FIAB TERAMO ADERISCE ALLO SCIOPERO globale per il clima

Scrive una lettera a tutti i dirigenti scolastici della Provincia

Teramo, 1° marzo 2023. Con una lettera volta a sensibilizzare tutti i dirigenti scolastici e gli insegnanti della Provincia di Teramo sulle tematiche ambientali in generale ed in particolare sulle tematiche che da anni sono a cuore di tutte le associazioni aderenti a FIAB, il presidente Gianni Di Francesco, nell’aderire allo sciopero globale per il clima il clima indetto per il 3 marzo 2023, si è così a loro rivolto:

Gentili Dirigenti,

                la FIAB, fin dalla sua nascita, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico silenzioso, salutare, rispettoso dell’ambiente e delle città con progetti e interventi rivolti ai più giovani come la manifestazione nazionale Bimbimbici che ogni anno si svolge in moltissime città italiane e che moltissimi comuni hanno fatto propria. FIAB, inoltre, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria, promuove, a livello nazionale, il Pedibus e i Bicibus, con i genitori delle Scuole dell’Infanzia e con gli alunni delle Primarie, per salvaguardare la salute e la qualità dell’aria utilizzando la bicicletta come mezzo ideale per i brevi tragitti casa-scuola. 

                Proprio in questa ottica di storica missione volta a sensibilizzare le giovani generazioni ad una tutela dell’ambiente che anche FIAB Teramo ha voluto aderire allo Sciopero Globale per il Clima indetto da Fridays For Future internazionale che si terrà il 3 Marzo 2023 facendo nostri i contenuti della lettera a voi indirizzata e che alleghiamo.

                Chiediamo quindi la collaborazione dei Dirigenti e degli insegnanti alla diffusione dei principi di salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso gli strumenti che le norme nazionali hanno fornito con l’istituzione della figura dei mobility manager scolastici coinvolgendoli in tutte le iniziative nei vostri istituti finalizzate alla riduzione del traffico motorizzato nelle città e soprattutto davanti alle scuole.

                Chiediamo inoltre che nelle scuole vengano promossi eventi volti alla diffusione dell’uso della bicicletta con interventi che possono essere i più vari: da una gita in bicicletta, ad un’iniziativa di bicibus, fino alla creazione di un cicloparcheggio nel cortile della scuola o la predisposizione di un vademecum di semplici regole per muoversi in bicicletta in sella alle due ruote a pedali.

FIAB Teramo




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

L’Università de L’Aquila ospita convegno su sport e disabilità

L’Aquila, 1° marzo 2023. Si intitola “Sport, disabilità e donna” ed è il convegno organizzato dal dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologie (DISCAB) dell’Università dell’Aquila, in collaborazione con la sedete territoriale abruzzese di Sport e Salute, società pubblica che si occupa della promozione dello sport di base, che si terrà mercoledì 8 marzo, Giornata internazionale della donna, a partire dalle 17:00, nell’aula magna “A. Clementi” del Dipartimento di Scienze umane (viale Nizza 14, L’Aquila).

A presentare l’evento, in conferenza stampa, il rettore UnivAQ Edoardo Alesse;  il professor Alessandro Vaccarelli, docente di Pedagogia generale e sociale al dipartimento di Scienze umane e prorettore delegato di ateneo per la disabilità; la professoressa Maria Giulia Vinciguerra, docente di Metodi e didattiche delle attività sportive al DISCAB; Domenico Scognamiglio, segretario regionale di Sport e Salute S.p.a. Abruzzo; Paola Aromatario, in rappresentanza del Comitato italiano paralimpico.

Sarà un’occasione per parlare della donna da un punto di vista differente dai soliti stereotipi che, nel tempo, hanno commercializzato e banalizzato una ricorrenza che ha radici in una storia di donne che hanno perso la vita sul posto di lavoro” spiega la professoressa Vinciguerra “Il convegno ha la finalità di far risaltare l’inclusione e la ricchezza del ruolo della donna disabile nello sport e nella vita. Sarà posto l’accento sullo sport come veicolo per promuovere l’empowerment di donne e ragazze contro gli stereotipi e le discriminazioni di genere, e, ancora di più, di quelle donne e quelle ragazze che devono difendersi, anche a causa delle loro difficoltà o disabilità”.

Il convegno, moderato dalla giornalista Angela Ciano, vedrà la partecipazione delle atlete paralimpiche abruzzesi Paola Protopapa – canottiera e velista italiana, detentrice di quattro titoli italiani, una medaglia d’oro agli europei indoor di Amsterdam 2006 di un oro paralimpico a Pechino 2008, nonché primo atleta al mondo a partecipare a tre olimpiadi e in tre discipline diverse – e Ilenia Colanero, campionessa mondiale di apnea categoria disabili, nonché di atlete di società sportive che operano sul territorio.

“Questi argomenti” spiega ancora la professoressa Vinciguerra “saranno coniugati con il concetto di disabilità e di inclusione riportati nel mondo dello sport al femminile, ponendo particolare rilievo come, attraverso lo sport, sia possibile acquistare consapevolezza delle proprie capacità, imparare a comunicare con gli altri, argomentare le idee, sperimentare in prima persona sentimenti e stati d’animo come l’autoefficacia, la competenza e l’autonomia, fattori determinanti per costruire un’esperienza di pensiero positiva, smuovendo quelle dinamiche stagnanti che impediscono il cambiamento”.




UN CONVEGNO NAZIONALE sullo sport per l’Anno Berardiano

Venerdì 3 marzo dalle 9:30 alle 12:30 presso l’Aula Conferenze del Polo Didattico D’Annunzio dell’Università di Teramo. Tra i relatori Fabrizia D’Ottavio e Sergio Brio

Teramo, 1° marzo 2023Un nuovo umanesimo dello sport: un patto educativo e culturale: è il titolo del convegno nazionale promosso, per venerdì 3 marzo, nell’ambito delle iniziative dell’Anno Berardiano, da Diocesi di Teramo-Atri e Università degli Studi di Teramo, con il patrocinio di Sport e Salute. All’iniziativa collabora il CSI Teramo nell’ambito delle azioni promosse dal progetto GINS.

Moderati dalla giornalista di Raisport Simona Rolandi, dopo i saluti del Rettore Dino Mastrocola e del Vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, si alterneranno presso la Sala Conferenze del Polo didattico d’Annunzio gli interventi di esponenti sportivi nazionali e locali con alcuni docenti dell’ateneo teramano.

Nel panel spiccano i nomi dell’olimpionica della ginnastica ritmica Fabrizia D’Ottavio, dell’ex calciatore e commentatore radiotelevisivo Sergio Brio, di Daniele Pasquini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e membro del Pontificio Consiglio della Cultura, del direttore dell’Ufficio Sport della Diocesi, del presidente del CSI Teramo Angelo De Marcellis e dei professori di UniTe Cristina Dalla Villa, Anna Di Giandomenico e Luigi Mastrangelo a cui saranno affidate le conclusioni.

Analizzando il fenomeno sportivo nella sua evoluzione storica e calandolo nel clima e nelle difficoltà di questa epoca, la genesi di questo Convegno pone degli interrogativi sulla necessità di un tanto evocato nuovo Umanesimo dello sport, cercando di comprendere come le caratteristiche storiche, l’attualità socio-politica e i recenti fatti di cronaca che lo riguardano possono essere lo stimolo a favore di un vero cambiamento, per generare quel legame interdisciplinare da riversare in forme di governo dello sport che pongano al centro la persona umana nella sua interezza psichica e fisica. L’evento è aperto alla cittadinanza.




PARI OPPORTUNITÀ, si è insediato il nuovo CPO dell’Ordine

Confermata presidente Diana Giuliani, del comitato fanno parte altri sei componenti tra avvocate e avvocati

Teramo, 1° marzo 2023. Ieri pomeriggio si è insediato il nuovo Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Teramo. Ne fanno parte sette membri tra avvocate e avvocati, che resteranno in carica quattro anni: Diana Giuliani (presidente), che prosegue dunque nell’incarico precedentemente svolto, Paolo D’Erasmo (vicepresidente), Federica Benguardato (segretaria/tesoriera), Iole Di Bonifacio, Francesca Pizii, Adele Mazzocchitti e Massimo Tiberio.

Il CPO dell’Ordine degli Avvocati di Teramo ha, da gennaio, un nuovo regolamento (consultabile sul sito dell’Ordine). Tra le sue funzioni, c’è quella di proporre, anche tramite il Consiglio dell’Ordine, interventi volti ad assicurare una reale parità tra uomo e donna e tra tutte le iscritte e gli iscritti.

«Sono molto soddisfatta del risultato delle elezioni ed entusiasta del nuovo gruppo che si è creato. Siamo pronte e pronti a continuare il lavoro fatto sin ora, quali garanti dei diritti di parità e non discriminazione», dichiara la presidente Giuliani.




1° MARZO 2023 scompare Gilberto Malvestuto

Presidente onorario della fondazione Brigata Maiella

Sulmona, 1° marzo 2023. Si parla spesso di dovere della memoria. Scompare oggi uno degli ultimi baluardi della memoria della storia resistenziale abruzzese e non solo. Gilberto Malvestuto, 102 anni il prossimo 17 aprile (1921-2023). Era l’ultimo ufficiale in vita della Brigata Maiella.

Primo di sette figli, adolescente a Sulmona negli anni ’30, si è arruolato volontario nel Gruppo Patrioti della Maiella a Recanti, venendo assegnato alla Compagnia pesante Mista e dal marzo del 1945 al Plotone Mitraglieri, di cui fu Comandante. Ha preso parte ai furiosi combattimenti sostenuti in Romagna e in Emilia per la liberazione di Monte Castellaccio, Brisighella, Monte Mauro, Monte della Volpe, Monte della Siepe, sul Senio, sul Lamone, sul fiume Indice ed infine alla liberazione di Castel San Pietro e di Bologna all’alba del 21 aprile del 1945.

Suo il volto più iconico di tutta la storia della formazione, quell’ingresso trionfale della Maiella da porta Mazzini che racconta tutta l’epopea del Gruppo. Un onore toccato al Plotone mitraglieri comandato proprio dal Tenente Malvestuto integrato dalla I Compagnia del Gruppo.

Era un ritorno, per Malvestuto, che nella stessa città aveva frequentato il corso da allievi ufficiali presso il 3° reggimento carristi all’età di 21 anni.

Poi l’8 settembre, la fuga per mettersi in salvo, la clandestinità nella valle peligna e la scelta della ribellione, maturata anche grazie al sostegno dell’amata moglie Leda Comitis, proveniente da una nota famiglia antifascista. Leda, la compagna di una vita, lo avrebbe sposato dopo essere tornati alla vita civile.

Gilberto Malvestuto è stato decorato di croce al valor militare “per aver dimostrato costante spirito di sacrifico e superbo slancio in ogni occasione distinguendosi particolarmente per ardimento e sprezzo del pericolo in cruenta azione”. Nel dopoguerra è stato presidente dell’Istituto Storico della resistenza abruzzese e promotore della costituzione dell’Associazione degli ex combattenti della Brigata Maiella. Tra i maggiori collaboratori di Ettore Troilo, ha intrattenuto con il fondatore del Gruppo partigiano una fitta e lunga corrispondenza da cui traspaiono l’affetto e la stima reciproca. Si era più volte fatto carico personalmente, con scritti che attingevano alla storia e ai ricordi personali, di onorare la figura del Comandante.

È stato iscritto anche all’ANPI ed è stato attivo fino all’ultimo nella valorizzazione della memoria. In una delle sue più famose testimonianze (Io sono l’ultimo. Lettere di partigiani italiani, Einaudi 2015) aveva affermato: “Il fascismo parlava tanto di giovinezza, ma poi ce l’ha portata via tutta. Dopo la guerra ci siamo ritrovati con il peso degli anni che sono passati, con la rabbia per il furto vigliacco che ci era stato combinato. Ma adesso penso che quella giovinezza abbia avuto un significato diverso. E che sia stato, il nostro sacrificio, un modo per farla vivere anche ai ragazzi di oggi, nella sua parte più pura, di coraggio e di speranza”.

Integro ma mai divisivo, era amatissimo anche dai ragazzi e dalle ragazze di oggi. Per i suoi 100 anni era stato festeggiato in maniera corale da tutto l’Abruzzo, ricevendo dalla città di Sulmona il conferimento del Sigillo d’oro della città. Il 19 aprile dello stesso anno aveva ricevuto gli auguri in diretta nazionale su Rai 3 da Gad Lerner, al termine di un lungo progetto di raccolta di testimonianze sulla Resistenza.

“Si parla spesso di dovere della memoria, meno di frequente si invoca, a proposito di grandi personalità che ci hanno lasciato, la gioia del ricordare. Nel caso, la gioia e il privilegio dell’aver avuto con noi un testimone così credibile, vitale, appassionato, che aveva fatto della cultura dell’impegno il fulcro della propria esistenza”. Dichiara il Presidente della Fondazione Brigata Maiella, istituzione di cui Gilberto Malvestuto era Presidente onorario.

Con la mestizia del lutto continuiamo a proclamare il nostro immutato affetto per il Tenente Gilberto Malvestuto e ad indicarlo alle future generazioni come lui spesso dichiarava di essere stato: “Patriota partigiano, sempre combattente, in armi o senza, per la dignità della persona come presupposto di qualunque aspirazione di giustizia, di libertà e di pace”.

I funerali si terranno domani nella città di Sulmona.




GEMELLAGGIO Giulianova -Dakar

L’imprenditore senegalese Nassir Aidara incontra il Sindaco Jwan Costantini ed  il Vicesindaco Lidia Albani  in vista dell’evento promosso dal Circolo Colibrì

Giulianova, 1° marzo 2023. Dakar chiama Giulianova. E Giulianova, nel primo giorno di marzo, risponde. Non è un caso, infatti, se proprio questa mattina, accompagnato dal responsabile del “Circolo Colibrì” Egidio Casati,  ha visitato la sede municipale Nassir Aidara, l’imprenditore senegalese responsabile a Dakar del  Colibrì e referente del sindaco della città africana.

L’associazione giuliese, com’è noto, sta lavorando da mesi per la concretizzazione del gemellaggio Giulianova-Dakar, iniziativa in grado di spalancare nuovi orizzonti culturali e di attuare grandi opportunità di cooperazione economica.

Dopo aver sostenuto la popolazione del villaggio di Butembo e realizzato iniziative di solidarietà,  collaborazione e dialogo con le istituzioni della capitale, Ambra Di Pietro ed Egidio Casati stanno tessendo una rete di rapporti per definire e chiudere positivamente il progetto di gemellaggio. Nassir Aidara ha visitato Giulianova ed oggi è stato presentato ufficialmente al Sindaco Jwan Costantini ed al Vicesindaco Lidia Albani, che hanno donato un volume sulla storia di Giulianova.

L’imprenditore ha avuto contatti anche con aziende locali, alimentari ma soprattutto operanti nella metallurgia e nella nautica. Il porto di Dakar, in via di espansione, conta di diventare a breve il più grande dei cinque continenti. In questa sfida di sviluppo, le imprese giuliesi potrebbero avere un posto privilegiato. A breve, il gemellaggio con Dakar sarà approvato dal Consiglio Comunale.




PADDOCK AL CITTÀ Sant’Angelo Village Outlet

Si terrà la premiazione del Campionato del Trofeo Centro Italia di Enduro

Nel fine settimana di sabato 4 e domenica 5 Marzo, la piazzetta Azzurra del Città Sant’Angelo Village Outlet si trasformerà in un vero e proprio “paddock” dove tutti potranno vivere l’atmosfera delle gare e della passione per le due ruote.

Seguendo lo stesso percorso che fanno i piloti prima di entrare in pista, sarà possibile visitare i gazebo in cui sono esposte le moto che partecipano al Campionato Centro Italia, organizzato da CSEN Centro Sportivo Educativo Nazionale – Motociclismo Abruzzo. Le categorie in gara sono le Maxi Enduro, la MX, l’Enduro e il Minienduro; proprio su quest’ultima categoria è specializzata la Scuola Minienduro Audace QP, i cui tecnici saranno a disposizione per rispondere a curiosità e domande sui corsi per piloti dai 5 ai… 99 anni! Chiunque fosse affascinato da questo mondo sarà il benvenuto.

Domenica 5 Marzo, a partire dalle ore 16:00, si svolgerà la cerimonia privata della premiazione del Campionato 2022, con la sfilata nel paddock di tutti i vincitori delle varie categorie. Città Sant’Angelo Village Outlet è sempre pronto ad ospitare appuntamenti ed iniziative per offrire alla propria clientela shopping e molto di più!




IL PINO È MORTO: che fare?

Presentazione del libro di Germano Capurri

Giulianova, 1° marzo 2023. l’Associazione DEMOS di Giulianova presenta il libro di Germano Capurri “Il Pino è morto: che fare?” con prefazione del Prof. Carlo Di Marco Leone.

Con una carrellata di memorie e ricordi, l’Autore ci mostra come nasce il legame delle persone per i loro luoghi che sono la loro casa; l’intensità di questo processo crea un legame culturale ed etico che nessun politico potrebbe legittimamente intaccare senza ferire le persone nel profondo. Di qui il senso più intrinseco della democrazia e della partecipazione dei cittadini come soggetti della politica (non come spettatori).

L’abbattimento del pino, dei pini, degli alberi; la distruzione delle aree verdi; la rinuncia alla loro riqualificazione; la marginalizzazioni dei beni comuni toccano il cuore, la mente e l’anima delle persone perché il territorio in cui esse nascono crescono e muoiono è la loro casa. Se i programmi elettorali e i candidati nascessero dalla base (dal sovrano), riqualificherebbero veramente le aree urbane e la politica si rinnoverebbe.

La presentazione di questo libro vuole rilanciare l’ipotesi, più volte proposta dalla nostra associazione, che i programmi elettorali e le liste dei candidati possano nascere dalla base dei cittadini (non dal “basso”: il popolo non è il “basso”, è il Sovrano), mediante percorsi partecipativi pazienti ampi e ben organizzati (forum, dibattiti pubblici, focus groups ecc..) che vedano protagonisti i cittadini  anche nella fase elaborativa delle campagne elettorali. Per non restare semplici spettatori delle decisioni già prese dai capi dei partiti e dei cosiddetti “movimenti”.

Il fossato che l’attuale sistema dei partiti ha aperto fra politica e società civile è enorme e sempre più grande: la sempre crescente percentuale del cosiddetto “non voto” (che negli enti locali e territoriali oggi si aggira intorno al 60%) dovrebbe far riflettere ogni forza politica che si presenta alle elezioni.

Su questi temi vorremmo tenere vivo il dibattito e la presentazione di questo libro ce ne offre una buona occasione. Sono invitati le cittadine, i cittadini i giovani, ma anche le forze politiche di qualsiasi schieramento che così mostrerebbero la volontà e il desiderio di confrontarsi con noi.

L’appuntamento è per Venerdì 03 marzo 2023, ore 18,30 Sala Buozzi Largo Acerbo GIULIANOVA. Sarà presente l’autore.

Romeo Rosignoli

Presidente DEMOS




TAGLIO DI ALBERI a Francavilla al Mare

Il Co.n.al.pa:”Danni al patrimonio arboreo, serve confronto.”

Francavilla al Mare, 1° marzo 2023. Il Co.n.al.pa. Pescara-Chieti esprime la sua indignazione e contrarietà per i molteplici abbattimenti in corso in molte vie della cittadina e effettuati per il rifacimento dei marciapiedi. Un progetto che rischia di privare Francavilla di un gran numero di alberi già grandi e quindi già produttori di servizi ecosistemici per la collettività.

“Durante il nostro sopralluogo abbiamo visto una situazione critica – commenta l’associazione – per rifare i marciapiedi si tagliano alberi già grandi, con il rischio di privare questi luoghi di ombra nei periodi estivi, impedendo la mitigazione delle temperature e dell’inquinamento.”

“Vogliamo ricordare al Comune quanto siano importanti i servizi ecosistemici di alberi maturi in un tessuto cittadino controverso come quello di Francavilla.  Alberi grandi producono una maggiore ombra mitigatrice in estate e al tempo stesso hanno una maggiore capacità di assorbimento delle polveri sottili. Inoltre, ricordiamo al Comune che eventuali alberi da ripiantare impiegheranno decenni per svolgere ottimi servizi ecosistemici per la comunità.”

“Al di là della necessità di rendere fruibili a tutti i marciapiedi cittadini, non accettiamo assolutamente questo accanimento contro il patrimonio arboreo francavillese. Occorre confrontarsi per trovare ogni soluzione possibile e per salvare il maggior numero di alberi maturi. In periodi di crisi climatica, conservare il verde esistente e in buono stato di salute diventa fondamentale, soprattutto per proteggere la salute di tutti i cittadini.”




IL CARDINAL ZUPPI a Pescara

Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana interverrà per l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico diocesano

Pescara, 1° marzo 2023. Sarà il Cardinal Matteo Maria Zuppi ad inaugurare l’Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne. Venerdì 3 marzo, alle 17, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo di Bologna interverrà all’Auditorium Giovanni Paolo II, in via Cavour a Pescara, su “Amore-Coniugalità.

Il matrimonio cristiano nell’attuale contesto” perché «questo appuntamento annuale, aperto a tutti, non sia solo un momento celebrativo – annuncia monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – ma una vera e propria occasione di riflessione e confronto sul valore del Sacramento matrimoniale e sul cammino di fede che sempre si incarna nella storia dell’uomo e, quindi, anche in questa società in continuo cambiamento».

Attivo a Pescara dal 2018, il Tribunale Ecclesiastico è nato proprio per rispondere ai bisogni dei fedeli e, soprattutto, delle persone ferite da matrimoni falliti e, probabilmente, nulli «sull’invito di Papa Francesco – continua Valentinetti – che nella Lettera Apostolica Mitis Iudex Dominus Iesus ha riformato il Processo Canonico con l’istituzione della cosiddetta procedura breve e ha chiesto a noi vescovi di interessarci in prima persona delle famiglie in difficoltà.

È doveroso rispondere ai bisogni di tanti fedeli e di tante coppie che chiedono di verificare la validità della loro unione! Quei “sì”, a volte pronunciati in modo immaturo e, talvolta, nell’ignoranza dell’impegno cristiano, devono interrogarci come Chiesa, soprattutto pastoralmente, perché la proposta di fede sia sempre più chiara e perché le comunità parrocchiali e i loro pastori sappiano sempre di più comunicare la grazia divina secondo i doni e la missione di ciascuno e il bene dei fedeli».

Simone Chiappetta




SOFTBALL SLOWPITCH: l’Amatoriale Abruzzo vola in Spagna

Al torneo europeo Barcellona Cup, la prima volta di una squadra abruzzese, ai nastri di partenza con una squadra maschile e una femminile

Chieti, 1° marzo 2023. C’è un po’ di Abruzzo nel Torneo internazionale Barcellona Cup di Softball Slowpitch, in programma dal 3 al 5 marzo, sui diamanti di Montjuïc (Barcellona) e Viladecans, in Spagna: 2 campi, 44 partite, 13 squadre per quello che si preannuncia come il principale torneo europeo di questo inizio stagione 2023.

E per la prima volta l’Amatoriale Abruzzo-Chieti partecipa da protagonista, con ben due formazioni ai nastri di partenza, una maschile e l’altra femminile, rinforzate per l’occasione con l’innesto di giocatori provenienti da società laziali di slowpitch.

«È la prima volta che l’Abruzzo si presenta ad un torneo internazionale così ambito – commenta il presidente dell’Amatoriale, Stefano Di Primio -, ma crediamo che la nostra squadra sia pronta ad affrontare sfide importanti, anche alla luce degli ottimi risultati conseguiti in questi ultimi anni (ricordiamo la vittoria della Lega del Mare, nel 2021). In Spagna i nostri atleti giocheranno in due squadre diverse, una maschile e una femminile, ma resteranno separati solo sul campo, poiché una componente fondamentale della nostra squadra è proprio quella della condivisione e dell’amicizia, ingrediente fondamentale per andare avanti e ottenere risultati importanti».

Oltre all’Amatoriale Abruzzo, a contendersi il titolo ci sarà anche un’altra squadra italiana, gli Oaks A1-A14, insieme a formazioni olandesi, tedesche, inglesi e naturalmente spagnole: Viladecans, Igualada, CBS Gavà, Barcino, Frontliners, Rowdy Bears e Dutch Lions, Jaguars All Stars, British Storm.




SARAL FOOD 2023

Club Maestri dell’Espresso con Mokambo per il 25mo concorso “Festival Arte del Buon Bere”

Chieti, 1° marzo 2023. Si terrà dal 19 al 21 marzo p.v. all’interno del padiglione della Mokambo il 25mo concorso ‘Festival Arte del Buon Bere’ nell’ambito della tre giorni pescarese dedicata agli operatori del canale Ho.Re.Ca. Tre giorni in cui la prestigiosa torrefazione di Chieti Scalo, reduce da recenti festeggiamenti per il compimento dei 50 anni di attività, ospiterà gli Istituti Alberghieri di Cingoli, San Benedetto, Termoli, Teramo, L’Aquila, Villa Santa Maria e Roccaraso, contribuendo ancora una volta con orgoglio al processo di formazione dei giovani talenti del bar di domani, affiancandoli in una esperienza importante per la loro crescita umana prima che scolastica.

Motore trainante del Saral Food è il patron Giancarlo Cianflone che grazie al coinvolgimento di associazioni ed esperti riesce a conferire ogni anno nuova linfa ad un momento strategico per l’economia della regione. A fare il paio con l’esperienza organizzativa di Cianflone c’è quella di Antonio Corvini, capo barman sempre al passo coi tempi, innovatore e promotore di tanti appuntamenti di successo legati al nome di Mokambo e del Saral Food.

Sue molte idee che anticipano novità e tendenze, come la creazione della categoria “KID’S” all’interno del programma. Si apre domenica 19 marzo proprio con loro, allo stand Mokambo sarà un pomeriggio in allegria dedicato ai bimbi di età compresa tra i 7 ed i 10 anni che si cimenteranno, sotto la supervisione di mamma e papà, nella preparazione di ghiotte bevande a base di cioccolato, panna e tante altre “dolci” delizie messe a disposizione dai prestigiosi marchi Tre Valli Cooperlat e Dolciaria Falcone, binomio di altissima qualità che da anni accompagna le manifestazioni con i loro prodotti.

Sarà poi il turno degli studenti e dei docenti, impegnati dalle ore 10,30 del 21 marzo in un contest a squadre che prevede la preparazione di un caffè, un cappuccino, un caffè elaborato ed un cocktail after dinner.

Le creazioni saranno valutate da una attenta giuria di esperti e giornalisti presieduta dal Cav. Gino Berardi, Docente di Istituto Alberghiero, e composta da big del bere miscelato come Claudio Di Nicola, Rocco Bucco, Luciano Di Paolo, nonché dai responsabili del “Club Maestri dell’Espresso”, dell’”Accademia del Gusto” e del responsabile dell’area formazione della Mokambo.




UIL ABRUZZO SOSTIENE LA CAMPAGNA DELL’AISM per la ricerca sulla sclerosi multipla

Venerdì 3 marzo la vendita di gardenie e ortensie negli uffici di via Tirino a Pescara

Pescara, 1° marzo 2023.  Uil Abruzzo aderisce alla raccolta fondi Bentornata Gardensia, promossa dall’Associazione italiana sclerosi. In collaborazione con l’Aism di Pescara, il sindacato delle persone, da sempre attento alle tematiche sociali che toccano da vicino la popolazione, organizza venerdì 3 marzo nella sede Uil di Pescara, in via Tirino 14, la vendita di gardenie e ortensie a sostegno della ricerca sulla sclerosi multipla.

”È un tema che ci sta molto a cuore, dobbiamo sentirci tutti responsabilizzati a dare una mano –  spiega il segretario regionale Uil Michele Lombardo –. Il nostro impegno è quello di sensibilizzare la popolazione rispetto a questa malattia gravissima che colpisce tante persone, anche molto giovani”.

L’iniziativa fa parte della campagna nazionale Bentornata Gardensia, con la quale i volontari Aism saranno presenti, a marzo, nelle principali piazze e centri commerciali. La sezione di Pescara distribuirà 1500 piante di gardenie e ortensie in tutta la provincia.

I fondi raccolti andranno a sostenere la ricerca scientifica e permetteranno all’associazione di garantire le risposte di cura, di assistenza e di supporto per le persone con sclerosi multipla.

La raccolta organizzata dalla Uil, insieme agli operatori dell’Aism Pescara, si terrà negli uffici del patronato e del Caf a partire dalle ore 9.30 di venerdì 3 marzo.

Come Uil Abruzzo – aggiunge Michele Lombardo – siamo vicini alle associazioni che si occupano del sociale e della ricerca sanitaria, poiché danno una speranza a chi soffre, che, attraverso l’ operato e la vicinanza dei volontari, possono vedere una luce in fondo al tunnel. Per questo chiediamo a tutti i nostri iscritti e agli utenti che vengono nei nostri uffici di contribuire alla campagna per dare un sorriso in più a chi soffre”.

Barbara Del Fallo




I POPOLARI ED ALTRI: saranno novità nella politica italiana?

di Giancarlo Infante

1° marzo 2023

Matteo Renzi ha ricevuto il segnale che attendeva da tempo. Con l’elezione di Elly Schlein alla guida del Pd, ritiene ci siano delle praterie da percorrere. E lui intende batterle con Azione con cui dovrebbe diventare ulteriormente più stretta la collaborazione fino a giungere alla costituzione di un partito unico. Si tratta di vedere come andare al di là della logica del mero posizionamento per schieramento. Per quanto riguarda Azione, Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Iv alla Camera, parla di un allargamento possibile al mondo dei popolari, ai liberali e a +Europa, per andare verso un congresso di fondazione. Ma mentre Renzi adesso, improvvisamente, accelera, quelli di Azione parlano del prossimo autunno per l’avvio vero: quello verso le europee.

Ma c’è una più ampia area che guarda a qualcosa d’altro che superi lo schema del bipolarismo. Come abbiamo dato ampio resoconto nei giorni scorsi, i  popolari finalmente raggiungono l’idea dell’autonomia per cui è nata INSIEME. Prendono atto della radicalizzazione del Pd e, persino anticipando le conclusioni del congresso dei democratici, è nata l’idea di dare vita ad una Piattaforma Popolare. Tutto dev’essere costruito. Possibilmente bene e, davvero, mettendo insieme continuità e novità. Sfida ardua, ma non impossibile.

Sembrano arrivare a maturazione quei tempi in cui, e a questo abbiamo sempre lavorato, è possibile veder ritornare sulla scena i grandi pensieri politici dell’Italia pluralista e democratica finora emarginati  a causa di un sistema bipolare giunto definitivamente alla sua fine.

Questo nonostante il sistema sopravviva per il momento solo grazie a leggi elettorali inique. Come tali sono percepite da quel 59 % degli aventi diritto al voto che si esprimono attraverso l’astensione, le schede bianche e quelle nulle.

Quasi quattro anni fa cominciammo, in una certa solitudine, a parlare della necessità di partecipare alla creazione di un’area centrale in grado di costituire quel baricentro in grado di assicurare quel processo di trasformazione istituzionale, politica, economica, e persino antropologica, di cui ha bisogno questa nostra Italia.

Sin da quando nacque per le elezioni del 25 settembre scorso, abbiamo per questo ritenuto utile ed opportuno interloquire con gli amici del Terzo Polo di cui abbiamo colto una funzione utile al fine di muovere i primi passi necessari a portarci al superamento del sistema binario proprio dell’attuale politica italiana. Consapevoli che qualunque progetto politico, soprattutto quello realmente in grado di mantenere il Paese con coerenza e completezza nell’alveo costituzionale ed europeo, deve diventare un fatto non elitario, ma di popolo. E questo necessita di un forte impegno solidale verso il ceto medio, verso i gruppi più deboli; di un’altrettanta forte vicinanza con le entità sociali intermedi, con il sistema delle autonomie amministrative e con tanto autentico impegno civico sollecitato dalla ricerca di un impegno pubblico con una più stretta vicinanza con i cittadini.

Nel documento sottoscritto, anche da INSIEME per dare sostanza alla Piattaforma popolare, si usa il termine unitario e non unico.

Questo vale anche per quanto potrebbe riguardare un possibile rapporto con quello in cui evolverà il Terzo polo di oggi. Nel senso che si tratta di verificare l’esistenza delle condizioni per lavorare ad un qualcosa d’altro che aiuti a superare alcuni dei mali che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando la politica italiana. Pure per ciò che riguarda l’impostazione leaderistica della politica e il ridurre il confronto a mere questioni di schieramento.

Il popolarismo è cultura politica non ideologica e postura programmatica. Tutti i processi cui partecipa chi è autenticamente popolare, pertanto, richiedono la definizione di una serie di aree di proposta e di progetto.

INSIEME ha individuato alcuni grandi temi su cui verificare concretamente la possibilità di un confronto e di una collaborazione. Tra i popolari e tra questi e i rappresentanti di altre aree comunque interessate ad un processo di rigenerazione del Paese. Il documento uscito dalla riflessione fatta lo scorso 25 febbraio da INSIEME definisce alcuni di questi temi che qui ricordo per titoli rimandando ad una lettura più approfondita:

la risposta da dare all’affievolimento della sovranità popolare di cui patisce la rappresentanza e che porta ad un oggettivo indebolimento della governabilità del sistema politico-istituzionale;

la necessità di un impegno per giungere ad una nuova legge elettorale;

il contrasto alla proposta d’introduzione dell’autonomia differenziata;

ribadire la ferma affermazione della vocazione europea;

pensare ad un nuovo Statuto del lavoro, “considerato non solo come fonte di reddito, ma anche affermazione della dignità del cittadino, diritto sociale primario che, accompagnato dal diritto alla casa ed alla salute, all’istruzione ed alla cultura, costituisce il fondamento che rassicura la vita della famiglia e le garantisce la condizione necessaria a costruire il proprio ruolo di inalienabile fondamento della collettività”;

ribadire e concretizzare l’integrale rispetto della vita, cioè, dal concepimento alla sua conclusione naturale, il pieno riconoscimento della dignità della persona, in quanto valore originario, ontologicamente fondato e, dunque, incontrovertibile.

Non si può che partire dall’impegno per la piena applicazione della Costituzione e dal contrasto all’idea di modificarla minandone l’assetto parlamentare e il sistema di equilibrio e di garanzie di cui abbiamo goduto finora per puntare, invece,  definitivamente sul trionfo di una linea elitarista e dirigista. È altrettanto necessario delineare una nuova politica economica in grado di assicurare la ripresa di una cultura anche dell’imprenditorialità come fattore d’innovazione e sviluppo e che, per il Mezzogiorno, vada oltre la mera logica assistenziale. E non può certamente essere trascurato un deciso impegno per una visione di neoumanesimo in grado di contrastare quell’idea del trans-umanesimo che intende superare l’idea di Persona.




UN FILM sul Femminicidio

L’attore e regista di Sulmona Mirko Mascioli al cinema con  Daniela Fazzolari

Sulmona, 1° marzo 2023. Uscirà l’8 marzo nelle sale Occhi Azzurri il film dell’attore e regista  abruzzese  Mirko Mascioli (volto noto dello spettacolo inviato Rai del programma leggerissima estate e attore di tanti film) insieme a Daniela Fazzolari (centovetrine, un passo dal cielo, don Matteo e tanti altri film)ispirato a una storia vera di femminicidio.

La violenza sulle donne, il femminicidio è un fenomeno drammatico. I dati sono sempre più in aumento, la maggior parte si consuma in ambito famigliare da parte del partner o ex compagno. È un male che investe l’intera società. Non conosce confini di tempo e luogo – ci dice Mirko che vede come protagonista, nel ruolo di Sofia (la vittima ), Daniela Fazzolari (centovetrine e tanti altri film e fiction) con intensa interpretazione.

Mirko interpreterà il carnefice il marito di Sofia (Daniela Fazzolari ).

Il film narra la storia di Sofia (Daniela Fazzolari) una donna bella, piena di vita  e Luca  (Mirko Mascioli) affascinante giornalista. Sono una coppia che si trova a fare i conti con la violenza e la possessività.

Lei rinuncia a tutto, a lavoro, alle amicizie, per dedicarsi al marito. Lui la ripaga con le violenze, fisica e psicologica.

La sceneggiatura e la regia sono di Mirko Mascioli.

È prodotto dallo stesso Mascioli con la collaborazione della Fazzolari.

Girato prevalentemente a Guidonia Montecelio, alcuni esterni sono stati girati a Ribera. Occhi Azzurri parteciperà a festival nazionali e internazionali. Già in concorso nella sezione cortometraggio al David di Donatello 2023. Recentemente Mirko è stato testimonial Aisos.




QUESTO PAZZO MONDO!

Editoriale marzo 2023

Siamo alla frutta? Macché! Ormai siamo all’amaro: il gusto più italiano che ci sia! D’altronde è il gusto che meglio caratterizza la cucina italiana, anche se non è di culinaria che desideriamo parlare: l’antifona si riferisce, ahinoi, a come ci siamo ridotti!

Un nostro anziano professore di filosofia, quasi novantenne ma tuttora lucido e attivo, afferma che oggi il mondo va alla rovescia, così come decritto da Ovidio nelle Metamorfosi. Il poeta sulmonese, infatti, in pochi versi descrive mirabilia della natura, cose le più impossibili: gli uccelli deambulano; i fiumi scorrono verso il cielo perdendosi tra le nuvole; i pesci volteggiano; e un marcato obnubilamento della coscienza si diffonde nell’atmosfera. La malvagità umana ha provocato il furore di Giove ed ecco le conseguenze!

Oggi, però, a causare lo scompaginamento del consesso dei popoli, aggiunge il professore, è la corruzione: la patologia più antica che conosca la società. Conseguenza della corruzione è la degenerazione delle ambizioni degli esseri umani, condizionata da bramosie e dissolutezze varie.

O tempora, o mores!

Francamente noi, cresciuti negli anni del boom economico italiano, non ci riconosciamo più in questo mondo! La bimillenaria civiltà giudaico-cristiana ansima, sta morendo mentre una nuova ‘cultura’, quella dell’indifferenza, dell’inverecondia, del globalismo vorace, della deriva della politica, del disprezzo dei valori e delle tradizioni, dell’appiattimento sociale e del qualunquismo dilagante avanza frantumando le vestigia di ciò che di più caro abbiamo ereditato: cultura, tradizioni, senso del pudore e bon ton.

Papa Francesco in occasione del suo recente viaggio in Africa, a Giuba, nel corso della messa celebrata al Mausoleo “John Garang”, ha detto a migliaia e migliaia di fedeli presenti: “Noi cristiani, pur essendo fragili e piccoli, anche quando le nostre forze ci paiono poca cosa di fronte alla grandezza dei problemi e alla furia cieca della violenza, possiamo offrire un contributo decisivo per cambiare la storia“. Ha di seguito precisato: “Gesù desidera che lo facciamo come il sale: ne basta un pizzico che si scioglie per dare un sapore diverso all’insieme”.

Magari fosse possibile contribuire a cambiare la storia! Forse… in un mondo fantastico, ma non nel mondo bislacco in cui ci siamo cacciati.

Questo pazzo mondo!

«Gabbia de’ matti è il mondo» così diceva Tommaso Campanella, che, per scappare al rogo, dopo trent’anni tra processi, fughe, torture e carcere, si è fatto passare per pazzo. Il filosofo stilese, che pazzo non era, semplicemente dissentiva dal pensiero unico dominante dell’epoca, quello dei matti (a suo dire e… non solo), così come accadeva col filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, che, purtroppo per lui, finiva al rogo per le sue teorie, giudicate eretiche dal tribunale dell’Inquisizione dello Stato Pontificio.

In sostanza, i due illustri disallineati di allora, e certamente non furono i soli, finirono male per il semplice fatto di non aver condiviso la linea di opinione e l’orientamento ideologico, politico o religioso, all’epoca prevalenti.

I matti s’inciviliscono

Naturalmente, negli anni a venire continuò parimenti la supremazia del pensiero dominante (chiaro, nessun riferimento alla poesia del recanatese Leopardi!), come anche il proliferare dei disallineati di turno, ma la contrarietà all’ortodossia cattolica non venne più perseguita dagli inquisitori e le forme di dissenso politico vennero definite semplicemente ‘opposizione’: beh, col tempo, i matti quantomeno s’inciviliscono!

Tant’è e il mondo cambia: l’opposizione, infatti, rappresenterà per gli opposti il «bastian contrario»; i disallineati non rischieranno più il rogo (la transizione ecologica e Bruxelles oggi non lo permetterebbero!); e la globalizzazione ci trasformerà in massa omologata e impecorita. E non solo, quest’ultima metamorfizza il pensiero dominante in pensiero unico, che, secondo Ignacio Ramonet, coniatore del termine, altro non è che «la trasposizione in termini ideologici, che si pretendono universali, degli interessi di un insieme di forze economiche, e specificamente di quelle del capitale internazionale». In altre parole il pensiero unico è l’astrazione della superiorità del potere economico su quello politico, ovvero il requiem della politica o, se preferite, l’apoteosi della follia.

Sulla correttezza politica

Ma non è finita: c’è di più; la pazzia continua! Al pensiero unico si aggiunge una nuova linea di opinione, che noi definiremmo un ‘meme’, ovvero la correttezza politica (political correctness). Detto termine, di antica data, è variamente inteso nelle diverse epoche e, secondo la definizione corrente, designa ‘una linea di opinione, un orientamento ideologico, nonché un atteggiamento sociale con lo scopo inteso soprattutto nel rifuggire l’offesa o lo svantaggio verso determinate categorie di persone all’interno di una data società’.

Bene, per alcuni si tratta di un conformismo linguistico e di una dittatura ideologica che circoscrive il diritto alla libertà d’espressione e, per altri, di preferenze linguistiche che costituiscono sovente una presentazione rannobilita della circonlocuzione (eufemismo) che maschera i contenuti importuni. Questa è la dicotomia che si è aperta tra i glottologi e i sociologi che s’interessano alla questione. In realtà, dispute a parte, va evidenziato che del politicamente corretto si è fatto cattivo uso e abuso in quanto strumentalizzato per propri fini da determinate correnti di pensiero politico. In sostanza, riassumendo il già detto: tanta prosopopea e pochi fatti! Oltre a ciò, a noi, all’antica, legati a tradizioni e a schemi passati, fatti salvi e impregiudicati i diritti degli odierni interessati, l’abuso del politicamente corretto provoca sconforto e talvolta ci fa pure scappare, tanto per rimanere in tema, un bel «roba da matti!».

In sostanza, il pensiero unico e il politicamente corretto, imposti da quei signori temuti e obbediti, che reggono le sorti della «Gabbia de’ matti», ci infilano in una doppia dittatura: la prima ideologica e la seconda limitatrice della libertà d’espressione. E vi pare poco? Ma, che fare! Il popolo massificato, come narcotizzato, con rassegnata sottomissione sa solo annuire e obbedire!

Il capolinea dell’insensatezza

Morale della favola, il mondo, a fasi alterne, è stato sempre mezzo o tutto matto, ma ora, bisogna convenire, si è giunti al capolinea dell’insensatezza e il guaio è che nella ‘gabbia’ ci stanno, ancor peggio di prima, più matti che savi. Guerre, degenerazioni dei costumi, crisi varie (economiche, climatiche, politiche, religiose, morali) e per finire minacce nucleari altro non sono che le conseguenze della follia umana.

I giovani ormai vivono senza ideali in un mondo alienato e perituro; gli adulti, d’accordo con Giovanni Verga, sono ridotti a materia, la cui unica brama è l’accumulo e il possesso di beni e piaceri materiali; e gli anziani, moralmente stomacati, se ne strafregano di tutto, tanto loro il futuro non lo vivranno!

Insomma, peggio di così…!

Ciononostante, il mondo alla rovescia, per Ovidio, non durerà per sempre: dopo il Diluvio nascerà un’umanità migliore!

Beh, questa è dura da credere: pensate che oggi come oggi ci sia davvero qualcosa in cui sperare? Nel diluvio, col clima «matto» che ci ritroviamo, probabilmente sì, ma nel mondo migliore, con così tanti svitati in giro…!

«Il dubbio è scomodo, ma solo gli imbecilli non ne hanno», asseriva Voltaire.

Siamo dunque scettici, è pur vero, ma l’incredibile istinto di sopravvivenza e la sua imprescindibile forza ci spingono, in certi casi, a pensare positivo: stavolta ci lasciamo trasportare sull’onda di un noto aforisma del filosofo Seneca: «Il timore avrà sempre più argomenti, scegli la speranza».

Giuseppe Arnò

direttore rivista La Gazzetta italo brasiliana  – http://rivistalagazzettaonline.info