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COGESA, PREOCCUPATI DELLO SPINOSO problema dei rifiuti

In questo periodo occupa le pagine dei quotidiani, interessando politica locale e regionale

(Le organizzazioni sindacali del comparto dell’igiene ambientale, lo scorso 23 dicembre hanno inoltrato una richiesta di incontro sindacale urgente al Sindaco di Sulmona, al comitato ristretto del controllo analogo di COGESA, nonché all’intero cda: richiesta della quale, ad oggi, non si ha ancora riscontro).

L’Aquila, 18 gennaio 2023. Questa OS è consapevole che un’azienda in crisi genera un problema di natura lavorativa e dai forti risvolti sociali ed occupazionali, soprattutto se la stessa azienda incide in un territorio ove non esistono grandi insediamenti industriali forieri di nuove occupazioni. Non sfugge a nessuno, altresì, come, per logiche di mercato – sebbene parliamo di aziende pubbliche, quali COGESA ed ASM – le cifre economiche, i numeri, contano sui bilanci aziendali: consuntivi e preventivi.

Sappiamo che eventuali aumenti del costo di conferimento dei rifiuti dell’Aquila presso l’impianto di COGESA si ripercuoterebbe, di fatto, sul bilancio di ASM e nelle tasche dei cittadini dell’Aquila, ma è doveroso ricordare che il d.lgs. n. 152/2006 e la legge 27 dicembre 2006 n. 296 individuano come obiettivi di raccolta differenziata, a livello nazionale, almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012. I dati ISPRA, agli ultimi aggiornamenti del 2021, attestano che la percentuale di Raccolta Differenziata in Abruzzo è pari al 64,63% e nel comune dell’Aquila è pari al 39,44%.

È importante che ogni attore faccia la propria parte e che la migliori continuamente: il cittadino conferisca correttamente i rifiuti, ASM li intercetti ancor più peculiarmente, COGESA li sottoponga sempre più al trattamento meccanico biologico (TMB) e le istituzioni sensibilizzino e informino ancor più gli utenti per un giusto conferimento dei rifiuti.

In un momento in cui il tema principale nazionale e mondiale è l’economia circolare che mette al centro del sistema il rifiuto non più come un problema, ma bensì come una risorsa e che il PNRR stanzia ingenti somme anche per incentivare impianti tesi proprio alla trasformazione del rifiuto in materiale da riuso, riutilizzo e riciclo, non v’è chi non veda come la problematica sorta in questi giorni sia antistorica.

A noi interessa il diritto del cittadino ad avere un servizio efficace, efficiente e che risponda ai criteri di trasparenza ed economicità, che contempli il decoro del paesaggio e il rispetto dell’ambiente, nonché, la tutela dei livelli occupazionali. A noi interessa che le aziende pubbliche del settore che incidono nella provincia dell’Aquila facciano rete di sistemi di gestioni che, al contrario, vadano in direzione di un abbassamento della TARI a fronte di un conferimento del rifiuto in discarica sempre più residuale e, quindi, ad un innalzamento della percentuale di raccolta differenziata fino al raggiungimento del 65%, soglia stabilita fin dal 2012.

Questa O.S. ritiene, quindi, necessario salvaguardare il lavoro ed il servizio pubblico nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini e per far sì che tale obiettivo venga raggiunto, è necessario che il proposito sia di patrimonio comune, alle istituzioni così come alla politica e che tali tematiche non vengano affrontate con logiche di mercato e di contrapposizione.

È invece fondamentale che venga garantita una continuità dell’attività gestionale finalizzata alla tutela  delle lavoratrici e dei lavoratori, dell’Azienda e di un servizio di qualità per le comunità.

Francesco Marrelli, Segretario Generale CGIL Provincia dell’Aquila

Anthony Pasqualone, Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila

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