GIULIA DI ROCCO AL QUIRINALE per la quarta volta

Pratola Peligna, 26 gennaio 2023. Domani 27 gennaio 2023  a partire dalle ore 10.00, Giulia Di Rocco romnì  italiana abruzzese originaria di Pratola Peligna sarà al Quirinale, su invito del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, per commemorare il giorno della memoria.

Unica romnì italiana ad essere  presente per il quarto anno consecutivo come delegata Rom Italiana a rappresentare rom e sinti vittime dell’olocausto nazi-fascista.

“Un olocausto  quello del Samudaripen che non trova ancora  riconoscimento ufficiale, per questo ringrazio il Presidente della Repubblica Italiana che nel giorno del ricordo abbia sempre invitato rom e sinti. È giusto dare pari dignità a tutte le vittime ! “




L’ISA CELEBRA IL GIORNO DELLA MEMORIA,  con Ettore Pellegrino solista

Concerti al L’Aquila e Tortoreto nel fine settimana. Sabato 28 gennaio, ore 18 L’Aquila – Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. Domenica 29 gennaio, ore 18 Tortoreto – Centro Congressi Salinello Village

L’Aquila 26 gennaio 2023. L’Istituzione Sinfonica Abruzzese celebra anche quest’anno il Giorno della Memoria dedicando gli ultimi due concerti di gennaio al ricordo della Shoah.

Sabato 28 gennaio alle 18 all’Aquila (Ridotto del Teatro Comunale) e domenica 29 gennaio, sempre alle 18, al Centro Congressi Salinello Village di Tortoreto, l’Orchestra dell’Isa si esibirà diretta da Alessio Allegrini con un programma di grande intensità e significato.

Spiega Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’ISA e violinista dalla carriera internazionale che per l’occasione si esibirà come solista: “Per celebrare il Giorno della Memoria abbiamo composto un programma che, attraverso la bellezza della musica, riesca a mostrare l’abominio della guerra e delle persecuzioni razziali. È la nostra maniera di dire Mai più!

In apertura sarà la struggente Sinfonia n. 8 in si minore di Franz Schubert conosciuta come l’Incompiuta a creare, con i suoi toni inquieti e contrastanti, un’atmosfera di drammaticità cui seguiranno la struggente bellezza e la forza evocativa delle note composte da John Williams per la colonna sonora di Schindler’s List, pluripremiato film del 1993 di Steven Spielberg, qui organizzate nella suite Three Pieces from Schindler’s List per violino e orchestra. Oltre all’intenso tema di Schindler, brano principale affidato al violino solista, che si erge a voce del dolore del popolo ebraico vittima della persecuzione nazista, sono proposti anche altri due momenti di grande potenza: Jewish Town (Ghetto di Cracovia, Inverno ’41) e Remembrances.

Nel secondo tempo del concerto verrà invece eseguita la Sinfonia n. 2 di Kurt Weill, indubbiamente una delle opere più importanti del catalogo del compositore tedesco di origini ebree, scritta durante l’esilio in Francia cui fu costretto prima di spostarsi in Inghilterra quindi negli USA dove si dedicò quasi completamente alla musica per lo scintillante mondo del musical di Broadway – Così il direttore Alessio Allegrini – Un programma straordinario per un giorno importante. Sono sempre molto felice di tornare all’Aquila e di lavorare con questa Orchestra e, in questa occasione, lo sono ancora di più perché suonerà con noi un grande musicista, Ettore Pellegrino, che interpreterà dei brani preziosi, di grande significato e valore”.

I biglietti per i concerti sono in prevendita su ciaotickets.com. La vendita diretta è possibile presso le sedi dei concerti due ore prima dell’orario di inizio. Per info www.sinfonicaabruzzese.eu




IL TEATRO MARRUCINO celebra

La Giornata della Memoria con Rita Levi Montalcini

Chieti, 26 gennaio 2023. Rita Levi Montalcini, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986: a 10 anni dalla scomparsa di questa grande donna anche il teatro vuole celebrarne il genio e l’eredità con lo spettacolo “Rita, un genio con lo zucchero filato in testa” di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino, che ne cura anche la regia, prodotto da Uao Spettacoli.

Proprio nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio 2023, sarà il Teatro Marrucino di Chieti ad ospitare ben tre appuntamenti con l’omaggio alla Montalcini; grazie anche al lavoro della responsabile per le scuole Monica Desiderio ci saranno due matinée, ed un appuntamento serale invece alle ore 21. La giornata gode del Patrocinio del Comune di Chieti. Ai matinée parteciperanno l’Istituto Tecnico Industriale Luigi Di Savoia di Chieti con l’impegno della Dirigente Grazia Angeloni, il Convitto Nazionale G. B. Vico con la Prof Paola Di Renzo ed i due indirizzi ossia il Liceo Classico ed il Liceo Artistico Nicola da Guardiagrele, e l’Istituto Comprensivo di Spoltore (Scuola Media) con la Professoressa Maria Teresa Forti.

Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, si ritrova a scrivere uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente. Nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata.

La scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.

La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po’ per volta ad intrecciarsi a quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte, le cui note sono accarezzate da eleganti movimenti coreografici.

“Sono emozionata – spiega Valentina Olla – perché è un progetto che mi ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; successivamente mi sono accorta che la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano che volevo e voglio raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini ed io mi sento di riassumere quanto ho imparato dalla vita di una ragazza di 103 anni. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Mi sento di dire che Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti”.

L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata attraversano cento anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche. Ed è proprio da questo incontro di fantasia che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata, dalle istituzioni ai dirigenti scolastici, agli sponsor e non solo; sicuramente i ragazzi porteranno a casa una significativa esperienza, un vero e proprio confronto con la storia vissuto in modo empatico con un grande personaggio qual è Rita Levi Montalcini, che anche i più giovani conoscono. Spero che i ragazzi escano con la curiosità che ha sempre distinto questo grande personaggio”.

Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.

È possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo delle ore 21.00 su www.ciaotickets.com o chiamando i numeri 333.5001699.




VENERDÌ, 27 GENNAIO 2023 Giorno della Memoria

L’ex soldato ed ex deportato Giovanni Paolone invitato al Quirinale per la cerimonia nazionale

Penna Sant’Andrea, 26 gennaio 2023. Venerdì 27 gennaio (Giorno della Memoria), alle ore 10, l’ex soldato ed ex deportato IMI (Internato Militare Italiano) in Polonia, Giovanni Paolone (Classe 1922), è stato invitato alla cerimonia nazionale al Palazzo del Quirinale. La richiesta era stata inoltrata da Giulianova dal ricercatore storico sugli IMI Walter De Berardinis in collaborazione con la famiglia Paolone. Alla cerimonia sarà accompagnato dal figlio Domenico e dal ricercatore giuliese. La giornata di Roma chiude il cerchio alla ricerca per ricostruire le vicende che accompagnarono le vicissitudini dell’ex deportato detenuto nei lager tedeschi. Il centenario Paolone ha ricevuto la Medaglia d’Onore per la deportazione e il diploma di Combattente della Libertà.

Scheda di Giovanni Paolone. Nativo di Cermignano (24 giugno 1922), oggi vive con il figlio Domenico nella Contrada Castellaro di Penna Sant’Andrea in provincia di Teramo. Il 2 febbraio 1942, dopo che aveva già tre fratelli (erano 7 figli) al fronte, parte in guerra con il 73° reggimento fanteria “Lombardia” a Trieste e successivamente, dopo aver frequentato il corso di armaiolo, distaccato al 52° reggimento fanteria nell’area al confine orientale con il CLVII battaglione mitraglieri “Novara” – 2° Divisione di fanteria “Sforzesca” (dislocata in Venezia Giulia nella zona tra Divaccia, Fola, Sesana, Villa del Nevoso lungo la linea di confine italo-jugoslavo). Dopo le vicende dell’8 settembre 1943, viene catturato dai tedeschi a Trieste e internato nello Stammlager II-D a Stargard, in Pomerania in territorio polacco vicino alla città di Stettino. Durante la sua prigionia, con il numero 101-306, condivisa anche con canadesi e americani, lavorò  nei campi e fabbriche tedesche. La salvezza arrivò l’11 aprile 1945, quando le truppe americane aprirono i cancelli del lager e fu rimpatriato solo nell’estate dello stesso anno. Aveva passato due anni in un lager nazista.

Goffredo Palmerini




GIORNATA DELLA MEMORIA, per non dimenticare

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario: Primo Levi

Casoli, 26 gennaio 2023. A tal proposito, in occasione della “Giornata della Memoria”, che ricorre il 27 gennaio, l’I.I.S. Algeri Marino, in collaborazione con il Comune di Casoli e Palazzo Tilli, organizza una mattinata ricca di momenti di riflessione per accrescere il sapere e la coscienza civica di ciascuno. Dalle ore 9:00 alle ore 10.30, presso la suggestiva sede di Palazzo Tilli, si svolgerà il Percorso della Memoria, a cura di Antonella Allegrino e Anna Michetti, che si svilupperà ponendo particolare attenzione sul Memoriale, sui volti degli internati e le pietre d’inciampo, sulle musiche balcaniche ed ebraiche. Alle ore 11:00, ci si sposterà al Cinema Teatro comunale, dove si terrà il Seminario Dire l’indicibile. La memoria letteraria della Shoah, a cura di Carlo De Matteis, professore emerito di letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi de L’Aquila.

La prof.ssa Maria Lucia Di Fiore, referente del progetto, coordinerà i lavori, interverrà la prof.ssa Piera Della Morgia, presidente ANPI, e concluderà le attività la prof.ssa Federica Di Giuseppe. “Crediamo molto nell’importanza di rafforzare questo ponte che ci lega alle Scuole del territorio; far riflettere i nostri ragazzi, e riflettere anche noi con loro, è un’esperienza formativa che va alimentata costantemente perché conduce entrambi a nuove consapevolezze.

Come diceva Seneca: C’è un vantaggio reciproco nell’insegnare, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano lo dichiara la consigliera con delega all’istruzione, Anna Di Marino – Questa è senza dubbio una delle pagine più brutte della storia dell’umanità, ad oggi non possiamo fare altro che ricordare, sia per rispetto verso il passato, sia per trasmettere i valori della pace e della lotta all’odio e alla violenza alle nuove generazioni. Ringraziamo gli studenti, parte attiva della manifestazione, il Dirigente Scolastico, dott.ssa Costanza Cavaliere, i docenti dell’Istituto e tutti coloro che si sono adoperati ed interverranno offrendo generosamente il proprio apporto”, conclude il Sindaco di Casoli, dott. Massimo Tiberini.




L’ANTISEMITISMO in Italia oggi

Giorno della Memoria. In Italia l’odio contro gli ebrei sta montando pericolosamente. Lo conferma la relazione annuale sull’antisemitismo, pubblicata il 26 gennaio 2022, in occasione del Giorno della Memori, dall’Osservatorio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

Chieti, 26 gennaio 2023. L’Osservatorio  viene a conoscenza degli episodi di antisemitismo attraverso i principali mezzi di comunicazione: giornali, televisione, Internet e segnalazioni da parte di singoli ed organizzazioni. Nell’introduzione la Presidente  dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni,  ha scritto che nella società italiana “serpeggia un insieme di pregiudizi e di sentimenti ostili al mondo ebraico, inclusa una pervasiva avversione per lo Stato d’Israele”

Le  cifre degli episodi di antisemitismo che si sono verificati negli ultimi due anni, documentano la crescita dell’odio contro gli ebrei: nel 2021sono stati 226, saliti a 241 nel 2022. Gli episodi possono assumere diverse forme: violenze ed attacchi a persone o cose, minacce, discriminazione, insulti, scritte e graffiti; compaiono sui principali siti di social media: Instagram, YouTube, Facebook, Twitter, Telegram. Gli autori spesso conservano l’anonimato.

Alcuni episodi di dicembre 2022:

– post antisionista di un estremista di sinistra: “Israele è leader mondiale nel commercio di organi umani, espiantati dai corpi dei palestinesi.”;

– un documento di propaganda antisemita su Instagram: «I banchieri ebrei, per loro stessa ammissione, sono stati la forza trainante dietro la creazione delle operazioni criminali di contraffazione e usurai che sono le banche centrali d’Europa e d’America.»;

– scritta antisemita, con svastica, a Pisa, nella sede di una strage nazista: «Ebreo Skifo».

Nel 2021 e 2022, la persona più colpita da insulti e minacce di morte è stata, senza dubbio, la senatrice a vita Liliana Segre:

– il 16 ottobre2021, a Bologna, davanti a circa 7 mila No Vax,  Gian Marco Capitani, uno dei portavoce del movimento No Green Pass:  “Una donna vergognosa che dovrebbe sparire.”;

– il 10 novembre 2022, durante il Forum Nazionale delle Donne Ebree organizzato a Milano,   a un  No Vax che l’aveva minacciata di morte,  la Segre rispose con garbo e ironia: ‘Ho 92 anni, porta un attimo di pazienza’.

Per gli insulti e le minacce ricevuti online negli ultimi mesi, ha deciso di passare alle vie legali, presentando alla caserma dei carabinieri di Milano ben 24 denunce. Ciò nonostante, gli insulti sono continuati.  Il 12 dicembre 2022, un filopalestinese: “Ma ‘sta vecchia babbiona che ha di così speciale? Dicono che è stata nei campi di concentramento, che utilità tiene ‘sta immondizia?”

Negli ultimi tempi bersaglio degli insulti è diventata anche la deputata del PD Elly Schlein, sbeffeggiata come “ebrea nasona”. Il 6 settembre 2020 era stata insultata, con un commento sessista a una sua immagine sulla copertina dell’Espresso, da Marco Gervasoni, docente ordinario di Storia contemporanea all’Università degli studi del Molise, “Ma che è, n’omo?”. Un professore universitario! Vergognoso! Lei aveva risposto:” Si attacca il corpo delle donne per screditare le sue idee. In Italia problema enorme. “

L’episodio più grave si è verificato a Napoli il 14 gennaio 2023, pubblicato sul giornale Il Mattino. La Magistratura ha chiuso i siti frequentati da 658  registi dell’Ordine di Hagan, “un’organizzazione  che effettua attività di proselitismo e propaganda neonazista, suprematista (superiorità della razza bianca) e antisemita. Alcuni  soggetti arrestati avevano la possibilità di occuparsi di armi e ipotizzavano assalti ai carabinieri oltre a un attentato contro uno dei più importanti centri commerciali in Campania.”

Il crescente antisemitismo è un grave problema.

Va risolto con l’applicazione delle leggi anti-odio esistenti, con il lavoro di prevenzione e contrasto da parte delle forze dell’ordine, con l’educazione dei cittadini.

Filippo Paziente




CONTRO LA MALINCONIA bere violetta

Il rimedio di Santa Ildegarda

di don Marcello Stanzione

La bevanda di violetta è molto efficace anche contro le depressioni dovute alla menopausa che causa frequentemente problemi polmonari

Contro la depressione, nei suoi trattati di medicina naturale, la santa Ildegarda di Bingen propone tre bevande a base di violetta, primula e ruta.

Bevanda di violetta

Quando la tristezza è legata ad una malattia ai polmoni il rimedio appropriato è la bevanda alla violetta: “chi cede alla malinconia o alla collera danneggiando così i propri polmoni, deve cuocere la violetta in vino puro, dopo deve filtrarlo con un panno. Deve aggiungere la galanga e la liquirizia sin base al proprio gusto e dopo la faccia bollire di nuovo per ottenere una bevanda chiara. Bere questa bevanda di violetta che reprime la malinconia, mette allegria e inoltre cura i polmoni.

Ricetta

Portare a ebollizione un litro di vino al quale poi bisogna aggiungere 15 gr di violetta (fiori e foglie). Aggiungere 10 gr di galanga e 20 gr di liquirizia in polvere, lasciar riposare una notte e il giorno successivo far bollire tutto insieme e colarlo.

Si deve bere mezza tazza al giorno per quattro/sei settimane e dopo si fa una pausa. Si può fare di nuovo la cura fin quando non si ottiene un miglioramento reale dell’equilibrio affettivo. L’elisir di violetta è un buon modo per ritornare alla vita, recuperare il giudizio e l’energia.

La bevanda di violetta, spiega santa Ildegarda, è molto efficace anche contro le depressioni dovute alla menopausa che causa frequentemente problemi polmonari, così come contro la depressione cronica. Oltre alla violetta, si possono fare delle bevande alla primula e alla ruta.

Primula

Violetta ma non solo per il buon umore. In primavera sono le primule coloro che rallegrano non solamente la vista ma anche l’anima dei depressivi. Si raccoglie un ramo di questi fiori e si fa un impacco prima di andare a dormire che viene collocato sulla regione del cuore.

Se il rimedio è preparato da una persona cara, questo sarà ancora più efficace.

Ruta

In caso di acidità di stomaco, santa Ildegarda consiglia di terminare i pasti con erbe amare, come la ruta. Dovrebbe essere una cosa comune coltivare questa pianta nel proprio giardino che contribuisce a ridurre la bile nera.

La ruta diminuisce gli sbalzi provocati dalla malinconia, e santa Ildegarda consiglia: “una persona depressa potrà migliorare la sua condizione se a fine pasto mangia foglie di ruta. Chi ha un fastidio allo stomaco per via di alimenti indigesti vedrà diminuire la propria indisposizione dopo aver masticato alcune foglie di ruta”.

Si raccomanda di masticare regolarmente foglie di ruta dopo il dolce per prevenire l’acidità di stomaco che viene dopo il pasto. Ildegarda contro la malinconia consiglia pure l’uso di alcune determinate pietre.

Sardonice

Questa è una pietra semi-preziosa, che deve stare a contatto con la pelle o dev’essere leccata spesso, ha proprietà simili ai biscotti poiché aguzza anche i 5 sensi.

“Chiunque porti una pietra di sardonice e la deve mettere spesso in bocca, la tolga e la rimette in seguito varie volte, vedrà che l’intelletto e il sapere e tutti i sensi si dilateranno. Questa persona si sentirà liberata da tutta la collera nera, indisciplina e dissipazione. Il diavolo odia questa pietra per la sua grande purezza”.

Onice

Soccorre le persone che soffrono di una tristezza causata da malattie gravi. “Se la tristezza ci opprime è sufficiente guardare con insistenza un onice e dopo metterlo in bocca, in questo modo il cattivo umore sparirà”.

Calcedonia azzurra

La calcedonia azzurra ha aiutato già molte persone a scappare dalla tristezza. Si può portare o sul collo in modo tale che la pietra sia a contatto con la pelle o sotto forma di bracciale così da stare a contatto con il sangue delle vene.

La “gioia celeste”

Anche se la maggior parte dei rimedi psicotonici raccomandati da santa Ildegarda vengono presi per via orale, non ci dobbiamo dimenticare che alcuni li possiamo indossare, per esempio, la calcedonia azzurra sotto forma di braccialetto o collana come già detto.

La “gioia celeste” permette all’uomo attanagliato dalla tristezza di aprire gli occhi del corpo e del cuore all’Universo, alla Creazione, al Sole, alla Luna e alle stelle. I pensieri negativi non fanno altro che attirare cose funeste e colui che si impegna a vedere tutto nero non farà altro che attirare verso di lui altra disgrazia e calamità.

La bellezza delle rose e dei gigli

La “gioia celeste” si vizia con la bellezza delle rose, la purezza dei gigli e tutta la freschezza della vita e riconoscendo Dio in tutte le sue creature.

Oltre a prendere i rimedi specifici è molto importante, oltre ad alimentarci correttamente, evitare ciò che è dannoso per il nostro equilibrio corporale e la nostra salute; per questo sarebbe bene prendere come riferimento le principali regole della cucina secondo santa Ildegarda.

https://it.aleteia.org/2023/01/26/contro-la-malinconia-bere-violetta-il-rimedio-di-santa-ildegarda/




GIORNATA DELLA MEMORIA, ecco tutte le iniziative

Spettacoli, mostre, concerti legati dal filo della storia

Chieti, 26 gennaio 2023. Saranno diverse e di diversa natura e durata le iniziative previste in città per la Giornata della Memoria. Stamane in Comune la presentazione di quelle patrocinate dall’Ente con gli organizzatori e in collegamento da Roma con la partecipazione dell’attore teatino Federico Perrotta.

Due gli spettacoli previsti il 27: alle ore 21 al Marrucino, “Rita Levi Montalcini – un genio con lo zucchero filato in testa” con Valentina Olla, Marco D’Angelo, scritto e diretto da Sabrina Pellegrino; alle ore 19, invece, al Piccolo Teatro dello Scalo, “Helga Weissova. Narrazioni, disegni e quadri scenici dal campo di Terezin”, di Giancamillo Marrone, a cura dei i laboratori Actor&Drama1 e Actor.

Mostre. Dal 27 gennaio al 4 febbraio 2023 il Convitto-Liceo G.B. Vico, il Club per l’Unesco, il Centro Studi Sport&Valori, di Chieti, in collaborazione con l’International Football Museum, presentano la Mostra “I Sommersi e i Salvati – Cimeli, storie e gesta dei campioni dello Sport che hanno vissuto l’immane tragedia dei campi di sterminio”. Per le scuole, visite guidate a cura degli studenti del Liceo Classico G.B. Vico previa prenotazione al numero 349/5788454. Orari per la città: giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30. Sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 15.00 – 17.00.

Musica. Il 27 gennaio alle ore 19 al Museo Barbella concerto violoncello e pianoforte con Alexander Hülshoff e il Maestro Giuliano Mazzoccante. Ingresso gratuito con prenotazione per posti limitati al 329/1428830.

“Compito dell’Amministrazione è quello di dare spazio e voce alla creatività delle realtà culturali e sociali della città, lo abbiamo fatto in molte occasioni ed è un modello che si ripete per la Giornata della Memoria – così il sindaco Diego Ferrara,  il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo de Cesare e la consigliera Alberta Giannini – Siamo orgogliosi di dare il nostro patrocinio a manifestazioni che sono tutte legate dal filo rosso della memoria e tutte dedicate alla città, ai giovani, alla condanna di uno dei periodi più bui e segnanti della nostra storia. Così come siamo lieti che siano le realtà cittadine a fare da motore all’esigenza di ricordare tutto quello che è accaduto, per non dimenticare cos’è stata la Shoah e come ha cambiato le nostre vite. Agli eventi presentati oggi si unisce anche la celebrazione che ogni anno si ripete davanti all’Itis Galiani De Sterlich, dove si trova l’unica pietra d’inciampo della città, quella dedicata a uno dei tre professori deportati, Aldo Oberdorfer, che morì a causa del suo confinamento nel campo di internamento di Lanciano. Alla città va l’invito a non far mancare presenza e apprezzamento per tale e tanta produzione di occasioni per pensare questa giornata, ciò che rappresenta, l’importanza di tramandarla ora che il numero di testimoni dell’orrore dell’olocausto si assottiglia perché tutti in età, ma col bisogno di raccontare ancora”.

“Siamo emozionati – spiega Federico Perrotta, in videochiamata da Roma dove si trova lo spettacolo interpretato dalla brava Valentina Olla e dedicato a Rita Levi Montalcini – perché è un progetto che ci ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; ma la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano da raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti. Per questo non possiamo che ringraziare l’Amministrazione che ha sostenuto questo progetto e gli ha concesso il suo luogo d’onore, teatro il Marrucino”.

“Due sono le iniziative che coinvolgono il G.B. Vico e di cui siamo fieri di essere parte per il valore di entrambe e per il messaggio che portano con sé – così la dirigente Paola Di Vincenzo – La prima riguarda lo spettacolo su Rita Levi Montalcini da noi promosso insieme all’associazione Il Tratturo spettacolo sulla vita di questa straordinaria scienziata. Bella l’iniziativa che vede anche Perrotta come motore dello spettacolo, che sarà in matinée per le scuole del Convitto nazionale dell’Itis Savoia con oltre 800 ragazzi. Bella e importante è anche la mostra che ospitiamo nel liceo classico in collaborazione con il Club Unesco e il Comitato Fairplay, mostra dedicata a Sport e Shoah, con le biografie di atleti deportati nei campi di concentramento e reperti e attrezzature sportive di quegli anni. Una mostra unica che si sta svolgendo in tre regioni d’Italia”.

“La Mostra racconta la storia delle vite di campioni sportivi le cui vite sono state spezzate dalla follia delle leggi razziali e dall’orrore della Shoah – così Cinzia Di Vicenzo del Club Unesco di Chieti – L’iniziativa intende inoltre rammentare i valori etici che devono guidare lo sport e contribuire a sconfiggere ogni forma di razzismo, violenza e discriminazione, come quando si manifesta con inaccettabili sentimenti di odio nei campi e negli stadi. In un momento come questo ha un valore speciale, con l’associazione Italia-Israele a livello nazionale siamo riusciti a dargli spazio attraverso tre mostre nazionali con cimeli collezionati da appassionati. Curatore ne è Renato Mariotti che è componente del Comitato fairplay, parte anche del Museo dello sport. Le visite avranno come guide speciali i ragazzi del liceo classico coordinati dal professor Francesco Baldassarre e loro accoglieranno le scuole. Abbiamo prenotazioni per tutta la prossima settimana, il pomeriggio l’esposizione è aperta alla cittadinanza e la scuola diventa presidio culturale, che accoglierà anche sabato e domenica secondo gli orari prestabiliti. È parte di questo contributo anche la proiezione del film “Fuga per la vittoria”, sempre il 27 alle ore 15 e alle ore 17, ispirato alla cosiddetta “partita della morte” tenutasi a Kiev nel 1942 tra giocatori tedeschi e ucraini. Impossibile dimenticare il gesto atletico che il compianto Pelè ha regalato al cinema in questa pellicola”.

“Per tanti anni abbiamo fatto eventi sulla Shoah ed è bello vedere che nel tempo è nato un bel fermento di iniziative sulla Memoria – aggiunge Giancamillo Marrone del Piccolo Teatro dello Scalo – noi faremo un lavoro su un personaggio ancora vivente, Helga Weissova una dei bambini di Terezin, lei venne deportata nel campo a 12 anni e il papà le disse di disegnare ciò che vedeva. A Terezin restò tre anni per andare ad Auschwitz e Mauthausen, lei e la madre si salvarono il papà no. Noi riprodurremo scenograficamente alcuni dei disegni fatti da Helga, una delle ultime testimoni della Shoah e una delle voci più genuine dell’esperienza della deportazione, perché i suoi sono rimasti i disegni di una bambina, coeva di Anna Frank. Venerdì alle 19, l’ingresso libero”.

“Sono stato invitato dall’associazione TeatArte per tenere una relazione sulla storia di Chieti e provincia nel 900 – racconta lo storico Filippo Fedele – Ho donato alla biblioteca Bonincontro che lunedì ci ha ospitato dei libri e fra quelli donati c’è un libro dedicato agli “Ebrei in provincia di Chieti 1938-44”. Nel testo c’è tutta la narrazione della vicenda degli ebrei teatini che parte dal ’38, anno di promulgazione delle leggi razziali, fino al 1944 con la soluzione finale e la deportazione di 25 ebrei catturati nella nostra provincia e finiti ad Auschwitz. Vittime che appartenevano alla città e che è un dovere ricordare”.

“L’iniziativa con Federe era promossa anche dall’ANPI – conclude Gianluca Antonucci dell’ANPI di Chieti – il nostro percorso nella storia serve a fare memoria attiva. Lo facciamo per la Shoah, ma anche per altri martiri, come i nostri ragazzi trucidati a Pescara, a Colle Pineta, saremo sul cippo per l’anniversario di febbraio e continueremo a cercare una collaborazione con le scuole in occasione dell’80esimo anno nel 2024. È importante che l’Amministrazione faccia da fulcro perché le associazioni si incontrino e facciano conoscere le iniziative sul territorio, soprattutto sulla memoria, fronte sempre aperto”.

“Approfittando della presenza a Chieti del Maestro Alexander Hülshoff, in Italia per un concerto che faremo domenica  al Teatro Luigi Bon, in Friuli – spiega il Maestro Giuliano Mazzoccante – abbiamo deciso di donare un concerto alla città per la Giornata della Memoria. Si tratta di un’occasione unica, eseguiremo musiche di Beethoven, Franck e Schumann, i posti sono limitati, per assistere non è previsto un biglietto ma bisogna prenotare al 329/1428830”.




NEL GIORNO DELLA MEMORIA: un Presidio

Per ricordare il Dario Serafini che perse la vita il 22 gennaio del 1945

Ortona, 26 gennaio 2023.  La sezione Dario Serafini  ANPI di Ortona, in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria che si tiene ogni anno il 27 gennaio, organizza un presidio in via Dario Serafini ad Ortona (zona San Rocco) alle 18.00 per ricordare il nostro concittadino Dario che perse la vita il 22 gennaio del 1945 nel sottocampo di Mühldorf-Dachau e tutte le persone, uomini, donne e bambini, che vennero imprigionati e assassinati nei campi di sterminio nazisti.

Dario, ortonese di nascita, fu arrestato a Milano nel 1944 e detenuto a San Vittore. Il 7 settembre del 1944 venne inviato – come prigioniero politico (aveva il triangolo rosso cucito sui vestiti) – al Durchgangslager di Bolzano, da dove il 5 ottobre 1944 fu trasferito a Dachau nel sottocampo di Mühldorf dove secondo la scheda dell’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED) morì tra il 31 dicembre del 1944 e il 22 gennaio del 1945. Fonti documentarie della Croce Rossa, indicano con certezza la data del 22 gennaio 1945.

Il presidio sarà l’occasione, dopo lo spettacolo teatrale Segre. Come il fiume messo in scena lo scorso 17 gennaio al teatro Tosti di Ortona dal Teatro del Krak, per continuare a riflettere e ad allacciare i fili della Memoria affinché dell’Olocausto non restino solo due righe nei libri di storia. Per questo continuiamo a condividere la Memoria.

Il presidio venerdì 27 gennaio alle 18.00 in via Dario Serafini.




IL PD ALLE PROVE con le primarie

di Domenico Galbiati

26 gennaio 2023

La coesistenza, sia pure temporanea, di due “Manifesti dei valori” è la plastica raffigurazione della profonda crisi in cui versa il PD, non riconducibile, a poche settimane dal rito delle primarie, solo alla contesa tra le correnti, che, se mai, rappresenta l’approdo della dissonanza strutturale che sta nelle stesse fondamenta del partito.

Quando il confronto interno ad una forza politica si incaglia su aspetti di carattere formale, norme e regolamenti, interpretazioni più o meno capziose dello statuto, questo non avviene per la cattiva volontà degli uni o degli altri.

Si tratta piuttosto dell’ esito di un impoverimento della dialettica politica tra le parti, tale per cui l’ intero sistema viene inevitabilmente sospinto verso una inarrestabile ed obbligata deriva involutiva. In una condizione del genere, le primarie – tanto più “aperte”, come le adotta il PD – finiscono per apparire, più che altro, l’escamotage con il quale, in qualche modo, il partito esterna nodi irrisolvibili nel suo ambito e delega ad una entità “altra”, non ben definita, la loro risoluzione.

A fronte di una questione contesa ed irriducibile all’ esercizio di una normale dialettica tra le parti, si ricorre a questo giudizio sovraordinato, affidato ad una sorta di “prova del fuoco” – quasi si trattasse di un’ordalia – che faccia prevalere chi ha il destino o il favore degli dei dalla sua parte. In tal modo, le primarie finiscono per rappresentare una facile – ed anche un po’ ipocrita – via di fuga per un gruppo dirigente che non sa o non vuole o non può assumere fino in fondo la responsabilità che gli compete, il compito di chiarire quale sia la prospettiva che intende indicare al Paese. E’ l’ intero partito ad affidarsi ad una platea elettorale che lo solleva – o meglio, in effetti, lo espropria – dal l’onere di interrogarsi seriamente circa la propria ragion d’essere e la propria natura, affidandosi all’ alea di una partecipazione che quanto più è vasta, tanto più finisce per essere sfrangiata ed indistinta. Pare, insomma, che il PD riesca a sopravvivere solo a condizione di permanere in questo “limbo” di posizioni che possono coesistere solo nella misura in cui pagano alla loro reciproca tolleranza, il prezzo di una sostanziale evanescenza.

Ogni consultazione elettorale seria presuppone che si sappia con certezza quale sia l’elettorato attivo.

Solo il riferimento ad un campo predefinito consente, anche sul piano meramente quantitativo della distribuzione dei consensi, di valutare oggettivamente il responso elettorale. In caso contrario, tutto avviene dentro un caravanserraglio in cui si entra oppure se ne esce impunemente, secondo una postura meramente individuale che non risponde a nessuna ricerca di una possibile convergenza. Anche qui, sul piano del metodo, si cade, appunto, in una modalità sgranata, laddove un partito esigerebbe luoghi di riflessione che via via aggreghino una comunità di valori, di pensiero politico e d’azione. Peraltro, se si volesse cercare un riferimento comune a tutti i candidati, un tratto fatto proprio da ognuno dei quattro e sostanzialmente scontato per tutti, lo si rintraccia in quel sottofondo di pensiero individualista, di sostanziale impronta radicale che poco o nulla ha a che vedere con la vocazione popolare che al PD avrebbero dovuto recare le più rilevanti culture politiche che hanno concorso alla sua nascita. Molto resterebbe da dire, infatti, sulla sostanziale giubilazione della componente popolare che del PD avrebbe dovuto costituire uno degli assi portanti.

Il PD paga e continuerà a pagare l’errore di fondo da cui è nato: il ritenere che culture politiche differenti e talvolta antitetiche potessero essere “fuse” in un unico corpo, laddove avrebbero dovuto – a fronte di una destra, tale fin d’allora, al di là delle pretese edulcorazioni centriste che non hanno mai contato nulla – allearsi sì, ma in un rapporto di “coalizione”. Il che avrebbe voluto dire, anziché pretendere di nasconderle sotto il tappeto, assumere piena consapevolezza delle diversità culturali di fondo, prima che immediatamente politiche – anzitutto tra democristiani e comunisti – per lavorare ciascuno all’affinamento della propria visione e, allo stesso tempo, alla ricerca di una mediazione di alto profilo, che fosse capace di intercettare la domanda di trasformazione, evocata dal tempo nuovo che ci è dato vivere.

Le differenze sono una bomba a orologeria oppure una palude in cui affondare, se vengono negate. Diventano una ricchezza se vengono riconosciute ed affrontate a viso aperto.




L’AMMINISTRAZIONE ALTITONANTE si sgretola

Notizie di dimissioni per la vicesindaca. Nuova grana per il sindaco lungamente assente da Montorio e impegnato in Lombardia per le elezioni regionali

Montorio al Vomano, 26 gennaio 2023. Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sull’amministrazione montoriese guidata, o meglio teleguidata, dal sindaco Fabio Altitonante. Un sindaco già di per sé poco presente per il doppio ruolo di primo cittadino montoriese e di consigliere regionale lombardo, ma ormai da mesi completamente assente. La campagna elettorale che lo impegna come candidato in regione Lombardia, infatti, molto probabilmente lo terrà lontano anche dalle elezioni provinciali che si svolgeranno domenica prossima.

I cittadini assistono ormai da mesi, anzi dall’insediamento di questa amministrazione, impotenti e attoniti, a una scadente telenovela, con vicesindaci e assessori che entrano ed escono dalla giunta come da una porta girevole. Una maggioranza, o meglio, quel che ne resta, visto che è retta da un solo consigliere in più rispetto all’opposizione, impegnata ormai più a risolvere problemi interni e a occupare poltrone e poltroncine che a risolvere i problemi della gente.

Nel frattempo, i cittadini non hanno più un punto di riferimento amministrativo a cui rivolgersi e gli uffici comunali lasciati soli sono nel caos più totale.

Forse la lontananza del sindaco accentratore, allentato il controllo sulla squadra di governo, fa affiorare tutte le crepe della giunta e iniziano a incrinarsi i rapporti anche fra i consiglieri di maggioranza rimasti.

A non mancare sono i problemi e i motivi di preoccupazione già segnalati dalla minoranza: dubbi sulla tenuta del bilancio, sulla copertura di spese di prima necessità come l’illuminazione pubblica, modalità discutibili di assunzione del personale, scelte amministrative che non brillano per trasparenza, servizi sociali allo sbando per l’incomprensibile gestione dell’ecad e del centro diurno… Un paese ingovernato: il sindaco assente e, a quanto pare, se la notizia fosse confermata, il vicesindaco pure.

Forse è il caso che qualcuno ci metta riparo!

I Consiglieri di Montorio Guarda Avanti

Eleonora Magno e Andrea Guizzetti




NUOVE OPPORTUNITÀ per i giovani

La Fondazione Istituto Maria Regina e l’Associazione Focolare Maria Regina ETS nelle province di Teramo e Pescara

Roseto degli Abruzzi, 26 gennaio 2023. La Fondazione Istituto Maria Regina e l’Associazione Focolare Maria Regina ETS, in occasione della pubblicazione del Bando Ordinario 2022 del Servizio Civile Universale, si rivolgono a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni di età che vogliono impegnarsi in progetti di educazione, comunicazione e relazione con i bambini che vivono situazioni di disagio e difficoltà e che sono accolti nelle loro comunità educative di Scerne di Pineto e di Cerchiara di Isola del Gran Sasso.

I candidati che risponderanno  al Bando potranno partecipare alle selezioni per 4 posti nella comunità educativa Casa Madre Ester e 4 posti nella comunità educativa Nido del Focolare. 1 posto è disponibile anche per i giovani che vorranno impegnarsi in attività di progettazione sociale, formazione e ricerca presso il Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza dell’Associazione Focolare Maria Regina ETS.

I progetti promossi hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali articolati su 5 giorni a settimana e un compenso mensile di € 444,30 e le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2023




NUOVI PROGETTI SCOLASTICI per i più piccoli

La Scuola Macondo nei comuni di Miglianico, Ari e Giuliano Teatino

Più di duecento piccoli studenti delle scuole primarie teatine di Miglianico “C.D’Amato”, Ari “E. Alessandrini” e Giuliano Teatino “Don Ferdinando Cocco” sono pronti a tuffarsi nel magico mondo dei libri e della scrittura e lo fanno attraverso due progetti dedicati e complementari che sanciscono la collaborazione tra l’Istituto Comprensivo (con i tre plessi) e la Scuola Macondo – L’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta e coordinata dalla Dott.ssa Elisa Quinto: uno dei due progetti è rivolto ai bimbi di prima e seconda classe, e solo ad alcune terze che hanno scelto “Nel mondo del libro”, mentre le altri classi terze, quarte e quinte si dedicheranno al progetto “Piccoli itinerari culturali”.

Si parte il 1° febbraio e saranno circa 30 gli incontri previsti dall’intero programma elaborato dall’operatrice didattica Serena D’Orazio che verrà affiancata, durante le lezioni, dai docenti della scuola primaria: insieme avranno il compito di orientare il lavoro e accompagnare gli studenti in questa esperienza ed in orario scolastico direttamente a scuola o presso la Macondo di Pescara.

Con il progetto rivolto ai più piccoli si desidera avvicinarli al mondo del libro: la scrittura è, assieme alla lettura, un potente mezzo espressivo e cognitivo che permette ai bambini di entrare in profondità nel testo e di educare il loro pensiero alla creatività. “Nel mondo del libro” è un workshop breve pensato per introdurre gli studenti nel mondo della scrittura creativa: una prima parte sarà dedicata alla lezione teorico-pratica sui fondamenti di scrittura (la struttura narrativa, i personaggi, le ambientazioni, i dialoghi), mentre una seconda parte sarà riservata all’attività laboratoriale.

Per “I piccoli itinerari culturali” la Scuola Macondo propone un workshop che mette insieme il potenziale di questa tecnica narrativa con la valorizzazione del territorio. Il progetto vuole infatti lavorare sulla riscoperta del patrimonio storico-artistico coinvolgendo le nuove generazioni, e vuole farlo attraverso l’uso dello storytelling territoriale e la ricerca delle fonti.

I ragazzi verranno divisi in piccoli gruppi di lavoro e ad ogni gruppo verrà attribuita una tappa dell’itinerario, precedentemente definito e illustrato dall’operatore didattico.

“Ogni singolo progetto con la relativa organizzazione – spiega Serena D’Orazio – oltre all’apprendimento ha anche un’altra finalità: la cooperazione, per noi infatti è altrettanto importante che i piccoli imparino a lavorare insieme e ad aiutarsi, anche nelle piccole difficoltà, soprattutto iniziali, che possono creare nuovi progetti”.




LA SCUOLA SAN TOMMASO amplia l’offerta formativa per l’anno 2023/2024

È tempo di iscrizioni per l’anno scolastico prossimo e proprio per questo la scuola San Tommaso di Ortona ha introdotto un’offerta formativa che si pone l’obiettivo di raggiungere e soddisfare le esigenze di un’utenza sempre più attenta e al passo con i tempi.

Ortona, 26 gennaio 2023. Per la prima volta, infatti, la scuola San Tommaso propone, per la sezione primaria, la possibilità di iscrizione alla sezione bilingue. Un primato sul territorio che permetterà ai bambini di seguire le lezioni anche in lingua inglese. Inoltre, sarà possibile attestare il livello di inglese acquisito certificandolo con il “Cambridge Young Learners”. In più, all’interno dell’ambizioso progetto educativo della scuola San Tommaso, è inserito un altro importante progetto: lo sportello d’ascolto.

Un punto di riferimento per le famiglie e gli insegnanti che avranno modo, dunque, di confrontarsi.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, invece, tra gli obiettivi principali quello del potenziamento della lingua inglese. Anche in questo caso, dunque, aumenteranno le ore di lingua in modo da stimolare i bimbi all’ascolto e alla comprensione dell’inglese.

“Il nuovo anno scolastico presso la nostra scuola – dice la coordinatrice didattica Cristiana Accardi – rappresenta di sicuro una innovazione in termini di offerta formativa perché abbiamo deciso di dare qualcosa in più a chi sceglierà di iscriversi. La sezione bilingue è il nostro fiore all’occhiello, puntiamo molto su questo progetto che vuole dire aprirsi ad una prospettiva nuova, ambiziosa, all’altezza delle sfide che i nostri tempi lanciano quotidianamente ai genitori e ai nostri bambini futuri cittadini di un mondo sempre più globalizzato e interculturale.”




OSSERVATORIO DI AUTOSCOUT24 sul mercato delle auto usate 2022 in Abruzzo

Il mercato delle auto di seconda mano in Abruzzo cala ma l’usato si conferma la scelta preferita per l’acquisto di una vettura.

Nel 2022 aumentano sensibilmente i prezzi delle auto usate in vendita (+24,2%).  Il diesel si conferma come prima scelta per l’usato.

Chieti prima provincia per passaggi di proprietà netti.

Nel 2022 la Panda è il modello più richiesto in assoluto, mentre tra le ibride spicca la Range Rover Evoque.

Milano, 26 gennaio 2023 – Pur confermandosi come canale preferito dagli automobilisti, il mercato delle auto usate in Abruzzo nel 2022 segna un’inversione di tendenza, registrando un calo del -12% dei passaggi di proprietà netti (59.432 atti) rispetto al 2021 (Fonte ACI); un dato leggermente peggiore rispetto alla media nazionale (-10,2%). Sempre nel 2022, crescono sensibilmente i prezzi medi delle auto usate in vendita sul portale in Abruzzo (€18.570), con un incremento, a fine 2022, del +24,2% rispetto a un anno fa.

Un settore, quello dell’usato, che si conferma cruciale per “svecchiare” l’attuale parco auto circolante, dato che sul mercato digitale c’è una vasta offerta di vetture di nuova generazione. Sul portale di AutoScout24, la media delle auto in vendita nella regione è di 9,2 anni, ma a livello nazionale ben il 54% delle vetture usate presenti è Euro 6, la metà ha 5 anni o meno.

Sono questi alcuni dati emersi dall’Osservatorio di AutoScout24, il più grande marketplace automotive online pan-europeo, sull’andamento del mercato delle auto usate nel 2022 in Abruzzo  .

Qual è l’andamento dei passaggi di proprietà a livello territoriale? Nel 2022, la classifica delle province per numero di passaggi di proprietà vede in testa Chieti con 16.951 (-12,6% sul 2021), seguita da Teramo con 14.654 (-11%), L’Aquila con 14.041 (-12%) e Pescara con 13.785 (-12,3%).

Cosa hanno cercato gli abruzzesi nel 2022? Secondo i dati interni di AutoScout24, il 55,6% delle richieste totali ricevute dagli utenti della regione nel 2022 riguarda vetture diesel; seguono le auto benzina con il 35,3% mentre la quota di auto ibride ed elettriche rappresenta il 3,5% delle richieste totali. Ma su questo fronte qualcosa inizia a muoversi, soprattutto se si guarda alle previsioni di acquisto dei prossimi mesi: a livello nazionale, la quota di utenti che dichiara di voler acquistare un’auto ibrida o elettrica è arrivata al 10%. Un dato confermato anche dai dati interni di AutoScout24, che vede nel 2022 l’incremento del +53% di vetture ibride ed elettriche disponibili sulla piattaforma rispetto all’anno precedente.

Se si considera solo l’elettrico “puro”, che rappresenta una quota ancora minoritaria, a frenare la sua ascesa anche nell’usato gli utenti segnalano principalmente il costo elevato (per il 47% del campione) e la scarsa autonomia delle batterie (23%).

Quali sono i modelli più richiesti? Nella regione vince in assoluto la Fiat Panda, ma se si prendono in considerazione solo le vetture ibride troviamo la Range Rover Evoque.

Cosa non può mancare nell’auto? A livello nazionale, preferiscono le dotazioni di comfort e di protezione rispetto all’estetica. Al primo posto tra le funzionalità o gli accessori considerati fondamentali troviamo, infatti, i dispositivi di sicurezza attiva, indicati da ben il 70% del campione. A pari merito, con il 45%, gli utenti indicano il cambio automatico e il sistema di infotainment (navigatore, sistema audio, ecc.). Solo per un terzo degli utenti sono una priorità gli elementi estetici come i cerchi in lega o il tetto panoramico.

Su quale carrozzeria si stanno orientando? A livello nazionale, anche il 2022 conferma l’interesse per i SUV, crossover e fuoristrada, preferiti dal 36% del campione. Seguono le berline (21%) e le station wagon (15%).

“La possibilità di fruire rapidamente di un veicolo, a fronte della carenza di risorse per il nuovo, nel 2022 ha portato le auto usate a risultare più del doppio rispetto a quelle nuove acquistate. Secondo gli ultimi dati di AutoScout24 il 2023 è iniziato con fiducia: i prezzi sono stabili, la domanda è robusta e le evidenze emerse dal sondaggio supportano un atteggiamento di fiducia per il mercato delle auto usate di quest’anno. I motori diesel e benzina continueranno a costituire la tipologia di alimentazione prevalente, alla quale si affiancherà una quota sempre maggiore di vetture ibride, soprattutto nella declinazione mild hybrid. Si conferma l’interesse per l’usato elettrico, un modo ideale per familiarizzare con i veicoli a batteria” – dichiara Sergio Lanfranchi del Centro Studi di AutoScout24.

A proposito di AutoScout24

AutoScout24 è il più grande marketplace automotive online a livello pan-europeo. Consente alle persone di scegliere l’auto dei propri sogni in modo semplice, efficace e stress-free. AutoScout24 permette a dealer e privati di vendere le proprie auto, nuove e usate, attraverso gli annunci pubblicati sul sito. Inoltre, AutoScout24 offre a concessionari, Case auto e altri attori del settore automotive, prodotti pubblicitari, come display advertising e lead generation.




EMILIANO GIANCRISTOFARO e le Pro Loco

Sabato 28 gennaio a Lanciano un convegno per ricordare un rapporto prezioso

Lanciano, 26 gennaio 2023. Un momento per ricordare il rapporto profondo tra Giancristofaro e le Pro Loco. Questo è il senso dell’iniziativa “Emiliano Giancristofaro e le Pro Loco. L’impegno, il senso civico, la crescita culturale”, in programma sabato 28 gennaio prossimo, a partire dalle 16,30, a Lanciano, presso la Sala “Benito Lanci” della Casa di Conversazione.

L’evento, promosso dal Comitato provinciale UNPLI Chieti APS, pensata per ricordare l’impegno profuso da Emiliano Giancristofaro, eminente studioso e antropologo lancianese, scomparso di recente, in favore delle Pro Loco e in particolare a supporto dei giovani volontari di Servizio Civile che negli anni, ospitati dalla rete UNPLI, si sono avvicinati alla cultura, al folklore e alle tradizioni abruzzesi. Giancristofaro è stato infatti sovente intervistato dai volontari, per approfondire questi temi da diverse angolature, e ne hanno fatto sicuro tesoro, documentato peraltro nelle relazioni che annualmente sono state elaborate.

Nell’arco del pomeriggio è previsto un articolato programma, che parte appunto dalle 16,30 con l’inaugurazione della sede UNPLI a Lanciano, in via Monte Grappa, 6, alla presenza delle autorità e con la benedizione di Mons. Emidio Cipollone, Arcivescovo di Lanciano-Ortona e l’intitolazione della sala conferenze al professore lancianese. A seguire, trasferimento presso la Casa di Conversazione per la parte convegnistica, con interventi e testimonianze per ricordarne l’impegno e il contributo in favore della crescita culturale della rete associativa e dei giovani volontari del Servizio Civile.