dobbiamo imparare a lasciarci amare da Dio. Dio ci ama e noi siamo chiamati a lasciarci amare».

https://it.aleteia.org/2022/11/16/guarisce-con-lacqua-di-collevalanza-miracolo-di-madre-speranza/




SEDE DELLA REGIONE nell’Area di Risulta

Il Comune prova ad eludere anche le verifiche ambientali dopo essersi sottratto al confronto con i cittadini. Triplica i volumi edificabili, ridimensiona le aree verdi e crea una barriera stradale tra stazione e parco

Pescara, 16 novembre 2022. Non nutrivamo grande fiducia sul fatto che un’Amministrazione incapace di tornare sui propri passi, persino di fronte a un disastro conclamato come quello di Viale Marconi, potesse cambiare idea dinanzi alle proteste della società civile e alle rilevanti prese di posizione di associazioni e cittadini, contrari alla realizzazione della sede Regionale nell’Area di Risulta.

Anche per l’area centrale della città, l’ultima capace di assicurare un futuro al centro cittadino, Masci e i suoi accoliti si stanno sottraendo al confronto con la comunità pescarese e lo fanno non solo evitando una discussione pubblica, nelle sedi consiliari e fuori da queste, ma anche tentando di bypassare le necessarie procedure ambientali.

Abbiamo scoperto infatti che, prima ancora della firma della Convenzione (per ora c’è solo un protocollo d’intesa con la Regione che rimanda alla Convenzione da cui possono nascere obblighi per i due enti), in sordina e senza avvertire né la città né i consiglieri comunali, il Sindaco Masci lo scorso 10 novembre ha presentato una richiesta di Valutazione preliminare ex art. 6 del Codice dell’Ambiente. Il Comitato VIA si dovrà esprimere entro trenta giorni ma da voci regionali sembrerebbe già fissata la data per il 24 novembre.

Lo ha fatto, sostenendo che le modifiche al Progetto comportano “assenza di potenziali impatti ambientali significativi e negativi”, che consentirebbero, quindi, di derogare alla procedura di verifica di assoggettabilità a Via.

Se il Comitato VIA accordasse la deroga, verrebbero meno sia l’opportunità di operare una verifica più approfondita, che noi riteniamo invece imprescindibile, sia la fase di partecipazione, e quindi il vaglio delle osservazioni presentate da cittadini e associazioni. E pensare che attuali consiglieri regionali e deputati, oggi alla guida della Regione, esercitarono invece questo diritto nella precedente verifica di assoggettabilità, chiedendo e ottenendo di essere ascoltati.

Noi riteniamo che il Comune stia sottovalutando l’impatto ambientale del progetto e che le valutazioni dell’ente siano errate e soprattutto fuorvianti.

1)  La prima critica, facilmente verificabile è quella legata alla superficie edificabile, che viene di fatto triplicata, passando da un massimo di 7.000 mq – distribuiti però su tre tipologie (servizi, commerciale, residenziale) e in parte realizzati con strutture “leggere” – a 21.000 mq (20.000 dei quali destinati alla sede regionale) sicuramente “non leggeri”, a cui vanno aggiunti tra l’altro altri 6.000 mq di parcheggi interrati a servizio esclusivo della Regione. Una modifica sicuramente non di poco conto.

Il Comune, inoltre, nella relazione inviata, paragona l’impatto dei 134 residenti (stimati in base a un calcolo previsionale sui possibili abitanti nei due edifici residenziali originariamente previsti e poi stralciati già nel 2020) con quello degli almeno 900 dipendenti della Regione. A nostro modo di vedere in maniera assolutamente impropria, perché la presenza di questi ultimi insisterebbe nell’area per una media di sole 8 ore al giorno. Sempre secondo il Comune, questo numero di presenze non avrebbe riflessi sul traffico in virtù della prossimità delle stazioni ferroviaria e degli autobus. È evidente che, anche nel caso in cui solo una piccola parte di essi – meno della metà dei dipendenti della Regione – dovesse preferire il mezzo privato, ciò produrrebbe un inevitabile un incremento del traffico, senza considerare poi il peso, sia per quanto concerne il carico antropico che quello del traffico, degli utenti che quotidianamente si recherebbero nella nuova sede della Regione.

2) Il secondo aspetto che balza agli occhi è la sostituzione della dicitura “Bosco Centrale” con “Parco Centrale”. Ricordiamo a questo proposito il Giudizio della Commissione V.I.A. del novembre 2020, che affermava come “il progetto di forestazione urbana (Bosco Urbano), caratterizzato dall’impianto di alberi ad alto fusto, diventerà strumento per miglioramento della qualità della vita in termini di ossigeno, abbattimento delle polveri, mitigazione dell’isola di calore urbano e miglioramento delle condizioni ambientali”. Potrebbe sembrare una semplice questione lessicale ma non è così. La definizione di bosco urbano è qualcosa di profondamente diverso da quella di parco, e non vorremmo che in luogo degli alberi ad alto fusto fossero piantumati alberi simili a quelli di Corso Vittorio Emanuele, o per assurdo le palme tanto amate dal nostro Sindaco. A conferma di ciò, a titolo di esempio, una parte del verde sarà rappresentata da una “serra geodetica” realizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo, e un’altra dall’attuale parcheggio davanti al Bingo che però è poco più di uno spartitraffico, semplici palliativi con zero ricadute sul miglioramento dell’ambiente cittadino. 

3) Terzo punto critico, non per importanza, è che nel progetto attuale scompare un ettaro di verde, quello in cui viene ipotizzata la sede della Regione. Il Comune definisce questo cambiamento privo di impatto, in quanto, come già dichiarato pubblicamente dal Sindaco, su quello spazio avrebbe probabilmente trovato posto una struttura culturale. Tuttavia, è evidente come non sia possibile paragonare l’impatto di una struttura di 20.000 metri quadrati, con 6.000 metri quadrati di parcheggi interrati, alta almeno 25 metri, con quello di una qualsiasi struttura culturale, sia esso un teatro moderno o un auditorium, sia da un punto di vista edilizio che antropico. Il cosiddetto “attrattore culturale” avrebbe potuto benissimo essere anche uno spazio aperto e multifunzionale, valido per ospitare grandi eventi, e senza quindi la presenza di strutture fisse. Tra l’altro è lo stesso Comune, nella relazione inviata alla Regione, a spiegare che: “la mancata realizzazione di una piccola quota di Parco Urbano (10.000 mq), in termini di bilancio di permeabilità, potrebbe essere compensata dalle aree permeabili del lotto d’intervento della Regione Abruzzo, stimabili pari al 35%”. Se dunque, di questo spazio, con i suoi 20.000 mq la sede della Regione ne occuperà almeno il 65%, è del tutto evidente che qualsiasi struttura culturale – fatto salvo per ipotesi legate alla megalomania del Sindaco Masci – ne avrebbe occupato una porzione decisamente inferiore, quasi sicuramente inferiore al 50%. Giusto per fare un esempio, la cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma è grande 3.656 mq, quindi la metà della sede regionale, e, potendo contenere fino a 5.000 persone, sarebbe persino sovradimensionata per la nostra città, per la quale basterebbe una struttura ben più piccola.

4) Nel complesso, rispetto al progetto originario, il totale delle aree a verde viene ridotto dal 51% al 49%. Sotto l’aspetto quantitativo se il cambiamento può sembrare poco rilevante (è comunque una riduzione rispetto ad una triplicazione del cemento) è senz’altro significativo dal punto di vista qualitativo, e per le conseguenze che rischia di produrre da un punto di vista ambientale, esplicitate dallo stesso Comune nella relazione, quando spiega che tale scelta “potrebbe determinare effetti peggiorativi sulla qualità dell’aria in quanto una minor quantità di superfici a verde avrà una ridotta capacità di ridurre le isole di calore urbano, inquinanti atmosferici e intrappolare anidride carbonica”.

5) C’è poi un altro dettaglio che appare alquanto strano: viene eliminato, o meglio, inserito solo come possibilità futura, l’interramento della strada davanti la stazione ferroviaria (quella che oggi viene indicata come via Bassani-Pavone), dalla quale scompare anche la destinazione a viabilità di servizio della stazione. Innanzitutto, appare evidente come la rinuncia di fatto all’interramento della strada crei una barriera fisica tra la stazione e il Parco, oltre ad inserire al bordo di questa una strada comunque trafficata in cui transitano anche i mezzi del tpl. Sulla questione della strada, tra l’altro, occorre ricordare che il Presidente Sospiri, all’epoca Consigliere Regionale di opposizione, si presentò alla seduta del Comitato Via del 5/10/2017 – che poi diede il giudizio favorevole con prescrizioni sul progetto del Comune di Pescara – con una serie di osservazioni, tra cui quella per cui “la classificazione della strada di attraversamento come “strada urbana di quartiere cat. E”è in evidente contrasto con lo stato di fatto e con le previsioni future, in quanto si tratta di strada urbana di scorrimento con carreggiate separate da spartitraffico, categoria “D”, perché questo tratto si configura come raccordo di Via De Gasperi (S.S. 16-bis) e Via Silvio Pellico e quindi opera sottoposta a V.I.A. regionale (All. 3 punto a) f-bis) Strade Urbane di scorrimento”. Evidentemente Sospiri, tra l’altro smentito allora dal Comitato Via, deve aver cambiato idea, al punto da vedere di buon occhio non solo la permanenza di quella strada ma addirittura la sua permanenza in superficie.

Ci auguriamo quindi che il Comitato VIA non sia complice di questa scelta scellerata e miope dell’amministrazione Masci, e valuti con attenzione il nuovo progetto del Comune di Pescara e l’impatto negativo delle nuove scelte, e proceda, come sembra corretto, a una nuova verifica di assoggettabilità a V.I.A. che possa contemplare il coinvolgimento, tramite le osservazioni, dei cittadini e di tutti i soggetti pubblici interessati, giungendo così a una nuova valutazione sul progetto.

Su queste criticità, e su altre che per brevità non indichiamo in questa sede, vigileremo sperando che il Comitato Via, destinatario di una mia nota, si esprima per l’inderogabilità della verifica di assoggettabilità a VIA. E nel frattempo ribadisco la necessità che del progetto, che pochi conoscono, si discuta con la città, nelle sedi istituzionali e fuori da queste.

Antonio Blasioli




ROSETO CONTRO LA VIOLENZA di Genere

Il programma degli eventi per il mese

Roseto degli Abruzzi, 17 novembre 2022. In occasione della ricorrenza del 25 novembre, data che l’ONU ha identificato come Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a nome dell’Amministrazione Comunale che mi onoro di presiedere, desidero invitarti a partecipare agli eventi compresi nel programma realizzato con la Commissione Pari Opportunità del nostro Comune, in collaborazione con Amnesty International, con le Associazioni “Ester sono io” e “Il Guscio” e con la compagnia “Mercanti di Sogni”.

di Mario Nugnes, Sindaco

Il programma.

Venerdì 18 Novembre alle ore 10,00 presso il Liceo “Saffo”

“La violenza di genere” e presentazione della campagna “IoLoChiedo”, a cura della CPO Roseto e del gruppo Amnesty International di Teramo

Domenica 20 Novembre alle ore 18,00 presso la Sala “Guerrieri Piamarta”

“Di madre in figlia”, spettacolo teatrale della compagnia “I mercanti di sogni”, per la regia di Candida Di Bonaventura

Venerdì 25 Novembre alle ore 10,00 presso l’Istituto “Moretti”

“La violenza di genere” e presentazione della campagna “IoLoChiedo”, a cura della CPO Roseto e del gruppo Amnesty International di Teramo

Venerdì 25 Novembre alle ore 18,30 presso la Sala Consiliare

Cerimonia di premiazione “Premio Donna Roseto 2022”

Sabato 26 Novembre alle ore 18,00 presso il Palazzo del Mare

Proiezione del corto “Benvenuti nel guscio”, a cura dell’Associazione “Il Guscio” di Roseto, per la regia di Andreina Moretti

La violenza contro donne rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti, una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza tra uomini e donne.

Per tutti noi i momenti di confronto rappresentano un’importante occasione per attivare percorsi di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione.

La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo migliore in cui non ci si limiti ad individuare una data per lottare contro la violenza e la discriminazione.




CONCERTI DEL GIOVEDÌ. Foyer del Teatro Comunale “M. Caniglia”

Giovedì 17 novembre ore 17.30

Sulmona, 17 novembre 2022. Tornano protagonisti i giovani al Foyer del Teatro “M.Caniglia”di Sulmona per il secondo appuntamento dei “Concerti del Giovedì”, istituiti dal direttore artistico Gaetano Di Bacco per dare spazio anche alle nuove leve tra i talenti musicali del territorio.  Una occasione rara per gli allievi dei conservatori e delle scuole di musica d’Abruzzo: esibirsi in uno spazio prestigioso come il Teatro lirico dedicato al soprano Maria Caniglia. Una grande opportunità quella di suonare calcando un palcoscenico su cui sono passati i più grandi musicisti, i nomi più famosi dello scenario internazionale nel corso dei 70 anni di attività della Camerata Musicale Sulmonese.  

Dal Conservatorio di L’Aquila arriva il duo Daniele Aretano  e Francesco Giancaterina che si esibiscono alla chitarra. Formatosi nel 2020 con scopo prettamente accademico, sotto la guida del Maestro Roberto Vallini,  dati gli ottimi risultati ottenuti con gli esami in conservatorio, nel giro di due anni il duo si esibisce in svariate  occasioni pubbliche tra cui: la Festa della Musica ( Castellafiume), “Arte & Parte” organizzata dal Maestro Gizzi a Tivoli e si classifica finalista al “Premio Alfredo Casella” del Conservatorio dell’Aquila.

Per la serata al Foyer del Teatro Caniglia i due giovani musicisti eseguono musiche di Mario Gangi (Fabulae, suite italiana per 2 chitarre) e del brasiliano Paulo Bellinati (Jongo).   

Andrea Salutari (15 anni) inizia lo studio del violino a soli 4 anni, sotto la guida del Maestro Fanny Forcucci presso la Scuola Popolare di Musica di Sulmona.   A 6 anni viene ammesso nel Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara nella classe di Violino del Prof. Pierluigi Mencattini. Attualmente sotto l, a guida del Maestro Riccardo Bonaccini, perfeziona le capacità tecniche, artistiche ed espressive. Ha preso parte a 16 Concorsi musicali nazionali ed internazionali aggiudicandosi per la maggior parte dei casi il primo premio. A 12 anni, nel 2019, entra nella sezione Young della Juniorchestra, l’orchestra giovanile dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, con la quale si è esibito in numerosi concerti presso l’Auditorium “Parco della Musica” a Roma.

Tra il 2015 e 2018 partecipa a varie  masterclass  e per due anni suona con con l’Orchestra d’archi “I Violoncellieri” diretta dal Maestro Gianluigi Fiordaliso e formata di soli bambini.  Suona  per vari enti e associazioni in molte occasioni pubbliche e partecipa a molti eventi. Collabora con la Giostra Cavalleresca di Sulmona per cui ha scritto alcuni pezzi eseguiti in occasione della Cordesca 2019. Nel febbraio 2020 è protagonista di una puntata di “Explorers” per  Rai Gulp.

Suona un violino del 1894, opera del liutaio tedesco Adolf Romer.

Il suo programma della serata al Foyer del Teatro Caniglia prevede musiche di J. S. Bach (Partita n. 3 in Mi maggiore, BWV 1006) e N. Paganini (Capriccio n. 16 in Sol minore,  Capriccio n. 20 in Re maggiore, Capriccio n. 24 in La minore).




STELLANTIS: se 8 ore non bastano…!

Molti paesi sperimentano la settimana corta e relativa riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, con risultati positivi per produttività e benefici per i lavoratori, Stellantis nello stabilimento di Melfi sonda il terreno con i “sindacati amici” per portare i turni lavorativi da 8 a 10 ore giornalieri.

Quando si dice che si va contro la storia: la digitalizzazione, i ritmi forsennati imposti dalla metrica del lavoro imposta ai lavoratori (Ergo Uas), la transizione all’elettrico, conducono ad una notevole riduzione di bisogno di forza lavoro e porta ad un calo occupazionale già in atto in tutti gli stabilimenti italiani: a Melfi più di 1000 lavoratori incentivati all’esodo, in Sevel ad Atessa circa 1000 lavoratori somministrati non confermati nello scorso anno, a Termoli, oltre ai posti persi con incentivazione all’esodo, regna la cassa integrazione guadagni e la prospettiva che la nascente Giga factory, che ha tempi imprecisati, possa non ricollocare molti lavoratori attualmente presenti in fabbrica è più che una certezza, a Cassino così come in tanti altri stabilimenti ormai siamo di fronte ad una deindustrializzazione che è iniziata da tempo.

In questi giorni a Melfi saranno riuniti tutti i manager dei plant Stellantis e a noi ciò appare solo come un’occasione per mettere in piedi ulteriori strategie per ridurre i costi spremendo i lavoratori fino all’ultima goccia di sudore.

La nostra preoccupazione sulla vendita di FCA a Stellantis si sta materializzando con la marginalizzazione prevedibile degli stabilimenti italiani ed un processo progressivo di disimpegno dell’azienda nel nostro paese a vantaggio di altri paesi europei.

Le responsabilità di questa situazione vanno equamente ripartiti tra governi colpevolmente assenti, sindacati compiacenti che hanno preferito difendere le loro posizioni di rendita attraverso il CCSL.

Forse è tardi per invertire un processo così avanzato ma se non si vuole vedere completamente sparire l’automotive in Italia, che coinvolge circa 1 milione di lavoratori, è necessario rilanciare il conflitto di classe che è in atto contro i lavoratori, che mira a mettere in competizione quelli di vari paesi europei, e non, in una competizione anomala e tutta interna alla stessa Stellantis.

L’USB già da tempo ha dettato la linea per uscire da una situazione che altrimenti diventerà irrimediabilmente irreversibile: riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, rappresentanza sindacale democratica, forti investimenti statali in ricerca nel settore, soprattutto sulla tecnologia basata su utilizzo alimentazione ad idrogeno che rappresenta l’alternativa all’elettrico su cui siamo notevolmente indietro, un nuovo piano per la mobilità nazionale con nazionalizzazione delle aziende, ingresso dello stato italiano nella società di Stellantis come ha provveduto a fare la Francia.

Stiamo vivendo una nuova rivoluzione industriale, i cui effetti negativi per i lavoratori sono acuiti dalla guerra in Ucraina, e solo un risveglio della coscienza di classe dei lavoratori, sopita da troppo tempo, potrà portare alla salvezza di un intero settore da sempre strategico per l’occupazione nel nostro paese.

Stellantis in Italia fa i propri comodi senza colpo ferire e sta ai lavoratori porre un argine a tale deriva padronale sapendo che l’USB sarà sempre al loro fianco, solo al loro fianco però.

USB Lavoro privato Settore Industria

USB Lavoro Privato




IL SECOLO DI VITA. La pandemia aveva penalizzato la festa

La signora Ida Di Domenico, più forte del Covid, brinda oggi ai  101 anni, nell’abbraccio della sua famiglia.

Il segreto della longevità: mani d’oro ed un carattere di ferro. Poi l’ uncinetto, la lettura, il buon vino e le partite a scopa.

Giulianova, 17 novembre 2022. Una carica di ottimismo, vivacità e presenza di spirito. Come dire, la “carica dei 101”. 101, non a caso, sono gli anni compiuti oggi dalla signora Ida Di Domenico e festeggiati in allegria nella sua casa di via traversa Turati. La pandemia, nel 2021, aveva imposto restrizioni “allo spumante”, ma per i dodici mesi che hanno scavalcato il secolo il brindisi c’è stato, e grande.

Questa mattina, il Vicesindaco Lidia Albani le ha portato di persona gli auguri: i suoi personali, dell’ Amministrazione Comunale, della città. In una pergamena-ricordo, tutto l’affetto della comunità giuliese, che plaude ad una vita vissuta con una risolutezza, un’energia e una positività che hanno dell’incredibile.

Ricamatrice e cuoca virtuosissima, la signora Ida ha cresciuto con amore figli e nipoti. Ancora oggi, è il punto di riferimento della famiglia. Trascorre le giornate leggendo e facendo l’uncinetto, senza bisogno degli occhiali. La sua dieta è varia e non prevede rinunce: immancabile il vino a tavola ed anche il peperoncino è ben accetto. Ama giocare a carte e dicono che a scopa non perda una partita.

Stamattina, tutto era pronto per il gran giorno. I figli Loriana e Giancarlo, i nipoti Cristina, Lorenzo, Alessandra, Luca e Paolo, la pronipote Aurora, tutti i parenti, gli amici, i vicini di casa, hanno voluto far festa alla nonna Ida, un esempio di fortezza, generosità, dedizione totale alla famiglia e al prossimo. Un cuore buono, il suo, che non ha mai detto di no e che ancora oggi non si tira indietro.

Ha superato di recente la frattura di un femore e, lo scorso anno, anche il Covid. Vaccinata, ha avuto solo qualche problema polmonare.  Al virus la signora Ida ha opposto la forza e la bellezza del suo secolo vissuto. E la battaglia col destino, anche stavolta, l’ha vinta lei.