D’AMICO ALL’ASSEMBLEA DEI GD

Progetti per fare riappropriare i giovani del proprio futuro

Pescara, 30 dicembre 2023. “Occorre una serie coordinata di progetti per fare in modo che i giovani possano riappropriarsi del loro futuro, per dare una dimensione operativa a una crisi epocale di cui stanno pagando un conto molto costoso”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Pescara all’Assemblea regionale dei Giovani Democratici.

Per D’Amico “occorre che la Regione Abruzzo sia protagonista in un momento di profondi e radicali cambiamenti. Le ragazze e i ragazzi vanno mobilitati creando occasioni che rendano sostenibile il futuro”. Ha citato tra gli obiettivi sostegni efficaci alle startup e alle esperienze di imprenditoria giovanile, un miglior raccordo tra i percorsi formativi e gli sbocchi occupazionali, azioni per liberare le potenzialità delle nuove generazioni. Tra le priorità per quanto riguarda le politiche per il diritto allo studio figurano l’eliminazione della figura degli idonei non beneficiari, interventi radicali per garantire il diritto ai trasporti, sostegni alla residenzialità studiando anche il potenziamento di strumenti come il contributo affitti.

A sostegno della candidatura di D’Amico è nato ed è al lavoro “Generazione Insieme”, un coordinamento delle organizzazioni giovanili di partito e delle realtà civiche e di giovani amministratrici e di giovani amministratori.

Saverio Gileno, segretario regionale dei Gd, ha definito l’Assemblea “un momento per fare il nostro ‘bilancio’, decisamente opposto rispetto alle scelte della destra, e per rilanciare l’azione dei Giovani Democratici abruzzesi verso le elezioni del 10 marzo. Con Luciano D’Amico vogliamo una regione che metta veramente al centro il proprio futuro e quindi dia valore a noi ragazze e ragazze, con Marsilio invece le priorità sono altre: il dato più evidente di questo bilancio è il risibile stanziamento di soli 5 milioni per le borse di studio, lasciando oltre 2000 studentesse e studenti come idonei non beneficiari”.