CONCORSO CARMELINA IOVINE

Questa mattina la premiazione al liceo Vico. Premiate Giulia Giardino, Daniela Como e Stella Renzella per le loro prove in lingua inglese

Sulmona, 31 gennaio 2024. Si è svolta questa mattina, nella biblioteca del Liceo linguistico Vico, la cerimonia di premiazione dell’XI.ma edizione del concorso dedicato a Carmelina Iovine, la studentessa del liceo cittadino che perse la vita nel terremoto dell’Aquila il 6 aprile del 2009.

Il concorso ha visto in gara studenti del Liceo linguistico sulmonese, la scuola frequentata dalla stessa Carmelina, che sono stati impegnati in una composizione scritta e in un colloquio su temi di attualità in lingua inglese, temi sui quali hanno dovuto esprimere anche approfondite riflessioni di carattere personale. Oltre alle prove, la commissione giudicatrice, ha tenuto conto dei titoli dei candidati, nello specifico delle loro certificazioni linguistiche.

La formula del concorso prevede l’attribuzione di 2 premi, offerti dalla BCC di Pratola Peligna, alle due migliori prove. Dato l’altissimo livello di quest’anno, però, i premi sono diventati 3, con un secondo posto ex aequo. Il podio è stato tutto rosa: il primo posto è andato a Giulia Giardino della classe VI L, a cui è andato un premio di 500 euro, il secondo a pari merito a Daniela Como (VH L) e Stella Renzella (VI L), alle quali è andato un premio di 250 euro ciascuna.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi, il papà di Carmelina, Venanzio Iovine, il presidente della BCC, Alessandro Margiotta, e il suo vice Augusto Soprano, le professoresse Anne Silla, curatrice del concorso, e Anna Maria Iervolino, già docente di Carmelina e ideatrice del premio.

“Il concorso di quest’anno è stato davvero di altissimo livello – ha commentato la professoressa di Conversazione in lingua inglese, Anne Silla – Gli studenti hanno davvero un’ottima conoscenza della lingua inglese, ma anche una grande capacità di analisi e riflessione”.

Il concorso offre l’occasione non solo di premiare i giovani talenti del nostro territorio, ma anche di tenere vivo e con affetto il ricordo di Carmelina, studentessa del Liceo Linguistico Vico, tragicamente scomparsa.




MANIFESTAZIONE PACIFICA A VIGNOLA

Sabato 3 febbraio alle ore 10:00

Vasto, 31 gennaio 2024. L’obbiettivo della manifestazione è quello preservare la fruibilità e la bellezza paesaggistica della baia di Vignola, che si trova minacciata da un progetto di barriere sommerse, finanziato dalla regione Abruzzo di 3,5M € di fondi pubblici.

Abbiamo richiesto già un confronto con l’amministrazione e un tavolo tecnico per proporre alternative meno impattanti; alle quali purtroppo non abbiamo mai ricevuto risposta, nonostante tante promesse. Crediamo che questo possa essere di grande interesse per i vostri lettori e saremmo onorati di avervi durante l’evento.

Litorale Vivo




SUGGESTIONI AL MAXXI L’AQUILA

Venerdì 2 febbraio ore 19:30 proiezione di TI MANGIO IL CUORE introdotto dal dialogo tra Pippo Mezzapesa e  Giuseppe Stampone. In settimana workshop per adulti e visite per famiglie

L’Aquila, 31 gennaio 2024. Saranno il regista Pippo Mezzapesa e l’artista Giuseppe Stampone a introdurre la visione di Ti mangio il cuore, venerdì 2 febbraio 2024 alle 19:30 al MAXXI L’Aquila per il terzo appuntamento di Suggestioni, la rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival, che propone pellicole d’autore ispirate alle atmosfere della mostra Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari.

In questo caso è immediata e potente la connessione fra il progetto speciale Giuseppe Stampone e le fotografie di Scanno della collezione Franco e Serena Pomilio e la pellicola di Mezzapesa, presentata nel 2022 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Tratto dall’omonimo romanzo d’inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini e ispirato alla vera storia di Rosa Di Fiore, prima pentita della mafia garganica, il film immortala un sud antico eppure attuale. La centralità della figura femminile, l’utilizzo del bianco e nero, l’estetica di Ti mangio il cuore stabiliscono un’immediata relazione con i tratti delle fotografie di Scanno realizzate, fra gli altri, da artisti come Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson, Hilde Lotz-Bauer, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna e Mario Giacomelli.

Quella del film è una storia di cui in Abruzzo, in una certa misura, si riescono a percepire radici e contorni, con cui risulta facile sintonizzarsi, perché evoca memorie comuni. Allo stesso modo, i grandi maestri della fotografia del Novecento hanno fermato il tempo di Scanno in uno scatto, e sono riusciti a evocare qualcosa che permane, impresso nella memoria collettiva: il tempo, il lavoro, il fluire della vita delle donne.

Da queste stesse fotografie Giuseppe Stampone ha colto il pretesto per un dialogo metafisico e surreale ricontestualizzando liberamente elementi e personaggi catturati dagli scatti in bianco e nero nei suoi interni domestici, riprodotti alla maniera della pittura fiamminga seicentesca. Ispirandosi a fatti, cronaca, storia della profonda trasformazione avvenuta nella piana del Fucino l’artista propone una nuova narrazione che tenta “di annullare lo spazio tempo sequenziale didascalico della storia” e stabilire nuove connessioni di senso inedite e sorprendenti.

L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti su prenotazione al sito www.maxxilaquila.art. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto singolo scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro giovedì 1° febbraio.

Il ciclo Suggestioni continuerà venerdì 16 febbraio, dopo una settimana di pausa, con una riflessione sul cambiamento e sulla metamorfosi proposta dalla pellicola Blue My Mind, lungometraggio del 2017 di Lisa Brühlmann in connessione intima e perfetta con il lavoro presente in mostra sull’Homo Aquaticus di Agnes Questionmark.

Intanto, il MAXXI L’Aquila ospiterà attività educative dedicate a grandi e piccoli.

Sabato 3 febbraio alle ore 16:00 è in programma Nati al MAXXI – Istantanee di folklore, la visita performativa alla mostra Diario Notturno per famiglie con bambini da 0 a 3 anni guidata dagli esperti di Nati nelle Note: un’esplorazione del Museo che attraversa musica e movimento per fondersi con le opere d’arte in mostra, creando magici momenti di contemplazione e ascolto.

Venerdì 9 febbraio alle 15:00 si terrà invece un workshop per adulti con gli artisti del collettivo Numero Cromatico alla scoperta dell’opera Resterai con me per tutta la notte, prodotta e pensata per la mostra Diario Notturno. Un laboratorio per entrare nella ricerca artistica del collettivo attraverso pratiche non convenzionali ed esplorare i propri contenuti interiori.

Per le modalità di partecipazione, tutte le informazioni sono sul sito www.maxxilaquila.art.

Elisa Cerasoli




CORRETTO UTILIZZO DI INTERNET: incontro formativo

Organizzato dall’ IC 2 con il patrocinio del Comune, in collaborazione con la Polizia Postale. Il Vicesindaco Lidia Albani ha portato il saluto ed espresso il plauso dell’ Amministrazione

Giulianova, 31 gennaio 2024. Organizzato dall’ Istituto Comprensivo 2 con il patrocinio del Comune di Giulianova e in collaborazione con la Polizia Postale, si è tenuto ieri, al Kursaal, un incontro formativo sul complesso tema della sicurezza cibernetica, ovvero sul corretto uso di internet, specie quando gli utenti sono minori.

L’incontro, promosso nell’ambito di un progetto più ampio realizzato dall’IC2, era rivolto ai genitori dei ragazzi del Comprensivo. A loro, con l’ausilio di brevi video, si sono rivolti gli Assistenti Capo Coordinatori della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Teramo Cristina Russo e Domenico Taraborelli. Prima di loro, è intervenuto il professor Michele Alesiani, animatore digitale d’Istituto e referente per bullismo e cyberbullismo.

Hanno spiegato brevemente il progetto e portato i saluti della Dirigente Angela Pallini, le docenti Federica Del Vecchio, Alessandra Pomante e Francesca Pistilli. A rappresentare l’ Amministrazione Comunale, il Vicesindaco Lidia Albani che, aprendo i lavori, ha insistito sulla necessità di neutralizzare il pericoloso potenziale persuasivo di internet o comunque di minimizzarne gli effetti. Dagli Assistenti Capo Coordinatori della Polizia Postale sono venute indicazioni, raccomandazioni e spiegazioni utilissime su come vigilare sulla sicurezza dei propri figli e di sé stessi, vista la minaccia costante e strisciante dei mezzi informatici.

Ai presenti sono state illustrati i reati ai quali potrebbero dover rispondere a causa di comportamenti non regolati e fondamentalmente non consapevoli, comportamenti, purtroppo, molto frequenti qualora i genitori non mettano in atto azioni di controllo e supervisione sui propri ragazzi.




INCLUDI LAVORO

L’Unione di Comuni Città Territorio Val Vibrata e Unione Comuni Le terre del Sole bandiscono l’avviso di selezione dei percorsi di inclusione lavorativa per persone svantaggiate. Saranno 140 i beneficiari

Chieti, 31 gennaio 2024. Con la pubblicazione dell’avviso pubblico di selezione dei destinatari prende il via il progetto “Includi Lavoro” finanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito dell’Avviso “Abruzzo Include 2” e realizzato dall’Unione di Comuni “Città Territorio Val Vibrata” e dall’Unione di Comuni “Le terre del sole”.

Saranno coinvolti l’Ambito distrettuale sociale “Val Vibrata”, in “Associazione temporanea di scopo” con l’Ambito distrettuale sociale “Le Terre del Sole”, l’ASL di Teramo, l’organismo di formazione PD Formazione & Servizi e l’agenzia per il lavoro Manpower.

L’intervento, finalizzato a favorire l’inclusione socio-lavorativa di persone svantaggiate in carico ai servizi sociali e alla ASL del territorio, intende rafforzare l’occupabilità dei partecipanti dando un impulso al processo di reintegrazione occupazionale, contrastando così il disagio sociale che ne consegue.

Il progetto prevede la presa in carico dei destinatari con progetti personalizzati di inclusione articolati in una pluralità di azioni di orientamento che ne agevoleranno l’inserimento in percorsi – definiti a seconda della tipologia di svantaggio – di tirocinio extracurriculare, tirocinio inclusivo (cosiddetto T.In.A.) o borsa lavoro della durata di 12 mesi.

In particolare, i tirocini extracurriculari ed i T.In.A. prevederanno un impegno settimanale di 25 ore ed un’indennità rispettivamente di 600 e 500 euro mensili.

Le borse lavoro per utenza psichiatrica, invece, prevederanno un’indennità di partecipazione mensile di 340 euro ed un impegno mensile minimo di 40 ore.

I soggetti ospitanti i tirocini, i T.In.A. o le borse lavoro verranno individuati dall’ATS attraverso la successiva pubblicazione di uno specifico avviso pubblico mediante il quale saranno raccolte le manifestazioni di interesse da parte di aziende ed enti del territorio. Inoltre, gli utenti che risultano gravati da carichi di cura di familiari conviventi potranno fruire di un ulteriore voucher dell’importo massimo di 800 euro per l’acquisto di beni o servizi che agevolino la cura del familiare e la contemporanea partecipazione all’iniziativa.

L’avviso pubblico di selezione dei destinatari di recente pubblicazione mira ad individuare i 140 beneficiari, utenti o nuovi richiedenti dei servizi sociali professionali degli Ambiti distrettuali sociali “Val Vibrata” “Tordino – Vomano” e del Dipartimento di Salute mentale dalla ASL Teramo, residenti in uno dei Comuni degli Ambiti predetti, disoccupati ed in particolari condizioni di svantaggio.

Nel dettaglio saranno ammessi: 65 utenti presi in carico dai Servizi sociali dell’Ambito Val Vibrata, 45 utenti dall’Ambito “Tordino – Vomano” e 30 utenti del Dipartimento di Salute Mentale.

Gli interessati possono reperire l’avviso di selezione ed i modelli per la partecipazione al progetto sui siti www.unionecomunivalvibrata.it, www.unionecomunileterredelsole.it o www.aslteramo.it oppure presso le sedi dei Servizi sociali degli Ambiti e dei Centri di Salute mentale Val Vibrata e di Giulianova. In queste sedi sono anche attivi gli sportelli per il supporto alla compilazione delle domande.

Le candidature potranno essere presentate entro e non oltre il 19 febbraio 2024 nelle modalità indicate dal suddetto avviso.

Dichiarazioni presidente Unione Comuni Val Vibrata Massimo Vagnoni

Con l’avviso che abbiamo pubblicato diamo prova dell’impegno e delle sinergie messe in capo dall’union di comuni Val Vibrata con tutti gli attori istituzionali presenti nel nostro territorio per cogliere le opportunità che ci si presentano e realizzare azioni concreetre per dare anche ai più fragili opportbunità di avvicinamentoi al mondo del lavoro e opportunità di inclusione. Oggi presentiamo il primo avviso per l’individuazione di 140 persone in condizioni dui svantaggio da accompagnare in percorsi di inclusione socio-lavrativo: seguirà un ulteriore avviso con il quale si sarà la possibilità alle aziende del nostro territorio di dare il loro contributo candidandosi per ospitare attraverso tirocini e borse lavoro le persone selezionate e creare ulteriori occasioni di lavoro anche in favore dei nostro concittadini più sfortunati. E’ un percorso faticoso ma dobbiamo fare di tutto per favorirlo perche è una delle grandi sfide che vogliamo affrontare con forza e determinazione. Per il direttore del Dsm Teramo, Domenico De Berardis, “questo progetto è fondamentale per l’inclusione e il reinserimento lavorativo di persone affette da disturbo psichiatrico grave seguite dalle strutture Dsm di Teramo. Il lavoro è fonte di restituzione di un ruolo sociale, di distgmatizzazione del disturbo psichiatrico e di promozione del benessere. Si auspica che tale progetto di borse lavoro sia il volano per la successiva assunzione di queste persone con tutti gli enti e le strutture convolte. Da parte del Dsm di Teramo e degli operatori tutti ci sarà il massimo sforzo in tal senso, sempre con la collaborazione di tuti gli enti e le istituzioni coinvolti che, devo dire, manifestano ed hanno manifestato un particolare interesse ed una spiccata empatia nei confronti delle persone affette da disturbi psichiatrici gravi. Queste ultime sono sempre e comunque una preziosa risorsa sociale, lavorativa, umana e vanno valorizzate in tal senso.

Il presidente dell’Unione di Comuni Le terre del Sole, Mario Nungnes. “Rispetto ad un tema come quello del Sociale credo che l’unione e il lavoro condiviso siano una necessità – afferma il Sindaco di Roseto e Presidente dell’Unione dei Comuni “Terre del Sole” Mario Nugnes – Ringrazio, a nome di tutte le amministrazioni che rappresento come Presidente, coloro che hanno lavorato a questo progetto, tutti i partner e chi ha pensato di lanciare una collaborazione tra le Unioni dei Comuni per mettere a terra interventi di così ampio respiro. La somma degli abitanti dei territori che fanno parte delle due Unioni rappresenta quasi la metà dei residenti della provincia di Teramo e questo è un dato significativo che, allo stesso tempo, è indice della nostra responsabilità di essere rappresentanti di un territorio così vasto. Nei prossimi giorni sarà importante per noi rafforzare e concretizzare l’importante messaggio che oggi abbiamo lanciato: il lavoro nobilita l’uomo ma nobilita anche la politica quando è capace di creare un collegamento tra l’offerta di lavoro e i bisogni delle persone svantaggiate. Noi, da parte nostra, dobbiamo essere bravi a trasmettere l’importanza di questa iniziativa, anche grazie al supporto fondamentale dei Servizi Sociali dei singoli Comuni, e a far sì che essa abbia continuità nel futuro. Auspico che la giornata odierna rappresenti solo l’avvio di una collaborazione che riguarderà una serie di progetti che insieme porteremo avanti non solo per i nostri territori ma per tutta la provincia di Teramo”.




CRESCONO LE IMPRESE TURISTICHE

Pubblicati da Infocamere – Movimprese i dati, aggiornati al 31 dicembre 2023, relativi alla movimentazione anagrafica ricavata dal Registro delle imprese nella provincia di Chieti

Chieti, 31 gennaio 2024. Gennaro Strever: “Occorre, adesso, pianificare una strategia per la costruzione di una ospitalità diffusa di qualità, capace di accogliere il numero crescente di visitatori che arrivano in Abruzzo”.

Pubblicati da Infocamere – Movimprese i dati, aggiornati al 31 dicembre 2023, relativi alla movimentazione anagrafica ricavata dal Registro delle imprese delle Camere di Commercio. Molti i saldi negativi che riguardano un po’ tutti i settori nelle province di Chieti e Pescara: dall’agricoltura alle attività manifatturiere, dalle costruzioni al commercio, passando per i trasporti. Le uniche attività in positivo, in termini di nati – mortalità delle imprese, l’analisi statistica condotta da Movimprese per conto di Unioncamere, sono quelle relative alle attività professionali, cioè che prestano servizi di sostegno alle imprese, e quelle rientranti tra le imprese non classificate, riguardanti “altre attività di servizi per la persona e le imprese” (riferimento codice ATECO 2007). Altro dato positivo, il numero delle imprese, a Chieti che si occupano di alloggio e ristorazione che crescono, rispetto al 2022, dell’1,4%, confermando il ruolo strategico assunto dal turismo per l’economia del territorio.

Le imprese totali registrate nelle province di Chieti e Pescara sono 80.447: nella provincia di Chieti, risultano 43.894 (erano 44.095 al 30 settembre 2023), di cui 38.334 attive; 36.553 in quella di Pescara (erano 36.836 nel secondo trimestre 2023) di cui 30.454 attive, che corrispondono insieme al 55,3% delle complessive 148.232 imprese abruzzesi (erano 148.232 alla fine di settembre 2023), di cui 123.773 attive. Con riferimento ai settori di attività economica sono sempre le imprese del settore commercio a confermare il primato che, in Abruzzo, continuano a rappresentare il comparto più consistente (32.454 unità, 22,3% sul totale, erano 33.694 nel 2022), con prevalenza nella provincia di Pescara con 9.714 unità (29,9% del totale regionale, erano 10.010 l’anno precedente) mentre a Chieti risultano 8.842 unità (27,2% rispetto al totale abruzzese, erano 8.955 nel 2022).

L’industria delle costruzioni continua a spiccare come settore trainante con 19.151 imprese in Abruzzo (erano 19.528 nel 2022, con -1,9%% in conseguenza di 377 ditte in meno rispetto all’anno precedente), delle quali il 25,8% (pari a 4.950 unità con 17 unità in meno rispetto al 2022) a Chieti, e il 22,6% (pari a 4.410 ditte e 13 imprese in meno rispetto al 2022) a Pescara.

Le attività manifatturiere sono svolte, a livello regionale, da 12.754 imprese (delle quali 3.723 a Chieti e 2.847 a Pescara) pari all’ 8,77 del totale abruzzese (Chieti: 8,5% con –42 ditte rispetto al 22; Pescara: 7,8% con – 63 imprese rispetto al 2022), rilevandosi ancora un decremento percentuale dell’ordine del -3,1% a livello regionale, del -1,1% per la provincia di Chieti e del -2,2% per la provincia di Pescara.

Nel corso del 2023 pure l’industria in senso stretto ha fatto registrare, rispetto allo stesso periodo del 2022, un calo delle imprese a livello regionale (-3,0% con – 413 ditte) con un andamento meno severo a Chieti (-1,0% con una diminuzione di 39 ditte) e invece più in linea a Pescara (-2,0% con 62 ditte in meno).

Il comparto delle imprese che si occupano dell’alloggio e ristorazione conferma, invece, il proprio ruolo strategico (in Abruzzo 11.596 di cui 2.668 a Pescara e 3.029 a Chieti) costituendo circa l’8% del totale (7,3% a Pescara e 6,9% a Chieti), dovendosi comunque segnalare un lieve decremento in consistenza (-1,5% con una riduzione di 174 ditte) sia in Abruzzo, che a Pescara (-1,4% con 38 ditte in meno), mentre un aumento a Chieti (+1,4% con 42 ditte in più).

L’Abruzzo, ce lo confermano anche i dati ISNART – Istituto nazionale per le ricerche turistiche, risulta essere in perfetta sintonia con i nuovi fabbisogni, in particolare quelli legati alla natura e a vivere una esperienza totalizzante con essa, data da sport all’aria aperta, una ricca varietà di cibo, escursioni e tanto altro ancora.

Sempre la ricerca diffusa di recente dall’Istituto ci rivela che la regione si sta distinguendo, in maniera più che positiva, per la qualità dell’accoglienza da parte delle comunità locali che, a differenza di quanto sta accadendo in altri territori (vedasi il Gargano), hanno deciso di rimanere ed investire.

Le iniziative strategiche su cui la Camera di commercio Chieti Pescara sta investendo saranno oggetto di una presentazione, presso il padiglione Abruzzo alla BIT – Borsa internazionale del turismo di Milano, domenica 4 febbraio, alle ore 11:00. Tra queste, oltre al proseguimento delle iniziative sulla Costa dei Trabocchi, con la costruzione di un marchio di qualità per distinguere le strutture ricettive e di accoglienza, in questo anno, caratterizzato dal Turismo delle radici “la Camera porterà avanti – dichiara il presidente Gennaro Strever – iniziative in grado di attrarre gli oriundi italiani all’estero (ben 80 milioni, di cui 8 milioni viaggiatori abituali ed alto spendenti). Occorre, adesso – conclude – pianificare una strategia per la costruzione di una ospitalità diffusa di qualità, capace di accogliere il numero crescente di turisti che arrivano in Abruzzo“.




BASTA RITARDI

Vogliamo le borse di studio ora!

L’Aquila, 31 gennaio 2024. A distanza di poco più di un mese dalle prossime elezioni regionali, ci tocca prendere atto di come ben 3.387 studenti universitari abruzzesi, di cui 202 iscritti al solo ateneo teramano, potrebbero essere costretti a vedere ulteriormente rimandata la copertura e la conseguente erogazione delle loro borse di studio, a causa delle tempistiche tecniche successive alle consultazioni elettorali.

Non riteniamo accettabile questa situazione. Non è possibile che la Regione Abruzzo continui a mostrare disinteresse verso il tema delle borse di studio e si senta autorizzata a calpestare in tal modo il diritto allo studio, declassando questo importante supporto economico — nel migliore dei casi — a un mero rimborso spese, disattendendo gli obblighi previsti dall’articolo 34 della Costituzione e dall’articolo 8 dello stesso Statuto regionale. Un’ulteriore conferma di questa indifferenza, d’altronde, ci arriva dai mancati finanziamenti di altri progetti, come le residenze pubbliche o i servizi relativi alla mobilità studentesca.

Consideriamo inoltre più grave e ingiusto che si continui a procrastinare in un momento come questo, che vede un tasso di inflazione ancora elevato che ci impone prezzi alti e limita fortemente il potere d’acquisto degli studenti.

Per evitare che i ritardi, ormai ordinari, vengano ulteriormente prolungati, la Regione deve attivarsi quanto prima, altrimenti ci troveremo davanti ad una situazione senza precedenti. Per questo, come Unione degli Universitari di Teramo pretendiamo che si provveda subito ad assicurare la copertura economica per lo scorrimento integrale delle graduatorie e continueremo a batterci affinché l’amministrazione regionale ci porti rispetto, assicurando a tutti noi studenti le borse di studio!

UDU TERAMO




MICHELE MARINO SEGRETARIO SINISTRA ITALIANA

Organizzare i cittadini per renderli protagonisti

Lanciano, 31 gennaio 2024. La democrazia in occidente si è incarnata ovunque nella forma della democrazia parlamentare. Alle elezioni politiche, che vedono eleggere deputati e senatori, partecipano liste che nella maggior parte dei casi rappresentano partiti. Pur non potendo negare che un po’ ovunque i partiti si presentino come una casta lontana dalla gente, rimane il fatto che senza di essi non si dà democrazia vera. Sulla base di tali premesse, ritengo una buona cosa sapere che le idealità della sinistra trovino rappresentanza in una formazione politica organizzata partito, ovvero in Sinistra Italiana. Organizzare i cittadini per renderli protagonisti è il contrario del populismo, ovvero della pretesa di un singolo di rappresentare il popolo, che poi è sempre solo una parte della totalità. Con queste parole Michele Marino, lancianese, motiva il significato della sua elezione a segretario provinciale del partito della provincia di Chieti, partito che a livello nazionale fa capo a Nicola Fratoianni.

Votato a larga maggioranza, Marino rappresenterà Sinistra Italiana chietina insieme agli eletti nell’assemblea provinciale, composta da Adorante Valfrido (San Salvo), Rolando D’Alonzo (Lanciano), ai teatini Adriana Martucci, Nella Fasolo, Luciano Monaco, Vittorio Ramundi, Emiliano Valente.

Con grande gioia posso confermare che dell’assemblea farà parte anche Franco Caramanico, già sindaco di Guardiagrele nonché assessore regionale. Gli farà compagnia il suo amico inseparabile Antonio Di Stefano, in qualità di tesoriere.

Dato per scontato che la riorganizzazione è funzionale all’impegno politico di Sinistra Italiana in vista delle prossime elezioni regionali, il nuovo segretario dichiara che intende privilegiare le problematiche riferite al sistema sociosanitario regionale, alla crisi dell’automotive in Val di Sangro, alle politiche di favore per le zone interne, all’infiltrazione mafiosa. 




PADEL SENZA BARRIERE

Progetto sostenuto dalla Comunità Europea e patrocinato dal Comune e dal Cip

Giulianova, 31 gennaio 2024. Si terrà venerdì  2 e sabato 3 febbraio, a Giulianova, “Padel senza barriere”, evento nato da un progetto di Marco Ciafardoni ed Eugenio Maglia, sposato dalla For Tennis Team, associazione presieduta da Alessio Pistilli, e risultato vincitore nell’ambito del bando “Erasmus +|Gioventù e sport”.

La due giorni, che prevede momenti sportivi, di inclusione e di crescita culturale, è patrocinata dal Comune di Giulianova e dal Cip.

“Padel senza barriere” prenderà avvio la mattina del 2 febbraio, quando gli studenti dell’ Istituto Comprensivo 2 di Giulianova ascolteranno a palazzo “Kursaal” il racconto di Eugenio e Marco sulle  opportunità europee esistenti per l’integrazione e lo sviluppo sociale del territorio. Con i ragazzi parlerà anche il catalano  Monty, atleta paralimpico di padel in sedia, istruttore di Eugenio e Marco. Parteciperanno le autorità comunali e regionali, oltre ai campioni della squadra “Amicacci”. Nel pomeriggio,  i campi del Chico Padel ospiteranno un torneo giovanile, che proseguirà nella giornata successiva.

Sabato 3, dalle15, presso lo stesso impianto, si disputerà il primo torneo inclusivo del territorio. Saranno presenti diversi atleti di padel, in sedia e no, che si sfideranno in un avvincente torneo che vedrà coinvolti anche i rappresentanti delle società e le autorità locali. Durante il pomeriggio, gli atleti paralimpici presenti saranno i protagonisti di un’esibizione capace di rendere partecipe ed emozionare il pubblico.

“In Catalunya -spiegano Marco Ciafardoni ed Eugenio Maglia –  Monty ci ha regalato dei pomeriggi colmi di fatica, volti al perfezionamento della tecnica padelistica. Lui è il miglior atleta di padel in sedia in Catalunya ed ha riconoscimenti internazionali per le sue abilità sportive. Abbiamo deciso di invitarlo a Giulianova, perché vorremmo che tutti avessero la possibilità di ascoltare le sue esperienze tra agonismo e rispetto, tra competizione e inclusività. Partecipando a “Padel senza barriere” tutto il territorio abbraccerà l’atteggiamento proattivo necessario a favorire, a Giulianova,  l’inclusione e l’integrazione di mondi anche diversi e apparentemente distanti.”




OBIETTIVI STRATEGICI DI POLICY PROGRAMMAZIONE 2021-2027

Una lettura alla luce delle priorità della Commissione europea

Roma, 31 gennaio 2024. Si terrà il prossimo venerdì 2 febbraio alle ore 10:00 a Roma, presso la Sala di Europa Experience David Sassoli del Parlamento Europeo in Piazza Venezia n. 6, la conferenza stampa di presentazione del volume intitolato “La declinazione operativa degli obiettivi strategici di policy della programmazione finanziaria 2021-2027. Una lettura alla luce delle priorità della Commissione europea e di taluni documenti politico-istituzionali dell’Unione europea”.

“Quest’opera – dichiara Filippo Lucci, Amministratore Unico del Consorzio Punto Europa – Europe Direct Abruzzo e autore del volume – prende le mosse da alcune riflessioni emerse durante la collaborazione professionale in seno al Consorzio Punto Europa e al Centro Europe Direct Abruzzo, nell’ambito della progettazione europea e della diffusione della cultura europea sui nostri territori. Il nostro lavoro vuole, da un lato, essere un utile strumento informativo per i cittadini e gli stakeholders pubblici e privati e dall’altro, mira a consegnare al lettore una serie di strumenti di carattere tecnico-operativo utili ad approcciare il complesso e spesso frammentario universo delle opportunità di finanziamento messe a disposizione dalle istituzioni europee”.

Il volume è suddiviso in due parti fondamentali. Nella prima, viene posta una riflessione economico-giuridica sulla programmazione finanziaria 2021-2027, in relazione alla configurazione degli obiettivi strategici di policy della Politica di coesione dell’Unione Europea. Vengono inoltre analizzate le corrispondenze concettuali-operative tra le priorità della Commissione europea e i singoli obiettivi strategici di policy. Nella seconda, sono riportati approfondimenti tematici specifici, dal Just Transition Fund ai modelli di comunicazione dei Fondi europei, dalla prospettiva della Regione Abruzzo sulla programmazione 2021-2027 alla riforma della P.A nella prospettiva del PNRR.

La prefazione del volume è stata curata dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, e dal Capo Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Antonio Parenti, che presenzierà alla Conferenza stampa.




E SE PROVASSIMO A METTERE LA PACE IN CIMA A TUTTO?

di Giancarlo Infante

Politicainsieme.com, 31 gennaio 2024. È naive parlare di Pace? È impossibile farlo a fronte dell’inevitabilità di situazioni che paiono insormontabili e la cui soluzione appare sempre “non alla nostra portata”? Da che mondo è mondo, la guerra è subita dalle popolazioni travolte da una “inevitabilità” spesso costruita artatamente da un complesso culturale e di interessi in mano a pochi.

“La guerra non è fatale, non è necessaria, non è giusta ma è volontaria e la responsabilità ricade sugli uomini che la promuovono o vi contribuiscono. In un recente intervento, mons Michele Pennisi ha ripreso un concetto di don Luigi Sturzo contro la cosiddetta “inevitabilità” delle guerre.

La guerra, infatti, da che mondo è mondo, non viene a caso. Interessi economici, tra cui quelli legati al controllo delle materie prime, male interpretati sentimenti nazionalistici, ricerca di spazi territoriali, divisioni etniche e religiose tracimano nel conflitto quando qualcuno è  certo di essere in grado di scrivere la storia a posteriori a modo suo, e di essere, poi, in grado di fornire la giustificazione di atti voluti e, talvolta, perseguiti con cura nel corso degli anni. Poco conta se, in molti casi, il risultato è quello di fare un deserto da chiamare successivamente  “pace”.

Ne abbiamo due dirompenti conferme nei più violenti scontri in atto in Ucraina e in Palestina. Siamo già ad oltre diecimila morti nel primo caso e a più di 26 mila nel secondo. Senza considerare le selvagge distruzioni e il barbaro svuotamenti di intere città e il divellere di infrastrutture essenziali al minimo vivere civile. Siamo in una situazione tale che appaiono del tutto senza senso le discussioni se ci si trovi o meno dinanzi a crimini di guerra o ad un vero e proprio genocidio. Ed anche quelle sulle responsabilità diventano stucchevoli e, talvolta, sono utilizzate persino per giustificare ulteriori massacri ed atti che sfuggono ad una minima logica razionale.

Certo, la domanda sul che fare genera un tremolio dei polsi, sviluppa l’angoscia nell’animo perché forte è il senso dell’impotenza. Soprattutto riconoscendo quella che appare essere un’oggettiva impossibilità già solo nel riuscire a concepire di mettere i rappresentanti delle parti contrapposte sedute attorno al tavolo di una trattativa. Troppi odi e rancori sedimentati e contrapposti. Radicati al punto che ciascuno chiede solo uno schierarsi critico senza condizioni.

Quando Papa Francesco ha parlato del troppo “abbaiare” della Nato alle porte della Russia ha voluto ricordare la complessità del ragionamento sulle responsabilità che, quasi sempre, nel mondo globalizzato in cui viviamo, vanno oltre quelle denunciate dai singoli contendenti. Coloro ufficialmente designati ad essere attori di quella che Francesco, in solitudine, e inascoltato da anni, ha definito la “Terza guerra mondiale a pezzi”. Nel corso degli ultimi decenni troppe volte abbiamo dovuto trovare in numerosi conflitti quelle stesse potenzialità distruttive che ebbe la sanguinosa Guerra di Spagna rispetto alla successiva Seconda guerra mondiale. E cioè scontri giocati sul campo per procura; occasioni per la sperimentazione di nuove armi e la verifica di più raffinate tecniche di combattimento.

C’è anche da chiedersi se quello che il Papa ha definito “abbaiare” non ci debba portare a considerare che il problema della guerra non nasce quando essa scoppia, bensì quando si lascia sedimentare un insieme di questioni destinate inevitabilmente a risolvere i contenziosi tra le parti solamente seguendo l’estrema logica della guerra.

Non si può parlare di Pace solo quando qualcuno spara e colpisce popolazioni inermi. La sua ricerca, se vogliamo anche solo accontentarci di un’assenza di guerra, può, e deve, diventare un’attitudine costante. Un’iniziativa politica, con la P maiuscola, da coltivare pressoché quotidianamente. Solo così sarà possibile partecipare ad un’azione di pacificazione continua e permanente che nulla ha a che fare con il pacifismo di maniera. Giacché si tratta di entrare nel merito delle situazioni oggettive che dividono le parti, e su quelle intervenire. Questo è un compito che dovrebbe essere proprio, in particolare, delle grandi democrazie moderne. Prese singolarmente o, come nel nostro caso, da entità sovranazionali consapevoli del proprio ruolo, nate tra l’altro proprio per assicurare la Pace, come nel caso dell’Europa.

Non è quindi piacevole ascoltare il generale Sir Patrick Sanders, a capo dell’esercito del Regno Unito, quando invita i britannici a prepararsi ad un conflitto con la Russia destinato ad essere del tutto  simile alle guerre mondiali del secolo scorso. Per Sanders, i suoi compatrioti “tutti i giorni” devono essere pronti “a un livello di mobilitazione civica che non si vedeva in Europa occidentale dal 1945”. E questo perché. a suo avviso, lo scontro non è legato al Donbass, ma giunge quasi ad essere questione di civiltà.

In realtà, dalla questione palestinese a quella dell’ invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma solo per restare a ciò che più è oggi all’attenzione di tutti noi, troviamo la conferma di cosa  voglia dire davvero ricercare la Pace. Nel primo caso, si è lasciato impunemente che decine di risoluzioni dell’Onu non trovassero applicazione.  Nel secondo, non si può non riconoscere che la vicenda russo – ucraina andava affrontata ben prima del 2014, provando a rovesciare completamente il paradigma indicato dal generale Sanders. Sarebbe stata necessaria la ricerca di altri sbocchi, lavorando ad un pieno riconoscimento dei diritti di tutte le popolazioni delle zone oggetto del contrasto. L’ “abbaiare” di cui ha parlato Papa Francesco, dunque, chiama in causa anche le nostre responsabilità di europei che abbiamo solo distrattamente seguito quelle vicende e non mettendo così in campo tutte le azioni possibili per giungere ad una soluzione. De Gasperi e Gruber con l’accordo del 1946 avviarono subito il superamento del problema dell’Alto Adige e riuscirono a delimitarlo e, così facendo, ad evitare che la storia prendesse un’altra sanguinosa deriva.

Il bisogno di petrolio, invece, ha fatto sì che un Occidente sempre più ripiegato esclusivamente sulle proprie esigenze rinunciasse a svolgere quell’azione necessaria a connotare le moderne democrazie più avanzate, e che consiste nel porsi loro come facilitatrici di un processo di soluzione delle controversie, senza che nessuno sia costretto a scegliere quella delle armi come unica soluzione possibile.

E allora, anche nel pieno di una disinformazione che non concede tregue, possiamo rimanere silenti spettatori di un macabro spettacolo televisivo che, tutt’al più, ci consola per non essere ancora tra i più immediatamente coinvolti?

Una domanda che, per quanto riguarda l’Italia, porta a constatare un’assoluta mancanza d’influenza. Che l’accomuna, per carità, ad altri e ben più importanti stati. A partire dagli Stati Uniti che non sono riusciti finora ad imporre a Benjamin Netanyahu neppure una mitigazione della propria azione di guerra e nel rispetto della popolazione civile. Almeno fino a quando non è giunto il pronunciamento della Corte internazionale. Esiste, insomma, una responsabilità collettiva che riguarda anche tutti noi. A cui, però, si può ancora rimediare. Intanto, nel pretendere conoscenza e andando oltre ogni propaganda e retorica.

E a proposito di conoscenza e di un’azione cristallina che dovrebbe essere propria di ogni democrazia realmente tale, è di queste ore l’annuncio della partecipazione italiana alla missione navale nel Golfo Persico. senza che vi sia un accenno di dibattito parlamentare in materia. Si dice che non si tratti  di un’azione di guerra. E di questo non ne dubitiamo. Ma mandiamo nostri mezzi e nostri uomini in un contesto di guerra. Sarebbe dunque opportuno che l’intero Parlamento, e suo tramite l’intero Paese, assumessero la consapevolezza piena di quel che si va a fare, delle sue finalità e delle modalità della partecipazione. E, dunque, anche delle cosiddette regole d’ingaggio determinanti per definire l’operazione davvero come pacificatrice e non altro, visto che si tratta di far rispettare le regole internazionali su cui si reggono il commercio mondiale e il diritto alla libera navigazione.

Forse ci siamo già dimenticati del caso dei nostri due fucilieri di marina La Torre e Girone che, imbarcati sulla Enrica Lexie dodici anni fa, hanno pagato con le loro sofferenze il modo con cui pure noi c’impegnammo nella lodevole lotta alla pirateria nell’Oceano Indiano. La nostra Costituzione ci sta a ricordare che dobbiamo partecipare a tutto ciò che possa portare alla Pace consapevoli del fatto che, assieme alle necessarie iniziative di difesa da assumere, noi non crediamo alla soluzione dei conflitti ricorrendo solo all’uso delle armi.




CONDIZIONI DISUMANE

Sciopero di due ore

Atessa, 31 gennaio 2024. Nel mese di maggio 2023, USB e SLAI COBAS iniziarono un percorso di lotta contro i ritmi e carichi di lavoro estenuanti, e non più sopportabili, attuati nello stabilimento e l’importante partecipazione dei lavoratori agli scioperi indetti aveva costretto l’azienda, con la solita collaborazione dei sindacati firmatari, ad apportare modifiche all’impostazione del processo di produzione nell’officina montaggio. Inizialmente sembrava che ciò avesse leggermente migliorato le condizioni lavorative ma a distanza di alcuni mesi sono riusciti a riportare la situazione a quella che era a maggio scorso, anzi peggiorandola.

Nell’officina montaggio ormai le postazioni hanno dissaturazioni quasi pari a zero e il mancato rispetto del mix produttivo rende tali ritmi e carichi di lavoro insostenibili per i lavoratori. Come se ciò non bastasse ad aggravare ancor più la situazione vi è la cattiva abitudine di accelerare le linee in alcuni momenti della giornata.

L’efficienza ed i miglioramenti dello stabilimento, esposti dal CEO Stellantis Tavares nella sua visita dei giorni scorsi, derivano da tali condizioni di sfruttamento che continuano a logorare tanti lavoratori, in particolar modo coloro che hanno ridotte capacità lavorative.

Ci sarebbe bisogno di una attenta revisione dei DVR di tutte le postazioni ma sappiamo che nessuno lo farà ed è per questo che riteniamo necessario l’avvio di un percorso rivendicativo che porti all’attenzione delle istituzioni, e degli enti esterni preposti al controllo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, i problemi che ormai si trascinano da anni e che continuano a peggiorare. L’azienda, non paga, si sente in dovere di esercitare anche azioni ritorsive contro presunti lavoratori assenteisti senza comprendere che è solo una conseguenza di condizioni lavorative insopportabili.

La responsabilità di tutto va ascritta anche alle sigle sindacali che non hanno la minima intenzione di mettere un freno a tali abusi:

“Chiunque abbia potere è portato ad abusarne, egli arriva fin dove non trova limiti” (Montesquieu)

Per condizioni di lavoro umane, per una revisione completa del documento di Valutazione dei Rischi (DVR), contro le accelerazioni furtive delle linee di produzione, contro le forme di repressione messe in atto dai supervisor e shift manager

SCIOPERO DI 2 ORE

IN TUTTO IL PLANT STELLANTIS EUROPE DI ATESSA MERCOLEDÌ 31 GENNAIO

TURNO A E CENTRALE DALLE ORE 09:15 ALLE 11:15

TURNO B DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 17:00

TURNO C DALLE ORE 03.45 ALLE ORE 05:45 (1° FEBBRAIO)




BENVENUTI NELLA REALTÀ 

Il Vicepresidente Pettinari interviene sulla questione di degrado della zona ex cementificio e denuncia il fallimento di centrodestra e centrosinistra. “Basta proclami! Per risolvere i problemi, c’è bisogno di fatti”.

Pescara, 31 gennaio 2024. Se qualcuno solo pochi mesi fa citava la frase di un noto rapper italiano “Solo chi non è capace, dice che è impossibile”  oggi qualcun altro  risponde parafrasando il titolo di una famosa canzone, dicendo “Benvenuti nella realtà” che poi è quella della città di Pescara.

La risposta arriva dal Vicepresidente del Consiglio Regionale e candidato civico Domenico Pettinari, al commento del Sindaco di Pescara Carlo Masci che, in occasione dell’abbattimento nei mesi scorsi del fortino della droga del ferro di cavallo a Rancitelli, si diceva  “fiero ed orgoglioso dell’operato dell’amministrazione comunale”, parlando di un risultato storico. Storico a tutti gli effetti, se per storia si intende la conquista di nuove piazze e territori, solo che in questo caso, la conquista rappresenta più una sconfitta che una vittoria.

Il riferimento è in merito ad uno degli argomenti cardine sul quale si sta focalizzando l’attenzione del dibattito sociale attuale, quello della legalità che, nelle ultime ore, ha visto la zona dell’ex cementificio, vestire i panni di nuovo fortino di degrado e disperati, con traffico di droga spaccio e tossicodipendenti.

 “E’ ormai sotto gli occhi di tutti che spacciatori e delinquenti – spiega Pettinari – dopo l’abbattimento del ferro di cavallo, si siano spostati in altre zone della città per continuare a delinquere indisturbati come prima, a scapito dei cittadini onesti, costretti a vivere una drammatica realtà. Abbiamo oggi – illustra – un nuovo quadrilatero del degrado e della delinquenza, che include oltre alla zona dell’ex cementificio, due piazze in via Lago di Capestrano e nella zona dei palazzi clerico”.

In tutta l’area dell’ex cementificio, Pettinari denuncia una “situazione davvero disperata, con persone accampate che cercano ricovero all’interno della struttura, un via vai di prostitute, droga e tossicodipendenti. Un quadro drammatico, con cittadini onesti che non ce la fanno più a sopportare giorno e notte, urla, traffico di persone sospette e situazioni di pericolo. Una situazione così delicata – prosegue – non può e non deve diventare argomento da cavalcare solo ai fini di una propaganda elettorale, perché il problema di sicurezza ed ordine pubblico a Pescara, ha radici ben profonde e né centrosinistra, né l’attuale governo di centrodestra, sono stati in grado di proporre ed attuare interventi risolutivi”.

Rivolgendosi proprio alle avverse forze politiche di centro destra e centro sinistra, Pettinari consiglia che allo stato attuale, sarebbe “meglio tacere, in quanto sulla questione della sicurezza – sottolinea deciso – avete entrambi fallito, lasciando ampio margine a situazione di abusivismo negli alloggi, spaccio di droga, prostituzione e degrado. Centrosinistra prima – spiega entrando nel dettaglio Pettinari – e che in questo momento sta pontificando la questione  e centrodestra ora che è al Governo, ma che da cinque anni sta proseguendo sulla stessa scia del nulla”.

Il candidato Sindaco Pettinari, ricorda anche come la sua voce “unica fuori dal coro” in merito all’abbattimento dello “storico” ferro di cavallo, denunciasse come l’intervento non avrebbe potuto di per se, rappresentare la risposta alla criminalità organizzata presente ormai da tempo in città, risolvendo così in un sol colpo tutti i problemi. Numerose le proposte avanzate già all’epoca dal candidato Sindaco Pettinari, in quella ed in altre occasioni, con interventi ben mirati a cominciare dallo “sfratto di occupanti abusivi dalle abitazioni del ferro di cavallo, assegnazione degli alloggi ad onesti cittadini, ristrutturazione degli immobili, pulizia dell’intero quartiere e l’istituzione di un servizio di polizia fisso”, per risolvere pian piano le problematiche presenti e che, è sotto gli occhi di tutti, sono solo migrate poco più in là, in altri quartieri.

Di qui “torniamo a sottolineare – conclude Pettinari – la nostra proposta che è quella di  bonificare al più presto tutta l’area, istituendo un posto di controllo fisso attivo 24 ore, al quale affiancare in ausilio i militari, nell’ambito dell’operazione strade sicure, per la quale devono attivarsi al più presto le amministrazioni di centrodestra di Governo, Regione e Comune”.  




AUTISTI SOCCORRITORI, I FANTASMI DELLA SANITÀ TERAMANA

Matteucci (UGL Salute): Sforzo comune per un futuro certo”

Teramo, 31 gennaio 2024. “Altro che eroi, nella sanità italiana esistono dei fantasmi. Al servizio dei cittadini, professionali, generosi ma pur sempre fantasmi. Parlo degli autisti del servizio 118 di Teramo e della sua provincia assunti tramite agenzie interinali. Definirli precari è, francamente, un eufemismo. Senza garanzie contrattuali, non vedono alcun futuro certo avanti a loro eppure continuano, con generosità, a prestare la loro opera con turni sfiancanti, mettendo spesso a repentaglio la loro incolumità” dichiara Stefano Matteucci, Segretario della UGL Salute Teramo.

“Per questa categoria di operatori non esiste, almeno per ora, un futuro di stabilizzazioni all’interno del SSR dell’Abruzzo. Una anomalia contrattuale, infatti, impedisce di far seguire alle molte parole spese per loro un tangibile segno di riconoscimento: la tanto agognata stabilizzazione attraverso rapporto a tempo indeterminato con il SSR. Ora però – prosegue il sindacalista – le istituzioni e la politica non devono girarsi dall’altra parte e far finta di non udire l’urlo di dolore che arriva dai fantasmi della sanità abruzzese.

Nihil difficile volenti, nulla è complicato per chi lo vuole. Usiamo la saggezza dei nostri padri latini per mettere chi di dovere di fronte al gravissimo problema. Bisogna trovare, e in fretta, la strada per dare garanzie a questi operatori, superando il decreto Lorenzin e il limite posto nelle assunzioni. Chiediamo di aprire concorsi pubblici per gli autisti soccorritori in cui venga riconosciuto un punteggio in graduatoria per coloro che, in questi anni, si sono distinti con il loro meritorio servizio. Il precariato non va combattuto a parole ma con i fatti. I fantasmi della sanità abruzzese attendono un segnale concreto per riprendere le fattezze di uomini e lavoratori con diritti e dignità uguali agli altri” conclude Matteucci.




AGRICOLTURA DI QUALITÀ

Etica e diritto dello sviluppo sostenibile nelle aree protette. All’università di Teramo un dibattito tra esperti aperto al pubblico

Teramo, 31 gennaio 2024. Si terrà giovedì 1° febbraio, alle ore 9:30, nella sala conferenze del polo didattico D’Annunzio dell’Università di Teramo, un attualissimo convegno tecnico-scientifico dal titolo Agricoltura di Qualità. Etica e diritto dello sviluppo sostenibile nelle aree protette.

Il convegno – moderato dal rettore Dino Mastrocola – è aperto al pubblico e prevede un dibattito conclusivo.

Interverranno:

Fabio Stagnari, presidente del Corso di laurea in Intensificazione sostenibile delle produzioni ortofrutticole di qualità;

Enzo Di Salvatore, coordinatore del Corso di laurea in Diritto dell’ambiente e dell’energia;

Fiammetta Ricci, docente di Etica sociale e coordinatrice della Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo;

Tommaso Navarra, presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga;

Luciano Di Martino, direttore facente funzioni del Parco nazionale della Maiella;

Marcella Cipriani, dottore agronomo;

Bernardo Savini Giosia Bernardi, presidente di Confagricoltura Teramo;

Roberto Battaglia, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori L’Aquila-Teramo;

Emanuela Ripani, presidente della Coldiretti Teramo; Dante Caserta, responsabile Affari legali e istituzionali del WWF Italia;

Silvia Tauro, presidente di Legambiente Abruzzo.




LA RICOSTRUZIONE DI PONZANO

150 mila euro ad abitazione solo per i lavori di urbanizzazione

A cura dell’Associazione Nuova Rotta

Civitella del Tronto, 31 gennaio 2024. Era il 13 febbraio 2017, fra poco saranno passati sette anni ormai, da quando, in località Ponzano di Civitella del Tronto, si innescò un movimento franoso di circa 60 ettari, che coinvolse strade e infrastrutture, determinando l’inagibilità delle abitazioni.

Dopo la definizione della procedura per la delocalizzazione della comunità ponzanese nella frazione di Sant’Eurosia, nel 2020 è stato approvato il relativo Piano attuativo a cui è seguito da parte del Comune un progetto per l’urbanizzazione complessiva dell’area, i cui lavori, che interessano circa 4 ettari di terreno, sono stati “consegnati” ad inizio settembre 2023 con tanto di cerimonia pubblica.

A distanza di quasi 7 anni dall’inizio delle procedure pensiamo e reputiamo sia giusto iniziare a riflettere sui costi che questa operazione ha comportato fino ad ora.

Nonostante la ricostruzione vera e propria ancora non sia partita malgrado l’annuncio iniziale del Sindaco Di Pietro in cui dichiarò che Ponzano sarebbe stata ricostruita in 3 anni e tralasciando il costo dell’acquisizione del terreno in località Sant’Eurosia, per i soli lavori di urbanizzazione dell’area sono stati stanziati 4,2 milioni di euro, ovvero circa 150.000 euro ad abitazione.

A nostro avviso questa cifra, già elevata, è destinata ad aumentare considerando le ulteriori necessità emerse per le mura di contenimento e i sempre più costosi impianti per le opere fognarie, in quanto gran parte delle abitazioni saranno ubicate su aree aventi un dislivello di quasi 4 metri dalla rete fognaria principale.

È importante sottolineare che stiamo parlando di risorse pubbliche, pagate dalla collettività. La spesa per abitazione, già tanto elevata per le sole opere infrastrutturali, sarà ovviamente destinata a salire quando si partirà con la ricostruzione delle case che deve ancora da iniziare. Alla fine del processo di delocalizzazione sarà interessante consuntivare quello che sarà il costo totale per singola unità abitativa.

E allora ci viene spontaneo fare alcune riflessioni. Perché non si è valutato di delocalizzare in una zona con le infrastrutture già esistenti? È stato fatto uno studio costi / benefici per capire l’impatto economico della scelta che l’Amministrazione Di Pietro ha portato avanti? Se si fosse delocalizzato a Civitella, ad esempio, invece che a Sant’Eurosia, le opere di urbanizzazione non sarebbero state necessarie e forse anche l’acquisto del terreno poteva essere evitato. Nuove villette ben strutturate con spazi verdi e alberi avrebbero rappresentato un bel biglietto da visita per il borgo, portando anche nuova vita al capoluogo comunale. Questa opzione avrebbe comportato un notevole risparmio di risorse e la possibilità di ridare nuova vita al centro storico, attualmente quasi disabitato, contribuendo, quindi, anche alla rinascita delle attività commerciali.

“Siamo consci che i cittadini di Ponzano riunitisi in Comitato hanno spinto nei confronti dell’Amministrazione comunale per perseguire la soluzione Sant’Eurosia, ma pensiamo e crediamo che la Politica, quella con la P maiuscola, debba assumersi, anche effettuando scelte difficili e poco convenienti dal punto di vista elettorale, la Responsabilità di individuare la migliore soluzione per il bene collettivo, sia sociale che economico.” – conclude Marco Di Berardino Presidente dell’Associazione Nuova Rotta.




COSTELLAZIONI FAMILIARI

Enneagramma e Psicogenealogia. Un libro di Don Marcello Stanzione e Maria Luisa Mirabella

Ilnuovoarengario.it, 31 gennaio 2024. Esce in questi giorni nelle librerie il libro “Costellazioni Familiari – Enneagramma e Psicogenealogia” di Don Marcello Stanzione e Maria Luisa Mirabella, edito da Sugarco di Milano. Frutto di una meticolosa ricerca e di una profonda passione, questo libro mira a delineare il potente legame tra l’individuo e il proprio Albero Genealogico, avvalendosi delle lenti interpretative della Psicogenealogia e delle Costellazioni Familiari.

Nella prima parte – introduzione alla Psicogenealogia e alle Costellazioni Familiari – sarete guidati dalla dott.ssa Maria Luisa Mirabella. Questa sezione, aperta a tutti i credi e retroterra culturali, ha l’obiettivo di fornire una panoramica completa di queste discipline.

Nella seconda parte del testo vengono presentati collegamenti biblici con l’Albero Genealogico proposti da don Marcello Stanzione che approfondisce la risonanza tra Enneagramma, Psicogenealogia e contesto cristiano-cattolico, illustrando come determinati fondamenti trovino eco nei passi della Sacra Bibbia. Questa sezione, pur mantenendo una rigorosa impostazione accademica, offre una visione spirituale delle materie trattate. Un capitolo a parte è dedicato ad alcune preghiere di guarigione e liberazione dell’Albero Genealogico formulate dalla tradizione cristiana. Il libro è arricchito dalla postfazione di Alba Sali, una delle più importanti esperte italiane di Costellazioni Familiari. Ogni lettore, indipendentemente dalle proprie convinzioni filosofiche e religiose, potrà trovare in queste pagine spunti di riflessione e approfondimento per un illuminante e affascinante viaggio alla scoperta delle proprie radici e delle cause di tante sue situazioni esistenziali attuali che risalgono al proprio Albero Genealogico.

Un libro divulgativo chiaro e semplice in cui le informazioni si seguono precise e i contenuti, in un crescendo di conoscenza, riescono a far emergere i punti di contatto tra la Psicogenealogia , le costellazioni familiari e l’enneagramma. Il valore di quanto sono riusciti a scrivere insieme i due autori sta nell’essere riusciti a liberare le discipline di cui parlano da sciocco scetticismo illustrando i loro punti di forza scientifici e spirituali. Al riguardo è davvero speciale come Don Marcello Stanzione abbia messo in collegamento la Bibbia con l’eredità psicologiche dei nostri antenati.

Le diverse preghiere sull’albero genealogico in coda al libro sono un contributo importante oltre la divulgazione; le preghiere sono strumenti per cominciare a sperimentare come la guarigione del passato, a mezzo di amore, di benedizioni e preghiere, aiuti a liberare le vite del presente da molti mali spirituali che sono il frutto cattivo delle colpe dei nostri antenati.