L’interramento della ferrovia adriatica
Teramo, 5 agosto 2023. Il progetto di interramento della linea ferroviaria Adriatica nel tratto Silvi – Pineto e Roseto, è una sfida sospesa tra passato e futuro. Tra un passato, nel quale la ferrovia era segno stesso di progresso e alla strada ferrata si subordinavano le scelte urbanistiche, e un futuro nel quale quelle stesse scelte urbanistiche devono essere subordinate sì, ma ad un rinnovato rapporto tra l’uomo e l’ambiente.
Un rapporto che non va inteso nell’ottica di uno sterile protezionismo, ma di una ritrovata complicità empatica, che sia portatrice di una rigenerazione urbana, in grado di collegare il centro alla spiaggia, coniugando prospettiva turistica, urbanistica e ambientale e nuovo sviluppo dei territori.
Ecco, dunque, che il progetto di interramento della linea ferroviaria Adriatica nel tratto Silvi – Pineto e Roseto, si fa visione, prospettiva, progettualità e sviluppo, ma anche portatrice di una nuova idea di rinascita dei nostri territori, che non li snaturi e non li condanni ad eterni lavori, come sarebbero quelli di dislocazione della tratta ferroviaria, ma offra loro una proposta possibile, reale, fattibile nei modi e nei tempi.
È mia precisa intenzione fare della Provincia un cardine di questo progetto, offrendo ogni possibile sostegno in ogni fase, soprattutto nell’ottica di quella partecipazione dei territori che è condizione essenziale di ogni scelta politica che, come in questo caso, costruisca un diverso futuro.
Immagino, dunque, quelle aree della nostra costa, attraversate non più dal continuo passaggio di treni, anche fino a 200 in un solo giorno, ma da una sorta di metropolitana litoranea, che non mortifichi alcune delle esigenze di spostamento dei residenti e dei turisti, finanche salvaguardando le stazioni stesse, ma costruendo, in virtù del progettato interramento, una serie di aree di risulta destinate a farsi cerniere tra la città e la spiaggia, tra i centri urbani e il mare, recuperando la primitiva bellezza dei luoghi.
È di progetti come questo, che abbiamo bisogno, di visioni e di prospettive, perché su quei binari interrati passerà il più importante dei treni, quello che porta al futuro. Ed è un treno che la Provincia di Teramo non può permettersi di perdere.
Camillo D’Angelo
Altre Notizie
CENTENARIO SCOMPARSA ELEONORA DUSE
COORDINAMENTO NO G7 PESCARA
XXXII° PREMIO NAZIONALE PAOLO BORSELLINO