LANCIANO CAPITALE DEL NUOTO

Meeting nazionale con 400 atleti e incontro con Butini e Malagò

Lanciano, 12 gennaio 2024. Lanciano protagonista assoluta del nuoto italiano in questo fine settimana. Il 13 e 14 gennaio, infatti, il Centro sportivo Le Gemelle, ospita il Primo Meeting nazionale Città di Lanciano, organizzato dalla Federazione italiana Nuoto e dalla società Lanciano Nuoto con il patrocinio del Coni e del Comune di Lanciano. Circa 400 gli atleti che saranno in vasca a gareggiare provenienti da Lombardia, Abruzzo, Puglia, Campania, Piemonte, Lazio e Umbria. Partecipano atleti tesserati Fin, appartenenti alle categorie Esordienti A, Ragazzi, Juniores e Assoluti, quindi fino a 20 anni. Gareggeranno in serie o batterie, e ogni atleta può partecipare ad un numero illimitato di gare. Previsti tutti gli stili: dorso, delfino, rana, libero, misto.

Il Meeting è stato aperto, questa mattina, dal convegno nazionale “In corsia per vincere, nutrizione e allenamento nel nuoto, dai giovani ai campioni”, che si è svolto al Polo Museale di Lanciano. All’incontro, coordinato dalla giornalista Licia Caprara, hanno preso parte esperti e personalità di spicco nel mondo sportivo, tra i quali il presidente del Coni, Giovanni Malagò; il commissario tecnico della nazionale di Nuoto, Cesare Butini; la campionessa paralimpica Ilenia Colanero; la preside della facoltà di Scienze motorie dell’Università dell’Aquila, Maria Giulia Vinciguerra e il medico e nutrizionista dello Sport Francesco Maria Confalonieri. Tra il folto pubblico anche un centinaio di giovani del Liceo Scientifico di Lanciano, indirizzo sportivo.

Malagò, in collegamento video, ha sottolineato l’importanza del Meeting e dell’organizzazione dell’evento, ideato e coordinato, in tutti gli aspetti, da Franco D’Intino, patron de Le Gemelle.

“Faccio i complimenti a tutto l’Abruzzo – ha poi detto – di cui ricordo trascorsi importanti, come i Giochi del Mediterraneo del 2009, ad esempio, e, alle Naiadi, a Pescara, un record del mondo di Federica Pellegrini. Ben vengano quindi questi appuntamenti”.

Saluti sono stati portati dal sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, e dall’assessore allo Sport, Danilo Ranieri. Per la Fin Abruzzo è intervenuto il consigliere Nazareno Di Matteo che ha subito tenuto a precisare: “Un euro investito nello sport equivale a cinque risparmiati a livello sanitario e ospedaliero”.

Il presidente regionale del Coni, Enzo Imbastaro, “Il Coni è sempre vicino a queste iniziative che sono lodevoli. Non è semplice far funzionare impianti natatori in questo momento, dato gli altissimi costi di gestione. Passando all’alimentazione… l’aspetto nutrizionale è fondamentale per gli sportivi, soprattutto per raggiungere determinati risultati”.

Ad aprire ufficialmente i lavori del convegno è stata la prof Maria Giulia Vinciguerra, con un accattivante intervento: il suo un focus che ha spaziato dai primi passi dei bambini allo sport ad alti livelli. “Camminare, correre, saltare, rotolare, lanciare, arrampicare e scavalcare – ha rimarcato – sono movimenti innati, istintivi intuitivi”.

Poi c’è lo sport che è “la formazione totale dell’individuo, capace di prendere e dare, di emozionare e di emozionarsi, di capire il mondo”. E ancora sugli sport d’acqua: “Il nuoto protegge, l’acqua protegge la piscina aiuta; quando sei un’acqua sei e ti senti protetto, dimenticando problemi e limiti. In questo senso bisogna saper usare l’acqua per fare del bene, per stare meglio, per includere”.

Il Ct Butini ha spiegato che “l’atleta di alto livello passa attraverso una corretta formazione giovanile” che bisogna “evitare lo sport del… divano e investire invece nella propria salute. La formazione multidisciplinare di un atleta – ha puntualizzato – va costruita. La formazione di un atleta è il frutto di un preciso processo metodologico e didattico composto di tappe consecutive legate tra loro in modo preciso”.

Confalonieri ha evidenziato che “il primo obiettivo di un adolescente è far sì che si piaccia, stare bene nel proprio corpo, crescere sano. Bisogna introdurre un’adeguata quantità di proteine, evitare la predisposizione ad intolleranze ed allergie, introdurre carboidrati in funzione dell’orario d’allenamento, qualsiasi alimento mangiato troppo spesso ci farà male. Ci sono atleti che sono in equilibrio introducendo 1.550 calorie al giorno e altri invece che lo sono introducendone 3.500-5mila al giorno: è logico che debbono mangiare in maniera diversa.

Bisogna evitare, per le diete, le app e programmi che arrivano non si sa da dove. Nel prescrivere o seguire una dieta bisogna tenere conto della individualità, di gradualità, continuità e variabilità”. A concludere Ilenia Colanero, campionessa mondiale di Apnea, plurimedagliata, che ha raccontato la propria storia: dal terribile incidente stradale in cui nel maggio 2015 ha rischiato la vita e che le ha lasciato invalidità fisiche, alla rinascita grazie allo sport e in particolare al nuoto.

“Io – ha rimarcato – che non avevo mai nuotato in vita mia e che non sapevo nuotare”.




BORSACCHIO, INVITO A RICONSIDERARE QUESTIONE

Sei ragioni giuridiche per riflettere sulla riperimetrazione ex lege in senso riduttivodella riserva regionale guidata “Borsacchio”

Pescara, 12 gennaio 2024. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha ridotto in modo drammatico – da 1110 a 24.7 ettari – l’estensione della riserva naturale regionale guidata Borsacchio, che insiste sul comune di Roseto degli Abruzzi. In attesa che il resoconto della seduta convocata alle ore 10.00 del 28 dicembre scorso venga pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio (l’ordine del giorno è invece consultabile a http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/affassweb/Xi_Legislatura/ordini_del_giorno/2023/2023-12-28.pdf), ecco un riepilogo delle informazioni a oggi disponibili.

La modifica è stata varata di notte, sotto forma di emendamento inserito nella legge regionale di stabilità per il 2024 (progetto di legge n. 379/2023. L’emendamento recante “modifiche all’art. 69, comma 2, della legge regionale 8 febbraio 2005, n. 6” è stato presentato in assemblea senza essere dunque adeguatamente discusso in seno alla commissione consiliare competente.

Le conseguenze. L’esclusione di una estesa porzione di territorio dalla riserva regionale consentirà lo svolgimento di interventi che la norma istitutiva del Borsacchio vieta in modo espresso (art. 69, comma 19, l. r. n. 6 del 2005) proprio a protezione degli elementi naturalistici presenti sul territorio. Le attività d’ora in poi legittime vanno dalla costruzione di nuovi edifici all’apertura di strade, passando per il danneggiamento, la raccolta delle specie vegetali spontanee e l’introduzione di specie non autoctone.
Le criticità. La decisione del Consiglio regionale suscita più di una perplessità di ordine giuridico. Ci limitiamo a segnalarne sei tra quelle principali.

La prima: le modalità e le tempistiche quanto meno discutibili adottate dalla maggioranza consiliare appaiono prive delle garanzie minime di trasparenza e democraticità che dovrebbero caratterizzare tutti i processi decisionali.

La seconda: la decisione del Consiglio di limitare l’estensione della riserva costituisce un atto unilaterale, che la Regione ha assunto in carenza di un preventivo confronto con gli enti locali. Questo modus operandi appare illegittimo, in quanto contrario ai principi che ispirano la legge quadro n. 394 del 1991 sulle aree naturali protette, che costituisce parametro normativo interposto in quanto espressione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali (art. 117, comma 2, lett. s)) non derogabile in peius dalle Regioni.

La terza: l’inserimento di una norma dai “potenti” effetti naturalistici all’interno della legge di stabilità, che ha invece natura finanziaria per l’ordinamento regionale, inficia l’articolato complessivo del vizio di eterogeneità sostanziale. Si è insomma molto lontani da una “buona legge”, come confermano i costanti richiami del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale al rispetto del requisito di omogeneità normativa, che il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha evidentemente ignorato.

La quarta: al tempo della semplificazione normativa e dello snellimento dei processi amministrativi, il Consiglio regionale con un solo emendamento notturno vanifica 18 anni di sforzi, anche economici, necessari alla redazione del Piano di assetto naturalistico (Pan) della riserva, che a gennaio 2024 sarebbe giunto ad approvazione e che è, a oggi, evidentemente inutilizzabile.

La quinta: la riperimetrazione dell’area del Borsacchio, comprimendo la vocazione naturalistica di una parte del territorio abruzzese, è costituzionalmente illegittima, in quanto contrasta in modo evidente con gli obblighi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, che la nostra Costituzione impone a tutte le articolazioni della Repubblica, comprese quelle di livello regionale (art. 9, comma 2, Cost.).

La sesta: le modifiche all’art. 69, comma 2, della l. r. n. 6/2005, appaiono in contrasto con il diritto europeo (art. 117, comma 1, Cost.) e, segnatamente, con la proposta di regolamento Nature Restoration Law (COM(2022)304) sul ripristino degli ecosistemi, che è in corso di adozione nel quadro della strategia europea di biodiversità per il 2030 e del Green Deal. Il legislatore regionale sembra infatti andare in direzione opposta rispetto alle indicazioni di potenziamento e ripristino degli ecosistemi contenute nella proposta di regolamento.

Per queste ed altre ragioni, nell’invitare il decisore regionale a riconsiderare la problematica e auspicabilmente e a valutare percorsi alternativi e legittimi, desideriamo – invitando all’adesione tutti gli studiosi interessati – avviare una iniziativa di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dal caso di specie, indaghi e delinei i principi di diritto interno e sovranazionale, che legittimano in senso procedurale e sostanziale ogni intervento sul sistema delle aree naturali protette, come azione scientificamente fondata di tutela il più possibile integrale dei frammenti di patrimonio naturale che ancora resistono all’intervento umano, tenendo anche conto che se Borsacchio è una piccolissima riserva, è ragionevole la preoccupazione che possa diventare un pericoloso precedente.

In questa prospettiva, l’iniziativa ha anche il senso di offrire sia alle comunità e associazioni interessate che ai Pubblici Poteri i risultati dell’approfondimento scientifico, anche per contribuire alla ricerca di possibili e ulteriori soluzioni tecniche, in un’ottica di leale collaborazione e pieno rispetto istituzionale.

I Promotori
Giampiero di Plinio, Rettore Università Telematica Leonardo da Vinci
Gianluca Bellomo, Università G. d’Annunzio, Chieti-Pescara
Luisa Cassetti, Università degli Studi di Perugia
Marta Ferrara, Università degli Studi di Teramo
Mario Fiorillo, Università degli Studi di Teramo
Alessia Fonzi Università degli Studi di L’Aquila
Alberto Lucarelli, Università degli Studi Federico II, Napoli
Fabrizio Politi, Università degli Studi di L’Aquila
Romano Orrù, Università degli Studi di Teramo
Marcello Salerno, Università degli Studi A. Moro, Bari
Giuliano Vosa (Università degli Studi di Catania)




LA RISERVA NATURALE DEL BORSACCHIO

Dibattito pubblico, 4 e 11 gennaio 2024

A cura del Prof. Carlo Di Marco Leone presidente Demos

Giulianova, 12 gennaio 2024. Report. Nella serata di ieri 11 gennaio 2024, presso il Palazzo del Mare in Roseto degli Abruzzi, si è concluso il Dibattito Pubblico promosso dalla nostra Associazione sul caso dell’approvazione di un emendamento alla finanziaria regionale che riduce l’area della Riserva da 1100 ettari a 24,7. Questo evento è stato deciso dal Circolo Demos di Giulianova per suscitare un interessamento dei cittadini, delle associazioni e dei partiti su un fatto politico che meritava da subito la discussione democratica basata sulla corretta informazione aperta e priva di propagandismi. L’obiettivo è stato raggiunto.

Si poteva fare di più: ad esempio avremmo potuto promuovere un Forum di zona. Questo strumento prevede, come si sa, la formazione di piccoli tavoli di lavoro nei quali contemporaneamente tutti i presenti possono prendere la parola, ma mancavano due elementi organizzativi fondamentali: 1) il tempo. Per preparare un Forum c’è bisogno di una fase preparatoria non lunghissima, ma rilevante e la necessità di informazione, in questo caso, era immediata; 2) la mancanza di un’idonea struttura. Sono stati presenti all’evento, come ci aspettavamo, circa duecento persone e la suddivisione in piccoli tavoli da dieci membri riuniti contemporaneamente avrebbe richiesto spazi coperti e riscaldati, con almeno venti tavoli e duecento sedie mobili. Le nostre sale pubbliche, però, non sono strutturate per questi fini organizzativi. Il Dibattito Pubblico ha però consentito l’alternarsi di oltre venti interventi dopo due brevi relazioni introduttive, pur se abbiamo dovuto dividerlo in due parti per garantire la parola a quanti l’avevano chiesta.

Dall’evento partecipativo, al quale sono stati presenti anche personalità favorevoli alla scelta del Consiglio regionale (sia con due comunicazioni scritte, sia con la presenza fisica), sono emersi (fra analisi, informazioni e valutazioni di merito) fortissime situazioni di criticità che cercheremo di riassumere.

Merito

a) L’area non si sviluppa solo da nord a sud, bensì prevalentemente da est a ovest: va dal mare fino alle pendici collinari, rimembrando le origini del nostro territorio, essa deve essere apprezzata nel suo complesso e non ha un senso logico ridurla ad una piccola fascia di arenile marino;

b) bisogna perseguire l’interesse pubblico e la sua valutazione deve fare seguito a una consultazione con i cittadini e le istituzioni del territorio;

c) fino ad ora c’è stato il vincolo di Riserva che è un vincolo stretto: blocca e congela una situazione di fatto. Si può fare poco: attività scientifiche, piccoli tracciati, sentieri; piccole strutture finalizzate alla riserva, ma stava per essere approvato lo strumento Ambientale e Naturalistico. Con l’emendamento questo vincolo di Riserva resterebbe solo sull’arenile, conservando su tutto il resto il Vincolo Paesaggistico. Vincolo molto più leggero, pensato per mediare fra le esigenze costruttive e il rispetto di un’area. Ma è un vincolo che varia da situazione a situazione, oscillando fra discrezione amministrativa locale e opportunità;

d) con il solo vincolo paesaggistico, la porta si apre a molti interventi e si tratta di capire se quello che si fa sia fatto nel migliore interesse della collettività. Farlo andrebbe anche bene, perché no, ma per che cosa? Dov’è in tutto questo l’interesse della collettività? Per quale futuro?

 e) Quella contenuta nell’emendamento, non è una riperimetrazione, bensì una nuova istituzione: il giudice costituzionale asserisce che ogni riperimetrazione cospicua equivale a nuova istituzione. Successe per la pineta d’Annunziana a Pescara quando vi fu l’ampliamento di 1/3. Il Governo impugnò e la Corte ribadì che per le nuove istituzioni deve essere seguito un procedimento concertato tipico, stabilito dalla legge come il coinvolgimento degli enti locali interessati in Conferenza, sulla base di una proposta. La Conferenza avrebbe approvato un documento e su questa traccia si sarebbe discussa la legge regionale;

f) Il problema è anche quello delle norme di salvaguardia in attesa che quel parco entri a regime. Esse sono restrittive. Nel 2012 queste norme colpirono anche Giulianova che era dentro il Borsacchio con grave danno per i cittadini dell’Annunziata. Non per causa della legge statale, ma per quella regionale che inaspriva le norme di salvaguardia. Siccome non era possibile “ammorbidirle” la decisione fu quella di capovolgere la riserva. Non sarebbe stata né nuova istituzione, né grande modifica. Eravamo comunque intorno ai 1100 ettari;

g) questa situazione tocca i problemi dell’agricoltura? In parte potrebbe essere vero, ma non siamo riusciti a passare da un regime transitorio a un regime stabile. A parte la speculazione edilizia che certamente nessuno vorrebbe, un’area protetta può e deve essere un’opportunità di sviluppo per tutto il territorio nell’interesse della collettività. Dopo 18 anni, il Consiglio regionale, anziché sopprimere la Riserva con un blitz palesemente illegittimo, avrebbe dovuto approvate il PAN (Piano Ambientale Naturalistico). Si sarebbe trattato di un procedimento lungo, ma non di 18 anni, interessando Comune e Regione.

Che fare?

a) La scelta del Consiglio regionale, da un punto di vista giuridico, presenta punti di criticità molto preoccupanti: si tratta di un atto legislativo del Consiglio che deve seguire il suo iter: promulgazione da parte del Presidente della Regione e pubblicazione sul BURA, quindi, entrata in vigore. Solo dopo questa sequenza il Consiglio regionale potrebbe abrogarlo con una legge regionale successiva. Nel frattempo (non è una questione di giorni e settimane, ma mesi, forse anni) su tutto il territorio collinare sarà in vigore il regime paesaggistico molto più permissivo delle norme di salvaguardia;

b) Nel frattempo, potrebbe intervenire il Governo in via diretta dinanzi alla Corte costituzionale, ma anche questa è un’eventualità che non può precedere la promulgazione e l’entrata in vigore della legge regionale;

c) Anche un eventuale ricorso incidentale potrebbe avere ad oggetto solo una legge regionale già in vigore, quindi, tempi lunghi.

Il ruolo della nostra Associazione termina qui. Abbiamo promosso un dibattito aperto a tutti; non sono mancate “tendenze” elettoralistiche (“io sono più bravo dell’altro…” ecc..), ma sono state minoritarie. Sono state protagoniste l’informazione corretta, la serietà e la disponibilità degli interventi, la libertà di espressione e il pluralismo. Tutto il materiale su questa bella iniziativa sarà pubblicato sul sito www.associazioneculturaledemos.it e sulla nostra pagina Face Book “Demos democrazia e partecipazione”. Ora tutto passa ai partiti politici: gli unici a poter cambiare ogni cosa secondo tempi e modalità, purtroppo, che si allungano e si deformano come in una stanza di specchi convergenti e divergenti, per diventano sfuggenti ed effimeri. Demos continuerà a fare la sua parte.




UNITI PER LA RISERVA BORSACCHIO

Oltre 10000 firme raccolte. Manifestazione per difendere la Riserva dalla cancellazione di fatto. 20 associazioni nazionali 6 di categoria 190 associazioni aderenti

Roseto degli Abruzzi, 12 gennaio 2024. Prima di tutto i dati della mobilitazione:

5971 Firme su carta in due giorni di banchetto a Roseto degli Abruzzi ed in tre eventi infrasettimanali (600 dalla frazione di Cologna)

5590 Firme All’appello sul sito della Riserva (alle 13.15 del 12/1/24 con media di 4/5 firme al minuto)

21 Associazioni Nazionali Aderenti

6 Associazioni di categoria importanti nel commercio, artigianato e nel turismo

191 Associazioni aderenti da tutta Italia

Appelli si siti in Europa

Due interrogazioni in parlamento annunciate

Una petizione al parlamento Europeo

Una interrogazione al parlamento Europeo

Annuncio di proposte di legge in Regione per ripristinare la riserva da più gruppi.

Questi dati sono il risultato di una mobilitazione partita il 6/1/2024 e per scelta abbiamo deciso di non aprire le famose piattaforme on line che moltiplicano e condividono appelli. Lo scopo era rimanere sul territorio e coinvolgere residenti o persone che vivono l’area.

Oggi la cittadinanza di è stretta intorno la riserva Borsacchio. I cittadini si sono stretti intorno la riserva scendendo in piazza del comune a Roseto prima del Consiglio. Fra due ali di folla che sventolavano rami di ulivo una bambina ha consegnato le 11.000 firme al sindaco di Roseto. Le false notizie sono ormai cadute. E tutti ormai conoscono le reali motivazioni e sembra inutile oggi ribadire quello che ognuno può vedere oggettivamente anche solo passando in auto sulla strada e vedere ulivi, viti e terreni lavorati.

Lo stesso presidente Marsilio ha dichiarato che è una scelta dolorosa ed eccessiva. Ora per il bene della città e dello sviluppo e l’armonia di tutte le parti bisogna risolvere il problema che tutti hanno compreso. Il problema è che la riserva non è mai stata attivata. E tutte le parti hanno sofferto per questo. Sia piccole famiglie che l’ambiente. La legge è illegittima. Tutti lo sanno. L’iter assunto viola tutte le norme quadro del tema per la non convocazione dell’ente locale.

Prima o poi questa norma verrà annullata ma cosa succederà nel frattempo?

Chi lamentava di non poter costruire e vorrà farlo al primo progetto riceverà un ricorso da parte dell’enorme rete associativa creata e probabilmente dal comune. E l’intervento sarà bloccato e il Tar manderà in corte costituzionale . Stessa storia del parco Sirente velino.

Le parti pro-ambiente vedranno ancora una riserva bloccata e la natura continuerà a soffrire e restringersi. La città sarà bloccata, la riserva sarà bloccata e nessuna parte potrà fare nulla.  Ora serve un atto di maturità da parte degli enti in campo. La riperimetrazione deve essere superata. Ripristinare i confini ed arrivare il Pan. Una riserva per agricoltori è un tesoro anche per creare turismo sostenibile. Associazione BB e TouringClub lo sanno bene e per questo aderiscono. Ora fermiamo questa follia. Roseto , l’Italia e l’Europa sono indignati. Dai conflitti si genera solo un effetto ci rimettono gli ultimi.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




GIUSTA LA RIDUZIONE DELLA RISERVA

La riforma della riserva a Roseto Cologna operata dalla Regione

di Pierpaolo Mori, Associazione agricoltori proprietari e residenti Roseto zona Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 12 gennaio 2024. Si sente affermare dai sedicenti ambientalisti che la riserva regionale di Roseto Cologna è stata ridotta da 1.100 a 25 ettari. È vero. Ed è una cosa giusta. Il problema non è la riduzione, ma è che quando fu allargata 19 anni fa era sbagliato allargarla. Non aveva senso mettere la riserva naturale sulla strada statale con i benzinai, i capannoni, le case. E mettere a riserva naturale le colline dove già c’è il piano paesaggistico.

La riserva 19 anni fa fu portata nottetempo con un blitz da 30 ettari a 1.100 per creare uno stipendificio e un feudo, per dare posti pubblici ben pagati, comodi e sicuri, ed un potere enorme sulla popolazione vittima, a un gruppo di compagni che poi avrebbero gestito la riserva. Però così si sono massacrati gli agricoltori e la popolazione rurale.

Adesso la Regione con la riforma della riserva ha fatto la cosa giusta, ha rafforzato la tutela ambientale per la preziosa fascia costiera, dove c’è l’uccelletto fratino e la tartarughina, ridando però il lavoro, la dignità, il futuro, la vita agli agricoltori e alla popolazione.




IN ARRIVO LE PRIME INIZIATIVE SINDACALI

Prosegue lo stato di agitazione della polizia locale

Silvi, 12 gennaio 2024. A seguito dell’esito negativo del tentativo di conciliazione tenutosi il 22 dicembre presso la Prefettura di Teramo, prosegue lo stato di agitazione degli addetti alla Polizia Locale della Città di Silvi, proclamato dalla sigla sindacale CSA RAL. Il Sindaco non ha inteso assumere impegni concreti o intraprendere azioni risolutive al fine di eliminare le discriminazioni messe in atto con l’approvazione del CCDI 2023-25.

Nonostante il CCNL abbia previsto miglioramenti circa i diritti ed il benessere lavorativo dei dipendenti degli enti locali, il comune di Silvi sembra operare in controtendenza, peggiorando le condizioni e discriminando i lavoratori della Polizia Locale. Il Sindaco, che riveste anche il ruolo di Delegato Anci per la Polizia Locale e Componente del Comitato Consultivo per la Polizia Locale, continua ad assumere un atteggiamento dilatorio e noncurante delle richieste legittimamente avanzate.

Per quanto sopra, come preannunciato, verranno intraprese azioni sindacali, a cominciare dal blocco dello straordinario per quattro settimane dal 15 gennaio e l’organizzazione di una manifestazione/presidio di Addetti di Polizia Locale dinanzi alla sede del Comune il 19 gennaio dalle ore 11:00 alle ore 12:00. Il CSA RAL auspica che il Sindaco Scordella decida di voler riesaminare le decisioni adottate che peggiorano le condizioni contrattuali dei soli lavoratori della Polizia Locale; è solo una questione di volontà!




WEDDING DESTINATION e turismo delle radici

Implementare il turismo dei borghi attraverso la wedding destination

Città Sant’Angelo, 12 gennaio 2024. Sarà questo uno dei temi del convegno Wedding destination e Turismo delle radici che avrà luogo a Città Sant’Angelo il prossimo 23 gennaio. Tra i relatori anche Giovanni Maria De Vita, responsabile “Turismo delle Radici” Ministero degli Affari Esteri
e il wedding planner Angelo Garini.

Valorizzare il turismo che passa attraverso la wedding destination e la valorizzazione dei borghi. È questo l’obiettivo del convegno intitolato Wedding destination e Turismo delle radici che si terrà il prossimo 23 gennaio presso il Teatro Comunale di Città Sant’Angelo. Promotore dell’evento è l’Associazione Culturale Wedding Bureau che lo realizza con il contributo del Comune di Città sant’Angelo e della Camera di Commercio di Chieti-Pescara. L’associazione nasce da una condivisione di esperienze nel campo del marketing e comunicazione, organizzazione di grandi eventi e del mondo dei servizi wedding.

“Siamo al fianco di enti locali e amministrazioni comunali per l’individuazione – spiega la presidente dell’associazione Francesca Schunck- e lo sviluppo di progetti speciali legati al mondo del wedding, inteso come ambito in cui investire per implementare una nuova tipologia di turismo sostenibile ed eco-compatibile, in linea con i goals dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.  Le differenti professionalità che animano il team di lavoro hanno dato vita ad un progetto pilota denominato Matrimonio del Borgo, dedicato allo sviluppo del prodotto turistico destinato al wedding destination per le regioni Abruzzo e Molise”.

Il convegno, che avrà inizio alle 9:30, prevede due sessioni, quella della mattina dedicata agli interventi istituzionali e quella pomeridiana di natura formativa rivolta sia ai wedding planner che agli operatori dei vari comuni che intendono promuovere i matrimoni di italiani e stranieri all’interno dei loro borghi. Diversi i relatori nazionali e locali che si alterneranno sul palco con i loro interventi.

Nella prima parte parteciperanno tra gli altri anche Giovanni Maria De Vita, Responsabile “Turismo delle Radici” Ministero degli Affari Esteri, Tiziana Nicotera, Co-autrice del “Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia”, Angelo Sollazzo, Presidente nazionale della Cim Confederazione Italiani nel Mondo, Tosca Chersich, Dirigente Area Promozione e Sviluppo della CCIAA CH-PE, Laura D’Ambrosio, Division manager Italy for Wedding, il wedding planner Angelo Garini, Antonio Di Marco, Coordinatore Regionale Abruzzo e Molise dei Club “I borghi più belli d’Italia” e Francesca Schunck.

Il turismo delle radici è quel tipo di esperienza che i viaggiatori praticano per scoprire le proprie origini, ritornando ai luoghi della loro infanzia o a quelli in cui hanno vissuto i loro antenati alla ricerca di una esperienza esperienziale per apprendere qualcosa in più sul proprio passato e la loro identità.

In questo 2024 vi è l’avvio di una strategia integrata fra il Ministero della Cultura e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che punta a valorizzare e promuovere i viaggi in Italia degli italiani residenti nel mondo.

Gli italiani residenti all’estero e gli italodiscendenti sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per lo sviluppo dell’incoming. È da qui che l’Abruzzo può e deve ripartire puntando sulla riqualificazione dei borghi che diventano non solo una destinazione turistica ma che vengono scelti come ambientazione perfetta per i matrimoni.

“L’Abruzzo purtroppo è indietro nell’attenzione posta a questi temi – conclude la Schunck- e non ha compreso fino in fondo la potenzialità attrattiva del territorio legato al turismo delle radici e alla promozione dei borghi come wedding destination. Il convegno che stiamo organizzando per il 23 gennaio nasce proprio per colmare questo gap. Ad oggi segnali positivi arrivano anche dall’attenzione posta dalla Camera di Commercio CH- PE la quale ha inserito entrambi i temi nella programmazione pluriennale 2023-2025”.

A patrocinare l’evento: il MAECI, Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, il Consiglio Regionale degli abruzzesi nel Mondo, le Province di Pescara e Chieti e la Cim, Confederazione Italiani nel Mondo.




FRANCAVILLA AL MARE VINCE IL BANDO DEL CEPELL

Associazioni a lavoro per promuovere la lettura con “Libridine”

Francavilla al Mare, 12 gennaio 2024.  È con il “Laboratorio di Lettura ad alta voce” di Fonderie Ars ed Identità musicali che si dà il via il 19 gennaio 2024 al progetto vincitore del bando a Francavilla al Mare (CH) promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura, che guarda alla diffusione e alla valorizzazione della cultura del libro; il nome scelto per questo viaggio stimolante e ricco di idee ed attività è “Libridine”.

Sono esattamente 14 i progetti che verranno distribuiti, nell’arco dell’anno appena iniziato, sul territorio guidato dal sindaco Luisa Russo, gli stessi progetti inoltre verranno ripartiti mensilmente in modo da creare una continuità tra gli appuntamenti dedicati a diverse fasce di età. Come spiega il sindaco: “il progetto di ‘Città che legge’ è di importanza fondamentale per una comunità che non è fatta solo di opere, ma anche di menti, cultura ed emozioni. La forza di una comunità risiede nella sua cultura e nella conoscenza condivisa. Invito tutti ad abbracciare l’importanza della lettura, un pilastro fondamentale per la crescita individuale e collettiva. Condividiamo libri, promuoviamo biblioteche accessibili e creiamo un ambiente che celebri la bellezza delle parole. La lettura ci unisce, arricchisce la mente e crea legami duraturi. Francavilla è Città che legge, e ne siamo orgogliosi”.

Non mancheranno letture in luoghi tradizionalmente dedicati al libro ma anche alle fermate del bus, laboratori, passeggiate letterarie, o appuntamenti dedicati valorizzazione del turismo letterario con visite in luoghi significativi insieme allo scrittore e Direttore artistico di SquiLibri – Festival delle Narrazioni, Peppe Millanta, promotore nonchè scrittore molto amato nella sua Francavilla che commenta: “un bel traguardo per la comunità di Francavilla, che premia le realtà presenti sul territorio che promuovono la cultura legata alla lettura. Attività che si vanno ad affiancare al Festival SquiLibri, creando un’offerta capace di durare per tutti l’anno”. Per questa terza edizione del Festival infatti, a giugno, ci sarà anche il progetto del Cepell in corso a dare manforte alla filosofia di SquiLibri.

“Aver conseguito il titolo, e quindi il finanziamento di 30mila euro, di ‘Città che legge’, ci permette di dare avvio ad una serie di progetti che portano la cultura, e la lettura, per le vie della città. Partono in questi giorni alcune delle iniziative che, nei prossimi mesi, faranno di Francavilla un centro culturale a cielo aperto, sempre grazie al supporto fondamentale del tessuto associazionistico cittadino. La lettura è il viaggio che ci porta in mondi inesplorati e ci arricchisce di conoscenza. Promuovere la lettura non è solo diffondere libri, ma aprire porte alla crescita personale e all’empowerment. Rendiamo la lettura un’abitudine preziosa, perché in ogni pagina c’è un universo da scoprire e imparare” – interviene l’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

Le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




UN MODELLO DI TRANSIZIONE ENERGETICA

È nata la prima comunità energetica Cer Pescara

Pescara, 12 gennaio 2024. A seguito della firma del Ministro ed in attesa della pubblicazione del decreto attuativo da parte del MASE, dedicato alla disciplina delle Comunità Energetiche, il 10 gennaio si è proceduto alla costituzione legale della prima Comunità Energetica a partecipazione pubblica nella Regione Abruzzo, denominata CER PESCARA. Erano presenti, davanti al Notaio Italo De Benedittis, i tre soci fondatori: il Sindaco Carlo Masci per il Comune di Pescara, l’amministratore di Pescara Energia Giuliano Diodati e il presidente dell’associazione ARDA Liliana Profeta.

Da adesso in poi sarà avviato l’iter amministrativo per la messa in opera e l’attivazione concreta delle configurazioni tecniche necessarie all’ottenimento degli incentivi per il consumo condiviso di energia rinnovabile.

Sono tanti i benefici ambientali che l’intera iniziativa porterà sia al territorio, che ai cittadini, oltre che rappresentare un concreto risparmio per le imprese e per le famiglie del territorio. Tutto questo con grande soddisfazione dell’attuale amministrazione Comunale e del Sindaco Carlo Masci. Il Comune ha avuto un grande rilievo in questa avventura, fornendo gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare gli impianti.

Grazie al progetto CER Pescara, sono stati già realizzati diversi impianti fotovoltaici su  scuole e  strutture sportive, collocando il comune di Pescara tra i primi enti pubblici ad essere promotore nella diffusione delle comunità energetiche.




LA STELLA DEL VIOLINO, CLARISSA BEVILACQUA

Sul palco dell’Isa per il primo concerto del 2024

L’Aquila 12 gennaio 2024. Il 2024 si apre per il pubblico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con una presenza straordinaria, quella della stella del violino Clarissa Bevilacqua, classe 2001 e un talento già riconosciuto in tutto il mondo.

Domani, Sabato 13 gennaio alle 18:00, sarà ospite dell’Orchestra dell’ISA sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila per la prima nuova produzione dell’anno dal titolo Il Violino di Mendelsshon. La direzione è affidata a Ernesto Colombo, fra i direttori più interessanti della sua generazione, vanta un curriculum di grande prestigio e una fitta agenda per i prossimi mesi alla guida di realtà orchestrali italiane di grande importanza.

Cuore del programma è uno dei brani più eseguiti e amati del repertorio concertistico: il Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64, scritto da Mendelssohn per il violinista Ferdinand David, che gli fornì numerosi e preziosi consigli tecnici durante il periodo della lunga gestazione del lavoro (1838-1844) e che ne fu l’interprete nella prima esecuzione tenutasi il 13 marzo 1845 al Gewandhaus di Lipsia.

Nella parte solistica si potrà apprezzare il talento cristallino di Clarissa Bevilacqua, che a 22 anni può contare su una carriera lusinghiera dopo l’esordio a 9 anni: violinista capace di catturare l’attenzione del pubblico grazie alla sua musicalità profondamente stimolante e all’abilità tecnica sorprendente, ha vinto premi importanti ed è stata insignita del Grand Prize alla Cape Symphony International Violin Competition 2020. Ha iniziato lo studio del violino a cinque anni, e dal debutto al Pritzker Pavilion di Chicago ha tenuto recital e concerti negli Stati Uniti e in Europa. A 14 anni è stata la più giovane violinista scelta per esibirsi regolarmente all’Auditorium Arvedi di Cremona con la collezione Stradivari del Museo del Violino. È stata nominata Young Artist dalla Si-Yo Music Society Foundation di New York. A 16 anni si è laureata al Conservatorio di Piacenza. Nel 2021 ha conseguito il «Master of Music in Violin Performance» al Mozarteum di Salisburgo dove ha studiato con Pierre Amoyal.

Il programma del concerto comprende anche l’Hommage à Mozart di Jacques Ibert, una composizione breve concepita come un omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart, composta nel 1955 alla vigilia delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del compositore austriaco e la Suite per orchestra in re maggiore op. 49 di Camille Saint-Saëns, musicista dal rigore neoclassico, dal linguaggio elegante, con una stupefacente facilità di scrittura e con l’assoluta padronanza della tecnica compositiva.

Il concerto verrà replicato domenica 14 gennaio al Teatro “S. Secci” di Terni alle ore 17.30 per la stagione concertistica della Filarmonica Umbra.




LA VERSIONE DI GIORGIA

Alessandro Sallusti a Chieti

Chieti, 12 gennaio 2024. Si terrà oggi pomeriggio alle 17:30 nella sala consiliare della Provincia di Chieti la presentazione del libro  La versione di Giorgia di Alessandro Sallusti.

Una conversazione appassionata in cui la prima Presidente del Consiglio donna rivela la sua visione autentica del mondo. Un libro che mette in luce le sfide del presente – dalla crisi energetica all’inflazione – a cui la Premier non si sottrae, ma che anzi affronta con umiltà e amore per la sua Nazione. Un saggio fondamentale per comprendere il nostro Paese e il futuro che ci attende.

Dialogherà con l’autore Sallusti il giornalista decano Lorenzo Colantonio, vicedirettore de Il Centro. Interverranno il governatore di regione Abruzzo Marsilio e il senatore Etel Sigismondi. L’evento è organizzato da Fratelli d’Italia provinciale Chieti.




AL VIA LA STAGIONE DI TEATRO RAGAZZI

Il 21 gennaio presso il teatro Tony Del Monaco: famiglie a teatro, la rassegna teatrale a cura di Fantacadabra in collaborazione con Meta Aps

Sulmona, 12 gennaio 2024. Domenica 21 gennaio alle ore 17:00  presso il Teatro “Tony Del Monaco” di Sulmona prenderà il via la stagione di teatro ragazzi 2023/2024 che per la seconda annualità vede la collaborazione tra Fantacadabra e Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona.

Da gennaio a marzo le famiglie potranno immergersi nel mondo immaginifico e carico di meraviglia dei cinque spettacoli proposti. Il primo appuntamento è fissato per domenica  21 gennaio alle ore 17:00 con La cicala, la formica e…, una produzione Teatro Eidos, un omaggio a Jean de La Fontaine che si snoda con una freschezza e una ritmicità tale da rendere sempre viva l’attenzione degli spettatori; il secondo appuntamento, domenica  4 febbraio alle ore 17:00, sarà la produzione Teatrabile e Teatro Stabile d’Abruzzo La storia di Barbablù con la regia di Eugenio Incarnati, uno spettacolo che partendo dalla struttura della fiaba trascritta da Perrault recupera elementi tratti dalle storie della tradizione popolare abruzzese, in cui ogni possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è visibile, svelato, e tutto è improbabile; a concludere febbraio sarà la produzione La favola dell’amicizia di Fantacadabra e Teatro Stabile d’Abruzzo, domenica  25 febbraio alle ore 17:00, che con la regia di Mario Fracassi trasporterà il pubblico in uno spettacolo ispirato alle fiabe italiane raccolte e riscritte da Italo Calvino per esplorare le emozioni: la paura, l’amore, il mistero, la perdita, il coraggio, perché le fiabe sono sentieri dove è possibile inciampare e rialzarsi, trovare nuovi compagni di viaggio, dove tutto è possibile.

Domenica  10 marzo alle ore 17:00 andrà in scena lo spettacolo Peter Pan, una produzione Molino d’Arte con la regia di Antonello Arpaia, in cui i più piccoli potranno rispecchiarsi in ognuno dei personaggi di questa avventura senza tempo rivista in un modo davvero inaspettato. La stagione di teatro ragazzi si concluderà domenica 24 marzo alle ore 17:00 con la produzione Fantacadabra e Teatro Stabile d’Abruzzo Il rifugio segreto con la regia di Mario Fracassi, uno spettacolo che nasce a partire dalle storie dei bambini, piccolissime, piene di stupore, di meraviglia, di battute serie e spiritose, e da domande sul gioco, sull’amore, sul vento, la neve, i disegni, la scuola, si arriva a interrogarsi sulla felicità, i desideri, la paura, la morte: un’occasione per interrogarsi intorno al “mondo dei bambini”.




PAN DEL BORSACCHIO: OTTIMO LAVORO

Roseto in Azione rimarca: “è lo strumento giusto per garantire la tutela dell’ambiente e le aspettative degli agricoltori”

Roseto degli Abruzzi, 11 gennaio 2024. Roseto in Azione interviene sulla vicenda della riperimetrazione della Riserva del Borsacchio rimarcando l’azione portata avanti dall’Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Nugnes e quella dell’Assessore alla Rigenerazione Urbana Gianni Mazzocchetti.

In una nota, firmata dal coordinatore locale Mario Di Giulio, si sottolinea l’ottimo lavoro svolto dall’assessore Mazzocchetti per chiudere in tempi stretti l’iter delle osservazioni al Pan della Riserva.

“In poco meno di due anni, grazie al lavoro sinergico tra assessorato, uffici e tecnici si è riusciti ad arrivare ad un passo dall’approvazione del Pan il cui iter ha subito una accelerazione, dopo anni di inspiegabile immobilismo, solo con l’insediamento dell’Amministrazione Nugnes – afferma Di Giulio – ma proprio quando il traguardo era in vista è arrivato il frettoloso emendamento notturno che ha tagliato del 98% l’area della Riserva del Borsacchio. Al di là dei risvolti politici e ambientali della vicenda, con un taglio deciso senza avviare il minimo confronto con le Istituzioni locali e le associazioni del territorio, ci preme sottolineare le conseguenze che questa scelta avrà sulla redazione di due importanti strumenti urbanistici: il Pan e la revisione del Piano Regolatore Generale. La scelta, infatti, avrà conseguenze importanti anche sull’aggiornamento del Prg visto che, le aree ora escluse dalla Riserva, dovranno essere oggetto di ripianificazione da inserire all’interno del Prg stesso. Non dimentichiamo, poi, l’immane lavoro per il Piano di Assetto Naturalistico che, ora, rischia di essere del tutto vanificato. Questo accade – aggiunge – quando si fanno scelte di pancia senza pensare alle conseguenze e senza concertarle con le istituzioni territoriali”.

“Alla fine della passata consiliatura solo grazie ai Consiglieri dell’allora opposizione Nugnes, Pavone e Marcone si arrivò all’adozione del Pan in Consiglio Comunale, quando altri partiti o pezzi di partiti, anche della maggioranza, erano contrari. La nostra Amministrazione – conclude Di Giulio – in soli 24 mesi è arrivata alla fase finale del Pan, analizzando tutte le osservazioni. Uno strumento la cui approvazione avrebbe posto delle regole chiare e giuste per tutti coloro che abitano il territorio del Borsacchio e per tutti coloro che al suo interno svolgono ogni sorta di attività. Questa è la strada giusta da percorrere per favorire e coniugare, da un lato, la tutela dell’ambiente e, dall’altro, le giuste aspettative degli agricoltori e degli imprenditori. ⁠Con l’approvazione del Pan sarà possibile intercettare finanziamenti comunitari e nazionali per favorire investimenti privati e pubblici che andranno a valorizzare anche il patrimonio e a rilanciare un’offerta turistica specifica e di alta qualità. Inoltre, i prodotti agricoli all’interno della Riserva avranno un valore economico maggiore se commercializzati attraverso un brand della Riserva. Come “Roseto in Azione”, sposiamo completamente la linea dell’Amministrazione Comunale che chiederà l’abrogazione dell’emendamento attraverso lo strumento della Delibera di Consiglio Comunale, l’organo deputato a rappresentare tutta la cittadinanza rosetana”.




LA CABINA DI CASTELNUOVO

Presentazione progetto sociale aree interne, mostra pittorica, concerto mediterraneo trio e cena chef Cozzolino

San Pio delle Camere, 12 gennaio 2024. La presentazione del progetto “Promozione sociale aree interne” che coinvolgerà tante associazioni e giovani della Piana di Navelli e della Valle Subequana, lanciato dall’associazione Frequenze. E per l’occasione una mostra delle opere pittoriche del maestro Angelo Maria Riocci, un concerto del Mediterraneo trio, e la cena a cura come sempre dello chef Nello Cozzolino.

Oggi, sarà un venerdì 12 gennaio intenso e ricco di contenuti, quello in programma a partire dalle ore 18 al ristorante La Cabina di Castelnuovo, in provincia dell’Aquila, lungo la statale 17, che si conferma anche uno spazio di cittadinanza attiva ed elaborazione culturale.

Sviluppato grazie all’aiuto di numerosi partner, il progetto “Promozione sociale aree interne” spiega Luca Pasquali, presidente di Frequenze, “vuole far emergere l’evidente contrasto tra lo spopolamento e il turismo intensivo, tra la ricostruzione pubblica e privata e la mancanza di strutture nelle quali svolgere attività, per promuovere una riflessione condivisa sulle possibili soluzioni da costruire per rinnovare il tessuto sociale, con un’attenzione particolare alle iniziative culturali”.

Vocazione che del resto l’associazione Frequenze e il ristorante La Cabina già da tempo traducono in pratica insieme a numerosi partner già operanti nel territorio, e il progetto accrescerà ulteriormente il programma.

Nei prossimi mesi infatti si realizzeranno eventi, spettacoli, esposizioni e attività pensati in collaborazione con l’associazione 1cona di San Demetrio ne’ Vestini, il teatro Spazio Rimediato e l’associazione Radici di L’Aquila, il collettivo della Pirate Music Fest di Poggio Picenze.

E ancora laboratori per bambini, in collaborazione con l’associazione Solo Posti IN Piedi e il Brucaliffo, l’associazione Harp e il collettivo La Kap di Fontecchio, l’associazione Nati nelle Note di L’Aquila nell’ambito del progetto LiberArti in Natura, finanziato con i fondi 8×1000 della Chiesa Valdese.

Infine, incontri con esperti di sviluppo delle aree interne a livello regionale e nazionale, in collaborazione con l’associazione Te.Co – Territorio e Comunità, presentazioni di libri con l’associazione Textus e il Punto Einaudi di L’Aquila, proiezioni del docu-film del regista Francesco Paolucci e Rosario Sabelli della cooperativa sociale Lavoriamo Insieme che da anni affronta il tema dell’inclusione e della salute mentale presso La Casa di Michele a L’Aquila. Un ricco programma che Frequenze sta cercando di promuovere sul territorio anche grazie al supporto progettuale della Fondazione Ai.Bi Amici dei Bambini.

Venerdì sarà intanto la volta della mostra di pittura di Angelo Maria Riocci, della vicina San Panfilo d’Ocre, pittore e scultore, che da anni porta avanti una apprezzata e appassionata ricerca intorno ai temi della circolarità della natura e dell’infinito imponderabile, ovvero intorno al segreto dell’esistenza.

Chef Cozzolino proporrà per l’occasione, un antipasto di zuppa di ceci, con crostone di pane e rosmarino, fettuccine alla Pastora, con ricotta, zafferano e pancetta, arista di maiale con erbe di montagna e bacche di ginepro, patate al forno, dolce della casa, bevande e caffè, al costo di 25 euro, previa prenotazione.

Durante la cena, il concerto del trio composto da Leonardo Mezzini, Armando Rotilio e Alessandra Tacconi.

Come di consueto, dopo la cena e alla fine del concerto, verrà data la possibilità di continuare la serata con una Jam Session aperta a chiunque desideri suonare e cantare.




IL RINGRAZIAMENTO ALLA PROCURA DI SULMONA

La richiesta d’annullamento sentenza ed il ricorso alla Suprema Corte di Cassazione

Sulmona, 12 gennaio 2024. Sono grata alla Procura di Sulmona e al Procuratore della Repubblica dr. Edoardo Mariotti per aver proposto ricorso alla Suprema Corte di Cassazione per richiedere l’annullamento della sentenza emessa dal Giudice di Pace di Sulmona Dott.ssa Cipriani.

Nelle motivazioni che hanno indotto la Procura a promuovere l’impugnativa, vi è la sconvenienza plateale e la volgarità dell’offesa rivoltami, atta a denigrare gratuitamente la mia persona e realizzata dinanzi a terzi, infine incontrollatamente circolata su whatsapp.

Ho vissuto la sentenza del Giudice di Pace di Sulmona del 12/10/2023 come un’intollerabile ingiustizia.

Non è civile e democratico rivolgersi neppure al peggior avversario politico con offese che hanno più il sapore di un attacco personale.

Il genere di esternazioni per cui all’epoca ho promosso querela contro Di Masci dovrebbero infatti rimanere estranee alla dialettica politica.

Un politico che si rispetti dovrebbe saper utilizzare l’arte oratoria per argomentare le proprie opinioni e non per offendere ledendo la reputazione altrui.

È per questo che ancora di più sono grata alla Procura per l’accortezza, la professionalità e la cura con cui hanno valutato il caso, per aver fatto valere un diritto non solo mio ma di tante altre donne e uomini che si dissociano e inorridiscono di fronte a parole così umilianti; parole di cui è davvero impossibile ignorare il significato e che Di Masci ha scelto di utilizzare volutamente per colpirmi alle spalle, forse pensando di divertirsi con i suoi amici.

Roberta Salvati




LA PISTA CICLABILE VIA DEL MARE

FIAB: “Intervento necessario che deve essere invece ampliato”

Lanciano, 12 gennaio 2024. “La notizia apparsa sugli organi locali di informazione che rilancia la vicenda giudiziaria che riguarda una presunta irregolarità della ciclabile di via del Mare e vie limitrofe, al di là di quello che sarà l’esito processuale, è l’occasione per far uscire dall’oblio un intervento infrastrutturale, ad oggi in stato di evidente trascuratezza, che ha portato ad un miglioramento della vivibilità dei tratti interessati” lo afferma il Coordinamento delle Associazioni FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – di Abruzzo e Molise, per tramite del coordinatore Giancarlo Odoardi.

“L’intervento di via del Mare e di via Panoramica è stato più ampio della stessa realizzazione di una ciclabile, che tra l’altro è analoga a molte altre realizzate, con le stesse modalità, in altre città abruzzesi e italiane; ma lì si è trattato di un’azione di riqualificazione urbana e di moderazione del traffico, restituendo parte di una città a tutti gli utenti della strada: pedoni, ciclisti ed automobilisti. Quella che era una trafficatissima arteria cittadina, e allora sì pericolosa per le utenze deboli” continua Odoardi “ora è diventata una strada urbana dove convivono in sicurezza diverse tipologie di traffico e dove i ciclisti hanno una maggiore tutela proprio grazie alla presenza di un percorso ciclabile segnalato ed esclusivo. L’istituzione tra l’altro del senso unico, insieme al limite di velocità a 30 km/h, in linea con quanto sta accadendo in tutta Europa, ha permesso di usufruire dell’infrastruttura correttamente, tant’è che la ciclabile viene quotidianamente utilizzata per il bicibus scolastico e decine di ciclisti utilizzano il percorso per gli spostamenti giornalieri”.

“La richiesta rimozione della pista da parte di una associazione che ne presuppone la pericolosità, vanificherebbe il primo passo verso una auspicata estensione di analoghi percorsi ciclabili in tutta la città, in linea con quanto previsto dal Piano Urbano del Traffico che, anzi, dovrebbe essere rivisto, e magari integrato di un BICIPLAN, Piano Urbano per la Mobilità Ciclistica, individuando una più estesa rete di percorsi ciclabili, anche di diversa tipologia, sfruttando tutte le possibilità che le vigenti normative propongono (piste ciclabili, corsie ciclabili, case avanzate, zone 30, zone scolastiche, aree pedonali, ecc.)”, evidenzia il coordinatore FIAB. “L’aumento dei ciclisti sulle strade aumenta la sicurezza stradale, come da esperienze consolidate (il cosiddetto safety in numbers), in quanto aumenta la percezione di una non esclusività automobilistica dell’infrastruttura. Chi vuole relegare le ciclabili in parchi e zone rurali è legato ad una concezione antidiluviana della mobilità, ormai ampiamente superata in tutto il mondo.”

“Non a caso – conclude FIAB – in tutto Abruzzo, dove di interventi come quelli di Lanciano sono stati realizzati un po’ ovunque, nessuno ha mai messo in discussione la regolarità delle scelte. Lasciano interdetti le azioni di contrasto intraprese a Lanciano contro una tale infrastruttura che, ad oggi, potrebbe invece rivelarsi ancora più utile se ripristinata nelle parti non più manutenute (come la segnaletica orizzontale) e opportunamente ampliata, andando a toccare i punti strategici della città. A chi giova tale accanimento? Forse agli studenti che ogni giorno percorrono la pista per recarsi a scuola? O ai residenti e commercianti che hanno visto diminuire la velocità dei veicoli e aumentare i pedoni e i ciclisti a scapito di qualche parcheggio sottratto?  O ancora alle nuove attività e alle nuove residenze che sono nate su via del Mare, forse anche grazie alla pista ciclabile? C’è chi afferma di avere a cuore la ciclabilità, purché si faccia altrove. FIAB chiede che dalla pista ciclabile si passi, anche a Lanciano, ad una città ciclabile, e quindi più sostenibile.”




MASTERCLASS

Con il regista del Drammateatro Claudio Di Scanno

Popoli Terme, 12 gennaio 2024. Un fine settimana all’insegna della teatralità legata alla drammaturgia dell’attore quello che il Drammateatro ha programmato per il 13 e 14 Gennaio al Teatro comunale di Popoli Terme a riapertura delle attività 2024 segnate dai 40 anni della Compagnia.

Una MasterClass diretta dal regista Claudio Di Scanno e rivolta ad attori e persone interessate ai processi creativi dell’attore in una dimensione di coralità. Punto di riferimento il bel poema di Aleksandr Blok I Dodici attraverso il quale il maggior poeta simbolista russo esprime il carattere sacro del moto rivoluzionario.

I partecipanti alla MasterClass, provenienti da diverse località abruzzesi avranno come riferimento il poema di Blok per costruire un itinerario creativo consono alla metodologia di lavoro del Drammateatro e del suo regista. Una metodologia che scava nei meandri del testo letterario per esplorarne energie necessarie all’azione fisica e vocale degli attori, attivandone sensibilità e immaginario.