IN PERICOLO IL FUTURO: si ripristini la Riserva del Borsacchio

Giovani Democratici rispondono all’appello delle Guide del Borsacchio

Pescara, 6 gennaio 2024. “Durante la notte della sessione di bilancio il Consiglio regionale ha approvato un emendamento che porta la riserva del Borsacchio, a Roseto, da un’estensione di 1100 ettari a 25 ettari, confinandola solamente al tratto costiero, fino alla ferrovia.

I consiglieri Di Matteo e Febbo, avallati poi da Lega e Fratelli d’Italia, hanno presentato l’emendamento alle 3.00 di notte, al momento della votazione, senza neanche dare il tempo ai consiglieri di minoranza di poterlo almeno leggere”. Ricordano i Giovani Democratici Saverio Gileno, segretario regionale, e Christian Valvano, responsabile Ambiente e Transizione Ecologica

“Un atto meschino che si pone in piena sintonia con la qualità dell’operato di questa amministrazione di centrodestra. Ad alimentare ancora di più la bassezza di questa azione, c’è anche il fatto che nemmeno la stessa amministrazione rosetana e i suoi cittadini ne fossero stati minimamente informati”. Prosegue la nota dei Giovani Dem

“Come Giovani Democratici Abruzzo ci uniamo alla voce delle cittadine e dei cittadini di Roseto e aderiamo all’appello delle Guide del Borsacchio, associazione di volontariato che in tutti questi anni ha organizzato iniziative nella riserva, ed esigiamo che si conoscano le vere ragioni dietro questo atto, insieme ovviamente alla completa reintegrazione del perimetro della Riserva. È un attacco al futuro, alla tutela della biodiversità ed alle bellezze del nostro Abruzzo”.

“Con questa occasione – conclude la nota – chiediamo a gran voce, insieme al candidato presidente Luciano D’Amico,  un cambio di passo per le politiche ambientali regionali, vogliamo anche l’attuazione della legge 93/2001, che istituiva 22 anni fa il Parco Nazionale della Costa Teatina, ma di fatto mai entrata in vigore. Quello che si spera è che la prossima amministrazione regionale possa essere finalmente più verde”.




TUA SELEZIONA GRATIS DIPENDENTI PER LE SOCIETÀ PRIVATE

L’ultima trovata della società di trasporto della giunta Marsilio

Pescara, 6 gennaio 2024. L’azienda regionale rivolgendosi ai vincitori del concorso del 2022 e che attendono ancora invano di essere assunti, propone di contattare un’azienda di Frosinone che offrirebbe un contratto a tempo determinato con salario di 1800 euro al mese e alloggio gratuito 

Una “vision aziendale” rappresenta ciò che guida l’attività imprenditoriale, ovvero l’ambizione alla base e la direzione che una singola azienda vuole intraprendere. La scarsa visione aziendale si manifesta quando non si ha una chiara direzione strategica o una visione a lungo termine.

Ancora una volta la TUA si dimostra disinteressata alle problematiche di casa propria e poco proiettata al futuro, a cosa vuole diventare e ai suoi obiettivi a medio e lungo termine. Infatti, nonostante da anni l’azienda viva una atavica carenza di autisti di autobus alla quale, ad oggi, non ha ancora posto riparo, in questi giorni tira fuori dal cilindro un avviso alle maestranze che ha del surreale.

1800 EURO AL MESE E ALLOGGIO GRATUITO. DALLA TUA L’INVITO A RIVOLGERSI ALTROVE – A firma del direttore generale, è stato pubblicato un avviso interno, di seguito riportato, indirizzato espressamente a coloro che hanno superato il concorso pubblico (indetto nel 2022, a proprie spese, dall’azienda regionale di trasporto proprio per sopperire alle carenze di cui sopra) invitandoli a rivolgersi ad un’azienda privata concorrente del frusinate la quale, a fronte di un’assunzione fuori regione e, nello specifico nel padovano, garantirebbe da subito ai neo assunti un contratto a tempo determinato con un salario netto di 1800 euro/mese in aggiunta all’alloggio gratuito per tutta la durata del rapporto di lavoro.

DALL’AZIENDA REGIONALE SOLO INDIFFERENZA E DISPREZZO – Ora, nel rammentare al Direttore Generale della Tua Maxmilian Di Pasquale, in qualità peraltro di componente dell’Organo Esecutivo Nazionale di Asstra (Associazione datoriale delle imprese pubbliche di trasporto) che l’azienda privata da lui pubblicizzata offrirebbe ai neo assunti un inquadramento contrattuale che costituisce un’aperta violazione di quanto stabilito dal vigente Contratto Nazionale di Lavoro, non possiamo fare a meno di constatare quella sensazione di indifferenza al limite del disprezzo che l’azienda pubblica regionale sta palesemente mostrando sia nei confronti di coloro che con tanti sacrifici si sono sobbarcati oneri importanti per acquisire le speciali patenti di guida necessarie a partecipare nel 2022 al concorso pubblico,  ma anche nei confronti degli attuali dipendenti di TUA che sono costretti a turni massacranti proprio a causa di una cronica carenza di personale addetto alla guida.

Si aggiunga a ciò le continue soppressioni di interi turni di servizio che creano notevoli disagi ai cittadini abruzzesi e che gli uffici competenti della direzione trasporti della regione non rilevano affatto o sono distratti.

SALARI FLUTTUANTI E GABBIE SALARIALI – E poi volendo entrare nel merito, ci limitiamo purtroppo a rimarcare al surreale “promotore di posti di lavoro” che un neo-autista della TUA, se assunto a tempo pieno, percepisce poco più di 1300/mese e che i 1800/mese netti garantiti dall’azienda del frusinate per assicurare il trasporto pubblico nel padovano, non vengono percepiti dagli autisti della TUA nemmeno dopo venti anni di lavoro se non con una mole considerevole di prestazioni straordinarie.

Quanto esposto si somma già alla vertenza in essere dei sindacati afferente i sub affidamenti, altra scempiaggine decisa dallo stesso vertice aziendale e da altre decisioni unilaterali che vedono depauperare piuttosto che crescere l’asset aziendale.

Letto l’avviso, le scriventi Segreterie Regionali oltre che ad affermare che non è più possibile assistere ad azioni scellerate mirate all’indebolimento se non al disfacimento del potenziale umano e delle risorse del settore trasporti personale e merci della regione Abruzzo si chiedono: “Qual è l’interesse aziendale? Che vision guida un’azienda che manda fuori i propri candidati?”.

L’unica parola in grado di sostituire l’aggettivo “incapaci” per descrivere quanto accade è proprio la parola: SURREALE.

Aurelio Di Eugenio, FILT-CGIL                           

Andrea Mascitti, FIT-CISL                                   

Vincenzo Marcotullio, UILTRASPORTI                                        

Luciano Lizzi, FAISA-CISAL




ATTIVITÀ IN NATURA, CORSI DI FORMAZIONE ed escursioni inclusive

L’associazione Parks Trail “La Brigantessa” ai nastri di partenza

Sante Marie, 6 gennaio 2024. La natura accessibile a tutti e in modo responsabile. È stata presentata ieri mattina la nuova associazione “Parks trail La Brigantessa” i cui campi di azione per questo primo anno di attività saranno il Cammino, del Nordic Walking e del Trail Running. Si tratta di tre attività sportive in forte crescita e che hanno come comune denominatore la natura e il benessere fisico di chi li pratica. Il presidente Aurelio Michelangeli ha ribadito che “si tratta di una realtà che va a operare nel mondo del turismo sportivo. Abbiamo voluto dargli vita a Sante Marie perché lì, anni fa, nacque la mezza maratona di Corradino, uno dei primi eventi sportivi del territorio. In paese ci sono una serie di attività da svolgere, oltre alle camminate, e di conseguenza il ventaglio dell’offerta si amplia ulteriormente”.

Non solo camminate ed escursioni ma anche formazione per dare a tutti la possibilità di andare in una riserva o in un bosco in modo consapevole. “Ci saranno corsi e appuntamenti che riguardano la formazione per dare a tutti la possibilità di sapere come affrontare le varie situazioni in mezzo alla natura”, ha continuato il presidente, “lo sport quindi si lega anche allo sviluppo turistico e alle attività consapevoli perché per noi è importante dare un segnale nel territorio”.

Le attività di Parks Trail La Brigantessa sono finalizzate a diventare un attrattore turistico che partendo dagli eventi, genereranno un processo virtuoso che creerà un’economia intorno agli Sports OutDoor. Soddisfatto il primo cittadino di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, per il quale “avere un’associazione come questa che opera nel nostro territorio comunale è già una vittoria perché siamo riusciti a far crescere la nostra idea di Comune OutDoor e a tradurla in varie attività. Siamo testimoni di un’iniziativa di successo come quella del Cammino dei Briganti che continua a crescere di anno in anno, ora cerchiamo di allargare ulteriormente l’offerta e di dare la possibilità a professionisti del settore di operare nel nostro territorio per farlo conoscere ancora meglio e di più agli appassionati di natura e non solo”.

Il programma delle attività per il 2024 è già molto ricco e variegato. Ci saranno eventi rivolti a tutti e soprattutto accessibili a tutti. “Quello che ci preme sottolineare è che le nostre attività saranno inclusive”, ha spiegato Luciana Orlandini, responsabile della riserva naturale Grotte di Luppa e membro dell’associazione, “strutture e sentieri saranno attrezzati per dare la possibilità anche a persone con disabilità di venire a Sante Marie, soggiornare e partecipare agli appuntamenti dell’associazione”.

PROGRAMMA ATTIVITÀ 2024

– Cammino

Utilizzando i percorsi già mappati e segnalati del territorio di Sante Marie l’associazione organizzerà un programma di sei appuntamenti di cammino, intitolato “I viaggi della Brigantessa” che si terranno nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre, rivolto a camminatori e camminatrici del territorio marsicano e abruzzese in general.

I sentieri interessati saranno:

Sentiero delle Fornaci

Sentiero di San Quirico

Sentiero della Riserva di Luppa

Cammino di Corradino di Svevia

Sentiero Donna + Grande Panchina

Sentiero degli Equi

Camminare in natura e rilassamento

Da una collaborazione con la psicologa, psicoterapeuta Dott.ssa Paola Compagno, abbiamo programmato nell’ambito dei Viaggi della Brigantessa anche un miniciclo di incontri teorico/pratici di cammino in natura legati al benessere psico-fisico della persona.

FORMAZIONE

– Nordic Walking

In questo ambito, abbiamo programmato di attivare nei mesi di aprile e giugno due corsi base di avviamento al Nordic Walking che saranno tenuti dai nostri Istruttori certificati. Post corsi saranno attivate una serie di camminate Nordic Walking per acquisire meglio la tecnica e avere più benefici a  livello fisico.

– Trail Running

Questa specialità della corsa, che sta riscuotendo sempre più successo tra i giovani e i meno giovani può trovare nel territorio di Sante Marie con i suoi sentieri di tutti i gradi di difficoltà un ottimo luogo, ove praticarla in tutti i periodi dell’anno, sia da principianti che da esperti praticanti. Proprio su questi presupposti, come associazione abbiamo programmato per il mese di luglio, un Corso di avviamento al Trail Running rivolto a quelle persone che vogliono avvicinarsi a questo fantastico sport in modo consapevole e sicuro.

– Evento Trail Running

In questo settore Sante Marie è stato uno dei primi comuni d’Abruzzo a ospitare una gara di trail running, era il 2002, Mezza Maratona Trail sul sentiero di Corradino di Svevia.

Questa tradizione va assolutamente ripresa e arricchita e in tal senso come associazione abbiamo programmato per il 16 giugno una gara Trail denominata “Gran Trail della Brigantessa” (sul sentiero Corradino) con due diverse distanze, 31 e 12 KM.

La manifestazione è già inserita nel calendario Trail Nazionale della UISP e nel circuito Corrimarsica UISP 2024.

– Evento di Cammino

Visto il successo del Cammino dei Briganti e delle Camminate domenicali legate ai percorsi della Brigantessa abbiamo programmato per il 29 settembre 2024 mese di settembre l’evento di cammino Sentiero Corradino di Svevia da inserire nel Circuito degli eventi di cammino che si sta costituendo con altre regioni. precisamente, Toscana (La Scarpinata) 19 maggio a San Quirico d’Orcia (SI), (Olio Trekking) 1° novembre a Trevi (PG)

CENTRO ATTIVITÀ OUTDOOR

È nostra intenzione con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Sante Marie creare due infrastrutture naturali per la pratica del Nordic Walking e del Trail Running.

PARCO NORDIC WALKING

Sui percorsi esistenti, già segnalati e con differenti difficoltà, potrebbe essere definito e istituito il primo Parco Nordic Walking della Marsica formato da 5 circuiti per la pratica e un Circuito Scuola per la formazione.

I percorsi saranno progettati per dare agli appassionati di questa disciplina varie soluzioni, capaci di soddisfare le più svariate esigenze: percorsi facili, percorsi meno facili e percorsi impegnativi.

PARCO TRAIL RUNNING

Come nel settore Nordic Walking, è nei nostri piani , la realizzazione del primo Parco Trail Running  in  Abruzzo, formato da 8 percorsi di diverse lunghezze e diverse difficoltà. I percorsi, per la maggior parte ricalcheranno quelli già esistenti, ma verranno segnalati con una apposita segnaletica e toccheranno le varie frazioni del Comune di Sante Marie. Il Parco Trail Running, oltre a rappresentare un luogo ideale per allenamenti può essere utilizzato per realizzare corsi di trail running per principianti, ma anche punto di riferimento per negozi specializzati e aziende del settore , per testare materiali e organizzare raduni per clienti e team.




LA POTENZA DELLA GRANDE POLITICA: UN LIBRO

di Guido Puccio

PoliticaInsieme.com, 6 gennaio 2024. Ecco un prezioso lavoro di Giuliano Amato (C’era una volta Cavour, il Mulino 2023) che ricerca ed evidenzia nei discorsi parlamentari di Camillo Benso di Cavour i contenuti della grande politica, un’arte essenziale da eseguire con passione.

Costruire una maggioranza parlamentare, abbandonando le posizioni più retrive della destra storica conservatrice e accogliendo quanto di valido e possibile c’è nelle idee liberali. Progettare soluzioni passo dopo passo, su disegni che si completano nel farsi, lasciando perdere le polemiche inutili.

Saper scegliere gli argomenti per affrontare i negoziati di scambio, per ottenere consensi e se necessario anche dissensi. Sono questi alcuni segmenti che distinguono la grande politica di Cavour che ha mantenuto immutati i suoi tratti iniziali sostiene Amato, nonostante i cambiamenti che la storia ci racconta.

L’autorevole autore, dopo una succosa introduzione, ha scelto dieci discorsi parlamentari di Cavour sia nelle vesti di ministro che di presidente del consiglio e ad ognuno ha anteposto alcune brevi considerazioni sull’argomento e sul contesto nel quale si svolgeva il confronto politico, per individuare quanto di passione, intelligenza, ricchezza di informazioni, e se necessario anche capacità di polemica sottendono ogni intervento.

Sono in particolare quattro i discorsi di più rilevante interesse che esprimono l’esuberante abilità di Cavour.

Il primo, da ministro della marina, agricoltura e commercio, quando Cavour interviene in favore della tassa sulle successioni e respinge l’accusa che il tributo offenda il diritto di proprietà. Anzi, ricorda che la proprietà ha diritti sacrosanti come pure sacrosanti sono i doveri per i quali viene in primo luogo quello di concorrere ai bisogni dello Stato.

Poco dopo interviene in difesa della riduzione dei dazi doganali, con un discorso ricchissimo di informazioni su prezzi e costi dei beni manufatti e venduti, sul grano, sul cotone e altro, concludendo con la convinzione che il più potente alleato della scuola socialistica (…) è dottrina protezionista.

Il capolavoro diplomatico della partecipazione dell’Italia nella guerra di Crimea con Francia, Inghilterra e Turchia, contro la Russia imperiale trova riscontro in un lungo intervento alla Camera dove Cavour difende gli accordi già presi con gli alleati e che il Parlamento deve ratificare. C’è un passaggio in questo discorso che vale curiosamente anche per oggi: “se la presente guerra avesse esito positivo per la Russia, questa acquisterebbe un predominio assoluto sul Mediterraneo ed una preponderanza irresistibile in Europa.”

Anche l’annessione alla Francia della Savoia e di Nizza è spiegata con dovizia di dati storici ed economici che fanno ritenere naturale l’appartenenza di queste terre al paese d’oltralpe per non dire degli interventi sull’annessione delle province dell’Italia centrale e meridionale, della disciplina sulla libertà di stampa e intorno alla questione di Roma.

Leggere questi discorsi e confrontare quella capacità, energia ed efficacia del grande statista con le vicende dei nostri giorni induce alla malinconia, per la carenza della grande politica che dura da troppo tempo; la mancanza di strategie ben definite; la grossolanità delle manovre parlamentari e l’incapacità di troppi dilettanti allo sbaraglio. Soprattutto per chi ha conosciuto il tempo e il sapiente senso dello Stato di De Gasperi (che Amato paragona a Cavour), la coerenza di Berlinguer, il rigore di La Malfa e le visioni strategiche di Moro.

Certo il mondo è cambiato, ma le regole della grande politica sono sempre le stesse. Inadeguata è solo la stragrande maggioranza dei protagonisti o presunti tali.




EPIFANIA, PERCHÉ DAI MAGI IMPARIAMO che vivere vuol dire ricercare, scrutare e gioire

Ricercare è una fatica seria e impegnativa. Non si può fingere in materia. Fingono quelli che parlano di ricerca ma hanno solo sicurezze di cui vantarsi, a iniziare dal proprio io, che gonfiano continuamente, e dal potere, che bramano e accrescono

di don Rocco D’Ambrosio.

Globlist.it, 6 gennaio 2024. Il Vangelo odierno: Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti a adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te, infatti, uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2, 1-12).

Ho un paio di cari amici in ricerca. Tante volte discutendo con loro li accomuno ai Magi, non solo perché sono saggi, ma anche perché la loro ricerca è accompagnata da tanta voglia di capire, interpretare, scrutare, trovare soluzioni. Sono un po’ come i Magi. Un po’ come i Magi lo siamo tutti, ma loro, nella loro ricerca, si distinguono. E mi insegnano tante cose.

Spesso mi pongono domande e sincerante resto ammirato dalla loro curiosità e dalla voglia di capire. A essere sincero sento che forse io ho più certezze che dubbi. E, avendo pochi dubbi, il mio mio spirito di ricerca si affievolisce. Le certezze, per dirla con il brano odierno, sarebbero tante: la sicurezza di avere una stella, di capire la sua rotta, di raggiungere Betlemme e di vedere il Bambino. Solo a elencare queste certezze, mi inizio a sentir male e un po’ mi viene da ridere di me stesso. Possiamo essere certi di tutto e sempre? Assolutamente no.

Siamo (anche) nati per vivere e dialogare con tutti, ricercare, trovare e confermare, e per ripartire nella ricerca. È il nostro essere viandanti, essere Magi continuamente. Solo così il Signore si rivela. Ha scritto Blaise Pascal: “E’ bene essere stanchi e affaticati nell’inutile ricerca del vero bene, per tendere le braccia al Liberatore”. La festa di oggi è una cosa molto seria, altro che le sciocchezze della Befana! E’ la festa della ricerca, delle mani tese verso il Liberatore.

Ricercare è una fatica seria e impegnativa. Non si può fingere in materia. Fingono quelli che parlano di ricerca ma hanno solo sicurezze di cui vantarsi, a iniziare dal propio io, che gonfiano continuamente, e dal potere, che bramano e accrescono. Erode è un perfetto esempio: “chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: “Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”. Bugie amare! La ricerca di Dio è una cosa seria ed Erode è solo uno dei tanti praticoni del potere, che farebbe di tutto per non perderlo. Non a caso ordina una strage di bambini per eliminare qualsiasi concorrente. Per questo non c’è ricerca per lui, né tantomeno meta raggiunta. Il Bambino fuggirà e lui non lo vedrà mai.

Ma ritorniamo ai Magi. La ricerca, quando autentica, porta sempre frutti: i Magi “partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima”. La loro gioia mi fa pensare a quanto ha scritto Agostino: “Perché si cerca Dio per trovarlo con maggiore dolcezza, lo si trova per cercarlo con maggiore ardore”. Forse di più e di meglio non si può dire.

Se la ricerca segna la nostra vita, ad ogni livello, dai Magi impariamo che vivere vuol dire, sempre e comunque, ricercare, scrutare e gioire.




AREA RISERVA DEL BORSACCHIO: da 1.100 a 24,7 ettari

Presso la Sala Buozzi la prima parte del Dibattito Pubblico promosso dalla nostra Associazione sulla riduzione

Giulianova, 6 gennaio 2024. L’evento si è svolto con grande partecipazione di cittadini molti dei quali avevano già richiesto di poter prendere la parola. Preziosi sono state le relazioni dell’Arch. Maria Antonietta Adorante e del Prof. Enzo Di Salvatore. Particolarmente qualificante è stata, da un punto di vista scientifico, la presenza in sala del Prof. Vincenzo Cerulli Irelli.

Come è noto, per via della ristrettezza dei tempi, dato il gran numero di interventi già prenotati, l’evento non si è potuto concludere poiché in un Dibattito Pubblico prevale il diritto di esprimersi di coloro che lo hanno chiesto.

L’evento si concluderà venerdì 12 gennaio a partire dalle ore 17:30, presso il Palazzo del Mare a Roseto degli Abruzzi.

La prenotazione degli interventi è bloccata alla data di ieri; il dibattito riprenderà tout de suite in apertura dell’appuntamento di chiusura del 12 gennaio. Tenuto conto che per questo nuovo appuntamento non sono previste relazioni introduttive, una volta chiuso il dibattito ci sarà spazio per deduzioni e chiarimenti, nonché per le conclusioni del Presidente.




PROTOCOLLO COMUNE-CASA CIRCONDARIALE

Utilizzo di detenuti in semilibertà. Sindaco, assessore Giannini e direttore Pettinelli: “saranno a servizio della città per fare un cammino di reinserimento sociale”

Chieti, 6 gennaio 2024. Continua con la firma del protocollo d’intesa fra Comune e Casa Circondariale di Chieti sui percorsi di pubblica utilità nella manutenzione e recupero del patrimonio pubblico e ambientale il cammino della rete per l’inclusione sociale delle persone con fragilità sottoposte ad esecuzione penale della città di Chieti. Oggi la firma da parte del sindaco Diego Ferrara e del direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli, in presenza della neo-assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini.

“Per la firma di questo protocollo ci riferiamo alla legge n. 354 del 1975 sul lavoro di pubblica utilità che possano essere svolti dai detenuti condannati in articolo 21 o in misura alternativa – così il sindaco Diego Ferrara – . Negli anni ci sono stati tanti protocolli fra il Ministero, la Direzione generale penale, enti locali e associazioni che operano nel terzo per il reinserimento delle persone che hanno al proprio attivo un percorso di rieducazione penale. La nostra Amministrazione ha preso seriamente in considerazione le misure consentite dalla normativa, anche perché in debito di personale e ci siamo messi a disposizione della rete per questo fine che è umano e sociale insieme. Siamo lieti che per la prima volta ciò accada e faremo di tutto per potenziare e ampliare questo tipo di azione”.

“Da quando sono a ho lavorato per prendere contatti con il territorio perché il nostro lavoro è rieducare le persone e reintegrarle nel tessuto sociale locale – così il direttore della Casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli – . Si tratta di un’attività che deve essere fatta attraverso la migliore sinergia istituzionale e il Comune ci ha supportato e siamo davvero lieti di poter iniziare concretamente questo percorso. Il protocollo sarà subito operativo, il tempo di attivare i rispettivi uffici, individuando i detenuti che rispondono ai requisiti richiesti dalla legge. L’accordo prevede la possibilità che vengano svolte mansioni tecniche o più di concetto, insieme stabiliremo settori e i soggetti, lo scopo è rispondere a un obiettivo importante anche sul fronte della sicurezza: perché queste persone, se recuperate, abbasseranno la probabilità che commettano altri reati. Il vantaggio, dunque, per chi lavora al loro recupero e per chi governa la città”.

“lavoreremo subito all’intesa perché decolli già entro febbraio – così la neo-assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini – . Sono lieta che questo protocollo sia uno dei primi atti ufficiali di cui mi occupo da assessora, perché riguarda la città e una delle sue più grandi vulnerabilità, qual è la mancanza di personale che supporti l’azione dell’Ente sulla manutenzione e sui servizi. Sulla scia del lavoro fatto, l’obiettivo è quello di prendere in carico soggetti fragili e con più problemi, una presa in carico collettiva che ha alla base la stretta collaborazione fra istituzioni e organizzazioni del territorio. Sicuramente con le affidabili forze del settore sociale e la grande determinazione della direzione della Casa circondariale, concretizzeremo il contenuto di questo protocollo e daremo concretezza alle altre attività della rete”.




LA BEFANA CHE VIENE DAL FIUME

Sabato 6 gennaio 2024 – ore 15:30

Pescara, 6 gennaio 2024. La nostra associazione, in collaborazione con il Comune di Pescara, Assessore Mare e Fiume Nicoletta Di Nisio e l’associazione A.MA.R.E., Associazione Malattie Rare Ematologiche, organizza per la 1^ volta in Abruzzo La Befana Che Viene Dal Fiume, un evento unico nel suo genere in un corollario suggestivo svolto all’interno del porto canale di Pescara.

La befana, al comando di una barca a remi, navigherà dalla foce del fiume Pescara verso il Circolo Nautico Nautica Gabbiano, sito in via Aterno n.1 e più esattamente sulla banchina sud nelle vicinanze delle Torri Camuzzi.

La manifestazione è programmata per sabato 6 gennaio con partenza dalla foce del fiume Pescara e con arrivo presso la Nautica Gabbiano alle ore 15:30 circa.

La barca sarà addobbata con luci colorate e trasmetterà musiche natalizie. Una volta giunti in banchina la befana consegnerà caramelle e cioccolate ad ogni bambino.




NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo

Domenica 14 gennaio: Enzo Decaro  sul palco del Teatro Talia per la stagione di prosa, cinema e musica 2023/2024

Tagliacozzo, 6 gennaio 2024. Domenica 14 gennaio alle ore 18:00  il Teatro Talia, dopo Leo Gullotta, ospiterà un altro grande nome del panorama teatrale e cinematografico nazionale come quello di Enzo Decaro nello spettacolo Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo, una produzione I Due della Città del Sole, che con la regia di Leo Muscato accompagnerà il pubblico in una comica farsa, una tragedia tutta da ridere.

Meta Aps propone come quarto appuntamento della stagione composta da spettacoli di prosa, proiezioni cinematografiche e show musicali, uno spettacolo di Peppino De Filippo che si presenta come una moderna versione di una classica Commedia dell’Arte. De Filippo amava molto Molière e i suoi personaggi, soprattutto L’avaro, cui pare ispirato il protagonista di Non è vero ma ci credo: l’avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, che vivendo nel perenne incubo di essere vittima della iettatura e vedendo segni funesti ovunque, trasforma la sua vita e quella di chi lo circonda in un inferno. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere.

«L’azione dello spettacolo è avvicinata ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni ‘80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo, concepito con un ritmo iperbolico, condenserà̀ l’intera vicenda in 90 minuti» afferma il regista Leo Muscato, che ereditando la direzione artistica di Luigi De Filippo ne perpetua il valore proponendo uno spettacolo a cui lui è molto legato, spettacolo in cui Enzo Decaro entra meravigliosamente nel personaggio del commendatore Gervasio Savastano che avarissimo vive le sue paure rimanendo vittima delle sue manie.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online I-ticket, con le seguenti tariffe: I settore € 20 (ridotto € 18) + DIP, II settore € 18 (ridotto € 16) + DIP, III settore € 16 (ridotto € 14) + DIP. Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




LUCIANO D’AMICO A CARAMANICO TERME

Valorizzare risorse e competenze dei territori, questo gioiello deve tornare a splendere

Caramanico Terme, 6 gennaio 2024. “Le competenze peculiari e le risorse territoriali devono tornare a essere tutelate e valorizzate, soprattutto quelle plasmate in decenni di lavoro, come avvenuto nel settore termale a Caramanico. Una buona amministrazione regionale dovrebbe programmare guardando al medio e al lungo periodo, al fine di garantire il giusto supporto delle istituzioni alle realtà come Caramanico Terme, che rappresentano un fiore all’occhiello della nostra regione” ad affermarlo è Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza di Regione di Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Caramanico Terme nel corso di un incontro sullo stato di crisi del territorio e sulle possibilità di rilancio.

“Da tempo – continua D’Amico – sul turismo manca un intervento sistematico da parte della Regione. Si assiste a una stanca ripetizioni di schemi di promozione di dubbia utilità, senza cogliere le opportunità che ci forniscono le nostre formidabili risorse. L’Abruzzo deve riprendere in mano le redini delle proprie risorse e tornare a essere una terra delle opportunità, per recuperare quelle condizioni che hanno permesso in passato il miracolo economico abruzzese. Quando si pensa allo sviluppo di un territorio bisogna chiedersi quale è la sua specificità, cosa lo differenzia rispetto agli altri?

La competenza distintiva di Caramanico Terme è un sistema termale che lo rende unico e che rappresenta la forza, la storia e una risorsa per la comunità. Lo sviluppo di questo territorio passa, quindi, anche dalla valorizzazione di questa risorsa, che deve essere raggiunta superando le difficoltà amministrative con una programmazione che punti ad essere durevole ed efficace. Intorno alla realtà termale si sono formate professionalità di valore che non possono essere ignorate. Noi lavoreremo con loro e per loro. Perché questo piccolo gioiello, adagiato sulle nostre montagne, torni a splendere per la sua unicità e la sua bellezza”.




LO SPETTACOLO ETTY HILLESUM

La compagnia Fantacadabra presenta mercoledì 10 gennaio alle ore 19, presso il Teatro di Casa di Italia e giovedì 11 presso il liceo IMI

Istanbul, 6 gennaio 2024. In occasione della Giornata della Memoria, “al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte”, l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul e il Liceo Italiano IMI presentano Mercoledì 10 gennaio alle ore 19, presso il Teatro di Casa di Italia e giovedì 11 presso il liceo IMI, lo spettacolo Etty Hillesum, Elogio dell’Amore, della compagnia Fantacadabra.

Si tratta di uno spettacolo che invita a riflettere sul pericolo, ancora oggi attuale, rappresentato da un clima diffuso di odio e intolleranza tra gli uomini. Con lo spettacolo Etty Hillesum si vuole offrire uno spunto per
approfondire come gli eventi di ieri forniscano strumenti per capire come l’accettazione degli stereotipi, l’esclusione e della barbarie siano parte di un unico processo.

Etty Hillesum elogio dell’Amore con Laura Tiberi e Santo Cicco. Immagini video Stefano Mont regia Mario
Fracassi

Con lo spettacolo Etty Hillesum, la compagnia Fantacadabra e il TSA partecipano alla Giornata della Memoria per commemorare le vittime della Shoah. La nostra vuole essere un’occasione per riflettere sul
pericolo, ancora oggi attuale, rappresentato da un clima diffuso di odio e intolleranza tra gli uomini. Siamo convinti che l’approfondimento degli eventi di ieri fornisce gli strumenti per capire come l’accettazione degli stereotipi, dell’esclusione e della barbarie siano parte di un unico processo.

Ci sono esistenze di uomini e donne che pure situazioni inumane, ci hanno lasciato e lasciano testimonianze straordinarie per come sono riuscite a salvare la sorgente buona nell’umano, senza lasciarsi
schiacciare totalmente da ciò che la realtà esterna distrugge. Etty Hillesum (1914-1943), era una giovane donna ebrea olandese, che voleva fare la scrittrice, ma che troppo presto ha dovuto condividere la sorte
di altri milioni di ebrei: la sua entusiastica vita è stata annientata nel campo di Auschwitz.

Uno spettacolo che non è una rievocazione, ma una proposta per capire che cosa può dirci oggi un’esistenza come quella di Etty Hillesum, cosa può dirci la sua disarmante presenza agli eventi del proprio tempo, la sua ricerca interiore, il suo desiderio di raccontare, i suoi interrogativi sulla differenza tra donne e uomini, la sua idea di Dio e dell’Amore, il suo altruismo radicale, la sua incontenibile ironia, il suo impetuoso spirito.

Etty Hillesum, giovane ebrea, prima deportata nel campo di smistamento di Westerbork, poi trasferita ad Auschwitz dove trova la fine chiedendo di essere «un balsamo per molte ferite», raccontando di se nel vasto
regno della Shoah, diviene fonte per molte domande e riflessioni su un mondo in cui infinite persecuzioni e violenze ci impongono la necessità di “fare memoria”. Nello spettacolo è Etty che parla cercando di indicarci la strada della bellezza contribuendo a renderci capaci di indagare sull’oggi, sulla nostra storia e le nostre chiusure, sui nostri campi e le nostre deportazioni”

Chi è Etty Hillesum?

Etty è una giovane donna di Amsterdam, intensa e passionale. Legge Rilke, Dostoevskij. È ebrea, ma non osservante. I temi religiosi la attirano, e talvolta ne parla. Poi la realtà della persecuzione comincia a infiltrarsi nel suo destino. «…La nostra distruzione si avvicina furtivamente da ogni parte, presto il cerchio sarà chiuso intorno a noi e nessuna persona buona che vorrà darci aiuto lo potrà oltrepassare». Ma, quanto più il cerchio si stringe, tanto più Etty sembra acquistare una straordinaria forza dell’anima. Non pensa un solo momento, anche se ne avrebbe l’occasione, a salvarsi. Pensa a come potrà essere d’aiuto ai tanti che stanno per condividere con lei il «destino di massa» della morte amministrata dalle autorità tedesche.

Confinata a Westerbork, campo di transito da cui sarà mandata ad Auschwitz, Etty esalta persino in quel «pezzetto di brughiera recintato dal filo spinato» la sua capacità di essere un «cuore pensante». Se la
tecnica nazista consisteva innanzitutto nel provocare l’avvilimento fisico e psichico delle vittime, si può dire che su Etty abbia provocato l’effetto contrario. A mano a mano che si avvicina la fine, la sua voce diventa sempre più limpida e sicura, senza incrinature. Anche nel pieno dell’orrore, riesce a respingere ogni atomo di odio, perché renderebbe il mondo ancor più «inospitale». La disposizione che ha Etty ad amare è invincibile. Sul diario aveva annotato: «“Temprato”: distinguerlo da “indurito”». E proprio la sua vita sta a mostrare quella differenza.




CASTELLO CINQUECENTESCO: MAMMUT. Le Attività del MuNDA

Entrata gratuita per Domenicalmuseo

L’Aquila, 6 gennaio 2024.  Il 7 gennaio, con l’entrata gratuita per #domenicalmuseo, terminano le aperture quotidiane del Mammut che proseguiranno, fino al 5 maggio nei week end,  dal venerdì alla domenica, e nelle giornate festive  secondo  il seguente calendario dalle 9:30/18:30, ultima entrata ore 18:00   

Gennaio: 12-13-14, 19-20-21, 26-27-28

Febbraio:2-3-4, 9-10-11,16-17-18, 23-24-25

Marzo: 1-2-3, 8-9-10,15-16-17, 22-23-24, 29-30-31

Aprile:1, 5-6-7,  12-13-14, 19-20-21, 25-26-27-28

Maggio: 1-2-3-4-5

MuNDA, via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle. In corso l’esposizione  “Giulio Cesare  e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento”. Le attività collaterali alla mostra  si svolgeranno secondo le date indicate. Gli incontri in programma con i curatori si terranno all’Auditorium della Fondazione Carispaq, Corso Vittorio Emanuele, 194, L’Aquila

•             Giovedì 11 gennaio 2024, ore 16.30

Auditorium Fondazione Carispaq – Corso Vittorio Emanuele, 194, L’Aquila

Federica Zalabra, direttore delegato del Museo Nazionale d’Abruzzo e curatore della mostra e Federica Marini Recchia, restauratrice, presentano i restauri dei dipinti del Museo Nazionale d’Abruzzo effettuati in occasione della mostra

•             Domenica 14 gennaio, ore 11.00 e ore 15.00

Museo Nazionale d’Abruzzo – Via Tancredi da Pentima, L’Aquila

Deborah Tramentozzi, tiflologa

Visite guidate della mostra e percorsi tattili adatti anche a persone con disabilità visive

•             Domenica 21 gennaio, ore 16.30

Museo Nazionale d’Abruzzo – Via Tancredi da Pentima, L’Aquila

Visita guidata della mostra a cura di Atlante servizi culturali

•             Giovedì 25 gennaio 2024, ore 16.30

Auditorium Fondazione Carispaq – Corso Vittorio Emanuele, 194, L’Aquila

Luca Pezzuto, docente dell’Università degli Studi dell’Aquila e curatore della mostra, Elena Loreti, restauratrice, e Ester Di Cino, Dirigente del Servizio Beni e Attività Culturali della Regione Abruzzo, presentano il restauro del libro di disegni della Fondazione Carispaq e delle incisioni della Biblioteca Regionale “Salvatore Tommasi”

•             Domenica 28 gennaio, ore 11.00 e ore 15.00

Museo Nazionale d’Abruzzo – Via Tancredi da Pentima, L’Aquila

Deborah Tramentozzi, tiflologa

Visite guidate della mostra e percorsi tattili adatti anche a persone con disabilità visive




LA CHIESA DI S. CATERINA D’ALESSANDRIA

Apertura straordinaria 6 e 7 gennaio 2024

Ortona, 6 gennaio 2024.  Oggi e domani dalle ore 17:30 alle 19:30 sarà possibile visitare gratuitamente la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in corso Garibaldi in prossimità del Teatro Francesco Paolo Tosti, grazie all’impegno dei soci dell’Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI) sezione di Ortona.

La chiesa durante le festività ha ospitato la mostra della Battaglia di Ortona a fumetti realizzata dall’architetto e socio dell’UCAI di Ortona, Saverio Di Tullio, profondo conoscitore della storia locale e che nel 1999 ha progettato il monumento “Il prezzo della pace” in piazza già Plebiscito ora piazza degli eroi canadesi, che si compone di una statua di bronzo realizzata dall’artista di Ottawa Robert Surette e di un basamento costituito da un blocco monolitico di travertino costruito con le macerie di case ortonesi distrutte dalla furia della guerra.

La chiesa di S. Caterina d’Alessandria in stile barocco, attualmente è nota anche come cappella musicale San Tommaso Apostolo, fu costruita nel 1327. La chiesa custodisce tanti tesori tra cui, l’affresco del Cristo crocifisso che nel 1566, quando era ancora allocato nell’oratorio adiacente, grondò sangue dal costato, raccolto in ampolle, ed evitò la distruzione del convento da parte dei turchi che invasero Ortona.

Caterina d’Alessandria (Alessandria d’Egitto, 280-290 – Alessandria d’Egitto, 305 circa) è venerata come santa, vergine e martire dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e, in generale, da tutte le Chiese cristiane. La ricorrenza della santa è il 25 novembre, che ne recente passato è diventata anche Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.