Doveva essere consegnata a luglio 2023. L’appunto di Robin Hood
Teramo, 28 agosto 2023. L’associazione Robin Hood denuncia lo stato di degrado e stallo del Cantiere per la Casa dello Studente dell’Adsu di Teramo, il mancato rispetto del cronoprogramma ribadito anche da Marsilio nella sua visita al Cantiere. L’associazione da anni ha ritenuto che la sede idonea era quella riferita all’acquisizione e al recupero funzionale del palazzo delle poste di via Pannella.
Un palazzo in cemento armato, ampio come cubatura e con strutture idonee anche per una potenziale mensa, quindi con bassi costi di ristrutturazione, inserito in un contesto favorevole agli studenti per servizi presenti, e non realizzabili nella nuova struttura, come la vicinanza alla stazione ferroviaria e a fermate sulle tratte più importanti per i pullman e per l’università, supermercati, uffici postali e di culto, libreria, edicola …. Con un investimento inferiore, con un consumo minore del territorio, in zona più servita e quindi più comoda agli universitari. Ma veniamo alla storia di questa opera di oltre tredici milioni di euro.
Il 24 marzo 2017 è stato presentato il progetto per la nuova Residenza universitaria. Presenti all’incontro, il direttore dell’Adsu Antonio Sorgi, il Presidente Paolo Berardinelli, il Rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, il sindaco Maurizio Brucchi, i parlamentari Paolo Tancredi e Tommaso Ginoble, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino il presidente dell’associazione Diritti Diretti Onlus, Simona Petaccia, il presidente del Consiglio comunale Milton Di Sabatino e gli studenti che hanno collaborato al progetto: Simone Di Giovanni, Ludovica Di Saverio, Stefano Iacovoni e Mirko Martella.
“La paternità di questa mission impossibile – ha detto il presidente Berardinelli – è del direttore Antonio Sorgi, che ha scelto la strada della progettazione partecipata. Vorrei sottolineare che l’azienda si è capitalizzata, si è dotata di un bene di grande valore, siamo certi che il Ministero accoglierà la nostra richiesta di finanziamento, che ci permetterà di realizzare questo prestigioso obiettivo”.
Sconcerta questa dichiarazione perché si era già in presenza di massicci investimenti ministeriali
29.11.2018 3.000.000 euro tramite decreto 3197 del MIUR
29.03.2019 9.970.000 euro tramite decreto 853 del 12.12.2018 del MIUR
L’articolo sul sito della Adsu continua “Il complesso è costituito da tre immobili in tutto: la palazzina A, che è stata messa in sicurezza dal punto di vista sismico e su cui vige un vincolo della Sovrintendenza, le altre due palazzine, B e B1 che saranno di nuova costruzione. La struttura sarà in acciaio, un materiale che soddisfa sia l’elemento sicurezza sia la necessità di completare l’opera in tempi brevi. Dal punto di vista energetico la prima palazzina è in classe A, la seconda in A2 e la terza in A1. Tra le palazzine A e B nascerà un orto urbano: il verde è uno degli elementi caratterizzanti del progetto (fonte https://www.adsuteramo.it/pagina4647_nuova-residenza-universitaria.html)
Il 24 novembre 2020 Il presidente della Regione (fonte :https://www.regione.abruzzo.it/content/casa-studente-marsilio-teramo-restituiremo-un-gioiello ) dichiara Si restituisce un edificio storico alla città di Teramo – ha esordito Marsilio – e si riporterà la vita degli studenti universitari nel cuore del capoluogo aprutino sanando anche una ferita che si era creata con la separazione della cittadella universitaria dal resto della città. ha proseguito il Presidente – abbiamo approvato il progetto ed oggi abbiamo già il cantiere aperto e le prime demolizioni in corso. Nelle prossime settimane continuerà il lavoro per arrivare ad appaltare anche la parte principale dell’opera. Era, però, importante toccare con mano il fatto che si vada avanti nel rispetto delle tempistiche previste e sono certo che, quando questo intervento sarà completato, gli studenti universitari di Teramo saranno invidiati da quelli delle altre sedi per la bellezza del luogo individuato per realizzare la Casa dello studente e per la funzionalità della struttura”. Nello stesso articolo a cura dell’ufficio stampa della Regione,
tra l’aggiudicazione dei lavori e la realizzazione definitiva si dovrebbe arrivare a luglio 2023.
Il progetto prevede che l’edificio che si affaccia su viale Crucioli venga ristrutturato e adibito a servizi comuni come bar, ristorante, sale per lo studio, uffici e un ambulatorio a servizio degli studenti, mentre l’edificio retrostante ospiterà le residenze degli studenti.
Luglio 2023 è trascorso ed è stato solo effettuato l’abbattimento delle parti dell’ex nosocomio non funzionali.
Un’altra incompiuta dei quali i cittadini Teramani ringraziano.
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