SONO VERE LE VISIONI apocalittiche del veggente Mattia Laschut?

La Signora è sollevata almeno quattro metri dal suolo. Ella solleva un lembo del suo velo e scopre un volto giovanissimo e dei capelli di un castano chiaro

di Stanzione don Marcello

Sono vere, autentiche le visioni della Madonna di un veggente slovacco di nome Mattia Laschut? La Chiesa non le ha riconosciute, ma queste visioni fanno ancora discutere e si trascinano un velo di mistero per i temi apocalittici che raccontano.

I fatti

In una povera regione montagnosa della Slovacchia nord-occidentale, in cui Slovacchi, Moravi e Polacchi vivono insieme, sorge la cittadina di Turzovka dove, da circa un secolo, si venera l’immagine di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e dove, il 1° giugno del 1958, alla guardia forestale Mattia Laschut accadde qualcosa di singolare.

Apparizioni madonna a Turzovka

Il veggente Laschut tra pini e abeti

Costretto dal dovere, anche nel giorno, festa della SS. Trinità e anno giubilare delle Apparizioni di Lourdes, era dovuto salire in montagna fra i pini e gli abeti. Mentre si dirigeva un po’ malinconicamente verso il pino sul quale da tempo era stata affissa un’immagine della Madonna  per adornarla di fiori campestri – oh, meraviglia! – in un accecante bagliore vide una celestiale e bella Signora cinta di azzurro e con le mani giunte.

La scomparsa degli alberi

La Signora è sollevata almeno quattro metri dal suolo. Ella, dice il veggente Laschut, solleva un lembo del suo velo e scopre un volto giovanissimo e dei capelli di un castano chiaro. Il viso esprime un’infinita bontà e una grande dignità, tali di infondere nell’uomo una fiducia illimitata e un profondo rispetto. Mattia si accorge che attorno a lui sono scomparsi alberi e cose. Vede solo una carta geografica del mondo con delle scritte misteriose. Sotto di essa cominciano a susseguirsi sette scene, in rapida sequenza, come in un film.

Il propagarsi del peccato

Nella prima scena il veggente Mattia Laschut scorge le terre emerse e i mari. I colori indicano il propagarsi del peccato. Oltre all’azzurro dei mari e dei fiumi, c’è il verde di alcune zone abitate da popolazioni pacifiche, mentre i territori in cui si diffonde il peccato sono colorati di giallo.

“Fate penitenza”

Nella seconda scena Mattia vede il color giallo diffondersi, mentre il verde indietreggia e diminuisce: il male avanza trionfante. Un’iscrizione ammonisce: “Fate penitenza!”.

Il colore del male

Nella terza scena il color giallo il male si propaga ancor di più e in alcuni luoghi diventa come un liquido in ebollizione. Ad un tratto Mattia Laschut vede cadere una pioggia di fuoco. La didascalia della scena avverte ancora: “Fate penitenza! Penitenza!”.

Il verde scompare

Quarta scena. Il mondo è divenuto quasi tutto giallo. Il verde è quasi del tutto scomparso. Il veggente Laschut crede in questo modo di contemplare tutti i peccati dell’umanità, le manifestazioni del male e le sue spaventose conseguenze.

Il mondo è in fiamme

Nella quinta scena e in quelle seguenti egli vede potentissime esplosioni sull’acqua e sulla Terra e una pioggia di fuoco che viene giù dall’alto. In un baleno tutto il mondo è in fiamme.

Le autorità comuniste imposero il silenzio e misero in prigione il veggente, dichiarandolo pazzo, mentre l’autorità ecclesiastica si mostrò prudente, ma fino ad oggi non ha emesso nessun giudizio ufficiale sulle apparizioni. Il luogo è notoriamente affollato da migliaia di pellegrini ogni anno, che vi giungono per chiedere grazie e miracoli alla Madonna. Si celebrano messe e sacramenti ed è chiamato la “Lourdes della Slovacchia”.

Foto Vagner Fonseca

https://it.aleteia.org/2022/11/04/sono-vere-le-visioni-apocalittiche-del-veggente-laschut/




MIGLIORI STEAKHOUSE D’ITALIA: era ora braceria

Raggiunge la 15esima posizione. Ogni anno il gruppo di Braciami Ancora stila una classifica delle migliori steakhouse d’Italia. La Braceria di Vasto, fondata da Ettore Bitritto, si conferma tra le migliori raggiungendo la posizione più alta in Abruzzo

Vasto, 07 novembre 2022. Continuano i successi di Era Ora Braceria. A due mesi dal riconoscimento giunto dal mondo del Kobe, la carne più pregiata al mondo, il ristorante di Vasto entra nella classifica delle “migliori STEAKHOUSE d’Italia” raggiungendo la 15esima posizione, la prima in Abruzzo.
Ogni anno il gruppo Braciami Ancora stila la classifica delle migliori bracerie in Italia e quest’anno è entrato in classifica anche l’Abruzzo con Era Ora e Zio Barrett a Bussi sul Tirino si che posiziona al 18esimo posto su 21 in totale.
Era Ora Braceria è stato fondato dal vulcanico Ettore Bitritto nel 2017 e in soli cinque anni è diventato un ristorante di riferimento in Italia per chi cerca le carni di grande qualità.
Braciami Ancora, considerato la Michelin delle bracerie, è il primo e più grande network italiano sul mondo della carne. Dal 2008 il suo magazine online e i suoi famosi video di YouTube sono un punto di riferimento per la più grande community italiana di amanti della carne alla griglia, ogni mese questo network coinvolge fino a 11 milioni di persone.
Il gruppo è stato fondato da Michele Rusiconi e Paola Marsela, insieme hanno creato anche la guida, Steak House e Macelleria d’Italia che mappa tutto il Belpaese regione per regione. Tra le guide, Era Ora è presente anche nella Lonely Planet.

«Questo riconoscimento ci riempie di gioia – ha detto Ettore Bitritto – Dopo 5 anni di duro lavoro Braciami Ancora ci ha inserito tra le migliori steakhouse d’Italia mettendoci alla 15esima posizione. Per me e per tutto il mio staff è un altro grande successo dopo l’ingresso ufficiale nel Consorzio “Kobe Beef” che conferma la nostra mission: continuare a percorrere un cammino improntato sulla ricerca dell’alta qualità e della rarità dei prodotti».

Lo scorso settembre, lo ricordiamo, Era Ora Braceria è stato l’unico ristorante nella nostra regione, e uno dei tredici in Italia a riuscire a fregiarsi ufficialmente dell’utilizzo del marchio della leggendaria carne di Kobe entrando nel Consorzio “Kobe Beef” dove è avvenuta una rigida selezione che Era Ora ha dovuto affrontare. E ancora, proprio lo scorso mese è arrivato un altro riconoscimento, Ettore Bitritto è stato nominato Ambassador Patanegra Abruzzo 5J.
Ettore che gestisce il ristorante insieme alla compagna Chiara Taraborrelli, prima di aprire Era Ora, ha fatto un’importante esperienza in Spagna in questo settore ed è lui ad occuparsi in prima persona della selezioni delle carni disponibili al ristorante che provengono da Giappone, Finlandia, Australia, terre dei laghi, paesi nei quali si produce il meglio a livello mondiale. Ad oggi Ettore, che in tutto quello che fa mette la qualità al primo posto, sta anche collaborando per un un progetto unico al mondo ideato dal governo spagnolo e la Discarlux, dove 13 razze autoctone ed estere vivranno insieme e verranno allevate con il metodo Galiziano nella terra di Fisterra.
«Viaggiare, seguire corsi di formazione, avere sempre nuovi obiettivi, studiare le grandi nazioni –ha concluso il titolare- mi hanno aiutato a crescere in questa avventura imprenditoriale ed il fatto che Era Ora si trovi a Vasto e non in una grande città per me è doppiamente motivo di orgoglio perché la fatica nel lavoro che facciamo ogni giorno è doppia. Ma quando lavori bene, i risultati arrivano e questo è merito della mia squadra, sempre attenta e professionale, e dei clienti che hanno creduto e continuano a credere in noi scegliendoci».




FEDERPETROLI ESULTA. Si parte con le trivelle

Marsiglia: ascoltati i nostri appelli

Roma, 7 Novembre 2022. “Le parole che con FederPetroli Italia ripetiamo da anni sono state ascoltate. Grazie Governo Meloni. Dopo anni ripartiamo con l’Oil & Gas italiano. Questo vuol dire che le migliaia di aziende del comparto energetico italiano ed i contrattisti ritorneranno ad investire ed operare in Italia” è subito arrivato il commento da parte del Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia al pacchetto in misura di caro-energia licenziato dal Consiglio dei ministri venerdì. Continua Marsiglia – Sono anni che ripetiamo di sfruttare i nostri giacimenti di petrolio e gas. In particolare, oggi che questa situazione energetica internazionale ha portato criticità per l’industria ed i consumatori. Abbiamo già pianificato le riunioni per lo studio delle mappe e dei giacimenti da riprendere e quelli ancora in fase di sviluppo. Parliamo di quantità dai 300 ai 450 miliardi di metri cubi di gas, per non parlare del petrolio ancora intrappolato nel nostro sottosuolo. Dall’Adriatico allo Ionio, Offshore siciliano e poi in tutta la Penisola. La Pianura Padana anche se sfruttata da anni ha ancora risorse nascoste, così come per la Basilicata e gran parte del Sud Italia. Penso solo a tutti i pozzi fermi e non eroganti”.

Il Presidente di FederPetroli Italia aggiunge qualche parola riguardo ai nuovi limiti di esplorazione e produzione petrolifera tra le 9 e 12 miglia dalla costa “Sono dispiaciuto che solo oggi tutto questo è possibile. Anni fa lottammo con la Medoil e poi Rockhopper Exploration per mettere in produzione alcuni giacimenti e per la piattaforma di Ombrina Mare a largo delle coste abruzzesi, non ci fu niente da fare e l’azienda decise di optare per una chiusura mineraria. A distanza di anni, un progetto che ho sempre avuto a cuore, forse si potrà realizzare per dare petrolio e metano all’Italia”.

“Massima disponibilità al Governo e ai Ministeri competenti già dai prossimi giorni per un confronto tecnico-costruttivo per programmare e studiare gli step e i processi di eco-sostenibilità per le fasi di trivellazione e produzione dei siti e giacimenti da utilizzare. Già sono a noi giunte tesi discordanti e gruppi ostativi ai nuovi cantieri. Bisogna decidersi, accettare dei compromessi e ragionare con criterio, altrimenti saremo condannati eternamente ad una situazione di deficit energetico” le parole di Marsiglia in conclusione di nota.

Link: http://www.federpetroliitalia.org/?p=2253




ORTONA VITTORIOSA AL TIE-BREAK nega la prima vittoria stagionale ai padroni di casa della QuantWare Napoli

Che il Napoli non fosse una preda facile era ben noto, ma che lo si dovesse affrontare con gli uomini contati ed incerottati, quello no.

Napoli, 7 novembre 2022. Al già noto infortunio dello schiacciatore Dall’Angol si sono aggiunti in settimana anche il centrale Fabi e lo schiacciatore Pollicino. Per il primo si parla di una frattura ad un dito della mano sinistra, per il secondo invece di uno stiramento al polpaccio. Ecco, quindi, che la gara parte nel peggiore dei modi per Coach Lanci che vede i suoi perdere il primo set contro una QuantWare Napoli desiderosa di portare a casa la prima vittoria stagionale. Sostenuti da un folto pubblico e da un palasport piuttosto raccolto e dal soffitto non altissimo, i padroni di casa partono fortissimo cercando di sfruttare quello che è, al momento, il tallone d’Achille della SIECO: la ricezione. Va da sé che con una ricezione non al meglio, la fase offensiva ne risentirà e così i padroni di casa hanno tempo e modo di piazzare al meglio muro e difesa così da ricostruire in maniera efficace. La Sieco tiene botta fino ad incassare un pesante filotto sul finire del SET che condannerà la squadra a dover inseguire gli avversari. Un inseguimento che parte bene nel secondo set quando Napoli pecca di ingenuità commettendo tanti, troppi errori contro una squadra come Ortona. Gli adriatici non se lo lasciano ripetere due volte e scavano sin da subito un divario importante che riusciranno a gestire facilmente fino a pareggiare i conti. Il messaggio arriva forte e chiaro sulla panchina partenopea e i padroni di casa tornano in campo per il terzo set con lo stesso piglio del primo. Stavolta sono i ragazzi della QuantWare Napoli a mettere una distanza siderale tra loro ed Ortona, ma la SIECO reagisce. Coach Lanci intraprende una girandola di cambi che coinvolgeranno il secondo palleggiatore Palmigiani e anche il secondo opposto Di Tullio che entrerà in soccorso di un acciaccato Bulfon. Napoli viene frenato bruscamente da una Ortona rinvigorita dalle forze fresche entrate dalla panca. La rimonta sfuma tuttavia nel finale quando gli ortonesi non riescono a chiudere l’attacco che li avrebbe portati a solo un punto dagli avversari. QuantWare che poi vincerà il set pregustando, già con un punto in tasca, la prima vittoria del campionato. Sarà forse l’emozione di essere ad un passo da una vittoria da tre punti, o la grinta di una SIECO immortale ma ancora una volta sono gli abruzzesi a tenere il pallino del gioco del quarto e decisivo (per Napoli) set, spinti anche dall’opposto mancino e Abruzzese D.O.C. Di Tullio.

Si va al TIE-BREAK dove Nunzio Lanci prova nuovamente il sestetto base con Marshall e Bertoli visibilmente stanchi (e senza cambi) e Bulfon non al meglio della condizione che fatica. Il quinto set non parte nel migliore dei modi e così Coach Lanci prova l’unica carta che la sfortuna non gli ha scippato. Di Tullio torna in campo. Marshall stringe denti e tutto quanto di altro si possa stringere e porta la SIECO in vantaggio al cambio di campo. Gli ospiti però si aggrappano alla gara e, dopo una piccola rimonta si trovano sotto di un solo punto. Tutto il palasport è in fermento per la palla decisiva. Tutti incitano i propri beniamini. Tutti, tranne il gruppo dei Dragoni giunto in gran numero da Ortona per sostenere i colori bianco azzurri. La palla è tra le mani di Giuseppe Giosi Iorno che dai nove metri è pronto al servizio. Si tratta dell’ultima spiaggia per Napoli un cambio palla ben riuscito vorrebbe dire continuare a cullare il sogno della prima vittoria in Serie A3. Iorno mantiene il sangue freddo e batte una float che arriva con tutta la calma del mondo a toccare terra nei pressi dell’angolo in basso a destra del campo campano. Un angolo scoperto. Ace e vittoria da due punti per Ortona.

PRIMO SET. I padroni di casa schierano Leone palleggiatore e Cefariello opposto. Al centro ci sono Saccone e Martino mentre gli schiacciatori sono Cefariello e Fernandez. Libero Ardito.

Coach Lanci dispone Ferrato in cabina di regia e Bulfon Libero. Al fianco di Arienti, oggi al centro giocherà Iorno mentre la coppia degli schiacciatori è formata da Capitan Marshall e Bertoli.

Tornano ad affacciarsi i problemi allo streaming così che tifosi e addetti ai lavori non possono seguire quanto accade in quel di Napoli. Per fortuna gli aggiornamenti sul sito ufficiale della Lega di Pallavolo Serie A funzionano e ci avvisano che è Napoli a partire forte 3-1. Finalmente la QuantWare Napoli riesce a trasmettere le immagini sul loro canale Social. Ortona agguanta gli avversari sul 12-12. La Float di Marshal finisce sulla rete 14-13. Spara fuori Fernandez e la Sieco sorpassa i partenopei 15-14. Fuori il servizio di Leone 17-17. Scatto in avanti del Napoli che non riesce bene a ricostruire lasciando scappare avanti gli avversari sul 17-19. Out la palla di Vindice che era entrato solo per il servizio 18-20. Ancora difficoltà per Ortona che affonda nel gioco dei padroni di casa che si trovano avanti addirittura 18-24.

SECONDO SET. Napoli parte avanti 2-1. Cefariello sbaglia il servizio 2-2. Bertoli mette a terra la Pipe 3-4. Out l’attacco al centro di Martino 3-5. Quattro tocchi per Napoli 3-7. Iorno si allunga ma non riesce a recuperare il pallonetto 5-10. Errore dai nove metri per Bulfon 7-11. Fuori il servizio di Cefariello 9-14. Forte il primo tempo di Iorno 10-15. Ace di Bertoli 10-16. Ferrato ferma Cefariello a muro 12-20. Buon muro di Bertoli 15-23. Fuori il servizio di Napoli 15-24 e una infinità di set point per Ortona. Sprecato il primo con l’errore di Ferrato dai nove metri 16-24. Ace di Garzarella, la ricezione di Benedicenti sbatte sul basso soffitto della Palestra. Alla seconda occasione, però, Garzarella la butta in rete e i conti sono in pari.

TERZO SET. Ferdandez è al servizio per Napoli. Attacco di Seconda per Ferrato ed è 0-1. Grande spavento per Leone che sbatte la testa nel tentativo di recupero di un pallone. L’arbitro ferma il gioco ma per fortuna non è nulla di grave. Si riprende il gioco con Marshall in battuta. Garzarella con una diagonale stretta fa 1-1. Bulfon fermato a muro 2-1. Invasione di Bertoli 4-2. Murato Bertoli e salta la copertura 3-6. La Sieco non riesce ad esprimere il gioco e Napoli stacca 9-3. Forte la diagonale di Marshall 11-6. Invasione del muro di Ortona 13-7. A segno il muro di Bulfon 10-15. Buona la diagonale di Cefariello 16-10. Fuori l’attacco di Bertoli 18-12. Tira forte Cefariello 19-14. Il muro di Ortona vale il 22-16. Leone sbaglia il servizio 23-17. Mani e fuori di Bertoli che sfrutta bene la pipe 23-20. Invasione di Fernandez 23-21. Buono il muro di Saccone 24-21. Murato Cefariello 22-24. Non riesce la rimonta e Napoli guadagna il primo punto della gara.

QUARTO SET. La Sieco parte meglio degli avversari ed è avanti 2-4. Fernandez piazza un lungolinea preciso 4-4. Marshall trova un pertugio nel muro avverso 5-7. Di Tullio ha buon gioco sul muro di Napoli 6-11. Canzarella accorcia 8-11. Bello ed efficace il lungo linea di Di Tullio 10-13. Ace per Ferrato 11-16. Leone fa invasione 12-18. Arienti murato 15-19. Out il servizio di Di Tullio 16-21. Bertoli trova il muro del 16-24 e la Sieco è ad un passo dal tie-break. Palmigiani sbaglia il servizio 17-24. Errore di Malanga e si va al quinto set.

TIE BREAK. È Marshall a cominciare I giochi ed è Bertoli che sulla ricostruzione trova il primo punto 0-1. Bertoli si fa murare su una palla sporca ed è 1-2. Cefariello fa il 2-3. Erroraccio di Bulfon che spara a rete la schiacciata 4-2. Garzarella sbaglia la ricostruzione e tiene in gioco Ortona 5-4. Marshall mette a terra la palla del 6-5. Invasione Napoli 6-6. Marshal porta a casa il punto dell’7-8. Arienti ferma a muro Fernandez 7-9. Tira forte Marshall e la difesa di Napoli non può contenere 8-8-10. Dentro la diagonale di Bertoli 9-11. Mani fuori ad opera di Bertoli 10-12. Arienti pizzica la linea di fondo campo 11-13. Marshal spara fuori ed è 13-13. Stavolta Marshall tira forte e trova il match ball 13-14. Ace di Iorno 13-15.

Giuseppe Giosi Iorno: «Una partita tosta su un campo difficile. Purtroppo siamo partiti male, un po’ contratti, ma poi ci siamo saputi riprendere. Siamo una squadra che non molla mai e ci siamo resi capaci di una delle nostre tipiche vittorie. Sono contento di aver dato il mio contributo per questa che è stata, ripeto, una vittoria su un campo davvero difficile»

Alessandro Di Tullio: «Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita tosta in un ambiente caldo. Sono stracontento di aver dato una mano ai miei compagni in un momento di difficoltà e di aver aiutato la squadra a portare a casa questa vittoria che è più importante di quanto possa sembrare. Si è trattato del mio primo impiego importante in serie A3 e devo dire che tutto sommato ne sono soddisfatto. Spero di poter continuare a dare il mio contributo anche in futuro. Adesso testa alla prossima.»

QuantWare Napoli: Quarantelli, Botti 1, Saccone 8, Leone 1, Monda (L) n.e., Ferdandez Rodriguez 10, Malanga, Cefariello 18, Ardito (L) pos. 77% perf.63%, Martino 17, Canzanella 15. Allenatore: Sergio Calabrese. Vice: Francesco Pagliuca

Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L), Bertoli 20, Benedicenti (L) pos. 69% perf 59%, Iorno 8, Marshall 17, Di Tullio 4, Bulfon 8, Arienti 6, Ferrato 4, Palmigiani. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

QuantWare Napoli – SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA 2-3 (25-20 / 17-25 / 25-22/ 18-25 / 13-15)

Durata Set: 27’ / 26’ / 31’ / 24’ / 20’

Durata Complessiva: 2h 08’

Muri Punto: Napoli 16 / Ortona 15

Aces: Napoli 3 / Ortona 5

Errori Servizio: Napoli 20 / Ortona 15

Ricezione: Napoli Pos 63% Perf 45% / Ortona 73% Perf 56%

Attacco: Napoli 40% / Ortona 42%

Ufficio Stampa Sieco Service Impavida Pallavolo Ortona




FINALMENTE UNA VITTORIA al Fattori

Contro il Benevento con un convincente 34 a 21

L’Aquila, 6 novembre 2022. Arriva finalmente la prima vittoria della neopromossa Rugby L’Aquila nel girone 4 del campionato nazionale di serie B: i neroverdi, sospinti dal tifo dei sostenitori, hanno battuto allo stadio Tommaso Fattori il Rugby Benevento, con il risultato di 34 a 21.

Convincente il ritmo e il gioco espresso dalla squadra capitanata dall’head coach Massimo Di Marco, e di cui è presidente Mauro Scopano, amministratore della Aterno gas & power.

Le mete sono state messe a segno da Bologna, Petrolati, Petrinferni e Niro, più una meta tecnica. Petrolati ha messo a segno una punizione e due trasformazioni. Man of the Match Pietrinferni.

Domenica prossima turno di riposo. Rugby L’Aquila tornerà in campo in trasferta il 20 novembre contro il Frascati.




PAREGGIO GIUSTO tra Tombesi e Academy

Finisce 3-3 il big match tra due delle pretendenti al salto di categoria. Di Moragas, Bordignon e Masi i gol ortonesi. Massimo Morena: «Eravamo contati, specie dopo l’espulsione di Bordignon, ma i ragazzi hanno risposto con una grande prova. A dicembre arriveranno rinforzi».            

Ortona, 06 novembre 2022. Partita equilibrata, vibrante e ricca di emozioni quella giocata tra Tombesi e Academy Pescara, conclusasi con un pareggio che rispecchia perfettamente l’equilibrio visto in campo. Gli ospiti, che hanno rinunciato a Junior come terzo straniero, si sono portati in vantaggio grazie a Coco Schmitt (minuto 2.03), ma la Tombesi ha subito risposto con l’ennesimo sigillo di Lucio Moragas (3.48), abile a stoppare di petto un lancio lungo di Berardi e a infilare sotto le gambe Piero Mazzocchetti. Un sinistro potente e a fil di palo di Bordignon (6.02) ha portato in vantaggio i gialloverdi, a loro volta raggiunti dal 2-2 di Marrazzo, dopo una grande giocata di Coco (8.10). A metà primo tempo, in situazione di parità, l’espulsione per doppia ammonizione di Bordignon poteva segnare un punto di rottura dell’equilibrio, ma la Tombesi è stata brava a difendersi nei due minuti di inferiorità numerica e a non incassare gol. Stessa abilità mostrata pochi minuti dopo dall’Academy, dopo l’espulsione di Mazzocchetti (rosso diretto per fallo su Mejzini): Morgado, Coco e Calderolli hanno saputo respingere ogni attacco gialloverde. Nel secondo tempo, una Tombesi che alternava solo cinque giocatori di movimento ha avuto la forza di portarsi nuovamente in vantaggio, con il gol di Masi (12.40), salvo poi essere raggiunta, a meno di tre minuti dal termine, dal gol del definitivo 3-3 di Calderolli. Con questo pareggio, la Tombesi rimane capolista del girone F di serie B con 16 punti, ma nel prossimo fine settimana osserverà il turno di riposo previsto dal calendario. I gialloverdi torneranno in campo sabato 19 a Celano.

«Eravamo contati, specie dopo l’espulsione di Bordignon, ma i ragazzi hanno risposto con una grande prova – questo il commento a fine gara di Massimo Morena –. Al cospetto di un avversario che ha confermato tutta la sua forza, e che solo due mesi ci aveva nettamente battuto in Coppa della Divisione, i miei giocatori hanno fornito una prestazione di grande cuore, sacrificio e attenzione tattica, andando anche oltre le mie aspettative. Non posso dunque che essere contento e orgoglioso di questa partita e del pareggio che ne è venuto fuori. Assieme alla società stiamo cercando di costruire qualcosa di importante, un gruppo unito che sappia affrontare i momenti di difficoltà e, quando possibile, produrre gol e un buon gioco. Il bilancio, alla vigilia della nostra sosta, è finora molto positivo, anche se abbiamo il rammarico di non aver mai potuto schierare, finora, il roster al completo. Con la società siamo concordi sul fatto che abbiamo bisogno di almeno due giocatori, italiani, che arriveranno nel mercato di dicembre. Nel frattempo, cercheremo di continuare sulla buona strada tracciata sino ad ora».       

Giuseppe Mrozek




ARRIVA LA PRIMA VITTORIA CASALINGA della stagione in un derby combattuto

La Lg Umbyracing batte Pescara 3-0. Per la Futura è il secondo successo consecutivo

Teramo, 6 novembre 2022. La LG UmbyRacing batte anche Pescara e conquista il primo successo interno della stagione. Le biancorosse della Futura collezionano altri tre punti importanti per la classifica, superando le adriatiche con il finale  di 3-0. Un derby combattuto, soprattutto nella prima e terza frazione, anche se le ragazze di Marcela Corzo hanno sempre dato l’impressione di poter comandare il gioco. Il primo set ha visto giocare le due squadre ad armi pari, fino al 21-21. Poi la Futura ha messo il piede sull’acceleratore chiudendo a proprio favore 25-22. Nel secondo parziale le teramane hanno sfruttato meglio le occasioni sotto rete, mettendo alle corde le adriatiche e chiudendo il parziale  25-18. Terza frazione più combattuta ed equilibrata, anche se la LG UmbyRacing ha avuto la meglio giocando con maggiore attenzione e determinazione, chiudendo 25-22 dopo un’ora e mezza di gioco. Tre punti che permettono alla squadra biancorossa di scalare la classifica, di ottenere il primo successo casalingo della stagione, di vincere il secondo derby consecutivo e di guardare con maggiore ottimismo alla prossima sfida interna, quella di domenica prossima contro Bari. Brave ragazze, la Futura c’è!

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO – 3

GADA PROJECT PESCARA – 0

(25-22; 25-18; 25-22)

LG UMBY RACING FUTURA TERAMO: Peroni, Ragnoli 9, Cipriani, Di Diego 1, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 10, D’Egidio, Mazzagatti 4, Di Carlo 13, Di Sabatino, Ventura, Lestini 18. All. Corzo.

GADA PROJECT PESCARA: Di Cintio, Orlando 16, Di Norcia, Nubile, Ranalli 3, Castaldi, Patriarca, Angeloni 9, Dell’Orso 2, Pasquini 1, D’Arcangelo 9, Montanari, Olleia 3. All. Liberatoscioli.

ARBITRI: Di Francesco e Garrone

Patrizio Visentin




BUONA LA PRIMA! Al Teatro Maria Caniglia

Il Malato Immaginario fa sold out e inaugura la stagione di prosa 2022/2023 con più di 600 presenze

Sulmona, 6 novembre 2022. Grandissimo successo di pubblico per il primo spettacolo di prosa in programma della stagione 2022/23 organizzata e promossa da Meta Aps al Teatro Maria Caniglia di Sulmona che sabato sera scorso con lo spettacolo “Il Malato Immaginario” ha fatto registrare il sold out, ovvero oltre 600 presenze di pubblico provenienti da tutta la regione.

Un grande allestimento e un omaggio al commediografo ed attore francese Molière in onore del quattrocentesimo anniversario dalla sua nascita quello andato in scena ieri sera, con la regia di Guglielmo Ferro e uno straordinario Emilio Solfrizzi nei panni di Argante, il malato immaginario per antonomasia. A salire però per primi sul palco ad inaugurare questo nuovo inizio, il Sindaco della Città di Sulmona Gianfranco Di Piero  e il Direttore Artistico della stagione, il M° Patrizio Maria D’Artista, che hanno voluto personalmente ringraziare la cittadinanza per la calorosa risposta riservata a questo nuovo anno di prosa a Teatro.

«È stata una grande serata quella di ieri sera che ci fa ben sperare per questa stagione ricca di grandi nomi del panorama teatrale nazionale e di allestimenti di assoluta qualità» ha dichiarato Patrizio Maria D’Artista «Vedere il teatro pieno in ogni ordine di posto, il grande numero di abbonamenti sottoscritti in così poco tempo e che di certo è destinato a crescere nelle prossime settimane, ed una platea composta da tantissimi giovani con le loro famiglie ci fa capire quanto il Maria Caniglia stia sempre più conquistando il cuore di tutti i Sulmonesi».

Caloroso il ringraziamento di Emilio Solfrizzi alla fine dello spettacolo: “Grazie è la prima parola che viene in mente da dirvi! La scelta di fare una prima a Sulmona è la scelta più bella che abbiamo fatto negli ultimi anni!” ha dichiarato “Vediamo anche tanti ragazzi stasera a Teatro! Non sapete quanto la vostra presenza ci inviti a fare bene per le prossime volte! So che Patrizio e tutta l’Associazione sta facendo un lavoro meraviglioso non solo con i ragazzi ma anche con tante altre iniziative. Il mio augurio è che possiate continuare a svolgere il vostro lavoro perché fate bene alla città di Sulmona”

Un grande risultato quello degli abbonamenti che ha portato l’associazione Meta Aps a prolungare la possibilità di sottoscrizione alla stagione di prosa 2022/2023 lasciando spazio a chi non è riuscito a farlo in questi pochi giorni. A partire da giovedì 10 novembre fino a sabato 17 dicembre, data del prossimo spettacolo in cartellone, sarà infatti possibile sottoscrivere l’abbonamento alla stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia con nuove modalità presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona  sito nel  Complesso della SS. Annunziata in Corso Ovidio. Tutti i dettagli saranno comunicati sui canali ufficiali del Teatro.

Prossimo spettacolo della stagione di prosa in programma sabato 17 dicembre 2022 alle ore 21:00 con “Don Giovanni a Soho” che, partendo dall’omonima opera di Molière, ci racconta le vicende dello spregiudicato DJ, un Don Giovanni contemporaneo, antieroe fascinoso, amorale e ambiguo. Uno spettacolo firmato Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini che vedrà salire sul palco del Caniglia un cast composto da undici straordinari attori con la regia di Gabriele Russo.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




QUANTO È COMPLICATA LA RICERCA DELLA PACE sulla base della giustizia

6 Novembre 2022

Le manifestazioni per la Pace hanno confermato quanto la ricerca della Pace non sia facile. Possono addirittura diventare motivo di divisione tra chi sinceramente la ricerca. È possibile che le divisioni che continuano ad interessare sia la destra, sia il resto dei partiti le vedremo vengano confermate nel momento della decisione di inviare altre armi italiane all’Ucraina.

Nella vicenda ucraina, avviata dall’invasione russa, la complessità sembra sovrastare ogni possibile costruzione di un processo di pacificazione. Fin da ciò che possa riguardare una situazione di tregua utile a far decantare la situazione, oltre che andare incontro alle popolazioni in vario modo coinvolte in un conflitto di cui non si riesce a vedere la fine.

Non appare per niente facile conciliare la posizione russa con quella ucraina. La sfida diventa, allora, quella della capacità di riuscire a mettere a fuoco, in questo contesto specifico, il giusto ed opportuno operare per la Pace anche per chi è costretto in una posizione marginale.

Non favorisce certo l’atteggiamento di taluni che credono esclusivamente nella ricerca di una soluzione militare in grado di assicurare la totale vittoria ucraina sul campo di battaglia. Si tratta di quanti, nei fatti, incaricano gli ucraini di condurre una guerra “per procura”, indipendentemente dalla considerazione che essi saranno destinati ancora di più a pagarne direttamente le conseguenze. E questo senza considerare come questo possa portarci vicinissimi ad un conflitto più allargato, se non addirittura di natura atomica. Papa Francesco ha sintetizzato efficacemente una tale posizione quando, andando retrospettivamente alle antecedenti vicende di questi mesi, sviluppatesi a seguito dell’annessione russa della Crimea del 2014, ha parlato di quanti si sono messi ad “abbaiare” alle porte della Russia.

D’altro canto, è inevitabile chiedersi quanto possa efficacemente essere utile un “pacifismo” cui manchi un’analisi oggettiva di una situazione che non può certo trovare una soluzione autentica se ci si dimentica che esistono un aggressore e un aggredito. E in questo senso abbiamo ascoltato nelle ultime ore, in coincidenza con lo svolgimento della Manifestazione della Pace di ieri, pure delle voci stonate. Alcune provenienti anche dal mondo cattolico. Esse  non tengono neppure conto del continuo invito di Papa Francesco a non dimenticare le popolazioni ucraine aggredite e quotidianamente bombardate. Di Papa Francesco, ieri, il cardinale Zuppi ha ricordato la richiesta rivolta a Vladimir Putin “di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte” e quella contemporaneamente indirizzata a Volodymyr Zelensky  “perché sia aperto a serie proposte di pace”.

Ovviamente, queste indicazioni generali devono essere riempite di contenuti specifici da parte dei contendenti, e dei loro alleati, in grado di rassicurare entrambe le parti. Ma senza dimenticare che non c’è vera Pace se manca il rispetto del diritto internazionale e della Giustizia, se con forzate ricostruzioni storiche si mina il diritto all’autodeterminazione degli altri popoli, se si crede che le relazioni internazionali possono solo essere giocate sul piano dei rapporti di forza.

È vero che quella della Pace è spesso una porta “stretta”. In una situazione qual è quella dell’Ucraina è diventata strettissima se non, al momento, addirittura serrata. Ma né l’abbaiare alla Russia né la ricerca della Pace senza tener conto delle legittime volontà degli ucraini potrebbero rivelarsi effimere per il raggiungimento di un accordo. Ed anche un sincero, ma equidistante pacifismo potrebbe persino divenire oggetto di inevitabili strumentalizzazioni destinate ad allungare il conflitto, non a risolverlo.

Abbiamo assistito nel corso anche del ‘900 a degli accordi che potevano essere considerati impossibili. Quelli di Corea, il superamento della crisi dei missili del ’62, quelli tra Israele e parte dei paesi arabi, il Vietnam. Più limitatamente, ma con un certo rilievo internazionale, non a caso è stata ricordata anche da Putin, può essere aggiunta a questo elenco la soluzione del problema dell’Alto Adige/ Sud Tirolo.

Alcuni di quei fatti servirono solo ad evitare il protrarsi o ad allontanare la guerra, oppure a lasciare in sospeso per alcuni anni il motivo del contendere. Eppure, furono resi possibili solo quando al velleitarismo estremo e al pacifismo di maniera subentrò la voglia di costruire davvero un processo di Pace che, nel caso dell’Ucraina, può essere avviato nel caso si riesca a rimediare a talune ragioni di fondo che hanno portato al conflitto vero e proprio e provocate tante, troppe, innocenti vittime. Quello che, insomma, anche l’Occidente e l’Europa non hanno fatto dopo il 2014.

Quanto è complicata la ricerca della Pace sulla base della Giustizia – Politica Insieme




TANTE PROPOSTE MIGLIORATIVE dal confronto tra amministrazione comunale e aziende del territorio

Migliorare la segnaletica, creare nuovi parcheggi, sollecitare i sistemi di telefonia.

Fossacesia, 6 novembre 2022. Sono queste alcune delle richieste emerse nel corso del confronto tra il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, che ha voluto l’incontro con i titolari delle aziende che operano nelle aree artigianali e produttive di località Sterpari, in quelle situate a ridosso della provinciale Casoli-Fossacesia (strada Pedemontana) e nelle altre zone del territorio fossacesiano. Alla riunione, che si è tenuta nella sede dell’Associazione tra Enti Locali del Patto Sangro Aventino, a Santa Maria Imbaro, presente Raffaele Trivilino, Direttore dell’Agenzia, l’assessore Giovanni Finoro, il responsabile dell’Ufficio Urbanistica, Demanio e Commercio, Domenico Moretti.

“Si è trattato di un incontro proficuo sotto vari aspetti – ha sottolineato il Sindaco Di Giuseppantonio -, anche in vista della nuova pianificazione urbanistica di Fossacesia, oramai in dirittura d’arrivo. Ho ricevuto delle indicazioni precise su dove è necessario intervenire da parte nostra per migliorare i servizi e, in alcuni casi, potenziarli. Oggi, per competere sui mercati, è necessario essere più efficienti, tanto nei collegamenti viari e ferroviari, che in quelli che ci offrono le nuove tecnologie. Innanzitutto, cercheremo di sistemare la segnaletica nelle zone produttive per facilitare l’individuazione delle aziende attraverso motori di ricerca specializzati nella geolocalizzazione. Sarà importante anche favorire gli scambi di merce su ferro, cercando di sfruttare al meglio il potenziamento in atto nella stazione di Fossacesia-Torino di Sangro – ha aggiunto il Sindaco Di Giuseppantonio -. Importante anche migliorare i collegamenti verso la Fondovalle Sangro, la Statale Adriatica 16 e per il casello autostradale della A14”.

Nella riunione, approfittando della presenza di Trivilino, si è colta l’occasione per conoscere quali possibilità vi sono per intercettare finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonché di quelli che la Regione Abruzzo si accinge a programmare. Inoltre, su come operare al meglio all’interno delle Zone Economiche Speciali (ZES). Fossacesia ne fa parte ma limitatamente alla zona produttiva nei pressi del casello autostradale dell’autostrada adriatica.




#SCELGOLABICI. LA BICICLETTA È LA SOLUZIONE energetica e la soluzione climatica

Al via la campagna tesseramento 2023 di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che invita tutti a scegliere la bicicletta per affrontare due grandi sfide non più rimandabili

Teramo, 6 novembre 2022. Soluzione energetica, soluzione climatica. #scelgolabici. È un claim di grande attualità quello  scelto da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la campagna tesseramento 2023 che prende il via in questi giorni, accompagnata da eventi e iniziative in tante città italiane.

Il messaggio vuole mettere l’accento sul potenziale della bicicletta per le grandi sfide che coinvolgono ognuno di noi: quella immediata della crisi energetica, innescata dalla guerra, e quella epocale della crisi climatica.

Dice Alessandro Tursi, presidente FIAB: «Nonostante i recenti progressi, il Paese stenta ancora a riconoscere nella bicicletta una soluzione chiave per superare queste due sfide. Una mobilità più efficiente, come quella basata sul pedale, è la migliore risposta per contribuire a ridurre il rischio di razionamento energetico e sarà sempre più indispensabile per l’abbandono delle fonti fossili, unica via per affrontare con successo la crisi climatica”.

Diventare socio FIAB significa sostenere l’unica realtà in Italia che, grazie all’impegno delle 190 associazioni e sezioni locali e dei quasi 20.000 soci, è attiva ogni giorno, da quasi 35 anni, nella promozione della bicicletta per una mobilità rispettosa dell’ambiente, della salute e della sicurezza di tutti e per un turismo sostenibile che favorisca le economie locali.

Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile ed è presente da anni a tutti i tavoli ministeriali sull’argomento.

#scelgolabici è dunque l’invito di FIAB a perseguire nuovi traguardi – soluzione energetica e soluzione climatica – rivolto a chi ha cuore la salute delle persone e dell’ambiente e, in particolare, alle tantissime persone che in questi ultimi anni hanno ripreso o iniziato a spostarsi sulle due ruote, in città o nel tempo libero, e hanno così scoperto come la bicicletta sia, davvero, uno strumento di pace, accessibile a tutti, economico e sostenibile. “È indispensabile essere in tanti per riuscire a far passare il messaggio in una società ancora prigioniera di un modello di mobilità e di industria del secolo passato”, aggiunge Tursi.

Aderire è possibile e anche vantaggioso. Chi diventa socio FIAB beneficia dall’assicurazione RC Bici valida in tutta Europa, che copre i danni causati circolando in bicicletta. Riservato ai tesserati anche l’accesso privilegiato alle centinaia di escursioni, bici-viaggi e iniziative promosse dalle associazioni FIAB; sconti e agevolazioni in realtà convenzionate tra cui la rete degli Albergabici.it di FIAB; l’abbonamento alla rivista BC (il magazine cartaceo che tratta di ciclismo urbano, ambiente e cicloturismo) al prezzo speciale di 6 € per tutto l’anno.

Diverse le formule di tesseramento (socio ordinario, sostenitore, benemerito, familiare, junior under 14, ecc.) in base al sostegno che si vuole dare alla Federazione. Per iscriversi è possibile rivolgersi alle associazioni locali presenti in tutta Italia (elenco completo QUI), andare sul sito fiabitalia.it, o ancora durante gli eventi della Settimana Nazionale del Tesseramento FIAB 2023 in programma dal 6 al 13 novembre (calendario completo su andiamoinbici.it).

Fondata nel 1988, FIAB Onlus-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è oggi la più forte realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi. Con quasi ventimila soci suddivisi in 190 associazioni e sezioni in tutto il territorio italiano, FIAB è, prima di tutto, un’organizzazione ambientalista che, come riporta il suo Statuto, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell’ambiente, urbano ed extraurbano. Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile. FIAB è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (Art. 13 Legge n. 349/86) e inserita dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale. Particolare attenzione viene data al turismo in bicicletta con diversi strumenti e servizi a disposizione dei cicloturisti e degli operatori della filiera (tra cui Albergabici.it e Bicitalia.org, la rete ciclabile nazionale). Numerose anche le iniziative di turismo urbano, incluso bike-to-work e bike-to-school, che culminano nella Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre di ogni anno). Con il progetto ComuniCiclabili, infine, FIAB misura e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani: oltre 170 amministrazioni hanno già ricevuto il riconoscimento con un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) apposto sulla bandiera gialla. FIAB aderisce a ECF-European Cyclists’ Federation, la Federazione Europea dei Ciclisti. Presidente di FIAB è Alessandro Tursi. Per info: www.fiabitalia.it.

Nella nostra Regione FIAB ha lavorato, negli ultimi 15 anni, per la realizzazione della ciclovia adriatica e per la crescita della cultura della mobilità ciclistica, contribuendo alla nascita della rete comuni ciclabili alla quale aderiscono tutti i comuni costieri teramani oltre ai capoluoghi Teramo, Pescara e L’Aquila.

FIAB Teramo




LA MAREGGIATE A FRANCAVILLA NORD e lavori per rinforzare l le scogliere ancora fermi

Padovano: “Ci risiamo. Al primo maltempo torna il problema delle mareggiate sulle nostre coste”

Pescara, 6 novembre  2022. “Ci risiamo. Siamo alle solite. Basta un giorno di maltempo con pioggia e vento per dover tornare a vedere le mareggiate sulle nostre coste”. Così il presidente della Sib Abruzzo e presidente della Confcommercio di Pescara Riccardo Padovano che entra nel merito del problema: “Mi riferisco in particolare a Francavilla al Mare. La Regione ha stanziato i fondi, il Comune di Francavilla ha redatto il progetto che prendere la manutenzione delle scogliere presenti a Francavilla nord e a tutt’oggi come ogni anno, possiamo rimetterci l’orologio, dai primi di novembre fino alla metà di dicembre avremo a che fare con queste gravi mareggiate. Ieri mi sono informato – prosegue Padovano – presso la Capitaneria di Porto di Ortona per chiedere informazioni in merito, avendo appreso che sono in attesa dello specchio acqueo.

Parliamo di problemi di burocrazia, ma se la stessa non viene stimolata dalle persone rischiano di essere travolti dalla burocrazia stessa. Per avere lo specchio acqueo non è più sufficiente, ho saputo, il parere del Ministero delle Infrastrutture ma occorre anche il parere dell’Ufficio Marina sud de Ministero della Marina Mercantile. Parliamo di un ufficio apparato del Ministero che su lavori nuovi, ripeto nuovi, deve dare l’ok dopo aver appurato che non ci sia il rischio della presenza in zona, sotto i fondali, di ordigni bellici.

Cosa giusta, ma mi chiedo, in questo caso per lavori ordinari, e cioè per far rifiorire le scogliere esistenti, ebbene non capisco perché per fare questi lavori ordinari e dunque avere lo specchio acqueo, la cui richiesta è ferma dal mese di agosto, non si riesca a sbloccare la situazione, non attivando il protocollo. Se si fosse evitato di fare tutto questo e cioè chiedere questo parere che credo insignificante, e a tal proposito lunedì scriverò una nota al Premier Giorgia Meloni, probabilmente i lavori sarebbero partiti. Si fa tanto oggi per snellire gli iter della burocrazia e poi c’è un ufficio ministeriale che blocca come un muro l’avvio di lavori. Questo ci amareggia. A Francavilla nord – prosegue Padovano – questi lavori sono necessari e non più rinviabili. Stiamo parlando di manutenzione ordinaria sulle scogliere esistenti.

Niente di trascendentale. Ed è vergognoso che siamo ancora in attesa dopo che a settembre e ottobre con la condizione meteo favorevoli si sarebbe potuto lavorare e fare la manutenzione necessaria per evitare nuove mareggiate che mettono a rischio le strutture e anche le case a ridosso. In passato con uno stanziamento di 700mila euro erano stati fatti lavori per andare a rinforzare le scogliere e i varchi. L’intervento non è solo per difendere le strutture balneari ma anche le abitazioni a ridosso. Per cui – conclude Padovano – mi auguro che già da lunedì su nostra sollecitazione gli uffici ministeriali competenti introducano tutte le azioni per far ottenere le autorizzazioni necessarie per lo specchio acqueo e far partire i lavori perché non si può aspettare oltre perché i progetti ci sono così come mi risulta, la ditta aggiudicataria dei lavori. Con le mareggiate non si scherza”.




I LIMITI DELLA PACE tra marce ed ossessioni 

Le grandi decisioni in grandi e perverse mani, il futuro nei nostri limiti   

Erano davvero in tanti in piazza. Quando si deve manifestare per cose come la Pace chi si tira indietro? Nessuno. Tutti insieme ai pacifisti; anche Conte con i 5 Stelle e anche un Letta tutto preso, sentito qualche antico richiamo, non perde l’occasione per tuffarsi nel gruppo. Stranamente viene buttato fuori.

Una contestazione bella e buona che lo rimanda a casa. Lui va fuori dal gruppo e torna casa davvero ma non per dimettersi, e questa potrebbe sembrare la vera notizia della domenica.

Il signor Letta, bravissima persona sicuramente, forse  duro di comprendonio, non riesce a capire quando i discorsi finiscono. Lui insiste, con questa postura pseudo-provocatoria, per distruggere tutto il distruggibile ed in questo, da politico navigato, sembra molto bravo; ed ecco la notizia: Letta continua e non si dimette mentre Conte e i 5 Selle gongolano ed inglobano.

Sull’altro campo politico si seguono le vicende del nuovo governo e la solita esaltazione di un popolo che celebra il solito fuoriclasse, l’eletto o l’eletta [chissà], che puntualmente, appena qualche mese, si trasformerà nel più disastroso dei brocchi. Non ha fatto ancora nulla questa Meloni ma già urlano di gioia sgolandosi per adularla, si strappano i capelli per storiche parole del nulla o si piegano per la sua celeste apparizione.     

Sarebbe meglio attendere per capirci qualcosa, finora solo posture rigide, grida e forse qualcos’altro.

Comunque, tante parole, davvero tante le parole inutili su questo nuovo governo. Anche Morgan, il cantante, appena nominato dallo Sgarbi nazionale, già ribatte inviperito alle più che legittime critiche della stampa. Due uomini disagiati per un’Italia in disagio: e può andar bene per adesso.

Non va proprio bene invece il conflitto ordito, senza scrupolo, nel mondo dei media, da soliti tecnici della disinformazione e dagli opinionisti del tutto: proprio tragica l’influenza da loro prodotta sulle masse.

Il casino generato in questo disastroso ed imposto bipolarismo, vissuto oramai da oltre vent’anni, adesso ha raggiunto limiti davvero preoccupanti. Tutti arrabbiati, tutti infastiditi, tormentati ed ossessionati: ci maltrattiamo tutti, ci respingiamo tutti, ci odiamo tutti e senza saper il perché.

Un’ossessione che dilaga fino a raggiungere mondi e luoghi impensabili della nostra società; obiettivo: superare sempre il limite e senza un vero motivo.

Basterebbe osservare gli sguardi nel nulla delle ambientaliste contro il Van Gogh a Roma o seguire le fantasie sui dottorati record millantati a Verona o rallegrarsi dei seni nudi svagati agli Uffizi di Firenze per comprendere la direzione intrapresa e quali fenomeni di miseria umana ci attendono nel prossimo futuro.

Dal mondo che viviamo si possono vivere richiami d’ogni genere, immagini bizzarre, contese e pretese sconclusionate, penose e reciproche accuse e rilevare tutte le soddisfazioni del nulla, alla fine, comunque, tutto si rende inutile e soprattutto dannoso: si vive sempre e comunque sotto le dinamiche di un potere con precise logiche del disordine.

Convergere l’attenzione verso quel potere potrebbe dunque evitare tante inutili parole, tante inutili azioni, inutili lotte, odi e disastri vari, ma stranamente si continua a vivere nel tormento e a pensare di aver super poteri per chissà quali imprese.

Le grandi decisioni sulla terra sono nelle mani dei grandi della terra: anche se ne sono pochi, adesso sono di animo perverso e purtroppo rispondono a spiritualità malvage.

Se può consolare, possiamo ancora agire per quello che uno può, nel ruolo che si ricopre e, soprattutto, conoscendo i propri limiti. Sembrerebbe poco o nulla ma sono vere ed utili dotazioni per affrontare sereni e sicuri il futuro che abbiamo davanti.

Foto: elcolombiano.com




IL VESCOVO E I GIOVANI ad Assisi per la Pace

Più di quattrocento maturandi e universitari hanno partecipato al tradizionale appuntamento organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri

Teramo, 5 novembre 2022. Più di quattrocento maturandi e studenti universitari provenienti dalla diocesi di Teramo-Atri si sono recati oggi ad Assisi per il tradizionale pellegrinaggio promosso dagli Uffici diocesani per la Pastorale Universitaria, per la Pastorale Giovanile e per la Pastorale Scolastica.

Giunti con otto autobus partiti da Teramo, Nereto ed Atri, i giovani sono arrivati al mattino nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Sul sagrato della chiesa gli studenti del conservatorio “G. Braga” si sono esibiti in una piccola esecuzione dal vivo. Poi tutti insieme le ragazze e i ragazzi hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Lorenzo Leuzzi. Durante l’offertorio è stata accesa una lampada per invocare il dono della pace, in comunione con le numerose organizzazioni cattoliche presenti oggi a Roma per manifestare a favore della pace in Ucraina e in tutto il mondo.

Nel pomeriggio, dopo una visita alla città alta di Assisi, ci si è ritrovati nella Basilica superiore di San Francesco per una preghiera e un saluto agli studenti da parte di Monsignor Leuzzi.

La giornata si è conclusa nella cripta della Basilica inferiore che custodisce la tomba di San Francesco, dove i ragazzi hanno deposto la lampada della pace.

«Siamo veramente contenti della risposta degli studenti e degli istituti» ha dichiarato il direttore della Pastorale Giovanile don Massimo Balloni. «Siamo inoltre grati all’Istituto Braga per il bellissimo momento musicale offertoci. Nei sorrisi e nell’entusiasmo dei ragazzi presenti qui oggi c’è l’immagine della Chiesa che ci piace».

A nome della Pastorale Universitaria parla invece il direttore don Marcello Iuliani. «Siamo veramente contenti di questo pellegrinaggio. Un momento di fraternità, di fede, di comunione profonda e di conoscenza tra di noi. Abbiamo portato ad Assisi tanti volti giovani e respirato un’aria di gioia, in una giornata dedicata alla pace nella città di un santo così legato alla pace».

Per la responsabile diocesana della Pastorale Scolastica, Giusy Pelatti «oggi Assisi è stata la cornice dentro la quale i giovani hanno disegnato con le loro pennellate i colori della Pace».




INIZIATIVE DEL CLUB ALPINO Italiano Regionali e Nazionali

Domenica 6 novembre 2022 – domenica 13 novembre – domenica 20 novembre 2022

Ecco le iniziative:

Domenica 6 novembre 2022

Seppur tardivamente, si comunicano le uscite in ambiente di domani, 6 novembre 2022, della Sezioni Cai di Castelli e della Sezione Cai di Teramo.

Domenica 13 novembre

L’uscita congiunta Cai Teramo e Cai Castelli con sosta finale a Valle Castellana.

Domenica 20 novembre 2022

Giornata nazionale sul Sentiero Italia Cai.

In ogni regione una proposta escursionistica esplorativa.

Per l’Abruzzo:

IN MONTAGNA CON IL CAI

  • domenica 6 novembre 2022

Doppio appuntamento con Cai Teramo e Cai Castelli

C’è da scegliere: nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Escursione Cai Teramo: ad anello da Altovia a Macchiatornella, sui Monti della Laga

Escursione Cai Castelli: Sentiero della Pace tra le frazioni del Comune – Intersezionale Cai Loreto Aprutino

A seguire:

  • domenica 13 novembre 2022 – escursione Ceppo San Martino Cai Teramo e Cai Castelli

  • domenica 20 novembre 2022 – Giornata nazionale Sentiero Italia Cai da Bussi sul Tirino a Ofena

Inoltre, un articolo che documenta l’impegno autunnale del Cai nelle attività di informazione, educazione e formazione, rivolte a soci e non soci.

Filippo Di Donato

Foto Club Alpino Italiano




UNA   SERATA DI POESIA sul tema amare essere amati

Il Salotto Culturale Prospettiva Persona 2022 con  Vincenzo Lisciani Petrini

Teramo, 5 novembre 2022. Mercoledì 9 novembre p.v., alle ore 18:00  nella  sede Caritas di via Vittorio Veneto 11,  riprende la stagione autunnale del Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2022 (patrocinio  MIC e Fondazione Tercas), presentando una   serata di poesia sul tema Amare essere amati di Vincenzo Lisciani Petrini (Italic Pequod, 2022). Presenta: Luca Mastrocola (Ricercatore).

Interviene Enrica Lisciani Petrini (Emerita di Filosofia Estetica, Università di Salerno). Legge Daniele Di Massimantonio (Attore).

Approfondimento

«Significativo il titolo dell’opera: amare è un continuo oscillare dalla forma attiva a quella passiva, bisogna essere contemporaneamente soggetti e oggetti dell’amore. L’«essere», l’esistenza stessa, si inscrive tra l’«amare» e l’«amato»: l’atto dell’amore crea l’amato, il desiderare qualcosa crea quella cosa stessa. Ogni cosa esiste nel suo essere desiderata.

Eppure, come mostra Petrini, è possibile mortificare tale processo: nella poesia in questione, la relazione tra due individui viene immortalata in un tipico souvenir da vacanza: la calamita. L’amore tra due persone, elemento che dovrebbe essere caratterizzato dall’unicità e dall’irripetibilità, viene rinchiuso nell’immaginario stereotipato della Parigi romantica. Questo amore diventa l’ennesimo amore).

(Gerardo Iandoli, su Strisciarossa , https://www.strisciarossa.it/la-forza-delle-reciprocita-dellamore-nei-versi-di-lisciani-petrini/).




PARTE IL RESTYLING del piano terra del municipio

Un miglioramento concreto dei servizi e degli spazi a disposizione

Roseto degli Abruzzi, 5 novembre 2022. Restyling in arrivo per il piano terra del Municipio di Roseto degli Abruzzi. A renderlo noto alla cittadinanza è l’Amministrazione Comunale consapevole che i lavori porteranno alcuni piccoli disagi all’utenza, per breve tempo, a fronte, però, di un miglioramento concreto dei servizi e degli spazi a disposizione. La ristrutturazione del piano terra è stata suddivisa in due lotti e il primo step dei lavori prenderà il via nella giornata di lunedì 7 novembre

I lavori del Primo Lotto per il rinnovamento degli interni, dei front office, dei back office e dell’arredo, supervisionati dall’Assessore al Personale Zaira Sottanelli, prevedono un intervento da circa 51mila euro e dovrebbero durare fino alla fine del mese in corso. In questa prima fase saranno messi a nuovo gli Uffici Anagrafe, il Centralino, il back office dell’Anagrafe, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e l’Ufficio Protocollo.

Il Secondo Lotto, che partirà all’inizio del prossimo anno, riguarderà invece gli uffici del Sociale che insistono sul lato destro della struttura rispetto all’ingresso.

Nello specifico, l’intervento prevede il rinnovamento non solo delle postazioni ma anche degli spazi per renderli più funzionali ed efficienti. Garantendo, quindi, una migliore razionalizzazione degli spazi e il rinnovamento di alcuni impianti, come ad esempio quello del cablaggio della Rete Internet interna, e la tinteggiatura delle pareti.

“Si tratta di lavori che saranno svolti in maniera modulare – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore Sottanelli – coinvolgendo, di volta in volta, un settore o una stanza. Questo ci permetterà di ridurre al minimo i disagi per l’utenza e alla Macchina Amministrativa di continuare a lavorare riducendo al minimo gli eventuali intoppi. Nessun servizio, infatti, durante l’apertura del cantiere sarà sospeso però, chiediamo ai cittadini un po’ di pazienza e di non affollare gli uffici in questione negli orari di punta. Un piccolo sacrificio di qualche settimana che, di contro, porterà grandi vantaggi per tutta la nostra comunità. Vantaggi che si concretizzeranno attraverso la razionalizzazione degli spazi, l’accesso più ordinato negli uffici e con, soprattutto, servizi più efficienti per i rosetani. Anche questo intervento rientra nella nostra idea di Amministrazione più vicina ai cittadini che stiamo rendendo concreta, passo dopo passo, come promesso nel nostro programma elettorale”.




INSIEME partecipa

La manifestazione per la pace

Uno dei valori fondativi del partito, richiamato anche nel proprio simbolo – organizzata oggi a Roma

Unendosi a tutte le voci che oggi invocano e pregano per la pace, INSIEME auspica vivamente che tutte le parti del conflitto russo-ucraino dimostrino concrete disponibilità ad avviare un processo di pace che ristabilisca l’integrità e sovranità dell’Ucraina, e ne assicuri la sicurezza nel contesto di un complessivo assetto europeo che includa pienamente anche la Federazione Russa. Un quadro che permetta la ricostruzione delle enormi distruzioni belliche e garantisca pienamente i diritti di tutte le minoranze etniche e linguistiche.

A questo scopo auspica che siano fatti passi concreti che dimostrino la buona volontà delle parti. Che la Russia sospenda immediatamente i bombardamenti di tutte le infrastrutture civili e l’Ucraina proponga una legislazione a piena tutela della minoranza russofona. Che i Paesi europei prospettino un piano di progressiva riduzione delle sanzioni verso la Russia commisurato alla ritirata di questa dai territori occupati.




NELLA CAPITALE a manifestare per la Pace

In piazza della Repubblica a Roma

Pescara, 5 Novembre 2022.  In partenza verso Roma da Pescara, assieme ai cugini grillini di Vasto, Lanciano e Termoli, anche il Movimento 5 Stelle Pescara che sarà oggi nella capitale a manifestare per la pace. Partita la delegazione pronta a sostenere la manifestazione per la pace che si terrà a Roma alle ore 12, col raduno a piazza della Repubblica.

Portavoce, attivisti e simpatizzanti del M5S aderiscono alla manifestazione per la Pace in programma per oggi, sabato 5 novembre a Roma, presenti i consiglieri comunali Erika Alessandrini e Paolo Sola con i consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri e l’ex deputata Carmela Grippa.

Saremo presenti nella Capitale per ribadire il convinto NO ad un conflitto insensato che continua a provocare vittime e distruzione tra la popolazione civile. Ci apprestiamo a vivere una grande giornata di partecipazione senza bandiere o simboli politici. Oggi più che mai, riteniamo, che qualsiasi azione introdotta possa contribuire a quel processo di pace tra popoli auspicato da tutti e in

Il concentramento della manifestazione è fissato in Piazza della Repubblica e la partenza del corteo è prevista per le ore 14.




NON C’È NESSUN PROBLEMA Politico

Andiamo avanti per risollevare la città

Chieti, 5 novembre 2022. “Abbiamo preso un impegno con la città e lo porteremo avanti. Ciò che è accaduto in Consiglio oggi pomeriggio è dovuto solo ed esclusivamente a impegni di lavoro di alcuni di noi, anche perché sulla delibera all’ordine del giorno si era trovato un giusto accordo, come dimostrato nella Commissione che si è tenuta oggi pomeriggio alle 15.30 e che ha espresso parere favorevole al provvedimento con i voti di tutti gli esponenti della maggioranza che erano presenti”, così i consiglieri di maggioranza.

“Un’alternativa alla prima stesura dell’atto era stata costruita insieme e nel rispetto di tutti i punti di vista espressi dai vari gruppi ed era pronta per essere discussa in aula. Quanto accaduto non è di certo un atto di sfiducia nei confronti del sindaco, ma risponde a una dinamica fisiologica al Consiglio comunale che non è inedita nella storia amministrativa di Chieti, tant’è che per anni le assemblee civiche sono sempre andate in seconda convocazione, cosa che accadrà anche adesso, senza ipoteche dal punto di vista politico. Questo perché siamo tutti consci che abbiamo troppe cose da realizzare, che sono fondamentali per Chieti e i suoi cittadini, utilizzeremo il tempo per questo, affrontando i veri problemi con l’unico obiettivo di fare fede all’impegno assunto di risanare i conti dell’Ente, restituire a Chieti progetti e programmazione per il futuro e farlo con tutti gli strumenti appropriati, come una vera maggioranza fa e deve fare. E come la città si aspetta, dopo aver vissuto le conseguenze di governi instabili, spaccati e che non sono stati in grado di costruire a Chieti il futuro che merita”.




IL PRIMO COMPITO dei Cattolici

Tornare a pensare in proprio

di Domenico Galbiati

5 novembre 2022

Per quanto possa apparire indecifrabile e contorta, non dobbiamo essere ingenerosi con la politica e con coloro che la interpretano. Bisogna prendere atto che le culture politiche che abbiamo ereditato dal secolo scorso – a loro volta figlie del secolo ancora precedente – sono messe a dura prova dalle trasformazioni che, congiuntamente, attraversano il nostro tempo e mettono in discussione i paradigmi interpretativi fin qui in uso. Il politico – diversamente dall’ uomo di cultura che può concedersi il lusso di una riflessione più ponderata – sbatte la testa direttamente contro le difficoltà più impellenti, momento per momento, eppure non può esimersi dal dare una risposta, talvolta pressoché immediata.

Ne abbiamo avuto una riprova con la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina. Queste considerazioni valgono anche per i cattolici e per l’irrilevanza, da più parti affermata e, del resto, di palmare evidenza, della loro presenza politica. Come taluni continuano a ritenere, il punto non è la cosiddetta ricomposizione della diaspora. Bensì, nel solco fertile della storia del movimento politico dei cattolici, l’invenzione di un nuovo linguaggio o meglio la fatica di un pensiero che sappia comporre l’enorme ventaglio di innovazioni e di potenzialità che attraversano le nostre vite, così da portarle ad una sintesi sempre incompiuta, ma tendenzialmente via via più avanzata.

I cattolici devono riscoprire il coraggio di tornare a pensare in proprio e, allo stesso tempo, la coscienza d’ essere non per merito proprio, ma per intrinseca virtù della loro visione cristiana, gli accreditati depositari di quell’ umanesimo di impronta personalista che rappresenta l’unica possibile chiave di volta in grado di reggere il peso del passaggio epocale cui ci apprestiamo.

Ha ragione Giancarlo Infante che, in un articolo comparso su queste pagine, sosteneva come

dall’ irrilevanza i cattolici non usciranno mai più se non torneranno a ragionare politicamente, come dicevano Lazzati e Paolo VI. Invece, anche dopo il 25 settembre, molti cattolici si trastullano ancora attorno al letto di Procuste del PD che si strugge in uno psicodramma alla ricerca di una identità impossibile, che non si vede come possa sbocciare se ancora non è fiorita ad almeno tre lustri dalla sua fondazione. Altri, sempre meno numerosi, hanno raggiunto la pace dei sensi nella pancia della destra, peraltro mal sopportati, come fossero indiani confinati in una riserva.

È come se un complesso di inferiorità paralizzasse i credenti e li convincesse o a trattenersi nell’ interiorità della loro coscienza oppure a lasciarsi prendere da un rassegnato abbandono del campo, senza correre il rischio di avventurarsi su un terreno aspro e scosceso. Non avvertono come, al contrario, leggendo bene tra le righe del discorso pubblico, si colgano voci, più numerose di quanto non sembri, che esprimono una qualche nostalgia per la concezione cristiana della storia e c’interpellano con l’ ansia – forse opaca, a tratti oscura, quasi si volesse negarla, eppure evidente – di poter trovare nel cristianesimo quel filo d’Arianna che conduce verso un senso compiuto della vita, della propria personale esistenza, ma anche del concerto di voci che attestano la plurale ricchezza della collettività.

L’autonomia attorno a cui INSIEME è nato – la sua effettiva ragione sociale, si potrebbe dire – ha esattamente questo significato, incarna questa rivendicazione di capacità critica, di facoltà di giudizio originale, non subalterno o ancillare ad altre culture, il rifiuto di una sudditanza. Il che, in nessun modo, a cominciare dal piano dell’azione politica, vuol dire rattrappirsi in una sorta di torre d’avorio, quasi che le collaborazioni o le alleanze, contratte secondo uno spirito di coalizione, fossero la contaminazione di una supposta purezza ideale originaria.

Autonomia che per noi, per essere vera, deve incarnarsi in altri due momenti: la competenza di chi aspira ad un ruolo di classe dirigente e la capacità di introdurre una nuova, giovane generazione di politici.

E adesso il momento, il frangente storico in cui è necessario osare il salto dal piano prepolitico alla politica militante ed attiva, fondata su un impegno di responsabilità personale.




VIA MARCONI. Ma la zona 30 è un’altra cosa

Pescara, 4 Novembre 2022. 1. È partita la limitazione di velocità a 30 kmh sulla via Marconi di Pescara, già allargata a 4 corsie per il passaggio del trasporto pubblico in sede propria, ma che presentava nella nuova configurazione numerosi problemi di incidentalità stradale, insicurezza per gli utenti deboli, pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico, problemi di parcheggio e scarsa attrattiva commerciale per i clienti. Un progetto nato male, a cui la limitazione delle velocità e la moderazione del traffico avrebbe dovuto dare soluzione. Indirizzo giusto, ma risposta insufficiente. Non chiamiamo Zona 30 questa nuova versione di via Marconi.

2. La Zona 30 è un’altra cosa. Certamente non è l’apposizione dei segnali e telecamere per multare chi supera i limiti di velocità o cambia corsia. La Zona 30 è un trattamento ambientale, a zona della strada, diverso dal segnale Limite di velocità 30 kmh. Accanto ai segnali occorre un trattamento ambientale, delle corsie, delle pavimentazioni, delle porte di ingresso e uscita, con alberi, luci e arredi, dissuasori di velocità, che migliorano lo spazio stradale, favoriscono gli utenti deboli, facendo percepire all’automobilista di essere entrato in un dominio speciale, al di fuori del codice della strada dei 50 kmh, in cui rallentare e guardare con occhio diverso quella zona e gli altri utenti della strada.

3. In Italia Zona 30 è solo un segnale che indica un limite di velocità per un tratto stradale fino al raggiungimento del segnale Fine Zona 30. Mancano le Linee Guida e le raccomandazioni, con esempi e casi studio. In Europa si è sviluppata una cultura fatta di norme tecniche, raccomandazioni e best practice, in Olanda, Germania, Francia, Svizzera, ormai ricche di quasi mezzo secolo di esperienze. Una zona 30 deve essere Self Explaining – Self Enforcing, autoesplicante, chiaramente percepibile, e in grado di frenare i comportamenti scorretti. Non per i segnali o le telecamere, ma per l’ambiente “speciale” che la caratterizza.

4. A titolo indicativo di quello che manca alla Zona 30 via Marconi: a) Occorre chiaramente caratterizzare le porte di ingresso-uscita dalla zona 30, con restringimenti, totem portali di accesso, pavimentazioni differenziate, luci, arredi, che aiutano l’automobilista a capire di essere entrato in un dominio diverso. b) Le corsie ristrette per la minore velocità, dovrebbero essere ben riconoscibili, magari, protette da cordoli sormontabili e colorate le corsie del trasporto pubblico, ben evidenziati e protette da isole pedonali, gli attraversamenti. c) Un programma di caratterizzazione di arredi, luci, pavimentazioni, rallentatori, verde, dovrebbero aiutare l’automobilista a percepire la zona a moderazione di traffico, migliorare la percezione della zona speciale, e valorizzare la strada per tutti.

5. Non bastano i segnali e le telecamere, per cambiare il modo di usare ua strada. Occorre un progetto che cambi le caratteristiche ambientali e percettive della strada. E magari discutere preventivamente il progetto con cittadini e portatori di interesse, per migliorare le soluzioni e far sentire tutti attori e protagonisti del cambiamento. Non subalterni che subiscono cambiamenti che non hanno condiviso. Anche la partecipazione dei cittadini non è un perditempo, ma un requisito fondamentale di una città europea. 

6. More. Cosa sono e a cosa servono le Zone 30 (Webstrade.it 2001)

digiampietro@webstrade.it




UN INCONTRO SULLA CULTURA della donazione

Vasto, 4 novembre 2022. Sarà incentrato su La cultura della donazione d’organi l’evento programmato dal Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna per il giorno sabato 5 novembre, a partire dalle ore 17:00, nella sala Aldo Moro presso gli ex palazzi scolastici a Vasto.

Dopo i saluti del Primo cittadino Francesco Menna, moderati da Maria Pia Smargiassi, medico e presidente del Lions Club, e Luigi Spadaccini, giornalista cdr della rivista distrettuale Lions Insieme, interverranno il Prof. Francesco Pisani, Dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche presso l’Università de L’Aquila, il Dr. Giovanni Di Girolamo, medico anestesista, la Dott.ssa Maria Saracino, referente Servizi demografici presso il Comune di Vasto, Pasquale Gioia, trapiantato e referente del service sulla donazione per il Distretto Lions 108A Italy.

Luigi Spadaccini

Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna




ANELLO CASTELLO DI ROCCACASALE Colle delle Fate Rifugio il Puzzacchio la Valle dei Preti

Chieti, 4 novembre 2022. Ho scelto un percorso sia mistico, (La Valle Dei Preti – il Beato Nunzio – La Via Crucis), che legato alla storia, la cultura, la tradizione, la pastorizia, con: il castello di Roccacasale AQ, il castello incantato nascosto al Colle delle Fate, le fortificazioni preromane. Emerge il panorama, la flora, la natura incontaminata. La giornata tersa con un cielo blu, la temperatura un po’ alta, ma sicuro di non incontrare nessuno, hanno motivato me e mia figlia, a fare questa lunga escursione. La montagna è il Morrone, (Murra “terreno pietroso”), una riserva naturale protetta, inserita nel Parco Nazionale della Maiella, che si sviluppa da Popoli PE a Sulmona AQ. È stata frequentata da Pietro Angelerio, (l’eremita Pietro da Morrone), il futuro papa Celestino V.

L’anello è il CASTELLO DI ROCCACASALE, il Colle delle Fate, il rifugio del Puzzacchio, la valle dei preti. ROCCACASALE (400 m), è un borgo di 600 abitanti, che fa parte della Comunità montana Peligna, costruito sulle pendici del Monte della Rocca, con la fisionomia di un centro medievale e con il caratteristico castello De Sanctis, costruito nel 1056.I primi abitanti della zona sono stati gli Italici, nell’epoca preromana, precisamente nella zona del Colle delle Fate.

Parcheggiata la vettura in piazza, il sentiero per il Colle delle Fate, inizia dal castello di Roccacasale AQ, (512 m). Si segue la segnaletica R3 del parco e si incontra La Grotta Pastorale “Lu Caularoin” (532 m), così chiamata, perché c’era una cava di sabbia. La grotta è dedicata a San Michele Arcangelo e c’è la statua del santo. Poco distante, c’è una bella cappella con la Madonna con il Bambino.

Il sentiero diventa ripido e si raggiunge il Colle delle Fate, (724 m). Sul sentiero è facile trovare cocci di terracotta e di ceramica. Il colle è formato da fortificazioni preromane costruite con grandi blocchi poligonali, in tre cinte murarie, di cui la terza è a forma di “Tholos”, databile fra il 1800-1700 a.C.  Una leggenda narra che, al centro del Colle delle Fate, c’è nascosto un castello incantato, dove risiedono le fate che hanno poteri Magici, e per uscire si servono di un pozzo, situato all’interno del cortile del castello di Roccacasale. 

Ci rimettiamo in cammino, per raggiungere il RIFUGIO PUZZACCHIO, (988 m). Lungo il sentiero, troviamo un enorme cespuglio con i frutti viola, È IL PRUGNOLO SELVATICO, con il quale si realizza un ottimo liquore e marmellata.

Purtroppo, per cogliere i frutti ci vuole tempo, perché i rami sono spinosi, quindi… idea rinviata. Il sentiero R4 sale senza difficoltà e dopo un’ora, notiamo un pozzo che probabilmente ha dato il nome al rifugio.

Questo antico pozzo in pietra veniva usato dai pastori. Mi sono affacciato da una finestra in metallo scardinata, ricavata sul bordo del pozzo, per vedere l’interno. Emozionante contemplare il colore verde del muschio, che lo ricopre, l’acqua limpida con il riflesso del cielo e di un albero. LA NATURA è il pittore, che ha realizzato questo pregevole quadro.  La profondità è circa 20 metri e il diametro circa tre metri.

Il pozzo è rinforzato da rocce squadrate, quindi un ingegnoso lavoro di manovalanza. Un veloce riposo con il panino e, proseguiamo su carrareccia, verso la Fonte del Beato Mariano (800 m) e La Valle dei Preti, (784 m). Questa valle è di origine carsica, con la presenza di residui insediamenti pastorali, dove sorgono un vecchio stazzo e un pozzo in pietra per dissetare gli animali. All’interno di una nicchia votiva intitolata al Beato Mariano di Roccacasale, c’è una fonte, dove ci siamo potuti dissetare, ormai quasi disidratati. Dalla Valle dei Preti, scendendo su una larga carrareccia sassosa lunga circa sei chilometri, (SENTIERO R2), si incontrano le quattordici stazioni della Via Crucis.

Si chiude così l’anello, al borgo di Roccacasale (400m). Una ultima fatica, una ripida salita, per raggiungere la vettura parcheggiata nella piazza del castello. Consiglio di fare questo anello, iniziando dal paese, OVEST, e terminare al castello, EST. Si è protetti dal sole e, alla fine dell’escursione, per raggiungere la vettura bisogna scendere… meno faticoso!

Tempo di percorrenza: 6 ore per l’anello

Difficoltà: E – Escursionistico

Lunghezza: 15.50 km

Dislivello in salita: 650 m

Luciano Pellegrini 




TORNA IL FLA – Festival di Libri e Altrecose

La ventesima edizione dal 10 al 13 di novembre

Pescara, 4 novembre 2022. Tra gli ospiti in cartellone Alessandro D’Avenia e Antonio Manzini, i premi Strega Paolo Giordano e Edoardo Albinati, Fabrizio Bentivoglio con il reading su Ennio Flaiano ed Ezio Mauro con la lectio sulla Marcia su Roma. E poi Marco Baliani, Claudio Cerasa, Andrea Pennacchi, Marco Missiroli, Elena Kostioukovitch, Benedetta Tobagi, Donatella Di Pietrantonio. E ancora poesia, mostre, concerti, spettacoli teatrali.

Il FLA – Festival di Libri e Altrecose di Pescara torna, dal 10 al 13 novembre, con l’attesissima edizione del ventennale: tantissimi luoghi della città, teatri e musei ma anche circoli e l’ex mattatoio, ospiteranno concerti e reading, incontri con autori e laboratori per bambini, tavole rotonde e mostre.

La XX edizione del festival è stata presentata questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara da Carlo Masci, sindaco di Pescara, Mariarita Carota, assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Alfredo Cremonese, assessore al Turismo e ai Grandi Eventi, Giovanni Di Iacovo, fondatore del FLA, Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer, main partner di questa edizione del festival, e da Vincenzo d’Aquino, direttore del FLA.

Sono circa 200 gli appuntamenti in cartellone, quasi tutti a ingresso gratuito, realizzati grazie al prezioso sostegno del main partner Metamer e del platinum partner Barbuscia, e grazie al contributo del Comune di Pescara. Importante anche il supporto degli altri motori dell’organizzazione (Casal Thaulero, Deco, Fondazione Aria, Fondazione Pescarabruzzo). Sono circa 100 gli autori abruzzesi selezionati per presentare al pubblico le loro opere nell’ambito della sezione “Abruzzo L.O.C.” (Letteratura di Origine Controllata), in rappresentanza di circa 50 case editrici.

Anche quest’anno il FLA affronterà i temi dell’ambiente e della sostenibilità, anche grazie agli appuntamenti pensati insieme al main partner del festival, Metamer, azienda da tempo impegnata nella commercializzazione esclusivamente di energia “verde” prodotta da fonti rinnovabili. Dopo Franco Arminio, a cui è stato assegnato nel 2021, sarà Donatella Di Pietrantonio a ricevere quest’anno il Premio Metamer, attribuito in ogni edizione del festival ad un autore che attraverso la sua opera abbia espresso e dedicato attenzione ai temi della sostenibilità, dell’innovazione e della valorizzazione del territorio.

Impegnato in favore dell’ambiente, in particolare della mobilità sostenibile, anche il platinum partner del FLA 2022, Barbuscia. “L’Abruzzese fuori sede”, influencer seguito da oltre duecentomila followers, attraverserà l’Abruzzo a bordo di una vettura elettrica targata Mercedes e ne racconterà la bellezza soprattutto in chiave green.

Il calendario

Giovedì 10 novembre sono attesi, tra gli altri, il presidente della Commissione Antimafia siciliana Claudio Fava con il suo nuovo libro Centoventisei; la scrittrice ucraina Elena Kostioukovitch, specialista dei legami culturali fra Russia e Occidente, con Nella mente di Vladimir Putin; l’accademico, storico d’arte, critico d’arte contemporanea e Cavaliere al merito della Repubblica Italiana Vincenzo Trione che presenterà il suo nuovo lavoro Artivismo. Arte, politica, impegno; la scrittrice Espérance Hakuzwimana Ripanti, nata in Ruanda nel 1991, durante gli anni de genocidio, con Sanguina ancora.

Due gli appuntamenti serali in programma nella prima giornata del festival, entrambi alle ore 21:00: allo Spazio Matta, Erica Mou, cantautrice italiana, concorrente di Sanremo 2012 e vincitrice del Premio della critica Mia Martini, accompagnerà la giornalista e scrittrice Valentina Farinaccio nella presentazione del suo nuovo romanzo Non è al momento raggiungibile; mentre all’Auditorium Flaiano, in un evento realizzato in collaborazione con il Florian Metateatro, Marco Baliani, attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore, porterà in scena il suo Rigoletto. La Notte della Maledizione.

Venerdì 11 novembre Antonio Manzini, uno dei più famosi e acclamati giallisti italiani, presenterà alle 21:00 all’Auditorium Petruzzi La mala erba, il suo nuovo romanzo dove abbandona ancora una volta il personaggio di Rocco Schiavone per consegnarci un libro di potente atmosfera, ambientato in un piccolo paese di trecento abitanti nascosto tra le montagne dell’appennino tra Lazio e Abruzzo.

Nel programma di venerdì sono previsti inoltre gli interventi del direttore del Foglio Claudio Cerasa con il suo nuovo libro Le catene della destra; il finalista al Premio Campiello nel 2022 Paolo Nori con il suo reading dedicato a Dostoevskij; la scrittrice Benedetta Tobagi con La Resistenza delle donne; Anna Bressanin, giornalista della BBC a New York, con What’s up America. Viaggio alla ricerca dello spirito degli Stati Uniti; Luca Bianchini con Le mogli hanno sempre ragione, edito da Mondadori, che ha già scalato le classifiche.

In serata, alle 21:00 Fabrizio Bentivoglio, accompagnato da Ferruccio Spinetti al contrabbasso, salirà sul palco del Teatro Circus protagonista di “Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano”, un reading teatrale che ricorda, a 50 anni dalla sua scomparsa, il genio del celebre autore abruzzese. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Adriatic Film Festival.

Sabato 12 novembre si alterneranno sul palco dell’Auditorium Petruzzi di via delle Caserme a Pescara due scrittori vincitori negli anni passati del Premio Strega: Edoardo Albinati, vincitore nel 2016 con La scuola cattolica, da cui l’anno scorso è stato tratto l’omonimo film per la regia di Stefano Mordini, presenterà alle 19:00 il suo nuovo Uscire dal mondo; alle 21:00, invece, sarà Paolo Giordano, vincitore nel 2008 con La solitudine dei numeri primi, che ha venduto oltre due milioni di copie ed è stato stampato in più di 40 paesi stranieri, a parlare del suo romanzo Tasmania, fresco di stampa e già ai vertici delle classifiche di vendita, intervistato da Donatella Di Pietrantonio.

Nel ricchissimo cartellone di sabato 12 novembre, che comincia fin dal mattino, spiccano tra gli altri i nomi di Simone Tempia, il creatore di Vita con Lloyd, che presenterà il suo nuovo lavoro Il Piero; Luca Nannipieri, uno dei critici d’arte italiani più noti, tradotto e pubblicato anche all’estero, che in Candore immortale racconta Canova, Napoleone e la nascita del Louvre; Diego Passoni, conduttore del programma Pinocchio su Radio DeeJay, con il suo nuovo libro Isola; il cantautore Setak che racconterà la sua vita e le sue canzoni in una serata speciale tra parole e musica, classico format del FLA, intervistato dal giornalista Paolo Talanca. E poi Andrea Pomella con Il dio disarmato; il cantautore Massimo Bubola con Sognai talmente forte; Sarah Maestri, l’attrice protagonista di Notte prima degli esami e conduttrice radiofonica, con Stringimi a te.

Attesissimo e già sold out uno degli eventi di punta dell’edizione 2022 del FLA – Festival di Libri e Altrecose: sabato sera alle 21:00, al Teatro Circus, Alessandro D’Avenia, autore di Bianca come il latte, rossa come il sangue, romanzo d’esordio di successo internazionale, presenterà per la prima volta a Pescara il racconto teatrale L’appello.

Per tutti i gusti il programma di domenica 13 novembre. Saranno al FLA, tra gli altri, Marco Missiroli, vincitore del Premio Campiello nel 2006 con il romanzo d’esordio Senza coda, con il suo nuovo  Avere tutto; Saverio Raimondo, il più celebre stand up comedian italiano che presenterà il suo ultimo libro Memorie di un elettore riluttante; Elena Stancanelli con la sua opera più recente, finalista all’ultimo Premio Campiello, Il Tuffatore; Clio Evans, attrice di teatro e scrittrice, che parlerà di Destini, il libro che ha scritto a quattro mani con il compagno Lele Spedicato, chitarrista dei Negramaro; Antonio Pascale con La foglia di fico, un reading in cui racconta la lunga storia del mondo e dei sentimenti attraverso le piante.

Il FLA 2022 si concluderà alle ore 21:00, al Teatro Circus, con Ezio Mauro, per vent’anni direttore di “Repubblica”, e la sua lectio L’anno del fascismo – 1922. Cronache della marcia su Roma, in cui a distanza di un secolo il celebre giornalista ricostruisce la storia di uno degli eventi più significativi del nostro Paese, una riflessione indispensabile su quel che è successo e su che cosa è stato il fascismo, non per guardare indietro ma per guardare avanti.

Le collaborazioni

Anche quest’anno il FLA conferma la sua attitudine a creare e sviluppare collaborazioni e sinergie. La Fondazione Aria, che lo scorso anno proprio al FLA ha celebrato il suo decennale, proporrà Ri-belle, una performance a cura di Zoya Shokoohi dedicata ai movimenti rivoluzionari in corso in Iran, iniziati dopo la morte della ventiduenne Massa Amini (domenica 13 novembre alle ore 18 allo Spazio Matta).

Il Centro Adriatico di Produzione Musica Adrimusic curerà una rassegna di tre concerti, intitolata Round Midnigh, che si svolgerà a partire dalle 23:30 presso il Caffè Letterario a Pescara Vecchia e che ospiterà Michelangelo Brandimarte e Claudia Pantalone (venerdì 11), EmAb Connection (sabato 12) e Alvear & Mascetta Duo (domenica 13). Tutti i giorni a partire dalle 19:00 il Caffè Letterario ospiterà anche l’Aperitivo Letterario, in collaborazione con la cantina Casal Tahulero, storico partner del festival.

A cura della Scuola Internazionale di Comics, anche quest’anno, la sezione dedicata al fumetto, che ospiterà tra gli altri Roberto Battestini (venerdì 19 alle 18:00 al Circolo Aternino), Daniel Cuello (sabato 12 alle 18:00 al Circolo Aternino), Sergio Algozzino (domenica 13 alle 16:00 sempre al Circolo Aternino).

Due le mostre inserite nel programma di questa edizione del FLA: Percorsi d’Arte Contemporanea, realizzata in collaborazione con la Fondazione Genti d’Abruzzo, che raccoglie le opere donate dai tanti artisti che hanno esposto nel corso del tempo nelle sale del museo (vernissage giovedì 10 novembre alle opre 21:00 presso la Sala favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo), e la personale di Roberta Marinaro, “Materica, la forma dell’oro”, un ciclo di opere che è l’essenza stessa della ricerca dell’artista, che sarà inaugurata sabato 12 novembre presso la sede di Vittoria Assicurazioni in via Nicola Fabrizi 113 a Pescara.

Il programma completo del FLA 2022 è consultabile sul sito https://www.pescarafestival.it/




GERSHWIN SUITE Marco Guidolotti Jazz Quartet

Teatro Comunale “M.Caniglia” domenica 6 novembre ore 17.30

Sulmona, 4 novembre 2022. Il programma della Camerata Musicale al Teatro Comunale “M.Caniglia” di Sulmona, domenica 6 novembre alle ore 17.30,  prosegue con il primo appuntamento di stagione in Abruzzo per “Gershwin Suite”, progetto multimediale con immagini e video dedicato alla vita e alla musica del compositore statunitense, portato in scena dal “ Marco Guidolotti Jazz Quartet” (in formazione Marco Guidotti sax baritono, Felice Tazzini  pianoforte,  Francesco Puglisi contrabbasso e Valerio Vantaggio batteria). 

Avvalendosi della voce recitante di Gino Saladini, che è anche autore dei testi, il quartetto propone un viaggio nella musica  jazz per raccontare la storia vera  di George Gershwin (1898-1937), la vicenda artistica e personale di  un musicista che ha cambiato le sorti della musica mondiale, creando un ponte di connessione tra la musica accademica e il jazz . Un racconto della sua vita con aneddoti divertenti e a volte toccanti, un’esperienza intima ed entusiasmante, scritta e raccontata da Gino Saladini, con immagini e video inediti della New York degli anni ‘20 e ‘30 che scorrono dietro al quartetto jazz guidato da Marco Guidolotti. 

George Gershwin è il musicista forse più rappresentativo del Novecento, l’artista che ha saputo offrire una sintesi unica ed irripetibile fra le musiche di estrazione popolare e quelle di tradizione più nobile, fondendole in una miscela di immenso fascino.  Si racconta che Gershwin, adorando Maurice Ravel con tutta l’anima, un giorno andò da lui per chiedere lezioni,  ma la risposta del  Maestro fu questa: “Perchè vuol diventare un mediocre Ravel, quando è già un ottimo Gershwin?”

Programma

Oh lady be good,  But not for me, S’wonderful, Lover man, Blues,

They  can’t take that away from me, Our love is here to stay, Summertime

Concerto realizzato nell’ambito del progetto “Circuitazione Musicale in Italia” promosso dal CIDIM

Marco Guidolotti è un attivissimo musicista italiano, si diploma in clarinetto nel 1999 e successivamente in Musica Jazz con il massimo dei voti al conservatorio Santa Cecilia di Roma. Nel 2010 ha vinto il “Premio Internazionale Massimo Urbani” ed ha suonato con i più importanti musicisti italiani ed internazionali. Collabora stabilmente con la RAI e MEDIASET per le produzioni di programmi televisivi e cinematografici con compositori come Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Nicola Piovani, ecc.). Ha suonato nei teatri e Festival più importanti del mondo come. Dal 2015 è il sassofonista solista de “IL VOLO”. Nel 2018 è stato eletto Primo sax baritonista d’italia, dai lettori della rivista specializzata JAZZIT.

Gino Saladini  Scrittore di thriller di successo (“L’uccisore” pubblicato da Rizzoli editore; “Hypnos” edito da Sonzogno editore; “Roma giungla” edito da Marsilio editore) e di sceneggiature (“Albedo” e “Il tunnel trasparente” del regista Christian Lucidi). Criminologo e medico legale opinionista RAI, SKY e Mediaset.

Prossimo appuntamento:

domenica  13 novembre

Franco Mezzena e l’Orchestra Roma Classica

Vivaldi- Grieg-musiche da film

Fiorentina Galterio




LO SPIRITO MALATO dei conflitti nel mondo

I progetti funesti dei silenzi oscuri

Tutto in crisi. Ovviamente stancante questa parola ripetuta oramai all’ossessione, comunque è crisi vera anche nel mondo spirituale che non ne rimane fuori, anzi è proprio dalla spiritualità malata che molte volte sembra prendere forza e spunto alcuni dei progetti più funesti per l’umanità.

Tralasciando le note questioni islamiche, il vicino Kirill, della chiesa ortodossa russa, sembra addirittura avere perso il senso della ragione, confondendo male e bene, vittima ed aggressore. Inutile raccontare le celesti distorsioni ideologiche quando si cimenta nei sermoni contro l’Occidente che attacca la Russia.

Bisogna comunque confermare una certa spiritualità malata anche dentro il nostro mondo cattolico che, purtroppo e alle volte, non è da meno.

Se di tanto in tanto esplodono i noti scandali nelle nostre chiese, bisogna pur dire che in un certo ‘falso clero’, nonostante l’agire vigoroso di un Francesco, vera e buona novità di questi tempi, [che non le manda dire anche sulla pornografia fra i religiosi silenti], pemane fitto ed oscuro invece il silenzio ‘religioso’, quasi a dettare modi e tempi di un agire malefico che emerge in tutta la sua potenza nelle inquietanti ricostruzioni su Emanuela Orlandi.

Si possono reggere le cose storte e superare gli ostacoli del vivere quotidiano, abbiamo tutti una buona dotazione per questo, ma solo i martiri possono subire e sopportare i mali oscuri ed inquietanti del mondo spirituale malato.

NM




4 NOVEMBRE, Giorno di Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate

La Città onora la ricorrenza con la deposizione di quattro corone d’alloro. Il Sindaco Jwan Costantini: “Celebriamo i valori democratici e l’impegno di chi, oltre a garantire la sicurezza alle nostre comunità, costruisce la pace nel mondo”.

Giulianova, 4 novembre 2022. Si sono svolte questa mattina, alla presenza del Sindaco Jwan Costantini, delle autorità militari locali e delle associazioni combattentistiche e d’ Arma, le tradizionali cerimonie del 4 Novembre, Giorno dell’ Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate.

Corone d’alloro sono state deposte in piazza Salvo D’Acquisto, sul fronte ovest del Duomo di San Flaviano, in piazza Dalmazia. In ciascuno dei luoghi, è stato reso onore alle vittime militari e alle Forze Armate.

“Ringraziamo oggi – ha sottolineato il Sindaco –  tutti coloro che operano per assicurare al popolo italiano una quotidianità serena o che sono operatori di pace negli scenari di guerra.

Giulianova dice grazie agli uomini delle Forze Armate e ai tanti giovani che scelgono di servire l’ Italia. L’omaggio di questa mattina coincide con l’ impegno, delle istituzioni e dei singoli cittadini, affinché la loro missione sia accompagnata, sostenuta, incoraggiata, da un sempre più diffuso senso civico.

Insieme facciamo l’ Italia:  quella che è, che verrà, che vorremmo.

 Ai valori di legalità, onestà, democrazia, aggiungo quello della responsabilità.  Tutti, nessuno escluso, siamo infatti responsabili della nostra città, della nostra provincia, della nostra Italia. Questo è il messaggio che, con l’ iniziativa del Battesimo Civico rivolto ai neo-diciottenni, intendiamo promuovere presso le nuove generazioni.

L’augurio è che sia, la prossima, una stagione di benessere, di bellezza, di pace. E che ogni giorno sia nuovo, generoso di quelle opportunità, piccole e grandi, che ognuno è chiamato a cogliere e a far germogliare, per il futuro dei propri figli e per il bene comune”.




SINERGIE DIGITALI: Donne del Vino Abruzzo, Le Imprenditrici e Lady Chef 

Formazione digitale al femminile presso Confindustria Chieti Pescara:  Job Digital Lab di Fondazione Mondo Digitale e Ing Italia 

Pescara, 4 novembre 2022. Grazie alla partnership tra la Delegazione Abruzzo  Associazione Nazionale Le Donne del Vino, il gruppo Le Imprenditrici di Confindustria Chieti Pescara e il sodalizio Lady Chef Pescara,  si è svolto a fine ottobre presso la sede di Confindustria Chieti Pescara l’evento di formazione digitale “Le competenze digitali per un’impresa capace di futuro” curato dalla Fondazione Mondo Digitale e Ing Italia.  Un focus sulle competenze in campo ICT rivolto a professioniste di vari settori con l’obiettivo di migliorare la competitività aziendale.

L’evento è parte del format “Job Digital Lab, la formazione che ti mette in gioco”,   iniziativa gratuita di Fondazione Mondo Digitale e ING Italia per una crescita digitale, sostenibile, personale e di comunità. Nelle tre ore di formazione le partecipanti hanno affrontato gli elementi fondamentali relativi alla costruzione della brand identity e web reputation, social media ed engagement, nuove frontiere, strumenti e “palestra” digitali.

Sono stati anche affrontati due case study per testimoniare come il digitale possa tradursi concretamente in un plus. Da una parte l’esempio di storytelling di MasWine Experiential Communication, di Jenny Viant Gomez (giornalista, delegata Abruzzo Donne del Vino e moderatrice dell’evento), semifinalista dell’Italy Ambassador Awards con un Instagram reel incentrato sulla sostenibilità della filiera agroalimentare e il made in Italy. Dall’altra Saquella, nota azienda del caffè rappresentata da Bianca Saquella. Grazie a una mirata strategia di posizionamento online l’azienda è riuscita trasformare l’offerta durante il periodo della pandemia incrementando gli utili.

I lavori sono stati introdotti da Mirta Michilli direttrice generale Fondazione Mondo Digitale, Silvia Colombo Head of External Communication & CSR – ING Italia, Federica Chiavaroli responsabile gruppo Le Imprenditrici Confindustria Chieti Pescara, Donatella Cinelli Colombini presidente Associazione Nazionale Le Donne Del Vino  e Giovanna De Vincentis Sodalizio Lady Chef Pescara. Presenti in qualità di docenti formatori Lisa Di Bello e Guido Ramini.

Emerge dalla considerazione di Cinelli Colombini che in Italia il lavoro svolto in vigna e cantina coinvolge il 14% delle donne. Per quanto concerne l’ambito commerciale la percentuale sale al 51%, le addette al turismo del vino sono il 76% e l’80% cura il marketing e la comunicazione. «Le ricerche online vengono fatte quasi sempre da donne e sono le donne, per l’80%, ad effettuare una  conversione; cioè: prenotano».

“Job Digital Lab, la formazione che ti mette in gioco” prevede un ciclo di webinar gratuiti  di approfondimento nel mese di novembre:

1-Tutto quello che avresti voluto sapere su content creation e copywriting, ma non hai mai osato chiedere. Data: 4 novembre ore 17/18

2 – Hai i numeri giusti per fare impresa? Alla scoperta di Social Analytics, Open data e Big data. Data: 18 novembre ore 17/18

3 – Dove vai se l’e-commerce non ce l’hai? Data: 23 novembre ore 17/18




UNA IDEA PROGETTUALE per completare la viabilità!

Bisogna necessariamente guardare avanti e pensare al futuro della città

di Tommaso Coletti

Ortona, 4 novembre 2022. Gli enti competenti, Comune e Provincia in simbiosi, al fine di completare le strutture viarie in città, una volta portata a compimento la bretella A14 – Porto, potrebbero mettere in cantiere la realizzazione di un secondo lotto da realizzarsi in due stralci.

Un primo stralcio per collegare la rotonda che sarà realizzata sulla S.S. n. 16, prima della galleria Saraceni con la S. P. n. 62 S. Liberata – Tamarete, qualche centinaio di metri prima dello stadio, sulla quale strada provinciale dovrà realizzarsi una rotonda a raso per proseguire, con il secondo stralcio, fino ad incrociare via Dommarco, all’altezza del Castelletto, passando sotto il colle della Sangritana, dove dovrà essere realizzata un’altra rotonda per innestare le due strade.

Con il primo stralcio, dell’idea progettuale, si potrebbe realizzare anche un accesso su via Don Arturo Morlupi, nel 2° PEEP, risolvendo così anche il collegamento con il quartiere Fonte Grande di cui si discute tanto. Così veramente avremmo completato la rete viaria cittadina! 

Dall’uscita dell’autostrada con la bretella si raggiungerebbe il porto in maniera rapida, si potrebbe accedere rapidamente in città su via Dommarco sotto il Castelletto, si collegherebbe la zona PEEP con il centro urbana e con la viabilità principale per andare a nord, a sud oppure verso l’autostrada. 

In un contesto del genere, alleggerendo il traffico su Via Massari, la stessa potrebbe essere utilizzata in un solo senso e, con dei marciapiedi, anche per quanti volessero raggiungere il centro da Fonte Grande a piedi.

L’obiettivo di una infrastruttura del genere è quello di creare un’arteria preferenziale per la circolazione stradale in entrata e in uscita dall’abitato di Ortona evitando il transito sulla Marrucina (Via Civiltà del Lavoro) con indubbio miglioramento sia della qualità della circolazione in senso stretto, sia delle condizioni di vivibilità, di sicurezza e pubblica incolumità nell’abitato.

Proprio partendo dalle considerazioni sopra riportate, la Provincia di Chieti da me presieduta, a settembre 2007, pensando di poter utilizzare la somma di circa 3 milioni di euro derivanti dal ribasso d’asta dell’appalto per la realizzazione della bretella A14 – porto, ha fatto redigere un progetto preliminare per la realizzazione del secondo lotto dal costo complessivo di circa 5 milioni di euro. Oggi, purtroppo, il ribasso d’asta è stato già utilizzato e l’opera non ancora è stata completata.

Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale affrontasse il problema con la necessaria determinazione per completare l’opera e per mettere in moto la procedura per realizzare anche il secondo lotto come ipotizzato dal progetto preliminare della Provincia, reperendo il necessario finanziamento nei vari programmi che le istituzioni sovracomunali stanno mettendo a disposizione degli enti locali. Con il completamento delle infrastrutture la città diventerebbe competitiva e si potrebbero creare le condizioni per uno sviluppo economico e sociale di cui ha tanto bisogno.

Foto https://sangroaventinoturismo.it/ortona