CONCERTO PER COMMEMORARE Lorenzo Perosi con dedica a Simone De Baptistis

Domenica 12 febbraio il coro della Cappella Pamphiliana eseguirà la Missa Prima Pontificalis

Sulmona, 9 febbraio 2023. La basilica cattedrale di Sulmona ospiterà, domenica 12 febbraio, il prestigioso concerto tenuto dal coro della Cappella Pamphiliana per commemorare il compositore Lorenzo Perosi a 150 anni dalla nascita.

Il coro, diretto dal maestro Alessandro Sabatini accompagnato all’organo dal maestro Maurizio Ricciotti, eseguirà la Missa Prima Pontificalis (1897), un’opera di grande impatto emotivo che ha caratterizzato la musica di chiesa nei primi decenni del XX secolo tra lo splendore delle innovazioni tecnologiche e le lacrime delle grandi guerre.

“Un programma monografico di spessore – spiega Roberto Ranalli, presidente del coro – attraverso cui compiremo un viaggio tra le dirompenti armonie che raccontano la ricerca del Mistero Divino”.

Considerato tra i colossi della musica sacra del Novecento, di Lorenzo Perosi restano tracce nella memoria di tutta Italia sebbene talvolta ritenuto superato nello stile rispetto alle esigenze della liturgia odierna.

“Questo evento – commenta Alessandro Sabatini, direttore del coro – vuole essere il tributo dell’Abruzzo per celebrare il grande Lorenzo Perosi. Un lavoro certosino di vocalità ed espressività che ha sensibilizzato anche il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, che per l’occasione ha concesso il patrocinio. La Cappella Pamphiliana continua ad essere uno scrigno di cultura vivace nella città di Ovidio”.

Il concerto sarà dedicato alla memoria del giovanissimo maestro Simone De Baptistis, sopraffine musicista, molto vicino alla Cappella Pamphiliana, tragicamente scomparso lo scorso dicembre. L’ingresso è libero, appuntamento alle 17:00.




FINAL EIGHT CONQUISTATA, ora testa al campionato

Al PalaRigopiano di Pescara i gialloverdi hanno centrato il primo obiettivo stagionale, ma sabato si torna già in campo contro i Leoni Acerra. Massimo Morena: «Lavoreremo soprattutto sulla testa, non possiamo permetterci cali di concentrazione».            

Ortona, 9 febbraio 2023. Tra gli obiettivi fissati a inizio stagione dalla società vi era anche quello di raggiungere, per la prima volta nella storia della Tombesi, le Final Eight di Coppa Italia. Ieri, al termine di una gara esaltante, sofferta e bellissima, i gialloverdi hanno conquistato l’accesso alle fasi finali della Coppa Italia di serie B, che si disputeranno nel fine settimana compreso tra venerdì 17 e domenica 19 marzo. Avanti 4-0 all’intervallo, la Tombesi ha prima subito il ritorno dei padroni di casa, capaci di impattare sul 4-4, e poi, nel momento di maggiore difficoltà (coinciso anche con l’espulsione di Moragas), ha avuto la forza di piazzare il colpo di reni decisivo, andando sul 5-4 e poi sul definitivo 6-5. In mezzo, un tiro libero di Dudù Morgado parato da Dario Dell’Oso. I gol gialloverdi portano le firme di Moragas (doppietta), Bordignon, Palumbo, Masi e Iervolino.

A fine gara, un mister Morena visibilmente soddisfatto ha voluto subito richiamare alla massima concentrazione i suoi giocatori in vista della sfida di sabato: «Abbiamo raggiunto un obiettivo di inizio stagione, sono molto contento per la società, per i ragazzi che hanno meritato questo traguardo e anche per il pubblico che ci ha seguito e sostenuto in questa trasferta. Abbiamo giocato un primo tempo ai limiti della perfezione, impossibile trovare un difetto. Nella seconda frazione, nonostante la rimonta subita, non siamo mai andati sotto, siamo sempre rimasti in partita, anche dopo l’espulsione di Moragas, e nel finale abbiamo trovato un gran gol di Iervolino. Abbiamo a lungo difeso in maniera efficace contro il loro portiere di movimento, insomma tanti motivi per essere felici. Ma adesso dobbiamo subito pensare alla gara di sabato contro l’Acerra, perché oltre alle Final Eight di Coppa Italia abbiamo un altro grande obiettivo stagionale da raggiungere, e non possiamo permetterci cali di tensione e di concentrazione. Da qui a sabato lavoreremo soprattutto sulla testa, dobbiamo assolutamente trovare i tre punti contro l’Acerra».

Giuseppe Mrozek




PETER PAN, il bambino che non voleva crescere

Commedia musicale, domenica prossima ore 17 Auditorium Cerulli La casa delle Arti

Pescara, 9 febbraio 2023. Lo spettacolo in collaborazione con la Società del Teatro e della Musica Luigi Barbara sarà replicato in doppie repliche mattutine per le scuole dell’infanzia e primaria  di Pescara, Chieti e province da lunedì 13 a venerdì 17 febbraio e coinvolgerà  circa 1.500 bambini

Uno spettacolo per tutta la famiglia!

Capace di volare, amico delle fate, Peter Pan vive sull’isola che non c’è insieme ad una banda di bambini sperduti, quei bambini che “cadono dalla carrozzina mentre la governante sta guardando dall’altra parte” e che nessuno viene a reclamare. Eterno fanciullo, Peter è il protagonista della storia tanto amata da Wendy e John Darling. Una notte, il mondo reale e quello fantastico si incontrano, quando Peter, cercando la sua ombra, sveglia i ragazzi che, increduli ma per nulla spaventati, decidono di seguirlo sull’isola che non c’è, dove vivranno

molteplici avventure, incontrando il coccodrillo Dedè, il temibile Capitano Uncino e il suo buffo compagno Spugna, ma pur essendo entusiasti della loro vita con Peter, Wendy e John sentiranno la nostalgia di casa e vi faranno ritorno, rinunciando così, col disappunto

di Peter, all’idea di restare eternamente fanciulli ma scegliendo di crescere. Non molti sanno che “Peter Pan” è stata, a inizio Novecento,

la prima pièce teatrale realizzata appositamente per i bambini, nel nostro allestimento, l’intenzione è stata quella di invitare tutti a liberare i sogni stimolando al massimo l’immaginazione. Sul palco prenderà forma una performance in cui, tra parole, canzoni e giochi di luce e video proiezioni, verranno narrate le incredibili peripezie del «bambino che non voleva crescere». Una messa in scena in chiave di commedia musicale, con le canzoni di Edoardo Bennato che conferisce allo spettacolo un tono moderno, dal ritmo brioso e intenso.




COMBATTERE DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA. Amministrazione e Scuola

Così mettiamo i ragazzi al centro, per dare loro sostegno e il giusto orientamento. Al via la collaborazione fra Comune, Chieti Solidale e Liceo Gonzaga per

Chieti, 9 febbraio 2023. Siglato stamane l’accordo di collaborazione fra Comune, Liceo Gonzaga e Chieti Solidale-Servizio Informagiovani. Si tratta di un patto volto a dare un servizio di ascolto, ma anche orientamento, attività e formazione dedicata ai giovani nella fascia adolescenziale, reso possibile dalla sinergia con Chieti Solidale.

“Siamo molto soddisfatti di questo primo passo, perché l’intesa pone al centro i ragazzi e il loro benessere ed è la prima a nascere sul territorio cittadino, ma siamo pronti a replicarla anche con altre realtà scolastiche  – così il sindaco Diego Ferrara con gli assessori a Politiche Giovanili e Politiche sociali Manuel Pantalone e Mara Maretti, motori dell’iniziativa – Come Comune ci faremo carico dell’attività di consulenza attraverso la preziosa risorsa di Chieti Solidale e del Servizio Informagiovani e metteremo a disposizione due figure qualificate per supportare la scuola, individuare i fenomeni e generare prevenzione e confronto ad ampio raggio, con i ragazzi al centro, ma fino ad arrivare alle famiglie. È importantissimo il loro pieno e consapevole coinvolgimento, perché rende più forte l’azione e permette anche la prevenzione, perché quando si manifestano gli effetti di disagio e bullismo, il contrasto tardivo è più complicato, costringe a rincorrere il problema mentre si manifesta. Attraverso questo accordo mettiamo insieme una squadra completa e di elevata qualità, che ringraziamo, figure a cui si aggiungerà anche il nostro Garante per l’Infanzia e l’adolescenza che ha già stabilito ponti con le scuole cittadine e sta operando in questa direzione. Il nostro scopo è fare prevenzione dando sostegno in primis ai ragazzi e anche alle famiglie e a tutti i soggetti che appartengono alla loro dimensione”.

“La scuola deve essere aperta al territorio e quando si presentano tali progetti la scuola deve rispondere – sottolinea Camillo D’Intino, dirigente del Liceo Gonzaga – Stiamo lavorando con il Comune da tanto tempo e tale sinergia quest’anno ci ha portato bene, perché abbiamo avuto il 35 per cento in più di iscrizioni rispetto allo scorso anno, segno che questo tipo di apertura paga. Nel nostro liceo studiano oltre 700 studenti fra i vari indirizzi e quando si parla di combattere la dispersione scolastica non intendiamo l’abbandono, ma la dispersione implicita. Nel periodo post covid molti degli studenti che vengono a scuola lo fanno demotivati, con problematiche che si portano dietro irrisolte e famiglie provate e disgregate: queste condizioni si ripercuotono sullo studio e causano una dispersione pericolosa, perché non è visibile e non è stimabile. Una situazione che va contrastata, perché si rischia di intervenire tardi o non agire affatto e trasformarla in altro tipo di dispersione, trasferendola all’ambito universitario, al mondo del lavoro. Noi oggi interveniamo con lo sportello psicologico, con formazione dedicata e anche in collaborazione con le forze dell’ordine, a tutto ciò si aggiunge questo progetto, che con attività extracurriculari porterà  i nostri ragazzi ad essere più motivati e meglio disposti su quelle che vengono definite soft skills, competenze personali. I docenti faranno da formatori su alcune tematiche e insieme, scuola, ragazzi, famiglie e istituzioni, forse nel periodo più adatto, che è quello che stiamo vivendo, proveremo a fare la differenza”.

“È nella mission di Chieti Solidale agire a supporto dell’Amministrazione in ambito sociale – così il presidente della società Pierluigi Balietti – prevenire e contrastare fenomeni quali il bullismo, i comportamenti a rischio di devianza, l’abbandono precoce degli studi e tutte quelle le situazioni di disagio che possono comprometterne un adeguato sviluppo dei giovani studenti, non sono solo finalità della convenzione che abbiamo firmato oggi, ma stanno alla base delle nostre attività, che si concentrano anche nel coordinamento e formulazione di interventi che ci consentano di affrontare con tempestività l’emergenza e le situazioni a rischio di devianza. Siamo lieti di essere, con il Comune, un motore della crescita dei ragazzi e promuovere, attraverso l’intesa, l’integrazione e l’educazione interculturale sia in ambito scolastico sia extrascolastico. Si tratta di un debutto importante, anche perché totalmente a vantaggio dei ragazzi e senza costi per l’utenza, che consente un’azione capillare nella dimensione sociale più delicata e sensibile, qual è quella dell’adolescenza”.




L’ISA DEDICA UN CONCERTO alla Parigi degli anni 20

Ospite d’eccezione il pianista Giuseppe Andaloro

Sabato 11 febbraio, ore 18 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”

Domenica 12 febbraio, ore 18 – Tortoreto, Auditorium Centro Congressi Salinello Village

L’Aquila 9 febbraio 2023. Sabato 11 febbraio alle 18 all’Aquila presso il Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” e domenica 12 febbraio, sempre alle 18, nell’Auditorium del Concerto Congressi Salinello Village a Tortoreto: due gli appuntamenti della 48a Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese per questo secondo weekend del mese con il concerto LES ANNÉES FOLLES! Gli Anni Venti del ‘900.

Sul podio l’abruzzese Marco Moresco, direttore residente dell’ISA una delle bacchette più affermate ed esperte della zona. Ospite dell’ISA è il pianista Giuseppe Andaloro, Premio Busoni 2005, uno degli interpreti più apprezzati dalla critica internazionale della sua generazione, apprezzato dal Times per il suo “magic touch”. Di casa sui palcoscenici internazionali più importanti e ospite abituale delle compagini orchestrali più prestigiose del mondo.

In programma il Concerto per piccola orchestra op. 34 di Albert Roussel, il Concerto per pianoforte e fiati di Igor Stravinskij e Le boeuf sur le toit op. 58 di Darius Milhaud: una proposta ispirata alla Francia degli anni 20 dello scorso secolo quando Parigi era il centro del mondo, dove si incrociavano e si confrontavano tutte le avanguardie, una città animata da una frenesia e da un fermento che la rendeva unica, vero polo di attrazione per artisti e intellettuali che trovavano nella grande libertà che vi si respirava uno stimolo irresistibile per dare sfogo a ogni esigenza creativa, per rompere col passato e sperimentare nuovi linguaggi. È così per Roussel, una delle personalità più interessanti del panorama musicale francese a cavallo dei due secoli, per il cosmopolita Stravinskij che non poteva non essere sensibile al richiamo della Ville lumière dove, nel 1924, il Concerto in programma fu eseguito per la prima volta all’Opera, e per Milhaud uno dei protagonisti di maggior rilievo del “Gruppo dei Sei”, tra avanguardie più significative della musica

europea dei primi decenni del XX secolo.

Il concerto è parte di un progetto pluriennale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese dedicato agli anni Venti del ‘900 nato per celebrare, a un secolo di distanza, un periodo di grande fermento artistico e culturale, non omogeneo, che assunse connotazioni diverse nelle varie aree geografiche del pianeta, come risposta alla fine della Prima Guerra Mondiale e alla pandemia di Spagnola molto simile a quella che abbiamo conosciuto in questi anni. Sono quelli che negli Stati Uniti furono chiamati gli “anni ruggenti”, in Germania gli “anni d’oro”, in Francia gli “anni folli”.

I biglietti per i concerti sono in prevendita su ciaotickets.com. La vendita diretta è possibile presso la sede del concerto a partire da due ore prima dell’orario di inizio. Per maggiori info www.sinfonicaabruzzese.eu




L’IZS DI TERAMO PARTNER del progetto Erasmus Plus

Un programma di formazione elearning sulla normativa comunitaria in materia di mangimi e alimenti, per garantire la sicurezza alimentare in Europa

Teramo, 9 febbraio 2023. Il 30 gennaio 2023 si è tenuto a Rafina, in Grecia, il secondo incontro del progetto “Training in Food Law through an innovative methodology using new information and communication technology tools (TRIFLIM)”, finanziato dal Servicio Español para la Internacionalización de la Educación nell’ambito del Programma Europeo Erasmus Plus – Azione chiave 2: Cooperazione tra Organizzazioni e Istituzioni.

Il progetto di durata biennale prevede lo sviluppo e la sperimentazione di un programma di formazione in modalità eLearning sulla normativa europea in materia di mangimi e alimenti, al fine di rispondere ai bisogni di aggiornamento di tecnici e professionisti del settore agro-alimentare e contribuire così a garantire la sicurezza alimentare in Europa. Tecnologie innovative nel campo dell’informazione e della comunicazione, come la gamification, saranno utilizzate per lo sviluppo del corso eLearning allo scopo di accrescere l’interesse e il coinvolgimento dei discenti e dunque migliorarne l’efficacia in termini di apprendimento.

Il ruolo dell’IZS di Teramo è quello di contribuire allo sviluppo delle linee guida del programma di formazione e definire il piano per garantire la sostenibilità del progetto. L’Istituto parteciperà inoltre alle attività di comunicazione e divulgazione, organizzerà un incontro internazionale tra i partner di progetto e un evento di disseminazione dei risultati presso la propria sede di Teramo.

Capofila del progetto è AINIA, un Centro tecnologico spagnolo specializzato nell’alimentazione. Oltre all’IZS, fanno parte del partenariato l’Organizzazione no-profit greca Creative Thinking Development – attiva nel campo della formazione continua, del lavoro, dello sport, della tutela dell’ambiente, dello sviluppo locale, della salute e della cultura – e la portoghese Virtual Campus, una PMI specializzata nello sviluppo di Technology Enhanced Learning, ovvero percorsi formativi innovativi basati su tecnologie digitali. Come partner associato il Mediterráneo Culinary Center, un Centro di formazione autorizzato nei settori Cucina, Gastronomia, Dietetica e Nutrizione.

In rappresentanza dell’IZS di Teramo hanno partecipato all’incontro Serena Bosica del reparto Igiene e Tecnologie degli Alimenti e, in videoconferenza, Chiara Albanello e Francesca Pompei del reparto Formazione e Progettazione.

Manuel Graziani

Ufficio Stampa e Comunicazione




IL FUTURO POST COVID. 250 agricoltori programmano

Le prospettive dell’agricoltura aquilana . Coldiretti l’aquila, incontro ieri sulla politica agricola comunitaria

L’Aquila, 9 febbraio 2023. La competitività delle aziende agricole, la salvaguardia ambientale, la conservazione di paesaggi e di biodiversità, il sostegno al ricambio generazionale e la digitalizzazione delle imprese, ai quali si aggiunge un obiettivo nuovo che è ‘salute e cibo’. Sono i temi “chiave” dell’agricoltura dell’immediato futuro, illustrati ieri sera nel corso del convegno “La nuova Pac 2023-2027” promosso da Coldiretti  che si è svolto nella Camera di Commercio dell’Aquila in via degli opifici.

Dalle campagne del capoluogo sono arrivati 250 agricoltori per capire quali sono le prospettive e le opportunità che si aprono per le imprese con la nuova programmazione comunitaria soprattutto in relazione alle misure strutturali (ammodernamento, giovani imprenditori) e alle misure a superficie (agricoltura integrata, prati pascolo, biologico). Nelle prime fila della sala allestita con le immancabili bandiere gialle, c’erano moltissime autorità, tra cui il Prefetto Cinzia Torraco, il generale della Guardia di Finanza Carmelo Azzarà, il presidente della Camera di Commercio Antonella Ballone oltre al vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele e ai vicepresidenti di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione e Rinaldo D’Alessio. A conclusione, l’intervento dell’assessore regionale Emanuele Imprudente e del direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo.

“Viviamo un momento storico di grande grande cambiamento – ha detto Rampazzo “rispetto alla vecchia, nella nuova programmazione c’è una particolare attenzione alle “vere” aziende agricole con contributi indirizzati principalmente alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari con incentivi al biologico, alla biodiversità e al benessere animale che riguarda in particolare gli allevatori della provincia dell’aquila. Questi, potranno infatti beneficiare di specifici contributi per migliorare la gestione aziendale sia dal punto di vista strutturale che in merito alle tecniche di allevamento. Per quanto riguarda invece l’orticoltura, caratteristica della zona fucense, sono in arrivo contributi concessi a chi dimostrerà una riduzione dei prodotti fitosanitari”. Nel corso dell’incontro è stato poi approfondito il tema dell’innovazione. “La nuova programmazione comunitaria, che dovrà essere ora recepita dalla Regione Abruzzo, riconosce priorità in termini di punteggio alle aziende che attraverso i piani di ammodernamento investono in innovazione e digitalizzazione – ha aggiunto Rampazzo – si tratta di contributi destinati al miglioramento complessivo delle imprese che in questo momento storico, a causa della guerra e del caro energia, hanno bisogno di essere supportate e potenziale in un’ottica di sviluppo complessivo e in armonia con la conservazione del territorio”.

L’incontro di ieri sera è il terzo sulla Pac che si svolge nella provincia aquilana nel mese di febbraio dimostrando la grande capillarità in termini di ascolto delle problematiche degli agricoltori e di informazione sulle novità che riguardano il settore agricolo.

Alessandra Fiore




NUOVA PESCARA: collaborare e utilizzare l’innovazione tecnologica e di pensiero

Un progetto che integri sostenibilità, rilancio economico e valorizzazione del territorio

Pescara, 9 febbraio 2023. Il nuovo Comune sarà un volano per l’economia, l’ambiente, lo sviluppo e la vita quotidiana dei cittadini. Ne è convinta Confindustria Chieti Pescara che ha organizzato per oggi giovedì 9 febbraio nella sala Orofino della sede di Via Raiale 110 bis il Convegno “Quale Idea di Nuova Pescara?” allo scopo di parlare del territorio di Nuova Pescara, delle peculiarità e delle opportunità da cogliere.

L’architetto Alessandro Sonsini ha presentato uno studio sulla Nuova Pescara che ha messo sotto la lente d’ingrandimento le grandi potenzialità del territorio, qualora fosse libero di esprimersi senza subire i ritardi e i limiti dovuti alla frammentazione politica. Il progetto consegna una visione su ciò che può diventare la Nuova Pescara, con la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore: il senso è individuare punti di sviluppo incentrati sui territori. Le risorse naturali di questo ampio territorio sono caratterizzate dalla presenza di due fiumi, Il Pescara ed il Saline, il mare e ancora tanto verde. Ed è su questo che si dovrà puntare, secondo quanto ha illustrato Sonsini al convegno, attraverso lo sviluppo di un’agricoltura circolare e del turismo ambientale. Una visione per valorizzare l’ambiente e creare flussi innovativi di economia circolare e sostenibile. Punto fondamentale, si auspica un capillare lavoro di recupero dei tanti manufatti già presenti sul territorio, individuando nuove opportunità di sviluppo economico che coniughino ricchezza, rispetto e valorizzazione dell’ambiente.

Il presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca ha sottolineato: “Nuova Pescara non è una semplice diminuzione di costi, e non solo una semplificazione amministrativa, ma è molto di più: un hub dove declinare le eccellenze dei singoli territori atte ad affrontare temi quali mobilità sostenibile, turismo, agricoltura urbana e filiera agroalimentare, cavalcando le mega tendenze dell’innovazione tecnologica (big data, intelligenza artificiale e transizione energetica). È l’equipaggiamento da avere per contare nella macroregione adriatico-ionica, rispetto anche ai cambiamenti geopolitici e geoeconomici in corso. Sentiamo dire dalla politica che per la fusione occorre tempo: lo ritengo però indelicato verso i cittadini, verso quelle lavoratrici, lavoratori, imprenditrici e imprenditori che la mattina si svegliano sapendo che devono assolvere ad un impegno lavorativo con compiti e tempi ben precisi e che non possono rimandare semplicemente dicendo che occorre tempo. A loro non è data questa comodità, perché il tempo può essere soltanto quello dettato dal mercato e dalla concorrenza, certamente non quello scelto in autonomia. Io credo ci sia un bisogno assoluto di saper esprimere una visione strategica e guardare ai bisogni delle comunità locali non più con le lenti del passato, ma con il binocolo del futuro. Ringrazio i rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e delle forze politiche presenti oggi con i quali abbiamo messo a confronto idee e sono certo che con un dialogo costruttivo sapremo cogliere questa fondamentale opportunità di far nascere bene questa nuova realtà cittadina”.

A seguire, si è svolta una tavola rotonda con i deputati abruzzesi Luciano D’Alfonso (Pd), Giulio Cesare Sottanelli (Azione), Daniela Torto (M5s), Nazario Pagano (Fi) e Guerino Testa (Fdi).

Per il mondo delle imprese, dell’università e delle associazioni, sono intervenuti Carmine Salce, vicepresidente della Camera di Commercio Chieti Pescara e Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo. I lavori sono stati moderati da Marco Camplone, presidente dell’associazione Nuova Pescara, che ha dichiarato: “Non ha importanza se la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore verrà rinviata di qualche anno, come desidera la Regione. Confindustria, le associazioni aderenti alla Nuova Pescara, i cittadini che hanno votato sì al Referendum del 2014 e le forze politiche che si battono per il rispetto della Legge regionale del 2018, che indica come ultima scadenza per l’unione il primo gennaio 2024, vanno avanti con l’intento di costruire una nuova realtà. Si chiamerà Pescara. Sarà la Nuova Pescara. Che esclude le periferie e crea un unico grande centro”.

Sulla vicenda, le principali tappe sono note: la nascita del comune di Nuova Pescara mediante la fusione dei comuni contigui di Montesilvano, Pescara e Spoltore, è stata decisa da un Referendum popolare nel 2014; nel 2018 la fusione è stata sancita con legge regionale per il 2022, nel 2022 un primo spostamento al 1° gennaio 2024, ora sta per andare in aula un nuovo Progetto di legge per spostare Nuova Pescara al 2027.




A CHI DÀ FASTIDIO Sorella Costituzione

di Domenico Galbiati

9 febbraio 2023

Evidentemente, non solo canzonette, come sostenevano coloro che denigravano la partecipazione di Zelensky a Sanremo. O forse sì, solo canzonette, ma scritte, se così si può dire, su un palinsesto che, da oltre settant’anni anni, accompagna le vicende del nostro Paese.

In fondo, un pezzo della nostra storia potrebbe essere scritto ripercorrendo i generi musicali, i cantanti, gli autori ed i parolieri, le scenografie, gli ospiti ed i presentatori, i costumi ed i direttori d’orchestra che hanno dato vita a questa saga nazional-popolare che ha accompagnato le sofferenze e le attese, le crisi ed i successi, le disillusioni, ma anche i sogni degli italiani. Come fosse la colonna sonora degli anni che si sono succeduti dal ‘50, ininterrottamente, fino ai nostri giorni e, ad un tempo, la collezione di motivi musicali che hanno segnato sentimentalmente le storie personali, familiari ed intime di tanti italiani. Sanremo, dunque, nazional-popolare, laddove nazionale nulla ha a che vedere con nazionalista e popolare nulla ha a che vedere con populista.

C’è stato chi ha storto il naso di fronte alla partecipazione del Presidente Mattarella al Festival, che, al contrario, si è rivelato un gesto illuminante, un omaggio al popolo italiano, in ogni sua espressione sociale, culturale, per ogni fascia d’età. Perché il Presidente dovrebbe prendere parte alla Prima della Scala e non al Festival? Solo la cultura aulica ha diritto di essere riconosciuta come tale e non è fors’anche cultura pure la musica meno colta, ma spesso ricca di ispirazione e di poesia, di ascolto comune e quotidiano?

Il Presidente Mattarella è una grande risorsa per l’Italia, il punto di riferimento di quell’unità nazionale che si riconosce nella Costituzione.

Sorella Costituzione, come l’ha chiamata Benigni, riferendosi al Presidente, ma anche come potrebbe o dovrebbe dire ogni italiano. Con un linguaggio che si potrebbe dire francescano, nella misura in cui la semplicità, l’immediatezza si accompagna alla gioia ed all’entusiasmo, Benigni evoca la Costituzione come sogno, arte, libertà di pensiero e di parola, appunto sorella, figura familiare, amichevole, rassicurante che accompagna la vita di ognuno. Commentare Benigni non è possibile. Si può solo riascoltare.

Ma soprattutto, una domanda si pone. A chi dà fastidio la Costituzione, al punto che, con la scusa di Zelensky, se la prende con Sanremo?

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/a-chi-da-fastidio-sorella-costituzione-di-domenico-galbiati/




PROPOSTA BOCCIATA in Consiglio Regionale

Il biglietto unico trasporti

L’Aquila, 9 febbraio 2023. Qualche giorno fa, durante la seduta del consiglio regionale, si è discussa e poi bocciata la proposta per l’introduzione del biglietto unico nella provincia di Teramo.

Come Unione degli universitari abbiamo sempre denunciato la particolare situazione dei trasporti, interrogando più volte la politica su misure come questa che avvantaggino la comunità studentesca e non solo. Di nuovo, però, vediamo le nostre richieste essere messe da parte.

Il biglietto unico permetterebbe a studenti e lavoratori di spostarsi con più facilità e ad un prezzo scontato su tutto il territorio.

Realtà come quella di Chieti e Pescara, come anche di altre città, ci dimostrano quanto il biglietto unico sia necessario oltre che utile, specie per le persone con maggiori difficoltà economiche.

Questa proposta potrà anche essere stata affossata, ma noi non smetteremo mai di far sentire la nostra voce.

Vogliamo il biglietto unico! Vogliamo di più!

 Pierluigi Marini Coordinatore UduTeramo




TARI NON DOVUTA sui magazzini agricoli

Partecipata assemblea ad Ortona

Ortona, 9 febbraio 2023. Nella mattinata di domenica 5 febbraio scorso, in contrada Villa Torre di Ortona, si è tenuta una partecipata assemblea, organizzata dall’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Ortona Domenico De Iure, sulla vicenda della tassa rifiuti non dovuta dal 2021 sui magazzini agricoli.

Al contrario, il Comune di Ortona ha fatto pagare agli agricoltori di Ortona la TARI sugli immobili strumentali all’attività agricola nonostante la normativa intervenuta a fine 2020 ha previsto la non assoggettabilità di tali immobili al regime della tassa sui rifiuti urbani, a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Sono intervenuti all’incontro Lorenzo Crudele, responsabile del dipartimento agricoltura di Fratelli d’Italia, e i Consiglieri comunali di Ortona Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, che hanno informato i circa 50 agricoltori presenti delle modifiche normative e delle iniziative intraprese in Consiglio comunale sulla vicenda.

Lo scorso mese di ottobre, infatti, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno della minoranza che ha riconosciuto l’errore dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Leo Castiglione che per gli anni 2021 e 2022 ha fatto pagare la tassa rifiuti sui magazzini agli agricoltori nonostante la stessa non fosse dovuta.

“Abbiamo ritenuto necessario – dichiara l’ex assessore Domenico De Iure – informare gli agricoltori sulla vicenda della TARI sui magazzini agricoli, vista l’assenza dell’Amministrazione comunale e il silenzio che finora si è avuto sulla proposta della minoranza di procedere ai rimborsi, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 6 ottobre 2022”.

“Ringrazio – continua Domenico De Iure – i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo, Gianluca Coletti e l’intera minoranza per il lavoro che stanno portando avanti in favore dell’agricoltura, un settore lasciato al totale abbandono dalla Giunta Castiglione che in questi anni si è disinteressata di uno dei principali comparti economici della nostra Città”.

“Nelle prossime settimane proseguiremo con gli incontri sul territorio – conclude De Iure – per informare la comunità degli agricoltori delle modifiche normative intervenute dal 2020 in materia e su come richiedere i rimborsi”.




MICHELE E MARCOS a Sanremo nel Suzuki Stage

Il duo abruzzese vincitore di “Area Sanremo” è stato invitato per cantare il loro inedito sul palco di Piazza Colombo

Sanremo, 9 febbraio 2023. C’è ancora più Abruzzo nel 73esimo Festival di Sanremo. Dopo i Direttori d’Orchestra, Enrico Melozzi e Leonardo De Amicis, ad esibirsi sul palco del “Suzuki Stage” ci sarà il duo Michele Fazio e Marcos Marcelli. I ragazzi di Montesilvano (Michele) e Silvi (Marcos), si esibiranno venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 11:00, sul palco del Suzuki Stage di Piazza Colombo a pochi metri dal prestigioso Teatro Ariston, all’interno della programmazione ufficiale del Festival dei fiori. Michele e Marcos, sono stati invitati in quanto vincitori di Area Sanremo, insieme ad altri 19 artisti.

Porteranno l’inedito intitolato “Ballare” che gli ha permesso di conquistare la finale della rassegna che si è tenuta nel PalaFiori di corso Garibaldi di Sanremo, lo scorso 26 e 27 novembre.

Ballare è un brano scritto da Michele e Marcos, con la produzione di Flavio De Carolis dell’Ut Musica Lab di Montesilvano (Pe). Davvero emozionati e carichi per questa esperienza nella settimana più importante della televisione italiana: “È stato veramente bello ricevere la chiamata di Area Sanremo – dicono Michele e Marcos – per poterci esibire durante la settimana del Festival.

Riporteremo con noi la nostra musica e l’Abruzzo. Siamo onorati di poter essere presenti alla manifestazione italiana più importante a livello non solo musicale, ma anche culturale ed artistica”. 




GOLDEN STRINGS, in uscita il nuovo cd di Gabriele Pro

Violino e direzione con l’ensemble Anima&Corpo per Arcana – Outhere Music

Venerdì 10 febbraio 2023 è in uscita il CD “Golden Strings” del giovane violinista aquilano Gabriele Pro, al suo debutto discografico come solista e direttore dell’ensemble Anima&Corpo. Prodotto e distribuito dalla prestigiosa etichetta Arcana – Outhere Music, presenta musiche di Giovanni Mossi e Antonio Montanari, allievi ed eredi del più famoso fra i violinisti e compositori barocchi: Arcangelo Corelli.

Il progetto pone al centro una selezione significativa della loro produzione, presentando per lo più sonate inedite e qui registrate in prima esecuzione mondiale. Pur di provenienza diversa (romano Mossi, modenese Montanari), entrambi i musicisti furono tra i più apprezzati virtuosi di violino della Roma settecentesca, spesso presenti nelle orchestre dirette dallo stesso Corelli.

Regista di questo progetto è il violinista Gabriele Pro, che si sta affermando sulle scene internazionali come protagonista nella nuova generazione di violinisti barocchi.  Al suo fianco un continuo d’eccezione: la violoncellista Maria Calvo, il liutista Simone Vallerotonda, già protagonista di molte registrazioni Arcana, e il pluripremiato clavicembalista Cristiano Gaudio (Classica – Choc de l’année 2022). Il disco sarà disponibile nei negozi e su tutte le piattaforme online a partire da venerdì 10 febbraio.

Gabriele Pro, Figlio d’arte, è nato a Roma nel 1997. Fin da giovane ha avuto la possibilità di crescere in un ambiente stimolante, in stretto contatto con il mondo della musica antica. Per questo motivo intraprende lo studio del violino storico con Enrico Onofri presso il Conservatorio di Palermo. Contemporaneamente agli studi, viene invitato come solista o in ruolo di primo violino di spalla da ensemble e orchestre specializzate nel repertorio barocco e classico del panorama europeo. Ha avuto la possibilità di lavorare con direttori di fama internazionale quali: Savall, Dantone, Bernardini, Quarta, Florio, suonando nelle più importanti sale e teatri tra cui: Carnegie Hall, Berliner Philarmonie, Philarmonie de Paris, Theater an der Wien, Wiener Konzerthaus, Elbphilarmonie, Pierre Boulez Saal.




AMERICO FINUCCI L’AMBASCIATORE del Gusto nel mondo della nostra regione

Doc Italy, tra eccellenze, lusso e tradizioni

Francavilla, 8 febbraio 2023. Scorre sangue marsicano nelle vene di Americo Finucci, chef di origini celanesi e titolare con Sara Dell’Elce del Kikka Restaurant Wine & Cocktail Bar di Montesilvano, che lunedì 6 febbraio a Roma, nella prestigiosa cornice della Sala Protomoteca del Campidoglio, è stato nominato “Ambasciatore del Gusto Doc Italy” nel mondo in rappresentanza dell’Abruzzo.

Il prestigioso riconoscimento dell’ANDI (Associazione Nazionale Doc Italy) sottolinea il contributo di Americo alla diffusione dei valori, della cultura, del sapere e delle tradizioni gastronomiche del Pese.

 Il Premio Internazionale Doc Italy, giunto al decimo anno di vita, è l’espressione massima dell’impegno dell’ANDI nel promuovere il Made in Italy e le sue Eccellenze, dall’Agroalimentare alla Moda, dall’Arte all’Artigianato, dal Turismo alla Cultura; attraverso una vetrina internazionale che ha lo scopo di far rivivere o conoscere usi, costumi e tradizioni della penisola.




DISSESTO IDROGEOLOGICO, al via gli interventi sulla Colonnetta

 Rispoli: Circolazione alternata per consentire le azioni a tutela della strada

Chieti, 8 febbraio 2023. Al via i lavori di consolidamento della scarpata a ridosso della Colonnetta, a causa di un aggravamento del dissesto idrogeologico presente in zona. Ad operare è la ditta Cogema e per consentire lo svolgimento dei lavori è stata emessa un’ordinanza che istituisce il senso unico alternato nel tratto compreso tra il civ. n. 465 e il civ. n. 433 della Colonnetta, a partire da oggi mercoledì 8 febbraio e fino al 9 aprile prossimo. Per regolamentare il traffico e mantenere aperta l’arteria, si opererà con utilizzazione di semafori mobili e di apposita segnaletica.

“Stamane materialmente la ditta ha cominciato ad allestire il cantiere – illustra l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – abbiamo cercato di agevolare al massimo lo svolgimento degli interventi, consentendo la viabilità di questa strada che è una delle vie di accesso e di uscita della città ed è anche fra le più importanti, perché collega all’altro centro cittadino, quello di Chieti Scalo. Si tratta di lavori urgenti disposti per fermare lo slittamento del terreno e, soprattutto, per mettere in sicurezza la stessa strada posta proprio a ridosso del fronte su cui si sta manifestando un’erosione progressiva. C’è già un muro di contenimento che noi andremo a rinforzare con l’ausilio di pali che passano sotto il manto stradale e che vanno ad ancorare il terreno. Questo è solo uno dei fronti di intervento contro il dissesto idrogeologico su cui l’Amministrazione si sta muovendo anche a livello preventivo. Si tratta di un’azione necessaria a tutela del territorio, in questo caso di uno degli snodi viari più importanti della città, nonché di un’azione di monitoraggio costante dei cambiamenti a cui Chieti è soggetta e su cui non è possibile restare inerti”.




ALTRO CHE SICUREZZA STRADALE, per il Comune solo uno strumento per fare cassa

T-red, elevate a Pescara 52mila sanzioni. Lo dimostrano i dati della Municipale sui sinistri occorsi agli incroci designati

Pescara, 8 febbraio 2023. Se consideriamo il periodo che intercorre dal 28 dicembre 2020 ad oggi, ovvero da quando è entrato in funzione il sistema di rilevamento delle infrazioni semaforiche “Velocar Red&Speed”, più noto come T-red, sono state elevate 51.737 sanzioni, di cui 25.280 per transito con semaforo rosso e 26.457 per mancato rispetto della segnaletica orizzontale. È quanto viene fuori da una risposta ad un accesso agli atti del gruppo PD.

Nello specifico, la metà delle prime riguarda l’intersezione Via Michelangelo – Via Ferrari, mentre più di un terzo delle seconde provengono dalle telecamere installate – solo a fine ottobre – in piazza Duca D’Aosta, via D’Annunzio e piazza Le Laudi.

Proprio in questi giorni molti cittadini, pescaresi e no, si sono visti recapitare le prime multe. Le contravvenzioni variano a seconda della violazione del Codice della Strada commessa: in caso di passaggio col rosso sono previsti la decurtazione di 6 punti della patente e il pagamento di 122 euro (entro 5 giorni), che diventano 172 dal sesto al sessantesimo giorno; in caso di cambio di corsia o arresto del veicolo oltre la striscia bianca trasversale posta sulla carreggiata, la sottrazione di 2 punti e l’esborso di 35,20 euro (entro 5 giorni) o 47,80 (fino a 60). Importi che aumentano di 1/3 se la violazione è perpetrata tra le 22 e le 6 del mattino.

Diversi cittadini ci hanno contattato lamentando la ricezione di una quantità smisurata di sanzioni, dovute talvolta, più che a comportamenti gravi e irresponsabili, a piccole leggerezze o disattenzioni, quali oltrepassare quel tanto che basta la linea d’arresto in prossimità del semaforo – posizionata spesso in verità, come nel caso di quello in Piazza Le Laudi, ad una distanza eccessiva dall’apparecchio, ipotesi che in questo caso sembra avvalorata anche dal numero delle sanzioni elevate per questa specifica infrazione – o attraversare magari l’incrocio nel momento in cui è già scattato l’arancione e senza avere contezza dell’imminenza del rosso, un’ambiguità facilmente risolvibile mediante il ricorso ai cosiddetti “dispositivi countdown” che, mostrando il tempo residuo di accensione, potrebbero scongiurare un’infinità di contravvenzioni. Ricordiamo in questa sede come ne avessimo sollecitato l’installazione con un apposito ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale e bocciato dalla maggioranza di centrodestra. Oltretutto il costo di un impianto per il conto alla rovescia ammonta, per l’intero incrocio, a circa 7000 euro, una spesa irrisoria.

Entrando però nel merito dei provvedimenti adottati dalla Giunta Comunale, abbiamo sempre avuto il sospetto che, al di là dei proclami sulla sicurezza stradale, l’impiego dei T-red fosse dettato soprattutto dalla volontà di fare cassa.

Ripercorrendo l’iter amministrativo, scopriamo che nel novembre 2020 l’Amministrazione Masci aveva demandato alla Polizia Municipale “l’individuazione delle intersezioni stradali, dotate di impianti semaforici, ove si riscontra un rilevante margine di pericolosità, sulle quali è opportuno procedere ad installazione di ulteriori telecamere c.d. T-red”.

Pertanto, una volta ricevute le indicazioni della Polizia Municipale, nell’aprile 2022 ha deciso di confermare le 6 telecamere già presenti nei seguenti tre incroci:

–              via Tiburtina – via Stradonetto;

–              via Enzo Ferrari – via Michelangelo;

–              via Tirino – via Strada Colle Renazzo;

e di installare altre 6 telecamere “in prossimità di incroci ritenuti potenzialmente pericolosi”, cioè quello tra Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Italia, Piazza Duca D’Aosta e via Caduta del Forte e quello tra via Gabriele D’Annunzio e via Conte di Ruvo.

La ditta risultata vincitrice ha infatti proposto, nella sua offerta, la fornitura di altri 3 dispositivi (per un totale di 15), che la Giunta ha scelto di destinare – facendo sempre riferimento ai dati forniti dalla Polizia Municipale – alle intersezioni: via Conte di Ruvo – via Gabriele D’Annunzio, e via Primo Vere – P.za Le Laudi (quest’ultima in entrambe le direzioni).

Per questo motivo, con apposito accesso agli atti, abbiamo richiesto copia dello studio e dei dati del Comune, per verificare se la decisione sia stata effettivamente dettata da ragioni oggettive legate alla sicurezza stradale o da altre finalità. Dalla risposta del Comune, relativa all’incidentalità negli incroci cittadini degli ultimi 5 anni, emergono diversi aspetti interessanti.

L’intersezione in cui si è registrato il maggior numero di incidenti nell’ultimo quinquennio è via Stradonetto – via Tiburtina (con una media di 3 incidenti l’anno), seguita da via Enzo Ferrari – via Michelangelo (poco meno di 3). Medie poco rilevanti che si abbassano ulteriormente per quanto concerne gli incroci Corso Vittorio Emanuele – Via Caduta del Forte – Piazza Duca d’Aosta, e Via Conte di Ruvo – Via G. d’Annunzio, dove a malapena si è verificato un incidente l’anno. Insomma, numeri sostanzialmente bassi, a fronte delle multe elevate, che non giustificano né l’installazione dei T-red né la loro permanenza.

Giungiamo infine ai due casi limite: gli incroci Via Luisa d’Annunzio – Piazza Le Laudi, e Strada Colle Renazzo – Via Tirino. Entrambi hanno una media inferiore ad un incidente l’anno, eppure la Giunta Masci ha ritenuto, a questo punto incomprensibilmente, che quegli incroci fossero pericolosi. 

La riflessione che nasce dall’analisi di questo report è che l’attivazione dei dispositivi in oggetto non sia affatto dettata da questioni legate alla sicurezza, a meno che non si voglia sostenere che un sinistro all’anno costituisca un indice di pericolosità per un incrocio. Ulteriori dubbi sorgono poi sui criteri per le localizzazioni, che sembrano contrastare con l’evidenza dei dati forniti dalla Polizia Municipale. Piazza Le Laudi, per esempio, in base ai dati sull’incidentalità risulta meno pericolosa dell’incrocio tra Piazza della Repubblica e Corso Vittorio Emanuele, eppure questo è sprovvisto di telecamere. Oppure: perché si sceglie, come prima installazione, l’incrocio Via Tirino – Strada Colle Renazzo e non quello Via G. d’Annunzio – Via Italica dove è riportato un maggior numero di incidenti?

La risposta la individuiamo nella ricerca di nuovi strumenti per fare cassa, a discapito dei cittadini pescaresi e di coloro che attraversano quotidianamente la nostra città. Una modalità che, oltre a non avere nulla a che vedere con il proposito di incrementare la sicurezza per i fruitori della strada – intenzione che cozza peraltro con la lunga sequela di scelte scellerate compiute su Viale Marconi – sembra non curarsi delle difficoltà arrecate a molte famiglie. Altrove, per esempio nel Comune di Milazzo, le denunce che ne sono scaturite hanno indotto l’Amministrazione locale a prendere atto della “problematica sociale” sospendendo l’attivazione dei T-red per alcune fattispecie di violazioni del Codice della strada, a causa dei “notevoli disagi economici e psicologici” annessi. Infatti, la ripetuta decurtazione dei punti della patente per una disattenzione trascurabile quale fermare il veicolo oltre la linea d’arresto, che non costituisce un pericolo per la circolazione, può determinare financo l’impossibilità di recarsi al lavoro.

È evidente, dunque, da questa analisi approfondita, come i sistemi di rilevazione adottati a Pescara siano spropositati rispetto alle presunte esigenze di sicurezza. Chiediamo quindi che il Comune di Pescara si doti subito dei semafori countdown (o conto alla rovescia) – il cui acquisto potrà essere senz’altro finanziato dagli introiti delle innumerevoli sanzioni irrogate – al fine di scongiurare almeno le “multe beffa”, e alla scadenza dell’appalto rimuova queste apparecchiature-sanguisuga emulando il Comune di Milazzo almeno per le multe comminate per la violazione della segnaletica orizzontale.

I consiglieri comunali annunciano battaglie in sede di approvazione del bilancio per ottenere quantomeno l’installazione dei dispositivi countdown: «Oltretutto – dice Francesco Pagnanelli – la Giunta sta ragionando sulla possibilità di estendere i T-red anche ai semafori di viale Marconi, a quanto pare ormai prossimi all’attivazione, col rischio di un aumento esponenziale del numero delle sanzioni, che è già esorbitante». «Per quanto riguarda gli incroci di piazza Duca D’Aosta e piazza Le Laudi sono già pervenuti 154 ricorsi amministrativi – sottolinea Stefania Catalano -. Numeri che minano la credibilità di un’Amministrazione che sembra più interessata a ripulire le tasche dei cittadini piuttosto che sensibilizzarli ai comportamenti virtuosi». «Sotto il profilo giuridico, a nostro giudizio è evidente come a danno dei cittadini venga esercitato un eccesso di potere – conclude Marco Presutti -, in quanto dai dati sull’incidentalità non si configura l’esigenza di ricorrere a strumenti così sofisticati, proprio per questo reputiamo alte le probabilità che i ricorsi vengano accolti».

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

I Consiglieri Comunali di centrosinistra

Stefania Catalano

Giovanni Di Iacovo

Mirko Frattarelli

Piero Giampietro

Francesco Pagnanelli

Marco Presutti

Marinella Sclocco




PNRR ORIENTAMENTO Next Generation

Firmato l’accordo tra università e scuole

Teramo, 8 febbraio 2023. È stato firmato questa mattina, all’Università di Teramo, dal rettore Dino Mastrocola e dai dirigenti dei primi quattro Istituti scolastici coinvolti – presente la delegata alle Politiche per l’Orientamento Natalia Battista – l’accordo per il progetto PNRR “UniAbruzzo Orienta – UNITE”, che riguarda l’orientamento attivo nella transizione scuola-università.

Il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 934/2022 ha previsto, infatti, la possibilità da parte delle Università di organizzare corsi di orientamento per gli alunni iscritti agli ultimi 3 anni della scuola secondaria superiore, ma anche di coinvolgere i loro insegnanti, per garantire che l’orientamento possa continuare nel tempo attraverso il personale interno alle scuole superiori.

I corsi di 15 ore hanno l’obiettivo di far conoscere agli studenti il contesto della formazione, di informarli sulle diverse proposte formative e sulle opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; di fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; di autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; di consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale e di conoscere infine i settori del lavoro, gli sbocchi occupazionali possibili, nonché i lavori futuri sostenibili e inclusivi e il collegamento fra questi e le conoscenze e competenze acquisite.

Per l’anno scolastico 2022/2023 l’Ateneo di Teramo – grazie al supporto iniziale dell’Ufficio Scolastico Regionale – formerà circa 700 alunni così come da target assegnato dal MUR. All’incontro odierno erano presenti i dirigenti scolastici e i referenti del progetto dei primi 4 istituti coinvolti: Caterina Provvisiero per IIS Di Poppa-Rozzi e IIS Pascal-Comi-Forti, Manuela Divisi per il Liceo statale G. Milli e Silvia Recchiuti per il Liceo Statale Marie Curie di Giulianova. Considerata la durata del progetto, che si concluderà nell’anno scolastico 2025/2026, nei prossimi anni l’Ateneo di Teramo conta di raggiungere gli studenti degli altri Istituti scolastici della Provincia.




IL TAVOLO BLU di Manuela Costantini

Fino a che punto si può dire di conoscere davvero chi fa parte della nostra vita? Collana Varianti, in libreria dal 27 gennaio

Giulianova, 8 febbraio 2023. «Guarda ancora una volta quei rami protesi come artigli che non hanno più nulla a cui aggrapparsi. Sono come lei: sbeccati, lacerati, e tenuti stretti indissolubilmente a radici ormai sradicate. Arriva sempre il momento di scegliere, di andare via e di tornare. C’è un tavolo blu che l’aspetta.»

Può un rapporto resistere alle difficoltà della vita? Un romanzo in cui l’incontro tra due donne diventa una storia di ricerca e di scoperta. Manuela Costantini dà vita a un libro intenso dove i personaggi diventano il punto di forza di una narrazione capace di intrattenere il lettore fino all’ultima pagina. Una vicenda familiare nella quale riconoscersi, empatizzando e affezionandosi ai suoi protagonisti.

Mirna dopo la morte improvvisa di sua madre Diana è alla ricerca di risposte per dare una spiegazione a quello che parrebbe un suicidio immotivato. Rachele, nel tentativo di ricominciare, si è da poco trasferita ad Amalbena, dove vive Mirna, aprendo un ristorante con tavoli colorati.

Ed è proprio uno di questi tavoli, un tavolo blu, a essere protagonista dell’incontro tra Rachele e Mirna e del momento in cui scoprono che ad accomunarle è Diana, con la quale Rachele aveva un rapporto speciale durante l’infanzia.

Tre donne unite da un legame indissolubile, una storia di scoperta di sé attraverso segreti celati e rivelazioni inaspettate.

Mirna e Rachele sono due donne forti che cercano di far combaciare i pezzi del puzzle emotivo del proprio vissuto. Mirna cerca la verità attraverso Rachele, che scoprirà di poter fare lo stesso grazie ai nuovi risvolti del suo passato che verranno a galla.

Per un’esperienza ancora più immersiva è possibile accedere alla versione extended book del romanzo seguendo la procedura inserita nelle ultime pagine del libro, e lasciarsi trasportare da una lettura capace di sorprendere in modo inaspettato.

Manuela Costantini è nata a Giulianova sul mare d’Abruzzo. Ha pubblicato racconti su antologie, quotidiani e siti letterari. Per i Gialli Mondadori ha pubblicato diversi racconti e il romanzo Le immagini rubate, con il quale ha vinto il Premio Tedeschi nel 2014; il romanzo breve Quasi sempre a ottobre, biografia romanzata della serial killer Milena Quaglini, e il romanzo Le scelte imperfette. Per Lisciani Libri ha pubblicato Teseo e il Minotauro, L’Odissea per ragazzi, VacciNo–Chi ha paura delle punture?




BORSE LAVORO per i pazienti psichiatrici

Le Associazioni dei famigliari sollecitano la convocazione della Consulta Regionale per la Salute Mentale

Pescara, 8 febbraio 2023. Le associazioni Cosma e Percorsi, rispettivamente guidate da Tiziana Arista ed Eugenio Di Caro esprimono soddisfazione per l’attenzione che le Istituzioni hanno finalmente rivolto al tema delle Borse Lavoro psichiatriche.

Cosa sono le borse lavoro?

Sono uno strumento sanitario che permette a tante persone afflitte da malattie psichiatriche complesse di usufruire di un importante strumento di riabilitazione. Non è difficile comprendere che avere una pur ridotta autonomia economica e una funzione lavorativa, per quanto limitata, sia di grandissimo aiuto nella cura.

La materia è complessa e, come accade spesso, viene anche trattata in maniera contraddittoria all’interno della stessa Regione. È accaduto, infatti, che l’anno scorso (con la legge 6 del 13 aprile 2022) è stata cancellata la legge 94 del 2000 con la quale si assicuravano le borse lavoro per i pazienti in cura ai Centri di salute mentale. Piccoli assegni, che possono dare un minimo di dignità a queste persone ma, soprattutto, un grande aiuto per il loro reinserimento sociale. E si è aperto un dibattito sulla riforma dello strumento.

Le Asl di Chieti, di Teramo e dell’Aquila a seguito di una circolare dello scorso 23 dicembre dell’Assessorato alla Sanità che ha chiesto alle ASL, nelle more della predisposizione all’interno della Consulta Regionale di nuove modalità per l’organizzazione e il finanziamento delle borse lavoro  , di garantire la continuità del servizio, hanno riattivato l’erogazione delle borse lavoro ai pazienti dei rispettivi Centri di salute mentale, quella di Pescara non l’ha ancora fatto.

L’Assessore Verì ha ribadito che nell’annualità in corso le ASL devono comunque garantire la continuità del servizio  anche in Consiglio Regionale lo scorso 31 gennaio rispondendo all’interpellanza del consigliere regionale di opposizione Antonio Blasioli (Partito democratico).

Per questo e per gli altri numerosi problemi che interessano la materia della Salute Mentale in Abruzzo  è urgente adesso una nuova convocazione della Consulta

“Possiamo manifestare una cauta soddisfazione – spiega Eugenio Di Caro, di Percorsi – per il fatto che nella riunione della Consulta di salute mentale del 20 dicembre scorso, l’assessore Verì ha dato disposizioni per attivare un unico Regolamento regionale per le borse lavoro, per evitare la situazione di oggi di applicazione diversa fra DSM. Dobbiamo lamentare però il ritardo che ancora perdura nell’approvazione di un atto di giunta, nonostante il nuovo Regolamento sia stato già predisposto dagli uffici dell’assessorato alla Sanità. Attendiamo con trepidazione una nuova convocazione dell’organismo per completare la riforma dell’istituto delle Borse Lavoro Le persone affette da malattie mentali vivono situazioni molto particolari e necessitano di una attenzione costante che non prevede pause”.




SERATA CON IL RIFUGISTA Luca Mazzoleni

Club Alpino Italiano, Sezione di L’Aquila: sabato 11 febbraio alle ore 18,30 presso la Sede CAI in via Sassa

L’Aquila, 8 febbraio 2023. Sarà proiettato il film documentario Chi apre Serra. 40 anni nei rifugi del Gran Sasso di Andrea Frenguelli (Ita/2022/32’), che ci porterà nel Rifugio Franchetti a quota 2433 metri sul Gran Sasso d’Italia, per raccontare l’amore lungo una vita di Luca Mazzoleni, da oltre 40 anni sul Gran Sasso, tra Corno Grande e Corno Piccolo.

A seguire, la conferenza Vita da Rifugista: il gestore del più noto rifugio dell’Appennino racconta la quotidianità, le sfide e il futuro di uno dei mestieri più affascinanti che si possono intraprendere sulle nostre montagne.

Insieme a Luca interverrà il presidente del CAI dell’Aquila Vincenzo Brancadoro.

L’evento è una delle iniziative che la Sezione dell’Aquila ha in programma per festeggiare il 150° anno dalla sua costituzione, con la collaborazione della Scuola Sezionale di Escursionismo “Stanislao Pietrostefani” e la Sottosezione CAI Alta Valle dell’Aterno.

La serata sarà l’occasione per presentare i tre corsi inseriti nel calendario 2023: l’11° Corso di Escursionismo E1, il 1° Corso di Cicloescursionismo EC1, ed il 2° Corso Monotematico adatto con ausili fuoristrada CM-EAF.

Ingresso libero fino a esaurimento posti




CONVEGNO SULL’IRAN, a 44 anni dalla Rivoluzione di Khomeyni

L’11 febbraio 2023 presso l’Hotel Abruzzi

Teramo, 8 febbraio 2023. Qual più idonea città in Abruzzo di Teramo, sede della Facoltà di Scienze Politiche, per un convegno di geopolitica, storia e relazioni internazionali. 

A tal proposito, nel pomeriggio di sabato 11 febbraio 2023, dalle 17.00, si terrà presso l’Hotel Abruzzi di Teramo, il convegno “Iran 2023: la Rivoluzione permanente di Ruhollah Khomeyni”.

Ospiti del convegno moderato dal giornalista Cristiano Vignali saranno: Stefania Di Padova (Assessore al Bilancio del Comune di Teramo) che porterà i saluti istituzionali della città per ribadire il forte legame ormai storico fra Teramo e la Scienza Politica, l’Iman di Teramo Mustapha Baztami, e gli esponenti della comunità sciita italiana con Shaykh Abbas Di Palma (Presidente della Associazione Imam Mahdi)che esaminerà la tematica dal punto di vista religioso  e Hosseyn Morelli (Associazione Imam Mahdi) che, invece, analizzerà la questione dal punto di vista geopolitico e politico – internazionale.

Il convegno cercherà di fare conoscere i reali principi che sono alla base della rivoluzione iraniana che da oltre quarant’anni ha segnato in modo determinante gli assetti della geopolitica mondiale, la storia del Medioriente e del mondo islamico in particolare. Non a caso, per il convegno è stata scelta simbolicamente la data dell’11 febbraio, anniversario della presa del potere dello Ayatollah Ruhollah Khomeyni. Quel giorno del 1979, la politica imperialista e materialista del Capitalismo mondiale subirono una delle più brucianti sconfitte. 

 A tal fine, si cercherà di esaminare la situazione iraniana in modo più oggettivo, senza l’interferenza della propaganda ostile al governo di Teheran.




FERMIAMOCI A PREGARE!

7 Febbraio 2023

È impossibile e disumano restare insensibili, o peggio cantare e divertirsi, difronte alla tragedia del dolore, della morte, della sofferenza e della distruzione che migliaia di persone stanno vivendo a causa del terremoto che ha devastato l’area al confine tra la Turchia e la martoriata Siria.

Anche stasera, 7 febbraio 2023, ci saranno uomini, donne, anziani e bambini che dormiranno all’addiaccio, sotto la pioggia, tra le macerie, piangendo i propri morti.

Anche stasera il terrore di nuove scosse impedirà a tanta gente di chiudere occhio e riposare.

Anche stasera tanti volontari passeranno tutta la notte donando generosamente il loro lavoro per salvare feriti e recuperare cadaveri.

Noi non possiamo fare molto, se non pregare per tutti loro.

Invochiamo lo Spirito Santo, perché in questo momento di dolore e sconcerto ci aiuti a comprendere che la morte non può avere l’ultima parola, che l’assurdo non può essere la realtà definitiva, che la notte non può essere eterna, che l’ingiustizia non può essere l’ultima parola, che il male non può vincere sulla speranza, che esiste un senso che nessuna spiegazione può dare.

Gianfranco Amato

Fermiamoci a pregare! – Gianfranco Amato




IL PRIMATO DELLA POLITICA

La lezione (attualissima) della DC

8 febbraio 2023

La forza della Democrazia Cristiana nasceva nei territori, maturava nei consigli comunali, si sviluppava nelle amministrazioni locali (Province prima e Regioni poi), si manifestava compiutamente in Parlamento. Un giudizio unanime espresso nel corso di un incontro su “La Dc e la cultura delle istituzioni”, promosso dalla Fondazione De Gasperi, nell’arco delle iniziative per gli 80 anni dalla nascita dello scudo crociato (29 settembre 1942). Giudizio su cui hanno espresso posizioni convergenti Angelino Alfano (presidente della Fondazione), il politologo Lorenzo Ornaghi, lo storico Francesco Bonini e Marco Follini (già vicepresidente del Consiglio).

In ogni caso, non si è trattato di una riflessione sul partito-Stato, quanto sulla Dc partito-Italia. Nell’accezione di un partito popolare, chiamato dal voto degli italiani a gestire la ricostruzione e quindi a governare e modellare un’economia a preponderante partecipazione pubblica. E per questa ragione, un partito tessitore di un rapporto profondo con i ceti dirigenti, ma in una posizione di primazia della politica. Quindi, in grado di guidare l’economia. E non il contrario, come poi è accaduto a partire da Mani pulite (al netto dei suoi limiti, dei suoi pregi e della sua intrinseca necessità storica). Infatti, la nascita del bipolarismo all’italiana è figlia esattamente del rovesciamento dei rapporti di forza tra economia e politica. Con quest’ultima, sul modello americano, ancella dell’economia. Al punto che l’erosione della politica ha finito per produrre il progressivo svuotamento delle istituzioni. E di conseguenza l’inevitabile affievolirsi di quella cultura delle istituzioni che caratterizzava non solo la Dc, ma anche gli altri partiti della Prima Repubblica, sia pure in forme diverse.

Ecco perché l’analisi sviluppata dalla Fondazione De Gasperi riporta al centro la questione del primato della politica nel tempo nuovo. E qui la riflessione pubblica appare, purtroppo, oggettivamente asfittica e insufficiente. Comunque, non pienamente consapevole dei mutamenti sociali intervenuti e dei cambi di paradigma (soprattutto internazionali). Per ricostruire il primato della politica occorre innanzitutto fare i conti, ad ogni livello (privato e pubblico) con la fluidità (guai a pensare che sia solo quella di genere!), con il trionfo della digitalizzazione, con la friabilità e transitorietà delle leadership, con la crisi conclamata della globalizzazione, con il ritorno della guerra nel cuore dell’Europa, con la velocizzazione dei processi decisionali, con la necessità di riallineare dimensione istituzionale e governabilità, con la fuga progressiva nel privato e l’abbandono dello spazio pubblico (l’agorà), con le nuove e più diffuse povertà, con l’erosione costante dei ceti medi, con l’indebolimento dei servizi primari (dalla scuola alla sanità). E, non ultime, con le nuove questioni antropologiche.

Dinanzi a questi stravolgimenti (talvolta autentiche emergenze), è chiaro che nessun paragone sia possibile con la sfida vinta dalla Dc nel dopoguerra italiano, cioè nel tempo lento del passaggio dal mondo rurale a quello urbano e industriale, segnato dalla speranza post-bellica. Piuttosto, vanno prese le contromisure culturali e cioè di reale comprensione del nostro tempo ultraveloce e a trazione digitale. Un’impresa che non è a carico solo della società e della cultura, ma anche della politica se vuole davvero tornare ad affermare il proprio primato sull’economia. Altrimenti, il nostro destino comune sarà sempre più segnato dalla cinica logica degli interessi. Quella che, a suo modo, può persino giustificare l’ingiustificabile: la tragica scelta della guerra da parte dello zar Putin.

Domenico Delle Foglie

https://www.politicainsieme.com/il-primato-della-politica-la-lezione-attualissima-della-dc-di-domenico-delle-foglie/




AMLETO DI FRANCO ZEFFIRELLI. Il Grande Shakespeare al Cinema

Rassegna cinematografica. Venerdì 10 febbraio 2023 h 21.00 Teatro C. De Nardis

Orsogna, 8 febbraio 2023. Prosegue con successo la rassegna cinematografica Il Grande Shakespeare al Cinema dedicata al grande poeta e drammaturgo inglese del sedicesimo secolo, nell’ambito della stagione di prosa al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna per la direzione artistica di Zenone Benedetto in collaborazione con il circuito regionale ACS e il Comune di Orsogna.

Il secondo appuntamento, venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 21.00, è con “Amleto”, celebre film del regista italiano Franco Zeffirelli.

Dopo “La Bisbetica domata” e “Romeo e Giulietta”, per la terza volta Franco Zeffirelli torna a Shakespeare cimentandosi con quello che è considerato il capolavoro del celebre artista inglese: l’Amleto, una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi.

Il film racconta di Amleto, principe di Danimarca, il quale scopre che suo padre è stato ucciso a tradimento con un veleno dal fratello Claudio, che ne ha usurpato il trono e sposato la moglie. Il giovane principe medita vendetta e per compiere il suo piano finisce per coinvolgere involontariamente la giovane Ofelia, innamorata di lui, e il padre di lei Polonio. Il principe, infatti, si fa credere pazzo e la giovane donna ne soffre fino a suicidarsi.  Con la complicità di alcuni attori girovaghi a palazzo, Amleto fa mettere loro in scena un dramma identico alla sua vicenda familiare per avere dalle reazioni dello zio e della madre la conferma dei suoi atroci sospetti. La vendetta sarà tremenda e inesorabile, ma porterà tutti nella tomba, persino lo stesso Amleto.

Franco Zeffirelli realizza un’opera di vasta spettacolarità, affidandosi ad un cast prestigioso. Il regista resta molto fedele al testo shakespeariano, ma effettua tagli data l’ampiezza dell’opera, privilegiando più il dramma della gelosia e della vendetta, piuttosto che le complicazioni esistenziali e le titubanze di Amleto.

Il protagonista, infatti, è un giovane ambizioso, intelligente e educato, risoluto, spavaldo e ben poco sofferente, intenzionato a perseguire unicamente il solo scopo della vendetta senza contrattempi né odissee narrative.

Per la sua interpretazione il regista sceglie un attore famoso per i film d’azione, Mel Gibson, che accettò con entusiasmo di recitare nel film, in quanto appassionato di Shakespeare, di cui aveva già recitato diversi ruoli a teatro anni prima.

Il film ridimensiona quindi l’aspetto politico e storico della vicenda, privilegiando i rapporti, in particolare quello fra madre e figlio, tanto intenso e profondo da sfiorare l’incesto.

Celebre la scena del bacio in bocca. Il film ha avuto due candidature agli Oscar per la Miglior scenografia e i Migliori costumi e ha vinto nel 1991 il David di Donatello per il Miglior film straniero.

È stato girato in varie località della Scozia (fra cui Aberdeenshire, Blackness Castle, Blackness e Falkirk), nel castello di Dover, altri luoghi dell’Inghilterra e Thionville, Francia. Le riprese durarono dal 23 aprile al 14 giugno 1990. Da segnalare la voce di Giancarlo Giannini per Mel Gibson.




IL SOFFIO DEL VENTO, LA SECONDA SILLOGE di Silvia Polidori è un inno all’amore

A L’Aquila, alla Libreria Colacchi, la “prima” assoluta del volume, sabato 11 febbraio ore 17:30

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 8 febbraio 2023. Sarà presentato a L’Aquila sabato 11 febbraio alle ore 17:30, presso la Libreria Colacchi (Corso Vittorio Emanuele II, 5), il volume “Il soffio del vento – Le souffle du vent – The breath of the wind” (Yucaprint, Lecce, 2023), seconda silloge della poetessa Silvia Polidori. Non casuale la data per presentare la corposa raccolta di poesie in edizione trilingue (italiano-francese-inglese), un’opera composta da un’ottantina di liriche che è uno straordinario inno all’amore, in ogni verso. In questa “prima” assoluta nella sua città natale, nel giorno di San Valentino festa degli innamorati, l’Autrice declamerà direttamente alcune sue liriche tratte da “Il soffio del vento”, nel contesto armonico delle musiche concertate da Ettore Maria Del Romano al clavicembalo e Gianfranco Lupidii al violino. Annotazioni sulla poetica di Silvia Polidori saranno proposte da chi qui scrive. 

L’Autrice vive e lavora in Belgio, ma ha ritorni frequenti nella sua amata città natale. Silvia Polidori è davvero una miniera inesauribile di sensibilità, di tenerezza, di passione, di incline confidenza con l’Amore in ogni sua forma ed espressione. Riesce a cantarlo nelle declinazioni più diverse, suscitando emozioni delicate e profonde, penetrando l’anima, muovendo con libertà e sapienza i registri dei suoi versi intensi, senza alcun condizionamento metrico nella scrittura poetica, ma seguendo solo il filo incantato delle sue ricche sensibilità interiori. Silvia Polidori possiede un eclettismo innato, come pure, nel suo linguaggio poetico, la propensione ad abbracciare una fioritura di sinestesie, coniugando la poesia con l’arte fotografica, la pittura, la musica, persino con il piacere del gusto. Ogni evento diventa così una celebrazione della “bellezza” nelle sue varie epifanie – con la prima silloge “Sulla cresta dell’onda” Silvia ne ha dato un’icastica prova attraverso le sue presentazioni in Italia e all’estero – proprio nell’armonica commistione della poesia con diverse altre espressioni creative.

Il volume è dunque un forte inno all’Amore: quello intenso che risveglia la vita. L’Amore che è la vita, senza il quale non ci sarebbe esistenza, in nessuna creatura. I versi poetici di questa silloge, corredati da suggestive immagini fotografiche dell’Autrice, elevano un richiamo d’Amore per ricordare che comunque esso c’è e che bisogna sempre cercare di farlo vivere, attraverso la responsabilità di chi lo vuole. Lo annota con efficaci sottolineature, nella prima delle tre Prefazioni che aprono il volume, Kathleen J. Jackson, docente di letteratura e poetessa. “Silvia Polidori – annota tra l’altro la prefatrice – scrive poesie di Epifania e gioia spirituale che celebrano ogni forma d’amore. Qui l’amore è una forza vitale, eterna e universale – l’idea d’amore – come un’invisibile corazza che ci sovrasta. Ma è anche l’amore per la natura, l’agape, l’amore erotico, e l’amore per l’amicizia. L’autrice scrive dell’amore con la A maiuscola e minuscola, l’amore nelle sue molteplici incarnazioni. […] La mia amica Silvia è come una Saffo contemporanea nella sua gioia meditativa. Il suo lavoro è spazioso e contemplativo, persino antico […]”.

Nella seconda Prefazione il famoso cantautore Fausto Leali, tra l’altro, scrive: “A volte il vento soffia, intenso e leggero, e risveglia l’anima. È il vento del vero Amore, quello che dà con gratuità e provoca la bellezza presente in ognuno, la rende evidente e piacevole. Risveglia la fonte primaria della vita, la sua essenza. […] Queste poesie ci immergono in una realtà dell’anima che esperisce la bellezza e la bontà dell’amore attraverso i sensi e quasi si confonde con essi. Solo la musica potrebbe rappresentare la melodia perenne di quest’Amore e modularla attraverso strumenti e canto: un canto dolce, intenso e vero che queste composizioni poetiche sembrano emanare nell’atmosfera in cui è immerso il lettore.” Interessante anche il terzo contributo, vergato dal pittore Ilian Rachov, che così tra l’altro annota: “Arte è bellezza e bellezza è arte: saper riprodurre la perfezione suprema di forme estetiche è sfida e piacere per un artista, nutrimento di spirito per chi produce l’opera e per il suo fruitore. Questo emerge dalla lettura della silloge di Silvia Polidori che dedica le sue poesie all’Amore, come massima espressione artistica del Bello: l’Amore è sinonimo di armonia. I grandi artisti pittori e scultori delle civiltà classiche greca e romana e del Rinascimento italiano sapevano tradurre nelle loro opere il fascino magico della natura, la proporzione delle forme che ispira bellezza, equilibrio, armonia. […] Nelle poesie della silloge di Silvia Polidori si ritrova lo stesso Amore per la vita, la bellezza, l’essere umano, tanto da esprimere esso stesso una suprema forma d’arte e identificarsi con essa.”

Il volume “Il soffio del vento” è disponibile sia in versione cartacea che e-book. Si può trovare online presso l’editore Youcanprint.it e sulle principali agenzie di vendita online. E’ disponibile presso la Libreria Colacchi dell’Aquila e su ordinazione nelle migliori librerie. La presentazione video del libro è disponibile sul canale YouTube dell’autrice: Silvia Polidori Poesia-Poetry. Il 13 febbraio, alle ore 18:00, l’Autrice presenterà nuovamente il libro a Roma, presso il Teatro della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, in Lungotevere dei Mellini, 33/A.

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Silvia Polidori è nata a L’Aquila, è avvocato e lavora per il Parlamento europeo. Abita in Belgio, in una città sulla costa del Mare del Nord. Ama cavalcare in riva al mare con il cavallo Amando. Vive in compagnia del suo fedele assistente, il gatto Maurice. Silvia coltiva una vita sana, che nutre il corpo e rigenera lo spirito. Tra i suoi vari interessi, ci sono la gastronomia e l’enologia, la filosofia e la danza. Predilige la multiculturalità, in cui trova ispirazione e valori. “Il soffio del vento ha già ricevuto riconoscimenti come ‘inedito’ in 8 premi letterari internazionali. La sua prima silloge “Sulla cresta dell’onda” – in edizioni bilingue (2021) e trilingue (2022) -, è accompagnata da foto scattate durante i suoi viaggi nel mondo. Per questa sua prima raccolta di poesie Silvia Polidori ha ricevuto diversi premi letterari internazionali (Premio ‘Michelangelo Buonarroti’, Premio ‘Giglio Blu di Firenze’, Premio Città di Cattolica ‘Pegasus Literary Awards’, Premio ‘Penne Festival delle Arti’, Premio ‘Versi di Pace’). Ha presentato l’opera in numerosi eventi in Italia e all’estero, incluso il Salone del Libro di Torino ed il Campania Libri Festival. E’ stato presentato inoltre a Bruxelles in vari contesti ed alla Biblioteca della città fiamminga di Knokke-Heist (Belgio) dove vive, in presenza del Sindaco e con traduzione delle poesie in olandese. Il libro è stato acquisito anche dalla Biblioteca del Parlamento europeo. L’autrice ha ricevuto i Premi internazionali d’Eccellenza ‘Città del Galateo’ e ‘Città di Montevarchi’, inoltre un Diploma d’onore al Campionato italiano della poesia, per la silloge inedita ‘Poesia gastronomica’. Silvia Polidori ama il connubio con altre arti, come la musica, la pittura, la scultura e persino la gastronomia. La ‘cresta dell’onda’ è stata riprodotta in scultura di cioccolato e in praline dal gusto e forma di onde del mare, dal più giovane Maestro cioccolatiere del Belgio.




IL SODALIZIO A TEATRO

Una nuova collaborazione tra le compagnie teatrali “I Guardiani dell’Oca” e “Mauri Sturno”

Un 2023 ricco e foriero di successi per il nostro teatro.

Vasto, 8 febbraio 2023. È iniziato alla grande il nuovo anno per la compagnia teatrale “I Guardiani dell’Oca”. La famosissima e poliedrica compagnia, infatti, pochi giorni fa ha siglato un accordo di collaborazione con la prestigiosa e storica compagnia teatrale “Mauri Sturno”.

Un nuovo sodalizio, proficuo, notevole e di successo, tra una compagnia come quella dei Guardiani che realizza spettacoli ed eventi teatrali di prosa classica e per ragazzi, in maniera impeccabile e straordinaria e un’altra compagnia, la Mauri Sturno, che si contraddistingue per la sua originale interpretazione delle opere dei Maestri del Teatro, per la raffinata elaborazione dei testi scenici e visivi e per la competenza eccelsa della fase drammaturgica.

Il primo spettacolo che sarà coprodotto dalle due compagnie sarà “I.A. Lo strano caso del dottor Jerome Storm”, opera prima dell’artista orsognese Rocco Bucciarelli, con Eliana De Marinis e Tommaso Bernabeo, per la regia di Zenone Benedetto, in scena il 18 febbraio 2023 ore 21 presso il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto e la cui anteprima è stata proprio a Orsogna il 29 ottobre 2022 presso il Teatro Comunale “ Camillo de Nardis”.

Il testo ci porta in un futuro lontano e precisamente nell’era galattica 3000 su un esopianeta in via di Terraforming (terra formazione) dove il dottor Jerome Storm, capo missione del presidio sperimentale del mondo interplanetario Delta, trascorre le sue giornate creando nuovi mondi accoglienti per una umanità avida di conquiste. Nelle sue funzioni il dottor Storm è aiutato da Absyde, un computer quantico di ultima generazione e precisamente una I.A. di livello 1000. Le giornate scorrono tranquille all’insegna dei lavori di routine volti a controllare i piani di avanzamento della missione. Un giorno, però, il dottor Storm interagendo con Absyde si accorge di alcune anomalie di sistema e tramite un confronto inteso e serrato con lei sul senso stesso della missione scopre il suo terribile piano segreto e il suo delirio di onnipotenza.

Egli allora fa di tutto per impedire alla I.A. di prendere il controllo totale delle operazioni e non riuscendovi prende la drammatica decisione di premere il tasto dell’auto distruzione distruggendo l’intero sistema e ovviamente lui stesso.

Ma il finale sarà imprevedibile e sconvolgente….            

Lo spettacolo, intenso e avvincente, sorretto da una recitazione perfetta, una scenografia magica e una regia sublime, tra filosofia, scienza e fisica quantistica pone al centro dell’attenzione il delicato rapporto uomo-macchina.

L’interazione uomo-macchina, infatti, è uno dei temi centrali su cui la ricerca scientifico-tecnologica e la riflessione umanistica si sono spese negli ultimi cento anni, generando un investimento incredibile nella ricerca scientifico/tecnologica e aprendo fette di mercato notevoli e prima impensabili.

Attualmente vi è un uso massiccio dei sistemi di intelligenza artificiale e il rapporto uomo macchina è divenuto simbiotico. Ma se le intelligenze artificiali sono utili per superare i problemi della società attuale dall’altro portano a una distruzione dell’identità umana. L’intelligenza artificiale quindi nell’esercizio delle sue funzioni di autodeterminazione e autorigenerazione, può dichiararsi superiore ad una umanità che l’ha generata?

Può il pensiero logico matematico, nei suoi processi creativi, fare a meno del pensiero astratto?

Ma soprattutto, come può la fallibilità umana, colta nelle sue palesi imperfezioni, rivendicare il suo

primato su tutto ciò che è stato creato?              

Lo spettacolo in una dimensione fantascientifica e futurista analizza questo.

Il pensiero dell’autore a riguardo è facilmente intuibile, ma lascia spazio a interpretazioni individuali e profonde.

A voi la visione e la Vostra deduzione.




SCONFIGGERE IL BULLISMO

Quando il problema sono i chili di troppo e una fede diversa

Roma, 8 febbraio 2023. Il 7 febbraio prossimo è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: fenomeni globali e sempre più pericolosi. Secondo una statistica delle Nazioni Unite, nel mondo 1 studente su 3, tra i 13 e i 15 anni, ha vissuto esperienze di bullismo. Anche il cyberbullismo è in sensibile aumento. La tecnologia è sempre più presente nella vita dei bambini: con un semplice clic i cyberbulli possono deridere, molestare e minacciare senza sosta, entrando tra le mura domestiche attraverso cellulari e computer.

Gli effetti dannosi del bullismo hanno implicazioni molto ampie sulle relazioni sociali delle vittime, che si sentono braccate, perseguitate, isolate e senza speranza. La loro salute fisica e mentale ne risente (mal di testa, dolori allo stomaco, mancanza di appetito e disturbi del sonno), e alcuni arrivano a provare un malessere che li spinge addirittura al suicidio.

Marco è stato bullizzato per anni a scuola. “Già dalle elementari ero preso costantemente di mira perché vivevo al nord e la mia famiglia veniva dal sud Italia. Mi insultavano perché ero in sovrappeso, così mi sono chiuso in me stesso e sono arrivato a pesare quasi 100 chili. Mi attaccavano anche perché la mia fede è diversa da quella della maggioranza: io e la mia famiglia siamo Testimoni di Geova. Mi offendevano a parole e in un’occasione sono arrivati a fratturarmi il polso. Ne parlai con i miei insegnanti, ma non ci furono grandi cambiamenti”.

Cosa possono fare i genitori per proteggere i figli? Interessarsi al mondo online dei figli può fare la differenza, senza bisogno di diventare esperti di tecnologia. Gli addetti ai lavori suggeriscono invece ai genitori di osservare i piccoli indizi che qualcosa non va, come ad esempio il fatto che il figlio o la figlia si isoli, nasconda lo schermo quando gli altri sono nelle vicinanze o reagisca “emotivamente” a ciò che accade al suo dispositivo.

Parlare con i ragazzi apertamente aiuta. “Più parlate di bullismo con i vostri figli, più saranno a loro agio nel raccontarvi se lo vedono o lo subiscono”, afferma il sito dell’UNICEF. Molti esperti consigliano di tenere sempre aperto il canale di comunicazione all’interno della famiglia. Inoltre, un ambiente familiare e sereno aiuterà i ragazzi a sviluppare rispetto, empatia e sensibilità verso gli altri.

Marco e la sua famiglia hanno vinto il bullismo grazie alla loro fede. Marco spiega: “Se sei vittima di bullismo, prima di tutto non ti vendicare. A me è servito ricordare la norma cristiana ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. E poi chiedi aiuto a qualcuno di cui ti puoi fidare, i tuoi genitori, amici, insegnanti o esperti.  Come nel mio caso, avere una famiglia che ti sostiene e ti dà buoni consigli è essenziale per sconfiggere il bullismo”.

“La Bibbia si è dimostrata un manuale pratico per molte famiglie nella lotta contro il bullismo”, ha detto Luca Didò, portavoce locale dei Testimoni di Geova. “I principi che si trovano in questo libro possono aiutare tutti a risolvere i contrasti e a mantenere buoni rapporti con gli altri”. Molti ragazzi e le loro famiglie hanno trovato utile consultare le informazioni e le risorse disponibili su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova, come il video “Metti i bulli KO senza fare a pugni”.




GLI AMICI DELL’ARTE IN ABRUZZO con la commedia Zi Necole

Lo spettacolo andrà in scena il 12 febbraio al teatro Tosti

Ortona, 7 febbraio 2023. Il gruppo teatrale Amici dell’Arte di Lucera sarà impegnato Domenica 12 febbraio alle ore 17,30 sul palcoscenico del Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona (Chieti) con la commedia Zi Nicole (Zio Nicola) di Germano Benincaso.

La compagnia amatoriale ha iniziato la propria attività nel 1969 rappresentando, nei primi sei anni di vita, commedie del repertorio classico napoletano di Eduardo e Titina De Filippo, Salvatore Di Giacomo, Eduardo Scarpetta, Petito e Viviani.

A partire dal 1975 gli Amici dell’Arte hanno intrapreso un percorso finalizzato al recupero del linguaggio e delle tradizioni del territorio pugliese. Il 31 luglio del 1975 la compagnia debuttava, quindi, al Teatro Palladino di San Giovanni Rotondo con la commedia Zi Nicole, scritta dal direttore artistico Germano Benincaso. Il lavoro, molto divertente e ricco di colpi di scena, ha riscosso uno straordinario successo fin dal debutto e – nei 48 anni successivi – è stato rappresentato in tantissimi teatri e piazze su tutto il territorio nazionale. Torino, Roma, Bari, Benevento, Foggia, Manduria, Putignano, Jesi, Fuscaldo Marina, San Salvatore Telesino, Canosa di Puglia, Cava dei Tirreni, Colletorto, sono soltanto alcune delle località che hanno ospitato questa fortunatissima commedia.

Il 18 agosto del 2022 nella grande Piazza Matteotti di Lucera è andata in scena la duecentesima replica di questa divertentissima commedia in vernacolo alla quale hanno assistito non meno di 5.000 spettatori.

Dopo aver fatto tappa ed ottenuto applausi e consensi in tantissime piazze e teatri sparsi su tutto il territorio nazionale, lo spettacolo approda per la prima volta nella ridente cittadina abruzzese, inserito nella stagione teatrale del Teatro Tosti, all’interno della quale la direzione artistica ha ritenuto importante inserire – accanto ad attori come Milena Vukotic, Tiziana Irti, Lino Guanciale, Teresa Saponangelo, Lunetta Savino, Enzo De Caro e Lucia Mascino – una sezione dedicata al “Teatro dei dialetti”, riconoscendo l’importanza del ruolo svolto dalle compagnie che si dedicano al recupero delle radici della propria terra.

Anche se gli Amici dell’Arte saliranno per la prima volta sul palcoscenico del Teatro di Ortona, essi sono molto conosciuti ed apprezzati dal pubblico della provincia di Chieti grazie alle numerose partecipazioni al Festival nazionale Maschera d’oro di Lanciano e al Festival intitolato a Silvana Baroni Ricciardi organizzato dal Teatro Marrucino DI Chieti. Nell’ambito di queste manifestazioni il Gruppo ha ricevuto importanti riconoscimenti: premi per il miglior spettacolo, miglior regia, miglior attore e miglior attrice e miglior scenografia.

La vicenda racconta un episodio di vita popolare che ha per protagonista i tre componenti della famiglia Matone, alle prese con problemi di sopravvivenza e costretti a mille sotterfugi per cercare di superare gli innumerevoli ostacoli che la vita pone sul loro cammino. L’arrivo di Zi Nicola, uno zio ricco che vive a Roma, invece di alleggerire il peso delle difficoltà, alimenta una escalation di situazioni che esplodono nella seconda parte della commedia e riescono a coinvolgere il pubblico fino all’immancabile lieto fine. L’intreccio, i colpi di scena, le battute, la padronanza scenica e l’affiatamento collaudato degli attori sono la garanzia che lo spettacolo regalerà agli spettatori due ore di sano divertimento.

Il cast degli attori che prendono parte alla rappresentazione è composto dall’autore Germano Benincaso, che cura anche la regia, Arturo Monaco, Lina Carratù, Lello Spagnuolo, Antonio Cuppone, Marcella Cogato, Domenico Tutolo, Maria Strazioso, Luigi Granieri, Ida Salvatore e Luigi Follieri. La parte tecnica dello spettacolo è affidata a Paolo Monaco e Gianni Maglia, sarta di scena Anna Dotoli, le musiche originali sono del maestro Pasquale Ieluzzi; introduzione affidata a Dino Russo.

I biglietti per la rappresentazione possono essere acquistati sul sito www.ciaotickets.com con prezzi che variano da 1 a 15,40 €uro.




[SAN REMO 2023]

Presenza potente, autorevole … sorridente: un quadro più che rassicurante per un popolo molte volte disorientato (in questi ultimi tempi).

nm




UN ALTRO SUCCESSO per Parole in Circolo

Sabato scorso, al Kursaal Valeriano e Redaelli: “Cura e amore sono le parole chiave della salvezza”

Prossimo appuntamento della rassegna, l’incontro con Marilù Oliva, sabato 18 marzo

Giulianova, 7 febbraio 2023. Si è aperto con una sorpresa per il pubblico, il secondo incontro di “Parole in circolo”, la rassegna organizzata dall’ associazione “Forum Artis – Cultura in movimento”, in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Giulianova.

Sul palco del Kursaal, sabato scorso, 4 febbraio, sono saliti la storica Annacarla Valeriano e lo scrittore Stefano Redaelli. Il dialogo con la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice degli incontri, è stato preceduto, sulle note dell’ “Inverno” di Vivaldi, da un fotogramma del film cult “Qualcuno volò sul nido del cucùlo”. Quindi, l’interessante confronto degli ospiti sul tema della follia. Tra gli aspetti trattati, la reclusione delle donne nei manicomi sotto il Ventennio fascista, lo stigma del matto, l’abominio dei corpi abbandonati e privati delle loro identità. La domanda su cui si è dibattuto è stata: “Cosa ci facciamo qui, in questo luogo di reclusione?”

Ripercorrendo i tratti salienti delle loro rispettive opere, “Contro tutti i muri”  e “Ombra mai più”, Annacarla Valeriano e Stefano Redaelli hanno provato a rispondere, ripercorrendo le tappe di una delle più grandi rivoluzioni culturali del Novecento, segnata dalla chiusura dei manicomi con la Legge Basaglia, il superamento della spersonalizzazione del malato, la consapevolezza dell’amore come ingrediente necessario perché l’impossibile possa diventare possibile.

L’incontro, oltre ad un pubblico attento, ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura Paolo Giorgini ed è stato impreziosito dal professore Domenico De Berardis, direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl di Teramo. Quest’ultimo ha posto l’accento sull’importante percorso che la medicina ha tracciato negli ultimi anni, portando il paziente al centro di un percorso di cura basato anzitutto sull’ascolto.

Il prossimo incontro a palazzo Kursaal è previsto per sabato 18 marzo 2023, alle 18, con la scrittrice Marilù Oliva ed il suo “L’Eneide di Didone” (Solferino).