IN RICORDO DI RICCARDO CERULLI, la storia dell’Avvocatura teramana

Presentazione in sala Buozzi, il 27 dicembre,  del libro di Gianfranco Cocciolito

Giulianova, 22 dicembre 2022. Sarà presentato martedì 27 dicembre alle ore 17, nella sala “Bruno Buozzi” di Giulianova Alta, a cura della Biblioteca civica “Vincenzo Bindi”, il volume dal titolo “Documenti per una storia della Giustizia e dell’Avvocatura teramana” dell’avvocato Gianfranco Cocciolito, edito da Ricerche&Redazioni.

Nell’occasione, l’autore ricorderà l’attività professionale e culturale, a vent’anni dalla morte, dell’avvocato Riccardo Cerulli, presidente per oltre quattro lustri del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

La presentazione vedrà il contributo di Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo.

Il libro ripercorre in modo scrupoloso e dettagliato, pur se con un linguaggio volutamente divulgativo, l’affascinante evoluzione dell’amministrazione della Giustizia e dell’Avvocatura nel Teramano.

Una strada assai lunga, che prende avvio dall’epoca greca e romana, attraverso il Medioevo, passando per i Borboni, i Savoia e la Repubblica. Vengono descritte puntualmente le diverse regole con le quali la giustizia veniva amministrata nei diversi periodi storici e si descrive in quale modo l’Avvocatura teramana si sia affermata nel tempo, da Maione, avvocato dell’Imperatore presente a Teramo nell’873, fino alle lotte per la libertà, per l’affermazione dell’alto ruolo sociale dell’Avvocatura. In sintesi, una ricca e appassionante rassegna delle più illustri carriere dell’Avvocatura teramana, dal suo nascere fino agli anni Cinquanta del Novecento.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo riconosce ai partecipanti tre crediti formativi.




GALLETTI SCRIVE a Babbo Natale

Opere incompiute, promesse mancate e assenza del comune de L’Aquila

L’Aquila, 22 dicembre 2022. “Caro Babbo Natale, torniamo ancora a disturbarla affinché lei interceda presso tutti gli attuali amministratori, in primis con il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, per ricordare loro che la comunità di Paganica già quattro anni fa aveva elencato, all’allora neoeletto sindaco, gli annosi problemi che la affliggono ingiustamente. Problemi dimenticati e accantonati, come se le nostre richieste fossero solo carta straccia”.

È l’incipit della lettera di Natale di Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, che come oramai da tradizione elenca a fine anno, tutti i nodi irrisolti, di competenza del Comune dell’Aquila, nelle due popolose e importanti frazioni ad Est del capoluogo d’Abruzzo.

“Signor Babbo Natale, in questi ultimi quattro anni siamo stati buoni ed operosi come non mai; quindi, siamo certi che da lei non riceveremo cenere e carbone (come invece qualcuno in questi anni ci ha dato)”, premette Galletti.

La richiesta è dunque, rivolta al sindaco, per intercessione di Babbo Natale di provvedere “affinché questa comunità abbia un centro civico proporzionato alla sua popolazione, ormai di circa 10.000 abitanti. Chiediamo poi la riapertura del ponte del Mulino, opera pubblica ormai incancrenita, e la risoluzione dell’annoso problema della puzzolente fogna a cielo aperto in località “La Concia”, che da 40 anni inonda terreni, orti e abitazioni”

Galletti chiede poi “di risolvere il problema del centro polifunzionale, costato venti miliardi del vecchio conio e lasciato in completo abbandono e di dotare la villa e il santuario della Madonna d’Appari di bagni pubblici, poiché gli utenti e i visitatori sono di fatto costretti ad espletare le loro esigenze corporali negli angoli più nascosti di questi luoghi, con evidenti problemi di vivibilità e decenza”.

L’Asbuc ricorda dunque le tante altre incompiute, come la mancata realizzazione del campo sportivo da calcio, “in perenne costruzione da 20 anni”, e del polo scolastico che, “come da promesse elettorali fatte dalla vecchia e nuova amministrazione, avrebbe dovuto essere pronto in 180 giorni. I nostri ragazzi invece sono ancora all’interno dei MUSP, oggi diventati dei relitti, come dimostra la palestra delle scuole medie (nonché il crollo del gazebo nel giardino della scuola materna, un disastro annunciato che per poco non si è trasformato in tragedia. Segnaliamo anche la presenza di topi, grandi fino a 30 centimetri, che fanno capolino dai buchi della pavimentazione”.

Al palo anche “la realizzazione della caserma dei Carabinieri al posto della ex scuola media, un’esigenza fondamentale per una realtà come Paganica in continua espansione demografica”, come pure “la risoluzione del problema delle nostre acque, dato che la preziosa acqua del fiume Vera, tanto decantata come la più pura d’Europa, dopo 400/500 metri dalle sorgenti è ricca di batteri e virus come la salmonella, ed inquina legumi, cereali, foraggio e i prodotti agricoli tutti”.

“Gentilissimo Babbo Natale, per concludere vi invitiamo a convincere il sindaco Biondi a convocare un’assemblea cittadina dove sia possibile confrontarsi democraticamente. Se, nonostante la tua intercessione, non ci sarà un’apertura per arrivare a soluzioni e a impegni da prendere reciprocamente per i prossimi quattro anni, saremo costretti, nostro malgrado, a chiedere queste e tante altre cose alla Befana”, conclude Galletti.




LA TRADIZIONALE CERIMONIA di scambio degli auguri di Natale

In Provincia di Chieti

Chieti, 22 dicembre 2022. Scambio di auguri  in Provincia di Chieti con i dipendenti. Il Presidente Menna: “Grazie per il lavoro che svolgete. Auguro a tutti buon Natale”

Questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Chieti, il Presidente Francesco Menna e i consiglieri Artuto Scopino, Angelo Radica, Carlo Moro e Massimo Tiberini a nome anche dei consiglieri Davide Caporale, Filippo Di Giovanni e Sergio Furia assenti per motivi istituzionali, unitamente al Segretario generale della Provincia, Antonella Marra, ha scambiato i tradizionali auguri di Natale con i dipendenti dell’amministrazione provinciale.

“Unitamente all’intera Amministrazione provinciale, intendo porgere a tutti voi ed alle vostre famiglie i più sinceri e cordiali auguri di Buon Natale. Vi ringrazio per il grande e proficuo lavoro che svolgete con grande professionalità e forte senso di responsabilità. Nonostante la carenza di personale, voi dipendenti avete permesso a questa amministrazione di raggiungere molti degli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio del mandato, portando inoltre a compimento quelli già avviati con professionalità, competenza e senso del dovere. Abbiamo tanti altri obiettivi ancora da raggiungere, sono certo che insieme ce la faremo”, ha affermato il Presidente Menna rivolgendo un ringraziamento anche ai consiglieri provinciali e al Segretario generale per la preziosa attività svolta nell’interesse della comunità della Provincia di Chieti.

“Mi associo alle parole espresse dal presidente Menna e rivolgo anche io a tutti voi e alla vostre famiglie un felice e sereno Natale”, ha aggiunto il Segretario generale, Antonella Marra, che nel ringraziare i dipendenti ha sottolineato l’impegno di ciascuno di loro per il buon funzionamento dell’Ente.




VIGILIA E ANTIVIGILIA dedicate ai giovani

Grazie alle iniziative sostenute dal tavolo delle politiche giovanili

Roseto degli Abruzzi, 22 dicembre 2022. Vigilia e Antivigilia di Natale dedicate ai giovani a Roseto degli Abruzzi grazie a due iniziative sostenute dal Tavolo delle Politiche Giovanili e dall’Amministrazione Comunale.

Si comincia il 23 dicembre, alle ore 20, presso il Palazzetto dello Sport dove andrà in scena una Caccia al Tesoro “fuori stagione”, visto che solitamente è una manifestazione che si svolge nei mesi estivi e che, proprio per questo, assume una nuova versione e un nuovo fascino. La manifestazione, dal titolo “E’ Natale Watson”, è organizzata dallo staff di “Organizziamos” e vedrà i ragazzi e le ragazze rosetane sfidarsi su enigmi e alla ricerca di indizi nel palcoscenico del PalaMaggetti.

Il 24 dicembre, invece, spazio alla musica con “Buon Natale via Latini”, organizzato dal Tavolo per le Politiche Giovanili, da “Assorose” e dai commercianti della zona che animerà, appunto, via Latini e la vicina piazza Dante a partire dalle ore 22.

“Lavorare con spirito di squadra permette di raggiungere importanti obiettivi – afferma il Sindaco Mario Nugnes – e la sinergia che ha caratterizzato l’organizzazione di questi, ma anche di altri eventi del Cartellone natalizio, rappresenta al meglio questa idea. Vedere i nostri giovani, i nostri commercianti e le associazioni dialogare e pianificare le manifestazioni rappresenta l’esempio principe di quella collaborazione che fin dall’estate l’Amministrazione Comunale ha sostenuto attraverso il ruolo di catalizzatore. Sono certo che saranno due momenti caratterizzati dal divertimento per i nostri giovani, dalla spensieratezza e sono certo, allo stesso tempo, che saranno entrambi vissuti nel segno del rispetto delle regole”.

“Sono contento per l’inserimento nel calendario degli eventi Natalizi di questi due importanti appuntamenti – afferma il Consigliere Comunale con delega alle Politiche Giovanili Christian Aceto – la manifestazione del 24 è stata realizzata anche grazie al contributo che noi dell’Amministrazione abbiamo assicurato attraverso un capitolo di spesa dedicato appositamente alla Politiche Giovanili, dopo aver portato la Variazione di Bilancio in Consiglio Comunale. Per la prima volta, da anni, ci sarà un momento, nel giorno della Viglia di Natale, dedicato ai giovani. Uno spazio controllato e caratterizzato da un divertimento sano. Sono soddisfatto di quanto svolto fino ad ora dal Tavolo che, oltre a dedicarsi ad eventi di puro intrattenimento, sta portando avanti iniziative dedicate alla cultura, alla formazione, al lavoro, coinvolgendo anche gli studenti della Scuole Superiori di Roseto degli Abruzzi”.

“Grazie alla collaborazione tra il Tavolo, l’amministrazione, l’associazione “AssoRose” e gli esercenti di via Latini, per la seconda volta riusciremo ad animare il centro cittadino dedicando uno spazio ai giovani – aggiunge il Presidente del Tavolo delle Politiche Giovanili Mattia Narcisi – Dopo due anni, in cui le feste Natalizie sono state segnate da pesanti restrizioni, la sera del 24 avremo l’opportunità di rivivere un importante momento di svago. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento”.




CONCERTO DI NATALE torna la magia

É fissato a lunedì, 26 dicembre, alle 18, nella chiesa di San Giovanni Battista, a Luco dei Marsi,  l’appuntamento con la V edizione del Concerto di Natale

Luco dei Marsi, 22 dicembre 2022. Un attesissimo ritorno che vedrà protagonisti i valenti musicisti dell’Orchestra da Camera dell’Istituzione Musicale Abruzzese, diretti dal M° Francesco Fina. Nel programma, le melodie natalizie e una selezione del repertorio classico più amato, da Vivaldi a Verdi ed Haendel, fino a Morricone, nell’interpretazione dei solisti Lorena Lepidi, soprano; Benedetto Agostino, tenore; Maria Palma, arpa; Mariachiara Di Cosimo, clarinetto; Flavio Troiani, oboe; Giordano D’Alfonso, piano. musiche di, e Musiche Natalizie.

“Il Concerto di Natale è diventato nel tempo uno degli appuntamenti più attesi ed amati del periodo”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa, “Quest’anno sarà celebrato dal talento dell’ Orchestra da Camera dell’Istituzione Musicale Abruzzese in formazione speciale, diretta dal M° Francesco Fina, tra le eccellenze luchesi. Sarà un’occasione preziosa per tornare a condividere arte, vicinanza e bellezza, ancor più gradita dopo i rigori degli ultimi due anni, in cui socialità e iniziativa, in particolare nell’ambito artistico-culturale, hanno dovuto sottostare a restrizioni di vario tipo. Tutti sono invitati a partecipare”.

L’evento, annoverato nella rassegna natalizia a tema: “Incanto di Natale”, proposta dall’Amministrazione comunale, è a ingresso libero.

L’Istituzione Musicale Abruzzese riunisce artisti che provengono da aree musicali diverse, uniti nell’impegno per la realizzazione di poliedrici progetti con l’obiettivo, in particolare, di contribuire alla diffusione della cultura musicale e dell’educazione all’ascolto di vari generi musicali. L’Istituzione Musicale Abruzzese ha formato al suo interno l’Orchestra da camera I.M.A. che, grazie alla composizione dell’organico, aperta e adattabile ai peculiari progetti artistici, affronta partiture di spessore strumentale diverso con il medesimo rigore interpretativo, e brillanti tessiture, così da poter avvicinare anche un pubblico assolutamente profano. In questa direzione è stato ideato un programma di musiche appartenente al repertorio Classico e Natalizio.




PIANO NEVE 2022-2023

Sette turbine, 75 ditte coinvolte e 15 tonnellate di sale per la stagione invernale

Chieti, 22 dicembre 2022. È pronto il piano neve 2022-2023 della Provincia di Chieti: in campo 7 turbine e ulteriori 16 mezzi pesanti di proprietà dell’ente, 15 tonnellate di sale e 75 ditte private cui sono stati affidati i 104 lotti di intervento per assicurare il servizio di sgombero neve e spargisale lungo i 1630 km di strade provinciali.

Il piano neve 2022-2023 è stato redatto dal settore 2 della Provincia di Chieti, diretto dall’Ing. Nicola Pasquini, per garantire le condizioni di sicurezza alla circolazione stradale ed evitare gravi disagi alla popolazione in caso di forti precipitazioni nevose, in particolare sulle strade di alta montagna. In totale, l’importo complessivo stanziato per l’attuazione dei vari servizi previsti nel piano neve della Provincia di Chieti ammonta a 950.000 euro circa. I dettagli del piano sono stati condivisi ieri pomeriggio nella riunione convocata dalla Protezione Civile della Regione Abruzzo per coordinare le azioni e gli uffici competenti sull’intero territorio. Per una efficace e migliore gestione del piano neve il responsabile del servizio Manutenzione e Viabilità, Ing. Pasquale Scazzariello, ha suddiviso il territorio provinciale in 104 lotti di intervento affidati a 75 imprese private, alcune delle quali utilizzeranno mezzi di proprietà dell’ente in comodato d’uso, tra cui le turbine. L’impegno di spesa è di 714.432 euro, un importo suscettibile di variazione in ragione dell’imprevedibilità e della consistenza degli eventi nevosi. L’intervento delle imprese che collaboreranno alle operazioni di sgombero neve e spargimento di sale sulle strade provinciali sarà monitorato in tempo reale attraverso sistemi di localizzazione GPS, con relativa gestione da remoto: questo consentirà di calibrare al meglio gli interventi e di fornire informazioni utili in diretta alla Prefettura e quindi alle forze dell’ordine e ai mezzi di soccorso. Sono stati già acquistati e distribuiti nei vari centri di smistamento 15 tonnellate di sale per disgelo (13.860 quintali di sale sfuso e 1.200 quintali in sacchi da 25 kg) per un importo complessivo di 170.239 euro.

Per l’aggiudicazione delle operazioni di sgombero della neve e di spargimento del sale del lotto Pretoro–Maielletta, lungo gli 8,5 km della SP 220 dove si trovano gli impianti sciistici di Passolanciano e Maielletta, è stato predisposto un piano specifico con gara di appalto per una spesa complessiva di 59.207 euro.

“Il piano neve prevede un dispiegamento di forze in termini di risorse sia economiche che professionali importante. Per gestire al meglio le precipitazioni nevose serve collaborazione tra enti, cittadini e imprese: a questo proposito vorrei ringraziare pubblicamente il Comune di Palena per aver messo gratuitamente a disposizione della Provincia un’ampia area pubblica a servizio della Provincia per lo stoccaggio del sale da disgelo”, dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.

“La Provincia è pronta ad affrontare la stagione invernale con mezzi e uomini per garantire la sicurezza sulle strade provinciali, per quanto possibile, in caso di forti nevicate e formazione di ghiaccio. Le 75 ditte saranno allertate e pronte ad intervenire non appena le condizioni e le autorità preposte lo richiederanno. In caso di neve o altre allerte, raccomandiamo prudenza e invitiamo a consultare il sito della Protezione Civile www.allarmeteo.regione.abruzzo.it per i bollettini e le previsioni meteo”, commenta il consigliere delegato alla Protezione Civile della Provincia di Chieti Carlo Moro.




ZECCHINO D’ORO 2022 Susanna, la voce dell’Abruzzo

Il 22, 23 e 24 dicembre su Rai1 con Francesca Fialdini e Paolo Conticini  Gran Finale la Vigilia di Natale con Carlo Conti

Abruzzo, 22 dicembre 2022. Si chiama Susanna e ha 10 anni la bambina de L’Aquila che parteciperà alla 65ª edizione dello Zecchino d’Oro in onda su Rai1 giovedì 22 dicembre e venerdì 23 dicembre alle ore 17.05 e sabato 24 dicembre alle ore 17.

Con il brano “Il mondo alla rovescia”, scritto da Maurizio Festuccia e musica di Francesco Stillitano, Susanna ci insegna che anche se il mondo in cui viviamo è imperfetto, ognuno di noi può impegnarsi e fare la sua parte per trasformarlo in un posto migliore.

A condurre le prime due puntate della trasmissione, dopo il successo dello scorso anno, tornano Francesca Fialdini e Paolo Conticini.  Per la finale, il pomeriggio della Vigilia di Natale, il padrone di casa sarà invece Carlo Conti, direttore artistico di Zecchino d’Oro. La regia è di Maurizio Pagnussat.

I conduttori non saranno soli sul palco dell’Antoniano, con loro: gli youtuber Ninna e Matti, che guideranno la Giuria dei Piccoli, giuria ufficiale dello Zecchino d’Oro composta da 20 bambini, e divertiranno grandi e piccoli; Cristina D’Avena che farà parte della Giuria dei Grandi durante la finale e porterà sul palco la sua musica; il Grande Mago, Alessandro Politi, con i suoi spiritosi trucchi di magia; gli immancabili Buffycats della serie “44 gatti”.

Ospiti della prima puntata anche Giulia Ghiretti, nuotatrice paralimpica, Giorgio Minisini, atleta nuoto sincronizzato, Francesco Bocciardo, nuotatore paralimpico, campioni delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, che canteranno il brano “Ognuno è campione” con il Piccolo Coro dell’Antoniano.

Protagonista assoluta la gara tra le canzoni:

giovedì 22 dicembre, ore 17.05 si inizia con l’ascolto delle prime 7 canzoni;

venerdì 23 dicembre, sempre alle 17.05 si prosegue con l’ascolto delle altre 7 canzoni;

sabato 24 dicembre, ore 17 gran finale con il riascolto di tutti i 14 brani e la proclamazione del brano vincitore.

Le 14 canzoni, interpretate da 17 bambini provenienti da 11 diverse regioni italiane insieme al Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, cantano temi importanti e attuali: l’ambiente, la diversità, la famiglia. A firmarle 30 autori di musiche e testi, tra cui Checco Zalone, Enrico Ruggeri, Cesareo di Elio e le Storie Tese insieme a Filippo Pax Pascuzzi, Margherita Vicario, Eugenio Cesaro degli Eugenio In Via Di Gioia, Deborah Iurato e Virginio.

Tutti i brani sono già disponibili su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi all’interno della compilation del 65° Zecchino d’Oro, realizzata da Antoniano con la direzione musicale e artistica del Maestro Lucio Fabbri e distribuito da Sony Music Italia.

L’edizione numero 65 di Zecchino d’Oro sarà un’edizione speciale: in onda nei giorni dell’anno più amati dai piccoli, per ribadire il diritto di qualunque bambino di vivere i suoi anni più belli con gioia, serenità e spensieratezza. L’edizione 2022 di Zecchino d’Oro si intitolerà, infatti, Semplicemente bambino.

Torna anche quest’anno il gioco web per individuare la canzone preferita dalla rete: ognuno potrà esprimere la propria preferenza e provare a far vincere la propria canzone del cuore su www.zecchinodoro.org/il-mio-zecchino-2022/.

Come da tradizione, lo Zecchino d’Oro si fa portavoce di Operazione Pane, la campagna di Antoniano che supporta 18 mense francescane in Italia e 5 nel mondo (in Ucraina, Romania e Siria). Operazione Pane, con le sue storie, sarà protagonista delle tre puntate di Zecchino d’Oro e, durante la finale, potremo tutti sostenere le mense francescane con un sms o una chiamata da rete fissa al 45588.

Quest’anno lo Zecchino d’Oro sarà non solo accessibile, ma veramente inclusivo grazie all’impegno di Rai Pubblica Utilità e alla pubblicazione in esclusiva su RaiPlay.

Tutte le puntate saranno come sempre sottotitolate su Rai UNO alla pagina 777 di Televideo, e la puntata finale di sabato 24 dicembre anche audio descritta per permettere proprio a tutti, di percepire ogni elemento visivo in grado di trasmettere al meglio l’atmosfera ed il clima della manifestazione – luci, colori, movimenti, sguardi – e di conoscere ogni minimo dettaglio in onda – dalla scenografia, agli abiti. 

Inoltre, per la prima volta, in virtù di un accordo di collaborazione tra Rai Pubblica Utilità e L’ISTITUTO STATALE PER SORDI DI ROMA ANTONIO MAGAROTTO, oltre 30 bambini – sordi e udenti, allievi dell’Istituto – interpreteranno in LIS, come solisti e in piccoli cori, ricreando le emozioni ed il ritmo dei piccoli cantanti e del Piccolo Coro dell’Antoniano, le 14 canzoni in gara dello Zecchino d’Oro 2022, dando vita a 14 emozionanti clip accessibili anche con i sottotitoli, e pubblicate in esclusiva su Rai Play.

Un progetto che ha impegnato a pieno ritmo sia Rai Pubblica Utilità, in particolare la Struttura Accessibilità, che l’Istituto Magarotto con mesi di prove, e che ha permesso alla manifestazione canora di diventare veramente non solo PER TUTTI, MA DI TUTTI.

Per conoscere i solisti, sempre in esclusiva su Rai Play, saranno inoltre disponibili delle brevi clip complete di sottotitoli, grazie alle quali ciascun bambino si presenterà nella Lingua dei segni italiana.

Un significativo passo in avanti verso una vera inclusione dedicata, questa volta, al mondo dei più piccoli.

I bimbi del Piccolo Coro dell’Antoniano e i solisti vestono abiti Miss Grant, Paolo Pecora e Meilisa Bai, marchi di Follie’s Group ed indossano scarpe Atlantic Stars.

Sabrina Simoni veste Angela Mele Milano.

Per ulteriori informazioni: www.zecchinodoro.org




LA PISTA C’È ma è breve e non si vede!

Pescara, 22 dicembre 2022. È una pista ciclabile bidirezionale quella che collega Via Caio Asinio Pollione con Via Pepe, e si estende per un tratto di circa 30 metri sul lato monte di Via Marconi, separata dalla corsia preferenziale del bus da un robusto cordolo di 50 cm; questo però funge anche da banchina per gli utenti dei mezzi pubblici che hanno la pensilina sul lato opposto della pista (i passeggeri, sia che salgano o scendano, devono attraversarla).

Nessuna segnaletica, né orizzontale né verticale, indica la pista , se non un cartello che, visto solo da chi viene da nord, annuncia il lungo attraversamento ciclabile su Via Marconi. La stessa segnaletica è presente anche in senso opposto.

Imboccare questa pista da Via Pollione è disagevole perché l’accesso non è tracciato e si confonde con la corsia preferenziale del bus, mentre è decisamente pericoloso che chi arriva da Via Marconi, perché la corsia del bus la deve attraversare. E se non bastasse la deve riattraversare 30 metri dopo, nel caso l’utente ciclista debba continuare dritto, verso sud.

Deve essere questa incertezza la ragione per cui diversi automobilisti ritengono che quell’imbocco sia una zona “morta” per cui utilizzabile come parcheggio. E infatti il sottoscritto, che percorre due volte al giorno quel tratto, lo trova spesso occupato da macchine o furgoni in sosta.

È vero che la segnaletica è assente, ma la conformazione spaziale e cromatica di quello che c’è indica chiaramente che si tratta di una pista ciclabile (in sede propria, quindi), bidirezionale.

Da pochi giorni una palina posta sul cordolo a indicare il divieto di accesso ai mezzi sulla corsia del bus, escluso questo, è piegata a 90 gradi a terra, evidentemente per l’esito di un sinistro.

Proposte

Non dovrebbe essere difficile intervenire per impedire il parcheggio agli automezzi, ponendo a dimora alcuni dissuasori, come ad esempio paline collassabili, a distanza tale da non consentire l’accesso a un auto, ma alle bici si; più ardua invece, anche una volta sistemata la segnaletica, è l’impresa di garantire la sicurezza di chi, alla guida di una due ruote, si accinge a percorrere questo tratto, nell’una e nell’altra direzione, di giorno e soprattutto di sera o di notte, quando la visibilità si fa ridotta.

Giancarlo Odoardi




PER UN AUTENTICO RISVEGLIO dei Popolari

di Giancarlo Infante

Lo abbiamo già registrato due giorni fa (CLICCA QUI): ai continuatori del Partito Popolare, nato sulle ceneri della Democrazia cristiana, quelli che hanno come riferimento Pierluigi Castagnetti, è stata attribuita l’intenzione di partecipare a quel complessivo “risveglio” che da qualche tempo sta agitando il mondo cattolico. E questo perché, dopo il fallimento del Pd, l’uscita dallo stato comatoso dei cattolici in politica è presa in considerazione anche da quella parte che, per intenderci,  per decenni ha pensato opportuno partecipare al “fenomeno” Prodi e, poi, alla costituzione del Partito democratico.

C’è un lungo processo in atto, che dura da tempo, in cui sono coinvolti personaggi e gruppi associativi i cui margini di partecipazione, convivenza o collegamento con il partito oggi guidato da Enrico Letta sono stati progressivamente ristretti nella fase di un declino diventato inarrestabile con l’accentuazione della cosiddetta “radicalizzazione” del Pd, di cui abbiamo a lungo parlato anche su queste colonne. E non sembra che il fenomeno di fuoriuscita sia arrestabile, anche per la decisione di Letta e Franceschini di sostenere la candidatura di Elly Schlein la quale, tra i democratici, rappresenta proprio il punto più lontano dalla visione popolare.

Noi abbiamo raccolto con molto piacere la possibilità che ci sia un “risveglio”. Anche se sappiamo che il recupero dev’essere consolidato e, possibilmente,  è opportuno vederlo diventare definitivo. Dopo l’incontro romano organizzato da Pierluigi Castagnetti, sappiamo ancora di più che molto dev’essere ancora verificato. E non solo perché, dicono a sorpresa, si è presentato Enrico Letta, il quale non ha molto chiarito né sul futuro del Pd né, tanto meno, sulle prospettive che il suo partito può offrire a chi, come lui, viene con un bagaglio di una storia diversa rispetto a quella di Bonaccini, Bettini e la Schlein. Del resto, come può rispondere Letta all’aut aut ricevuto da Castagnetti: ” se il Pd cambia natura noi ce ne andiamo!”. Entrambi sanno benissimo che lo snaturamento è cosa vecchia e consolidata.

Soprattutto,  il “risveglio” dev’essere riempito di contenuti. Solo così può diventare il “rinascimento” di un pensiero in grado di divenire concreta ipotesi politica e di gestione della cosa pubblica da presentare al Paese. Nel contesto attuale, ad esempio, ci saremmo aspettati di sentir parlare delle trasformazioni della società, anche per ciò che riguarda gli aspetti antropologici e le relazioni private e pubbliche. Avremmo voluto sentire un’idea sulla sanità completamente da riformare. Ma anche il Pd, e i popolari che vi restano dentro, o nei paraggi, non hanno il coraggio di andare al fondo del problema che è quello del ruolo delle regioni e dell’insieme di quei poteri che stanno progressivamente portando ad una “privatizzazione” del Sistema sanitario nazionale e alla progressiva cancellazione della sanità territoriale. E’ grave che neppure il centrosinistra faccia tesoro di oltre due anni di pandemia.

Qualcuno vorrebbe aggiungere la parola “lavoro” a quello di Pd. Benissimo. Ma prima, forse, sarebbe necessario interrogarsi sulla quota di responsabilità che anche i governi guidati dal centrosinistra, o di cui il centrosinistra è stato significativamente partecipe, hanno finito per assumersi per ciò che riguarda la disoccupazione, la precarietà e la perdita di potere contrattuale e della dignità dei lavoratori. Stendiamo,poi, un velo pietoso sulla distruzione del sistema educativo e scolastico operata anche dal centrosinistra e dai popolari che ne hanno fatto e ne stanno ancora facendo parte.

In ogni caso, credo che due possano essere i punti qualificanti per cominciare ad avviare la tanto auspicata rigenerazione, diretta ovviamente al bene del Paese e non certamente ad una ridistribuzione del potere o che non resti di esclusiva natura elettorale.

Nel Manifesto Zamagni si è parlato della “trasformazione”(CLICCA QUI). Sulla base del convincimento che il rivoluzionamento del mondo non consente più il riferimento ai paradigmi del passato, perché richiede una vera e propria mutazione del “pensare politicamente” e dei conseguenti metodi da seguire. Questo significa parlare di una visione progettuale e a quella fare riferimento nel momento in cui si pone il problema della possibile, eventuale collaborazione con altre forze politiche. Dobbiamo abbandonare il vecchio schema della logica dello schieramento, figlia diretta della mentalità bipolare che ha oramai dimostrato di essere giunta al capolinea, anche se viene artificialmente tenuta in vita dai gruppi dirigenti, di tutti i partiti, preoccupati più di conservare le loro rendite di posizione invece che del bene del Paese. Abbiamo detto, e Zamagni lo ripete spesso, che non è più la stagione del generico riformismo di maniera. E il popolarismo può in questo portare la vitalità di un pensiero emanazione diretta di quella cosa antica e nuova al tempo stesso rappresentata dalla Dottrina Sociale della Chiesa che parla di solidarietà, di sussidiarietà, di rispetto della dignità umana, che è economica e politica, ma anche antropologica e tocca tutti i complessi ed articolati aspetti che riguardano la Persona, le sue relazioni con gli altri, la Famiglia e il naturale sentimento di formare entità intermedie di presenza e di rappresentanza pubblica.

Tutto ciò deve diventare progetto politico, risposta concreta alle attese. Quelle che si sono moltiplicate e arricchite di sfumature a mano a mano che la società è andata articolandosi in una maniera sempre più tumultuosa. Cosa di cui non dobbiamo avere paura perché il primo compito della politica è, comunque, quello di assicurare la coesione sociale e tenere salda quella cornice democratica e di rispetto dei diritti generali necessari a garantire il vivere comune.

La risposta, checché ne pensi la destra, o per altri versi una certa cultura di sinistra, non può essere verticistica e non può che essere trovata nelle libere dinamiche dei singoli territori che partecipano alla comunità più larga a livello nazionale. Solo partendo da là, tra l’altro, possono essere superati i tanti vizi che hanno definito quel poco che è stato collegato finora alla presenza politica dei cattolici.

Noi a questo stiamo lavorando e siamo pronti ad allargare questo impegno a tutti i disponibili ad un percorso nuovo il cui primo obiettivo dev’essere quello di rompere la cappa imposta al Paese da un sistema politico che non sa, e non vuole, modificare il proprio modo di ragionare e di operare.

In questa direzione va ciò che stiamo stiamo realizzando in alcune realtà regionali dove vogliamo stringere relazioni con quelle presenze che hanno fatto valere un autentico senso della partecipazione civica e sempre più scoprono il valore di una presenza “diversa” rispetto a quella offerta dai partiti tradizionali costretti ad arrancare stancamente e solamente approfittando di sistemi elettorali anche iniqui e al limite della valenza costituzionale.

Gli amici di INSIEME Lombardia hanno avviato un’interlocuzione con Letizia Moratti intenzionata a caratterizzare una presenza “civica”. Certo specifica per la Regione di cui si parla, ma che potrebbe finire per avere una valenza di carattere nazionale. Da Letizia Moratti, infatti, abbiamo sentito parlare di ispirazione alla Dottrina sociale della Chiesa e dell’intenzione di lavorare, a partire dalla Regione Lombardia, per sostenere lo sviluppo del Terzo settore. Cosa che per noi significa esplorare ciò che l’Economia civile può significare in un processo di crescita in grado di andare oltre la solita e stantia dicotomia tra statalismo e mercato.

E allora, dando per scontato che i partecipi del “risveglio” intendano davvero avviare un cammino nuovo, riconoscendo definitivamente quanto inagibile sia diventato l’accampamento allestito dal Pd, dando per scontato la riproposizione del giudizio di Sturzo sul clerico conservatorismo, ci sono tanti punti su cui varrebbe la pena provare, se non altro, a vedere se esista la possibilità che ciascuno porti la propria fascina ad un falò in grado di illuminare la politica negli anni a venire. Soprattutto, se tante di queste fascine venissero dai territori e concorressero a superare la tendenza a concepire la Politica come una serie di episodi da sviluppare solamente nei salotti televisivi o sui social.

Il “risveglio” ha un senso se si svolge sull’onda rigenerativa di una cultura politica diretta soprattutto a sollecitare la partecipazione di quelle forze vere della società che fino ad ora sono state sopite ed escluse dalle dinamiche politiche e della gestione della cosa pubblica.

Giancarlo Infante




IL PESO DI UNA GUERRA inumana sui bambini ucraini

Hanno perso il sorriso

Città del Vaticano, 22 dicembre 2022. Nuovo appello di Francesco al termine dell’udienza generale per la popolazione del martoriato Paese che trascorrerà il Natale “senza luce e riscaldamento“. Il pensiero del Pontefice è soprattutto per i più piccoli: “La maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave”.

Ai polacchi il Papa ricorda pure la tradizione di lasciare durante la Vigilia un posto vuoto a tavola: “Quest’anno sarà occupato dalla moltitudine di rifugiati”

“In questa festa di Dio che si fa bambino, pensiamo ai bambini ucraini. Quando io ho trovato qui, la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave. Questi bambini portano su di sé la tragedia della guerra che è così inumana, così dura”.

Foto Vatican News




L’AUGURIO DI BUON NATALE con Il mondo che va

Alla Sapienza Università di Roma

Roma, 22 dicembre 2022. Martedì pomeriggio, 20 dicembre, al Centro di Documentazione Europea “Altiero Spinelli” presso la Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma, si è svolto l’incontro “Buon Natale con la Poesia”, organizzato dalla poetessa Anna Manna. L’evento nasce nell’ambito del progetto culturale “I GRANDI DIALOGHI NEL WEB”, che ha ricevuto lo scorso anno i biglietti augurali da Papa Francesco e dal Presidente Sergio Mattarella.

Per il Centro “A. Spinelli” ha portato il saluto Franco Laicini.  Sono stati quindi annunciati, da Anna Manna, i vincitori del Premio “I GRANDI DIALOGHI”, ideato dalla stessa Anna Manna durante la pandemia. Vincitore assoluto per la Poesia è Corrado Calabrò. La premiazione dell’insigne Poeta si svolgerà a Roma il prossimo febbraio, durante l’Evento “Roma città dell’amore”.

Corrado Calabrò è nato nel 1935 a Reggio Calabria. Giurista, scrittore e poeta, è stato magistrato, prima della Corte dei conti poi del Consiglio di Stato, quindi presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) dal 2005 al 2012. Sono 23 i libri di poesia di Corrado Calabrò editi in Italia e 34 quelli pubblicati all’estero, in 20 lingue. In Italia la più recente opera edita è “Quinta dimensione” (Oscar Mondadori, 2021), all’estero “Astroterra” (Kiev, 2020) e “Quinta dimension” (Sial Pigmalion, 2022).

Per la sua opera letteraria gli è stata conferita la laurea honoris causa nel 1997 in Ucraina, dall’Università Mechnikov di Odessa, nel 2000 dall’Università di Vest Din di Timișoara in Romania, nel 2015 dall’Università Statale ucraina di Mariupol. Nel 2016 l’Università lusofona di Lisbona gli ha tributato il Riconoscimento Damião de Góis. Nel 2019 a Corrado Calabrò è stato assegnato il Premio Bertand Russel e nel 2022, a Madrid, il Premio internazionale Escriduende. L’Unione Astronomica Internazionale, su proposta dell’Accademia delle Scienze di Kiev, ha dato all’ultimo asteroide scoperto il nome del poeta: 291855 Calabròcorrado, “per aver rigenerato la poesia aprendola come in sogno alla scienza”. Dal 1997 Corrado Calabrò è Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

La serata ha ospitato anche l’omaggio pittorico ai versi del poeta Corrado Calabrò, con la premiazione del dipinto della pittrice Martine Goyens ispirato dalla poesia “A luna spenta”, mentre la pittrice Fausta Genziana Le Piane è stata premiata per il dipinto “Lo scroscio” ispirato dalla poesia di Iole Chessa Olivares, poetessa vincitrice lo scorso anno del Premio “Il poeta ebbro di colori”.

È seguito un notevole intervento della Presidente di Giuria, la pittrice Eugenia Serafini, che ha illustrato con passione l’abbraccio ideale tra Poesia e Pittura, coinvolgendo i presenti in un’atmosfera artistica di alto livello. Subito dopo Eugenia Serafini e Anna Manna hanno consegnato alla giornalista e poetessa Silvana

Alla manifestazione hanno partecipato i Presidenti delle due più importanti sezioni del Premio, Poesia e Giornalismo, rispettivamente il poeta Mario Narducci e il giornalista Goffredo Palmerini. Nell’occasione è stato presentato il volume “Il mondo che va”, uscito da qualche giorno per i tipi delle Edizioni One Group, dodicesimo libro di Goffredo Palmerini.

La tavola rotonda di presentazione, condotta da Anna Manna nella prestigiosa sede universitaria, ha illustrato a invitati e studenti il senso ed il significato di quest’ultima importante opera di Goffredo Palmerini, con interventi di grande spessore culturale svolti da Mario Narducci, che ha prefato l’opera, e da Liliana Biondi, già docente di critica letteraria all’Università dell’Aquila, due importanti protagonisti della vita culturale italiana. Palmerini ha infine svolto un intenso intervento, un’immersione nella storia dell’emigrazione italiana ieri e oggi, illustrando il grande valore delle nostre comunità all’estero che ovunque rendono onore e prestigio all’Italia.

Alessandro Clementi