IL CAMPIONATO si chiude

Sconfitta in trasferta con la Us Roma

L’Aquila, 14 maggio 2023. A conclusione di un girone di ritorno in crescendo nel campionato di serie B, nell’ultima partita della stagione, la Rugby L’Aquila rimedia in trasferta una sconfitta con la Us Roma per 34 a 17. E chiude sesta a metà classifica, con 50 punti.

Sul campo della Sapienza sport i neroverdi non sono riusciti a costruire il loro gioco, e i padroni di casa si sono invece resi protagonisti di una ottima prestazione, meritando la vittoria.

La partita inizia con qualche placcaggio robusto, e con una certa confusione di gioco. Sono però i neroverdi a prendere l’iniziativa. con un ottimo avanzamento di Pupi e Niro, neutralizzato dalla difesa dei padroni di casa. La prima meta, che fa ben sperare, è infatti neroverde, con una percussione della mischia che spinge quella avversaria fin oltre la linea di meta. Schiaccia Suarez e non trasforma Pupi.

Dura poco: Us Roma pareggia i conti sugli sviluppi di una punizione, e passa in vantaggio sul 7 a 5 con la trasformazione.

Simone Alfonsetti sfiora la meta, a stretto giro però i padroni di casa indovinano il buco dopo una mischia nei pressi della linea di meta.

Facile la trasformazione da posizione centrale, siamo sul 14 a 5. Rocambolesca la terza meta dei padroni di casa. Dopo essere stati schiacciati dai neroverdi nei 10 metri, dopo aver resistito a ben tre insidiose mischie, i romani, strappata di forza la palla ovale partono in contropiede per tutto il campo e volano indisturbati a meta, con la difesa neroverde completamente sguarnita. 

A seguire altra  distrazione della difesa neroverde, e la Us Roma dilaga con la quarta meta e il risultato si fa ancor più pesante, 28 a 5.

Il secondo tempo comincia con lo stesso registro: i neroverdi che non riescono a costruire il gioco e risultano poco efficaci. Us Roma con una punizione sale 31 a 5. La Rugby L’Aquila prova a reagire e a raddrizzare la partita, e con una bella azione corale manda a meta Tasca. Da posizione laterale estrema Pupi non riesce a trasformare. Siamo sul 31 a 10 e si riaccendono le speranze di un recupero, subito smorzato da un calcio piazzato dei romani, che allungano ancora, e si portano sul 34 a 10.

Favorita da una finalmente poderosa percussione del drive, i neroverdi accorciano le distanze, con una a meta di Pietrinferni, e trasformazione di Petrolati. Dimezzato lo svantaggio, sul 34 a 17, ma è l’ultima vera fiammata: fino alla fine accade poco, e il risultato non si sbocca.




COME INTERPRETARE I SEGNALI non verbali

Presentazione  libro dell’attore regista e inviato Rai Mirko Mascioli alla Biblioteca regionale G. Capograssi

Sulmona, 14 maggio 2023. Un grandissimo evento per la città di Sulmona, soprattutto per la biblioteca Regionale Giuseppe Capograssi a Sulmona, in via G. Sardi, n.23 ( sede Inps ). Giovedì 18 Maggio ore 15:30, si terrà la presentazione del libro ”Come interpretare i segnali non verbali” dell’attore, regista, produttore, conduttore e inviato Rai l’abruzzese  Mirko Mascioli. Questa iniziativa è stata voluta espressamente da Roberta Salvati(psicologa, video blogger e organizzatrice eventi), che modererà l’evento. L’obiettivo è quello di riconoscere il talento, e coinvolgere i  personaggi del nostro territorio  per valorizzare la loro arte e la nostra città.

Per questo evento sono stati coinvolti anche alcuni volti noti dello spettacolo. Ho proposto a Mirko di presentare il libro alla città presso il luogo che più di tutti è rappresentativo, la Biblioteca Regionale Giuseppe Capograssi, che, come spazio, andrebbe potenziato ed ampliato. Ringraziamo anche tutti i dipendenti della biblioteca per la loro efficiente collaborazione e lavoro.

Oltre all’amicizia che ci lega con Mirko abbiamo in programma tante altre iniziative. Asserisce la Salvati. L’autore del libro Mascioli ha coinvolto per l’evento, anche la cantante e attrice Anna Capasso, l’attrice e produttrice Daniela Fazzolari e tanti altri volti noti dello spettacolo e politica. Alcuni di loro saranno in presenza altri in collegamento.

L’evento verrà trasmesso in diretta da una radio internazionale Radiohomestudiomusicmem di Pino D’Alessio, che consegnerà anche un premio all’interno del programma condotto da Deborah Parisi e Antonio Napolitano.

“Il linguaggio del corpo è una forma di comunicazione la più importante, la più potente. Come percepire se una persona ci sta mentendo o tradendo. Come vincere un colloquio di lavoro. Si comunica meglio con la comunicazione non verbale. Il libro ti dona le armi essenziali per smascherare davvero chi hai dinnanzi a te. Ringrazio Roberta Salvati senza la sua collaborazione e il suo appoggio non l’avrei mai fatto qui. stiamo   lavorando e collaborando  bene e vedrete tante altre cose belle. Sarà un evento unico per la città e  per la  Biblioteca. Afferma Mascioli. Il libro è disponibile in tutte le librerie e store online dal  2 aprile 2023 al costo di  18 €. Per chi ha già  acquistato il libro l’artista farà il firma copia .

Inoltre, l’artista sto girando l’Italia  per presentare il suo cortometraggio per occhi azzurri di cui è regista ,  attore protagonista è co-produttore assieme a Daniela Fazzolari. Recentemente è stato ospite di Switch Style su la7d con Elisabetta Gregoraci. È stato inviato di Rai 2 del programma Leggerissima estate con Savino Zaba. È stato ospite fisso sempre su Rai 2 nel programma Star Bene.




NEL CIRCUITO DELLA XIII Giornata Nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane

Domenica prossima, tutte le sale espositive della pinacoteca civica casa museo Vincenzo Bindi saranno aperte al pubblico

Giulianova, 14 maggio 2023. Domenica prossima, 21 maggio, in occasione della Giornata Nazionale dell’ Adsi (Associazione dimore storiche italiane) 2023, sarà possibile visitare, in gruppi di massino 15 visitatori, tutte le sale espositive della Pinacoteca Civica Casa Museo “Vincenzo Bindi” di Giulianova.  La visita, guidata, sarà a cura del Polo Museale Civico e potrà essere effettuata, su prenotazione, alle 11 e alle 16.30.

Il costo è quello del biglietto unico del Polo Museale (intero 3 euro, ridotto 2 euro). Prenotazioni alla mail  museicivici@comune.giulianova.te.it o telefonando allo 085 8021290.

Riaperta al pubblico il 18 luglio 2021 dopo 17 anni di chiusura e dopo puntuali interventi di restauro degli ambienti, delle opere e degli arredi partiti nel 2019, la Pinacoteca e Casa Museo, cuore del Polo Museale Civico di Giulianova, lasciata al Comune di Giulianova da Vincenzo Bindi alla sua morte nel 1928, è uno dei musei più prestigiosi d’Abruzzo e del Meridione. Autentica dimora storica, è stata in parte ricostruita proprio come appariva quando Vincenzo Bindi, sua moglie Rosa Carelli, e gli amici artisti e intellettuali frequentavano le sue sale. La raccolta spazia su più di tre secoli di pittura napoletana, meridionale e abruzzese: dal Sei-Settecento di Jusepe de Ribera, Luca Giordano e Francesco Solimena, al Paesaggio napoletano dell’Ottocento e della Scuola di Posillipo, da Giacinto Gigante, Teodoro Duclère, Eduardo Dalbono, Raffaele e Gonsalvo Carelli, fino agli abruzzesi Filippo e Nicola Palizzi, Teofilo Patini, Francesco Paolo Michetti, Raffaello Pagliaccetti, Costantino Barbella, Gennaro Della Monica e Pasquale Celommi. Gli ambienti ospitano inoltre alcune opere di scultura, arredi di pregio, tendaggi antichi e la collezione ceramica con pezzi di maioliche dal Settecento fino all’Otto-Novecento della Ginori di Doccia e di Castelli d’Abruzzo. Bindi, vero e proprio fondatore della storia dell’arte abruzzese, rivive nella sua casa e attraverso le sue raccolte artistiche e bibliografiche, conservate anche nella Biblioteca civica a lui dedicata. Un testamento di vita e di ricordi, un patrimonio da custodire e comunicare.




LA TRASPARENZA, questa sconosciuta

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Sempre meno trasparenti e sempre più discrezionali le procedure di nomina del Direttore, anche facente funzione, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Pescara, 14 maggio 2023. È stato pubblicato il 12 maggio 2023, l’interpello che interessa i 3 funzionari (solo 3!) dell’Ente Parco per candidarsi al ruolo di Direttore facente funzioni. L’incarico decorrerà dalla scadenza del Direttore uscente, l’Ing. Alfonso Calzolaio, ossia il 16 maggio, fino al completamento delle procedure di selezione, attraverso bando pubblico aperto all’esterno, per individuare la terna di nomi che sarà comunicata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la nomina del nuovo Direttore. In soli 3 giorni lavorativi (pur essendo nota da un anno la scadenza dell’incarico del Direttore Calzolaio) verrà dunque scelto il funzionario che avrà, fra gli altri, il ruolo di traghettare l’Ente da un Direttore ad un altro.

L’interpello richiama, ma solo in parte, in premessa la nota del Ministero dell’Ambiente, prot. n. 0019718/PNM del 1° ottobre 2014: “in casi eccezionali e per durata limitata, lo svolgimento delle funzioni proprie del Direttore, qualora questo sia cessato dall’incarico per qualsiasi motivo e, comunque, fino a nuova nomina, possa essere eventualmente preposto personale con contratto a tempo indeterminato, inquadrato nell’Area C”. Stranamente la nota Ministeriale è richiamata in maniera del tutto incompleta, in quanto il Ministero specifica chiaramente che il personale eventualmente incaricato deve essere non solo inquadrato in Area C, ma anche “titolare di posizione organizzativa”. L’omissione trova spiegazione (ma evidentemente non legittimazione) nel fatto che, contrariamente a quanto previsto dal Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi e diversamente da quanto sempre avvenuto fino alla nomina del Direttore Calzolaio, le posizioni organizzative non sono mai state attribuite, e dunque Calzolaio ha avocato a sé la responsabilità di tutte le Aree dell’Ente.

Eppure nel precedente interpello del 2017, quando il precedente Direttore Domenico Nicoletti aveva precocemente rinunciato all’incarico e bisognava dunque nominare un facente funzioni fino alla nomina del nuovo Direttore, la nota del Ministero era stata correttamente richiamata per intero, ed erano dunque stati interpellati tutti i funzionari di area C titolari di posizione organizzativa, estendendo la possibilità anche dall’Ing. Calzolaio, nonostante fosse, e sia tuttora, inquadrato all’Ente in area B, ma titolare di posizione organizzativa, con attribuzione di mansioni superiori, per dieci anni, circostanza su cui questa O.S. sta svolgendo opportuni accertamenti. Sta di fatto che l’Ing. Calzolaio, in turnazione con gli altri funzionari interpellati, svolse il ruolo di facente funzioni, e questo fu, probabilmente l’esperienza che gli permise di entrare nella terna e, in seguito, essere nominato Direttore.

In questa situazione di mancanza di titolari di posizioni organizzative (del tutto anomala perché la nomina dei Responsabili di Area risultava già essere l’obiettivo della Performance del Direttore per gli anni 2018 e 2019) si dovrebbe dunque, come previsto dal già citato Regolamento, ricorrere  un facente funzioni di Direttore a “personale esterno all’Ente, purché lo stesso possegga i requisiti per l’esercizio delle funzioni del Direttore, e previo procedura di valutazione comparativa”.

L’interpello prevede che i 3 candidati inviino il proprio curriculum vitae, un documento di identità e “una sintetica relazione d’intenti”. Si prefigura dunque una procedura selettiva, con valutazione di elaborati oltre che del curriculum del candidato, per la quale allora sarebbe stato necessario prevedere criteri di valutazione, nomina di una commissione, nomina di un RUP ecc… Al contrario, niente di tutto ciò risulta nell’interpello.

Ma non è finita qui. La candidatura (unitamente all’elaborato originale che determinerà la scelta del candidato, insieme al Curriculum) va inviata non al protocollo dell’Ente e non in plichi separati, in modo da consentire una valutazione obiettiva, bensì all’indirizzo di posta elettronica del solo Presidente, senza alcuna garanzia minima rispetto al corretto trattamento della documentazione in termini di trasparenza, anticorruzione e privacy.

Stupisce non poco tanta superficialità ed approssimazione in questa procedura, soprattutto alla luce di quanto già denunciato da questa O.S. in merito alle procedure di nomina di Calzolaio come Direttore. Ricordiamo infatti che l’Unione Sindacale di Base, ha fornito ampia ed esaustiva documentazione al Ministero e ai Consiglieri in carica presso l’Ente Parco, chiedendo di verificare la correttezza di molti passaggi che non sembrano rispettare i basilari principi di trasparenza ed equità. Il Ministero ha risposto confermando il diritto all’accesso agli atti dei candidati esclusi, accesso agli atti già tentato 3 volte e a cui l’Amministrazione non ha mai risposto.

Il Parco del Gran Sasso non sembra tuttavia un caso isolato, fra gli Enti Parco Nazionali, in quanto a carenza di trasparenza quando si parla di nomina del Direttore. Infatti, in una recente nota inviata da USB al Ministero e, per opportuna conoscenza, ai Consiglieri del Parco del Gran Sasso, si evidenzia come, negli ultimi bandi pubblicati, i criteri di attribuzione dei punteggi siano del tutto arbitrari, come nel caso della Val grande o dell’Arcipelago Toscano. Ciò in netto contrasto con una chiara linea di indirizzo del Ministero che invece chiede procedure rigorosamente trasparenti ed oggettive.

Come mai per concorsi di prestigio molto inferiore (si veda ad esempio il bando pubblicato recentemente dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise per 14 ausiliari Guardia Parco a tempo determinato per 1 anno) i criteri per l’attribuzione dei punteggi sono invece dettagliati e minuziosi? Le numerose segnalazioni, da parte di alcuni dipendenti dell’Ente a questa O.S., circa comportamenti escludenti, ritorsivi e mobbizzanti, hanno un nesso con queste domande?

Infine, l’Unione Sindacale di Base desidera sottolineare che l’attenzione rivolta alle procedure di nomina è alta perché essa rappresenta un modus operandi che, purtroppo, spesso si riscontra anche negli aspetti gestionali che riguardano il territorio di competenza degli Enti Parco.

Riteniamo fondamentale il ripristino della legalità, a partire dalle procedure di nomina, per dare impulso e nuova linfa a Enti che sembrano sempre più in difficoltà.

Teodoro Pace

Silvio Di Primio

USB Pubblico Impiego. Federazione Abruzzo e Molise




DEMOCRISTIANI appassionati del Centro

A margine di un convegno

di Giancarlo Infante

Politicainsieme.com, 14 maggio 2023. Sono stato presente ieri ad un incontro organizzato a Roma da Mario Tassone ed Ettore Bonalberti per lanciare l’idea della creazione di un nuovo partito di centro. Ho ascoltato tante cose interessanti e tante buone intenzioni per superare la cosiddetta diaspora in politica dei cattolici. Annoso tema cui, da più parti, anche con più di un certo disinvolto piroettismo da parte di taluni,  si cerca di dare una risposta, ma ottenendo magri risultati.

Di positivo è che questa abnegazione, come l’avrebbe definita Aldo Moro, è adesso propria di molti che quella diaspora l’hanno vissuta, più o meno collocati nel centrosinistra o nel centrodestra. Che adesso il riconoscimento della necessità di muoversi seguendo una logica di autonomia sia sincero non ci sono dubbi. Così come la constatazione del fallimento del progetto del Pd, da un lato, e la poca credibilità della destra estrema nel tentare di riproporsi come la nuova Democrazia cristiana.

Giustamente, ieri è stato detto come non basti vestirsi di bianco come Papa Francesco per ammantarsi di una immagine che significa popolarismo, solidarietà sociale. Oltre che il richiamo ad una particolare postura politica e a un particolare metodo da applicare nell’azione politica e di governo. Se ce l’hai nella tua cultura politica bene, sennò resti sempre quello che eri, com’è ampiamente confermato anche questi giorni.

Il punto di partenza di chi ha convocato l’incontro di ieri è dunque quello della collocazione al Centro. Che poco ha a che vedere, è stato detto, con il fallimentare tentativo appena appena collassato in cui si sono cimentati Renzi e Calenda.

Nonostante la nostra ritrosia a ragionare in termini di mero schieramento, diciamo pure che fin qui andrebbe tutto bene. Pure se c’è da considerare che altri federatori sono intervenuti nel corso degli anni passati. Forse troppi. Al punto che talvolta abbiamo avuto l’impressione che ci siano più federatori di quanti dovrebbero essere coinvolti in un processo di agglutinamento che, ieri, è stato prospettato addirittura con l’idea di dare vita ad un partito nuovo.

Ma su questo non sembra esserci la convita adesione di tutti i rappresentanti delle tante democrazie cristiane nate negli ultimi trent’anni, e finora finite un po’ sui giornali quasi esclusivamente per gli echi di un’infinita serie di vicende legali e giudiziarie che riguardano la proprietà e l’utilizzazione di denominazione e di simbolo. Da un oratore siamo venuti a sapere che sarebbero circa dieci o 11; e allora, ammesso che siano davvero così tante, e realmente intenzionate a fare qualcosa assieme, si porrebbe il problema di fare l’unica cosa buona e giusta.

Cioè, organizzare una congiunta visita all’Istituto Sturzo cui affidare lo Scudo della Democrazia cristiana in doveroso e perenne ricordo e sua effettiva salvaguardia.

Ma anche questo non basta. Ci sono delle riflessioni che, per quanto velocemente, vanno assolutamente fatte se davvero si crede possibile avviare un processo di convergenza in grado di portare frutti nuovi, originali ed efficaci.

La prima non può che riguardare l’analisi della diaspora e la necessità di comprendere quanto essa sia frutto di quel pluralismo politico che tra i cattolici italiani c’è sempre stato. Non meravigliò don Luigi Sturzo e neppure Alcide De Gasperi visto che, anche ai loro tempi, l’enorme maggioranza del Paese, che si diceva cattolica, non votò certamente sempre e solamente, prima, per il Partito Popolare e per la Democrazia Cristiana, poi. Certo, il fenomeno è diventato sempre più crescente con il passare dei decenni fino all’esplosione finale degli inizi degli anni ’90 culminando nella subitanea e improvvisa chiusura della Democrazia cristiana.

Questo cosa significa?

Che ci si deve acconciare all’idea che il totale superamento della diaspora sarà sempre impossibile e che, quindi,  è necessario definire l’area di riferimento cui ci si intenda rivolgere.

Non si può certo cadere nell’errore di proporre un’ipotesi confessionale, o para confessionale, come sta facendo la destra cattolica oramai tutta imbarcatasi sul carro Meloni – Salvini.

Può bastare a risolvere il problema la proposta di superare l’esistenza di una miriade di gruppi e gruppetti creando solamente una sigla unica che li raccolga tutti?

Che poi li raccolga proponendo l’iscrizione con una tessera comune o con una collaborazione improntata al federalismo poco cambia. E su che base dovrebbero mettersi insieme?

Sulla generica idea di creare un Centro mentre esiste una legge elettorale che premia le opposte estremizzazioni?

Forse i ripetuti fallimenti degli ultimi decenni, nel provare a dare una rinnovata voce al popolarismo cristiano, stanno paradossalmente proprio in quel che sta alla base delle buone intenzioni espresse. Si provano a mettere insieme spezzoni di ciò che già c’è.

Nonostante, spesso, si tratti di spezzoni che hanno vissuto a lungo andare i propri fallimenti per un’oggettiva distanza e incomprensione dei fenomeni sociali che determinano il mutare o la continuità degli equilibri politici ed istituzionali. E persino il permanere o il superare le leggi elettorali.

Non si tratta certo di aspirare a metterci insieme tra di noi e finire così per essere dei reduci. Anche se nessuno di noi vuole essere reduce.

Sappiamo, infatti, di non esserlo perché agitiamo un pensare alto. Quello della solidarietà, della sussidiarietà. E della libertà che coincide con il rispetto della dignità umana, di tutta la dignità umana indelebilmente connessa alla tutela della Vita e della qualità delle relazioni tra le Persone, che per noi non sono solo atomizzati e alienati individui.

E crediamo in una libertà autentica come quella finalizzata alla ricerca della Giustizia sociale. Questi non sono messaggi di nostalgia. E meglio emerge la necessità che noi per primi non li si faccia apparire con una patina che sappia soprattutto di riflusso e di moderatismo piccolo borghese, tanto per usare un termine desueto, ma che pure fa spesso capolino in un’ampia parte dei ragionamenti che vengono dall’interno del mondo cattolico.

Dunque, è forse necessario saltare a più pari il tentativo di superare la diaspora pensando di farlo solo limitandoci a parlare tra chi e con chi questa diaspora l’ha prodotta e consumata. Preoccupiamoci della diaspora vera. Quella che riguarda una comunità decomposta, individualizzata e senza speranze come quella che l’Italia sperimenta da anni; e, riconosciamolo in questo, complici anche quelle forze politiche cui i cattolici hanno comunque portato acqua in una cieca mancanza di visione prospettica. Una diaspora antropologia, culturale ed esistenziale verso cui è mancata la risposta che anche il mondo cattolico italiano era chiamato a dare. Anzi, soprattutto esso.

E dobbiamo chiederci se non discenda da essa quella diaspora elettorale frutto di una disillusione e di un sospetto che non sono riusciti a fugare neppure i nuovi fenomeni politici degli ultimi periodi come sono stati, in progressione, il berlusconismo, il Pd, la voglia di rottamare di Matteo Renzi, la Lega e i Cinque stelle.

Noi siamo nati per indicare, a cattolici e no, un’idea di autonomia politica da fondare su proposte programmatiche e garantite dall’impegno assicurato dalla presenza di immagini nuove, al di là del dato anagrafico, e sappiamo, comunque, che il nuovo non nasce in un’asettica provetta da laboratorio. Per questo da tempo creiamo il dialogo con l’autentico civismo che cresce in tutti i territori.

Abbiamo recentemente seguito con interesse, come è stato con Letizia Moratti alle regionali della Lombardia, tutti quei fenomeni che si muovono sulla base della necessità di superare il nefasto bipolarismo che ha distrutto la politica, indebolito le istituzioni e creato profonde fratture nel corpo civile.

Stiamo partecipando ad un’idea nuova di presenza popolare da parte di chi, come Giuseppe Fioroni e Giuseppe de Mita, ma anche esponenti del mondo laico,  sta maturato le nostre stesse scelte. Non abbiamo quindi nessuna difficoltà a far sì che anche gli amici riuniti ieri facciano parte dell’avvio di un processo che, però, non può ottenere alcunché se si limita a partire dal vertice e con l’obiettivo di riunire ciò che troppo spesso è solamente una sigla con scarso seguito.

INSIEME nel corso del congresso dello scorso 25 febbraio ha proposto una serie di punti da porre di un tavolo comune che possa vedere la partecipazione di una specifica realtà culturale e politica, e non fatta solo di cattolici, cui ciascuno partecipi con il proprio patrimonio di contenuti e di storia che deve essere per ognuno rispettato.

Rimando al documento di INSIEME e mi limito ai titoli di alcuni impegni comuni possibili su cui verificare la fattibilità di un’opera condivisa di costruzione di quella novità politica cui gli italiani, tutti gli italiani disillusi e sconfortati, possono sentire come propria:

Ripensare e riproporre il valore universale della democrazia. contrastare, fin d’ora, il presidenzialismo

Per una legge elettorale proporzionale

Regioni ed enti locali tra autonomia e corresponsabilità

Una piena e rinnovata affermazione della vocazione europea dell’Italia

Per un nuovo Statuto del lavoro. I diritti sociali, la famiglia, il contrasto alle diseguaglianze

Il rispetto integrale della vita come fondamento della libertà

Per una nuova politica del credito e della relativa responsabilità sociale

Si tratta di punti su cui esiste, o può esistere, un’ampia convergenza e questo è già un aiuto.

https://www.politicainsieme.com/a-margine-di-un-convegno-di-democristiani-appassionati-del-centro-di-giancarlo-infante/




IL PRIMO MUSEO storico rionale

L’evento per città di Sulmona

Sulmona, 14 maggio 2023. L’associazione Culturale Borgo di Santa Maria della Tomba, il prossimo 27 maggio 2023, alle ore 17:30, presso la sede sociale sita in via Corso Ovidio 96,  inaugurerà il primo museo storico rionale della città di Sulmona.

Il Presidente dell’ Associazione Borgo di Santa Maria della Tomba, Angelo La Civita, ringrazia quanti interverranno.




[LA FOTO]

Non è proprio una bella foto ma disegna molto bene lo stato delle cose nel Mondo

Il nostro Papa, arguto e deciso come sempre, con questa foto ci pone domande profonde sul mondo e sullo stato dei nostri pensieri e del nostro agire.

Poteva offrirci una foto diversa per il 13 maggio per la ricorrenza delle apparizioni di Fatima, invece ha scelto questa, e, come vediamo, le reazioni, anche nel nostro piccolo, sono e sono state sicuramente diverse, le più disparate, per lo più negative.

Il fatto più importante, comunque, è che questa foto invita a riflettere davvero adesso, ecco: obiettivo centrato.




ASPETTANDO IL FESTIVAL: Concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato

Venerdì 19 maggio grande anteprima della XXIII edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali & Majorettes con il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato

Giulianova, 14 maggio 2023. Lo annunciano con soddisfazione il presidente e il vicepresidente del comitato organizzatore, Mario Orsini e Gianni Tancredi.

Sotto la guida del Maestro Direttore Maurizio Billi, considerata figura di riferimento nel panorama delle orchestre di fiati a livello internazionale, il complesso musicale ha raggiunto livelli di indiscussa qualità, testimoniata da registrazioni discografiche che hanno ottenuto unanimi consensi.

La Banda della Polizia di Stato, composta da 70 elementi, si esibirà nel grande palco allestito in Piazza Buozzi a Giulianova Paese, dove dal 24 al 28 maggio prossimi, si celebrerà una nuova entusiasmante avventura del Festival con i gruppi bandistici che arrivano da Messico, Giappone, Ungheria, Polonia, Portorico, Repubblica Ceca, Svizzera e naturalmente Italia.

Alla serata, presentata da Antonio Bernardelli, parteciperà il soprano Federica Caseti Balucani.

La Banda Musicale della Polizia di Stato, con una storia lunga 90 anni, nel suo vasto repertorio annovera pagine di autori classici accanto a composizioni originali per Orchestra di fiati di autori moderni e contemporanei come Hindemith, Schonberg, Holst, Barnes, Reed, Sparke Nel suo organico, oltre a fiati e percussioni ci sono l’arpa, i contrabbassi, il pianoforte e la chitarra.

La serata sarà scandita da diversi generi musicali, fra cui un omaggio al maestro Ennio Moricone, legato da un particolare sentimento di affetto alla Banda della Polizia di Stato.

Mario Orsini e Gianni Tancredi esprimono profonda gratitudine al Maestro Billi e a tutti i componenti del complesso musicale che con il suo prestigio illumina il Festival Internazionale di Bande Musicali di Giulianova: “Siamo onorati di poter ospitare la banda Musicale della Polizia di Stato, che attraverso la sua musica, contribuisce ad avvicinare i cittadini al concetto di prossimità”.




L’HAPPENING-PERFORMANCE la Stanza del Colore

Anna Seccia nel Benessere dell’Anima, 2° Giornata nazionale del benessere. Sabato 28 maggio dalle 10,30 alle 13 al Vecchio Bosco contrada Sant’Elena-Ortona

Ortona, 14 MAGGIO 2023. Tutto pronto per il Benessere dell’Anima a Ortona: domenica 28 maggio presso il Vecchio Bosco, organizzato da Samya Ilaria Di Donato, Alberto La Morgia e Jenny Paola Tacconelli

Dalle ore 9 alle 21 operatori olistici e del mondo del benessere si alterneranno tra attività di gruppo, laboratori, conferenze, trattamenti e consulenze individuali rivolte alla ricerca della bellezza, armonia e gioia della nostra anima, quale fonte primaria di felicità.

Benessere che anche l’Arte è un grado di donare quando si apre alla comunità, al desiderio di sperimentare e darsi alla vita. In tale contesto, dalle ore 10, 30 fino alle 13, si inserisce l’happening-performance di arte partecipata pittorica dell’artista Anna Seccia con la sua Stanza del Colore.

Un evento aperto a tutti dove non è necessario saper dipingere ma lasciarsi andare la flusso creativo che diventa gioia afferma Anna Seccia un momento in cui facciamo giocare il nostro bambino interiore attraverso un’operazione artistica che diventa opera relazionale condivisa.

Tre ore in cui i partecipanti si immergeranno in uno spazio meditativo attraverso suoni primordiali, tecniche di rilassamento e di interconnessione con gli altri per giocare con le emozioni attraverso una gestualità libera con il colore.

La Stanza del Colore è infatti una forma d’arte relazionale e partecipativa in grado di sviluppare un microcosmo in cui non esiste una solo performer ma una collettività di performer che traducono su una tela bianca tracce di colore attraverso il ritmo universale della musica. Nasce così la bellezza di una pittura scandita dal fluire del segno e del colore che esprime, attraverso il linguaggio visivo del gruppo, una coralità di intenti con una energia che narra il presente.

Attraverso una pittura intuitiva, in un processo circolare di costruzione e decostruzione del fare creativo, nell’interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche e stesura del colore, verrà svelato un racconto di senso comune e di memoria in una progressiva dilatazione della fantasia

Durante la performance ad ogni partecipante della Stanza del colore verrà donato il talismano della creatività, creato appositamente dall’Artista per favorire il processo espressivo. Il messaggio che l’artista vuole dare è “unire insieme” dove non c’è un io senza un tu. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria al numero 338 751 8834.

BIOGRAFIA

Anna Seccia, visual artist, performer, hand artist vive a Pescara e ricerca percorsi alternativi di creatività attraverso l’arte, coinvolgendo nei suoi eventi di arte partecipata pittorica con il progetto “la Stanza del colore”, persone di tutte le età.

Numerose sono le performance attuate dal 1994 ad oggi in spazi pubblici ed istituzionali con la creazione di opere di grandi dimensioni.Per citarne alcune ricordiamo:1998 Università D’Annunzio ,Pescara; 2003 Piazza S, Battista Vico Chieti; 2008 Museo Colonna Pescara; 2011 Centicolella, durante il terremoto dell’Aquila; 2012 Spazio Aurum Pescara;2013 Palazzo Merati Venezia; 2016 Liceo Classico Pescara;2019 Biblioteca Provinciale, Matera; 2023 Fondazione Gaia-Rea (Pv); e Piazza del Santuario S. Marco, Bomba(Ch)