L’UNIBASKET VOLA ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA

Dal 15 al 18 febbraio a Vilnius, in Lituania, si terranno le Superfinals di European Youth Basketball League – categoria – under 17 eccellenza

Lanciano, 15 febbraio 2024. Dal 15 al 18 febbraio prossimo, la selezione Under 17 Eccellenza dell’Unibasket, prima di tuffarsi nella Fase Interzona del Campionato Nazionale, scenderà in campo in Europa sul prestigioso palcoscenico della European Youth Basketball League.

Si tratta della principale e più famosa lega giovanile in Europa, nata già negli anni ’90. Vi prendono parte annualmente più di 300 club provenienti da tutta Europa. Tra le squadre più importanti del Vecchio Continente non si possono non citare lo Zalgiris Kaunas, Bayern Monaco, Cibona Zagabria, Alba Berlino, CSKA Mosca, Stella Azzurra.

La lega ha visto giocare negli anni migliaia di giovani talenti, tra i quali anche giocatori poi selezionati per la NBA, come Lauri Markkanen, Matteo Spagnolo e Henri Drell solo per citarne alcuni.

Da alcuni anni anche l’Unibasket Lanciano grazie ai risultati raccolti in Italia e grazie ad importanti investimenti, sacrifici e ad una progettualità sempre più ambiziosa, è stata ammessa a fare parte dell’elite’ continentale, permettendo ai tanti talenti e prospetti del suo settore giovanile di confrontarsi con i migliori atleti provenienti dai vivai delle grandi squadre europee.

Fondamentale è anche la forte sinergia e collaborazione tecnica stretta con gli amici del Pescara Basket con cui il club frentano condivide progetti, idee, professionalità ed una visione moderna della pallacanestro che passa anche attraverso una capillare rete di scounting a livello mondiale. Dal 2022 ad oggi l’Unibasket Lanciano si è poi meritata sul campo questa grande vetrina conquistando con le rappresentantive Under 17 e 15, ripetuti trofei sia a livello di squadra che personali con i suoi atleti premiati con i titoli di MVP e puntualmente inseriti nei quintetti ideali delle varie tappe della Eybl.

Dal 15 al 18 febbraio prossimo i rossoneri, guidati dallo staff tecnico, composto dal capo allenatore Domenico Canzano, dall’assistente Giulio Massone e dal preparatore fisico-atletico Lorenzo Caporuscio, volerà a Vilnius, capitale della Lituania, per la Superfinale che decreterà la squadra regina d’Europa. Vi prendono parte sedici squadre provenienti da otto nazioni del Vecchio Continente. La squadra frentana vi arriva grazie a prestigiosi risultati come la vittoria alla tappa di Riga, in Lettonia del dicembre scorso. Senza dimenticare il trionfo di Budapest del settembre 2022 e i due secondi posti colti sempre nel 2022.

Insieme all’Unibasket prenderanno parte alla finale le seguenti squadre: Reinar Hallik (Estonia), London Élite (Regno Unito), KK Beko (Serbia), Zalgiris Kaunas (Lituania), Inter Bratislava (Slovacchia), BS Ridzene (Lettonia), DSN Riga (Lettonia), CSM Ploiesti (Romania), Tartu University (Estonia), BK Cesis (Lettonia), GGS Savigliano (Italia), BS Taurage (Lituania), RIG Haga Goteborg (Svezia), SKM Vilnius (Lituania), Mens Sana Siena (Italia).

L’Unibasket farà il suo esordio nella competizione giovedì 15 affrontando alle 19.30. il DSN Riga. In caso di passaggio del turno se la vedrà con la vincente della gara tra Inter Bratislava e BS Ridzene.




VIA MARCONI: COMMISSIONE D’INDAGINE

Il candidato sindaco Carlo Costantini, dopo il collaudo: “Masci ha sbagliato tre volte”

Pescara, 15 febbraio 2024. “Il collaudo mette la parola fine ad una delle pagine più tristi della nostra città. Una vicenda che ha portato Pescara sulle cronache nazionali, procurandole un danno di immagine incommensurabile. Il sindaco Masci e l’amministrazione comunale hanno sbagliato tutto” Lo afferma il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo Costantini, a proposito delle operazioni di collaudo riguardanti l’appalto di viale Marconi e delle iniziative che la coalizione intende assumere.

Nel corso di una conferenza stampa nella Sala consiliare del Comune, Costantini ha illustrato i rilievi avanzati dal collaudatore: “Molte delle migliorie proposte sulle caratteristiche della sede viaria – spiega il candidato sindaco – non rispettano le caratteristiche indicate in sede di gara; molte delle migliorie proposte in termini di alberature non sono state realizzate; altre opere risultano contabilizzate in modo non corretto; altre detrazioni risultano necessarie anche per i lavori in economia, per il trasporto a rifiuto del materiale scavato, per la demolizione di massetti e sottofondi non armati”.

“Il collaudatore ha anche ritenuto necessario operare detrazioni contabili per opere non eseguite a regola d’arte o riscontrate come ammalorate o non più idonee dopo soli 15 mesi. Per questi motivi – prosegue Costantini – il collaudatore ha, da una parte, emesso il certificato di collaudo ma, dall’altra, ha evidenziato che per via di tutte le anomalie e incongruenze rilevate, sono stati liquidati 271mila euro in eccesso all’impresa, somma che deve essere restituita al Comune”.

Secondo il candidato sindaco, il primo cittadino, Carlo Masci, e l’amministrazione comunale hanno “sbagliato tre volte: la prima volta per avere approvato una variante che, prevedendo la realizzazione di una seconda corsia in sede protetta per i bus, ha cancellato i parcheggi per i residenti e le attività economiche; la seconda per essersi affidato a persone delle quali evidentemente non avrebbe dovuto fidarsi; la terza per avere consentito che all’impresa fossero riconosciuti corrispettivi che il collaudatore ha stimato in misura superiore rispetto a quelli che gli sarebbero spettati”.

“Da parte nostra – aggiunge Costantini, affiancato dagli altri esponenti della coalizione – sappiamo ormai perfettamente cosa fare: sul piano amministrativo, l’istituzione di una commissione di indagine per accertare i danni prodotti al bilancio del Comune, non solo per i lavori di viale Marconi, ma per tutti gli altri appalti gestiti dell’ex dirigente comunale finito agli arresti; sul piano programmatico, subito dopo le elezioni ripristineremo il maggior numero di parcheggi possibili rendendo promiscua una delle due corsie riservate ai bus in sede riservata”.

“Oggi stesso – conclude Carlo Costantini – avvieremo un percorso di partecipazione attiva con i residenti ed i commercianti della zona per elaborare un piano della mobilità capace di coniugare efficienza e sostenibilità del trasporto pubblico locale, con le esigenze dei commercianti e dei residenti di viale Marconi e di Porta Nuova”.




A24/A25: L’INVENZIONE DELL’OSSERVATORIO

Salvini continua a fare il gioco delle tre carte

Roma, 15 febbraio 2024. “La notizia della convocazione dei sindaci al Ministero dei Trasporti viene riportata dalla stampa con una certa enfasi. Ci sarebbe da esserne soddisfatti ma le cose non stanno esattamente così. L’incontro di oggi è un salvafaccia, una toppa palesemente più grande del buco” Così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo a commento della notizia della convocazione al ministero guidato da Salvini dei sindaci dei territori interessati dai lavori sull’autostrada A24/A25.

“Il tavolo istituzionale istituito tempo fa grazie a un mio emendamento prevedeva un forte coinvolgimento degli enti locali. Il governo ha eliminato quel tavolo proprio per evitare di stare a sentire gli amministratori locali e decidere cosa fare senza quelle che vengono percepite da questa maggioranza come scocciature.

Per mesi i sindaci hanno chiesto chiarimenti e un momento di confronto, senza ricevere alcuna risposta. Poi, siccome siamo in campagna elettorale e qualcuno avrà suggerito al ministro di aver fatto una scemenza con l’abolizione del tavolo, si sono inventati un osservatorio.

Il risultato? Una specie di conferenza stampa senza domande, come piace a questo governo, in cui il ministro semplicemente comunicherà quanto deciso, alla faccia del pieno coinvolgimento e della partecipazione alle decisioni. Insomma, un’altra trovata pubblicitaria per ingannare territori ed elettori”




GIOVANI E MONDO DEL LAVORO

Il liceo del made in Italy è un percorso didattico innovativo che avvicina  

Roma, 15 febbraio 2024. “Il governo Meloni sta riformando l’Italia e in un solo anno ha già avviato una serie di interventi in tutti i settori della vita sociale, economica e culturale del Paese. Come docente e studiosa dei temi che riguardano il mondo della scuola voglio soffermarmi su un piccolo esempio che evidenzia la lungimiranza e la visione di un nuovo modo di concepire il rapporto tra l’istruzione scolastica, l’universo produttivo e le potenzialità territoriali dell’Italia. Sto parlando dell’istituzione del liceo del Made in Italy”. Così l’eurodeputata Chiara Gemma di Fratelli d’Italia.

“L’avvio di questo nuovo liceo – argomenta – pur se è ancora all’inizio e il primo anno sarà un’esperienza pilota, è una scelta innovativa che finalmente mette in correlazione i bisogni reali e le peculiarità specifiche dell’Italia e delle singole regioni e l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. Richiamando infatti il marchio Made in Italy, questo percorso di studi vuole aiutare i giovani a dotarsi di tutte quelle competenze necessarie per lavorare in quei settori che, da un punto di vista culturale ed economico, sono in tutto il mondo sinonimo di eccellenza e qualità italiana.

Com’è noto sono 92 gli istituti che hanno deciso di istituire il liceo del Made in Italy che partirà dall’anno scolastico 2024/2025, tra questi 8 in Calabria e 6 in Abruzzo. La scuola – spiega l’on. Gemma – deve diventare il volano dell’Italia e se questo nuovo percorso scolastico è partito bisogna dire grazie a Fratelli d’Italia che l’ha proposto e all’impegno dei ministri per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

L’avvio del progetto è una vittoria per la nazione, la sua cultura e il suo futuro e sarà una grande opportunità anche per il Sud. Il numero di istituti italiani che hanno deciso di attivarlo e il numero degli iscritti non sono tanti ma è un buon inizio, nel corso degli anni perfezionerà la sua offerta, si stabilizzerà e crescerà”.




I TRATTORI E L’AGRICOLTURA

Tra stato assistenziale e i favori ai più ricchi

di Giovanni Cominelli

Politicainsieme.com, 15 febbraio 2024. L’insorgenza dei trattori contadini ha cause molto simili in Europa e specificità nazionali. Qui, del prisma a numerose facce di questa vicenda, interessa una faccia in particolare: quella del metodo dei rapporti tra gli interessi di categoria, i partiti e il governo del Paese.

Fin dagli anni ‘50 la rappresentanza degli interessi agricoli, peraltro a ventaglio molto largo, dai latifondisti ai braccianti, prevedeva una ruota sindacale dei proprietari, i cui denti si incastravano precisamente in quella della politica, a formare un ingranaggio efficiente.

La ruota Coldiretti, fondata il 30 ottobre 1944, ha funto da sindacato principale degli interessi dei proprietari ed ha messo in movimento per lunghi anni le ruote dei partiti, all’inizio solo di governo poi anche quelli di opposizione, nessuno escluso, fino ad oggi.

I braccianti erano organizzati nella Federbraccianti. Intanto, l’agricoltura italiana ha visto contrarsi, come in tutti i paesi industriali, il proprio spazio di addetti – negli anni ’50 erano il 41% degli occupati, oggi attorno al 3%, circa 1 milione in numeri assoluti. Essendo in ritirata, ha avuto fin da subito bisogno del sostegno statale, nella forma di incentivi e sussidi.

Come spiega Franco Sotte nel libro “La politica agricola europea”, si è scelto da parte europea, già fin dalla Conferenza di Stresa del 1958, di “puntare tutto sui prezzi, fissandoli a livelli particolarmente alti e garantendoli attraverso acquisti pubblici, dazi alle frontiere e premi all’esportazione”.

Questa politica ha favorito le agricolture nord-europee, industrialmente più moderne e avanzate, rispetto a quelle mediterranee. Dal 1992 i prezzi non sono più stati protetti come all’inizio, fino ad arrivare, in questi anni, alla “graduale convergenza verso un aiuto al reddito uguale per tutti gli ettari dell’Unione”.

Il criterio non è il numero di dipendenti, ma quello degli ettari. Questo meccanismo comporta che l’80% delle somme stanziate vada al 20% dei beneficiari. Così ai piccoli agricoltori restano le briciole. E poiché i grandi percettori stanno nelle grandi pianure del Nord e, in Italia, in quella padana, le agricolture di collina e di montagna e quelle del Sud sono svantaggiate.

L’Italia agricola debole e uno “status quo” iniquo

Di fatto, la PAC favorisce chi è già ricco, cioè i paesi del Nord, così che l’Italia stessa dà più soldi alla PAC di quanto ne riceva, salvo poi cercare di compensare su altri piani. Questo è un fatto che il leghismo-salvinismo ha più volte denunciato, facendone la base per un antieuropeismo elettorale per un verso, ma rifiutando poi ogni riforma della PAC per l’altro, perché avrebbe offeso gli interessi forti della Padania, bacino elettorale della Lega.

Ma ora, anche il governo Salvini-Meloni si comporta, esattamente come i governi precedenti aspramente criticati, come il cane che si fa dimenare dalla coda. La quale è costituita dalle organizzazioni agricole nazionali, che a Bruxelles si sono sempre opposte alla revisione della PAC, in nome della difesa dello status quo, della cui iniquità si è detto sopra.

Dunque: grandi polemiche politico-elettorali contro la UE, il rifiuto pratico di riformare la PAC, richieste di rinazionalizzazione: meglio difendere i piccoli privilegi di oggi che imbarcarsi in faticosi processi di innovazione e di formazione tecnico-scientifica e professionale degli addetti.

Così la politica e il governo continuano ad essere dimenati da interessi potenti corporativi e privilegiati. Il paradosso è che questi soggetti forti hanno fino ad ora esercitato esercitano un’egemonia stringente sulla grande massa dei piccoli operatori, i cui interessi vanno in tutt’altra direzione, a partire da quello elementare di poter accedere ai fondi, secondo giustizia distributiva. Fino ad ora: perché nelle mobilitazioni di questi giorni sono emerse fratture e divisioni che riflettono appunto i diversi interessi.

La politica ha paura della concorrenza

L’imminenza delle elezioni europee ha aggiunto peso politico specifico alla protesta, che i governi europei e il governo italiano si stanno ingegnando di sedare in qualche modo.

Ma la questione è strategica, perciò la tattica politico-elettorale non basterà. Premono alla frontiera europea i prodotti delle agricolture dei Paesi in via di sviluppo, la cui concorrenza abbiamo tenuto parzialmente lontana con i dazi e i sussidi. Bloccare i loro prodotti e poi buttare soldi nella Cooperazione internazionale è una mossa contraddittoria e inefficiente che non placa il rancore crescente dei Paesi nord-africani.

Intanto, dall’interno delle opinioni pubbliche europee colte e benestanti premono le istanze “verdi”, relative alla salubrità dei prodotti e agli effetti sul clima e sul territorio. Effetti su clima e territorio che coinvolgono direttamente i produttori agricoli stessi, di pianura, di collina e di montagna.

Perciò la politica degli aiuti al reddito e gli sconti IRPEF non porteranno lontano. Forse qualche voto a giugno. Gli aiuti PAC “sono come una droga che, specie se assunta per tanti anni, con il tempo crea dipendenza e attenua lo spirito imprenditoriale”. Si finisce per “coltivare il contributo”, anziché innovare e confrontarsi con il mercato”.

Esiste, in realtà, una base ideologica comune tra le organizzazioni agricole che protestano e i governi. È sempre esistita,  fin dagli anni ‘50: il rifiuto del mercato. È assai più comodo lo Stato del mercato. Così lo Stato non stimola il mercato, al contrario lo impigrisce e lo addormenta. Peggio: finisce per consacrarne gli squilibri, senza generare sviluppo. Dicevamo del metodo. È il metodo corporativo.

L’armonia sociale ottenuta dando “a ciascuno il suo” non coincide affatto con il Bene comune, ma con la palude del Paese, dentro la quale continuano peraltro ad aggirarsi famelici coccodrilli. Per pensare al Bene comune serve una classe dirigente politica capace di sollevarsi al di sopra dei propri interessi immediati e di scegliere quelli dello sviluppo del Paese, nel quale Stato e mercato svolgano ciascuno un compito specifico.

Se il governo scoraggia le tendenze mono- e/o oligopolistiche, se preserva la concorrenza, se immette ricerca e formazione, allora chi ha voglia di correre, di rischiare e di guadagnare concorre, facendo il proprio interesse, a contribuire allo sviluppo del Paese. Se i partiti di governo e quelli di opposizione hanno paura, come pare, della concorrenza – vedasi alle voci “taxisti”, “bagnini”, “agricoltori”, “giornalisti” ecc… ecc… – allora la coperta protettiva dello Stato diventerà sempre più corta e sempre più leggera. E il debito pubblico continuerà a crescere. Fino a quando il Paese potrà stare in questa bolla sempre più scarsa di ossigeno?

Giovanni Cominelli




FINE SETTIMANA TEATINO PER LA PICIERNO

L’europarlamentare del Partito Democratico a sostegno di Chiara Zappalorto

Chieti, 15 febbraio 2024. Tre appuntamenti a Chieti e provincia per l’europarlamentare del Partito Democratico, Pina Picierno. Il tour dell’attuale vicepresidente del parlamento europeo a sostegno della candidata alle elezioni regionali del 10 marzo, Chiara Zappalorto partirà dal capoluogo teatino.

Agli incontri parteciperanno il candidato presidente Luciano D’Amico e il commissario per la ricostruzione a Ischia e il candidato in consiglio regionale Silvio Paolucci. Si apre venerdì 16 febbraio, alle ore 17:30, a “La Cisterna” in Largo dei Carbonari (La Civitella) per l’evento “Chieti, Abruzzo, Europa” al quale interverrà anche il sindaco di Chieti, Diego Ferrara.

La sera, alle ore 20:30, ci si sposterà al “Museo Lisio” in piazza Terranova, a Roccamontepiano, per l’evento “L’Abruzzo merita di più”. Sabato 17, alle ore 16,30, l’ultimo incontro nella sala polivalente “A. Del Pizzo” di Lama dei Peligni per l’evento “Il futuro dell’Abruzzo parte dalle aree interne”.

«Sarà un fine settimana – dice Chiara Zappalorto – all’insegna delle politiche di condivisione di progetti e della valorizzazione del territorio abruzzese. Con Pina Picierno c’è un forte legame personale e politico che, di certo, rappresenta una risorsa per l’Abruzzo in un concetto di filiera istituzionale. La sua presenza è importante: il dialogo con l’Europa è fondamentale per il futuro della nostra regione».




IL RICORDO FRANCO MARINI

Fina(Pd) in Aula del Senato. Dal sindacato alla politica il cammino del ‘lupo marsicano’

Roma, 15 febbraio 2024. “Lo scorso 9 febbraio è stato l’anniversario della morte del Presidente emerito del Senato Franco Marini del quale va ricordata l’autorevolezza e lo spirito costituzionale con cui ha saputo presiedere questa aula. Franco Marini, con la sua passione autentica ha coniugato l’uomo di parte con l’uomo delle Istituzioni, sempre capace delle più avanzate mediazioni per il bene comune. Ha sempre ricercato l’unità e lavorato per essa, nel partito come nei ruoli che ha ricoperto. Equità, giustizia sociale, dignità del lavoro sono state una ragione di vita per il ‘lupo marsicano’ da quando girava la Marsica per raggiungere i luoghi di lavoro e di lotta sindacale”. Lo ha detto il senatore abruzzese del Pd Michele Fina, tesoriere nazionale del Pd.

“Il suo impegno sindacale – ha continuato Fina – è stato una tappa di un lungo cammino che proseguirà nelle istituzioni. Da Ministro del Lavoro, infatti, darà alla luce la legge 460 del 1992, con l’introduzione di ammortizzatori sociali e sostegno all’occupazione”.

“Una vita da combattente – ha aggiunto – e uomo delle Istituzioni. Credeva nei partiti, nella militanza, nell’impegno, nella partecipazione, nella politica popolare in grado di stare fra le persone, in grado di farsi capire sempre dalle persone. Sarebbe stato un grande Presidente del Consiglio. Sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica. Purtroppo, ciò non è avvenuto ma Franco Marini ci ha lasciato in eredità una vita sindacale e politica feconda come potrebbero ricordarci la senatrice Annamaria Furlan prima donna segretaria generale della Cisl e Dario Franceschini, il più importante allievo, figlio politico e amico”.




IL TEATRO DI TRADIZIONE A ITINERARI SONORI

Chieti, 15 febbraio 2024. Continuano gli appuntamenti della terza edizione di “Itinerari Sonori. Orientarsi tra ricerca e progettazione dell’immateriale“, ciclo di seminari musicologici curato dal Conservatorio Statale di Musica Gaetano Braga di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo.

Venerdì 16 febbraio alle ore 9:30, Cesare Di Martino, Direttore amministrativo del Teatro Marrucino di Chieti, con Teatri di tradizione. Ideare, progettare, produrre.

L’accesso ai seminari è libero, ma è gradita la prenotazione all’indirizzo m.tassone@istitutobraga.it




MILLEPROROGHE: CASTELLI, PROROGA ZFU SISMA DI GRANDE IMPORTANZA

Roma, 15 febbraio 2024.  “La proroga della Zona franca urbana dei territori del sisma è una notizia importante e molto attesa nei nostri territori, resa possibile dall’impegno del Governo ed in particolare dell’On. Trancassini che da sempre è un punto di riferimento per la Struttura commissariale. La minore copertura finanziaria richiederà probabilmente una rimodellazione della misura emergenziale che del resto, dopo quasi otto anni, necessitava di una manutenzione.

Questa proroga, che viene incontro alle esigenze delle imprese del sisma, rappresenta un tassello che si inserisce all’interno della strategia di riparazione che stiamo dispiegando nell’Appennino centrale colpito dal sisma. Il sostegno alle imprese, così come avviene attraverso il Fondo nazionale complementare sisma, promuove la vitalità e lo sviluppo del territorio mantenendo o creando posti di lavoro, contrastando così anche lo spopolamento, fenomeno di lungo corso al quale sono soggette queste aree interne.

Desidero ringraziare le associazioni di categoria con le quali mi sono confrontato in queste settimane per l’approccio sempre franco e costruttivo, che oggi ha trovato un positivo riscontro”.

Lo afferma il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016, commentando l’approvazione da parte dell’Aula della Camera dell’emendamento che prevede la Proroga della Zona franca urbana per le aree del Centro Italia colpite dal sisma.




LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA

Sindaco e Rispoli: “Grazie alla sinergia Polizia Municipale-TUA, subito deviati su via Riccio i bus diretti al deposito.  Comune all’opera per spostare anche gli altri mezzi diretti alla discarica”

Chieti, 15 febbraio 2024. Lavori in corso su via per Popoli, dove stamane sono iniziati gli interventi di adeguamento della segnaletica per la messa in sicurezza di una delle arterie più sensibili della città, perché nelle vicinanze dell’impianto di smaltimento dei rifiuti di Casoni. Sulla mobilità alternativa su via Riccio, in modo da sollevare l’arteria comunale dal traffico pesante, come richiesto dai cittadini, stamane l’assessore ai lavori Pubblici e la comandante della Polizia Municipale Donatella Di Giovanni hanno attivato anche la Provincia, ente competente per consentire l’ampliamento dell’accesso di via per Popoli. Sul posto stamane il sindaco e il vicecomandante della Polizia Municipale Fabio Primiterra.

“Sin dai primi giorni di mandato abbiamo ricevuto le istanze dei cittadini che vivono lungo via per Popoli, inerenti alla messa in sicurezza di una strada che è utilizzata non solo dalle auto private, ma dai mezzi di ausilio all’impianto di Casoni e altri mezzi pesanti – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore a Lavori pubblici e mobilità, Stefano Rispoli – Con gli interventi partiti oggi puntiamo a rendere visivamente più sicura la strada: stiamo ripristinando la segnaletica orizzontale e verticale, abbiamo apposto dei lampeggianti per segnalare agli automobilisti di abbassare la velocità e richiamare l’attenzione sulle cosiddette “utenze deboli”, già attivi sulla rotonda di accesso alla via dalla Tiburtina; stiamo inoltre attivando gli uffici per ridurre il traffico pesante sulla strada, non solo quello per il carico e scarico dei rifiuti.  La prima novità è l’alleggerimento del transito degli autobus della TUA da via per Popoli, subito ottenuto grazie all’attivazione della Polizia Municipale che ha chiesto all’azienda di far deviare i mezzi.

Un ordine di servizio TUA da stamani, dispone infatti che tutti i servizi provenienti da Chieti direzione Brecciarola, esclusi gli autobus da 15 e 18 metri, dovranno effettuare l’inversione di marcia alla rotatoria che interseca via Aterno e via per Popoli, per svoltare direttamente in via Riccio e rientrare in deposito, tutti i servizi in uscita dal deposito in direzione Scafa transiteranno per via per Popoli. Il Comune si farà promotore di ulteriori interventi su via Riccio, in modo da instradarvi anche ulteriori mezzi e non solo di trasporto pubblico. A tal fine con la comandante della Polizia Municipale Donatella Di Giovanni abbiamo chiesto supporto alla Provincia per allargare l’accesso su via Riccio da via per Popoli, quale ente di competenza, con gli uffici saremo inoltre impegnati a cercare risorse per farlo al più presto, in modo da far cessare l’attesa dei cittadini che risiedono nella zona, una delle più popolose del quartiere di Brecciarola”.




PRIMO NIDO COMUNALE

Presentazione del progetto in oggetto

Città Sant’Angelo, 15 febbraio 2024. L’Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo informa del progetto relativo al primo nido comunale della città, l’Asilo Caravella, i cui lavori di costruzione sono stati da poco inaugurati nella Contrada Madonna della Pace. Si tratta di un’importante iniziativa che contribuirà a completare il programma di riqualificazione delle scuole.

Interverranno:

Il Sindaco Matteo Perazzetti

Il Vicesindaco Lucia Travaglini

I progettisti

La ditta esecutrice

Le autorità invitate




1300 STUDENTI SENZA BORSA DI STUDIO

L’ADSU proceda allo scorrimento della graduatoria!

L’Aquila, 15 febbraio 2024. Ogni anno la situazione riguardante il diritto allo studio, e nello specifico le borse di studio, peggiora sempre più. Quest’anno, però, è stata particolarmente grave e tragica: infatti, a seguito delle graduatorie pubblicate a dicembre, la borsa è stata garantita solamente al 20% degli aventi diritto, 476 studenti, la metà rispetto allo scorso anno, lasciando 1300 persone senza borsa di studio. Il periodo in cui viviamo è sempre più segnato dalla crisi economica che inevitabilmente colpisce moltissime famiglie di studenti e studentesse che, sempre più spesso, faticano a supportare economicamente gli studi universitari.

 Come sindacato studentesco continuiamo a ribadire come per molti studenti la borsa di studio sia uno strumento imprescindibile per poter colmare, almeno in parte, il divario economico che si fa sempre più marcato tra chi può permettersi di pagare tasse, libri, computer, e chi no perché proviene da un contesto più povero, e questa copertura così bassa fa sì che sempre più persone rischino di non poter proseguire la loro carriera universitaria. La governance regionale e l’ADSU hanno il compito di provvedere al finanziamento delle borse, eppure entrambi continuano a ignorare i 1300 studenti che a febbraio attendono ancora speranzosi la borsa che gli spetta di diritto.

È inaccettabile che la borsa di studio diventi un rimborso spese, erogata con mesi di ritardo e spesso a fine anno accademico. Deve essere, piuttosto, il mezzo per colmare divari economici e consentire a studenti e studentesse di poter affrontare il proprio percorso di studio universitario. Chiediamo all’ADSU un immediato scorrimento della graduatoria, per garantire la borsa di studio agli studenti e alle studentesse che ancora non l’hanno ricevuta, e chiediamo all’Ateneo aquilano di farsi portavoce di questa istanza che riguarda direttamente i suoi studenti.

Unione Degli Universitari




ABITARE STANCA presentazione del libro

La casa: un racconto politico a La Conviviale

Vasto, 15 febbraio 2024. Terzo e ultimo appuntamento con L’ABC del Territorio alla Casa del Popolo La Conviviale, con la presentazione del libro Abitare stanca. La casa: un racconto politico, di Sarah Gainsforth. Spazio della vita e della riproduzione sociale, la casa è la prima condizione per abitare il mondo. Ma è anche, sempre di più, una merce. In un mercato del lavoro mutato profondamente, un esercito di persone più e meno giovani è oggi intrappolato in una spirale di povertà, dove la casa è al centro di un conflitto apparentemente insanabile: quello tra dimensione pubblica e privata dell’abitare.

I costi sociali di questo conflitto saranno pagati dalle generazioni future, e senza un’inversione di tendenza saranno davvero insostenibili. Ma come è stato possibile arrivare a questo punto? Ricostruendo percorsi familiari e storici, passando attraverso nazioni e città diverse, l’autrice di questo saggio mette assieme i tasselli che hanno composto il quadro della situazione abitativa all’inizio del nuovo millennio, dipingendo il contemporaneo scenario dell’urgenza, mettendo in discussione le scelte di vita di un’intera società.

Sarah Gainsforth è scrittrice, ricercatrice indipendente e giornalista, è una delle maggiori esperte di politiche abitative; scrive di trasformazioni urbane, abitare, diseguaglianze sociali, gentrificazione e turismo. Ha scritto per Internazionale, L’Essenziale, L’Espresso, Il Manifesto, Fanpage, Dinamo Press e Jacobin Italia. È autrice di Airbnb città merce, Storie di resistenza alla gentrificazione digitale (DeriveApprodi, 2019), finalista Premio Napoli 2020, e Oltre il turismo (Eris Edizioni, 2020).

Appuntamento venerdì 16 febbraio alle 18, alla Casa del Popolo La Conviviale in Corso Dante 50/52 a Vasto.




L’ARTE DI AIUTARE

Esposizione di beneficenza

Pescara, 15 febbraio 2024. Sarà inaugurata domenica 18 febbraio alle ore 19:00 l’esposizione dell’artista Valeria Di Domizio allestita grazie alla gentile ospitalità presso il Temple Bar in Via Rigopiano 3 a Pescara.

In un connubio di arte e solidarietà la mostra verrà realizzata per sostenere le battaglie per i diritti delle persone con disabilità dell’associazione Carrozzine Determinate.

Per espressa volontà dell’artista il 70% del ricavato di ciascuna opera venduta sarà devoluto all’associazione Carrozzine Determinate, per contribuire a portare avanti tutte le iniziative volte alla sensibilizzazione e alla creazione di un mondo universalmente accessibile.

La mostra di pittura, con possibilità di acquisto delle opere, resterà aperta sino a giovedì 29 febbraio.

L’associazione Carrozzine Determinate nel ringraziare l’artista Valeria Di Domizio per la concreta sensibilità mostrata invita tutti a visitare l’esposizione delle bellissime opere realizzate.

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate