NATURA MORTA

Al CLAP Museum di Pescara presentazione del volume a fumetti

Pescara, 27 febbraio 2024.  Una domanda a Giorgio Morandi Sabato 2 marzo 2024, ore 18 CLAP Museum, Via Nicola Fabrizi, 194 La sala incontri del CLAP Museum di Pescara ospita la presentazione del volume a fumetti “Natura morta – una domanda a Giorgio Morandi”, alla presenza dell’autore Maicol & Mirco, preceduto dai saluti del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, sabato 2 marzo, dalle 18, con ingresso libero.

Scritto e illustrato da Maicol & Mirco, questa graphic novel contemporanea è pubblicata da 24 ORE Cultura, del Gruppo 24 ORE, prestigioso editore di libri illustrati e di cataloghi d’arte, fotografia, architettura, design, moda. NATURA MORTA – Una domanda a Giorgio Morandi, racconta sarcasmo e vita di uno dei più noti artisti italiani, la cui narrazione ci arriva da un altro punto di vista. Cosa direbbero le bottiglie di Morandi se potessero parlare?

Maicol & Mirko ci racconta con ironia, irriverenza, in bilico fra umorismo e pessimismo, la vita che si svolge nello studio dell’artista Morandi. Più precisamente, racconta la vita che si svolge sul tavolo da lavoro, abitato da bottiglie e altri oggetti ritratti nella loro quotidianità.

MAICOL & MIRCO è l’autore di “Gli scarabocchi di Maicol & Mirco”, una tragedia comica quotidiana che da Facebook si è evoluta nel libro cartaceo “Opera Omnia”. Scrive fumetti per bambini e per adulti e le sue storie sono state pubblicate da diversi editori. È docente presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia e il suo autoritratto è presente nella “Collezione di autoritratti” degli Uffizi di Firenze.

Informazioni: CLAP Museum Via Nicola Fabrizi, n. 194 – Pescara Orari di apertura 10:30 – 13:30 / 16:00 – 20:00 Ingresso intero 8,00 Euro; ridotto 5,00 Euro




GIULIANOVA SKATE IN LINE

Alberto Rodi vicecampione italiano indoor

Giulianova, 27 febbraio 2024. Si sono svolti sabato 24 e domenica 25 febbraio, al Pattinodromo Comunale ex Gesuiti di Pescara, i CAMPIONATI ITALIANI DI PATTINAGGIO CORSA INDOOR riservati alle Categorie Ragazzi e Ragazzi 12 (12-14 anni).

C’è grande soddisfazione per i dirigenti dell’A.S.D. GIULIANOVA SKATE IN LINE che con i suoi 25 anni di attività nel Comune di Giulianova ha partecipato al Campionato di Pescara con 4 dei suoi atleti. Grazie ai risultati dei suoi atleti ha ottenuto un ottimo piazzamento nella classifica generale per società risultando 30^ su 90 società e prima tra le società abruzzesi partecipanti.

Nella gara 1,5 giri sprint per la categoria Ragazzi, Alberto Rodi, autore di una gara dagli spunti tecnici di grande livello, ha conquistato una splendida medaglia d’argento a un soffio dall’atleta maceratese Sante Pacioni. Lo stesso Rodi si è distinto anche nella gara 3000 metri a punti con un avvincente 4° posto. Per la categoria Ragazzi ha gareggiato anche Natalia Pistilli che, al primo anno di categoria, si è distinta nella gara 1,5 giri con il 39° posto su 211 atlete partecipanti, contraddistinguendosi per la tecnica.

L’Associazione di pattinaggio corsa di Giulianova, con le due Allenatrici Chiara e Marzia Calvarese, sta formando un vivaio di giovani promesse, tra queste hanno esordito ai Campionati Italiani di Pescara Federica Torraco e Sean William Patacca, che si sono fatti valere nella loro prima gara a livello Nazionale, lasciando intravedere un ampio potenziale per le future competizioni.

In realtà le due allenatrici, che hanno indossato i primi pattini all’età di quattro anni, ora si dedicano con cuore ed anima alla preparazione di un gruppo di una quarantina di ragazzini, garantendo loro preparazione tecnica, atletica e tattica, sfidando le intemperie, vista la carenza di impianti sportivi al coperto nella città di Giulianova. Mentre il pattinodromo sito in Zona Orti, all’aperto, in abbandono fin dalla sua realizzazione presso il campo di atletica, è stato reso fruibile per tutte le società di pattinaggio grazie al lavoro volontario della Giulianova Skate in line. Con questi risultati basterebbero già piccoli ma indispensabili interventi, come la sistemazione della pavimentazione, la sostituzione delle balaustre e una tribuna anche mobile, per poter offrire una struttura adeguata ed anche per poter portare a Giulianova competizioni regionali e nazionali, con lustro per la città e ricadute positive per l’economia locale.

Tutto lo staff dell’Associazione sta portando avanti giorno per giorno con grande passione questo splendido sport, che con un semplice attrezzo, il pattino in linea, consente di raggiungere alte velocità in modo assolutamente ecologico. Tutti i ragazzi iscritti di questa Associazione possono testimoniarlo, e i Dirigenti sanno che continuando a lavorare così, ci saranno in un futuro non lontano numerosi altri Campioni a Giulianova!

 A.S.D. GIULIANOVA SKATE IN LINE – Presidente: Emilio Calvarese

Nasce a Giulianova il 02 febbraio 1999, associazione dedita alla promozione dello sport in particolare il pattinaggio corsa nel territorio di Giulianova.

A tale scopo accanto all’istituzione di corsi di pattinaggio partecipa all’attività Federale Regionale, Nazionale e a trofei in tutta Italia, con ottimi risultati.

Ha organizzato a Giulianova, oltre a Campionati Provinciali e Regionali, 9 edizioni del Trofeo Nazionale, sul lungomare Zara di Giulianova, denominato: “Pattinata del Mare” con grande partecipazione di società di pattinaggio e Campioni provenienti da tutto il territorio nazionale.




ANNULLATE FASI FINALI TROFEO INTERAPPENNINICO

Arturo Como costretto a comunicare la cancellazione dell’evento

Alfedena, 27 febbraio 2024. Si è affidato e ha confidato molto nelle precipitazioni nevose previste per i giorni scorsi, Arturo Como, prima di trasmettere, al Comitato Regionale Abruzzese CAB, la nota avente ad oggetto l’annullamento delle gare di Fasi Finali del Trofeo Interappenninico-Comune di Alfedena.

L’evento, per designazione e assegnazione FISI aveva trovato calendarizzazione nel primo week end di marzo. Si sarebbe dovuto svolgere sul Pianoro di Campitelli in Alfedena, un fine settimana all’insegna dello sport, da condividere con lo Sci Club Calabro di Montenero. Quest’ultimo reduce, a sua volta, di un annullamento nel comune di San Giovanni in Fiore delle proprie gare, a causa dell’assenza di neve sulle piste da sci.

Insomma, una faccenda che accomuna regioni distanti e differenti, seppur simili per vocazioni sportive. Tutto si snoda all’interno di una stagione invernale più avara delle precedenti in termini di precipitazioni nevose, che sin dalle prime battute ha mostrato un volto capriccioso e ostico.

Il presidente dello Sci Club di Alfedena, insieme alla giovane figlia Elena Como Direttrice di Gara, d’intesa con i loro collaboratori e con l’efficiente direttivo, hanno  lavorato molto alle fasi di preparazione del tutto, basti pensare ai comitati coinvolti nelle competizioni, Comitato Molisano, Siculo, Calabro-Lucano, Abruzzese, Laziale-Sardo, ai circa 150 atleti interessati, ai tecnici e a tutte le figure professionali necessarie affinché una competizione di questa portata si possa definire riuscita. Per loro tutto un déjà vu, alla luce dello strepitoso curriculum che possono esibire in fatto di gestione e organizzazione di gare ed eventi. 

La notizia, riportata sin da subito sulle pagine social, del Criterium Interappennico Fondo Fisi ha generato enorme dispiacere, soprattutto perché, come recita la nota divulgata, non si può che rinviare tutto all’anno prossimo.

Al lecito rammarico e alle considerazioni, figlie dei momenti della decisione da maturare, si aggiungono considerazioni di più ampio calibro.  Il Presidente dell’associazione sportiva alfedenese, titolare di ruoli Fisi, in ambito Nazionale e Regionale, razionalmente e con cognizione di causa si vede costretto ad approdare a riflessioni più generali che raggiungono gli interessi di più enti comunali della zona.

Affinché il comparto dello Sci di Fondo di Alfedena e delle zone limitrofe, ammontano a circa 8 i comuni interessati per appartenenza all’area, molti di più quelli coinvolti per ricaduta indiretta, non abbiano a dover, nuovamente, subire annullamenti o disdette di eventi sportivi, è indispensabile che queste aree vengano dotate di impianti di innevamento artificiale. L’andamento climatico è ormai, conclamato da studiosi e meteorologi, altrettanto conclamate le ripercussioni economiche, turistiche e sociali che da troppo tempo continuano ad interessare, negativamente, questa parte dell’entroterra abruzzese. Affinché il tessuto economico e sociale smetta di pendere dal lato sbagliato della bilancia è indispensabile investire in maniera strutturale nelle zone interessate.

Gli sportivi si compongono di tratti distinti peculiari e ben identificabili, svettano fra tutti la determinazione e la voglia di superare i risultati conseguiti.  A tal proposito il Presidente Arturo Como ci tiene a precisare che: “si sta, già, rivolgendo l’attenzione a nuove gare di spessore nazionale da disputare nei prossimi mesi, ci si sta rimboccando le maniche per il prossimo inverno, tutto senza tralasciare di chiedere a gran voce l’installazione di cannoni per l’innevamento artificiale, nelle sedi opportune e presso gli organi preposti. Lo sci di fondo, i giovani atleti e le piccole realtà montuose meritano di non perdere opportunità, non invertire la rotta significa accettare di retrocede sotto ogni punto di vista.”




SI TORNA DA CANTÙ CON UN PUNTO

La Sieco rimontata cede al tie-break

Ortona, 27 febbraio 2024. Una Sieco dai due volti quella vista a Cantù. Due set giocati benissimo e poi il solito calo in un terzo set ceduto di schianto che ha dato il “la” alla ripartenza dei canturini. Ortona praticamente perfetta nel primo set ha fatto funzionare bene, anzi benissimo i suoi meccanismi. Lombardi tenuti a galla da un incontenibile Ottaviani che ha obiettivamente impedito agli impavidi di dilagare. Funziona la fase di copertura e contrattacco portata dai ragazzi di Coach Lanci soprattutto quando il terminale offensivo si chiama Cantagalli. Poi, però, la squadra si spegne e anche i cambi optati da coach Lanci non sortiscono effetti. Galliani, altro ex, comincia invece a fare un punto dopo l’altro. Ortona si scuote nel quarto set e a metà parziale riescono anche a scavare un piccolo solco tra sé e gli avversari. Questo, paradossalmente, ha avuto un effetto deleterio per i bianco-azzurri che hanno visto il prepotente ritorno dei padroni di casa. Ormai, per la Sieco, far cadere la palla è più difficile che far passare il biblico cammello nella cruna di un ago. Puoi provarci una, due tre volte di seguito ma alla fine l’attacco vincente sarà di Cantù. Come se non bastasse, anche il muro degli avversari è micidiale. Ferma sedici volte gli attacchi ortonesi e quando non ci riesce, smorza l’attacco facilitando la ricostruzione. Tanti anche gli errori al servizio ma si compensano con quelli degli avversari. Ortona subisce quindi una rimonta che rosicchia qualche punto ad Aversa e Reggio Emilia mentre Pineto, prossimi avversari, si allontana. Vince anche Castellana Grotte in casa contro Santa Croce e stacca Ortona di due punti. Alcun verdetto è stato ancora scritto e la lotta per evitare la Serie A3 è ancora viva.

IN BREVE

Nel primo set, Ortona trova subito il Break e si porta avanti 3-0. Cantagalli parte forte anche a muro mentre dall’altra parte della rete è Ottaviani a spiccare nei primissimi punti. Cantù non ci sta e grazie anche ad un fortunoso punto di Gamba, che rispedisce di Bagher una palla disperata, si rifà sotto. I padroni di casa ritrovano lo slancio e mettono Ortona sotto pressione. La Sieco gestisce bene e trasforma questa pressione in gioco, tornando a guadagnare un buon vantaggio da sfruttare nello sprint finale. Punge dai nove metri l’ex Ottaviani e Cantù si rifà sotto. Ci deve pensare Cantagalli a chiudere i conti e strappare il primo set agli avversari.

Secondo set che si apre con Ottaviani che tira forte e fa male ad Ortona. Nelle primissime battute di questo parziale le squadre giocano alla pari e saranno soltanto gli errori individuali a spostare l’ago della bilancia. Entrambe le squadre giocano bene in copertura e la sfida si sposta quindi tra gli attaccanti ed il muro. Un parziale giocato in perfetto equilibrio quando si è a metà del set. Salgono gli errori al servizio da parte di entrambe le squadre così che nessuna ne approfitta. Tuttavia, Cantù dai nove metri ha un’arma in più di nome Ottaviani. Dai nove metri l’ex impavido riesce sempre a guadagnare punti break. Ortona riesce a rifarsi sotto e poi a chiudere con due muri di Bertoli.

Subito Break dei padroni di casa nel terzo set e Ortona si trova subito ad inseguire. Cantù stringe le maglie del muro e scava un buon margine tra sé e gli avversari. Cala Ortona in ricezione e copertura mentre Cantù continua a svolgere al meglio le fasi di gioco staccando gli avversari sul 14-6 che vale una tranquilla veleggiata verso fine set. La Sieco tira i remi in barca probabilmente con la testa già al quarto importantissimo set.

Il quarto set vede Galliani protagonista. Il Gallo risulta efficiente a muro e ancora una volta le squadre si ritrovano a giocare punto a punto. Cantagalli torna a macinare punti e tiene la Sieco impegnata nel testa a testa con gli avversari. Break di Ortona che torna a coprire bene e a fare ancora meglio in contrattacco. La Sieco riesce a contenere il servizio di Ottaviani ma non è sufficiente a fermare il recupero dei padroni di casa che con un parziale di 4-0 si portano in vantaggio. Arriva anche un ulteriore punto break per i padroni di casa e la Sieco che, una volta bruciato un discreto vantaggio si trovano a dover rincorrere. Meglio i padroni di casa quando si tratta di difendere. Non cade nulla in campo canturino e Ortona, per un soffio si vede trascinata al quinto set.

C’è bisogno del quinto set per decidere chi tra le due squadre avrà la fetta più grande della torta. Cantù subito avanti 3-0. Ortona non riesce a chiudere le ricostruzioni. Dopo il primo giro a vuoto, Ortona ci prova ma non riesce a ricucire lo strappo. Nella prima parte di questo mini-set, è di Cantù, il muro che risulta più efficace. Ortona sale in difesa e Bertoli trova punti fondamentali, al cambio di campo la differenza è di un solo punto. A campi invertiti, ancora una volta, gli avversari riescono a difendere con qualunque parte del corpo capiti tra l’attacco ortonese ed il pavimento. Cantù riesce spesso e volentieri a ricostruire e a sfruttare il muro ortonese per portare a casa punti.

Pool Libertas Cantù – Sieco Service Ortona 3-2 (25/22 – 25/23 – 14/25 – 23/25 – 12/15)

Durata Set: 30’ – 29’ – 21’ – 33’ – 18

Durata Totale: 2h – 11’

Arbitri: Papadopol Veronica Mioara, Scotti Paolo

PRIMO SET

Coach Lanci ritrova una pedina importantissima e schiera Dimitrov regista e Cantagalli opposto. In banda c’è il rientro di Capitan Marshall con Bertoli mentre al centro Fabi e Patriarca. Libero Benedicenti.

I padroni di casa sono invece pronti con Matteo Pedron al palleggio, Kristian Gamba opposto, Andrea Galliani e Giuseppe Ottaviani schiacciatori, Dario Monguzzi e Jonas Aguenier centrali, e Luca Butti libero.

Il primo servizio tocca alla Sieco con Dimitrov. Ortona riesce a ricostruire e finalizza con Cantagalli. Fermato Gamba dallo stesso Cantagalli a Muro 0-2. Fuori l’attacco di Gamba 0-3. Il quarto servizio di Dimitrov va sulla rete 1-3. Ottaviani 2-3. Cantagalli ancora a muro 2-5. Fuori la diagonale di Galliani 3-7. Gamba la fa rimbalzare sul muro di Ortona 5-8. Patriarca trova un ottimo primo tempo 5-9. Errore di Marshall dai nove metri 6-9. Out l’attacco di Gamba, che non trova le dita del muro 6-10. Marshall alza per Cantagalli e l’opposto ortonese fa punto 7-11. Fuori l’attacco di Cantagalli 10-11. Bella l’alzata ad una mano di Dimitrov per Fabi che chiude il punto dell’11-13. Marshall attacca forte sulle mani di Gamba e la palla rimbalza fuori 12-14. Ace di Cantagalli 12-15. Sulla rete invece il servizio di Gamba 13-16. Lo stesso opposto canturino pesta la linea dei tre metri e regala il punto a Ortona 13-17. Bertoli gestisce ottimamente una palla in arrivo dalle sue spalle e segna il punto del 13-18. Fuori il muro canturino su Cantagalli 14-20. Forte l’attacco di Fabi al centro 16-21. Invasione di Cantù 16-22. Fischiata una palla accompagnata a Pedron 17-23. Bertoli sbaglia il suo servizio 18-23. Batte forte Ottaviani, Benedicenti non può trattenere e per Cantù è facile mettere a segno il 20-23. Fuori il servizio di Ottaviani che aveva messo in difficoltà la ricezione ortonese 21-24. Galliani annulla il primo set point ma poi Cantagalli chiude il primo set 22-25.

SECONDO SET

Si riparte con Ottaviani al servizio e Bertoli viene fermato dal muro 1-0. Ancora Ottaviani  batte forte e Ortona in difficoltà 2-0. Cantagalli lotta sotto rete che con una mano scalza Aguenier 2-1. Fuori il servizio di Gamba 4-3. Fuori la pipe di Ottaviani 4-4. Sulla rete il servizio di Galliani 5-6. Ottaviani gran colpo sul muro di Ortona e la palla vola via 6-7. Autentico siluro quello di Patriarca al centro 6-8. Bertoli 7-9. Fuori la diagonale di Ottaviani 7-10. Ace di Ottaviani 9-10. Ottimo muro per. Cantù 11-11. Monguzzi trova il punto della parità 13-13. Fuori l’attacco di Marshall 14-13. Out il servizio di Cantagalli 15-14. Bacco entra per il servizio ma la palla finisce in rete 15-15. Out il servizio di Marshall 16-15. Ace di Ottaviani 18-16. Ottimo l’attacco di Fabi coadiuvato da uno splendido assist di Dimitrov 17-18. Lungo linea di Galliani 19-18. Servizio fortunoso di Bertoli il nastro mette in difficoltà Butti che può solo mandare la palla nel campo di Ortona e Fabi ne approfitta per il 19-20. Out il servizio di Gamba 20-21. Forte l’attacco di Marshall 21-22. Cantagalli non trova le dita del muro ed è parità 22-22. Gamba fermato da Bertoli 23-24.  Ancora Bertoli ferma Ottaviani a muro e il primo punto è per Ortona.

TERZO SET

Si riparte con la stessa rotazione del primo set, per Ortona e Dimitrov va al servizio. Il primo punto è per Cantù con Aguenier. Gamba poi fa 2-0. Galliani con una diagonale stretta fa 3-1. Cantagalli piazza il suo muro su Ottaviani 3-2. Patriarca in qualche modo, con una carambola muro-rete trova il punto del 4-3. Cantagalli tira fortissimo 5-4. Butti difende bene, Cantù ricostruisce per il 7-4. Il muro ferma Patriarca 8-4. Galliani in pipe 9-4. Bertoli di prepotenza 9-5. Gran botta di Bertoli 10-6. Gamba in pallonetto 12-6. Ace di Aguenier 14-6. Ace di Gamba 16-7. Fuori il servizio di Fabi. Cantagalli murato 18-8 e al suo posto entra Lapkov. In rete il servizio di Lapkov 20-9. Murato Patriarca 22-10. Fuori l’attacco di Del Vecchio 23-10. Aguenier 24-11. Ace per Dimitrov 24-13. Fuori il successivo servizio di Dimitrov 25-13.

QUARTO SET

Sono i padroni di casa a servire con Ottaviani che sbaglia il servizio 0-1. Bertoli fermato a muro da Galliani 1-1. Lungolinea di Galliani che approfitta di una ricezione lunga 1-3. Ancora una volta Galliani ferma Cantagalli 2-3. Fabi restituisce lo stesso trattamento a Gamba fermato a muro 2-4. Pedron chiude la porta a Marshall 4-4. Ottaviani 5-4. Galliani serve sulla rete 5-5. Cantagalli dalla seconda linea 6-6. Patriarca altissimo va con un tap-in che vale il 6-7. Gamba trova una piazzata precisa per l’8-7. Fuori il pallonetto di Gamba 8-11. Ace per Patriarca 9-11. Fuori l’attacco di Cantagalli 11-13. Buono il muro di Cantù 12-13. Gamba chiude 13-13. Cantù passa in vantaggio con il muro su Cantagalli 14-13. Fabi in primo tempo 14-14. Ravvisata una invasione a Cantagalli 16-14. Marshall 18-17. Il muro di Bertoli ferma Ottaviani 19-19. Patriarca sbaglia il servizio 20-19. Fuori la diagonale di Bertoli 21-19. La pipe di Marshall per il 21-20. Muro di Bertoli 21-21. Invasione di Fabi 22-21. Galliani finalizza una ricostruzione rocambolesca 23-21. Cantagalli murato 24-21. Gamba chiude con l’auto del muro di Ortona 25-23.

QUINTO SET

A servire per prima sarà la Sieco con Bertoli. Ortona ricostruisce ma Galliani attacca fuori 1-0. Galliani tira forte contro il muro 2-0. Marshall murato 3-0. Marshall 4-2. Facile appoggio di Fabi su una ricezione lunga 7-6. Bertoli trova il punto del 7-7. Galliani attacca un pallonetto complicatissimo con palla che arriva da dietro, la Sieco è spiazzata e si cambia campo sul 8-7. Fuori il muro di Ortona 10-7. Lapkov sbaglia il servizio 13-10. Gamba 14-11. Lapkov trova la punta delle dita del muro di Cantù 14-12. Fischiata doppia a Lapkov 15-12.

Sieco Service Ortona: Fabi 12, Broccatelli (L) % – % perfetta, Bertoli 16, Benedicenti (L) 61% – 34% perfetta, Del Vecchio , Marshall 14, Patriarca 6, Cantagalli 21, Tognoni n.e., Donatelli n.e., Lapkov 2, Dimitrov 2, Lanci E. n.e. Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 3  – Errori Al Servizio: 15 – Muri Punto: 9 – Ricezione Positiva: 64% – Attacco:  44%

Pool Libertas Cantù: Pedron 4, Gamba 20, Galliani 24, Ottaviani 12, Aguenier 13, Monguzzi 11, Butti (L) % –% perfetta, Quagliozzi, Magliano, Bacco, Gianotti, Rossi, Picchio (L). % –% perfetta. Coach: Denora Caporusso. Vice: Zingoni

Aces: 4  – Errori Al Servizio: 16 – Muri Punto: 16 – Ricezione Positiva: 64% – Attacco:  48%

NOTA: Vista la delicata situazione di classifica e al fine di preparare al meglio e senza distrazioni l’importantissima gara casalinga di domenica 3 marzo contro l’ABBA Pineto, la Sieco Service Impavida Ortona ha scelto per i propri atleti e staff di mantenere il silenzio stampa




UNA TAPPA DI SPECIAL OLYMPICS

Per la prima volta al Di Poppa di Teramo

Teramo, 27 febbraio 2024. A Teramo, sabato scorso, si è svolta la manifestazione di Special Olympics per il Torneo di Basket 5vs5 Unified. L’evento, organizzato dall’IIS Di Poppa-Rozzi nel Complesso Sportivo dell’Acquaviva, è stata una tappa ospitata per la prima volta nel capoluogo teramano. L’appuntamento, insieme alle due squadre dell’IIS Di Poppa-Rozzi, ha visto la partecipazione dell’IIS Moretti di Roseto degli Abruzzi, della squadra Asd Centro Abruzzo Sulmona, della Asd Team Sport L’Aquila, dell’associazione “Oltre” di Roseto degli Abruzzi e di San Paolo Ostiense.

Al motto: “Che io possa vincere ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”, come ha ricordato l’alunno della squadra ospitante Niccolò Di Giacopo, insieme a Guido Crecchi, direttore regionale Special Olympics, le squadre si sono affrontate creando un coinvolgimento di pubblico, squadra e atleti che ha reso l’incontro non solo un insieme di gare e risultati ma, un’esperienza straordinaria di condivisione e di emozioni.

Tutti i partecipanti sono stati accolti e dal primo collaboratore di staff dell’IIS Di Poppa-Rozzi, Domenico Iobbi che ha porto i saluti della Dirigente scolastica, Caterina Provvisiero, impossibilitata a presiedere per un lutto famigliare e a cui tutte le squadre e gli atleti hanno rivolto un saluto di affetto e vicinanza. Presenti alla manifestazione il coordinatore regionale di educazione fisica e sportiva, Antonello Passacantando, la dirigente dell’USR di Teramo, Clara Moschella, e il coordinatore provinciale Marco Pompa.

Obiettivo di Special Olympics è promuovere lo sport unificato come esempio per le giovani generazioni, per diffondere la cultura del rispetto e dell’inclusione e tutti coloro che sono intervenuti hanno sperimentato all’unanimità che questo nuovo evento ha sicuramente centrato l’obiettivo.

Quando si parla di sport esplode la passione ma, quando si parla di Special Olympics allora si scatena l’empatia.  Le squadre unificate mostrano e trasmettono valori importanti, quali l’inclusione e l’amicizia che nascono dall’allenarsi insieme, dal giocare insieme, dal divertirsi insieme.




MILIONI PER PONTI, STRADE E SCUOLE

Consiglio provinciale approva bilancio e piano triennale lavori pubblici

Chieti, 27 febbraio 2024. Il Consiglio provinciale di Chieti ha approvato a maggioranza, con il bilancio di previsione, il piano triennale dei lavori pubblici 2024-2026 che programma interventi per un totale di circa 125 milioni di euro ripartiti tra strade, ponti e edilizia scolastica di proprietà dell’ente provinciale. Per quanto riguarda in particolare gli interventi nell’ambito del nuovo documento di programmazione finanziario, il piano triennale prevede i seguenti importi per le rispettive annualità: 29.380.453 € per l’anno 2024; 48.626.661 € per l’anno 2025; 41.488.644 € per l’anno 2026.

Di queste somme, 42.865.947 euro riguardano opere e servizi aggiudicati dalla Provincia di Chieti con progetti PNRR nell’ambito delle missioni previste, finanziati anche con fondi propri, per lavori in corso o prossimi all’avvio che riguardano la viabilità, gli edifici scolastici e la Via Verde Costa dei Trabocchi. Lo schema del programma triennale dei lavori pubblici per gli anni 2024 – 2026, adottato con decreto presidenziale n.7 del 19 gennaio 2024 e approvato oggi dal Consiglio provinciale dopo il parere favorevole espresso a larga maggioranza dall’Assemblea dei Sindaci, rappresenta un passo significativo nella pianificazione e realizzazione di opere pubbliche importanti, puntualmente elencate nel documento disponibile per la consultazione nel sito istituzionale www.provincia.chieti.it.

Gli interventi inclusi nel programma dei lavori pubblici per l’annualità 2024 riguardano la viabilità, l’edilizia scolastica e la Via Verde della Costa dei Trabocchi. In tema di viabilità, è prevista la costruzione del nuovo ponte sulla SP 133 tra Pennadomo e Villa Santa Maria (3.950.000 euro), la messa in sicurezza del ponte sulla SP 111 in Val di Sangro (3.300.000 euro), il miglioramento delle condizioni di sicurezza di numerose strade e ponti provinciali per interventi che sommano complessivamente a circa 8.800.000 euro. Un altro pilastro fondamentale dell’elenco dei lavori approvato per il 2024 è la messa in sicurezza degli edifici di proprietà provinciale dal punto di vista sismico, come ad esempio l’adeguamento dell’ITIS “Savoia” di Chieti (5.236.000 euro) e del Palazzo provinciale sede della Prefettura e della Questura di Chieti (4.000.000 euro).

Oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, sono in programma interventi per la realizzazione di nuove strutture scolastiche come la costruzione di una nuova palestra polivalente all’ITIS “De Giorgio-Da Vinci” di Lanciano (2.500.000 euro), la realizzazione di nuovi convitti a servizio dell’istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria (2.500.000 euro) e l’ampliamento dell’istituto superiore “De Titta-Fermi” di Lanciano (1.900.000 euro) per potenziare l’offerta formativa degli istituti e fornire strutture moderne e funzionali agli studenti. Nell’elenco 2024 sono previsti anche gli interventi di completamento della Via Verde della Costa dei Trabocchi attraverso la rigenerazione delle ex stazioni ferroviarie che si trovano lungo la pista ciclopedonale nei comuni di San Vito Chietino, Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto (2.000.000 euro prima annualità).

Oltre al programma dei lavori pubblici, è stato approvato anche il programma relativo a beni e servizi, per il quale saranno investiti oltre 24 milioni di euro nel prossimo triennio: tra gli interventi del 2024, sono stati programmati i finanziamenti per la redazione dei progetti necessari alla nuova strada di collegamento Lanciano-Val di Sangro (3.200.000 euro) e al potenziamento della viabilità tra i caselli A14 Vasto Nord-Vasto Sud mediante la sistemazione e l’adeguamento funzionale delle strade di Fondo Valle e di Bonifica, Sinello-Cena-Treste (940.000 euro), nonché la progettazione per la rifunzionalizzazione delle vecchie stazioni della Via Verde (716.000 euro).




RADUNO INTERREGIONALE DELLE CONFRATERNITE DI ABRUZZO E MOLISE

Il Papa: annunciatori del Vangelo, testimoni della fede

Sulmona, 27 febbraio 2024. Si è tenuta domenica pomeriggio scorso presso il Centro Pastorale Diocesano di Sulmona la riunione nella quale è stato definito il programma per il Raduno Interregionale delle Confraternite di Abruzzo e Molise, che si terrà a Sulmona il 7 luglio prossimo. L’evento, organizzato dalla Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia (riconosciute canonicamente) e patrocinato dalla Diocesi di Sulmona-Valva, vedrà la cittadina abruzzese capofila in un evento che, oltre a segnare una tappa importante nella vita delle Confraternite, sarà vissuto durante l’Anno della Preghiera indetto da Papa Francesco in preparazione al Giubileo del 2025.

“Siamo onorati di poter organizzare e portare nella nostra città questa importante manifestazione”, hanno dichiarato Augusto Sardellone e Antonio Di Nino, sulmonesi, rispettivamente Vicepresidente Centro Italia e Vice-Coordinatore Abruzzo e Molise della Confederazione, “la data scelta non è casuale perché cade nel giorno in cui san Pietro dal Morrone, Celestino V, accettò la nomina a Papa 730 anni fa”.

“Proprio il mese scorso Papa Francesco ha esortato le confraternite d’Italia ad annunciare il Vangelo e ad essere testimoni”, ha dichiarato Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva, “siamo lieti, dunque, di poter accogliere questo momento di grazia in Diocesi per poter pregare insieme ai fratelli di Abruzzo e Molise in preparazione al Giubileo, nel quale le Confraternite avranno un ruolo significativo”.

In occasione dell’anno giubilare la Confederazione Nazionale ha fatto realizzare da un artista campano l’icona Maria, madre della speranza e delle Confraternite, benedetta a Pompei il 3 luglio scorso e, da giugno, portata in processione tra le Diocesi d’Italia fino a maggio 2025, quando verrà donata a Papa Francesco in occasione del Giubileo delle Confraternite. La Penitenziaria apostolica, inoltre, ha concesso l’indulgenza plenaria a coloro che pregheranno davanti a questa icona, adempiendo le solite condizioni.

Il programma dettagliato della manifestazione, che prevede incontri, un convegno e una processione, sarà reso noto prossimamente.




L’OPPORTUNITÀ DEI CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM)

Lettera al Sindaco di Pescara, all’Assessore al Verde, all’Assessore ai Lavori Pubblici

Pescara, 27 febbraio 2024. In attesa delle risposte al question time del cittadino, previste per giovedì 28 febbraio, circa l’adozione del Codice degli appalti per le opere di gestione del verde pubblico (GPP), e conseguentemente dei relativi “criteri ambientali minimi” (CAM) come previsto dalla normativa vigente (il Decreto CAM è del 2020), appaiono evidenti i lavori di “Rimozione delle piante danneggiate dal fuoco nei comparti 4 /5 della Pineta Dannunziana di Pescara” (così recita il cartello di cantiere affisso al recinto della Riserva Dannunziana).

Il materiale legnoso è stato per adesso accuratamente accatastato in un’area adiacente, opportunamente recintata, in attesa di essere evidentemente trasportato in altra sede e successivamente trattato.

Chi scrive non ha avuto modo di visionare il relativo progetto definitivo-esecutivo; pertanto, non è a conoscenza del dettaglio relativo alla destinazione d’uso di detto materiale. In verità gli organi di informazione avevano reso nota una dichiarazione di consulenti che, sottolineando lo scarso valore del materiale, ne suggerivano l’utilizzo per finalità energetiche. Ecco, “scarso valore” rimanda ad una interpretazione decisamente produttivistica del patrimonio in esame, che invece costituisce una preziosa riserva di CO2 stoccata all’interno delle fibre legnose grazie ad un processo di fotosintesi durato decenni e che non andrebbe mandato in fumo in pochi giorni, soprattutto quando viene chiesto a tutti di produrre meno CO2.

Ma a leggere i CAM, che suppongo siano stato adottati all’interno dell’appalto, non dovrebbero esserci dubbi (Allegato A: punto 8: Reimpiego di materiali organici residuali): il materiale di risulta di detta operazione di “rimozione” dovrebbe essere destinato a “compostaggio”, in loco ovvero presso aziende di riferimento operativo, come piattaforme di compostaggio, dotate di cippatrici in grado di ridurre la pezzatura del materiale e destinarlo a processi di compostaggio verde e produzione del relativo ammendante (ACV), ovvero utilizzarlo come strutturante in processi dei produzione di ammendante compostato misto (ACM). Diversamente deve essere recuperato in microfiliere per la realizzazione di arredi. I CAM sono chiari: il materiale in esame non può avere destinazione d’uso energetica, ovvero non può essere utilizzato per produrre energia, ma solo materia: cioè compost! Questa opzione deve essere stata già evidenziata nel progetto di appalto per cui facilmente rendicontabile.

Come dovrebbe essere evidente, perché anch’esso è previsto dai CAM, il relativo piano della comunicazione (Allegato A, punto 6. Piano della comunicazione): “L’aggiudicatario deve proporre e condividere con l’amministrazione un piano di comunicazione avente lo scopo di promuovere il coinvolgimento attivo dei cittadini e dei vari portatori di interesse e di garantire la corretta informazione dei cittadini e degli operatori in caso di richieste specifiche al fine di migliorare la valorizzazione delle aree verdi gestite”.

L’ente appaltante, l’Ente locale, effettua in tal senso una “Verifica”: “proposta di piano di comunicazione nel quale siano definiti gli argomenti che si intendono comunicare e le attività di comunicazione con i relativi tempi, modalità e costi di realizzazione, mirati a garantire la condivisione con i cittadini e i vari portatori di interesse delle informazioni sugli interventi previsti favorendo la costruzione del senso di appartenenza al territorio”.

Ecco, tutto questo non si è ancora visto, né credo abbia ad oggi corredato, per quanto noto, le procedure messe in atto per la gestione del verde dalla data di pubblicazione dei CAM (DECRETO 10 marzo 2020) sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 4/4/2020.

Ma sono certo che le risposte al question time chiariranno tutti i miei dubbi.

Giancarlo Odoardi




INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2023-2024

Cerimonia questa mattina nella sala Rivera del centro congressi Luigi Zordan

L’Aquila, 27 febbraio 2024. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha partecipato questa mattina alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi dell’Aquila, che si è svolta nell’aula magna “Vincenzo Rivera” del Centro congressi “Luigi Zordan”, nel convento di San Basilio, recuperato nella sua piena e totale funzionalità.

Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Marco Marsilio, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, la presidente della Corte d’Appello Fabrizia Francabandera, le autorità civili e religiose e i rettori di oltre venti atenei italiani.

Dopo aver toccato, negli anni precedenti, i temi della prossimità, della resilienza e della riacquisizione dei luoghi, il rettore UnivAQ Edoardo Alesse ha voluto focalizzare la prolusione di quest’anno sul rapporto tra università e città/territorio e sul destino che attende sarà l’università dopo il PNNR.

Rapporto università/città

“Il mio principale impegno prima di lasciare la guida dell’Ateneo” ha dichiarato Alesse “sarà quello di far sì che la relazione tra una città distrutta da un terremoto quindici anni fa ma che sta rinascendo molto bella e la sua Università possa trasformarsi in un modello virtuoso di città universitaria o ancor meglio città della conoscenza, secondo le ben note raccomandazioni dell’OCSE. Per giungere al risultato auspicato sarà necessaria una forte sinergia con gli enti locali, con le associazioni professionali e del terzo settore, con tutti gli stakeholder e con i cittadini. A questi ultimi chiedo di accettare gli studenti come una risorsa preziosa per L’Aquila e per la rivitalizzazione del suo centro storico. La gioia di vivere che trasmettono i ragazzi è benefica per una città austera e compassata come la nostra. Anche gli stranieri, che cerchiamo con il massimo impegno di far arrivare sempre più numerosi, hanno bisogno di alloggi e di adeguata accoglienza e vicinanza. E se i nostri studenti talora eccedono con la loro serotina euforia tipica dell’età, accettiamoli con generosità e benevolenza come figli adottivi”.

PNRR: “Bene aumento numero borse di dottorato, ma serve incrementare il loro importo”

Rispetto al PNRR, e in particolare alla Missione 4-Istruzione e Ricerca, Alesse ha voluto lanciare un allarme sulle borse di dottorato nate grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “L’aumento significativo del numero di borse di dottorato ha amplificato, senza risolvere, la crisi del terzo livello di formazione e della dicotomia tra la vocazione universitaria e quella aziendale dei dottorati.  Il massivo aumento del numero delle borse non accompagnato da un coerente incremento del loro importo, che è l’unica cosa di cui ci sarebbe un reale bisogno per garantire dignità economica ai nostri allievi, lascia tutti molto perplessi. Se non riusciremo a risolvere questo problema retributivo, difficilmente troveremo in futuro persone disposte a concorrere per queste posizioni.  Queste considerazioni, cui si aggiunge l’importante ondata di assunzioni in ruoli a tempo determinato, che rischia nel momento della chiusura dei progetti, di generare molte situazioni di precarietà, non vogliono minimamente sminuire l’importanza del PNRR, cui vengono riconosciuti notevoli elementi di positività, ma solo gettare le basi per mettere in atto alcune strategie di salvataggio”.

I numeri di UnivAQ: oltre 70 corsi di laurea, nel 2023 effettuate 120 nuove assunzioni

“Siamo un ateneo in buona salute economico-finanziaria, che, nel corso del 2023, ha reclutato circa 120 unità di personale tra docenti e personale tecnico-amministrativo” ha ricordato Alesse “e che mantiene una buona attrattività richiamando studenti e docenti da fuori città e da fuori regione, con i suoi 72 corsi  tra triennali, magistrali e  a ciclo unico (tra cui 15 corsi internazionali che rilasciano titoli congiunti o doppi/multipli, 12 solo in lingua inglese, ndc) tra cui il neo-istituito corso magistrale in Ingegneria delle Infrastrutture”.

“Immatricolazioni in aumento ma futuro sarà difficile”

In merito agli immatricolati, Alesse ha rimarcato come l’Università dell’Aquila abbia fatto registrare, finora, un aumento del 6% rispetto allo scorso anno: “Ma di certo” ha ricordato il rettore “in un prossimo futuro incontreremo non poche difficoltà a mantenere questi  numeri, a causa del  calo demografico in atto nel nostro Paese, della tendenza dei nostri diplomati a non iscriversi in misura adeguata all’università e della concorrenza agguerrita delle università telematiche, che ci sottraggono studenti avviandoli verso percorsi formativi di qualità modesta, inadeguati per i requisiti di docenza ed eversivi rispetto alla logica della formazione superiore, che per natura e tradizione deve essere partecipata e professionalizzante soprattutto in alcune discipline”.

I risultati: corsi SNA e riqualificazione ex Reiss Romoli

Tra i traguardi più importanti raggiunti dall’ateneo nel 2023, Alesse ha voluto ricordare l’avvio dei corsi tenuti da UnivAQ per la Scuola nazionale dell’amministrazione – con la quale esiste una convenzione presentata un anno fa proprio nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023, insieme alla presidente Paola Severino e al ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo – e l’inizio dei lavori per la realizzazione del progetto ACCELERATE, che prevede, entro il 2026, il recupero di gran parte del complesso dell’ex Scuola Reiss Romoli, “che diventerà” ha spiegato Alesse “una struttura laboratoriale multivalente atta a promuovere le attività di trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuova imprenditorialità” nonché sede per le attività future di Vitality, l’ecosistema di innovazione del Centro Italia finanziarto nell’ambito del PNRR con 120 milioni di euro di cui UnivAQ è hub e che vede coinvolte tutte e nove le università di Abruzzo, Marche e Umbria.

Schillaci: “Emozionato di essere qui, all’Università dell’Aquila ho iniziato il mio percorso di ricercatore”

“Sono onorato di prendere parte a questa cerimonia e non nascondo anche una certa emozione tornando da Ministro in questa Università dove è iniziato il mio percorso di ricercatore” ha affermato il ministro Schillaci “Lo dico anche per rimarcare l’importanza del ruolo e del valore delle attività svolte dagli Atenei medi o piccoli e di quanto questa consapevolezza sia radicata in me e legata a una esperienza diretta. A tutto ciò si aggiunge, nel caso dell’Aquila, un valore ulteriore che gli eventi drammatici della storia recente consegnano alle funzioni svolte da questo Ateneo nella ricostruzione della città e della sua identità”.

“Tra poco più di un mese” ha proseguito Schillaci “saremo esattamente a 15 anni dal terremoto e questo Ateneo ha compiuto e continua a portare avanti un enorme sforzo per proiettarsi nel futuro. Le università hanno un ruolo chiave nella costruzione del nostro domani: qui si producono e si condividono saperi, formazione di competenze personali e professionali. Un ruolo sempre più complesso, poiché i cambiamenti del nostro tempo ci chiamano a misurarci con sfide sempre più ambiziose. Per questo intorno alla missione formativa, deve essere sempre più stretta anche la sinergia fra tutti i portatori d’interesse e le istituzioni, per costruire insieme un sistema solido e sostenibile. Siamo in un momento di passaggio e di grandi trasformazioni, su molti fronti. L’innovazione e le nuove tecnologie ci aiuteranno a rinnovare il sistema sanitario, ad avvicinarlo ai cittadini. Il cammino in questa direzione è già avviato. La vitalità e l’impegno di questo Ateneo nel campo della ricerca e dello sviluppo dell’innovazione – che sono pilastri fondamentali per la crescita sociale ed economica – sono la prova delle sue capacità di resilienza e delle sue potenzialità”.

Gli altri interventi

Alla cerimonia hanno preso parte anche Francesco Raffaele Dais, in qualità di rappresentante degli studenti, e Antonella Di Nisio, portavoce del personale tecnico-amministrativo,  (PTA), mentre la lectio magistralis è stata tenuta da Marcello Ienca, filosofo, bioeticista e professore di etica dell’intelligenza artificiale delle neuroscienze al politecnico di Monaco di Baviera e all’École Polytecnique Fédérale de Lausanne, e da Simone Gozzano, professore di Filosofia della scienza all’Università degli Studi dell’Aquila, che hanno dialogato sul tema dell’Intelligenza Artificiale applicata alla salute, tra diritto e algoritmi.




DI NUOVO SUL PROGETTO DI PIAZZA SACRO CUORE

A cura dell’Associazione Politico – Culturale Radici InComune

Pescara, 27 febbraio 2024. In merito alle nostre osservazioni sul progetto su piazza Sacro Cuore riteniamo che sia importante fare delle riflessioni sulla risposta avuta da parte del Presidente Commissione Ambiente, Ivo Petrelli.

Depavimentazione

Nella risposta si fa confusione fra aree con terreno libero, chiamiamole per sintesi aiuole, e aree cosiddette permeabili. Nello stato di fatto della piazza erano presenti circa 700 mq di aiuole continue, le grandi aiuole simmetriche, dove erano inseriti lecci e siepi, 350 mq circa da un lato e 350mq circa dall’altro. Tale continuità e ampiezza è stata eliminata, in quanto le nuove aiuole a raso, così come desunte dalle planimetrie comunali, sono di circa 75 mq per lato, per un totale di circa 150 mq.

Se prima le grandi aiuole erano di 700 mq, e poi dopo diventano 150mq, significa perdere appunto non solo circa 550 mq di suolo libero ma anche la continuità del terreno, fattore importante. Sono cambiati i progetti e quindi ci saranno più aiuole? O forse si fa confusione, eguagliando la parte eseguita con il massetto drenante al terreno libero?

Ma visto che il massetto drenante sarà successivamente pavimentato, ci sembra difficile trovarci nel caso della depavimentazione, che vuol dire per l’appunto non pavimentata.

E perché è importante l’azione della depavimentazione? Perché si tolgono manufatti artificiali che vanno a conservare il calore mentre il terreno si comporta in modo differente, portando beneficio grazie alla evapotraspirazione.

Dalle planimetrie comunali si desume un aumento della pavimentazione (non il contrario) e certo saremmo ben lieti di avere dal settore tecnico un quadro di raffronto tra il prima e il dopo, invece che farcelo da soli.

Soprintendenza

La cosa per noi alquanto curiosa è che la Soprintendenza scrive, ma non vengono mai pubblicati i suoi pareri, ne riusciamo a carpire qualche virgolettato da vari documenti. Forse sarebbe il caso di dare maggiore trasparenza e rendere pubblichi i pareri?

Nel caso di Viale Primo Vere abbiamo potuto leggere parte del parere della soprintendenza nel quale si diceva che gli alberi non dovevano essere abbattuti, però si è fatto il contrario.

Non sarebbe forse il caso di rendere pubblici i documenti, in modo da poter dare vita a un sano dibattito senza passare per interpretazioni? La trasparenza amministrativa e la facilità di reperire le documentazioni sono atti fondamentali verso il cittadino.

Radici in Comune ha interessi politici? Certo che sì!

La partecipazione dei cittadini e delle associazioni di Pescara è stata costantemente svilita. Addirittura, l’ex vicesindaco ci ha più volte redarguito, dicendoci che se volevamo parlare e intervenire, dovevamo candidarci, a dispetto della nostra Costituzione, e delle Leggi a seguire, che incentivano la partecipazione dal basso, alto momento di democrazia. Da associazioni non potevamo parlare. E a quanto pare anche da associazione politica ci è negato il dibattito, da come leggiamo dalla risposta di Petrelli.

Che fare?

E così siamo qui, ormai obbligati a riprenderci degli spazi che erano nostri di diritto, e ci candideremo per il governo di questa città, sotto la forma di Radici in Comune, affinché vengano ristabiliti gli equilibri sani fra politica, partecipazione e governo del territorio.




DIECI MILIONI PER LA MOBILITÀ CICLISTICA

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le usa

Pescara, 27 febbraio 2024.È del 2022, istituito con Legge n. 179, il fondo destinato allo sviluppo di ciclovie urbane intermodali, come individuate ai sensi della legge 2/2018. Il 7 febbraio scorso è stato pubblicato il decreto interministeriale n. 254 del 06/10/2023 che ne stabilisce le modalità di erogazione e di attribuzione dando agli Enti locali ammessi al finanziamento 60 giorni, ovvero entro il 7 aprile, per le richieste.

In particolare, possono presentare istanza per accedere al fondo i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni che hanno approvato in via definitiva uno strumento di pianificazione (come il BICIPLAN) dal quale si evince la volontà dell’ente di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana.

Il Ministero procederà alla valutazione delle istanze presentate, secondo un ordine cronologico di arrivo, finanziandole fino a concorrenza delle risorse disponibili, pari a 2 milioni di euro per l’anno 2023 e 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Il costo totale del singolo progetto deve risultare almeno pari a euro 500.000,00 e non superare l’importo massimo di euro 1.000.000,00. Qualora l’importo richiesto sia maggiore di euro 1.000.000,00, il soggetto che ha presentato la domanda deve attestare la copertura della restante parte del costo con ulteriori finanziamenti.

Per i progetti sono ammissibili le spese di seguito indicate: spese tecniche documentate risultanti dal livello di progettazione approvato e spese documentate per lavori e forniture risultanti dal livello di progettazione approvati ai sensi del Codice degli appalti, oltre che spese documentate per attività di promozione degli interventi previsti nel progetto.

A fare due conti, è evidente che non potranno essere finanziate molte infrastrutture, considerando il costo a ml di una pista ciclabile (se fosse 100,00 € sarebbero 100 km di piste in Italia). Ma, dovendo cmq predisporre un progetto del valore di almeno 500 mila e massimo 1 milione, potrebbe essere interessante puntare su tutte quelle dotazioni di sostegno alle infrastrutture che solitamente sfuggono all’attenzione dei richiedenti e che lungamente sono state oggetto di attenzione dell’Osservatorio sulla mobilità ciclistica (OSMOCI), soprattutto stalli ed elementi di arredo e sicurezza (presidio meccanico e segnaletica).

Giancarlo Odoardi – Esperto promotore mobilità ciclistica




TIRRENO ADRIATICO 2024

Presentate le tappe teramane della “corsa dei due mari”

Teramo, 27 febbraio 2024.Un momento per promuovere e valorizzare tutto il territorio provinciale”: si apre con le parole del presidente D’Angelo la conferenza stampa di presentazione delle due tappe che transiteranno lungo le strade della nostra provincia il prossimo 7 e 8 marzo.

Un’occasione con una doppia valenza, sportiva e di promozione del territorio e con una risonanza mondiale, che investirà l’intero territorio provinciale tra meno di due settimane. La conferenza stampa di questa mattina ha visto tra i partecipanti tutti gli stakeholder del territorio, a partire da Camillo D’Angelo in doppia veste di presidente della Provincia di Teramo e di sindaco del comune di Valle Castellana, città di arrivo della seconda tappa; quindi Stefano Allocchio, ex velocista e direttore RCS Sport, in collegamento remoto; Teodora Piccioni, assessore al turismo del comune di Valle Castellana; Marco Di Nicola, presidente del Consorzio BIM; i sindaci di Torricella Sicura e di Giulianova, Daniela Palumbi e Jwan Costantini; Massimo Di Cintio, in rappresentanza del GAL Gran Sasso – Laga; Luigi Di Giosia, responsabile RCS della Tirreno – Adriatico.

Il presidente D’Angelo nel suo intervento ha ringraziato in primis tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione di questo evento “di rilievo internazionale, un evento che abbiamo cercato fin dall’inizio e che oggi, grazie al lavoro di tutti, diventerà realtà”.

“Due tappe, la quarta con arrivo a Giulianova, comune al centro delle sette sorelle dell’Adriatico, valorizzando a pieno la perla della nostra costa, e poi la quinta tappa tutta teramana con partenza da Torricella Sicura, quindi la traversata lungo le colline teramane e l’arrivo a Valle Castellana. Questo rappresenta per noi tutti un momento di valorizzazione dello sport, che dà la possibilità ai ragazzi anche di non imbattersi in attività poco consone purtroppo a quelle che sono le abitudini odierne; un momento per ricordare che l’attività sportiva e l’attività fisica sono fondamentali per la salute del corpo e della mente. Grande valorizzazione per i nostri comuni, in particolar modo per quelli collinari, che potranno essere visti in mondovisione da decine di milioni di telespettatori. Ma il turismo della provincia di Teramo non è solo paesaggio, non è solo ambiente, non è solo l’enogastronomia, ma un’esperienza a 360 gradi. I tre comuni interessati si stanno preparando con entusiasmo ad accogliere atleti, addetti ai lavori e appassionati. Sono certo che riusciremo tutti, grazie ad un eccellente lavoro di squadra, ad assicurarne un’ottima riuscita. Ma il nostro obiettivo è quello di dare prosecuzione a questa iniziativa: un quinquennio di tappe che potranno interessare tutti i comuni della provincia di Teramo”, conclude il presidente D’Angelo.

“Un progetto che portiamo avanti da molto tempo e che speriamo possa andare avanti anche in futuro – commenta il direttore di RCS Sport, Stefano Allocchio – l’Abruzzo e la provincia di Teramo rappresentano un territorio molto importante, con dei percorsi stupendi. La tappa teramana è una tappa veramente dura, potremmo considerarla come la tappa “regina” di tutta l’edizione 2024 della Tirreno – Adriatico, una delle più lunghe e con oltre 200 metri di dislivello. Sono convinto che da questa tappa esca fuori un grande campione”.

Ricapitoliamo quindi le tappe che transiteranno nel territorio della provincia di Teramo:

– 7 marzo 2024: partenza da Arrone (Rieti) e arrivo a Giulianova (circa 207 km), sarà la 2° tappa più lunga della Tirrena – Adriatico. La prima parte della tappa, abbastanza impegnativa, con 2 salite, il valico di Castelluccio e il valico di Forca di Presta, per poi sfociare sulla Salaria verso Ascoli entrando nel territorio abruzzese a Sant’Egidio alla Vibrata. Quindi si raggiunge il circuito finale di Giulianova di 22 km, attraversando il comune di Mosciano Sant’Angelo per poi arrivare agli ultimi 3,5 km in leggera salita ed infine il traguardo.

– 8 marzo 2024: partenza da Torricella Sicura ed arrivo a Valle Castellana, sarà la tappa completamente Teramana. Da Torricella verso Teramo dove verrà dato il via ufficiale, la tappa andrà quindi verso Montorio al Vomano per poi transitare sulla SS 150 a Penna Sant’Andrea, Cermignano, Cellino Attanasio e Castellalto, dove sarà posto il primo gran premio della montagna. Quindi Campli, Civitella del Tronto, per prendere poi la salita di San Giacomo versante Est (Collebigliano): salita di 12.5 km con una pendenza che varia dal 7% al 12%, fino ad arrivare al 2° gran premio della montagna di San Giacomo. Segue una picchiata verso San Vito per poi riprende la provinciale per Valle Castellana con i 15 km finali al 2% di pendenza e l’ultimo chilometro all’8% di pendenza.




JEC WORLD 2024

La Carbotech Innovative vola a Parigi tra le eccellenze dei materiali compositi

Teramo, 27 febbraio 2024. In linea con il proprio piano di sviluppo del business, la CARBOTECH INNOVATIVE − azienda italiana specializzata nella produzione di materiali in composito avanzati – parteciperà a JEC WORLD 2024, la più importante vetrina a livello internazionale dedicata al mondo dei materiali compositi che si terrà a Parigi dal 5 al 7 marzo presso il parco espositivo ParisNord Villepinte.

Presso il Padiglione 5 D91, all’interno dello spazio espositivo del Made in Italy coordinato da ICE (Istituto per il Commercio Estero), la CARBOTECH INNOVATIVE porterà alcuni dei propri prodotti in carbonio realizzati per i settori automotive, aerospace, marine e altre industrie. I punti di forza della produzione sono strettamente collegati con il know-how, sempre orientato all’innovazione tecnologica fatta di materiali (carbonio, fibre naturali, vetro, matrici epossidiche e termoplastiche ecc ) e di processi in continua evoluzione ( autoclave, pressa, iniezione, infusione, rtm ecc ecc) ed alla sempre garantita certificazione di qualità.

La CARBOTECH INNOVATIVE è in grado di offrire una diversificazione importante dei processi produttivi, in base alle specifiche e alle esigenze del cliente. Tra gli elementi differenzianti, la CARBOTECH INNOVATIVE e il team di aziende collegate, vanta una tra le autoclavi più grandi d’Europa, possibilità di stampaggio in pressa, verniciatura, fresatura stampi e modelli e servizi di consulenza e progettazione nei vari ambiti di prodotto e attrezzi. A completare l’ecosistema progettuale e produttivo, si è recentemente integrata una nuova business area dedicata allo sviluppo di componenti termoplastici per il mondo automotive.

La scorsa edizione della fiera JEC WORLD 2023 ha visto la partecipazione di oltre 40.000 visitatori, tra professionisti, giornalisti ed addetti ai lavori. Anche quest’anno si prevede un appuntamento immancabile, un’importante occasione di condivisione di best practice e idee sulle nuove frontiere dei materiali compositi. “Sono entusiasta di portare la nostra realtà a JEC WORLD a Parigi, la vetrina più prestigiosa per chi opera nel settore dei materiali compositi avanzati. Per noi è un’opportunità importante per far conoscere le nostre eccellenze made in Italy, per fare networking ed allargare la rete di partner a livello internazionale.” – dichiara Marco Pistillo, CEO di Carbotech Innovative – “Puntiamo ad una crescita sostenibile, e per fare questo ci ispiriamo sempre di più ad aziende che, come noi, sono focalizzate sull’innovazione e la qualità. Vi aspettiamo a Parigi!”




IL PRIMO MASTRO ARTIGIANO FORMATORE

Un’opportunità per le aziende dell’edilizia che possono migliorare il loro posizionamento sul mercato

Pescara, 27 febbraio 2024. Dare nuove opportunità alle aziende attraverso la qualificazione del personale e l’innovazione tecnologica: l’Abruzzo ha il suo primo mastro formatore artigiano. È Davide Daventura, che ha ricevuto in questi giorni l’attestato, consegnato dal presidente regionale di Confartigianato Giancarlo Di Blasio.

Quarantotto anni, laureato in ingegneria delle infrastrutture a L’Aquila, è titolare, insieme con i fratelli, della Clama, impresa che ha realizzato importanti opere pubbliche, restauri conservativi di condomini e ristrutturazioni complesse. È presidente di Confartigianato Edilizia – Anaepa di Pescara.

Quella del mastro formatore è una figura introdotta nell’ultimo contratto nazionale di lavoro dell’edilizia-artigianato, con lo scopo di rafforzare il ruolo dell’imprenditore nella qualificazione del personale. Di fatto certifica quella trasmissione di competenze che è il vero valore delle piccole e medie imprese italiane.

Per acquisire la qualifica sono necessari requisiti di esperienza, imprenditorialità, regolarità fiscale e contributiva, formazione del personale dipendente, capacità tecnico – finanziaria – organizzativa, bisogna inoltre essere in regola con la normativa relativa alla sicurezza e dimostrare capacità di trasmissione delle competenze.

Le imprese in cui opera il Mastro formatore artigiano aumentano il loro valore sul mercato nei confronti dei committenti pubblici e privati: hanno infatti in questo modo l’opportunità di investire nello sviluppo professionale e nella qualità dei servizi offerti.




BASTA ASPETTARE

Il tempo è già scaduto

L’Aquila, 27 febbraio 2024. Mentre le lezioni negli atenei abruzzesi ripartono, constatiamo nostro malgrado come le borse di studio per 3387 studentesse e studenti non si vedano ancora, con tutte le conseguenze che ne derivano: difficoltà nel pagamento degli affitti, dei trasporti e nell’acquistare beni di prima necessità.

Si tratta di un’indifferenza nei nostri confronti che assume una gravità perfino maggiore in un periodo elettorale come quello che stiamo vivendo. Siamo davvero stanchi di essere presi in giro da slogan e promesse elettorali. Da troppi anni ormai viviamo una situazione inaccettabile e crediamo che la politica debba finalmente ascoltarci. Nonostante le nostre continue richieste e avvertimenti, ad oggi ancora tutto tace e si pensa esclusivamente alle campagne elettorali, abbandonando studenti e studentesse al proprio destino.

Come Unione degli Universitari Teramo e L’Aquila chiediamo ancora una volta l’immediata copertura totale delle borse di studio, la Regione non può continuare ad ignorarci, ci servono risposte immediate che aiutino concretamente gli studenti e le studentesse a portare avanti al meglio il proprio percorsi di studi. La politica non si lamenti e non venga a farci lezioni paternalistiche sul perché in Abruzzo gli studenti universitari sono in calo, perché le motivazioni le sa già: diritto allo studio inattuato, trasporto pubblico inadeguato e una generale noncuranza delle tematiche universitarie.

Pretendiamo un cambio netto, pretendiamo rispetto e lo pretendiamo ora!

UDU Teramo – UDU L’Aquila




LE SCOMODE VERITÀ NASCOSTE NELLA 2^ GUERRA MONDIALE

Uscito in questi giorni il libro di Vincenzo Di Michele su questioni scottanti e rimosse accende l’interesse e qualche disputa storica

Pietracamela, 27 febbraio 2024. È uscito in questi giorni nelle librerie e sulle principali case di vendita online il volume Le scomode verità nascoste nella II Guerra mondiale, ultima fatica dello scrittore Vincenzo Di Michele, il cui interesse per le vicende storiche del secondo conflitto mondiale, già messo in luce in precedenti pubblicazioni sugli Alpini nella tragica campagna di Russia e altri fatti bellici, non tende minimamente ad attenuarsi. In questo caso l’Autore – che è anche editore di sé stesso (Edizioni Vincenzo Di Michele) – non ha timore di affrontare questioni scottanti e talvolta rimosse che non mancheranno di destare interesse e persino qualche disputa storica. Ne dà già un cenno il sottotitolo del libro “Dalle donne vittime di soprusi e schiavizzate, al Governo americano spregiudicato e privo di scrupoli sullo sgancio delle bombe atomiche, fino alla complicità degli stessi americani nella fuga dei criminali nazisti”. L’Autore, peraltro, non è reticente sul fine stesso di questo suo ultimo volume: “Questa non è Storia, ma solo Controstoria”.

Undici capitoli di scorrevole lettura, corredati da interessanti immagini, accompagnano il lettore in altrettanti vicende tragiche, sottaciute o rimosse: si va dal dramma delle donne violentate alla complicità del popolo tedesco nei crimini commessi dai nazisti, dalla fuga dei criminali nazisti agli esperimenti di Mengele e non solo, dai militari italiani nella tragica campagna di Russia alle navi affondate, dalla strage di Cefalonia agli accordi nascosti sulla liberazione di Mussolini sul Gran Sasso, dal prete polacco Josef Tiso che promulgò le leggi razziali all’ufficiale tedesco Matthias Defregger della strage di Filetto, poi vescovo ausiliare a Monaco, dalla misteriosa scomparsa di Ettore Majorana alle colpe del Governo americano per le atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Insomma, ce n’è di materia su cui riflettere e magari discutere.

Nella sinossi in terza di copertina così si afferma: “I soldati avevano l’obbligo di usare il preservativo e venivano sottoposti a cure sanitarie tra cui un’iniezione disinfettante nei genitali. Le donne no: loro erano solo oggetti da usare. Nello sterminio degli ebrei, la vile giustificazione dei soldati del Führer fu: Mi sono limitato a obbedire a degli ordini.

Nel contempo tutto il popolo tedesco abbassò la testa e fece finta di non vedere. Una donna sopravvissuta ai campi di concentramento raccontò: “Avrei voluto essere un cane. Li aizzavano contro di noi e ci mordevano i genitali e il seno e poi per ricompensa venivano premiati con carezze e coccole smisurate”. Il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki è stata una scelta incauta, premeditata e scellerata da parte del Governo americano. Proprio quella minoranza che aveva il potere in mano non volle sentire ragioni e prevalse su una larga maggioranza di teste sensate, tra cui scienziati e illustri personaggi, i quali avevano espresso pareri negativi prospettando quindi altre soluzioni. Infine, altre verità scomode, tra cui la scomparsa dello scienziato italiano Ettore Majorana, il quale si era reso conto del grande pericolo della nuova bomba atomica, fino alla complicità del Governo americano nella fuga dei criminali nazisti e tra questi i loro scienziati. Infatti, l’utilizzo di quest’ultimi da parte degli USA è stato a tutti gli effetti un’arma di contrasto nell’imminente ascesa dei due blocchi USA e URSS nell’era della guerra fredda.”

VINCENZO DI MICHELE è nato a Roma il 23 settembre 1962, ma di origini abruzzesi (genitori di Pietracamela, in provincia di Teramo). Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Roma “La Sapienza”, giornalista e scrittore, ha pubblicato i seguenti volumi: La famiglia di fatto (2006), un’analisi della convivenza more uxorio; Io prigioniero in Russia (2009), oltre 55.000 copie vendute, vincitore di premi alla memoria storica; Guidare oggi (2010), un manuale per le problematiche stradali; Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso (2011), una revisione storica sulla prigionia del Duce a Campo Imperatore; Pino Wilson, vero capitano d’altri tempi (2013), biografia ufficiale del calciatore della Lazio, campione d’Italia nel 1974; Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota (2014), un’inchiesta sull’iter di annullamento dei matrimoni innanzi ai Tribunali ecclesiastici; L’ultimo segreto di Mussolini (2015), quel patto sottobanco tra Badoglio e i tedeschi e i retroscena dell’operazione Quercia sulla liberazione di Mussolini, anche tradotto in inglese The Last secret of Mussolini, the undercounter pact between Badoglio and the Germans; Cefalonia. Io e la mia storia (2017), racconto autobiografico di un militare sullo sfondo degli avvenimenti bellici dell’eccidio di Cefalonia nel settembre 1943; Animali in guerra, vittime innocenti (2019), le uccisioni nelle due Guerre mondiali di cani, cavalli, muli, piccioni e di tante altre bestie; Alla ricerca dei dispersi in guerra (2020), dal fronte greco a El Alamein fino alla Russia: i familiari dei caduti raccontano le loro storie.

Le scomode verità nascoste nella II Guerra mondiale, Vincenzo Di Michele (pagg. 190, € 12) – Edizioni Vincenzo Di Michele




SCIOPERO A IL CENTRO

AL DIRETTORE RESPONSABILE DEL CENTRO, al presidente del Centro spa … a tutti i colleghi

Pescara, 27 febbraio 2024. Il Comitato di redazione del quotidiano il Centro, su mandato
dell’assemblea dei giornalisti, proclama una giornata di sciopero per martedì 27 febbraio per protestare contro il mancato rinnovo di due contratti a termine (di cui uno utilizzato in sostituzione di una figura a tempo indeterminato) scaduti alla fine di gennaio. Mancati rinnovi che hanno impoverito ulteriormente l’organico dei giornalisti del principale organo d’informazione abruzzese. Il tutto nel bel mezzo di una campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale che si concluderà con il voto del prossimo 10 marzo. Domani non troverete il giornale in edicola e oggi il sito non sarà aggiornato.

Nel momento di massimo sforzo per garantire un’informazione il più possibile plurale, corretta e completa si è scelto di ridimensionare ancora una volta una redazione già in sofferenza da anni, a causa dei continui tagli di redattori e collaboratori.

Ciò che sorprende è la mancanza di un segnale all’appello rivolto dal Cdr alla dirigenza aziendale che ha annunciato di voler affrontare i problemi soltanto alla fine di marzo. Troppo tardi per una redazione che, con grande professionalità, da anni, affronta sfide e incognite pur di non far mancare l’appuntamento in edicola e sul web con i lettori. 

Sono tante e tali le criticità e le problematiche, segnalate sempre in maniera costruttiva e con spirito di collaborazione, che urgono risposte in tempi brevi, indispensabili per far sì che il Centro resti il giornale media leader in Abruzzo.

I giornalisti da tempo fanno sfoggio di professionalità anche di fronte a disposizioni a dir poco discutibili che arrivano dalla direzione con cui si è ormai spezzato il rapporto di fiducia. Nel tempo il rapporto redazione-direttore si è logorato, la frattura è diventata insanabile e irrecuperabile a tal punto da compromettere irrimediabilmente anche i principi della compatibilità ambientale. Il documento di sfiducia al direttore è stato votato all’unanimità il primo febbraio scorso. 

IL CDR