2 RUOTE SICURE, imparare … divertendosi!!

La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. La tutela della sicurezza propria e degli altri rappresenta un valore indispensabile per tutti

Chieti, 13 aprile 2023. Simpatica, divertente e molto istruttiva è stata l’iniziativa tenutasi stamattina a Chieti nel piazzale della Scuola Media G. Mezzanotte.

Anche quest’anno Roberto D’Antuono, direttore dell’ACI-Automobile Club Provinciale di Chieti, ha voluto concludere il proprio ciclo di lezioni di educazione stradale tenuto in precedenza nelle classi ed imperniato quest’anno, oltre che sulla bicicletta, mezzo tradizionale di spostamento per i ragazzi, anche sui nuovi strumenti di Micromobilità sostenibile, come i monopattini elettrici, con l’allestimento di un apposito circuito didattico all’aperto in cui gli alunni di cinque classi prime e seconde della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo n. 4 hanno potuto affrontare, in sella alle loro biciclette, alcune situazioni critiche urbane reali, riprodotte con i mini segnali verticali e orizzontali, imparando a rispettare le regole ed adottando comportamenti corretti e sicuri.

«La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. Sono sempre a favore di giornate significative come quella di oggi» fa sapere la prof.ssa Elvira Pagliuca, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 4 di Chieti.

«Il nostro Istituto» ha proseguito la prof.ssa Elena Elisabetta Serra, referente del progetto per la scuola «ritiene che sia particolarmente importante educare i ragazzi al corretto comportamento in strada, dato che molti di loro già utilizzano la bicicletta e sono quindi tenuti, come tutti, al rispetto dei segnali e delle norme stradali. I giovani d’oggi saranno poi gli automobilisti di domani; quindi, è bene abituarli fin da subito a comprendere cosa è opportuno fare e cosa, invece, si deve assolutamente evitare quando si è in strada».

«La tutela della sicurezza propria e degli altri rappresenta un valore indispensabile per tutti. Noi dell’ACI, l’ente pubblico che da più di cento anni rappresenta e tutela tutti gli automobilisti italiani» ha ricordato in un breve messaggio il neoeletto Presidente dell’Automobile Club Provinciale, avv. Mario Aloè «siamo profondamente convinti che si può creare una cultura della sicurezza stradale soltanto partendo dal basso, con l’educazione scolastica e trovando dei metodi di comunicazione efficaci che solo tra pari possono essere individuati».

In conclusione, non ci resta altro che dire: “Grazie ragazzi. È stato bello avervi, una volta tanto, come protagonisti!”




LA GIORNATA DEL MARE e della cultura marinara

Attesi 300 studenti

Giulianova, 13 aprile 2023. A causa delle concomitanti vacanze pasquali, quest’anno le celebrazioni per la Giornata del mare e della cultura marinara, riconosciuta dalla Repubblica nella data dell’ 11 aprile di ogni anno, avranno luogo venerdì 14 aprile presso il porto di Giulianova.

L’evento, è stato organizzato dall’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova in sinergia e collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale di Teramo, la Federazione Italiana della Vela, la Lega Navale Italiana di Giulianova, il Circolo Nautico Vincenzo Migliori, il  Nucleo OPSA-SMTS della Croce Rossa di Giulianova e l’Ente Porto di Giulianova, al fine di creare un percorso conoscitivo delle attività svolte in ambito marittimo e di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

Gli studenti degli istituti scolastici saranno accolti e, suddivisi in gruppi, visiteranno le sedi dei Circoli nautici, dell’Ente porto e della Guardia Costiera, dove saranno illustrate le peculiarità del porto di Giulianova, dello sport velico, della preservazione dell’ambiente marino quale patrimonio dell’umanità, delle tecniche di base di primo soccorso e delle attività svolte dal Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia costiera da sempre al servizio degli altri.

Al termine del percorso didattico, gli studenti avranno modo di assistere ad una esercitazione in mare con l’impiego di personale e mezzi navali della Guardia Costiera e di soccorritori della Croce Rossa Italiana, con la simulazione di un evento di ricerca e soccorso in mare, il recupero di un naufrago ed il successivo intervento medico di emergenza.

Per la Giornata del mare e della Cultura marinara in programma domani è prevista la presenza di circa 300 giovani, per celebrare l’inestimabile valore del Mare ed il rispetto per l’ambiente marino.     




IL GRANDE SPORT TORNA a Roseto degli Abruzzi

La terza edizione del tennis tour i love Abruzzo. Appuntamento con gli Internazionali di Tennis 2023 regione Abruzzo  dal 16 al 23 aprile sui campi del tennis club roseto

Roseto degli Abruzzi, 13 aprile 2023. Si è tenuta questa mattina, nella sala Giunta del Comune di Roseto degli Abruzzi, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione degli Internazionali di Tennis Tennis Tour I love Abruzzo, tappa del circuito ATP Challenger Tour di Roseto degli Abruzzi che coinvolge 140 città in tutto il mondo.

Dietro la direzione organizzativa di Luca Del Federico il torneo si conferma nel 2023 come il più prestigioso appuntamento tennistico della regione anticipando in Italia i tornei sulla terra rossa che porteranno agli internazionali di Roma con inizio all’8 maggio. Inserita nel programma di eventi del Tennis Tour I love Abruzzo 2023, la seconda edizione degli Internazionali di Roseto degli Abruzzi si svolgerà dal 16 al 23 aprile 2023 negli impianti del rinnovato Tennis Club Roseto, incrementando il montepremi a 80.000 dollari e 75 punti ATP in palio per il vincitore. Il taglio del nastro del torneo è previsto per domenica 16 aprile alle ore 10.

Protagonisti saranno l’italiano Franco Agamenone (best ranking n. 104), l’Austriaco Filip Misolic (attuale n. 145), l’Olandese Jelle Sels (n. 155), l’americano Emilio Nava (n. 180) ed il giovanissimo svizzero Kilian Feldbausch ritenuto dagli esperti del settore il nuovo Roger Federer. Wild card ancora da determinare per i giocatori italiani. Nelle qualificazioni si avrà la partecipazione degli abruzzesi Giorgio Ricca e Andrea Del Federico.

Ad amplificare il lustro della manifestazione saranno le novità che riguardano gli eventi collaterali dell’evento. Oltre agli appuntamenti di rito, obiettivo del 2023 sarà la combinazione fra tennis ed eccellenze del territorio, coinvolgendo in prima persona i campioni della racchetta in un vero e proprio tour della Gastronomia Abruzzese. Nel sito nella manifestazione verranno riportate offerte speciali di soggiorno presso le strutture convenzionate. La partecipazione all’evento verrà promossa tramite tutti i canali social e newsletter indirizzate ai tesserati di tutta la Regione, formulando pacchetti ad hoc per la valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico e culturale del territorio.

“Siamo orgogliosi di ospitare un evento di questo calibro – afferma il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes – Ringrazio il Tennis Club Roseto che rappresenta un’eccellenza sportiva nel nostro territorio. Grazie alla sinergia con la Regione Abruzzo e con l’organizzatore Luca Del Federico abbiamo l’onore di accogliere anche nel 2023 un evento di portata internazionale. Anche quest’anno Roseto sarà protagonista del grande tennis con un evento che sarà di preparazione verso gli Internazionali di Roma. Un’altra grande occasione per portare il nostro territorio e le nostre bellezze in giro per l’Italia e per il mondo”.

“Grazie al lavoro di squadra si raggiungono i grandi obiettivi – aggiunge l’Assessore allo Sport Annalisa D’Elpidio – Questo evento è la dimostrazione di quello che si può fare quando si rema tutti verso la stessa direzione. Una manifestazione fondamentale anche per il turismo grazie all’arrivo in città di migliaia di appassionati e professionisti del settore e che fa da apripista agli altri eventi sportivi che caratterizzeranno la primavera di Roseto. Mi piace sottolineare la collaborazione con gli Istituti Superiori Saffo e Moretti e, in particolare, della Terza C Scienze Applicate del Saffo che, grazie all’impegno della Professoressa Simona Di Felice, sarà impegnata nel servizio di assistenza durante il torneo”.

“È uno dei grandi eventi sportivi della nostra regione – sottolinea Luca Del Federico, Promoter ATP ed organizzatore – Utilizzare lo sport come veicolo di promozione per il territorio e per le bellezze del territorio è una filosofia che vogliamo perseguire con la Regione. Ringrazio l’ente Regionale ed in particolare l’Assessore allo sport Mario Quaglieri per il sostegno all’importante manifestazione sportiva. Allo stesso tempo ringrazio l’Amministrazione Comunale, il Circolo Tennis e tutti i partner che hanno collaborato. L’obiettivo è far diventare questo torneo una tappa fissa del calendario internazionale e voglio ricordare che tutte le partite saranno trasmesse a livello mondiale su Challenger Tv.

Ciò che faremo è continuare a lavorare con impegno e dedizione per poter dare sempre maggiore visibilità al territorio che ospita il torneo. L’entusiasmo del presidente della Regione Marco Marsilio ci ha permesso di confermare questo importante evento consentendoci di lavorare con una prospettiva di crescita”.

Chiude il padrone di casa Luigi Bianchini, Presidente del Tennis Club Roseto: “Ringrazio sentitamente gli sponsor, le istituzioni e chi ci ha supportato in questa avventura. Vi aspettiamo tutti il 16 aprile per una grande seconda edizione che sarà caratterizzata anche dalla presenza degli studenti di tutta la provincia. Con le scuole, infatti, abbiamo avviato una convenzione per promuovere questo fantastico sport tra i giovani”.

Anche l’Assessore allo sport ed al bilancio della Regione Abruzzo Mario Quaglieri ha voluto lasciare un suo messaggio: “La Regione Abruzzo sostiene questa iniziativa e promuove l’importanza delle buone sinergie fra comuni e la necessità di sostenere gli eventi che questi ospitano. Questo evento ci riempie di orgoglio e per noi rappresenta un’opportunità di assoluto valore”. Dopo il primo anno di lancio, siamo pronti ad accogliere la seconda edizione di questo evento. Gli Internazionali costituiscono la manifestazione con valore sportivo qualitativamente più importante del territorio e il nostro desiderio è quello di far sì che questo evento possa diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati d’Italia. L’obiettivo del 2023 è che il torneo possa essere un veicolo per il territorio ed il territorio un veicolo per il torneo. Il tennis permette di incastrare perfettamente l’offerta sportiva con quella turistica, combinando esperienze dentro e fuori dal campo da tennis”.

Parole di apprezzamento anche da parte del presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Tennis e Padel, Luciano Ginestra, che ringrazia gli organizzatori ed il circolo.




TANINO LIBERATORE. Di corpi e frammenti

Domenica 16 aprile, ore 16:30, al CLAP Museum. Saranno presenti: Tanino Liberatore, artista Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Paola Damiano, curatrice della mostra per COMICON

Pescara, 13 APRILE 2023.  Domenica 16 aprile, alle 16:30, presso il CLAP Museum, esclusiva visita guidata e firmacopie del portfolio con l’autore in occasione del finissage della mostra Tanino Liberatore – Di Corpi e Frammenti.

Per questa speciale occasione il biglietto d’ingresso al museo darà accesso ad una speciale visita guidata alla mostra: la curatrice Paola Damiano accompagnerà le visitatrici e i visitatori lungo il percorso espositivo per esplorare il mondo artistico del Michelangelo del Fumetto, il quale sarà presente per raccontarsi e per firmare alcune dediche.

Promossa da Fondazione Pescarabruzzo e CLAP Museum in collaborazione con COMICON, la mostra è un percorso tra oltre 100 opere, di cui oltre 70 inedite e mai esposte in Italia, con sezioni speciali dedicate all’eros, al leggendario personaggio Ranxerox, alla reinterpretazione di Liberatore dei supereroi e al rapporto dell’artista con musica, storia, poesia, per celebrare il genio di Liberatore, definito da Frank Zappa il Michelangelo del Fumetto.




INNOVAZIONE E NUOVI SERVIZI alle imprese

Cia Chieti-Pescara si rinnova per la 61^ Fiera dell’Agricoltura di Lanciano

Chieti, 13 Aprile 2023. Stand Cia Chieti-Pescara all’insegna dell’innovazione in occasione della 61^ Fiera dell’Agricoltura, in programma il 14, 15 e 16 aprile 2023 a Lanciano.

Oltre allo stand istituzionale presso il Padiglione 3, sarà allestito uno spazio dedicato al nuovo servizio di consulenza alle imprese, Smart Business in partnership con Zoom. Il servizio fornisce consulenze personalizzate e flessibili, in presenza, a distanza e in modalità ibrida, su varie tematiche offrendo un sostegno alle imprese a 360 gradi. Sarà, inoltre, possibile sperimentare in loco la nuova modalità grazie a una business room installata per l’occasione.

Spazio “Taste & Meet” dell’Associazione La Spesa in Campagna Cia, che sarà presente con un calendario di degustazioni dedicate a tre eccellenze gastronomiche abruzzesi: venerdì 14 aprile dalle ore 16.00 alle ore 18:00 “Apriamo la ventricina”, sabato 15 aprile alle ore 17:00 “P.D.A. Il peperone dolce di Altino”, domenica 16 aprile alle ore 17:00 “Il pomodoro a pera d’Abruzzo”.

Non mancherà, poi, lo spazio dedicato ai servizi alla persona in cui si inserisce la promozione del numero unico di prenotazione 085 9210848.

Il programma dettagliato prevede sabato 15 aprile alle ore 10:00, presso il Padiglione 3, il convegno “Più agricoltura, opportunità di finanziamento e nuove sfide” con focus sulla PAC, il CSR 2023-2027 e le opportunità europee per donne e giovani. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Ente Lancianofiera, Donato Di Campli, parola alla relazione introduttiva del Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba che si soffermerà su aspetti legati alla siccità e all’emergenza climatica ma anche alle proposte di Cia attente allo sviluppo del settore. A seguire i lavori proseguiranno con gli interventi di Giuseppe Di Silvio, Responsabile Caa-Cia Chieti-Pescara, Mariano Siciliano, Referente Psr-Csr Cia Chieti-Pescara, Enrico Calentini, Presidente nazionale Agia Cia, Alfonso Ottaviano, Direttore Cia Chieti-Pescara. Conclusioni affidate a Nicola Antonio Sichetti, Presidente Cia Abruzzo che farà una riflessione sull’attuazione di queste opportunità a livello regionale e sulla loro efficacia in un’ottica di ricambio generazionale.

Allo stand saranno disponibili gadget, degustazioni gratuite e oggetti del merchandising.

Ufficio stampa CIA Chieti-Pescara




LA DIVINA COMMEDIA illumina l’Abruzzo

Vernissage e presentazione del catalogo della mostra. Venerdì 14 aprile 2023, ore 17:30 Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 13 aprile 2023. Venerdì 14 aprile, alle ore 17:30 presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà il vernissage e la presentazione del catalogo della mostra fotografica di Alessandro Antonelli: La Divina Commedia illumina l’Abruzzo, un viaggio affascinante che attraversa alcuni dei passaggi emblematici della più grande opera del Sommo Poeta ambientati in Abruzzo, tra suggestioni e scenari incantevoli adatti ad immergersi in una originale rilettura dei versi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. L’esposizione proseguirà fino al 7 maggio.

La Fondazione Pescarabruzzo, in collaborazione con la Fondazione Accademia d’Abruzzo e l’Associazione Culture Tracks è lieta di invitare al vernissage della mostra fotografica, attraverso 35 scatti d’artista con i quali Antonelli ha ricostruito altrettanti paesaggi infernali danteschi ispirati a luoghi evocativi del suo amato Abruzzo.

Un lavoro della durata di diversi anni che potrà essere goduto in esposizione insieme alla pubblicazione del relativo catalogo, prodotto dalla Fondazione Pescarabruzzo e condiviso con la Fondazione Casa di Dante in Abruzzo, «il cui intento», dichiara il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, «è quello di riaffermare la centralità di Dante dal basso piuttosto che dall’alto, dalle periferie piuttosto che dal centro, incoraggiando allo studio dell’opera dantesca e a una sua frequentazione nelle forme più libere ed inclusive. La convinzione è che il suo messaggio appartiene a tutti e l’intitolazione di una giornata a suo nome, il Dantedì da poco trascorso (25 marzo) sia solo un’occasione ulteriore per ribadirlo».

L’allestimento realizzato alla Maison des Arts e il conseguente catalogo, offrono «un percorso immaginario dei passaggi oltremondani che Dante avrebbe, ma non ha potuto, visitare in Abruzzo», spiega in un passaggio del catalogo, Alessandro Masi, Segretario della Società Dante Alighieri, il quale presenterà la mostra venerdì: «Antonelli è un professionista della visione da camera, ossia quell’occhio che meccanicamente indaga, esplora, rifonda nella sua interezza non come appare, ma come la sua coscienza d’artista lo ricompone. “L’arte non riproduce ciò che è visibile – ha detto Paul Klee – ma rende visibile ciò che non sempre lo è”».

Al vernissage, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, e del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, presenterà la mostra il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi. Saranno presenti Alessandro Antonelli, autore della mostra, e Pierluigi Di Clemente, co-autore del progetto, concluderà l’evento una performance di musica e danza.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

La mostra sarà visitabile dal mercoledì al venerdì, dalle 17:00 alle 20:00, il sabato dalle ore 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle ore 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00.

Alessandro Antonelli. Fotografo, post produttore digitale e stampatore, è nato a Pescara, dove vive e svolge la sua attività professionale. Si occupa da circa trent’anni di fotografia. Collabora con numerosi fotografi professionisti sia in Italia che all’estero per la realizzazione di Mostre e Cataloghi fotografici. Ha di recente assunto la docenza del corso di Phoshop per Editing e la stampa presso l’ISIA di Pescara (a.a.2022/2023). 




GIORNATA MONDIALE della voce

Zambon sostiene Aisla e dona 15.500 parole alla “libreria di voci” per le persone con sla

Milano, 13 aprile 2023. Restituire una voce umana a chi non ce l’ha più. In occasione della Giornata Mondiale della Voce, Zambon, multinazionale farmaceutica orientata allo sviluppo di terapie innovative volte a migliorare la salute e la qualità della vita dei pazienti, annuncia il suo sostegno ad AISLA – Associazione italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica e si schiera al fianco della campagna My Voice, promossa dalla stessa Associazione, pensata per permettere a tutte le persone con SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) di tornare a comunicare con una voce umana.

L’occasione è la Giornata Mondiale della Voce, che ogni anno si celebra il 16 aprile, e che si prefigge di incoraggiare le persone a prendersi cura del più importante strumento di comunicazione umana. Un tempo dedicato alla consapevolezza di un bene così importante che non possiamo mai dare per scontato. Le persone di Zambon hanno donato 125 voci per un totale di 15.500 parole che andranno a incrementare la “banca della voce” messa a disposizione delle persone con SLA. L’iniziativa è stata allargata anche alle imprese che fanno parte di OpenZone, il campus scientifico ideato da Zambon completamente dedicato alla salute, situato alle porte di Milano.

Si tratta di un aiuto concreto per chi rischia di perdere la capacità di parlare con la propria voce a causa della malattia che – come hanno spiegato il direttore tecnico di AISLA, la dott.ssa Stefania Bastianello, e la terapista occupazionale di Nemo Lab la dott.ssa Giordana Donvito, entrambe presenti all’open day solidale – è uno dei motivi di maggiore sofferenza per le persone con SLA e per i loro familiari. Attualmente, esistono strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) come il comunicatore oculare, fondamentali per permettere di trasferire i messaggi. Tuttavia, i registri vocali sintetizzati elettronicamente al loro interno conferiscono un tono di voce metallico e impersonale che spesso crea distanza e disagio. Una sofferenza che va a minare anche la stessa identità della persona, che non si riconosce in questi suoni.

“La nostra responsabilità come impresa che opera nel campo della salute – ha dichiarato Elena Zambon, Presidente di Zambon – è anche prenderci cura dei pazienti e dei caregiver per rendere le loro vite migliori, non solo con soluzioni terapeutiche, ma anche con strumenti di cura che facilitino la vita quotidiana. “Donare” la propria voce a chi è meno fortunato credo sia un piccolo gesto che può aiutare i pazienti affetti da SLA a interagire con gli altri, ritrovando nelle relazioni un po’ di serenità. Siamo grati ad AISLA per aver ideato questa iniziativa: siamo felici e orgogliosi di supportarli”.

Nel concreto, per ridare una voce umana ai malati di SLA, la campagna My Voice si affida all’esperienza clinica sulle patologie neuromuscolari dei Centri Clinici NeMO e alla tecnologia di Nemo Lab, Hub di ricerca tecnologica, specializzato per queste patologie. Da questo lavoro, in partnership con Università Campus Bio-Medico di Roma, Dream on e Translated, azienda leader dell’industria dei servizi linguistici e pioniera della simbiosi fra linguisti e intelligenza artificiale, è nato il progetto Voice for Purpose. La piattaforma tecnologica si occupa di creare un servizio dedicato alla conservazione della voce: una vera e propria “libreria di voci”. Sul sito dell’iniziativa, Voiceforpurpose.com, infatti, è possibile trovare un catalogo di voci espressive fra le quali scegliere la più adatta. Non solo, quando è ancora possibile, la persona con SLA che conserva ancora la capacità di parlare con la propria voce, accedendo alla piattaforma può iniziare un percorso di “archiviazione”, in modo da utilizzarla in futuro in caso di bisogno.

“Il modo più bello per celebrare questa giornata è attraverso gesti concreti. – dichiara Fulvia Massimelli, Presidente nazionale AISLA – Per questo ringrazio di cuore il team di Zambon, che ha scelto di essere al fianco della nostra comunità per questo progetto. È la testimonianza che quando la ricerca è al servizio del bisogno della persona è possibile costruire una società nella quale ciascuno si senta parte integrante, portando il proprio contributo al di là della malattia. In questo valore è racchiuso tutto il senso della giornata di oggi”.

Attraverso i punti di registrazione la campagna My Voice, nata a fine 2022, si fa così portavoce per coloro che una voce non ce l’hanno, ma che possono riacquisirla grazie al progetto di voice banking. La campagna vede due testimonial straordinari: l’attore e doppiatore Pino Insegno, che ha voluto fortemente il progetto, e Ron, dal 2004 al fianco di AISLA e della comunità SLA donando il suo talento.

“Da anni sono al fianco delle persone con SLA, consapevole della forza silenziosa che questi amici, che io chiamo giganti, sanno dimostrare – dichiara Ron, consigliere nazionale AISLA, che continua – È incredibile per me sapere che ciò che ho di più prezioso, la mia voce, diventa uno strumento per raccontare la Vita. Le parole di amore di un uomo alla propria compagna, o le parole di un padre che guida i figli o quelle di gratitudine verso i propri cari: tutto questo è un vero privilegio. La Voce potrà dare colore alla gioia e dignità al dolore. Sono felice che oggi, insieme alla mia, si aggiunga un’altra compagine di voci, tante e tutte fondamentali per dare voce forza a questi amici”.

Per sostenere la campagna My Voice: Ridiamo la VOCE alle persone con SLA! | Rete del Dono

Per donare la propria voce: https://donate.voiceforpurpose.com/sign-up

Per conoscere in dettaglio la campagna CAMPAGNA MY VOICE (aisla.it)

Sclerosi Laterale Amiotrofica

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) – conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”, dal nome del giocatore statunitense di baseball che ne fu colpito, o “malattia di Charcot”, dal neurologo francese che alla fine dell’800 la definì per primo – è una malattia neurodegenerativa tipica dell’età adulta caratterizzata dalla progressiva paralisi muscolare, causata dalla degenerazione dei motoneuroni (le cellule responsabili della contrazione della muscolatura volontaria preposta in primo luogo al movimento, ma anche ad altre funzioni vitali come deglutizione, fonazione e respirazione) nella corteccia motoria primaria, nel tratto corticospinale e nel midollo spinale. I principali sintomi sono debolezza muscolare, rigidità muscolare, paralisi (che colpisce tutto il corpo), problemi di deglutizione e respirazione, spasticità, deperimento muscolare, crampi, perdita di peso, ecc. La SLA colpisce circa 1-3 persone su 100.000 abitanti ogni anno, e sono 5-7 persone su 100.000 a convivere con la malattia, una cifra in aumento soprattutto grazie ai miglioramenti nella diagnosi. In Italia si stimano circa 5.000/6.000 pazienti affetti da SLA e sono 1.000 i casi in più ogni anno.  L’aspettativa di vita dopo la diagnosi è mediamente di 2-5 anni.

AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica

AISLA è un’associazione onlus nata nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA. AISLA è stata riconosciuta nel 1999 dal Ministero della Sanità. L’impegno quotidiano è quello di far sì che le strutture competenti si occupino in modo adeguato e qualificato delle persone affette da SLA. L’Associazione conta più di 2.300 soci, 64 sedi territoriali presenti in 19 regioni. Si avvale di 300 volontari, 12 collaboratori e di una Commissione Medico-Scientifica composta da 19 esperti. Il lavoro di AISLA si concentra in quattro ambiti di attività: informazione, assistenza, ricerca e formazione.

NeMO Lab

NEMO Lab è il primo hub italiano per lo sviluppo di programmi e progetti di ricerca ad alta specializzazione tecnologica, che rispondano nel tempo ai bisogni complessi di chi vive una patologia neurodegenerativa e neuromuscolare, come la SLA, la SMA e le distrofie neuromuscolari. Il progetto nasce nel solco dell’esperienza nella presa in carico delle persone con malattia neuromuscolare e neurodegenerativa dei Centri Clinici NeMO e si unisce alla vocazione di fare impresa sociale del Consorzio Gino Mattarelli (Cgm). Inaugurato nell’aprile 2021 presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e collocato al piano superiore del Centro Clinico NeMO di Milano, l’hub è un incubatore di competenze, valori e visione, per sperimentare un modello nuovo di conoscenza, che generi impatto concreto sulla comunità di riferimento e nei contesti ad alta complessità assistenziale. NEMO Lab si compone di 10 laboratori ad alta tecnologia e ambulatori autorizzati per le branche specialistiche di neurologia, medicina fisica riabilitativa, pneumologia, oculistica, ortopedia e traumatologia; ha sino ad ora coinvolto 837 pazienti, collabora con 20 partner tecnico-scientifici e vanta ad oggi 60 progetti e servizi attivi.

Centri Clinici NeMO

I Centri Clinici NeMO (NeuroMuscolar Omnicentre) sono centri ad alta specializzazione clinica pensati per rispondere in modo specifico alle necessità di chi vive con malattie neuromuscolari come la SLA, le Distrofie Muscolari e la SMA. Nati nel 2008 a Milano, grazie all’intuizione e alla volontà della comunità dei pazienti in sinergia con le Istituzioni e la comunità scientifica, i Centri NeMO oggi contano 7 sedi sul territorio nazionale: oltre a Milano, si trovano a Roma, Arenzano (Genova), Brescia, Napoli, Trento e Ancona. In questi 15 anni, il progetto NeMO è diventato un network di riferimento clinico, assistenziale e scientifico, pensato per essere raggiungibile nel modo più semplice e veloce, per essere al fianco delle famiglie. Le prestazioni sanitarie sono erogate nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), pertanto senza oneri a carico del paziente. La presa in carico a NeMO è globale e accompagna la persona in tutto il percorso di vita e in ogni fase della malattia. Dalla diagnosi, all’attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli periodici e follow up il piano clinico-assistenziale si sviluppa in risposta ai bisogni specifici di ciascuno, garantendo la migliore qualità di vita possibile e creando le condizioni necessarie per la realizzazione dei progetti di vita. La multidisciplinarietà è il fondamento del modello di cura del Centro NeMO. È realizzata concretamente con la presenza nei reparti di specialità cliniche differenti che operano insieme per garantire la continuità di cura. Per questo i Centri sono strutturati con camere per la degenza ordinaria e ad alta complessità, aree ambulatoriali e di day hospital, aree pediatriche, palestre, aree comuni, giardini e terrazzi. La ricerca sulle patologie neuromuscolari è parte fondante dei NeMO, con un’attività scientifica che coinvolge tutta la rete e che vede NeMO parte integrante dei maggiori network scientifici nazionali ed internazionali.

Zambon SpA

Zambon SpA è una moderna multinazionale farmaceutica nata a Vicenza nel 1906, la cui storia si fonda sui valori di un’impresa familiare italiana impegnata nel migliorare la vita e la salute dei pazienti. Conta 2.474 collaboratori in tutto il mondo, è presente in 23 Paesi tra Europa, America e Asia, e può contare sui suoi stabilimenti produttivi in Italia, Svizzera, Cina e Brasile. Grazie ai suoi prodotti innovativi e di qualità commercializzati in 87 Paesi, Zambon SpA nel 2022 ha fatto registrare un fatturato di 765 milioni di euro. Oltre a essere ben consolidata nelle tre storiche aree terapeutiche – malattie dell’apparato respiratorio, trattamento del dolore e infezioni delle vie urinarie – Zambon è concentrata sullo sviluppo di trattamenti per malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e patologie rare come la fibrosi cistica, la BOS (Sindrome da Bronchiolite Obliterante), a cui è collegata l’importante acquisizione del 2019 di Breath Therapeutics, e la Bronchiectasia non legata alla Fibrosi Cistica (NCFB). All’interno del nuovo ambizioso corso intrapreso da Zambon, ha assunto un ruolo importante anche l’accordo con Aquestive Therapeutics per commercializzare e distribuire in Europa un’innovativa formulazione di riluzolo in pellicola orale per i pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica. Per ulteriori informazioni su Zambon, visitare il sito www.zamb




LA CRISI DEGLI STUDENTI. Allarme abbandono scolastico

In Terris ha pubblicato il seguente articolo sul rischio abbandono scolastico a firma Giacomo Galeazzi

13 aprile 2023

L’abbandono scolastico, attesta Openpolis, precoce riguarda i giovani che lasciano gli studi con la sola licenza media. Un fenomeno grave. Sia per le sue cause più frequenti (disagio economico e sociale). Sia per gli effetti a breve e lungo perioro (difficoltà di trovare lavoro e aggravamento delle disuguaglianze). Oltre 7 studenti su 10 hanno pensato di lasciare la scuola. La causa principale? Lo stress. Il dato emerge da un sondaggio condotto da ScuolaZoo su un campione di 1200 studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Il numero eccessivo di verifiche e interrogazioni spinge gli studenti verso l’abbandono scolastico: al secondo posto, la perdita d’interesse per le materie studiate. I ragazzi e le ragazze che abbandonano gli studi infatti provengono spesso da contesti sociali più difficili e da famiglie in difficoltà economica. Per un giovane, lasciare gli studi prima del tempo significa avere più difficoltà nel trovare un’occupazione stabile: oggi ancora più che in passato. Ciò comporta anche maggiori probabilità di ricadere nell’esclusione sociale, rendendo di fatto ereditario lo svantaggio di partenza.

SOS ABBANDONO

Troppe verifiche e interrogazioni, perdita di interesse per le materie studiate e conflittualità con i docenti. Sono questi i motivi principali per cui gli studenti italiani delle scuole secondarie di secondo grado hanno pensato almeno una volta – e in modo concreto – di abbandonare la scuola. Il dato emerge da un sondaggio realizzato dal media brand ScuolaZoo, il cui focus sono i giovani e l’istruzione. Con l’obiettivo di esplorare il rapporto fra gli studenti e la scuola italiana in particolare rispetto al tema della dispersione scolastica e dell’orientamento all’università e al lavoro.

Il 92% degli studenti si ritiene poco o per nulla soddisfatto del sistema scolastico attuale, mentre il 74,30% ha seriamente considerato di abbandonare gli studi dopo la scuola dell’obbligo. Le ragioni sono diverse: perdita di interesse per le materie (25%), bullismo e conflitti vari (18%), ma lo stress eccessivo causato da compiti e interrogazioni risulta essere il motivo principale (45%). E alla domanda “Per te scuola è futuro?” il 60,88% degli studenti ha risposto di no. L’indagine ha coinvolto 1.200 studenti, equamente divisi tra maschi e femmine, e con il 66,36% in quinta superiore. La maggioranza delle risposte proviene da studenti di istituti tecnici (31,6%).

PERDITA DI FIDUCIA

Secondo gli studenti interpellati, il 76,32% degli intervistati crede che l’abbandono scolastico sia principalmente attribuito alle carenze del sistema scolastico piuttosto che alla responsabilità degli studenti. Inoltre, circa il 60% degli studenti delle scuole professionali non ritiene che queste istituzioni preparino adeguatamente al mondo del lavoro.

Nonostante una certa fiducia nelle attività di orientamento offerte dalle scuole, gli studenti continuano a informarsi sul futuro principalmente attraverso siti internet (58,78%) piuttosto che affidarsi ai riferimenti scolastici. ScuolaZoo è una società del gruppo OneDay. “Anzi, siamo la prima società del gruppo, quella da cui tutto è nato- spiegano gli operatori-. Abbiamo 5 milioni di follower sui social, tutti ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni. Portiamo 15 mila persone in viaggio ogni anno e siamo famosi per i nostri diari, che finiscono sui banchi di centinaia di migliaia di studenti”.

APPROCCIO ALLA VITA

“Questi dati ci dicono molto della GenZ – commenta Valerio Mammone, editor in chief di ScuolaZoo – una generazione che tanto a scuola quanto sul posto di lavoro fatica ad accettare carichi di lavoro squilibrati che vanno a limitare altri aspetti della vita. Questo atteggiamento viene spesso etichettato dagli adulti come una forma di pigrizia e debolezza, ma non è così. Si tratta di una nuova cultura, di un nuovo approccio alla vita. Una vera e propria rivoluzione, di cui è fondamentale tenere conto per non creare una spaccatura ancora più grande fra vecchie e nuove generazioni, fra studenti e scuola. Il modo giusto per farlo? Non rimuovendo gli ostacoli, ma aiutando i ragazzi a comprenderli e a superarli. Con l’aiuto di specialisti e figure dedicate alla loro crescita umana e professionale”.

AGENDA UE

Nell’ambito dell’agenda 2020, riferisce Openpolis, l’Unione europea aveva fissato come obiettivo che – entro quell’anno – i giovani europei tra 18 e 24 anni senza diploma superiore (o qualifica professionale) fossero meno del 10% del totale. A livello continentale, il target è stato raggiunto, dal momento che nel 2020 la quota si è attestata al 9,9% L’obiettivo continentale, in vista del 2030, è stato ulteriormente abbassato di un punto (9%) con una risoluzione del consiglio europeo del febbraio . Nel 2021 gli abbandoni precoci riguardano il 9,7% dei giovani europei, con una prevalenza tra i ragazzi (11% in Ue) rispetto alle ragazze (8%).L’Italia è uno dei paesi in cui il fenomeno incide maggiormente. Nel nostro paese il 12,7% dei residenti tra 18 e 24 anni ha lasciato la scuola con al massimo la licenza media e non è coinvolto in percorsi di istruzione o formazione.

https://www.interris.it/copertina/abbandono-scolastico/

https://www.politicainsieme.com/interris-la-crisi-degli-studenti-e-allarme-abbandono-scolastico/




PROTAGONISTI IN SALA CONSILIARE e negli uffici demografici

Bellissimo progetto di Educazione civica trasversale realizzato dalle scuole dell’ Istituto Comprensivo Giulianova 2

Giulianova, 13 aprile 2023. Bambini di 10-11 anni amministratori della propria città per qualche ora negli uffici comunali. È successo ieri mattina, nel palazzo municipale di Giulianova, che, nell’ambito di un progetto pensato e realizzato dall’Istituto Comprensivo Giulianova 2, ha accolto due quinte classi della Primaria Don Milani in sala consiliare.

È qui, infatti, che dalle 9.30 in poi, ha preso vita una vera seduta di consiglio comunale, con tanto di proposte di delibera e successive votazioni. I bambini della sezione B e C, accompagnati dagli insegnanti Francesca Pistilli, Lucia Petrino, Patrizia Rupilli, Martina Marcelli, Francesca Lamolinara, Berardo Ferretti e Simona Manutarelli,  hanno interagito con il Vicesindaco Lidia Albani, l’assessore Soccorsa Ciliberti ed il consigliere Andrea Cicchinè, dimostrando di sapere esattamente dove fossero e cosa stessero facendo.




PONTE CICLOPEDONALE sul Vomano

Fiab Teramo: l’infrastruttura non basta, occorre curare anche il territorio.

Teramo, 13 aprile 2023. Il cicloturismo è un settore in continua crescita, anche in Italia, con un impatto pari ad oltre cinque miliardi di euro oltre ai benefici economici legati all’indotto e ai benefici ambientali che si riversano sui territori interessati, spesso estranei al turismo di massa ed esclusi dai flussi turistici tradizionali.

In Italia, seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, si sta lavorando per colmare le gravi lacune infrastrutturali, in particolare per quanto riguarda i percorsi ciclabili. L’Abruzzo, grazie al progetto Bike to Coast, ha quasi completato il suo tratto di ciclabile costiera denominata Ciclovia Adriatica, inserita nella rete BicItalia, ideata dalla FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e fatta propria dal Governo italiano inserendola nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica.

141 km di pista ciclabile continua, da Martinsicuro a San Salvo, in un territorio ricco di strutture ricettive, stabilimenti balneari, attività ristorative, ma anche ambienti incontaminati come le foci fluviali, la riserva del Borsacchio, l’area marina protetta Torre del Cerrano, la Costa Teatina.

La Provincia di Teramo, lo scorso anno, ha finalmente inaugurato il ponte ciclopedonale sul Vomano, opera attesa da anni, che ha colmato un vuoto importante nel tratto ciclabile nord-sud del teramano.

“Inaugurazione, giustamente – sottolinea Gianni Di Francesco, presidente FIAB Teramo – portata ad esempio di una politica tesa a dotare i nostri territorio di infrastrutture per la ciclabilità utili non solo per il turismo ma anche per gli spostamenti quotidiani.”

“Ma – fa notare Di Francesco – dal 26 novembre 2021, data dell’inaugurazione, ad oggi, quando iniziano a vedersi i primi cicloturisti, anche stranieri, sulla nostra ciclovia adriatica, l’area intorno al ponte sembra più un campo di battaglia che un luogo accogliente. Rimangono in bella vista i resti del cantiere e non si è provveduto ad una riqualificazione ambientale delle aree utilizzate per le lavorazioni e devono ancora essere rifiniti i collegamenti ciclabili con le rampe del ponte. Inoltre – sottolinea il presidente FIAB – si nota una desolante noncuranza nei particolari, con tratti di ciclabile invasi da detriti, asfalti rovinati e segnaletica inesistente, soprattutto nel tratto rosetano, e l’installazione di una incomprensibile area di sosta, con panche in legno fissate nella nuda terra con ammassi di cemento e rastrelliere modello scolapiatti posizionate a caso, in prossimità della rampa nel lato pinetese”.

“Il cicloturismo e la mobilità ciclistica – continua Di Francesco – sono una cosa seria. Il PNRR e la Comunità Europea hanno stanziato milioni di euro per opere come quelle che, qualcuno, evidentemente ritiene secondarie e non meritevoli di un’attenzione, anche minima, ai particolari. Cosa diranno i turisti danesi, austriaci, tedeschi, di fronte all’improvvisato bivacco realizzato di fianco al ponte? Cosa immortaleranno con telefonini e macchine fotografiche per ricordare la loro vacanza abruzzese? Cumuli di macerie, opere malfatte, piste ciclabili dissestate o un percorso ciclabile immerso nel verde e nella natura, con aree di sosta piacevoli ed utili, segnaletica chiara e diffusa, servizi per il ciclista?”

“Per diventare un territorio appetibile ai turisti in bicicletta – conclude il presidente Di Francesco – non ci si può improvvisare. Facciamo appello al presidente della Provincia e ai Sindaci di Roseto degli Abruzzi e Pineto affinché elimino tutte le criticità presenti sui percorsi ciclabili di loro competenza e regalino, a residenti e turisti, prima dell’estate, un percorso sicuro e decoroso che possa diventare un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.




CICLABILE e il 10% dei parcheggi auto alle bici

Via Benedetto Croce io la vedo così: marciapiedi più larghi, alberi, cespugli, stalli bici e ciclovie al posto dei parcheggi, che vanno sensibilmente ridimensionati.

Pescara, 13 aprile 2023. Parecchi anni fa, all’ex componente dell’Assemblea costituente della Repubblica italiana e molto più altro, venne intitolata la via di collegamento tra Via Pepe a Via  Vespucci: 850 metri per una larghezza di circa 12 di carreggiata, di cui 4 dedicati ai parcheggi lineari, lato monte e lato mare, e 8 al transito automobilistico, 4 per corsia. Esiste una doppia alberata stradale, costituita essenzialmente da un centinaio di individui tra lecci e pini, piantati all’epoca su una immaginaria linea di divisione dei parcheggi dai marciapiedi, questi ultimi poi ricavati nell’area residuale della strada. Oggi restano camminamenti a destra e sinistra, a volte in trincea, tra i palazzi e il cordolo della striscia alberata, in parte ricoperta di masselli di calcestruzzo tranne che in corrispondenza delle rimanenti aiuole, spesso prive di vegetazione, e alcune volte  ingombri di rifiuti, in corrispondenza dei cassonetti stradali.

A transitarci, soprattutto a piedi, spesso risalta agli occhi una curiosa quanto diffusa  e emblematica immagine, quella di biciclette attaccate (maritate, dico io, come le viti) agli alberi, e soprattutto ai pali della segnaletica o a qualunque altro elemento di ancoraggio.

Indecoroso, potrebbe dire qualcuno, ma inevitabile, visto che di rastrelliere non ne esistono, se non in numero poco significativo e distribuite con un criterio forse oggi non rispondente alle necessità (che poi passino come normali circa 300 auto in sosta lungo la strada, più molte altre in seconda fila, è una faccenda che andrebbe sociologicamente indagata).

Da questo stuolo di bici, insieme a quelle che transitano un po’ incerte  lungo la via, arriva un segnale ben chiaro: per loro c’è bisogno di spazio, tanto, che potrebbe essere recuperato da quello dato in eccesso, cioè in modo sbilanciato, ad altri veicoli.

Il ragionamento che segue si rifà a due norme non recenti: la prima, la L. 366/98, che impone ai soggetti proprietari di strade di realizzare spazi ciclabili in occasione di lavori straordinari (e si può agevolmente dire che quelli fatti e da concludere su questa via lo siano); la seconda, la L.R. 8/2013 sulla mobilità ciclistica, impone di garantire uno spazio del 10%  alle bici in caso di realizzazione di parcheggi pubblici (art. 5, comma 3: “(…) una quota non inferiore al 10% dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, è riservata al parcheggio di biciclette”).

Quindi, se prendessimo gli 850 metri per lato della via (per 2 fanno 1.700 m), considerato che in tale spazio, eliminati gli ingombri di traverse e quant’altro, ci entrano 300 auto, il 10% di questo spazio potrebbe essere dedicato alle bici. Si tratta di 30 posti auto, uno ogni 50 metri (ovvero ogni 9 auto), che diventano posti bici che possono verosimilmente ospitare 300 mezzi a due ruote. I parcheggi per le auto diminuirebbero solo del 10%, e il maggiore spazio per le bici potrebbe riservare sorprese, costituendo esso stesso un incentivo all’utilizzo delle due ruote.

Si tratta ovviamente di un calcolo matematico, che andrebbe rivisitato in ragione dei punti di maggiore attrattività commerciale, o di altro tipo, presenti lungo l’asse stradale. E se le bici risultassero tante, come sembra già oggi, andrebbe invocata anche l’altra norma, che obbliga alla realizzazione di ciclovie urbane.

Se non si vuole relegare Via Benedetto Croce a funzioni del passato, non più al passo con i tempi della nuova viabilità urbana, potrebbe essere utile soffermarsi a riflettere, con la cittadinanza, magari proprio con l’utenza di quella via, su dette sollecitazioni.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net. Direttore Editoriale – Web Content Editor




LE FORANIADI, quest’anno Berardiane

Promosse da Diocesi di Teramo-Atri e Csi. Al via, sabato prossimo, 15 aprile, la decima edizione

Giulianova, 13 aprile 2023. Il campo di atletica “Guerino Massi” di Giulianova ospiterà i bambini del catechismo di otto parrocchie che si sfideranno nella corsa, nel salto in lungo, nel lancio del vortex.

È una piccola “olimpiade” delle parrocchie, quella che si svolgerà sabato, 15 aprile, sulla pista di atletica del campo Massi di Giulianova. La decima edizione dell’iniziativa, quest’anno nel segno dell’ Anno berardiano, vedrà scendere in campo i bambini del catechismo della Forania giuliese, a partire dalle 15.30.

Otto le parrocchie in gara: SS. Annunziata, Natività di Maria Vergine e San Flaviano per Giulianova; Immacolata e S. Maria in Villa Fiore per Alba Adriatica; San Nicola per Tortoreto; San Michele Arcangelo e Santa Maria degli Angeli per Mosciano. I giovanissimi partecipanti si confronteranno nella corsa, nel salto in lungo e nel lancio del vortex. Le Foraniadi 2023 avranno inoltre una finalità benefica, dal momento che verranno raccolti fondi a favore dell’associazione “Gruppo India” che sostiene azioni contro la povertà in Africa.

In apertura, porterà i saluti dell’ Amministrazione Comunale il Vicesindaco Lidia Albani. È atteso il Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi.

“È bello tornare in pista dopo la pausa forzata della pandemia – spiega il vicario foraneo don Ennio Di Bonaventura – i confini delle parrocchie sono solo materiali. I bambini si sfideranno, come ogni anno, senza barriere, in fraterna amicizia. È di nuovo possibile stare vicini, stringersi la mano. I parroci vogliono condividere questa gioia con i bambini, le famiglie, le città, nelle chiese e anche nei luoghi di sport e sana socializzazione”.