IL ROMANZO PIÙ MISTERIOSO mai pubblicato dalla Masciulli Edizioni

Tanto misterioso che non se ne conosce ancora l’autore o l’autrice

Mercoledì 21 dicembre alle 17.00 all’Aurum

Pescara, 19 dicembre 2022. Ricordiamo che il manoscritto anonimo è stato lasciato davanti alla sede della casa editrice il primo Agosto 2022 e dopo un paio di mesi di ricerche sul web e appelli vari nessuno ne ha reclamato la paternità tanto che l’editore Alessio Masciulli, constata la bellezza alla magia contenute nella storia lo ha dato alle stampe congelando i diritti per un anno e qualora l’autore non dovesse mai venire allo scoperto, gli stessi saranno devoluti in beneficenza.

“Un libro tanto misterioso quanto magico” ci racconta l’editore, “una storia senza tempo che arriva al cuore del lettore e lo fa riflettere sul tenere vivo l’entusiasmo e la scintilla della fantasia. Una serie di misteri accade in una casa editrice chiamata Piccoli Sogni dove una notte d’autunno arriva un manoscritto anonimo lasciato di nascosto da un ragazzino di 12 anni che sconvolge e travolge tutto portando mistero, amore, suspence e tanto altro.

Lo abbiamo intitolato All’ombra della neve perché una scena particolare che stravolge poi la trama, avviene proprio durante una romantica nevicata osservata da una finestra. Un libro da leggere per Natale ma non solo, un libro utile a chi è stato deluso dalla vita e ha voglia di rimettersi in gioco, un libro per sognare un po’ in un momento storico dove ci hanno praticamente azzerato ogni emozione. Scrivere un libro e voler restare anonimo al giorno d’oggi è la più bella magia che si possa fare e già per questo merita di essere letto.”    

Alessio Masciulli




PROGETTO SYNTAGMA suona le Goldberg

I Concerti nel Parco 2022

Santo Stefano di Sessanio, 1 9 dicembre 2022. Giovedì 22 dicembre 2022 alle ore 17.30, Progetto Syntagma, nella formazione in trio, presenta una straordinaria versione delle “Variazioni Goldberg” di J. S. Bach nella suggestiva cornice del borgo di Santo Stefano di Sessanio presso l’Opificio di via sotto gli Archi. Il concerto, inserito nella stagione concertistica 2022 “I Concerti nel Parco”, vedrà protagonisti Gabriele Pro violino Paolo Capanna viola e Filippo Di Domenico violoncello componenti dell’ associazione musicale Progetto Syntagma.

L’associazione, sin dalla fondazione, si propone di offrire ad un pubblico quanto più vario ed eterogeneo, nei più svariati e differenti contesti di fruizione, una proposta culturale di alto livello, basandosi sulle energie e sull’entusiasmo di giovani professionisti, che spazia dal repertorio cameristico a quello orchestrale, dal classicismo viennese alle ultime tendenze della musica contemporanea. L’orchestra vanta collaborazioni con artisti di chiara fama internazionale, tra i quali: Enrico Onofri, Alessandro Quarta, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Carlotta Colombo, Gaetano Russo, Ahmed El Saedi. L’ensemble si è esibito per il Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo, la stagione concertistica dell’Oratorio del Gonfalone, il Sacrum Festival, i Concerti nel Parco. Il concerto è realizzato in collaborazione con Pro Loco di Santo Stefano di Sessanio e Sextantio Albergo Diffuso.

INGRESSO € 10 intero – € 5 ridotto per under 26, over 65, residenti. Per info e prenotazioni: www.iconcertinelparco.it cell. 349 8329332




PER I 70 ANNI DELL’UNCEM Adoc Abruzzo all’evento

Al centro del dibattito i temi legati alle aree interne, aree interne montane e sostenibilità. La presidente Adoc Abruzzo Monica Di Cola: “È stata un’occasione straordinaria di ascolto”

Tagliacozzo, 19 dicembre 2022.  L’associazione dei consumatori Adoc Abruzzo ha partecipato all’evento che si è tenuto nei giorni scorsi a Tagliacozzo, nella splendida cornice del teatro Talia, per festeggiare i 70 anni dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità ed enti montani). Al centro del dibattito i temi legati alle aree interne, aree interne montane e sostenibilità.

Non poteva mancare l’Adoc Abruzzo a questo intenso momento di riflessione, avendo fatto dei temi trattati il file rouge della propria assemblea congressuale, che si è tenuta a settembre scorso a Sante Marie. Assemblea che ha visto il il patrocinio del comune di Sante Marie, guidato dal sindaco Lorenzo Berardinetti,  che è anche presidente dell’Uncem Abruzzo.

Proprio in quella occasione la presidente di Adoc Abruzzo Monica Di Cola aveva raccolto alcune delle sfide dettate dell’agenda 2030, denunciando la necessità di una roadmap specifica per le aree interne montane,  per colmare divari e sostenere le fragilità specifiche dei luoghi e delle persone che vivono in queste zone.

“L’evento dell’Uncem è  stata un ‘occasione straordinaria di ascolto – racconta Monica Di Cola, presidente Adoc Abruzzo -.  Abbiamo sentito posizioni  comuni  tra i rappresentanti di diverse realtà e vocazioni , ma che coralmente riconoscono la stessa necessità che potrà essere una straordinaria opportunità di sviluppo per l’intera regione”.

Durante l’incontro si è posta l’attenzione sulla necessità di ripartire dall’utilizzo sensato delle risorse, quali Pnrr, fondi strutturali 2021/27 e  fondi diretti, e sulla progettualità prospettica. Necessarie per tutte quelle azioni finalizzate alla tutela del bene comune. Poiché infrastrutture materiali ed immateriali sono indispensabili per colmare i divari. 

“Vivere in montagna è  faticoso ed anche costoso – spiega la presidente Adoc Abruzzo -. Da qui la proposta di una legge regionale per l’abbattimento dei costi delle energie, alla quale dobbiamo aggiungere quella della defiscalizzazione dei prodotti per gli abitanti di queste aree per ora più svantaggiate”. “E poi – aggiunge – bisogna creare opportunità di lavoro e condizioni per attrarre gli abitanti, creando sviluppo ed indipendenza economica”.

“Con questo fermento di idee e di buoni propositi – conclude Monica Di Cola –  Adoc Abruzzo augura buone feste  a tutte e tutti gli abruzzesi, invitando ad un consumo consapevole e sostenibile: regaliamo quella stretta di mano e quell’abbraccio alle persone sole , non lasciamo indietro nessuno”.




SERATA VINTAGE con l’eccellenza italiana

All’Auditorium Zambra le Satin Dollz

Ortona, 19 dicembre 2022. In pieno clima natalizio il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) ospita un appuntamento a tema con il concerto delle Satin Dollz previsto per il 21 dicembre alle ore 21:00.

La serata, unica nel suo genere, è prodotta e organizzata da Martina Di Martino in collaborazione con Unaltroteatro di Lorenza Sorino, Arturo Scognamiglio e Davide Borgobello.

Le Satin Dollz sono una creazione di Allison Lizzi Mahr, una cantante professionista laureata al Teatro delle Arti dell’Università della California, che nel 2005 ad Hollywood, decide di formare la prima divisione di questo gruppo di Pin Up, cantanti e ballerine che si esibiscono in spettacoli Swing in giro per la nazione.

Negli anni le divisioni delle Satin Dollz si moltiplicano e sbarcano anche in Europa, nascono infatti anche le divisioni di Londra di Parigi e infine anche quella di New York. Ad oggi anche l’Italia può vantare di rappresentare questo marchio, perché dal gennaio 2022 nasce la divisione italiana delle Satin Dollz che debuttavano inizialmente come “Sorelle Rossetto”.

Il trio formato dalle abruzzesi Gabriella Profeta, Giorgia Bellomo e Marika Marrone è stato ideato dalla Profeta che racconta: “È appena uscito il nostro disco ‘Tradizionale’. Lo abbiamo tanto desiderato, ci abbiamo lavorato duramente e lo abbiamo atteso con infinita pazienza. È nato con il nome del trio che ho fondato nel 2019, le Sorelle Rossetto. Abbiamo partecipato a festival vintage e a programmi televisivi come Tu si que vales. Un trio che ha fatto strada ed è diventato, nel gennaio 2022, la quinta divisione mondiale del marchio americano Satin Dollz e ora rappresentiamo l’Italia con la loro divisione italiana”.

Tutte le divisioni si esibiscono con spettacoli dedicati alla musica jazz, allo swing, alla musica hawahiana e al rockabillie rispettando gli stessi arrangiamenti e le stesse coreografie firmate Satin Dollz. Solo la divisione italiana, forte della grande tradizione di musica swing, dedica un angolo speciale ai brani che hanno segnato l’epoca del Dopoguerra.

Ad Ortona si esibiranno in un primo set dedicato principalmente allo swing italiano ‘tradizionale’ come il titolo che hanno dato al loro disco, ultimo lavoro fatto prima del passaggio a Satin Dollz, acquistabile in occasione dell’evento presso l’Auditorium.

“Nei nostri show abbiamo mantenuto l’angolo dedicato al nostro swing tradizionale, siamo sempre state legate alla nostra storia ed è per questo che l’album è un omaggio alla musica che ci ha aiutato a risollevare gli animi tristi colpiti dalla Seconda Guerra Mondiale – continua Profeta. – Ringraziamo chi ha creduto in noi e tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, in particolare Round35 e Stefano Francioni”.

Il secondo set sarà totalmente dedicato al Natale: il repertorio è formato dai più grandi successi di questo magico momento dell’anno e gli arrangiamenti sono in stile Satin Dollz.

“Noi organizzatori, che da anni sosteniamo e crediamo in questo gioiello italiano, siamo felicissimi di ospitare le artiste per questo imperdibile show natalizio” – conclude Martina Di Martino.




SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO, tempio del perdono

La presentazione della guida  di mons. Orlando Antonini martedì 20 dicembre, ore 17:30 al GSSI

L’Aquila, 19 dicembre 2022. A cinque anni esatti dal giorno della riapertura della  Basilica di Collemaggio dopo i pregevoli lavori di restauro dai danni inferti dal terremoto del 2009,  esce per le Edizioni One Group la Guida storico-artistica “Santa Maria di Collemaggio – Tempio del Perdono” di Orlando Antonini.

La Guida storico artistica sarà presentata a L’Aquila martedì 20 dicembre, alle ore 17:30, presso la Sala conferenze del Gran Sasso Science Institute – GSSI (Viale Crispi, 7). All’evento di presentazione, moderato dal giornalista e scrittore Angelo De Nicola, dopo i saluti del Cardinale l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi e del Sindaco Pierluigi Biondi, intervengono oltre all’Autore l’Arch. Maurizio D’Antonio, il prof. Elpidio Valeri, don Federico Palmerini, direttore della Pastorale universitaria, e Francesca Pompa, presidente One Group.

Il volume, altra preziosa opera di Mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico ed insigne studioso di architettura religiosa e urbana, è un ulteriore contributo alla conoscenza della storia e delle valenze artistico-architettoniche del più amato e significativo monumento aquilano, luogo d’arte e di spiritualità dove da secoli l’universale messaggio di perdono di Papa Celestino V s’irradia al mondo con la Perdonanza e L’Aquila diventa “capitale di perdono, pace e riconciliazione”, come Papa Francesco l’ha definita il 28 agosto scorso durante la visita apostolica alla città. 




ORTONA VINCE anche in Sicilia

Una gara bella e avvincente

Ortona, 19 dicembre 2022. La sfida al vetrice del girone Blu di Serie A3  ha visto gli abruzzesi uscire vincitori. Neanche a dirlo una sfida tra prime della classe non poteva che finire al tie-break ma con la Sieco che, dopo essere stata in vantaggio di due set a zero, si è spenta lasciando campo aperto alla rimonta dei padroni di casa. Una vittoria da due punti che celebra un girone di andata nel quale i ragazzi di Coach Lanci sono sempre andati a punti, anche quando sono incocciati in una sconfitta. Ma se per la SIECO, attualmente prima in classifica con 31 punti, il girone di andata è terminato, non può considerarsi tale per la Farmitalia Catania. Catania, con i suoi 29 punti è sì seconda ma deve recuperare ancora una gara contro l’insidioso Lecce. Il simbolico titolo di Campione d’inverno potrà quindi essere assegnato soltanto la sera del 22 dicembre quando Catania e Ortona avranno lo stesso numero di gare disputate.

L’incubo peggiore dei tifosi impavidi è tornato a manifestarsi: gli errori al servizio Nove metri che potevano costare caro alla Sieco e che molto probabilmente hanno avuto il loro peso sul punteggio finale.  Ventuno errori al servizio sono tanti e se nonostante questo handicap la Sieco esce vincitrice sul campo di Catania, vuol dire che per il resto non è andata poi troppo male.  Primi due set giocati alla grandissima dalla Sieco che tiene a bada una Farmitalia Catania sempre aggressiva. Il muro di Ortona funziona bene, anzi benissimo con Arienti massimo esponente che ne mette a segno cinque sui sedici totali. Addirittura, nel secondo parziale i ragazzi di Coach Lanci riescono a rimontare e a vincere un set che sembrava ormai spacciato. Un calo di potenza si abbatte come una scure sugli ortonesi che cominciano a subire il ritorno degli etnei con Casaro in forte ripresa e Disabato che imbandisce il suo personalissimo Show. Catania, dopo essere stata sotto di due set, trova quindi la via per il pareggio e in casa Impavida la frittata è fatta. Alla fine, però, la frittata la mangerà Ortona che riesce ad avere uno scatto d’orgoglio nel tie-break. La battuta di Bertoli funziona bene e la ricezione di Catania va in Tilt. Fabroni non riesce a servire bene i propri attaccanti che sparacchiano qualche pallone oltre la linea che delimita il campo. Ferrato trova i suoi migliori alleati in Marshall, Bertoli ed Arienti e così va ad Ortona la soddisfazione di aver battuto a domicilio una delle squadre più forti e quotate del campionato.

Un primo set abbastanza equilibrato con le squadre che sprecano poco con la Sieco che riesce a trovare un paio di ricostruzioni vincenti in più degli avversari che porteranno poi alla conquista del set. Qualche errore di troppo al servizio. La Sieco ne commette il doppio degli avversari.

Nel secondo set continuano gli errori al servizio di Ortona e Catania trova subito il doppio vantaggio. Ortona insegue. Il gioco degli abruzzesi si fa falloso. Gli errori al servizio cominciano a diventare eccessivi mentre sale il muro dei catanesi e così, la Farmitalia scappa avanti e aumenta progressivamente il vantaggio. Buono il break impavido a metà parziale la Sieco prima trova il pari e poi un vantaggio di due punti. Ci provano i padroni di casa a mettere a posto le cose ma Marshall dice “no” e regala alla Sieco il primo punto della partita. Questo punto ci dice che nel girone di andata è sempre andata a punti. Le prime battute del terzo set ci regalano un avvio migliore per la Sieco che grazie al muro trova subito il punto break. Gli errori al servizio, però, continuano ad inficiare la prova dei ragazzi di Coach Lanci e Catania ringrazia per i regali. I padroni di casa si rendono conto che non si può campar solo di errori avversari e ritornano a macinare gioco. Passa poco e i siciliani trovano il pareggio e poi il doppio vantaggio con un buon momento di Disabato. Sale di giri anche Casaro e la Farmitalia si piazza a tre punti di vantaggio. La differenza dai nove metri è fatale. Ortona sbaglia mentre Catania fa ace nel momento topico del set. I padroni di casa riaprono quindi la gara. Parte meglio la Sieco nel quarto set. Bertoli mette in difficoltà la ricezione dei padroni di casa che sbaglia due attacchi regalando punti agli ortonesi. Dura poco lo sbandamento degli etnei che trovano presto il pareggio. La Sieco illude con la sua partenza sprint. Gli ortonesi cominciano ad essere troppo fallosi a livello individuale mentre la Farmitalia trova buon gioco in fase di ricezione e di ricostruzione. Già quando si è a metà del parziale il risultato è scontato. La Sieco cede di schianto e i padroni di casa trovano agevolmente il pareggio. Nel tie-break è ancora una volta la Sieco a partire bene con tanti errori da parte dei catanesi. La Sieco ne approfitta per darsi coraggio e, forte del buon margine ottenuto riesce a gestire il vantaggio fino alla fine della gara che vale due punti per Ortona, ma non la matematica certezza di essere campione d’inverno.

Nunzio Lanci: «La gara ricalca alla perfezione quello che è stato il nostro andamento generale in questo girone di andata. Primi due set giocati alla grande, con alti livelli e pochi errori per poi avere un calo nei successivi due set. Catania è stata brava e costante e la voglia di recuperare la gara ha dato loro la spinta giusta. Nel quinto set abbiamo ripreso le redini dell’incontro e quindi complimenti ai miei ragazzi per non essersi fatti sopraffare dallo sconforto. Adesso ci spettano un paio di giorni di riposo prima di cominciare a preparare la prima di ritorno contro Roma»

PRIMO SET

Padroni di casa con il capitano Marco Fabroni e l’opposto Nicolò Casaro. I centrali Jeroncic e Frumuselu e gli schiacciatori Zappoli e Disabato. Libero Zito.

La Sieco risponde con la diagonale formata dal regista Ferrato e l’opposto Bulfon. Al centro ci sono Arienti e Iorno mentre in posto quattro giocheranno Capitan Marshall e Bertoli. Libero Benedicenti.

La prima palla è dei padroni di casa con Frumuselu che serve. Il primo punto è ortonese con Iorno. Ortona non riesce a ricostruire e Zappoli trova il mani fuori con il muro ortonese 1-1. Zappoli batte forte e Ferrato di prima fa il 2-3. Poi la Sieco sbaglia il servizio 3-3. Casaro mette a segno il 4-3 sfruttando una ricostruzione. Marshall in pipe trova il pareggio 5-5. Attacco Out di Casaro dopo un bellissimo scambio prolungato 5-6. Attacco vincente di Bertoli 6-7. Diaconale vincente di Zappoli 8-8. Palla complicata ma Marshall risolve bene 8-10. Jeroncic elude il muro ortonese 10-11. Muro di Ferrato 11-12. Fuori il muro di Iorno 12-13. Disabato sbaglia il servizio 13-15. Marshall attacca a fondo campo 14-16. Male il servizio di Iorno, la palla è floscia e centra la rete 15-16. Bertoli trova la sua pipe bloccata dal muro 16-17. Potente il lungo linea di Bulfon 17-19. Fuori il servizio di Bertoli 20-22. Botta di Marshall un lungolinea che centra Casaro 20-23 e Marshall si scusa con l’avversario. Ancora micidiale Marshall ma stavolta in diagonale 21-24. Jeroncic poi attacca fuori e la Sieco conquista il primo set.

SECONDO SET

Si parte con l’attacco di Bertoli ma il punto è dei padroni di casa 1-0. Fallo di seconda linea fischiato a Ferrato 2-0. Il pallonetto di Marshall trova il 2-1. Iorno sbaglia il servizio 3-1. L’appoggio di Casaro è fermato da Arienti 4-3. Fuori l’attacco di Casaro 5-5. Fermato Iorno 7-5. Zappoli tira una buona parallela 8-6. Jeroncic mura Marshall 10-7. Bertoli attacca in pipe 10-8. Fuori l’attacco di Marshall 12-8. Invasione del muro di Ortona 13-8. Disabato trova Benedicenti impreparato 14-10 e il libero ortonese si scusa con i compagni. Fischiata una doppia a Ferrato 15-10. Fuori l’attacco di Zappoli 16-13. Bulfon per una Sieco che rosicchia punti 16-15. Zappoli 18-15. Bertoli d’esperienza trova il punto del 18-17. Out l’attacco di Casaro 18-18. Fuori anche l’attacco di Zappoli 18-19. Bertoli ferma Casaro a Muro 18-20. Muro di Iorno su Tasholli 19-21. Muro di Marshall 19-22. Fuori la diagonale di Disabato 21-14. Catania annulla il primo set point 22-24. Marshall chiude il set 22-25 e la Sieco conquista un importantissimo punto.

TERZO SET

Fabroni ci prova con il suo servizio insidioso ma il punto è di Ortona 0-1. Sbaglia invece Iorno 1-1. Muro di Iorno 1-3. Poi Bulfon sbaglia il servizio 2-3. Casaro tira troppo forte, neanche Marshall riesce a difendere 4-5. Ottima la Pipe degli ortonesi 9-8. Disabato trova un buon pallonetto spinto 10-9. Bulfon impatta sul muro di Jeroncic 11-9. Bulfon trova il pallonetto del 12-11. Fuori la parallela di Disabato 12-12. Ferrato intercetta una palla di ritorno 14-13. Murato Bertoli 16-13. Casaro 17-13. Ancora Casaro 19-15. Bulfon ferma Casaro 19-17. Ancora un errore in battuta per Ortona 20-17. Disabato 21-17. Fuori il muro di Bulfon 22-17. Muro di Iorno 22-19. Ace del Catania 24-19. Marshall murato e la gara si riapre.

QUARTO SET

È Bertoli a servire dai nove metri, la Sieco ricostruisce e trova il primo punto. 0-1. Fuori l’attacco di Catania 0-2. Ancora fuori la diagonale dei padroni di casa 0-3. Zappoli fa il 3-4. Disabato 4-4. Muro di Ferrato 5-7. Fallo di Ferrato 7-7. Murato Ferrato 8-7. Ortona in difficoltà, Disabato fa quel che vuole 9-7. Accelerano i padroni di casa 11-8. Fallo di doppia fischiato a Ferrato 14-9. Ancora un errore dai nove metri per Ortona, questa volta è Bertoli 15-10. Marshall mette una pezza ad un’azione nata male e si inventa il punto del 15-12. Non tiene il muro di Ortona 19-14. La Sieco è stanca, Arienti non riesce a difendere una palla caduta poco vicino 21-15. Ancora un errore al servizio: Ferrato. 21-16. Fischiata invasione ad Ortona 24-16.

QUINTO SET

La Sieco rientra in campo con il morale a terra, al contrario degli avversari. Per vincere questo decisivo set bisognerà scavare in fondo. Primo punto per la Sieco 0-1. Ancora Bertoli 0-2. Il muro ortonese tocca la palla a muro 1-2, ma il check cambia la decisione 0-3. Arriva il primo punto anche per Catania 1-4. Muro di Ferrato 1-5. Dentro di poco l’attacco di Casaro 3-6. Ancora muro di Ferrato 3-7. Fuori il servizio di Marshall 4-7. Arriva subito anche il contro-errore dei catanesi e al cambio di campo la Sieco è in vantaggio 4-8. Potente la Pipe di Marshall, il muro non piò nulla 5-9. Fuori il muro del numero cinque catanese 6-10.     Una lunga interruzione di gioco con gli arbitri che si consultano e controllano il referto elettronico decreta che la palla è della Sieco: punto ad Ortona e uno in meno per Catania. Ferrato sbaglia il suo Servizio 7-12. Pallonetto di Bertoli 7-13. Fabroni serve un ACE 9-13 e Lanci chiede tempo. Il pallonetto di Bertoli vale il match point ma è subito  annullato dai padroni di casa 10-14. È Marshall a chiudere la disputa con colpo che pizzicato la linea di fondo.

FARMITALIA CATANIA – SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA 2-3 (21-25 / 22-25 / 25-19 / 25-16/ 10-15)

Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L) n.e., Bertoli 17, Benedicenti (L) pos 74% – perf 42%, Iorno 5, Marshall 27 , Di Tullio, Bulfon 12, Arienti 8, Ferrato 4, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

Farmitalia Catania: Fabroni 3, Tasholli, Zappoli 10, Jeroncic 13, Maccarrone (L), Casaro 15, Disabato 24, Frumuselu 9, Maccarrone, Smiriglia n.e., Battaglia n.e. Nicotra n.e. Fichera n.e, Zito (L) pos 80% – perf 52%, Nicotra, Tasholli. Allenatore: Waldo Kantor. Vice: Mauro Puleo.

Durata Set: 25’ / 28’ / 28’ / 25’ / 26’

Durata Complessiva: 2h 12’

Muri Punto: Ortona 16 / Catania 9

Aces: Ortona  0 / Catania 3

Errori Al Servizio: Ortona 21 / Catania 8

% Attacco: Ortona 44% / Catania 42%

% Difesa: Ortona Pos 52% – Perf 27% / Catania Pos 73% – Perf 40%

(Foto Lazzarino)




UNA SCUOLA orafa

Nascerà a Calascio per formare i giovani

Pescara, 18 dicembre 2022. È questo l’intento dei maestri orafi Giampiero e Fabio Verna. Se n’è parlato sabato al convegno a Santo Stefano di Sessanio che ha visto il “Cherubino”, gioiello di Calascio e della Baronia di Carapelle, protagonista del dibattito

Dopo Rocca Calascio il “Cherubino”, gioiello di Calascio e della Baronia di Carapelle che da un quarto di secolo racconta storia e tradizioni dell’Abruzzo interno, ha fatto tappa nel bellissimo borgo di Santo Stefano di Sessanio. I maestri orafi pescaresi Fabio e Giampiero Verna, creatori di questo magnifico gioiello hanno voluto organizzare un incontro per parlare dell’arte orafa in Abruzzo e del suo futuro. Hanno partecipato al dibattito che si è svolto nella suggestiva cornice di Sextantio Albergo Diffuso: Ermanno De Pompeis, conservatore del Museo delle Genti d’Abruzzo, Gianfranco Marsibilio, presidente Ente Mostra dell’Artigianato Artistico di Guardiagrele e Giampiero Verna, maestro orafo e mecenate. Presente anche Annunziata Taraschi, antropologa e anima di Sextantio.

L’evento, organizzato dai fratelli Verna, è stato patrocinato dalla Fondazione Genti d’Abruzzo, dall’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico di Guardiagrele, e da Sextantio Group.

Dopo il saluto del sindaco di Santo Stefano di Sessanio Fabio Santavicca, ha preso la parola Giampiero Verna che ha raccontato come è nata l’idea del “Cherubino” e le sue fasi di realizzazione. «Il Cherubino è stato pensato quasi 30 anni fa – ha detto Giampiero Verna- io e mio fratello Fabio volevamo racchiudere in un gioiello, forme e simboli identitari dell’Abruzzo interno, più nello specifico dell’antico borgo medievale di Calascio e dell’intero comprensorio di Campo Imperatore, la cosiddetta Baronia di Carapelle. Per realizzarlo abbiamo impiegato sette giorni di lavorazione interamente a mano, con strumenti di saldatura risalenti al 1700».  E infatti il “Cherubino” viene realizzato soltanto a Calascio, dove i fratelli Verna hanno fondato nel 2005 il Museo del Gioiello, che ospita il loro laboratorio orafo, dotato di un gran numero di strumenti di lavoro risalenti al 1600 e 1700 ma ancora perfettamente funzionanti; una sala dedicata agli antichi abiti abruzzesi (alcuni dei quali erano presenti al convegno insieme alle varie versioni del “Cherubino”), tre sale che ospitano gioielli e amuleti tradizionali. Si tratta, insomma, di un vero e proprio centro d’arte e di tradizione orafa all’interno del quale le antiche tecniche orafe vengono salvaguardate dall’estinzione.

Il monile ha una forma che ricorda quella di un gomitolo di lana in omaggio al merletto a tombolo abruzzese e al lavoro degli antichi cardatori. I suoi colori, invece, a seconda delle gemme incastonate nelle diverse versioni del “Cherubino”, rimandano a quelli dei fiori che crescono nella zona di Campo Imperatore: il cardo selvatico (blu), il croco (viola), l’adonis veralis (giallo), la saxigrafa italica (bianca). Un esemplare a parte del “Cherubino”, in oro bianco e diamanti, simboleggia un fiocco di neve, un elemento fortemente caratterizzante il paesaggio di questi luoghi.

Ma torniamo al dibattito. Dopo il racconto di Verna, ha preso la parola Ermanno De Pompeis che ha detto: «La meraviglia di questo gioiello va oltre il suo valore economico, il significato che custodisce è la cosa più preziosa per noi abruzzesi perché i fratelli Verna sono stati in grado di racchiudervi il racconto di un intero territorio, tra storia, arte e natura. La passione che mettono nel loro lavoro è la stessa che nutrono per questa regione e noi non possiamo che ringraziarli».

«I fratelli Fabio e Giampiero Verna –ha aggiunto Gianfranco Marsibilio- sono tra i pochissimi maestri orafi rimasti a lavorare con strumenti antichi, sono dei veri sognatori, ma la mia preoccupazione è che nel tempo queste botteghe possano chiudere. Bisogna puntare quindi sulla formazione delle scuole, trasmettere ai giovani questi mestieri che rischiano di scomparire. Faccio anche un appello alle Istituzioni, l’artigianato abruzzese diventi Patrimonio dell’Unesco».

Tra le tante attività, i fratelli Verna nel 2016 hanno aperto al pubblico anche una biblioteca del gioiello, lo spazio “Ars Eligii” (ospitato nell’atelier pescarese in Via Chieti), mossi dalla volontà di condividere con il pubblico gli oltre 4mila volumi, le decine di migliaia di documentari, disegni e schizzi di gioielli in loro possesso.

«Il Cherubino ha avuto molto seguito in questi anni– ha concluso Giampiero Verna – un regista ci ha addirittura proposto un cortometraggio sul nostro gioiello. E ancora un compositore ci ha chiesto di realizzare un’opera musicale, ma la cosa a cui teniamo molto al momento è la realizzazione di una scuola orafa a Calascio per insegnare questo antico mestiere ai giovani. La tradizione è importante ma bisogna sempre accostarla a nuove idee affinchè possa durare negli anni. Un altro progetto che intendiamo realizzare è un museo diffuso dove esporre tutti gli oggetti antichi che io e mio fratello abbiamo raccolto nella nostra vita in giro per l’Italia e per il mondo. I progetti sono tanti e importanti, ma io ci credo fortemente perché amo questa regione».




DECEDUTO L’IMPRENDITORE Giacomo Pasqua

È deceduto stamane all’ospedale di Teramo, dove da qualche giorno era ricoverato, l’imprenditore edile Giacomo Pasqua, di anni 74. Viva emozione per la sua scomparsa nella comunità di Paganica e a L’Aquila.

Teramo, 18 dicembre 2022. Domani pomeriggio, alle ore 15, le esequie a Paganica, nella Chiesa degli Angeli Custodi. Giacomo Pasqua era nato a Paganica, dove risiedeva con la famiglia. Si era fatto da sé nei cantieri edili, lavorando da giovanissimo il ferro per il cemento armato, conteso per la sua perizia nell’armare le strutture delle costruzioni.

Presto, però, aveva messo in mostra il suo talento imprenditoriale, costituendo dapprima un’impresa artigiana, poi man mano crescendo fino creare società di costruzioni che si sono distinte per la qualità delle opere realizzate, specie nel campo delle abitazioni civili e complessi residenziali urbanizzati, e per l’attenzione alle forme architettoniche e alle nuove tecnologie. Le attività delle sue imprese, operanti anche fuori l’Abruzzo, hanno riguardato anche il restauro e la gestione di strutture ricettive di livello elevato, come l’Albergo del Sole nel centro storico dell’Aquila.

Lungimirante, schietto, attento alle innovazioni, empatico con le maestranze delle sue aziende, Giacomo Pasqua ha saputo condurre con coraggio e tenacia le sue imprese, in tempi tranquilli ma anche quando la navigazione si è fatta difficile. Una competenza e una determinazione che in molti gli riconoscono. In seno alle comunità di Paganica e L’Aquila si è distinto per generosità, munificenza e passione, specie nel campo dello sport che più amava, il rugby. Nel 1988, infatti, con la sua società Cogepa aveva sponsorizzato il Paganica Rugby contribuendo in maniera determinante a portare la squadra in serie A2, garantendo l’appoggio anche negli anni successivi quando il sodalizio paganichese visse le migliori stagioni in campo nazionale. Altrettanta dedizione ha riservato anche al rugby aquilano, in anni assai travagliati, diventando nel 2008 presidente dell’Aquila Rugby 1936 e rimanendo alla guida della gloriosa società sportiva per un paio di anni.

Lascia la moglie Luciana Fiordigigli e i figli Walter e Christian.




VECCHIO PIUMONE il nuovo singolo in italiano

Ariannah, esce in radio e in digitale

Dal 16 dicembre 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale Vecchio Piumone (BIT Records), il nuovo singolo di Ariannah. Vecchio Piumone è il primo singolo in italiano di Ariannah, una ballad natalizia e malinconica dalle sonorità indie/folk americane. Vecchio Piumone è una dedica alle persone care che abbiamo perso e che vorremmo avere con noi ogni giorno.

“La nostra vita cambia radicalmente quando perdiamo il nostro punto di riferimento, ogni giorno ci sembra uguale ed inutile. Con questa canzone vorrei trasmettere l’importanza di amare la propria famiglia e non darla per scontato.”

Biografia

Ariannah, pseudonimo di Arianna D’Angelo, è una cantautrice abruzzese anno ’96. Avvia il suo percorso musicale pubblicando live acustici su YouTube che riscuotono successo in breve tempo ed apre i concerti di artisti nazionali come Arisa e Rossana Casale.

Ariannah riesce ad emozionare con la sua sensibilità e semplicità. Ciò che la rende particolare è il suo timbro chiaro e il suo stile di scrittura versatile e riconoscibile. Nel 2018 è co-conduttrice del programma People Move, di cui scrive la sigla, sul network radiofonico Radio Studio Più.

Collaborando con il produttore Sandro Odoardi (compositore di singoli come Love Shine, ha lavorato con: Andrea Love, Carl Fanini, Roby Santini e remixer per Fabrizio Moro), pubblica Fuori Tempo e partecipa a progetti musicali dance che le aprono il mondo verso la scrittura in inglese.

Il 14 maggio 2021 esce il brano di debutto Hope (BIT Records), con il quale entra nella top10 di Absolute Beginners di Radio Airplay alla 9 posizione e sale alla 7 posizione restando in classifica per tre settimane consecutive.

Dopo il successo ottenuto con le ultime due pubblicazioni Red Traffic Lights  ed In Your Eyes arriva il primo singolo di Ariannah in italiano Vecchio Piumone canzone con la quale è arrivata alle semifinali di Area Sanremo 2022, su etichetta BIT Records.




DE IULIIS SEGRETARIO Provinciale della Filt Cgil di Teramo

Eletto all’unanimità al 12° Congresso della Filt Cgil Teramo, presso la sala “Allende” del Comune di Nereto

Nereto, 18 dicembre 2022. De Iuliis, sposato, 2 figli, è dipendente della Società Regionale di Trasporto TUA, è componente della RSA aziendale e negli ultimi 4 anni è stato componente della segreteria provinciale della categoria con delega al Trasporto Pubblico Locale.

Il nuovo segretario ha ribadito quale sarà l’impegno della categoria per i prossimi anni del suo mandato e su quali temi lavorare, al fine di risolvere alcune criticità che affliggono da troppo tempo il settore dei trasporti nel nostro territorio.

Nella discussione al Congresso si è rimarcato  la necessità di intervenire su tematiche importanti quali:

1.            -realizzazione del Biglietto Unico Provinciale

2.            -maggiore contribuzione chilometrica alla città capoluogo, per migliorare il Trasporto Urbano.

3.            -criticità nel settore del Trasporto scolastico, (pulmini) appalti al massimo ribasso e lavoratori del settore senza tutele e garanzie.

4.            -ripristino contributi pubblici e conseguente riattivazione del collegamento diretto con Roma

5.            -eliminazione Sub-concessioni operate da TUA sul nostro territorio

6.            -istituire biglietteria con personale alla stazione ferroviaria di TERAMO

7.            -intervenire a salvaguardia della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, sempre più aggressioni ai danni del personale.

Per tutti questi motivi occorrerà coinvolgere e rendere consapevoli i lavoratori ma anche e soprattutto gli enti e la politica locale, con i quali il nuovo segretario intende confrontarsi per trovare soluzioni.

Filt Cgil Teramo




AI TRENT’ANNI di prospettiva persona

Ospiti eccellenti: Vescovo, Rettore, Presidente Fondazione Tercas

Teramo, 18 dicembre 2022. Il Vescovo di Teramo Lorenzo Leuzzi, il Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola e il Presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante, hanno partecipato  venerdì pomeriggio, nella sala della Caritas a Teramo, ai  festeggiamenti per i trent’anni della Rivista “Prospettiva Persona” creata “da due autorevoli ed apprezzati intellettuali teramani: Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese”.

L’incontro è stato aperto dal  nuovo Direttore della Rivista Flavio Felice,  ordinario di Storia delle Dottrine Politiche dell’Università del Molise,  che – dopo aver ringraziato Pietro D’Alimonte, nuovo capo Redattore della Rivista e Sandra D’Antonio collaboratrice storica della redazione  e che rappresentava tutti gli altri partecipanti delle 24  redazioni   decentrate- ha  ascoltato compiaciuto i saluti di accoglienza della Presidente Crp Giuseppina Bizzarri,  il saluto impegnativo del Vescovo Leuzzi che ha invitato Flavio Felice a tenere alta la direzione etica  della rivista, impegnandosi a diffonderla “per contribuire al rinnovamento spirituale del territorio, dell’Italia e dell’Europa, promuovendo la dignità della persona umana, di ogni persona”.  Il rettore Dino Mastrocola ha ricordato di seguire da tempo lo sviluppo della rivista e ha apprezzato “la caratterizzazione della qualità scientifica certificata da oltre dieci anni dall’Anvur, augurandosi un maggiore coinvolgimento dei ricercatori della Unite”. La presidente  della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante si è detta impegnata  con il CDA nel sostenere  il progetto  Prospettiva Persona (già patrocinato da alcuni anni) con uno spazio  “Prospettiva civitas”  utile alla declinazione economico-sociale sul piano  teorico e anche pratico nella segnalazione delle best practices che la Fondazione promuove sul territorio” .  Felice dopo aver ringraziato ha dapprima illustrato i contenuti dell’ultimo numero appena fresco di stampa e quindi ricordato gli eventi più salienti di trent’anni di appassionato lavoro per promuovere la “cultura personalista”; un lavoro  condotto anche con il coinvolgimento di studiosi di diverse parti del mondo  citando il grande Filosofo Paul Ricoeur, cittadino di Teramo dal 1993 e grande estimatore della nascente rivista dal 1992 al 2010; il filosofo Brasiliano Alino Lorenzon dell’Università Di Rio de Janeiro, intellettuale cattolico Giorgio Campanini dell’ Università di Parma –  ha dato poi la parola a Dario Antiseri e Robert Royal che sono intervenuti con collegamento a distanza.

In particolare, Dario Antiseri ha sottolineato “il valore di un’impresa culturale a servizio della persona, che ha resistito nel tempo anche quando erano in pochi a scommetterci”. Robert Royal, già venuto più volte nella nostra Teramo e  già Presidente Onorario che si è collegato da Washington DC, ha confermato il suo pieno appoggio ad una rivista che “guarda al futuro, mantenendo le radici nella ispirazione cristiana della cultura, pur aprendosi ad un dialogo fecondo con la laicità sullo stile dei rapporti dialettici tra Sartre e Mounier agli inizi della rivista “Esprit”.  Nei loro commossi interventi Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese hanno ringraziato i collaboratori e amici di questi 30 anni, gli editori che si sono coinvolti, (in particolare Rubbettino), gli scrittori famosi e meno famosi. Si sono rallegrati col nuovo direttore e il caporedattore e hanno ribadito gli obiettivi di “dialogo a tutto campo tra visioni del mondo, che, pur differenti, mantengono integri gli l’obiettivi di coerenza, il legame teoria prassi, l’indipendenza politica ed economica, facendo riferimento alla dignità della Persona (“profetico il titolo scelto per la rivista”).

L’incontro si è concluso con i saluti  in presenza ( ai 30 partecipanti) e in collegamento ( ai 18 in streaming) di alcuni storici amici  e collaboratori della Rivista:

Maria Chiara Mattesini, (docente Università di Roma), che ha ripercorso la storia della rivista, Francesco Bellino (ordinario di Filosofia e bioetica all’Università di Bari),  amico del Centro Personalista dai primi tempi, autore di numerosi articoli, organizzatore di convegni); Settimio Luciano (Preside ITAM, responsabile  della sezione “Prospettiva Logos”, saggista); Giovanni Giorgio (teologo già Preside ITAM, saggista e filosofo, primo redattore capo); Francesca Brezzi (professore ordinario di filosofia morale dell’Universita’ Roma 3, amica  di Ricoeur, organizzatrice di incontri e convegni nell’ottica personalista); Marisa Forcina (Ordinario di Storia delle dottrine politiche dell’Università del Salento e  responsabile della filosofia di genere),  a Andrea Giambetti (Ordinario di filosofia nei Licei, autore di articoli e un saggio su Ricoeur); Giovanni Marcotullio ( già caporedattore della rivista, giornalista, traduttore, saggista, di formazione umanistica, filosofica e teologica. Specializzato in patristica).

I saluti di Danniella Iannotta ( traduttrice dell’Opera di Ricoeur in Italia e Docente dell’Università Roma 3 e della Luiss) e di Nunzio Bombaci (Università di Macerata, studioso di filosofia dialogica, autore di una dotta biografia di Mounier e di saggi su personalisti europei) sono stati letti, rispettivamente da Lucia Pompei  del Salotto CRP e Vincenzo Di Marco, presidente de Filippone Thaulero di Roseto.




IL QUADRO

Tanti anni oramai, per una comunità ancora nelle mani dei soliti ignoti. Uno contro l’altro, nemici giurati; di colpo amiconi per una successione di eventi che, solo a nominarli, mette brividi.

Tanti anni sono passati. Labili memorie ma una decadenza lenta e continua: irreversibile.

Il grande mondo intorno, comunque, sempre in aiuto; l’inerzia che trascina e la crisi che scagiona, la fortuna che rinfranca ogni pensiero inadeguato, ogni limitata idea per una miserabile realtà che si conforma.

Si sprofonda, ma tenaci e convinti si vuole perseverare.

Il sistema, seppur traballante, regge; si può ancora contare su un apparato lento e dormiente e puntare su una base ansiosa ma indolente.

Macché futuro incerto; il quadro è chiaro, anzi limpido.

C’è poco da ragionare: solo danni irrimediabili nel giovarsi, irresponsabilmente, d’ogni funzione e ruolo, specialmente di vertice. Danni che si accumulano e che si pagheranno sempre nel silenzio: tutti insieme ed inconsapevolmente, purtroppo per gli ignari.

Le voci con i richiami alle cose giuste e fatte per bene, anche se stanche, sono sempre presenti. I congegni del superfluo e del disordine invece, anche se vanno sparendo, non si stancano mai.

Equilibri chiari, dunque; in questo tempo che corre, i pesi si spostano e le coscienze si formano. Si può continuare così, sprofondando sempre più, per quanto si vuole; si può anche spostare qualche peso e formare qualche coscienza in più per invertire il senso.

Nella famiglia la fonte d’ogni disposizione; ed in queste disposizioni, inutile ribadirlo, le sorti e le sventure dei popoli.

nm




GLI AMICI

Gli amici sono dei fratelli o delle sorelle che ti scegli

Avezzano, 18 dicembre 2022. Gli amici veri non scompaiono improvvisamente e senza motivo, ma ogni volta che hai una lacrima o un sorriso, asciugano le gocce del dolore e rafforzano la gioia.

Gli amici rallegrano il cuore e ti fanno crescere umanamente e spiritualmente.

Non si è amici per piacere o per favori, ma la vera amicizia è come un sacramento e nasce dall’amore. L’amore amicale è gratuito, senza interesse e senza possessività.

Gli amici ti fanno vedere oltre le nuvole nere della vita, i raggi di sole che ci sono sempre, anche se alle volte sono nascosti.

Gli amici ti salvano la vita, ti guardano negli occhi, si specchiano alla tua anima e ti fanno alzare lo sguardo al cielo.

Senza amici si muore.

Senza amici si è tristi e poveri.

Senza amici non si è né umani e né cristiani.

Gli amici non mancano agli appuntamenti della vita, non ti sfruttano e poi ti gettano, non ti cercano solo nel bisogno.

Vi ho chiamato amici. Questa è la dolce voce dell’Amico degli amici che ci invita a cene per festeggiare in eterno.

fra Emiliano Antenucci




ARTISTS FOR PEACE. Mostra collettiva

A cura di Berardo Montebello. Presentazione: Marialuisa De Santis e Paolo Giorgini. Introduzione: Carmine Galiè. Nel Catalogo: testi di Marialuisa De Santis e Maurizio Vitiello,  elaborazione grafica di Jessica Montebello. Dal 20 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023

Giulianova, 18 dicembre 2022. La RespirArt Gallery è lieta di presentare “Artists for Peace” a cura di Berardo Montebello, mostra collettiva di arte contemporanea con opere di 20 artisti internazionali dedicate al tema della pace.

L’inaugurazione si terrà il 20 dicembre nella RespirArt Gallery di Giulianova alle ore 18 con gli interventi di Marialuisa De Santis, Paolo Giorgini (Assessore alla Cultura di Giulianova), e Carmine Galiè, oltre alla presentazione del catalogo. La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio, dal lunedì al sabato esclusi festivi.

Artisti partecipanti:

Sonia Babini, Antonio Carbone, Beatriz Cardenas, Nicola Caroppo, Marisa Cesanelli, Mario Di Paolo, Camillo Fait, Marco Fattori, Pina Fiori, Lucio Monaco, Emidio Mozzoni, Gramoz Mukja, Gary Paller, Antonio Pallotta, Carina Pieroni, Pino Procopio, Italo Pulcini, Miriam Salvalai, Isabela Seralio, Lucia Spagnuolo.

Testi in catalogo di Marialuisa De Santis e Maurizio Vitiello, elaborazione grafica di Jessica Montebello.

«Quest’anno gli artisti di tutto il mondo si sono spesi per invocare la fine delle violenze: la loro voce passa attraverso espressioni artistiche che direttamente o indirettamente finiscono per creare un coro di dissenso e mirano alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. In questa mostra plasticamente si chiudono in un abbraccio simbolico diversi linguaggi artistici: acrilici, oli e tecniche miste su diversi supporti, stampe su acetati e due bronzi particolarmente significativi. Quello di Camillo Fait mostra cavalli di diversi e fantastici colori che si librano in aria e sembrano congiungersi armoniosamente in una coreografia intonata e solidale: la richiesta di una vita libera e pacifica; l’altro, di Pino Procopio, con ironia surreale propone una sorta di pingue cavallo di Troia cavalcato da due indimenticabili innamorati. C’è chi sulla tela diluisce il colore in gradazioni cromatiche e tonali, estenuandolo o a volte aggrumandolo con una resa quasi onirica (Sonia Babini); Antonio Carbone invece usa il colore in modo minimale e cerca variazioni appena percepibili per poi contrapporle delicatamente a forme perfette. Per Beatriz Cardenas la ricerca è nel confronto di geometrie colorate; per Nicola Caroppo nella scomposizione e ricomposizione di volti in un gioco teso a creare ombre e giochi di luce. La ricerca può portare a materiali di recupero, piegati con sapienza ad esprimere il “non materiale” (Marisa Cesanelli) o a lavorare per una icona essenziale e riconoscibile, sia pure nella sua originalità strutturale come avviene per Marco Fattori. E c’è chi da questo cuore ha fatto nascere la sua passione per la natura (Pina Fiori). Non manca la tecnica del collage e del décollage di Lucio Monaco che propone un ricordo del pacifista John Lennon. E c’è chi invece ripropone l’immagine universale della colomba della pace in un caleidoscopio sorprendente di forme e colori ( Emidio Mozzoni). Sembrano un invito al gioco e alla condivisione i fiori di Antonio Pallotta. Decisamente più inquietante la rappresentazione di Gramoz Mukja: un uomo rannicchiato in posizione fetale e legato da un lungo e inestricabile laccio rosso È possibile che sulla tela la stesura delle onde del mare acquistino la fluidità di un’ala (Carina Pieroni) o possano essere scrutate misteriosamente dalla riva con accanto un orologio che aspetta di essere aperto come fosse una serratura (Italo Pulcini). Mario Di Paolo ci consegna un’opera in cui un uccello in volo sembra distruggersi nel cielo e lasciare piume sfrangiate in una terra in fiamme. Poi il colore usato con impeto quasi gestuale ma sapientemente avvolgente da Henry Paller ci investe in modo energizzante. E le corde di Miriam Salvalai, collegamento, unione tra coscienza umana e essenza spirituale ma anche tra cielo e terra e tra gli uomini tutti. Isabela Seralio con una pittura densa e materica ci propone due mani tese a significare che la pace è nelle mani degli uomini e Lucia Spagnuolo una sorta di libro non scritto e un gioco segnico di lettere che sta a noi trovare. La meraviglia di questa mostra è tutta però nella diversità degli artisti e del loro codice espressivo. Nell’unione che hanno dimostrato nel rispondere all’appello di Berardo Montebello e nel voler testimoniare insieme la loro speranza, la loro voglia di dare un’altra chance alla pace, come cantava John Lennon.»

Marialuisa De Santis

«Il nuovo progetto della RespirArt Gallery, ideato da Berardo Montebello, ci fa comprendere la vitalità dell’arte contemporanea. Protagonisti artisti con crediti alle spalle, in una collettiva sagace, hanno scritto un lungo messaggio di pace. Simboli e figure, astrazioni multiple hanno interpretato i respiri del mondo; colori e segni hanno posizionato un fronte di futuro sereno e aperto.E’ emersa una coscienza di menti esperte proiettate nella vita, nonché si è delineato un incontro di multiculturalità per una piattaforma di un divenire autentico e di forte creatività sorgiva.

La storia dell’Uomo è successione di guerre con pochi spazi temporali governati dalla Pace.

Al di là delle note contingenze politico-militari ai confini dell’Europa, il sogno della Pace è stato corroborato, convintamente, e ogni opera è un tassello costruttivo.

Fabbricare e inseguire l’armonia significa un ampio esercizio di libertà.

Su una base memoriale, è stato sviluppato un coordinamento essenziale e proficuo per poter registrare e incanalare quelle forze necessarie ad alimentare la coscienza del mutamento.

Questo momento ci permette di rivedere l’arte in azione, nonostante la scia della conclusione pandemica, dovuta al Covid-19 con tutte le sue varianti, da Delta a Omicron 1, 2 e 3, e della conseguenziale “follia” della guerra Ucraina-Russia, pagina che ci ha turbato, profondamente, da ascrivere a un demoralizzante “cahier de doléances”.

Il 2022 ha rideterminato le coste dei canali della resilienza e questa rassegna comprende un significativo “corpus”, agitato dalla frontiera di un’inarrestabile voglia di creatività e di esserci.

Gli artisti da “viaggiatori dell’anima” hanno fissato “le loro identità” declinando conoscenza ed esperienza in vari codici linguistici, rilanciando vicende formative e sunti della propria esistenza.

Questi operatori, in un gioco di rimandi, hanno racchiuso un “sentiment”, collegato a un “esprit”, nonché determinato proiezioni estetiche, convertite in parallele sequenze sociologiche, e pulsazioni e vibrazioni, orientate al domani.

Con questa mostra sono proposti accenti di novità e conferme di pulsanti indirizzi e di vigili orientamenti.

È stato un vero sostegno sociologico all’incontro e allo sguardo per nutrire parabole visive.

Giulianova con quest’iniziativa, ha manifestato una sensibilità appropriata e riscuote, acor di più, considerazione e attenzione.»

Maurizio Vitiello




AMARA SCONFITTA contro il Messina

Rugby L’Aquila. Meta dei siciliani ribalta esito all’ultimo minuto con neroverdi in inferiorità numerica

L’Aquila, 18 dicembre 2022. L’anno agonistico si chiude per la Rugby L’Aquila con una sconfitta, maturata solo all’ultimo minuto, fuori casa contro il Messina Rugby 2016, partita valevole per il campionato nazionale di serie B, girone 4.

Risultato finale 16 a 15 per la formazione siciliana, all’esito di una gara dominata per la maggior parte del tempo dai neroverdi e con i padroni di casa sempre sotto nel punteggio e spesso in palese difficoltà nei fondamentali, in particolare nelle fasi statiche. 

Fatale però la circostanza dei soli 16 uomini a disposizione della Rugby L’Aquila, tra squalifiche e infortunati, e gli ulteriori infortuni di Jorge Suarez e Marco Mancini ad inizio secondo tempo, che ha costretto la compagine neroverde a giocare in 14 gli ultimi 30 minuti.

Ad andare in vantaggio all’11’ la Rugby L’Aquila con un calcio piazzato di D’Antonio. Pareggia al 15’ con un calcio piazzato il Messina. Al 24’ vola a meta Mancini, e  trasforma D’Antonio. Al 40’ e 45’ il Messina mette a segno altri due calci piazzato. AL 60’ meta di Antonelli, non trasformata e la Rugby L’Aquila è ad un passo di portare a casa una preziosa vittoria. Ma all’80’, con la Rugby L’Aquila stremata e in inferiorità numerica, arriva la doccia gelata, con la meta decisiva del Messina, trasformata, che ribalta clamorosamente il risultato.




GRANDE VITTORIA TOMBESI, con dedica a mister Morena

I gialloverdi superano a domicilio la capolista Napoli Barrese per 7-5, nonostante l’assenza di mister Morena, colpito da un grave lutto familiare. I gialloverdi chiudono il 2022 al terzo posto, a -2 dalla coppia Napoli-Academy, e già aritmeticamente qualificati al primo turno di Coppa Italia.           

Ortona, 18 dicembre 2022. La Tombesi concede a sé stessa e ai propri tifosi un regalo di Natale anticipato, imponendosi 7-5 sul campo di una squadra fino a ieri imbattuta in campionato e meritatamente prima in classifica. Per superare la Napoli Barrese, i gialloverdi hanno dovuto fare a meno, ancora una volta, di Moragas e Romagnoli (entrambi attesi al rientro dopo la sosta), ma sono stati abili a mettere sin da subito la partita sui binari giusti. Avanti 3-0 con le reti di Masi, Iervolino e Bordignon, gli ortonesi sono andati al riposo avanti di due lunghezze, dopo l’1-3 dei padroni di casa. Nel secondo tempo, con grande cuore e spirito di sacrificio la Tombesi ha saputo resistere al prevedibile ritorno dei campani, rispondendo anzi colpo su colpo ai gol subiti: dopo l’1-4 di Scarinci e il 2-4 dei padroni di casa, i gialloverdi hanno punito per due volte il portiere di movimento avversario, trovando altrettante reti a porta vuota di Masi e Iervolino. Avanti 2-6, la Tombesi ha visto riavvicinarsi la Napoli Barrese fino al 4-6, ma l’espulsione per somma di ammonizioni di Follo ha concesso ai gialloverdi di sfruttare due minuti di superiorità numerica: il gol del 4-7 di Palumbo, a due minuti dalla fine, ha di fatto chiuso il match, nonostante la quinta rete campana arrivata a pochi secondi dalla fine. Con questo successo la Tombesi centra due obiettivi: riavvicinarsi alla vetta della classifica (ora a -2), aumentando il vantaggio sulle inseguitrici, e qualificarsi aritmeticamente al primo turno di Coppa Italia. Società, staff e giocatori dedicano questa vittoria a mister Massimo Morena, assente nella trasferta campana per l’improvvisa scomparsa del suo caro papà.

«Una grande vittoria, importantissima per la classifica e per il morale – questo il commento di Esteno Pierdomenico, il tecnico della Tombesi Under 17 che ha guidato ieri la prima squadra – Siamo partiti alla grande, nei primi dieci minuti abbiamo giocato benissimo e costruito un vantaggio di tre gol che si è rivelato decisivo. Poi, com’era prevedibile, la Napoli Barrese è cresciuta e si è rifatta sotto. Nel secondo tempo, certamente meglio loro, ma noi abbiamo saputo soffrire, con grinta e spirito di sacrificio, oltretutto difendendo contro il portiere di movimento in maniera molto più efficace di quanto non avevamo fatto contro il Venafro. L’espulsione di Rollo poi ci ha facilitati, riuscendo a segnare il gol che di fatto ha chiuso la partita. Dobbiamo essere contenti per una vittoria fondamentale, contro un avversario molto forte, arrivata nonostante le assenze di Moragas e Romagnoli e gli acciacchi di Bordignon e Scarinci. La sosta arriva nel momento giusto, speriamo di arrivare a gennaio con tutti finalmente a disposizione, per poterci giocare al massimo i nostri obiettivi stagionali».

Giuseppe Mrozek




LE CREAZIONI DEI BAMBINI accendono il Natale

Un successo l’inaugurazione al centro civico

L’Aquila, 18 dicembre 2022. “Caro babbo Natale, mi piace giocare, disegnare, parlare, colorare, giocare con i compagni e con la neve. La pace ed essere gentili, questo vorrei. Ciao Babbo Natale, ci vediamo l’anno prossimo”.

Questa una delle lettere scritte da un alunno delle scuole scuole primarie “Francesco Rossi”, dell’istituto comprensivo di Paganica, uno dei 300 bambini coinvolti nel progetto educativo e sociale “A Natale si può fare di più!”, che ha portato a realizzare, con il coordinamento della professoressa Sara Di Girolamo, disegni, cartelloni, alberi di Natale e presepi, stelle e palline, oggetti assortiti di artigianato, da ieri in mostra nel centro civico della villa comunale della frazione aquilana, nell’ambito di una iniziativa sostenuta con forza dall’Amministrazione separata degli Usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio.

Alla mostra al centro civico, che ha registrato una grande successo di pubblico, seguirà l’esposizione delle creazioni dei bambini e bambine della primaria nei bar, locali e attività commerciali, nelle sedi di associazioni sportive, culturali e di altre realtà di Paganica e San Gregorio,  fino al 6 gennaio.

Ha spiegato la dirigente scolastica Giovanna Caratozzolo: ” È stata una esperienza davvero bella e significativa: i nostri alunni devono capire, da subito, che non esiste solo la dimensione virtuale, dietro lo schermo di un telefonino o di un televisore, c’è la vita reale, ci sono le relazioni concrete con le altre persone, c’è la comunità, le tradizioni e il territorio. La manualità e l’inventiva hanno consentito di realizzare, in un lavoro di gruppo,  queste piccole opere d’arte, fatte con il cuore e con tanto impegno e passione. Si è partiti condividendo un’idea, poi si è passati ad un progetto di fattibilità concreta, e poi è servita l’abilità pratica, e il fine è stato quello di realizzare qualcosa di bello per il prossimo e per la comunità in cui si vive. Un momento di crescita e presa di consapevolezza per il quale ringraziamo l’Asbuc che ci ha affiancato e sostenuto”.

Ha aggiunto il presidente Asbuc Fernando Galletti:  “siamo davvero contenti del riscontro che la mostra ha ottenuto già alla prima occasione, per noi è importante essere al fianco delle scuole, dalle elementari alle superiori. Occorre sin da subito favorire la voglia di impegnarsi nel sociale, per il prossimo, operare attivamente nella comunità, imparare a creare e lavorare insieme. Questa è la vera, e forse l’unica risposta a situazioni che anche da noi si sono verificate di devianza  e disagio giovanile, di bullismo e teppismo, soprattutto dopo il terremoto e la pandemia del covid”.

Fino al 6 gennaio 2023 le opere potranno essere ammirate, oltre che nel centro civico, presso le sedi dell’Asd Il Moro Calcio, asd Il Moro Volley, bar Garden, bar River, bar Tabacchi Iovenitti, Barrio, Bcc Banca di credito cooperativo, Caffè del Forno di San Gregorio, Caffè il Moro, centro estetico Anna Manganaro, Cherry pizzeria e rosticceria, Chiaravalle Gisa di Tennina Annarita, Ciuffetelli supermercato, Dottor Tech, Enoà, farmacia Alessandroni, farmacia insieme, Gemini, Gli antichi sapori del Gran Sasso F.lli De Paulis, Hair Mode di Polidoro Elena, Il giardino dei sapori, Il giardino della frutta, La bottega dei golosi, La rana verde, Le Métèque,  ambulatorio veterinario, L’edicola, L’elogio delle farine, Madame Hair & BeautyMai di Lunedi, Minimarket di Marina, parrucchiera Veronica, pasticceria Regina, Piccinini Olivio & C.  s.n.c., Poco Loco, Paganica Rugby e Supermercato Coal (De Angelis).




 L’AMICACCI VINCE la Supercoppa

Mette in bacheca il primo titolo italiano

Giulianova, 18 dicembre 2022. La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo fa la storia conquistando la Supercoppa Italiana 2022, primo titolo nazionale della società giuliese. La squadra guidata da Carlo Di Giusto trionfa a Meda contro i padroni di casa della Briantea84 Cantù, al termine di un incontro emozionante deciso soltanto nel finale. Si interrompe la serie dei brianzoli, dopo cinque successi consecutivi, nella sfida tra la vincitrice dello Scudetto e della Coppa Italia, entrambe conquistate dai biancoblu sugli abruzzesi nella scorsa stagione. L’Amicacci si prende così la meritata rivincita sulla Briantea dopo aver sfiorato entrambi i titoli in sfide combattute ed equilibrate come questa edizione della finale di Supercoppa.

La Deco Metalferro parte bene trovando il +5 con Matteo Cavagnini, mantenendo il vantaggio nel corso del primo quarto chiuso dal canestro di Shay Barbibay (9-12). Nel secondo quarto arriva la risposta dei canturini che trovano il sorpasso con i canestri dell’ex Simone De Maggi, con la squadra di coach Di Giusto che lotta e riesce a rimanere in partita (28-23). La ripresa vede la squadra di casa che continua a condurre, trascinati dagli azzurri De Maggi e Carossino, con l’Amicacci che trova risorse preziose in Gabriel Benvenuto, chiudendo il terzo quarto all’inseguimento (47-40). Il quarto decisivo si apre a favore della Briantea che arriva a toccare il +11 ma il match cambia all’improvviso con la Deco Metalferro che piazza una veemente rimonta guidata da un inarrestabile Shay Barbibay, ottimamente coadiuvato dal Galliano Marchionni. Il sorpasso arriva con una rubata e canestro dell’altro israeliano Vigoda, seguito dal controsorpasso di Santorelli, poi una serie di occasioni non sfruttate da entrambe le parti risolta soltanto nei secondi finali. A riportare avanti l’Amicacci è ancora Amit Vigoda che recupera un lancio in contropiede e va ad appoggiare indisturbato il +1 a 16″ dalla fine. La storica vittoria degli abruzzesi si materializza con gli errori offensivi di Cantù e i liberi della staffa di Barbibay, che danno il via alla festa (57-60).

Una partita straordinaria che entra negli annali della società, giunta al 40° anno di attività, coronato da un trofeo prestigioso, che si aggiunge in bacheca ai due titoli europei della Challenge Cup (2011) e della Vergauwen Cup (2012). Il successo assume importanza anche dal punto di vista della crescita del gruppo, che ha mostrato notevoli progressi in un match di carattere, che rilancia le ambizioni dell’Amicacci in vista della seconda parte della stagione.

Tabellino

Briantea84 Cantù: Bisegna, Çegil 2, Geninazzi 10, Schiera, Tomaselli, Santorelli 2, Bassoli, Carossino 11, De Maggi 32. All. Jaglowsky.

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Benvenuto 7, Marchionni 2, Messina, Minella, Cavagnini 14 (6reb), Vigoda 8 (5ass), Hawtin, Baho, Stupenengo 3, Ion, Greco Brakus, Barbybay 26 (7reb). All. Di Giusto.

Stefano D’Andreagiovanni




MOLISE AMARO per La Lg Umbyracing Teramo

L’Isernia vince 3-1 e condanna la futura alla seconda sconfitta consecutiva

Teramo, 18 dicembre 2022. In Molise arriva la seconda sconfitta consecutiva. La Futura cade ad Isernia 3-1 dopo aver giocato un buon primo set, ma lasciando gli altri tre alla squadra di casa. Una sconfitta che brucia per come si era messa la partita, con la squadra teramana attenta e precisa nella prima frazione. Poi l’appannamento generale, la ricezione che non funziona e l’attacco che stenta a trovare soluzioni al muro avversario. La prima frazione è equilibrata fino all’8-11, poi grazie alle intuizioni in battuta di Di Diego, Teramo scappa fino al 15-22. Portare a conclusione il set è pura formalità, visto che in 25 minuti la Futura chiude a proprio favore 17-25. Ci si attende che la squadra di Corzo approfitti del vantaggio; invece, è l’Isernia a comandare il gioco  nel secondo parziale portandosi avanti 12-9, 16-13. La Futura tenta la reazione, si gioca punto a punto 18-18, ma è ancora il sestetto molisano a mettere il muso avanti 21-19, 24-19 fino alla conquista del set 25-19 in 26 minuti. La terza frazione vede le due squadre giocare ancora punto a punto fino al 22-18 per la compagine di casa. Teramo accenna una reazione portandosi sul 22-22, ma poi un paio di errori sotto rete consentono all’Isernia di chiudere 25-23 in 28 minuti. Ci si aggrappa al quarto set che scivola ancora sull’equilibrio, 7-7, 8-8. 10-10. Poi la squadra di casa, sfruttando una serie di errori biancorossi, allunga 14-12, fino al 23-19. La Futura tenta di reagire, ma è troppo tardi. Arriva in 29 minuti il 25-19 per il sestetto molisano che chiude 3-1. La squadra di Marcela Corzo chiude il 2022 con la seconda sconfitta consecutiva. Ora pausa natalizia, poi alla ripresa l’8 Gennaio le biancorosse avranno di fronte la BrioLingerie Cerignola nel Palacquaviva.

EUROPEA 92 ISERNIA                               3

Ponton, Nardi 3, Sessa, Lomoro, Anselmo 5, Ricciardone, Caldararo, Petta, Nostrato, Blanchella 15, D’Arco 22, Peruzzi 17.

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO   1 

Peroni, Ragnoli 3, Cipriani 10, Di Diego, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 10, D’Egidio, Mazzagatti 7, Di Carlo 9, Di Sabatino, Ventura, Lestini 20. All. Corzo. Parziali: 17-25; 25-19: 25-23; 25-19.

Patrizio Visentin




SOLENNITÀ di San Berardo

L’inizio dell’Anno Berardiano

Teramo, 18 dicembre 2022. In occasione della Solennità di San Berardo, patrono della città di Teramo e della Diocesi, si rende noto il programma religioso della giornata.

Ore 10.30: Santa Messa con il Presbiterio della Diocesi presieduta da S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi. Ore 18.00: Processione all’Antica Cattedrale con le reliquie del Santo. Percorso: Cattedrale, via N. Palma, via Torre Bruciata, piazza Sant’Anna, Antica Cattedrale, via Torre Bruciata, Largo Melatino, Corso Cerulli, Cattedrale.

Ore 19.00: Santa Messa pontificale con il Capitolo Aprutino e il Clero cittadino. Presiede S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi. Canto del Responsorio di San Berardo di N. Dati. Offerta del cero votivo della Città al Santo Patrono. Al termine BENEDIZIONE ALLA CITTÀ con le Reliquie del Santo Patrono. Tutte le messe pomeridiane in città sono sospese.

A seguire benedizione della restaurata cappella di San Berardo e saluto delle autorità presso la anch’essa ristrutturata Biblioteca Diocesana, che sarà anche nuova sede del Centro diocesano per la Teologia “Paolo VI”.

Dalle ore 18 in poi sarà possibile seguire integralmente la diretta delle celebrazioni sul canale YouTube “Diocesi di Teramo-Atri” e sulla pagina Facebook “Chiesa di Teramo-Atri”. In televisione le seguenti emittenti locali trasmetteranno integralmente o parzialmente l’evento: Rete8 (canale 10), LaQ Tv (canale 12), TV6 (canale 14), SuperJ (canale 16), Vera TV (canale 79), Trsp (canale 99).




INAUGURATA LA MOSTRA Spazio_Materia_Significato

 Ospitata fino al 29  gennaio negli spazi dei Musei Civici

Giulianova, 18 dicembre 2022.È stata inaugurata oggi, e presentata al pubblico nella sala “Bruno Buozzi” di Giulianova, la mostra “Spazio_ Materia _Significato”, promossa dall’Assessorato alla Cultura, con il Patrocinio della Soprintendenza Archeologica delle Belle arti e Paesaggio per L’Aquila e Teramo ed il sostegno del Bim. Fino al 29 gennaio, rimarranno esposte, nel Polo museale Civico di Giulianova, opere degli artisti abruzzesi  Capobianco alias Sebastiano De Laurentiis, Elio Di Blasio, Marcello Mariani, Giancarlo Sciannella e Franco Summa. Il progetto espositivo e il catalogo si deve a Giovanni Tavano e dalla Carsa Edizioni.

Sedevano al tavolo dei relatori, questo pomeriggio, il Sindaco Jwan Costantini, l’ Assessore alla Cultura Paolo Giorgini, il critico d’arte Antonio Zimarino e il direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante. Presenti in sala il Rettore dell’ Università di Teramo Dino Mastrocola, l’ Assessore al Bilancio del Comune di Giulianova Soccorsa Ciliberti,  il Presidente del Bim Marco Di Nicola.




CENTRO OPERATIVO COMUNALE, nasce la struttura di coordinamento

Prima ordinanza: attività su dissesto idrogeologico

L’Amministrazione: “Nessun allarme imminente, abbiamo strutturato attività di controllo, monitoraggio e intervento sul territorio più a rischio e su cui partiranno gli interventi”

Chieti, 17 dicembre 2022. Al via una vera e propria task force amministrativa e operativa sul fronte delle emergenze del territorio, stamane la presentazione della nuova conformazione del Centro Operativo Comunale, strumento di azione sul fronte di emergenze e calamità, che, in sinergia con tutte le associazioni di protezione civile presenti sul territorio si attiverà in primis per le azioni di contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree più colpite. Le novità, in occasione della firma del decreto che istituisce la nuova composizione del Coc e dell’ordinanza che lo attiva sul dissesto idrogeologico, illustrate dal sindaco Diego Ferrara, dall’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione Stefano Rispoli, dal delegato alla Protezione civile Vincenzo Ginefra, in presenza del dirigente della Protezione civile e settore urbanistica, Carlo Di Gregorio, delle funzionarie responsabili dei servizi Lavori Pubblici e Urbanistica Ivonne Elia e Lucia Morretti, di Marco Papponetti, funzionario dell’Agenzia regionale di protezione civile e di Antonio Mancini, per le associazioni di volontariato. Hanno partecipato anche l’assessore alla Sanità Fabio Stella e il consigliere Luca Amicone.

“Nasce un primo vero coordinamento operativo e composito del Comune – illustra il sindaco Diego Ferrara – Resta immutata la preziosa sinergia con le associazioni di protezione civile che sono state il nostro braccio operativo durante la pandemia e le emergenze che abbiamo fronteggiato finora. Con il nuovo Coc abbiamo però strutturato un organismo in grado di dialogare anche amministrativamente con la Protezione civile regionale e gli altri enti, che fa capo a funzionari e dirigenti comunali. Lo inauguriamo su un tema che ci è caro dall’inizio del nostro mandato, il dissesto idrogeologico, perché nonostante non esista un imminente allarme, è grande la nostra preoccupazione per la salvaguardia del territorio comunale a causa di una vulnerabilità e fragilità conosciuta da decenni. Abbiamo deciso di agire in modo concreto, facendolo attraverso la protezione civile e compiendo tutti i passi capaci di assicurare alla città più colpita dal fenomeno non solo attenzione e monitoraggi costanti, ma anche risorse ulteriori per affrontare la situazione e, ove possibile, risolvere. Una delle prime riunioni fatte da sindaco ha riguardato i condomini di via Don Minzoni, su cui pre-esistevano ordinanze di demo-ricostruzione che attendevano fatti per divenire operative, noi le abbiamo applicate lì e replicate anche in altre zone colpite sempre in quell’area, dove c’erano palazzi che sono stati evacuati e altri abbandonati spontaneamente per evidenti vulnerabilità strutturali su cui si sta intervenendo. Di fronte a tale situazione ho voluto prendere contatti con la Protezione civile regionale a ottobre, per avere chiaro il quadro delle possibilità di intervento e per porre sotto l’attenzione della Regione la situazione che a nostro giudizio deve essere valutata bene. La premura che oggi interessa via Fontevecchio, via Arenazze e via Gran Sasso, vogliamo estenderla anche ad altre vie non solo centrali della città e cominceremo ad agire non solo con gli interventi fissati, ma anche con la prevenzione. L’idea è quella di dare piena consapevolezza ai cittadini su cosa l’Amministrazione sta facendo per il dissesto idrogeologico, nonché sul monitoraggio che abbiamo attivato e potenzieremo per la prevenzione di qualsiasi rischio e anche al fine di evitare allarmi ingiustificati. Oggi noi diciamo alla città che veglieremo sull’incolumità pubblica, cercando di trasmettere un messaggio di tranquillità e consapevolezza, ma anche di rigore, perché tutto ciò che a livello urbanistico è stato fatto e concesso durante il boom e l’antropizzazione degli anni ’80, oggi non è più possibile”.

“Ad oggi abbiamo un finanziamento di 5 milioni di euro collegato a un fondo nazionale suddiviso su vari interventi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli – Si agirà su più fronti, sulla collina zona nord per 2 milioni di euro e sarà il primo intervento e per tale ragione abbiamo accelerato questo percorso con il Coc e una serie di attività; altri 500.000 euro riguarderanno un’ampia attività di pulitura dei fossi. In passato nacque il Progetto Chieti per il dissesto idrogeologico e alcuni interventi sono stati compiuti, ma non sono abbastanza a fronte della situazione trovata e a quella che sta emergendo proprio dai monitoraggi che abbiamo attivato in questi due anni di governo. Per questo potenzieremo l’azione e con la nuova struttura del Coc che coinvolge ora tutta la struttura comunale di riferimento, faremo partire i lavori già avviati con un’organizzazione e un coordinamento più vicino alla città, che agirà con le associazioni di protezione civile. Questo grazie proprio alla nuova veste  amministrativa di questo organismo che alimenta le funzioni che sono fondamentali per lavorare insieme agli altri enti, farlo in tempi sostenibili e raggiungere obiettivi che vogliamo, la prevenzione prima di tutto”.

“Abbiamo stabilito una linea di azione generale sia per il tempo di non emergenza che per quello dell’eventuale emergenza – così il consigliere delegato alla Protezione civile Enzo Ginefra – I tipi di intervento possibili sono diversi, il rinnovato Coc parte sul fronte del dissesto idrogeologico, ma lo abbiamo reso subito operativo anche per le intemperie, in modo da recepire le esigenze del piano neve e delle altre calamità meteo. Al contempo operiamo anche sugli altri fronti, il fiume, grazie al contratto di fiume a cui il Comune ha aderito, nonché le altre normative di riferimento della Protezione civile nazionale a tutela del territorio. Abbiamo costruito un sistema da cui deriva la sicurezza dei cittadini di Chieti su più piani e che oggi è strutturato in modo da chiarire ruoli e competenze. Il piano sul dissesto idrogeologico è la cosa prioritaria e la struttura amministrativa promuoverà le azioni e gli interventi anche risolutivi per cui si hanno già risorse, con il coinvolgimento delle associazioni di protezione civile che restano il braccio operativo dell’azione”.

“Parte una sfida concreta da parte dell’Amministrazione – spiega Carlo Di Gregorio dirigente del Settore Urbanistica e responsabile della Protezione civile comunale – Il coordinamento che abbiamo costruito non solo è utile, ma fondamentale e necessario. Per gli aspetti pianificatori del territorio e per uno sguardo anche verso la manutenzione che appartiene al settore tecnico, che accompagna le attività di monitoraggio e pianificazione. Il ruolo di coordinamento in capo al Comune agevola questa azione che è anche in parte burocratica, ma soprattutto ci consente di tenere sempre sotto controllo, in questo caso la fragilità del territorio e ci impone di attivarci in tale senso, in modo concreto e tempestivo”.

“L’Agenzia regionale di protezione civile è vicina all’Amministrazione – così Marco Papponetti, della Regione Abruzzo – mi fa piacere che si parli di prevenzione oggi e nella mia città. Uno stretto monitoraggio è un passaggio importante, perché ci sia prevenzione efficace e concreta sul territorio. Il fatto che si sia messo su un ufficio di protezione civile comunale dedicato è una decisione sostanziale perché assicura una dorsale per la sicurezza dei cittadini. C’è e ci sarà strettissima collaborazione da parte della Protezione civile regionale, agiremo insieme con l’attenzione che serve”.

“Nell’ultimo anno abbiamo ricevuto decine di segnalazioni per criticità legate al dissesto idrogeologico e alla regimentazione delle acque piovane – spiega Tommaso Colella, ingegnere del Comune responsabile proprio delle azioni sul fronte dissesto idrogeologico – Abbiamo già un finanziamento di 2 milioni per intervenire e altri 500.000 euro per la sistemazione dei fossi, per cui stiamo affrontando la fase della progettazione. Sulla Protezione civile era importante avere una struttura per affrontare in maniera adeguata la situazione, perché delle attività sono già in corso nella zona di Santa Maria, via Gran Sasso e via Arenazze. Negli ultimi mesi abbiamo avviato un’azione sinergica anche con la Facoltà di Geologia dell’Università d’Annunzio, con il coordinamento del professor Nicola Sciarra proprio su quell’area che è densamente abitata e coinvolge una popolazione di circa 2.000 persone, dove ci sono diversi edifici che negli ultimi anni sono stati sgomberati o evacuati per dissesto. Non esistono criticità imminenti, ma stiamo lavorando, ed è la prima volta che accade in modo così strutturato, proprio per potenziare un’azione di monitoraggio. Proseguiamo lungo questo percorso per avere una mappatura più approfondita e uno studio più puntuale sulle varie situazioni di rischio. Sicuramente il progetto Chieti deve essere portato avanti, lavorare sull’area è necessario, ma si devono trovare finanziamenti per dare risposte anche alla zona di Sant’Anna, Colle Marcone e le altre, da qui nasce la struttura”.

“La cosa importante che succede oggi è che gli aspetti territoriali vengono fortemente integrati con quelli ambientali, con la sicurezza del territorio e quella delle persone – così Lucia Morretti, funzionaria responsabile del servizio Urbanistica e territorio – andiamo ad approfondire questi aspetti e questo è un momento fondamentale che si integra con le scelte successive di pianificazione. Costruire e integrare un piano oggi focalizzato al dissesto della collina e poi esteso a tutto il territorio comunale è un momento centrale per le scelte urbanistiche e di pianificazione future di tutto il territorio cittadino”.

“Abbiamo iniziato questo percorso già da qualche tempo, perché era indispensabile valutare il lato anche più “umano” degli interventi in emergenza – conclude Ivonne Elia, funzionaria responsabile del servizio Lavori Pubblici – abbiamo costituito un gruppo di lavoro in grado di dare risposte e di agire e tutti lavoriamo nella stessa direzione che è quella della tutela del territorio e soprattutto la cittadinanza che vive nella città, anche nelle aree più vulnerabili su cui si concentrerà forte la nostra attenzione”.




LA SETTIMANA della solidarietà

Il via alla Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 17 dicembre 2022. Oggi, 17 dicembre, con la conferenza stampa di presentazione tenuta dal Presidente, Nicola Mattoscio, la Fondazione Pescarabruzzo rilancia il sostegno a favore di una Settimana della Solidarietà: giornate dedicate all’impegno dell’Istituto verso le persone più fragili e svantaggiate del territorio, in prossimità delle festività natalizie, per il tramite delle associazioni che più conoscono i bisogni e le difficoltà della comunità pescarese.

Già ieri pomeriggio, in anteprima, con il concerto di beneficenza “Mille volte grazie” a supporto del reparto Covid dell’Ospedale di Pescara, la Fondazione ha voluto rafforzare ulteriormente il proprio impegno nei confronti di tutti i sanitari. Per l’occasione è stato realizzato anche il CD del concerto “Filarmonica di Moscufo & Friends”, sia per ringraziare tutti gli operatori sanitari di quanto fatto in questi anni di pandemia, sia per raccogliere fondi per incrementare la degenza del reparto Covid dell’Ospedale di Pescara.

La settimana prosegue con l’impegno dell’Istituto a sostenere, attraverso un contributo economico, le associazioni che si occupano di disagio economico e sociale sul territorio quali: Centro Antiviolenza Ananke Pescara, Caritas Diocesana Pescara-Penne, Associazione On the road, Banco Alimentare Abruzzo, Mensa di San Francesco (parrocchia Sant’Antonio), Gruppo di volontariato Vincenziano, Associazione Adricesta e Associazione Domenico Allegrino.

Inoltre, durante la settimana prenatalizia, la Fondazione donerà panettoni, pandori e volumi delle proprie collane editoriali alla Casa Circondariale di Pescara per arricchire la biblioteca interna del penitenziario, quale iniziativa per accrescere la formazione culturale dei detenuti.

«L’impegno della Fondazione vuole essere quest’anno ancor più consistente e incisivo verso le persone che stanno vivendo maggiormente la crisi economica e sociale in questi tempi di guerra, in ascolto dei bisogni e delle necessità dei più fragili. Le associazioni del territorio, che ringrazio per la disponibilità e l’impegno da sempre profuso verso i più deboli, saranno il braccio operativo di questo impegno corale e comunitario», ha dichiarato il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio.




IL FESTIVAL DEI DUE REGNI nel borgo di Civitella

Martedì 20 dicembre nella Chiesa di San Francesco

Civitella del Tronto, 17 dicembre 2022. Il trio MA.CA.DI. in concerto apre il ciclo di eventi musicali che, fino alla prossima primavera, valorizzeranno il borgo di Civitella del Tronto e la sua storia.

17 dicembre 2022 – Sarà il pregevole organo conservato nella Chiesa di San Francesco, costruito nel 1832 da Fra Felice da Ascoli e tornato recentemente al suo antico splendore, grazie a un importante lavoro di restauro, il protagonista indiscusso del concerto di apertura del Festival dei due Regni.

Il ciclo di eventi musicali, che fino alla prossima primavera valorizzeranno il borgo di Civitella del Tronto e la sua storia, partirà martedì 20 dicembre alle ore 19.00, nella Chiesa di San Francesco di Civitella del Tronto, con il concerto del trio MA.CA.DI., formato dall’organista Claudio Di Massimantonio, da Mauro Marcaccio alla tromba e dal soprano Bibiana Carusi.

L’evento, gratuito, è realizzato dall’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo – Sezione italiana A.P.S con il sostegno della Fondazione Tercas e il patrocinio del Consiglio Regionale dell’Abruzzo e del Comune di Civitella del Tronto.

IL TRIO MA.CA.DI.

(In questa cartella drive le foto)

Bibiana Carusi, soprano e flautista, ha interpretato con canto e recitazione repertori classici e d’avanguardia e pièce teatrali contemporanee, svolgendo attività concertistica da solista e in formazioni cameristiche in Italia, Germania e Austria. Approfondendo il metodo Stanislavskij e la Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d, ha unito gli studi di dizione, recitazione epica e lirica con la duttilità vocale e tecnica che l’ha portata a studiare vari stili quali la musica antica, la musica celtica, il jazz e la musica contemporanea fino ad appassionarsi al repertorio lirico.

Mauro Marcaccio, diplomato in Tromba con il massimo dei voti presso il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila nella classe del M° Verzari, ha suonato in Italia e all’estero con importanti orchestre tra cui quelle della RAI, di Santa Cecilia, dell’Opera di Roma, del Comunale San Remo, della Filarmonica della RAI di Torino, la Sinfonica Abruzzese. Ha preso parte, tra l’altro, al Festival dei due Mondi di diretto da Ennio Morricone. È titolare della cattedra di tromba al Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila.

Claudio Di Massimantonio, Direttore del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila e titolare della cattedra di organo, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia sotto la guida di Sergio de Pieri per l’Organo e Pellegrino Ernetti O.S.B. per la Prepolifonia. Ha partecipato, ottenendo lusinghieri apprezzamenti dalla critica specializzata a festival e rassegna in Europa, Stati Uniti e America centrale. Ha collaborato in veste di direttore artistico con varie associazioni musicali italiane ed è stato Direttore Artistico dell’Interamnia Festival di Teramo e del Festival Internazionale Organistico d’Abruzzo. Si occupa inoltre di metodologia di restauro di organi storici e della progettazione di nuovi.

L’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo – Sezione italiana A.P.S. opera per promuovere lo sviluppo culturale e sociale e il dialogo tra i popoli e le culture. È nato nel 2009 come partner italiano della rete internazionale di operatori culturali dell’area euro-mediterranea istituita nel 1991 dalla Fondazione spagnola Instituto Internacional del Teatro del Mediterraneo. Il consiglio direttivo dell’IITM Italia è presieduto da Leandro Di Donato.




IL SENTIERO FLAGELLATO dagli scarichi abusivi

Un monitoraggio si trasforma in una giornata di bonifica per i volontari delle guide del Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 17 dicembre 2022. Oggi, 17 Dicembre 2022, i volontari delle guide avevano in programma un monitoraggio delle discariche nel tratto collinare della Riserva Borsacchio. La giornata di sabato era dedicata ai sentieri dell’Accolle. Oltre 26 le discariche censite frutto di attività illecite. Molti scarti edili di attività di svuota cantine, sanitari, mobili, rifiuti domestici e tanti scarti agricoli compresi i fertilizzanti ed altre latte. Nonostante non eravamo attrezzati per una raccolta massiccia non c’è la siamo sentita di lasciare una perla della città e della Riserva in queste condizioni. Ci siamo armati di pazienza e buona volontà ed abbiamo iniziato a raccogliere quel che era possibile. Il risultato sono centinaia di chilogrammi di rifiuti che hanno riempito un intero camioncino.

I rifiuti sono stati accumulati presso il cimitero di Montepagano ed abbiamo avvisato enti per un pronto ritiro. Abbiamo anche ripulito la Fontana D’Accolle dai rifiuti. Restano 12 discariche. Speriamo nell’intervento del comune a cui abbiamo inviato esposto con mappa geolocalizzata e foto puntuali dei siti. Ora servono soluzioni. Servono fototrappole, serve valutare di rendere ciclopedonale il tratto. Le prossime settimane percorreremo le altre zone collinari e nella mattinata di domani la spiaggia della Riserva lato Cologna. Siamo stremati ma continuiamo.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




DELEGATO F.I.S.I. di Pescara

Mattia Giansante confermato

Pescara, 17 dicembre 2022. Il presidente dello Sci Club Aterno Pescara, Mattia Giansante, è stato nominato per la terza volta consecutiva delegato provinciale della Federazione Italiana Sport Invernali (F.I.S.I.) per i prossimi 4 anni.

Giansante, presidente dello Sci Club Aterno Pescara dal 2009, era stato nominato dal presidente nazionale F.I.S.I. Flavio Roda già nel 2014 e nel 2018.

“Ringrazio i vertici regionali, in particolar modo il Presidente Angelo Ciminelli e nazionali della Federazione – commenta – per la fiducia che hanno voluto rinnovarmi nel confermare questo prestigioso incarico. Una nomina che voglio condividere con tutti coloro che in questi anni hanno contribuito a far crescere gli sport invernali anche su un territorio come il nostro, che tradizionalmente e per collocazione geografica, è sempre stato naturalmente a vocazione marittima. Un impegno che non si è mai fermato, nonostante gli stop imposti negli ultimi due anni a causa della pandemia. L’incremento costante del numero degli iscritti, degli appassionati e degli atleti, sono solo alcuni dei punti di forza dei nostri Sci Club sul territorio. Punti di forza che vogliamo siano da stimolo per centrare nuovi e sempre più ambiziosi obiettivi nel prossimo futuro”.




IL DISSESTO ORA È CERTIFICATO dalla Corte dei conti

Sulla questione del dissesto del comune di Guardiagrele, con la deliberazione 305 del 2022, la Corte dei conti pone finalmente fine a due anni di scontri e accuse reciproche, con argomentazioni spesso omertose, tra la passata amministrazione e quella attuale.

Guardiagrele, 17 dicembre 2022. La Corte dei conti si è infatti espressa sull’obbligatorietà di dichiarare il dissesto, accertando che è stato effettivamente maturato, negli anni, un reale disavanzo di ben 3 milioni 745 mila euro. Rende noto che le procedure seguite per dichiararlo sono state del tutto regolari, così come i conteggi, e che un qualsiasi piano per risanarlo, anche decennale, non sarebbe stato in alcun modo attuabile. La stessa Corte va oltre il parere, favorevole in parte al ricorso di “Guardiagrele il bene in comune£, espresso a suo tempo dal TAR, non riconoscendo a quest’ultimo la competenza decisionale su questioni squisitamente finanziarie. Dall’analisi del quadro economico, infatti, nella deliberazione si ravvisa la presenza effettiva di due pesanti debiti fuori bilancio, (di 105000 e 250000 euro) che la passata amministrazione ha sempre pubblicamente negato di aver contratto. Fatto più grave: la Corte dei conti rimprovera alla passata amministrazione di non aver usufruito legalmente della possibilità di effettuare un’anticipazione di cassa che, nel 2018, il Governo metteva a disposizione.

Perché la giunta dell’epoca scelse, con procedure del tutto anomale, di procedere con l’anticipazione di cassa dalla banca supponendo entrate che non avrebbe mai evidentemente realizzato? Dispiace, ma senza sorpresa, che il gruppo “Guardiagrele il Bene in Comune” invece di scusarsi con la cittadinanza per il pessimo e colpevole operato amministrativo, ricorra ad accuse gravissime e sterili secondo cui la deliberazione della Corte dei conti sia stata addirittura pilotata dall’amministrazione attuale.

Si rimane attoniti nel leggere simili considerazioni concepite proprio da coloro che, professatisi di “sinistra” e paladini di battaglie per il rispetto della legalità, nel concreto, poi, non si siano fatti scrupolo di aggirare le leggi e di mandare il proprio comune in dissesto finanziario, arrivando a sottovalutare e persino a deridere l’operato delle istituzioni preposte al controllo, considerandole passacarte di burattinai superiori.

Ci viene da pensare che forse si tratta di cecità, di incompetenza o anche di conclamata malafede ma, davanti ad evidenze documentali chiare ed inoppugnabili offerte da un Organo Costituzionale, siamo più propensi a credere che una tale disperata linea di difesa può essere letta solo alla luce del timore che gli ex amministratori hanno di incorrere non solo nelle sanzioni pecuniarie previste dalla norma ma soprattutto di vedersi negata la possibilità di ricandidarsi in elezioni successive.

Ad ognuno le proprie conclusioni!

Gruppo di minoranza Guardiagrele per tutti




MAGNA2. Spettacolo teatrale a cura della compagnia teatrale Knà

In collaborazione con Fidas C.U.O.R.E. Giulianova, dissacrante affresco moderno sugli usi e costumi di un Natale all’insegna della gola

Giulianova, 17 dicembre 2022. KNÀ, insieme alle FIDAS C.U.O.R.E. di Giulianova è felice di presentare la pièce teatrale “MAGNA2”. Da una parte c’è la FIDAS che promuove il dono volontario, anonimo e gratuito del sangue e degli emocomponenti e sensibilizza ad una vita sana, a cominciare dall’alimentazione.

Dall’altra c’e’ la compagnia teatrale Kna’ che ironicamente porta in scena, con un gruppo eclettico e disomogeneo di attori, in modo sferzante ed ironico, le caratteristiche peggiori del nostro essere ’degustatori’ italici, disposti alla ribellione per ”un’acciuga mancante in un fiore di zucca” incarnando i valori più cinici della società di cui teme il coinvolgimento, anche in un periodo aggregante come il periodo natalizio. Una drammaturgia tragicomica ispirata soprattutto allo spirito di Mattia Torre al quale Knà dedica un omaggio sincero e appassionato alla sua indiscussa genialità.

MENÙ

– LA SIGNORA DELLE CAMELIE (BISOGNOSA DI SANGUE)

– ODE AL CIBO

– LA CARTA DEI VINI

– I PETI (AD USO DELLE PERSONE COSTIPATE)

– U FAMIGGHIA

– GOLA

– SALUTI CON ZUPPA ROMANA

IN SCENA:

Chiara Bianchini, Antonio Branciaroli, Federico Caprioni, Alessandro Carincola, Isabella Carlomagno, Giuliana Cianci, Lara Cicconi, Salvatore Citzia, Natalìa De Luca, Francescomaria Di Bonaventura, Luigi Di Bonaventura, Piera Di Bonaventura, Giorgia Di Donato, Lorenzo Di Donato, Eleonora Di Egidio, Eugenia Di Giovanni, Ludovica Di Pietro, Maurizio Emidi, Gabriele Faggiani, Lorenzo Garbatini, Roberta Iacone, Flavia Iaconi, Gabriella Ianni, Emanuele Liberati, Antonella Marchiselli, Laura Marrancone, Luisa Monticelli, Nicola Monticelli, Priscilla Monticelli, Marco Nazionale, Filippo Pacinelli, Davide Vagnozzi, Moira Vespasiani, Paolo Zucconi

DIREZIONE ARTISTICA: Giuliana Cianci e Francescomaria Di Bonaventura

In scena al Teatro Kursaal di Giulianova – TE martedì 27 dicembre 2022 alle ore 18,30

Ingresso libero

Aiutaci ad aiutare, diventa donatore e salvi una vita chiamaci: 085 8020478 o contattaci su whatsapp: 371 3592378 www.fidascuoregiulianova.it

…e poi vieni a teatro www.associazioneculturalekna.it




L’EUROPA DEI DIRITTI UMANI Studenti del liceo linguistico a Dunkerque

Progetto Erasmus. Cerimonia solenne nel tribunale della cittadina francese

Sulmona, 17 dicembre 2022. I diritti umani e la necessità di difenderli e tutelarli in un’ottica europea: è stato questo il tema intorno al quale si sono confrontati 70 studenti di tutta Europa partecipanti alla prima mobilità del Progetto Erasmus “L’Europe des Droits l’Homme.” Tra questi anche gli studenti della classe Erasmus 4I del liceo linguistico “G. Vico”, Daniele Di Renzo, Giulia Giardino, Ritachiara Gorlero, Giulia Malvestuto, Stella Renzella e Angelo Tornifoglia, in trasferta in questi giorni a Dunkerque, uno dei paesi partner del progetto.

Ieri l’altro, nel corso di una Cerimonia solenne nel tribunale della città francese, hanno simulato delle arringhe al cospetto della Corte europea dei diritti dell’uomo. Tema centrale: la lotta contro ogni forma di omofobia. Dopo una formazione durata quattro mesi, le delegazioni studentesche di Portogallo, Romania, Bulgaria e Italia hanno presentato il loro lavoro nel Liceo “J. Bart” di Dunkerque, approfondendo ed arricchendo i loro interventi e le loro produzioni con gli apporti di tutti gli studenti dei sei gruppi partecipanti. Oltre alle delegazioni ospiti, infatti, nel progetto sono coinvolti anche i licei francesi di Dunkerque e di Villefranche-de-Rouergue. Ieri mattina la solenne cerimonia nel tribunale del paese ospitante. A dare inizio alle arringhe sono stati gli studenti del Portogallo, seguiti da Romania, Bulgaria, Italia e Francia. La Corte, rappresentata dalla vicepreside del liceo “J. Bart” e da tre docenti, è stata positivamente colpita dall’entusiasmo, dalla serietà e dalla convinzione che hanno caratterizzato gli interventi difensivi dei giovani “avvocati”. Le arringhe, in lingua francese, si sono alternate con un ritmo incalzante per circa due ore in un clima di grande concentrazione e di non poca tensione. I “giudici” hanno anche posto delle domande agli studenti-avvocati che hanno delegato, per le risposte, i loro assistenti. Al termine, la Corte si è ritirata in camera di consiglio per stabilire attraverso una griglia di valutazione, le tre migliori arringhe. Dopo venti muniti di confronto, il primo posto per la migliore arringa è stato assegnato proprio agli studenti sulmonesi; secondo posto per la Bulgaria e terzo per il Portogallo.

«Siamo convinti dell’importanza della collaborazione tra le istituzioni scolastiche, le forze dell’ordine, gli organi giudiziari le famiglie», è stato il commento del dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi, «perché è attraverso un lavoro di rete che si può rispondere al meglio alle necessità e alle esigenze educative dei nostri ragazzi. Ringrazio le professoresse Emanuela Cosentino e Maria Orsola Boschiero per questo lavoro difficile ed impegnativo che porta la nostra scuola a confrontarsi con altre realtà eccellenti d’Europa».

Il prossimo appuntamento sarà dal 19 al 26 marzo, a Sulmona, dove, con i partner europei, il polo liceale “Ovidio” proseguirà l’attuazione del progetto: ci sarà una settimana di attività di approfondimento sulla libertà di manifestazione del pensiero prevista e tutelata dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Annalisa Civitareale

IIS Ovidio – Sulmona




INTERconNETtiamoci…ma con la testa!

Con il Lions Club I Marrucini un incontro con le scuole superiori per parlare di sicurezza in rete

Chieti, 17 dicembre 2022. Il 15 dicembre scorso il Lions Club Chieti I Marrucini, presenti la Presidente Emanuela Marchione e la socia Margherita Iannamico, ha realizzato il service INTERconNETtiamoci…ma con la testa!, che mira a far conoscere ai giovani i pericoli della rete, rendendoli consapevoli dei rischi a cui possono esporsi quando utilizzano Internet. Un’attività di formazione e informazione, dunque, che non vuole demonizzare l’uso della rete, ma spiegare come utilizzarla alla luce delle opportunità che offre e delle possibili insidie che nasconde.

Officer di questo service di rilevanza nazionale è Piero Fontana, ingegnere informatico ed esperto in sicurezza sulla rete, che ha incontrato in remoto gli alunni dell’ITCG ” Galiani – de Sterlich” e del Liceo Scientifico ” Masci” di Chieti.

Più di quattrocento alunni hanno seguito con interesse l’esposizione efficace dell’ingegner Fontana, ponendogli anche interessanti domande.

«Un sentito ringraziamento all’Officer e alle Dirigenti Scolastiche dei due Istituti, la Professoressa Daniela Baldassarre e Professoressa Sara Solipaca – ha commentato Emanuela Marchione, Presidente del Lions Club Chieti “I Marrucini” – per aver dimostrato grande sensibilità per la tematica della sicurezza informatica. Per noi è molto importante lavorare con le giovani generazioni e renderci utili ai fini di una loro crescita sana e consapevole, affinché diventino degli adulti liberi e responsabili».

______________________________________________________________________________

Lions Clubs International è l’organizzazione di club di assistenza più grande del mondo, con 1,4 milioni soci in oltre 47.000 club sparsi in tutto il mondo e con progetti comunitari in oltre 208 Paesi e aree geografiche. Fondata nel 1917, l’associazione è conosciuta principalmente per la lotta alla cecità, ma si dedica anche al volontariato sostenendo diversi progetti comunitari, tra cui protezione dell’ambiente, lotta alla fame e assistenza agli anziani e ai disabili.