GIORNATA DELLA MEMORIA, per non dimenticare

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario: Primo Levi

Casoli, 26 gennaio 2023. A tal proposito, in occasione della “Giornata della Memoria”, che ricorre il 27 gennaio, l’I.I.S. Algeri Marino, in collaborazione con il Comune di Casoli e Palazzo Tilli, organizza una mattinata ricca di momenti di riflessione per accrescere il sapere e la coscienza civica di ciascuno. Dalle ore 9:00 alle ore 10.30, presso la suggestiva sede di Palazzo Tilli, si svolgerà il Percorso della Memoria, a cura di Antonella Allegrino e Anna Michetti, che si svilupperà ponendo particolare attenzione sul Memoriale, sui volti degli internati e le pietre d’inciampo, sulle musiche balcaniche ed ebraiche. Alle ore 11:00, ci si sposterà al Cinema Teatro comunale, dove si terrà il Seminario Dire l’indicibile. La memoria letteraria della Shoah, a cura di Carlo De Matteis, professore emerito di letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi de L’Aquila.

La prof.ssa Maria Lucia Di Fiore, referente del progetto, coordinerà i lavori, interverrà la prof.ssa Piera Della Morgia, presidente ANPI, e concluderà le attività la prof.ssa Federica Di Giuseppe. “Crediamo molto nell’importanza di rafforzare questo ponte che ci lega alle Scuole del territorio; far riflettere i nostri ragazzi, e riflettere anche noi con loro, è un’esperienza formativa che va alimentata costantemente perché conduce entrambi a nuove consapevolezze.

Come diceva Seneca: C’è un vantaggio reciproco nell’insegnare, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano lo dichiara la consigliera con delega all’istruzione, Anna Di Marino – Questa è senza dubbio una delle pagine più brutte della storia dell’umanità, ad oggi non possiamo fare altro che ricordare, sia per rispetto verso il passato, sia per trasmettere i valori della pace e della lotta all’odio e alla violenza alle nuove generazioni. Ringraziamo gli studenti, parte attiva della manifestazione, il Dirigente Scolastico, dott.ssa Costanza Cavaliere, i docenti dell’Istituto e tutti coloro che si sono adoperati ed interverranno offrendo generosamente il proprio apporto”, conclude il Sindaco di Casoli, dott. Massimo Tiberini.




L’ANTISEMITISMO in Italia oggi

Giorno della Memoria. In Italia l’odio contro gli ebrei sta montando pericolosamente. Lo conferma la relazione annuale sull’antisemitismo, pubblicata il 26 gennaio 2022, in occasione del Giorno della Memori, dall’Osservatorio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

Chieti, 26 gennaio 2023. L’Osservatorio  viene a conoscenza degli episodi di antisemitismo attraverso i principali mezzi di comunicazione: giornali, televisione, Internet e segnalazioni da parte di singoli ed organizzazioni. Nell’introduzione la Presidente  dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni,  ha scritto che nella società italiana “serpeggia un insieme di pregiudizi e di sentimenti ostili al mondo ebraico, inclusa una pervasiva avversione per lo Stato d’Israele”

Le  cifre degli episodi di antisemitismo che si sono verificati negli ultimi due anni, documentano la crescita dell’odio contro gli ebrei: nel 2021sono stati 226, saliti a 241 nel 2022. Gli episodi possono assumere diverse forme: violenze ed attacchi a persone o cose, minacce, discriminazione, insulti, scritte e graffiti; compaiono sui principali siti di social media: Instagram, YouTube, Facebook, Twitter, Telegram. Gli autori spesso conservano l’anonimato.

Alcuni episodi di dicembre 2022:

– post antisionista di un estremista di sinistra: “Israele è leader mondiale nel commercio di organi umani, espiantati dai corpi dei palestinesi.”;

– un documento di propaganda antisemita su Instagram: «I banchieri ebrei, per loro stessa ammissione, sono stati la forza trainante dietro la creazione delle operazioni criminali di contraffazione e usurai che sono le banche centrali d’Europa e d’America.»;

– scritta antisemita, con svastica, a Pisa, nella sede di una strage nazista: «Ebreo Skifo».

Nel 2021 e 2022, la persona più colpita da insulti e minacce di morte è stata, senza dubbio, la senatrice a vita Liliana Segre:

– il 16 ottobre2021, a Bologna, davanti a circa 7 mila No Vax,  Gian Marco Capitani, uno dei portavoce del movimento No Green Pass:  “Una donna vergognosa che dovrebbe sparire.”;

– il 10 novembre 2022, durante il Forum Nazionale delle Donne Ebree organizzato a Milano,   a un  No Vax che l’aveva minacciata di morte,  la Segre rispose con garbo e ironia: ‘Ho 92 anni, porta un attimo di pazienza’.

Per gli insulti e le minacce ricevuti online negli ultimi mesi, ha deciso di passare alle vie legali, presentando alla caserma dei carabinieri di Milano ben 24 denunce. Ciò nonostante, gli insulti sono continuati.  Il 12 dicembre 2022, un filopalestinese: “Ma ‘sta vecchia babbiona che ha di così speciale? Dicono che è stata nei campi di concentramento, che utilità tiene ‘sta immondizia?”

Negli ultimi tempi bersaglio degli insulti è diventata anche la deputata del PD Elly Schlein, sbeffeggiata come “ebrea nasona”. Il 6 settembre 2020 era stata insultata, con un commento sessista a una sua immagine sulla copertina dell’Espresso, da Marco Gervasoni, docente ordinario di Storia contemporanea all’Università degli studi del Molise, “Ma che è, n’omo?”. Un professore universitario! Vergognoso! Lei aveva risposto:” Si attacca il corpo delle donne per screditare le sue idee. In Italia problema enorme. “

L’episodio più grave si è verificato a Napoli il 14 gennaio 2023, pubblicato sul giornale Il Mattino. La Magistratura ha chiuso i siti frequentati da 658  registi dell’Ordine di Hagan, “un’organizzazione  che effettua attività di proselitismo e propaganda neonazista, suprematista (superiorità della razza bianca) e antisemita. Alcuni  soggetti arrestati avevano la possibilità di occuparsi di armi e ipotizzavano assalti ai carabinieri oltre a un attentato contro uno dei più importanti centri commerciali in Campania.”

Il crescente antisemitismo è un grave problema.

Va risolto con l’applicazione delle leggi anti-odio esistenti, con il lavoro di prevenzione e contrasto da parte delle forze dell’ordine, con l’educazione dei cittadini.

Filippo Paziente




CONTRO LA MALINCONIA bere violetta

Il rimedio di Santa Ildegarda

di don Marcello Stanzione

La bevanda di violetta è molto efficace anche contro le depressioni dovute alla menopausa che causa frequentemente problemi polmonari

Contro la depressione, nei suoi trattati di medicina naturale, la santa Ildegarda di Bingen propone tre bevande a base di violetta, primula e ruta.

Bevanda di violetta

Quando la tristezza è legata ad una malattia ai polmoni il rimedio appropriato è la bevanda alla violetta: “chi cede alla malinconia o alla collera danneggiando così i propri polmoni, deve cuocere la violetta in vino puro, dopo deve filtrarlo con un panno. Deve aggiungere la galanga e la liquirizia sin base al proprio gusto e dopo la faccia bollire di nuovo per ottenere una bevanda chiara. Bere questa bevanda di violetta che reprime la malinconia, mette allegria e inoltre cura i polmoni.

Ricetta

Portare a ebollizione un litro di vino al quale poi bisogna aggiungere 15 gr di violetta (fiori e foglie). Aggiungere 10 gr di galanga e 20 gr di liquirizia in polvere, lasciar riposare una notte e il giorno successivo far bollire tutto insieme e colarlo.

Si deve bere mezza tazza al giorno per quattro/sei settimane e dopo si fa una pausa. Si può fare di nuovo la cura fin quando non si ottiene un miglioramento reale dell’equilibrio affettivo. L’elisir di violetta è un buon modo per ritornare alla vita, recuperare il giudizio e l’energia.

La bevanda di violetta, spiega santa Ildegarda, è molto efficace anche contro le depressioni dovute alla menopausa che causa frequentemente problemi polmonari, così come contro la depressione cronica. Oltre alla violetta, si possono fare delle bevande alla primula e alla ruta.

Primula

Violetta ma non solo per il buon umore. In primavera sono le primule coloro che rallegrano non solamente la vista ma anche l’anima dei depressivi. Si raccoglie un ramo di questi fiori e si fa un impacco prima di andare a dormire che viene collocato sulla regione del cuore.

Se il rimedio è preparato da una persona cara, questo sarà ancora più efficace.

Ruta

In caso di acidità di stomaco, santa Ildegarda consiglia di terminare i pasti con erbe amare, come la ruta. Dovrebbe essere una cosa comune coltivare questa pianta nel proprio giardino che contribuisce a ridurre la bile nera.

La ruta diminuisce gli sbalzi provocati dalla malinconia, e santa Ildegarda consiglia: “una persona depressa potrà migliorare la sua condizione se a fine pasto mangia foglie di ruta. Chi ha un fastidio allo stomaco per via di alimenti indigesti vedrà diminuire la propria indisposizione dopo aver masticato alcune foglie di ruta”.

Si raccomanda di masticare regolarmente foglie di ruta dopo il dolce per prevenire l’acidità di stomaco che viene dopo il pasto. Ildegarda contro la malinconia consiglia pure l’uso di alcune determinate pietre.

Sardonice

Questa è una pietra semi-preziosa, che deve stare a contatto con la pelle o dev’essere leccata spesso, ha proprietà simili ai biscotti poiché aguzza anche i 5 sensi.

“Chiunque porti una pietra di sardonice e la deve mettere spesso in bocca, la tolga e la rimette in seguito varie volte, vedrà che l’intelletto e il sapere e tutti i sensi si dilateranno. Questa persona si sentirà liberata da tutta la collera nera, indisciplina e dissipazione. Il diavolo odia questa pietra per la sua grande purezza”.

Onice

Soccorre le persone che soffrono di una tristezza causata da malattie gravi. “Se la tristezza ci opprime è sufficiente guardare con insistenza un onice e dopo metterlo in bocca, in questo modo il cattivo umore sparirà”.

Calcedonia azzurra

La calcedonia azzurra ha aiutato già molte persone a scappare dalla tristezza. Si può portare o sul collo in modo tale che la pietra sia a contatto con la pelle o sotto forma di bracciale così da stare a contatto con il sangue delle vene.

La “gioia celeste”

Anche se la maggior parte dei rimedi psicotonici raccomandati da santa Ildegarda vengono presi per via orale, non ci dobbiamo dimenticare che alcuni li possiamo indossare, per esempio, la calcedonia azzurra sotto forma di braccialetto o collana come già detto.

La “gioia celeste” permette all’uomo attanagliato dalla tristezza di aprire gli occhi del corpo e del cuore all’Universo, alla Creazione, al Sole, alla Luna e alle stelle. I pensieri negativi non fanno altro che attirare cose funeste e colui che si impegna a vedere tutto nero non farà altro che attirare verso di lui altra disgrazia e calamità.

La bellezza delle rose e dei gigli

La “gioia celeste” si vizia con la bellezza delle rose, la purezza dei gigli e tutta la freschezza della vita e riconoscendo Dio in tutte le sue creature.

Oltre a prendere i rimedi specifici è molto importante, oltre ad alimentarci correttamente, evitare ciò che è dannoso per il nostro equilibrio corporale e la nostra salute; per questo sarebbe bene prendere come riferimento le principali regole della cucina secondo santa Ildegarda.

https://it.aleteia.org/2023/01/26/contro-la-malinconia-bere-violetta-il-rimedio-di-santa-ildegarda/




GIORNATA DELLA MEMORIA, ecco tutte le iniziative

Spettacoli, mostre, concerti legati dal filo della storia

Chieti, 26 gennaio 2023. Saranno diverse e di diversa natura e durata le iniziative previste in città per la Giornata della Memoria. Stamane in Comune la presentazione di quelle patrocinate dall’Ente con gli organizzatori e in collegamento da Roma con la partecipazione dell’attore teatino Federico Perrotta.

Due gli spettacoli previsti il 27: alle ore 21 al Marrucino, “Rita Levi Montalcini – un genio con lo zucchero filato in testa” con Valentina Olla, Marco D’Angelo, scritto e diretto da Sabrina Pellegrino; alle ore 19, invece, al Piccolo Teatro dello Scalo, “Helga Weissova. Narrazioni, disegni e quadri scenici dal campo di Terezin”, di Giancamillo Marrone, a cura dei i laboratori Actor&Drama1 e Actor.

Mostre. Dal 27 gennaio al 4 febbraio 2023 il Convitto-Liceo G.B. Vico, il Club per l’Unesco, il Centro Studi Sport&Valori, di Chieti, in collaborazione con l’International Football Museum, presentano la Mostra “I Sommersi e i Salvati – Cimeli, storie e gesta dei campioni dello Sport che hanno vissuto l’immane tragedia dei campi di sterminio”. Per le scuole, visite guidate a cura degli studenti del Liceo Classico G.B. Vico previa prenotazione al numero 349/5788454. Orari per la città: giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30. Sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 15.00 – 17.00.

Musica. Il 27 gennaio alle ore 19 al Museo Barbella concerto violoncello e pianoforte con Alexander Hülshoff e il Maestro Giuliano Mazzoccante. Ingresso gratuito con prenotazione per posti limitati al 329/1428830.

“Compito dell’Amministrazione è quello di dare spazio e voce alla creatività delle realtà culturali e sociali della città, lo abbiamo fatto in molte occasioni ed è un modello che si ripete per la Giornata della Memoria – così il sindaco Diego Ferrara,  il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo de Cesare e la consigliera Alberta Giannini – Siamo orgogliosi di dare il nostro patrocinio a manifestazioni che sono tutte legate dal filo rosso della memoria e tutte dedicate alla città, ai giovani, alla condanna di uno dei periodi più bui e segnanti della nostra storia. Così come siamo lieti che siano le realtà cittadine a fare da motore all’esigenza di ricordare tutto quello che è accaduto, per non dimenticare cos’è stata la Shoah e come ha cambiato le nostre vite. Agli eventi presentati oggi si unisce anche la celebrazione che ogni anno si ripete davanti all’Itis Galiani De Sterlich, dove si trova l’unica pietra d’inciampo della città, quella dedicata a uno dei tre professori deportati, Aldo Oberdorfer, che morì a causa del suo confinamento nel campo di internamento di Lanciano. Alla città va l’invito a non far mancare presenza e apprezzamento per tale e tanta produzione di occasioni per pensare questa giornata, ciò che rappresenta, l’importanza di tramandarla ora che il numero di testimoni dell’orrore dell’olocausto si assottiglia perché tutti in età, ma col bisogno di raccontare ancora”.

“Siamo emozionati – spiega Federico Perrotta, in videochiamata da Roma dove si trova lo spettacolo interpretato dalla brava Valentina Olla e dedicato a Rita Levi Montalcini – perché è un progetto che ci ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; ma la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano da raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti. Per questo non possiamo che ringraziare l’Amministrazione che ha sostenuto questo progetto e gli ha concesso il suo luogo d’onore, teatro il Marrucino”.

“Due sono le iniziative che coinvolgono il G.B. Vico e di cui siamo fieri di essere parte per il valore di entrambe e per il messaggio che portano con sé – così la dirigente Paola Di Vincenzo – La prima riguarda lo spettacolo su Rita Levi Montalcini da noi promosso insieme all’associazione Il Tratturo spettacolo sulla vita di questa straordinaria scienziata. Bella l’iniziativa che vede anche Perrotta come motore dello spettacolo, che sarà in matinée per le scuole del Convitto nazionale dell’Itis Savoia con oltre 800 ragazzi. Bella e importante è anche la mostra che ospitiamo nel liceo classico in collaborazione con il Club Unesco e il Comitato Fairplay, mostra dedicata a Sport e Shoah, con le biografie di atleti deportati nei campi di concentramento e reperti e attrezzature sportive di quegli anni. Una mostra unica che si sta svolgendo in tre regioni d’Italia”.

“La Mostra racconta la storia delle vite di campioni sportivi le cui vite sono state spezzate dalla follia delle leggi razziali e dall’orrore della Shoah – così Cinzia Di Vicenzo del Club Unesco di Chieti – L’iniziativa intende inoltre rammentare i valori etici che devono guidare lo sport e contribuire a sconfiggere ogni forma di razzismo, violenza e discriminazione, come quando si manifesta con inaccettabili sentimenti di odio nei campi e negli stadi. In un momento come questo ha un valore speciale, con l’associazione Italia-Israele a livello nazionale siamo riusciti a dargli spazio attraverso tre mostre nazionali con cimeli collezionati da appassionati. Curatore ne è Renato Mariotti che è componente del Comitato fairplay, parte anche del Museo dello sport. Le visite avranno come guide speciali i ragazzi del liceo classico coordinati dal professor Francesco Baldassarre e loro accoglieranno le scuole. Abbiamo prenotazioni per tutta la prossima settimana, il pomeriggio l’esposizione è aperta alla cittadinanza e la scuola diventa presidio culturale, che accoglierà anche sabato e domenica secondo gli orari prestabiliti. È parte di questo contributo anche la proiezione del film “Fuga per la vittoria”, sempre il 27 alle ore 15 e alle ore 17, ispirato alla cosiddetta “partita della morte” tenutasi a Kiev nel 1942 tra giocatori tedeschi e ucraini. Impossibile dimenticare il gesto atletico che il compianto Pelè ha regalato al cinema in questa pellicola”.

“Per tanti anni abbiamo fatto eventi sulla Shoah ed è bello vedere che nel tempo è nato un bel fermento di iniziative sulla Memoria – aggiunge Giancamillo Marrone del Piccolo Teatro dello Scalo – noi faremo un lavoro su un personaggio ancora vivente, Helga Weissova una dei bambini di Terezin, lei venne deportata nel campo a 12 anni e il papà le disse di disegnare ciò che vedeva. A Terezin restò tre anni per andare ad Auschwitz e Mauthausen, lei e la madre si salvarono il papà no. Noi riprodurremo scenograficamente alcuni dei disegni fatti da Helga, una delle ultime testimoni della Shoah e una delle voci più genuine dell’esperienza della deportazione, perché i suoi sono rimasti i disegni di una bambina, coeva di Anna Frank. Venerdì alle 19, l’ingresso libero”.

“Sono stato invitato dall’associazione TeatArte per tenere una relazione sulla storia di Chieti e provincia nel 900 – racconta lo storico Filippo Fedele – Ho donato alla biblioteca Bonincontro che lunedì ci ha ospitato dei libri e fra quelli donati c’è un libro dedicato agli “Ebrei in provincia di Chieti 1938-44”. Nel testo c’è tutta la narrazione della vicenda degli ebrei teatini che parte dal ’38, anno di promulgazione delle leggi razziali, fino al 1944 con la soluzione finale e la deportazione di 25 ebrei catturati nella nostra provincia e finiti ad Auschwitz. Vittime che appartenevano alla città e che è un dovere ricordare”.

“L’iniziativa con Federe era promossa anche dall’ANPI – conclude Gianluca Antonucci dell’ANPI di Chieti – il nostro percorso nella storia serve a fare memoria attiva. Lo facciamo per la Shoah, ma anche per altri martiri, come i nostri ragazzi trucidati a Pescara, a Colle Pineta, saremo sul cippo per l’anniversario di febbraio e continueremo a cercare una collaborazione con le scuole in occasione dell’80esimo anno nel 2024. È importante che l’Amministrazione faccia da fulcro perché le associazioni si incontrino e facciano conoscere le iniziative sul territorio, soprattutto sulla memoria, fronte sempre aperto”.

“Approfittando della presenza a Chieti del Maestro Alexander Hülshoff, in Italia per un concerto che faremo domenica  al Teatro Luigi Bon, in Friuli – spiega il Maestro Giuliano Mazzoccante – abbiamo deciso di donare un concerto alla città per la Giornata della Memoria. Si tratta di un’occasione unica, eseguiremo musiche di Beethoven, Franck e Schumann, i posti sono limitati, per assistere non è previsto un biglietto ma bisogna prenotare al 329/1428830”.




NEL GIORNO DELLA MEMORIA: un Presidio

Per ricordare il Dario Serafini che perse la vita il 22 gennaio del 1945

Ortona, 26 gennaio 2023.  La sezione Dario Serafini  ANPI di Ortona, in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria che si tiene ogni anno il 27 gennaio, organizza un presidio in via Dario Serafini ad Ortona (zona San Rocco) alle 18.00 per ricordare il nostro concittadino Dario che perse la vita il 22 gennaio del 1945 nel sottocampo di Mühldorf-Dachau e tutte le persone, uomini, donne e bambini, che vennero imprigionati e assassinati nei campi di sterminio nazisti.

Dario, ortonese di nascita, fu arrestato a Milano nel 1944 e detenuto a San Vittore. Il 7 settembre del 1944 venne inviato – come prigioniero politico (aveva il triangolo rosso cucito sui vestiti) – al Durchgangslager di Bolzano, da dove il 5 ottobre 1944 fu trasferito a Dachau nel sottocampo di Mühldorf dove secondo la scheda dell’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED) morì tra il 31 dicembre del 1944 e il 22 gennaio del 1945. Fonti documentarie della Croce Rossa, indicano con certezza la data del 22 gennaio 1945.

Il presidio sarà l’occasione, dopo lo spettacolo teatrale Segre. Come il fiume messo in scena lo scorso 17 gennaio al teatro Tosti di Ortona dal Teatro del Krak, per continuare a riflettere e ad allacciare i fili della Memoria affinché dell’Olocausto non restino solo due righe nei libri di storia. Per questo continuiamo a condividere la Memoria.

Il presidio venerdì 27 gennaio alle 18.00 in via Dario Serafini.




IL PD ALLE PROVE con le primarie

di Domenico Galbiati

26 gennaio 2023

La coesistenza, sia pure temporanea, di due “Manifesti dei valori” è la plastica raffigurazione della profonda crisi in cui versa il PD, non riconducibile, a poche settimane dal rito delle primarie, solo alla contesa tra le correnti, che, se mai, rappresenta l’approdo della dissonanza strutturale che sta nelle stesse fondamenta del partito.

Quando il confronto interno ad una forza politica si incaglia su aspetti di carattere formale, norme e regolamenti, interpretazioni più o meno capziose dello statuto, questo non avviene per la cattiva volontà degli uni o degli altri.

Si tratta piuttosto dell’ esito di un impoverimento della dialettica politica tra le parti, tale per cui l’ intero sistema viene inevitabilmente sospinto verso una inarrestabile ed obbligata deriva involutiva. In una condizione del genere, le primarie – tanto più “aperte”, come le adotta il PD – finiscono per apparire, più che altro, l’escamotage con il quale, in qualche modo, il partito esterna nodi irrisolvibili nel suo ambito e delega ad una entità “altra”, non ben definita, la loro risoluzione.

A fronte di una questione contesa ed irriducibile all’ esercizio di una normale dialettica tra le parti, si ricorre a questo giudizio sovraordinato, affidato ad una sorta di “prova del fuoco” – quasi si trattasse di un’ordalia – che faccia prevalere chi ha il destino o il favore degli dei dalla sua parte. In tal modo, le primarie finiscono per rappresentare una facile – ed anche un po’ ipocrita – via di fuga per un gruppo dirigente che non sa o non vuole o non può assumere fino in fondo la responsabilità che gli compete, il compito di chiarire quale sia la prospettiva che intende indicare al Paese. E’ l’ intero partito ad affidarsi ad una platea elettorale che lo solleva – o meglio, in effetti, lo espropria – dal l’onere di interrogarsi seriamente circa la propria ragion d’essere e la propria natura, affidandosi all’ alea di una partecipazione che quanto più è vasta, tanto più finisce per essere sfrangiata ed indistinta. Pare, insomma, che il PD riesca a sopravvivere solo a condizione di permanere in questo “limbo” di posizioni che possono coesistere solo nella misura in cui pagano alla loro reciproca tolleranza, il prezzo di una sostanziale evanescenza.

Ogni consultazione elettorale seria presuppone che si sappia con certezza quale sia l’elettorato attivo.

Solo il riferimento ad un campo predefinito consente, anche sul piano meramente quantitativo della distribuzione dei consensi, di valutare oggettivamente il responso elettorale. In caso contrario, tutto avviene dentro un caravanserraglio in cui si entra oppure se ne esce impunemente, secondo una postura meramente individuale che non risponde a nessuna ricerca di una possibile convergenza. Anche qui, sul piano del metodo, si cade, appunto, in una modalità sgranata, laddove un partito esigerebbe luoghi di riflessione che via via aggreghino una comunità di valori, di pensiero politico e d’azione. Peraltro, se si volesse cercare un riferimento comune a tutti i candidati, un tratto fatto proprio da ognuno dei quattro e sostanzialmente scontato per tutti, lo si rintraccia in quel sottofondo di pensiero individualista, di sostanziale impronta radicale che poco o nulla ha a che vedere con la vocazione popolare che al PD avrebbero dovuto recare le più rilevanti culture politiche che hanno concorso alla sua nascita. Molto resterebbe da dire, infatti, sulla sostanziale giubilazione della componente popolare che del PD avrebbe dovuto costituire uno degli assi portanti.

Il PD paga e continuerà a pagare l’errore di fondo da cui è nato: il ritenere che culture politiche differenti e talvolta antitetiche potessero essere “fuse” in un unico corpo, laddove avrebbero dovuto – a fronte di una destra, tale fin d’allora, al di là delle pretese edulcorazioni centriste che non hanno mai contato nulla – allearsi sì, ma in un rapporto di “coalizione”. Il che avrebbe voluto dire, anziché pretendere di nasconderle sotto il tappeto, assumere piena consapevolezza delle diversità culturali di fondo, prima che immediatamente politiche – anzitutto tra democristiani e comunisti – per lavorare ciascuno all’affinamento della propria visione e, allo stesso tempo, alla ricerca di una mediazione di alto profilo, che fosse capace di intercettare la domanda di trasformazione, evocata dal tempo nuovo che ci è dato vivere.

Le differenze sono una bomba a orologeria oppure una palude in cui affondare, se vengono negate. Diventano una ricchezza se vengono riconosciute ed affrontate a viso aperto.




L’AMMINISTRAZIONE ALTITONANTE si sgretola

Notizie di dimissioni per la vicesindaca. Nuova grana per il sindaco lungamente assente da Montorio e impegnato in Lombardia per le elezioni regionali

Montorio al Vomano, 26 gennaio 2023. Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sull’amministrazione montoriese guidata, o meglio teleguidata, dal sindaco Fabio Altitonante. Un sindaco già di per sé poco presente per il doppio ruolo di primo cittadino montoriese e di consigliere regionale lombardo, ma ormai da mesi completamente assente. La campagna elettorale che lo impegna come candidato in regione Lombardia, infatti, molto probabilmente lo terrà lontano anche dalle elezioni provinciali che si svolgeranno domenica prossima.

I cittadini assistono ormai da mesi, anzi dall’insediamento di questa amministrazione, impotenti e attoniti, a una scadente telenovela, con vicesindaci e assessori che entrano ed escono dalla giunta come da una porta girevole. Una maggioranza, o meglio, quel che ne resta, visto che è retta da un solo consigliere in più rispetto all’opposizione, impegnata ormai più a risolvere problemi interni e a occupare poltrone e poltroncine che a risolvere i problemi della gente.

Nel frattempo, i cittadini non hanno più un punto di riferimento amministrativo a cui rivolgersi e gli uffici comunali lasciati soli sono nel caos più totale.

Forse la lontananza del sindaco accentratore, allentato il controllo sulla squadra di governo, fa affiorare tutte le crepe della giunta e iniziano a incrinarsi i rapporti anche fra i consiglieri di maggioranza rimasti.

A non mancare sono i problemi e i motivi di preoccupazione già segnalati dalla minoranza: dubbi sulla tenuta del bilancio, sulla copertura di spese di prima necessità come l’illuminazione pubblica, modalità discutibili di assunzione del personale, scelte amministrative che non brillano per trasparenza, servizi sociali allo sbando per l’incomprensibile gestione dell’ecad e del centro diurno… Un paese ingovernato: il sindaco assente e, a quanto pare, se la notizia fosse confermata, il vicesindaco pure.

Forse è il caso che qualcuno ci metta riparo!

I Consiglieri di Montorio Guarda Avanti

Eleonora Magno e Andrea Guizzetti




NUOVE OPPORTUNITÀ per i giovani

La Fondazione Istituto Maria Regina e l’Associazione Focolare Maria Regina ETS nelle province di Teramo e Pescara

Roseto degli Abruzzi, 26 gennaio 2023. La Fondazione Istituto Maria Regina e l’Associazione Focolare Maria Regina ETS, in occasione della pubblicazione del Bando Ordinario 2022 del Servizio Civile Universale, si rivolgono a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni di età che vogliono impegnarsi in progetti di educazione, comunicazione e relazione con i bambini che vivono situazioni di disagio e difficoltà e che sono accolti nelle loro comunità educative di Scerne di Pineto e di Cerchiara di Isola del Gran Sasso.

I candidati che risponderanno  al Bando potranno partecipare alle selezioni per 4 posti nella comunità educativa Casa Madre Ester e 4 posti nella comunità educativa Nido del Focolare. 1 posto è disponibile anche per i giovani che vorranno impegnarsi in attività di progettazione sociale, formazione e ricerca presso il Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza dell’Associazione Focolare Maria Regina ETS.

I progetti promossi hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali articolati su 5 giorni a settimana e un compenso mensile di € 444,30 e le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2023




NUOVI PROGETTI SCOLASTICI per i più piccoli

La Scuola Macondo nei comuni di Miglianico, Ari e Giuliano Teatino

Più di duecento piccoli studenti delle scuole primarie teatine di Miglianico “C.D’Amato”, Ari “E. Alessandrini” e Giuliano Teatino “Don Ferdinando Cocco” sono pronti a tuffarsi nel magico mondo dei libri e della scrittura e lo fanno attraverso due progetti dedicati e complementari che sanciscono la collaborazione tra l’Istituto Comprensivo (con i tre plessi) e la Scuola Macondo – L’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta e coordinata dalla Dott.ssa Elisa Quinto: uno dei due progetti è rivolto ai bimbi di prima e seconda classe, e solo ad alcune terze che hanno scelto “Nel mondo del libro”, mentre le altri classi terze, quarte e quinte si dedicheranno al progetto “Piccoli itinerari culturali”.

Si parte il 1° febbraio e saranno circa 30 gli incontri previsti dall’intero programma elaborato dall’operatrice didattica Serena D’Orazio che verrà affiancata, durante le lezioni, dai docenti della scuola primaria: insieme avranno il compito di orientare il lavoro e accompagnare gli studenti in questa esperienza ed in orario scolastico direttamente a scuola o presso la Macondo di Pescara.

Con il progetto rivolto ai più piccoli si desidera avvicinarli al mondo del libro: la scrittura è, assieme alla lettura, un potente mezzo espressivo e cognitivo che permette ai bambini di entrare in profondità nel testo e di educare il loro pensiero alla creatività. “Nel mondo del libro” è un workshop breve pensato per introdurre gli studenti nel mondo della scrittura creativa: una prima parte sarà dedicata alla lezione teorico-pratica sui fondamenti di scrittura (la struttura narrativa, i personaggi, le ambientazioni, i dialoghi), mentre una seconda parte sarà riservata all’attività laboratoriale.

Per “I piccoli itinerari culturali” la Scuola Macondo propone un workshop che mette insieme il potenziale di questa tecnica narrativa con la valorizzazione del territorio. Il progetto vuole infatti lavorare sulla riscoperta del patrimonio storico-artistico coinvolgendo le nuove generazioni, e vuole farlo attraverso l’uso dello storytelling territoriale e la ricerca delle fonti.

I ragazzi verranno divisi in piccoli gruppi di lavoro e ad ogni gruppo verrà attribuita una tappa dell’itinerario, precedentemente definito e illustrato dall’operatore didattico.

“Ogni singolo progetto con la relativa organizzazione – spiega Serena D’Orazio – oltre all’apprendimento ha anche un’altra finalità: la cooperazione, per noi infatti è altrettanto importante che i piccoli imparino a lavorare insieme e ad aiutarsi, anche nelle piccole difficoltà, soprattutto iniziali, che possono creare nuovi progetti”.




LA SCUOLA SAN TOMMASO amplia l’offerta formativa per l’anno 2023/2024

È tempo di iscrizioni per l’anno scolastico prossimo e proprio per questo la scuola San Tommaso di Ortona ha introdotto un’offerta formativa che si pone l’obiettivo di raggiungere e soddisfare le esigenze di un’utenza sempre più attenta e al passo con i tempi.

Ortona, 26 gennaio 2023. Per la prima volta, infatti, la scuola San Tommaso propone, per la sezione primaria, la possibilità di iscrizione alla sezione bilingue. Un primato sul territorio che permetterà ai bambini di seguire le lezioni anche in lingua inglese. Inoltre, sarà possibile attestare il livello di inglese acquisito certificandolo con il “Cambridge Young Learners”. In più, all’interno dell’ambizioso progetto educativo della scuola San Tommaso, è inserito un altro importante progetto: lo sportello d’ascolto.

Un punto di riferimento per le famiglie e gli insegnanti che avranno modo, dunque, di confrontarsi.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, invece, tra gli obiettivi principali quello del potenziamento della lingua inglese. Anche in questo caso, dunque, aumenteranno le ore di lingua in modo da stimolare i bimbi all’ascolto e alla comprensione dell’inglese.

“Il nuovo anno scolastico presso la nostra scuola – dice la coordinatrice didattica Cristiana Accardi – rappresenta di sicuro una innovazione in termini di offerta formativa perché abbiamo deciso di dare qualcosa in più a chi sceglierà di iscriversi. La sezione bilingue è il nostro fiore all’occhiello, puntiamo molto su questo progetto che vuole dire aprirsi ad una prospettiva nuova, ambiziosa, all’altezza delle sfide che i nostri tempi lanciano quotidianamente ai genitori e ai nostri bambini futuri cittadini di un mondo sempre più globalizzato e interculturale.”




OSSERVATORIO DI AUTOSCOUT24 sul mercato delle auto usate 2022 in Abruzzo

Il mercato delle auto di seconda mano in Abruzzo cala ma l’usato si conferma la scelta preferita per l’acquisto di una vettura.

Nel 2022 aumentano sensibilmente i prezzi delle auto usate in vendita (+24,2%).  Il diesel si conferma come prima scelta per l’usato.

Chieti prima provincia per passaggi di proprietà netti.

Nel 2022 la Panda è il modello più richiesto in assoluto, mentre tra le ibride spicca la Range Rover Evoque.

Milano, 26 gennaio 2023 – Pur confermandosi come canale preferito dagli automobilisti, il mercato delle auto usate in Abruzzo nel 2022 segna un’inversione di tendenza, registrando un calo del -12% dei passaggi di proprietà netti (59.432 atti) rispetto al 2021 (Fonte ACI); un dato leggermente peggiore rispetto alla media nazionale (-10,2%). Sempre nel 2022, crescono sensibilmente i prezzi medi delle auto usate in vendita sul portale in Abruzzo (€18.570), con un incremento, a fine 2022, del +24,2% rispetto a un anno fa.

Un settore, quello dell’usato, che si conferma cruciale per “svecchiare” l’attuale parco auto circolante, dato che sul mercato digitale c’è una vasta offerta di vetture di nuova generazione. Sul portale di AutoScout24, la media delle auto in vendita nella regione è di 9,2 anni, ma a livello nazionale ben il 54% delle vetture usate presenti è Euro 6, la metà ha 5 anni o meno.

Sono questi alcuni dati emersi dall’Osservatorio di AutoScout24, il più grande marketplace automotive online pan-europeo, sull’andamento del mercato delle auto usate nel 2022 in Abruzzo  .

Qual è l’andamento dei passaggi di proprietà a livello territoriale? Nel 2022, la classifica delle province per numero di passaggi di proprietà vede in testa Chieti con 16.951 (-12,6% sul 2021), seguita da Teramo con 14.654 (-11%), L’Aquila con 14.041 (-12%) e Pescara con 13.785 (-12,3%).

Cosa hanno cercato gli abruzzesi nel 2022? Secondo i dati interni di AutoScout24, il 55,6% delle richieste totali ricevute dagli utenti della regione nel 2022 riguarda vetture diesel; seguono le auto benzina con il 35,3% mentre la quota di auto ibride ed elettriche rappresenta il 3,5% delle richieste totali. Ma su questo fronte qualcosa inizia a muoversi, soprattutto se si guarda alle previsioni di acquisto dei prossimi mesi: a livello nazionale, la quota di utenti che dichiara di voler acquistare un’auto ibrida o elettrica è arrivata al 10%. Un dato confermato anche dai dati interni di AutoScout24, che vede nel 2022 l’incremento del +53% di vetture ibride ed elettriche disponibili sulla piattaforma rispetto all’anno precedente.

Se si considera solo l’elettrico “puro”, che rappresenta una quota ancora minoritaria, a frenare la sua ascesa anche nell’usato gli utenti segnalano principalmente il costo elevato (per il 47% del campione) e la scarsa autonomia delle batterie (23%).

Quali sono i modelli più richiesti? Nella regione vince in assoluto la Fiat Panda, ma se si prendono in considerazione solo le vetture ibride troviamo la Range Rover Evoque.

Cosa non può mancare nell’auto? A livello nazionale, preferiscono le dotazioni di comfort e di protezione rispetto all’estetica. Al primo posto tra le funzionalità o gli accessori considerati fondamentali troviamo, infatti, i dispositivi di sicurezza attiva, indicati da ben il 70% del campione. A pari merito, con il 45%, gli utenti indicano il cambio automatico e il sistema di infotainment (navigatore, sistema audio, ecc.). Solo per un terzo degli utenti sono una priorità gli elementi estetici come i cerchi in lega o il tetto panoramico.

Su quale carrozzeria si stanno orientando? A livello nazionale, anche il 2022 conferma l’interesse per i SUV, crossover e fuoristrada, preferiti dal 36% del campione. Seguono le berline (21%) e le station wagon (15%).

“La possibilità di fruire rapidamente di un veicolo, a fronte della carenza di risorse per il nuovo, nel 2022 ha portato le auto usate a risultare più del doppio rispetto a quelle nuove acquistate. Secondo gli ultimi dati di AutoScout24 il 2023 è iniziato con fiducia: i prezzi sono stabili, la domanda è robusta e le evidenze emerse dal sondaggio supportano un atteggiamento di fiducia per il mercato delle auto usate di quest’anno. I motori diesel e benzina continueranno a costituire la tipologia di alimentazione prevalente, alla quale si affiancherà una quota sempre maggiore di vetture ibride, soprattutto nella declinazione mild hybrid. Si conferma l’interesse per l’usato elettrico, un modo ideale per familiarizzare con i veicoli a batteria” – dichiara Sergio Lanfranchi del Centro Studi di AutoScout24.

A proposito di AutoScout24

AutoScout24 è il più grande marketplace automotive online a livello pan-europeo. Consente alle persone di scegliere l’auto dei propri sogni in modo semplice, efficace e stress-free. AutoScout24 permette a dealer e privati di vendere le proprie auto, nuove e usate, attraverso gli annunci pubblicati sul sito. Inoltre, AutoScout24 offre a concessionari, Case auto e altri attori del settore automotive, prodotti pubblicitari, come display advertising e lead generation.




EMILIANO GIANCRISTOFARO e le Pro Loco

Sabato 28 gennaio a Lanciano un convegno per ricordare un rapporto prezioso

Lanciano, 26 gennaio 2023. Un momento per ricordare il rapporto profondo tra Giancristofaro e le Pro Loco. Questo è il senso dell’iniziativa “Emiliano Giancristofaro e le Pro Loco. L’impegno, il senso civico, la crescita culturale”, in programma sabato 28 gennaio prossimo, a partire dalle 16,30, a Lanciano, presso la Sala “Benito Lanci” della Casa di Conversazione.

L’evento, promosso dal Comitato provinciale UNPLI Chieti APS, pensata per ricordare l’impegno profuso da Emiliano Giancristofaro, eminente studioso e antropologo lancianese, scomparso di recente, in favore delle Pro Loco e in particolare a supporto dei giovani volontari di Servizio Civile che negli anni, ospitati dalla rete UNPLI, si sono avvicinati alla cultura, al folklore e alle tradizioni abruzzesi. Giancristofaro è stato infatti sovente intervistato dai volontari, per approfondire questi temi da diverse angolature, e ne hanno fatto sicuro tesoro, documentato peraltro nelle relazioni che annualmente sono state elaborate.

Nell’arco del pomeriggio è previsto un articolato programma, che parte appunto dalle 16,30 con l’inaugurazione della sede UNPLI a Lanciano, in via Monte Grappa, 6, alla presenza delle autorità e con la benedizione di Mons. Emidio Cipollone, Arcivescovo di Lanciano-Ortona e l’intitolazione della sala conferenze al professore lancianese. A seguire, trasferimento presso la Casa di Conversazione per la parte convegnistica, con interventi e testimonianze per ricordarne l’impegno e il contributo in favore della crescita culturale della rete associativa e dei giovani volontari del Servizio Civile.




UNO SGUARDO dentro le nubi

La prima campagna sperimentale in Italia con profilatori radar

L’Aquila, 25 gennaio 2023. È in corso di svolgimento a L’Aquila una campagna sperimentale, la prima del suo genere in Italia, per la realizzazione di misure innovative per lo studio dell’evoluzione delle nubi, dalla genesi fino agli stadi precipitativi (un esempio è in Figura 1).

Questa attività è stata possibile grazie ad una solida collaborazione tra l’Osservatorio Atmosferico del Centro di Eccellenza CETEMPS, Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) dell’Università degli Studi dell’Aquila (UNIVAQ) e l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche della sede di Roma (CNR-ISAC-Roma), che hanno messo in comune strumentazione di misura all’avanguardia ed esperienze specifiche nel campo dell’osservazioni delle nuvole e degli aerosol in atmosfera e lo sviluppo di algoritmi di analisi delle osservazioni.

Il sito di misura interessato è quello dell’Osservatorio Atmosferico di CETEMPS/DSFC/UNIVAQ presso Casale Calore (Figura 2) in località San Vittorino (L’Aquila) che vanta un sistema integrato di strumentazione all’avanguardia, un elenco parziale è: un radar in banda W polarimetrico a puntamento fisso verticale, un wind lidar a scansione e un nefoipsometro nell’infrarosso.

L‘Osservatorio Atmosferico di CETEMPS ha ricevuto finanziamenti in ambito della Infrastruttura di ricerca Aerosol, Clouds and Trace Gases Research Infrastructure (ACTRIS), attraverso il progetto Potenziamento di Infrastrutture di Ricerca, azione ii.1 del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 PIR01_00015 e il progetto Rafforzamento del capitale umano delle Infrastrutture di Ricerca (CIR01_00015 “PER-ACTRIS-IT”), per far svolgere attività di ricerca avanzate con collaborazioni nazionali e internazionali.

Per la campagna di misura il CNR-ISAC ha istallato presso l’Osservatorio due disdrometri (strumenti per la misura delle dimensioni delle particelle di acqua o ghiaccio che cadono al suolo) e un radar in banda K.  Le osservazioni e i risultati che emergeranno dalla campagna di misura offriranno la possibilità di investigare come si modificano ed evolvono alcuni processi fisici all’interno delle nubi.




UNA CONTINUA URGENZA per inefficienza informativa

Il gruppo politico Solo Ortona Nella Testa, da minoranza, ancora una volta alle prese con i temi importanti per la città

Ortona, 25 gennaio 2023. Il Gruppo Politico “Solo Ortona Nella Testa” prepara una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale al fine di condividere le osservazioni giunte a seguito dell’approfondito studio sul progetto del Parco Solare, che potrebbe essere realizzato sulla costa Nord di Ortona, il cui deposito scadrà il 16 febbraio, tra i più grandi d’Italia.

I FATTI: La società Fred Olsen Renewables Italy S.r.l. ha depositato nella Capitaneria di Porto di Ortona una richiesta di concessione demaniale della durata di 40 anni per un’area di 4.583.765 m2 (avete letto bene) compresa tra i 2,5 chilometri dalla costa fino a 3,5 chilometri a largo. Dunque, per intenderci dalla Riccetta fino a Contrada Postilli, con un cospicuo impatto visivo poiché’ i pannelli seppur galleggianti saranno posizionati su piattaforme che si presume alte fino a 3 metri ed una stazione di accumulo a mare che potrebbe essere alta anche 20 metri, a cui aggiungere i limiti di navigabilità e pesca, non solo nella stessa area ma fino a 500 metri di distanza dal suo perimetro, come’ è prassi per la sicurezza dell’impianto e delle persone. Tecnicamente il progetto riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante di potenza nominale pari a 100 MW da installare nello specchio d’acqua marino antistante il comune di Ortona con un investimento complessivo di € 207.080.107,54. L’impianto prevede ben 151200 moduli posizionati su 40 piattaforme galleggianti, ciascuna di 200 metri per 200 metri, con un sistema di accumulo da 20 MW e di una stazione di trasformazione, entrambi da ubicare in prossimità dell’area di impianto offshore, successivamente, una volta innalzata la tensione di 150 kV, l’energia verrebbe trasferita al punto di consegna alla rete RTN, mediante un cavidotto a 150 kV parte marino e parte terrestre.

Al di là di ogni legittima posizione politica, riteniamo sia importante informare la città che sulla quasi totalità della nostra costa Nord potrebbe sorgere un Parco Solare che porrà vincoli di grande rilevanza, come quelli riguardanti la piccola pesca che si vedrà sottratta tutta l’area di pregio e di migliore produzione ittica, con il duplice effetto negativo di vedersi costretta a riversarsi tutta sulla parte rimanente verso San Vito, mentre il turismo, per la potenziale visibilità dell’impianto fino a 5 chilometri di distanza, come si legge nella relazione di impatto ambientale, subirebbe certamente un duro colpo poiché’ in pochi saranno attratti da una costa a vista pannelli solari anziché’ mare, a cui deve aggiungersi l’interdizione alla navigazione.

In aggiunta, ci tocca sottolineare che sempre in Contrada Postilli dovrebbe atterrare anche il cavidotto del Parco Eolico di Vasto per il quale la maggioranza del Comune di Ortona non ha neanche attivato un canale d’informazione alla città.

E le ricadute positive? Non sono rese note, eppure il processo di governance, come riportato nella relazione generale dell’impianto, comporta consultazioni con i cittadini e le parti interessate ed inoltre nella relazione di impatto ambientale, seguendo le linee guida nazionali e sovranazionali, il progetto deve essere diretto a prevenire situazioni di contrasto con le comunità ed attività preesistenti se in linea con i principi diretti ad una sostenibilità ambientale.

A questo punto la nostra è una doverosa conclusione.

Da minoranza ci siamo attivati per studiare la questione, formulare osservazioni, trovare le ricadute utili al nostro territorio e soprattutto informare e condividere la documentazione in nostro possesso con i cittadini, che potranno, tra l’altro, richiedere approfondimenti attraverso la nostra mail soloortonanellatesta@gmail.com.

La maggioranza, nel mentre, presa tra feste e crisi interna confida troppo nel nostro impegno di studio e di dovere civico. Accade di continuo e per ogni questione di spessore e allora, passateci pure un’amara constatazione: se non è in grado di governare le problematiche più complesse e portare dei benefici alla nostra città, ha a portata di mano un’unica soluzione: le dimissioni.




CAMMINO DELLA MEMORIA, quinta edizione

Venerdì 27 gennaio a Casoli. Manifestazione di Palazzo Tilli e dell’associazione Casoli tra i borghi con i cittadini e con gli studenti dell’algeri Marino per ricordare gli internati

Casoli 25 gennaio 2023. Un momento di riflessione sulla condizione degli internati nel campo fascista di Casoli (Chieti) per preservarne la memoria e consegnarla alle giovani generazioni. È lo scopo della quinta edizione del Cammino della Memoria, l’iniziativa che Palazzo Tilli, di proprietà dell’imprenditrice Antonella Allegrino, e l’Associazione “Casoli tra i borghi” hanno ideato e programmato per venerdì 27 gennaio, alle ore 9, in occasione della giornata dedicata alle vittime dell’Olocausto.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’Istituto Superiore Algeri Marino di Casoli, diretto dalla professoressa Costanza Cavaliere. Le cantine e la dependance di Palazzo Tilli, dal 1940 al 1944, furono le sedi numero 2 e 3 del campo in cui vennero internati ebrei stranieri, per lo più provenienti dall’Europa dell’Est, ed ex jugoslavi, prevalentemente croati e sloveni.

Alla manifestazione, a cui prenderà parte l’amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco Massimo Tiberini, saranno presenti il presidente della sezione Casoli dell’Anpi Piera Della Morgia, docenti e cento studenti dell’Istituto Algeri Marino. Il raduno è in programma alle 9 al Memoriale dell’Internamento dove ai partecipanti verranno consegnati i Sassi della Memoria. Il cammino proseguirà lungo piazza della Memoria dove farà tappa davanti ai pannelli in cui sono raffigurati i volti di alcuni degli internati e riportati i 218 nomi e dove sono state deposte le Pietre di inciampo.

Questo momento sarà dedicato alla lettura dei documenti di alcuni internati da parte degli alunni dell’Algeri Marino. Seguirà una sosta in via Borrelli, davanti all’ex municipio che fu sede numero 1 del campo. Qui verranno eseguiti brani musicali sempre ad opera degli studenti. Si proseguirà fino all’ingresso delle cantine di Palazzo Tilli dove, sulla scaletta della palazzina che fu sede numero 3 del campo, verranno deposti i Sassi della memoria come gesto simbolico di omaggio in ricordo degli internati.  All’interno delle cantine, poi, ci sarà un momento di riflessione davanti a un’installazione commemorativa. Gli studenti dell’Algeri Marino leggeranno un brano di scrittura creativa dedicato all’internamento.




IL PRESIDIO RURALE dei Vigili del Fuoco

Firmato oggi l’Accordo Quadro per l’adeguamento infrastrutturale

Montereale, 25 gennaio 2023. È stato firmato questo pomeriggio presso la sala consiliare della sede comunale di Montereale, tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile rappresentato dal Direttore Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali Dott. Ing. Giovanni Nanni, la Provincia dell’Aquila rappresentata dal Presidente Dott. Angelo Caruso ed il Comune di Montereale, rappresentato dal Sindaco Massimiliano Giorgi, l’Accordo Quadro per l’adeguamento infrastrutturale del “Presidio Rurale” dei Vigili del Fuoco, una struttura di interesse strategico per l’intero territorio dell’Alta Valle Aterno.

La rilevanza della firma dell’Accordo Quadro, per il comprensorio dell’Alta Valle Aterno, è dimostrata anche dalla presenza del Prefetto dell’Aquila Dott.ssa Cinzia Torraco, in rappresentanza di tutte le istituzioni, che è intervenuta a sostegno dell’iniziativa sottolineando come la creazione di un distaccamento rurale, quale presenza strategica e fondamentale, rafforzi il presidio di sicurezza. Ha ribadito, inoltre, il proprio legame con il territorio e la vicinanza al corpo dei Vigili del Fuoco, nel cui Dipartimento ha prestato servizio per quindici anni. Il Prefetto ha posto l’accento anche sulla prospettiva di crescita del territorio, grazie ad iniziative di questo genere, realizzate a beneficio dell’intera collettività.

Il nuovo presidio di Montereale, individuato come unica località strategica in Abruzzo per il contrasto agli incendi, è stato finanziato con risorse tra i 3 e i 4 milioni di euro circa dall’ex Ministero per il Sud e la Coesione territoriale.

Il Presidente della Provincia Dott. Angelo Caruso ha messo in evidenza le volontà convergenti delle amministrazioni locali e centrali a tutela della sicurezza di prossimità, sottolineando la disponibilità del Ministero dell’Interno e dei Vigili del Fuoco per la realizzazione dell’iniziativa.

L’operatività della suddetta struttura garantisce non soltanto la possibilità di rafforzare la prevenzione degli incendi boschivi, aumentando la rapidità degli interventi e limitando il pericolo di roghi di larga portata, ma anche la manutenzione dei boschi, la vigilanza, gli interventi di prevenzione e di pronto intervento.

Il Direttore Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali Dott. Ing. Giovanni Nanni, ha presentato con dovizia di particolari il grande lavoro svolto, gli strumenti e le strategie messe in atto per dotare il territorio dei presidi. La formulazione del progetto è stata possibile grazie alla sinergia tra il centro e gli enti locali, che ha consentito la formulazione del progetto di finanziamento.

L’Ing. Nanni ha evidenziato, inoltre, il ruolo cruciale dei Sindaci, quali autorità di prossimità.

L’Accordo Quadro consentirà, dunque, di dare avvio alla seconda fase del progetto di insediamento di presidi rurali VV.F. in aree di pregio ambientale, Parchi Nazionali o regionali, per il contrasto del rischio d’incendio boschivo, con l’adeguamento della Sede VV.F. di Montereale mediante ampliamento degli spazi a disposizione, la realizzazione di un’autorimessa capiente e di una superficie per l’atterraggio degli elicotteri.

La nuova struttura renderà più capillare la presenza dei VV.F. sul territorio riducendo i tempi d’intervento e con essi il rischio contenendo i danni causati dal fuoco.

Massima soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Montereale Massimiliano Giorgi, che anche a nome degli altri Sindaci dell’Alta Valle Aterno, ha sottolineato come la nascita del presidio abbia contribuito al rafforzamento del legame tra le istituzioni locali e la cittadinanza e stimolato la promozione di ulteriori iniziative e occasioni di collaborazione tese alla conoscenza del territorio e alla diffusione della cultura della sicurezza.

Si conferma solido, pertanto, il legame tra i vari livelli delle istituzioni, in particolare tra il Comune di Montereale ed il corpo dei Vigili del Fuoco, la cui presenza dimostra ancora una volta la consapevolezza del valore aggiunto del servizio reso dal corpo nazionale di Vigili del Fuoco, in favore del territorio e della cittadinanza.

L’iniziativa ha visto anche la partecipazione del Comandante dei Vigili del Fuoco dell’Aquila Ing. Romeo Panzone, del Comandante del gruppo Guardia di Finanza Ten. Col. Lauro Luca, del Vicario del Questore Dr.ssa Maria Tomaciello, del Comandante Nucleo Operativo Radiomobile Ten. Enrico Cortese, di una nutrita rappresentanza della Protezione Civile, dei comandanti delle stazioni dei Carabinieri del territorio e della popolazione.




DONATO IEZZI: il grande valore di un giovane Sindaco

In ricordo dell’amico-sindaco

Torino di Sangro, 25 gennaio 2023. Mi piace ricordarti con i nostri incontri, sempre pronto ad affrontare le problematiche territoriali e ad esse trovare soluzioni.Mi piace ricordarti con il tuo sorriso e la tua parola di incoraggiamento per ogni cittadino nel momento del bisogno.  Mi piace ricordarti solare, umile e disponibile… sempre.

La tua forza, la tua volontà e il tuo amore possano spronarmi a prenderti come modello e fare sempre bene e meglio per la nostra comunità Torinese.  Ringraziamo Dio per averci regalato la possibilità di viverti. Il tuo ricordo rimarrà indelebile… inciso nei nostri cuori    

Il Sindaco Nino Di Fonso

Un ricordo commosso vogliamo manifestare come Sindaci abruzzesi a Donato Iezzi. Ha lasciato un vuoto enorme nella sua famiglia, tra i suoi concittadini, nella comunità degli amministratori. È caduto onorando la fascia tricolore che era chiamato ad indossare. Una figura esemplare di straordinario servitore del Paese, un esempio che oggi è patrimonio della nostra memoria collettiva che dobbiamo sempre indicare alle giovani generazioni come messaggio di buona amministrazione dei beni comuni, di abnegazione e sacrificio per i valori che incarnano le nostre istituzioni. Donato uno di noi per sempre!

Il Presidente Anci Abruzzo e Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto

“…Dovete essere orgogliosi del vostro servizio alla Nazione, del privilegio di indossare il tricolore.

Dovete essere orgogliosi di eroi della Repubblica come Donato Iezzi, Sindaco di Torino di Sangro, tremila abitanti; un giovane sindaco, un padre e un marito, caduto in servizio mentre esercitava con coraggio le funzioni di protezione civile, per proteggere la sua comunità da un grave rischio, nel pieno della furia degli elementi che tante volte, ogni anno, mette a repentaglio borghi e paesi, valli e comunità soprattutto montane.

La dedizione alla sua comunità, la sua fedeltà ai valori di solidarietà e alla missione di sindaco ci spingono a impegnarci di più.”

Carlo Azelio Ciampi Presidente della Repubblica 19 Maggio 2003

Il Comune di Torino di Sangro e Anci Abruzzo ricordano Donato Iezzi, Sindaco di Torino di Sangro, scomparso a soli 34 anni  travolto da un treno il 25 gennaio del 2003 mentre stava controllando la stabilità di un ponte minacciato dall’alluvione nell’adempimento dei compiti istituzionali e insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile della Repubblica Italiana consegnata alla vedova Cinzia Cannone Iezzi dal Presidente Ciampi.

Tanti i Sindaci abruzzesi presenti. Partecipano gli Assessori regionali Daniele D’Amario, Nicola Campitelli e Nicoletta Verì e il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.




MUSICA PER LA CITTÀ. Ospiti i Solisti Veneti

Due delle più importanti e storiche orchestre da camera italiane, con il concerto del 26 gennaio, alle 18, all’Aquila, iniziano una collaborazione artistica.

L’Aquila, 25 gennaio 2023. I Solisti Veneti, formazione fondata nel 1959 da Claudio Scimone, saranno ospiti dell’auditorium del Parco, nella rassegna Musica per la città allestita dai Solisti Aquilani. L’orchestra abruzzese si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

Il complesso, oggi diretto da Giuliano Carella, è da sempre ritenuto ambasciatore della cultura e della musica veneta nel mondo con più di seimila concerti tenuti in oltre novanta nazioni. I Solisti Veneti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto e per le più prestigiose istituzioni musicali, dal Festival di Salisburgo (dove sono stati presenti in più di trenta occasioni) alla Carnegie Hall di New York.

Nel nome e nel segno del fondatore e direttore, scomparso nel 2018, Clementine Hoogendoorn Scimone e il direttore artistico e musicale Giuliano Carella, continuano a perpetuare l’eredità spirituale ed estetica di Claudio Scimone, perseguendo la missione di far conoscere la musica classica a un pubblico sempre più vasto, offrire esperienze culturali d’eccellenza, scoprire e formare giovani talenti affinché il patrimonio musicale classico sia tramandato alle generazioni future.

Il programma

I SOLISTI VENETI

GIULIANO CARELLA direttore

LUCIO DEGANI primo violino

Ermanno Wolf – Ferrari      Serenata in mi bemolle maggiore per archi

Antonio Bazzini                  Fantasia su motivi della “Traviata” op. 50

Giuseppe Verdi                   Quartetto per archi in mi minore




GARA DI SOLIDARIETÀ per un sogno andato in fumo

Online la campagna di crowdfunding per sostenere i due giovani proprietari dell’azienda Agricola Colle del Nibbio dopo l’incendio

Chieti, 25 Gennaio 2023. Il progetto dell’agriturismo di Colle del Nibbio nasce nel 2016 acquistando il rudere de “Lu Pagliar Petrone”, avendo già una chiara idea di quello che sarebbe dovuto diventare a breve, ovvero una struttura per poter ospitare poche persone con la voglia di condividere l’interesse per il territorio circostante. Un progetto importante da oltre 400.000 euro che di questi tempi in pochi avrebbero avuto il coraggio di portare avanti: una struttura in bioedilizia, costruita con materiali naturali e ad altissima efficienza, con il recupero delle acque reflue dalla vasca di fitodepurazione e la massima accessibilità senza barriere architettoniche.

Purtroppo, nonostante gli anni di fatica e sacrifici, l’8 gennaio scorso un devastante incendio, ha distrutto in pochi minuti il nuovo agriturismo, costruito con materiali ecosostenibili, ancora in fase di ultimazione. I lavori di costruzione erano stati ultimati all’80% e buona parte del materiale necessario alla loro conclusione era in cantiere: in pochi attimi, i sacrifici dei due ragazzi sono svaniti.

Ora, dopo diversi atti di solidarietà e sostegno, hanno deciso di lanciare una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation – per coprire i debiti con i fornitori e tecnici, che già hanno fornito materiali e consulenza, debiti e spese nei confronti della banca e della Regione, e le somme per le attrezzature andate perse nell’incendio.

Giulia Bianchi




AUMENTANO I DANNI ALL’AGRICOLTURA causati dai cinghiali

Preoccupazione di Cia Abruzzo

Pescara, 25 Gennaio 2023. La presenza dei cinghiali in Abruzzo continua  a rappresentare un fattore di rischio per l’uomo e le colture agricole. Nel periodo 2015-2021 in Italia si contano un milione e mezzo di esemplari di cinghiale e gli abbattimenti sono stati circa 300.000 all’anno (di cui 257.000 in caccia ordinaria e 42.000 in interventi di controllo faunistico).

Ingenti i danni all’agricoltura e tra le regioni più colpite c’è l’Abruzzo per un totale di circa 18 milioni di euro nel periodo considerato.

Sono i numeri emersi lo scorso 13 gennaio a Viterbo in occasione del convegno su Fauna selvatica e territori: conoscere per gestire, organizzato dalla Confagricoltura in collaborazione con l’Ente Produttori di Selvaggina (EPS).

“Serve una urgente strategia di intervento su scala nazionale – ha commentato Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo – abbiamo più volte sollecitato la Regione per risolvere il problema dei danni senza alcuna risposta. Siamo fortemente preoccupati: nel 2022 con la siccità la situazione è precipitata e molte aziende sono al collasso. Come Confederazione non possiamo assistere inermi ad una tale emergenza e per questo i nostri uffici hanno analizzato attentamente tutti i documenti inerenti alla gestione dei cinghiali per comprendere quali siano le criticità che hanno portato a questo stato di fatto”.

La Cia sottolinea come il nuovo Piano faunistico venatorio regionale approvato nel 2020, dopo 25 anni, individua con esattezza le aree dove la presenza del cinghiale non è compatibile con le attività umane e su queste in particolare vanno presi dei provvedimenti urgenti. In Provincia di Chieti, ad esempio, nel 2021, i danni arrecati alle colture agricole dal cinghiale ammontavano a € 1.252.240, nel 2014 prima dell’entrata in vigore del regolamento regionale sugli ungulati i danni ammontavano a € 400.000,00 (dati piano di controllo della regione Abruzzo).

“È chiaro che qualcosa non funziona – continua Sichetti – a Cia Abruzzo ha già individuato le principali criticità e se non si provvede nell’immediato ad una modifica delle leggi e regolamenti regionali che regolano l’attività venatoria e il risarcimento dei danni, non escludiamo manifestazioni di piazza chiamando a raccolta tutto il mondo agricolo”.




L’ARTE COME RAGION DEL VIVERE a Pratola Peligna

Oltre 50 Artisti espositori e l’omaggio al Maestro Antonio D’Acchille

Pratola Peligna, 25 gennaio 2023. Domenica 29 gennaio 2023, alle ore 11:00, si inaugura presso le Sale espositive del Palazzo Colella Santoro di Pratola Peligna, la mostra d’arte contemporanea dal titolo L’Arte come ragion del vivere che giunge alla sua Terza Edizione.

Il curatore, Leonardo Paglialonga, in qualità di Presidente dell’Associazione Nemesis di Francavilla al Mare (CH), per l’occasione ha invitato ad esporre oltre 50 artisti, italiani ed esteri (Olanda, Iran, Libano), che si sono espressi con stili e tecniche differenti (pittura, scultura, ceramica artistica, installazione, grafica, incisione). Il titolo della mostra prende spunto dal percorso di vita artistica del compianto Maestro Bruno Paglialonga, volato al cielo il 23 agosto 2021, che dell’Arte ne ha fatto una ragione di vita: pittore, scultore, incisore, storico e critico d’arte ha incarnato la figura dell’artista rinascimentale, in cui l’Arte e la Cultura sono andate perfettamente a braccetto.

Un omaggio particolare viene attribuito, per l’occasione, al Maestro Antonio D’Acchille, artista di caratura internazionale (pratolano di nascita) che ha diretto l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dal 1980 al 1985, e dal 1986 al 2001 è stato titolare di cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. D’Acchille è uno dei protagonisti del movimento artistico La Nuova Maniera italiana, si richiama apertamente alla tradizione senza timori, ma con l’audacia di chi ama l’arte più autentica e rispetta i canoni fondamentali di quella che una volta si chiamava pittura alta.

In particolare, riveste un ruolo centrale nella sua attività la visione del mito, attingendo a quel Pantheon greco-romano che è la precondizione della grande tradizione dell’arte sacra della nostra classicità. L’Artista sarà presente con due grandi tele gentilmente prestate da collezioni private (una delle quali di proprietà della BCC di Pratola Peligna).

In mostra anche opere di alcuni artisti storicizzati quali Gaetano Pallozzi, Italo Picini, Bruno Paglialonga, Gabriella Albertini, Leo Strozzieri, Guido Giancaterino.

La mostra d’arte contemporanea proposta è una importante opportunità per ammirare opere di artisti affermati per la qualità delle loro opere e per il fattore-tempo, ma anche di tanti altri artisti dell’attualità che già hanno trovato una propria dimensione personale e consensi a livello nazionale e, a volte, internazionale. Al contempo sono presenti artisti che sono in fase di evoluzione per raggiungere presto livelli qualitativi più alti.

L’evento ha il Patrocinio del Comune e della Proloco di Pratola Peligna e  di varie Associazioni culturali, regionali ed extra-regionali (Ass. Arte in Bottega di Roma, Ass. L’Incontro degli Artisti di Montesilvano, Ass. I Borghi della riviera dannunziana di Pescara, Ass. Arabona di Manoppello, Ass. ASCOM” Abruzzo).

Durante il vernissage interverranno Leonardo Paglialonga, curatore della mostra, il Sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, l’Assessore alla Cultura Adele Leombruni; inoltre: Roberto Di Giampaolo, artista e organizzatore di eventi, Frank William Marinelli, Presidente Ass. Arabona, Mariolina Pallozzi, Pres. Onoraria Ass. Sulmona Città d’arte.

Moderatrice dell’evento sarà la poetessa Manola Di Tullio.

Si ringraziano gli sponsor: Carrefour, Orologeria Satolli di Pescara, Agenzia di viaggi Carla Martorella, Double Time, Strutture alveolari s.r.l. di Francavilla al Mare.

Questo l’elenco degli artisti partecipanti: Albertini Gabriella, Arena Ovidio, Babini Sonia, Caldora Caterina, Cappuccilli Enrico, Giovanna Carbone/Leo Strozzieri, Carma, Celli Vincenzo, Costanzo Nicola, D’Acchille Antonio, D’Andrea Patrizia, Del Boccio Nestore, Di Boscio Vittorio, Di Giampaolo Roberto, Di Giandomenico Antonella, Di Mattia Giampaolo, Di Nicola Franco, Di Paolo Amilcare, Di Valerio Antonio, Evangelista Fanny, Fagnani Antonio, Gentile Marco, Giancaterino Guido, Giancola Walter, Guerrieri Daniele, Innocente Fernando, La Vella Anna, Lolletti Nadia, Luciani Lucilla, Lupi Angela Agata, Mahjoub W Ibrahim, Maleki Carmel, Massucci Giustino, Mazzarulli Alessio, Melarangelo Sandro, Melle Miriam, Monaco Lucio, Oria (Dorina Oriana Randisi), Paglialonga Bruno, Paglialonga Leonardo, Paglialonga Michi, Pallozzi Gaetano, Pallozzi Maria, Patrizio Emilio, Picini Italo, Presutti Nestore, Ruggieri Lucia, Sabatini Giovanna, Scipione Romina, Trabucco Pina, Trivellone Carla, Van der Beek Pien, Viani Edoardo, Vicaretti Luciana, Zazzeroni Gianfranco, Zu Symon.

La mostra proseguirà fino al 12 febbraio 2023 e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 9 alle 13. 




LA RESIDENZA DELL’AMBASCIATORE d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi

Il nuovo libro dell’ambasciatore Gaetano Cortese

di Francesco Franza

Con la puntuale cadenza che da anni anima il lavoro dell’Ambasciatore Gaetano Cortese, ecco un nuovo volume dedicato a “La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi” nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia e delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e l’Olanda. Il libro fa parte della prestigiosa Collana libraria dell’Editore Carlo Colombo di Roma, fondata e curata dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, che da anni ormai si dedica con studi e ricerche – diplomatiche, storiografiche e iconografiche – alla realizzazione di questi volumi dedicati alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.

Segue e rivisita con notizie ulteriori e immagini nuove la precedente pubblicazione, “Il Palazzo di Sophialaan”, uscito subito dopo la fine dei lunghi e laboriosi lavori di ristrutturazione e restauro effettuati dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, nella sua missione diplomatica dal 2006 al 2009, in qualità di Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, per riportare la Residenza al suo splendore iniziale a seguito dei numerosi danni subiti con il passare del tempo e di una forte tempesta atmosferica che compromisero seriamente l’utilizzazione dell’edificio demaniale dello Stato italiano. L’autore del volume conosce bene la storica sede, il prestigioso immobile che è la Sede italiana nei Paesi Bassi.

Il libro (Gaetano Cortese, La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, Servizi Tipografici Carlo Colombo, Roma, 2023, pp.484) si apre prima con uno scritto dell’Ambasciatore d’Italia a L’Aja Giorgio Novello su “Il Palazzo e la Città”, poi con un indirizzo di saluto dell’Ambasciatore olandese a Roma, Willem Alexander Van Ee, seguono i contributi dell’Ambasciatore e Consigliere di Stato Rocco Cangelosi su “La lezione di Maastricht trent’anni dopo. Il ruolo d’Italia e Olanda nel processo di integrazione europea”, del Prof. Francesco Perfetti su “Arte e cultura: un felice incontro plurisecolare”, della Dott.ssa Paola Sannucci su “Italia e Olanda: il germogliare di una stretta vicinanza nei secoli XI- XVI”, e dell’architetto Ketty Migliaccio su “Il progetto della Cancelleria diplomatica italiana all’Aja di Florestano Di Fausto”.

La pubblicazione, oltre a ripercorrere la storia della Residenza sotto il profilo architettonico, artistico e diplomatico, ricostruisce la storia delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi dal 1861 al 2022 riportando le visite di Stato e ufficiali dei Reali d’Olanda in Italia e dei Presidenti della Repubblica Italiana nei Paesi Bassi. Gran parte delle immagini di tali visite provengono dall’archivio storico del Quirinale e dall’archivio fotografico dell’agenzia ANSA.

Per gli studiosi di storia diplomatica di particolare interesse risultano gli interventi pronunciati dal Presidente Mattarella, da S.M. il Re Willem-Alexander e dal Ministro Presidente Mark Rutte durante il pranzo di gala offerto dai Reali di Olanda ad Amsterdam e l’incontro con il Primo Ministro olandese, in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei Paesi Bassi dall’8 all’11 novembre 2022. La pubblicazione riporta anche il discorso del Capo dello Stato, tenuto l’11 novembre 2022, alla House of Government di Maastricht sul futuro dell’Europa, in occasione dei trent’anni del Trattato sull’Unione Europea.

Nel volume vive in modo ampio la storia dell’Ambasciata nel suo excursus storico e architettonico, ma non mancano ampi approfondimenti sulle splendide opere d’arte esposte via via nel suo interno e nelle varie sale di rappresentanza, opere, arredi e dipinti che sono stati concessi da musei italiani per arredare la Residenza. Non è nuova la notizia che era tradizione della Casa Reale Sabauda di trasferire gran parte dei dipinti, e poi arazzi, sculture, arredi, mobilia e decorazioni, dai propri castelli e regge in Italia alle Sedi Diplomatiche all’estero.

Nutriti approfondimenti di “correspondances” tra arte e cultura italo-olandese si possono trovare nel libro per via di due mostre tenutesi a Roma, vale a dire “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” alle Scuderie del Quirinale e “Domiziano imperatore tra odio e amore”, ai Musei Capitolini di Roma. Non dimentichiamo che quando si tratta di arte e storia, i Paesi Bassi vantano una posizione superba a livello internazionale. Il Paese è conosciuto per i suoi numerosi e importanti musei, con una vasta gamma di artisti e mostre; e le opere dei Maestri Olandesi, conosciute in tutto il mondo, attirano ogni anno migliaia di turisti. I Paesi Bassi vantano il maggior numero di musei per chilometro quadrato, organizzando ogni anno festival di fama internazionale, per la gioia degli amanti dell’arte. La pittura olandese ha subito diverse fasi di sviluppo, ciascuna delle quali è stata caratterizzata dall’opera di famosi artisti.

L’arte olandese, il secolo d’oro e lo stile barocco, ebbero esplosione nel XVII secolo; i Paesi Bassi godettero di un periodo di considerevole prosperità economica. Questo ‘Secolo d’Oro’ fu rilevante dal punto di vista politico, culturale ed economico per l’Olanda, allora chiamata ‘Repubblica dei sette Paesi Bassi Uniti’; la Repubblica trasse vantaggio dalla crescita della fiorente industria navale, e dal parallelo sviluppo delle arti e delle scienze. Questa crescita fu particolarmente evidente nelle opere dei Maestri Olandesi Rembrandt, Hals, Vermeer, Van Ruisdael e Steen; lo stile Barocco, che ebbe origine in Italia, fu la forma d’arte predominante del periodo e durò dal 1660 al 1750. Prendendo le mosse dal Rinascimento, il Barocco in arte si caratterizzò per un estremo realismo, per gli effetti dinamici, le emozioni e i forti contrasti dei colori.

Né è da dimenticare che la guerra d’Olanda, o guerra franco-olandese, fu un conflitto combattuto dal 1672 al 1678 tra Francia e una Quadruplice alleanza composta da Brandeburgo, Sacro Romano Impero, Spagna, e Province Unite; pertanto l’invasione dei francesi nel 1672 pose una brusca fine al ‘Secolo d’Oro’ dell’arte olandese. A sostegno di questa importante pubblicazione, documento di politica, di storia e di arte, rilievi significanti sul patrimonio diplomatico immobiliare che l’Italia ha nel mondo e ben valorizzato dai Capi Missione, sono stati ben evidenziati dall’ex Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Franco Frattini – venuto a mancare da poco – nella sua presentazione al volume su “Il Palazzo Borromeo – L’ Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede”.

Così Franco Frattini si espresse: “Da parte di molti dei nostri Capi Missione all’estero la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio immobiliare e artistico di cui è dotata la rete diplomatica è un modo efficace per sottolineare una sorta di volontà collettiva del personale degli Esteri a mantenere, migliorare e utilizzare in maniera razionale ed efficiente gli edifici storici ed artisticamente significativi di cui dispongono. In tutto il mondo le Ambasciate d’Italia stanno divenendo un asset che sempre di più viene considerato a disposizione dei maggiori attori di sistema, delle grandi imprese, come pure delle banche e degli enti territoriali, e che viene inteso in maniera funzionale nell’ottica di una azione coordinata e sinergica delle varie entità che svolgono oggi un ruolo importante in campo internazionale. La specifica cura del patrimonio storico ed artistico di cui dispongono le nostre Rappresentanze è inoltre un modo per caratterizzare una presenza internazionale dell’Italia che non può non portare il segno profondo di una civiltà millenaria e di una eredità culturale ricca, variegata, e profondamente diversificata su base regionale”.

Ora la collana prestigiosa dell’Editore Colombo, diretta dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, si avvale di un volume nuovo e preziosissimo per i diversi risvolti toccati, capace di segnare ancor più la storia tra Italia e Paesi Bassi, incorniciando in modo aureo non solo la diplomazia italiana ed estera, ma soprattutto quel segmento di cultura che lega mirabilmente due paesi come l’Italia e l’Olanda.




PROGRAMMAZIONE AL CINEMA Zambra dal 26 al 31 gennaio!

Ortona, 25 gennaio 2023. Dopo il grande successo di pubblico per “Me contro te, il film. Missione giungla”, prosegue la sua programmazione in sala fino al 31 gennaio con i seguenti orari: giovedì 26 ore 17.00, venerdì 27 ore 17.00, sabato 28 ore 17.30 e ore 19.00, domenica 29 ore 17.30 e ore 19.00, martedì 31 ore 17.00 ma presso il Cinema Zambra, grazie alla collaborazione tra Ciakcity e Unaltroteatro è tempo anche di una grande novità ossia “Il primo giorno della mia vita”, commedia, drammatica del 2023, diretta da Paolo Genovese, con Toni Servillo e Valerio Mastandrea, distribuito da Medusa Film.

“Il primo giorno della mia vita” mette al centro della storia l’enorme valore della vita di ogni essere umano. Nel film si intrecciano le vicende di un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini).

Ognuno di loro ha un motivo preciso per essere disperato, tanto da arrivare a chiedersi perché mai dover continuare a vivere. Un giorno tutti questi personaggi in momenti diversi della loro vita si imbattono e conoscono un uomo misterioso (Toni Servillo). Sarà quest’ultimo a dare loro la possibilità di osservare cosa potrebbe accadere nel mondo, quando non ci saranno più.

È così che i quattro protagonisti avranno a disposizione una settimana per osservare sé stessi dal di fuori, per vedere cosa lascerebbero e come reagirebbero parenti e amici alla loro dipartita. Quest’esperienza rappresenterà per tutti l’occasione per tornare ad apprezzare di nuovo la vita.

Programmazione: giovedì 26 ore 18.45, venerdì 27 ore 18.45, sabato 28 ore 20.30, domenica 29 ore 20.30, martedì 31 ore 18.45.

Alessandra Renzetti




IL GRANDE SHAKESPEARE al cinema

Stagione di Prosa 2022-23 rassegna cinematografica al teatro C. De Nardis

Orsogna, 25 gennaio 2023. Al via venerdì 27 gennaio 2023 alle ore 21.00 la rassegna cinematografica “Il Grande Shakespeare Al Cinema” nell’ambito della stagione di prosa al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna per la direzione artistica di Zenone Benedetto in collaborazione con il circuito regionale ACS e il Comune di Orsogna.

La rassegna è dedicata al celebre poeta e drammaturgo inglese del sedicesimo secolo William Shakespeare,

considerato dalla critica come una delle più grandi personalità della letteratura di ogni tempo e di ogni paese.

Questi gli appuntamenti:

1)            Venerdì 27 gennaio  2023 ore 21.00

“Sogno di una notte di mezza estate”

1999 Regia di Michael Hoffman

2) Venerdì 10 febbraio  2023 ore 21.00

“Amleto”

1990 Regia di Franco Zeffirelli

3) Venerdì 24 febbraio  2023 ore 21.00

“Macbeth”

1971 Regia di Roman Polanski

4) Venerdì 10 marzo  2023 ore 21.00

“Romeo e Giulietta”

1968 Regia di Franco Zeffirelli

5) Venerdì 24 marzo  2023 ore 21.00

“Ofelia – Amore e Morte”

2018 Regia di Claire McCarthy




PREMIO Roberto D’Orazio

Tutto pronto per la prima edizione

Chieti, 24 gennaio 2023. Per ricordare Roberto D’Orazio, a sette anni dalla morte, la famiglia ha indetto la prima edizione del premio Roberto D’Orazio, la cui cerimonia di premiazione si terrà il 28 gennaio alle 17 nello storico Caffè Vittoria di Chieti, che ha recentemente festeggiato il centenario e che rappresenta l’identità culturale, artistica, imprenditoriale del capoluogo teatino.

Il comitato scientifico del premio, presieduto dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone, ha scelto le personalità che verranno insignite del premio per l’impegno  imprenditoriale, culturale, artistico, sociale: Ma Febbo – Privato ,  Mario Colantonio  , Luciano Di Tizio, Enrico Saquella, Giuseppe Tinari, Arnaldo Marramiero, Daniele Giangiulli , Domenico Di Pillo, Michelangelo Tumini, Franco Di Cristofaro,  Gianfranco Melideo ,  Concetta Nasuti  ,  Gilda Pescara,  Franco Mastracci ,  Nicola Mastrangelo, Eide Spedicato , Luigi Di Paolo , Alessandro De Santis,  Paolo Rapposelli ,  Nino Germano  , Maria Grazia Di Mario, Maria Franca D’Agostino  , Giancarlo Zappacosta , Giancamillo Marrone , Riccardo Paciocco ,  Carlo Gentili , Luca Luciano  , Elisabetta Liberatore  , Roberto Di Monte , Maurizia Nardella  , Luca Filipponi, Giulia Alberico  , Sabrina Sabrina’s Cardone , Sergio Marchionne alla memoria.

Roberto D’Orazio è nato a Chieti il 5 luglio 1946. I suoi genitori, Nicola D’Orazio e Gabriella Serrandrei, si erano conosciuti nel corso del secondo conflitto mondiale e si erano sposati nell’ottobre del 1945. Sin da ragazzo ha mostrato una grande passione per l’attività commerciale che il padre e lo zio Ettore avevano iniziato negli anni Trenta aprendo la storica Pasticceria D’Orazio. Nel 1970 si è sposato con Lucia Manzini con la quale ha messo al mondo le tre figlie: Gabriella, Renata e Mariangela.

Nel 1988 ha realizzato quello che da sempre era stato il suo più grande desiderio professionale: rilevare la gestione del Gran Caffè Vittoria.

È stato nominato Cavaliere del lavoro nel 1994. Ha ricoperto incarichi di responsabilità presso la Confcommercio di Chieti. Si è spento il 15 ottobre del 2015.




L’ABRUZZO PIANGE JUAN CARRITO: strage evitabile

Juan Carrito, è morto.

L’orso, figlio di Amarena, ormai conosciuto da tutti per le sue passeggiate tra i paesi dell’Abruzzo: Bisegna, Villalago, Roccaraso, Pescasseroli dove è stato immortalato anche a giocare con i cani senza mai nuocere a nessuno, è purtroppo stato investito da un’automobile. Sulla strada statale 17 vicino a Castel di Sangro nei pressi della galleria per Roccaraso, un venticinquenne alla guida dell’auto, L.G., ha detto che il plantigrado è sbucato all’improvviso dopo una curva e che non ha fatto in tempo a frenare. Rimasto gravemente ferito nell’impatto, è morto poco dopo. La salma è stata portata all’Istituto Zooprofilattico di Isernia per l’autopsia.

Dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “La morte di Juan Carrito è responsabilità di tutti perché non si tratta solo di un drammatico incidente. L’orso è stato travolto in una zona già nota per la sua pericolosità: proprio lì era stata investita pure la madre Amarena. In quel tratto è presente solo il segnale stradale di attraversamento di animali selvatici. Perché non sono stati installati sul territorio impianti elettronici che evitano incidenti di questo genere? Una ‘disattenzione’ che è costata la vita di Juan Carrito visto che il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ne aveva già iniziato ad installarne alcuni? Valuteremo con il nostro ufficio legale le responsabilità umane del singolo cittadino insieme alla negligenza istituzionale che ha contribuito alla morte del giovane orso abruzzese diventato il simbolo della regione.”




ABRUZZO, una nuova sinergia

Per lo sviluppo del sistema imprenditoriale

L’Aquila, 24 gennaio 2023. Venerdì 27 gennaio alle ore 17.00 si terrà il Convegno Conflavoro PMI, patrocinato dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, che sancirà l’inizio di una nuova collaborazione con la Regione Abruzzo. L’obiettivo è quello di introdurre misure concrete e attuabili per rilanciare il tessuto imprenditoriale del territorio, rimettere al centro della discussione pubblica e istituzionale le politiche attive del lavoro, la formazione dei lavoratori, restare al fianco di chi fa impresa fornendo il supporto corretto nella risoluzione dei problemi.

Tra i relatori dell’evento con il Presidente nazionale Conflavoro PMI, Roberto Capobianco, il presidente Conflavoro PMI L’Aquila, Ugo Mastropiero, Marco Panepucci, membro dei Giovani imprenditori Conflavoro PMI, Roberto Santangelo vicepresidente del Consiglio regionale Abruzzo, Pietro Quaresimale assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Regione Abruzzo, Daniele D’Amario assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Regione Abruzzo.




ROSETO ART.LAB. ha una casa

Il progetto dedicato ai giovani e alla cultura. Individuata la sede del laboratorio nella casetta all’interno della villa comunale

Roseto degli Abruzzi, 24 gennaio 2023 – “Roseto Art.Lab, l’officina d’arte rosetana”, ha una casa. Una sede stabile dove svolgere attività come workshop, eventi, laboratori, lezioni e dove fare promozione. Insomma, un punto di riferimento per tutta la cultura rosetana.

L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi, infatti, con la Delibera di Giunta approvata lo scorso 20 gennaio ha individuato i locali della casetta all’interno del Parco della Villa Comunale con ingresso in via Napoli (vicino alla Biblioteca Comunale), come sede stabile per le attività collegate all’attuazione del progetto “Roseto Art.Lab”.

L’Assessorato alla Cultura, a partire dallo scorso anno, ha cercato di promuovere e valorizzare le attività culturali locali attraverso la definizione di un progetto dal titolo “Roseto Art.Lab. Officina d’arte rosetana”, redatto dagli uffici comunali su indirizzo dell’assessorato, con l’intento di offrire stimoli e alternative d’interesse e professionalità ai giovani rosetani. Nello specifico, il progetto si focalizza sulla cultura, in particolare arte visiva, in tutte le sue forme, della loro pratica e della loro conoscenza.

Il progetto, caratterizzato da una prima fase di performance sul territorio con il coinvolgimento della cittadinanza rosetana, è stato presentato per la prima volta in conferenza stampa lo scorso mese di maggio. Già in quella occasione è stato sottolineato come la mission di “Roseto Art.Lab” fosse quella di offrire stimoli e alternative alle ragazze e ai ragazzi rosetani, attraverso l’arte, per creare, al termine del percorso, un laboratorio che diventi un punto di riferimento culturale permanente sul territorio.

Al termine di questa prima fase di incontro e dialogo, il discorso si è spostato verso una fase più “pratica”, che avrà l’assetto di un laboratorio e che, nel tempo, diventerà un luogo culturale autosostenibile e un centro di aggregazione giovanile. Passo necessario, quindi, per completare questo percorso è stata l’individuazione di una sede stabile per “Roseto Art.Lab.”.

“Valorizzare il patrimonio dell’Ente e creare uno spazio operativo dove far esprimere i talenti artistici del nostro territorio. Sono questi i motivi che ci hanno spinto ad approvare questa importante Delibera che dà ulteriore concretezza a quanto avviato la scorsa primavera attraverso il progetto “Roseto Art.Lab” – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Un format di successo che ha visto coinvolti i giovani rosetani e che ha attirato l’attenzione di tanti nostri concittadini di ogni età. La nuova sede-laboratorio sarà, allo stesso tempo, un punto di riferimento della cultura rosetana ma anche un centro di aggregazione che aiuterà a combattere il disagio giovanile, con un importante risvolto, quindi, anche nel campo del Sociale. Una sede operativa, uno spazio creativo in cui incontrarsi, dialogare, condividere, divertirsi, imparare e sappiamo che i promotori del progetto, guidati dal Direttore Artistico Bruno Cerasi, hanno già in programma idee e progetti per renderlo viva, attiva ed attrattiva per tutta la giovane comunità rosetana, nel nome dell’Arte”.




ECCO LE VINCITRICI. LXVI Premio Cascella 2022

L’evento ha fatto inoltre parte della 18^ Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI

Ortona, 24 gennaio 2023. Anche quest’anno è tornato il Premio Basilio Cascella, dal 1955 uno dei Premi d’Arte tra i più prestigiosi d’Italia. Le opere sono state esposte presso la sede dell’Associazione Atlantide.

Le opere realizzate sul tema Infodemia da 17 talenti delle arti visive rimarranno disponibili alla visione sul sito www.premiocascella.art.

Di seguito i vincitori e vincitrici del LXVI Premio Basilio Cascella 2022:

• Pittura, premio della critica: Luisa Valenzano

• Pittura, premio popolare: Luisa Valenzano

• Fotografia, premio della critica: Annalisa Lenzi

• Fotografia, premio popolare: Simona Nobili

Menzione speciale B. Cascella per la Pittura: Luisa Valenzano e Leonardo Baserni.

Vincitrice della Critica e al contempo del Popolare per la sezione pittorica è Luisa Valenzano, mentre nella sezione fotografica il premio della Critica è andato ad Annalisa Lenzi, mentre il Popolare è stato vinto da Simona Nobili.

Luisa Valenzano e si aggiudica anche la menzione speciale ‘B. Cascella’ per aver avuto un alto riscontro presso entrambe le giurie. Tale riconoscimento è quindi stato assegnato anche a Leonardo Baserni per la stessa motivazione.

Il tema della prossima LXVII Edizione del Premio Basilio Cascella sarà ‘Intelligenze Artificiali’, e il bando sarà disponibile nelle prime settimane di Febbraio 2023 sul sito www.premiocascella.art.alle loro decisioni, pena il suo commissariamento”.




VIVA SOFIA, CORSO DI PRIMO SOCCORSO e rianimazione polmonare di base

Organizzato dal Lions Club Chieti i Marrucini

Chieti, 24 gennaio 2023. Lunedì 23 gennaio si è tenuto il primo dei due appuntamenti con “VIVA SOFIA”, il corso di primo soccorso e rianimazione polmonare di base che ha lo scopo di fornire conoscenze e procedure utili a salvaguardare la vita in attesa del personale del 118. Un utile service organizzato dal Lions Club Chieti “I Marrucini” e rivolto al corpo docente, ai genitori, ai nonni.

Nello specifico, questo primo incontro era riservato ai docenti ed ha visto una corposa e attiva partecipazione di pubblico, con la preziosa collaborazione anche del Dirigente Scolastico Giovanna Santini.

Giovedì 26 gennaio alle 17, le porte del Plesso Madonna del Freddo dell’Istituto Comprensivo 2 si apriranno a genitori e nonni che intendano imparare la manovra di disostruzione delle vie aeree, conoscenza che, se appresa nel modo corretto, può trasformarsi in una concreta azione salvavita.

Il Lions Club intende questo corso come uno stile di vita, aiuto efficace in caso di emergenza, approccio emozionale all’emergenza. Sono di fatto tante le testimonianze di bambini salvati dal soffocamento grazie alle manovre salvavita imparate durante un corso “Viva Sofia”.

«Un altro importante service realizzato dal Lions Club Chieti I Marrucini: nei giorni 23 e 26 gennaio abbiamo avuto e avremo il piacere di presentare “VIVA SOFIA”, un corso di primo soccorso e rianimazione polmonare di base, che ha lo scopo di fornire conoscenze e procedure utili a salvaguardare la vita in attesa del personale del 118 – ha spiegato la Presidente del Lions Club Chieti “I Marrucini”, Emanuela Marchione -. Il corso, rivolto a docenti, genitori e nonni, è tenuto dal responsabile medico Lions Dott. Lorenzo Palazzoli e si svolge nei locali del Plesso Madonna del Freddo dell’Istituto Comprensivo 2, in Via Muzii n. 6, grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico Giovanna Santini, particolarmente sensibile nei confronti di questa importante tematica. Vi aspettiamo!»