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ED ECCO LO SCOUT SPEED. Come se non bastassero tutte le altre diavolerie 

Quando i vecchi sistemi cominciano a zoppicare ecco venir fuori quest’altro ritrovato diabolico per la gioia delle casse domestiche sempre più vessate

Area Metropolitana, 16 dicembre 2022.  Amministrazioni dell’area Metropolitana sempre più tecnologiche. Sta diventando una vera e propria perversione quella di certa pubblica amministrazione disposta a introdurre i più ricercati e sofisticati sistemi pur d’incamerare denaro e sistemare i propri conti con la scusante di una sicurezza stradale da regolare, ma stranamente sempre più labile.

Le pensano tutte, dunque, pur di facilitare i compiti alla ragioneria; sapendo, comunque, di arrecare danno alle casse familiari e non curanti del momento davvero critico, scatenano i loro meccanismi, le loro trappole infallibili sulle strade: multe a raffica e nei posti più misteriosi.   

Girano con questi aggeggi di avanzata tecnologia, ben mimetizzati nella mobilità pubblica, addirittura su strade veloci e fuori dei centri abitati con limiti impossibili [la trappola dei 70 Km/h in superstrada è sempre pronta e a disposizione], certi di poter raggranellare denaro facile e fresco; ma le casse domestiche sono sempre più vuote e il disagio e la rabbia montano sempre di più ogni giorno che passa.

Quale sicurezza si può  garantire operando in questo modo ? Multando alla cieca: nulla.

Se si vuole  migliorare veramente, invece, si potrebbero bloccare i veicoli, limitandoli nella circolazione con obblighi formativi per chi guida, ma questo è un sogno proibito purtroppo ed il buon senso fa a farsi friggere.

Un’altra amministrazione metropolitana, molto più ingegnosa, colloca le proprie apparecchiature in quel piccolo tratto di poche centinaia di metri di territorio su cui corre, fortunatamente, una superstrada veloce [un’altra trappola dei 90 Km/h per l’ovvia mungitura]; facile intuire quale servizio garantisce alla propria comunità quest’amministrazione, in una strada completamente fuori dal proprio contesto urbano.

Un’altra ancora, del territorio interno, sistema due telecamere al semaforo, mica una [due sulla strada veloce mica sull’altra] con un giallo ultrarapido. Nemmeno qualche metro che passi con il verde, all’improvviso il giallo e subito dopo il rosso: il gioco è fatto o si è passati con il rosso o si è superati i 50 per sgomberare come un fulmine l’incrocio. Quale sicurezza si garantisce così? A noi sembra del tutto oscuro.

Senza andare oltre, di amministrazioni furbette se ne contano davvero tante in quest’area di grande mobilità umana e di scelte supertecniche adottate se ne contano ancora di più, alcune davvero squallide in luoghi che non ti aspetti proprio.

La sicurezza che pensano di garantire è sempre la stessa per Legge. Le multe, comunque, non evitano e non riducono incidenti che continuano a succedersi senza soluzione di continuità: la sicurezza non migliora, peggiora soltanto la tasca della famiglia, sempre più vessata.

I sistemi educativi, formativi e regolamentari dovrebbero prescindere da violenza coercitiva e non devono toccare approvvigionamenti vitali per la famiglia; quando questo avviene, e questo sta avvenendo in modo spudorato, in questo momento, siamo di fronte a cose subdole, a vera incapacità amministrativa, a inadeguatezze di garanzia del servizio pubblico, rappresentando, di fatto, espressione amministrativa forse una delle peggiori degli ultimi tempi.

Nando Marinucci

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