TRA AMORE E PASSIONE

Mercoledì 22 marzo 2023 alle ore 18, nella  Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31, a Teramo,    (patrocinio  Fondazione Tercas)  ci sarà la presentazione di Santa Caterina da Siena, tra amore e  passione, a cura di Gabriella Andodal.

In presenza: Sala ‘Annunziata’, via N. Palma, 31, 64100- Tramo

a distanza: Google meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com o per ricevere il link

Approfondimento

Santa Caterina (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380),

Il CRP dedicherà due incontri l’anno alle grandi Sante e Mistiche d’Europa. Non si poteva non cominciare da Santa Caterina. Fu dotata da Dio di eccezionali grazie ed è annoverata tra le più grandi mistiche.

Determinante fu il suo influsso nella vita ecclesiale del suo tempo, con il movimento del divino amore da lei inspirato, sulla spiritualità moderna attraverso la scuola francese dei secoli XVI-XVII che destò molta ammirazione per lei.

Morì consumata per il fuoco divorante dell’amore all’alba del 15 di settembre di 1510. Fu canonizzata nel 1737 dal Papa Clemente XII. Pio, nel 1943, la proclamò “Patrona degli ospedali italiani”.

All’età di 16 anni andò sposa a Giuliano Adorno; matrimonio non per amore, ma per opportunismo politico a quello fu sommessa. I primi anni furono tristi e desolati, per il carattere difficile dello sposo. Caterina riuscì a superare la crisi, dopo la visione di Cristo che sparge sangue e d’allora si dedicò anche all’esercizio della carità.

Sempre mostrò grande riverenza e amore per l’Eucaristia. Durante la celebrazione della Santa Messa, il suo spirito rimase sempre raccolto, soprattutto ricevendo la sacra comunione, molte volte gli capitò di cadere in estasi e piangendo pregava Dio di perdonare i suoi peccati.

Lei è la donna sapiente, che ha compreso appieno l’essenza della religiosità autentica: ha dedicato tutta la sua vita ad un incontro personale con Cristo, si è lasciata umilmente illuminare dalla luce radiosa dello Spirito Santo e ha trovato nell’amore al Signore la realizzazione piena della sua vita. Abbondando così di olio, ha tenuto costantemente accesa la sua lampada, anche nel cuore della notte, e ha saputo irradiare la sua luce a tutto il mondo ecclesiastico e civile del suo tempo.     Ha squarciato le tenebre della notte del suo tempo e ancora ai nostri giorni, con i suoi scritti, con i suoi esempi con la sua intercessione irradia luce di sapienza, ci si mostra come modello sublime di vita e come celeste patrona.