OGNI SPERANZA NELLE MANI DELL’ETERNO

Torniamo indietro nel tempo, ma non proprio

Torrevecchia Teatina, 2 febbraio 2024. A volte tornano in mente ricordi, fatti ed eventi memorabili: momenti da incorniciare, come foto della propria vita, nella grande sala dei ricordi. Solite circostanze del quotidiano, i soliti saluti incrociando amici e conoscenti ed ecco quelle due o tre parole veloci e secche che si fissano nella mente e che d’improvviso ti risolvono ogni arcano, ogni dubbio e ti sciolgono d’un tratto quell’assillante nodo gordiano.

Il più classico dei commenti di un conoscente sulle note questioni amministrative e politiche del momento:  

“Non ci si capisce più niente. Incredibile… siamo tornati indietro di cinquant’anni!”  

Ecco puntuale ed immediata la risposta di un noto prelato scomparso qualche tempo fa:

“La verità è che siete rimasti fermi. Non siete mai andati avanti!”

Cosa aggiungere a questa chiara, veloce ed inconfutabile analisi con verifica e risposta immediata?  

Nulla di più per un mondo cristallizzato nell’oscuro passato, con i suoi singolari cammini fra tristi simulacri, per svanire nelle più anonime delle conclusioni. Siamo rimasti imprigionati nel passato.

Si possono tentare analisi, ragionamenti per cercare di capire le proprie sciagure, i propri guai, le proprie ansie e tutto il male che ci scoraggia: i fatti sono sempre lì presenti, che si succedono uno dopo l’altro  per sconfessare tutti e tutto.

C’è poco da ragionare quando la ragione è ferma.

Se si è asserviti a quell’ego ossessivo e perverso che condensa solo superbia, invidia e tradimento, rimangono poche possibilità di salvezza. Per chi vuole tentare il cammino è duro sicuramente, intanto bisogna svegliarsi.

Cercare, poi, di rimettere in moto la propria ragione intorpidita per capire, almeno, dove ci si trova ed affrontare in coscienza il male, il malessere con tutte le sue derivazioni; dunque, cercare di trovare i giusti strumenti del buon senso per abbattere questo maledetto male e distruggerlo fin nei più insignificanti ma nocivi residui, per rinascere, infine, nella piena bellezza. Tutto questo solo se connessi con la volontà.

Se il noto prelato, alla fine, anche lui abbandonò l’ultimo dei tentativi scuotendo la polvere sotto i suoi piedi, le possibilità di rinascita, a questo punto, non possono essere riservate che all’Eterno.

[Nelle Sue mani ogni nostra speranza].

nm




WEEK END AL MuNDA

4 febbraio entrata gratuita per #domenicalmuseo

L’Aquila, 2 febbraio 2024. Sabato 3 febbraio, alle ore 16:30,  nell’ambito delle attività collaterali alla mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, in corso al MuNDA fino al 3 maggio,  si svolgerà la seconda delle quattro visite guidate a cura di Atlante servizi culturali. Biglietto 4 €, ridotto 2, gratuito al di sotto dei 18 anni.

Domenica 4 febbraio  si rinnova l’appuntamento di  #domenicalmuseo, con l’entrata  gratuita sia al MuNDA , in via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle, orario 8:30/19:30 ultima entrata ore 19:00,  che al Mammut al Castello Cinquecentesco, orario 9:30/18:30 ultima entrata ore 18:00.

I biglietti di accesso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente in biglietteria oppure sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani




LA CENA DEI TRE AMORI

Tre amori e tre sapori in scena! Spettacolo teatrale 15 febbraio 2024 ore 20.00 Ristorante Hai Bin

Pescara, 2 febbraio 2024. A Pescara in scena La cena dei 3 Amori, uno spettacolo e una cena dedicati alle tre tipologie di Amore che si confronteranno tra loro per averla vinta una, sulle altre …e il pubblico sarà chiamato a dire la sua!

A Pescara, il 15 febbraio, divulgazione, divertimento e cena gourmet in un’unica soluzione. Uno spettacolo innovativo, scritto e messo in scena per informare e fare cultura sui tipi di amore, argomento ancora poco investigato, e sui tipi di cucina possibili. Una opportunità da non perdere per tutti gli abruzzesi!

La Cena dei 3 Amori è uno spettacolo teatrale in tre atti, messo in scena in un ristorante. È un viaggio curioso, inedito, originale, su che cosa ci spinge in amore, giocato sul doppio binario dei Sentimenti e della Cucina, sulla comune matrice che muove entrambi i mondi: tre punti di vista sull’amore/dell’amore, tre anime, tre ispirazioni, tre combinazioni, tre alchimie, tre attrazioni possibili. Nello sviluppo di ciascuno dei tre atti, gli attori, smessi i panni della coppia, vestono i panni di tali amori, confrontandosi in scena tra loro, interrogandosi in modo acceso, provocatorio, contrapposto, divertente, profondo e realistico su qual è la vera natura dell’amore, giocando tra immagini e metafore enogastronomiche, sconfinando in un confronto sul rapporto tra cibo, vino e l’Amore e nella possibilità di assaporare piatti ispirati a ciascuno dei tre amori e ai tre tipi di cucina. Tra un atto e l’altro, infatti, si gusteranno le pietanze gourmet dedicate a ciascuno dei tre amori. (È previsto anche un menu vegetariano).

Come dice Carl Gustav Jung, «L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito». Sarà proprio questa dimensione così aperta e variegata a coinvolgere gli spettatori, impegnati a partecipare, a degustare, a scoprire le verità dell’amore per comprendere come ogni considerazione su una dimensione, ci apre dimensioni di comprensione e riflessione sull’altra. Quale dei tre tipi di passione fa al caso tuo? Quale sceglierai?

La cena dei 3 Amori, ideata e prodotta dallo studio SELF bioenergetica dello psicoterapeuta e regista Marco Di Giovanni, con la partecipazione degli attori Chiara Dimaggio, Fabrizio Paluzzi, Stefania Zeoli (organizzazione e comunicazione a cura di cui comunicazione umanistica integrata), sarà messa in scena giovedì 15 febbraio 2024 presso il ristorante Hai Bin a Pescara. La cena è patrocinata dal sodalizio delle Lady Chef abruzzesi che presterà la supervisione dei piatti gourmet.




SONORITÀ BRASILIANE

Domani all’aquila per la quarantanovesima stagione Isa

L’Aquila, 2 febbraio 2024. Sabato 3 febbraio 2024 alle 18.00 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese propone al pubblico della quarantanovesima Stagione un’esperienza di ascolto emozionante, densa e coinvolgente con le sonorità del Trio Correnteza. In “Attenzione al Tubarone! Il Brasile degli italiani” i musicisti Gabriele Mirabassi, Roberto Taufic si uniranno a una delle voci più “brasiliane” d’Italia, quella di Cristina Renzetti, in un concerto incentrato sul rapporto a doppio filo che storicamente lega l’Italia al Brasile. Canzoni dei grandi autori italo-brasiliani storici e contemporanei, traduzioni di canzoni italiane in portoghese e viceversa e canti dell’emigrazione italiana rappresentano il cuore del lavoro.

L’intento è strettamente autobiografico. La cantante Cristina Renzetti ha vissuto anni a Rio de Janeiro dove ha cominciato la sua carriera musicale, il clarinettista Gabriele Mirabassi collabora da due decadi con grandi musicisti brasiliani e ha passato tantissimo tempo con loro sia in Europa che in Brasile. Il chitarrista Roberto Taufic, infine, ha vissuto e si è formato a Natal, nel nordest brasiliano, prima di trasferirsi in Italia. Sulla propria pelle gli artisti hanno imparato per primi a fare attenzione col “tubarone”, lo squalo, italianizzazione della parola tubarão, simbolo del pericolo estremo per quanti dall’Italia partivano affrontando l’Oceano in nave per far fortuna nel sud delle Americhe. Un’immagine, quella degli emigranti italiani, che evoca le immagini dei viaggi che in tanti compiono oggi per arrivare oggi nel nostro Paese.

I PROTAGONISTI Gabriele Mirabassi fra i massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale, nella sua carriera ha spaziato tra il jazz e la musica classica, collaborando con numerosi artisti da Richard Galliano a John Cage e Mario Brunello, da Enrico Pieranunzi e John Taylor a Mina, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, da Stefano Bollani e Roberto Gatto a David Riondino e Marco Paolini. Conduce una appassionata e appassionante ricerca sulla musica strumentale popolare brasiliana, e sudamericana in generale, collaborando con i musicisti più autorevoli in questo repertorio.

Cristina Renzetti cantante, autrice, didatta, da vent’anni fa ricerca sulla canzone d’autore italiana e del mondo, ha all’attivo nove album da leader con diverse formazioni musicali. Dal 2006 al 2011 ha vissuto e lavorato tra l’Italia e il Brasile, qui ha pubblicato il suo primo disco solista “Origem é giro” e grazie alle prestigiose collaborazioni con i musicisti della scena strumentale carioca, è considerata oggi una delle più importanti interpreti di musica d’autore brasiliana a livello europeo. Ha suonato in importanti festival e rassegne in Italia e nel mondo, tra cui Umbria Jazz, I suoni delle dolomiti, Brotfabrick (Francoforte), Sesc Santana (São Paulo, Brasile), Torino Jazz Festival e insegna Canto Pop-Rock al Conservatorio Statale di Musica di Milano.

Roberto Taufic, Nato nell’Honduras, di origine araba da parte di madre, si trasferisce con la famiglia in Brasile all’età di sei anni. Partecipa fina da giovanissimo a diversi festival in varie formazioni di musica popolare brasiliana. A 18 anni inizia compare in numerose produzioni discografiche come chitarrista e arrangiatore e si esibisce in apertura dei concerti di grandi artisti. Arriva in Italia nel 1990 e diventa un punto di riferimento per il repertorio brasiliano a livello internazionale con una intensa attività concertistica e discografica.

I BIGLIETTI sono disponibili in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite del circuito. L’acquisto diretto presso il Botteghino dei concerti è possibile a partire dalle ore 16.




KURSAAL BLU per le vittime civili

L’ Amministrazione Comunale aderisce all’iniziativa di Anci e Anvcg.

Giulianova, 2 febbraio 2024. Nella serata di ieri, Primo Febbraio, palazzo Kursaal è stato illuminato di blu. In questo modo l’ Amministrazione Comunale ha manifestato la sua adesione all’iniziativa promossa da  Anci e Anvcg  (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra) in occasione della   Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, nell’ambito della campagna “Stop alle bombe sui civili”.

La Giornata, giunta al suo settimo anno, vuole ricordare tutte le vittime civili dei conflitti passati e riflettere sull’impatto delle guerre contemporanee sulla popolazione mondiale.

Già nel 2023, centinaia di Comuni, insieme a Palazzo Chigi, a Camera, Senato, e ai principali Ministeri, hanno aderito illuminando di blu i propri palazzi o monumenti simbolo. Quest’anno, in un contesto internazionale profondamente segnato dalle sofferenze delle popolazioni civili nei teatri di guerra vicini e lontani, Anci e Anvcg hanno invitato nuovamente ad aderire alla Giornata, per lanciare un appello universale alla collettività e alla comunità internazionale affinché cessino ovunque i bombardamenti sui civili e le convenzioni, i trattati e le dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili, vengano estesi, attuati e rispettati. 




INCONTRI LETTERARI

Spazi Ritrovati Alto Tordino

Cortino, 2 febbraio 2024. L’Associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino, con il Patrocinio gratuito del Comune di Cortino, grazie all’ospitalità del Ristorante Il Pagliaio, dà appuntamento al primo degli INCONTRI LETTERARI nella Valle dell’Alto Tordino, pensati e promossi per favorire luoghi d’incontro e di socializzazione tra le piccole e sparse comunità resistenti e tra tutti coloro che avranno il piacere di esserci. 

Sabato 3 febbraio 2024 dalle ore 16:30 dialogo con l’Autore del romanzo storico DELITTO A CORTINO, dr. Amedeo Pancotti, percorrendo tra fatti e misfatti, realtà e leggenda, la storia di personaggi raccontata in modo avvincente e coinvolgente.

Non mancheranno sorprese inattese e spunti di profonda riflessione che saranno coronate da un conviviale brindisi finale. Presente all’evento sarà il Sindaco Marco Tiberi per i saluti di rito, arricchirà l’ambiente l’esposizione di alcune opere realizzate dalle donne dell’Associazione HOZHO di Ascoli Piceno ed altri importanti momenti culturali da vivere insieme.




ARRETRATI CONTRATTUALI

Ottenuti grazie alla tenacia di lavoratrici e lavoratori della UILTemp Abruzzo

Pescara, 2 febbraio 2024. La UILTemp Abruzzo visto i comunicati stampa che stanno circolando in queste ore è costretta suo malgrado a precisare che la battaglia per ottenere il pagamento degli arretrati ai 430 lavoratori somministrati della ASL1 è propria di questa organizzazione sindacale e l’eventuale pagamento (ancora non ci risulta una deliberazione in tal senso) sarà il risultato di una lunga e tenace battaglia sindacale che ha visto la UILTemp Abruzzo al centro delle azioni volte a far valere i diritti dei lavoratori.

La UILTemp Abruzzo desidera sottolineare che il merito di questa conquista appartiene esclusivamente all’impegno e alla determinazione del sindacato, dei lavoratori e delle lavoratrici che l’hanno sostenuta, e non alla politica regionale.

La UILTemp Abruzzo ha combattuto senza sosta per far riconoscere ai lavoratori ed alle lavoratrici in somministrazione il diritto al pagamento degli arretrati, che rappresentano un legittimo e dovuto compenso per il loro impegno e la loro professionalità. Negli ultimi due anni presidi, incontri con il prefetto e, in ultimo l’invio di una diffida di pagamento attraverso il proprio ufficio legale,  sono le azioni che UILTemp Abruzzo ha introdotto al fine di far sentire la loro voce e ottenere giustizia. La determinazione e l’impegno di questi lavoratori e queste lavoratrici sono stati fondamentali.

Tuttavia, sorgono spontanee alcune domande la prima dov’era la politica regionale, che oggi si appropria dei meriti non suoi, quando la UILTemp Abruzzo e i lavoratori attivavano le proteste. La seconda,  come mai per effettuare una verifica del diritto a percepire gli arretrati dei somministrati, la ASL1 abbia impiegato anni, mentre per il pagamento degli arretrati ai dipendenti diretti abbia richiesto solo due mesi. La UILTemp Abruzzo  chiede alla politica regionale di spiegare questa disparità di trattamento e di garantire equità e giustizia per tutti i lavoratori.

Inoltre, la UILTemp Abruzzo chiede alla politica regionale di spiegare il motivo per cui lavoratori e lavoratrici in somministrazione sono stati esclusi dalle stabilizzazioni e dalle internalizzazioni, nonostante le norme sulle autonomie regionali prevedessero la possibilità di derogare ai limiti imposti dalla legge Madia.

 È fondamentale garantire la parità di trattamento e il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori e le lavoratrici, indipendentemente dalla loro forma contrattuale.

È importante sottolineare che questi lavoratori e lavoratrici in somministrazione, hanno svolto un ruolo cruciale durante la pandemia, garantendo ai cittadini abruzzesi un servizio sanitario di qualità. Il loro impegno e sacrificio non possono essere dimenticati o minimizzati. La politica non può ricordarsi dei lavoratori e delle lavoratrici solo durante le elezioni, ma deve assicurare loro un trattamento equo e dignitoso in ogni momento.

La UILTemp Abruzzo continuerà a impegnarsi per la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e per garantire che ogni decisione politica sia basata sulla giustizia e sull’equità. La battaglia per il riconoscimento dei diritti non si ferma qui, e la UILTemp sarà sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per difendere i loro interessi.




PER PORTARE IN ALTO L’ABRUZZO

A Sanremo la moda di Elisabetta Scataglini e l’arte di Giusi Polidori

Francavilla al Mare, 2 febbraio 2024. Due francavillesi rappresenteranno l’Abruzzo al Festival di Sanremo con l’arte e la moda.

 Il progetto Arte e Moda della pittrice Giusi Polidori, con i capi di abbigliamento dell’Horo di Ely di Elisabetta Scataglini,  sarà presente a Sanremo durante i giorni del festival della canzone italiana.

A tal proposito, dal 9 al 14 febbraio 2024, nei pressi del Teatro Ariston ci sarà uno stand artistico, dove si potranno ammirare i dipinti della pittrice francavillese e alcuni degli abiti di alta moda dell’Horo di Ely, in una esposizione pressoché unica nel suo genere.

È ormai noto che il progetto Arte e Moda dell’artista francavillese Giusi Polidori, è stato realizzato grazie agli abiti che Elisabetta Scataglini, insieme alle sue modelle, hanno accostato ai suoi dipinti, e questa di Sanremo va a toccare un’altra delle tante tappe dove Arte e Moda sarà protagonista.

In merito, Giusi Polidori ha dichiarato: “Se ho potuto realizzare fino in fondo il progetto di Arte e Moda, lo devo in gran parte ad Elisabetta Scataglini. L’idea di accostare abiti ai miei dipinti, non si sarebbe potuta concretizzare senza la collaborazione con lei.

La bellezza dei suoi abiti, i loro colori brillanti, insieme alle modelle che li indossano – ha continuato Giusi Polidori – è un mix perfetto per realizzare tutto questo. Sono grata di avere a fianco a me in questo progetto una donna come Elisabetta, e questa di Sanremo, sarà una delle tante bellissime esperienze che andremo a fare insieme.”

Sull’opportunità, ha commentato Elisabetta Scataglini: “Benedico il giorno in cui Giusi mi fece vedere la sua opera con le piume…lì capii che con il mio abito lilla pieno di piume e paillettes, sarebbe stata un’ abbinata perfetta;  l’aggiunta poi, di complicità, solidarietà e vena artistica di entrambe, hanno sigillato quello che è un sodalizio già esistente dall’estate 2023 che, sta ora trionfando, iniziando da Sanremo. Ma – ha annunciato Elisabetta Scataglini – già tante altre tappe sono pronte come Venezia, Ferrara, Milano, per portare in alto il nome di Francavilla e dell’Abruzzo intero”.




IL DISAGIO DEI CATTOLICI SENZA CASA

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 2 febbraio 2024. Il dibattito relativo al ruolo politico dei cattolici, nell’attuale contesto bipolare, sembra un fiume carsico, che, per quanto scorra ininterrottamente negli strati profondi del nostro sistema politico-istituzionale, solo quando, qua e là, irrompere in superficie, giunge all’ evidenza del discorso pubblico.

Poiché questo succede con frequenza crescente, l’impressione è che tutto ciò non derivi da un’istanza pretestuosa che i cattolici vorrebbero avanzare in ossequio alla loro storia. Bensì segnali una condizione oggettiva, una domanda diffusa, mossa da una carenza di cultura politica che molti avvertono la necessità e l’urgenza di colmare, ben al di là dello stesso mondo cattolico. In altri termini, il venir meno di una presenza politica che si rifaccia alla cultura liberal-democratica e popolare del movimento cattolico è un vulnus per il nostro Paese, prima e più di quanto non sia un problema per i cattolici come tali.

A maggior ragione, infatti, nell’era della complessità, la moderazione purché intesa non come atteggiamento accomodatizio e compiacente, bensì come severo senso della misura – può esprime addirittura una sorta di potenziale rivoluzionario, cioè la capacità di orientare quei processi di trasformazione che, se non guidati, avvengono comunque, di per sé ed a nostro dispetto. Ma su questo torneremo un’altra volta.

Intanto, va detto che il disagio dei cattolici che militano nel PD, di cui parla Pierluigi Castagnetti in una recente intervista, il senso incompiuto, sempre del Partito Democratico, cui accenna Stefano Folli su Repubblica, i cattolici senza casa di cui scrive Antonio Polito sul Corriere, rientrano, in un certo qual modo, in questo ordine di considerazioni. Peraltro, se si intendesse avanzare su un terreno impervio ed esplorare le possibili forme di una presenza politica rinnovata, che sia in grado di leggere ed interpretare i tempi nuovi in cui ci stiamo inoltrando, secondo una concezione cristiana dell’ uomo, della vita e della storia, sarebbe necessario, anzitutto, tenere fermi alcuni punti cardinali. In carenza dei quali, come succede da troppo tempo, ci si muove in tondo e non si riesce ad intraprendere un nuovo cammino.

In primo luogo, la consapevolezza che la Democrazia Cristiana è stata una singolarità della storia, cioè un evento unico ed irripetibile, pertinente al suo momento e, dunque, necessariamente contingente, per cui il riassorbimento della cosiddetta diaspora lascia il tempo che trova e, di fatto, non porta da nessuna parte.

In secondo luogo, è necessario riconoscere come il pluralismo delle opzioni politiche dei cattolici sia ormai un fatto acquisito ed irreversibile, che, d’altra parte, non va considerato una dissipazione, ma addirittura un arricchimento, nella misura in cui attesta come i cattolici sappiano esercitare la loro personale autonomia di giudizio e, quando accostano la politica, non si lascino irretiti in una postura ideologica.

In terzo luogo, la convinzione che la cultura politica del cattolicesimo democratico e popolare – in quanto, appunto, non ha nulla di ideologico – per sua natura, per la stessa impronta personalista che la caratterizza, è in grado di accostare gli eventi della storia in modo aperto, mantenendo fermi i principi, gli assiomi etici, culturali ed ideali da cui prende le mosse ed apprendendo, nel contempo, induttivamente dal contatto vivo con la realtà. Per questo, è una cultura che non si esaurisce nelle forme contingenti, cui da’ vita nei differenti frangenti storici che è chiamata ad attraversare – dal PPI di Sturzo alla DC di De Gasperi e Moro – ma li trascende e dura nel tempo, pronta a reinterpretare nuove fasi della vicenda umana.

Infine, è tempo che i cattolici superino quella barriera sottile, eppure troppe volte impenetrabile, che separa il cosiddetto ambito pre-politico da un impegno espressamente politico, osando anche una nuova forma partitica che va, ovviamente, ripensata a fondo.

Questo è il passo che, con la sua forza esigua e nella piena consapevolezza dei suoi limiti, INSIEME ha voluto emblematicamente compiere, evocando un’autonomia di elaborazione culturale, prima che di schieramento, in un contesto che ci vede alternativi alla sinistra, addirittura schiettamente antitetici alla Meloni ed a Salvini. Del resto – e qui sta il vero nodo della questione – il nostro Paese non ha bisogno di un “partito cattolico”. Ha bisogno di una forza politica di ispirazione cristiana, che è tutt’altra cosa, nella misura in cui deve saper dire e declinare sul piano dell’ azione politica, con linguaggio nuovo ed argomenti pertinenti, a chi viene da altre culture, l’intrinseco valore umano e civile dei valori in cui crediamo. Così da renderli comprensibili, accessibili e fors’anche accattivanti anche per coloro che della vita e della dignità della persona hanno un concetto dissimile dal nostro.

Sturzo e De Gasperi, per quanto fossero a capo di partiti laici ed aconfessionali, nelle condizioni storiche date, necessariamente trovavano nei cattolici il loro riferimento più immediato. Oggi le cose stanno in altro modo.

Votino pure i cattolici come liberamente ritengono – cosa, peraltro, che hanno sempre fatto – ma ciò non lede la legittimità di riproporre agli italiani una visione ed una prospettiva che si rifaccia ai valori che ritroviamo congiuntamente nella Costituzione della Repubblica e nella Dottrina Sociale della Chiesa.




BANDIERA GIALLA FIAB 2024

Giulianova conquista il terzo bike-smile. Partecipa alla cerimonia di consegna on line l’assessore Marco Di Carlo

Giulianova, 2 Febbraio 2024. Sono state consegnate oggi le prime Bandiere gialle 2024 della settima edizione di Fiab- Comuni ciclabili, il riconoscimento che valuta e attesta l’impegno dei territori italiani nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. Per Giulianova, la bella notizia è l’attribuzione del terzo bike-smile, una sorta di bollino di qualità che premia i comuni che hanno registrato progressi tangibili lungo la strada della mobilità verde. Alla cerimonia on line ha partecipato l’ assessore Marco Di Carlo.

“Si tratta – dice – di una promozione attesa e, evidentemente, meritata.  Anni fa, fummo richiamati proprio da Fiab e invitati a risanare diverse inadempienze. Di strada, da allora, ne abbiamo fatta tanta. Questa Amministrazione si è distinta, lo conferma la Fiab, per azioni concrete volte soprattutto al potenziamento della rete ciclabile. Il terzo bike-smile è arrivato grazie alla pista sul porto, a quella “scolastica” in via Nievo, al lungomare monumentale, ma soprattutto in virtù dell’impegno nell’ambito del progetto della “Città 30”,  progetto che interessa 45 km lungo il litorale abruzzese, attraverso i territori dei 7 comuni teramani dell’Ats Città della Costa. Il riconoscimento di Fiab ci dà grande soddisfazione e ci stimola a far meglio. Giulianova ha le carte in regola per proseguire in una direzione che è stata scelta e che, di sicuro , è quella giusta.”

“Le migliori innovazioni – sottolinea il Presidente di Fiab, il giuliese Alessandro Tursi – nel nostro Paese arrivano dalle comunità locali che, attraverso la scelta dei propri rappresentanti, esprimono sempre di più il desiderio di cambiare in meglio lo spazio delle proprie città. Giulianova non sfugge a questa evidenza e non possiamo che esserne felici.”




LE PIZZE DI SAN REMO

Valerio Valle, l’Abruzzese che incanterà Sanremo con le sue Pizze!

Roseto degli Abruzzi, 2 Febbraio 2024. Dal 6 al 10 febbraio 2024, il Festival della Canzone Italiana sarà arricchito dalla qualità delle pizze di Valerio Valle, il maestro pizzaiolo originario di Giulianova e residente a Roseto degli Abruzzi.

Valerio Valle sarà uno dei pizzaioli selezionati di Casa Sanremo, l’hospitality ufficiale e punto di ritrovo per giornalisti, cantanti e professionisti durante il celebre evento musicale.

Oltre ad essere imprenditore, Valerio viaggia da anni per il mondo tra eventi, consulenze e formazione, condividendo competenze e passione e promuovendo la cultura gastronomica italiana e abruzzese. Conosciuto per le sue pizzerie e i suoi numerosi riconoscimenti nel settore, ha formato decine di pizzaioli di successo, operanti sia in Italia che all’estero.

La partecipazione di Valerio a Casa Sanremo 2024, all’interno dell’Arena del Gusto, è un’occasione unica per far conoscere le qualità del pizzaiolo abruzzese agli artisti nazionali e internazionali presenti al festival.

Valerio Valle ha dichiarato di voler far assaporare la sua pizza anche al compaesano Gianluca Ginoble de “Il Volo”, che parteciperà al concorso con il nuovo brano “Capolavoro”, per cui ovviamente farà il tifo dedicandogli una pizza speciale.