PISTA CICLABILE ZONA FRANCA!

Pescara, 21 gennaio 2024. Tra le spigolose scene che si possono intercettare in città muovendosi in bicicletta, e ce ne sono veramente tante, alcune danno la possibilità di riflettere su un paio di questioni, che rimandano all’organizzazione di servizi e alla loro fruizione: da una parte chi li mette a disposizione e dall’altra chi li usa. Ma c’è anche chi ne abusa.

Nel tratto di Via Marconi, prospiciente l’intersezione con via Caio Asinio Pollione, zona rotatoria Via Pepe, c’è una solitaria “bretella”, presunta ciclabile, di 30 metri di lunghezza, compressa tra la fermata del bus e un cordolo che delimita la corsia riservata allo stesso. Al di là dell’insolita interpretazione progettuale del breve tratto di 2,5 mt di larghezza (curiosamente tanto quanto una pista ciclabile) che interseca il servizio di TPL (chi sale sul bus, o ne scende, deve attraversare la pista, scendendo uno scalino e salendone un altro), la “presunta” funzione ciclabile richiamata, ancorché intuibile per questioni di similitudine geometrica, non è esplicitata da alcuna segnaletica, né orizzontale né verticale. Accade, quindi, con una certa interpretazione “creativa”, che alcuni abbiano pensato di potercisi infilare in auto e addirittura parcheggiare, in fila indiana, per farsi, suppongo, una pizza e una birra lì di fianco.

Chi arriva in bici, rimane disorientato: pista o non pista? La forma c’è, ma nessun segnale lo esplicita. E’ riservata o è libera? Certamente non è un parcheggio. Mi è capitato una volta di contestare ad un automobilista l’improvvida sosta con la sua auto, un SUV, che non consentiva il passaggio ad alcuno e la risposta fu che la pista non era segnalata.

In conclusione, questa tratta riservata alle due ruote, unica in tutti i 1.600 mt di Via Marconi, difetta di essere tale proprio perché non c’è un segnale che ne affermi e testimoni la funzione (su certe vie la ridondanza di segnali ciclabili tra pista che termina e pista che ricomincia è da capogiro). Ma questo non dovrebbe consentire la furbizia interpretativa dell’utente in auto, certamente non tutti, che accampa curiose scuse/ragioni della sua evidente infrazione e a cui, evidentemente, difetta la regola interiore del dubbio e soprattutto del rispetto.

In sostanza, quindi, se capitate da quelle parti in bici, potete anche procedere in strada, come tutti gli altri veicoli, perché in effetti la bici è un veicolo.

Giancarlo Odoardi – Direttore Ri-media.net




CARLO COSTANTINI CANDIDATO SINDACO

Elezioni comunali Pescara. Domani, lunedì 22 gennaio, ore 11:00 conferenza stampa di presentazione presso la Sala consiliare del Comune di Pescara

Pescara, 21 gennaio 2024. Carlo Costantini è il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra alle elezioni amministrative della primavera 2024. La candidatura verrà ufficializzata e presentata nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà domani, lunedì 22 gennaio, alle ore 11:00, nella Sala consiliare del Comune di Pescara.

All’incontro, oltre a Costantini, saranno presenti i rappresentanti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Azione e di Radici in Comune.




LE INSOFFERENZE DI BONACCINI

Una reazione volgare e scomposta alla domanda

Pescara, 21 gennaio 2024. Il sindacato dei giornalisti abruzzesi resta basito per l’ennesima scena di insofferenza di un politico, in questo caso il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, di fronte alla legittima domanda di un cronista. Una reazione volgare e scomposta a un quesito non gradito. Pretendere domande su misura non appartiene alla democrazia e non rispetta il ruolo della stampa. Quanto accaduto a Vasto ai colleghi di ChiaroQuotidiano durante l’intervista a Bonaccini, ci ricorda ancora una volta quanto l’Italia sia un paese poco ospitale per i giornalisti, continuo bersaglio della classe politica e non solo.

sindacatogiornalistiabruzzesi




LE PROPOSTE DEL FORUM CITTADINO

Raccolta di firme per portare in consiglio comunale. Proposta di iniziativa popolare ex artt. 18 dello statuto e 53 del regolamento comunale sulla democrazia partecipativa.

Roseto degli Abruzzi, 21 gennaio 2024. Per l’area del parco tra via Mattarella e via dei Pioppi:

• ristrutturazione del campo da basket e degli elementi e strutture già presenti (percorso vita, chiosco e campo da bocce);

• realizzazione di un’area per skateboard (eventualmente nella fascia già asfaltata che collega via dei Pioppi a via Mattarella);

• opere di street art sull’asfalto esistente per disegnare campi da allenamento per bambini;

• conservazione della vegetazione esistente;

• realizzazione di un giardino didattico nel lotto che si affaccia sul lungomare Rodi e di percorsi ciclabili di penetrazione all’area tra via dei Pioppi e il lungomare Rodi.

per l’area del parco tra via dei Pioppi e il Castrum:

• percorso integrato di collegamento con pannelli che raccontino la storia del quartiere;

• riqualificazione del piccolo edificio adiacente al polo “i Pioppi” a scopo sociale e culturale;

• riqualificazione del campo inutilizzato al confine sud-ovest adiacente al campo da calcio Castrum, per ospitare nuovi campi

sportivi per altre discipline (pallavolo, basket, tennis);

• installazione di una cassa armonica.

per l’area del quartiere di edilizia pubblica:

• potenziamento e sistemazione della viabilità pedonale esistente;

• integrazione e riqualificazione del piccolo “teatro all’aperto” di via Rossa, retrostante alle palazzine di via Lombardi e via Di

Vittorio;

• ristrutturazione dei ponti di collegamento delle palazzine di via Di Vittorio, eventualmente con street art.

per l’area restante del quartiere:

• migliorare il collegamento con l’area di pertinenza della chiesa di S. Maria a Mare, attraverso l’installazione di opportuna

cartellonistica e attraverso una nuova sistemazione e pavimentazione dell’area utilizzata attualmente come parcheggio e

di via Cirene, via di collegamento tra via Annunziata e l’edificio religioso;

• adeguamento della viabilità del Bivio Bellocchio;

• sistemazione dell’area del Bivio Bellocchio e della Necropoli, retrostante il supermercato “Lidl”, e restauro dei manufatti

presenti.

I BANCHETTI PER LA RACCOLTA DELLE FIRME SONO PRESENTI (tempo permettendo)

Al mercato dell’Annunziata ogni lunedì dalle 10:00 alle 12:30;

Ale mercato di Piazza della libertà ogni sabato dalle 10:00 alle 12:30.

In Piazza Fosse Ardeatine:

giovedì dalle 10:00 alle 12:00;

sabato dalle 16:30 alle 19:00;

domenica dalle 10:00 alle 12:30

“ dalle 16:30 alle 19:00




IL PADIGLIONE ITALIA DI EXPO OSAKA 2025 arriva in diretta al Sigep

Nello stand di Pastry&Culture Italian Style domani la presentazione in anteprima

Rimini, 21 gennaio 2024. In anteprima assoluta, domani mattina alle 11 a Roma sarà presentato il Padiglione Italia ad Expo Osaka 2025. Contemporaneamente, i visitatori del “Sigep – The Dolce World Expo”, il salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè attualmente in fase di svolgimento alla Fiera di Rimini, avranno la possibilità di seguire in diretta streaming l’importante appuntamento.

All’interno dello stand dell’associazione Pastry&Culture Italian Style, presieduta dal maestro pasticciere abruzzese Federico Anzellotti, ambasciatore della pasticceria in Expo e per la Regione Abruzzo, dove sono in mostra anche una decina di aziende abruzzesi, è in programma un collegamento diretto con il Palazzo delle Esposizioni di Roma che consentirà di visionare in anteprima l’area espositiva che ospiterà l’Italia durante l’Expo 2025 che si terrà in Giappone dal 13 aprile al 13 ottobre.

Nel corso dell’evento – organizzato da AEPI in collaborazione con il Commissariato Generale di sezione per la partecipazione italiana a Expo 2025 Osaka, l’Azienda Speciale Palaexpo e la Fondazione Italia Giappone – il Commissario Generale, Mario Andrea Vattani, presenterà il progetto del Padiglione Italia all’Expo 2025 Osaka.

Interverranno all’incontro visibile in diretta streaming al Sigep anche il Presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, Marco Delogu, il ministro incaricato d’Affari ad Interim dell’Ambasciata del Giappone in Italia, Kengo Otsuka, il presidente della Confederazione AEPI, Mino Dinoi, e il direttore amministrativo Italia Expo 2025 Osaka, Andrea Marin, che introdurrà le opportunità per le imprese di collaborazione col Padiglione Italia.




PROGETTO ALBERI E CURA DEL TERRITORIO

I volontari delle guide del Borsacchio sostituiscono querce lungo gli antichi sentieri di via Colle piantano un ulivo nel piazzale della Fonte e ripuliscono canali piazzale dalle erbacce

Roseto degli Abruzzi, 21 gennaio 2024. Anche oggi, i volontari del Borsacchio dimostrano il loro impegno costante nel preservare la riserva e promuovere iniziative di beneficio ambientale. Nonostante la battaglia contro il taglio della Riserva Borsacchio restano in una fitta opera di collaborazione con oltre 200 entità associative  nazionali e locali per continuare la raccolta firme che ormai ha toccato le 14.000 sottoscrizioni in gran parte su moduli cartacei dal vivo sul territorio.

Il progetto alberi, con grande soddisfazione, ha raggiunto un importante traguardo con 102 nuovi alberi piantati in Riserva, nelle scuole e nei parchi pubblici. . Oggi lungo i sentieri di via Accolle, inspiegabilmente tagliata dalla riserva Borsacchio, abbiamo messo a dimora filari di querce, contribuendo così al ripristino della flora locale, precedentemente danneggiata durante i lavori di sicurezza idraulica.

Nonostante le sfide, i volontari hanno operato con successo nella sistemazione della Fonte D’Accolle che ormai da oltre 10 anni curano e mantengono fruibile,  pulendo i canali di scolo, eliminando le erbacce dalle murature che spaccherebbero presto i resti della Fonte e sistemando siepi e tagliato erba riportando via oltre 100 kg di rifiuti. Nel piazzale dell’Antica Fontana, dimostrando un costante impegno nella manutenzione e valorizzazione dell’area abbiamo messo un Ulivo come segno di speranza di rivedere questo luogo meraviglioso dove deve essere: nella Riserva Borsacchio.

La comunità si unisce nell’apprezzare gli sforzi dei volontari del Borsacchio, che, attraverso azioni concrete, mantengono vivo l’amore per il territorio e la sua bellezza naturale donandoci alberi  e attrezzature per continuare visto che tutti sanno che operiamo senza contributi pubblici o sovvenzioni.




CON GLI ANIMALI NON SI SCHERZA PIÙ

Un comunicato sul Carnevale a 4 zampe

Teramo, 21 gennaio 2024. Con il presente comunicato ringrazio il coordinamento nazionale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che è intervenuto perché la propria sezione di Teramo si dissociasse dall’evento Carnevale a 4 zampe giuliese.

L’associazione, infatti, non sarà presente nemmeno nella nuova locandina che verrà modificata nella grafica e nei contenuti. Sembra che le associazioni rimaste al carnevale abbiano richiesto la modifica della locandina e del programma che inizialmente prevedeva cani vestiti in maschera.

Resto in attesa di vedere la nuova pubblicazione e il nuovo contenuto dell’evento che certamente terrà conto del benessere animale, dopo la grande partecipazione dell’opinione pubblica, in prevalenza indignata per l’infelice scelta di fare un carnevale per cani.

La vicenda inoltre ha preso risonanza nazionale grazie all’interessamento di Bernadette Chiocca  Redattrice del Magazine Kodami , che tratta il benessere animale e il giusto rapporto uomo animale…

Nel suo articolo dettagliato sulla problematica sollevata dalla sottoscritta vengono riportati i pareri di importanti educatori cinofili esperti del settore della comunicazione del cane. Ringrazio anche lei ed il suo formatissimo team sempre dalla parte della giusta convivenza con gli animali.

Nell’attesa degli sviluppi e soprattutto delle modifiche promesse, mi sento di dover ricordare ai nostri Amministratori, che da ora, CON GLI ANIMALI NON SI SCHERZA PIÙ e credo che la miglior risposta sia stata data proprio dall’opinione pubblica che si è sollevata sui social, nei commenti e nei messaggi di protesta alle associazioni partecipanti.

Ringrazio tutti gli organi di informazione che hanno dato voce alla mia protesta e a quella di chi è stanco di vedere usati gli animali per ogni peggiore strumentalizzazione.

Dott.ssa Giusy Branella, Medico Veterinario

foto: www.alfemminile.com




UNA RIVOLUZIONE VERDE

Un Viaggio a ritroso dal Nord verso il Sud per due cinquantenni ed un pensionato

Rocchetta Sant’Antonio, 21 gennaio 2024. Antonio e Paolo, due intraprendenti cinquantenni, hanno scelto di fondare Puglia-Farm insieme al loro socio, il pensionato Giovanni. Questa nuova realtà agricola, situata a Rocchetta Sant’Antonio sui pittoreschi monti della Daunia, ha come obiettivo principale l’allevamento sostenibile e naturale di lumache.

Dopo aver lasciato alle spalle le frenetiche carriere professionali, tra la Svizzera e Milano, questi pionieri hanno abbracciato la vita rurale con passione, decidendo di contribuire alla rinascita economica del Sud Italia, dove lo spopolamento delle aree rurali ha assunto dimensioni preoccupanti.

Puglia-Farm rappresenta una rinascita, non solo per la zona, ma anche per un approccio all’agricoltura basato sulla sostenibilità e sulla produzione naturale al 100%, senza utilizzo di pesticidi o prodotti chimici. Questa azienda si dedica all’allevamento delle lumache italiane, Helix Aspersa Muller, in linea con i rigorosi standard della

Confederazione Italiana Elicicoltori (CIE), che richiedono una coltivazione all’aperto e solo al naturale. Questo percorso etico e naturale ha portato, in collaborazione con altre aziende del CIE, alla creazione di due linee esclusive:

Bellezza BIO

Prodotti per la bellezza ed il benessere dalla persona ad alta concentrazione di bava di lumaca

Naturalmente Puglia

Attraverso una partnership con Licopharma Cosmetici, un’azienda specializzata nella formulazione e produzione di linee cosmetiche biologiche e naturali, con sede nel vicino paesino di Sant’Agata di Puglia, Puglia-Farm ha sviluppato con successo una linea di prodotti di bellezza innovativi. Questi cosmetici sono formulati utilizzando la preziosa bava di lumaca, certificata biologica, un ingrediente altamente vantaggioso per la pelle e per il benessere fisico, ottenuto in maniera etica e cruelty-free.

La missione di Puglia-Farm non si limita solo alla produzione agricola, ma si estende anche all’istruzione e alla sensibilizzazione delle giovani generazioni. L’azienda sta sviluppando un percorso didattico rivolto agli studenti delle scuole primarie, con l’obiettivo di promuovere il turismo a Rocchetta Sant’Antonio e di avvicinare le persone alla bellezza della coltivazione della terra. Grazie ad una integrazione con altre realtà locali in cui sarà possibile vedere come si coltiva al naturale, come si fa il grano e il vino, come si gestisce un uliveto. Tutte eccellenze pugliesi. Il percorso ha l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni alla bellezza della coltivazione della terra e alla consapevolezza delle risorse del territorio in cui vivono. Inoltre, la gamma di prodotti offerti da Puglia-Farm non si limita solo ai cosmetici “Bellezza BIO e Naturalmente Puglia”, linee ad alta concentrazione di bava di lumaca e prodotti biologici, ma include anche “Lumache di Puglia”, una proposta gastronomica innovativa che include prodotti freschi e piatti gourmet.

Il team di Puglia-Farm è determinato a ridefinire il concetto di agricoltura e a trasmettere un messaggio di sostenibilità, naturalezza ed etica in ogni fase della loro attività. Attraverso la loro iniziativa coraggiosa e innovativa, Antonio, Paolo e Giovanni stanno dimostrando che un ritorno alla terra può portare a risultati straordinari, sia per l’ambiente che per l’economia locale.




D’AMICO A PESCARA CON BONACCINI

Dimensionamento scolastico sbagliato, lo rivedremo subito

Ortona, 21 gennaio 2024. “Tra le prime azioni che intraprenderemo non appena saremo al governo della Regione Abruzzo ci sarà, assieme al ritiro dell’adesione al progetto dell’autonomia differenziata, la revisione del dimensionamento scolastico”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Pescara in conferenza stampa davanti all’istituto comprensivo 1 in via Einaudi, che sarà accorpato al 7 in conseguenza del provvedimento del governo. Con lui Stefano Bonaccini, presidente nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Emilia-Romagna, e i candidati del Pd nella lista della provincia di Pescara.

D’Amico ha detto: “È una presunta razionalizzazione che penalizza i cittadini. Questa Giunta regionale applica in modo aritmetico le disposizioni per il risparmio, a noi invece interessa affrontare i singoli problemi nell’interesse delle abruzzesi e degli abruzzesi, creare le condizioni per garantire i diritti essenziali, su tutti quelli alla salute e allo studio. Il nostro programma è radicalmente diverso da quello del centrodestra, puntiamo a fare in modo che le norme nazionali prendano in considerazione le situazioni di criticità. Le scuole non devono essere tagliate, sono presidi che in molte zone svolgono la doppia funzione di istruzione e formazione dei cittadini”.

Bonaccini ha definito l’autonomia differenziata “un provvedimento sconclusionato. Determinerà nelle aree interne, come quelle abruzzesi, accorpamenti e riduzioni di classi, e nelle città la creazione di classi pollaio. Eppure, il Presidente della Regione Abruzzo non ha protestato, guardando come al solito agli interessi di partito”.




LA TOMBESI CADE AL PALAOLGIATA

Senza Moragas, Scarinci, Iervolino e Mejzini, la Tombesi gioca una partita generosa ma cede 2-1 contro l’Italpol. Massimo Morena: «Purtroppo il nostro roster non può permettersi tutti questi assenti. D’ora in avanti ci vorrà molta più attenzione con i cartellini gialli. Peccato per oggi, puniti per due disattenzioni».  

Ortona, 21 gennaio 2024. Si ferma a nove la striscia di vittorie consecutive della Tombesi, battuta per la seconda volta in stagione dall’Italpol. Agli assenti annunciati alla vigilia, gli squalificati Scarinci, Iervolino e Mejzini, si è aggiunto a pochi minuti dal via anche il capocannoniere dei gialloverdi Moragas, che per tutta la settimana aveva fatto i conti con un piede dolorante. Nonostante tutto, la Tombesi si è portata avanti con Masi, all’undicesimo centro stagionale, salvo poi subire la rimonta laziale, con l’1-1 prima dell’intervallo e la rete del sorpasso nella ripresa. Buona prova per i ragazzi dell’Under 19 chiamati a giocare tanti minuti al PalaOlgiata, da Ammirati fino ad Annibale e Misci. In una classifica cortissima e con nove giornate di campionato ancora da disputare, la Tombesi conserva comunque il primo posto in graduatoria. E martedì si torna subito in campo a Caldari per la sfida di Coppa contro l’Academy Pescara.

«Spiace molto per il risultato perché, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto una buona prestazione – questo il commento finale di mister Morena – Purtroppo, lo diciamo da inizio anno, abbiamo un roster corto, con rotazioni già ristrette in condizioni normali, ragion per cui non possiamo assolutamente permetterci di rinunciare a quattro giocatori in un colpo solo. Di certo, questo sì, d’ora in avanti chiederò ai miei giocatori di metterci molta più attenzione con i cartellini, perché un giallo rimediato per un fallo inutile, o per una protesta esagerata, alla fine può costarci dei punti: dobbiamo giocare con la testa, non solo con le gambe. Contro l’Italpol siamo stati puniti per due nostre disattenzioni, succede quando hai in campo così tanti ragazzi giovani. Si sono comunque destreggiati bene i nostri Under, devono continuare su questa strada. Quanto alla sfida di Coppa di martedì, a questo punto è chiaro che ci teniamo a riscattarci subito e a fare una bella prestazione: giochiamo contro un avversario forte, che avrà il nostro stesso obiettivo, ma saremo a casa nostra, e almeno tre dei quattro assenti di oggi li recupereremo».




IL PARTITO DELLA PACE E DELLA FELICITÀ

di Massimo Brundisini

Politicainsieme.com, 21 gennaio 2024. Questo articolo avrebbe potuto intitolarsi  Venti di guerra, ma quella parola blasfema non merita titoli, ho quindi optato per la decisione di usare parole di speranza.

Parto da un’agghiacciante notizia Ansa: Nato: “La pace non è più scontata, dobbiamo essere pronti: le opinioni pubbliche dei Paesi che compongono la Nato devono capire che non si può più dare la pace per scontata nei prossimi anni e che la guerra è un fenomeno che coinvolge tutta la società, che deve sostenere i militari con uomini e mezzi.” Lo ha detto il Presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, al termine della riunione dei capi di Stato Maggiore alleati, come ricorda in un articolo Maurizio Blondet.

Ora, la prima cosa che mi viene in mente è che è triste constatare gli inquietanti limiti di un militare giunto ai massimi livelli di carriera che dimostra di non avere la necessaria serenità di giudizio ed anche gli adeguati mezzi cognitivi per realmente rendersi conto della bestemmia pronunciata: i suoi, e purtroppo non solo, imbalsamati schemi mentali sono evidentemente ancora retaggio delle schermaglie della Guerra fredda. Certo, dietro affermazioni apodittiche e che apparentemente non lasciano spazio a repliche, ci sono degli input da parte dei nostri rappresentanti politici, che poi si nascondono dietro il subalterno in divisa.

Siamo nuovamente allo scontro dei blocchi e la sensazione che si prova e che ci siano delle menti diaboliche a creare le condizioni per cui veniamo costretti a vivere nell’incubo continuo di essere attaccati da ipotetici nemici che, è vero, fino a pochi mesi fa si impossessavano di ville nel nostro Bel Paese, occupavano con protervia i nostri ristoranti e minacciavano i nostri porti con lunghissimi yacht.

Qualche nostalgico della guerra fredda ha deciso di prolungarla all’infinito, ad esempio organizzando e finanziando colpi di stato con cinque miliardi di dollari, come ammesso dalla sottosegretaria alla difesa statunitense Nuland: sia che rimanga fredda, sia che possa diventare calda fino all’olocausto nucleare, noi siamo sempre condannati a subire decisioni di personaggi bestiali, negativi e antiumani.

Sempre dall’articolo di Maurizio Blondet, riporto questa citazione “Il Ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, anglo-ebreo, ha avvertito tutti tramite un video caricato su X/Twitter: il mondo è in una fase prebellica, ed un grosso conflitto potrebbe scoppiare entro cinque anni in alcune aree chiave contro le principali potenze mondiali in ascesa”.

Non si tratta di un suo timore, sta rivelando a cosa si sta puntando affinché iniziamo a prepararci psicologicamente. La Nato nel frattempo ha annunciato, al confine russo, la più grande esercitazione degli ultimi decenni, con 90000 uomini, e della durata sembra di alcuni mesi.

Allego anche il link di un a recentissima intervista a Yuval Noah Harari, teorico del World Economic Forum, considerato da molti forse una delle menti più brillanti del Pianeta, sottotitolato in italiano. Dice Harari: “Vi do un avvertimento urgente che alcuni sperano che tu ignori: altre guerre stanno arrivando”.

Non so se siamo arrivati a un grado di obnubilamento, nonché di assuefazione all’obbedienza acritica, tale da impedirci di avere un sussulto di indignazione e di rifiuto di fronte a questa folle aberrazione: personalmente, e non solo perché sono un obbiettore di coscienza, spero che le opinioni pubbliche invocate dal dr. Stranamore Bauer, sulle orme della protesta dei trattori in Germania, mettano in campo una ribellione forte e potente per zittire questi politici palesemente incapaci e ormai ridotti ad un totale asservimento a volontà superiori negative e a idee distruttive e antiumane. La propaganda martellante produce effetti dirompenti e siamo tutti succubi.

Ma per fortuna c’è un politico che ancora non ha perso il lume della ragione, ha una chiara visione, ma ha anche il grande coraggio di chiamare le cose con il loro nome e di confutare alla radice la narrativa guerresca vigente: si tratta del Primo Ministro slovacco Robert Fico, che ha rilasciato un impressionante editoriale sulla follia della strategia occidentale in Ucraina. Le dichiarazioni all’interno del seguente link

Fico termina il suo intervento con queste parole: ”Auspico inoltre una graduale standardizzazione delle relazioni tra i paesi membri dell’UE e la Russia. E non sarò più soggetto alla stupida demagogia liberale e progressista che offende la fondamentale giustizia umana e alla fine causerà enormi danni”.

Finalmente un uomo libero e un politico degno di tale nome, un esempio che spero verrà presto seguito da altri, ponendo fine alle pietose performance della Von der Pfizer.

Detto ciò, cosa si può fare? Per cambiare le cose democraticamente è indispensabile creare un partito dedicato e ottenere così un pieno di consensi. In due miei precedenti scritti avevo proposto la creazione di un Partito Popolare della Pace: la mia idea è che un tale partito potrebbe essere in grado di raccogliere moltissime adesioni, soprattutto da parte degli appartenenti al primo partito (di gran lunga) in Italia, gli astenuti.

Le elezioni europee sarebbero l’ideale campo di prova, grazie al sistema proporzionale. Il dibattito politico è già in gran fermento, grandi proclami, geometrie variabili, sguardo rivolto ora al passato, ora al futuro. Nel recente convegno dal titolo “L’Appello di Sturzo tra progressisti e conservatori”, ci sono stati, ad esempio, molti interessanti interventi, tra cui quello di Giancarlo Infante.  Mi ha colpito, tra gli altri, quello dell’attuale sindaco di Udine Alberto Felice de Toni: egli ha utilizzato, a più riprese, la parola felicità, a partire dallo slogan della sua lista civica Quadrifoglio, e cioè Udine Città Felice.

Ricordando che Udine è arrivata prima nella classifica delle città più vivibili del Sole 24ore, De Toni, che si chiama anche Felice (!), parla poi del diritto alla felicità delle persone e della comunità.

Il diritto alla felicità è presente solo nella Costituzione americana, dove era stato inserito dal Presidente Thomas Jefferson, ma a sorpresa ci dice che la cosa gli era stata suggerita dalle riflessioni del famoso giurista e filosofo napoletano Gaetano Filangieri che per anni era stato in contatto con lui ed anche con Benjamin Franklin. Cita poi il saggio di Ludovico Antonio Muratori Della pubblica felicità del 1749, e ci ricorda che l’ONU ha istituito nel 2022 la Giornata Mondiale della Felicità, il 20 Marzo, ed anche il Report Mondiale sulla Felicità. Ci ricorda anche il libro, sempre del 2022, di Papa Francesco: Ti voglio felice.

Ecco allora che la proposta di un Partito Popolare della Pace potrebbe diventare Partito Popolare della Pace e della Felicità.




GESÙ, IL POTERE DI COMPIERE IL TEMPO E COLMARE LE ATTESE DEL POPOLO

Gesù compie il tempo, cioè colma le attese del suo popolo e afferma che ciò che hanno sempre cercato sta ora li, a portata di mano: “il regno di Dio è vicino”. È Lui vicino e ciò che Lui inaugura, si realizza con Lui

di Don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 21 gennaio 2024. Il Vangelo odierno: Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. (Mc 1,14-20).

“Il tempo è compiuto” è un’affermazione che ha un suo profondo fascino. Spesso per noi il tempo non si compie mai: corriamo, progettiamo, rinnoviamo, inseguiamo persone, mete, risultati e così via. Il guardare l’orologio è uno di quei gesti simbolici di rincorsa del tempo. Ovviamente c’è un’eccezione: quando otteniamo quello che abbiamo sperato e cercato con tutto noi stessi. Allora vorremo che il tempo si fermasse. Ma poi non va così e via verso un altro compimento del tempo. È questa la vita, in ambedue i casi, di “rincorsa o trattenimento” del tempo: Agostino direbbe che viviamo costantemente di tempo come “ricordo del passato, attesa del futuro e attenzione al presente”. E, in temi di crisi e di guerre, ricordi, attese e attenzioni hanno un sapore tutto particolare.

Gesù compie il tempo, cioè colma le attese del suo popolo e afferma che ciò che hanno sempre cercato sta ora li, a portata di mano: “il regno di Dio è vicino”. È Lui vicino e ciò che Lui inaugura, si realizza con Lui. Che significa tutto questo per me o per te, che spesso o corriamo verso compimenti del tempo o ci aggrappiamo nostalgicamente a tempi che furono? Penso voglia dire molte cose.

Prima di tutto ci insegna che è Gesù a compiere il tempo, Lui, non noi. Per quanto bravi possiamo essere è Lui il padrone del tempo, dell’agenda del mondo e della mia personale agenda. Lui solo dispone e governa il mondo, tutto, in maniera mite e amorosa. Secondo elemento. Il compimento è vicino, è a portata di mano. La nostra fede non è mai ricerca di Dio fuori del mondo e della storia, ma sempre in ogni ambiente e in ogni frangente temporale. Terzo elemento: per quanto vicino è un po’ sfuggente, ci vuole un po’ di fatica. Questa fatica si chiama conversione. “Convertitevi e credete nel Vangelo”.

Il termine conversione è un termine pesante: in genere richiama peccati e tentativi falliti di migliorare. In greco il termine – metanoeite – ha a che fare con un cambio di mentalità. Per ora fermiamoci qui. Per capire Gesù che compie il tempo dovremmo cambiare un po’, o forse tanto, della nostra mentalità. Dovremmo cedergli lo scettro del nostro tempo. Troppe corse con il tempo o troppe nostalgie di tempi passati non ci aiutano. Il tempo è ora. E Lui è vicino. Ci porta pienezza. Come? Chiedetelo a chi lo vive…




COMMEMORAZIONE DEL PROF. ADELMO MARINO

A un anno dalla scomparsa. Giovedì 25 gennaio, presso la biblioteca regionale Delfico a cura dell’istituto abruzzese di ricerche storiche

Teramo, 21 gennaio 2024. Relatore ufficiale dell’evento commemorativo sarà il prof. Giuseppe Ignesti, già docente di Storia Moderna nella facoltà teramana di Scienze politiche, con cui il professor Marino collaborò per molti anni. Il professor Ignesti per oltre un ventennio è stato prorettore della LUMSA di Roma, attualmente è professore emerito di Storia delle relazioni internazionali nello stesso ateneo.

Nell’occasione sarà presentato un numero speciale della rivista “Aprutium”.

Dopo i saluti istituzionali del sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto De Annuntiis, del presidente della provincia Camillo D’Angelo, del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e del responsabile della Biblioteca Delfico, Dimitri Bosi seguiranno gli interventi di

  • Nicolino Farina, vice -presidente IARST

Adelmo Marino: una finestra sulla teramanità attraverso l’istituto Abruzzese di Ricerche Storiche;

  • Ottavio Di Stanislao, direttore IARST

Il numero speciale della rivista “Aprutium”

  • Luigi Ponziani, bibliotecario emerito

Il contributo della rivista “Aprutium” alla ricerca storica in Abruzzo

  • Roberto Ricci, vice-presidente Deputazione Abruzzese di Storia Patria

Il Centro, poi Istituto di Ricerche Storiche di Teramo, nel panorama degli istituti culturali d’Abruzzo

Moderatore dei lavori Egidio Marinaro, presidente IARST




L’AMICACCI DOMINA SASSARI

Conclude al primo posto il girone

Giulianova, 21 gennaio 2024. Si chiude nel migliore dei modi la regular season di Serie A della Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, che batte la Dinamo Lab Banco di Sardegna Sassari con un sontuoso 62-32 e conquista così il primo posto nel Girone B.

Partenza formidabile della squadra di coach Di Giusto, chiamata a ribaltare il -20 subito all’andata, che piazza un 15-0 in apertura lanciato da Barbibay e consolidato da Benvenuto, a finalizzare le ottime combinazioni offensive abruzzesi. Sassari soffre la pressione difensiva dei padroni di casa che però trovano solo una tripla di Shay Barbibay nella parte finale del primo quarto (18-3).

L’inizio del secondo quarto vede gli ospiti che provano a reagire affidandosi all’olandese Bellers. L’Amicacci risponde con una spettacolare giocata in transizione sull’asse Barbibay-Brown. Non demorde la Dinamo che trova il -11 con McIntyre e Lindblom a segno dalla distanza ma Giulianova riprende il largo grazie alla solidità nel pitturato di Matteo Cavagnini. Nel finale di frazione gli abruzzesi non sfruttano una conclusione di Jaylen Brown sul +17 e i sardi chiudono il primo tempo con un gioco da tre punti di Enrico Ghione (32-18).

Al rientro ancora l’azzurro realizza il -12 Sassari ma sale ulteriormente l’intensità difensiva dell’Amicacci, che non subisce più canestro e mette il turbo all’attacco, trovando un primo strappo con un 6-0 firmato dalle magie di Cavagnini e Marchionni. Il vantaggio cresce ancora nel finale del terzo quarto con la squadra di casa che opera il sorpasso nel doppio confronto con le giocate Marco Stupenengo, elemento chiave nel mega parziale degli abruzzesi. I canestri di Gabriel Benvenuto valgono il +24 Amicacci all’ultima pausa nel visibilio del pubblico (47-23).

Nel quarto conclusivo non cala il livello del gioco della squadra di casa, che tiene in difesa e trova canestri di pregevole fattura dai propri terminali offensivi, consolidando il proprio margine di vantaggio e mettendo così in sicurezza il primo posto nel girone (62-32).

Con questo successo la Deco Metalferro si assicura il vantaggio del fattore campo fino in semifinale scudetto. I play-off scatteranno il 10 febbraio con la compagine abruzzese che affronterà in trasferta Reggio Calabria nella gara di andata dei quarti di finale, quarta classificata nel Girone A. Gli altri incroci saranno quelli tra Cantù e Treviso, Santo Stefano e Firenze, Sassari e Bergamo. Nel prossimo week-end il massimo campionato lascerà spazio alle Final Four di Coppa Italia, di scena a Porto Torres il 27 e 28 gennaio, che vedrà l’Amicacci tra le contendenti al trofeo.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Brown 13 (5 reb), Nagle, Benvenuto 14 (6 reb), Marchionni 5, Blasiotti, Topo, Cavagnini 14 (11 reb), Stupenengo 2 (4 ast), Mandjam, Boganelli (7 reb), Greco Brakus, Barbibay 14 (7 ast). All. Di Giusto.

Banco di Sardegna Dinamo Lab Sassari: Cegil, Esteche 4, Hansson, Spanu, Lindblom 6, Diene 2, Bellers 8, Uras, Quaranta, McIntyre 4, Ghione 8. All. Foden.

Serie A – Risultati 5^ giornata di ritorno

Girone A

UnipolSai Briantea84 Cantù – Kos Group Santo Stefano 70-51

Montello Bergamo – Farmacia Pellicanò Reggio Calabria 63-52

GSD Porto Torres – Santa Lucia Roma 84-40

Classifica (W/L):

Cantù 10/0 | Santo Stefano 8/2 | Bergamo 5/5 | Reggio Calabria 5/5 | Porto Torres 2/8 | Roma 0/10 |

Girone B

Deco Metalferro Amicacci – Banco di Sardegna Sassari 62-32

Crich PDM Treviso – Menarini Volpi Rosse Firenze 39-68

Riposa: Comes Boys Taranto

Classifica (W/L):

Amicacci 7/1 | Sassari 7/1 | Firenze 3/5 | Treviso 2/6 | Taranto 1/7 |

Play-off Scudetto – Quarti di finale

UnipolSai Briantea84 Cantù vs Crich PDM Treviso

Banco di Sardegna Sassari vs Montello Bergamo

Deco Metalferro Amicacci vs Farmacia Pellicanò Reggio Calabria

Menarini Volpi Rosse Firenze vs Kos Group Santo Stefano

Stefano D’Andreagiovanni




STATO DI AGITAZIONE DELLA POLIZIA LOCALE

i lavoratori hanno manifestato dinanzi al municipio

Silvi, 21 gennaio 2024.  Nella mattinata del 19 gennaio si è svolta, dinanzi al Municipio di Silvi, la preannunciata manifestazione/presidio degli addetti alla Polizia Locale, proclamata dal sindacato CSA RAL, maggiormente rappresentativo della categoria.

Nutrita la presenza di lavoratrici e lavoratori, unitamente ai rappresentanti regionali e provinciali del CSA, che rivendicano il riconoscimento di diritti sanciti dal contratto nazionale e disconosciuti in sede decentrata.

Una delegazione composta dai Coordinamenti Regionale e Provinciale e dalla RSU di riferimento è stata ricevuta dal Sindaco Scordella, il quale ha mostrato disponibilità a riaprire nel breve le trattative con la convocazione del tavolo negoziale per la contrattazione decentrata 2024, confermando inoltre l’impegno al versamento entro fine mese delle quote contributive omesse.

Il CSA RAL esprime soddisfazione per il passo avanti compiuto dall’amministrazione, e provvederà nei prossimi giorni a richiedere formalmente l’incontro concordato, evidenziando che lo stato di agitazione proseguirà fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Locale della Città di Silvi.




L’URLO DEI POETI alla fondazione La Rocca

Omaggio a Edvard Munch a ottant’anni dalla morte Martedì, 23 gennaio, alle ore 18:00

Pescara, 21 gennaio 2024. “Il poeta – confidò Franz Kafka a Gustav Janouch in una delle loro conversazioni – è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini. Per questo sente più intensamente, con più forza degli altri la pesantezza della sua presenza nel mondo. Il suo canto, per lui personalmente, è soltanto un grido. Per l’artista, l’arte è una sofferenza della quale si libera in vista di una sofferenza nuova.”

Da queste parole dello scrittore praghese è nata l’idea di celebrare, nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della morte, il grande artista norvegese Edvard Munch, universalmente conosciuto come l’autore dell’Urlo, o Grido, anche se in realtà è stato un assai prolifico artista e ci ha lasciato, oltre alle cinquanta versioni diverse del suo capolavoro, un patrimonio di grande valore, il cui pensiero dominante sembra essere l’ossessione degli attimi e dei fantasmi e il desiderio di dipingere le emozioni provocate dal dolore che lo abita, in cui l’immaginazione ha spesso il sopravvento sulla figurazione, e con un linguaggio straordinariamente innovativo, che pone spesso la donna al centro del suo universo, anche se sovente il piacere si trasforma in sofferenza.

Tutto questo Munch lo esprime non solo nelle opere pittoriche, ma anche nei suoi innumerevoli scritti, nei suoi diari e nei suoi taccuini, non tralasciando di considerare le grandi innovazioni scientifiche del suo tempo, come la rivoluzionaria scoperta delle onde elettromagnetiche. A proposito dell’ispirazione alla realizzazione dell’Urlo o Grido, Munch ci ha lasciato una preziosa testimonianza: “Camminavo lungo la strada con due amici, quando il sole tramontò. Il cielo all’improvviso diventò rosso sangue. Mi fermai appoggiato al corrimano, mortalmente stanco, sopra il fiordo blu scuro e la città.

Il sangue aleggiava in lingue di fuoco. I miei amici proseguirono e io rimasi indietro, tremante d’angoscia, e sentii un immenso urlo interminabile percorrere la natura.” I 23 poeti di seguito elencati, che, insieme all’attrice Franca Minnucci, leggeranno i loro componimenti martedì alla Fondazione La Rocca, in un evento ideato da Dante Marianacci e curato dalla casa della poesia in Abruzzo e dalla Fondazione La Rocca, si sono liberamente ispirati al capolavoro munchiano, non ignorando, in diversi casi, la quasi “spaventevole” realtà dei giorni nostri. Ecco i nomi dei poeti partecipanti: Antonio Alleva, Eleonora Bellini, Franco Cajani, Antonio Cantamesse, Vittorina Castellano, Daniele Cavicchia, Daniela D’Alimonte, Franca Di Bella, Nicoletta Di Gregorio, Grazia Di Nisio, Piero Fabris, Anna Maria Giancarli, Raffaele Giannantonio, Maria Lenti, Elena Malta, Dante Marianacci, Leda Panzone Natale, Daniela Quieti, Stevka Smitran, Flora Amelia Suárez Cárdenas, Marco Tabellione, Bogdana Trivak, Serena Zitti.




MERAVIGLIOSE! LE BIANCOROSSE VINCONO 3-1

Le ragazze dell’adriatica press sbarrano la strada alla capolista Energy system Catania

Teramo, 21 gennaio 2024. L’Adriatica Press, batte la capolista Energy System Catania dopo due ore esatte di ottima pallavolo. Le biancorosse sbarrano la strada alle siciliane imponendosi 3-1 condannando così le ragazze isolane alla seconda sconfitta stagionale. Bella a vedersi la Futura Teramo, capace di non disunirsi anche quando il tabellone segna 1-0 per le ospiti che chiudono il primo set, combattuto 20-25 in 29 minuti. Dalla ripresa delle ostilità in poi, l’Adriatica Press ha sciorinato ottimo volley costringendo le siciliane alla resa.

La seconda frazione, ancor più combattuta della prima, ha visto le teramane  sempre avanti, 11-6, 12-19. Ma anche quando Catania ha provato a rientrare nel set, 16-15, Costantini e compagne hanno saputo mantenere la giusta lucidità, chiudendo 25-22 ed impattando 1-1. Ci si aspetta la reazione ospite, ma Teramo viaggia sulle ali dell’entusiasmo ed il terzo parziale è un monologo biancorosso, condotto sempre avanti fino al 23-18, 24-19, 25-20 finale. Sul 2-1, l’Adriatica Press cavalca l’onda, giocando bene in difesa e soprattutto in fase d’attacco.

La quarta frazione, durata 30 minuti, ha visto sempre la Futura avanti nel punteggio, fino al 24-20 quando Catania ha tentato in tutte le maniere di portare  il match al tiebreak: 24-21, 24-22, 24-23, poi il punto finale del trionfo che chiude il set 25-23 e la partita 3-1. Orgogliosi di queste ragazze!! Una vittoria importante che permette alla squadra biancorossa di scalare la classifica.

Ora il campionato osserverà il turno di riposo per la Coppa Italia. L’Adriatica Press tornerà in campo, sempre in casa, il prossimo 11 Febbraio ospitando Fasano. Una sola cosa da aggiungere: Meravigliose!!!

ADRIATICA PRESS FUTURA TERAMO 3

Vendramini, Ragnoli, Poli 12, Di Diego 2, La Brecciosa, Costantini 12, Patriarca, D’Egidio, Mazzagatti 10, Fanelli 6, Capulli, Ventura, Lestini 25. All Nanni.

ENERGY SYSTEM CATANIA   1

Cicoria, Cecchini 8, Galasso 2, Clemente, Panucci, Davi, Galuppi, Rotella, Giucovaz 10, Gridelli 8, Botorelli 24, Garofalo 8, Barbato 1. All. Jimenz

PARZIALI: 20-25 (29’); 25-22 (30’); 25-20 (31’); 25-23 (30’).




MESSA IN SICUREZZA VIA LANCIANO

L’amministrazione comunale incontra i cittadini

Fossacesia, 21 gennaio 2024. Il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, accompagnato dall’assessore alla Mobilità, Umberto Petrosemolo e dal comandante della Polizia Locale di Fossacesia, Sebastiano Arboretti Giancristofaro, ha incontrato una delegazione degli abitanti di via Lanciano, che da tempo chiedono alla Provincia di Chieti di rendere più sicura la strada provinciale ex 524 Lanciano-Fossacesia, all’ingresso della cittadina,  nei pressi del viadotto sull’autostrada.

Due anni fa, era stata promossa anche una petizione, alla quale avevano aderito 75 cittadini, le cui abitazioni si trovano alle porte di Fossacesia, sulla importante arteria per chi giunge da Lanciano. Nel documento che accompagnava la raccolta firme , era stata messa in evidenza la situazione di pericolo che devono sopportare ogni giorno a causa di un traffico che, in quella zona, procede a velocità elevate. L’ex 524 Lanciano-Fossacesia, tra l’altro, è stata teatro di numerosi incidenti, anche di grave entità.

È comprensibile che la Provincia, debba gestire numerose strade, ma la sicurezza, come in questo caso, ha la priorità. Chiederò al presidente Francesco Menna e al Settore tecnico dell’ente provinciale – dice il sindaco Di Giuseppantonio – perché diano seguito alla petizione con la quale i cittadini di via Lanciano hanno espressamente chiesto che vengano sistemati dei dissuasori e altri strumenti consentiti dalla legge per rallentare la velocità delle auto e realizzare tratti di marciapiedi salvagente. Da parte del Comune di Fossacesia, c’è la massima disponibilità a collaborare,  anche sul piano economico, con la Provincia purché si faccia in fretta”.




EPISODIO NO VAX

Profeta e Di Santo: non è una campagna corretta, prendete i criminali

Pescara, 21 gennaio 2024. Ignoti hanno imbrattato quattro giorni fa la facciata e la scalinata del Palazzo della Provincia di Pescara con scritte e simboli appartenenti a sedicenti gruppi No Vax; sull’episodio si sta indagando e potrebbero risultare utili le immagini delle telecamere di video sorveglianza su Piazza Italia per risalire ai responsabili. Imbrattare i monumenti è da idioti e spero che le telecamere di sorveglianza assicurino i criminali alla Polizia e soprattutto alla giustizia che deve agire perché a Pescara non c’è un problema di sicurezza, c’è un problema di certezza della pena.

Intanto il mondo della politica, indignato di fronte a tale gesto dice la sua, come Carola Profeta, Responsabile Dipartimento Famiglia Fratelli d’Italia Pescara: “Io pretendo dalle istituzioni che questi criminali vengano presi e vengano condannati. Le scritte sono riconducibili a gruppi estremisti No Vax che denunciano anche l’Agenda 2030. Il modo con cui hanno agito è assolutamente da condannare, e lo sottolineo, ma non facciamo le solite generalizzazioni. Io sono stata e sono tuttora una convinta no Covid Vax e credo che i dubbi avuti, alla luce dei fatti ai quali assistiamo, siano stati più che leciti. Così come mentre corriamo tutti i giorni per lavorare, per prenderci cura della famiglia sopra le teste ci passano delle Agende mondiali come quale la 2030 che prevede: più gender, più aborti, più eutanasia, più lotta al maschio etero brutale e cattivo, meno figli, più solitudine, più ecologismo insensato e pericoloso, incorrendo in una cancellazione della nostra cultura. Javier Milei Neopresidente eletto dell’Argentina prima di arrivare a Davos, aveva annunciato che avrebbe partecipato con l’obiettivo di “proporre le idee della libertà in un foro contaminato dall’agenda socialista 2030”.

Nel suo intervento in Svizzera, ha affermato che l’agenda ambientale e quella di genere sono invenzioni dei socialisti a fronte del fallimento del loro modello collettivista: “hanno messo da parte la lotta di classe e l’hanno rimpiazzata con altri presunti conflitti sociali ugualmente nocivi per la società e la crescita economica”, ha detto Milei.

Per il leader argentino la prima di queste “battaglie ridicole” è stata quella instaurata tra l’uomo e la donna. “L’unico risultato di quest’agenda femminista radicale è un maggior intervento dello Stato e la creazione di una burocrazia nazionale e internazionale dedicata a promuovere quest’agenda – ha detto – l’altra battaglia instaurata dal socialismo è quella dell’uomo contro la natura e che afferma che l’uomo danneggia il pianeta, che dev’essere protetto a tutti i costi, anche arrivando a promuovere il controllo della natalità e la tragedia dell’aborto” ha aggiunto.

Per Milei, i neomarxisti hanno saputo cooptare il buonsenso comune e queste idee hanno pervaso tutte le istituzioni, dalle università fino alle organizzazioni internazionali, e quest’ultima è “la conseguenza più grave”. Il presidente argentino ha concluso il suo discorso affermando che “per fortuna siamo sempre di più quelli che si oppongono a questa forme di collettivismo e invitiamo tutti a riprendere il cammino della prosperità e della libertà”. Ciò per far capire cos’è l’agenda 2030 e perché è così pericolosa. Quanto successo però evidenzia che c’è un segnale inascoltato.

“La campagna vaccinale ha danneggiato moltissime persone che sono state dimenticate. Nessuno gli è stato vicino, nemmeno il SSN, così come la Magistratura. Anche se a tratti qualche sentenza confortante c’ è stata; Ha causato effetti collaterali: morti e malori improvvisi sono riconducibili all’inoculazione del siero vaccinale anticovid e lo dicono moltissimi studi ed esperti. Abbiamo cercato di arginare la folle campagna vaccinale sui minori, abbiamo lottato affinché il green pass fosse tolto. Per molte cose abbiamo avuto ragione. Abbiamo lottato nelle sedi opportune e con i mezzi democratici, anche se nei nostri confronti c’è stata poca democrazia” – dichiara Nicoletta Di Santo.

Alessandra Renzetti