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COMPILAZIONE AUTONOMA Isee e modelli 730

Caf Uil Abruzzo: Un inutile passaggio che rallenta le operazioni. La presidente del Caf Uil Annarita Di Domenicantonio: “È consigliabile rivolgersi ad uffici competenti per accelerare le pratiche e non commettere errori”

Teramo, 6 febbraio 2023.  Sono tante le difficoltà che gli utenti riscontrano nella compilazione autonoma di modelli Isee e 730, procedure che dovrebbero semplificare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e sostenere il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione. La presidente del Caf UIL Abruzzo interviene sulla vicenda di estrema attualità e spiega a che cosa potrebbero essere dovuti i problemi in fase di compilazione e come arginarli.  “Le dichiarazioni precompilate messe a disposizione dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate sono una delle più importanti novità introdotte dalla pubblica amministrazione – sostiene Annarita Di Domenicantonio – e vuole essere di aiuto in un rapporto tra il cittadino ed il fisco ma ad oggi è ancora da migliorare. Alla luce di questa constatazione, il destino dei Caf sembrerebbe essere segnato ma non è così, infatti ci sono dei fattori cronici che rallentano lo sviluppo dello strumento; si pensi al basso livello di informatizzazione in Italia. Elemento destinato a migliorare ma che, ad oggi, resta determinante”.

“Per poter compilare in maniera autonoma i due moduli occorre avere una preparazione in materia fiscale e informatica che giustamente non tutti possiedono – spiega la presidente del Caf Uil Abruzzo – ecco perché spesso è consigliabile rivolgersi ad uffici come i nostri,  per ricevere assistenza, consulenza e supporto. In questo modo, con l’aiuto di personale specializzato, si ottimizzano i tempi di inserimento e trasmissione dei dati e si evitano errori di compilazione”. 

Secondo i dati forniti dal presidente della Consulta nazionale dei Caf, Giovanni Angileri, e pubblicati da ItaliaOggi, l’80% delle giacenze medie dei conti correnti, richiesta ai fini Isee, risulta sbagliata. E il 65% delle precompilate, gestite dai Caf, deve invece essere rimaneggiato per integrare i dati.  Inoltre, si legge nel bilancio tracciato per l’anno 2022,  “il divario tra assistenza prestata dai Caf e fai da te è ancora molto marcato. Per quanto riguarda i modelli 730 precompilati, su una platea di circa 22 mln di dichiarazioni, solo 3.906.771 sono state trasmesse interamente dai contribuenti senza intermediazioni. Il distacco è molto più evidente con il modello Isee: solo 1.400.000 soggetti si sono avvalsi della modalità precompilata a fronte degli oltre 9 mln gestiti dai Caf”.

“Così come il modello dei redditi anche l’auto compilazione del modello Isee presenta non poche difficoltà – dice la presidente Caf Uil Abruzzo Di Domenicantonio -. L’utente deve, secondo la procedura, completare una Dichiarazione sostitutiva unica in parte già compilata da Inps e Agenzia delle entrate.  Quest’ultima deve convalidare quanto dichiarato dal contribuente prima che l’Inps possa a sua volta caricare i dati di sua competenza nella DSU e proseguire così nell’iter di presentazione della domanda. Solo dopo aver ottenuto riscontro positivo dall’Agenzia delle entrate il dichiarante accede ai dati precaricati nella DSU e, dopo averli accettati, modificati o integrati, dà conferma all’Inps che rilascia l’attestazione Isee in tempo reale.

Chi opta infatti per modificare on line, in autonomia, le dichiarazioni precompilate ne è il diretto responsabile, pertanto in caso di verifiche e di contestazioni il contribuente non avrà l’aiuto di quel corpo intermedio che è, ed è stato storicamente, il Caf ma dovrà interfacciarsi direttamente con gli uffici Inps o Agenzia delle Entrate, telematicamente o recandosi di persona, presentando i documenti pertinenti da esibire per il controllo o verificando l’eventuale correttezza della rettifica ricevuta”.

“Per me quindi – conclude Annarita Di Domenicantonio – affidarsi ad un Caf non è quindi qualcosa di superato; al contrario permette al contribuente di guadagnare tempo e acquisire una maggiore tranquillità nel suo rapporto con le istituzioni grazie ad una assistenza completa, continuativa e flessibile”.

Barbara Del Fallo

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