POLITICHE PER UN MONDO NUOVO. Venerdì 24 marzo a Silvi Marina

Convegno con Antonio Maria Rinaldi, Luigi D’eramo, Alberto Bagnai, Claudio Borghi e Andrea Scordella

Silvi Marina, 22 marzo 2023. Politiche per un mondo nuovo è il tema del convegno in programma venerdì 24 marzo, alle ore 18, all’Abruzzo Marina Hotel di Silvia Marina. Obiettivo dell’iniziativa è quello di fare il punto su analisi e previsioni sulle questioni economiche che riguardano l’Italia e l’Europa.

L’evento è parte di un tour promosso dall’onorevole Alberto Bagnai, professore dell’Università “Gabriele d’Annunzio” eletto in Abruzzo nel collegio uninominale di Chieti e responsabile economia della Lega, con il senatore Claudio Borghi, membro del Copasir, e l’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi, membro della Commissione ECON al Parlamento Europeo, anch’esso vicino all’Abruzzo, in quanto già docente di Finanza aziendale all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara.

“Dopo anni di sostanziale stagnazione e deflazione dell’economia – afferma Alberto Bagnai – gli anni Venti di questo secolo ci presentano un contesto da molto tempo inconsueto di inflazione persistente, causata da una serie di shock dal lato dell’offerta, primo fra tutti la crisi energetica. Vogliamo aprire una riflessione su come la politica economica debba agire in questo mondo nuovo, sulle sfide che esso presenta per la distribuzione del reddito, su come la transizione ecologica abbia contribuito a creare certe criticità e su come si dovrebbe intervenire per disinnescarle”.

Nel corso dell’appuntamento interverranno il Sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Luigi D’Eramo, e il sindaco di Silvi Marina, Andrea Scordella. L’ingresso al convegno, che si tiene a Silvi Marina all’Abruzzo Marina Hotel (Via Garibaldi, 242), è libero, ma occorre, come per tutti gli incontri organizzati dagli organismi UE, prenotarsi scrivendo i propri dati all’indirizzo mail: antonio.rinaldi-office@europarl.europa.eu

Foto:ilFattoQuotidiano.it




RISVEGLIA IL POTERE della tua anima

Presentazione del libro  di Consiglio Sciascio

Lanciano, 22 marzo 2023. Sabato 25 marzo, alle ore 16:30, alla biblioteca comunale Raffaele Liberatore, in via del Mancini 162, presentazione del libro Risveglia il potere della tua anima. Gongola Consiglio Sciascio, felicissimo di poter condividere la gioia di poter esporre ai cittadini di Lanciano, ai suoi amici, e a quanti da sempre seguono i suoi consigli mirati al benessere della persona attraverso tutte le sue innumerevoli sfaccettature.

L’intervento dell’autore sarà moderato da Stefano Suriani, giornalista oltre che istruttore sportivo SINW e SICS, e vedrà la partecipazione di Umberto Mariani, coordinatore regionale di Ancora Italia Sovrana e Popolare. La partecipazione all’evento, che ha il patrocinio del Comune di Lanciano, è libera e gratuita e non sottendente a nessun obbligo di sorta.




2023: L’ANNO DELLE COMPETENZE per gli Agenti di Commercio

697 laureati all’università di Teramo

Teramo, 22 marzo 2023. Il 22 e 23 marzo, nel corso della sessantatreesima sessione di conferimento delle lauree all’Università di Teramo, altri 57 laureati si sono aggiunti alla schiera dei dottori ATSC in Scienze della comunicazione per l’azienda e il commercio e in Scienze della comunicazione per la gestione delle organizzazioni.

Un traguardo importante che conferma l’impegno dell’Associazione per la tutela e la qualificazione della categoria degli agenti di commercio e i consulenti finanziari e che si aggiunge ai 1168 iscritti totali al corso di laurea. Tale numerosità è significativa poiché, da un lato, deriva da una domanda espressa dal basso e, dall’altro, corrisponde all’esigenza di disporre di personale qualificato espressa dalle aziende, la cui difficoltà di reperimento di agenti di commercio deriva per il 29,8% proprio dalla preparazione inadeguata dei candidati.

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nel Discorso sullo Stato dell’unione 2022, ha annunciato che il 2023 sarà l’Anno europeo delle competenze. Gli agenti di commercio e i consulenti finanziari hanno percepito questa esigenza dieci anni prima, esattamente nel 2013, quando ha preso il via un corso di laurea triennale pensato in conformità alle loro esigenze formative.

«ATSC si fa portavoce di tale esigenza formativa – ha affermato Franco Damiani, Presidente ATSC e Delegato dell’Assemblea Enasarco -, proponendo alla categoria percorsi di formazione innovativi orientati sul mondo della comunicazione e del management; percorsi per i quali la Fondazione Enasarco eroga un contributo a sostegno degli agenti che decidano di investire nella propria qualificazione in considerazione dell’evoluzione della figura del commerciale, divenuto sempre più un consulente e sempre meno un raccoglitore di ordini».

Progetto particolarmente apprezzato dal Magnifico Rettore dell’Università di Teramo, il Professor Dino Mastrocola, che ha così commentato: «sono ormai diversi anni che partecipo a queste cerimonie, ma non riesco ad abituarmi all’emozione che provo ogni volta nel vedere l’aula magna piena. Oggi, poi, l’emozione è anche maggiore perché vedo tanti colleghi nuovi e questo vuol dire che l’Ateneo sta crescendo. Voglio salutare in modo particolare Franco Damiani di ATSC perché con la sua coorte ha fatto la storia di questa università, dando l’impulso ad altri dipartimenti per impegnarsi sempre di più ad accogliere studenti lavoratori».

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Di seguito i nominativi dei laureandi:

Corso di laurea triennale

Bordoni Monica, Braglia Claudia, Calabrese Gianfranco, Ceron Stefano, Colombo Cristiano, Coppa Francesco, Creddo Eugenio, D’angelo Luigi, Del Gaone Sara, Di Paolo Giada, Diele Vito, Faraglia Marisa, Girasole Danilo, Gubertini Luca, Marcozzi Michele, Paciocco Giovanni, Perfetti Lorenzo, Pignotti Valerio, Pitzalis Alessandra, Raggio Leonardo, Rigoni Emanuel, Romanelli Graziano, Sagone Gianluca, Salvaggio Giampiero, Secci Maria Monia, Tinnirello Giuseppe Usinabia Marco, Venturini Filippo.

Corso di laurea magistrale

22 marzo 2022

Di Giannatale Sara, Perencin Andrea, Schiada Giorgio, Amato Vincenzo Fausto, Cioe’ Giovanni, Contri Sandro

23 marzo 2022

Amoroso Pietro, Andreucci Dionisia, Armillotta  Antonio, Carpena Giuliana, Fiamma Feliciano, Landi Elissa, Libe’ Stefano, Marcelli Simona, Marchetti Marino, Ricciardi Omar, Stranges Cesare, Baietti Bruna, Bolzonello Giuliano, Bombini Mauro, Botteghelli Roberto, Chiesura Stefano, Cox Massimo, Iervolino Luigi, Pignataro Vanda, Pizzaghi Tommaso, Tedeschi Massimo, Torzolini Lucio, Valvason Corrado.




I GIOVANI PREFERISCONO IL LICEO

Più del 70% degli assunti in Abruzzo ha un’istruzione tecnico-professionale. Confartigianato: “Per favorire l’occupazione e superare il mismatch scuola-lavoro occorre un’alta qualità dell’offerta formativa”

Pescara, 22 marzo 2023. Sono 23.904 gli studenti abruzzesi che nell’anno scolastico 2021-2022 hanno seguito percorsi di istruzione tecnica e professionale, pari al 42,4% del totale degli alunni che hanno frequentato le scuole secondarie della regione. Numeri che collocano l’Abruzzo al penultimo posto nella graduatoria nazionale degli studenti che hanno compiuto questo tipo di scelta formativa: subito dopo l’Umbria (44,4%) e immediatamente prima del Lazio (al 36%).

In Italia sono circa 1 milione e 296 mila gli studenti delle scuole secondarie che hanno puntato sull’istruzione tecnica e professionale. La media nazionale, pari al 48,7%, è stata ampiamente superata in Veneto (55,7%) ed Emilia-Romagna (55,2%), ma anche in Friuli-Venezia Giulia (52,5%), Puglia (50,6%) e Lombardia (50,2%). È quanto emerge dall’analisi dei dati del Ministero dell’Istruzione elaborati dal Centro studi di Confartigianato. Le città con il maggiore numero di studenti tecnico-professionali sono soprattutto quelle del Nord: al primo posto la provincia di Vercelli (61,3%), tallonata da Vicenza (61%), Rovigo (60,8%) e Reggio-Emilia (60,7%). Restringendo lo sguardo all’Abruzzo, invece, è Chieti, con il 44,7%, la provincia con la più alta percentuale di alunni che optano per un indirizzo tecnico professionale, seguita da Pescara con il 42,2%, da Teramo con il 41,9% e infine da L’Aquila con il 40,1%.

Dall’incrocio dei dati del ministero con quelli di Unioncamere-Anpal, affiora inoltre un dato particolarmente significativo: nonostante la scuola tecnico-professionale garantisca maggiori possibilità di inserimento nel mondo lavorativo, i giovani abruzzesi continuano a preferire in larga parte il liceo. Eppure, nel 2022, il 70,6% del personale assunto in Abruzzo possedeva un’istruzione tecnico professionale. Un dato che peraltro supera di gran lunga la media nazionale, ferma al 63,2% della domanda complessiva di lavoro da parte delle imprese in cerca di profili con tali caratteristiche formative.

Un ulteriore paradosso è rappresentato dal fatto che in Italia, sebbene molti giovani abbiano scelto una formazione tecnico-professionale, resta difficile reperire il 42% del personale (pari ad 1 milione e 377 mila lavoratori) in possesso di un’istruzione di questo tipo. La difficoltà si riscontra soprattutto, in riferimento al livello secondario, per gli indirizzi di elettronica ed elettrotecnica (59,8%), e di meccanica, meccatronica ed energia (56,2%). Per quanto concerne le qualifiche di formazione o diploma professionale, le maggiori criticità riguardano gli indirizzi di impianti termoidraulici (61,9%), elettrico (54,7%) e meccanico (51,5%).

“L’analisi mette in evidenza che per sostenere l’occupazione giovanile nei principali settori del nostro tessuto produttivo – osservano il presidente di Confartigianato Imprese Abruzzo Giancarlo Di Blasio e il segretario regionale Daniele Di Marzio – occorre puntare con più decisione sull’innalzamento della qualità dell’offerta formativa di istruzione tecnica e professionale”. Secondo i due esponenti dell’associazione di categoria, “occorre intervenire innanzitutto sul piano della programmazione di un’offerta formativa sempre aggiornata e proiettata verso le figure professionali maggiormente richieste dal mercato del lavoro. In secondo luogo, è necessario valorizzare l’insegnamento di competenze tecnico-pratiche, soprattutto attraverso le attività di laboratorio e la professionalizzazione dei docenti tecnici”. Per ridurre l’attuale paradosso del mismatch scuola-lavoro, secondo Di Blasio e Di Marzio, “sarebbe inoltre opportuno riservare particolare attenzione all’attuazione del nuovo Sistema di orientamento scolastico e formativo, soprattutto in riferimento al Job Placement”. In conclusione, il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, “al fine di favorire l’occupabilità e l’inserimento lavorativo”, suggeriscono “di promuovere l’insegnamento delle competenze imprenditoriali, rilanciando contestualmente l’alternanza scuola lavoro e l’apprendistato duale, strumenti in grado di creare collegamenti diretti con i sistemi produttivi strategici dei territori e quindi una più facile transizione nel mondo del lavoro”.

Silvia Grandoni




AL VINITALY 2023 con numerosi confronti

Incoming, Wine Tasting e Showcooking Stellati. Battista: diamo voce e spazio ai veri protagonisti del comparto, ovvero i produttori agricoli

Roma, 22 marzo 2023. Oltre quattromila espositori da tutta Italia e da altre trenta nazioni, settanta paesi coinvolti e circa mille top buyer provenienti da tutto il mondo, ai quali si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali. Sono solo alcuni dei numeri che caratterizzeranno la 55^ edizione del Salone internazionale dei vini e distillati Vinitaly, che come noto è in programma dal 2 al 5 aprile 2023 negli spazi dell’ente fieristico Veronafiere e nella quale la Copagri intende continuare a giocare un ruolo da protagonista, grazie a una presenza ancora più radicata e a uno spazio espositivo rinnovato e ampliato.

La Confederazione Produttori Agricoli, infatti, che sarà presente nel padiglione 7, stand E11-F10, conferma la sua attenzione nei confronti di un settore di punta dell’agroalimentare nazionale, una filiera di eccellenza che vale oltre 31 miliardi di euro, oltre la metà dei quali derivanti dalla parte produttiva, e che grazie a più di 500mila aziende impegna quasi 900mila occupati, per un totale di circa 7,4 miliardi di euro di esportazioni.

Molto numerose saranno le iniziative che animeranno le attività dello spazio della Copagri, nel quale troveranno posto le eccellenze enologiche delle cantine associate provenienti da tutta la Penisola, a testimoniare la grande varietà dei territori vitivinicoli italiani, con particolare riferimento a quelli del Veneto, della Sicilia, delle Marche, della Puglia, della Lombardia, della Sardegna, dell’Abruzzo e della Campania.

Non solo degustazioni di prodotti delle aziende associate, riservate ai buyer e destinate a tutti i visitatori e agli appassionati dell’enologia nazionale, ma anche momenti di confronto e approfondimento su diverse tematiche di grande attualità e interesse per il comparto vitivinicolo nazionale, quali ad esempio la certificazione della qualità; senza contare, poi, i tantissimi incoming con i delegati dei mercati esteri, i wine tasting realizzati in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier-AIS e un esclusivo show cooking con un noto chef stellato.

“Siamo particolarmente orgogliosi di partecipare con una nutrita delegazione di cantine del Belpaese all’edizione 2023 della rassegna, che certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la grande vitalità di un settore fondamentale per l’economia del Primario e del paese intero, un comparto che continua a trainare l’agroalimentare del Paese, nelle esportazioni, nei consumi e in tutti i numeri legati all’indotto”, afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista, spiegando che “anche quest’anno vogliamo tenere alta l’attenzione su quelli che a nostro avviso sono i veri protagonisti del comparto, ovvero i produttori agricoli che con il loro operare quotidiano danno lustro a uno dei prodotti di punta del Made in Italy nel mondo”.




GIORNATA ACQUA. Coldiretti: a rischio 1/3 made in Italy a tavola

Giovani Abruzzo, il tempo scorre ma l’acqua no

Lanciano, 22 marzo 2023. L’acqua non scorre, il tempo si: il messaggio lanciato dai giovani abruzzesi di Coldiretti che questa mattina sono riuniti a Lanciano, nell’agriturismo Caniloro, per la giornata dell’Academy, il format di formazione strategico-sindacale per favorire il confronto sulle problematiche del settore tra le nuove generazioni in linea con l’impegno di Coldiretti per la tutela del made in italy agroalimentare.

Una intera giornata di formazione per trenta under 30 recentemente insediati in agricoltura in una full immersion nei temi e nelle problematiche più sentite dagli agricoltori. Presenti, oltre al direttore regionale Roberto Rampazzo, il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli e il direttore provinciale Francesco Perillo, il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano nonché Daniela Dionesalvi e Cristina Greco della segreteria nazionale del movimento degli under 30. Tra i tanti gli argomenti in programma, un tema particolarmente sentito dagli imprenditori: la risorsa idrica e la sua importanza per l’economia, la società e le nuove generazioni.

“Oggi è la giornata mondiale dell’acqua e mai come in questo momento ne abbiamo chiara l’importanza – ha detto Scorrano ad apertura dell’incontro, che si chiuderà questa sera alle 19.00 – oltre al problema della siccità e del cambiamento climatico, la mancanza di risorsa idrica dipende anche da una gestione non funzionale alle esigenze con danni che in Abruzzo si aggirano intorno al 180milioni di euro annui. I giovani agricoltori – aggiunge Scorrano – sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare.

La mancanza di precipitazioni mette a rischio un terzo del made in Italy e sta condizionando le scelte delle aziende agricole, anche più strutturate, che sono spesso costrette ad importanti cambiamenti colturali – ha aggiunto Scorrano – è necessario puntare ad una progettualità che sani le inefficienze e risolvere il problema del commissariamento dei consorzi di bonifica, enti strategici che potrebbero essere uno strumento di progettazione al passo con i tempi e le esigenze presenti e future”.

Oltre al tema della risorsa idrica, tra gli altri temi della giornata l’innovazione, la sostenibilità ambientale, l’agricoltura di precisione e la programmazione comunitaria con gli interventi del prof. Michele Pisante, ordinario dell’università di Teramo e presidente di Bonifiche ferraresi, Paolo Di Stefano dell’ufficio Coldiretti a Bruxelles e Stefano Vaccari direttore del Crea.

Alessandra Fiore




ORA ET LABORA. La vocazione e missione dei laici nel cambiamento d’epoca

Tre giorni a cura dell’Ufficio diocesano per il Laicato 24 – 26 marzo 2023

Teramo, 22 marzo 2023. Le aggregazioni laicali, e tutti i laici impegnati nelle varie realtà di ispirazione cristiana, si ritroveranno dal 24 al 26 marzo con il nostro Vescovo Lorenzo Leuzzi per una tre giorni attorno ad un tema comune: “Ora et Labora. La vocazione e la missione dei laici nel cambiamento d’epoca”.

«Nel terzo millennio, in un’epoca di transizioni, nella quale non si può dar affatto per scontata una visione cristiana della vita – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano per il Laicato Leonardo Di Battista – si è voluto porre l’accento sull’importanza di ogni associazione, movimento o realtà cristiana in grado di evangelizzare, proporre e dare testimonianza attraverso il proprio carisma, stile e dinamica che caratterizza ogni ambiente della vita ordinaria. Dunque, da parte della Consulta delle Aggregazioni Laicali, dove sono rappresentate tutte le realtà diocesane, è il momento della testimonianza e della responsabilità nel sentirsi Chiesa e fare passi comunitari e condivisi, sotto lo sguardo “saggio e operoso” di San Berardo, che caratterizza tutto l’anno pastorale».

Le iniziative saranno così suddivise nelle tre giornate:

Venerdì 24 marzo 2023 alle 20:30, presso il Duomo di Teramo, il convegno si aprirà con la veglia di preghiera “Ecco io vengo a fare la tua volontà”, presieduta da S. Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi. In collaborazione con la Pastorale Missionaria diocesana si pregherà per i Missionari Martiri di cui, in tale data, ricorre la trentunesima giornata.

Sabato 25 marzo 2023 alle ore 9:15, presso la sala parrocchiale di San Gabriele in Colleparco di Teramo, S. Ecc. Mons. Fabio Fabene, segretario della Congregazione per le cause dei Santi, introdurrà al tema “La chiamata alla santità dei laici”. A seguire, ci sarà una tavola rotonda moderata dal Prof. Cesare Mirabelli, con professionisti locali e no, sul tema “Studiare, amare e servire il cambiamento d’epoca”. Saranno presentate tutte le associazioni e movimenti della Consulta delle Aggregazioni Laicali e le realtà di ispirazione cristiana che, nel pomeriggio dello stesso giorno, organizzeranno differenti iniziative in varie zone del territorio diocesano, tutte accomunate dal tema “In cammino con e nella Chiesa”.

Domenica 26 marzo 2023 alle ore 9:15, sempre presso la sala parrocchiale di San Gabriele in Colleparco di Teramo, don Giovanni Giorgio, direttore del Centro per la teologia San Paolo VI presenterà “I cantieri di Betania: evangelizzare è servire la storia”. A seguire l’Ufficio del Laicato farà “Sintesi degli incontri delle aggregazioni laicali. Prospettive di impegno”. A concludere il convegno la Santa Messa delle ore 11.30 presieduta da S. E. Mons. Lorenzo Leuzzi e alle ore 12:30 un momento conviviale.




A TREVISO LA XXII Assemblea Anci Giovani

Dall’Abruzzo 40 Amministratori Under 35. Il coordinatore regionale Vincenzo D’Ercole: “Al centro i grandi temi. La nostra sarà una delle delegazioni più numerose”

Pescara, 22 marzo 2023. Quaranta amministratori locali under 35 provenienti da tutto l’Abruzzo parteciperanno venerdì e sabato alla dodicesima Assemblea Nazionale dell’ANCI Giovani, che si svolgerà a Treviso, con l’obiettivo di far sì che i giovani rappresentanti dei Comuni italiani possano disegnare e immaginare il Paese del futuro.

Al centro dei lavori ci saranno i temi del lavoro, dell’energia, dello sviluppo sostenibile, strettamente legati alla transizione ecologica dell’Italia e dell’Europa. I giovani amministratori, in tal senso, vogliono essere gli ambasciatori di un cambio reale del rapporto tra ambiente e nuove generazioni, finalizzato a generare nuove opportunità derivanti dalle problematiche relative ai cambiamenti climatici in atto. La sfida più importante da vincere, infatti, per l’ANCI Giovani è quella di creare un Paese ecosostenibile, cominciando dal cambiamento delle abitudini quotidiane e sensibilizzando le comunità di cittadini di cui gli amministratori sono i rappresentanti.

“Sarà una importantissima occasione di confronto con i membri del Governo e con gli esponenti nazionali dell’ANCI, tra i quali il presidente nazionale Antonio Decaro – afferma il coordinatore regionale di ANCI Giovani, Vincenzo D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo – Insieme ci confronteremo sulle problematiche che quotidianamente, in qualità di amministratori, incontriamo sul territorio. Il tutto, senza tralasciare i temi del momento: al centro dei lavori, infatti, ci saranno anche le sfide che attendono il nostro Paese, dal Pnrr alla transizione ecologica”.

“All’assemblea parteciperanno oltre 500 giovani amministratori provenienti da ogni regione italiana. Circa 40 gli abruzzesi, che partiranno da tutte e quattro le province. Si tratta di una delle delegazioni più numerose in Italia e questo – conclude D’Ercole – è motivo di grande soddisfazione, perché conferma la dinamicità e l’impegno dei giovani amministratori abruzzesi”.




GARAGE la prima nazionale

Spettacolo al cinema Auditorium Zambra

Ortona, 22 marzo 2023. L’impresa di produzione Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio, Lorenza Sorino e Davide Borgobello, presenta la nuovissima produzione teatrale “Garage”, testo e regia dello stesso Scognamiglio: la prima è prevista per il prossimo 27 marzo alle ore 21.00 all’Auditorium Zambra.

Dopo aver individuato gli attori principali per lo spettacolo teatrale in due differenti audizioni, nei nomi di Irma Ticozzelli, Riccardo Ciccarelli, Raffaele Parisi, Davide Mazzella si prosegue con le prove a ritmi incalzanti verso il debutto, grazie anche all’organizzazione e aiuto regia di Alice Grombone. 

Garage rappresenta la storia di quattro amici, quattro ragazzi che vivono nella periferia di Napoli. Il loro tempo è immaginario o forse appartenente ad un futuro molto prossimo.

“Le vite di questi ragazzi anche se proseguono su binari diversi, trovano un comune denominatore in un luogo di ritrovo, un garage appunto, che hanno affittato e arredato per trascorrerci il tempo fuori dalle rispettive abitazioni di famiglia – spiega il regista, – si tratta di una storia intensa, un mix di emozioni che noi vogliamo condividere in modo empatico con il nostro pubblico”.

Nello spettacolo, le giornate sono cadenzate da esplosioni dinamitardi: sono dei veri e propri attentati compiuti per mano di iniziative indipendenti e isolate, nate dopo le crisi economiche che si sono susseguite freneticamente una dopo l’altra, che hanno totalmente spazzato via ogni forma di tutela personale e inasprito le disuguaglianze sociali esasperando sempre di più il divario tra le persone.

“Questo spettacolo mette in comunicazione i diversi linguaggi artistici performativi, due dei tre più conosciuti come teatro e cinema ed un terzo più innovativo come quello del podcast.

Le tre narrazioni nonostante mantengano un binario personale riescono ad interagire all’interno della drammaturgia. Il mondo al quale si assiste è una proiezione e trova aderenza in quella che era la visione metodologica di Bauman della società liquida, in contatto con ciò che ci è intorno e che si modifica così velocemente da non permettere punti di riferimento nè esteriori nè interiori”- sottolinea Scognamiglio.

Per quanto riguarda la scena prosegue, “nonostante sia un garage sotterraneo, grazie ai materiali utilizzati, darà la percezione di potersi modificare costantemente. Cio che ne scaturisce visivamente è la costante contrapposizione generazionale tra alcune condizioni umane come l’ impossibilità, l’incertezza e la paura”.

Tutto avviene intorno a 4 amici in un contesto in cui gli avvenimenti non sembrano davvero toccarli e tutto sembra essere vissuto con distanza, quella distanza che delimita la periferia dal centro città. La loro vita di ragazzi sembra passare protetta nel guscio chiuso del garage, fino a quando gli eventi, entreranno prepotentemente nelle loro vite e senza chiedere permesso, li metteranno di fronte a ciò che li aspetta.

In merito alle riprese video, che sono state inserite all’interno dello spettacolo, le scene sono state girate lungo la passeggiata Orientale di Ortona con due attori grazie all’apporto tecnico di Daniele Forcucci, Diego Mercadante e Marco Palma, mentre per tutti coloro che hanno risposto alla call per le comparse di ragazzi con i genitori, le riprese sono state girate al parco giochi di Fonte Grande del comune, con grande disponibilità del vicinato.

Le scene sono di Armando Alovisi, e le musiche di Sergio Altamura. I costumi sono di Aida Ghafouri.




L’ATTIMO FUGGENTE con la regia di Marco Iacomelli

Sabato 08 aprile alle ore 18:00. La stagione di prosa 2022/23 del Teatro Maria Caniglia si chiude con uno spettacolo che è un inno alla poesia, al libero pensiero e alla vita

Sulmona, 22 marzo 2023. Dopo “Divagazioni e Delizie” di John Gay con Daniele Pecci, lo spettacolo che porta anche la firma del Teatro Maria Caniglia alla produzione, è la volta de “L’attimo Fuggente” l’ultimo spettacolo della stagione di prosa 2022/2023 del Caniglia, promossa da Meta Aps, che andrà in scena sabato 08 aprile alle ore 18:00.

“L’attimo Fuggente” è una storia d’Amore. Amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’Amore che ci fa aiutare il prossimo a eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali. Dopo più di trent’anni “L’attimo fuggente”, reso celebre dall’omonimo film e da uno straordinario Robin Williams nei panni del professor Keating, rappresenta ancora oggi una pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo.

«Portare sulla scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy e del loro incontro col il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami, rinnovando quella esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica e facendola scoprire a quelle nuove generazioni che, forse, non hanno ancora visto questa storia raccontata sul grande schermo e ancora non sanno “che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso”» così ha dichiarato il regista dello spettacolo Marco Iacomelli

Con Luca Bastianello nei panni del Professor Keating e Nicolò Bertonelli nei panni dello studente Neil Perry, saliranno in scena insieme a loro altri 8 giovani attori.  Lo spettacolo, una produzione di STM Live e Fattore K, vede alla regia Marco Iacomelli, alla Regia Associata Costanza Filaroni, alle Scene e Costumi Maria Carla Ricotti, al Disegno Luci k5600 Design, al Disegno Fonico Donato Pepe,  ai Video Massimiliano Perticari, alla Musica Marco Iacomelli e Venere, alla Produzione Esecutiva Davide Ienco.

I biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo i biglietti sono disponibili all’acquisto sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329.9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




PAROLE IN CIRCOLO. L’audace Didone

La scrittrice Marilù ha conquistato il pubblico

Giulianova, 22 marzo 2023. Grande attesa, a Giulianova e non solo, per il prossimo incontro di “Parole in circolo”, la rassegna culturale organizzata dall’associazione Forum Artis, in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” e il patrocinio del Comune di Giulianova.

Sabato 29 marzo salirà sul palco del Kursaal Michele Zatta, autore del romanzo “Forse un altro” (Arkadia), candidato al Premio Strega 2023, dirigente dal 2008 di Fiction Rai e responsabile delle produzioni internazionali di Rai Fiction, co-ideatore del programma “Agrodolce” e produttore, tra le altre, delle serie “Mare fuori”, “Sopravvissuti”, “Fino all’ultimo battito” e “Blackout”. Con lui, il noto attore Giacomo Giorgio, che spopola in tv grazie al ruolo di “Ciro” nella serie “Mare Fuori”.

Grande successo, intanto, ha avuto il terzo incontro della rassegna, che sabato scorso, 18 marzo, ha indagato la voce di una delle eroine più affascinanti, l’audace Didone, raccontata dalla scrittrice e saggista Marilù Oliva. Davanti ad un pubblico attento e partecipe, l’autrice ha dialogato con la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice degli incontri, intorno al romanzo “L’Eneide di Didone” (Solferino), ponendo l’accento sull’esigenza di rivoluzionare la narrazione che di alcune eroine hanno fatto i grandi poeti della classicità, primo fra tutti Virgilio. La fondatrice di Cartagine, infatti, grazie a Marilù Oliva, riacquista dignità e autonomia di scelta, non uccidendosi per Enea, naufrago fuggito dalla città di Troia in fiamme. La scrittrice ha emozionato i presenti e ha risposto con generosità alle domande poste dal pubblico, sottolineando come il mito rifletta sempre il contemporaneo nelle sue urgenze anche sociali e politiche.

All’incontro ha partecipato il Direttore della Biblioteca civica Bindi, Sirio Maria Pomante, che in apertura ha sottolineato l’importante lavoro di promozione culturale che si sta facendo nel territorio giuliese, grazie a una proficua sinergia con le associazioni del territorio.




GIOVANNI MELARANGELO (1903-1978). L’artista e i suoi percorsi

Giovedì 23 marzo 2023, ore 18, nella sala conferenze del Mediamuseum, in piazza Alessandrini, sarà presentato il libro curato dal professor Paolo Coen

Pescara, 22 marzo 2023. Alberto Melarangelo, Albano Paolinelli e Antonio Zimarino converseranno sui temi dei libri. Sarà letta una testimonianza della professoressa Gabriella Albertini, allieva di Melarangelo negli anni del suo insegnamento nel Liceo Artistico di Pescara, di cui fu uno dei primi docenti.

L’incontro, che sarà moderato da Marco Presutti, rientra nel ciclo di conversazioni di «Attualità culturale in dialogo. Conversazioni su storia, letteratura, filosofia e arte», a cura dell’Istituto nazionale di Studi crociani e della Fondazione Edoardo Tiboni.

Mario De Micheli, uno dei critici più celebri del secondo Novecento, nel curare il catalogo di una grande mostra tenutasi a Teramo nel 1990, ha definito Giovanni Melarangelo “un artista di straordinaria integrità, di profonda coerenza morale e di fervida fedeltà alla sua terra”. Un giudizio che resta fondamentalmente valido trenta anni dopo, per quanto suscettibile di aggiornamento.

Gli studi raccolti in questo nuovo volume confermano, infatti, che il pittore rappresenta un caposaldo del Novecento abruzzese, grazie al moderno taglio interdisciplinare delle analisi condotte e agli stringenti paragoni con alcune fra le principali realtà linguistiche della penisola.

Sono state ricostruite e delineate le fasi della sua carriera, dalla formazione nel solco del verismo umanitario alle aperture sperimentali verso la scuola romana, la scuola torinese o il cinema di Federico Fellini, fino al successo di critica e di mercato sul panorama nazionale degli anni Cinquanta e Sessanta.




ESPRESSIONI E VERITÀ il gruppo Die Brücke e oltre

Il catalogo della mostra 25 marzo 2023 ore 17:30 all’Imago Museum Corso Vittorio Emanuele II

Pescara, 22 marzo 2023. Si terrà sabato 25 marzo, ore 17:30, la presentazione del catalogo della mostra “ESPRESSIONI E VERITÀ | Il gruppo Die Brücke e oltre” in esposizione all’Imago Museum: la più importante e completa collezione in Italia sull’Espressionismo, una delle più significative esperienze rivoluzionarie dell’arte avanguardista del Primo Novecento.

Il museo accoglierà il pubblico e gli autori dei testi che interverranno per presentare il loro racconto della mostra, raccolto nel catalogo dedicato.

Il progetto espositivo raccoglie il corpus delle più originali tendenze estetiche e ideologiche dell’arte espressionista “storica”: 66 opere (acquarelli, inchiostri di china, xilografie, litografie) di Erich Heckel, Ernst Ludwig Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff e altri esponenti del gruppo Die Brücke (Il Ponte) che hanno contribuito a rafforzare il carattere internazionale del polo espositivo Imago Museum.

La collezione proviene dall’impegno del regista teatrale e drammaturgo Rocco Familiari e della consorte. La Fondazione Pescarabruzzo l’ha acquisita in proprietà e la renderà fruibile in via permanente con un nuovo allestimento presso lo stesso Imago Museum, in coda alla chiusura della temporanea.

All’interno dell’esposizione il visitatore viene immerso nell’identità più pura dell’Espressionismo, frutto di un atteggiamento di rivolta contro la tradizione culturale, oltre che etico-civile, largamente diffuso tra le giovani generazioni intellettuali della Germania dei primi del Novecento. Il gruppo Die Brücke, infatti, irrompe sulla scena della modernità con l’esperienza espressionista nel 1905 a Dresda, grazie all’iniziativa di alcuni studenti di architettura, tra i quali: Fritz Bleyl, Erich Heckel, Ernst Ludwig Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff. Questi giovani artisti coltivano fin da subito l’idea di una rappresentazione volta all’essenziale, capace di produrre immagini di grande immediatezza, tanto nella forma quanto nel colore. L’esigenza di ricerca espressiva, ossia di “trarre fuori” gli elementi costitutivi dell’opera dall’interiorità dell’individuo, porta il gruppo ad adottare uno stile “abbreviato”, ed è soprattutto la xilografia che diventa lo strumento espressivo decisivo nelle principali opere realizzate. Il gruppo Die Brücke acquisisce negli anni una dimensione internazionale dei suoi membri, distinguendosi in mostre itineranti in tutto il Nord Europa.

Il percorso espositivo in mostra permette di attraversare i vari aspetti sui quali si sono soffermati gli artisti: dai ritratti alle nature morte, dalla figura femminile o maschile alle passioni, alle follie, al tema della morte, fino all’apoteosi dell’arte xilografica più essenziale.

Al periodo berlinese degli Espressionisti rivolge il suo omaggio anche la pittrice Giosetta Fioroni, esponente della Scuola di Piazza del Popolo, con l’opera “Berlin” del 1996, che chiude l’esposizione e rafforza il concetto dell’”oltre” che dà il titolo alla mostra; inteso come influenza che l’espressionismo ha avuto anche nell’arte del Novecento.

All’evento di presentazione del catalogo interverranno gli autori dei testi.

Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, sotto la cui guida l’Istituto ha realizzato l’Imago Museum, coordina il Comitato scientifico che sovraintende alle attività del museo pescarese d’arte moderna e contemporanea, di cui fanno parte anche gli altri due autori dei testi.

Alessandro Masi, storico dell’arte, giornalista e Segretario Generale della Società Dante Alighieri. È docente presso l’Università Uninettuno e l’Università IULM. Ha curato opere monografiche ed esposizioni su artisti del Novecento. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e palinsesti televisivi, in ultimo Terza Pagina, in onda su Rai5.

Gabriele Simongini, storico dell’arte, saggista e giornalista specializzato in arte contemporanea e beni culturali. È docente all’Accademia di Belle Arti di Roma e critico d’arte del quotidiano “Il Tempo”. Ha fatto parte del Comitato di Studi per il Padiglione Italia della 54° Biennale Arti Visive di Venezia (2011). Ha curato importanti mostre e cataloghi su insigni artisti italiani e su grandi artisti internazionali.

Imago Museum

Apertura: martedì – domenica ore 10:30 – 13:30 e 16:00 – 20:00. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo o su ciaotickets.com. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito del museo: imagomuseum.it




PROGETTO L’ALTRO E NOI i tre murales

Domani alle 11 inaugurazione

Casoli, 22 marzo 2023. Sono dedicati alla vita di un tempo nel borgo, all’emigrazione e alla donazione del sangue i tre murales che verranno inaugurati domani 23 marzo, alle ore 11 a Casoli, in via Montaniera (due nelle vicinanze del parcheggio di piazza della Memoria e il terzo nei pressi del civico 10).

Le opere sono state realizzate dall’artista Alessandro Petraccia, con il contributo di studenti, over 65 e cittadini. L’attività rientra nell’ambito del progetto sociale “L’Altro e noi” di cui è capofila l’Associazione “Articolo 3” odv di Pescara. I murales sono ispirati a tre disegni prodotti dagli alunni Benedetta Aruffo, Desy D’Amico e Alessandro Dolce delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “G. De Petra”.

“I ragazzi hanno realizzato i disegni dopo aver ascoltato a scuola le testimonianze di over 65 e di volontari dell’Avis – spiega Antonella Allegrino, presidente di ‘Articolo 3’ – Gli anziani hanno ricordato come ci si sostenesse in una piccola comunità quando, ad esempio, c’era il raccolto e le famiglie si aiutavano reciprocamente. Gli uomini lavoravano nei campi e le donne preparavano le pietanze. Si festeggiava, poi, tutti insieme. Gli over 65 hanno ricordato anche il fenomeno dell’emigrazione, la partenza di chi era costretto a lasciare il proprio paese per trovare lavoro all’estero. L’importanza della donazione del sangue, invece, è stata sottolineata nelle testimonianze dei volontari dell’Avis. I disegni degli studenti del ‘De Petra’ e i relativi murales sono ispirati a questi temi. In uno sono raffigurati un contadino che lavora la terra e una donna che porta una cesta di pane sulla testa; in un altro ci sono un treno in partenza e le donne che, in lacrime, salutano i propri uomini; nel terzo è disegnato un albero della vita e le tante forme in cui si può esprimere la solidarietà, tra cui la donazione del sangue”.

Alla manifestazione di domani parteciperanno Antonella Allegrino, il sindaco Massimo Tiberini, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “De Petra” Serafina D’Angelo, rappresentanti dell’amministrazione comunale, il presidente dell’Avis Antonio Salino con i volontari, studenti, over 65 e cittadini.

Il progetto “L’altro e noi” punta a promuovere la cultura del volontariato e della cittadinanza attiva, in particolare tra i minori, a contrastare le solitudini involontarie nella popolazione anziana attraverso azioni di coinvolgimento partecipato e, infine, a sviluppare e rafforzare il rapporto intergenerazionale tra le due fasce di età per la trasmissione dei saperi.

È stato ideato ed è coordinato dall’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara (capofila) che ha come partner le Avis di Casoli, Gessopalena e Torricella Peligna e come collaboratori i tre Comuni e gli istituti scolastici “De Petra” e “Algeri Marino” di Casoli.

È finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo; attuazione artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore – Sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore. Accordo di programma tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Abruzzo. D.M. n. 9/2021 Risorse Accordo di programma Anno 2021. Determina di approvazione dell’Avviso Pubblico DPG022/54 DEL 28.04.2022. Determina di approvazione esiti DPG022/123 del 15/09/2022.




AFFIDAMENTO SPIAGGE LIBERE e non ancora in concessione

In scadenza per il prossimo 28 marzo, gli avvisi

Tutti i documenti e i modelli utili,  sul sito del  Comune

Giulianova, 22 marzo 2023. Scadrà il prossimo 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo delle spiagge libere giuliesi per la stagione balneare 2023. Il bando, consultabile sul sito istituzionale del Comune, prevede l’ assoluta esclusione di impianti fissi o mobili, senza alcun diritto di insistenza. L’affidamento è posto in essere  per assicurare la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare e sulla spiaggia, per garantire la pulizia, l’igiene e il decoro del tratto di spiaggia a disposizione, per consentire l’uso dei servizi igienici ai bagnanti.

Gli interessati devono far pervenire le istanze al Comune di Giulianova  ( Quarta Area,  Settore Demanio Marittimo) tramite il servizio postale, oppure mediante consegna diretta all’Ufficio Protocollo o a mezzo Pec all’indirizzo protocollogenerale@comunedigiulianova.it). Sulla richiesta, in bollo, occorre specificare esattamente l’area interessata e l’estensione del fronte mare.

Scade allo stesso modo il 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo, per la prossima stagione balneare, delle spiagge non ancora in concessione. Anche in questo caso, il fine è garantire la sicurezza in mare e in spiaggia, il decoro dell’arenile, la dotazione dei servizi igienici. Le domande dovranno pervenire nei tempi e nei modi previsti dall’avviso relativo alle spiagge libere.  Va indicata l’area interessata tra le 7 nuove spiagge previste in concessione, o tra le 3 aree destinata ad “Area per servizi turistici di pubblica utilità” dal piano demaniale vigente.




SALVIAMO GLI ALBERI DI PESCARA

Le associazioni: Archeoclub d’Italia sede di Pescara – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara -Gruppo Unitario Foreste Italiane – G.U.F.I.- Associazione Mila Donnambiente – Le Majellane – Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio (CO.N.AL.PA), Comitato Strada Parco Bene Comune- Comitato Oltre il Gazebo No Filovia -Associazione Italiana Architettura del Paesaggio sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna (AIAPP LAMS)- La Gallina Caminante  – Saline.Marina.PP1 di Montesilvano –L’Albero bello – Associazione Culturale DEVA – FIAB Pescarabici – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta- Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara

Pescara, 22 marzo 2023. In data 21 marzo un articolo dell’Ordine provinciale degli Agronomi di Pescara promuove a pieni voti il discutibile operato del comune in merito agli abbattimenti di alberi e altri interventi che stanno sconvolgendo il paesaggio verde urbano.

Il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara stigmatizza fermamente che la istituzione di autogoverno di una libera professione, che dovrebbe essere imparziale,  rappresentare tutti gli iscritti e non sposare pregiudizialmente la tesi di alcuno, intervenga  a spada tratta a sostegno dell’operato dell’amministrazione comunale sul patrimonio arboreo cittadino a pochi giorni dalla la nomina a consulente del Comune dell’attuale Delegato per il Verde Urbano, le Foreste e i Sistemi Montani dell’ordine, l’agronomo Matteo Colarossi. La determina cui si fa riferimento è quella del 16/03/2023 riferita alla “Manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità interessata dal dissesto arboreo: Viale Kennedy, Via Regina Elena, Via Mezzanotte, Sottopasso di Via Paolucci”, affidata per un compenso di 10.400,00 euro, proprio all’agronomo Colarossi.

A giudizio del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara, l’operato comunale è invece ampiamente criticabile per le pratiche distruttive, le sostituzioni di essenze autoctone con specie esotiche, le potature discutibili e le interferenze devastanti il patrimonio arboreo comune nella esecuzione di opere pubbliche. E’ singolare che un consulente del Comune invece di parlare a proprio nome, parli come rappresentante dell’Ordine per dare autorevolezza al suo contestabile parere.

Alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’Ordine, il Comitato risponde che il piano di sostituzioni delle alberature in Pescara non rispetta i valori stessi della nostra comunità; assistiamo a un impoverimento dei servizi ecosistemici portati dalle grandi alberature, a scelte errate nella gestione del territorio e a continui tentativi di cementificare vari parchi cittadini. La crociata contro gli alberi di Pino, essenza storicamente identitaria del paesaggio pescarese, è significativa di questa dannosa linea che cambierà irreversibilmente l’ambiente urbano tradendo il nostro passato. Parlare semplicisticamente di sostituzioni delle alberature denota una mancanza della visione ecologica delle funzioni degli alberi.

Come mai i rappresentanti degli agronomi non hanno mai detto nulla pubblicamente sulle potature fuori stagione, sulle capitozzature, sulle palme messe a dimora a ridosso della Pineta e su altre discutibilissime scelte? E spiace dover constatare che nessun loro intervento si sia registrato neanche a difesa di preziose aree verdi, come il Parco 8 Marzo, il Parco di Via della Fornace Bizzarri e gli orti urbani di via Santina Campana, tutti beni comuni importanti per l’intera comunità dei cittadini.




IL FUCINO, STORIA DEL LAGO e della gente marsa

Il lago, i popoli italici della Marsica, le tradizioni, il prosciugamento e l’agricoltura di avanguardia

L’Aquila, 22 marzo 2023. La rivista TESORI D’ABRUZZO, diretta da Paolo de Siena, nel numero 66 uscito da qualche giorno nelle edicole, apre con l’articolo “Sulle tracce del lago”, un mio contributo su 8 pagine nelle quali racconto gli antichi popoli che abitavano la Marsica, il lago del Fucino, i vari propositi e tentativi di prosciugarlo, dall’imperatore Claudio (52 d.C.) che fu il primo, fino ad Alessandro Torlonia (1862) che definitivamente realizzò quell’antico progetto.

Il prosciugamento cambiò geograficamente il volto dell’Abruzzo interno (il Fucino era il terzo lago italiano per estensione), e della Marsica il clima, l’economia, le abitudini e il lavoro della gente che viveva nei borghi intorno al grande lago. E tanto altro ancora, fino alla seconda metà del Novecento, quando il Fucino è diventato l’Orto d’Italia, con le sue colture intensive che danno prodotti della terra e ortaggi di eccellente qualità, che primeggiano nei mercati italiani ed europei. Nella rivista, inoltre, tanti straordinari contributi che raccontano i borghi d’Abruzzo con le loro meraviglie, le vie del gusto e insigni Personaggi della nostra regione. Se può essere d’interesse questo che segue il mio contributo ospitato su Tesori d’Abruzzo.

SULLE TRACCE DEL LAGO

di Goffredo Palmerini *

La storia del Fucino prende avvio in epoca glaciale, quando tra il Pliocene e il Quaternario si forma, nel corso dell’orogenesi dell’Appennino, una depressione, una vasta conca circondata da rilievi montuosi. In quella depressione, situata intorno ai 600 metri di altitudine, si formò un lago carsico di circa 160 km2, sarebbe stato il terzo per estensione in Italia, dopo il Garda e il Maggiore. Il lago del Fucino, alimentato da nove torrenti e da infiltrazioni, non avendo alcun emissario, era soggetto ad improvvise e alte oscillazioni del livello dell’acqua – livello mai stato superiore ai 23 metri di profondità -, tanto da provocare inondazioni o secche assai malsane, tanto da indurre il suo primo prosciugamento dapprima in epoca romana sotto l’imperatore Claudio (nel 52 d.C.), poi nel 1862 il secondo e definitivo prosciugamento ad opera dei Torlonia. Delimitato a nord dalla catena montuosa del Velino e del Sirente, ad ovest dalla dorsale del monte Salviano, ad est da altri rilievi e dalla valle del Giovenco, mentre a sud da quelli della Vallelonga, l’attuale piana del Fucino, risultante dal prosciugamento dell’Ottocento, è di 16.507 ettari di terreno. Ma andiamo per ordine.

Il lago del Fucino aveva una fauna di assoluta ricchezza e suggestione: cigni reali, bianche cicogne, anatre selvatiche e diverse specie di uccelli variopinti. Tutt’intorno al bacino lacustre crescevano magnolie profumate, palme ombrose, oleandri e camelie, allori e agavi, salici, pioppi, faggi e abeti, ma anche una gran quantità di ulivi e ciliegi. Nelle sue acque trasparenti diverse specie di pesci. Il territorio circostante il lago era abitato dai Marsi, uno dei popoli italici più fieri e coraggiosi, ma in parte anche dagli Equi e dai Volsci. A sue spese Roma sperimentò il coraggio e la determinazione dei Marsi e delle popolazioni italiche che vivevano nell’antica terra d’Abruzzo – Sabini, Vestini, Peligni, Marrucini, Pretuzi, Frentani e Sanniti al confine col Molise – nel corso della Guerra Sociale (91-88 a.C.).

Quelle popolazioni, fino ad allora alleate dei Romani in varie campagne militari, quando il Senato di Roma negò ai Marsi la cittadinanza romana, si unirono nella Lega Italica ed entrarono in guerra sotto la guida di Quinto Poppedio Silone per conquistarsela con le armi. Alla fine del conflitto i Marsi e gli altri popoli italici furono sconfitti, ma Roma non mancò di ristabilire buone relazioni e di concedere loro lo status di “cittadini romani”. Appunto Roma, che già conosceva il valore di quei guerrieri inquadrati nella Legio Martia, anche con Virgilio confermò l’assunto “Nec sine Marsis, nec contra Marsos”, ossia né senza i Marsi né contro i Marsi si può vincere.

Lo stesso Poeta aveva fatto di Umbrone, eroe marso, un alleato di Turno contro Enea: era stata quasi un’epifania dello spirito italico dei Marsi che si sarebbe poi manifestato sul campo di battaglia con la Guerra Sociale. Virgilio parla di Umbrone esaltandone anche le doti di incantatore di serpenti. Alla sua morte l’eroe marso sarà pianto dal bosco di Angizia, mitica sorella di Medea e Circe. Ancor oggi il primitivo culto della confidenza con i serpenti rivive a Cocullo, dove si usa catturare e rendere innocue le serpi per vestirne la statua di San Domenico, nella festa religiosa di calendimaggio così fortemente ancorata ai riti atavici precristiani.

Capitale della Marsica fu Marruvium (ora San Benedetto dei Marsi), come annotava Ottaviano Giannangeli, “… che per Virgilio designò etnicamente tutta una gente e che figura come civitas Marsorum e civitas Marsicana, e anche come Marsus Municipius”. Ma la capitale vera della Marsica è il Fucino, elemento centrale della sua storia e della sua leggenda. Benché i Romani amassero il Fucino come luogo per la loro villeggiatura, fu proprio in epoca romana che iniziò ad emergere la necessità di prosciugare e bonificare il lago. Le sue zone meridionali, infatti, erano quelle più soggette alle inondazioni, con enormi problemi per gli agricoltori. Altro grande problema di quella parte paludosa del lago, specie in tempo di magra, era la malaria. Cosicché l’idea di prosciugare e recuperare a zona fertile il più grande lago appenninico albergò dapprima nella mente di Giulio Cesare, ma all’impresa colossale dedicò tenacia e determinazione, intorno alla metà del primo secolo, l’imperatore Claudio, che vi impiegò oltre trentamila uomini per circa undici anni.

Occorreva perforare il monte Salviano e raggiungere il fiume Liri con una galleria di oltre cinque chilometri. L’imperatore Claudio ci riuscì, con un’opera idraulica di straordinaria cognizione ingegneristica, della quale oggi restano significativi reperti archeologici relativi all’imbocco (incile) del tunnel di defluvio delle acque del lago. L’emissario artificiale, fatto costruire da Claudio, andò in deperimento sotto Nerone, per mancanza di manutenzione. Fu poi restaurato per impulso dell’imperatore Adriano, ma successivamente, nei secoli della decadenza dell’Impero Romano, si ostruì definitivamente.

Intanto il lago dava sussistenza alle popolazioni costiere con la pesca, oltre che con le colture agricole compatibili con la mitezza del clima determinata dal vasto bacino lacustre. Altri tentativi di prosciugamento, non approdati a risultato, furono progettati e intrapresi nei secoli seguenti da Federico II di Svevia, successivamente da Alfonso I d’Aragona, e persino da papa Sisto V, un pontefice con particolare predilezione per i lavori pubblici e per lo sviluppo urbanistico, il quale vi impegnò i migliori architetti e ingegneri, ma senza esiti apprezzabili.

Il problema si ripose sotto i Borboni, con Ferdinando IV, che dispose lavori per il restauro dell’emissario servendosi degli ingegneri Stile, Afan de Rivera e del tedesco Kramer, ma tutto si arenò per mancanza dei fondi necessari da parte della società costituita per realizzare l’opera. Nel 1851 nella società subentrò per l’intero capitale il banchiere Alessandro Torlonia, il quale tre anni dopo dava il via alla titanica impresa. Alla fine, l’opera costò oltre 43 milioni di lire, una cifra astrale per quel tempo anche per un grande banchiere. Nel 1876 il re Vittorio Emanuele II conferiva a Torlonia, a motivo della realizzazione della straordinaria opera e del prosciugamento del lago, il titolo di “Principe del Fucino”, unitamente assegnandogli la proprietà di 15mila ettari del fertile terreno risultante dal pianeggiante alveo del lago.

L’avvenuto prosciugamento inaugura anche la nascita della nuova capitale della Marsica, quel piccolo borgo sulla via Tiburtina Valeria cresciuto intorno al castello Orsini e poi Colonna, s’avviava a diventare la città di Avezzano, raggiunta un decennio dopo anche dalla nuova ferrovia trasversale che collegava Roma con l’Adriatico. La crescita di Avezzano è veloce, irruente. Presto supera Celano per numero di abitanti e acquisisce la dignità di diocesi dei Marsi, sottraendola a Pescina. Uno sviluppo galoppante, quello di Avezzano, che però un terribile sisma, il 13 gennaio 1915, paralizza mettendo in macerie la città, come pure squassa e distrugge tutti i centri abitati che circondavano l’antico lago. Trentamila i morti. Una tragedia nazionale nel mezzo d’una guerra mondiale, nella quale quattro mesi dopo anche l’Italia sarebbe entrata.

Di quegli anni terribili, delle condizioni della gente marsicana, scriverà storie e memorie imperiture un giovane di 15 anni di Pescina, rimasto orfano dal terremoto e da don Orione accolto in uno dei suoi istituti: Secondino Tranquilli, conosciuto in tutto il mondo come Ignazio Silone attraverso lo pseudonimo da scrittore. Silone, un giornalista, un grande scrittore, un politico coraggioso e intellettualmente onesto, un Uomo che della Libertà fa la sua etica esistenziale, contribuendo poi a scrivere, da Deputato costituente, la nostra Costituzione.

Con la nascita dell’Italia repubblicana, dopo la dittatura fascista e la fine del secondo conflitto mondiale, nella Marsica esplodono i conflitti sociali legati al latifondo agricolo, ai problemi dei braccianti. In quegli anni di rinascita del Paese si provvede alla Riforma agraria. Torlonia viene sostituito dall’Ente Fucino, quindi dall’Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo (ARSA). Nasce anche una banca popolare, la Banca del Fucino. I contadini diventano proprietari terrieri.

Da questa rivoluzione prende forma lo sviluppo agricolo intensivo del Fucino. I risultati si misurano nel sostanziale miglioramento della produzione agricola: in dieci anni, dal 1948 al 1958, il grano passa da 26 quintali per ettaro a 36, le patate da 140 q/ha a 230, le barbabietole da 260 q/ha a 380. Tra gli effetti positivi della riforma la semplificazione catastale, che porta ad un accorpamento della piccola proprietà contadina tra affittuari che avevano piccole particelle di terreno anche in diversi Comuni. Purtroppo, numerosi braccianti restano esclusi dall’assegnazione delle terre. Alcuni emigrano nella Maremma toscana, altri prendono la via dell’espatrio lungo le rotte della grande diaspora migratoria italiana.

Nei decenni successivi alla riforma grandi passi in avanti ha fatto l’agricoltura nel Fucino: le colture sono state scientificamente selezionate, sono sorte le associazioni dei produttori, si è sviluppata la qualità delle produzioni e la loro razionale commercializzazione, sono stati conquistati e selezionati i mercati dove destinare i prodotti agricoli, viene riconosciuta la tipicità di alcune produzioni che ne certifica origine ed eccellenza qualitativa. Questa è storia dell’oggi e del futuro del Fucino, uno dei bacini eccellenti di produzione agricola, tra i più avanzati nel Paese e in Europa.

*da Tesori d’Abruzzo (n. 66, Marzo 2023)