CHE FINE FARANNO I PICCOLI COMUNI?

Politicansieme.com, 28 aprile 2023

Per amore o per forza, che fine faranno  i piccoli comuni?

In piena Autonomia?

Qualche decennio fa ho cominciato attivamente a occuparmi, con curiosità e impegno, di Res Publica e ora che sto rivisitando con il necessario distacco i ricordi della mia esperienza di pubblico amministratore sulle montagne lecchesi della Valsassina, terra di minuscole municipalità e di manzoniana memoria, mi è oltremodo fastidioso assistere alle reiterate promesse fatte in tema di riforma della pubblica amministrazione e di semplificazione delle procedure amministrative.

Come si dice in questi casi, nessuno escluso: da destra a sinistra, passando rigorosamente per il centro e altrettanto rigorosamente, per il bene del Paese. Dovrei essermi abituato e invece ancora no.

Il livello decisionale anche nei piccoli comuni è, infatti, diventato ostaggio di pareri e veti incrociati in pletoriche commissioni e sottocommissioni che formano una giungla quasi inestricabile di Garanzie concepite dai diretti interessati sostanzialmente a tutela dei sempre timorosi funzionari dotati di firma.

Soprattutto  dopo le cosiddette Leggi Bassanini, firme, oggi, contrabbandate quali provvidenziali e indispensabili salvaguardie tese a presidiare ogni singolo passaggio procedurale che caratterizza l’iter di ciascuna pratica amministrativa ma anche del percorso parlamentare necessario a partorire qualunque norma, legge o leggina che regola la nostra società, creando alibi e paraventi che rappresentano le ricorrenti e più diffuse giustificazioni professionali ma anche politiche che spesso consentono il blocco dei cantieri con insopportabili dilazioni temporali nella realizzazione delle opere pubbliche.

Il cambiare tutto per non cambiare niente regna sovrano

Dopo la legge 142/1990 Ordinamento delle autonomie locali nel contesto sommariamente descritto, per quanto riguarda le unioni o le fusioni dei comuni di minore dimensione come quelli di montagna, responsabilità e colpe per le persistenti difficoltà gestionali che affliggono questi enti ritengo vadano ascritte a chi negli anni scorsi non li ha poi supportati con la necessaria determinazione nel cammino verso una nuova e definitiva veste istituzionale.

Come nostra consuetudine chi ha voluto portarsi avanti lo ha fatto, in proprio, mentre altri sono stati alla finestra senza rischiare nulla o quasi.

Quando si è però dovuto dimostrare per davvero come si risparmia e anche si può guadagnare con amministrazioni virtuose ma non più supportate dai contributi inizialmente garantiti alle aggregazioni  fra comuni, salvo lodevoli eccezioni, è stato un fuggi fuggi generale con il mesto ritorno al recente passato.

Cioè al proprio accogliente campanile e a quel deleterio frazionamento di sussistenza che caratterizza molte aree geografiche dell’italico stivale. All’epoca mi è sembrato di assistere a quanto era già avvenuto nel periodo e non solo sul territorio della Comunità montana della Valsassina, quando ogni comune doveva obbligatoriamente dotarsi del Piano regolatore generale che allora si chiamava ancora così: la maggior parte delle amministrazioni lo fece nei tempi di legge, altre molto dopo.

I più zelanti amministratori comunali ebbero da subito rigidi vincoli urbanistici calati sui loro territori mentre chi arrivò con le mani libere e con grave ritardo alla meta – mi risulta senza sanzione alcuna – all’italiana, se la cavò con una tiratina d’orecchi e facendo spallucce.

È proprio quello che, analogamente, sta accadendo anche ai giorni nostri con gli impedimenti che gli incolpevoli piccoli borghi, lasciati a se stessi, incontrano e spesso non riescono a superare nell’accedere e gestire i fondi del PNRR che in teoria, con l’irripetibile occasione, dovrebbero risolvere tutti o quasi i loro problemi in termini di infrastrutture e che invece rischiano di farli incamminare verso un scivoloso declivio che, obtorto collo, consiglierà a molte piccole amministrazioni comunali di gettare la spugna.

Ciò, vista la carenza di personale qualificato nelle loro piante organiche che già influenza negativamente lo svolgimento delle quotidiane mansioni di stretta competenza.

Stando così le cose, ho infine maturato la convinzione che lo Stato centrale non avrà mai il coraggio di favorire il superamento della frammentazione dei piccoli comuni assumendo, in piena Autonomia e con autorevolezza, una superiore decisione parlamentare che consenta di bypassare l’evidente  impasse in cui si dibatte la stragrande maggioranza delle piccole e medie municipalità.

Questo per l’irriferibile timore di scontentare più di qualcuno dei propri interlocutori e dunque di incappare nel rischio di quella perdita di consenso che fa rizzare i capelli in testa a ogni politico in carriera, da che mondo è mondo.

Al dunque. In alto loco forse pensano sia meglio che le piccole municipalità affondino nelle loro difficoltà e prendano direttamente coscienza dei propri attuali  invalicabili limiti anche gestionali e si rassegnino alle inevitabili fusioni dei comuni.

Se questo a medio o lungo termine dovesse avvenire, con magra consolazione, non si potrà comunque ascrivere la responsabilità del gesto a chi invece di aiutare concretamente i piccoli comuni, a livello centrale e di fatto, ha stretto lentamente il laccio assistendo da lontano al progressivo e inesorabile sfaldamento di una storia millenaria ma a quel punto la politica-politicante rischia di non salvare neppure la faccia.

Mentre la fiducia dei cittadini è ai minimi storici, il riordino della macchina amministrativa e burocratica dello Stato attende tempi migliori.

Claudio Baruffaldi

https://www.politicainsieme.com/che-fine-faranno-i-piccoli-comuni-di-claudio-baruffaldi/




ANTONIO PARISELLA alla pinacoteca Bindi

A Giulianova il Presidente del Museo Storico della Liberazione di Roma

Giulianova, 28 aprile 2023. Il professor Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione di Roma, ha trascorso una giornata a Giulianova. Arrivato dalla capitale, dove dirige le sale che in via Tasso furono il quartier generale delle SS. naziste, ha visitato in serata, guidato dal direttore, Sirio Maria Pomante, la Casa Museo Vincenzo Bindi. Poco dopo, ha avuto modo di ammirare Palazzo Re, accolto dai proprietari Luigi e Rossella Re.

Ieri mattina, al Kursaal, l’incontro con i ragazzi delle Medie. Il suo intervento, introdotto dal giornalista e ricercatore Walter De Berardinis, ha offerto ai ragazzi una lettura limpida e viva dei giorni della Resistenza. Ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale e organizzato l’incontro, il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione, Lidia Albani.

Sentito, da parte sua, il ringraziamento, per la straordinaria occasione di riflessione al professor Parisella, per la disponibilità ai docenti e alle dirigenti degli Istituti Comprensivi Giulianova 1 e Giulianova 2, per l’attenzione ai ragazzi intervenuti.




CRESCE L’INTERESSE PER IL TENNIS internazionale di Francavilla al Mare

Al Circolo Tennis Sporting Club il Torneo ATP Challenger 75 dal 7 al 14 maggio

Francavilla al Mare, 28 aprile 2023. La macchina organizzativa mette a punto tutti gli ingranaggi per l’allestimento della quinta edizione della manifestazione, di rilevanza internazionale, organizzata da Francesco Ugolini  con il Comune di Francavilla e la Regione Abruzzo. Il torneo  si caratterizza per un montepremi di 80.000 dollari . Tra le novità, un aumento della disputa degli incontri in notturna (da 2 a 3), con la conferma degli eventi serali extra sportivi connessi alla manifestazione. Per il secondo anno consecutivo il direttore tecnico sarà Gianluigi Quinzi, ex tennista professionista e vincitore del torneo del 2018.

“Sono onorato di essere stato confermato per il secondo anno consecutivo come direttore tecnico di un evento che per me ha un particolare significato” afferma Quinzi, “e ringrazio gli organizzatori e il main  sponsor Angelo De Cesaris che hanno consentito un innalzamento del livello sia tecnico che come montepremi. Organizzare un evento di tale livello non è semplice; in Abruzzo poi abbiamo pochi eventi che richiamano il tennis e quindi è una cosa magnifica organizzare tornei di un certo prestigio”.

 Rispetto all’edizione dello scorso anno, che ha registrato circa 10.000 presenze di pubblico, l’edizione 2023 si prospetta ancora più interessante e di  altissimo livello tecnico con giocatori rientranti nei primi 200 posti del ranking mondiale.  I primi nomi dei partecipanti riguardano il britannico Liam Broady (29 anni, 132^ del ranking, testa di serie n. 1), il francese Benoit Paire (33 anni, 159^ del ranking, già tra i primi 20 al mondo) e il russo Ivan Gakhov (che ha recentemente sfidato Djokovic a Montecarlo). Inoltre, parteciperà al torneo il francese Herbert Pierre Hugues  vincitore in doppio di 5 gran Slam e 2 ATP Finals e già n. 2 del ranking mondiale in doppio.

Ci aspettiamo grandi prestazioni dai giovani tennisti italiani e non che sicuramente vedremo alla ribalta del tennis mondiale.  Un torneo che si inserisce in una forte crescita del tennis italiano. “La Federazione Italiana Tennis sta svolgendo un buonissimo lavoro, prova ne sia che molti italiani sono tra i primi 200 del ranking” prosegue Quinzi, “frutto anche del lavoro di maestri competenti ed ex tennisti professionisti che si sono rimessi in gioco, per far capire ai giovani come si arriva a certi livelli, senza  focalizzarsi sul risultato immediato ma con un progetto stabile e consolidato a lungo termine”.




L’AMICACCI ABRUZZO IN SPAGNA per le finali di Eurocup 2

27 aprile 2023 postato in coppe europee, news condividi:

Giulianova, 28 aprile 2023. Dopo aver messo in bacheca lo storico Scudetto la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo è chiamata all’appuntamento europeo delle Finali di Eurocup 2, di scena nella città spagnola di Badajoz nel fine settimana dal 28 al 30 aprile. I ragazzi allenati da coach Carlo Di Giusto, freschi vincitori del titolo italiano conquistato sabato scorso sul parquet della Briantea Cantù, sono volati in Extremadura con l’entusiasmo e la determinazione di chi vuole rendere ancora più speciale una stagione memorabile.

La fase finale di Eurocup 2 prevede due giorni da quattro squadre, arrivate a giocarsi il trofeo continentale passando dalle fasi di qualificazione di Champions Cup, di EuroCup 1 e di Eurocup 2. Le prime due di ogni girone si incroceranno nelle semifinali che assegnano la coppa, con la finalissima che si terrà domenica. L’Amicacci è stata inserita nel Gruppo B, dove affronterà i turchi del Fenerbahçe, i francesi del Meaux e gli israeliani del Beit Halochem Haifa. Le gare della squadra abruzzese si giocheranno a stretto giro sui due parquet di Badajoz, in una intensa tre giorni di sfide contro avversari di grande livello europeo. Nel Gruppo A sono invece inseriti i padroni di casa del Mideba Extremadura, i francesi dello Hyeres, gli israeliani dell’Ilan Spawak Ramat Gan e i tedeschi del Köln 99ers.

Il week-end vedrà le Finali di Eurocup 1, Eurocup 2 e Eurocup 3, con diverse squadre italiane che proveranno a conquistare i tre trofei della IWBF Europe. A maggio verrà inoltre assegnata la Champions Cup, con la Final Four che si terranno in Olanda.

Stefano D’Andreagiovanni




IL COLIBRÌ CHIUDE LA STAGIONE con Romeo e Giulietta sabato 29 al Flaiano

Venerdì 28 Flashmob alla Nave di Cascella

Pescara, 28 aprile 2023. Sabato 29 aprile presso l’Auditorium Flaiano di Pescara andrà in scena una delle storie d’amore più celebri al mondo, quella di Romeo e Giulietta. Il Colibrì Ensemble Orchestra da Camera di Pescara propone per la chiusura della stagione 22-23 uno spettacolo inedito a cura di Andrea Gallo, direttore artistico e fondatore dell’orchestra e Franco Mannella, attore e doppiatore.

In programma tre nomi che hanno fatto la storia della letteratura e della musica: Shakespeare, Tchaikovsky, Prokofiev.

Toccherà prima alla musica raccontare la vicenda attraverso la meravigliosa Ouverture di Tchaikovsky. Quindi sarà la volta del teatro che si alternerà con la musica in un dialogo perfetto. Le parole si faranno suono e dal suono nasceranno le parole. I versi di Shakespeare, nella loro forma originale, daranno il ritmo alle scene della musica di Prokofiev in grado di portare all’apice emotivo quanto la poesia esprime. L’orchestra sarà protagonista e al tempo stesso scena, così come i personaggi che si muoveranno attraverso le sezioni e i timbri della partitura. Uno spettacolo che si annuncia davvero coinvolgente.

Insieme al Colibrì saranno in scena due attori di prim’ordine: Chiara Colizzi, voce di Nicole Kidman, Emily Watson, Uma Thurman, Kate Winslet, doppiatrice di fama internazionale e Franco Mannella, voce di Roger l’alieno nella serie televisiva animata “American Dad” e di Otto ne “I Simpson”, anche lui doppiatore, attore e regista.

“Per la prima volta ci presenteremo sul palcoscenico in settanta elementi – spiega il direttore artistico Andrea Gallo -. Sarà una produzione particolarmente importante per l’orchestra che chiude il decimo cartellone e un percorso intenso portato avanti in ormai quasi dieci anni di attività”.

Il giorno precedente (venerdì 28 aprile) l’orchestra al gran completo scenderà per le strade della città con un Flashmob, alle ore 18.30 alla Nave di Cascella omaggiando i passanti con la musica del Bolero di Ravel.

Uno spettacolo che chiude una stagione ricca di successi per l’orchestra pescarese che ha visto crescere costantemente il pubblico e i suoi abbonati, come testimoniato da diversi concerti quest’anno andati sold out.

“L’orchestra ha avuto modo di ampliare notevolmente la sua attività sul territorio regionale con concerti nei cartelloni di alcune tra le più autorevoli stagioni concertistiche – spiega la presidente Gina Barlafante -. Siamo stati due volte a Teramo nel cartellone de La Riccitelli, a L’Aquila nella Paper Concert Hall del Conservatorio, a Sulmona nel Teatro Maria Caniglia. ad Avezzano nella stagione del Teatro dei Marsi”.

Proprio in quest’ultimo teatro andrà in scena la replica di Romeo e Giulietta domenica 30 aprile, alle 21.

Ed è già iniziata la nuova campagna abbonamenti per la stagione 2023-2024 con la consueta promozione dell’Abbonamento al buio che permette di risparmiare sul costo dell’abbonamento standard.




IL RECITAL di Maria Gabriella Castiglione

Sabato 29 Aprile 2023 ore 21Chiesa di San Rocco

Roccamontepiano, 28 aprile 2023. Recital della pianista Maria Gabriella Castiglione – Concerto Solo Piano. Ascolteremo un percorso musicale intenso, suggestivo e singolare come lei sa fare da anni coinvolgendo spettatori di tutte le età, interpretando musiche di autori classici come Bach, Chopin, Rachmaninov ai moderni come Piazzolla, Sakamoto, Glass, Nyman ,Hisaishi, Tiersen, con una intensità che rapisce l’anima ed il cuore.

Tecnicamente Maria Gabriella , dotata di poliedricità e forza, ma intimamente di rara commozione , quasi a voler conoscere ogni singolo spettatore, percorrendo , attraverso le note vibranti, il cuore di ognuno. Lei si autodefinisce Artista Indipendente perche fuori da tutte le convenzioni, dalla politica, dai sistemi, ma guidata da uno spirito ribelle ma austero, severo ma anarchico, libera da tutto e tutti. La sua solitudine interiore l’ha sempre portata a crescere nello studio per cercare di evolversi lontana dalle mode di ogni genere, le sue  contraddizioni indicano lo spirito artistico che la contraddistingue da sempre, cavalcando centinaia di palchi da tantissimi anni.

 Direttore artistico del festival Musicarte nel Parco a Pescara da 25 anni, insegnante infallibile amata dai suoi allievi, riesce a captare ogni momento in ogni nota, seppur di autori di epoche
diverse, ma legati magistralmente da un filo sottile che, solo al termine del concerto lo spettatore sa cogliere, direi un pugno nello stomaco.

Maria Gabriella Castiglione, pluripremiata anche dalla presidenza della repubblica, si esprime anche attraverso la pittura e scrittura, e come lei dice, sceglie l’arte come sopravvivenza e modus vivendi in un mondo ormai disumanizzato in cui molti tradiscono anche mentendo a se stessi ma la musica è l’unica via per non mentire e ritornare ad amare, perche’ coinvolge tutti i sensi , la mente e l’evoluzione culturale e umanistica in cui tutti ne abbiamo bisogno. Penso che chi ha modo di conoscerla ed ascoltarla non puo’ dimenticarla mai. È lei: Maria Gabriella Castiglione.

Renato Caldarale