LA TUTELA DEL VERDE

Al centro dell’attività amministrativa. Primo incontro dell’assessore Paolo Giorgini con il direttivo del Conalpa, dopo la nomina del nuovo Presidente, Cristiano Gentile

Giulianova, 25 gennaio 2024. Si sono confrontati, nei giorni scorsi, il direttivo del Conalpa e l’assessore Paolo Giorgini. Si è trattato del primo incontro dopo la nomina del nuovo presidente, Cristiano Gentile.

Il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, è stato detto, vuol continuare ad essere un interlocutore privilegiato nelle politiche di tutela e manutenzione del verde. Più che come un censore a posteriori, il Conalpa vuol porsi come gruppo di lavoro in grado di suggerire, consigliare e prevenire, dove possibile, il depauperamento del patrimonio arboreo esistente.

“ Il nostro impegno – sottolinea il neopresidente Cristiano Gentile – va in una direzione che non deve per forza essere di ostacolo o di critica. Ciò che conta è condividere in partenza la convinzione che il verde urbano vada tutelato, nell’interesse della comunità e delle generazioni future. Il Conalpa dispone di un comitato scientifico che può essere interpellato ogni volta che se ne presenti la necessità, ad esempio qualora si prospetti una soluzione estrema come l’abbattimento, specie se di esemplari secolari.

Sul tavolo, per intanto, abbiamo posto due progetti caratterizzanti del progetto operativo di Conalpa per il 2024. Il primo riguarda la valorizzazione e la promozione di due luoghi giuliesi unici: il parco della Rimembranza,  posto all’ingresso del cimitero monumentale,  ed il viale della Rimembranza, ora viale dello Splendore. Conalpa intende dare nuova dignità ai cipressi del parco, tributo alla memoria dei caduti, nonché far riscoprire ai giuliesi la bellezza e il significato di questi due straordinari luoghi della memoria. Ci preme dare impulso, inoltre, alla legge regionale che prevede la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato. Crediamo che sia, questo, un vero investimento per il futuro dei bambini giuliesi. È come aprire un conto personale, a favore di ciascun neonato, nella banca verde del pianeta”.

“Ci saranno altri incontri – commenta l’assessore Paolo Giorgini –  Di sicuro siamo partiti con lo spirito e l’atteggiamento giusti. Acclarato che le crociate a prescindere servono a poco e  che la tutela del verde sta a cuore a tutti, amministratori in primis, con Conalpa siamo pronti a collaborare e ad incrementare gli evidenti risultati che questa Amministrazione ha raggiunto, in autonomia o con il supporto di altre associazioni.”

Cristiano Gentile in foto




ALCUNE RIFLESSIONI

Giorno della Memoria 2024

Chieti, 25 gennaio 2024. Un’osservazione preliminare sulla Legge 20 luglio 2000, n. 211, istitutiva del Giorno della Memoria.  La legge è composta di due articoli: nel secondo compare la parola nazisti (invita a riflettere sui “deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”); in entrambi gli articoli non compare la parola fascisti, benché fossero corresponsabili della Shoah e delle deportazioni.

In Italia  non sono mancati, dal 2001, convegni, cerimonie, iniziative sulla ricorrenza.  Ma l’IPSOS  (istituto di ricerca e di sondaggi politici), nel sondaggio condotto in occasione della Giornata della Memoria 2023, ha riscontrato che un italiano su 10 è scettico sulla veridicità della Shoah e il 7% la nega.  Gli italiani che la ritengono  una realtà storicamente accertata condividono il timore di Liliana Segre, espresso  con queste parole: ”Fra qualche anno della Shoah ci sarà una riga sui libri di storia, e poi nemmeno quella”

Nella primavera del 2023, per favorire nelle scuole la narrazione e la riflessione sulla Shoah e combattere l’antisemitismo strisciante, il Parlamento all’unanimità ha approvato l’istituzione di un fondo per consentire  l’organizzazione, da parte delle scuole secondarie di secondo grado, di “viaggi nella memoria” nei campi di sterminio. Tuttavia, nel 2023  e agli inizi del 2024, il bilancio dell’opposizione all’antisemitismo è negativo.

Il 7 ottobre, sulla striscia di Gaza,  è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha trasformato la legittima reazione al truce assalto dei terroristi a Israele in un massacro prolungato di civili palestinesi inermi, donne, uomini, bambini, meritandosi l’accusa di genocidio da parte del governo del Sudafrica, depositata lo scorso 29 dicembre alla Corte Internazionale di Giustizia. 

Entrambi i belligeranti rifiutano la soluzione dei due Stati per porre fine al conflitto.

Il comportamento intransigente e aggressivo di Netanyahu e dell’esercito israeliano ha riacceso e acuito in diversi paesi del mondo l’antisemitismo, che si manifesta in forme molteplici: marce antisemite, atti terroristici islamisti e della destra radicale contro ebrei e sinagoghe.

Gravi episodi si sono verificati in Francia, in Austria, in Russia, negli USA. A Roma, Bologna, Milano, sono state deturpate alcune pietre d’inciampo, testimonianze in memoria  degli ebrei vittime della Shoah. Anche il  CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) ha rilevato, nel gennaio del 2024, diversi episodi di antisemitismo (scritte sui muri, diffamazione e insulti sui social network).

Quale posizione hanno preso le comunità ebraiche italiane sulla questione palestinese, sulla guerra in corso tra Israele e Hamas e sull’antisemitismo?

L’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) il 17 dicembre scorso ha approvato un documento, intitolato “27 gennaio Giorno della Memoria: come affrontarlo dopo il 7 ottobre”.

Sostiene che il solo responsabile dell’uccisione di oltre 20.000 persone è Hamas, autore di un “piano diabolico e immorale”, perché usa come scudo i palestinesi. L’esercito israeliano invece moralmente cerca di limitare al massimo la perdita di vite umane invitando civili a lasciare le abitazioni e fornendo supporto umanitario. Anche sull’antisemitismo l’Unione sostiene un giudizio molto discutibile: il dissenso nei confronti del governo d’Israele e l’accusa di genocidio, da parte del Sud Africa, alla Corte internazionale di giustizia, sono forme di antisemitismo.

Per produrre gli anticorpi contro la recrudescenza dell’antisemitismo in Italia, fondamentale è il ruolo della scuola. I docenti dovrebbero celebrare il “Giorno della Memoria” non limitandosi a suscitare emozione e compassione, ma conducendo gli studenti a riflettere sulla storia della Shoah, anche partendo dalle vicende della storia locale.

I “viaggi nella memoria”  non siano trasformati in gite turistiche, ma preceduti dall’attuazione di progetti didattici imperniati sulla conoscenza storica degli eventi e sull’ascolto, se vi sono, delle esperienze dei sopravvissuti, o dei testimoni. Solo così la visita di quei luoghi acquisterà una forte valenza formativa.




L’IMPRESA FIUMANA DI GABRIELE D’ANNUNZIO

Martedì 30 gennaio, Cristiano Vignali, moderatore al convegno al Caffè Lettera Viva di Trieste

Trieste, 25 gennaio 2024. Nel pomeriggio del 30 gennaio 2024, dalle 17:30 alle 19:30,  presso il Caffè Letterario Lettera Viva in Viale Venti Settembre 31/b a Trieste, il giornalista teatino Cristiano Vignali sarà moderatore alla presentazione del libro di uno dei più grandi studiosi dannunziani viventi Ruggero Morghen “Da Piazza San Sepolcro a Fiume Città di Vita” (Marco Solfanelli Editore).

L’opera è un romanzo storico ambientato nel 1919 e dedicato all’impresa di Fiume del Vate Gabriele d’Annunzio che ha come protagonista l’ardito fiumano Alessandro Pozzi di origini milanesi, firmatario non solo dell’incendiario appello ai fiumani, ma sansepolcrista della prima ora, presente il 23 marzo anche all’adunata di Piazza San Sepolcro a Milano.

 Dialogheranno inoltre con l’autore, nell’evento organizzato dall’Ordine Nobiliare di San Nicola: il dr. Roberto d’Amato che darà i saluti istituzionali dell’Ordine, il Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia Luca Monti e l’araldista di fama internazionale Enzo Modulo Morosini che donerà ai presenti un opuscolo sulla figura del Cavaliere nella storia della nobiltà. Ingresso Libero e Buffet di benvenuto offerto dagli organizzatori.




NOMINE NELL’ASSOCIAZIONE AMERIGO

L’abruzzese Ernesto Di Giovanni nominato Vicepresidente Vicario

Roma, 25 gennaio 2024. L’abruzzese Ernesto Di Giovanni, nativo di Tortoreto, è il nuovo Vicepresidente Vicario di Amerigo, l’associazione che riunisce gli alumni italiani dei programmi internazionali di scambio culturale del Dipartimento di Stato americano, tra i quali Fulbright, International Visitor Leadership Program, Eisenhower Fellows ed altri.

Lo ha eletto l’Assemblea dei Soci riunitasi a Roma ieri 23 gennaio assieme al nuovo Presidente dell’Associazione, l’imprenditore napoletano Edoardo Imperiale.

L’Associazione, fondata nel 2007 è da sempre impegnata nella promozione dei rapporti transatlantici attraverso progetti realizzati in collaborazione con la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia, come il Premio giornalistico Amerigo ed il Premio Letterario delle Quattro Libertà, oltre promuovere numerose iniziative con partner italiani ed americani di grande prestigio.

Nelle linee programmatiche della nuova governance trovano ampio spazio una riflessione sui seguenti temi elezioni presidenziali americane del 2024, Geopolitica, Sostenibilità e cambiamento climatico, Intelligenza artificiale.

Ernesto Di Giovanni, esperto di relazioni istituzionali e internazionali e Partner di UTOPIA, negli ultimi anni ha ricoperto all’interno della prestigiosa associazione il ruolo di Responsabile del Chapter di Roma e del Centro Italia dove risiede anche la missione diplomatica USA in Italia e ha contribuito alla nascita, come co-fondatore, del Transatlantic Investment Committee.

L’Associazione Amerigo riunisce alumni italiani dei programmi di scambi internazionali promossi dal Dipartimento di Stato americano. Tra questi, in particolare, Fulbright ed International Visitor Leadership Program, che da oltre sessant’anni offre a figure emergenti nel campo della politica, della società, dei media, dell’economia di tutto il mondo, l’opportunità di approfondire la conoscenza della realtà statunitense attraverso visite e scambi professionali. In Italia gli alumni dei programmi di scambio internazionale degli Stati Uniti sono circa 1.500, tra i quali ex Capi di Stato e di Governo e numerose personalità del mondo economico e sociale, dell’università e della ricerca e del giornalismo tra i quali spiccano Sergio Mattarella, Giovanni Falcone, Francesco Cossiga, Tina Anselmi, Gianni Letta, Romano Prodi, Mario Monti, Adolfo Urso, Enrico Letta, Vincenzo Amendola, Alessandro Cattaneo, Benedetto Della Vedova, Carlo Calenda, Enrico Letta, Bruno Vespa, Monica Maggioni, Rosy Bindi, Marta Dassù, Andrea Patuelli, Elisabetta Belloni, Maria Latella, Germano Dottori, Enrico Mentana, Maurizio Molinari, Mario Sechi, Lapo Pistelli, Ferruccio De Bortoli, Ernesto Galli Della Loggia e molti altri.




CONCESSIONI BALNEARI E DIRETTIVA BOLKENSTEIN

ALI lancia la campagna “Giù le mani dalle spiagge libere”

Roma, 25 gennaio 2024. Il mare e le spiagge sono un bene comune già fortemente a rischio per inquinamento, crisi climatica ed erosione delle coste. ALI lancia oggi la campagna a difesa delle spiagge libere italiane, contro il progetto del governo di privatizzarle.

«Come tutti sappiamo, esiste una direttiva europea, la Bolkestein, che chiede ai Paesi membri di mettere a bando le concessioni degli stabilimenti balneari periodicamente. I partiti che sono al governo del nostro Paese si sono opposti a questa impostazione e hanno continuato a rinviare ogni decisione o atto formale, nonostante le numerose sentenze che impongono all’Italia di mettere a gara tratti di litorale che non sono proprietà privata, ma sono dello Stato», spiega Matteo Ricci, Presidente nazionale di ALI-Autonomie Locali Italiane e sindaco di Pesaro. «Nel frattempo, dinanzi ad una situazione di incertezza, gli investimenti si sono bloccati. Oggi il Governo vorrebbe addirittura mettere in concessione un numero ulteriore spiagge per dimostrare all’Unione europea uno spazio utile a garantire la concorrenza. Siamo di fronte a un fatto gravissimo, che porterebbe alla privatizzazione delle spiagge libere e comporterebbe seri danni di natura ambientale e sociale per i nostri territori. Le spiagge pubbliche vanno al contrario tutelate e aumentate quelle fruibili e attrezzate. Per le concessioni balneari vanno premiate la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la qualità, con attenzione per le attività, con bandi che riconoscano le professionalità acquisite, evitino i monopoli e prevedano quando è giusto indennizzi ai concessionari esclusi. Al disegno del governo ci opporremo con forza e dunque diciamo “Giù le mani dalle spiagge libere!”», conclude Ricci.

La campagna che lancia ALI vuole unire il fronte dei comuni e dei territori in difesa delle spiagge pubbliche contro un’ulteriore privatizzazione. I Comuni che aderiscono alla campagna approveranno nei prossimi giorni un ordine del giorno, che ALI ha proposto, che chiede formalmente al Governo di procedere con la messa a bando delle concessioni balneari già esistenti, così come indicato dall’Europa, senza toccare le spiagge libere. Ma non solo. I Comuni si impegneranno a redigere un Piano Comunale delle Coste (PCC), coordinato con la pianificazione regionale, che, in coerenza con gli obiettivi di contrastare gli impatti dei cambiamenti climatici e di garantire e ampliare la fruibilità pubblica per i cittadini residenti e i turisti. Il tutto garantendo il diritto prioritario alla libera e gratuita fruizione delle spiagge, premiando, anche per quanto attiene alle competenze comunali, la qualità dell’offerta nelle spiagge in concessione.




GIOVANI, RIBELLI E SOGNATORI

Presentazione del libro con Italo Di Sabato

Vasto, 25 gennaio 2024. Venerdì 26 gennaio, alle 18, alla Casa del Popolo La Conviviale in Corso Dante 50/52 a Vasto, si terrà la presentazione del libro Giovani, ribelli e sognatori. Una generazione non raccontata che sognava la rivoluzione negli anni 80, con il curatore Itali Di Sabato.

Il libro tratta il racconto di un gruppo di ventenni di Democrazia Proletaria che all’inizio degli anni ’80 dedicarono la loro giovinezza alla militanza politica in un paese del Molise, Palata. Una generazione che è “nata troppo tardi”, che non ha vissuto il ’68, che ha attraversato gli ultimi fuochi sul finire degli anni Settanta e catapultata negli anni Ottanta con sogno di cambiare con il movimento in piena fase di “riflusso”.

Un racconto collettivo narrato attraverso la voce dei protagonisti di quell’esperienza politica che proprio negli anni in cui il neoliberismo sferrò forse i colpi più duri alle tutele sociali, tentarono di cambiare il mondo partendo dalla militanza politica locale.




GESTIONE TERRITORIALE SANITÀ REGIONALE ALLO SBANDO

Michele Lombardo e Fabrizio Truono:  “Il diritto alla salute, soprattutto nelle aree interne, è sempre lasciato all’ultimo posto”

Pescara, 25 gennaio 2024. Uil Abruzzo esprime preoccupazione per la tenuta della rete sanitaria abruzzese che sarà sottoposta sempre più a maggiore pressione a causa dell’invecchiamento della popolazione, tendenza che in Abruzzo è più marcata che nel resto del Paese. L’età media degli abruzzesi è di 48,8 anni, al di sopra della media nazionale, 48 anni, e di quella europea, 44 anni.

“Il progressivo invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dell’incidenza delle malattie croniche, avrà un impatto importante sulla tenuta del sistema sanitario abruzzese – spiegano Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e  Fabrizio Truono, segretario regionale Uil Abruzzo con delega alla Sanità –  specialmente in tutti quei paesi delle aree interne dove c’è un’incidenza maggiore di persone anziane e fragili. Il Pnrr destina oltre 87 milioni di euro alla sanità territoriale abruzzese, prevedendo tra le altre cose l’istituzione di 11 nuovi ospedali di comunità e 40 case di comunità. Servono subito questi Investimenti mirati sulla sanità territoriale per digitalizzare i servizi e sviluppare la telemedicina ma anche per costruire presidi fisici diffusi sul territorio, che siano punti di accesso al sistema sanitario in grado di garantire la giusta continuità assistenziale in tutti i territori abruzzesi. E in particolare in quei territori spesso isolati, come quelli dell’Abruzzo interno, dove abita la popolazione più anziana , quindi più  fragile e potenzialmente più bisognosa di assistenza sanitaria, che non può e non deve recarsi in ospedale per avere le cure necessarie”.

“Si devono aumentare le borse di studio regionali per favorire l’ingresso di più medici al corso di medicina generale e contestualmente programmare le assunzioni di personale medico e sanitario da inserire nei distretti sanitari, negli ospedali e nelle case di comunità – aggiungono -. Non possiamo più avere carenze assistenziali e non poter garantire la continuità assistenziale ai cittadini per mancanza di professionalità mediche, come successo nel mese di dicembre nei territori dell’Alto Sangro, del Parco nazionale Abruzzo Lazio Molise e della Valle del Sagittario. Per questo è necessario potenziare immediatamente il servizio di continuità  assistenziale (ex guardie mediche), e uscire al più  presto da questa situazione emergenziale”.

“La sanità in Abruzzo, a partire da quella territoriale – sostengono Lombardo e Truono –  deve essere garantita in egual modo a tutti i cittadini e non creare le attuali diseguaglianze che si riscontrano soprattutto nei territori ricadenti nelle aree interne. Potenziare la rete territoriale e aprire al più presto gli ospedali di comunità e le case della salute, con il giusto personale e le giuste apparecchiature medicali, significa decongestionare gli ospedali ormai incapaci di sostenere la richiesta di cure da parte dei cittadini, ma significa anche evitare il ricorso alle cure dei pronto soccorso, sempre più affollati e con tempi di attesa lunghissimi, in quanto si garantirebbe al cittadino una risposta sanitaria e di cura immediata sul territorio e nel contempo sarebbe anche un valido strumento per poter ridurre il problema delle liste di attesa per le visite specialistiche e diagnostiche”.

“Per questo – concludono – Uil Abruzzo chiede all’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e all’intera giunta regionale di attivarsi per creare le condizioni strutturali affinché la sanità pubblica territoriale di prossimità non sia più gestita in emergenza ma che sia strutturata e tempestiva soprattutto in quella parte dell’Abruzzo che soffre di più. E parliamo di quelle  aree interne che già subiscono un preoccupante depauperamento di servizi e una forte  diminuzione della popolazione. A queste emergenze si aggiunge il tema del diritto alla salute che, in queste zone, viene sempre lasciato all’ultimo posto. È giunto il momento di dire basta e di intervenire concretamente su quei disagi subiti dalla popolazione che non sono più tollerabili”.




LA SODDISFAZIONE DI CIA ABRUZZO

Riconoscimento dello stato di calamità naturale per attacchi da peronospora

Pescara, 25 Gennaio 2024. Cia Abruzzo esprime grande soddisfazione per la recente sottoscrizione del decreto che riconosce lo stato di calamità naturale per l’Abruzzo. Questa decisione, frutto di intense negoziazioni e sforzi congiunti, apre la strada a importanti misure di sostegno per le imprese agricole colpite dalla peronospora.

Il decreto, appena pubblicato, attiva una serie di strumenti che consentiranno alle imprese agricole danneggiate di ottenere un adeguato risarcimento del danno. In particolare, si prevede la possibilità di congelare i mutui per un periodo di 24 mesi e di accedere ad agevolazioni sui contributi previdenziali.

Gli agricoltori abruzzesi colpiti dalla calamità avranno la possibilità di presentare le domande di beneficio entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto-legge, che avverrà entro i prossimi 15 giorni. Questo passo importante è il risultato di un tavolo ministeriale tenutosi ieri a Roma, che ha visto la partecipazione del Presidente regionale Nicola Sichetti, del direttore Mariano Nozzi, alla presenza del Ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida e di altre sigle sindacali.

Il ruolo determinante svolto da Cia Abruzzo nel corso di questi mesi ha contribuito in modo significativo al raggiungimento di questo risultato.

“La nostra organizzazione ha sostenuto attivamente l’attivazione del decreto Legge 102 per le calamità naturali, oltre ai provvedimenti regionali fondamentali per la tutela degli interessi agricoli abruzzesi”, commenta così il Presidente Sichetti, “La firma del decreto rappresenta un importante passo avanti nel supporto alle imprese agricole della nostra regione”.

Il Ministro, nell’incontro di ieri, ha sottolineato quanto sia importante il ruolo della rappresentanza per ottenere risultati tangibili.

“L’impegno di Cia Abruzzo non finisce qui, continueremo a vigilare attentamente sull’attuazione dei provvedimenti, collaborando strettamente con la regione e il Ministero per garantire un supporto efficace ed equo. Ora, con l’approvazione del decreto, ci auguriamo una rapida attuazione dei provvedimenti per garantire risposte certe e concrete al mondo agricolo abruzzese”, conclude il Presidente.




PREGHIERE DI GUARIGIONE E LIBERAZIONE CON I SANTI ARCANGELI

Un libro di don Marcello Stanzione e Pino Sciarrino

Recensione di Elia Lucchini

IlNuvoArengario.it, 25 gennaio 2024. È fresco di stampa il libro Preghiere di guarigione e liberazione con i santi Arcangeli, di don Marcello Stanzione e Pino Sciarrino, edito da Ancilla.

Cosa dice la Bibbia circa il culto di adorazione?

Circa il culto di adorazione la Bibbia dice che deve essere reso solamente a Dio. In questo c’è completo accordo fra tutti i credenti, cattolici e non cattolici.

Allora Gesù gli rispose:

“Vattene, satana! Sta scritto infatti: Il signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto” (Mt 4,10).

Esiste nella Bibbia il culto di venerazione?

Si. Nella Bibbia si parla del culto di venerazione, anche se alcuni non vogliono riconoscerlo.

Ecco alcuni esempi tratti dalla Sacra Scrittura riguardanti gli Angeli:

Essi sono spiriti che fin dal principio si mantennero fedeli a Dio e continuarono a prestare il loro servizio come messaggeri per realizzare una missione in favore degli uomini ( Tb 5,4; Mt 1,20; Lc 1,26; 10,3; 12,7ss, ecc.). per questa ragione meritano un onore speciale.

Quando fu presso Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide un uomo in piedi davanti a sé, che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiede: “Tu sei dei nostri o dei nostri nemici? Rispose: “No, io sono il capo dell’esercito del Signore. Giungo proprio ora”. allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: “Che ha da dire il mio Signore al suo servo?”. Rispose il capo dell’esercito del Signore a Giosuè: “Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo”. Giosuè così fece (Gs 5,13-15). Gettarsi con la faccia a terra è un gesto di omaggio o rispetto verso una persona (Cfr. Gen 33,3; 1 re 2,19; 2 Re) è il gesto che costituisce, bensì l’intenzione. Io sono Raffaele, uno dei sette Angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore. Allora furono presi da grande timore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura (Tb 12,15-16).

Lungo il corso dei secoli i cattolici hanno rivolto agli Angeli buoni preghiere popolari, litanie, tridui, novene, liturgie delle ore, salutazioni latine ecc. Anche nella comunità di Missaglia, dove opera il carismatico Pino, vi è una grande devozione agli spiriti celesti in modo particolare a San Michele che viene pregato alla fine di ogni Messa con l’invocazione di papa Leone XIII. Questo testo dell’editrice veneta Ancilla raccoglie sia preghiere della tradizione cristiana ai tre arcangeli raccolte da don Marcello Stanzione, uno dei maggiori studiosi di angelologia, sia preghiere agli Arcangeli composte direttamente da Pino Sciarrino fondatore della comunità Nostra Signora di Lourdes di Missaglia.




ZAMAGNI SULL’ODIO SOCIALE

L’Avvenire  ha intervistato Stefano Zamagni su quel fenomeno che sta richiamando sempre più attenzione e preoccupazione: l’odio sociale. Che colpisce in particolare il povero, gli ultimi e gli indifesi come possono essere considerati migranti, disabili, senza dimora, detenuti.

L’intervista è a firma di Diego Motta che così la introduce

Politicainsieme.com, 25 gennaio 2024. Non è più paura, non è nemmeno disprezzo del povero. «Sta accadendo molto peggio: siamo ormai in presenza di odio sociale». Nel 2019, Stefano Zamagni non aveva esitato a parlare con Avvenire di «aporofobia»: erano i tempi dell’offensiva contro il Terzo settore, della criminalizzazione della solidarietà voluta anche a livello istituzionale. Cinque anni dopo, l’intellettuale bolognese che ha guidato la Pontificia accademia delle scienze sociali, ricostruisce lo scenario attuale in modo ancora più diretto, guardando all’Italia e all’Europa. «Oggi il povero non è visto semplicemente con sentimenti di indifferenza e ostilità. È percepito come altro da sé da una parte dell’opinione pubblica e questo porta a compiere azioni contro la persona fragile». Sullo sfondo c’è la violenza gratuita contro gli ultimi, siano essi : la cronaca è piena, quotidianamente, di fatti che rimandano al desiderio di supremazia di pochi prepotenti verso i più deboli, di persone escluse o nascoste, di dimenticati che rivendicano il diritto ad esistere, mentre il dibattito pubblico tende a relegare tutto questo nelle periferie, esistenziali e mediatiche. Così, nei bassifondi della nostra scala sociale, si avverte avanzare un senso di disumanità che preoccupa per le conseguenze possibili.

Professor Zamagni, si moltiplicano gli “invisibili”. Eppure, si fa finta di non vedere o, peggio, si cerca di negare qualsiasi emergenza sociale per non creare allarme nell’opinione pubblica. Perché questa ostilità verso il povero?

Siamo abituati a parlare di povertà come di un fenomeno legato al reddito, ma la povertà è anche emarginazione, indifferenza. Con l’aporofobia eravamo al disprezzo degli indigenti, adesso siamo all’odio sociale, un fenomeno mai visto prima a queste latitudini. Odio e violenza hanno un’origine comune e questo spiega ciò che sta succedendo in questa epoca storica. L’odio sociale ha un inizio, 30 anni fa, quando in America nasce anche nel mondo universitario una corrente di pensiero che poi approderà in Europa e nel nostro Paese: si tratta del singolarismo.

L’altra faccia dell’individualismo.

Il singolarismo è l’estremizzazione dell’individualismo, che nasce invece molto tempo prima, all’epoca dell’Illuminismo. In quella fase storica, l’individuo almeno era parte della comunità, aveva un’appartenenza. Il singolarismo recide proprio questo tipo di legame: adesso ognuno si pensa come un unicuum e, in quanto tale, deve differenziarsi. L’atteggiamento aporofobico è stata una prima conseguenza della diffusione del singolarismo, che prevede l’espulsione e l’annullamento dell’altro.




LE STELLE DELLA VELA 2023

La IX Zona Abruzzo e Molise e il presidente nazionale della Federazione Vela premiano i migliori velisti del 2023   

Pescara, 25 gennaio 2024. Sabato 27 gennaio, dalle ore 17 presso l’Aurum in Largo Gardone Riviera a Pescara, si svolge la premiazione degli atleti della FIV IX Zona Abruzzo e Molise che si sono messi in luce conquistando trofei e medaglie in varie specialità della vela durante tutto l’anno appena concluso.

Si tratta di un appuntamento ormai storico per la Federazione Italiana Vela che anche quest’anno desidera valorizzare la passione e l’importanza di questo tipo di sport che coinvolge sempre più giovani.

Ricevono premi una cinquantina di atleti nelle classi Optimist, Ilca, Hobie Cat, Dragoon, Nacra 15, Snipe, Windsurfer, Minialtura e Altura.

Presenti i vertici della Federazione Nazionale Vela guidati dal presidente Francesco Ettorre. Riconoscimenti anche per i Circoli e le Società veliche di Abruzzo e Molise che si sono evidenziate per numero di tesserati nel 2023.

A fare gli onori di casa il presidente della IX Zona FIV Abruzzo e Molise Domenico Guidotti, il vicepresidente Alessandra Berghella, il presidente del CONI Abruzzo Enzo Imbastaro, il sindaco di Pescara Carlo Masci, l’assessore allo Sport Alessandra Martelli, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e i rappresentanti della Capitaneria di Porto e del Marina di Pescara.




GIUSTA DIGNITÀ ANCHE ALL’ETNIA ROM

Giulia Di Rocco per la quinta volta al Quirinale

Roma, 25 gennaio 2024. Venerdì 26 gennaio 2024 a partire dalle ore 11:00  Giulia Di Rocco, reduce dall’incontro internazionale con ANTAR-RASHTRIYA SAHAYOG PARISHAD (INDIAN COUNCIL FOR INTERNATIONAL CO-OPERATION) tenutasi il 24 gennaio, sarà per la quinta volta alla Commemorazione della Giornata della Memoria presso il Quirinale invitata ufficialmente dal Presidente della Repubblica Italiana come rappresentante donna italiana rom abruzzese.

È importante dare giusta dignità a tutte le vittime del nazifascismo anche all’etnia rom, importantissima quindi la presenza della Di Rocco anche per una rappresentanza femminile della popolazione Romnì.

Giulia Di Rocco attivista per i diritti umani è membro del Forum RSC istituito dall’ UNAR Uffico Anti Discriminazione Razziale presso il Ministero delle Pari Opportunità e membro ddell’IRU International Roma Union che rappresenta i rom presso il Consiglio d’Europa e al’ONU .




GINO BARTALI: un Giusto tra le Nazioni

San Valentino in Abruzzo Citeriore, 25 gennaio 2024. Come ogni anno, l’Oratorio San Damiano propone un evento per la Giornata della Memoria. In questa Giornata, infatti, è necessario ricordare e onorare chi si è opposto alla follia della barbarie nazista.

Quest’anno, raccogliendo lo stimolo dell’amico vastese Paolo del Viscio, abbiamo pensato ad una riflessione a partire dalla figura di Gino Bartali, campione di ciclismo, ma soprattutto di fede e di umanità. Per il suo impegno a favore dei fratelli ebrei – ne salvò oltre ottocento – è stato annoverato tra i Giusti tra le Nazioni.” si legge in una nota parrocchiale.

L’appuntamento è per sabato 27 gennaio, alle ore 16:30, presso la Pietra d’Inciampo, installata nel 2019 alla memoria di tutte le vittime del nazismo, in Piazza San Nicola per il saluto del Sindaco Antonio D’Angelo e la preghiera del Parroco don Rocco D’Orazio.

A seguire, presso la Sala Ammirati in Piazza Cesarone, la riflessione con interventi delle Animatrici d’Oratorio per ricordare l’impegno a vivere questa Giornata. Quindi, gli interventi di Gioia Bartali, nipote del grande Gino; Maurizio Formichetti e Luca Pelaccia che ci parleranno dello sport come veicolo di valori. A moderare il dibattito sarà Paolo Del Viscio.

Importante è non dimenticare.




SUGGESTIONI CON WERNER HERZOG

Al Maxxi L’Aquila secondo appuntamento. Venerdì 26 gennaio 2024 ore 19.30 proiezione di Cave of Forgotten Dreams. In collaborazione con L’Aquila Film Festival

L’Aquila, 25 gennaio 2025. Venerdì 26 gennaio 2024 alle 19.30, la Sala della Voliera del MAXXI L’Aquila torna ad accogliere la rassegna cinematografica Suggestioni, con la proiezione del documentario Cave of Forgotten Dreams realizzato nel 2010 da uno dei massimi cineasti viventi, il regista bavarese Werner Herzog. La proiezione è introdotta da Mirko Lino, Professore associato in Cinema, Fotografia e Televisione, del Dipartimento di Scienze umane, Univaq.

Realizzato in collaborazione con L’Aquila Film Festival, il cartellone propone pellicole d’autore ispirate alle atmosfere surreali e visionarie della mostra in corso, Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari, curata da Bartolomeo Pietromarchi con Fanny Borel e Chiara Bertini.

Cave of Forgotten Dreams è una straordinaria testimonianza dell’inaccessibile grotta Chauvet, situata in Francia, lungo il fiume Ardèche che contiene quasi 500 pitture rupestri risalenti a 32000 anni fa, a oggi le più antiche mai ritrovate. Werner Herzog penetra nelle profondità della terra e della storia e, con curiosità e incredibile ironia, esplora con una moderna tecnologia, il 3D, la più antica e primigenia espressione artistica, sottolineandone la forza espressiva ed esplicitando i quesiti esistenziali sull’uomo e sul suo progresso suggeriti dalle testimonianze della grotta.

In stretto dialogo con il documentario è l’istallazione Resterai con me per tutta la notte realizzata per la Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli per Diario notturno dagli artisti di Numero Cromatico, da sempre interessati a un’esplorazione dei linguaggi in relazione alle più avanzate ricerche in ambito filosofico, scientifico e tecnologico, tra cui algoritmi generativi e intelligenze artificiali.

Per questa opera hanno pensato e prodotto una grande tenda che delimita il perimetro della sala centrale del museo, ridefinendone i volumi e creando una vera e propria “grotta contemporanea” formata da 96000 tessere dall’estetica pixel. Si stagliano sulla tenda ottanta “pittogrammi antropomorfi”, archetipo di ogni linguaggio espressivo, che alludono a ombre come proiezioni dell’inconscio. Un’opera che sbalordisce e propone una forma di codice comunicativo che evoca quello delle pitture rupestri, come nell’idea di un primo alfabeto incomprensibile, realizzato in collaborazione di una nuova forma di intelligenza, quella artificiale, forse destinato a rimanere e trasformarsi nell’immaginario del pubblico.

L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti su prenotazione al sito www.maxxilaquila.art. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto singolo scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro giovedì 25 gennaio.

Suggestioni prosegue il 2 febbraio con Ti mangio il cuore, opera del 2022 del regista Pippo Mezzapesa. La proiezione sarà introdotta da un dialogo fra il regista e l’artista Giuseppe Stampone che in Diario Notturno presenta un progetto speciale dedicato al borgo di Scanno e ai grandi fotografi del ‘900 che lo hanno immortalato.

La centralità della donna, la scelta del bianco e nero e l’estetica del film tessono un’immediata e potente connessione con i tratti delle fotografie di Scanno presenti in mostra e realizzate, fra gli altri, da Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli, parte della collezione di Franco e Serena Pomilio.




LA MUSICA MIRACOLOSA

Storia del pianista del ghetto di Varsavia, pianista Francesco Nicolosi – testo e voce narrante Stefano Valanzuolo, musiche di Chopin, Liszt-Wagner, Debussy, Rachmaninov, Szpilman. Domenica 28 gennaio ore 17:30 Teatro Comunale “Maria Caniglia” di  Sulmona

Sulmona, 25 gennaio 2024. In occasione del Giorno della Memoria la Camerata Musicale nel 15° appuntamento della stagione al Teatro “Caniglia” di Sulmona, domenica 28 gennaio ore 17.30, propone il concerto spettacolo “La musica miracolosa – Storia e leggenda di Wladyslav Szpilman, il pianista del ghetto di Varsavia”. Lo spettacolo racconta la storia possibile di un uomo sopravvissuto all’orrore  grazie al suo amore grande per la musica, per il pianoforte, per Chopin. In una parola: per la vita. Sul palcoscenico il pianista Francesco Nicolosi e il giornalista e critico musicale Stefano Valanzuolo autore del testo e voce narrante.

Dei quattrocentocinquantamila ebrei rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi, dopo l’invasione del 1939, ne rimasero in vita soltanto ventimila. Tra i sopravvissuti, anche un pianista compositore: si chiamava Wladyslaw Szpilman, detto Wladek. A evitargli la morte sarebbe stato un ufficiale tedesco catapultato dal caso tra le macerie della capitale polacca. Un nemico cioè, un carnefice

miracolosamente folgorato da un lampeggio di umanità e di rispetto verso l’arte e la musica. Quasi uno spiraglio di luce in mezzo all’inferno.

A salvare la vita a Szpilman non fu semplicemente quell’ufficiale, ma anche la tenacia stessa con la quale il pianista seppe non arrendersi, la sua forza di volontà, il desiderio incorruttibile di vivere – lui, unico superstite della propria famiglia – fosse anche per continuare a suonare. Perché suonare, in fondo, è un modo gentile di vivere.

Se non ci fosse stato un film di Roman Polanski, bellissimo e pluripremiato, a ridarle qualche anno fa giusta visibilità, oggi la figura di Szpilman, musicista polacco morto nel 2000, sarebbe forse sbiadita, dolorosamente confusa – cioè – tra quelle di uomini e donne macinati dalla barbarie nazista, precipitata per sempre nell’oblio, celata agli occhi del mondo al pari di troppe altre tragedie senza nome.

Stefano Valanzuolo, giornalista e critico musicale, collaboratore Radio3  Suite e autore-conduttore del programma WikiMusic. Autore del melologo”Il convitato delle ultime feste”, musica di Carlo Galante per Teatro S.Carlo di Napoli, voce recitante Beppe Servillo;  autore di soggetto e testo del divertissement musicale “Il lupo e Pierino” per Emilia Romagna Festival; autore di soggetto e drammaturgia di “Alienati” primo esempio di opera Smart Working, autore del libretto dell’opera “Il labbro della lady” con musica di Carlo Galante, ha scritto gli spettacoli come “Ho ucciso i Beatles”, con Sarah Jane Morris, Paolo Cresta e Solis String Quartet, ); “StraTivari”, con Iaia Forte; “Qualche estate fa”, con Claudia Gerini e Solis String Quartet,“Se Spartak piange…” con Giovanni Esposito, Quintetto del Teatro di San Carlo; “Forse non sarà domani”  con Rocco Papaleo; “The Fool on the Hill” con Michele Riondino,Alessandro Haber, Quartetto Savinio/Orchestra “Haydn” di Trento e Bolzano/Filarmonica “Toscanini”.  Firma drammaturgia e testo degli spettacoli: “Cunto di Tristano”, con Vincenzo Pirrotta ; “Mozart, per gioco”; “L’amore ai tempi della Musica”; la drammaturgia de“Le sorelle Bronte” evento inaugurale per Festival del Teatro – Biennale di Venezia, con Davide Livermore e Alfonso Antoniozzi, regia di Livermore. La  sua riduzione teatrale della novella “Mozart in viaggio verso Praga” di Mörike va in scena per il “Maggio Mozartiano Internazionale”. È fondatore e Direttore del festival MozArt Box  AL Palazzo Reale di Portici. E’stato Direttore generale e artistico del Ravello Festival,  di ”Arena Flegrea”.

È titolare del corso di II livello “Progettazione e Organizzazione dello Spettacolo Musicale” presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.

Francesco Nicolosi , catanese di nascita si laurea giovanissimo al Conservatorio Vincenzo Bellini. A diciassette anni diventa uno dei migliori allievi di Vincenzo Vitale tanto da essere considerato a tutt’oggi uno dei massimi esponenti della scuola pianistica partenopea.Premio al Concorso Pianistico Internazionale di Santander e al Concorso Internazionale d’Esecuzione Musicale di Ginevra. Inizia così una carriera internazionale che lo consacra come uno dei pianisti più interessanti della sua generazione. Di lui ha scritto Paolo Isotta: … bisogna riconoscere che nessuno oggi gli può essere accostato per la luminosità del suono, la capacità di cantare e legare(…) egli va considerato uno dei migliori pianisti viventi(…). Nicolosi porta a compimento ciò che Benedetti Michelangeli annuncia”.

Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo: Queen Elizabeth Hall

alla Wigmore Hall di Londra, Victoria Hall di Ginevra, Radio Nacional di Madrid,  la Salle Gaveau di Parigi, Teatro alla Scala e Sala Verdi di Milano, il Teatro dell’Opera e l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, il Teatro di San Carlo di Napoli, l’Herkulessaal di Monaco, la Brahmssaal di Vienna. Oltre che in tutta Europa ha effettuato tournée in Islanda, Russia, Stati Uniti, Canada,Messico, Argentina, Singapore, Giappone e Cina ed è stato ospite dei più esclusivi festival quali: Festival dei Due Mondi di Spoleto, Rossini Opera Festival, Ravenna Festival,Festival di Ravello, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, Estate Musicale Sorrentina,Taormina Teatro Musica, Settimane Musicali di Stresa, Settembre Musica di Torino,Mittelfest, Weimar Kunstfest, Budapest Liszt Festival, Emilia Romagna Festival, Festival Ljubjana, Vilnius Piano Festival e molti altri. Dal 1990 incide stabilmente per le etichette Nuova Era, Naxos e Marco Polo. È stato insignito di prestigiosi premi nazionali ed internazionali tra cui Premio ‘Sergej Rachmaninov International Award’ a Mosca. Docente universitario, è stato titolare della cattedra di ‘Prassi esecutiva e repertorio Pianoforte’ al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli. Tiene regolarmente in Italia e all’estero master classe, conferenze, convegni oltre ad essere presidente e membro di giurie di concorsi nazionali e internazionali pianistici e di canto.

Programma

Claude Debussy

Clair de lune

Wladyslaw Szpilman

Mazurka

Liszt-Wagner

Isoldes Liebestod

Fryderyk Chopin

Notturno in do min

Sergej Rachmaninov

Preludio op. 32 n. 10

Fryderyk Chopin

Variazioni su “Là ci darem la mano”

dal Don Giovanni di Mozart, op. 2

Preludio op. 28 n. 4 in mi min 

PROSSIMO APPUNTAMENTO

domenica 4 febbraio 2024  ore 17.30

MILLE BOLLE BLU con Stefano Di Battista e Nicky Nicolai

Canzoni di Mina e Dalla in versione jazz




IL SENTIERO EMOZIONANTE DELLE CAPANNE PASTORALI

di Luciano Pellegrini

Chieti, 25 gennaio 2024. Una Escursione alla quale ci tengo in particolar modo, è il sentiero CP (capanne pastorali), per la storia, la tradizione, la cultura, il passato. Mi emoziono ogni volta che percorro questo sentiero, perché penso alla dura vita che facevano i pastori e mi chiedo come hanno fatto a costruire le capanne, (in archeologia THOLOS). Immaginare il lavoro per modellare le rocce, sollevarle avendo un peso notevole, posizionarle una sull’altra senza avere macchinari, alzare un muro verticale senza lasciare spazi. I tholos, sono costruzioni ingegnose ad uso Silvo Pastorale, realizzati in pietra a secco, senza l’uso di cemento, con una tecnica intelligente ed originale Sono a pianta circolare, tronco-conica, costituita da anelli di blocchi di pietra. Ogni giro di pietre, viene appoggiato su quello inferiore, spostato leggermente verso l’interno di qualche centimetro, in modo che alla fine dà la forma a cupola. Ho iniziato il sentiero da Passo Lanciano 1318 m, (nel territorio del comune di Pretoro CH, Parco Nazionale della Maiella). Ci si incammina verso il bosco, che corre parallelo alla strada statale 614, di Lettomanoppello PE. Bisogna seguire la segnaletica del parco CP (capanne pastorali). Il bosco è fitto, ben segnato, con molte tracce di animali selvatici, (volpe, lepre, cinghiale, capriolo) che ti fanno compagnia, è come andare insieme. Ad una radura, 1238 metri, è visibile in località Arcarelli, la più bella testimonianza di pietra della Maiella, LA VALLETTA. Era un Complesso Agro – Pastorale imponente e funzionale, con camino, il tavolato dove dormiva la famiglia in estate, il mungitoio. Nelle immediate vicinanze delle costruzioni, sono presenti ancora antichi terrazzamenti, per il fatto che il terreno, era usato come area coltivata. Mi sono molto soffermato per scattare le foto, sono entrato dentro i capanni, ho toccato le rocce, ho pensato alla semplice ma laboriosa vita, di chi ci viveva. Dopo aver girato attorno, come se non volessi abbandonare questo luogo, ho proseguito a ciaspolare, incontrando altri tholos coperti dalla neve. Alcuni di essi, hanno i magazzini dove venivano conservati gli arnesi, per lavorare il terreno. Altra capanna che ho contemplato lungamente, anche se piccola ma, di una bellezza straordinaria, che ha l’ingresso a forma gotica. L’interno ampio con incavi per depositi vari, ma ha una finestra panoramica, anch’essa a forma gotica, dove entra la luce, che ti fa rilassare.  Insomma, il tempo è trascorso velocemente, la voglia era di restare, ma incominciava a fare freddo. Quindi meglio tornare indietro.

Dislivello totale 200 m

Distanza 8 KM A/R

Tempo 3 ore

Difficoltà EAI (escursione in ambiente innevato)