IL MINISTRO LOCATELLI incontra AISLA

AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha incontrato nella mattinata di oggi il Ministro per le Disabilità, On. Alessandra Locatelli

Roma, 14 marzo 2023. Un appuntamento che testimonia il lungo percorso di alleanza tra la comunità delle persone con SLA e le Istituzioni, valore e fondamento dell’impegno che l’Associazione persegue fin dalla sua costituzione per garantire l’assistenza, la difesa dei diritti e la qualità di vita delle famiglie che vivono ogni giorno la sfida della malattia.

Il confronto ha posto l’attenzione sul Piano Nazionale della Non Autosufficienza e sul fondo Caregiver. AISLA – ben conoscendo il carico e le responsabilità che i caregiver sono costretti a sopportare e l’assoluta necessità degli stessi di avere, a loro volta, adeguati supporti – propone un’azione di sistema volta a realizzare un percorso di interventi per migliorare la qualità di vita delle persone con SLA e dei loro familiari, con particolare attenzione a quelle famiglie in cui sono presenti anche dei minori.

Fulvia Massimelli, presidente nazionale AISLA, dichiara: “L’incontro di oggi con il nostro Ministro è mosso dalla volontà di fermarci a riflettere, ma anche per ripartire con nuove sfide e obiettivi. Il nostro cammino si nutre, giorno dopo giorno, di un confronto ampio e libero che guarda al futuro con le risorse del presente.” A confermarlo è il pensiero del Ministro Locatelli che afferma: “Dobbiamo mirare a cambiare i sistemi per offrire più servizi”.

La SLA è una patologia rara che richiede competenze specialistiche multidisciplinari. L’alta complessità assistenziale, inoltre, rappresenta una sfida per il Sistema Sanitario Nazionale e per i SSR, sia in termini organizzativi che di competenze specialistiche, soprattutto alla luce dello scenario attuale e futuro che vede una enorme carenza di professionisti sanitari. Un tema che pone al centro il PNRR che, focalizzato sull’assistenza agli anziani, si dimostra inadeguato nella gestione della persona con SLA. La proposta di AISLA è quella di inserire nel ruolo di care-manager, nelle fasi iniziali ed intermedie della malattia, un professionista quale neurologo, pneumologo o fisiatra. Parimenti, nelle fasi avanzate e di fine vita, tale ruolo dovrebbe essere svolto da un medico palliativista.

Nello spirito di collaborazione istituzionale che da sempre connota l’associazione, l’incontro si conclude con l’appello di AISLA nel sensibilizzare le Regioni italiane affinché ciascuna individui un congruo numero di strutture residenziali idonee e con le competenze adeguate ad accogliere le persone con SLA, soprattutto in fase avanzata di malattia.

La delegazione AISLA presente all’incontro: Fulvia Massimelli, presidente nazionale; Pina Esposito, segretario generale; Francesca Genovese, consigliere nazionale; Grazia Micarelli, direttore generale; Stefania Bastianello, direttore tecnico.




IL MINISTERO PREMIA il progetto Buonanotte Contemporanea

In occasione del Premio Nazionale del Paesaggio

Montebello sul Sangro, 14 maro 2023. Buonanotte Contemporanea è stato insignito di un prestigioso riconoscimento del Ministero della Cultura in occasione del Premio Nazionale del Paesaggio, manifestazione giunta alla IV edizione che individua i progetti che si sono distinti per la capacità di valorizzare il paesaggio attraverso azioni di salvaguardia, gestione e pianificazione, in linea con i 4 criteri indicati dall’Ue (esemplarità, sviluppo territoriale sostenibile, partecipazione, sensibilizzazione).

La cerimonia di premiazione si è svolta martedì 14 marzo 2023, a Roma, nella Sala Spadolini, alla presenza del Ministro della Cultura, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio.

Buonanotte Contemporanea  è un progetto di rigenerazione territoriale inedito e interdisciplinare, ideato da CASa Associati degli architetti Fabio Armillotta, Carmela Palmieri e N. Marco Santomauro, in cui arte, natura e architettura convergono in un unico lavoro che realizza un percorso che attraversa il vecchio borgo e si addentra nel bosco di Monte Vecchio, lungo il quale il patrimonio edilizio tradizionale abruzzese si intreccia all’ambiente naturale e alle relazioni culturali. L’arte contemporanea rende attrattivo Buonanotte, un borgo abbandonato arroccato su una sella rocciosa tra la Maiella e il lago di Bomba in Abruzzo, per future esperienze turistico-culturali, collocandosi in forma permanente nel percorso del borgo, e il borgo diventa luogo di produzione e fruizione di arte contemporanea. I resti e gli spazi abbandonati del borgo, privati dell’uso per cui erano stati creati, costituiscono il patrimonio da cui nasce “Buonanotte Contemporanea”, un progetto in cui l’azione congiunta tra architetto e artista dà vita ad un nuovo linguaggio che non domina il borgo, ma lo valorizza senza cancellarne l’identità. A Buonanotte, gli interventi degli artisti Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli e Artan Shalsi con la curatela di Maria Letizia Paiato dialogano con i ruderi del borgo, con la surreale assenza della figura umana e una natura forte e interstiziale.

Il Premio Nazionale del Paesaggio segue la partecipazione alla 17° Mostra Internazionale di Architettura. Adagiato su una sella rocciosa della Maiella e affacciato sul lago di Bomba, Buonanotte gode di un panorama mozzafiato e unico, memore ed erede di un modello di percezione visiva tipico del fenomeno settecentesco del Grand Tour, dove il mito della classicità, del sublime, del pittoresco e del “rovinismo” ha condotto in Abruzzo (e in Italia in generale) poeti, scrittori e pensatori attratti dall’arte e dai suoi splendidi paesaggi.

Il progetto Buonanotte Contemporanea

I resti e gli spazi abbandonati del borgo, privati dell’uso per cui erano stati creati, costituiscono il patrimonio da cui nasce “Buonanotte Contemporanea”, un progetto in cui l’azione congiunta tra architetto e artista dà vita ad un nuovo linguaggio che non domina il borgo, ma lo valorizza senza cancellarne l’identità.

Il cambio di prospettiva attiva un processo di mutazione che attribuisce un nuovo valore e significato a ciò che nel tempo si è radicato. Sotto la condizione di abbandono del borgo, il progetto ricerca i segni per generare nuove opportunità, grazie all’interazione e alla contaminazione tra i ruderi, legati al costante tentativo di riappropriazione da parte di una natura forte e interstiziale, e gli interventi d’arte, realizzando un luogo dall’identità plurima, che si muove tra causa ed effetto. La dimensione aperta che ne deriva, la molteplice lettura che si suggerisce, rappresenta una forma nuova e creativa di recupero, capace di proporre uno scambio continuo con l’esistente, flessibile, modificabile nel tempo e reversibile. Questo approccio fa riferimento a quel processo naturale che i paleontologi chiamano “exaptation” per definire il processo evolutivo attraverso il quale gli organismi riadattano, in modo opportunista, strutture già esistenti

Le opere e gli artisti

Kaleidoscope di Vincenzo Marsiglia, A Broken Line di Jasmine Pignatelli e Senza Titolo di Artan Shalsi, guidati nella curatela da Maria Letizia Paiato, contribuiscono a consegnare a nuova vita il vecchio borgo di Buonanotte, restituendo una visione contemporanea del luogo capace di generare anche nuove 2021 de La Biennale di Venezia e conferma la buona pratica e il valore di Buonanotte Contemporanea.

Il Borgo, la sua storia e la natura

Le origini di Montebello Sul Sangro, così denominato dal 1969, risalgono al XII secolo. Conosciuto inizialmente con il nome di “Malanotte” e in seguito come “Buonanotte”, si compone di due nuclei distinti: il vecchio borgo e il paese nuovo. Il vecchio borgo di Buonanotte, abbandonato negli anni Sessanta a causa di una frana, ha restituito fino ad oggi un’immagine surreale e di eterea bellezza, un luogo nel quale alle prospettive visive, paesaggistiche e culturali. Singolarità dei loro interventi è avere sollecitato un nuovo concept progettuale che rende inscindibile l’arte dalla statica, dal territorio, dall’antropologia e dal turismo, attivando sinergie tra discipline e saperi differenti. Gli artisti si sono, così, misurati nella creazione di opere installative in stretto rapporto dialettico con il territorio e allo stesso tempo anche strutturalmente capaci di affiancare i processi di consolidamento e messa in sicurezza del sito. Buonanotte Contemporanea si arricchisce, pertanto, non di semplici opere ispirate dal contesto territoriale, ma di grandi installazioni strettamente connesse alla sopravvivenza stessa del borgo, alla sua storia, alla sua cultura, alla cura dell’ambiente naturalistico.

Il percorso

Ad accogliere per prima il visitatore è l’installazione ambientale BN_L_AIFE_20_295 di Artan Shalsi che, unendo a una particolare modalità di visione e a una analisi specifica dei materiali la restituzione di un gioco di per funzioni inedite. Nel progetto, questo significa prendere nuovamente possesso dello spazio abbandonato del borgo, dove l’attraversamento degli usi e la possibilità di spazi rinnovati realizzano quel mutamento della funzione nella continuità della struttura, che genera un nuovo paesaggio contemporaneo. Immagini riflesse, catapulta il visitatore in una dimensione spazio-temporale evocativa e suggestiva. Offrendo la possibilità di uno sguardo che si estende fino ai limiti della visione, l’opera, che sostiene strutturalmente l’edificio su cui poggia, apre il percorso e ne anticipa la preziosa fragilità

Segue poi Kaleidoscope di Vincenzo Marsiglia, una grande cellula affacciata verso il nuovo insediamento urbano che invita lo spettatore a immergersi in sicurezza nella natura del luogo, per ammirare il panorama. Sviluppata a partire da una stella a quattro punte e arricchita di inserti in vetro con pellicola dicroica, la struttura protegge e mette in sicurezza una zona scoscesa tra due edifici. Chiude il percorso A Broken Line di Jasmine Pignatelli, un’opera generata dalla sequenza dinamica di segni e moduli in progressione e da movimenti geometrici di un’unica linea decostruita. Con una struttura bipartita che alterna vuoti e pieni, l’installazione blocca e sorregge le pareti di due edifici pericolanti, originando un ulteriore spazio instabile, variabile e inquieto, come quello della stessa Buonanotte.

Il Docu Backstage

Francesco Castellani, regista, film maker, sceneggiatore e visual artist, oltre alla regia cinematografica e alla scrittura di sceneggiature per il cinema, ha firmato la regia di programmi e dirette tv per le principali reti nazionali. Ha ideato e realizzato documentari, spot pubblicitari, reportages, format originali, serie tv e campagne istituzionali per i principali broadcasters nazionali, per soggetti Istituzionali e committenti Industriali. Per Buonanotte Contemporanea firma un Docu Backstage che racconta le principali fasi del progetto, il carattere trasformativo del vecchio borgo di Buonanotte e il senso più profondo  della sua magica e antica storia culturale: quella di un luogo nel quale la natura non rappresenta solo una splendida cornice, ma il cuore pulsante di un territorio da proteggere e amare.




TORNA IL CINEMA al Teatro Talia

Il 26 marzo alle ore 18:00 verrà proiettato Ennio, il documentario diretto da Giuseppe Tornatore e vincitore del David di Donatello nel 2022

Tagliacozzo, 14 marzo 2023. Dopo il successo dell’anteprima nazionale di “Divagazioni e delizie” di John Gay con Daniele Pecci andato in scena domenica 12 marzo, scenderà per la seconda volta in questa stagione teatrale 2022/23, il telo bianco sul palco del Talia. Domenica 26 marzo alle ore 18:00 sarà proiettato il documentario diretto da Giuseppe Tornatore – e vincitore nel 2022 del David di Donatello – “Ennio”.

Il regista ha collaborato con il grande compositore italiano in un arco temporale che va da “Nuovo Cinema Paradiso” (1988) a “La corrispondenza” (2016), frequentandolo per circa trent’anni. Nel 2018 ha scritto “Ennio. Un maestro” (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in “Ennio” ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti a una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da “Il federale” (1961) all’unico Oscar vinto per una colonna sonora, ”The Hateful Eight” nel 2016, a 87 anni.

Il pregio di ”Ennio” risiede nella sua semplicità e chiarezza così difficili da raggiungere, ma ancor prima nel fatto che Giuseppe Tornatore ha concepito la linea narrativa come una partitura musicale. Il montaggio aggraziato e puntuale di Massimo Quaglia e Annalisa Squillaci rende questa cavalcata di oltre due ore e mezzo tra film e pentagrammi, uno svelamento seducente anche per non addetti ai lavori perché, tra aneddotica e archivio cinematografico, la musica e le sue leggi restano a fuoco. Fautore di oltre 500 colonne sonore – tra cui alcuni film dello stesso Tornatore – e onorato nel 2007 dall’Academy con un Oscar alla carriera, a delineare il ritratto di “Ennio” sono diversi volti del cinema che hanno avuto il piacere di lavorare con lui: dagli italiani, come Bernardo Bertolucci, Vittorio Taviani, Nicola Piovani e Carlo Verdone, fino ai colleghi d’oltreoceano, come Clint Eastwood, Hans Zimmer, Oliver Stone, Quentin Tarantino e Bruce Springsteen. Ma tantissime altre sono le figure note che hanno voluto spendere almeno una parola per provare a descrivere un uomo divenuto leggenda.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, al costo di 5€ per ogni ordine di posto. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




GIOCACULTURA con le volontarie di Nati per Leggere Abruzzo

Domenica prossima, 19 marzo, arrivano in Biblioteca Bindi le letture 0-6 anni

Giulianova, 14 marzo 2023. Domenica 19 marzo, alle 16.30, un nuovo appuntamento di GiocaCultura in Biblioteca comunale, stavolta tutto dedicato alla lettura, ai più piccoli e alle loro famiglie, grazie alle volontarie di Nati per Leggere Abruzzo. Il programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Aib (Associazione Italiana Biblioteche) e dal Csb (Centro per la Salute del Bambino Onlus), Nati per Leggere ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita, perché leggere con una certa continuità ai bambini ha una positiva influenza sul loro sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale, con effetti significativi per tutta la vita adulta. La partecipazione all’appuntamento è gratuita ed è riservata ai bambini 0-6 anni con la presenza di un familiare.

Per effettuare le prenotazioni entro sabato 18 marzo è possibile chiamare il numero 085 8021290 o scrivere a museicivici@comune.giulianova.te.it.

La Pinacoteca civica Casa museo Vincenzo Bindi è aperta alla visita il sabato, la domenica e i festivi, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20. Tutti gli aggiornamenti sugli appuntamenti di GiocaCultura e non solo, sono disponibili sulla pagina Facebook ed Instagram del Polo Museale Civico di Giulianova e della Biblioteca Bindi e sui siti web




TUTTO MIA MADRE alla Polifunzionale della Provincia

Giovedì 23 marzo ore 21:00

Teramo, 14 marzo 2023. La compagnia Attori Senza Sipario si esibirà giovedì 23 marzo 2023 nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo con lo spettacolo teatrale Tutto Mia Madre.

A tal proposito, di seguito la trama dell’opera: Donne, madri, figlie, sorelle … le vicende familiari diventano corpo e voce. Una storia fatta di assenze e abbandoni, sparizioni e ferite infantili mai sanate, ossessioni e incomprensioni, la voglia di essere madre, la necessità di non sentirsi soli.

Lo spettacolo – ispirato Al Posto Mio – come il romanzo, mette al centro il rapporto tra due donne, una figlia e una madre, incarnate sul palco da tre artiste d’eccezione, Sara Palladini, Nancy Fazzini e Ilenia Molinis e un padre, vestito dal grande Roberto di Donato. 

Il tutto musicato da Fabrizio Medori. Tutto Mia Madre, racconta la storia di donne alle prese con il vuoto di un’assenza, parla della mancanza familiare riversatasi negli incolmabili silenzi e del legame tra le due donne, fatto di incomprensioni taciute che pesano come macigni. 

Il viaggio di donne che riporteranno in vita tutti i loro fantasmi, in un crescendo di inquietudini alimentate da rapporti irrisolti; perché, alle volte, sgombrare la casa significa anche sistemare ciò che era stato accantonato e chiuso nel cassetto.

Nella Sala Polifunzionale della Provincia ci sarà per l’occasione un allestimento fotografico di Cristian Palmieri. A partecipare al progetto la Cpo, la Provincia di Teramo e il Comune di Teramo. A presenziare l’evento Antonio Filipponi, Graziella Cordone e il Sindaco Gianguido D’Alberto. 

L’ingresso è gratuito. Prenotazione consigliata che sarà accolta in ordine cronologico di arrivo delle chiamate in base alla capienza della sala, e sarà confermata. Per info.: 3319097138 – 3479077103. 




COSTELLAZIONI al Fenaroli

Il sogno di vivere molte vite in una sola storia d’amore, scritta da Nick Payne. Il terzo appuntamento con il contemporaneo affonda le sue radici nei sentimenti e nella fisica quantistica

Lanciano, 14 marzo 2023. Viviamo vite parallele cantava Franco Battiato, sul finire degli anni Novanta, in un suo famosissimo brano, riferendosi alla possibilità di vivere esistenze dai tratti differenti su stelle e pianeti diversi.

È da questa stessa suggestione che nasce lo spettacolo Costellazioni, in scena al Teatro Fenaroli di Lanciano sabato 18 marzo prossimo, alle ore 21, che si avvale della regia dell’attore campano Roberto Solofria, che ne è anche l’interprete insieme all’attrice Ilaria Delli Paoli (prenotazione obbligatoria al numero 340 9775471 oppure all’indirizzo info@teatrodelsangro.it; costo del biglietto 10 €).

Terzo appuntamento della fortunata stagione del Teatro Contemporaneo 2022/2023 del Fenaroli, diretta dagli attori e registi Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino del Teatro Studio e del Teatro del Sangro, e organizzata dal Comune di Lanciano, l’evento gode del patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Abruzzo.

La pièce teatrale, coprodotta da Mutamenti e dal Teatro Civico 14 di Caserta, nasce dalla penna del giovane e famoso drammaturgo britannico Nick Payne – vincitore con quest’opera dell’Evening Standard Best Play Award –, il quale applica a una storia d’amore tra due personaggi, Roland, un tipo alla mano che si guadagna da vivere facendo l’apicultore, e Marianne, una donna intelligente e spiritosa che lavora all’università nel campo della cosmologia quantistica, la teoria della fisica quantistica degli universi paralleli.

Cosa accadrebbe, si chiede Payne, se le nostre esistenze si svolgessero anche su altri universi?

La questione apre uno scenario nel quale la vita di ognuno prende innumerevoli ramificazioni e strade tante quante sono le illimitabili scelte possibili e le infinite opzioni di destino. Saltare da una stella a un’altra, come immaginava Battiato, e vivere molteplici vite diventano i punti di partenza per uno spettacolo brillante e mai banale, a metà tra la commedia e il dramma, nel quale giocano un ruolo fondamentale elementi solo in apparenza inconciliabili come la fisica quantistica e l’amore, il caso e il libero arbitrio. 




L’ASSOCIAZIONE UN ALBERO IN PIÙ arricchisce di nuove essenze il parco Cerasari

La piantumazione, sabato 25 marzo. Possibile acquistare un esemplare, magari regalandolo per un compleanno, un matrimonio o una ricorrenza.

Giulianova, 14 marzo 2023. Dopo il grande successo della precedente esperienza nel parco dell’Annunziata, l’ associazione Un albero in più scende di nuovo in campo per l’incremento del patrimonio arboreo cittadino. Ad essere interessato, stavolta, sarà il parco Cerasari, di via del Campetto. Sabato 25 marzo, saranno infatti posizionati tanti nuovi alberi, ma non sarà una piantumazione ordinaria.

Dietro, infatti, c’è l’entusiasmo di un’ associazione e del suo presidente, Nicola Di Battista, forti di un obiettivo importante: potenziare concretamente la dotazione verde di Giulianova ed insieme promuovere una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente, urbano ed universale.

Quale regalo è più originale di un albero?

L’iniziativa del 25 marzo, patrocinata dal Comune di Giulianova, permette di sorprendere un familiare o un amico, o di festeggiare una ricorrenza, donando una nuova essenza, che l’associazione Un albero in più si impegna a rendere identificabile e a curare nei primi anni di vita. Un regalo per uno, che sarà un regalo per tutti.




FESTA DEL PAPÀ al Città Sant’Angelo Village outlet

Il 19 marzo per i papà, i bambini e tutta la famiglia, ci sarà la mascotte di Topo Tip e sconti del 30% nei negozi

Il prossimo fine settimana sarà caratterizzato dalla Festa del Papà. Domenica 19 marzo, infatti, i bambini con i loro padri potranno festeggiare questo appuntamento. Al Città Sant’Angelo Village Outlet, arriverà “Topo Tip” il simpatico roditore, un po’ furbetto e, a volte, un po’ capriccioso, che vive insieme alla sua famiglia in una casetta, dove mobili e suppellettili sono fatti con gli oggetti che gli umani hanno perso o buttato qua e là. Tantissimi sono i bambini che seguono in TV le avventure che il topino si trova ad affrontare, percorrendo lo straordinario viaggio della crescita. La serie è stata realizzata sulla base della collana di libri ideata da Marco Campanella e pubblicata da Giunti Editore, un vero best-seller se si pensa che è stata tradotta in 32 lingue e venduta per un totale di oltre 9 milioni di copie.

La mascotte ufficiale di Topo Tip sarà a disposizione dei bambini per tutta la giornata del 19 marzo, nei seguenti orari: al mattino dalle 10:30-10:55; 11:30-11.55; 12:30-12:55 e nel pomeriggio dalle 15:00-15:25; 16:00-16:25; 17:00-17:25; 18:00-18:25. Un momento di divertimenti da condividere insieme, figli e genitori. Inoltre, per poter fare un bel regalo ai papà, il Città Sant’Angelo Village Outlet ha previso, nei giorni 17-18 e 19 marzo ulteriori sconti del 30% sul prezzo outlet delle nuove collezioni Primavera-Estate, nei negozi aderenti all’iniziativa. Grande soddisfazione del Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “Proseguiamo la programmazione degli eventi per rendere ancor più piacevole lo shopping nella nostra struttura.

La Festa del Papà è un appuntamento importante e volevamo regalare un momento di felicità a tutte le famiglie. Proseguiremo con appuntamenti del genere fino all’inizio dell’estate, insieme a tante altre sorprese e aperture di nuovi punti vendita e ristorazioni, per poi presentare un cartellone estivo di alto profilo”.




INAUGURATO IL PARCO DI WILLY

La dedica alla memoria del giovane Willy Monteiro

San Giovanni Teatino, 14 marzo 2023. Inaugurato domenica 12 marzo, nonostante la pioggia, il nuovo parco comunale dedicato alla memoria del giovane Willy Monteiro, massacrato di botte fino alla morte nel settembre del 2020.

Il Sindaco Giorgio Di Clemente, insieme con il Vicesindaco Ezio Chiacchiaretta, il Presidente del Consiglio Alberto Cipollone, gli assessori Paolo Cacciagrano, Gabriella Federico e la Consigliera Sabrina Gentile, alla presenza di diversi cittadini, ha scoperto la targa e tagliato il nastro del nuovo parco di Via Mazzini.

“Nemmeno la pioggia ha fermato la volontà dell’Amministrazione di inaugurare il Nuovo Parco Cittadino intitolato a Willy – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Di Clemente, dopo il taglio del nastro – Il Parco diventa da oggi patrimonio della nostra cittadinanza. La custodia e la cura dello stesso è affidata a tutte le persone, le famiglie ed i ragazzi che passeranno il tempo e giocheranno in questo prezioso spazio. Per questo sono a chiedere a tutti il rispetto e l’attenzione giusta per il parco che porta il nome di un Willy Monteiro, giovane ragazzo vittima di un tremendo e brutale pestaggio, che gli è costato la vita tre anni fa. Alla sua memoria questa amministrazione ha deciso di dedicare questo parco, ad un giovane che ci ha donato la speranza di credere ad un mondo in cui le persone non accettano i soprusi dei più forti e nel quale lottano per la dignità umana”.

“Che questo nuovo spazio a disposizione della collettività rammenti a tutte le generazioni che la violenza è un abominio”, così il Presidente del Consiglio Alberto cipollone alla fine della manifestazione.




PERROTTA Ama il teatro a Lama

Il volto storico del Bagaglino Mario Zamma, chiude la rassegna

Lama dei Peligni, 14 marzo 2023. “A volte bisogna perdersi, per ritrovarsi”, dicono i saggi. Ma quando a perdersi è un’intera società, come si fa a ritrovare un sentiero sicuro? E dove porterà le persone quest’epoca senza più una bussola? Prova a rispondere a questa e a tante altre domande, con leggerezza e ironia, Mario Zamma, attore caratterista, musicista, imitatore e rumorista, una delle anime del Bagaglino, ed eclettico e versatile artista: l’appuntamento con lo spettacolo Sbussolati, regia ed autore Roberto D’Alessandro, chiude la fortunatissima rassegna invernale curata dall’artista abruzzese Federico Perrotta, “Ama il teatro a Lama” che ha portato nuova linfa vitale al comune di Lama di Peligni (Ch) guidato dal sindaco Tiziana Di Renzo, che ha immediatamente accolto l’idea di portare calore e risate su un territorio desideroso di novità, anche in campo artistico e culturale.

L’appuntamento con il volto storico del Bagaglino è per il 19 marzo alle ore 18.00 sul palco della Sala Polivalente “A. Del Pizzo” di Lama dei Peligni: “Giunti alla fine di questa esperienza, non si può non ringraziare di nuovo il Comune di Lama dei Peligni per il sostegno ed il sindaco che ha creduto molto in questa collaborazione, ma anche la compagnia teatrale TeatrArtMaja per la dedizione che impiega costantemente per la realizzazione di attività importanti per la comunità; chiudiamo la rassegna con la nota ironia di Mario Zamma che offrirà ottimi spunti di riflessione sui macro temi di attualità. Con i ‘Matti di Dio’ abbiamo garantito tradizione abruzzese e storia in chiave sarcastica, con i ‘Tipi’ di Roberto Ciufoli abbiamo mostrato i tanti volti di una società e con Marco Falaguasta in ‘Non ci facciamo riconoscere’ non è mancato un parallelismo tra generazioni. È il momento di portare a casa le emozioni e riflettere su ciò che insegna il teatro nelle sue innumerevoli forme, e che il pubblico presente a Lama dei Peligni, che ringraziamo, ha sicuramente compreso”.

Attraverso la formula del varietà, con una serie di monologhi dalla sferzante e irriverente ironia arricchiti da suggestivi momenti musicali, Zamma affronta lo sbussolamento dei nostri tempi: l’amore, la famiglia, la cultura, la società e la politica, visti attraverso la lente dell’irresistibile comicità dell’artista irpino, per ridere insieme e riflettere di una modernità così spesso indecifrabile.

Il primo a scoprire Zamma è Lello Bersani, nella trasmissione televisiva “Prisma, settimanale dello spettacolo”. Le imitazioni diventano il suo trampolino di lancio, infatti nel 1986 partecipa a Fantastico, con Pippo Baudo, che lo vuole anche a Serata d’onore dove, una sera duetta con Eros Ramazzotti e l’anno dopo, avviene l’incontro con uno dei mostri sacri della recitazione e della comicità italiana, Gino Bramieri, che lo inserisce nel cast del GB Show, in onda su Canale 5.

È il 1987 e il segretario della Democrazia Cristiana, il principale partito politico italiano dell’epoca, è Ciriaco De Mita. La sua imitazione diventa un cult, al punto che Pier Francesco Pingitore  introduce Zamma nella famiglia del Bagaglino; per lui anni arrivano anni di successi al fianco di mostri sacri come Oreste Lionello, Pippo Franco e non solo.

Con Sbussolati si impegna a lavorare in uno spettacolo che non fosse solo uno spettacolo comico. La comicità è figlia del dramma. Si ride tanto perché ci sono situazioni tragiche. E qui Zamma ha voluto fare uno spettacolo di discussione, veicolando un pensiero nel quale chi ascolta si riconosce e prova a riflettere: una storia d’amore raccontata al contrario.

“È uno spettacolo che parte proprio dalla voglia di coinvolgere – spiega il protagonista Mario Zamma. – Vuole leggere quello che circonda ognuno di noi, ha il dovere anche di interpretare lo spazio. Oggi gli italiani sono Sbussolati visto il momento difficile che stiamo vivendo, basti pensare a quello post Covid per capire, e dunque tutti quanti possono diventare protagonisti di questo spettacolo, e mettersi nei panni di quell’uomo dignitoso e per bene che si ritrova con poco o quasi nulla e deve vivere un nuovo adattamento”.

“C’è un vero spaccato sociale in questo spettacolo, tante sono le realtà osservate, anzi vuole toccare proprio il sociale però fa ridere: è un matrimonio tra drammaticità e comicità. La leggerezza di Sbussolati  è un ‘Bagaglino’ di tante situazioni che vado ad analizzare, portando sul palco soprattutto un’attualità che con gli anni è in continuo aggiornamento” – conclude l’attore.

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com o nel punto vendita adibito all’acquisto sul comune di Lama dei Peligni, ossia Ferramenta Rosato, referente Anna Rita Ferrara.

Per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 333.6270355 – 333.5001699; per info e




I CATTOLICI e la Politica

Abbandoniamo i nostri alibi … a destra e a sinistra

di Roberto Leonardi

14 marzo  2023

Io mi vergogno. Io accuso me stesso. Conosco l’esortazione di Doroteo di Gaza, ripresa dal Papa: accusare sé stessi – afferma Francesco – ci pone «in una dimensione oggettiva davanti a Dio e agli uomini», lasciando «spazio all’azione di Dio». È «il Signore stesso che, nel nostro abbassamento ci giustifica. I farisei si autogiustificavano […]. Il giusto cerca unicamente la giustificazione di Dio, e per questo motivo si abbassa e si accusa. […] Chi si autoaccusa lascia spazio alla misericordia di Dio; è come il pubblicano che non osa alzare gli occhi (cf. Lc 18,13). Colui che sa accusare sé stesso è una persona che saprà sempre avvicinarsi bene agli altri».

Non sono un saggio come Doroteo e tantomeno come Francesco: soprattutto, non sono un autentico cristiano. Non mi sono lasciato convertire da tanti anni di frequentazione della Parrocchia, di ascolto della Parola di Dio, di catechesi e di iniziazione alla fede adulta: ho opposto resistenza. Infatti, di fronte ai continui naufragi nel mare Mediterraneo non mi sfiora nemmeno il pensiero di accogliere qualcuno dei sopravvissuti nella mia casa, di correre a dare aiuto assieme ad altri volontari, di donare buona parte del mio superfluo per il loro sostentamento. I miei orribili alibi: “sono lontani mentre il mio prossimo è quello a me vicino…”; “è compito delle istituzioni, dello Stato … a me basta pagare onestamente tutte le tasse …”; “prima i cristiani …”; “l’Europa non può accogliere tutti i disperati della Terra …” e altre stupidaggini del genere non tengono più. Se Gesù si manifestasse adesso corporalmente (so che è risorto e vivo, presente nella Chiesa e nel mondo) starebbe seduto sul divano sfogliando i giornali o seguendo qualche dibattito televisivo oppure si precipiterebbe là dove fosse necessario dare una qualsiasi forma di aiuto?

Io mi vergogno del mio cuore di pietra. La mia auto-accusa non allevia il mio rimorso. E nemmeno il mio timore: ho ricevuto così tanto, quanto mi sarà dunque richiesto quando mi presenterò davanti al Signore per il giudizio? Perché tanta inerzia, tanta indifferenza, tanta superficialità, tanto egoismo? La mia attuale consapevolezza forse mi scusa o piuttosto non rende la mia colpa ancora più grave? Quanta misericordia da parte del Signore sarà necessaria perché io non sia scaraventato nel fuoco eterno come il ricco epulone, indifferente come me al grido disperato degli indigenti e degli “scarti umani”?

Accuso i miei alibi e la mia persona. Mi permetto di accusare gli alibi altrui, desiderando sinceramente di non voler accusare le persone.

Chiedo ai tanti battezzati che si sono finora fidati della Destra italiana di riflettere sui loro alibi. Sono certi che la loro scelta politica sia compatibile con il Vangelo, il Magistero e la Tradizione della Chiesa? Gli slogan della Destra li avrebbe gridati Gesù? I provvedimenti appena varati dal Governo a proposito dei migranti (tanti i competenti commenti, perplessi e indignati, su Politica Insieme) assieme a quelli a vantaggio delle classi più agiate … li avrebbe sottoscritti Gesù? Quali interessi, quali egoismi, quali nostalgie, quali disperati tentativi di emendarsi da errori giovanili alimentano gli alibi che li hanno indotti ad una scelta così improvvida? Quali rigidità, quale elogio pregiudiziale dello statu quo ante, quale attribuita saggezza al “si è fatto sempre così” sostengono gli alibi con cui accusare il Papa di impreparazione culturale, di comunismo, di ecologismo, di inopportuno ecumenismo, di dialogo con i detestati musulmani, di tradimento del Magistero? Quale miope convenienza politica li spinge a contrapporre antiteticamente gli ultimi pontificati minando di fatto la fattiva fiducia del popolo nella figura del Vicario di Cristo in terra? A quali poteri forti (fortissimi) sovranazionali stanno più o meno inconsapevolmente offrendo i loro servigi, non sempre gratuiti? Possono davvero sentirsi traditi dalle aperture di alcuni esponenti della Lega per le aperture verso l’ideologia gender e gli interventi chirurgici per il cambio di sesso a carico dello Stato? Non è il loro il fastidio di chi non può più esimersi dall’aprire gli occhi su quello che era prevedibilissimo accadesse?

Chiedo agli altrettanto numerosi battezzati che si abbarbicano al Partito Democratico e che magari hanno votato la Schlein per l’elezione a segretaria del partito della ricca, colta e laicista borghesia italiana di scavare nella loro coscienza. Non è forse ora di ammettere che i ricordi delle ingenuità di gioventù, delle illusioni del ‘68 sono alibi patetici per non vedere che il loro partito si fa strenuo paladino delle più atroci leggi contro i feti e le loro mamme, contro l’uomo e la donna, contro i bambini e le bambine, contro le persone con tendenze omosessuali? Altra è la ricerca coraggiosa e continua di dialogo, altro è l’appartenenza politica! Non si rendono conto di essere strumentalizzati a fini elettorali per poi essere silenziati e ridotti all’insignificanza interna? La loro presenza è come quella dei pretini ingenui ed azzimati che accettano di presenziare ai talk show televisivi: i conduttori concedono loro non più di trenta secondi di parola al solo fine di dimostrare ai telespettatori di essere “inclusivi e non discriminanti”.

Il ripudio dei partiti delle due opposte polarità è – a mio avviso – indilazionabile per chi desideri esercitare “la più alta forma di carità” ispirandosi ai valori cristiani. Quali ulteriori alibi devono essere distrutti nei cuori di tanti battezzati per indurli ad orientarsi verso un’alternativa politica che finalmente ora esiste, anche se ancora embrionale? Vengano dunque recisi i cordoni ombelicali ideologici che ingannano le coscienze e ci si ritrovi uniti a sostenere il vero centro politico (non quello di Renzi/Scalfarotto e di Calenda!). Per favore, abbandoniamo i nostri alibi!

https://www.politicainsieme.com/i-cattolici-e-la-politica-abbandoniamo-i-nostri-alibi-a-destra-e-a-sinistra-di-roberto-leonardi/




ASSALTO AL PARCO di Via 8 Marzo

Il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio: “questo assalto ai parchi pubblici in aree periferiche di Pescara rischia di provocare non pochi problemi alla comunità”.

Pescara, 14 marzo 2023. Sono danni ambientali che possono scatenare disagio sociale, con cancellazione di luoghi di svago e azzeramento di servizi ecosistemici indispensabili in epoca di cambiamenti climatici.

“Dopo l’attacco al Parco di Via della Fornace Bizzarri, azione per ora scongiurata, adesso si vuole colpire il parco pubblico di Via 8 Marzo in zona San Silvestro, un luogo di ritrovo e svago per famiglie e bambini – commenta l’associazione – Vogliamo ricordare all’Amministrazione Comunale di Pescara che i parchi urbani, grandi e piccoli, sono isole verdi all’interno di un contesto urbanistico cementificato. Essi rappresentano dei baluardi contro l’isola di calore, fungono da spugne contro l’inquinamento atmosferico, in pratica producono già dei servizi ecosistemici che proteggono la salute dei cittadini”.

“In ogni città che mira a uno sviluppo sostenibile è fondamentale preservare i parchi esistenti. Non si può pensare di cancellare un parco, oltretutto in un’area a forte sviluppo urbanistico, senza scatenare ripercussioni ambientali che sociali sulla comunità. Prima di tutto, il Parco 8 Marzo funge da luogo di svago e di gioco per bambini e famiglie, quindi ha un alto valore sociale di intrattenimento e di aggregazione, ricordando al Comune che anche questo è un servizio che viene svolto per la collettività.”

“Infine, vogliamo ricordare al Comune il valore ambientale dei parchi urbani per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. La temperatura dei parchi è molto più bassa in estate rispetto alle aree cementificate. Poi ci sono gli effetti benefici sulla salute psicofisica dei cittadini. Poi c’è l’incremento del valore degli immobili intorno a un’area verde. Tutto questo si chiama miglioramento della qualità di vita ed è un diritto imprescindibile per tutti i cittadini.”

“Il presidio ASL, indispensabile per la città, va certamente costruito ma in altra sede. Esso non deve intaccare o distruggere i servizi ambientali di un parco urbano. Le alternative si possono trovare. Lasciamo in pace e tuteliamo i parchi pescaresi.”




CRISI PUREM e Automotive Villa Zaccheo

Solidarietà della Consulta Giovani Castellalto

Castellalto, 14 marzo 2023. La Consulta Giovani Castellalto al fianco dei dipendenti della PUREM: insieme per trovare soluzioni e garantire il futuro di Castellalto. La Consulta Giovani Castellalto esprime grande preoccupazione per la vicenda Purem di Villa Zaccheo, che ha destato inquietudine sul territorio comunale nelle ultime settimane. Ci teniamo a far arrivare la nostra vicinanza alle persone coinvolte che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro a seguito della decisione della multinazionale EPAS Baker di non assegnare più al sito di Castellalto la nuova commessa inizialmente suddivisa al 50% in Italia e al 50% in Romania, ma ora destinata interamente nel paese dell’est Europa.

Questa decisione potrebbe portare alla perdita di 120 posti di lavoro, di cui 80 operai e 40 impiegati, a partire dal mese di giugno 2023. Siamo consapevoli che l’azienda ha già avviato un dialogo con le rappresentanze sindacali per trovare soluzioni per mitigare l’impatto sociale della decisione.

Tuttavia, come Consulta Giovani Castellalto, riteniamo che la vicenda Purem di Villa Zaccheo non possa essere affrontata solamente in termini di problemi sociali e occupazionali. È importante considerare anche la sfida del cambio industriale in corso, con la transizione dall’utilizzo di macchine endotermiche a quelle elettriche. Questa transizione è inevitabile e coinvolge l’intero settore automotive, ma anche altre industrie affini dell’indotto, per un totale di oltre 3500 persone. Pertanto, riteniamo che sia necessario un piano industriale a lungo termine, che prenda in considerazione queste sfide e le opportunità di sviluppo in un’ottica di sostenibilità e innovazione.

La Consulta Giovani Castellalto è pronta a collaborare con le istituzioni e le aziende locali per contribuire a costruire un futuro industriale sostenibile e redditizio per Castellalto e il suo territorio. Riteniamo che sia fondamentale che tutti i soggetti coinvolti lavorino insieme per individuare soluzioni adeguate alla transizione al nuovo modello industriale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità ambientale.




VIAGGIO NEI CANTIERI. Theate Center e via Arenazze

Lavori in corso per combattere il dissesto idrogeologico. L’assessore Rispoli: “quasi in dirittura di arrivo la messa in sicurezza di un versante della collina. Oprai all’opera sulla voragine”.

Chieti, 13 marzo 2023. Continua il viaggio sui cantieri cittadini con l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, per documentare stato dell’arte e tempi di realizzazione delle opere in corso. Il fronte di oggi è quello della lotta al dissesto idrogeologico: è in dirittura di arrivo il recupero e messa in sicurezza della costa sovrastante il Theate center, stanno invece iniziando i lavori per il ripristino della parte finale di via Arenazze, dove si è creato un cedimento del mando d’asfalto.

“Il lavoro sulla frana a ridosso del Theate center si sta definendo ed è un intervento che abbiamo svegliato una volta insediati, approvando la variante che ha fatto ripartire i lavori dopo anni di stasi – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – Il cantiere procede spedito, tutte le attività di messa in sicurezza sono state svolte, con l’apposizione dei pali per bloccare il terreno, delle reti in modo da cauterizzare frane e smottamenti, dei sistemi di raccolta delle acque, ora si stanno facendo le ultime barriere di contenimento e contiamo che entro pochi mesi sia tutto a regime.

C’è la struttura di protezione della collina che è uno dei versanti vulnerabili della città, ma nel progetto è previsto anche sostenibilità e decoro, perché le pareti messe in sicurezza saranno riempite con piante resistenti che copriranno lo sterrato e, con la loro presenza, contribuiranno a tutelare ulteriormente la resa dell’opera, oltre che a rendere di nuovo verde il pendio. Il luogo è uno dei centri nevralgici della città, dove transitano per ragioni commerciali e lavorative centinaia di persone ogni giorno, su cui sarebbe opportuno fare interventi ulteriori, una volta trovate le risorse, in modo da agire anche sul ripristino delle strade della piazza sottostante, senza manutenzione da anni.

Sempre sul fronte dissesto idrogeologico, è partito anche il cantiere di via Arenazze, dove si è creata una voragine la settimana scorsa e dove i lavori di ripristino del manto stradale sono iniziati e proseguiranno a ritmo veloce, vista l’importanza dell’arteria come via di accesso alla città. Via Arenazze resterà transitabile solo per i residenti e fino al limite del cantiere, a pochi metri dall’incrocio con via Silvino Olivieri”.




EARLY MUSIC DAY L’Aquila 2023

Aspettando I Concerti di Euterpe. L’evento di presentazione della XXVII Rassegna di Musica Antica

L’Aquila, 13 marzo 2023. Le Associazioni Musicali AQUILA ALTERA e LE CANTRICI DI EUTERPE, nell’ambito della nona edizione dell’evento EARLY MUSIC DAY – L’AQUILA 2023, presentano all’Aquila, presso la Sala Lignea del Palazzetto dei Nobili, sabato 18 marzo 2023 alle ore 18, l’evento Aspettando “I Concerti di Euterpe”. L’evento è inserito nella manifestazione EUROPEAN DAY OF EARLY MUSIC che accende, ogni anno, i riflettori sulla musica antica contemporaneamente in tutta Europa, nella ricorrenza della nascita di J. S. Bach. Coordinatrice degli eventi è REMA – Rete Europea della Musica Antica che opera sotto il patrocinio dell’UNESCO.

Momento principale della manifestazione aquilana sarà la presentazione del cartellone della Rassegna di Musica Antica “I Concerti di Euterpe” XXVII edizione che, da quest’anno, sarà organizzata in collaborazione con l’Associazione Musicale Aquila Altera e con alcuni fra i più borghi più belli d’Abruzzo tra cui: Barisciano, Calascio, Fossa, Ocre, Salle e Santo Stefano di Sessanio. La Rassegna inoltre vanta il sostegno del Festival delle Città del Medioevo, del Festival di Musica Antica di Urbino e dell’Associazione Musicale Progetto Syntagma. Concluderà l’evento del 18 marzo, al quale prenderanno parte i sindaci e rappresentanti degli enti coinvolti, il concerto di musiche medievali dal titolo “Tempus transit tempi sacri e profani del Medioevo” eseguito da Aquila Altera ensemble, con Gabriele Pro, viella Antonio Pro, liuto. Matteo Nardella flauti dritti, flauto doppio, ceccola Lorenzo Lolli canto, organo portativo, percussioni e Le Cantrici di Euterpe, dirette da Maria Antonietta Cignitti




DELRIO SU SCHLEIN: cattolici preoccupati

Pd resti casa di tutti

Articolo apparso su 24emilia.com oggi, 13 Marzo 2023 alle 10:22

Dice il parlamentare reggiano del Pd Graziano Delrio a proposito del rapporto della componente cattolica dem nei confronti della nuova segretaria Elly Schlein: “Le ansie dei cattolici – che il deputato reggiano fresco di nomina nei 175 della direzione del partito definisce molto preoccupati non si devono pertanto – tradurre in sfiducia, bisogna dare una mano per mantenere la vocazione originaria del Pd come casa di tutti. E non ci fa paura più radicalità nel difendere i deboli, sull’ecologia integrale di cui ha parlato il Papa, sull’economia sociale di mercato o sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese”.

Queste le parole dell’ex ministro in un’intervista a La Stampa, che ha anche aggiunto: “La cultura cattolica democratica si sente parte integrante di questo partito. Solo i fatti diranno se farà bene o no. Ma mi pare che il suo ruolo le abbia già fatto comprendere l’importanza di tenere insieme tutti i riformismi del Pd”.

E conclude: “Penso che come hanno fatto tutti i segretari anche la Schlein debba rispettare le diverse sensibilità, per esempio la maternità surrogata non piace a noi come non piace alle femministe di sinistra”.

Il consiglio è di “non mettere i diritti civili in contrasto con l’aiuto alla famiglia, la più grande struttura sociale di cui gode il Paese: se si omettessero le politiche familiari sarebbe un errore. Insomma – conclude Delrio – i diritti individuali devono avere il loro spazio, ma non bisogna trascurare i diritti comunitari”.




BROSE DI STUDIO situazione in Abruzzo

Come Coordinamento Regionale UDU L’Aquila, UDU Teramo, 360 Gradi Chieti – Pescara, a 3 mesi dalle nostre precedenti segnalazioni, ci troviamo a denunciare nuovamente i gravi ritardi nel pagamento di tutte le borse di studio universitarie in Regione Abruzzo.

Solo per l’anno accademico 2022/23 in Abruzzo sono 2343 gli studenti idonei non beneficiari e, aggiungendo le studentesse e gli studenti idonei non beneficiari di Chieti-Pescara dell’anno accademico scorso, arriviamo alla spaventosa cifra di 3000 studenti e studentesse che non hanno ancora ricevuto la borsa di studio. È a nostro avviso questa una situazione che richiede innanzitutto rispetto mentre, purtroppo, assistiamo da mesi a comunicati stampa trionfalistici sulla copertura totale delle borse di studio quando la realtà è ben diversa. Da oltre due mesi (e per 600 studenti di Chieti-Pescara, da ben un anno e due mesi) le spese degli studi sono totalmente a carico degli studenti stessi e/o delle loro famiglie.

Chiarito che questo non è diritto allo studio, precisiamo che:

Con decreto del MUR dello scorso 22 febbraio sono stati stanziati ulteriori 6 milioni di euro a favore della Regione Abruzzo per il pagamento delle borse di studio, a valere sui fondi PNRR, che si aggiungono ai precedenti 6 milioni stanziati con i fondi europei nel 2022.

La Giunta Regionale nel bilancio di previsione 2023 ha stanziato 5 milioni di euro che, sommati ai fondi PNRR, FIS, PON e alle tasse regionali pagate dagli studenti, possono garantire la copertura totale delle borse di studio per questo anno accademico.

Con determina regionale del 27/12/2022 sono stati stanziati inoltre i fondi necessari alla copertura degli idonei non beneficiari dell’anno accademico 21/22 di Chieti-Pescara.

Ci rivolgiamo quindi alla regione Abruzzo e alle tre ADSU, a nome di tutta la comunità studentesca abruzzese per chiedere certezze nei tempi. I fondi sono ora disponibili e pretendiamo che vengano erogati quanto prima, senza ulteriori ritardi.

Facciamo notare come l’utilizzo di entrambe le tranche (2022 e 2023) dei fondi europei per la copertura delle borse di studio 2022/23 esponga la Regione Abruzzo, per il prossimo anno accademico, ad un grandissimo esborso di fondi propri perché saranno esauriti i fondi europei, impiegati tutti per le borse di studio di questo anno accademico.

Facciamo infine notare, ancora una volta, che non è possibile che la Regione Abruzzo chieda alle proprie ADSU a febbraio 2023 di quanto hanno bisogno per pagare delle borse di studio il cui pagamento sarebbe dovuto entro dicembre 2022. È il sistema che è sbagliato, gravemente in ritardo e necessita di essere corretto quanto prima.

Il diritto allo studio deve essere una priorità per la Regione, che deve investire sui giovani e sulla loro formazione, evitando ritardi e inefficienze che gravano sulla vita delle singole studentesse e dei singoli studenti.

Ora la Regione non ha più scuse: si proceda con celerità al pagamento delle borse di studio di tutti i 3000 studenti e studentesse idonei non beneficiari e subito dopo si lavori, seriamente, per il prossimo anno accademico per eliminare davvero il problema dei ritardi in Abruzzo.

UDU L’Aquila – UDU Teramo – 360 Gradi Chieti-Pescara




IL PUNTO SU SOSTENIBILITÀ e aree interne

Grande partecipazione di agricoltori associati a Pescara per il convegno sulle ricadute della PAC 2023-27: Pac, D’Eramo, Frascarelli, Imprudente, Sico, Spina e Battista  

Pescara, 13 marzo 2023. “Al netto delle tante difficoltà con le quali è quotidianamente chiamata a confrontarsi, non da ultimi i rilevanti incrementi dei costi di produzione e dell’energia, l’agricoltura va messa nelle condizioni di portare avanti la sua funzione primaria di produrre cibo; per fare ciò, è importante che le tre anime della sostenibilità, ovvero quella ambientale, economica e sociale, marcino di pari passo, anche e soprattutto nelle aree interne, dove l’agricoltura da sempre rappresenta un argine allo spopolamento e all’abbandono dei territori”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista concludendo i lavori del convegno “Le ricadute della PAC 2023-27: sostenibilità e aree interne”, al quale sono intervenuti, fra gli altri, il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, il presidente dell’ISMEA Angelo Frascarelli, il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, la direttrice del Dipartimento regionale Agricoltura Elena Sico e il presidente della Copagri Abruzzo Leo Spina. Foto lavori consultabili qui.

“Riteniamo fondamentale tutelare e valorizzare la nostra agricoltura e la nostra zootecnia, difendendo le aziende dai tentativi di imporre, con la scusa di un finto ambientalismo, carne o altro cibo sintetico”, ha detto D’Eramo. “In questi ultimi anni l’Abruzzo sta facendo molto bene, ma si può continuare a crescere. Stiamo lavorando per rilanciare il settore primario anche nelle aree interne e di montagna, un progetto in cui come Ministero crediamo fortemente, tanto che per la prima volta è stata prevista anche una specifica delega”, ha aggiunto il Sottosegretario con delega in materia di agricoltura di montagna e aree interne.

“Con la PAC 2023-27, come noto, si vanno a premiare i comportamenti virtuosi degli agricoltori dal punto di vista ambientale, tramite gli eco-schemi e una condizionalità rafforzata, prevedendo una ridistribuzione dei pagamenti con un leggero aumento per le aziende di montagna, in gran parte situate nelle aree interne; in tal modo si cerca di contrastare l’abbandono dei territori delle aree interne, che ha spesso creato danni ambientali importanti, contribuendo alla perdita di un importante patrimonio di conoscenze e di competenze”, ha fra l’altro osservato Frascarelli.

“Le aree interne rappresentano un patrimonio unico di biodiversità, oltre che un concreto argine contro lo spopolamento, il rischio idrogeologico e l’erosione dei suoli, motivo per il quale la Regione è particolarmente sensibile alle esigenze delle aziende che intendono impiantare la loro attività in quelle zone”, ha spiegato Imprudente. “Dobbiamo continuare a lavorare sulla strada dello sviluppo sostenibile, rafforzando ulteriormente la sinergia tra enti territoriali per promuovere la straordinarietà della nostra terra che ha peculiarità uniche”, ha concluso il vicepresidente della Regione, con delega all’agricoltura.

Del medesimo tenore anche le dichiarazioni di Spina che, introducendo i lavori del convegno, ha ringraziato tutti i presenti, ricordando che “gli impegni in materia di sostenibilità ambientale vengono portati avanti già da tempo dai produttori agricoli, nella piena consapevolezza che sarà proprio su questi temi che si giocherà lo sviluppo futuro della nostra agricoltura”.




RIASSEGNAZIONE DELEGHE in Giunta

All’assessore Stella le Bonifiche del territorio, a Chiara Zappalorto le Pari opportunità

Il Sindaco: “Un passaggio tecnico per agevolare progetti e azione amministrativa in due campi delicati e di rilievo per l’Amministrazione”

Chieti, 13 marzo 2023. Nella mattinata di oggi il sindaco Diego Ferrara ha firmato un decreto per la riassegnazione di alcune deleghe fra gli assessori Fabio Stella che assume la delega alle “Bonifiche del territorio” e Chiara Zappalorto, che prende in carico la delega alle “Pari Opportunità”.

“A fronte di ragioni tecniche e di un’istanza arrivata dagli stessi assessori, ho ritenuto di agevolare la riassegnazione delle deleghe disposta stamane – spiega il sindaco Diego Ferrara – L’assessore Stella, che è già assessore all’Igiene e Sanità, assume la delega alle Bonifiche del territorio, in un momento cruciale dell’attività collegata, stiamo infatti per firmare le convenzioni relative alla rinaturalizzazione dei siti orfani, una materia connessa strettamente alla qualità della salute pubblica e alle attività di monitoraggio e prevenzione di cui l’assessore si occupa e previste da questo importante recupero avviato dalla nostra Amministrazione e finanziato con fondi PNRR. In questo contesto, l’assessore Zappalorto conserva le delega all’Ambiente e alla transizione ecologica e quella alle Politiche europee e PNRR e assume le Pari opportunità, al fine di continuare un cammino che prevede la costituzione della Consulta delle associazioni che si occupano di politiche di genere e pari opportunità, nonché il coordinamento delle attività inerenti la promozione di progetti e la sensibilizzazione sui temi legati alla parità e all’uguaglianza dei diritti, priorità per l’Amministrazione dal primo giorno di mandato. Agli assessori, buon lavoro”.




ESSERE DONNA ai tempi della crisi

Diritti negati tra guerre, migrazioni e divieti religiosi

Auditorium del Rettorato – 15 marzo 2023 – ore 10:00

Chieti, 13 marzo 2023. “Essere donna ai tempi della crisi: Diritti negati tra guerre, migrazioni e divieti religiosi”, è questo il tema scelto dal CUG (Comitato Unico di Garanzia) dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara per celebrare la Giornata internazionale della Donna 2023 con il fine di mantenere viva l’attenzione e la sensibilità della comunità universitaria verso il tema dell’equità di genere e della disparità di condizioni e diritti delle donne nel mondo. Il convegno, in programma mercoledì prossimo, 15 marzo, alle ore 10:00, sarà ospitato presso l’Auditorium del Rettorato nel Campus universitario di Chieti e potrà essere seguito anche online.

I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali e da una breve presentazione della Pro-Rettrice della d’Annunzio, professoressa Augusta Consorti, della Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, professoressa Michela Cortini, della Presidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Pescara,  dottoressa Maria Luigia Montopolino, dell’Assessora alle Pari opportunità del Comune di Chieti, dottoressa Chiara Zappalorto, della presidente del CUG, professoressa Francesca Romana Alparone e della professoressa Elvira Diana, docente di Lingua e Letteratura araba presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne della “d’Annunzio”. L’evento porrà l’attenzione sulla condizione delle donne in aree di crisi politica, economica e religiosa quali i Balcani, il Nord Africa e alcune regioni asiatiche, tra cui l’Iran, attraverso i contributi di quattro studiose di Atenei italiani e stranieri.

Aida Čopra (Università Sorbona-Francia) porrà l’attenzione sulla condizione delle donne durante la Guerra di Sarajevo; Persida Lazarevich (Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara) affronterà la condizione delle donne nei Balcani e il loro cammino verso l’emancipazione; Sara Borrillo (Università di Roma Tor Vergata) e Leila Karami (Università di Roma, La Sapienza) racconteranno il femminismo islamico e il cammino delle donne nell’Iran post-rivoluzione. Le relatrici dialogheranno poi col pubblico in un dibattito conclusivo moderato dalle professoresse Alparone e Diana.

Questo importante evento – sottolinea la Presidente del CUG di Ateneo, Francesca Alparone – sostiene e testimonia l’impegno costante del Comitato Unico di Garanzia della d’Annunzio nella promozione della cultura delle pari opportunità e nella valorizzazione del ruolo delle donne nella società, ai fini di un avvicinamento progressivo, ma fermo, alla soluzione del gender gap nel contesto universitario.

Maurizio Adezio




MILIONI DI DANNI da siccità

Calo di produzione su tutti i settori, necessario intervenire

Avezzano, 13 marzo 2023. L’anno 2022 è stato l’anno più siccitoso degli ultimi 500 anni ed è costato all’agricoltura 6 miliardi di danni pari al 10% della produzione agroalimentare nazionale, a cui vanno aggiunti gli effetti catastrofici legati alla mancanza d’acqua dovuta alle ataviche carenze infrastrutturali che colpiscono gran parte della penisola tra cui l’Abruzzo. Qui, nella regione dei Parchi, il danno dovuto alla siccità ammonta a circa 180 milioni di euro, come emerge da una stima Coldiretti Abruzzo divulgata in occasione del convegno di questa mattina nel castello Orsini di Avezzano intitolato “Acqua: risorsa da gestire e conservare per la nostra produzione di cibo”.

Numeri che, nel caso dell’Abruzzo, riflettono l’immagine di una campagna allo stremo con cali produttivi importanti: a livello regionale, nell’ultimo anno, è stata registrata una diminuzione di oltre il 40% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% sugli ortaggi con particolare riferimento alle patate (con punte anche del  25%), del 20% per il latte nelle stalle, dal 40 al 60% per l’olivo fino alla produzione di miele, che registra un trend negativo da oltre dieci anni con il dimezzamento della produzione (-50%) nel 2022.

E i problemi sono anche altri. Oltre che in pianura gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire anche in montagna con un profondo cambiamento del paesaggio con i pascoli che sono sempre più secchi e le pozze per abbeverare gli animali asciutte a causa della mancanza di pioggia e delle alte temperature.

“La siccità è diventata dunque una calamità insostenibile per l’agricoltura italiana con danni per le quantità e la qualità dei raccolti, e ha rimesso al centro l’importanza di una materia prima indispensabile: l’acqua – dice Silvano Di Primio presidente Coldiretti Abruzzo – Di fronte a queste problematiche occorre garantire la disponibilità della risorsa idrica anche nei momenti di difficoltà.

Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario risolvere una volta per tutte le problematiche dei consorzi di bonifica e realizzare il piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%. Abbiamo pronti insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia. È necessario però trovare le risorse e calarle sul territorio”.

DAI CONSORZI AI LAGHETTI LA ricetta di coldiretti per l’Abruzzo

Istituire un fondo per la progettazione e sanare subito i debiti degli enti di bonifica

Per conservare una risorsa bisogna saperla gestire e tutelare. Un principio semplice ma basilare che è stato sfaccettato negli aspetti più importanti questa mattina nel castello Orsini di Avezzano in occasione del convegno “Acqua: una risorsa da gestire e conservare per la nostra produzione di cibo”. Un incontro promosso da Coldiretti Abruzzo che, per le presenze che si sono succedute sul palco, ha assunto l’aspetto di veri e propri “stati generali” della risorsa idrica, sviscerata in tante sfaccettature e su più livelli amministrativi, economici e sindacali, regionali e nazionali. Oltre 450 gli agricoltori presenti, ma anche semplici cittadini, autorità civili e forze dell’ordine in una location scelta non a caso: il castello di Avezzano, nel cuore della produzione orticola nazionale ma anche fulcro di problematiche vecchie tra cui la fatiscente situazione in cui versano gli impianti, le strade dissestante che penalizzano la distribuzione, la difficile gestione delle risorse economico-finanziarie e, non ultima per importanza, le conseguenze sui cambiamenti climatici e la siccità. Problematiche che, negli anni, sono diventate comuni a tutto il territorio regionale, fino ad essere avvertite dagli agricoltori come insostenibili, dalla Val di Sangro alla Val Vibrata passando per la Val Pescara in cui le difficoltà collegate alla risorsa idrica sono considerati “insopportabili” anche a luce del recente aumento dei ruoli da parte dei consorzi di bonifica. “Da qui la necessità di approfondire l’importanza di una risorsa che deve essere gestita con lungimiranza e competenza, ma soprattutto con la capacità di saper individuare soluzioni funzionali al bene del settore agricolo – dice Silvano Di Primio, presidente Coldiretti Abruzzo – siamo in un momento storico importantissimo, in cui le difficoltà devono trasformarsi in opportunità”. Sul palco dei relatori, moderati da Fabrizio Stelluto, vicepresidente vicario dell’unione giornalisti agroambientali (UNARGA), oltre al presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e al direttore Roberto Rampazzo c’erano il segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale prof. Marco Casini e il direttore generale dell’associazione nazionale Bonifiche e irrigazioni (Anbi) Massimo Gargano, il prof. Fabrizio Di Marzio Capo Area Azione sindacale e legislazione di Coldiretti nazionale nonché docente del Dipartimento di economia dell’università d’Annunzio e l’assessore regionale Emanuele Imprudente insieme al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – che hanno evidenziato l’importanza della risorsa idrica per imprese e cittadini ma anche le difficoltà ad essa collegate – e al sottosegretario di Stato al Masaf Luigi D’Eramo, che ha fatto le conclusioni evidenziando una grande apertura nei confronti delle problematiche presentate.

Gargano ha illustrato – progetti alla mano – le progettualità emerse in seguito allo stanziamento dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la grande opportunità collegata al “piano laghetti” targato Anbi-Coldiretti, in grado di produrre energia e conservare acqua attraverso la realizzazione di 1000 bacini entro il 2030 fronteggiando l’attuale perdita dell’89% della risorsa idrica”.

Un progetto che ha bisogno del sostegno e della condivisione di chi dovrà rendere il piano concreto e adeguatamente distribuito e che, di riflesso, chiama in causa una delle problematiche più sentite: la gestione dei consorzi di bonifica. “Un aspetto che deve diventare il fulcro dell’agenda della politica agricola regionale – ha evidenziato il direttore Rampazzo, che ha ricordato la forte opposizione di Coldiretti contro il rinvio delle elezioni degli organi degli enti consortili, osteggiato dal resto delle associazioni di categoria – è necessario un maggiore riconoscimento del ruolo dei consorzi attraverso la restituzione della loro funzione. Ma per fare questo – ha detto Rampazzo – bisogna sanare la forte situazione debitoria di alcuni enti senza però gravare sulle tasche degli agricoltori, creare le condizioni per l’accesso ai finanziamenti pubblici e istituire in Abruzzo un fondo per la progettazione. Dalla gestione dell’acqua dipende il futuro delle nostre produzioni agroalimentari tipiche e di qualità dal vino agli ortaggi, dall’olio ai fiori nonché il futuro dell’intera umanità”.

Alessandra Fiore




DOMANI AL KURSAAL secondo appuntamento 

Rassegna cinematografica Marzo d’Essai. In programma, Harriet di Kasi Lemmons, emozionante storia dell’attivista di colore Harriet Tubman. Su richiesta dell’utenza, le proiezioni in calendario inizieranno, a partire da domani, alle 21:30

 Giulianova, 13 marzo 2023. “Harriet” è il secondo titolo della rassegna cinematografica “Marzo d’Essai”, in programma per domani, al Kursaal. Su richiesta dell’ utenza, la proiezione inizierà alle 21.30. Lo stesso orario sarà osservato per i restanti film in calendario.

Diretto da Kasi Lemmons, il film – 2 candidature all’ Oscar, 2 al Golden Globes – racconta la vita dell’attivista di colore Harriet Tubman. Fu lei, nell’ America della Seconda metà dell’ Ottocento, a condurre circa 300 persone negli Stati del Nord del Paese, liberandole dalla schiavitù. Compì 19 spedizioni di salvataggio, andate a segno grazie a geniali travestimenti,  nascondigli e messaggi segreti criptati dentro canti spiritual. Analfabeta, e con il revolver sempre a portata di mano, Harriet Tubman, ricordata anche come “Mosè” del suo popolo, fu una temeraria paladina dei diritti civili, delle libertà personali e del suffragio femminile. “Harriet”è un film audace,  avvincente, ricco di tensione e colpi di scena.

Prenotazione possibile ma non obbligatoria su:

https://www.ideasuoni.com/arena-giulianova-marzo-d-essai.html?idArena=14




FRAMMENTI DI DISCESA l’esperienza unica del Professor Bonatti

Presentazione del libro dello studioso di oceani, giunto a 6mila metri sotto il livello del mare con un sottomarino da ricerca; l’appuntamento è per il 19 marzo ore 18 presso la SOMS

Spoltore, 13 marzo 2023. Il Professor Enrico Bonatti, studioso della geologia degli oceani della Columbia University, ed autore del nuovissimo libro Frammenti di discesa (Ianieri Edizioni) sarà ospite di un appuntamento voluto dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore, presieduta dall’avv. Luigi Spina. L’appuntamento è per domenica 19 marzo alle ore 18:00 nella SOMS, piazza D’Albenzio 1, nel cuore di Spoltore (Pe); sarà presente anche l’Editore Mario Ianieri, dialoga con il Professore la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

In questo libro Enrico Bonatti rievoca una sua immersione nell’oceano Atlantico fino a quasi seimila metri di profondità, racchiuso in un piccolo sottomarino da ricerca.

Nelle ore della discesa, avvolto nel buio e silenzio più assoluti, l’autore rivive momenti della sua fanciullezza durante la guerra, della crescita in una famiglia cattolico-borghese romana e poi della propria fuga attraverso l’Atlantico, immerso in una storia intensa con una donna, fino al raggiungimento del fondo dell’abisso.

Bonatti ha diretto numerose spedizioni negli oceani Pacifico, Atlantico, Indiano, nel Mar Rosso e nel Mediterraneo. Si è immerso più volte sul fondo fino a quasi 6000 metri. Ha svolto ricerche negli Urali artici, in Siberia e nelle depressioni desertiche dell’Etiopia. È membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze russe e Fellow dell’American Geophysical Union.

Come sottolinea il presidente SOMS, l’avvocato Luigi Spina: “Spoltore si distingue per la presenza dell’ennesimo personaggio di chiara fama internazionale, ed invitiamo a partecipare tutti; siamo orgogliosi di poter ospitare nella nostra struttura un uomo che ha un bagaglio culturale di grande rilievo e che condividerà con noi un’esperienza unica nel suo genere”.

Possibile acquistare i libri in occasione dell’evento, l’ingresso è libero e per info il numero è 347.2635275. Per questo e per tutti gli altri eventi nella stessa location la pagina social è @soms.

Alessandra Renzetti




SPAZI OUTDOOR: idee e forme in trasformazione

Domani, martedì 14 marzo, il Kursaal ospiterà la seconda Archi Night abruzzese

Giulianova, 13 marzo 2023. L’ evento, che accenderà i riflettori sulla valorizzazione dei litorale e del lungomare, è organizzato da Corradi in collaborazione con Giardini & Terrazzi, e con il Patrocinio del Comune di Giulianova, dell’Ordine degli Architetti di Ascoli Piceno e dall’Ordine degli Ingegneri di Teramo.

Il Palazzo Kursaal di Giulianova sarà teatro, domani, 14 marzo, della seconda Archi Night abruzzese. L’iniziativa, organizzata dal marchio Corradi e da Giardini e Terrazzi di Tortoreto Lido, metterà a confronto istituzioni, progettisti e professionisti dell’outdoor su un tema complesso ed interessante, ovvero la valorizzazione dei litorali e dei territori marittimi.

 Spazi Outdoor: idee e forme in trasformazione è il titolo dell’incontro, patrocinato dal Comune di Giulianova, dall’Ordine degli Architetti di Teramo, dall’Ordine degli Architetti di Ascoli Piceno e dall’Ordine degli Ingegneri di Teramo. Il dibattito, moderato dal giornalista, autore e conduttore televisivo Giorgio Tartaro,  approfondirà con ospiti d’eccezione il tema del rapporto tra progettazione outdoor e lungomare.

Parteciperanno all’evento il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, l’ingegner Paolo Bonaduce,  Presidente della Commissione urbanistica comunale, l’ architetto Marco Lucidi Pressanti, il dottor Giovanni Tavano della Fondazione Maestro Summa, l’ architetto Daniela Baldo dello studio Marco Piva, ed il Presidente dell’ Ente Porto di Giulianova Valentino Ferrante.  Saranno loro a portare la propria esperienza nell’ambito della rigenerazione degli spazi outdoor e a dialogare sul futuro del settore.

“Eventi come Archi Night – spiega Davide Di Marcantonio, Country Sales Manager Italia di Corradi – permettono di aprire un tavolo di lavoro tra istituzioni, professionisti e designer, figure che devono collaborare per intervenire al meglio nella riqualificazione degli spazi outdoor comuni. Corradi da sempre cerca di favorire questi incontri sul territorio. Quello di domani è infatti il secondo appuntamento organizzato in Abruzzo, regione ricca di opportunità ed intelligenza imprenditoriale”.




ACQUA BENE COMUNE, Adoc Abruzzo plaude la cabina di regia per emergenza idrica e sollecita la gestione pubblica del servizio

La presidente Monica Di Cola: “Chiediamo un tavolo di confronto con le sei aziende distributrici”

L’Aquila, 13 marzo 2023 –  In seguito all’istituzione della cabina di regia a livello nazionale con la partecipazione di tutti i ministeri interessati , per definire un piano straordinario al fine di fronteggiare l’emergenza idrica, aggravata dalla crisi climatica, Adoc Abruzzo torna sul tema Acqua bene comune.

Insieme a Federconsumatori e Adiconsum Abruzzo, l’associazione porta di nuovo l’attenzione su carenza idrica, dispersione, costi incongruenti, mancanza di procedure univoche di consultazione e conciliazione, mancanza di agevolazioni previste per le fasce deboli e di una carta dei servizi univoca, inefficienza dei processi di depurazione, divario dei servizi o disservizi tra aree interne e aree metropolitane. Tutti temi che  sono stati posti sul tavolo dell’audizione concessa dalla Commissione emergenza idrica della Regione Abruzzo alle associazioni di categoria, a dicembre scorso.

“Apprendiamo con favore la conclusione dei lavori della commissione presieduta dalla dott.ssa Marcozzi , che cogliamo l’occasione di ringraziare per aver ascoltato e rappresentato le nostre istanze alle autorità  competenti,  ed attendiamo di prendere visione del report completo – commenta Monica Di Cola, presidente Adoc Abruzzo – Nel frattempo condividiamo le posizioni espresse dalle istituzioni regionali che sostengono come la solidarizzazione del bene comune con l’interconnessione delle reti idriche consentirà di fronteggiare l’emergenza idrica, acuita dalla siccità straordinaria, che non è la stessa in tutti i territori. In questo modo i territori più ricchi andranno in soccorso di quelli più poveri , con un meccanismo di mutualità reciproca , alla base del principio della coesione e dell’utilizzo del Bene Comune. Decisioni assolutamente complementari alle politiche nazionali”.

 “Adoc Abruzzo,  unitamente a Federconsumatori e Adiconsum – aggiunge – ha richiesto nuovamente un incontro con l’autorità di gestione Ersi,  per istituire un tavolo di confronto con le sei aziende distributrici al fine di costituire una carta unica dei servizi e per avere informazioni concrete rispetto agli attesi lavori sulle reti idriche e sugli impianti di depurazione,  annunciate anche recentemente, ma i cui fondi strutturali che ne dovrebbero finanziare la realizzazione, sono bloccati proprio a causa delle disattesa condizione abilitante di avere una gestione centralizzata e pubblica, anziché una gestione frammentaria e privatistica, come più volte denunciato”.

Barbara Del Fallo




LA NAZIONE, la Patria e il Mare

La Costituzione è una patria

di Domenico Galbiati

13 marzo 2023

Nel tempo delle migrazioni e della globalizzazione, la nazione per affermarsi come portatrice consapevole ed orgogliosa dei valori che ha maturato nel decorrere della sua storia deve accettare e vincere la sfida di diventare patria anche per chi non è nato sul suo suolo, eppure si riconosce in quella condizione di libertà che, negata altrove, la nostra Costituzione garantisce.

Come la nazione è tale anche quando non si componga nell’unità politica di uno Stato e si protende oltre il confine geografico di un Paese, anche la patria trascende il profilo territoriale e consiste di un patrimonio storico, morale, culturale e civile, che, nato dal vissuto e dal cuore delle persone e delle comunità che le appartengono, conforta e sostiene l’identità di ciascuno, ma pur sempre in costante riferimento all’ universalità del genere umano.

Non basta evocare la nazione. Bisogna capire come ne decliniamo il sentimento, il valore ed il compito in un determinato momento storico. Se ne può dare una lettura regressiva e chiusa, secondo una postura difensiva, sicuritaria, ispirata ad un atteggiamento di autoreferenzialità e di possesso geloso ed esclusivo del patrimonio che le appartiene. Ma è altrettanto possibile interpretarla come l’arricchimento che un popolo offre ad una collettività più vasta secondo un orientamento di reciprocità solidale.

L’ecatombe di Cutro è, in un certo senso, la metafora di questa divaricazione. La protezione della vita o piuttosto l’occhiuta difesa dei propri confini, che, in questa accezione, diventano una gabbia in cui, contro ogni apparenza, anche la nostra libertà si dibatte fino a subire, a sua volta, un vulnus irreparabile. Siamo di fronte ad una tragedia nel senso classico del termine.

La fattualità catastrofica in cui culmina l’evento è sottesa da un conflitto drammatico ed insanabile che questa volta tocca, addirittura, la coscienza, il cuore, l’ auto-comprensione di un popolo, del nostro popolo e dei popoli degli altri paesi sviluppati, a cominciare sicuramente da quelli europei.

Quelle decine di cadaveri sparsi sulle spiagge, le salme dei bambini che il mare dopo la furia che li ha uccisi, si potrebbe dire, è come se li avesse cullati per giorni prima di restituirceli, i cadaveri che il mare ha inghiottito per sempre, sembrano quasi il sacrificio umano che rendiamo, con un rito talmente cruento, al dio Moloch del nostro insaziabile progresso materiale. Come se venissimo posti di fronte a quella contraddizione irrevocabile, cui i grandi poeti della tragedia greca assegnavano il compito di sondare l’interiorità più riposta degli uomini e dei popoli.

Non basta la contabilità dei barconi e quella sorta di partita doppia dei sopravvissuti e dei morti che il Ministro dell’Interno ha recitato a Montecitorio. Non governeremo il fenomeno migratorio se non riusciremo a sentirlo come una ferita profonda che, prodotta da una diseguaglianza abissale, scuote e provoca la consapevolezza che abbiamo di noi stessi.

https://www.politicainsieme.com/la-nazione-la-patria-e-il-mare-di-domenico-galbiati/




FRONTE DELL’EST, un libro di S. Santangelo

Presentazione martedì 14 marzo, alle ore 10:00 presso il Palazzo del Mare

Roseto degli Abruzzi, 13 marzo 2023. Si svolgerà martedì 14 marzo, alle ore 10:00 presso il Palazzo del Mare di Roseto, l’incontro con Salvatore Santangelo, autore del libro Fronte dell’Est, edito da Castelvecchi. Giornalista e docente universitario, Santangelo parlerà dei nuovi scenari geopolitici mondiali alla luce dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: i piani di Putin, che inizialmente puntava a rovesciare il governo ucraino in poche settimane con una “guerra lampo”, sono falliti, e la guerra si è infatti trasformata in un ampio conflitto con conseguenze enormi su tutto il mondo.

Modererà l’incontro Niccolò D’Elpidio, presidente della Consulta Giovanile degli Studenti di Teramo. Patrocinano l’evento la Consulta Provinciale degli Studenti, il Comune di Roseto, in collaborazione con Geopolitica.info, L’Aquila Rinasce, Onda d’Innovazione e la casa editrice Castelvecchi.




KYRIE ELEISON. Ultimo singolo di G. M. Bità

Il tema dell’aborto e del Matrimonio

La seconda edizione del Sanremo Festival della Canzone Cristiana si è conclusa ormai da un mese e per il cantautore Giuseppe Maria Bità è tempo di bilanci.

“È stata una bellissima esperienza – dice il cantautore – ho conosciuto tante persone dal cuore d’oro e sono felice di aver partecipato al Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023 con la mia canzone Sono solo un uomo”.

E com’è andata?

“La canzone – Sono solo un uomo, ha vinto il Premio Speciale Festival della Canzone Cristiana 2023 e sono felice che la giuria abbia scelto la mia canzone”.

Il 12 Marzo è uscito il tuo nuovo singolo, ce ne vuoi parlare?

“Si, è appena uscito il mio nuovo singolo KYRIE ELEISON che parla del delicato tema dell’aborto e del Matrimonio. In questa canzone denuncio il modo in cui questi temi vengono trattati superficialmente, seguendo la logica del mondo”.

E qual è la logica del mondo?

“La logica del mondo, ci insegna che possiamo decidere liberamente chi deve vivere o morire, che la vita è nostra, che siamo liberi di portare avanti la gravidanza oppure non fare nascere il bambino, perché siamo noi i padroni della nostra ed altrui vita”.

E invece come funziona?

“La vita è un dono e noi non possiamo decidere chi deve vivere o morire, semplicemente perché la vita ci è stata donata da Dio e solo lui può decidere se darcela o togliercela”.

E riguardo il Matrimonio, perché ne parli in questa canzone?

“Nella canzone parlo di Marco e Giulia che si sono sposati convinti che avrebbero vissuto una favola d’amore stile film, ed invece con il passare del tempo lei si sente trascurata, lui non la sopporta e decidono che si devono lasciare”.

Come fai a dire che bisogna continuare a stare insieme anche se due persone non stanno più bene insieme?

“Non dico questo.  È la percezione dell’amore AUTO APPAGANTE che deve cambiare. La logica del mondo ci impone che l’amore è essere appagati dall’altro, l’altro ci deve far star bene, guai se ci trascura o non ci dà quello che noi vogliamo. Questa concezione dell’amore la paragono al neonato che piange fino a quando non gli dai il ciuccio. Finchè ha il ciuccio il bimbo è contento ed appagato, se glielo togli torna a piangere e cerca appagamento in altro modo. Ecco questo è la concezione dell’amore secondo la logica del mondo.”

E invece?

“E invece l’amore è donarsi all’altro a prescindere da quello che noi riceviamo. La vera felicità sta nel dare, più che nel ricevere. Quando ami davvero, arrivi al punto che non ti importa più di te…ma solo di fare stare bene. Questo è l’amore.”

Perché hai intitolato la canzone “Kyrie Eleison” ?

“Ci avviciniamo alla Pasqua, siamo in piena quaresima ed in questa canzone chiedo scusa a Dio per i nostri comportamenti presuntuosi ed infantili.  Anche per i miei comportamenti, non solo per quelli degli altri. La vita è preziosa, è un regalo che ci è stato fatto e non possiamo decidere noi al posto di Dio che cosa farne. Il Matrimonio è un sigillo d’amore di Dio sugli sposi e ti svelo una cosa:  sai cosa fa lui quando noi lo trascuriamo, o lo trattiamo male, o lo insultiamo? Continua ad amarci lo stesso. Ecco, così dovrebbe fare il marito con la moglie e viceversa. Questo è l’amore.”




ALTRO PUNTO verso la salvezza

Pianella, contro il Favale: partita dura ma gestita bene dai ragazzi di mister Fanì

Pianella 13 marzo 2023. La salvezza è ancora possibile e il Pianella Calcio ci crede. Il pareggio di ieri contro il Favale dimostra che la squadra c’è e vuole sempre il massimo risultato.

Passati in vantaggio con Morelli nel primo tempo, il Pianella è raggiunto dal gol di Africani nella ripresa dopo una mischia: “Grande partita – dice mister Fanì – contro una grande squadra. Loro volevano vincere a tutti i costi ma siamo stati bravi a mantenere il pareggio. I ragazzi ci sono e ci credono; peccato per gli altri risultati che non ci premiamo ma è giusto così”.

Altra gara importante la prossima: domenica 19 marzo alle ore 15 si va a Fontanelle, sconfitta pesantemente dal Teramo. “Squadra salva, quindi speriamo sia una gara tranquilla che ci permetta di portare a casa punti importanti” conclude il mister del Pianella.




RISE UP: nuovo singolo

L’artista pescarese Don Tino e la collaborazione con soulfyah.

Pescara, 13 marzo 2023. Il 2023 si apre col botto per l’artista pescarese don Tino, fresco per il raggiungimento dei vent’anni dell’associazione culturale Negril, di cui è presidente, e fresco della riconferma dell’Harbour Reggae Festival 2023 da parte di Marina di Pescara di cui è direttore artistico, ecco in uscita il suo nuovo singolo Rise Up, scaturita dalla collaborazione con la formazione tedesca SoulFyah.

Il tema centrale della canzone, in uno stile new-roots che è il vestito che meglio si adatta al già leader dei Maga Dog, è un’esortazione ad alzarsi per un cambiamento interiore necessario dopo un  momento storico mondiale che ha messo in dubbio ogni certezza, che durante i primi mesi di pandemia ha stimolato in noi tutti un pensiero critico nei confronti di quelli che sono i capisaldi di un sistema che ha sempre messo davanti ad ogni cosa concetti come il consumismo, il profitto, senza curarsi di aspetti altrettanti importanti come il rispetto della natura e la cura della propria anima, del proprio essere.

La canzone esce in questo periodo che coincide con la presunta fine dello stato di emergenza, per ricordare, per non smettere di lavorare su noi stessi e chi ci è vicino , per proseguire quel lavoro di critica e cambiamento che possa migliorare tanti aspetti del vivere quotidiano che ci hanno alienato, trasformando molti individui in esseri egoisti e individualisti, se da un lato la pandemia ha risvegliato in moltissime persone la propria coscienza, è anche vero che in molte è avvenuto un peggioramento, tanta rabbia si è riversata per strada, nelle case, nelle relazioni con le persone.

“Penso di aver assistito al peggio ed al meglio delle persone in questi lunghi due anni, una confusione globale ci ha avvolto, predisponendo gli esseri umani ad aiutarsi ed allo stesso tempo a scontrarsi, siamo stati messi alla prova sotto tanti punti di vista, e non tutti ne sono usciti vincitori, Rise up è  ciò che noi tutti dovremmo fare per migliorarci e migliorare gli altri, secondo uno schema di risveglio delle coscienze e di rispetto per tutto ciò che circonda, come recita il ritornello: Rise Up/Alzati c’è bisogno di cambiare”.

Il nuovo singolo di Don Tino è disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 13 Marzo, ma soprattutto come il precedente singolo è disponibile in free download sul sito www.dontinomusic.com