SERVE COMMISSIONE D’INCHIESTA nazionale sulla Sanità

Abruzzo, Tirelli (Lgr): Pronto Soccorso al collasso, Regione immobile

Pescara, 27 dicembre 2022. «Serve una commissione d’inchiesta sulla Sanità in Abruzzo. L’amministrazione regionale ha perso letteralmente il controllo della situazione: urge l’intervento del governo nazionale».

A dirlo è il leader del partito «Libertà, Giustizia, Repubblica», l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale e coordinatore di una rete di studi legali internazionali con sedi in Europa, Asia e Americhe.

«Stiamo ricevendo segnalazioni da parte dei cittadini di disservizi su tutto il territorio regionale – prosegue Tirelli – che rendono preoccupante il grado di tenuta del sistema ospedaliero locale. I tempi di attesa nei pronto soccorso per i codici gialli hanno toccato le 7 ore mentre per i codici bianchi la fila può arrivare fino a 11 ore. Un’autentica follia. I pazienti sono costretti a rivolgersi a strutture ospedaliere del Nord, come Ancona e Bologna, per poter accedere ai servizi di assistenza. È impossibile pensare di andare avanti così».

«Eppure, esistono strutture moderne e spaziose che potrebbero essere pronte per l’uso ma che, invece, sono drammaticamente vuote – aggiunge il leader di Lgr – perché mancano i medici e gli infermieri. Le piante organiche delle Asl sono ridotte ai minimi termini, anche per la mancata stabilizzazione dei precari del comparto. Si sta creando una situazione di paura e di sfiducia dei cittadini che temono l’evento inaspettato e si sentono indifesi nel caso di emergenza».

«È necessario un intervento immediato da parte del Governo per garantire i livelli adeguati di assistenza alla popolazione abruzzese e per fare luce sulla incapacità della Regione nella gestione del dossier sanitario. Il sistema delle Regioni ha confermato tutta la sua limitatezza su questo fronte, e non solo. È opportuno rivedere la riorganizzazione delle competenze e sburocratizzare il rapporto tra Asl e cittadini. La salute – conclude Tirelli – è un diritto costituzionale che non prevede alcun margine di discrezionalità da parte della politica, ancor di più da parte della cattiva politica».




FIABOSCO Academy

La parola ai docenti: ecco come cambia la scuola con la pratica

Lettomanoppello, 27 dicembre 2022. “Il progetto Fiabosco Academy, ci è subito piaciuto ed abbiamo proposto ai nostri studenti del Triennio dell’indirizzo Figurativo del liceo Misticoni-Bellisario, di partecipare realizzando una scultura sul tema della ‘Morte’ “: un tema sicuramente non semplice da realizzare, e nemmeno da immaginare eppure gli studenti della scuola di Pescara che sono impegnati nel lavoro di “sbozzatura” proseguono con grande entusiasmo questo nuovo percorso intrapreso, a detta dei docenti i Professori Emiliano Faraone e Marco Piccozzi, che li stanno seguendo sin da questi “primi passi”, forse complessi ma emozionanti.

Nel frattempo, blocchi di pietra per l’avvio dei lavori sono stati consegnati nel chietino al Liceo Artistico ‘Patini Pudente’ di Vasto del referente Prof. Giuseppe Colangelo, al Liceo Artistico ‘G.B. Vico’ di Chieti che ha come referenti i Professori Francesco D’Incecco, Vincenzo Marinelli e Giorgio Falcone ed al Liceo Artistico ‘Palizzi’ di Lanciano con referente il Prof. Stefano Donatello.

Procede secondo i programmi il progetto della Scuola Macondo di Pescara con la direzione artistica di Peppe Millanta ed il patrocinio del Comune di Sant’Eufemia guidato dal sindaco Francesco Crivelli e del Parco Nazionale della Maiella con il sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (Pe); ad oggi patrocinano il progetto anche la Presidenza del Consiglio Regionale, la Provincia di Pescara con il Presidente Ottavio De Martinis e la Provincia di Chieti con Francesco Menna.

Come spiegano i docenti: “I ragazzi, già abituati a ragionare su diverse tematiche durante la normale attività didattica, rispettando criteri progettuali e pratici, hanno risposto positivamente alla proposta. Sono partiti da una ricerca pluridisciplinare analizzando la tematica da più punti di vista: filosofico; artistico, religioso per poi realizzare una serie di bozzetti, il progetto esecutivo e la relazione illustrativa con specifiche tecniche e con la descrizione delle peculiarità dell’opera. Successivamente la restituzione plastica dell’opera ideata realizzata in scala: ad oggi ogni studente ha prodotto o sta producendo un bozzetto in argilla come riferimento per la traduzione su pietra. Un percorso di progressivo adattamento e integrazione dei propri progetti e delle singole ricerche artistiche alle dimensioni e alla forma del blocco di pietra, scelto e prelevato dalla cava di Lettomanoppello”. 

Con incontri pomeridiani in orario extracurricolare,  possibili grazie all’impegno della Dirigente Raffaella Cocco, docenti e ragazzi possono studiare, condividere i progetti, aumentare le conoscenze “una risorsa importante che consente di ampliare e potenziare l’offerta formativa della nostra scuola, ma anche di stabilire un dialogo più stretto tra i giovani e il territorio con lo scopo di far conoscere e valorizzare un antico e nobile mestiere, quello dello scalpellino, molto diffuso in passato sul nostro territorio. Poter guardare da vicino e lavorare direttamente all’affascinante percorso che trasforma un blocco di pietra in un’opera d’arte, la nube di polvere bianca lasciata dai diversi strumenti necessari per la lavorazione della pietra, i suoni, gli odori” – proseguono i docenti.

Per ovviare ai problemi di spazio nelle scuole, che molto spesso è un limite per le attività dei ragazzi “fondamentale è per noi – spiegano i Proff. – il ruolo di Paolo Gigante, un cultore della pietra che nel suo laboratorio di Rosciano ci ha offerto lo spazio adeguato per poter iniziare le prime fasi di sbozzatura dei blocchi di pietra e grazie alla stipula di una collaborazione attiva, siamo riusciti ad offrire ai ragazzi anche un percorso reale tangibile di PCTO, affiancando alla formazione scolastica, prettamente teorica, un periodo di esperienza pratica che favorisca un avvicinamento al mercato del lavoro sia esso pubblico o privato come in questo caso, il laboratorio artistico di Paolo”.

Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le aspirazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento ed offrire loro l’opportunità di una crescita personale, attraverso un’esperienza extrascolastica grazie ad uno scambio ed una comunicazione intergenerazionale: tutto ciò rientra nelle finalità del Fiabosco Academy che è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo di esperienze artistiche diverse, oltre che un’apertura verso una modalità nuova per una scuola di rapporto con lo spazio, con la luce naturale, con la materia in un confronto sempre aperto tra l’idea e la forma. Tutta questa grande esperienza di vita e di formazione sarà una grande ricchezza per il Parco Nazionale della Maiella, Sant’Eufemia e la grande attrazione turistica offerta da Fiabosco che a giugno 2023 crescerà ulteriormente grazie alle attività formative scolastiche.




POPOLARI e orgogliosamente autonomi

di Domenico Galbiati

27 dicembre 2022

Che il Partito Democratico sia venuto meno al suo stesso assunto fondativo è ormai del tutto chiaro anche ai più accesi sostenitori di tale prospettiva. La “fusione” tra gli epigoni delle due grandi tradizioni popolari che hanno animato la dialettica democratica della prima repubblica è inevitabilmente fallita. La prova documentale è data dal fatto che il contenitore politico in cui, appunto, confluivano queste due grandi culture differenti, ma ugualmente radicate a livello popolare, avrebbe dovuto conseguire la più alta rappresentanza dei ceti che vi si riconoscono, senonché al PD è esattamente il voto popolare ad essere mancato. Si sono elise a vicenda.

Che necessariamente non potesse se non finire così, taluni l’hanno compreso a livello prognostico, altri lo stanno constatando – ma c’è voluto qualche decennio – a cose fatte, cioè a livello diagnostico. Si è commesso l’errore di confondere il versante della proposta sociale con quello più propriamente politico, invertendo l’ordine delle priorità tra questi due profili. Si è ritenuto che la condivisione di un’ agenda sociale potesse sovvenire o addirittura rendere del tutto insignificante la reale distanza politica tra un popolarismo di ispirazione cristiana e di cultura cattolico-democratica ed un popolarismo ascrivibile, in ultima istanza, alla sua originaria vocazione marxista.

Le culture politiche fondate su forti presupposti di pensiero e storicamente consolidate non sono fantasmi notturni che si dileguano alle prime luci dell’alba, ma piuttosto linee di forza che, sia pure a tratti carsiche, continuano ad operare, per quanto inavvertitamente, nella coscienza dei singoli e delle stesse collettività. Per questo è necessario che il PD cessi di recitare la parte di quell’ equivoco in commedia che altera l’ intera sceneggiatura. Per questo ha ragione chi, avendo concorso baldanzosamente alla sua creazione, oggi ne invoca lo scioglimento.

È necessario, per il bene del Paese, che il PD liberi dal cappio in cui le costringe le diverse culture politiche che vi hanno trovato rifugio e consenta a ciascuna di guadagnare l’autonomia necessaria ad elaborare una proposta originale, nel segno della propria specificità. Le differenze che, occultate ed artificiosamente omologate diventano corrosive, sono, in effetti, il sale della terra, una ricchezza, purché si abbia il coraggio di affrontarle a viso aperto.

E poste, se mai, questo sì, a fronte della pericolosa offensiva della destra, nella condizione di coordinare, laddove fosse necessario e possibile, una efficace azione congiunta, purché questo avvenga non nei termini di una fusione, bensì secondo i canoni di un rapporto di “coalizione” come De Gasperi ce l’ha insegnato.

“Autonomia”, dunque – come INSIEME sostiene da sempre, fino a farne la propria ragione fondativa – anche per i cattolici-democratici, in termini di elaborazione politica ancor prima che di schieramento. Ed è questa, infatti, la cartina di tornasole necessaria a comprendere chi intenda il rilancio di una prospettiva “popolare” secondo questa vocazione autonoma o piuttosto sia alla ricerca di un qualche motivo che consenta, se non altro in forma più dignitosa, di persistere nell’errore.

Popolari e orgogliosamente autonomi – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




NATALE 2022

Cattedrale di San Giustino, Chieti

Ecco la luce nelle tenebre delle nostre paure; dei nostri peccati.

Nelle tenebre, di una condizione schiava, dunque, che ci impedisce di vedere quella luce, ecco il desiderio di un abbraccio, quello del Signore, di cui tutti abbiamo bisogno.

Noi siamo quel popolo che cerca la luce e la grazia.

Quella luce che viene dall’alto. Un dono: perché Dio ci ama aldilà d’ogni ragione di un amore gratuito che porta salvezza a noi uomini.

La grazia questa notte ci viene a visitare. Accogliamo dunque l’amore che ci libera.

Dove ci sono cuori superbi la luce non arriva; al contrario arriva ai cuori umili.

Vieni Signore Gesù, il nostro Natale per la salvezza del mondo.




MATRIMONIO POSSIBILE e auspicabile

Riqualificazione delle aree archeologiche e urbanistica partecipata

Teramo, 26 dicembre 2022. Nei giorni scorsi si è svolto a Teramo, organizzato dall’Odine degli architetti, un interessante e qualificato convegno a tema Il Teatro. Tra i molteplici aspetti che tale questione investe, particolare rilievo è stato dato alle implicazioni archeologiche ed architettoniche connesse con lo studio ed il riuso di un teatro antico, con particolare riferimento al teatro romano di Teramo. Il tema è, infatti, di grande importanza ed attualità per la nostra città, dopo gli interventi di demolizione dei due palazzi che insistevano su parte della sua ima cavea, demolizioni finalizzate ad una rifunzionalizzazione della stessa ima cavea secondo un progetto che prevede la realizzazione di un nuovo organismo sovrapposto alle rovine dell’antico teatro romano.

La riqualificazione complessiva dell’area circostante è stata oggetto di un procedimento di urbanistica partecipata organizzato da Demos per mezzo di un sondaggio deliberativo che ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale e che ha visto, come punto focale ed esperienza imprescindibile, il lavoro del Tavolo tecnico appositamente costituitosi e formato da architetti, archeologi, storici e studiosi di livello internazionale; il Tavolo ha operato attraverso un confronto continuo con i cittadini e con  personalità di grande rilevanza: critici d’arte, esperti di teatro e di spettacolo, docenti universitari, studiosi del restauro urbano e così via. La prima, imprescindibile conclusione emersa dallo studio del Tavolo, è stata la necessità di preservare il paesaggio culturale dell’area e del teatro, e dunque le sue stratificazioni storiche.

Questo purtroppo non è bastato ad evitare la demolizione dei due palazzi, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, intervento che perpetra la triste tradizione di demolizioni che ha funestato Teramo per tutto il Novecento, violentandone l’identità, e ponendola, di fatto, al di fuori di ogni cultura del restauro urbano. È stato dunque, per noi di Demos, motivo di grande soddisfazione ascoltare le relazioni del convegno dalle quali è inequivocabilmente emersa una linea culturale assolutamente analoga a quella elaborata dal Tavolo Tecnico: i teatri antichi vivono nella contemporaneità attraverso il contesto di stratificazioni cui appartengono e di cui costituiscono emergenze architettoniche e culturali.

Soddisfazione amara, certo, visto che le demolizioni sono comunque avvenute, almeno in questo caso. Ma discutere di temi così importanti non è mai tempo perso: ci auguriamo che il dibattito sul teatro romano di Teramo e su altre parti di città continui e coinvolga sempre più cittadini e istituzioni: il contesto urbano  in cui viviamo è molto più di un insieme di edifici e strade: è il risultato di una storia millenaria che ha dato vita ad una imago urbis mutevole, certo, ma  intorno ai suoi punti fissi ed imprescindibili e, dunque, sempre identitaria, come solo accade in una città a continuità di vita.

Carlo Di Marco Leone

La coordinatrice del Tavolo Tecnico: Arch. Maria Antonietta Adorante

Foto della presentazione delle risultanze del Tavolo tecnico Sondaggio Deliberativo, avutasi il 10 dicembre 2021 presso l’auditorium di Santa Maria a Bitetto.




FOSSACESIA Comune Riciclone

Legambiente Abruzzo premia ancora una volta

Fossacesia, 26 dicembre 2022. Fossacesia premiata ancora una volta tra i comuni ricicloni della provincia di Chieti. L’Amministrazione Comunale ha ottenuto il riconoscimento per l’edizione 2022, che raccoglie i dati del 2021, con una percentuale di raccolta differenziata che tocca il 78 per cento, tra le migliori nei centri che s’affacciano sulla Costa. Il premio è stato ritirato dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio in occasione del 5° Ecoforum di Legambiente Abruzzo, che si è svolto giorni fa presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano. Il dato di Fossacesia acquista un significato maggiore perché a differenza di altri centri del chietino è ottenuto da un comune che subisce uno “stress” turistico importante nel periodo estivo, che porta a quadruplicare il numero degli abitanti.

“Ci sono molti che soggiornano qui perché hanno seconde case o arrivano per un breve periodo di villeggiatura e questo potrebbe portare a delle conseguenze nel servizio di raccolta della EcoLan – sottolinea il sindaco Di Giuseppantonio -. Invece, con la fattiva collaborazione della società che gestisce la raccolta, il trasporto, recupero/riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani riusciamo a garantire un servizio efficiente, rafforzando il numero degli operatori, con la vigilanza degli Ispettori Ambientali comunali, coordinati dal consigliere delegato all’Ambiente Umberto Petrosemolo, e con la presenza fisica sul territorio dello sportello Ecopoint alla Marina proprio per far superare agevolmente tutti gli inconvenienti che potrebbero sorgere. E i risultati si vedono e ci ripagano degli sforzi che facciamo”.

Un altro importante aspetto lo sottolinea il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco. “E’ un premio che riconosce l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Fossacesia che presta molta attenzione alla raccolta differenziata del proprio territorio. Al tempo stesso, è un brand che può entrare nella comunicazione della qualità ambientale di questa zona, che sia di esempio ad altri centri della Costa dei Trabocchi perché mettano in campo le migliori politiche di tutela e conservazione dell’ambiente, anche per una migliore qualità turistica dei loro territori”.




SPETTACOLI DEI BURATTINI e laboratori creativi

Per i bambini al palazzo dell’artigianato

Guardiagrele, 26 dicembre 2022.Il clima natalizio continuerà ad animare il ricco programma di iniziative organizzate dall’Ente mostra artigianato artistico abruzzese, anche nel periodo delle festività di fine anno.

In collaborazione con il teatro del Giardino e l’amministrazione comunale di Guardiagrele, mercoledì 28 dicembre e martedì 3 gennaio 2023, alle ore 17,30, nelle sale del palazzo dell’Artigianato di via Roma, andrà in scena lo spettacolo “balla balla burattino” con gli amici dell’angolo della fantasia e i loro magici burattini ballerini.

Per i più piccoli, dai 6 ai 10 anni, si apriranno dei veri e propri laboratori artigianali tra “favole e colori” nelle giornate del 28 dicembre e del 4 e 5 gennaio 2023.  

Intanto prosegue, fino al 3 gennaio 2023, l’iniziativa solidale che lega il mercatino di Natale, pieno di oggetti della tradizione artigianale locale e diversi negozi del centro storico, in cui è possibile scegliere i regali sospesi da donare a chi è meno fortunato.

Nel giorno dell’Epifania, i volontari della Caritas e delle altre associazioni della città, li consegneranno ai bambini della zona, con un sorriso.




L’ATTUALITÀ di Sturzo

Un pensiero sbocciato un Natale di tanti anni fa

di Giuseppe Ignesti e Giancarlo Infante

26 dicembre 2022

Sono oramai anni che si pone il problema della presenza politica dei cattolici. Il paradosso è che soprattutto una parte molto avvertita del mondo laico, in particolare dalle colonne de “Il Corriere della Sera”, ha rafforzato il convincimento di quei pochi che, come noi, hanno posto apertamente da anni la questione di una presenza autonoma organizzata politicamente. Del resto, è da tempo che siamo costretti a registrare i ripetuti fallimenti cui sono andate incontro le ipotesi che stanno alla base della cosiddetta diaspora dei cattolici in politica e del privilegiare l’idea di sparpagliarsi un po’ in tutti i partiti, o quella di dedicarsi alla formazione, oppure ancora, di darsi solamente all’impegno sociale. Salvo poi ritrovarsi senza la capacità d’incidere in sede legislativa e di gestione della cosa pubblica e limitarsi a pretendere la concessione di una qualche posizione solamente perché si rappresenta uno dei tanti pensieri politici storicamente radicati nel Paese.

La reazione a tutto ciò, la consapevolezza che, come richiede la politica, si debba avere il coraggio almeno di provare a prendere il proprio destino nelle proprie mani, ha portato alla nascita, prima, di Politica Insieme e, poi, di INSIEME. Eppure, ci erano note molto bene tutte le difficoltà proprie di un Paese che ha ridotto la politica a mera accumulazione di voti e di una propensione dei cattolici a dividersi in mille rivoli, in molti casi senza una giustificazione logica apparente.

Ma una logica invece c’è nella diaspora. Molto semplificando, in effetti, esistono tre attitudini preminenti: chi crede ancora nella possibilità di una politica cattolica conservatrice, magari nell’illusione che la destra sia davvero in grado di tutelare la famiglia, il senso della Vita, e intanto su molto si sorvola perché è scomodo parlare a Salvini, alla Meloni e a Berlusconi di giustizia sociale e d’inclusione; chi, inoltre, ha pensato, altrettanto illusoriamente, che il centrosinistra potesse almeno rispondere al problema delle sempre più larghe povertà, disuguaglianze e marginalizzazioni, ampliatesi, invece, dopo la fine dei grandi partiti popolari della cosiddetta Prima repubblica; e chi, infine, come noi, a un certo punto ha detto: “basta” ed ha cominciato apertamente a dire che era giunto il momento di riscoprire il senso della nostra “autonomia”. Un’autonomia che non è solitudine, bensì da intendere e vivere quale pieno riconoscimento di una specificità di pensiero e di metodo politico del tutto scomparsi nel corso dei trent’anni che chiamiamo Seconda repubblica: quella specificità che Sturzo, sulla scia di Rosmini, definiva come la “ragione sussistente” che è dentro ogni realtà della vita e, quindi, anche di ogni partito politico. E che per noi, cattolici democratici nella vita politica, costituisce la nostra ragion d’essere, culturale e programmatica, cioè la “laicità” del nostro impegno partitico.

Tale situazione di vuoto politico, provocato dalla diaspora in mille rivoli del mondo cattolico italiano, è stata a nostro avviso prevalentemente causato dalle scelte in questi anni compiute da tanti cattolici impegnati nella vita pubblica che hanno sacrificato alla logica del posizionamento per schieramento un bagaglio di tradizioni che, poi, si ricordano solo in occasione degli anniversari di Sturzo, di De Gasperi e di Aldo Moro. Celebrazioni cui manca la consequenzialità e rivelano quindi la sola strumentalità “estetica”.

Dopo trent’anni di bipartitismo, che ha finito per consegnare l’Italia a una destra fondamentalmente conservatrice, con un governo fortemente minoritario in termini di consensi effettivi se si tiene conto dell’intero corpo elettorale, il quadro è desolante. Persino i più alti vertici della Chiesa hanno parlato “d’irrilevanza e d’indifferenza” quali risultati tangibili di quel che resta della tradizione dell’impegno pubblico organizzato da parte dei cattolici, a livello istituzionale e politico. Rimane però in sospeso la risposta alla domanda “che fare?”. Quando va bene si parla di prepolitica continuando a perpetuare lo stato comatoso in cui è finita la presenza pubblica dei cattolici che si riferiscono alla Costituzione e al Pensiero sociale della Chiesa. Quelli che hanno scelto la destra estrema escono chiaramente da una tale considerazione.

Alla Vigilia di Natale del 24 dicembre, giorno cui è oramai tradizionalmente legato il celeberrimo Discorso di Caltagirone del 1905, Sturzo seppe dare corpo anche nella pratica politica italiana al Popolarismo sostanziando il senso di una presenza pubblica che, fino al suo arrivo, era stato solamente prepolitica d’attesa, fresca com’era la “ferita” inferta al popolo cattolico dalla presa di Porta Pia. Una prepolitica che però aveva anche visto nascere lungo tutto l’Ottocento un movimento spontaneo dal basso, mosso dalla vocazione cristiana ispirata dalla carità, tra cui spiccavano le società di mutuo soccorso certamente animate più da una tendenza sociale piuttosto che politica. E insieme ad esse, anche sulla scia di quanto accadeva da tempo soprattutto in Germania, si dava vita alle casse rurali e alle cooperative “bianche”. Cosa che, di fatto, faceva evolvere il sentimento caritatevole in un qualcosa di “politico”, nel senso di essere fortemente radicato e connaturato al territorio e alle persone intese nella loro concretezza , utile a prospettare una posizione “altra”, diversa,  alternativa e antagonista sia a quella dei liberali, sia a quella dei socialisti. E ciò nel pieno del “non expedit” che interdiceva ai cattolici ogni esplicita partecipazione all’impegno politico in grado di  significare l’accettazione e il pieno riconoscimento dello Stato italiano.

Il Discorso di Caltagirone rappresentò quindi, per l’epoca in cui fu pronunciato, un vero e proprio atto di coraggio da parte di don Luigi che, fino ad allora, nei suoi scritti e discorsi aveva sempre cercato di evitare la parola stessa di “partito”, preferendo piuttosto riferirsi a “forme concrete di programma”. Ancora nel maggio del 1903, alla vigilia dell’elezione di Pio X al Pontificato romano ai primi di agosto, in una importante conferenza da lui replicata in giro per la Penisola, a Napoli, a Milano e a Torino, sul tema: “Lotta sociale legge di progresso”, egli si spinse a prefigurare il futuro politico dell’Italia con tale visione: “La società si avvia a nuovo ordinamento sociale: gli elementi positivi e negativi, democrazia cristiana, liberalismo e socialismo, forme concrete di programma, si contenderanno il terreno: ma la vittoria immediata sarà di quella forma che avrà saputo portar nella lotta maggiori forze di pensiero e di azione”. E proseguiva precisando: “noi non confondiamo il trionfo della Chiesa… con il trionfo delle forme pubbliche di vita”. Ed aggiungeva: se vi sarà “il trionfo di forme negative” avverrà “per colpa nostra”. E concludeva: “Se invece il programma della democrazia cristiana arriverà ad imporsi, gli acquisti positivi di bene ci assegneranno un nuovo campo più evoluto di lotte nel futuro progresso dell’umanità, nei suoi acquisti reali e positivi; come quando, dopo la redenzione dello schiavo, dopo l’emancipazione del servo della gleba, si arrivò al libero cittadino dei Comuni”.

Fu un atto di coraggio attraverso cui Sturzo cercò di salvaguardare i vincoli che il nuovo Pontificato di Pio X poneva, dopo Leone XIII, riguardo al problema dell’intervento dei cattolici italiani nell’agone politico. In primo luogo, evitando lo spinoso problema dell’approvazione ecclesiastica alla pubblicazione del suo discorso. Quindi, facendosi di fatto scudo con le prime concessioni dello stesso Pio X, fin da subito dirette alla scesa in campo dei cattolici in aiuto delle candidature liberali moderate in quelle elezioni locali ove vi fosse il pericolo concreto della vittoria di candidati socialisti. Furono le primissime eccezioni al “non expedit”, cioè al divieto di partecipazione politica, che lo stesso Pontefici personalmente sollecitò, di fronte al cosiddetto “pericolo rosso” dell’estrema sinistra. Fu quindi un’occasione che abilmente Sturzo, sia pure con prudenza, utilizzò al fine di preservare per il futuro la diversa e autonoma linea politica della Democrazia cristiana da Leone XIII indicata quale strada dell’avvenire politico del laicato cattolico, ma che la chiara preferenza del nuovo Papa per il clerico-moderatismo conservatore metteva in grave pericolo.

Ci vorranno molti anni, e ben dopo quel discorso natalizio di Caltagirone, perché si giungesse, almeno, a quella forma compromissoria espressa con il “Patto Gentiloni” che, in qualche modo, fece da apripista, con il fatto stesso della partecipazione generale di massa ad una campagna elettorale, alla vita politica da parte dei cattolici italiani nel 1919. Tale Patto fu però anch’esso caratterizzato da una linea politica clerico-moderata in evidente contrasto con la scelta sturziana per una politica autonoma dei cattolici italiani su un programma democratico cristiano. Bisognerà attendere il 1919 con il lancio del Manifesto ai “Liberi e forti” e con l’annesso Programma del Partito Popolare Italiano, per vedere finalmente realizzate le lucide previsioni indicate chiaramente da Luigi Sturzo nel Discorso di Caltagirone di quattrodici anni prima.

Sturzo fu da subito, dunque, uomo “politico” e non della prepolitica. Come dimostra il personale e diretto impegno da amministratore locale e tutto il lavorio intrapreso per la creazione di quella rete, protesa ben oltre la Sicilia,  che gli consentì, non appena le condizioni lo resero possibile, di dare vita al Partito popolare destinato ad apparire quasi nascere dal nulla, ma così non era.

L’intelligenza sturziana fu quella di capire la necessità di definire, e non di annacquare, tutte la specificità di un pensiero, di una visione della vita, dei problemi pratici e concreti di un Paese rurale, ma in cui si formava progressivamente una borghesia con cui era necessario procedere ad una saldatura, e non ad una competizione, le cui attese non erano completamente soddisfatte né dall’elitario liberalismo né da quelle prime forme di socialismo settario ed estremista.

In poche parole, la forza del pensiero politico di Luigi Sturzo, come di tutto il movimento popolare e democratico cristiano europeo, dev’essere rinvenuta nella decisione di dare corpo ad una presenza autonoma, ma non ideologica perché fondata su un’elaborazione programmatica e in stretto collegamento con le realtà di vita espresse dalle tante comunità locali in grado di costituire il ricco patrimonio dell’intera società nazionale.

Chi oggi si definisce popolare e ricorda gli anniversari di Sturzo dovrebbe cercare di essere conseguente con un tale richiamo e con tutta la logica politica seguita dal Prete di Caltagirone. Egli, non a caso, decise di mobilitare una parte scelta del mondo cattolico: quella mossa da aperta e libera ispirazione democratica, respingendo fin dall’inizio la tendenza dell’altra parte del laicato cattolico di farsi componente del conservatorismo. Non poteva, dunque, che essere offerta la prospettiva di un impegno pubblico reso concreto ed efficace utilizzando la “forma partito”. Sue furono tre parole d’ordine che sono anche le nostre di oggi, perché necessarie al Paese, quella cioè dell’autonomia di pensiero e di postura politica, quella della capacità programmatica e progettuale e quella, infine, mai ancora attuale come oggi,  di presentare facce “nuove” il meno compromesse possibile con tutto il sistema consolidato di gestione della cosa pubblica, invece, da rigenerare.

Giuseppe Ignesti e Giancarlo Infante




MARE, ALLEGRIA, CULTURA, gioia di stare insieme

Finalmente abbiamo potuto festeggiare alla grande. Oltre 110 partecipanti hanno animato le sale del Phi Park Hotel Alcione.

Gli ospiti d’Onore hanno impreziosito la manifestazione rendendo la serata interessante e molto divertente. Durante la serata sono stati: proiettati filmati della spedizione in Turchia con immersioni

sui relitti della Prima Guerra Mondiale; del viaggio a Sharm; consegnati brevetti e soprattutto giocato alla  ricca tombolata con premi messi in palio dai nostri amici, tra cui un biglietto aereo Turkish Airlines, pacchetti immersioni, materiale subacqueo, spumanti, vino, olio e tantissimi altri premi.

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato, agli ospiti Marina Cappabianca, Pippo Cappellano, Carlo Fogliono della Turkish Airlines, Francesco Cerra, Alessandro Filippini, Riccardo Mei e Domenico Gambardella.

Un particolare ringraziamento anche agli amichi che ci hanno offerto dei premi per la tombolata, tra cui Marlin Blu, Turkish Airlines, Oleificio De Vincentis, Dive In Sharm el Sheikh, Phi Hotels park Hotel Alcione, Cantina Tollo, Vini Citra, Basho Viaggi, Farmacia Coccaro, Ceramiche Del Melo, Capuzzi Brico, Pinzeria 1492, Maico Foggia, Pollux personal Trainer, Gioielleria Mida, Fotosub Shop, Parrucchiere Mitù, A.M. Ori e Argenti.

Invieremo il calendario delle attività non appena possibile, comunque sin d’ora possiamo confermare che rientreremo in piscina a partire dal 13 gennaio, mentre i nuovi corsi inizieranno nella terza settimana di gennaio – seguirà una Info WAC dedicata.

Happy WAC

Marco Martella




DECLASSARE LA TUTELA DEL LUPO oltre agli abbattimenti no-limits?

Oipa: «ci rivolgeremo a tutte le sedi opportune, dall’UE ai Tar»

Piacenza: «È una maggioranza che si muove diretta e nella direzione degli interessi delle lobby amiche contro la fauna selvatica, bene demaniale e quindi di tutti»

Daremo battaglia anche contro il declassamento della protezione del lupo, oltre a quanto previsto dall’emendamento “Far West” che vuole la possibilità, senza limiti spaziali e temporali, di abbattere la fauna selvatica, e non solo i cinghiali. Lo annuncia l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

Con l’approvazione alla Camera dell’ordine del giorno presentato dalla Lega che impegna il Governo ad adottare iniziative affinché il lupo sia declassato da specie ‘prioritaria’ a ‘protetta’, escludendo la specie dalla rigida normativa di tutela prevista dalla Direttiva Habitat, si conferma come questa maggioranza si muova esclusivamente diretta e nella direzione degli interessi delle lobby amiche.

«Questa maggioranza vuole smantellare la rete di protezione della fauna selvatica, bene demaniale e quindi di tutti, a uso e consumo degli interessi di pochi», commenta il delegato alla fauna selvatica dell’Oipa, Alessandro Piacenza. «Non ci fermeremo in questa battaglia a tutela degli animali e dell’ambiente, ora introdotta anche in Costituzione all’articolo 9, rivolgendoci a tutte le sedi opportune, dall’Unione europea ai Tar per impugnare i provvedimenti locali».

I metodi per contenere i pochi danni provocati dalla fauna selvatica si vuole uccidere gli animali invece di adottare semplici misure di buon senso. La coesistenza uomo – lupo, e non solo, può essere armonizzata attraverso l’attuazione di diversi sistemi per prevenire i danni: recinzioni elettriche, dissuasori acustici, cani da guardia. Quanto ai cinghiali in città, che il non corretto smaltimento dei rifiuti nei centri abitati sia l’unica causa dell’arrivo degli ungulati nell’abitato lo dimostra quel che avviene dove si adotta la raccolta porta a porta: in queste zone, anche adiacenti alle campagne e ai parchi protetti, i cinghiali restano nei loro habitat.

Informazioni per la stampa (recapiti non pubblicabili):

Canale Telegram Oipa per leggere i comunicati stampa: https://t.me/oipaonlus

Elenco dei comunicati Oipa Italia: http://www.oipa.org/italia/comunicatistampa

OIPA Italia Odv

Organizzazione internazionale protezione animali, Organizzazione non governativa (ONG) affiliata al Dipartimento della Comunicazione Globale (DGC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e all’Assemblea permanente sull’Ambiente dell’ONU. Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (DM del 1/8/2007 pubblicato nella G.U. n. 196 del 24/8/2007) e dal Ministero della Salute (Decreto n. 6/2021 En. As. del 26/10/2021)

Se non vuoi più ricevere i nostri comunicati stampa, scrivi a press@oipa.org




CONDANNA ESEMPLARE del Tribunale di Chieti

Due mesi di arresto per maltrattamento ai danni del cane

Ortona, 25 dicembre 2022. La LIDA – Lega Italiana dei Diritti dell’Animale – Sezione di Ortona si è costituita parte civile, con la difesa dall’avvocato Peppino Polidori, contro il sig. M.A.  accusato di aver violato l’art. 727, secondo comma, c.p., perché deteneva il proprio cane in condizioni incompatibili con la sua natura, provocandogli gravi sofferenze.

Il 23 dicembre 2022 il Tribunale di Chieti lo ha condannato alla pena esemplare di due mesi di arresto, oltre al pagamento delle spese di giustizia e ad un risarcimento di danni di euro 1.000 in favore della LIDA Sezione di Ortona che ha soccorso il cane curandolo ed assicurando la sua adozione.

Il risarcimento è stato riconosciuto perché la LIDA sezione di Ortona è iscritta nel registro regionale delle associazioni di volontariato e svolge l’attività istituzionale in materia di tutela degli animali e dell’ambiente.

È stato possibile perseguire il reato grazie al tempestivo intervento in urgenza dei Carabinieri Forestali della Stazione di Lanciano a cui va tutto il nostro ringraziamento”, interviene il Presidente della LIDA di Ortona Mauro Costantini. “I diritti degli animali sono finalmente presenti nel nostro ordinamento.

È fondamentale che questa tutela sia applicata anche in sede giudiziaria e la sentenza di condanna del Tribunale di Chieti ne è un caso esemplare. Facciamo appello ai cittadini affinché continuino sempre a mostrare senso civico e a denunciare alle autorità competenti i maltrattamenti di animali così che possano essere perseguiti”, conclude Mauro Costantini.

LIDA Sezione di Ortona

Lega Italiana dei Diritti dell’Animale Sezione di Ortona




FOCUS SULLO ZAFFERANO il 28 dicembre

Prodotto d’eccellenza che si coltiva con metodo sperimentale

Pizzoferrato 24 dicembre 2022. Si chiama “Aspettando PataZafFest” ed è l’anticipazione di una manifestazione prevista a Pizzoferrato nella prossima primavera-estate e che sarà dedicata alla valorizzazione della patata rossa e dello zafferano, due dei prodotti di vanto di Pizzoferrato (Ch). Il primo appuntamento è per il prossimo 28 dicembre, in Comune a Pizzoferrato dove si svolgerà un convegno con esperti e con il Parco nazionale della Majella e dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara sullo zafferano, l’oro rosso d’Abruzzo che nel borgo della Val di Sangro coltivano da alcuni anni con un nuovo metodo sperimentale.

L’iniziativa è promossa dal Comune, e in particolare dal sindaco Palmerino Fagnilli, e dall’associazione “NaturArte”, il cui punto di riferimento è Massimiliano Brutti, che sta curando nei suoi vari aspetti l’appuntamento. Che vedrà, dal 28 dicembre al 6 gennaio, coinvolti anche diversi agriturismi e ristoranti del posto che prepareranno un piatto a base di zafferano. Convegno, quindi, il 28 dicembre nella sala del Consiglio comunale, dalle 9.30. Ci saranno i saluti istituzionali e poi un tuffo nel cuore prezioso dello zafferano.

Le “Informazioni base per aprire una azienda sulla coltivazione dello zafferano” saranno date da Mariangela Andreoli, commercialista e revisore legale. Franco Ballone, presidente P.A.Z. (Produttori Associati Zafferano) parlerà de “Le proprietà dello zafferano di Pizzoferrato: la sua storia, i metodi di coltivazione e l’utilizzo dello zafferano nella cucina contemporanea”.

A seguire interventi di Luigi Menghini, dell’Università “d’Annunzio”; di Franco Ciampaglia, responsabile S.I.C.OB; di Mariagrazia Carbonelli, dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma; di Nicolantonio D’Orazio, dell’Università “d’Annunzio”; di Lucio Zazzera, presidente Parco nazionale della Majella; del naturalista Aurelio Manzi; di Vittore Verratti, dell’Università “d’Annunzio”.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Stanislao Liberatore. Nella mattinata verrà conferita la cittadinanza onoraria allo chef stellato Giuseppe Tinari e a Franco Ballone, inventore Modullo F.B. e presidente P.A.Z. Sarà annunciata l’istituzione del premio il “Pistillo d’Oro” con la presenza dell’artigiano-artista Filippo Scioli di Guardiagrele che realizzerà il premio in ferro battuto. Verrà inoltre presentato il logo ufficiale del “PataZafFest realizzato dal Fumettista Ernesto Carbonetti.

Alle 12.30, show cooking dello chef Stefano De luliis. Presenta Chiara Pasquarelli.

A seguire degustazione del liquore a base di zafferano dei Fratelli Jannamico 1888 di Villa Santa Maria (Ch).




PESCARA AL QUADRATO: idee di Natale

Una nuova proposta per l’Area di Risulta: amplificare occasioni e conoscenza

Pescara, 24 dicembre 2022. Grandi trasformazioni in corso nel mondo. Seppur in tono minore, anche il nostro Abruzzo vive la sua piccola ma articolata trasformazione. Partendo dai luoghi più reconditi e peculiari dell’ordine e del silenzio per raggiungere quelli della grande mobilità, possiamo cogliere anche qui da noi i sintomi di una tribolazione impegnativa, profonda e quanto mai dolorosa.

Nella consuetudine di un ritardo patologico nei grandi fatti che caratterizzano l’evoluzione della nostra umanità, comunque siamo sempre uniti nelle sue disgrazie e nelle sue speciali sofferenze. Anche l’Abruzzo delle genti operose e silenti è in cammino; un lento cammino che potrebbe risultare addirittura utile e redditizio quando evita i tanti fatti umani che si accavallano, si succedono e falliscono miseramente nel mondo dei veloci per l’ambizione di un tempo impossibile da sfidare.

Siamo sicuramente fieri ed appagati per aver evitato demolizioni, disfacimenti ed ogni distruzione di cose sbagliate o fatte male, comunque tristi e demoralizzati per le cose che non si realizzano mai che non si chiudono e che non si fanno mai.

Nel cuore dell’Abruzzo dinamico, nella nostra cara ed amata Pescara è giunto il tempo oramai di chiudere alle riflessioni, agli studi, alle idee e alle cose pensate e mai fatte per dare l’avvio alle cose che piacciono e che rendono fieri il popolo dell’attesa irrequieta.

Intanto bisognerebbe chiudere, una volta per tutte, l’argomento delle due storie, delle due identità, delle due unità urbane che, nonostante tutto il tempo trascorso, tutti  i fatti accaduti, e tutti gli eventi che continuano  a scorrere, e poi i mattoni, e il ferro ed il cemento usato e pure la politica dei saccenti, non sono ancora unite in un’unica e vera città.

Anche se le proiezioni in una grande Pescara possono aiutare, il processo sembrerebbe ancora lungo: Pescara sono ancora i due centri del secolo scorso, se non addirittura tre o quattro delle marginalità aggregate degli ultimi anni.

Quel corso d’acqua lì al centro; quest’incredibile luogo di bellezza e trasformazione che arricchisce e rende fertile ogni lembo di terra e di pensiero,  di fatto qui si materializza in una ferita che adesso infetta. Un luogo di malessere, di strani dubbi, d’identità smarrite: ancora un fiume, un parco o una fogna? Un porto peschereccio, turistico o commerciale? Un luogo di parcheggio, di ricovero attrezzi o un luogo di rifiuti?

Tanta incertezza così come tanta l’indifferenza usata.

L’acqua scorre sotto i ponti, all’aria aperta, e giunge ancora a mare: e questo è un fatto, per il momento, ancora positivo. Costa delle meraviglie da una parte, nastri rumorosi e ferrati dall’altra. Strade delle transumanze, strade remote, strade borboniche, strade dei piccoli e grandi movimenti: le due grandi arterie lungo la costa e verso l’interno e poi un groviglio di strade, rovinate sicuramente, per un disordine urbano oramai più che confermato da tanto ed inutile tempo trascorso.

Tutto oramai sembrerebbe statico ed inamovibile; perfino le idee sembrerebbero incastrate in un proprio spazio temporale chiuso, esclusivo ma riservato ai grandi ed illuminati pensatori e agli interpreti del momento e ai casi che piombano all’improvviso dall’alto qua e là.

I ponti, i porti, il fiume e la stazione; il molino, le piazze, la movida e la malavita; la Fontana, Flaiano, san Cetteo, la grande Pescara e le periferie maledette, ma il grande tema rimane l’Area di Risulta. Un brutto nome, ma un nome che chiarisce le dinamiche tipiche di una città con il suo agire confuso e controverso.    

L’Area di Risulta per ripartire, per riorganizzare, per individuare e realizzare adesso la città, la nostra Città: Pescara.  

Destini di un’area al centro dell’interesse generale; anche intellettuale questa volta. Una città in fermento in questi ultimi tempi; Pescara laboratorio di idee, così sembrerebbe.

Ed ecco la nostra idea, la nostra proposta per invitare alle ultime e decisive riflessioni prima delle scelte. Pare che si voglia fare sul serio adesso: vediamo. Ecco, dunque, Natale delle belle cose, e poi l’aprirsi dell’anno nuovo con i suoi tanti buoni propositi, quello nostro è: Pescara aperta.  

Ecco, dunque, l’occasione di un’area di risulta per individuare una direzione, un luogo, una formula che unisce, definisce e qualifica: Pescara al Quadrato.

Il cuore della città nei limiti un’area che dagli approdi della Fontana del Cascella e del Porto della Marina si sviluppa verso l’interno per raggiungere stazione e cattedrale, e chiudersi per realizzarsi nell’area di risulta.

Una proposta: una sorta d’invito all’apertura, alla realizzazione di un luogo dinamico, di un mondo nuovo, per amplificare occasioni, conoscenza e tanto altro ancora, lungo quelle direzioni individuate al centro, nel cuore della città, un’area dai chiari caposaldi urbanistici; prendendo a riferimento quei viali del Ring, quel capolavoro urbanistico che fece la fortuna di Vienna;  oggi una delle più belle città del mondo.

Nando Marinucci

I caposaldi ed i riferimenti della Pescara al Quadrato

A- PIAZZA PRIMO MAGGIO

1- Piazza Salotto

Fondazione Maison des Arts

2- Piazza, Chiesa del Sacro Cuore

Imago Museum

B- STAZIONE FERROVIARIA

3 -Area di Risulta

4 – Piazza, Chiesa del Santo Spirito

5 – Parco Archeologico Rampigna

6- Piazza Garibaldi, Museo D’Annunzio

C -SAN CETTEO

7 – Piazza Alessandrini, MediaMuseum

8 – Viale Colonna, Viale Marconi

Piazza e Chiesa del Cuore Immacolato

9 – La Casa delle Arti, Parco Montessori

D – MARINA

10 – Porto Turistico

Area Protetta

11 Mercato, Museo del Mare

12 – Villa De Riseis

13 – Museo Arte Moderna




CONI ABRUZZO ingovernabile

A vuoto anche l’ultimo consiglio regionale, Enzo Imbastaro senza maggioranza

Pescara, 24 dicembre 2022. Il Coni Abruzzo sembra proprio così: “nave sanza nocchiere in gran tempesta”, come l’Italia definita da Dante nel VI canto del Purgatorio. Per questo Francesco Bizzarri chiede le dimissioni immediate. In realtà il nocchiero esiste ma non riesce a governare. E la ragione è presto detta: da quasi due anni a questa parte, cioè da quando è stato rieletto, Enzo Imbastaro ha convocato per ben sei volte il Consiglio regionale senza mai raggiungere il numero legale.

Cosa ancor più grave è che, per la seconda volta, non è stato possibile approvare il bilancio così come la relazione tecnica/ morale. A denunciarlo è Francesco Bizzarri, ortopedico, referente dell’area “sport e salute” medico dello Sport dell’Università dell’Aquila, presidente del CUS L’Aquila (Centro Universitario Sportivo) e presidente regionale del CUSI (Centro universitario sportivo italiano) che ha sostenuto Antonello Passacantando nelle ultime elezioni per il rinnovo delle cariche istituzionali del Coni regionale.

“Un anno e nove mesi del nulla”, attacca Francesco Bizzarri,” dopo la rielezione del Presidente Enzo Imbastaro ai massimi vertici regionali del CONI abruzzese.  E, sinceramente, mi spiace pure dire che avevamo ragione quando, dando vita ad un’altra cordata, abbiamo cercato di contrastare, la sua rielezione alla guida del Coni. E non si tratta di una mera ed ottusa opinione personale ma, di un fatto incontrovertibile, in questi mesi trascorsi si sono svolti o meglio non svolto sei Consigli regionali tutti andati a vuoto per mancanza del numero legale.

L’ultimo, tristissimo, spettacolo c’è stato ieri il 22/12/2022 alle h. 18.00 quando, nonostante la richiesta ed invio di deleghe, il massimo dirigente, per l’ennesima volta, non ha raggiunto la maggioranza. Così, anche per quest’anno, come per il 2021, bilancio non approvato dal Consiglio e non approvata nemmeno la relazione etica/ morale. L’Aquila, l’Abruzzo tutto, non lo merita, il CONI regionale come quello nazionale è il massimo Ente per lo sport regionale è quello che deve programmare difendere lo sport locale è quello che deve divulgare lealtà, trasparenza, socialità, inclusione, soprattutto dopo due anni di pandemia. Ecco” conclude Bizzarri, “tutto questo oggi in Abruzzo non c’è e non c’è perché i vertici, per ben sei volte, sono stati sfiduciati. Per questo chiediamo le dimissioni immediate del Presidente Enzo Imbastaro per far sì che tutti gli sforzi, che i Comuni e la Regione stanno facendo per tenere in piedi lo SPORT abruzzese, non siano vani”.




AL VIA IL GIRONE di ritorno

Si riparte con la Smi Roma Volley

Ortona, 24 dicembre 2022. Quale migliore scusa per prendersi un break dalle lunghe e tal volta tediose rimpatriate natalizie con parenti ed amici se non quella di godersi una bella partita di pallavolo? Lunedì 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano, la Sieco darà il via al girone di ritorno con l’incontro casalingo che la vedrà opposta alla SMI Roma Volley. Lo avevamo scritto presentando i capitolini per la prima del campionato e il tempo ci ha dato ragione. La Roma Volley è composta da un roster di giocatori molto esperti ben guidati dal palleggiatore pescarese Alfieri e da Mattia Rosso, schiacciatore che può vantare molte presenze tra la serie A2 e la Superlega. Niente affatto male il cammino della Roma che occupa attualmente il nono posto in classifica con all’attivo 17 punti, e con una classifica davvero molto corta da quelle parti, una vittoria sarebbe davvero preziosa per i romani. Anche in Casa Impavida, tuttavia le motivazioni non mancano.

 Catania, prima della classe dista solo un punto e la caccia rimane aperta dopo la vittoria al tie-break in Sicilia. Catanesi che avevano tentato il ricorso nel tentativo di azzerare il risultato chiedendo la ripetizione della gara per un presunto errore tecnico degli arbitri al quinto set, quando già nei primi due gli ortonesi avevano messo in tasca il primo punticino dell’incontro, essendo avanti due set a zero. Il Giudice Federale ha respinto la richiesta del Catania per un vizio di forma nella presentazione del ricorso. I dirigenti etnei non hanno seguito l’iter giusto per presentare istanza. Alla fine al palleggiatore e capitano Fabroni è stata comminata una squalifica di tre turni “per aver, a fine gara, rivolto offese al primo arbitro”. Catania dovrà dunque ripartire senza il suo pezzo più prezioso e gli Impavidi sono pronti a succhiare la scia.

Queste le parole di Coach Lanci: «Ripartiamo nel girone di ritorno di certo più consapevoli delle nostre capacità. Cercheremo di evitare quei piccoli passi falsi capitati in questo girone di andata. Se ad oggi siamo secondi in classifica a solo un punto dalla prima non possiamo fare altro che morderci le mani per le occasioni che abbiamo gettato al vento, ma allo stesso tempo siamo l’unica squadra ad aver raccolto punti ad ogni partita. Ma se le colpe sono sempre e soltanto nostre, può dirsi altrettanto dei nostri meriti, delle nostre vittore e della nostra crescita. Ritengo che le critiche e le polemiche, giuste o ingiuste che siano non possano fare altro che dare esperienza e paradossalmente anche aiutare a migliorare». 

Tra quei passi falsi ai quali si riferisce Coach Lanci si può annoverare probabilmente anche la prima di campionato quando a Roma, gli impavidi stavano vincendo due a zero per poi subire la veemente rimonta dei padroni di casa. Alla fine, Ortona si è imposta al tie-break e già guadagnare un punto in più sarebbe bastato oggi ad essere davanti alla capolista Catania per differenza di vittorie. Con 11 vittorie, la SIECO è infatti la squadra che più ha vinto in questo girone, seguita appunto da Catania con 10 e Tuscania con 9.

La gara tra la Sieco Service Impavida Ortona e la SMI Roma Volley è in programma per il giorno di Santo Stefano, lunedì 26 dicembre con fischio di inizio alle ore 18.00. Arbitreranno i Signori Turtù Marco (Montegranaro) e Candeloro Eleonora (Pescara).

Nell’occasione, la Sieco Service Impavida Ortona e la Volley Junior Ortona augurano a tutti un felice Natale.

Uffio Stampa Sieco




SINCERI ED AFFETTUOSI AUGURI

Giulianova, 24 dicembre 2022. Ai cittadini, alle famiglie, alle associazioni, alle parrocchie, al personale della scuola, della sanità, delle forze dell’ Ordine, degli enti, agli operatori dei mezzi di informazione, a chi ogni giorno si impegna per il benessere dei suoi cari e della comunità, all’intera Città di Giulianova, il Sindaco Jwan Costantini e l’Amministrazione Comunale rivolgono i più sinceri ed affettuosi auguri di Buon Natale.

“Speriamo – scrive il Sindaco – che queste ore siano per tutti di grande serenità. Che sia davvero, a Giulianova e nel mondo, una Festa Santa, una festa di pace, di generosità, di pensieri e gesti d’amore”.




GLI AUGURI di Insieme

Il partito nuovo per cambiare l’Italia e l’Europa

24 dicembre 2022

Questi gli auguri che i Coordinatori nazionali rivolgono a tutti gli aderenti, ai simpatizzanti e a coloro che ricevono e leggono la nostra newsletter guardando a INSIEME con curiosità e speranza.

Cari amici di INSIEME, quest’anno c’è un certo imbarazzo nell’inviare gli auguri in vista delle prossime festività. Possiamo far festa dove nel mondo e vicinissimi a noi migliaia di persone soffrono il freddo, la fame, la paura di bombardamenti mirati su città e strutture necessarie per il vivere quotidiano a tanti gradi sottozero?

Possiamo far festa sapendo che anche in Italia sono aumentate le famiglie che si rivolgono ai centri sociali per un pasto caldo, per poter pagare le bollette, per eseguire qualche semplice esame diagnostico?

Tutti ben sappiamo tutto ciò, ma l’impotenza che ancora viviamo dopo una pandemia che ci ha lasciati in un vissuto d’incertezza, ci rende inoperosi o, quando va bene, in attesa di un cambiamento.

Noi di INSIEME abbiamo scelto di scuotere l’opinione pubblica per uscire da un sistema politico che non aiuta perché ancora incagliato in un bipolarismo comodo per i partiti, ma rovinoso per i cittadini.

Nel condividere il dolore di tanti non vogliamo però rimanere silenti e senza speranza.

Abbiamo deciso in questi ultimi anni di essere un partito di pungolo e di riflessione pur consapevoli delle resistenze di molti, anche di quelli del mondo a noi naturalmente più vicino, a riconoscere la necessità dell’esistenza di un partito autentico e autonomo che abbia il desiderio di portare all’attenzione del Paese un programma aperto soprattutto agli ultimi, ai fragili, alle famiglie stremate da un’economia senza etica e tutt’altro che solidale.

A Natale si ricorda una mangiatoia occupata da un bambino che da subito ha incarnato la fragilità umana.

A quel Bambino Gesù rivolgiamo quest’anno una preghiera particolare per la pace tra i popoli e dentro ognuno di noi. Chiediamo a lui la forza di proseguire il nostro cammino politico per il bene di tanti, di superare ogni scetticismo che rallenta il passo per raggiungere la meta e di favorire la comunione tra noi tanto desiderata anche dal nostro caro monsignor Simoni che dal cielo intercede sempre per noi.

Con questo spirito costruttivo che va sempre alimentato con fede, speranza e carità fraterna, il coordinamento nazionale invia gli auguri di buon Natale a tutti i membri di partito e loro famiglie con la certezza che il nuovo anno ci vedrà rinnovati, più coesi e determinati ad essere, nonostante tutto, il partito che ha dato vita al processo di trasformazione del Paese.

Sante festività a tutti noi!

Eleonora Mosti

Maurizio Cotta

Giancarlo Infante




BUON NATALE di vero cuore a tutti

Un  Natale con l’Ucraina nel cuore! Un Natale con tutti quei Paesi del mondo in cui da troppo tempo si consumano guerre e ingiustizie! Un Natale con nel cuore tutti coloro che in questo periodo stanno affrontando difficoltà, solitudine e tristezza!

Chieti, 24 dicembre 2022. È a loro che rivolgo il mio primo pensiero per il Natale che ci accingiamo a vivere, e lo faccio con il magone in gola e la malinconia nel cuore, ma anche con il forte senso di responsabilità che, come amministratore, ho di contribuire, seppur nel mio piccolo, a migliorare e ad invertire questa triste e dolorosa “rotta”.

Un pensiero ed un augurio speciale lo rivolgo poi a chi è meno fortunato e a quelle persone che per alterne vicende saranno costrette a trascorrere queste festività in solitudine, in ristrettezze o col dolore nel cuore. Mi stringo a loro, e rivolgendomi a ciascuno di voi dico: “Offriamo loro il nostro conforto ed il nostro aiuto”.

Con il pensiero a loro desidero comunque rivolgere i miei più sinceri auguri agli anziani valore inestimabile delle nostre vite e della nostra società, e poi ai Sindaci e agli Amministratori locali affinché possano trascorrere questi giorni, in pace e in serenità ringraziandoli per il duro e costante lavoro che quotidianamente portano avanti nonostante le mille difficoltà e le tante problematiche giornaliere.

Un Augurio di un sereno Natale lo rinnovo ai dipendenti della Provincia di Chieti e li ringrazio nuovamente per la loro laboriosità, operosità e risoluzione delle richieste e delle istanze che arrivano dai territori e dai noi amministratori di questo Ente che siamo stati chiamati ad amministrare questa meravigliosa provincia.

Un Augurio poi a tutte le Forze dell’Ordine a lavoro anche in questi giorni di festa per garantire sicurezza e serenità a tutti noi e a quanti impegnati all’estero in missioni di Pace, e a quanti a riposo e che trascorreranno le feste in famiglia e con gli amici. Un Augurio poi a quanti in questi giorni lavoreranno per non fermare il ciclo produttivo ed economico delle nostre comunità. E un Augurio ai medici, agli infermieri, agli operatori sociosanitari, agli ausiliari sempre in prima linea negli ospedali, nelle Rsa e nelle strutture sociosanitarie.

Rivolgo infine e di gran cuore un Augurio di un sereno e felice Natale a ciascuno di voi con la speranza che siano giorni felici, gioiosi ed intimi, in cui potrete vincere ogni tristezza trascorrendo momenti lieti con i vostri affetti più cari.

Questo Natale coincide con il mio primo anno di mandato da presidente della Provincia. Nel ringraziare ancora una volta i sindaci e i consiglieri comunali per aver espresso fiducia nella mia persona, rinnovo il mio impegno con la promessa che continuerò a lavorare con dedizione, competenza e professionalità per affrontare e risolvere tutte le problematiche in essere e quelle future. Sono e sarà sempre al servizio del territorio e di tutti voi.

Buon Natale di vero Cuore a tutti!

Francesco Menna

Presidente della Provincia di Chieti




NATALE 2022       

Buon Natale a voi tutti e alle vostre famiglie

Ortona, 23 dicembre 2022. Un augurio sincero di cuore con la speranza che questo brutto periodo che si trascina da oltre tre anni passi al più presto.

Prima la pandemia, da cui non ancora usciamo del tutto, e poi la guerra, che oltre a portare distruzione e morte nei Paesi interessati, sta creando problemi economici a tanti Paesi del mondo, compreso il nostro.

Speriamo che le festività natalizie, insieme alle preghiere ed agli appelli del Santo Padre, riescano a toccare i cuori di tutti i governanti che hanno il potere di interferire per porre fine questo conflitto che preoccupa tutto il genere umano.

È questa la speranza di tutti quanti noi che nel nostro piccolo possiamo pregare e fare qualche gesto di solidarietà verso i più deboli al fine di rendere il Santo Natale più sereno per tutti. 

Auguri !

Tommaso  Coletti




LA RECITA dei bambini

Caramelle e giochi per tutti da Babbo Natale

Ortona, 23 dicembre 2022. Questa mattina presso l’asilo nido comunale A. Gramsci di Ortona si è svolta una straordinaria recita di Natale con la rievocazione della natività da parte dei bambini della Sezione Piccoli. Grande emozione per tutti, tra cori natalizi, musiche e l’ arrivo di Babbo Natale che ha donato giochi e caramelle a tutti i bambini.

Grande partecipazione da parte dei genitori ed un ringraziamento speciale alle maestre, Anita e Gabriella, che con amore e tanta cura hanno realizzato una bellissima festa con sorrisi, abbracci ed un augurio speciale di Buone feste per tutti.




NUOVA VITA A PIAZZA Dalla Chiesa con verde attrezzato

Un’arena civica, 2000 metri quadri per lo sport e per i tradizionali giochi da strada. La giunta approva il progetto preliminare di riqualificazione finanziato dai fondi del Pnrr. Via libera anche ai piani di villa Cerulli ed ex depuratore

Giulianova, 23 dicembre 2022. La lunghissima stagione di abbandono e marginalità in cui sono vissuti fino ad ora piazza Dalla Chiesa ed il mercato coperto volge finalmente al termine. Lo assicura l’ Amministrazione Comunale che ieri sera ha approvato il progetto preliminare di riqualificazione dell’ area, ovvero il recupero funzionale dell’ex mercato e delle superfici di pertinenza. Il piano, finanziato dai fondi del Pnrr per una somma complessiva di 2.970.000 euro, restituirà alla piazza non solo un aspetto moderno e completamente rinnovato, ma una possibilità di utilizzo che rappresenta un vero unicum nel panorama degli spazi urbani. Approvati inoltre i progetti preliminari relativi a villa Cerulli (importo del finanziamento, 880.000 euro) ed area dell’ex depuratore ( 1.650.000 euro). Gli Uffici e la Giunta hanno con questo rispettato i tempi, visto che le gare d’appalto andavano bandite, pena la perdita delle somme, entro il 31 dicembre.

La nuova piazza. Si presenterà come uno spazio delimitato, con pavimentazione rialzata, in materiali naturali. Sarà un vero elemento di congiunzione e armonizzazione tra l’ex mercato, le aree verdi e il parcheggio. Un salto quota di circa 18 centimetri permetterà di identificare lo spazio centrale, solo pedonale, filtrato visivamente da siepi, alberi, dune verdi, attrezzature. Non sarà compromessa, anche grazie al posizionamento strategico dell’illuminazione e dell’arredo,  la possibilità di far permanere nella piazza ogni tipo di attività (manifestazioni, spettacoli, mercato all’aperto) e di far sì che piazza Dalla Chiesa, in ogni stagione dell’anno, resti il luogo pubblico di riferimento per l’intera città.

Il recupero dell’ex mercato coperto. L’obiettivo è  quello di  ripulire la struttura originaria delle superfetazioni successive, e di conservare e valorizzare la struttura “brutalista” del corpo circolare. L’edificio esistente verrà dunque demolito nella sola porzione rettangolare. Il piano terra del volume circolare resterà come spazio porticato polifunzionale, in grado di ospitare anche un bar, un piccolo ristorante e ambienti per l’incontro e la socializzazione. A servizio del piano terra, è prevista una nuova struttura su un unico livello, uno spazio minimo costruito per accogliere servizi igienici e guardaroba. Il primo piano, raggiungibile anche tramite ascensori, conta invece di diventare una nuova arena civica,  destinata ad ospitare mostre, spettacoli, eventi musicali. Dal tetto-giardino caleranno rampicanti di varie specie, a coprire l’intera volumetria. Nella porzione non occupata dal tetto-giardino verrà collocato un sistema solare con pannelli fotovoltaici.

I parcheggi  La razionalizzazione degli spazi consentirà l’utilizzo di 230 posti auto, in un’ area di minori dimensioni e pavimentata con betonelle drenanti. Nuovi alberi sempreverdi mitigheranno l’impatto visivo e consentiranno l’ ombreggiatura dei veicoli.

Il giardino e il verde permeabile. Due aree verdi saranno collocate ai margini della piazza. La prima, posta a sud, potenzierà l’attuale giardino, ampliandolo grazie alla rimozione della strada asfaltata interna. Uno spazio protetto, in ombra, accoglierà l’area attrezzata per lo sport ed il gioco di gruppo. La seconda area, a nord della piazza, andrà a sostituire una zona oggi adibita a parcheggio, creando una quinta prospettica verde, visibile per chi, da via Cerulli, intenda raggiungere via Alleva.

Le isole circolari.  Velato messaggio all’edificio del mercato coperto, le isole circolari sono gli elementi destinati a connotare maggiormente l’immagine del parco. Esse formeranno un paesaggio di collinette, di rilievi artificiali  e di “crateri verdi” molto suggestivo, in un gioco originale di superfici concave e convesse. Il tema del cerchio, che trova nelle isole la sua espressione più caratteristica, è ripreso nel progetto in altre situazioni “minori”, per definire gli ambiti dei servizi al pubblico, circoscrivere gli spazi del gioco dei bambini, dare forma ad aiuole di grandi dimensioni.

L’illuminazione pubblica. Essa sarà strategica per far diventare il parco un luogo attraente, un racconto per immagini vitale 24 ore su 24. Il progetto illuminotecnico, capace di modulare intensità e tonalità a seconda degli spazi, intende restituire all’intera area anche una ritrovata dignità notturna.

Le funzioni  Il progetto si muove in un ambito sociale che contempla quattro voci: la città, il gioco, i giovani, il tempo libero.

L’ex mercato coperto vuole essere un punto di riferimento abituale per lavoratori, anziani, giovani, nelle ore diurne e in quelle serali, uno spazio pulsante per l’intera giornata. La rinaturalizzazione imponente della zona prevede anche la creazione di numerose attrezzature per lo sport. Sono infatti previsti un campo per il basket 3×3, uno spazio libero pavimentato idoneo ad ospitare partite di “calcio in piazza”, un percorso fitness integrato da attrezzature ludiche e giochi di strada (campana, gioco dei mondi…). Quasi 2000 metri quadri di superficie, dunque, per un polo ludico-sportivo, di nuova aggregazione, per tutte le età.

In sintesi, il progetto di rigenerazione mira a trasformare un’area oggi marginale in un nuovo, importante, “pezzo di città”.  È superata, in questo senso, l’idea di una progettualità per frammenti, a favore di un paesaggio urbano più coeso e di qualità. Tale orizzonte urbanistico è espresso da una mappa architettonica  capace di dare ad un’ intera piazza un assetto complessivo adeguato al suo nuovo ruolo. 




NUOVE OPPORTUNITA per le aziende agricole

Incontro sui fondi europei in agricoltura e novità per i giovani imprenditori

Nereto, 23 dicembre 2022. Oltre cento gli agricoltori presenti all’incontro intitolato “La Pac che sarà: opportunità e cautele da conoscere”, promosso da Coldiretti Teramo nella sala Allende del Comune di Nereto. Un convegno, aperto dal sindaco Daniele Laurenzi e dalla presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, per illustrare la nuova programmazione 2023-2027 dei fondi comunitari (Pac, politica agricola comunitaria) con particolare attenzione alle novità introdotte, alle specificità e agli indirizzi proposti dalla Regione Abruzzo e all’impatto che avranno su territorio, produzioni ed economia.

Nella sala colorata dalle immancabili bandiere gialle, sono intervenuti il segretario di zona Vincenzo Di Pasquale, nonchè Patrizio De Angelis, responsabile regionale Caa (Centro di assistenza agricola) di Coldiretti, con una relazione su “Obiettivi e cambiamenti tra sostegno di base ed ecosistemi” e Luca Di Giandomenico, responsabile regionale Psr di Coldiretti Abruzzo, con un intervento su “Misure strutturali e specificità della Regione Abruzzo nell’ambito del piano strategico della Pac” e il direttore di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo.

La Presidente Ripani ha ribadito l’importanza della Politica agricola comune e la necessità di bandi sempre più in linea con le esigenze delle imprese agricole. “Un incontro per informare gli imprenditori sulle novità e sul futuro dell’agricoltura europea – ha detto la presidente Ripani – il settore sta cambiando e gli agricoltori devono essere pronti. Le opportunità che si aprono alle aziende sono tante e variegate ma bisogna conoscerle con anticipo e prepararsi a cogliere”. Il Direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo ha inoltre ricordato, nelle conclusioni, la forte azione che Coldiretti sta portando avanti contro il cibo sintetico, un pericolo che potrebbe letteralmente far scomparire l’economia agroalimentare con conseguenze terribili per la società e le imprese. “Ci aspettiamo il sostegno e la condivisione di tutto il mondo politico e della società – ha evidenziato il direttore regionale –   Il cibo sintetico è un problema che riguarda cittadini ed imprese ed ognuno deve fare la sua parte contro questo pericolo”.

Alessandra Fiore




TRE GIORNI ALLA VILLA con Campagna Amica

Dieci produttori con strenne natalizie a chilometro zero, tra le chicche anche sidro di mele

L’Aquila, 23 dicembre 2022. Tre giorni con gli agricoltori di Campagna Amica nella villa comunale dell’Aquila. È iniziato oggi 23 dicembre e verrà replicato il 30 dicembre e il 5 gennaio il mercato degli agricoltori promosso da Coldiretti nella Villa comunale del capoluogo di regione, in piazzale caduti del soccorso. Oggi, primo giorno di apertura sono stati in tanti a visitare i gazebo gialli per incontrare i produttori agricoli provenienti dalle aziende aquilane con le proprie eccellenze. Dal vino al tartufo, dalle confetture allo zafferano passando per pasta e dolci tipici fino ad arrivare al sidro di mele, tra le novità più ricercate della stagione. Negli stand spazio riservato ai cesti natalizi a chilometro zero, che i consumatori si sono fatti preparare al momento o hanno acquistato già pronti.

“Il mercato di Campagna Amica torna a L’Aquila per tre giorni – ha commentato il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli –  la curiosità è tanta, così come il desiderio di avvicinarsi alle produzioni a chilometro zero della rete di Campagna Amica. La Villa comunale non è stata scelta a caso – aggiunge il direttore – è il centro della città ed è particolarmente cara agli aquilani. Ci aspettiamo una grande risposta dai cittadini in occasione dell’evento del 30 e alla vigilia dell’epifania”.

Il 5 gennaio ci sarà anche lo street food con panini a base di porchetta e di salumi tipici. Queste le aziende coinvolte: azienda agricola La Mascionara di Campotosto di Rinaldo D’Alessio (formaggi e salumi), Berlingeri Tartufi di Lucio Berlingeri (tartufi), aziende agrituristica di Giuseppe Scorrano (olio Evo, passate, confetture, farine, dolci tipici, conserve, legumi e pasta), Frantoio Ottaviani di Daniela Scrimieri (olio e sottoli), azienda agricola Emanuele Feneziani (zafferano) azienda agricola Fagatilli Maria di Maria Fagatilli (legumi), azienda Garofalo Patrizia di Patrizia Garofalo (cosmesi di latte d’asina), Azienda agricola Di Prospero Rosalba di Rosalba Di Prospero (pane, pasta, prodotti da forno), azienda agricola Aloisio Massimiliano di Massimiliano Aloisio (legumie zafferano), Azienda agricola D’EUSANIO di ALFREDO D’Eusanio (ortofrutta bio), azienda agricola Marco De Matteis (sidro e mele).

Di seguito gli orari del mercato di Campagna Amica “ad evento”: il 23 e il 30 dicembre dalle ore 08:00 alle ore 13:30 e d il 05 gennaio dalle ore 08:00 alle ore 20:00.

Alessandra Fiore




ATSC RINNOVATO Consiglio Direttivo

Damiani confermato presidente triennio 2022 – 2025

Teramo, 23 dicembre 2022. Venerdì 23 dicembre, nella sala riunioni dell’Hotel Europa a Giulianova, si è svolta l’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva dell’ATSC – Agenti Teramo Senza Confini.

Durante l’incontro si è votato per il rinnovo delle cariche dei componenti del Consiglio Direttivo per il triennio 2022-2025 ed è stato presentato e approvato il Rendiconto Economico 2021 ATSC. Il Dottor Franco Damiani è stato confermato alla guida dell’associazione anche per il triennio 2022 – 2025.

La condotta del Consiglio Direttivo ATSC e la sua attività interna ed esterna sono sempre state orientate all’impegno verso la categoria degli agenti di commercio, che ha portato rilevanti risultati in termini di servizi e di iscritti, oltre a creare valore per la categoria. L’idea sottostante l’associazione, perseguita tanto dai componenti del Consiglio Direttivo quanto dai collaboratori e dal Presidente, infatti, è quella di proteggere gli associati, accompagnandoli nelle transizioni e dotandoli degli appositi strumenti, nell’ottica della tutela e della qualificazione continue. Infatti, l’associazione oltre ad occuparsi di tutela fiscale e legale si impegna con la ricerca e lo sviluppo nel contribuire a fronteggiare le problematiche sociali e ambientali anche al fine di sensibilizzare l’intera categoria su questi temi. L’impegno di ATSC, in particolare, è orientato su 7 dei 17 obiettivi contenuti nell’Agenda ONU 2030 per: l’istruzione di qualità, l’uguaglianza di genere, il lavoro dignitoso e la crescita economica, la riduzione delle disuguaglianze, il consumo e la produzione responsabili, la vita sulla terra, le partnership per gli obiettivi.

«Di solito, in queste occasioni si parla esclusivamente del passato e del futuro – ha detto, in conclusione il Presidente Damiani -; ATSC crede, invece, che occorra vivere anche e soprattutto il presente, cercando di anticipare le priorità della categoria e del pianeta. Oggi è stato approvato il bilancio di ATSC ma, essendo un’associazione no profit, il vero valore patrimoniale dell’associazione sono i nostri collaboratori, i nostri consulenti e tutti i soci. In un momento in cui a tutti manca il tempo e soprattutto il tempo da dedicare al volontariato, mi complimento e do il benvenuto ai nuovi eletti del Consiglio Direttivo: una squadra di agenti di commercio e agenti di commercio laureati che in questi tre anni di consigliatura contribuiranno certamente a creare una piattaforma piena di progetti».

Nomi dei membri del direttivo: Franco Damiani (Presidente), Luciano Albanese, Marco Petrucci, Giulia Pallitti, Vincenzo Di Stefano, Sandra Capozucco, Maurizio D’Angelantonio, Cinzia Gullo, Lucio Torzolini.




NATALE 2022. Visita del vescovo alle aziende della diocesi

Quindici le imprese del territorio a cui, su iniziativa dell’ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, il presule ha portato i suoi auguri e la sua preghiera

Teramo, 23 dicembre 2022. Con l’avvicinarsi del santo Natale, l’ufficio “problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace, custodia del creato” della diocesi di Teramo-Atri hanno organizzato, dal 14 dicembre fino ad oggi, una serie di visite presso 15 aziende e 5 tra enti, associazioni e istituzioni del territorio, in cui il nostro vescovo Lorenzo Leuzzi ha augurato ai lavoratori, ai loro responsabili, manager ed imprenditori un vero ed intenso Natale 2022 ed un felice e proficuo Nuovo Anno 2023:

«Nonostante il momento di massimo impegno e sforzo produttivo prima della chiusura di fine anno, ci è stato donato tempo, cura ed attenzione – dichiara il direttore dell’Ufficio diocesano don Paolo Di Mattia – Possiamo dire di aver visto sul campo, l’emergere di una nuova “Cultura per l’imprenditore e per l’impresa”, ancora troppo ignorata dalle istituzioni ed essenzialmente ancora affidata alla buona volontà delle persone che abbiamo incontrato: ecco perché la nostra Chiesa locale, col suo vescovo in prima fila, vuole sempre più intercettare e valorizzare certe esperienze lavorative edificanti e, soprattutto in quest’anno Berardiano (a novecento anni dalla morte di San Berardo, vescovo aprutino e patrono della diocesi, “principe dei poveri”, operatore di giustizia, pace e promozione sociale) vuole aiutarle a crescere, a consolidarsi e strutturarsi attraverso plurimi momenti formativi e di confronto già in programma».

L’attività che l’ufficio continuerà per tutto l’anno venturo, non solo come risposta ai molteplici inviti che giungono da parte delle realtà produttive stesse in momenti particolari (Natale, Pasqua, ricorrenze del lavoro), vuole essere parte integrante della Pastorale d’Ambiente che, dopo il recente avvio della Cappellania Scolastica che va ad affiancarsi alle già esistenti Cappellanie Universitaria e Sanitaria, vedrà la creazione di una nuova Cappellania del Lavoro: quest’ultima consisterà nel tenere aperte, negli orari di cambio turno e pausa giornaliera, alcune Chiese del territorio per consentire ai lavoratori momenti di preghiera, di adorazione eucaristica, confessioni, comunioni oltre a momenti di formazione per i laici impegnati nelle attività produttive. Tutto il percorso avviato culminerà nel Simposio sulla dottrina sociale della Chiesa che si terrà a novembre 2023, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per l’anno berardiano.

Alla fine di ogni incontro è stata condivisa coi lavoratori una preghiera che il Vescovo stesso ha pensato e scritto in occasione dell’anno berardiano, che recita:

Signore Gesù,

tu hai donato alla nostra Chiesa San Berardo, pastore saggio e operoso. A Lui, oggi, vogliamo ispirare la nostra vita e il nostro impegno nel mondo. Con Lui desideriamo annunziare a tutti che Tu sei il Signore della storia, la via per orientare i nostri passi, la speranza per costruire la pace. Con il suo aiuto e la sua protezione accogliamo il motto che lo ha guidato nella sua vita: ‘ora et labora’.

A te caro San Berardo, affidiamo con umiltà il nostro impegnativo proposito di camminare ogni giorno con il Signore Gesù, risorto e vivo in mezzo a noi. Incoraggia tutti i battezzati e gli uomini e le donne di buona volontà a non aver paura delle difficoltà. Sostieni i nostri giovani che sono impegnati nel progettare il proprio futuro. Accarezza i nostri fratelli e sorelle sofferenti perché nessuno di loro si senta mai abbandonato.

Benedici la nostra Chiesa perché sia segno e strumento di unità e di promozione umana in ogni ambiente di vita. Con te vogliamo vivere un anno di festa e di impegno missionario. Siamo certi che non ci lascerai mai soli.

Amen.




BABBO NATALE in carrozzina

Consegna i giocattoli ai bimbi ricoverati in ospedale

Pescara, 23 dicembre 2022. È partita da qualche giorno la distribuzione dei doni Dell’iniziativa “il giocattolo sospeso” dell’associazione Carrozzine Determinate.

Dopo aver consegnato ai piccoli pazienti dell’Ambulatorio Malattie Rare, arriva oggi in ospedale a Pescara con il Presidente Cav. Ferrante e il Segretario avv. Mariangela Cilli e i soci Angela Di Donato e Lucio Marzoli per portare un sorriso e un dono nei reparti di neonatologia, pediatria e oncoematologia pediatrica.

Fondamentale per la riuscita di questa idea l’enorme solidarietà di tantissime privati, la collaborazione con Asd SportMania di Montesilvano di Di Pietro e Chiavaroli, la grande generosità del sindacato lavoratori della comunicazione CGIL Abruzzo e Molise e del Comune di Montesilvano.  Presenti per la consegna Mariangela Di Pietro per SportMania, Guido Cupido e Rita Salzano per la CGIL ed Ernesto De Vincentiis per il Comune di Montesilvano.

“Con vero piacere abbiamo aderito all’iniziativa promossa dall’associazione Carrozzine Determinate – spiega il presidente del Consiglio comunale Ernesto De Vincentiis -, consegnando un bancale di giocattoli ai bambini. Ringrazio l’azienda Susa Trasporti Spa che ha regalato i giochi che renderanno queste feste natalizie più spensierate per i più piccoli. Un plauso all’Associazione guidata da Claudio Ferrante che da alcuni anni porta avanti questa lodevole campagna benefica con l’intento di mettere in circolo solidarietà e amore”.

“Siamo orgogliosi di poter collaborare con associazioni come quella di Claudio Ferrante, sempre al fianco dei più fragili. Un’associazione che ha a cuore i temi del sociale e dell’inclusione – Guido Cupido CGIL – Per noi della Slc e per la Cgil tutta, la solidarietà è un valore assoluto, un tratto distintivo della nostra Organizzazione Sindacale. Lottare per il lavoro, quel lavoro sempre più precario e povero, stando al fianco dei più deboli è la nostra missione”.

“Un emozionante appuntamento prenatalizio per far sentire la vicinanza autentica a chi sta affrontando un periodo di difficoltà e per dare una testimonianza concreta ai tanti bambini che ogni giorno si trovano ad affrontare visite, esami e momenti di difficoltà che troveranno non solo i sorrisi dei medici ad accoglierli ma anche piccoli doni per alleggerire la loro presenza in ospedale” così il Presidente Ferrante.

L’associazione Carrozzine Determinate continuerà a donare sorrisi anche nei prossimi giorni accompagnando anche i bimbi con disabilità destinatari di questa iniziativa, a scegliere il proprio regalo di Natale!

Cav. Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




BUON NATALE da Piera Rosati

Presidente LNDC Animal Protection

Milano, 23 dicembre 2022. Gentile Abruzzo Popolare, desidero farti i più sinceri auguri di Buon Natale da parte di tutto il team LNDC Animal Protection e ringraziarti, perché nel 2022, le nostre azioni sono state possibili anche grazie a te.

Durante quest’ultimo anno, sono stati più di 51mila gli animali che abbiamo accudito, oltre 38mila quelli che abbiamo salvato e vittime di maltrattamenti, abbandoni, incidenti, avvelenamenti, prigionieri di canili lager. A circa 12mila cani e gatti abbiamo trovato una casa amorevole grazie al lavoro di sensibilizzazione portato avanti sul territorio. Ma le nostre azioni non si fermano qui, perché gran parte del nostro lavoro è rivolto alla difesa e alla tutela dei diritti degli animali che difendiamo strenuamente in tribunale, denunciando chi compie gravi reati nei loro confronti. Questo è possibile anche grazie all’impegno e al dialogo che portiamo avanti con le Istituzioni.

Il mio augurio è quello di trascorrere un felice e sereno Natale insieme ai tuoi affetti più cari e ai tuoi inseparabili compagni di vita a quattro zampe, perché l’unica cosa che conta e resta davvero nella vita è l’amore, senza distinzioni.

Durante quest’ultimo anno insieme a te, e al prezioso aiuto dei tuoi colleghi, abbiamo avuto la possibilità di informare i lettori di tutto ciò che accade nel nostro Paese, e non solo, a danno degli animali e di ciò che facciamo ogni giorno in loro difesa. Ci siamo impegnati moltissimo durante l’emergenza Ucraina per aiutare i tanti cani e gatti rimasti soli e per venire incontro alle famiglie ucraine in cerca di aiuto nel portare in salvo tutti i loro membri, compresi quelli a quattro zampe. Ti ringrazio per comunicare non solo le campagne e le petizioni che diffondiamo, ma anche tutti i fatti di cronaca riguardanti abusi, uccisioni, maltrattamenti, avvelenamenti: tutti casi che denunciamo per ottenere giustizia e per un cambio di rotta in ambito legislativo, motivo per cui continuiamo a dialogare in maniera costruttiva con tutte le Istituzioni a partire dai Comuni fino ai vertici del Governo. Il nostro scopo è arrivare a un cambiamento significativo e poter fare la differenza per i tanti animali che hanno bisogno del nostro aiuto per farcela. Lo facciamo per loro, per le tutele a cui hanno diritto, perché vi sia una maggiore giustizia e perché crudeltà, abusi, ignoranza e indifferenza possano sempre più lasciare il campo a rispetto ed empatia.

Noi continuiamo a batterci e continueremo a farlo con passione, serietà e perseveranza. Con voi poniamo l’accento sul valore della vita di tutti gli animali, nessuno escluso. Così facendo, stiamo cambiando le cose passo dopo passo.

Grazie per essere con noi. E soprattutto con loro.

Auguri di Buone feste,




OPERAZIONE Senza Traccia

Incremento della domanda di prodotti ittici e conseguente aumento rischio elusione normativa di settore

Ortona, 23 dicembre 2022. Per tale ragione, anche per quest’anno la Guardia Costiera ha confermato il proprio impegno nel settore della vigilanza sulla commercializzazione dei prodotti della pesca, finalizzato a tutelare i consumatori ed a contrastare le attività di cattura e immissione in commercio di prodotti ittici in spregio alle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia, ma soprattutto in difesa del “made in Italy” e degli operatori del settore ossequiosi delle norme.

L’operazione complessa “Senza Traccia” – in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino al 24 dicembre – vede infatti impegnati ogni giorno le donne e gli uomini della Guardia Costiera in una serie di controlli rafforzati, sia a terra che in mare, volti a prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici, specialmente se soggetti a tutela speciale dalla legge, ed alterare il principio di concorrenza leale che deve vigere sul libero mercato.

I primi risultati dell’operazione sono già stati divulgati nella giornata del 21 dicembre in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, nonché del Responsabile della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, dott. Riccardo Rigillo.

Dal 1° gennaio 2022 ad oggi, infatti, è di circa 7,6 milioni di euro l’importo delle sanzioni comminate, oltre 310 le tonnellate di prodotto irregolare sequestrato e 20 gli esercizi commerciali chiusi su tutto il territorio nazionale.

Come spiegato nel corso della conferenza stampa nazionale, l’operazione si è distinta in una prima fase di “analisi”, in cui sono state acquisite le informazioni sul territorio ed effettuati i controlli necessari ad individuare i target, sia a terra che in mare, per la fase successiva. A questa ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, di contrasto diretto all’attività di pesca illegale, nonché di vigilanza sulla grande distribuzione e sugli esercizi commerciali, finalizzata a scongiurare i rischi per i consumatori, sia sotto il profilo commerciale che di sicurezza alimentare.

Pertanto “con l’operazione complessa Senza Traccia, la Guardia Costiera anche quest’anno rinnova il suo impegno per garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti. L’obiettivo è quello di tutelare, sotto la direzione del Ministero, la risorsa ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese.”, così ha commentato il Comandante Generale, Ammiraglio Carlone, a margine della conferenza.

In particolare, nell’ambito della già menzionata operazione complessa i Militari della Direzione Marittima di Pescara, impegnati sull’intero territorio di giurisdizione, sia costiero che dell’entroterra, hanno proceduto al sequestro di circa 760 Kg di prodotti ittici vari e 4 attrezzi da pesca, comminando un totale di 74.000 € circa di sanzioni.

Tra le violazioni più comunemente riscontrate figurano le carenze, talora anche gravi, in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti.

 “I controlli sulla filiera della pesca vengono svolti quotidianamente dalla Guardia Costiera con il fine di tutelare il consumatore finale e la risorsa ittica, ma anche nell’interesse degli operatori del settore che operano nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti”, ribadisce il Direttore Marittimo di Pescara in s.v. – Capitano di Vascello (CP) Marcello Luigi NOTARO.




IL PREMIO PER LA MIGLIOR TESI in ambito biomedico

A una dottoressa di ricerca di veterinaria

Teramo, 23 dicembre 2022. Camilla Smoglica, dottoressa di ricerca in Scienze mediche veterinarie, sanità pubblica e benessere animale dell’Università di Teramo, ha vinto il concorso “Mariella Di Girolamo” per la miglior tesi di dottorato di ricerca in campo biomedico.

Camilla Smoglica si è aggiudicata il premio con una tesi dal titolo Aspetti epidemiologici e risvolti di sanità pubblica dell’Antimicrobico-Resistenza nella fauna selvatica, tutor Cristina Esmeralda Di Francesco e coordinatore Fulvio Marsilio, del Dipartimento di Medicina Veterinaria.

Il concorso, bandito dalla Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita, era riservato a coloro che avevano conseguito il titolo di dottore di ricerca in un’università abruzzese dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022. I lavori pervenuti sono stati esaminati da una commissione di cinque esperti, che ha valutato originalità, qualità e impatto delle tesi, oltre che il curriculum dei candidati.




FEMALE ROLE MODELS presentata l’indagine promossa dall’università

Comprendere il legame tra leadership femminile e socializzazione delle giovani

L’Aquila, 23 dicembre 2022. È stata presentata martedì scorso, 20 dicembre, presso il Dipartimento di Scienze umane (DSU) dell’Università dell’Aquila, l’indagine scientifica dal titolo Female Role Models: socializzazione e stili di leadership femminile. Diversità, stereotipi, potere e inclusione nel confronto tra discipline STEM e SH promossa dall’Università dell’Aquila e realizzata, su piano nazionale, con il coordinamento scientifico della prof.ssa Francesca Colella (Sociologa e docente del DSU).

Il tema è stato approfondito con particolare riguardo al legame tra leadership femminile e socializzazione delle giovani donne, a partire da cinque parole chiave: diversità, stereotipi, modelli di ruolo, potere e inclusione. L’indagine empirica ha visto la raccolta di quasi 400 questionari somministrati a giovani donne in tutta Italia e la realizzazione di interviste biografiche a donne che hanno raggiunto livelli apicali.

Hanno partecipato alla presentazione – oltre al gruppo di ricerca – anche esperte di primo piano come: Francesca Caroccia (prof.ssa Associata UnivAQ e Delegata del Rettore per l’uguaglianza e le pari opportunità), Paola Inverardi (prof.ssa Ordinaria e Rettrice del GSSI), Mariella Nocenzi (prof. Associata Sapienza Università di Roma).  Ospite d’eccezione Maura Gancitano, Filosofa e saggista, che ha approfondito i concetti di merito e talento nella società attuale.

Inoltre, hanno contribuito al dibattito: Alessia Salvemme (presidente AIED, supervisora del Centro Antiviolenza di Sulmona e Coordinatrice del gruppo di lavoro Pari Opportunità dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi d’Abruzzo), Sonia Fracassi, Co-fondatrice e vicepresidente di “The Shadow Project”, Mariachiara Di Carlo, Responsabile dei programmi educativi della Sezione scout CNGEI dell’Aquila.

Lo studio sarà pubblicato dalla casa editrice Franco Angeli, a cura di Francesca Colella e Silvia Nanni, nella primavera del 2023: nel progetto delle autrici, si tratterà di un testo pensato per una diffusione che va oltre le mura accademiche e che potrà essere utile e di interesse in modo trasversale.