RIAPRIRE LA SS81

Azione urgente e indifferibile

Fara San Martino, 18 giugno 2023. Con riferimento alla gravissima situazione conseguente la chiusura della SS 81 Piceno-Aprutina, lunedì mattina invieremo ad Anas Spa una nota congiunta con la quale richiederemo ai tecnici di valutare ad horas l’apertura immediata di una pista per ripristinare il passaggio, ovvero prevedere un senso unico alternato sia pur con semaforo.

Abbiamo il dovere di sollecitare un’azione urgente e indifferibile, anche e soprattutto alla luce del fatto che le alternative indicate sono perlopiù impraticabili, come già affermato dal collega di Guardiagrele.

Una colpevole inerzia rischia di isolare un’intera valle e un polo industriale di primaria importanza, con ricadute negative altresì sui diritti primari all’assistenza sanitaria, al lavoro, alla socialità di decine di migliaia di abruzzesi della Maiella Orientale e del Sangro Aventino. Abbiamo il dovere di scongiurare e l’isolamento e i disservizi delle nostre aree interne della Maiella Orientale e del polo industriale di Fara San Martino, evitando altre ripercussioni economiche su vaste zone della provincia interna e produttiva.

Antonio Tavani e Danilo D’Orazio Sindaci di Fara San Martino e Civitella Messer Raimondo




UNA VIA PER ESTER Pasqualoni

La dedica alla dottoressa vittima di femminicidio

Roseto degli Abruzzi, 18 giugno 2023. L’intitolazione di una via del centro di Roseto degli Abruzzi per rendere omaggio a Ester Pasqualoni, la dottoressa barbaramente uccisa dal suo stalker sei anni fa nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero mentre usciva da lavoro.

Una storia che ha toccato nel profondo la Città di Roseto, che non ha mai dimenticato Ester. È per questo che mercoledì 21 giugno, alle ore 19, in piazza della Repubblica l’Amministrazione Comunale ricorderà Ester Pasqualoni con una commemorazione pubblica, organizzata insieme alla locale Commissione Pari Opportunità e alla Rete antiviolenza “Ester Siamo noi”. Commemorazione che culminerà con lo svelamento della targa di intitolazione di una via alla dottoressa.

L’evento vivrà diversi momenti a partire dai saluti istituzionali da parte del Sindaco Mario Nugnes, della Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, della Consigliera delegata alle Pari Opportunità Toriella Iezzi, della Presidente della Cpo Provinciale Amelide Francia e di una rappresentante della Prefettura di Teramo.

Successivamente sono previsti gli interventi della Presidente della Cpo di Roseto Silvia Mattioli e di Anna Di Donatantonio della Rete Ester sono Io.

Poi sarà lasciato spazio all’arte con le esibizioni del violinista Benedetto Libbi e della ballerina Ilaria Centola. Infine, si procederà con lo svelamento della targa che ufficializzerà l’intitolazione della via a Ester Pasqualoni.

“A sei anni dalla scomparsa di Ester Pasqualoni Roseto non dimentica il suo sacrificio e ribadisce il suo No alla violenza di genere – affermano il Sindaco Mario Nugnes, la Presidente Gabriella Recchiuti e la Consigliera Toriella Iezzi – Dopo l’intitolazione di una sala della Biblioteca Civica alla dottoressa, quest’anno abbiamo voluto dare un segno ancora più tangibile di vicinanza alla lotta contro la violenza e contro i femminicidi che, purtroppo, ancora riempiono le cronache quotidiane in Italia. La commemorazione non solo ricorderà la vita di dedizione alla professione medica della dottoressa Pasqualoni, ma si impegnerà anche a sensibilizzare sul tema dei femminicidi e sulla lotta contro la violenza di genere. È fondamentale unire le forze per creare una società più sicura e giusta per tutte le donne: l’evento, oltre allo svelamento ufficiale della via a lei dedicata, sarà un momento di condivisione e riflessione, in cui potremo unirci come comunità per sostenere questa causa importante”.

“L’intitolazione di una via della nostra città a Ester Pasqualoni rappresenta il giusto omaggio nei confronti della dottoressa, un invito a non dimenticare e a continuare a lavorare in favore dei diritti e per la parità di genere. È necessario partire dalla cultura e dai più giovani per educare le nuove generazioni al rispetto e all’uguaglianza. Di amore non si deve morire e dobbiamo declinare questo sentimento nei modi giusti, insegnando il rispetto per promuovere non solo la parità di genere ma anche per dare più opportunità nella vita a tutti e tutte – aggiunge la Presidente Cpo Silvia Mattioli – mercoledì sarà una nuova occasione per ribadire questi fondamentali concetti, necessari per trasformare e migliorare la nostra società ancora in ostaggio di soprusi e prevaricazioni”.




ROMA-PESCARA: incontro a Brecciarola sulla velocizzazione

Fatto il punto sul progetto e sull’intenzione di procedere al ricorso per limitare l’impatto dell’opera su territorio e attività

Chieti, 18 giugno 2023. Massiccia partecipazione di pubblico, oltre ai comitati cittadini FerroVia, Comferr, Insieme per Brecciarola e Mulino, ieri a Brecciarola per l’incontro dedicato al progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara.

Un incontro voluto dall’Amministrazione, Giunta e Presidenza del Consiglio comunale e dalle due Commissioni consiliari Ferrovia e Sviluppo del Territorio, che, congiuntamente, negli ultimi mesi hanno fatto un approfondito lavoro di conoscenza del progetto e di confronto con la comunità e i comitati cittadini nati dopo l’ufficializzazione dell’opera. Oltre a sindaco, al presidente del Consiglio e ai presidenti di Commissione, erano presenti anche i consiglieri comunali Luca Amicone e Nunzia Castelli, oltre alla responsabile dell’Urbanistica, l’architetto Lucia Morretti.

“Abbiamo ribadito il nostro convinto no alla stesura attuale del progetto – così il sindaco Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e i due presidenti delle Commissioni Vincenzo Ginefra e Pietro Iacobitti – contenuto non soltanto nella cosiddetta variante dei cittadini che abbiamo presentato durante il dibattimento pubblico e ribadito alla conferenza dei servizi sull’opera, a maggio, ma anche nel ricorso al Tar che porteremo avanti, perché rappresenta la voce della città e perché questa sia ascoltata.

Si è parlato anche del futuro del progetto, che sembrerebbe confermato come annunciato da Ministero e Regione a mezzo stampa, ma su cui di fatto non si hanno certezze, perché non si conoscono né le effettive coperture economiche, né i tempi di realizzazione, essendo stato sicuramente sganciato dai finanziamenti PNRR che avrebbero imposto un cronoprogramma più sostenuto.

Abbiamo ribadito il nostro intento di riaprire un confronto sull’opera, perché ci sia tempo e modo di limitare gli effetti più impattanti sul territorio lungo tutto il suo tracciato. Ringraziamo i cittadini che hanno risposto positivamente al nostro invito, alimentando un incontro fra istituzioni cittadine e comunità, unite da un intento: portare sviluppo al territorio, evitare ulteriori ipoteche su una porzione di città che ne ha già diverse e che di fatto rende meno efficace anche l’importanza della velocizzazione a causa dell’impatto che ha sulla vita di famiglie e imprese di Chieti”.




LA SCOMPARSA di Paolo Annunziato

Cordoglio di Aisla e dei Centri Clinici NeMO

Roma, 18 giugno 2023. Profonda tristezza per la scomparsa di Paolo Annunziato. Si è spento a soli 62 anni dopo una lunga battaglia contro la Sla. La Presidente AISLA Fulvia Massimelli e il Presidente dei Centri Clinici NeMO Alberto Fontana lo ricordano iniziando con la sua stessa frase, divenuta emblema di speranza per l’intera comunità SLA: Non è vero che non esiste una cura per la SLA, occorre solo scoprirla. 

Uomo di scienza, la cui cultura del cambiamento e dell’innovazione è stata al centro del suo agire, Paolo Annunziato ha sempre posto la sua capacità di visione al servizio delle Istituzioni del nostro Paese, senza mai far mancare il sostegno e la presenza a ricercatori e clinici.

Presidente dell’unica Biobanca Nazionale sulla SLA e già Direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR e presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, CIRA, negli anni in cui ha convissuto e combattuto con la SLA, Paolo Annunziato ha continuato a favorire le condizioni per aumentare le conoscenze sulla malattia, credendo nella necessità di intensificare gli sforzi e di utilizzare gli strumenti della ricerca per amplificare le opportunità per arrivare ad una terapia.

Convinto che il fine imprescindibile del progresso sia quello di custodire e proteggere la dignità della persona e della Vita, Paolo Annunziato ha costantemente incoraggiato i suoi compagni di malattia ricordando sempre l’importanza della speranza che – proprio in uno dei suoi ultimi messaggi – descrive come quella “forza che permette di continuare a lottare, anche di fronte alle difficoltà”. Quella speranza che, per una malattia inguaribile come la Sla, oggi deve concretizzarsi in una presa in carico sempre più adeguata a garanzia e tutela della qualità di vita. Anche questa è stata la battaglia di Paolo Annunziato. Nonostante il peso della paura della malattia, il suo coraggio resterà indelebile.

Con il suo desiderio di trovare risposte, è stato capace di insegnare la meraviglia della scoperta, guidata dalla libertà e dall’amore per una conoscenza al servizio di tutti. Paolo Annunziato non ha mai abdicato all’amore incondizionato per la Vita, con la speranza – riprendendo le sue stesse parole – “in un domani migliore per tutti”.

Il messaggio che lascia Paolo Annunziato è pieno di Meraviglia, Coraggio e Amore. Con questa certezza, consapevoli del privilegio di averlo conosciuto, AISLA e i Centri Clinici NeMO si uniscono al dolore della famiglia.

I funerali saranno celebrati a Roma, lunedì 19 giugno alle ore 15:30 nella Parrocchia San Giulio, Via Francesco Maidalchini, 17.

È volontà della famiglia ricordare Poalo sostenendo la ricerca sulla Sla con una donazione in favore di AISLA. È possibile farlo acquistando il suo libro “L’ Amore ai tempi della SLA”, attraverso cui rivivere le emozioni e le esperienze di Paolo stesso (www.negoziosolidaleaisla.it/libri/218-l-amore-al-tempo-della-sla.html); oppure donare un libero contributo con la causale “In memoria di Paolo” ad AISLA ONLUS – iban IT04V0503410100000000001065.




MAI PIÙ INVISIBILI

Rapporto 2023 sull’esclusione di bambini e donne

Politicainsieme.com, 18 giugno 2023. Secondo i risultati emersi dalla terza edizione di Mai più invisibili, rapporto di WeWorld che monitora le condizioni di vita di donne, bambine, bambini e giovani in Italia, il nostro Paese non è ancora in grado di garantire piena protezione e promozione dei diritti di donne, bambine, bambini e adolescenti.

Le conseguenze a medio termine della pandemia iniziano, ora, a essere chiaramente visibili e misurabili: nonostante alcuni miglioramenti nei contesti dell’evoluzione digitale, dell’ambiente e della sicurezza di cittadine e cittadini, il fatto che già prima dello scoppio del COVID-19 mancassero specifici strumenti per la promozione di politiche di inclusione di donne e bambine/i continua a essere evidente.

Quasi un minore su 3 e 4 donne su 10 vivono in territori caratterizzati da forme di esclusione grave e molto grave.

https://www.politicainsieme.com/mai-piu-invisibili-rapporto-2023-sullesclusione-di-bambini-e-donne/

Per raggiungere e scaricare il Rapporto completo https://weworld-maipiuinvisibili.azurewebsites.net/




COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI per la Libertà del 1799

Il Comune di Fossacesia presente ad Altamura

Fossacesia, 18 giugno 2023. Il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, con il gonfalone della città, medaglia d’Argento al Merito Civile , ha preso parte ad Altamura, in provincia di Bari, alla manifestazione organizzata dall’associazione Martiri 1799 – Città di Altamura durante la quale sono stati commemorati i caduti della resistenza del 10 maggio 1799, quando la città aderì alla Repubblica partenopea, movimento popolare che rovesciò la monarchia, attuando anche in Italia gli ideali della Rivoluzione francese. Ma quella libertà fu stroncata con una strage. Una pagina storica che valse ad Altamura l’appellativo di Leonessa di Puglia per il coraggio e gli ideali, però repressi nel sangue.

Alla ricorrenza, presenti Maria Rita Iaculli, Commissario straordinario del Comune di Altamura, il neoeletto sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella, e il primo cittadino di Acquaviva delle Fonti (Bari) Davide Carlucci e una delegazione delle associazioni di Lanciano. Una partecipazione che ha voluto essere una testimonianza per ricordare che anche i loro territori, che furono interessati da atti di eroismo di concittadini che diedero la vita contro la tirannia. A Fossacesia, lo scorso anno, in un evento di cui fu promotore lo storico Mario Salvitti, insieme al giornale La Voce, si tenne una manifestazione per ricordare la Rivolta del Grano, che interessò Fossacesia e Lanciano, e alla quale prese parte una delegazione dell’associazione Martiri 1799 – Città di Altamura.

È stata una cerimonia molto particolare e sentita, in cui sono stati ribaditi i valori della libertà – sottolinea il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. È importante che il sacrificio di quella gente, animata dal desiderio di conquistare l’indipendenza, nonostante il passare degli anni, venga trasmesso ai giovani. È fondamentale per far comprendere loro quanto sia stato lungo e faticoso il cammino verso la democrazia, conquistata con un prezzo alto in termini di vite. Faccio i miei complimenti ed esprimo la mia gratitudine all’associazione “Martiri 1799 – Città di Altamura per tenere viva la memoria su quella pagina di storia e li ringrazio per averci coinvolti in una giornata davvero speciale”.




IL RESTAURO di Re Vittorio Emanuele II

La lunga giornata di visita al monumento

Giulianova, 18 giugno 2023.  Alle 11 in punto di ieri mattina è iniziata nella gipsoteca Raffaello Pagliaccetti la visita guidata del primo gruppo di visitatori che, nei giorni scorsi, avevano prenotato l’incontro ravvicinato con la statua bronzea di re Vittorio Emanuele II.

È stata per tutti un’opportunità unica, quella di osservare da vicino l’opera di Pagliaccetti che dal 1894 domina piazza della Libertà. Il Gruppo Medico D’Archivio, finanziatore del restauro, la ditta Coccia Costruzioni, che ha allestito un ponteggio ampio e sicuro,  il Polo Museale civico, che ha ideato la proposta, hanno offerto la possibilità irripetibile di guardare il re negli occhi, di avvicinarglisi al petto, al braccio alzato che stringe il berretto. Tutt’attorno, il panorama della piazza chiusa a est dal mare e dal Belvedere.

L’opera di restauro del monumento ha avuto dunque un piacevolissimo effetto collaterale: all’intervento conservativo si è infatti aggiunta una proposta di conoscenza tattile, visiva e contestualmente storico-artistica. 

Il direttore ed il personale dei Musei Civici hanno dato il via al tour dei primi dieci visitatori nella gipsoteca Pagliaccetti; quindi, lo stesso direttore Sirio Maria Pomante e la restauratrice Valentina Muzii, hanno accompagnato il gruppo nella salita al monumento. Per l’ Amministrazione Comunale, era presente il Vicesindaco Lidia Albani.




I TEMPLARI. LA MILIZIA DI DIO di Don Marcello Stanzione e Filomena Guida

Recensione di Cosimo Cicalese

Ilnuovoarengario.it, 18 Giugno 2023

I templari. La milizia di Dio. In questo nuovo libro – edito da Gribaudi – gli Autori, Don Marcello Stanzione e Filomena Guida, tracciano la storia del più antico dei tre grandi ordini cavallereschi, sorti in Palestina all’epoca delle crociate.

Gli inizi dell’ordine non sono facili da ricostruire. Nell’anno 1120 un gruppo di cavalieri francesi, guidati da Hugo di Payens, nobile cavaliere della Champagne, costituirono una comunità col compito esplicito di scortare e difendere i pellegrini che percorrevano la Terra Santa alla volta di Gerusalemme. Questo compito di carattere militare divenne poi il quarto voto dei Templari, accanto ai tre tradizionali di povertà, castità e obbedienza. Re Baldovino II di Gerusalemme concesse ai Templari una parte del suo palazzo, che si riteneva edificato sopra il tempio di re Salomone. Fu da questa sede che essi derivarono il nome di Templari. Hugo di Payens risulta essere il primo maestro della comunità. Su sua richiesta, il 13 febbraio 1129 venne presentata e approvata dal sinodo di Troyes (sotto la presidenza di un legato papale) la prima regola dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio.

I Templari erano canonici regolari, non monaci. Bernardo di Clairvaux, una delle più influenti autorità spirituali di quel tempo, scrisse per loro il De laude novae militiae ad milites Templi (Della lode della nuova milizia, ai soldati di Cristo). L’Ordine assunse i compiti di esercito permanente del regno di Gerusalemme e degli altri stati crociati. Il suo grande periodo cominciò negli anni Sessanta del secolo XII, in concorrenza con i Giovanniti, che da comunità con compiti caritativi si erano trasformati in un vero ordine cavalleresco e militare, analogamente all’Ordine teutonico. Mentre Giovanniti e Ordine teutonico nell’organizzare la propria struttura militare si erano ispirati all’Ordine dei Cavalieri del Tempio, questi ultimi, su esempio dei primi due, avevano organizzato a loro volta una sezione ospedaliera, nell’ambito dei servizi da loro svolti, di carattere militare. All’Ordine si unirono anche delle comunità femminili.

Riccamente dotato di privilegi da parte dei papi (esenzione) e sostenuto da molti principi, l’Ordine dei Cavalieri del Tempio poté aprire numerose sue case in tutta Europa, soprattutto nelle regioni occidentali e sudoccidentali del continente. Dopo la perdita della Terra Santa, seguita alla caduta della fortezza di Accon nel 1291, i Templari cercarono inizialmente un nuovo ambito di azione sull’isola di Cipro. Presto, però, l’Ordine andò incontro a gravi persecuzioni e al completo annientamento. La responsabilità principale di questo dramma ricadde su Filippo IV il Bello, re di Francia dal 1285 al 1314, e sui suoi consiglieri, tra cui, soprattutto, il cancelliere Guglielmo di Nogaret. I motivi che spinsero il re non sono tutti chiari. Indubbiamente, egli era geloso dell’autonomia e del potere dell’Ordine, anche perché la parte più consistente dei suoi beni era in Francia. I tesorieri della casa dei Templari di Parigi erano anche amministratori delle casse dello stato.

Il pretesto per procedere contro l’Ordine fu offerto al re nel 1305 dal tradimento di un suo membro, Esquiu de Floyran, personaggio di bassa estrazione sociale, originario della Francia meridionale. Costui affermò che in occasione dell’ingresso nell’Ordine gli era stato chiesto di rinnegare Cristo e di partecipare a cerimonie immorali. Secondo queste calunnie, usanza dell’Ordine sarebbe stata sputare sulla croce e calpestarla, rinnegare Cristo, venerare un idolo e obbligarsi all’omosessualità e ad altri atti immorali. I consiglieri del re trasformarono, poi, la questione dei Templari in un affare di stato per la Francia. Il papa era allora Clemente V (1305-1314), francese e personalità debole, su cui il re di Francia esercitò fortissime pressioni. Per ottenerne l’assenso, il re minacciò di aprire un processo di eresia contro papa Bonifacio VIII (1294-1303), che, in precedenza, lo aveva fortemente contrastato. Clemente V autorizzò un’indagine sull’Ordine ma il re, il 13 ottobre 1307, fece imprigionare di sua iniziativa tutti i Templari presenti in Francia (circa 2000), compreso il gran maestro Giacomo di Molay, incamerandone i beni. In Francia l’Ordine era così messo completamente in ginocchio e reso incapace di reagire.

Clemente V protestò contro queste violazioni del diritto, chiedendo la liberazione dei prigionieri e la restituzione dei loro beni, ma in seguito finì per prestar fede alle accuse mosse nei confronti dei Templari. Alla domanda, più volte e da più parti sollevata, sulla colpevolezza dell’Ordine dei Templari, si può rispondere con certezza che l’ordine, nel suo insieme – contava alcune migliaia di membri – era innocente. I pesanti capi d’accusa contro di essi non sono suffragati da prove. Le confessioni dei Templari non possono essere ritenute valide, in quanto estorte con la tortura. L’Ordine conobbe certamente degli abusi che, tuttavia, non erano superiori a quelle di altre analoghe istituzioni di quel tempo. Nelle pagine del libro i due autori, Marcello Stanzione e Filomena Guida, ripercorrono in modo semplice e divulgativo la storia, la regola, il servizio, lo status, la missione e il tipo di scelta di vita del monaco-cavaliere templare in un interessante viaggio alla scoperta della custodia e sacralità del cristianesimo medioevale.