PIÙ TEMPO DEDICATO ALLA MEDITAZIONE (come Maria) e meno sui social

Luca non ci ricorda il ruolo grande con cui Maria partecipa al racconto di Dio; ci ricorda, invece, che ella custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 31 dicembre 2023. Il Vangelo odierno: In quel tempo, andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo (Lc 2, 16-21).

Ogni festa, religiosa o civile che sia, è legata a una propagazione. Non è solo tipico dei contesti di festa, ma lo è, in fondo, tipico della vita. La vita si propaga, si trasmette, di tempo in tempo, di luogo in luogo, di generazione in generazione, di coppia in figlio. La vita propagata nel brano evangelico è quella del Verbo di Dio fatto uomo, del Figlio che ha assunto la natura umana. La propagazione di questo lieto annunzio è affidata, in prima istanza, ai pastori: riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. L’evangelista Luca sembra dirci tutto, ma in fondo ci dice ben poco.

La domanda sorge spontanea: cosa fu detto loro?

Non ci è dato di saperlo! E forse è meglio così.

Di ogni evento, incontro o festa ognuno propaga quello che lo segna di più. A volte non sono parole o gesti, ma solo emozioni o stati d’animo. A volte è la luce del volto o un tocco delle mani. Giovanni scrive nella sua lettera: “Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza (1 Gv 1, 1-2). Mi ha sempre colpito questa descrizione fisica, concreta dell’esperienza di Gesù, che Giovanni fa e trasmette agli altri.

È l’esperienza che facciamo noi del Verbo della vita?

Certo non siamo stati contemporanei del Gesù storico, non l’abbiamo toccato, ascoltato, visto, seguito sulle strade della Palestina. Questo sì. Ma è anche vero che il nostro propagare, trasmettere l’esperienza di Gesù è spesso così fredda, cervellotica o ideologica. Non fu così per i pastori, per Giovanni e tanti altri testimoni, anche non contemporanei di Gesù. Propagare il Cristo è qualcosa che deve prenderci corpo, mente e cuore. Altrimenti non funziona. E Maria indica una strada maestra.

Nel vangelo odierno Luca annota: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2). Luca non ci ricorda il ruolo grande con cui Maria partecipa al racconto di Dio; ci ricorda, invece, che ella “custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Nel suo Enrico V, riferendosi alla maturazione avvenuta nel giovane re, Shakespeare parla di una capacità decisiva in questa crescita: la “consideration”, ossia la riflessione, la meditazione, il discernimento, la ruminazione su quello che si fa. Tale riflessione o meditazione deve portare ad acquisire, verificare e fortificare quanto avviene nella nostra vita, quanto Dio ci manifesta e ci indica. Per alcuni aspetti il segreto delle grandi storie sta nell’umiltà e nella meditazione che le accompagnano. Maria lo ha fatto.

Vi auguro un buon anno, con meno tempo sui social e più tempo dedicato alla meditazione, e tanta, tanta propagazione di vita…

Buon Anno!




MA QUALI DISCORSI ?

Ecco, siamo giunti all’ultimo giorno, si chiude l’anno: quali discorsi? Bisogna solo cambiare davvero

Torrevecchia Teatina, 31 dicembre 2023. Per noi italiani c’è poco da dire. Il quadro dell’Italia che viviamo rimane per così dire triste, disordinato e degradato. Un’Italia che scivola lentamente e sempre più nell’indecenza, nell’abbandono, nella vergogna più profonda. La nostra bella Italia peggiora sempre di più, senza alcun motivo di resistenza a questa ineluttabile sorte.

Nulla da aggiungere alle solite cose che ritornano alla memoria in questo 2023: solite prepotenze, solite ruberie, soliti abusi, soli crimini, solito sperpero, soliti familismi, solite arroganze, solite violenze, solite zozzerie, soliti imbrogli, solite porcherie, solita finanza, soliti media, soliti disturbi, solito potere, solite perversioni, soliti gruppi, soliti clan, solito denaro, solito dominio, solite quattro famiglie, solita grottesca umanità che si ricorda della fine dell’anno solo per registrare ogni schema, ogni strategia, ogni progetto per il proprio piano di controllo e gestione del potere con le belle feste, le belle copertine, le belle immagini ed i bei discorsi di fine anno.

Tutto sempre uguale, si direbbe, nel mondo di sopra, ma una nota di pietà umana si rende essenziale per il mondo di sotto: quello che, senza risorse, senza tutele, senza garanzie continua a lavorare, a mandare avanti tutte le cose vere. Un mondo che forse capisce tutto anzi, con l’avvento del web, sicuramente di più di prima, ma in silenzio continua ad assicurare, con sacrifici e dolore, più energia per la macchina, per il sistema, per tutta l’ltalia intera, soprattutto per quella che comanda, quella arrogante, sfacciata ed insolente che continua a sfruttare ogni propria possibile opportunità per i propri godimenti.

Ecco l’Italia di sopra con i suoi discorsi di fine anno che si ripropone per dire nulla o forse anche meno; ecco l’Italia di sotto che, stanca ma poco preoccupata, che ascolta inebetita: ecco l’Italia vera in attesa dell’evento, di quello giusto che è in arrivo con tutti i suoi propri nefasti o propizi colori.  

Quali discorsi vogliamo fare ? Solo una preghiera vera e devota per chiudere in santa pace ringraziando per come è finita quest’anno e ripartire con buon senso e speranza di conversione umana per il futuro. Ecco: bisogna cambiare davvero.

BUON ANNO DAVVERO …!!!    

nm




CHI USA LA FAMIGLIA …

per fare campagna elettorale guardi, invece, a quella di Nazareth

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 31 dicembre 2023.  Il Vangelo odierno (oggi per chi legge, n.d.r.): Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. (Lc 2, 22-40).

Trovo una certa difficoltà a parlare di famiglia. Non perché il buon Dio sia stato avaro nell’offrire indicazioni alle nostre famiglie, anzi. La difficoltà nasce dal fatto che, molto spesso, il discorso sulla famiglia – mi riferisco alla Chiesa cattolica italiana – è ridotto a bandiera ideologica oppure relegato a riferimenti retorici, stucchevoli o, anche, a un quadro ideale che non esiste affatto. Alcuni parlano di famiglia per fare campagne elettorali o giudicare finanziarie discutibili; altri per sognare famiglie che non esistono né in Cielo, né in terra; altri per richiamare rimedi educativi, che sono solo una scusa per non impegnarsi in tutti gli ambienti formativi; e via discorrendo.

Forse si potrebbe quasi stabilire una legge: quanto più viviamo difficoltà, piccole e grandi, nelle nostre famiglie, tanto più sogniamo famiglie da icone pubblicitarie. Chiediamoci: ci aiuta la famiglia di Gesù a scendere dai sogni per impegnarci nella realtà? Penso proprio di si.

È interessante notare come le difficoltà per Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù nascono in un contesto di normalità, di attenta fedeltà alla tradizione e alla Legge: “secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme… per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore… Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore”.

L’obbedienza alla legge segna il loro cammino in maniera forte e stringente.

In questa fedeltà alla Legge Giuseppe e Maria scoprono il piano di Dio. Ma non è solo fedeltà alla Legge, è anche fedeltà alla quotidianità: Maria e Giuseppe vivono la loro normale vita di pii ebrei. Il Signore irrompe – come aveva già fatto – nella loro quotidianità e manifesta la sua via, ovvero il progetto sul Figlio.

Dalla famiglia di Nazareth dovremmo trarre tante lezioni. Penso che la prima sia quella di imparare a fare le cose normali, come Dio comanda. Né più, né meno. Se poi il Signore vorrà affidare qualche missione speciale alla nostra famiglia, certamente non mancherà di farcelo comprendere. La fedeltà nel quotidiano, con le sue positività e negatività, permette a tutte le nostre famiglie, a tutti noi di crescere in età, sapienza e grazia.

https://www.politicainsieme.com/chi-usa-la-famiglia-per-fare-campagna-elettorale-guardi-invece-a-quella-di-nazareth-di-rocco-dambrosio/




LA MOSTRA DEI PRESEPI di Graziano Gabriele

Grande successo per l’esposizione allestita nel Palazzo dell’Artigianato fino al prossimo 6 gennaio

Guardiagrele, 31 dicembre 2023.  Di così se ne vedono pochi anzi, sono proprio rari. È la sintesi di quanto i visitatori hanno esclamato all’uscita dalla la Mostra dei Presepi realizzati da Graziano Gabriele. Opere di straordinario pregio, di eccelsa fattura artistica, di raffinatissima ebanisteria, modellate con rara perizia da un grande Maestro dell’arte presepista. Sono lavori originalissimi, unici in materia, con ambientazioni e fogge a dir poco sorprendenti.

La particolarità di questi piccoli capolavori risiede nella loro capacità di riproporre gli angoli più suggestivi dei paesi d’Abruzzo, Città Sant’Angelo in primis perché suo luogo natio, attraverso giochi di luce e prospettici davvero stupefacenti. Quello, però, che colpisce di più è l’aspetto legato alla contestualizzazione storica. Paesaggi e personaggi, infatti, sono perfettamente calati nei diversi periodi temporali. In alcuni gli scorci cittadini hanno un aspetto rinascimentale e con i figuranti, realizzati in modo certosino, sul cartoncino, in abiti del tempo. In altre le “storie” sono collocate negli anni ’50 del secolo scorso o alla fine dell’800 ma sempre in perfetta coerenza con le caratteristiche del tempo. È proprio vero, lavori simili non se ne trovano. 

Graziano Gabriele è nato a Città Sant’Angelo (Pe) il 2 luglio 1952, ha frequentato il Liceo Artistico Misticoni di Pescara, in quella formidabile stagione che ha visto germogliare, in questa grande fucina di talenti anche il genio di Andrea Pazienza. Conseguita la maturità, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dove ha brillantemente concluso il percorso universitario, dando prova di spiccate qualità artistiche e creative. È stato, non a caso, tra i fondatori del Teatro Momentaneamente Assente di Città Sant’Angelo, un’esperienza irripetibile che ha fatto arrivare nel piccolo centro della provincia pescarese una ventata di novità ed una diversa ed innovativa proposta di spettacolo, in grado di catalizzare, per un certo periodo, l’attenzione degli addetti ai lavori. Alcuni lavori teatrali, per la scenografia e la regia, portano la sua firma.

In questo periodo, da presidente della locale sezione dell’Archeoclub ha dato vita al Museo civico ” Luigi Chiavetta” di cui ha curato anche la raccolta.  È stato, inoltre, ideatore e curatore dell'”Estate Ragazzi”, una rassegna che ha fatto registrare un grande successo di pubblico e di critica. Al talento per il teatro e per l’arte, Graziano Gabriele ha saputo, poi, perfettamente coniugare la passione per la politica cominciata dai gradini più bassi. La sua militanza nell’allora PCI ha avuto inizio da adolescente con un impegno serio e serrato nelle varie sezioni di Città Sant’Angelo distinguendosi sempre per abnegazione, affidabilità, rigore critico e morale.

L’esperienza nel partito, che è stato di Enrico Berlinguer, lo ha portato a ricoprire incarichi provinciali e a sedere, prima da consigliere e, poi, da Assessore ai Lavori Pubblici, sullo scranno più alto di Primo cittadino. Graziano Gabriele, però, non ha mai lesinato il suo impegno per la sua comunità di appartenenza. La nascita dell’Outlet e del Museo di Arte Contemporanea, durante la sua sindacatura, sono solo due delle tante opere da lui pensate e realizzate. Chiusa la parentesi politica ha ripreso ad occuparsi pienamente di arte.

In questi anni ha dato alle stampe lavori rilevanti per l’approfondimento e la conoscenza del storia patria, in ordine sparso: un catalogo sulla mostra de “Le Chinocchie”; “Città Sant’Angelo: Ipotesi di un racconto per immagini”; “Civitaresi”; “Città Sant’Angelo illustrata”; diversi “Calendari d’Arte” firmati con Gino Di Paolo e Paolo De Carolis, ha portato, poi, un contributo notevole al prestigiosissimo: ” Documenti sull’Abruzzo Teramano” edito dalla Tercas, con un lavoro su Città Sant’Angelo di una certa valenza storica e artistica. È tornato, successivamente, a teatro, con un testo dedicato a Lucio Battisti, dal titolo: “Io, Lucio e tu”, firmato a più mani, di cui ha curato la regia.

Di multiforme ingegno, alle spiccate qualità di pittore e scultore, aggiunge un grande talento da ebanista ed una forte attenzione per gli scorci del suo paese che costituiscono spesso l’ambientazione privilegiata delle sue opere, specie dei presepi tanto da renderlo uno dei presepisti più ammirati. Da qualche anno ricopre la carica di direttore del museo civico. Un breve lasso di tempo che, tuttavia, gli è bastato per far nascere, ex novo, a Città Sant’Angelo un percorso museale di tutto rispetto.       

La mostra è allestita nel Palazzo dell’Artigianato di Guardiagrele fino al prossimo 6 gennaio e inserito tra gli appuntamenti del prestigioso cartellone curato dall’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese, diretto da presidente Gianfranco Marsibilio, dal titolo: “A Guardiagrele sarà 3 volte Natale”.

Per le visite: Palazzo dell’Artigianato Via Roma, 26 – Guardiagrele (CH). Orari 10.30-12.30 / 15.30 – 19.30




UNA SIECO ANCORA SENZA OPPOSTO

Lotta ma esce sconfitta dalla trasferta a Siena

Ortona, 31 dicembre 2023. Ormai la Sieco in formazione di emergenza non è più una notizia. Ortona deve rinunciare ancora all’opposto Cantagalli mentre al centro Tognoni sostituisce Fabi. Ancora una volta, Bertoli deve quindi sacrificarsi a giocare in un ruolo non suo schierandosi opposto. Nonostante la sconfitta contro un avversario già sulla carta più attrezzato, non è stata una brutta prova quella di Ortona che ha dovuto arrendersi contro la granitica fase difesa-contrattacco di Siena in grado di ricevere e ricostruire con successo gran parte delle bordate di Ortona. Un primo set equilibrato con Ortona che fatica a trovare la via del pavimento e di 30 attacchi solo 12 si trasformano in punto. Paradossalmente, quello che sembrava essere un set più esaltante per la Sieco, si trasforma in un incubo. Nel secondo parziale Ortona allunga subito di quattro punti ma il gap si rivelerà del tutto insufficiente perché la ricezione dei toscani sale all’82%. Ortona non passa e Siena sorpassa vincendo il set con un distacco finale di nove punti. Nel terzo set è la Sieco a rendersi protagonista di una straordinaria rimonta contro un Siena che può permettersi il lusso di sostituire (momentaneamente) Tallone con Milan. È proprio nello sprint finale che Ortona allunga ai vantaggi arrivando addirittura a servire ben sei set point. Purtroppo, è il video-check a togliere ogni speranza agli adriatici che si vedono annullare (giustamente) il punto del 30-32 per muro di Patriarca. Lo stesso video-check assegna ai padroni di casa un punto molto contestato dalla panchina di Ortona sul 33 pari così che la pressione di non dover sbagliare finisce sulla schiena degli ortonesi. I bianco-azzurri ci provano ma l’ennesima ricostruzione di Siena toglie ad Ortona ogni speranza di riaprire i conti.

IN BREVE

Parte forte Siena che chiude bene tutti gli spazi difendendo ogni pallone e ricostruendo con successo. Ortona va in difficoltà e subisce subito un gap di cinque punti che poi viene con pazienza ridotto. Ortona che rimane in scia degli avversari fino a metà del parziale quando la Emma Villas stringe di nuovo le fila in difesa e prende di nuovo il largo. Ancora una volta la Sieco reagisce e si riavvicina ai padroni di casa ma non riesce a ricucire completamente lo strappo. Il primo set è per Siena.

C’è più Sieco che Siena nell’avvio di secondo set. Brava Ortona ad approfittare di un appannamento nel gioco dei padroni di casa e così i ragazzi di Coach Lanci danno un primo strattone alla gara. Qualche disattenzione permette alla Emma Villas di tornare sotto soprattutto grazie ad una ritrovata fase di copertura che aveva latitato nei primi minuti di gioco di questo secondo parziale. La Sieco rallenta e Siena trova una rimonta ancor prima che si arrivi alla metà del parziale. Da li in avanti, Siena diventa inarrestabile e Ortona crolla invece in un set che sembrava essere partito con ambizioni del tutto differenti.

Avvio equilibrato di terzo set con Siena che schiera Milan al posto di Tallone. Ortona tiene duro fino all’11 pari, poi cede alle pressioni di Siena, che va avanti 15-11. Reazione ortonese che riacciuffano gli avversari quando sul 19 pari, le due squadre si preparano allo sprint finale. Set lunghissimo che va ai vantaggi e addirittura Ortona ha tra le mani sei set point che non riesce a sfruttare. Un pizzico di fortuna aiuta Siena che in pratica vince grazie al video-check. In una prima occasione l’elettronica la salva da un tocco a muro di Patriarca non rilevato dall’arbitro e poi, in un contestato check che ha fatto infuriare gli impavidi dà il punto ai toscani che conquistano e sfruttano il match point.

PRIMO SET

Padroni di casa in campo con Nevot palleggiatore e Krauchuk opposto. Tallone e Pierotti in banda, Trillini e Copelli al centro, Bonami libero.

Ortona risponde con Dimitrov e Bertoli schierato opposto. Al centro ci sono Patriarca e Tognoni mentre gli schiacciatori di banda saranno Capitan Marshall e Bertoli. Libero Benedicenti.

Il primo servizio è della SIECO con Del Vecchio ma il primo punto è per Siena. I padroni ricostruiscono e fanno 2-0. Il primo punto per Ortona arriva con un attacco al centro  murato fuori. Bertoli 3-2. Fuori l’attacco di Siena 3-3. Out per Marshall che invece cercava il tocco del muro 4-3. Pallonetto di Tallone 5-3. Non riesce l’auto-copertura a Tognoni 7-3. Tognoni serve su Tallone che riceve lungo e per gli impavidi il tap-in è facile 9-8. Ace per Siena 11-8. Marshall in pipe 11-9. Patriarca 13-11. Tallone, parallela senza muro 15-12. Out Bertoli 16-12. Invasione per Tallone 17-14. Pallonetto spinto di Del Vecchio 21-17. Bertoli non trova le dita del muro 23-17. Ace per Del Vecchio 23-19. Ci riprova Del Vecchio ma stavolta la palla è fuori 24-19. Ancora una ricostruzione per Siena ben finalizzata da Tallone 25-19.

SECONDO SET

Siena parte con il servizio ma il primo punto è di Bertoli 0-1. Muro di Tognoni 0-2. Patriarca serve sulla rete 1-2. Mani-fuori per Marshall 1-4. Fuori l’attacco di Krauchuk 1-5. Azione molto confusa che alla fine premia Siena 4-7. Tallone trova la strada per il punto 6-9. Fuori il muro di Ortona 8-10. Ace per Siena 10-10. Krauchuk supera il muro e tira forte 11-11. Tognoni murato 12-11. Invasione per Tognoni 14-13. Krauchuk 15-13. Bertoli pizzica la linea 19-14. Invasione per Ortona 21-15. Del Vecchio pesta la linea al servizio 24-16. Arriva poi la solita difesa/ricostruzione senese che chiude anche il secondo set 25-16.

TERZO SET

Fuori il pallonetto di Del Vecchio 1-0. Lo stesso Del Vecchio si vendica subito con una gran botta 1-1. Dimitrov mette in difficoltà la ricezione di Siena e Fabi, subentrato a Tognoni ha gioco facile 1-2. Bertoli murato 2-3. Ingenuità per la Sieco che lascia cadere una palla lanciata sul campo ortonese di pallonetto: 3-3. Fabi murato 6-4. Anche Bertoli trova la via chiusa dal muro di Siena 7-5. Siena pesta la linea nell’attacco in pipe 7-7. Muro di Patriarca 7-8. Lunga la schiacciata di Marshall 10-8. Attacca bene Patriarca 11-11. Parziale di 3-0 per i padroni di casa, il 14-11 arriva da un attacco al centro. Ace per Dimitrov 15-13. Milan schiaccia sulla rete 18-15. Mani-fuori per Bertoli 18-16. Buono il lungolinea di Krauchuk 19-17. Forte la diagonale di Tallone 20-19. Arriva una ingenuità difensiva anche per Siena, la palla cade lenta sul tappeto 20-20. Fuori il servizio di Krauchuk 22-22. Bertoli 23-23. Dimitrov sbaglia il servizio e regala a Siena il match point 24-23. Dimitrov insiste su Marshall che al terzo tentativo centra il 24-24. Stavolta il regalo è per Ortona, Siena sbaglia la ricezione e per Ortona è 24-25. Siena però ribalta subito la situazione e si mangia il punto del match schiacciando fuori 26-26. Bertoli conquista il nuovo set-point 26-27. Fabi sbaglia il servizio 27-27. Fuori il muro di Bertoli 28-27. Sempre Bertoli allunga il gioco 28-28. Ace di Bertoli 28-29. Benedicenti non riesce a recuperare la deviazione del muro 29-29. Murato Marshall 30-29. Out il servizio di Siena 30-30. Patriarca 30-31. Il videocheck nota un tocco di Patriarca a muro 31-31. Bertoli 31-32. Del Vecchio 32-33. Stavolta il punto di Siena vale il 34-33 ma Coach Lanci chiama il check che conferma il punto per Siena ma la decisione è contestata 34-33. Bertoli annulla 34-34. Krauchuk 35-34. Il muro di Siena è efficace e regala punto e match ai toscani 36-34.

Emma Villas Siena  Sieco Service Impavida Ortona 3-0 (25–19 / 25–16 / 36-34)

Durata Set: 23’ / 29’ / 34’

Durata Totale: 1h 28’

Emma Villas Siena: Copelli 9, Trillini 4, Nevot 4, Bonami (L) 43% – perfetta 21%, Tallone 9, Coser (L) % – perfetta %, Krauchuk Esquivel 23, Milan 4, Gonzi, Acuti, Pierotti 13, Pellegrini, Ivanov, Picuno Coach: Graziosi G. Vice: Monaci M.

Aces:  3 – Errori Al Servizio: 7 – Muri punto: 12

Sieco Service Ortona: Fabi 2, Broccatelli (L) % –%, Bertoli 15, Benedicenti (L) 46% – 11% perfetta, Del Vecchio 13, Marshall 10, Falcone n.e., Tognoni 1, Donatelli, Di Giulio, Dimitrov 4, Lanci E. n.e.

Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 4 – Errori Al Servizio: 10 – Muri punto: 6




ITINERARIO: IL CAMMINO DELLA LUCE

Promozione turistica e culturale durante il periodo delle festività natalizie a Bomba

Bomba, 31 dicembre 2023. Importante adesione della popolazione Bombese al progetto di Vacanze Abruzzo Natura APS che, in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria del Popolo, ha dato vita ad un programma di valorizzazione del Borgo con un’opera di animazione storico-culturale dedicato al Natale.

Oltre al fenomeno culturale dei mercatini di Natale che, dopo aver caratterizzato località del  nord d’Italia ed alcune città di paesi stranieri, oggi invadono anche le nostre piccole località, creando una opportunità commerciale e di lavoro a tante piccole imprese locali ed attività artigianali e hobbistiche.

L’Associazione Vacanze Abruzzo Natura APS ha voluto arricchire la proposta con la promozione nella realizzazione di presepi diffusi sul territorio, coinvolgendo la Parrocchia con il suo giovanissimo parroco don Luigi Genovesi, il Comune le  associazioni, cittadini generosi e di buona volontà.

Hanno partecipato  8 Quartieri e frazioni. Il Quartiere Ponte Ballevino con il Presepe al Salice, C.da Sambuceto con il Presepe alla Fonte di Vita, Quartiere  Sant’Anna con il Presepe alla Croce, C.da Vallecupa con il Presepe alla Chiesa, C.da Valleconca con il Presepe del Borgo, Presepe “A balle p’ la terra”. Via Sangritana protagonista con un’opera di street art dal titolo “Madonna e Bambinello” ed in  Chiesa il Presepe in parrocchia.

Altre opere sono state realizzate dalla scuola dell’infanzia e primaria, oltre agli anziani della Casa Albergo, con Presepi realizzati con materiale riciclati e scarti di attività artigianali del paese.

Molto interessante la mostra dei presepi della scuola di arte napoletana di alto valore artistico, collezione privata di un cittadino di Bomba che ha reso possibile l’esposizione grazie alla collaborazione dell’associazione calcio Bomba  di cui è presidente e l’associazione Amuset.

La novità interessante è l’aver dato vita ad un presepio Itinerante denominato Il Cammino della Luce realizzato con nove scene presepiali all’aperto  lungo  la strada principale del paese cercando di valorizzare  in scorci e luoghi suggestivi le scene rappresentano: una masseria, un  cascinale,  lo stazzo, l’osteria, arti e mestieri, il ruscello, il focolare, venite fratelli e la natività.

Tutte le scene sono state realizzate con materiale naturale, raccolto tra il lago e monte Pallano, oltre le statuine caratterizzanti le varie scene e la generosità dei cittadini bombesi, custodi di manufatti. I soci dell’associazione VAN, sono stati guidati da un esperto nella realizzazione dei presepi napoletani che dalla città partenopea è arrivato  Bomba come altra destinazione della sua vita da più di trent’anni.

In piazza a Bomba, inoltre spicca un albero di Natale realizzato all’uncinetto da alcune donne che hanno realizzato un’opera d’arte. Il programma delle numerose attività, di questi gironi, non ha sicuramente trascurato l’aspetto gastronomico che con lo street food ha permesso la degustazione di arrosticini, porchetta, pizza fritta, scrpell e pallott di cacio e ova.

Non poteva mancare un incontro culturale dal titolo: Il presepe tra cultura e tradizione in collaborazione con l’associazione italiana amici del presepio di Atessa e racconti e poesie sul presepe a cura del gruppo lettura. 

A chiusura del  fitto calendario di eventi è in programma per il giorno 5 gennaio 2024 alle ore 17:30 presso la chiesa Santa Maria del popolo un concerto con canti natalizi a cura del coro liturgico di Bomba e la consegna di un attestato di partecipazione a tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa.




SPARTITI DI*VERSI IN CONCERTO!

1° gennaio 2024, Teatro De Nardis

Orsogna, 30 dicembre 2023. La consuetudine degli auguri del primo dell’anno 2024 a Teatro continua anche in questa stagione con il Gran Concerto di Capodanno del 1° gennaio 2024 alle ore 18.00 in compagnia dell’ensemble Spartiti Di*Versi. Il gruppo, di giovanissima formazione (ottobre 2021), ma con all’attivo già numerosi concerti in regione e fuori, si propone lo studio della musica pop, gospel, soul, riadattandola al proprio gusto interpretativo e soprattutto riesplorandola in chiave polifonica, laddove la verticalità delle note si fonde perfettamente con il tessuto strumentale sottostante.

Il repertorio, prevalentemente indirizzato al gospel contemporaneo, si è poi aperto in seguito all’esplorazione polifonica di alcune grandi “hits” del passato della musica pop; per cui alle grandi composizioni dei maestri della black music religiosa come Hezekiah Walker e Andrè Crouch, si alternano grandi opere del pop mondiale di autori come M. Jackson, R Kelly, Queen, Heart Wind and Fire, Toto.

Il gruppo è composto da Mariarita D’Orazio, Soprano/Vocalist; Sonia Di Renzo, Soprano/Vocalist; Nara Montefusco, Alto/Vocalist; Angela Razzi, Alto/Vocalist; Silvia Splendore, Alto/Vocalist; Enrico Leonzio, Tenore/Vocalist, Paolo Zenni, Tenore/Vocalist; Loris Ricci, Keyboard; Maurizio Di Renzo, Bass; Luciano Serraiocco, Drums; Enrico Leonzio, Sax. Biglietti acquistabili su ciaotickets.com e al botteghino del teatro. A fine concerto si brinderà con le bollicine gentilmente offerte da Bio Cantina Orsogna.




GENITORI SI NASCE

Al via un ciclo di incontro a cura dell’UNICEF

Chieti, 30 dicembre 2023. Si chiama Genitori non si nasce… si diventa il ciclo di incontri sulla genitorialità a cura di Unicef Chieti e con il patrocinio del Comune di Chieti, che dal 10 gennaio si terrà al Museo d’arte Costantino Barbella. Iscrizioni aperte via e-mail all’indirizzo comitato.chieti@unicef.it per essere iscritti bisogna indicare nome, cognome e numero di telefono. Ci si potrà iscrivere ad uno o più incontri. Ogni incontro potrà ospitare un massimo di 50 persone. Di seguito il programma:

10 Gennaio 18:00-20:00

Periodo del preconcepimento e concepimento. Docente: Prof. Marco Liberati.

12 Gennaio 18:00-20:00.

Docente: Dott. Francesco Guarino “Il desiderio, tra paura e coraggio. Adulti coraggiosi in un sentiero coperto da bucce di banana”

17 Gennaio 18:00-20:00

Docente: Prof. Francesco Chiarelli: “Relazione bambino-genitore dai primi giorni di vita all’adolescenza

24 Gennaio 18:00-20:00

Docente: Prof. Domenico Tripodi: “Importanza della salute orale e trasversale di altri organi ed apparati”

06 Febbraio 18:00-20:00

Docente: Dott. Riccardo Alessandrelli: “Segni e sintomi precoci dell’autismo”

13 Febbraio 18:00-20:00

Docente: Dott. Riccardo Alessandrelli: “Dinamiche comportamentali di gruppo e bullismo. Maschi e femmine, come collocare il proprio sesso? Scelte nell’epoca della fluidità”.

21 Febbraio 18:00-20:00

Docente: Prof. Francesco Chiarelli. “Disturbi alimentari: come affrontarli. Tecnologie digitali e social network: dipendenza ed alterazioni organiche”

23 Febbraio 18:00-20:00

Docente: Dott. Francesco Valente. “Sostanze stupefacenti: conoscerle per evitarle. Danni a breve e lungo termine”.




LETTERA AI GIOVANI DELLA DIOCESI

Cari giovani,

all’inizio del nuovo anno vi invio con grande gioia la mia lettera mensile.

Tutti portiamo nel cuore e nella mente l’annunzio natalizio. È importante non disperdere quanto abbiamo vissuto nella notte santa.

Pensando al nuovo anno, corriamo il rischio di lasciarci prendere dalle difficoltà che possiamo intravedere.

Incontrando molte comunità prima della festa di Natale ho invitato tutti a non lasciare il Bambino nel presepe.

Bisogna portarlo con noi!

La sua semplicità ci ricorda che Lui ha voluto condividere con noi la nostra esperienza.

Vorrei ricordare a tutti voi questo desiderio di Gesù: condividere la nostra condizione umana.

Lui non è rimasto in alto comunicandoci interessanti messaggi!

Oggi sono tanti che ci inviano messaggi accattivanti!

Tutti sperimentiamo la delusione!

Pensando al nuovo anno, con i nostri programmi e progetti, la prima domanda è molto semplice, ma impegnativa: condivido la comunità nella quale vivo?

Gesù ha voluto condividere la vita di famiglia, di artigiano.

Poi ha iniziato il suo pellegrinare per annunciare il Vangelo.

Cari giovani,

per camminare con serenità verso il futuro bisogna imparare a condividere la realtà nella quale vivo.

La mia vita non sarà mai migliore se non la condivido.

Quel Bambino che abbiamo trovato nella grotta di Betlemme mi invita a non aver paura di conoscermi, con i miei limiti e i miei talenti.

Ma Lui è con me perché possa crescere e migliorare!

Avere paura di prendere sul serio la propria esistenza è il grande limite della società dei messaggi!

Anche Gesù poteva apparire nel cielo annunciando buoni messaggi! O farsi rappresentare da qualche robot! No!

Lui ha voluto condividere la mia esistenza per indicarmi la via per viverla in pienezza.

Un altro anno! C’è speranza per tutti!

Anche per te!

Un nuovo anno per condividere e per migliorare la vita della comunità nella quale vivo e per la quale mi preparo a servire.

Chi non conosce la propria esistenza o vuole evitare di conoscerla, rischia di costruire nel vuoto e nell’utopia, danneggiando se stesso e gli altri.

Il tempo ci viene donato per nuovi orizzonti che i messaggi da soli non sono in grado di indicare.

Chi c’è dietro il messaggio? Molti si presentano come innovatori e fondatori, nuovi messia!

Tu, invece, porta Gesù Bambino sempre con te!

Non lasciarlo nel presepe!

Allora sarai annunciatore di messaggi che migliorano la vita e la fanno progredire, costruendo la civiltà dell’amore.

Buon e fecondo 2024.

Con la mia benedizione.

                   + Lorenzo, vescovo

Appuntamenti:

Celebrazione Eucaristica per la Giornata Mondiale della Pace

1° gennaio 2024 ore 12.00 – Cattedrale Santa Maria Assunta di Teramo




NOMINE NUOVE IN GIUNTA

Nomi competenti, stimati e pronti a lavorare subito a tutela della comunità più vulnerabile e dell’Ente in questo momento di difficoltà

Chieti, 30 dicembre 2023. Il sindaco Diego Ferrara ha nominato ieri i due assessori mancanti, entrano in giunta la consigliera comunale Alberta Giannini e l’avvocato Massimo Cassarino a reintegrare il posto in esecutivo degli ex assessori Mara Maretti ed Enrico Raimondi.

L’assessore Giannini, già consigliera comunale del gruppo “La sinistra con Diego”, ex dipendente comunale, rappresentante sindacale per oltre vent’anni della CGIL funzione pubblica e da sempre impegnata nella dimensione del sociale attraverso associazioni, movimenti e comitati del territorio,  assume le deleghe a: Politiche sociali e assistenziali, Segretariato sociale, Politiche per la famiglia, Centri sociali e cittadini extracomunitari, Servizi cimiteriali, Politiche della casa e Rapporti con il Consiglio comunale e gruppi consiliari.

Per l’assessore Cassarino, avvocato lavorista, ex responsabile dell’ufficio interprovinciale INPS Chieti-Pescara, cultore di Diritto privato dell’economia all’Ateneo d’Annunzio, pensionato e teatino naturalizzato da oltre trent’anni, queste le deleghe: Affari generali, Affari legali, Personale e rapporti con gli organismi sindacali e Partecipate.

“I neoassessori sono persone competenti, stimate e pronte a mettersi al servizio della città per il prosieguo della consiliatura – dichiara il sindaco Diego Ferrara – Ho scelto assessori che daranno il miglior seguito al lavoro già svolto dai rispettivi predecessori, grazie alle competenze riconosciute e provate dalla storia professionale, personale e politica dei designati. Si tratta nomi che oggi ci consentono di mantenere la necessaria coesione in maggioranza per l’imponente lavoro che dobbiamo produrre, di guardare oltre le competizioni elettorali svolte, nonché di approcciarsi a quelle in itinere, con la consapevolezza che la politica, proprio per lo spirito di servizio e la disponibilità che richiede, è una dimensione fluida e sempre inclusiva. Alla città serve, ora più che mai, una maggioranza coesa e una filiera istituzionale solida, fra Comune, Provincia e Regione, perché ha bisogno di risorse, opere, servizi e di una guida capace di riassumere questi bisogni, esprimendoli in azione, sia a favore delle fasce più deboli della nostra comunità, che da sempre sono il nostro primo pensiero e sia a tutela dell’Ente che vive la realtà del dissesto e non può rinunciare a una programmazione di qualità. Ritengo che la ex consigliera Giannini e l’avvocato Cassarino rispondano a questa esigenza e saranno in grado di dimostrarlo con il proprio impegno. Auguro a entrambi il più sincero buon lavoro e alla città un 2024 di attenzione, risposte e desideri realizzati”.




VALORIZZARE L’OLIO ABRUZZESE

La formazione di produttori e consumatori, convegno a Francavilla al Mare

Pescara, 29 dicembre 2023. A Francavilla incontro di formazione sulle cultivar autoctone Sviluppare una maggiore consapevolezza sul mondo dell’olio extravergine di oliva, accrescerne il valore e favorire un consumo maggiormente consapevole delle enormi qualità che le varietà di cultivar abruzzesi rappresentano.

È l’obiettivo del progetto di Valorizzazione delle produzioni olivicole per l’accrescimento qualitativo dell’olio evo abruzzese che, promosso dalla Camera di Commercio Chieti Pescara, in coerenza con le attività di valorizzazione dell’extravergine in corso dell’Ente camerale, è organizzato da Abruzzo Oleum, la cooperativa di produttori olivicoli aderente ad Unaprol con sede a Pescara ed aperto a tutte le aziende produttrici di Olio Evo del territorio Chieti Pescara. Il progetto, nato per mitigare le conseguenze del clima anomalo che negli ultimi anni hanno inciso notevolmente sulla quantità delle campagne olivicole, prevede la formazione specifica degli olivicoltori attraverso momenti di confronto e approfondimento.

Il primo evento è previsto il 25 gennaio a Francavilla al mare, nella sala convegni di Villa Maria. Si tratta di un seminario tecnico di divulgazione e promozione delle produzioni olivicole articolato in tre sessioni: 1. Tecniche di coltivazione e sistemi di raccolta, 2. Trasformazione e stoccaggio; 3. Panel test con cultivar autoctone delle province di Chieti e Pescara. L’incontro, rivolto anche ai consumatori, coinvolgerà relatori specializzati del mondo accademico, agronomico e tecnologico oltre ai principali produttori olivicoli delle province di Chieti e Pescara con l’obiettivo accrescere le competenze sulle caratteristiche organolettiche e qualitative del prodotto e potenziare le capacità di scelta di chi acquista il prodotto.




FANTASMI DEL SISTEMA ASL

Rischio occupazionale per i “lavoratori fantasma” del sistema sanitario

Pescara, 30 dicembre 2023. L’anno si sta chiudendo. Arriva il tempo dei bilanci e dei propositi. In questo particolare momento non possiamo non tornare a parlare di occupazione in quanto bilanci e propositi non sono così rosei per quella parte di lavoratrici e lavoratori che nei prossimi mesi si vedranno privati di garanzia occupazionale. Le ASL abruzzesi in questo momento si stanno riempendo di medaglie e stellette pubblicizzando stabilizzazioni e potenziamento di organico dimenticando totalmente chi negli ultimi anni ha contribuito al mantenimento del servizio.

Torniamo a parlare di quella categoria di lavoratrici e lavoratori che nelle aziende pubbliche in maniera provocatoria chiamiamo “fantasmi del sistema”, quelle lavoratrici e quei lavoratori che prestano forza lavoro in modo “strutturalmente flessibile” ed ai quali il sistema pubblico non vuole riconoscere meriti.

Accanto all’indicibile decisione di escludere dalle prossime stabilizzazioni previste nella ASL1 la parte di somministrati che abbondantemente supera i requisiti richiesti dalle stesse, giunge il bando di concorso che garantirà l’accesso a contratti ASL per gli autisti del 118 dimenticando nuovamente che il servizio oggi è coperto da lavoratrici e lavoratori in somministrazione che si vedranno sostituiti senza tanti ringraziamenti.

La denuncia che UILTemp Abruzzo vuole fare a chiusura di questo 2023, non entra nel merito della liceità delle scelte occupazionali dell’ente che sono legittime e non discutibili, ma vuole ribadire e sottolineare che non è possibile accettare che sia lo stato a non considerare ed equiparare operatrici ed operatori solo perché rientranti in un contratto “flessibile” normato, ma ancora non riconosciuto a quanto pare.

Alla soglia del ventennio dalla nascita del contratto di somministrazione, non possiamo più considerarlo come la forma contrattuale residuale del sistema in quanto sempre più troviamo tale modalità operativa permeata in ogni realtà lavorativa. Talmente tanto permeata che il sistema sanitario in questi difficili anni di riequilibrio sistemico e di pandemia ne ha usufruito permettendo la copertura del servizio superando le imbrigliature burocratiche dei concorsi e delle procedure di avviso pubblico e specializzando centinaia di operatrici ed operatori che oggi lo stesso sistema sembra cestinare.

Alla soglia del 2024 vogliamo difendere e dare voce a questa platea di lavoratrici e lavoratori ancora una volta esclusi e dimenticati. Lavoratrici e lavoratori ai quali non si dà riconoscimento dell’impegno e della professionalità acquisite sul campo. Lavoratrici e lavoratori che lasceranno un vuoto operativo nei reparti, nei laboratori, nei pronto soccorso, nelle ambulanze perché volendo andare oltre la “matricola” chi ci lavora affianco e li dirige sa quanta professionalità si andrà a perdere.

UILTemp Abruzzo e somministrati chiedono oggi di essere riconosciuti a 360° da quel sistema pubblico che ha creato flessibilità e che, torniamo a ribadire, allo stesso tempo rinnega i principi costituzionali di dignità del lavoro e proietta nelle nuove generazioni un pericoloso senso di precarietà e alienazione.

UILTemp Abruzzo e somministrati chiedono un ripensamento dei requisiti di accesso alle forme di stabilizzazione che le varie ASL stanno mettendo in campo prevedendo un riconoscimento del lavoro svolto che stanno continuando a svolgere in silenzio e con lo stesso impegno del primo giorno.

Chiediamo quindi l’apertura di un tavolo di confronto con le Direzioni delle ASL Abruzzesi e dell’Assessorato alla Sanità al fine di poter dare corrette risposte a tutte quelle famiglie che già nei prossimi mesi del 2024 si troveranno a dover affrontare NASPI ed incertezza occupazionale.

Uiltemp Abruzzo




I MAIALI DI S. ANTONIO ABATE E LE MUCCHE DI S. FRANCESCO D’ASSISI

[Articolo pubblicato in “Rivista Abruzzese”, Anno XLVI, n° 2, Lanciano (Ch.) 1993, p. 161]

di Franco Cercone

Nel 1889 vede la luce a Città di Castello per i tipi di S. Lapi l’opera di A. D’Ancona “L’Italia alla fine del secolo XVI. Giornale del viaggio di Michele Montaigne in Italia nel 1580 e 1581”. Essa contiene un’Appendice di estremo interes­se, dal titolo “Saggio di una bibliografia ragionata dei viaggi e delle descrizioni d’Italia e dei costumi italiani in lingue straniere”.

Risultando di ben 142 pagine, il Saggio può a ragione essere considerato “un’opera nell’opera” e si deve esse­re grati all’Editore M. Tonini di Ravenna che l’ha riproposto di recente in for­ma anastatica all’attenzione degli studiosi. Esso è strutturato nel modo seguen­te. I viaggiatori stranieri sono elencati in ordine alfabetico. I titoli dei loro reso­conti o, se si preferisce, dei loro “libri di viaggio” sono riportati con il titolo originario, cui segue una specie di “regesto” nel quale il D’Ancona inserisce di tanto in tanto alcuni tratti dalle stesse opere e ritenuti di particolare interesse. Dell’opera altresì sono riportati i titoli in altre lingue quando esse risultano tra­dotte dalla lingua originaria.

Fatta questa necessaria premessa, introduciamo subito il discorso sul viag­gio compiuto in Italia dal Kotzebue, scrittore tedesco nato nel 1761 e morto nel 1819. Le impressioni del Reise, risalente al 1803, sono riassunte nell’opera regi­strata dal D’Ancona nel seguente modo:

Kotzebue von August, Erinnerungen von einer Reise ans Liefland nach Rom und Neapel, Berlin 1805; traduzione france­se a cura di J. Pixérécpout: Souvenirs d’un vojage en Livonie, a Rome et à Naples, faisant suite aux Souvenirs de Paris, Paris, Barba Ed., voll. 4, 1806.

Sottoli­nea il D’Ancona che la descrizione di Napoli fatta dal Kotzebue offre alcuni par­ticolari curiosi fra cui il seguente: “Oltre alle mucche vengono lasciati liberi in città anche molti vitelli. Quest’ultimi appartengono ai Francescani, i quali, al pari degli altri monaci mendicanti, si fanno non solo nutrire dal buon popolo il loro bestiame, ma affidano alla gente anche la custodia degli animali.

A tal fine è sufficiente legare in testa al vitello una piccola placca quadrata, sulla quale c’è impressa l’immagine di S. Francesco. Muniti di questo “passaporto” essi vanno ovunque, mangiano ciò che trovano e dormono dove vogliono, senza che nessu­no frapponga ostacoli. Anzi, quando uno di questi vitelli entra per caso in un palazzo e vi passa la notte, il padrone di casa considera ciò come un segno di buon augurio”.

Non sfugge al lettore la singolare coincidenza fra il privilegio concesso agli Antoniani per i maiali di sant’antonio e quello attestato a Napoli dal Kotzebue ai Francescani. I “vitelli di S. Francesco” circolavano dunque liberamente per la capitale del regno e sul far della notte venivano custoditi dai signori partenopei nei loro pa­lazzi e rimessi in libertà la mattina dopo. Sarebbe interessante accertare se la costumanza (ma forse sarebbe meglio parlare di “rituale”) fosse diffusa in quel tempo in tutte le località in cui erano presenti i Francescani.

Certo è che il culto di S. Francesco d’Assisi non ha registrato un particolare fervore presso i ceti umili e se ne intuisce il motivo. Come ho sottolineato in un articolo apparso sul­la “Rivista Abruzzese” (n. 2, 1983) Francesco, il Santo della povertà e della rinunzia ai beni materiali, si presenta latore di un messaggio che scarse possibili­tà aveva di essere recepito dai ceti umili e soprattutto dai contadini, bisognosi invece di “divinità” preposte alla soluzione di corposi ed angoscianti problemi quotidiani, fra i quali, oggi, va annoverato anche quello della disoccupazione. Per questo motivo, come vuole una credenza assai diffusa a Castelvecchio Sube­quo, sognare San Francesco porta sfortuna.




LA CANCELLAZIONE DELLA RISERVA DEL BORSACCHIO

L’ennesima mazzata inflitta al nostro territorio dalla maggioranza Marsilio

Roseto degli Abruzzi, 30 dicembre 2023. Siamo rimasti increduli e a tratti scioccati nell’apprendere dell’ennesima “mazzata” che il nostro territorio ha subito dalla maggioranza regionale di centrodestra a guida Marsilio.

Quello che ci ha sorpreso maggiormente è che quattro dei cinque firmatari che hanno proposto l’emendamento che di fatto ha cancellato la riserva del Borsacchio sono della provincia teramana.

Emiliano Di Matteo, Simona Cardinali, Umberto D’Annuntiis, Federica Rompicapo uscite dal silenzio e spiegate ai cittadini qual è stato il motivo di questa vostra scelta, diteci il perché avete compiuto questo colpo di mano senza aver affrontato nessuna discussione con l’amministrazione rosetana, le associazioni ambientaliste ed i diversi portatori di interesse. Pretendiamo che dichiarate pubblicamente le ragioni di questo scellerato atto, essendo lo stesso evidentemente premeditato.

Rimaniamo, inoltre, in attesa di capire come si sono comportate le opposizioni durante la seduta di Consiglio Regionale. In particolar modo attendiamo che vengano pubblicati i verbali per verificare e pubblicare il voto dei consiglieri teramani di minoranza, visto che si rincorrono voci che uno di loro si sia addirittura astenuto senza aver condotto nessuna battaglia a difesa della riserva.

Italia Viva è convinta del fatto che sicuramente c’era la necessità di intervenire sui vincoli e sulle regole di gestione della Riserva del Borsacchio, ma è assolutamente contraria e contrariata da ciò che è accaduto con l’emendamento notturno che di fatto ha cancellato una delle aree naturalistiche più belle e di maggior valore ambientale del nostro territorio.

“Siamo al fianco del Comune di Roseto, delle associazioni ambientaliste e dei cittadini rosetani.” – dichiara Luciano Monticelli Presidente provinciale di Italia Viva– “Il Sindaco Nugnes convochi un tavolo con tutte le organizzazioni politiche ed i diversi portatori di interesse per metterci insieme e dare battaglia contro questa scelta che penalizza fortemente il nostro territorio.”

“Ci auguriamo che chi, anche della minoranza consiliare in Regione, non ha tutelato e difeso la Riserva del Borsacchio con il proprio voto astenendosi durante la votazione, eviti, unendosi alla nostra protesta, di provare a mettere una pezza a colori solo perché guidato dall’interesse delle prossime elezioni regionali. Siamo determinati a far tornare l’attuale governo regionale sui suoi passi.” – concludono Giovanni Proti e Marco Angelini di Italia Viva Roseto.




D’AMICO ALL’ASSEMBLEA DEI GD

Progetti per fare riappropriare i giovani del proprio futuro

Pescara, 30 dicembre 2023. “Occorre una serie coordinata di progetti per fare in modo che i giovani possano riappropriarsi del loro futuro, per dare una dimensione operativa a una crisi epocale di cui stanno pagando un conto molto costoso”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Pescara all’Assemblea regionale dei Giovani Democratici.

Per D’Amico “occorre che la Regione Abruzzo sia protagonista in un momento di profondi e radicali cambiamenti. Le ragazze e i ragazzi vanno mobilitati creando occasioni che rendano sostenibile il futuro”. Ha citato tra gli obiettivi sostegni efficaci alle startup e alle esperienze di imprenditoria giovanile, un miglior raccordo tra i percorsi formativi e gli sbocchi occupazionali, azioni per liberare le potenzialità delle nuove generazioni. Tra le priorità per quanto riguarda le politiche per il diritto allo studio figurano l’eliminazione della figura degli idonei non beneficiari, interventi radicali per garantire il diritto ai trasporti, sostegni alla residenzialità studiando anche il potenziamento di strumenti come il contributo affitti.

A sostegno della candidatura di D’Amico è nato ed è al lavoro “Generazione Insieme”, un coordinamento delle organizzazioni giovanili di partito e delle realtà civiche e di giovani amministratrici e di giovani amministratori.

Saverio Gileno, segretario regionale dei Gd, ha definito l’Assemblea “un momento per fare il nostro ‘bilancio’, decisamente opposto rispetto alle scelte della destra, e per rilanciare l’azione dei Giovani Democratici abruzzesi verso le elezioni del 10 marzo. Con Luciano D’Amico vogliamo una regione che metta veramente al centro il proprio futuro e quindi dia valore a noi ragazze e ragazze, con Marsilio invece le priorità sono altre: il dato più evidente di questo bilancio è il risibile stanziamento di soli 5 milioni per le borse di studio, lasciando oltre 2000 studentesse e studenti come idonei non beneficiari”.




CONCERTO DI CAPODANNO

Teatro Comunale Paolo Francesco Tosti. New Harmony Big Band, Valter Matticoli direttore venerdì 5 gennaio 2024  ore 17:30

Castel di Sangro, 30 dicembre 2023. Con un programma speciale quale è quello delle feste, sulle note di George Gershwin e Glenn Miller,  arriva al Teatro Comunale “Paolo Francesco Tosti” di Castel di Sangro (AQ), venerdì 5 gennaio, il Concerto di Capodanno proposto dalla Camerata Musicale di Sulmona nell’ambito della 3a stagione concertistica organizzata in collaborazione con il Comune e la Pro Loco dell’attivo centro turistico dell’Alto Sangro.  Una buona occasione per aprire il nuovo anno e per lo scambio di auguri tra appassionati di buona musica. Alle ore 17.30 si alza il sipario su una brillante formazione musicale già nota al pubblico di Castel di Sangro: la New Harmony Big Band diretta dal M° Valter Matticoli.  In cartellone musiche di Glenn Miller, George Gershwin, Erroll Garner, Benny Goodman e Carlos Jobim, fino a Lennon-McCartney in una carrellata di successi collaudati per le grandi occasioni e per un pubblico di ogni età: da  Pennsylvania 6-5000, Mambo N.5, Moonlight Serenade, In The Mood  di Miller a  Summertime di Gershwin a Hey Jude   di Lennon- McCartney.

La New Harmony Big Band costituita dal M° Matticoli nel 2019 è cresciuta in maniera costante raggiungendo un buon livello professionale. L’ensemble si è esibito in diverse manifestazioni e festival di rilievo. Ha effettuato concerti in tutto il territorio regionale.

Con un organico di 20 elementi (4 Trombe, 4 Tromboni,  2 Sax contralti, 2 Sax tenori, Sax Baritono, Pianoforte, Chitarra, Basso elettrico, Congas, Batteria e un cantante)  propone un repertorio dei grandi classici del jazz: da D.Ellington a G.Miller, G.Gershwin, B.Goodman, V.Yung, A.C.Jobim.

Il direttore Valter Matticoli ha compiuto gli studi musicali presso il conservatorio di musica “A. Casella” dell’Aquila sotto la guida di Vincenzo Bellini. Ha seguito corsi di alto perfezionamento strumentale con Massimo Giorgi. Dorin Marc, e musica da camera con Pasquale Pellegrino e Sabatino Servilio. Ha collaborato con l’ Orchestra Sinfonica della RAI, Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra Sinfonica Picena, Insieme Strumentale “Serafino Aquilano”,   Orchestra da Camera “Euterpe”, Orchestra d’Archi “Euphonia”, Orchestra Sinfonica Giovanile “F. Fenaroli”, Ensemble “Seicentonovecento”, Insieme Strumentale “F. P. Tosti”, Quartetto “Baroque and Blue”. Dal 1998 si occupa di ricerca musicologica.  Ha pubblicato per Alias e per gli editori R.Carabba, Amaltea, Ismez, Sinapsy, Bongiovanni, Andromeda, Carrara e Morlacchi.

La stagione concertistica al Teatro “F.P.Tosti” di Castel di Sangro  è proposta  per il terzo anno consecutivo dalla Camerata Musicale Sulmonese con la direzione artistica del M°Gaetano Di Bacco, nell’ambito della collaborazione ormai collaudata con il Comune e l’Associazione Turistica Pro Loco , con il riconoscimento, quest’anno della Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e Ministero della Cultura.

Programma

Just a Gigolo   Luis Prima

Misty   Erroll Garner

Autumn Leaves   Joseph Cosma

Stella By Starlight  Victor Young

Sing Sing Sing  Benny Goodman

Harlem Nocturne  H.Hagen –R.Stitzel

Slightly out of Tune(Desafinado)  Antonio Carlos Jobim

Birdland   Josef Zawinul

For Once in my Life   R. Miller- O.Murden

Pennsylvania 6-5000, Mambo N.5, Moonlight Serenade, In The Mood   Gleenn Miller

Summertime  George Gershwin

Hey Jude   J.Lennon- P.McCartney

Unforgettable  Irvin Gordon

American Patrol  Glenn Miller

A Big Band Christmas II  Carl Strommen

The Chicken  A.J.Ellis




DOPO LA PANDEMIA IL QUADRO SI È COMPLICATO

Il sesto rapporto di secondo welfare

Politicainsieme.com, 30 dicembre 2023. Presentato, a cura di Franca Maino il Sesto rapporto sul Welfare dal titolo Agire insieme Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfare.

La crisi pandemica e le sue numerose conseguenze hanno messo sotto pressione il welfare italiano evidenziando, e talvolta esacerbando, le sue fragilità. Questa la presentazione da parte di Percorsi di secondo Welfare

Il perché lo abbiamo spiegato ampiamente nel Quinto Rapporto sul secondo welfare. Oggi, a due anni di distanza, la situazione si è ulteriormente complicata: il ritorno della guerra in Europa, la crisi energetica e l’inflazione stanno condizionando fortemente le scelte pubbliche – in un contesto politico profondamente cambiato – e segnando la vita quotidiana di persone, famiglie e imprese. Al contempo, nel corso dell’ultimo biennio, si è diffusa sempre più la percezione della crisi ambientale e dei potenziali impatti che questa ha sulle politiche sociali. Questo è accaduto in parte a causa delle dinamiche sopra citate, ma anche a fronte di una crescente consapevolezza – legata ai fenomeni estremi degli ultimi mesi e anni – che il cambiamento climatico già ora ha gravissime conseguenze sul nostro modo di vivere, di lavorare, di stare insieme. Una situazione che impone in maniera ampia e trasversale la necessità di concepire diversamente le politiche e le misure di welfare del presente e del futuro.




LEO GULLOTTA SUL PALCO DEL CANIGLIA 

Domenica 7 gennaio per il quarto appuntamento della stagione di prosa 2023/2024

Sulmona, 30 dicembre 2023. Domenica 7 gennaio alle ore 18:00  il Teatro Maria Caniglia di Sulmona ospiterà un grande nome del panorama teatrale e cinematografico nazionale come quello di Leo Gullotta, accompagnato da Fabio Grossi nello spettacolo In ogni vita la pioggia deve cadere, una coproduzione Teatro Stabile d’Abruzzo, Stefano Francioni Produzioni e Argot Produzioni, che con la regia di Fabio Grossi accompagnerà il pubblico in una storia che parla d’amore, umanità, verità e condivisione.

Per celebrare la carriera di un grande attore che ha attraversato con charme buona parte della storia recente del teatro, del cinema, della televisione e del costume italiano degli ultimi sessanta anni, come quarto appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 Meta Aps propone uno spettacolo che racconta la storia di una vita, la vita di due persone che vivono assieme e che si amano; oggi si può dire che viene raccontata la storia di una famiglia arcobaleno, senza figli, solo due persone, di cui punto focale è la casa, che accoglie questa unione. Due persone di età differente, che non rappresentano la classica tipologia di bellezza, ma persone vere: gioie e dolori, con tanta fantasia: Papi e Piercarlo sono due uomini che svolgono la propria esistenza con tranquillità e serenità fino a che, un giorno, arriva “la pioggia” e questa vita, ideale, viene stravolta. Non si è mai preparati ad affrontare problemi che piombano nelle nostre esistenze, ma lo si deve fare. Si parla d’amore, di umanità, di verità, di condivisione. In scena due attori, una casa, due vite che sono una vita.

In ogni vita la pioggia deve cadere affronta, dunque, anche la tematica dell’omosessualità, molto cara a Leo Gullotta e Fabio Grossi, coppia anche nella vita reale; uno spaccato di quotidianità che con grazia e senza polemiche cerca di gettare luce sulla questione dei diritti degli omosessuali, sullo stato delle cose. Il loro spettacolo invita a una riflessione che, partendo dall’intimità di una relazione, si estende a diventare una questione di interesse generale. Questo richiama l’attenzione su come i diritti e il benessere di un individuo siano strettamente legati ai diritti e al benessere di tutta la società, invitando ognuno di noi a considerare tali tematiche con sensibilità e consapevolezza.

«Raccontiamo quello che accade in qualsiasi casa, è un momento di riflessione, è un momento sull’amore, sulla vita, sulla morte, sul rispetto, sui diritti; accade questo in una giornata e speriamo di dare al pubblico la possibilità di riflettere» dichiara Leo Gullotta, che insieme a Fabio Grossi, rispetto all’epoca narrata nel dramma, aggiungono «Il paese è andato avanti e molto più avanti bisognerà andare».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events.

Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




PICCOLO PRESTITO AGRARIO

Fira pubblica la graduatoria. D’Ignazio: “Con questo primo Avviso finanzieremo 231 aziende. Presto l’Avviso per l’annualità 2024”

Pescara, 30 dicembre 2023. Grande successo del Piccolo Prestito Agrario gestito da FiRA: a poche ore dall’apertura dello sportello, lo scorso 16 dicembre, il plafond del primo Avviso destinato alle imprese vitivinicole abruzzesi era già esaurito e oggi il CdA della Finanziaria regionale ha approvato la graduatoria.

Sono 672 le istanze ammissibili, tra quelle pervenute sulla piattaforma Sportello di Regione Abruzzo tra il 16 e il 22 dicembre scorsi. 

“Con la dotazione riservata a questo primo Avviso – spiega il presidente della FiRA Giacomo D’Ignazio – riusciremo a finanziare 231 imprese vitivinicole danneggiate dagli eventi meteorologici avversi verificatisi nel 2023, ma i nostri uffici stanno già lavorando all’Avviso dell’annualità 2024, che sarà aperto a tutte le imprese agricole e alle Società di trasformazione di prodotti agricoli. Questo è solo un primo, immediato ristoro, cui seguiranno altre misure dedicate al comparto agricoltura, grazie all’Accordo di Finanziamento che Regione Abruzzo e FiRA sottoscriveranno per la gestione degli strumenti finanziari relativi al Complemento di programmazione Abruzzo per lo Sviluppo Rurale 2023/2027”.

Il Piccolo Prestito Agrario consiste nella concessione di un prestito diretto a tasso zero alle imprese vitivinicole e relative società di trasformazione che hanno subìto un danno di produzione in seguito all’eccesso di pioggia che si è verificato su tutto il territorio regionale nei mesi da aprile a giugno 2023.

“FiRA ha mantenuto l’impegno di pubblicare la graduatoria delle domande ammissibili prima di Capodanno – prosegue D’Ignazio – e questo non sarebbe stato possibile senza il prezioso lavoro dei nostri dipendenti, che hanno assicurato questo importante risultato nonostante i giorni di chiusura degli uffici per le festività natalizie. Nelle prossime settimane, quindi, potremo procedere con l’erogazione dei finanziamenti – conclude in Presidente della Finanziaria regionale – tenendo fede al nostro proposito di essere concretamente vicini alle imprese abruzzesi”.

La graduatoria è consultabile sul sito www.fira.it.




AL VIA LA PETIZIONE

No alla chiusura del canile sanitario

Sante Marie, 29 dicembre 2023. Petizione popolare per dire no alla chiusura del canile sanitario di Sante Marie. A lanciarla è stata il sindaco, Lorenzo Berardinetti, che ha voluto così lanciare un messaggio chiaro all’azienda sanitaria locale: il canile sanitario non si tocca.

“La struttura serve non solo la Marsica ma anche l’Alto Sangro e la Valle Peligna e chiuderla sarebbe un atto scellerato e senza alcuna logica”, ha commentato Berardinetti, “ho già presentato un ordine del giorno al consiglio dell’Unione dei comuni per chiedere a tutti i colleghi sindaci di fare fronte comune e impedire che la Marsica sia spogliata di questo importante servizio”.

La petizione online è stata lanciata da Change.org dopo che tanti cittadini hanno chiesto di poter bloccare questo ennesimo taglio di servizi nel territorio marsicano. Chiunque potrà sottoscrivere la raccolta firme all’indirizzo https://chng.it/wQts4Br2XT.

“Ci stiamo attrezzando anche per creare dei moduli cartacei da distribuire nei vari comuni della Marsica per permettere a tutti di esprimere il proprio dissenso”, ha concluso Berardinetti, “il trasferimento di questo importante servizio all’Aquila, dove già c’è tra l’altro il canile sanitario, peserà sulle tasche della Asl, dei Comuni e di tutti i cittadini. Bisogna bloccarlo subito”.




IL PROGETTO DI PROFESSIONE ITALIA

L’incontro con il sindaco di Lanciano Paolini

Chieti, 29 dicembre 2023. Una programmazione capillare dell’opera di abbattimento delle barriere architettoniche sul territorio cittadino che veda la collaborazione propositiva dei professionisti, la valorizzazione delle tipicità locali e, infine, la ripresa di una scuola di Formazione politica per preparare le future generazioni ad assumere responsabilmente il governo delle città, delle Province, della Regione e del Paese. Sono questi i temi prioritari che abbiamo posto al centro dell’incontro con il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, seconda tappa dei confronti di Professione Italia -Sezione di Chieti con le pubbliche amministrazioni del territorio che riprenderanno subito dopo la pausa di Capodanno”. Lo ha annunciato il Direttivo di Professione Italia – Sezione Chieti che con il Presidente Micalea Camiscia, il vicepresidente Alfonso Ucci e i due componenti Gianmario Longo e Vincenzo Pisani hanno incontrato il sindaco di Lanciano Filippo Paolini.

“Gli incontri con gli amministratori locali ci consentono di raggiungere in modo specifico ciascun territorio e di dare voce alle esigenze dei cittadini che sono necessariamente diverse in un territorio tanto eterogeneo quanto quello chietino – ha detto il Presidente CamisciaE lo facciamo da quell’osservatorio privilegiato che è Professione Italia, ossia un network di professionisti e imprenditori accomunati da una visione liberale, riformista e di tradizione popolare del mondo del lavoro. Alle pubbliche amministrazioni offriamo la nostra esperienza, il nostro know how, arricchiti da una contaminazione di saperi molteplice, e soprattutto vogliamo dare il contributo di quei professionisti che ogni giorno hanno a che fare con la burocrazia, con i problemi concreti”.

“Il prossimo 8 e 9 febbraio avremo il primo congresso Nazionale a Napoli – ha aggiunto il vicepresidente Ucci – nel corso del quale porteremo già i risultati del primo appuntamento convegnistico-progettuale fissato per il 3 febbraio proprio a Lanciano, quando affronteremo il tema del rilancio della Via Verde e le conseguenze, anche giuridiche, della Direttiva europea Bolkestein su concessioni demaniali e Trabocchi. In altre parole, faremo un focus su ambiente e territorio, sulla sfida della Via Verde con la sua straordinaria pista ciclabile che tanto lustro ci ha dato in occasione del Giro d’Italia, vista da 24milioni di spettatori, e che oggi deve necessariamente diventare un volano per il turismo anche per la città di Lanciano che potrebbe farsi capofila, ad esempio, di un itinerario turistico dalle aree interne verso la costa. E poi un progetto coordinato per la tutela delle risorse enogastronomiche puntando sulle nostre tipicità”.

“Professione Italia – ha aggiunto il consigliere Longovuole proporsi come stake holder e interlocutore nei confronti della pubblica amministrazione, per contribuire a una programmazione concreta su temi come la diversa abilità e, di conseguenza, l’abbattimento delle barriere architettoniche, ancora più difficile in una città storica come Lanciano, ma non per questo ostacolo insuperabile, esaltando anche gli aspetti più virtuosi del territorio”.

“Dunque attenzione alle infrastrutture necessarie sulla città – ha aggiunto il consigliere Pisanie rilancio di quelli che sono i punti di forza tradizionali che nulla hanno da invidiare  rispetto ad altre iniziative nazionali”.

“Infine – ha ripreso il Presidente Camiscia – la scuola di Formazione Politica, ossia vogliamo che parta da Professione Italia il ripristino di un Laboratorio di crescita e di formazione della futura classe dirigente politica, ricominciando dal basso, e guidando i giovani che non possono essere catapultati in un mondo di atti tipici e di decisioni legislative spesso senza alcun background che dia loro gli strumenti adeguati”.

“Il progetto di Professione Italia è sicuramente ambizioso – ha detto il sindaco Paolinientra in un meccanismo che coinvolge ad ampio raggio mondo dell’Associazionismo, Ordini professionali e Istituzioni, e credo che la priorità vera sia proprio la costituzione di una nuova Scuola di formazione politica, individuando degli idonei formatori, un istituto che abbia la capacità di riavvicinare i più giovani al mondo dell’amministrazione e del governo, partendo proprio dall’ascolto delle loro esigenze. Sicuramente accogliamo con favore una proposta progettuale propositiva sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sul miglioramento delle infrastrutture, tema caldo in cui spesso come pubblica amministrazione ci scontriamo con idee bellissime ma prive di un piano finanziario, dunque prive delle gambe per camminare. La città di Lanciano è poi impegnata attivamente sul fronte della mobilità sostenibile: a giorni partirà un nuovo bando per dotarci di nuove bici elettriche che dovranno essere sistemate vicino alle scuole visto che i principali fruitori sono i ragazzi e stiamo valutando per la prossima estate anche l’istituzione di una navetta da 10 posti per portare bagnanti e turisti dalle aree interne sulla costa dei Trabocchi, supportando chi magari non vuole raggiungere la spiaggia in auto o moto, temi su cui siamo pronti a confrontarci con Professione Italia”.




NUOVO PIANO SPIAGGIA

Incontro pubblico con operatori  e associazioni

Fossacesia, 29 dicembre 2023. Martedì 9 gennaio 2024, alle ore 18.30, presso il Teatro Nino Saraceni, in via Roma, 18, a Fossacesia,  è stato convocato un incontro con associazioni, operatori delle attività pluriennali e stagionali di Fossacesia Marina e cittadini, per illustrare il nuovo Piano Spiaggia, recentemente adottato dal Consiglio Comunale.

Insieme al sindaco Di Giuseppantonio, all’incontro saranno presenti il progettista del Piano, l’architetto Flavio Saraceni, e il responsabile del Demanio del Comune, geometra Domenico Moretti.

L’adozione dello strumento di programmazione, che era tra le priorità dell’Amministrazione Di Giuseppantonio, è giunta a conclusione di un lungo percorso di studi, basato soprattutto a favorire lo sviluppo di Fossacesia Marina, senza stravolgere o alterare il valore ambientale che caratterizza il territorio, e per rispondere al meglio alla domanda di servizi. In questa ottica sono introdotte delle novità rispetto al precedente Piano. Per citarne alcune, una riduzione del numero di concessioni balneari, una riduzione del consumo di suolo, con l’introduzione di un sensibile limite alla superficie coperta massima della maggior parte delle strutture balneari fisse, passando da 250 a 100 mq.

Minore sarà anche l’occupazione del fronte mare di alcune tipologie di concessioni, che passeranno a 35 metri rispetto ai 50 del Piano precedente. Nella zona sud, a ridosso della Z.S.C. (Zona Speciale di Conservazione), dove l’erosione ha ridotto il 50% di spiaggia, non si potranno realizzare nuove strutture fisse ma solo esclusivamente ombreggi.

È stata prevista una nuova Concessione balneare dedicata agli Enti del Terzo Settore. Su alcuni tratti del Lungomare programmati lavori di ampliamento dei marciapiedi ed è stata preventivata la realizzazione nel tratto sud di un parco pubblico. Sarà rilasciata una nuova concessione per la ricostruzione del Trabocco, davanti alla vecchia scogliera, nel Lungomare Nord e introdotto un regolamento per il recupero e la manutenzione dei Trabocchi, redatto in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.

Per quanto riguarda la tutela ambientale, saranno promosse le tecnologie della prefabbricazione con strutture realizzate con materiali che mirano alla preservazione paesaggistica del litorale e non saranno ammesse costruzioni in calcestruzzo armato gettato in opera per le strutture in elevazione.

“Avevamo programmato un incontro proprio per affrontare con quanti operano nell’accoglienza e nell’offerta dei servizi turistici sui cinque chilometri della nostra spiaggia gli aspetti più significativi del Piano e le sue caratteristiche – sottolinea il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Riteniamo che la partecipazione ad un confronto sul nuovo Piano sia importante perché, a nostro avviso, si tratta di uno strumento che pone le basi per  incrementare lo sviluppo turistico ed economico di Fossacesia, che negli ultimi anni sta conoscendo una crescita esponenziale”.




APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2025-2026

Martinsicuro, 29 dicembre 2023. È un bilancio di previsione speciale quello del prossimo triennio 2024-2025-2026 e che è stato approvato nella serata di giovedì 28 dicembre dal Consiglio comunale del Comune di Martinsicuro. Un documento approvato prima dell’arrivo del nuovo anno senza dover ricorrere alle consuete proroghe.

“Un risultato questo, mai raggiunto prima dal nostro Comune – le parole di un soddisfatto Alduino Tommolini, assessore al bilancio e finanze – Un bilancio che è stato approvato in Consiglio con il tempo record di appena 18 minuti circa, chiaro segno del grande lavoro di squadra tra uffici comunali e maggioranza, a tutti loro mi sento di rivolgere il più sentito ringraziamento.

È il Bilancio che, in fondo, rappresenta per me, dopo 17 anni di lunga militanza nella nostra casa comunale, il coronamento di una carriera politica vissuta al servizio della mia gente, curando ciò che più amo nella mia vita lavorativa, e cioè fare i conti e aiutare a rendere possibile, attraverso una buona gestione finanziaria, la realizzazione di grandi investimenti, che possano creare nuove e sempre più importanti opportunità di sviluppo”.

Un bilancio di previsione che, scendendo più nello specifico, risulta caratterizzato per il 2024 da oltre 60 milioni di euro di entrate di cassa previste e da una spesa in conto capitale per investimenti che nel solo biennio 2023-2024 sfiorerà la ragguardevole cifra 40 milioni di euro.

“Questo permetterà – conclude Tommolini – di continuare quel processo di crescita costante della nostra città in modo da realizzare quel grande salto di qualità che la porterà a collocarsi tra le migliori della sua classe e di diventare un polo di attrazione importante per tutte quelle attività economiche che sono capaci di generare nuovi posti di lavoro”




IL BILANCIO DELL’AMMINISTRAZIONE NUGNES

L’attività amministrativa del 2023. Il territorio continua a crescere in tutti i settori

Roseto degli Abruzzi, 29 dicembre 2023. Roseto degli Abruzzi continua a crescere anche nel secondo anno di mandato dell’Amministrazione Nugnes. E lo fa in ogni ambito e in ogni settore, grazie al grande lavoro di squadra portato avanti dal Sindaco, dagli Assessori e dai Consiglieri Comunali nel solco del programma di mandato presentato agli elettori nel 2021 sul quale, simbolicamente, gli amministratori stessi hanno congiunto le mani durante la foto di rito.

È questa la sintesi del bilancio dell’attività amministrativa del 2023 presentato questa mattina in conferenza stampa dal Sindaco Mario Nugnes, dalla Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti, dal Vicesindaco Angelo Marcone, dall’Assessore Francesco Luciani, dall’Assessore Gianni Mazzocchetti, dall’Assessore Annalisa D’Elpidio, dall’Assessore Zaira Sottanelli e dal Consigliere Comunale Vincenzo Addazii.

Ognuno per il proprio settore ha rendicontato in merito ai risultati raggiunti e ha tracciato le prospettive future.

BILANCIO E PERSONALE. L’Assessore Sottanelli ha rimarcato come il bilancio di previsione sia stato approvato nei termini e prima della fine dell’anno. Poi ancora, tra gli obiettivi raggiunti nell’ambito delle sue deleghe: la Pace Fiscale con l’adesione alla Rottamazione Quater; la definizione agevolata delle controversie tributarie; la riorganizzazione degli uffici comunali; le nuove assunzioni necessarie per velocizzare la macchina burocratica; le progressioni orizzontali e verticali per valorizzare il merito e il lavoro portato avanti per redigere il nuovo funzionigramma.

LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI. Capitolo fondamentale è rappresentato dai 42 milioni di opere pubbliche realizzate o in fase di realizzazione a Roseto. Il Vicesindaco Marcone ha ricordato gli interventi sull’edilizia scolastica coi fondi del Pnrr (nuovo asilo Mariele Ventre, nuova mensa a Santa Petronilla e nuova Fedele Romani) e quelli relativi alla lotta al dissesto idrogeologico. Poi, ancora, il ripristino dell’argine sud del fiume Tordino; i lavori terminati per la nuova passeggiata panoramica a Montepagano; il nuovo centro raccolta rifiuti; la nuova compostiera di comunità e centro di trasferenza; gli interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole del territorio (tra cui il recupero della Scuola di Montepagano); gli interventi per le scogliere lungo tutto il litorale rosetano; la riqualificazione del Pontile; la riapertura della Villa Comunale; la pista ciclopedonale nella riserva del Borsacchio; la costruzione di 530 nuovi loculi nel Cimitero del Capoluogo; i parchi giochi con nuove attrezzature nelle frazioni e nel centro Città e gli investimenti per 1,6 milioni di euro per la riqualificazione di aree urbane degradate.

Sul piano delle manutenzioni è stato rimarcato come, dopo due anni, Roseto sia diventata una città più vivibile grazie agli accordi quadro per lo sfalcio, per le potature e abbattimento di esemplari arborei e per la manutenzione della segnaletica. Città più vivibile anche grazie ai lavori per i nuovi asfalti per centinaia di migliaia di euro e alla manutenzione straordinaria di strade asfaltate e strade bianche. Inoltre, per la prima volta nella storia cittadina, è stato redatto e approvato il Piano del Verde.

SCUOLA, SOCIALE E CULTURA. Importante anche il lavoro svolto nell’Ambito del Sociale con un investimento da parte dell’Ente aumentato del 30% rispetto all’anno precedente. L’Assessore Luciani ha inoltre ricordato come, dopo essere rientrati nell’Unione dei Comuni, il Sindaco Nugnes ne ha assunto anche la presidenza. Poi, ancora, la convenzione con Rurabilandia che ha permesso di aumentare il numero dei posti disponibili per gli utenti rosetani; la co-progettazione per dotare il centro diurno di servizi pomeridiani; la nascita del primo co-working del sociale; il lavoro costante con Ater sul fronte dell’emergenza abitativa; i sussidi stanziati a favore delle famiglie in difficoltà e il rafforzamento dell’organico dell’Ufficio Sociale.

Luciani ha poi posto l’accento sulla riorganizzazione del servizio di trasporto scolastico reso più equo ed efficiente, sulla crescita del progetto di Roseto Art.Lab. (con la dotazione di una nuova sede), sul progetto “Il Bello Resta”, sul potenziamento del servizio bibliotecario e sul rilancio degli eventi culturali come Roseto Opera Prima, il Premio di Saggistica e il FraMmenti Book Festival.

TURISMO, SPORT ED EVENTI. Tra gli obiettivi raggiunti e rendicontati dall’Assessore D’Elpidio spiccano senza dubbio l’accordo per il regolamento unico dell’imposta di soggiorno con le sette sorelle della costa teramana; i buoni dati sull’affluenza turistica con la crescita degli arrivi del 18% e con i numeri delle presenze stabili; la creazione dell’Area Eventi e lo spostamento dell’Area Luna Park nella zona sud della città; la conferma dei vessilli come la Bandiera Blu, la Bandiera Verde e i Bike Smile di Fiab. Poi ancora, tra i fiori all’occhiello, spicca l’organizzazione di eventi sportivi, di intrattenimento e musicali di livello nazionale nel corso di tutto l’anno che hanno favorito anche la destagionalizzazione e che saranno riconfermati anche il prossimo anno. Inoltre, è stata rimarcata la vicinanza alle associazioni sportive non solo dal punto di vista economico e la riorganizzazione dell’utilizzo degli impianti sportivi e del loro affidamento. Infine, particolare importanza è stata data alla realizzazione del nuovo brand “Visit Roseto” e alla campagna di promozione del territorio che sarà rafforzata anche per la prossima stagione, visti gli ottimi risultati già raggiunti.

RIGENERAZIONE URBANA. Passi importanti in avanti anche sulla rigenerazione urbana, a partire dalla redazione del nuovo Piano Regolatore che ha già visto la presentazione di oltre 400 manifestazioni d’interesse e che è stato caratterizzato da 13 incontri di condivisione con il territorio. Inoltre, l’Assessore Mazzocchetti, ha ricordato il lavoro per l’affidamento dell’incarico per il nuovo Piano Spiaggia; l’approvazione della Variante Portici; l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione; l’insediamento di un nuovo grande supermercato in città grazie ai Puc; l’insediamento di nuove aziende nel territorio grazie alla Zes e al lavoro del Comune e l’apertura di nuovi parcheggi gratuiti.

CONSIGLIO. La Presidente Recchiuti ha rendicontato sull’attività consiliare, ringraziando tutti i Consiglieri, e ha rimarcato il lavoro quotidiano svolto degli importanti organismi consultivi emanazione dell’Assise Civica: la Commissione pari opportunità; il Tavolo delle Politiche Giovanili; la Commissione Contributi; i Consigli di Quartiere. Inoltre, ha ricordato il lavoro svolto dal suo ufficio per valorizzare e celebrare le date più significative della storia nazionale e rosetana.

SICUREZZA. Sul fronte della sicurezza il Sindaco Nugnes ha ricordato l’approvazione del Progetto per la Video-Sorveglianza; il nuovo regolamento di Polizia Locale; l’istituzione della Pronta Reperibilità degli Agenti di Polizia Locale; l’istituzione del nucleo di Polizia Stradale e l’apertura del distaccamento di Polizia Locale nel Centro Città. Infine, la convenzione, dopo oltre 20 anni, con il corpo di protezione civile locale e l’aggiornamento del Piano di Emergenza di Protezione Civile Comunale.

“Raccontiamo un anno di grande impegno e, allo stesso tempo, ci proiettiamo verso il prossimo con entusiasmo – ha detto il Sindaco Mario Nugnes – Nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo dimostrato la capacità di sopperire alle emergenze ma anche di riuscire a pianificare al meglio la nostra attività per raggiungere i risultati promessi. Dei 180 obiettivi contenuti nel Dup, infatti, ben 140 si trovano nella fase dell’attuazione o sono stati portati a termine. Solo attraverso una grande squadra, e quindi con la fiducia di delegare, si raggiungono gli importanti obiettivi rendicontati oggi dagli assessori. Quello che presentiamo, quindi, è un bilancio delle attività soddisfacente, che ci fa camminare a testa alta e che ci permette di confrontarci con i cittadini rispetto ai temi e ai progetti per la nostra città”.




CONCERTO DI FINE ANNO all’Ospedale Spirito Santo

L’appuntamento è per le ore 18 di domani 30 dicembre nell’aula magna del nosocomio, in Via Fonte Romana 8  e l’ingresso è libero

Pescara, 29 dicembre 2023. La manifestazione, favorevolmente accolta dalla Direzione Strategica della ASL di Pescara, è stata organizzata dall’Associazione culturale Aurea, presieduta da Velia Petrosemolo, e dalla società Omnia Servitia che, come spiega il direttore operativo Gianluca Di Loreto, “è promotrice e main sponsor dell’evento. Omnia, partner della ASL di Pescara per quanto attiene la manutenzione degli impianti elettrici e meccanici, ha voluto regalare un momento di intrattenimento, sia al personale sanitario che ai degenti, che potranno godere di un’ora di cultura, spensieratezza e bellezza”.

Sul palco, l’Aurea Chamber Orchestra, una formazione da camera fondata nel 2023 ad Ortona (CH). Un gruppo che consta di 13 archi e secondo necessità di repertorio può estendersi nel numero e prevedere la presenza di strumenti a fiato.

Aurea Chamber Orchestra, nel rispetto del territorio, vede, tra i suoi componenti, musicisti di provenienza prevalentemente abruzzese, qualificati, esperti ed inseriti, a pieno titolo, nel panorama musicale nazionale ed internazionale.  “La letteratura di riferimento della formazione – fa presente Petrosemolo – è, senza dubbio, quella che va dal primo al tardo Romanticismo, con particolare attenzione ai compositori minori e non disdegnando, comunque, il repertorio classico e quello barocco”. 

La direzione dell’Orchestra è affidata al Maestro Giuseppe Piccinino, di Ortona, strumentista e compositore che, oltre a rappresentare un riferimento di sopraffina tecnica gestuale, è sinonimo di originalità di concertazione, nonché di approfondita conoscenza dei repertori.  Ha diretto numerosissime orchestre in Italia e all’estero, ha registrato per la Rai, per il primo canale nazionale della televisione moldava e per Radio Vaticana.  Violino solista del gruppo è la bielorussa Svetly Zenevich, che da anni risiede ad Ortona e che ha lavorato in diversi Paesi, tra cui Bielorussia, Ucraina, Lituania, Polonia, Lussemburgo, Francia, Germania, Spagna e Italia.

Per l’occasione saranno eseguite musiche di Edvard Grieg, Felix Mendelssohn, Béla Bartók, Antonín Dvořák e John Rutter.

Il Direttore Generale della Asl di Pescara Vero Michitelli afferma: “Sono lieto di accogliere quest’evento nel nostro Ospedale. La musica nei luoghi di cura è molto importante, in quanto può apportare numerosi benefici sia ai pazienti che agli operatori sanitari. È un’occasione unica per ringraziare con la musica il lavoro dei nostri operatori, per salutare l’anno che sta per finire, nonché per offrire un’esperienza di distensione e condivisione.”




IL NUOVO ANNO INIZIA nella Gewandhaus di Lipsia

Con la  Leipziger Symphony Orchester

Lipsia, 29 dicembre 2023. Quattro i concerti in cartellone dal 30 dicembre al 1° gennaio. In programma il Concerto per Violino e orchestra, affidato alla violinista Abigeila Voshtina e la Sinfonia n.4 “Italiana” di Felix Mendelssohnn due ouverture, Mozart Nozze di Figaro e Strauss jr., Die Fledermaus, intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni e la Radetzky March di J.Strauss

Il 2024 a Lipsia nella bacchetta di Jacopo Sipari

Quattro concerti per il direttore abruzzese, docente di esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio di Musica di Salerno, che chiude e aprirà il nuovo anno insieme alla violinista Abigeila Voshtina alla Gewandhaus di Lipsia alla testa della Leipziger Symphony Orchester In programma Mendelssohn, Mozart, Mascagni e Strauss padre e figlio

La responsabilità di duecentottanta anni di storia e tradizione nella punta della bacchetta del Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, Docente di esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno, il quale chiuderà il suo 2023 e darà inizio al suo new deal e al nostro 2024 dal podio della Gewandhaus di Lipsia, alla testa della Leipziger Symphony Orchester. Poche altre istituzioni sono state così partecipi dello sviluppo della tradizione musicale sinfonica: nella Gewandhaus furono eseguite tutte le Sinfonie di Beethoven ancora ai tempi in cui visse il compositore; tra queste mura la prima esecuzione mondiale del ciclo sinfonico di Bruckner e di Sˇostakovicˇ negli anni Settanta del ventesimo secolo. Alcuni dei più celebri maestri direttori sono stati Felix Mendelssohn-Bartholdy, Arthur Nikisch, Wilhelm Furtwängler, Bruno Walter; Kurt Masur e Herbert Blomstedt questi ultimi oggi bacchette onorarie in Gewandhaus.

“Sono profondamente commosso per questo incredibile appuntamento – ha dichiarato il Maestro Jacopo Sipari appena avuto notizia dell’annuncio ufficiale – che mi emoziona fortemente. Dirigere in una delle sale più prestigiose del mondo è una esperienza unica che sono felicissimo di condividere con la grande violinista e amica Abigeila Voshtina”. Quattro i concerti in programma nella Mendelssohn Saal, la pomeridiana del 30 dicembre alle ore 18, doppio SilvesterKonzert  fissato per il 31 Dicembre alle 17:30 e alle 20 e il 1° gennaio il tradizionale Neujahrskonzert alle 16.

S’inizierà con la scintillante ouverture del Die Fledermaus, un pot-pourri dei temi dell’operetta di Johann Strauss jr. dal valzer alla polka, al grande solo dell’oboe, fra loro collegati da qualche battuta in La, che entra nell’ascoltatore per scuotergli nel profondo le due metà che compongono l’uomo, ragione e sentimento, regole e trasgressioni, col suo celebre valzer Du und Du. Un concerto fuori dal tempo,  l’op.64 in mi minore, quello che andrà ad eseguire la violinista Abigeila Voshtina, nella sala dedicata a Felix Mendelssohn-Bartholdy, il quale lo compose nell’estate del 1844, in Bad Soden, pressato da una parte dalla baronessa Bunsen, per una versione musicale, mai realizzata, dell’Orestea di Eschilo; la Coventry & Hollier, che sollecitava una revisione delle opere per organo di Bach, alcuni concerti al festival di Zweibrücken, dove Mendelssohn era direttore per il Paulus e Die erste Walpurgisnacht. E poi c’erano gli impegni organizzativi che giungevano proprio dal Gewandhaus e dal neonato Conservatorio di Lipsia. La sua vacanza fu proprio la composizione di questo Concerto per violino, destinato a conquistare il pubblico fin dalla prima esecuzione, avvenuta il 13 marzo 1845 al Gewandhaus di Lipsia, con Ferdinand David solista e il danese Niels Gade sul podio.

Il contatto con la dimensione temporale si fa labile fin dalle prime battute di questo concerto: uno sfuggente gesto d’accompagnamento da parte dell’orchestra, e poi via, subito l’intervento del violino. La scelta di eliminare il tradizionale schema della doppia esposizione non era affatto sconvolgente. Ciò che lascia a bocca aperta è la sensazione che la composizione sia già cominciata qualche istante prima, in un luogo temporale che sfugge al tempo; proprio come accade spesso nelle composizioni di Schumann, si comincia la lettura di un libro lasciato aperto da un’altra mano. E qualcosa di simile avviene anche con l’altra grande innovazione dell’Allegro molto appassionato: l’inserimento della cadenza al centro del movimento, invece che nella coda. Anche in questo caso l’ascoltatore ha la sensazione di perdere l’orientamento, ma l’anticipazione smentisce il tradizionale scollamento della pagina solistica, per favorire un’integrazione molto più intima con il tessuto formale del brano. Una nota tenuta del fagotto introduce il successivo Andante; ma su tutto il brano aleggia un misterioso senso di emanazione, probabilmente dato dall’anticipazione del secondo tema dell’Allegro molto appassionato, quando il clima si fa improvvisamente bucolico.

È quello squarcio en plein air ad allungare la sua ombra sull’Andante, la pagina in cui ogni battito sembra annullarsi in un orizzonte che ha definitivamente perso contatto con la nozione di tempo. E anche il Finale è intimamente collegato al movimento precedente; il suo clima zampillante, chiaramente imparentato con le musiche di scena per Ein Sommernachtstraum di Shakespeare, è introdotto da un Allegretto non troppo che risveglia progressivamente la danza fantastica e immateriale conclusiva. Quindi il sorriso di Wolfgang Amadeus Mozart con l’ouverture delle Nozze di Figaro, il tono drammatico filtra qua e là, emoziona il frenetico, la musica trabocca limpidezza, sciorina brillìì, nella dissipazione di una giovinezza creativa, perfino snervante, in una ripetuta serie di garbetti, ritrosie, stoccate, morsetti, capricci, gridolii, tintinni e piumette. La forza vitale di cui è intrisa la partitura è evidente, ma rivela anche altro: brevi fanfare, improvvisi scoppi di suono, crescendo che si collocano già vicini agli esempi rossiniani, repentini cambi di orchestrazione e di colore, uno spirito cavalleresco che anticipa anche la licenziosità dell’Allegro dell’ouverture al Don Giovanni.

A seguire, la Sinfonia n. 4 in La Maggiore op.90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, “Italiana”, opera definita dallo stesso autore come “il lavoro più gaio che io abbia mai composto”. Frutto delle impressioni avute da Mendelssohn nel corso del viaggio in Italia del 1831, la sinfonia è un “guizzo scintillante di luce mediterranea”, quanto mai desiderato e appropriato a descrivere in musica l’Italia più bella, di ieri e di oggi. Il piglio brillante e l’animata eccitazione del primo tempo non intaccano la raffinata costruzione di una forma-sonata specialmente ricca di proposte e di sfumature, e lavorata con profonda attenzione anche dal punto di vista contrappuntistico. Il secondo tempo è costruito su un canto di processione, passaggio quasi obbligato nelle escursioni musicali italiane dei romantici, col suo carattere vagamente popolaresco, con certi suoi andamenti di danza, col suo sapore, talvolta, modale. Scorrevole e melodico risulta anche il terzo tempo “Con moto moderato”, che acquista vaghezza dall’indecisione intrinseca del modulo metrico utilizzato, ben definito e tuttavia oscillante fra il minuetto, lo scherzo e persine il valzer. Il Saltarello rende un omaggio conclusivo, fresco e scintillante, al mito di una latinità solare, orgiastica, impetuosa. L’Italia sarà rappresentata da Pietro Mascagni e dall’intermezzo della Cavalleria Rusticana, pagina dal grande afflato lirico, scritto come un’aria strumentale ricreante l’assolato ambiente siciliano, prorompente in una grande, passionale melodia. Finale con la famigerata  Radetzky March, scritta da Johann Strauss prima di uscire dalla Gewandhaus per continuare a vivere  “la notte (che) abbella e il riso,/ in questo paradiso/ne scopra il nuovo dì”.

Jacopo Sipari di Pescasseroli

Laureatosi con Marco Angius con il massimo dei voti e lode in direzione d’orchestra, composizione e direzione di coro presso il conservatorio di Trieste, diplomato anche in canto lirico presso il conservatorio dell’Aquila, a cui accoppia saperi classici, essendo avvocato della Sacra Rota, con un dottorato in diritto penale e uno in lingua latina medievale e comunica in quattro lingue. E’ attualmente direttore artistico del Teatro dell’Opera e del Balletto di Tirana, del Festival di Tagliacozzo, direttore principale del Teatro dell’opera di Varna, direttore musicale di Sacrum Festival e da settembre sarà anche direttore musicale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.

Abigeila Voshtina

Dopo gli studi al Liceo “Jordan Misja” si diploma in violino al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.

Studia contemporaneamente alla “Chigiana” e Scuola di Musica di Fiesole, ottenendo il Diploma ad Honorem e Merito. Dopo un’intensa carriera come violinista nei più famosi teatri italiani, con i migliori direttori d’orchestra del mondo come Chailly, Maazel, Rostropovich, Gatti, Temirkanov, Dutoit, Masur, torna in Albania come Direttore Artistico del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto dal 2013 al 2021.

Registra per le case discografiche più famose del mondo, come Decca, Deutsche Grammaphon, Tactus.

Nel maggio 2020 le è stato conferito il titolo di Cavaliere della “Stella d’ Italia”. Dal 1 lulgio 2022 ha  assunto l’incarico di Sovrintendente del Teatro Nazionale dell’Opera di Tirana




NASCE CONFARTIGIANATO TURISMO DI PESCARA

Aperto a tutte le realtà economiche del settore, per dare una forte spinta all’economia del territorio

Pescara, 29 dicembre 2023. Nasce Confartigianato Turismo di Pescara, nel segno di un’attenzione costante per un comparto economico che, in questa fase, rappresenta il vero possibile punto di svolta per rilanciare il territorio.

Alla presidenza è stato eletto Italo Di Giovanni, 45 anni, pescarese, che quindici anni fa ha aperto in città il primo boutique hotel di Pescara, la Gardenia in via Vasco de Gama, oggi “Villa Alba”. Le tante esperienze vissute all’estero, dal Brasile, alla Finlandia, alla Norvegia e al Messico, hanno arricchito la sua già importante capacità di iniziativa nel settore della promozione turistica.

La sua vice è Raffaella Pierangelo, 50 anni, di Montesilvano, laureata in scienze politiche, con un master in diplomacy. Dopo aver lavorato nell’azienda di famiglia nel settore della logistica e dei trasporti ha deciso di seguire la passione ed ha aperto Tagliave’, una struttura ricettiva,  scommettendo su un turismo basato sulla riscoperta del territorio. Consigliere è Lorenzo Iulianetti, nato a Pescara nel 1981, laureato in Economia del Turismo. A 18 anni è titolare del lido La Prora di Pescara, a 31 anni dell’ albergo Halanus in Alanno . Ha accumulato esperienza nel campo turistico anche da formatore e da consulente ed è presidente di Confartigianato Imprese demaniali di Pescara e Abruzzo. Tra i suoi progetti quello di realizzare un network di aziende abruzzesi per sviluppare il territorio mostrarlo ad un turismo fatto di esperienze autentiche e prodotti autoctoni.

Confartigianato Turismo nasce proprio per mettere insieme tutte le energie del settore, dagli albergatori, ai titolari di b&b, agli affittacamere, ai balneari, ai titolari di bar, locali ed esercizi di ristorazione, in modo da fare sistema sia nella programmazione di eventi che nell’offerta alle persone.

“E’ in fase di completamento – afferma il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale – la redazione di un ‘Manifesto del Turismo’ che consegneremo ai candidati alle elezioni regionali e amministrative. E’ arrivato il momento di fare scelte importanti per il territorio sia per quanto riguarda strutture e infrastrutture che per il lavoro di promozione in Italia e all’estero. Alla base deve esserci la consapevolezza di un’offerta attrattiva per chi sceglie di trascorrere le sue vacanze in provincia di Pescara, un’offerta che punti sulla qualità degli eventi, della proposta artistica e culturale e più in generale dell’intrattenimento. Noi siamo pronti a mettere a disposizione tutte le nostre professionalità in modo da arrivare ad una pianificazione completa su cui costruire una nuova economia del territorio”.

Nella foto allegata, nell’ordine: Raffaella Pierangelo, Italo Di Giovanni e Lorenzo Iulianetti




GIORNO TRISTE PER ROSETO E L’ABRUZZO

La Regione Abruzzo ha perpetrato un atto scellerato, tagliando drasticamente la Riserva Borsacchio. I ricchi prevalgono su poveri e natura e gettano nel caos un territorio che dopo 20 anni stava per attivarsi.

Roseto degli Abruzzi, 29 dicembre 2023. Con un emendamento notturno, i primi firmatari Di Matteo e Febbo hanno escluso l’intero tratto collinare, riducendo la riserva da 1100 ettari a soli circa 25 ettari lungo la spiaggia fino alla ciclabile.

Questa decisione ha conseguenze gravi e immediate. Il Piano di Assetto della Natura (PAN), preparato con dedizione e impegno per oltre vent’anni, è ora da rifare completamente. Dopo una lunga attesa, il PAN era finalmente pronto, e secondo voci di corridoio, avrebbe dovuto essere approvato entro gennaio 2024. Vent’anni di lavoro e un investimento di 250.000 euro per il primo PAN, oltre a circa 50.000 euro per il secondo, sono andati in fumo. Il lavoro da rifare è enorme, e chi ne soffrirà di più sono gli agricoltori, che perderanno la possibilità di gestire i fondi a sostegno delle aree delle riserve.

La decisione avrà anche ripercussioni sulla creazione di lavoro sostenibile. I poveri agricoltori che aspettavano fondi regionali ed europei per ristrutturare casolari a fini turistici e generare occupazione sostenibile vedono ora svanire le loro speranze. Perdiamo non solo occupazione futura, ma anche milioni di euro di finanziamenti europei per le attività sostenibili nelle riserve, coinvolgendo agricoltori e allevatori.

Mentre alcuni potrebbero trarne vantaggio, come gli investitori edili interessati a costruire palazzine, la vera perdita sarà per la natura e il futuro della nostra città. In un’epoca in cui il mondo si muove verso la sostenibilità, Roseto perde la sua attrattività per il futuro.

Noi, cittadini responsabili, non accettiamo passivamente questa decisione. Stiamo esaminando attentamente la situazione e prenderemo azioni concrete. Annunciamo che organizzeremo una grande manifestazione a breve, invitando tutti i cittadini e le associazioni interessate. I nostri legali stanno esaminando tutte le carte pertinenti, poiché crediamo che questa decisione debba essere contestata con forza.

È inaccettabile che il Comune non sia stato nemmeno consultato su questa drastica decisione. Vent’anni di lotta per attivare la Riserva sono stati vanificati da un atto impulsivo che non tiene conto delle esigenze della comunità e del territorio. Presto, capiremo i motivi dietro questa scelta e individueremo coloro che ne sono i mandanti.

Invitiamo la comunità a unirsi a noi nella protesta. La nostra voce unita sarà forte e chiara: la Riserva Borsacchio deve essere preservata e gestita in modo sostenibile per il bene di tutti.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio – Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




ACQUISTI A KM0

Diamo vita al nostro quartiere

Pescara, 29 dicembre 2023. “Sono stati davvero numerosi gli esercizi commerciali e bar che hanno aderito all’iniziativa per sensibilizzare gli acquisti a km0.

Una parte di Pescara ha riscoperto la bellezza e l’autenticità della bottega, almeno per il periodo natalizio: da viale Kennedy a piazza San Francesco, da via Milite Ignoto, a viale Muzii, potete trovare affissa in vetrina una locandina che ho ideato per i miei colleghi.

Comprare sotto casa significa acquistare prodotti di prima scelta, sostenere l’ambiente, non subire lo stress del parcheggio, supportare i piccoli commercianti ed esercenti, vantare un’originale confezione regalo (non sempre possibile nei centri commerciali), avere un sorriso solo per te, essere accolti nel negozio e sperimentare la gioia di sentirsi chiamare per nome.

Tutto questo perché anche quando si fa un acquisto si è persone, non un numero: ed ecco che proprio in questi momenti è possibile riscoprire una socialità che sembra venire meno quando si tratta di fare compere

Acquistare sotto casa, significa anche liberarsi dalla fretta del ‘last minute’ e regalarsi una passeggiata, un momento tutto per sé, senza dimenticare che dietro quelle attività ci sono tante famiglie oltre ad una cura speciale nei confronti del cliente.

Grazie a tutti i commercianti che hanno aderito, ma grazie soprattutto a tutti coloro che hanno deciso di dare nuova vita alla bottega sotto casa“.

Carola Profeta, Responsabile Caf Patronato viale Kennedy  Pescara




AL VIA IL GIRONE DI RITORNO

La Sieco viaggia verso Siena

Ortona, 29 dicembre 2023. La fine ed il principio che si incontrano. L’ultima gara dell’anno coincide con la prima gara di ritorno e così, la Sieco Service Impavida Ortona è pronta a ricambiare la visita alla Emma Villas Siena.

Ad inizio stagione si era paventato un campionato di altissimo livello ma anche di grande difficoltà. In effetti così è stato, anche se c’è il rimpianto per qualche occasione non colta dai ragazzi di Coach Nunzio Lanci durante questa prima fase del cammino. Una di queste è stata proprio la sconfitta al tie-break nel giorno di Santo Stefano contro Castellana Grotte, una delle dirette rivali alla salvezza. Tuttavia, il gap con le altre si è ridotto, sebbene di un solo punto.

«Ci lasciamo alle spalle un girone di andata stregato», dice Coach Lanci. «Non abbiamo praticamente mai avuto la possibilità di schierare una formazione al cento per cento perché anche con tutti gli effettivi in campo, questi non hanno mai avuto tempo e modo di allenarsi come Dio comanda. Non possiamo però nasconderci dietro un dito. Se saremo stati più concentrati in qualche occasione, ora avremo di certo qualche punto in più, ma una serie così lunga di infortuni avrebbe appiattito il morale di chiunque. Il girone di ritorno deve essere per noi un nuovo inizio, un nuovo campionato. Ripartire contro Siena non sarà di certo semplice ma è in gare come questa che sarebbe importante fare punti»

All’andata gli ospiti si imposero per tre set a zero ma con la Sieco brava a giocarsela in tutti i set con i toscani. Tra gli ortonesi, buone le prove del capitano Leo Marshall (17 punti) e del libero Benedicenti (71% di positività).

Il fischio di inizio è previsto alle ore 20.30 di sabato 30 dicembre e la gara sarà diretta dagli arbitri Signor Cavicchi Simone (La Spezia) e Signora Cruccolini Beatrice (Perugia). Sarà possibile seguire la diretta streaming sul sito VolleyballWorld TV.