IL COMMOSSO RICORDO DELLA NOSTRA COMUNITÀ ACCADEMICA per la scomparsa del Papa emerito

Il cardinale Joseph Ratzinger nel 1989 venne in Abruzzo per ricevere l’Ordine della Minerva alla d’Annunzio

Chieti, 31 dicembre 2022.La prima volta in Abruzzo del cardinale Joseph Ratzinger avviene a Chieti, ospite dell’Università “Gabriele d’Annunzio”. La data è il 28 gennaio 1989, cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico: il cardinale Ratzinger è insignito dell’Ordine della Minerva, istituito dall’ateneo nel 1986 e conferito a personalità – nazionali ed internazionali – che abbiano contribuito significativamente al progresso della scienza, della cultura e dell’economia. Già Prefetto della Congregazione della fede e Presidente della Conferenza teologica internazionale, a Joseph Ratzinger vengono riconosciute le sue elevatissime doti intellettuali, teologiche e filosofiche, valorizzate all’interno della Chiesa e sviluppate nel mondo accademico.

L’impegno intellettuale e filosofico ha sempre caratterizzato il percorso del futuro Papa Benedetto XVI, che in occasione del conferimento dell’Ordine della Minerva ebbe a sottolineare l’importanza del “lavoro svolto in chiesa e in università”, evidenziando l’azione congiunta delle istituzioni a favore della crescita culturale e della formazione valoriale dei giovani. Joseph Ratzinger è stato infatti professore di teologia fondamentale presso l’università di Monaco, Bonn e Münster, solo per richiamare alcuni degli incarichi accademici ricoperti. Così il Rettore dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Sergio Caputi: “Ricordo la visita in Abruzzo dell’allora cardinale Joseph Ratzinger in occasione dell’attribuzione dell’Ordine della Minerva da parte del nostro ateneo.

Fu l’allora Rettore Uberto Crescenti a prospettare alla nostra comunità accademica la possibilità di insignire il futuro Papa Benedetto XVI dell’Ordine della Minerva, per il costante impegno di studio e di ricerca nel mondo universitario, unitamente all’intenso e proficuo servizio ecclesiastico. Attento osservatore del mondo contemporaneo e profondo conoscitore del pensiero antico e moderno, Papa Benedetto XVI ha saputo sviluppare uno sguardo critico sulla nostra epoca, indicando la strada della conciliazione tra fede e ragione, bene e male, rischio e complessità. Con il conferimento dell’Ordine della Minerva il nostro ateneo ha sempre voluto esprimere una connotazione transculturale e multireligiosa, valorizzando gli alti meriti conseguiti nei diversi campi del sapere, della ricerca e delle professioni”. Dopo la visita accademica del 1989, Joseph Ratzinger è tornato in Abruzzo altre due volte, in veste di Papa: nel 2006 in visita al santuario del Volto Santo di Manoppello, e nel 2009 all’Aquila per esprimere vicinanza e conforto alla città terremotata.

Maurizio Adezio




UN BRINDISI A TEATRO. Kharkiv  Symphony Orchestra

Camerata Musicale Sulmonese Teatro Comunale M. Caniglia

Sulmona, 31 dicembre 2022. Tutto esaurito al Teatro Comunale M. Caniglia di Sulmona per il Concerto di Capodanno domenica 1° gennaio ore 17.30 . Un pubblico entusiasta brinderà con Kharkiv  Symphony Orchestra  e il suo Direttore Yuriy Yanko insieme al Presidente della Camerata Musicale Lando Sciuba ed al Direttore di Artistico Gaetano Di Bacco. Sarà anche un modo per stare vicini all’Orchestra quasi di casa a Sulmona da quando è scoppiata la guerra nel  loro Paese, tanto che la Camerata Musicale da un anno ha deciso di offrire la sua Sala Concerti nella prestigiosa, storica sede in Vico dei Sardi, come accoglienza e punto di   riferimento per i musicisti ucraini. Una sorta di gemellaggio tra chi coltiva la passione per la musica e chi la alimenta con il proprio lavoro.

La prestigiosa formazione ucraina fondata nel 1932 e forte di un organico di oltre 100 elementi, come già lo scorso anno, torna ed esibirsi nel concerto proposto dalla Camerata in collaborazione con DMC Terre d’Amore.

In programma tutti i valzer e le polke dei più bei concerti di Capodanno viennesi, musiche di Strauss Dvorak ma anche Verdi,  Von Suppé, Ponchielli, Offenbach e il tradizionale finale con la Marcia Radetzky.

Sarà un brindisi per il nuovo anno, ma anche un brindisi per la pace e la solidarietà.




CELEBRAZIONE degli anniversari

La Costituzione Italiana e il MSI

Chieti, 31 dicembre 2022. La Costituzione della Repubblica Italiana è stata promulgata il 27 dicembre 1947  ed è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Due rappresentanti del governo, esponenti di Fratelli d’Italia, la senatrice Isabella Rauti, Sottosegretario di Stato alla Difesa, e il senatore Ignazio La Russa, Presidente del Senato, hanno celebrato l’anniversario della fondazione, il 26 dicembre 1946, del MSI, manifestando, con due messaggi sui social,  profonda nostalgia.

 Rauti: “76 anni fa alcuni uomini appassionati fondarono il Movimento Sociale Italiano.

Il resto è storia! Buon compleanno! Le radici profonde non gelano mai”.

La Russa celebra l’anniversario: “Nel ricordo di mio padre, che fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse con il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana”.

Contro La Russa e Rauti sono fioccate le polemiche. La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni,  ha dichiarato: “Noi ribadiamo l’aspettativa di sentire condannare non solo le leggi del ’38 come male assoluto, ma il fascismo e la sua propaggine della Rsi come male per l’intera Italia, così come la sua eredità prima celata e oggi sempre più manifesta.  La responsabilità istituzionale e la coerenza costituzionale impongono oggi la rinuncia a ogni sentimento nostalgico”. Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo: il post di La Russa “è uno sfregio delle istituzioni democratiche”. Il deputato del Pd, Stefano Vaccari: “ Isabella Rauti e Ignazio La Russa sono incompatibili con i loro ruoli di governo e istituzionali. Una deriva culturale inqualificabile. Dimissioni”.

Isabella Rauti è figlia di Pino Rauti, un radicale missino che non condivise la trasformazione del MSI in AN (fondò e guidò  il Movimento sociale – Fiamma tricolore, di ispirazione neofascista)

La Russa ha una lunga carriera politica. Dapprima aderì al Movimento di Rauti, dirigendo il Fronte della Gioventù; in seguito,  confluì nel Popolo della Libertà;  infine  fondò Fratelli d’Italia.

Le radici culturali e politiche dei due rappresentanti di alte cariche istituzionali sono legate, tramite l’educazione ricevuta dai loro padri, a un partito, il MSI, fondato a Roma da alcuni reduci della RSI e del PNF (i più noti: Arturo Michelini, Pino Romualdi, Giorgio Almirante). La scelta del nome fu semplice: da RSI a MSI (M= Movimento ma anche Mussolini) Questi alcuni punti programmatici del partito: impiego del referendum per cambiare la Costituzione; soppressione delle leggi sull’epurazione; conservazione dei Patti Lateranensi firmati da Mussolini;  difesa del corporativismo e della proprietà privata.

Soffre di  nostalgia per il MSI anche Giorgia Meloni. Nella conferenza stampa del 29 dicembre lo ha difeso con orgoglio, reinventandone la storia. Cito solo due affermazioni.

1. “Il MSI ha avuto un ruolo molto importante, traghettando verso la democrazia milioni di persone dopo la guerra”. Affermazione chiaramente falsa. Dopo la guerra il MSI, piccolo partito antidemocratico, erede del fascismo  che aveva rovinato il Paese, poteva solo vigilare sulla piccola fiamma tricolore, scelta come simbolo del movimento, per non farla spegnere.

2. “Il MSI ebbe un ruolo importante anche nella lotta contro il terrorismo”. Affermazione veramente sorprendente, smentita dai documenti. La leader di Fratelli d’Italia mantiene un forte legame affettivo con Giorgio Almirante. Nel libro “Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee”,  si dichiara sua figlia spirituale.

Abile uomo politico, Almirante, primo segretario del partito, lo convinse  a seguire una linea legalitaria, consentendogli una crescita elettorale. Proponendosi come baluardo dell’anticomunismo, il MSI ebbe il sostegno anche finanziario del Vaticano e della DC. Il 5 novembre del 1947 il democristiano Salvatore Rebecchini fu eletto sindaco di Roma con l’apporto determinante dei voti fascisti.  Ma il giorno prima dell’elezione la questura di Roma diramò il seguente comunicato: “Il dr. Giorgio Almirante, Segretario della Giunta Esecutiva del Movimento Sociale Italiano, già redat­tore capo de Il Tevere e di Difesa della Razza,  è stato deferito alla Com­missione Provinciale per il Confino quale elemento pe­rico­loso all’esercizio delle libertà democratiche, non solo per l’acceso fanatismo fascista dimo­strato sotto il passato regime e particolarmente in periodo repub­blichino, ma più ancora per le sue recenti manifesta­zioni politiche di esaltazione dell’infausto ventennio fa­scista e di propaganda di principi sovvertitori delle istituzioni democratiche ”. Almiran­te non andò al con­fino perché era ben protetto.

Nel 1960 il MSI sostenne il governo Tambroni, provocando a  Genova la reazione degli antifascisti. Nel 1970 sostenne la rivolta autonomista di Reggio di Calabria  e alcuni suoi esponenti furono coinvolti in episodi di eversione e nella ‘strategia della tensione’.

Come mai il partito neofascista ha potuto svolgere liberamente attività politica fino alla svolta di Fiuggi del 1995, quando Fini fondò Alleanza Nazionale? La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, approvata dopo lungo dibattito dai costituenti, vietava “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, ma non espelleva definitivamente dalla vita politica i suoi capi responsabili ; potevano essere rieletti dopo  cinque anni.

Perché il MSI, partito chiaramente neofascista, non è stato sciolto? L’art. 3 della Legge Scelba del 20 giugno 1952,  “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale”, recita:

Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro

per l’interno, sentito il Consiglio dei ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni

dell’associazione, del movimento o del gruppo”.

Le disposizioni di questo articolo  non sono state mai applicate  Per i reati commessi dai neofascisti la legge stabiliva di comminare solo sanzioni penali e multe.

La Legge Mancino del 25 giugno 1993, “ Modifiche a disposizioni vigenti”, nell’art 4, conferma solo le sanzioni penali e pecuniarie per  “chi  pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del  fascismo,  oppure  le sue finalità antidemocratiche.”

Conclusione: gli eredi del MSI, nemici della Costituzione nata dalla Resistenza contro la dittatura nazifascista, democraticamente eletti, agevolati dalla debole opposizione degli antifascisti, hanno conquistato il potere. EVVIVA!!!

Filippo Paziente




BUON ANNO a tutti gli amici

Con la speranza che il 2023 sia un anno migliore per tutto il mondo, che le guerre cessino al più presto, che le malattie vengano sconfitte e che tutti gli uomini e le donne del pianeta possano vivere dignitosamente in un clima di pace, democrazia e libertà.

Auguri

Tommaso Coletti




È MORTO BENEDETTO XVI. Ecco chi era il Papa emerito

Una sintesi della vita e del pontificato di Joseph Ratzinger, per capire l’importanza e la portata della sua azione nella Chiesa universale e per la pace e il dialogo

di Lucandrea Massaro

Sabato, 31 dicembre 2022

“Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni.” Con queste parole il Direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni ha informato il mondo del decesso del Santo Padre Benedetto, si apprende inoltre dalle fonti vaticane che dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa Emerito sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per permettere il saluto dei fedeli.

Ma chi era il primo papa emerito della storia moderna?

Papa Benedetto XVI, il cui nome di battesimo era Joseph Ratzinger, è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Germania. Ha studiato teologia e filosofia presso l’Università di Monaco di Baviera e l’Università di Ratisbona, e nel 1951 è stato ordinato sacerdote.

Gli anni della docenza e del Concilio

Nel 1959 Ratzinger è stato chiamato a insegnare teologia dogmatica presso l’Università di Bonn, dove ha lavorato fino al 1963, quando è stato trasferito all’Università di Münster. Nel 1964 è stato nominato professore ordinario di teologia dogmatica presso l’Università di Tübingen, dove ha insegnato fino al 1966, quando è stato chiamato a insegnare presso l’Università di Ratisbona. Partecipa inoltre al Concilio Vaticano II in qualità sia di perito conciliare e membro di diverse commissioni, sia di consigliere del cardinale Joseph Frings che egli, ancora da Papa, definirà come “un padre”.

Da vescovo a Monaco a “Panzerkardinal” a Roma

Nel 1977 Ratzinger è stato nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga e cardinale dal Papa Paolo VI. Ha servito come collaboratore di Giovanni Paolo II fin dall’inizio del suo pontificato, nel 1978, e nel 1981 è stato nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, una posizione che ha ricoperto fino al suo elezione come Papa nel 2005.

Come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Ratzinger è stato responsabile della promozione e della difesa della dottrina cattolica, in particolare in materia di fede e morale. Ha anche lavorato a stretto contatto con Giovanni Paolo II sulla riforma delle congregazioni romane e sulla preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.

L’elezione a Pontefice

Il 19 aprile 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, Ratzinger è stato eletto Papa dai cardinali riuniti in conclave. Ha scelto il nome di Benedetto XVI in onore di Papa Benedetto XV, che aveva cercato di promuovere la pace durante la prima guerra mondiale.

Come Papa, Benedetto XVI ha cercato di promuovere l’unità e la comunione all’interno della Chiesa cattolica e di rafforzare i legami con le altre religioni. Ha anche lavorato per promuovere la pace e la giustizia sociale a livello internazionale, e ha espresso preoccupazione per la situazione dei cristiani perseguitati in diverse parti del mondo.

Nel suo pontificato, Benedetto XVI ha affrontato diverse sfide, tra cui lo scandalo della pedofilia nella Chiesa cattolica e le tensioni con l’Islam. Tuttavia, ha anche avuto numerosi successi, come il suo viaggio in Terra Santa nel 2009, durante il quale Papa Benedetto XVI ha incontrato sia il Presidente dello Stato d’Israele Shimon Peres che il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas, dimostrando il suo impegno per la pace nella regione. Ha inoltre visitato luoghi santi per i cristiani, ebraici e musulmani, promuovendo il dialogo interreligioso e l’unità tra le diverse fedi.

Durante il suo pontificato, Papa Benedetto XVI ha anche pubblicato diversi scritti e messaggi, tra cui l’enciclica “Deus Caritas Est” sull’amore cristiano, l’enciclica “Spe Salvi” sulla speranza cristiana e il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2010 sulla nonviolenza.

Il suo pontificato è stato segnato anche da alcune questioni, come la sua opposizione all’ordinazione di sacerdoti donne e il suo netto rifiuto di ordinare preti omosessuali. Inoltre, durante il suo mandato ci sono stati numerosi scandali legati alla pedofilia nella Chiesa cattolica, e Papa Benedetto XVI è stato accusato di non aver fatto abbastanza per affrontare il problema e proteggere i bambini, ma in realtà le attività del Papa per combattere questa piaga sono molteplici.

La rinuncia: un atto d’amore non “il gran rifiuto” dantesco

Il 28 febbraio 2013, Papa Benedetto XVI ha annunciato pubblicamente la sua intenzione di rinunciare al suo incarico, diventando il primo Papa a dimettersi dal 1378. Ha lasciato il suo incarico il 28 febbraio di quell’anno, e il 13 marzo 2013 è stato eletto il suo successore, Papa Francesco.

Dopo il suo ritiro, Papa Benedetto XVI ha continuato a vivere in Vaticano, dedicandosi alla preghiera e allo studio, abitando nel piccolo monastero Mater Ecclesiæ, assistito da alcune religiose, le Memores Domini, e dal suo segretario personale, monsignor Georg Gänswein. Nel 2016 ha pubblicato “Luce del mondo. Il papa, la Chiesa e i segni dei tempi.“, libro-intervista con il giornalista tedesco e biografo, Peter Seewald, in cui espone le sue riflessioni sulla fede cristiana e sulla sua esperienza come Papa. Ha anche continuato a ricevere visite di amici e collaboratori, e a partecipare a alcuni eventi pubblici.

Il ritorno alla casa del Padre nel 2022

Il suo motto episcopale era “Cooperatores Veritatis“, cioè “Collaboratori della verità” e sia da cardinale che da pontefice ha sempre cercato di restare fedele a questo proposito, anche per questo motivo le recenti accuse della commissione indipendente che ha accertato una mala gestione nella diocesi di Monaco per quanto riguarda gli abusi, lo hanno molto provato.

Joseph Ratzinger, si è spento oggi 31 dicembre 2023 a 95 anni: è stato il pontefice più longevo superando di gran lunga Leone XIII, Benedetto XV e Pio XII che è arrivato fino a 82 anni, così come Giovanni XXIII, Paolo VI morto a 80, Giovanni Paolo II a 85.

In conclusione, Papa Benedetto XVI è stato un gigante del nostro tempo, che ha lavorato per promuovere l’unità e la comunione all’interno della Chiesa cattolica e per rafforzare i legami con le altre religioni. Ha affrontato, durante il suo pontificato, diverse sfide ma ha anche ottenuto numerosi successi e lascerà un’importante eredità spirituale.

https://it.aleteia.org/2022/12/31/e-morto-benedetto-xvi-ecco-chi-era-il-papa-emerito/



BUON ANNO A TUTTI di vero cuore

Un anno impegnativo e di intenso lavoro, ma carico di grandi emozioni. Costruiamo insieme il futuro

Chieti, 31 dicembre 2022. Ho sempre vissuto questi giorni di fine anno con profondo coinvolgimento emotivo ed intima riflessione. I giorni che stiamo vivendo sono per tutti giorni di festa, di allegria, di buoni propositi per il nuovo anno che ci apprestiamo a vivere, ma per me è anche un momento di riflessione. Sento il dovere morale prima che istituzionale, di fare il bilancio dell’anno trascorso.

E chiedo scusa a tutti fin da subito se in questi 12 mesi da presidente della Provincia non sono riuscito a portare a compimento i progetti avviati e a raggiungere gli obiettivi prefissati per questo anno, ma vi assicuro, fin da ora, che mi adopererò affinché siano realizzati, progettando e pianificando poi il domani insieme.

E vi chiedo scusa anche se non sono stato sempre presente, da presidente così come da sindaco. I due ruoli affidati, che con orgoglio ed onore ho accettato, impongono a volte delle rinunce fisiche che spero e mi auguro di poter colmare nei giorni a seguire.

È stato un anno impegnativo e di intenso lavoro. La nostra è una Provincia meravigliosa che dalla costa arriva alla montagna abbracciando le colline con tutte le diverse problematiche che ciascuna comunità ha e che impongono un diverso approccio alla risoluzione dei problemi e delle richieste che ovviamente ognuno ha, a beneficio e salvaguardia della propria comunità nell’interesse generale di tutti.

Tanti gli interventi sulla messa in sicurezza della viabilità. Tanti quelli sui nostri istituti scolastici. Alta l’attenzione che abbiamo voluto riservare alla Via Verde Costa dei Trabocchi, infrastruttura da tutelare e promuovere e che vedrà il prossimo 6 maggio la “Grande Partenza” del Giro d’Italia.

Tanta l’attenzione che abbiamo rivolto anche ai fondi del PNRR, contributi che siamo riusciti ad intercettare come i 5 milioni di euro per la spesa di progettazione definitiva ed esecutiva per tre progetti importanti quali l’adeguamento della Fondovalle Sinello-Cena-Treste, per la rifunzionalizzazione delle ex stazioni ferroviarie della Via Verde e la realizzazione di una nuova strada a scorrimento veloce di collegamento tra il Comune di Lanciano e la SS652 Fondovalle Sangro.

Diversi poi i tavoli avviati con l’organo di Prefettura che ringrazio per il gran lavoro e la grande attenzione che riserva alle nostre Comunità.

Costante e continuo il dialogo con tutte le Forze dell’Ordine, operose e pronte ad intervenire e a pianificare e programmare la sicurezza di tutti noi e la salvaguardia del nostro patrimonio.

Un anno di intenso lavoro, ma anche carico di emozioni. Ho vissuto momenti felici ma anche giorni difficili, quelli in cui sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze.

Ma con il vostro affetto e la vostra vicinanza, ho trovato la forza di affrontarli. Non dimentico il grande affetto e la solidarietà che ho ricevuto da tutti per quanto accadutomi lo scorso 4 dicembre.

Grazie!

Questo anno appena trascorso, dopo i due anni segnati dalla pandemia che ha sconvolto le nostre vite e portato dolore e sofferenza, è stato contrassegnato dall’inizio della guerra in Ucraina. Ed è a quel popolo e a tutti i popoli feriti dai conflitti dimenticati che desidero rivolgere il mio pensiero e la mia preghiera affinché il 2023 porti la fine dei conflitti!

L’augurio che poi sento di rivolgervi oggi è quello di guardare con fiducia e speranza al nuovo anno, ed io voglio farlo insieme a voi che siete la mia forza. Voi rappresentate per me il volto autentico delle nostre Comunità: quello laborioso, solidale ed operoso. Quello sempre pronto a donare un sorriso e una mano tesa ai più bisognosi! E lo avete dimostrato ancora una volta con il popolo ucraino che avete ed abbiamo accolto a braccia aperte, perché siamo tutti figli di questa terra!

Ma questo legame di fratellanza e di comunità va continuamente rinsaldato e va costantemente accompagnato dall’azione responsabile, dalla lealtà, dall’integrità morale e istituzionale di chi come me si trova a svolgere pro-tempore un incarico pubblico.

Unità istituzionale e unità morale sono le due espressioni che mi tengono unito a voi, ma che ci devono tenere tutti uniti.

Permettetemi di rivolgere un sentito grazie e un augurio speciale al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per aver accettato con spirito di servizio ed amore per la nostra Nazione, di continuare ad essere guida e pilastro del nostro Paese. Desidero poi rivolgere un augurio affettuoso e un ringraziamento sincero a Papa Francesco, messaggero di Pace e Fratellanza!

Un Grazie di Cuore lo rivolgo poi alla squadra che mi è accanto: Arturo Scopino, Davide Caporale, Filippo Di Giovanni, Sergio Furia, Carlo Moro, Angelo Radica e Massimo Tiberini, rappresentanti come me di questa meravigliosa provincia. Senza il loro apporto e supporto, senza la loro operosità e laboriosità, senza la loro competenza e professionalità, i progetti portati a compimento quest’anno, quelli già avviati e quelli prossimi a partire, oggi non li avremmo potuti raccontare.

Ma un ringraziamento desidero rivolgerlo anche ai consiglieri di minoranza. Hanno dimostrato in questo anno responsabilità perché oltre le appartenenze politiche c’è il bene e la salvaguardia delle nostre comunità.

Grazie poi ai dipendenti della Provincia e dei Comuni, ai loro sindaci ed amministratori per quello che fino ad oggi abbiamo fatto insieme e per quello che faremo da qui a venire, ma anche per quello che hanno fatto e faranno per le loro singole comunità.

Un pensiero e una preghiera desidero rivolgerla poi a chi non c’è più, a chi ha perso la vita sul posto di lavoro e alle vittime di femminicidio. Il mio auspicio è che nell’anno che ci accingiamo a vivere non sentiremo più queste tristi e dolorose notizie.

Non chiudiamo gli occhi alla realtà, ma la stessa sia base e motore per ripartire e per colmare i solchi che si sono creati nelle nostre vite e nelle nostre società e per risolvere tutte le problematiche esistenti.

Facciamoci dunque tutti carico dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. Solo così potremo costruire la nostra società del futuro!

Concludo ringraziando e augurando un sereno Anno Nuovo ai medici, agli infermieri, agli operatori sociosanitari, agli ausiliari, alle Forze dell’Ordine, alle Protezioni Civili, alle associazioni di volontariato e ai volontari tutti che, con abnegazione, garantiscono ogni giorno sicurezza e serenità a ciascuno di noi.

Un augurio lo rivolgo infine anche a tutti gli operatori economici e a tutte le realtà produttive della nostra Provincia, motore di questa economia nonostante le molteplici difficoltà legate in primis alla crisi energetica.

Grazie di Cuore a tutti e Buon 2023!

Alle nostre Comunità, alla nostra Provincia, alla nostra Regione!

E alla nostra Italia!

Francesco Menna

Presidente della Provincia di Chieti




SPARTITI DIVERSI in Concerto di Natale

L’Associazione culturale ArteMind, presieduta da Angela Rossi, promuove il Concerto Natalizio del Gruppo Spartiti diversi, il 5 gennaio presso il Museo  Barbella alle ore 18:30 per augurare a tutti un buon 2023

Chieti, 31 dicembre 2022. Il gruppo, di giovanissima formazione (ottobre 2021), ma con all’attivo già numerosi concerti in regione e fuori, si propone lo studio della musica pop, gospel, soul, riadattandola al proprio gusto interpretativo e soprattutto riesplorandola in chiave polifonica, laddove la verticalità delle note si fonde perfettamente con il tessuto strumentale sottostante.

Il repertorio, prevalentemente indirizzato al gospel contemporaneo, si è poi aperto in seguito all’esplorazione polifonica di alcune grandi “hits” del passato della musica pop; per cui alle grandi composizioni dei maestri della black music religiosa come Hezekiah Walker e Andrè Crouch, si alternano grandi opere del pop mondiale di autori come M. Jackson, R Kelly, Queen, Heart Wind and Fire, Toto.

Nel periodo natalizio verranno eseguite anche canzoni della tradizione, ma sempre nello spirito e nel gusto interpretativo molto “cool” del gruppo, rendendo il repertorio ancora più “natalizio di quanto lo sia già”.

Ne deriva uno spettacolo emozionante e coinvolgente per l’ascoltatore, anche il più esigente. Il gruppo è costituito da vocalist di disparata provenienza; voci liriche con grande esperienza in Gruppo TIM – Uso Interno – Tutti i diritti riservati.

Opere e produzioni musicali in tutto il mondo si fondono con voci “naturali” tutte con grande esperienza nel campo della black music o della musica corale in genere. La band è costituita da validissimi musicisti con all’attivo collaborazioni nel campo di competenza molto rilevanti.

Il gruppo è composto da Mariarita D’Orazio, Soprano, Vocalist, Sonia Di Renzo, Soprano, Vocalist, Nara Montefusco, Alto, Vocalist, Angela Razzi, Alto, Vocalist, Silvia Splendore, Alto, Vocalist, Enrico Leonzio, Tenore, Vocalist, Paolo Zenni, Tenore, Vocalist, Loris Ricci, Keyboard, Maurizio Di Renzo, Bass, Luciano Serraiocco, Drums, Enrico Leonzio, Sax.




BUON ANNO  a pedali

Pescara ciclopolitana

Pescara, 31 dicembre 2022. Vogliamo cogliere due eventi importanti del 2022: il primo, di carattere nazionale, il varo del Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC) (Decreto ministeriale del 23 agosto); il secondo, di carattere locale, l’approvazione del Biciplan da parte della Giunta del Comune di Pescara.

Il Piano Generale della Mobilità Ciclistica, previsto dalla L. 2/2018: “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”, sarebbe dovuto e doveva essere redatto entro i successivi sei mesi Sono passati quattro anni ma l’essenziale è che sia stato approvato e i tecnici di FIAB, in modo del tutto volontaristico, hanno dato un contributo essenziale alla sua redazione.

Il Biciplan del Comune di Pescara è un piano di settore del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Recentemente adottato dal Comune di Pescara, il Biciplan indica come realizzare la rete ciclabile urbana e in generale promuove la mobilità ciclistica, e anche in questo caso c’è stato il nostro contributo con un dialogo costruttivo con i progettisti.

Questi due fondamentali strumenti impegnano i governi centrale e locale a sviluppare concretamente l’uso della bicicletta per noti motivi: diminuzione del traffico veicolare motorizzato privato per la lotta all’inquinamento, la mitigazione della crisi climatica e una maggiore sicurezza sulle strade, risparmio energetico, sviluppo dell’economia dei territori, maggiore coesione sociale, tutela della salute, benessere e stili di vita migliori.

A Pescara, come in molte altre città, le persone dichiarano di non usare la bicicletta per motivi di sicurezza Nonostante ciò, i dati rilevati dalla nostra associazione e dal Comune di Pescara descrivono due scenari interessanti:

nei 12 anni di rilevazioni effettuate in un giorno di settembre durante la Settimana Europea della Mobilità, sono stati sempre rilevati tra 2.500 e 3.000 ciclisti tra le 7:30 e le 9:30, persone che si spostano evidentemente per recarsi al lavoro;

i 4 totem contabici installati sulle piste ciclabili di Via Leopoldo Muzii, Lungomare Matteotti, Via Valle Roveto, Lungomare Cristoforo Colombo, nell’ambito del progetto PESOS (PEscara SOStenibile) sostenuto con decisione dall’Assessorato comunale alla mobilità guidato da Luigi Albore Mascia, dal 1° gennaio al 28 dicembre 2022 hanno rilevato 1.602.317 passaggi, 160.623 in più del 2021, anche per effetto dell’aumento dei monopattini.

Cosa augurare per il 2023 per la mobilità ciclistica? A livello nazionale i segnali non sono incoraggianti, anche alla luce dello “scippo” dei 94 milioni di euro già destinati ai comuni per la mobilità ciclistica. Nella nuova legge di bilancio sono stati poi inseriti solo 10 milioni per lo stesso obiettivo: con 94 milioni di euro si realizzano dai 3 ai 4 km di autostrada!

A Pescara auguriamo un ulteriore e deciso passo in avanti verso gli obiettivi di miglioramento della vivibilità citati sopra, che prevedono la diminuzione del traffico veicolare motorizzato privato ed il conseguente sviluppo della mobilità sostenibile con biciclette e trasporto pubblico locale.

Per stimolare di più i governi e per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento e di svago chiediamo a coloro che seguono le nostre attività di continuare o di iniziare a sostenerci sottoscrivendo la tessera e di collaborare con noi per realizzare iniziative sempre più incisive.

Buon 2023 a pedali a tutti e tutte

Il Consiglio Direttivo di FIAB Pescarabici




SEMPRE IN GUERRA nella divisione fra buoni e cattivi

I buoni propositi per l’anno nuovo. Vincere il male dentro di noi

La celebrazione della vita da una parte con i festeggiamenti del Natale che si allargano e si diffondono nei luoghi più impensabili; dall’altra le celebrazioni della morte, con la recrudescenza inquietante degli ultimi tempi.

Umanità dissennata, squilibrata, regredita?

Cosa possiamo dedurre da quanto accade nel mondo, nei nostri ambienti, fin dentro le mura domestiche?

Siamo noi, la nostra civiltà, i nostri modi di vivere, di pensare, le nostre personalità che stanno subendo trasformazioni decisive.

In questo insistente modernismo, stiamo diventando sempre più terreno fertile per ogni sorta di nefandezza, per ogni genere d’indecenza, per ogni  forma d’immoralità.

Il male trova alloggio agevole nelle nostre vite, incastrandosi in modo lento ed insospettabile nei meandri dei nostri ruoli, dei nostri pensieri e delle nostre convinzioni.

Basta seguire la breve cronaca di una giornata o scorrere le pagine dei social per farsi l’idea di cosa viviamo.

Indifferenza, opportunismo e falsità, sempre loro a guidare la marcia di una guerra continua contro cattivi, brutti ed inutili: contro i cosiddetti nemici. Un mondo dunque diviso fra buoni e cattivi; un mondo sempre in guerra contro i (poveri) nemici del momento.

Nemici?

Si, i nemici ci sono davvero ma sono incredibilmente dentro di noi. Non c’è un mondo di buoni e cattivi, come sembrerebbe, ma un mondo che invece vive nel disagio.

Umanità nel disagio sempre alla ricerca di un appagamento.

Bisogni veri, falsi a metà; bisogni, comunque, che vengono da dentro.

Ecco allora: siamo noi il campo battaglia dei bisogni. Il campo dove il vero nemico vorrebbe averla vinta sulle passioni, sulla coerenza e sulla sincerità.

Una guerra, dunque, contro la verità che, inevitabilmente, si materializza fuori di noi nella celebrazione della menzogna, dei disastri e della morte.

Possiamo fare tutti i buoni propositi che vogliamo, dire tutto quello che passa la mente edulcorata, promettere tutto il bene del mondo e credere e far credere perfino alla befana o all’asino che vola; se non comprendiamo che la vera guerra bisogna combatterla e vincerla dentro di noi è inutile ogni sforzo: disastri inevitabili per quelli che stanno accanto, per quelli che dipendono, che attendono e che vivono intorno. Poveri loro.

Buoni propositi per l’anno nuovo sicuramente, ma solo quelli veri: vincere davvero contro il nemico vero: il male dentro di noi.

NM

Foto: documentazione.info




GOVERNO MENZOGNERO! Dopo annunci roboanti zero proroghe sui tribunali

Milleproroghe. Già pronto emendamento

Roma, 31 dicembre 2022. Questo governo fa annunci roboanti, promette grandi cose e poi non ottiene nulla. Nella scorsa consiliatura abbiamo lavorato pancia a terra per la proroga dei tribunali, oltre alla riattivazione delle piante organiche, necessaria per non far morire di morte naturale i quattro tribunali abruzzesi, ma adesso nel Milleproroghe uscito in gazzetta non c’è nessun accenno alla faccenda. Nulla! Praticamente la montagna ha partorito un topolino, anzi, ha direttamente abortito, fallendo miseramente. Negli ultimi mesi ci sono stati diversi incontri tra il ministro Carlo Nordio e i sottosegretari delle diverse forze politiche di maggioranza con i presidenti degli ordini dei quattro tribunali abruzzesi e i sindaci dei territori interessati, incontri dai quali sono stati esclusi gli esponenti dell’opposizione, a differenza di quanto è accaduto negli anni passati dove la partecipazione era aperta a tutti. Ma ora non è certo il momento di rimanere con le mani in mano. Ho già pronto un emendamento che presenterò al Milleproroghe. La battaglia per la difesa dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto prosegue senza sosta coerentemente con quanto fatto finora.

Sen.  Gabriella Di Girolamo                                                                             

Capogruppo M5S Commissione Ambiente e Infrastrutture in Senato




CINEMA ZAMBRA, le novità

Ecco la programmazione dall’1 all’8 gennaio 2023

Ortona, 31 dicembre 2022. Al Cinema Zambra, grazie a Ciakcity e Unaltroteatro, anche il Capodanno porta novità sul grande schermo; ecco la programmazione dal 1° gennaio all’8 gennaio 2023.

Tutti i giorni alle ore 18 ci sarà Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo desiderio, film diretto da Joel Crawford, che racconta come il coraggioso micio si ritrovi coinvolto in una nuova avventura che lo porterà in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. È un film di genere animazione, avventura distribuito da Universal Pictures.

Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto doppiato da Antonio Banderas, sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto”.

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati, contro ogni buon senso, da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro. Insieme, il trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner, e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo.

Tutti i giorni alle ore 20.30 ci sarà The Fabelmans: un film di genere drammatico del 2022, diretto da Steven Spielberg, con Gabriel LaBelle e Michelle Williams. Distribuito da 01 Distribution. è una storia semi-autobiografica, basata sull’infanzia e l’adolescenza del regista e in particolare si ispira al periodo trascorso in Arizona. Il film racconta la storia di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle), un ragazzo cresciuto tra l’Arizona e la California tra gli anni ’50 e ’60, che grazie all’amore di sua madre (Michelle Williams) per la musica e il cinema, si appassiona anche lui alla settima arte.

Il giovane scopre uno sconvolgente segreto familiare e si rifugia nella magia del cinema, che con il suo potere salvifico può aiutarlo a vedere la verità. Gli altri protagonisti principali del film sono Paul Dano, che interpreta Burt, il padre di Sammy e Seth Rogen, un amico della famiglia.




VISITA ALLA CASA Circondariale di Pescara

Giovedì 29 dicembre Alessio Scandurra e Giovanna Fanci, per l’Associazione Antigone, sono stati in visita alla Casa Circondariale di Pescara.

Pescara, 31 dicembre 2022. L’istituto, che risale agli anni ‘60, versa in buone condizioni a seguito di significativi interventi di manutenzione per cui oggi, come previsto dalla legge, le celle di tutte le sezioni sono provviste di doccia ed acqua calda.

A fronte di una capienza regolamentare di 272 posti, i presenti erano 353, con un tasso di affollamento dunque del 130%, superiore alla media nazionale ma meno alto che in passato, quando le presenze hanno superato le 500 unità. Significativa la carenza di personale di polizia, 115 gli agenti contro i 167 previsti in pianta organica, con una media dunque di 3 detenuti per ogni agente, un dato notevolmente più basso della media nazionale.

Nonostante questo, la struttura non sembra presentare gravi criticità ed il clima appare sereno. Probabilmente anche per il numero elevato di persone impegnate nelle attività scolastiche, che si svolgono in un ampio spazio ad hoc collocato sopra le lavorazioni e ben attrezzato, e per le molte impegnate in attività lavorative, anche grazie alla presenza di un calzaturificio che da solo impiega ben 25 detenuti. Gli operatori ci segnalano però alcune difficoltà nel comparto salute, in particolare legate al fatto che i medici di guardia cambiano ogni due mesi, impedendo che si possa instaurare un rapporto di conoscenza e fiducia tra medici e pazienti detenuti.

Desta inoltre preoccupazione la situazione dei molti detenuti affetti da disagio psichico. Secondo i dati che ci sono stati forniti, sono circa 60 quelli che assumono regolarmente stabilizzanti dell’umore, antipsicotici o antidepressivi. In istituto è presente una Articolazione per la salute mentale, che appare ben gestita e adeguatamente attrezzata, nonostante la mancanza di un tecnico per la riabilitazione psichiatrica. Ma dispone di pochi posti ed era piena al momento della visita, per cui detenuti affetti da patologie anche importanti restano in sezione, o vengono temporaneamente collocati in spazi non adeguati, con le difficoltà che la cosa comporta sia per la convivenza con gli altri detenuti che per il lavoro del personale di polizia.




IN ARRIVO STANZIAMENTI

Anche per la riqualificazione della pista di pattinaggio

Bocchino (Lega): dalla Regione fondi per il ricostituendo Cnos-FAP di Vasto

Vasto, 31 dicembre 2022. I primi di novembre avevamo assunto un impegno ed oggi possiamo affermare di averlo mantenuto. La legge di Bilancio della Regione Abruzzo concede la somma di cento mila euro all’istituto salesiano S. Giovanni Bosco di Vasto quale contributo straordinario per interventi di sistemazione e messa a norma del centro di formazione professionale sito in via S. Domenico Savio.

Ad annunciarlo la consigliera della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino prima firmataria dell’emendamento all’Art. 1 della Legge di Bilancio approvata dalla Regione Abruzzo in queste ore.

Lo avevamo detto allora e lo ribadiamo quest’oggi. Il nostro impegno al fianco dell’iniziativa di riportare il Centro di formazione a Vasto è convinto perché riteniamo che lo stesso possa aiutare in modo decisivo a soddisfare le richieste professionali delle aziende dell’intero territorio del basso chietino e risultare un volano di rilancio economico del tessuto industriale che resta il primo generatore di Pil di tutto il vastese e non solo.

L’obiettivo di raggiungere quanto auspicato anche dal presidente nazionale Cnos-FAP don Mario Tonini ora ha basi concrete grazie al finanziamento che nel 2023 la Regione Abruzzo garantirà.

Aggiunge la portavoce regionale della Lega.

Ancora una volta  abbiamo dimostrato vicinanza alle problematiche del territorio noncuranti del clamore mediatico, ma badando al raggiungimento di un risultato che avrà ricadute benefiche su tutta la comunità’. ‘Voglio ringraziare in primis l’assessore Quaresimale per il sostegno che ha dato a questa nostra iniziativa ed i colleghi che hanno voluto condividere la presentazione dell’emendamento che mi vede prima firmataria.

La Lega a Vasto in questi anni attraverso tutta la filiera ha garantito fondi per le nuove scuole, per l’aggiornamento tecnologico delle stesse, per la riqualificazione di aree e strutture da S. Antonio Abate alla Marina.

Ed in attesa delle risultanze dell’impegno anche per i progetti ricadenti nel programma PINQUA che riqualificherà l’area della villa Falcone Borsellino nel quartiere S. Paolo e porterà a realizzare una nuova area verde attrezzata lungo l’ex via Alborato, a proposito di Vasto Marina Sabrina Bocchino annuncia anche la concessione di fondi al Comune di Vasto pari a 65 mila euro per la riqualificazione della pista di pattinaggio.

Un’area che per tanti anni non ha subito interventi migliorativi pur ricadendo in una delle parti turistiche della città e che ora, finalmente oserei dire, potrà trovare nuovo slancio.

Grazie alla Lega ulteriori fondi sono destinati, tra gli altri, al Comune di Fresagrandinaria per la messa in sicurezza delle strade, di Guilmi per l’acquisto di un mezzo spazzaneve, di Monteodorisio per l’acquisto di uno scuolabus, di Villalfonsina per il Parco giochi Giardini Morandici e la riqualificazione dei vicoli, di Pollutri per la valorizzazione ecoturistica del Bosco di don Venanzio, per la Protezioni civile di Scerni e di Vasto per l’acquisto di mezzi ed altri interventi nei comuni di Guardiagrele, Casacanditella, Tornareccio, Villa S. Maria, Torrevecchia Teatina e Gamberale e per attività nei comuni di Vasto, Lanciano, Canosa Sannita, San Salvo, Casalbordino, Furci, Fossacesia e Perano.




SISMA 2016: nuova programmazione per le chiese

Via alle delocalizzazioni di Arquata del Tronto e Accumoli

Roma, 30 dicembre 2022. Approvato oggi in Cabina di Coordinamento sisma 2016 un altro importante pacchetto di Ordinanze per accelerare la ricostruzione dei centri più colpiti, ed impegnare nuove risorse per la ricostruzione e riparazione degli edifici di culto danneggiati dal terremoto. La Cabina ha inoltre definito le nuove scadenze per la ricostruzione privata e pubblica, in accordo con il Dipartimento di Protezione civile per quanto riguarda i progetti dei beneficiari di Contributo di autonoma sistemazione e di Soluzioni abitative d’emergenza.

Le ordinanze speciali

Le Ordinanze emanate dal Commissario Straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, sulle quali si è trovata l’intesa dei sindaci e dei presidenti delle quattro regioni, riguardano le frazioni di Arquata del Tronto, Amatrice, Norcia ed un quartiere di Pioraco. Nella scorsa Cabina avevano ricevuto l’intesa anche le Ordinanze relative alle delocalizzazioni di Accumoli e al centro storico di Preci. Le Ordinanze speciali individuano e finanziano interventi e procedure semplificata per le opere di ricostruzione pubblica più complesse, necessarie per un effettivo avvio della ricostruzione privata. Dopo un primo pacchetto di interventi in deroga che nell’ultimo anno hanno riguardato principalmente i centri storici più colpiti, ora che quegli stessi Comuni si sono dotati anche per le frazioni dei Piani straordinari di ricostruzione e dei Piani attuativi, si sono potute definire le relative Ordinanze speciali per accelerare gli interventi pubblici e dare così una prospettiva temporale chiara anche alla progettazione della ricostruzione privata. Nella prossima Cabina di coordinamento saranno esaminati invece i testi relativi alle Ordinanze speciali di San Severino, Bolognola, Serravalle del Chienti e Campotosto, rinviate su richiesta delle Regioni interessate.

Con L’Ordinanza speciale di Arquata del Tronto, dopo l’approvazione definitiva dei Piani urbanistici attuativi da parte del Comune lo scorso 2 dicembre, si finanziano con 36,4 milioni di euro interventi che consentano di sistemare i dissesti, realizzare i sottoservizi e ripristinare la viabilità nelle frazioni di Pretare, Piedilama, Vezzano, Pescara del Tronto, Tufo, Capodacqua e Trisungo. L’Ordinanza stanzia anche le risorse per la delocalizzazione di Pescara del Tronto, che solo in parte sarà ricostruita dov’era. Le altre abitazioni saranno ricostruite in altre aree individuate dal Comune, per cui saranno necessarie opere di urbanizzazione precedentemente finanziate.

Anche ad Accumoli si avvia finalmente il piano per la delocalizzazione delle frazioni di Libertino, San Giovanni, Fonte del Campo, Illica e alcuni edifici del Capoluogo, che non possono essere ricostruiti perché si trovano in aree a forte rischio idraulico e di frana, o in versanti instabili, se non in prossimità dei fossi e degli alvei. A definire le aree di atterraggio degli edifici delocalizzati è un’integrazione al Programma Straordinario di Ricostruzione di Accumoli e per la loro realizzazione vengono introdotte procedure molto semplificate e si ricorrerà al nuovo istituto del permesso edilizio convenzionato.

Ad Amatrice, con circa 68 milioni di euro, comprensivi dei 25 milioni dell’Ordinanza 129/2022, si finanziano gli interventi di eliminazione delle situazioni di dissesto, di ripristino e realizzazione dei sottoservizi e di ripristino della viabilità, delle infrastrutture e dei cimiteri nel capoluogo e in 35 frazioni, sempre a seguito della definizione del Psr da parte del Comune. Con 6 milioni si finanzia inoltre la nuova viabilità del centro storico. L’Ordinanza introduce due importanti novità. La prima è l’istituzione del Presidio di qualità della Ricostruzione, con il compito di verificare nell’ambito dello sviluppo della progettazione degli interventi di ricostruzione degli edifici pubblici e privati del centro storico di Amatrice il rispetto dei caratteri architettonici tipici o peculiari, la coerente riproposizione o reinterpretazione degli stessi e la definizione di tutti gli elementi concorrenti alla caratterizzazione delle facciate, fornendo indicazioni prescrittive e raccomandazioni. La seconda è la definizione del cronoprogramma per la ricostruzione del centro storico, con la possibilità per la Struttura commissariale di intervenire con poteri sostitutivi in caso di mancato rispetto, garantisce ai cittadini una tempistica chiara anche per gli interventi privati.

A Norcia si interviene nelle frazioni di Campi Alto, e San Pellegrino. Nelle due frazioni, gravemente danneggiate dal terremoto, si dovranno ricostruire sottoservizi, accessi stradali e provvedere a mitigare i rischi idrogeologici. Per procedere in modo più rapido ed efficace, così da coordinare al meglio tutti i cantieri coinvolti, si procederà con un intervento di ricostruzione unitaria, che affronta tutti gli interventi pubblici e privati in modo coordinato e integrato. L’Ordinanza completa anche gli interventi nel centro storico di Castelluccio di Norcia, già oggetto di un’Ordinanza speciale in deroga dedicata. In totale l’Ordinanza stanzia 23,7 milioni di euro.

A Pioraco il PSR comunale, per il quale viene definita una procedura molto semplificata, definirà la delocalizzazione parziale del quartiere de Le Madonnette. Gli edifici che occupano l’area, adiacente al fiume e soggetta a rilevante amplificazione sismica, potranno essere ricostruiti in sicurezza ricorrendo a tecniche innovative, ma limitandone l’altezza, così che occorrerà delocalizzare le superfici in eccedenza, per le quali si introducono procedure innovative. Per tali interventi l’Ordinanza stanzia 8,3 milioni di euro.

A Preci si stanziano 34 milioni di euro per varie opere urgenti, tra le quali il Palazzo Comunale, la caserma, vari edifici pubblici, il cimitero, la frana di Roccanolfi.

Nuovo programma per la ricostruzione delle chiese

La Cabina ha raggiunto l’intesa anche sul nuovo elenco degli interventi di ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma. L’Ordinanza approvata oggi dispone la programmazione per 341 nuovi interventi, per un valore di 194 milioni di euro, tra cui 28 interventi, per un valore di 22 milioni, gestiti da enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, e altri 313 interventi gestiti dalle Diocesi e Arcidiocesi delle quattro regioni.

Altri 94 milioni di euro sono utili invece a integrare 91 progetti che avevano bisogno di ulteriori risorse a causa dell’aumento dei prezzi. In totale l’Ordinanza stanzia 286 milioni di euro.

Gli interventi finanziati per le chiese salgono quindi a 1.246, e risultano così finanziate il 62% delle chiese danneggiate.

Le nuove scadenze

I cittadini beneficiari di Cas o Sae che ancora non abbiano provveduto, come già comunicato in occasione della Cabina del 20 dicembre, possono presentare fino a domani (31 dicembre) il progetto di ricostruzione in forma semplificata, da completare poi entro il 15 marzo 2023. Chi non è riuscito a rispettare il termine potrà presentare il progetto, ma solo in forma definitiva, entro il 31 gennaio 2023. Per tutti gli altri progetti la nuova scadenza è fissata al 31 dicembre 2023.




MESSAGGIO della Regina della Pace

Santo Natale 25 dicembre 2022

Medjugorje, 30 dicembre 2022. “Cari figli!  Oggi vi porto mio Figlio Gesù perché siate la Sua pace e il riflesso della serenità e gioia del Cielo. Pregate, figlioli, perché siate aperti ad accogliere la pace, perché molti cuori sono chiusi alla chiamata della luce che cambia i cuori.

Sono con voi e prego per voi affinché vi apriate ad accogliere il Re della Pace che colma i vostri cuori di calore e benedizione.  Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”




CEDIMENTO DEL PONTE sul Salinello a Collerenti

Non ci sono danni alle persone

Teramo, 30 dicembre 2022. Nella notte tra ieri ed oggi il ponte che collega i comuni di Bellante e Sant’Omero – in località Collerenti, tra le provinciali 8 e 12 – ha ceduto. Non ci sono danni alle persone.

L’opera, realizzata in epoca immediatamente successiva alla Seconda guerra mondiale, era stata oggetto nel 2018 di un intervento di consolidamento delle fondazioni sulla pila “a sud”, che ricade quindi nel comune di Bellante, con fondi propri della Provincia. «Da un primissimo sopralluogo condotto dagli uffici tecnici, si è potuto riscontrare un cedimento della spalla lato Bellante che sembrerebbe non essere riconducibile al cedimento della fondazione e che, probabilmente, potrebbe essere riconducibile ad un sovraccarico non conforme ai limiti di carico imposti sulla strada», riferisce il dirigente dell’area Francesco Ranieri.

Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco e le squadre di primo intervento.

«Stamattina ho sentito il sottosegretario regionale Umberto D’Annuntiis e gli uffici del Genio Civile. Da un loro primo sopralluogo, si farà subito la messa in sicurezza con lavori per 200 mila euro. È già ipotizzabile che sarà necessario l’abbattimento e la ricostruzione per una previsione di spesa di circa 2 milioni di euro.»

«L’Italia ultimamente sta dimostrando che, su questi tipi di lavori, anche in meno di un anno si può ridare al territorio un’infrastruttura pronta. Sono però preoccupato: questi vecchi ponti erano stati costruiti per un’altra mobilità. Oggi invece, i mezzi che vi transitano hanno pesi diversi rispetto a cinquanta anni fa. Ci vorrebbe un “piano Marshall” in Italia per abbatterli e ricostruirli tutti.»

Conclude il presidente: «Adesso recuperare il tempo perso non sarà semplice ma possiamo e dobbiamo farlo.»




PRESUNTA AGGRESSIONE DA ORSO: i dubbi del Parco

In relazione alla notizia di stampa sulla presunta aggressione che un orso bruno marsicano avrebbe fatto ad un cittadino nell’area contigua del versante laziale del Parco si ritiene opportuno fare un po’ di ordine e chiarezza per evitare le tante possibili strumentalizzazioni.

Pescasseroli, 30 dicembre 2022. I fatti risalirebbero addirittura al 21 dicembre, cioè 9 giorni fa, e la prima notizia è arrivata al Parco la mattina del 22 quando l’interessato ha chiamato il Servizio di Sorveglianza per denunciare la scomparsa del proprio cane a seguito dell’evento, raccontato sommariamente, in una breve conversazione telefonica. La notizia, ovviamente delicata e meritevole di grande attenzione e approfondimento, ha immediatamente portato alcuni a contattare e raggiungere sul posto il sig. Rabbia sia per accertarsi sulle condizioni di salute, sia per supportarlo nella ricerca del cane che, stando alle indicazioni fornite poteva essere rimasto vittima egli stesso dell’aggressione da parte della femmina di orso oppure, visto che era stato riferito che aveva il guinzaglio, nella fuga, avrebbe potuto restare incagliato nel bosco ed essere vittima di aggressione da parte di altri predatori.

Immediatamente quindi sono state organizzate attività di ricerca che nei giorni successivi sono proseguite a cura dei Guardiaparco anche con l’impiego dei cani del Nucleo Cinofilo Antiveleno del Parco, fino a quando nel pomeriggio del giorno 23 dicembre il cane è stato ritrovato a San Donato in buone condizioni di salute, senza traccia di guinzaglio e riconsegnato al proprietario.

Il giovane, nel frattempo, ero tornato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cassino ed aveva, nelle interlocuzioni, che nel frattempo avvenivano per le ricerche del cane, riferito della prognosi riportata con la distorsione ad un piede e una abrasione/ferita all’addome, che lo stesso mostrava al Capoguardia del versante laziale consentendo anche di documentarla con una foto.

Fermo restando la solidarietà del Presidente e del Consiglio Direttivo del Parco, informati in occasione della riunione dello scorso 22 dicembre, espressa al giovane dai Guardiaparco, i toni della vicenda sono sembrati subito poco chiari perché nella zona dei fatti è stata più volte avvistata, anche nei giorni successivi, una femmina di orsa con due cuccioli dell’anno, senza che però mai la stessa abbia dato problemi di nessun tipo.

A destare perplessità però sono state soprattutto le informazioni riferite in merito allo svolgimento dei fatti: “….l’orsa che aggredisce e morde alla pancia……”; “….giovane e orsa che cadono insieme lungo il dirupo ….e lui che riesce a tenersi ad un albero fermando la caduta….”; il cane che sarebbe stato al guinzaglio, quindi davanti al suo padrone, che però evita l’orso e poi viene ritrovato palesemente senza guinzaglio, il tutto su un sentiero largo alcune decine di centimetri; questi e altri aspetti ancora, di cui, certamente, si parlerà nelle sedi opportune.

Di una cosa siamo sicuri, In Appennino non è mai stata registrata nessuna aggressione da orso ad una persona, e questo sarebbe in assoluto il primo caso, ma il condizionale è assolutamente d’obbligo proprio per le circostanze complessive relative a questa vicenda, alla dinamica raccontata ed ai molti lati oscuri che il racconto del giovane contiene.

Il Parco è ovviamente a disposizione per collaborare con le autorità competenti e fornire ogni supporto, come peraltro fatto nell’immediatezza dei fatti per la ricerca del cane, e lo farà anche con l’ausilio dei tecnici a cui è stata mandata la foto della zona in cui l’orsa avrebbe morso il Sig. Rabbia, a cui auguriamo una pronta guarigione e di ritrovare la giusta lucidità per raccontare un po’ meglio l’accaduto.




ANNO NUOVO, vita nuova

Magari! Questo detto popolare è usato solitamente per augurare un buon anno nuovo con la speranza che esso porti delle buone novità, migliori rispetto a quelle dell’anno precedente. L’augurio lo formuliamo ad ogni Capodanno, ma, da un po´di tempo a questa parte, esso sembra più un malaugurio che il vaticinio di buone cose.

Forse ne sa qualcosa Papa Francesco. Infatti, in occasione del suo 80º compleanno, a coloro che gli formulavano gli auguri rispondeva: “grazie, ma dirò una cosa che vi farà ridere: nella mia terra fare gli auguri in anticipo porta iella e chi fa gli auguri in anticipo è uno iettatore”.

Se così è, beh, noi non siamo in fondo granché superstiziosi, ma non si sa mai…  ecco… forse sarebbe opportuno evitare di formulare gli auguri manifestamente e affidarci silenziosamente al nostro cuore, ovvero a ciò che vorremmo si avverasse.

E di buone cose ne avremmo tanto bisogno: non a caso l’affanno, lo sconforto e, infine, l’apatia improntano a mestizia l’esistenza del genere umano. Guerre, carestie, povertà, recessioni, migrazioni, aggregazioni psicopolitiche, omologazioni sociali di massa e malaffare sono le cause di questo preoccupante stato di cose, in buona parte imputabile, secondo alcune rispettabili correnti sociologiche, alla tanto questionata globalizzazione.

Il malaffare, eterna piaga!

Ah, ecco, a questo proposito, prima che ci si perda in altre considerazioni, ci sia consentito aprire una parentesi sulla corruzione, definita dal Papa “il cancro che uccide l’uomo e la società”. Essa, in effetti, è esistita in ogni tempo, tant’è che già nel Vangelo molteplici sono le figure di corrotti: da Erode a Erodiade, fino ad arrivare a Giuda e così via. Ai nostri giorni, boh… si è perso il conto dei continui casi di malcostume e corruzione: con i recentissimi ‘Qatargate’ & Maroc-Leaks, con buona pace di Ulpiano, persino il sedicente tempio dell´«honeste vivere», l’Europarlamento, si trova coinvolto in una vera e propria bufera giudiziaria e avrà una bella gatta da pelare prima di venirne fuori; probabilmente non immacolatamente, stante l’osceno sinedrio di politicanti e spregiudicati affaristi che da tempo si aggirano nelle stanze del potere.

Altro che obiettare al nostro governo i limiti del POS e l’innalzamento dei contanti… guarda un po’… proprio per combattere la corruzione! Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere e, cogliendo la palla al balzo, troveremmo per davvero tanto da ridire ai moderni soloni e agli pseudo-moralisti di Bruxelles, ma questo discorso, nell’ottica del fenomeno complesso della globalizzazione, merita un bel capitolo a parte e, certamente, ce ne occuperemo quanto prima.

Il Nuovo Ordine Mondiale

Ritornando invece alla globalizzazione propriamente detta, ecco che le asserzioni dei sociologi circa i malefici effetti della stessa, neanche a dirlo, solleticano freneticamente la fantasia complottista e voilà: nasce il NWO (acronimo inglese di Nuovo Ordine Mondiale).

Il NWO, come è noto, pone a base di partenza un ipotetico gruppo oligarchico e segreto che influenzerebbe i destini dei popoli attraverso la globalizzazione economica, per poi prendere in maniera totalitaria il controllo del ‘gregge’ umano.

Ma v’è di più: Aggiungendo a questa altre supposizioni più o meno strampalate e, perché no, anche la teoria escatologica religiosa, caratterizzante spesso l’anticristo, si arriverebbe alla configurazione distopica di un mondo dalle seguenti caratteristiche: piatto; abitato da organismi cibernetici; e guidato da “angeli caduti”, massoni e illuminati. Insomma!

Ciò che conta è solo l’azione

Nulla di più vero: c’è chi sensatamente sostiene che i fatti confondono le teorie e che esse sono esposizioni senza valore se non confermate dalla realtà. Siamo d’accordo con queste affermazioni; oltretutto perché tecnicamente convalidate. Infatti, la globalizzazione e le connesse conseguenze non hanno per nulla prodotto l’ipotizzato dominio del mondo da parte dei poteri occulti, ma hanno fatto scaturire ben altro: una ‘Babilonia’ cui daremmo il nome di New World Disorder (Nuovo Disordine Mondiale).

Di conseguenza, le previsioni dei teorici del complotto si sono dimostrate fallimentari come, tanto per fare un esempio, quelle di Putin sulla guerra lampo in Ucraina. Tant’è.

In realtà, nel nuovo disordine in cui ci hanno infilati, il mondo di oggi è occupato precipuamente da una grande massa di automi, che vaga senza meta in un manicomio a cielo aperto. Ormai non si interloquisce più col Creatore, con i nostri simili, con sé stessi: imperversano, oltre all´accennata corruzione, la piaga della mediocrità culturale e spirituale; l´impecorimento delle genti; e il crogiolarsi nella rinuncia e nell´indifferenza. Non a torto il Santo Padre ha etichettato il nostro tempo con la dicitura “Globalizzazione dell’indifferenza”!

Ciò stante, sulla globalizzazione un dato è assodato: essa è sinonimo di omologazione, ovvero di unificazione delle sfere economiche, ideologiche, morali e associative di tutti i popoli del mondo. Ne viene di conseguenza che culture differenti andranno inevitabilmente ad amalgamarsi in un’unica dottrina sociale, dettata dalle leggi di mercato, e così perderanno le specificità, le radici e le ricchezze che le contraddistinguono.

E non solo. Purtroppo, a causa dell’omologazione, non miglior sorte toccherà ai vari settori del nostro stile di vita, non escluso quello eno-agro-alimentare, a noi italiani tanto caro: ci saranno imposti, ben che vada, il vitto standard più andante che mai, ossia il cibo spazzatura prodotto e distribuito dalle grandi catene di supermercati internazionali se non, addirittura, il cibo sintetico “spasmo e moro” (copiando Ariosto) dei super stellati chef bionici, probabilmente già in forza presso i burocrati della sicurezza alimentare Ue.

V’è ancora dell’altro: l’uomo del futuro, a causa dell’incalzante progresso scientifico del mondo globalizzato, tra qualche decennio sarà appiattito, disumanizzato e fisicamente deformato dalla tecnologia. È quanto impietosamente conclude una ricerca commissionata da Toll Free Forwarding.

Ma è proprio questo che vogliamo?

In ultima analisi, se non si tirano le briglie, quanti umani ‘veraci’ sopravviveranno a questo andazzo galoppante che porta allo storpiamento e alla cosificazione definitiva dell’uomo?

Nell’opera meno nota di Pirandello “I Quaderni di Serafino Gubbio operatore” si descrive il dramma dell’ultimo uomo in un mondo di automi. Per Serafino alla vita subentrava la dialettica, ai sentimenti il calcolo logico e razionale, alla effettività l’immaginazione, alla fratellanza l’indifferenza.

Purtroppo, il grande gregge del genere umano non legge Pirandello e, come se non bastasse, neanche le messe in guardia di Stephen Hawking (nel 2014 allertava a dritta e a manca sui pericoli dell’intelligenza artificiale, considerandola una seria minaccia per la sopravvivenza dell’umanità), lo distolgono dal tirare a campare nell’indifferenza più assoluta.

Punto di non ritorno

Gli studiosi dei fenomeni sociali affermano che, allo stato, disponiamo di un certo tempo prima che si giunga al «punto di non ritorno», sì, abbiamo scritto un «certo tempo» perché dobbiamo tener conto dell’imprevedibilità degli eventi e delle nostre scelte (il c.d. “butterfly effect” o effetto farfalla), ragion per cui urge liberarci dal male dell’indifferenza e ritornare a noi stessi quanto prima possibile, se non vogliamo permettere che si arrivi a vivere in una società atomizzata, governata dalle macchine che, dotate d’intelligenza artificiale, prima o poi si rivolteranno contro i loro propri operatori e… nemmanco s’immagina ciò che accadrà.

«Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita». Bene, dunque, se si è colto il senso dell’aforismo gramsciano, ci piacerebbe pronosticare, in punta di piedi… per non portare iella, che il nuovo anno ci consenta di ritrovare con entusiasmo noi stessi e ci aiuti a liberarci dai peggiori mali: l’egoismo e l’indifferenza verso il prossimo!

Ci riusciremo dopo così tanti fallimenti? «Il buon esito è la capacità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo» Winston Churchill. O dunque, che si aspetta? Se il grande statista inglese dicesse il vero: entusiasmo! E pace e bene si baceranno.

Giuseppe Arnò

Direttore della Gazzetta italo brasiliana




FESTA DI FINE ANNO alla capanna di Betlemme

di W. Centurione

Chieti, 30 dicembre 2022. Molte sono le persone che vivono con difficoltà, che arrivano alla fine del mese strozzate da una crisi che sta perseguitando questi ultimi nostri 15 anni. A falcidiare ancora di più le nostre forze economiche anche la guerra che purtroppo da marzo scorso ha condizionato il nostro vivere quotidiano oltra che le vite di uomini donne e bambini dell’Ucraina.

In un periodo nel quale si ha sempre più bisogno del prossimo e spesso il prossimo non c’è, una bella notizia arriva da Chieti.

A Chieti, la rinomata casa di accoglienza gestita dalla Comunità Papa Giovanni XXIII “La Capanna di Betlemme” in occasione della vigilia di Capodanno ha pensato bene di organizzare una festa aperta a tutti. Dunque, l’appuntamento è per Sabato 31 dicembre: gli ospiti della struttura accoglieranno tutte le persone senza fissa dimora e tutte quelle famiglie disagiate che non possono permettersi “il cenone” in un ambiente caldo e sereno.

Le parole di Luca Fortunato, responsabile della casa di accoglienza spiegano come si evolverà la giornata:

«Vogliamo stare insieme a chi è solo anche durante le festività. Faremo una tavolata di 270 persone. Alle 18 andremo sulle strade ad incontrare le persone senzatetto per invitarli a venire a festeggiare con noi. Verrà con noi un gruppo di 65 ragazzi provenienti da tutta Italia che stanno passando le feste con noi. Con i giovani sperimenteremo la gioia che non viene dall’abuso di alcol o dallo sballo, ma che viene dal festeggiare insieme a chi è rimasto più indietro».

Una iniziativa, questa che restituirà almeno per poche ore un po’ di quella serenità di cui l’uomo non dovrebbe mai privarsi. La speranza è che sempre più persone si impegnino a seguire l’esempio della “Casa di Betlemme”, così facendo saremmo tutte persone più buone e più dedite ad aiutare il prossimo non solo nelle occasioni ma anche nel quotidiano. Per iniziare a vivere, ma vivere davvero senza se e senza ma. A vivere con le opere, quelle che servono veramente a chi non ha più nessuno accanto e a chi anche se ha qualcuno non viene mai ascoltato abbastanza.




IL DILEMMA DELLA MOBILITÀ urbana

Dare risposte senza conoscere le domande!

Pescara, 30 dicembre 2022. Era la fine dell’estate del 2017: a Pescara si svolgeva la prima edizione, poi rimasta unica,  degli Stati Generali della Mobilità Urbana, con un fitto e ricco calendario di eventi, tavoli di confronto, attività formative e finanche la prima Conferenza annuale sulla mobilità urbana, anche quella poi  unica. Già a quell’epoca si anticipavano temi che poi si sono rivelati di dominio pubblico: le app per la sharing mobility, le politiche di mobility management, i PUMS e i Biciplan, l’area metropolitana della Nuova Pescara, ma anche un confronto locale aperto sulle nuove aree strategiche della città: la cittadella dello sport, il parco centrale, il polo della cultura e della conoscenza, il parco nord.

All’inizio del 2018 i primi cittadini Marco Alessandrini per Pescara, Francesco Maragno per Montesilvano, Antonio Luciani per Francavilla, Luciano Di Lorito per Spoltore,  Luciano Marinucci  per San Giovanni Teatino e Gabriele Florindi per Città Sant’Angelo, si riunivano, con assessori e tecnici, presente anche Francesco Chiavaroli Direttore dell’Arta, per affrontare il tema dell’inquinamento atmosferico (all’epoca rilevante quello provocato dalle polveri sottili).

Così recitava un comunicato stampa dell’epoca diffuso dopo il vertice: “Dall’incontro è emersa la volontà di costituire un’Associazione tra Comuni, ai sensi del Testo Unico sugli Enti Locali, finalizzata ad affrontare tutti gli aspetti, legati sia alla prevenzione, che alla lotta all’inquinamento atmosferico, condividendo politiche di mobilità vasta e ambientali comuni per il breve, medio e lungo periodo“. Tra gli strumenti: un piano del traffico generale tra i Comuni, iniziative di bike e car sharing, parcheggi di scambio, potenziamento del TPL. L’idea dell’associazione prese corpo in una bozza di convenzione che all’epoca venne firmata solo dai Comuni di Pescara e Francavilla, e poi dimenticata nei cassetti.

Nel frattempo il Comune di Pescara cominciava a seguire i lavori di CReIAMO-PA, Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della Pubbliche Amministrazioni, un progetto dell’allora Ministero dell’Ambiente finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 – Asse 1 “Sviluppo della capacità amministrativa e istituzionale per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione” – Azione 1.3.3 “Interventi per il miglioramento della capacità amministrativa, centrale e regionale, per l’integrazione della sostenibilità ambientale”. Il progetto mirava ad assicurare maggiori livelli di efficienza nella Pubblica Amministrazione in campo ambientale affrontando i temi del rafforzamento della capacità amministrativa, dello sviluppo dell’e-government e del miglioramento della governance multilivello. Tra le linee di intervento di progetto vi era la n. 7, dedicata allo “Sviluppo di modelli e strumenti per la gestione della mobilità urbana sostenibile”.

Proprio facendo leva sull’idea del “patto tra le associazioni per contrastare l’inquinamento atmosferico”, il Comune si fece  parte attiva del progetto tanto da diventare una delle 5 città di riferimento per lo svolgimento del cosiddetto “affiancamento on the job“, cioè 4 giornate di approfondimento tematico, con la proposta di confronto sull’idea di una “Agenzia per la mobilità di area vasta” che quindi costituì il tema di discussione dei seminari che si svolsero nelle giornate dal 10 al 14 settembre del 2018, alla presenza di consulenti provenienti da una long-list ministeriale di esperti dedicata al tema.

Da quell’epoca ad oggi difficile dire quanto sia rimasto di quelle pulsioni: forse nulla dell’idea dell’agenzia, che dovrebbe invece un minimo emergere dal dibattito sugli scenari organizzativi della futura conurbazione, ma poco anche dal punto di vista delle occasioni di confronto, relegate ad alcuni isolati appuntamenti di settore (diversi incontri sul Biciplan).

Molto rumoroso, invece, il silenzio sulle richiamate politiche di mobility management, quando invece la normativa vigente richiede un grande dinamismo procedurale, con scadenze annuali di redazione, adozione e approvazione dei Piani degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL). Un recente seminario regionale di due giorni che si è tenuto a novembre a Giulianova (nell’ambito del già richiamato CReIAMO-PA ) proprio sulle modalità di redazione dei PSCL, ha visto l’evidente assenza delle parti in causa (i mobility manager), tranne che per alcune, poche, realtà.

Eppure, la normativa parla chiaro (DI 179 – 12/5/2021 (decreto interministeriale): “Istituzione della figura del “Mobility manager aziendale“): nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti , le aziende che hanno più di 100 dipendenti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un PSCL del proprio personale dipendente. Il PSCL, finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato, individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato. Il PSCL definisce, altresì, i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l’impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici” (art. 3, comma 4). Entro la data indicata, le diverse aziende sottopongono preventivamente i PSCL al Mobility Manager di Area (comunale) per l’approvazione e il coordinamento. Si tenga conto che i mobility manager si occupano di mobilità sistematica, quella ricorrente, dei pendolari: si tratta dei flussi di spostamenti più significativi, che vanno gestiti in quanto domanda di mobilità prima ancora che offerta.

E invece, mentre sul primo fronte, cioè dell’analisi della domanda, non si vedono indagini di sorta, sul fronte dell’offerta si nota al contrario una grande vivacità progettuale, che si concretizza soprattutto sul piano delle infrastrutture e delle dotazioni di mezzi, con proposte di interventi “hard”! Poco o nulla, invece, accade sul piano “soft”, delle modifiche dei comportamenti, delle abitudini ovvero della prevenzione. Su questi punti si incardina il contributo strategicamente dei mobility manager, orientato a sostenere un modello organizzativo degli spostamenti in cui l’utente finale è protagonista del cambiamento e non un semplice passeggero.

Pur rimanendo nei limiti della pianificazione locale e non di ampio respiro, visti i vincoli dei confini amministrativi degli attuali ambiti territoriali, è sicuramente indispensabile agire ora. Ma per l’applicazione della norma richiamata, lo scenario della Nuova Pescara costituisce il più idoneo spazio di manovra.

Le aziende coinvolte e soprattutto i relativi Enti locali hanno grandi responsabilità al riguardo, se solo si volesse considerare l’obbligatorietà delle procedure (ce ne sarà pure una ragione) e le tante e ricorrenti opportunità formative, in questi anni distrattamente disertate dai potenziali interessati: in apparenza potrebbe sembrare un percorso più lungo, forse anche effimero per l’intangibilità delle soluzioni prospettate per l’assenza di binari, funi, carrozze e cabine, ma sicuramente il meno costoso e alla fine forse anche il più breve, in termini realizzativi (Pescara, ad esempio, se si puntasse un compasso alla foce del fiume, starebbe tutta dentro un raggio di 5 km, distanza che, a piedi, si percorre in un’ora).

Dieci, venti o trenta PSCL di comuni e aziende varie (per citare solo quelle sanitarie: ospedali e sedi territoriali varie, o amministrative: agenzia delle entrate, INPS e altro, o formative, come scuole e università, ecc.), coordinati dai mobility manager di area, ovvero da una sola agenzia per la mobilità di area vasta, potrebbero essere molto efficaci, da subito, nel razionalizzare gli spostamenti quotidiani di decine e decine di migliaia di utenti.

Riprogettare la città partendo magari dalla “mobilità attiva”, quella di pedoni e ciclisti, e poi lavorando sul piano della consapevolezza e delle responsabilità individuali e collettive, porterebbe vantaggi immediati, per l’ambiente, il territorio, la salute, la socialità, il benessere, ecc., ben prima di qualsiasi opera o mezzo di trasporto, ancorché innovativi.

E allora, a 5 anni dal 2017 se non a 25 dal 1998 (anno dal primo decreto ministeriale  in materia di mobility management), ripensare ad un grande momento di confronto tra le parti, tante, sarebbe auspicabile se non indispensabile, per non dire propedeutico a tanti piani che spesso e volentieri propongono risposte non conoscendo le domande.

Giancarlo Odoardi




SUL PODIO DEI DIPARTIMENTI di Eccellenza italiani

C’è il Dipartimento di Neuroscienze Imaging e Scienze Cliniche della d’Annunzio

Chieti, 30 dicembre 2022. Con la recente pubblicazione della graduatoria dei Dipartimenti di Eccellenza Italiani finanziati dal MUR si conferma la posizione di assoluto prestigio del Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche (DNISC) dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Stefano Sensi. L’importante finanziamento, pari a 13,5 milioni di euro, ottenuto dal Ministero, al termine di una severa e rigorosa selezione, pone il DNISC e la “d’Annunzio” ai vertici delle più prestigiose università italiane per quanto concerne la ricerca nell’ambito delle scienze mediche. Il Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche della “d’Annunzio” si classifica infatti secondo, a pari merito con il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università “La Sapienza” di Roma ed a un solo punto dal primo classificato che il Dipartimento di Medicina Traslazionale della Università “Federico II” di Napoli.

Questo importante risultato – spiega il professor Stefano Sensi, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche della “d’Annunzio” – è frutto di una grande attenzione alla ricerca di qualità ma anche di una attenta politica di reclutamento da parte del DNISC. Il DNISC ha privilegiato l’acquisizione di talenti richiamati dall’estero ed operato importanti investimenti sulle nuove tecnologie biomedicali. Quello ottenuto – prosegue il professor Sensi – è un riconoscimento che consolida il ruolo del DNISC come polo di riferimento nazionale per le Neuroscienze. Il finanziamento che assomma ad un totale di 13 milioni e mezzo di euro, permette al DNISC di raccogliere le sfide offerte dall’implentazione degli strumenti della medicina del futuro: medicina personalizzata e uso dell’intelligenza artificiale. È un investimento considerevole che consente un balzo in avanti tecnologico da applicare alle più moderne tecnologie di imaging e che ci consentirà lo studio, sempre più dettagliato, dei meccanismi che sottendono al funzionamento del cervello in condizioni fisiologiche e di malattia. Il risultato ottenuto dal DNISC della “d’Annunzio” – conclude il professor Sensi – è anche una grande opportunità per la nostra Regione perché consente di rilanciare un’assistenza e ricerca clinica di altissimo livello.

Maurizio Adezio




SCOPERTE SU COVID-19 e Long-Covid

Individuato da ricercatori delle università di Teramo e di Chieti-Pescara un ruolo chiave del metabolismo del ferro

Teramo, 30 dicembre 2022. Importante scoperta sul ruolo del ferro nel COVID-19 e nel Long-COVID, grazie a un gruppo di ricercatori dell’Università di Teramo e dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Il team di ricercatori dell’Unità di Ricerca di Biochimica e Biologia Molecolare dell’Università di Teramo coordinato dal professor Enrico Dainese, in collaborazione con l’Unità di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara coordinata dal professor Vincenzo De Laurenzi, e con le U.O.C. di Malattie Infettive e di Pneumologia dell’Ospedale “S.S. Annunziata” di Chieti, è riuscito a evidenziare un nuovo ruolo funzionale del metabolismo del ferro nella patologia COVID-19.

I ricercatori hanno individuato un’alterazione di proteine fondamentali per il metabolismo del ferro nei pazienti infetti dal SARS-CoV-2 e anche in pazienti affetti dal Long-COVID, condizione che si presenta in un’ampia percentuale di pazienti che manifestano una sintomatologia variabile anche dopo la risoluzione dell’infezione. Studiando le cellule del sangue di questi pazienti i ricercatori hanno evidenziato significativi cambiamenti dei livelli delle proteine coinvolte nel metabolismo del ferro. Gli autori del lavoro spiegano come tali proteine sarebbero responsabili di un duplice meccanismo: da una parte di contrastare gli effetti dell’alterazione del metabolismo del ferro dovuti all’infezione e dall’altra di attivare la 5-lipossigenasi. Questo enzima rappresenta, insieme alla ciclossigenasi, il principale bersaglio di molecole antinfiammatorie impiegate a scopo terapeutico. L’attivazione dell’enzima risulterebbe così coinvolta nell’eccessivo rilascio di mediatori dell’infiammazione responsabili della famosa tempesta citochinica molto pericolosa nelle forme gravi di COVID-19.

Il lavoro, pubblicato dalla prestigiosa rivista International Journal of Molecular Science evidenzia nuovi aspetti e individua possibili nuovi biomarcatori da indagare ulteriormente per la patologia COVID-19 e per il Long-COVID.

Il professor Enrico Dainese sottolinea che «tali risultati rappresentano un importante tassello nella comprensione dei meccanismi molecolari della patologia nei pazienti affetti dal COVID-19 e dal Long-COVID».

«Inoltre – aggiunge Dainese – suggerisce ulteriori studi per individuare nuove strategie terapeutiche in patologie infiammatorie acute e croniche, degenerative e tumorali, oltre che nelle infezioni virali».




I FONDI PER DISABILITÀ e il Centrosinistra

Grazie alla mobilitazione del centrosinistra sono stati erogati oltre 3,5 milioni di euro ai destinatari dei contributi per la vita dipendente. In Consiglio ora chiederemo che quelli per il 2023 vengano subito aumentati

L’Aquila, 30 dicembre 2022. “È stato grazie all’impegno e alla mobilitazione del centrosinistra a tutela degli abruzzesi più deboli e vulnerabili che oggi la Regione ha potuto erogare 3.562.760 euro ai 24 Enti Capofila di Ambito Distrettuale Sociale a vantaggio dei beneficiari dei contributi per la vita indipendente”, così i consiglieri del Pd, di Legnini Presidente, di Abruzzo in Comune  e Gruppo misto sull’erogazione della misura.

“Si tratta di risorse preziosissime perché consentiranno a chi ha gravi disabilità di avere un sostegno economico per migliorare le proprie condizioni di vita e guadagnare maggiore autonomia, sostenendo le famiglie di appartenenza – spiegano i consiglieri Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna scoccia e Sandro Mariani – In occasione dell’assestamento di bilancio, a novembre, abbiamo chiesto che le risorse fossero potenziate in modo che potessero essere pagate tutte e 400 le domande giunte e nessuno venisse lasciato indietro. Così è stato ed è del 27 dicembre la determina che assegna i fondi agli Ecad che ora potranno procedere a distribuirli a tutti i beneficiari. Era un tema che abbiamo sostenuto fortemente e continueremo a farlo. In sede di bilancio, infatti, chiederemo che le risorse per il 2023 attualmente pari a 2,4 mln siano aumentate e parificate a quelle totali del 2022, affinché non si corra più il rischio che disabili così gravi restino senza queste essenziali coperture”.




TORNA LA SAGRA della Polenta

Il 6 gennaio degustazione del piatto della tradizione carbonara

di Luca Cellini

Pettorano sul Gizio, 30 dicembre 2022.  È in programma per il prossimo 6 gennaio, a partire dalle ore 12, in piazza Umberto I a Pettorano sul Gizio (L’Aquila), la sessantunesima edizione della Sagra della Polenta. Lo storico appuntamento per degustare il piatto per eccellenza della tradizione carbonara pettoranese torna a svolgersi nel giorno dell’Epifania dopo un percorso itinerante che negli anni scorsi lo ha visto svolgersi sia in estate che ad inizio aprile, come nel 2022. Quest’anno la Sagra della Polenta rientra nella sua collocazione storica e giunge alla sua sessantunesima edizione, segnale che la storia di questo appuntamento prosegue e si rinnova, con i canoni che l’hanno resa famosa e sempre frequentatissima. Al centro della giornata di festa quello che molto spesso viene identificato come uno dei piatti poveri della cucina italiana, la polenta, e che invece a Pettorano sul Gizio trova la sua esaltazione con una preparazione che risale ai tempi degli antichi carbonai. Dunque, l’utilizzo della farina di granturco, rigorosamente ricavata da mais a otto file, macinata in mulino a pietra, utilizzando essenzialmente acqua del fiume Gizio di ovidiana memoria, olio extravergine, con condimento speciale denominato ‘rognosa’, costituito da carne di maiale, formaggio pecorino, e salsiccia, il tutto mescolato a dovere con una cottura lenta e lavorata.

La Sagra della Polenta del prossimo 6 gennaio sarà garantita in tutta sicurezza visto saranno allestiti in piazza Umberto I, in caso di maltempo o condizioni non ottimali, gazebo dove ripararsi e ristorarsi al meglio. Previsto per gli avventori che vorranno degustare la polenta di Pettorano anche un intrattenimento musicale ad hoc che ripercorrerà la tradizione dei tipici canti abruzzesi tradizionali. Inoltre, da ricordare, come parallelamente alla Sagra in piazza Umberto I, saranno protagoniste anche le attività di ristorazione ed i bar di Pettorano sul Gizio, dove ci sarà spazio per le opzioni di polenta coi mugnoli (verdura che proprio nel territorio peligno viene coltivata e trova la sua unicità), per le crustole, i mognele e chezzerieje (gnocchetti di patate insaporiti dai mugnoli), per le tipiche pizzelle, e la pizza di San Martino, oltre che una selezione di vini davvero di altssimo livello. Insomma, il prossimo 6 gennaio Pettorano sul Gizio torna ad indossare il vestito buono della festa con la sua storica sagra, pronta ad accogliere a braccia aperte turisti, avventori e appassionati della cucina tradizionale peligna abruzzese che vogliano regalarsi una giornata del tutto speciale.




MI PASION: la Tournée di Sylvia Pagni

Il 30 dicembre parte dal teatro di Atri

Atri, 30 dicembre 2022. La tournée Sylvia Pagni “Mi Pasion” anticipa l’uscita della produzione discografica che sarà presentata al Museo Internazionale della Fisarmonica il 28 gennaio 2023 a Castelfidardo. Si è voluto partire proprio dal Teatro di Atri dove è stato girato il primo videoclip dell’opera discografica con il brano Oblivion di Astor Piazzolla, con il duo dei M° Sylvia Pagni e M° Luigi Piovano.

“MI PASION” è un’opera di Tanghi editi e inediti realizzati dall’artista abruzzese M° Sylvia Pagni; tra i brani inediti uno viene attualmente utilizzato per lo spot pubblicitario di un noto marchio di caffè che viene trasmesso da mesi sulle reti ammiraglie di uno dei maggiori gruppi televisivi nazionali.

Sylvia Pagni “MI PASION” è un concerto di Tanghi arrangiati e composti con l’intento abbracciare un vasto pubblico di appassionati e non del genere musicale, un concerto con lati passionali e frizzanti percorrendo le varie evoluzioni del mondo del tango argentino.

Il seme dell’amore per il tango in Sylvia Pagni è nato in occasione di un incontro avuto con sua S.S. Papa Francesco, che gli ha benedetto la sua fisarmonica dopo aver fatto un’esibizione in suo onore. I brani inediti di Sylvia Pagni “MI PASION” sono di edizione RTI – MEDIASET e lo spettacolo teatrale è una produzione S.L.M. Sound Light Music.

Al concerto del Teatro comunale di Atri ci sarà il duo M° Sylvia Pagni fisarmonica e il virtuoso violinista M° Andrea Aloisi, con la coppia di ballerini tangheros Monica Chiavarini e Gianluca Viola. Voce Narrante Mimmo Zenobio.Regia dello spettacolo Luigi Maurizio Milione. Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Atri




PIÙ FORZA ALLA SCUOLA per il 2023

Il segretario regionale Snals auspica la speranza che l’istruzione veda risolti alcuni annosi problemi

Pescara, 29 dicembre 2022. I problemi sono gli stessi. Immutati da decenni. Restano lì, in questa terra di nessuno dove la scuola cerca di avanzare per l’assalto finale. Per dare al Paese una formazione al passo con i tempi bisogna dare soluzioni concrete a criticità mai sopite e risolte. È l’auspicio di Carlo Frascari, segretario regionale Snals, per il nuovo anno alle porte. “Questi giorni delle festività 2022, segnati dai venti di guerra che soffiano alle porte dell’Europa”, comincia il massimo dirigente sindacale, “ci inducono a sperare che si possa trovare una giusta pace per il popolo ucraino e per tutti gli altri popoli che soffrono le conseguenze dei conflitti nelle varie parti del globo.

È così anche il mondo della scuola, in una diversa dimensione d’urgenza, auspica che siano affrontati e risolti i tanti nodi problematici che caratterizzano, ormai da tempo, il nostro sistema d’istruzione. Ne vogliamo ricordare alcuni”, chiarisce Frascari, “che anche in questo periodo sono oggetto di attenzione da parte di molti commentatori, spesso non consapevoli della complessa realtà del sistema.

“Negli ultimi dieci-quindici anni gli istituti scolastici sono stati investiti di compiti e funzioni sempre più complessi, che richiedono adeguate competenze professionali: Basta citare il recente PNRR in grado di offrire la possibilità di accedere ad importanti progetti volti all’innovazione. Ma, di contro, in questi anni, sono rimasti invariati, se non addirittura ridotti, gli organici del personale amministrativo e ausiliario, né ci si è preoccupati di assegnare risorse per una adeguata formazione utile affrontare le nuove esigenze. Ancora fermo, oltretutto, il concorso per l’assunzione dei Direttori dei Servizi.

Le complessità della società contemporanea si sono riversate, com’è ovvio, sull’intero sistema di istruzione”, aggiunge il segretario regionale Snals, “ma, l’impianto generale del reclutamento e della formazione iniziale ed in itinere dei docenti, dei dirigenti scolastici e dei DSGA è fermo a venti anni fa. Le figure di supporto alle molte difficoltà degli alunni sono rimesse all’organizzazione dei singoli istituti, quando invece ci sarebbe bisogno di psicologi, medici, assistenti sociali a disposizione delle scuole.

Sembra quindi che la nostra scuola abbia fermato le lancette dell’orologio e viva un suo mondo diverso da quello reale, che richiede organizzazioni sempre più efficaci per affrontare le mutate esigenze. Le nostre classi, al di là dei proclami elettorali, sono ancora troppo numerose per gestire, soprattutto in certe realtà territoriali, le richieste dell’utenza. E non si può nemmeno dare la colpa ai telefonini che sembrano diventati i colpevoli delle tante criticità. Possiamo anche farli lasciare a casa, ma”, spiega Frascari, “questo non cambierebbe di molto la situazione, anzi a volte possono essere utili se usati in modo conveniente.

I nostri docenti, che sono il vero cardine della qualità della scuola, sono rimasti ancora una volta delusi dagli ultimi aumenti di stipendio, ben lontani dalle fantomatiche tre cifre di cui si parla ormai da dieci anni ma solo per fare cassa elettorale. Si assiste, da tempo, ad uno scollamento del rapporto di fiducia scuola-famiglia, essenziale per sperare in buoni risultati formativi. Di questo problema bisogna che si faccia carico l’intera società e non pretendere che la scuola, da sola, tenda la mano ai genitori che spesso la rifiutano e passano alle vie legali, anche per contestazioni irrilevanti.

Queste, ed altre sfide, attendono il nuovo governo. La prospettiva di un esecutivo di legislatura” conclude Frascari, “non lascia spazio ad equivoci; è arrivata l’ora del cambiamento di prospettiva, che il mondo della scuola vorrebbe dal nuovo anno, per vedere finalmente il nostro sistema all’altezza dell’Europa e dei tempi che viviamo. Buon Anno”




CONCERTO DI CAPODANNO anche Roseto ha il suo

Appuntamento il primo gennaio al centro Piamarta con Rosetorchestra

Roseto degli Abruzzi, 29 dicembre 2022. Anche Roseto avrà il suo Concerto di Capodanno, uno degli eventi musicali più popolari reso celebre da quello ormai iconico che si svolge a Vienna dal 1939.

L’evento, in programma a partire dalle ore 18 del 1° gennaio presso la Sala “Guerrieri” del Centro Piamarta, è frutto di un progetto ideato e diretto dal maestro Daniele Falasca, che ha messo insieme un’orchestra da camera formata da 14 elementi, giovanissimi laureandi e laureati selezionati presso i Conservatori di musica Abruzzesi, che hanno dato vita alla “RosetOrchestra”, nata il 22 Ottobre alle ore 21, giorno ed orario della prima prova.

Il programma del Concerto di Capodanno si compone di musiche neoclassiche composte dal maestro Daniele Falasca, otto composizioni per pianoforte ed orchestra ed il brano, per voci ed orchestra, dedicato alla città di Roseto dal titolo “Quel mare che…”, con musica dello stesso Falasca e testo di Dante Francani.

“Siamo molto felici e onorati della nascita di questo grandioso progetto per la Città di Roseto che avrà finalmente la sua orchestra – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Non potevamo fare altro, come Amministrazione, che rispondere positivamente e con entusiasmo alla proposta del maestro Falasca. Iniziamo il nuovo anno nel segno della cultura, della grande musica. Come accade nelle grandi città europee anche Roseto avrà il suo concerto di Capodanno. Invitiamo, quindi, tutta la cittadinanza a godersi questo grande spettacolo gratuito”.

“Il giorno 28 dicembre abbiamo raggiunto il primo obbiettivo – commenta con soddisfazione il maestro Falasca – incidere in uno studio di registrazione il brano “Quel mare che…” dedicato alla nostra meravigliosa Cittadina, il secondo obbiettivo è il Concerto di Capodanno al Centro Piamarta a Roseto, in vista del quale stiamo lavorando senza sosta e con grande entusiasmo”.

“Ho voluto dedicare alla mia terra d’Abruzzo ai suoi purissimi e molteplici volti queste mie melodie – ha aggiunto Falasca – disegnando dei “quadri musicali” attraverso un dialogo fra il pianoforte e l’orchestra, con un linguaggio a metà strada tra tradizione classica da cui provengo e quella moderna, alla quale ho dedicato, peraltro, tante energie giovanili”.

I brani del “Concerto di Capodanno” saranno eseguiti dal soprano Fiorella Barnabei, dal baritono Daniele Di Nunzio, e da Fabio e Alessio Maiorani al pianoforte.

L’ingresso è libero.




BRIONI Roman Style

In data odierna, presso gli uffici della Regione Abruzzo, si è svolta una riunione per l’espletamento in sede istituzionale della procedura di licenziamento collettivo ex artt. 4 e 24 della legge 223/91 aperta dalla Brioni Roman Style

Pescara, 29 dicembre 2022. Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la loro posizione richiedendo il ritiro della procedura di licenziamento, ma l’Azienda ha di nuovo esplicitato ed argomentato la necessità da parte sua di mantenere la procedura aperta.

Dopo ampia e animata discussione si è giunti ad una mediazione e si è esperita la procedura con un accordo che prevede la riduzione del numero degli esuberi da 24 a 15 recuperando di fatto 9 persone che saranno individuate nel perimetro dei 3 Siti Produttivi come descritto nel verbale di accordo.

Per i 15 esuberi rimasti sarà aperta una procedura di non opposizione al licenziamento a cui le persone interessate potranno aderire entro e non oltre il 20/01/2023 con un incentivo economico di 14.250, finito tale termine per coloro che non aderiranno alla procedura per non opposizione si attuerà la procedura di Mobilità Forzata.

Le Regione ha preso l’impegno di mettere in atto un pacchetto di strumenti per la ricollocazione e riqualificazione al lavoro in altre Aziende del Territorio di TUTTE le persone che USCIRANNO dalla Brioni con il coinvolgimento di tutte le parti al tavolo, a tal proposito si avrà un nuovo incontro nel mese di gennaio.

A nostro avviso, si conclude questa procedura con l’ennesima enorme perdita di posti di lavoro all’interno di questa azienda e ci auguriamo che questa sia l’ultima volta e che per il

Futuro si possa avere un cambio netto di direzione che possa portare nuovamente serenità a tutti i lavoratori della Brioni.

Esprimiamo per questo un forte rammarico per come si è evoluta la vertenza e diciamo con forza che NON SIAMO ASSOLUTAMENTE SODDISFATTI del risultato finale e che avremmo voluto il ritiro della procedura, ma siamo altrettanto consci del fatto che si è tentato in ogni modo di ottenere il massimo possibile.

Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil




ZES ABRUZZO. Chiuse tutte le procedure di gara

Affidamento delle progettazioni relative ai 50 milioni di opere ZES Abruzzo

Nel 2023 saranno realizzati i primi due interventi riguardanti la viabilità stradale di collegamento ai porti di Ortona e Vasto.

Pescara 29 dicembre 2022. Grazie alla collaborazione con ARIC, stazione appaltante delle opere, il 2022 si chiude con un bilancio molto positivo nel pieno rispetto del cronoprogramma degli investimenti. Il prossimo appuntamento è esattamente fra un anno, a dicembre 2023 quando tutti cantieri saranno aperti e due interventi saranno completati: i collegamenti stradali con i porti di Ortona e Vasto.

Un piano da oltre 50 milioni di euro che ha l’obiettivo di migliorare e adeguare le aree portuali e interportuali, favorirne il collegamento con la rete ferroviaria e stradale e aumentare la funzionalità e l’attrattività delle zone di scalo e scambio merci dell’Abruzzo.

“Abbiamo garantito durante il 2022 il rispetto delle milestone del PNRR comprese le due opere considerate inderogabili ed essenziali che sono quelle dei collegamenti stradali – sostiene il Commissario di Governo, Mauro Miccio – per tutte le altre ci sono gli affidamenti di fattibilità tecnico economica e questo significa che a primavera potremo esperire le gare d’appalto integrato. Ancora una volta la stretta collaborazione con gli Enti Regionali e in questo caso con ARIC, stazione appaltante per tutte le opere del PNRR, si è rivelata determinante e preziosa”.

“Avviate e concluse le procedure per individuare i responsabili dei procedimenti e i progettisti, nel rispetto della normativa in area Zes, per ciascuno dei sei interventi programmati – dichiara il direttore dell’Aric, Donato Cavallo che aggiunge – una volta acquisiti i progetti, nel secondo trimestre del 2023, potremo procedere a bandire le gare per gli appalti integrati. I primi lavori a partire saranno quelli che riguardano i collegamenti stradali”.




BRINDIAMO A TEATRO! Gran concerto di Capodanno

Filarmonica Nazionale di Kharkiv direttore  Yuriy Yanco

Teatro Comunale “M. Caniglia”  Sulmona, domenica 1° gennaio 2023 ore 17.30

Sulmona, 29 dicembre 2022. Al termine del concerto seguirà un brindisi con musicisti, Presidente e Direttore Artistico della Camerata.

Al Teatro Caniglia di Sulmona, domenica 1° gennaio alle ore 17.30, la Camerata Musicale dà il benvenuto al 2023 con il tradizionale Concerto di Capodanno. Protagonista sul palco l’Orchestra Filarmonica di Kharkiv diretta da Yuri Yanko. La prestigiosa formazione ucraina fondata nel 1932 e forte di un organico di oltre 100 elementi, come già lo scorso anno, torna ed esibirsi nel concerto proposto dalla Camerata in collaborazione con DMC Terre d’Amore.

Seguirà il consueto brindisi augurale con Orchestra, Direttore e con Presidente e Direttore Artistico della Camerata Musicale Sulmonese.  

Il programma scoppiettante prevede tutti i valzer e le polke tradizionali dei più bei concerti di Capodanno viennesi e il tradizionale finale con la Marcia Radetzky.

Con quasi cento anni di storia alle spalle, la Filarmonica Nazionale di Kharkiv è unanimemente considerata una delle più importanti dell’Ucraina e spazia da un repertorio sinfonico ad un repertorio lirico. L’ininterrotta attività concertistica svolta in patria ed all’estero unita alle partecipazioni a prestigiosi festival europei come anche ad importanti competizioni internazionali fanno della Filarmonica uno dei complessi maggiormente richiesti soprattutto nell’occidente europeo. Hanno collaborato con l’Orchestra famosi direttori e grandissimi solisti come K. Ivanov, K. Simenov, K. Kandrashin, Y. Simonov, B. Lyatoshinsky, S. Turchak, E. Giles, S. Richter, L. Oborin, N. Petrov, D. Oystrah, L. Kogan, M. Rostropovinc, A. Gavrilov, V. Gergiev. L’orchestra nel corso della sua storia ha accompagnato solisti di fama internazionale come A. Berezovsky, V. Repin, M. Maisky, tanto per citarne alcuni. Ha un organico di oltre cento musicisti e il suo repertorio comprende tutta la tradizione classica, romantica e moderna con una particolare predilezione per gli autori ucraini, in particolare per Sergey Prokof’ev e Peter Ily Tchaikovsky, e numerosi titoli di opere italiane, tedesche e francesi. Oltre a registrazioni per la radio televisione nazionale, l’Orchestra vanta un consistente numero di cd, la maggior parte registrati live in tournée nell’Europa Occidentale.

Attualmente Direttore artistico e musicale dell’Ensemble è Yuri Yanko, un nome noto a livello internazionale,  già Direttore dell’Orchestra Filarmonica Accademica di Zaporizhzhya (1991–1994). Dal 1994 dirige la Kharkiv Opera House, dove ha messo in scena numerosi spettacoli di opera e balletto, dal 2001 ha lavorato come Direttore Musicale e Direttore Principale dell’Academic Symphony Orchestra della Kharkiv Philharmonic e nel 2004 è stato nominato Direttore della Kharkiv Philharmonic (che coinvolge diversi collettivi musicali, tra cui l’orchestra). Negli ultimi anni è stato Direttore ospite del Musikverein Vienna, dell’Orchestra Sinfonica di Roma, della Berlin Symphonic Orchestra, della Budapest Symphonic Orchestra, dell’Orquesta Sinfónica Nacional de México, della Praha Radio Symphony Orchestra, della Kammerphilarmonie Muenchen, della Kaertner Symfony Klagenfurt, della North Check Philarmonic Orchestra. Ha ricevuto l’ordine al merito per la repubblica dell’Ucraina dal presidente dell’Ucraina.

Programma della serata:

G.Verdi  Nabucco – Sinfonia   J. Strauss  Il pipistrello – Ouverture   F. Von Suppé  Cavalleria Leggera 

J. Strauss Voci di Primavera  A. Ponchielli  La danza delle ore  A. Dvorak Danze slave N. 8  J. Strauss  Elien a Magyar Op. 332  J. Strauss  Tritsch-Tratsch Polka Op. 214 J. Strauss  Auf der Jagd Op. 373  J. Strauss  Il bel Danubio blu  J. Straus    Radetzky  Marsch J. Offenbach  Orfeo all’inferno