L’ESTRADIZIONE DI ANAN YAESH

Pescara si mobilita contro

Pescara, 7 marzo 2024. L’Assemblea per la Palestina pescarese si mobilita per Anan Yaeesh, militante palestinese di 37 anni residente a L’Aquila. Anan è stato arrestato lo scorso 29 gennaio nel capoluogo abruzzese dopo la richiesta di estradizione presentata dalle autorità israeliane, nonostante avesse un regolare permesso di soggiorno con protezione speciale. Attualmente Anan è detenuto presso il carcere di Terni. Tramite l’affissione di uno striscione sul ponte del mare che recita “ANAN YAEESH LIBERO”, viene richiesto l’immediato rilascio di Anan e la cessazione della complicità con il genocidio in atto in Palestina da parte dell’entità coloniale israeliana. 

Approvare l’estradizione di Anan Yaeesh vuol dire esporlo ad un rischio di morte concreto ed estremamente probabile. In particolar modo a seguito della nuova legge in approvazione da ottobre in Israele che istituirebbe la pena di morte per “chiunque causi la morte di un cittadino israeliano spinto da motivi razzisti o di odio, e con lo scopo di danneggiare lo Stato di Israele e la rinascita del popolo ebraico nella sua patria”.

Le accuse contro di lui sono poco chiare e confuse: nel fascicolo, incompleto, si accusa l’uomo di aver finanziato la “brigata di autodifesa di Tulkarem” e il suo campo profughi, di circa 100 mila abitanti.

L’illegittimità dell’estradizione è chiara ed inequivocabile e si basa su due assunti.

Il primo riguarda la legittima attività politica di Yaeesh nel contesto della seconda Intifada: il diritto internazionale riconosce la legittimità della resistenza – anche armata – come strumento di liberazione da una forza occupante, condizione che vive dal 1967 il territorio della Cisgiordania, soggetto ad un’occupazione militare da parte delle forze sioniste. La situazione è riconosciuta anche dalla Corte internazionale di giustizia, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che hanno formalmente definito Israele come “potenza occupante”.

In secondo luogo, per la legge italiana l’estradizione non è concessa quando vi è ragione di ritenere che l’imputato verrà sottoposto ad atti che configurano/costituiscono la violazione dei diritti fondamentali della persona, condizione nota e sistemica delle carceri israeliane. Condizioni documentate  da infiniti report di organizzazioni non governative e dal Rapporto delle Nazioni Unite redatto dalla Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese.

La difesa legale di Yaeesh – composta da Flavio Rossi Albertini e da Stefania Calvanese – ha depositato un’istanza alla Corte d’appello de L’Aquila per chiedere la revoca della misura cautelare e la corte ha fissato una camera di consiglio il 12 marzo in cui si discuteranno le istanze presentate dai legali della difesa.

Si invita la popolazione a manifestare solidarietà, a mobilitarsi in sostegno di Anan e del popolo palestinese e in dissenso verso un sistema giuridico e governativo che sempre di più si sta rendendo complice di un genocidio. In particolare, durante le manifestazioni che si terranno in concomitanza con le discussioni presso la Corte d’appello a L’Aquila: la prima il 12 marzo.

Assemblea per la Palestina Pescara




DI CORSA, VERSO LA PARITÀ DI GENERE!

Appuntamento domani, giovedì 7 marzo, alle ore 15:00, in Camera di commercio, a Pescara, per parlare di disparità di genere

Pescara, 6 marzo 2024. La Camera di commercio Chieti Pescara sceglie la campionessa Ivana di Martino per affrontare il tema della disparità tra uomini e donne. E lo fa il 7 marzo, anziché l’8, con l’obiettivo di rompere un altro stereotipo. Le differenze salariali, l’accesso alle opportunità professionali e l’uguaglianza tra uomini e donne sono temi che vanno affrontati nel quotidiano e non in un giorno solo.

Ivana Di Martino ha una storia lunga alle spalle, fatta di violenza, forza del perdono, resilienza e capacità di risollevarsi e correre. Correre oltre ogni ostacolo ed oltre ogni limite.

Atleta ultramaratoneta, nel 2013 ha portato a termine l’evento 21 volte donna, correndo 21 km ogni giorno per 21 giorni. Nel 2014 ha corso Running for kids partendo con una maratona, percorrendo 462 km totali in 21 giorni. Il 2015 è stato l’anno di ReXist Run, 700 km in 8 giorni, con una corsa media di 90 km al giorno. Nel 2016, ha corso da Milano a Bruxelles in 13 giorni, percorrendo 909 km e, nel 2017, ha stabilito il nuovo record di corsa non-stop correndo i 341 km del giro del Monte Bianco in 83 ore. Laureata in psicologia sociale, da diversi anni si occupa di coaching sportivo e aziendale e, da giugno 2017, è conduttrice con Silvio Lorenzi del programma Personal Best per Radio 24.

Nelle province di Chieti e Pescara, il tasso di mancata partecipazione al lavoro femminile è notevolmente più alto rispetto a quello maschile, con il 25,9% contro l’11,5% a Chieti e il 27,5% contro l’11,1% a Pescara. Inoltre, tra i giovani, il divario di genere nell’occupazione è ancora più marcato, con un tasso di partecipazione al lavoro femminile che arriva solo al 19,1% rispetto al 37,9% dei maschi a Chieti, e al 21,6% rispetto al 32,6% dei maschi a Pescara.

Nonostante questi dati, entrambe le province mostrano un interessante aumento delle imprese femminili nel tessuto produttivo. A fine 2023, nella Camera di commercio di Chieti-Pescara erano registrate 20.923 imprese femminili, il che rappresenta il 56,6% delle imprese femminili abruzzesi e il 26% delle imprese totali delle due province. La provincia di Chieti si distingue come la prima regionale per numero di imprese femminili, seguita da Teramo, Pescara e L’Aquila.

L’Abruzzo presenta una probabilità di sopravvivenza delle imprese femminili superiore alla media nazionale, attestandosi all’80,7%. Nonostante ciò, a cinque anni dalla loro nascita, la probabilità di sopravvivenza delle imprese femminili scende al 72%, indicando una maggiore fragilità rispetto alle imprese non femminili, anche se migliore rispetto alla media nazionale.

Le imprese femminili tendono ad essere più piccole, concentrandosi principalmente nella classe 0-9 addetti, soprattutto nelle province di Chieti e L’Aquila, dove le microimprese rappresentano più del 97% del totale. A causa delle loro dimensioni più ridotte, le imprese femminili mostrano un livello di produttività medio inferiore rispetto alle imprese non femminili, con valori più bassi sia a livello provinciale, regionale che nazionale. Questi dati evidenziano la necessità di supportare e promuovere l’imprenditoria femminile nelle province di Chieti e Pescara, al fine di migliorarne la sopravvivenza e la produttività.

La provincia di Chieti si conferma come un punto di riferimento per l’imprenditoria femminile, posizionandosi al terzo posto in Italia per il tasso di femminilizzazione delle imprese, con il 28,2% nel 2023. Questo dato, seppur in leggero calo rispetto all’anno precedente, evidenzia una forte presenza di donne nel tessuto imprenditoriale della provincia. D’altra parte, Pescara perde posizioni, passando dal 34º al 43º posto con un tasso del 23,4%.

Le ditte individuali costituiscono la forma giuridica più comune per le imprese femminili, rappresentando il 73,5% delle imprese attive nelle province di Chieti e Pescara. Tuttavia, si osserva un aumento delle società di capitali, mentre le società di persone e altre forme giuridiche registrano una diminuzione.

Nelle province di Chieti e Pescara, l’incidenza delle imprese femminili giovanili, ossia guidate da donne under 35, è del 7,1%, inferiore sia alla media regionale (7,2%) sia a quella nazionale (7,9%). Questo suggerisce una presenza relativamente più bassa di imprenditrici giovani rispetto ad altre parti d’Italia. L’analisi dei settori economici rivela che le donne sono attive in una vasta gamma di settori, con una particolare concentrazione nel settore agricolo e nel commercio.

(Fonte dati: Istituto G. Tagliacarne. In allegato il rapporto completo)




AL CANIGLIA LA LUPA DI VERGA

Sabato 16 marzo  Donatella Finocchiaro porta in scena il penultimo appuntamento della stagione di prosa 2023/24

Sulmona, 6 marzo 2024. Donatella Finocchiaro dirige ed è la protagonista de La Lupa di Verga, la nuova coproduzione Teatro Stabile Catania e Teatro della Città – Catania Centro di produzione teatrale che andrà in scena sul palco del Teatro Maria Caniglia sabato 16 marzo alle ore 21.00; Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone quale settimo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 una lettura al femminile di una storia di cui è ancor necessario parlare, su cui è ancora necessario riflettere.

La chiamavano La Lupa: oggi come ieri, è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa; nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana.

In scena, al fianco della Finocchiaro, un cast di prim’ordine: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Cosimo Coltraro nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Luana Rondinelli in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e i costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, il disegno luci di Gaetano La Mela.

«È una Lupa tridimensionale in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gna Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale erano ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne» spiega Luana Rondinelli che firma il progetto drammaturgico, mentre Donatella Finocchiaro dichiara «La mia Lupa è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




DUE NUOVI APPUNTAMENTI DI GIOCACULTURA

Sabato 9 marzo “Prendiamoci cura di…” e domenica 17 marzo “Nati per leggere” in Biblioteca Civica “ Bindi”

Giulianova, 6 marzo 2024. Sono dedicati alla lettura i nuovi appuntamenti di GiocaCultura, la serie di laboratori ricreativi per bambini e ragazzi ideata e organizzata dal Polo Museale Civico e dalla Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” di Giulianova.

Si parte sabato 9 marzo con “Prendiamoci cura di…”, un laboratorio di teatro emozionale Kamishibai sulle note di “La Cura” di Franco Battiato. Dopo aver letto e ascoltato il kamishibai, i partecipanti costruiranno il butai, il tipico teatro a tema, ed esploreremo tutti insieme il concetto di “prendersi cura di” e la relazione col prossimo. La fascia di età è di 6-11 anni, la partecipazione è aperta anche alle famiglie. Costo singolo di 10 euro.

Si prosegue domenica 17, con un appuntamento dedicato alla lettura grazie alle volontarie di “Nati per Leggere Abruzzo”, il programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare. La partecipazione all’appuntamento è riservata ai bambini da 0 a 6 anni e alle loro famiglie, è gratuita e deve essere prenotata chiamando il numero 0858021290 o scrivendo a museicivici@comune.giulianova.te.it.

Si ricorda inoltre che la Pinacoteca civica Casa museo “Vincenzo Bindi” è aperta alle visite il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.




QUANTI ANNI HO?

Al F’Art il reading

L’Aquila, 6 marzo 2024. Sabato 9 marzo alle ore 18:00 presso il F’Art Spazio Arti Visive Contemporanee, in occasione della mostra inaugurata lo scorso 2 marzo Dentro i miei vuoti a cura di Margaret Sgarra, ci sarà il reading Quanti anni ho? dedicato all’universo femminile a cura di Katiuscia Tomei con l’attrice Rosa Fanale. Un viaggio a fasi alterne apparentemente sconnesso in bilico tra umori passeggeri e stati d’animo permanenti che si snoda attraverso personaggi di ogni età. Un reading che è un’altalena tra passato e presente fatto di storie e riflessioni, menti che brulicano di pensieri e fraintendimenti, occhi che vedono ciò che non c’è, bocche che parlano a chi non può ascoltare.

F’Art Spazio Arti Visive Contemporanee sostiene e diffonde la ricerca dell’arte in tutte le sue forme, con particolare riguardo verso le discipline dell’Arte visiva. Tramite la pratica, la promozione e la didattica dell’arte intendono partecipare con contributi di carattere culturale attivamente al dialogo per un terreno fertile di incontri e di idee. Organizza inoltre eventi culturali: manifestazioni, incontri, seminari, spettacoli, performance, reading, mostre e vernissage, concerti, proiezioni.




VENERDÌ 8 MARZO

Giornata internazionale della Donna

Giulianova, 6 marzo 2024. Nella sala consiliare del municipio, alle 17:30, la seconda edizione del Premio “Una Giuliese come esempio” organizzato dalla Commissione Pari Opportunità con il patrocinio del Comune

Per il secondo anno consecutivo, la Commissione comunale alle Pari Opportunità, con il patrocinio della Città di Giulianova, organizza il Premio “Una Giuliese come esempio”, riconoscimento assegnato a donne giuliesi che si sono distinte in attività professionali o ricoperto ruoli tradizionalmente rivestiti da uomini.

La cerimonia di premiazione, anche per il 2024, si terrà in sala consiliare alla presenza del Sindaco Jwan Costantini, del Vicesindaco e Assessore alle Pari Opportunità Lidia Albani, della Presidente della Cpo Marilena Andreani.




NEL POLVERONE MEDIATICO, MATTARELLA: DIFENDERE LA LIBERTÀ DI STAMPA

Politicainsieme.com, 6 marzo 2024. La politica, nella sostanziale indifferenza del Paese, è ancora una volta alle prese con la storia di un presunto dossieraggio. Non è una novità, anzi. La destra se ne sente colpita, anche se non sono solo suoi esponenti al centro di quella che sembra una ricerca di informazioni che li riguardano. C’è un po’ di tutto, in effetti: anche personaggi del mondo mediatico di oggi, uomini del calcio e di società calcistiche. Quindi, è necessario fare luce.

Il polverone mediato è alto. Tutti i famosi garantisti hanno già concluso tutto il processo. E, ovviamente, si ignorano volutamente le regole tese a far scattare verifiche da parte della Banca d’Italia che è tenuta a segnalare eventuali situazioni strane, così come il fatto che è del tutto normale lo svolgimento di approfondimenti da parte delle Forze dell’ordine che leggono i giornali e gli organi d’informazione.

È intervenuta persino Giorgia Meloni per parlare di gravissime violazioni, anche se per ora ci sono solamente dei fascicoli appena aperti dalla magistratura che ci dirà come stanno davvero le cose. Le opinioni sono molto dicordi. Quelli oggetto di interesse, e i loro amici di partito, si stracciano le vesti. I giornalisti coinvolti sostengono che è un clamore del tutto inutile perché loro sarebbero entrati in possesso solo di documentazione già disponibile negli atti ufficiali di inchieste giudiziarie in corso da tempo.

Il tutto è nato da un esposto presentato dal Ministro Crosetto che, in effetti, addirittura prima di cominciare a mettersi a capo della Difesa preannunciò da veggente l’arrivo dei dossier. La sua denuncia partì non appena venne sollevata la questione di un suo presunto conflitto d’interesse per essere lui stato mandato a fare il ministro senza soluzione di continuità con l’attività svolta proprio in campo di armamenti. Poi seguì una sua intervista al Corriere della sera e pure noi ci chiedemmo perché sembrava egli mettere le mani avanti con la magistratura.

Ci sono vari detti popolari che vengono a mente in questi giorni di accese polemiche tra politici, stampa e magistrati. Tra cui “male non fare, paura non avere” che risale a tempi antichissimi: San Paolo, Cicerone, Manzoni. Poi ce n’è uno cinese: “quando torni a casa batti tua moglie. tu non sai perché, ma lei sì”. E questo sembra quello reciprocamente adottato dai giornalisti contro i politici e da questi contro gli avversari  e i magistrati e i giornalisti.

Giorgia Meloni ha detto che non si tratta di parlare di libertà di stampa. Ma, in realtà, il sottotraccia di tanti interventi di queste ore, e comunque non sono mai mancati nel passato dello stesso tenore potrebbero far pensare che proprio a quello si punta.

E, allora, è stato un bene che Sergio Mattarella, incontrando dei giornalisti, si sia speso dicendo che la “libertà di stampa è fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia. Che vede nella nostra Costituzione una tutela netta, chiara, indiscutibile, a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti: la lealtà, l’indipendenza dell’informazione, la libertà di critica, nel rispetto della personalità altrui, il rispetto dei fatti”.

Ecco, la famosa verità di cui tutti parlano consiste per i giornalisti solo nel racconto dei fatti. Nel rispetto della legge, e nell’assunzione della responsabilità di cui ha parlato Sergio Mattarella, essi fanno bene a pubblicare tutto ciò di cui vengono in possesso. Chi non ha paura, perché male non ha fatto, gliene è grato perché niente e nessuno può preferire la censura alla conoscenza. Se violazioni ci sono state, saranno valutate. Ma questo vale per i politici che, di solito, godono per i dossier in circolazione quando riguardano gli altri e strillano per quelli che li chiama in causa. Mentre si fa di tutto per non entrare nel merito di eventuali rivelazioni imbarazzanti…




NON ABBIAMO NULLA DA FESTEGGIARE

Fp Cgil: polizia penitenziaria, dirigenza e funzioni centrali non parteciperanno all’anniversario dei 207 anni del corpo di polizia penitenziaria

Roma, 6 Marzo 2024.  La Fp Cgil annuncia ufficialmente che non prenderà parte alle celebrazioni previste per l’anniversario dei 207 anni del Corpo di Polizia Penitenziaria sia a livello nazionale, sia nelle cerimonie regionali. La Fp Cgil, Polizia Penitenziaria, Dirigenza e Funzioni Centrali, esprime con fermezza la posizione dell’organizzazione sindacale: “Non abbiamo nulla da festeggiare. Punto”.

Questa decisione viene presa in un contesto di crescente preoccupazione per le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale. Solo nel corso dell’ultimo anno, gli uomini e le donne che servono con dedizione la Polizia Penitenziaria hanno subito oltre 10.000 aggressioni, una cifra allarmante che mette in luce le sfide e i pericoli quotidiani affrontati da questi servitori dello Stato.

I coordinatori Manna, Ciavarella e Mascagni sottolineano il tragico evento di un collega in servizio nel penitenziario di Ariano Irpino che, due giorni fa, ha commesso l’estremo gesto di togliersi la vita. Sebbene le cause esatte siano ancora in fase di indagine, è presumibile che alla base del gesto via sia una forte percentuale di stress correlato al lavoro su individui già sottoposti a una pressione estrema.

“In rispetto dei sacrifici delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, Dirigenza Penitenziaria e Funzioni Centrali che ogni giorno si impegnano per garantire la sicurezza dei cittadini, scegliamo di non partecipare alla Festa del Corpo che si terrà a Roma in piazza del Popolo in data 11 marzo c.a.”.

Questa assenza è un gesto di dissenso contro le politiche attuali del sistema penitenziario, che mettono a rischio la salute e la sicurezza di tutti i Lavoratori e le Lavoratrici dell’Amministrazione Penitenziaria”.

Il messaggio è chiaro: è tempo che le promesse si traducano in azioni concrete. Finora, le risposte dell’amministrazione si sono limitate a proclami senza seguito, senza affrontare realmente le problematiche del sistema penitenziario.

Concludono in rappresentanti della Fp Cgil: “Non è sufficiente indossare la divisa della Polizia Penitenziaria per raccogliere voti. È il momento che il Ministro Nordio con competenza sul sistema penitenziario e tutto il suo staff inizino a lavorare concretamente per il benessere di chi quotidianamente si sacrifica in nome della sicurezza pubblica. Abbiamo bisogno di azioni, non di parole”.

La Fp Cgil resta fermamente impegnata a rappresentare e difendere gli interessi e la sicurezza del suo personale, continuando a sollecitare l’attenzione e l’impegno delle istituzioni a tutti i livelli.




DENATURALIZZAZIONE DEL SALINE

Un esposto. Esito ed istanze

Pescara, 6 Marzo 2024. (L’esposto di segnalazione ambientale) Avevamo segnalato,in data 23-02-2024,  agli organi di vigilanza (Carabinieri Forestali, Comuni, Provincia, Regione Abruzzo) un esteso intervento di denaturalizzione, con escavatori e camion, nell’area golenale della Foce del Fiume Saline a Montesilvano e Città Sant’Angelo (PE). Ci hanno risposto dopo una settimana i CC Forestali di Pescara sulle indagini in corso, l’impresa esecutrice dei lavori che si trattava “solo di manutenzione e decespugliamento”, ed il commissario straordinario per il rischio idraulico in Abruzzo ing. Vittorio Di Biase, funzionario della Regione Abruzzo sul progetto in corso. Li ringraziamo per la risposta alla nostra segnalazione.

(Il progetto di difesa idraulica da 11 milioni di euro) Siamo venuti a conoscenza del progetto, in corso di realizzazione, da 11 milioni di euro, per la protezione dal rischio idraulico del tratto finale del fiume Saline (Lotto 1), con la realizzazione di argini di contenimento, alcuni tratti con muri di cemento sul lato urbanizzato e scarpate in terreno sul lato fluviale, altri con terrapieni su ambo i lati. Inoltre, il progetto prevede una vasca di laminazione per il controllo della piena del fiume in comune di Montesilvano, poco a monte del complesso Ibisco, forse troppo vicina ai depositi di discariche contaminate da diossina del SIR Saline. Il progetto, in data 6-10-2022, ha ottenuto il giudizio di esclusione dalla procedura di VIA dal comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale, formato da dirigenti regionali dei settori ambiente, territorio, e infrastrutture. Tra le ragioni dell’esclusione, l’indifferibilità e urgenza dell’intervento, visto il rischio per il territorio, visti anche gli esiti drammatici recenti dei cambiamenti climatici in altre regioni adriatiche.

(Osservazioni) Concordiamo sull’importanza strategica della difesa dal rischio idraulico del progetto in corso d’opera, tuttavia, alla luce dei documenti visionati e dello stato dei luoghi facciamo presente le seguenti osservazioni, riguardo:

– La partecipazione, pubblicazione e pubblicità degli atti

– L’inaccettabilità della denaturalizzazione dell’area golenale del fiume

– Prospettiva di un parco metropolitano regionale Foce del Saline Piomba

– Caratteristiche degli argini con percorsi ciclopedonali per la valorizzazione del fiume

– Dubbi sulla vasca di laminazione troppo vicina al sito di discariche tossiche SIR.

La trasparenza e partecipazione di cittadini e stakeholder è un requisito indispensabile dell’azione pubblica, confermato in tutte le direttive europee relative,  sia per migliorare il senso di identità dei cittadini con l’azione pubblica e di governance del territorio, sia per migliorare l’efficienza della spesa pubblica e l’efficacia del progetto. La pubblicazione sul sito degli enti competenti non garantisce da sola la pubblicità in loco e le partecipazioni dei cittadini nella fase di formazione del progetto. Occorre una pubblicità in loco, su stampa locale e online, per sapere dell’esistenza degli atti pubblicati sul sito dell’ente. Essa va pensata, non  solo finalizzata alla impegnativa procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale),  ma anche per la possibilità di segnalare problemi e di esprimere istanze da chi sul territorio vive e opera, e magari correggere errori progettuali per conoscenza approssimata del territorio, ed integrare le competenze. La nostra proposta. Forse occorrerà migliorare la normativa, anche regionale, sulla pubblicazione e la pubblicità delle opere pubbliche finanziate, introducendo più snelle, diffuse ed efficaci procedure di pubblicazione ascolto e partecipazione.

(Inaccettabile distruzione della vegetazione golenale) Non sono stati rilevati cartelli di cantiere in prossimità dei lavori di denatualizzazione delle aree golenali del fiume Saline. Lavori di tale estensione, tuttavia, modificano la morfologia di un’area naturale, anche se non classificata come riserva, ma importante per l’avifauna ed il paesaggio. Tali lavori non possono essere classificati solo come opere di manutenzione idraulica. Nè è ragionevole pensare ad un disboscamento così esteso per “creare le condizioni di visibilità ed accesso … per un rilievo di maggior dettaglio delle aree di intervento”. In sostanza, ci pare sproporzionata l’entità dei lavori segnalati di disboscamento per realizzare un rilievo aerofotogrammetrico con droni dell’area. Si consideri infine che, benchè non ancora tradotta in atti formali, esiste una pervasiva richiesta di creare un parco metropolitano Foce del Saline-Piomba, quale risorsa e margine metropolitano della città di Nuova Pescara 2027, per cui l’area non va compromessa con interventi estesi di denaturalizzazione.

(la gestione dei rifiuti vegetali). Ci segnalano, inoltre, rischi potenziali per la gestione dei rifiuti vegetali prodotti con l’azione di disboscamento attuale, lasciati in loco dopo triturazione meccanica. Come espressamente previsto dalle norme (Art. 183, comma1 lett. b-ter, n. 5 TUA) gli sfalci e le potature prodotti nell’ambito di un’attività di manutenzione del verde pubblico sono rifiuti urbani; pertanto, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti (la flora perifluviale sfalciata) è punito sempre come reato contravvenzionale. Ma, se si tratta di titolari di imprese o responsabili di enti (come nel caso di specie) l’illecito e le sanzioni sarebbero ben più gravi.  L’abbandono dei rifiuti vegetali è caratterizzato come “abbandono o deposito non autorizzati ed occasionali di rifiuti”, con la sua natura di reato di pericolo. Nel caso di specie il pericolo reale consiste nel fatto che il sito è classificato SIR per la contaminazione da diossine; pertanto, le piante (fitodepurazione e fitoassorbimento) verrebbero incluse nella categoria dei “rifiuti pericolosi”. A ciò si aggiunga che l’abbandono di cospicue masse vegetali, triturate in loco, costituisce una rilevante accumulo di materiale biologico ricco di azoto fosforo e potassio, con il rischio di eutrofizzazione delle acque marine, ove verranno riversate dal fiume. La richiesta è di interrompere la fase di disboscamento massivo dell’area verde golenale del fiume, che non costituisce rischio idraulico, ma difesa, filtraggio e rallentamento delle acque, ed è una risorsa naturalistica preziosa, anche di valenza turistica per l’area. Si utilizzino altre tecniche per un rilievo affidabile delle aree di progetto.

(Argini con piste ciclabili) Il progetto prevede la realizzazione di argini di sagoma trapezoide, con alla sommità una base minore di 3m per ospitare una pista ciclabile o un percorso per veicoli di servizio. Ma che pista ciclabile pensiamo di realizzare sulla sommità dell’argine con una larghezza di 3 m lorda ? Senza spazio per transenne e franco laterale minimo di 0.50 m ? Senza lo spazio per un percorso pedonale minimo, adiacente al minimo di 2,50 m di una pista ciclabile? Senza un albero, o del verde di tenuta del terreno,  ombreggiamento di pedoni e ciclisti e trattamento paesaggistico dell’argine ?  Un argine non è solo un dispositivo idraulico. È anche un infrastruttura del territorio che può diventare risorsa per la valorizzazione turistica ambientale del fiume.  Ulteriore richiesta, dunque, è di ampliare la dimensione sommitale prevista per i rilevati arginali, portandola da 3 a 5 m, per poter realmente ospitare la sistemazione di percorsi ciclopedonali, alberati e illuminati, come infrastrutture di valorizzazione turistica ambientale del territorio integrata con la rete ciclopedonale costiera Bike-to-Coast , asset strategico del futuro turistico e ambientale della Regione Abruzzo. Si ricorda che nell’area di progetto è presente un’offerta turistica alberghiera di circa 4.000 posti letto. Inoltre, in quell’area è in via di completamento la rete ciclopedonale regionale Bike-to-Coast, che passa proprio sul nuovo ponte sul Saline, Filomena Delli Castelli. L’investimento per motivi idraulici può essere integrato con altre finalità complementari di valorizzazione economica, ambientale, infrastrutturale del territorio.

(la vasca di laminazione). Siamo preoccupati infine per la localizzazione e caratteristiche della vasca di laminazione, in progetto, da realizzare nel Lotto 2 di intervento. Essa è localizzata in comune di Montesilvano, a monte dell’attraversamento A14 del fiume, in prossimità delle aree a deposito dei rifiuti inquinati da diossine presenti in comune di Montesilvano, poche decine di metri a valle del bacino di laminazione. L’opera pare essere inserito nel Lotto 2 di intervento. A causa della classificazione SIN del fiume Saline e del pericolo del dilavamento dei terreni dell’adiacente discarica inquinata. Questa parte del progetto vada sottoposta ad una più accurata valutazione ambientale, con la possibile rilocalizzazione più a monte, in zona Congiunti, nell’area di confluenza dei fiumi Tavo e Fino.

Giuseppe Di Giampietro

Arch, phd presidente comitato Saline.Marina.PP1 di Montesilvano




LA RIAPERTURA DELL’OSPEDALE

Il Partito Democratico contrario

Ortona, 6 marzo 2024. I vertici regionali e cittadini del Partito Democratico, nel corso di un incontro elettorale tenutosi a Ortona, nella Sala Eden, hanno ribadito la loro contrarietà alla realizzazione dell’ospedale di base in contrada S. Liberata, come invece previsto dalla nuova rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale lo scorso 12 dicembre. Grandi assenti all’incontro il candidato presidente del centrosinistra Luciano D’Amico e, soprattutto, l’ex assessore alla sanità Pd Silvio Paolucci, artefice, insieme all’ex consigliere regionale dello stesso partito, Camillo d’Alessandro (oggi segretario regionale di Italia Viva) dello sciagurato ridimensionamento dell’ospedale di Ortona.

“È incredibile come il Partito Democratico non riesca a trovare il coraggio di ammettere i propri errori per i gravi disagi provocati in passato ai cittadini del comprensorio ortonese con l’impoverimento dell’ospedale di Ortona e la drastica riduzione dei servizi sanitari alla comunità”, sottolineano Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale, e Franco Vanni, consigliere comunale e candidato alla Regione nella lista di Fratelli d’Italia.

“Negli ultimi anni di piena operatività – continuano Di Nardo e Vanni – l’ospedale di Ortona ha assicurato ogni anno l’erogazione di circa 700.000 prestazioni, di cui 500.000 da parte del solo laboratorio analisi. Con la graduale chiusura di alcuni reparti avvenuta negli anni 2015-2016, le prestazioni sono state praticamente azzerate. Basti pensare che oggi, soprattutto grazie alla senologia e ad altre strutture di eccellenza, all’interno dell’ex ospedale “G. Bernabeo”, trasformato dal centrosinistra in stabilimento di Chieti, sono erogate mediamente appena 3.000 prestazioni ogni anno, ridotte anche a causa della pandemia. Come si vede, purtroppo, i numeri non mentono mai.”

“Noi continuiamo a lavorare – concludono Di Nardo e Vanni – per assicurare al più presto la riapertura totale dell’ospedale “G. Bernabeo”, tornato ad essere ospedale di base grazie alla nuova rete ospedaliera approvata dalla Regione Abruzzo guidata dal presidente Marco Marsilio.”




FIABOSCO ACADEMY

Il viaggio continua; ragazzi a lavoro per nuove opere

Lettomanoppello, 6 marzo 2024. La pietra bianca della Maiella donata ai ragazzi dalla miniera di Addario Camillo Group di Lettomanoppello comincia a prendere forma: per questa edizione 2024 sono coinvolti nel progetto Fiabosco Academy  i ragazzi del  Liceo Artistico G.B. Vico di Chieti con i referenti Prof. Francesco D’Incecco, Vincenzo Marinelli e Giorgio Falcone, e del Pàntini Pudente di Vasto con il referente Prof. Giuseppe Colangelo.

Si lavora, dunque, in ambiente scolastico fino alla fine dell’anno accademico alle opere che arricchiranno il già importante percorso del Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche, nato nel 2021 nel comune di Sant’Eufemia grazie all’impegno del sindaco Francesco Crivelli, al Direttore artistico Peppe Millanta che nel lavorare in sinergia con lo stesso Comune di Sant’Eufemia e con il Parco Nazionale della Maiella sono riusciti a creare dal nulla una delle attrazioni turistiche più ricercate d’Abruzzo.

Cosa ha spinto Addario Group a credere in questo progetto sin dall’inizio? La risposta da parte dell’azienda: “Abbiamo appoggiato il Fiabosco Academy per collaborare ad abbattere le barriere che ci sono tra il mondo della scuola ed il mondo dell’occupazione. Grazie al lavoro di analisi, di osservazione e di approfondimento che si trovano a fare i ragazzi con questo progetto, si dà loro l’occasione di conoscere, valorizzare e rispettare un prodotto locale che ha fatto la storia della nostra comunità e della nostra regione e su cui si può ancora investire creando una rete di collaborazione tra professionisti del settore e giovani che per passione, o per curiosità capiscono l’importanza di preservare radici e tradizioni e farne un vero e proprio lavoro a partire dall’ambiente scolastico che ha permesso loro di conoscere il mondo della pietra della Maiella e la storia delle miniere d’Abruzzo”.

È il Prof. Colangelo a dare qualche anticipazione sul lavoro dei ragazzi che “stanno lavorando su un trono, una seduta che potrà essere anche punto di riposo o sosta per coloro che decideranno di affrontare il percorso nel Parco; ora abbiamo questa grande pietra da lavorare ed i risultati si vedranno in corso d’opera”.

I ragazzi del Liceo Artistico di Chieti invece hanno scelto come tema “la maschera”.

“In questo progetto – spiega il Prof. Marinelli – abbiamo cercato di mettere in evidenza il rapporto tra uomo e natura attraverso questi ‘vasi’ a forma di testa umana. Maschere intese come presenze all’interno del bosco, uno sguardo che sale dal basso, una connessione e un rispetto costante e reciproco tra uomo e natura. Per l’ispirazione delle maschere non ci si è agganciati ad un tema vero e proprio, ma ogni singola figura nasce dalla forma della pietra, ancora una volta è la natura che suggerisce la progettualità. La scultura in questo caso è vista solo come modellazione raffinata di un elemento già presente nel masso stesso. Ci saranno delle figure umane dormienti sul manto erboso… e tante altre sorprese”.

Dunque, anche per quest’anno si è accesa la fantasia degli studenti che nel lavorare, ed imparare il mestiere dello scalpellino, continuano a mantenere viva la tradizione abruzzese all’interno delle scuole. Il progetto presenta il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzo,  della Provincia di Pescara, della Provincia di Chieti.




GLI SCRITTORI ITALIANI AL FESTIVAL DELLA LETTERATURA

di Arturo Varè

Vienna, 6 marzo 2024. La terza edizione del Festival della letteratura italiana “La Fonte” al Teatro Odeon di Vienna, dall’1 al 3 marzo, ha visto la partecipazione di numerosi noti scrittori italiani che hanno parlato dei temi dei loro libri. Alessandro Barbero, Gianrico Carofiglio, Serena Dandini, Domenico Dara, Manuele Fior, Fabio Genovesi, Dacia Maraini, Stefano Mancuso, Benedetta Tobagi sono solo alcuni dei nomi che hanno affollato l’intensa tre giorni viennese. Una risposta di pubblico estremamente positiva che ha confermato la validità della formula adottata dagli organizzatori: l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, l’Associazione culturale Librai in Corso e l’Associazione Libellula di Vienna.

Gli autori e le autrici che hanno partecipato hanno raccontato la letteratura italiana contemporanea attraverso i diversi generi letterari e linguaggi affrontati nei loro libri, pubblicati anche in tedesco: dal saggio al romanzo, dal graphic novel al giallo fino ai mondi fantastici dei libri per bambini. Lo svolgimento di tutti gli incontri in lingua italiana e tedesca ha permesso un attivo coinvolgimento dei partecipanti che hanno potuto così conversare e confrontarsi con gli autori.

L’ambasciatore d’Italia a Vienna, Giovanni Pugliese, ha inaugurato il festival e la Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Vienna, l’ambasciatrice Debora Lepre, ha introdotto i lavori della giornata di domenica. Nell’ambito del festival è stata anche allestita una mostra di pannelli dal titolo “La penna del diplomatico” ideata e realizzata dall’ambasciatore Stefano Baldi, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’OSCE a Vienna.

La mostra, composta da pannelli tematici relativi a circa 400 copertine di libri, ha costituito l’occasione per conoscere una nicchia della produzione libraria italiana e scoprire un lato meno noto dei diplomatici, rappresentato dalle loro pubblicazioni. Storia, biografie, memorie e ricordi, politica internazionale, diplomazia, narrativa, poesia e teatro, italiani all’estero, pubblicazioni in altre lingue e monografie sulle ambasciate italiane sono le aree tematiche dei libri illustrati nei pannelli, ciascuno accompagnato da una breve descrizione. Inoltre, un pannello appositamente realizzato per l’occasione è stato dedicato ai libri pubblicati da diplomatici scrittori austriaci.

La mostra rientra nel quadro di un vasto progetto di ricerca “La penna del diplomatico” inaugurato nel 2006 con la pubblicazione dell’omonimo libro da parte di Stefano Baldi e Pasquale Baldocci. Ad oggi, la ricerca ha portato all’individuazione e catalogazione di oltre 1.400 titoli pubblicati da oltre 340 autori diplomatici dal secondo dopoguerra, mettendone in luce non solo la considerevole produzione libraria e la loro attività pubblicistica, ma anche gli interessi ampi e diversificati che contraddistinguono chi svolge questa professione. Gli organizzatori, molto soddisfatti per il successo riscosso dall’edizione di quest’anno, hanno annunciato che la quarta edizione del Festival si terrà nel marzo 2025.




COSE DI OGNI GIORNO di David Norisco

Teatro Comunale “C. De Nardis”, Orsogna: Venerdì 9 marzo ore 21.00 Denny Mendez e Francesco Branchetti

Orsogna, 6 marzo 2024.  Denny Mendez e Francesco Branchetti sono i protagonisti della divertente e attualissima commedia “Cose di ogni giorno” che calcherà il palcoscenico del Teatro De Nardis di Orsogna, venerdì 9 marzo alle ore 21:00. In scena accanto ai due protagonisti, Isabella Giannone e José De La Paz, la regia è firmata da Francesco Branchetti, le musiche sono di Pino Cangialosi, le scene di Andrea Franculli, i costumi di Clara Surro.

In una bella casa con domestica a tempo pieno, vive una famiglia ben organizzata, sorretta da due genitori giovani, attenti e amorosi, hanno una figlia sposata e un figlio laureato. In questo organizzato mondo borghese qualcosa si inceppa, niente di eccezionale, ma come tutte le situazioni diverse fa saltare l’equilibrio quotidiano. Naturalmente sarà la madre, che è l’elemento affettivamente più fragile, a gestire con spirito aperto la paventata separazione della figlia e l’inattesa confessione del figlio. Il Padre, commercialista di successo, vive le situazioni con la foga canina di chi sente tremare la terra sotto i piedi della propria famiglia. In tutto questo un’affettuosa cameriera dagli amori sempre sbagliati, assiste combinando altri guai.

Lo scorrere della vita familiare non distrugge, ma trasforma i rapporti ben organizzati in rapporti più scoperti dove ognuno ritrova la sua dimensione vera ricomponendo così il nucleo sorretto dall’affetto di sempre. Se ci fosse una morale direi che niente è come noi la vediamo e vogliamo, ogni persona o situazione ha delle diversità che l’affetto e l’amore costruttivo possono benissimo ricomporre.




CHI DICE DONNA

Un progetto fotografico, un percorso di donne. Vernissage della mostra fotografica collettiva Sabato 9 marzo 2024, ore 17:30 Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 6 marzo 2024. In occasione della settimana che celebra la Giornata internazionale dei diritti della donna la Fondazione Pescarabruzzo è lieta di invitare al vernissage della mostra fotografica collettiva CHI DICE DONNA. Un progetto fotografico, un percorso di donne, che si terrà sabato 9 marzo, alle ore 17:30 presso la Maison des Arts. L’esposizione, promossa e realizzata dall’Associazione culturale Chi dice donna e dalla Fondazione Pescarabruzzo, giunta quest’anno alla sua quarta edizione, racconta la donna attraverso lo sguardo di 10 fotografe amatoriali, ciascuna delle quali ha impresso sulla pellicola storie di donne in Rinascita: rinascita come sinonimo di forza, di cambiamento, di energia, di determinazione della figura femminile, ma anche come simbolo di ripresa dopo questo lungo periodo di fermo dovuto alla crisi pandemica.  L’esposizione proseguirà fino al 24 marzo.

La mostra itinerante ha avuto uno stop nel 2020, quando alla vigilia dell’inaugurazione, era stata sospesa per le restrizioni dovute al Covid-19. A distanza di qualche anno, le due organizzatrici della mostra, Annalisa De Blasis e Manuela Di Guglielmo, hanno deciso di riprendere quello che era diventato un appuntamento fisso con l’intento di raccontare la donna attraverso le immagini. E continuano a farlo con la loro Associazione, che porta lo stesso nome, e con l’aiuto di alcune amiche fotografe amatoriali, ciascuna delle quali racconterà, storie di donne.

«L’idea dell’Associazione è quella di riuscire a trasformare questo appuntamento in una sorta di Festival, che possa arricchirsi ogni anno di nuovi contributi con il solo scopo di celebrare la donna attraverso le immagini e le parole», dichiara Annalisa De Blasis, Presidente dell’Associazione Chi dice donna.

Le fotografe che hanno preso parte alla mostra sono: Tiziana Aridità, Marina Chichi, Annalisa De Blasis, Eugenia Di Giannantonio, Manuela Di Guglielmo, Michela Di Paolo, Regina Nardini, Antonina Orlando, Stefania Proietto, Sara Zaino.

L’allestimento realizzato alla Maison des Arts, composto da 52 fotografie, offre un’importante occasione per comprendere e testimoniare la progressiva consapevolezza personale e sociale delle donne, nonché l’autodeterminazione raggiunta fino ad oggi.

«Bellezza, Forza, Lavoro e Famiglia», evidenzia Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, «sono questi i temi esposti nella mostra fotografica, che testimonia quanto il desiderio di rinascita di ogni donna passi attraverso gesti quotidiani, tanto forti quanto semplici, come quelli che possiamo ammirare negli scatti di CHI DICE DONNA».




ART BIKE & RUN + WINE

Tre giorni festa, all’insegna dello sport, dell’arte, dell’enogastronomia e del divertimento. Appuntamento dal 17 al 19 maggio

Fossacesia, 6 marzo 2024.Tanti ingredienti, a comporre una proposta con un obiettivo comune. Quello di promuovere il territorio, farne conoscere le eccellenze, consolidare sempre più la Costa dei Trabocchi e le zone intorno come destinazione turistica che unisce il mare e le colline, fino allo sguardo verso le montagne. Con proposte per tutti e per tutti i gusti.

Ecco allora l’edizione 2024 di Art Bike & Run + Wine, presentata questa mattina in conferenza stampa nella Sala Camplone della Camera di commercio di Chieti-Pescara, alla presenza dei protagonisti e degli attori di questa grande festa.

Il divertimento, dunque, tra sport, arte, enogastronomia. Fra gli appuntamenti annunciati nel corso della conferenza stampa, la ciclopedalata enogastronomica, un modo originale e insolito per vivere la Via Verde della Costa dei Trabocchi in sella a una bicicletta accompagnati da sapori e profumi dei prodotti tipici del territorio.

Per non dire della Sunset Run, una corsa podistica non agonistica aperta a tutti, divertente, inclusiva, nell’attimo più romantico della giornata, il tramonto appunto. “Sarà un momento per tutti, per chi vuole correre o anche camminare, in gruppo con gli amici, in famiglia con i passeggini, accompagnati dalla musica e dai checkpoint con i conduttori di Radio Delta 1 – spiegano gli organizzatori -. L’invito è davvero a gustare questo momento, a portare a casa un ricordo unico, di emozioni nonché con un selfie, sostando negli spazi con la struttura che incornicia il paesaggio. Invitiamo anche a partecipare vestiti in modo stravagante, come detto non è una gara agonistica, diamo libero spazio alla creatività di ognuno”. 

Art Bike & Run + Wine è un grande villaggio, per giornate all’insegna della vita all’aria aperta e del divertimento. Con tante proposte fra le quali scegliere, ideali per famiglie, amici, gruppi, per tre giorni di arte, natura, scoperta del territorio. Fra attività sportive – per le quali le iscrizioni partono fra una settimana – degustazioni delle eccellenze enogastronomiche abruzzesi.

Fra i momenti annunciati per l’edizione 2024 anche l’inaugurazione dei percorsi delle nuove vie della Linea Gustav. Circa 200 chilometri – da fare in bicicletta – per un tragitto che partendo dal cimitero militare britannico di Torino di Sangro e dal cimitero militare canadese di Ortona attraverserà i territori del Sangro e sarà completato con la realizzazione del primo tratto del Cammino della Via Gustav. Un’iniziativa congiunta di Gal Costa dei Trabocchi, Gal Maiella Verde e Parco Nazionale della Maiella.

Art Bike & Run + Wine è un evento internazionale promosso da Legambiente Abruzzo in collaborazione con la Camera di Commercio Chieti Pescara, Gal Costa dei Trabocchi. Partner istituzionali della manifestazione sono Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Comune di Fossacesia. Ideatrice del format e organizzatrice dell’evento è l’agenzia Carsa di Pescara.

Lido Legnini, vicepresidente Camera di Commercio Chieti-Pescara

“In questi anni come Camera abbiamo operato facendo da raccordo con gli attori locali, con la Provincia di Chieti, la Regione Abruzzo, pensiamo aver svolto il nostro ruolo pienamente, rispetto a quella che oggi è la Costa dei Trabocchi. Stiamo lavorando adesso ad un marchio di qualità che caratterizzi sempre più questa destinazione come un unicum, come operatori dell’accoglienza e non solo della promozione”  

Silvia Tauro, Legambiente Abruzzo

“E’ una manifestazione sempre più pensata per dare voce e valorizzare le tante identità della Costa dei Trabocchi, all’insegna di un modello di turismo sostenibile e inclusivo, sostenuto dalla progettazione partecipata di tutta la comunità. Oggi la Via Verde è occasione di promozione non solo della costa ma anche dell’entroterra, perseguiamo l’idea di mettere insieme natura, storia, sport, cultura e tradizione, per un unico grande attrattore per un’esperienza unica per turisti e comunità. Guardiamo a un turismo integrato con il territorio che sia un valore per la comunità di riferimento. Quest’anno fra le varie novità, ci apriamo alle scuole, avremo anche una giornata di cittadinanza attiva con la pulizia della spiaggia. Inoltre, entreremo direttamente nelle scuole: un ulteriore tassello per dare una risposta alla transizione ecologica che stiamo affrontando”.  

Francesco Menna, presidente della provincia di Chieti

“Come Provincia abbiamo sposato in pieno questo progetto per promuovere il territorio e la Via Verde, all’insegna di sport, arte, enogastronomia. In più, stiamo lavorando ad un marchio per la Via Verde. Oramai è chiaro che per raccogliere le sfide del mondo globale bisogna promuovere le identità del territorio. Il nostro sogno ora è che dopo la tornata elettorale ci sia un dato concreto sul completamento della Via Verde in riferimento ai tratti mancanti. Sulla gestione, ribadiamo sempre il nostro no alla privatizzazione della Via Verde, sì ai progetti di collaborazione per la promozione territoriale. auspico anche questo sia l’anno dell’acquisto delle vecchie stazioni per relativa riconversione, con bando pubblico”.

Roberto Di Vincenzo presidente Carsa e presidente Gal Costa dei Trabocchi

“Saranno giornate di riflessione strategica e di godibilità del territorio. Questo è un anno molto importante, grazie all’inaugurazione dei primi 200 chilometri di percorsi cicloturistici lungo la Linea Gustav. Un tragitto che partendo dal cimitero militare britannico di Torino di Sangro e dal cimitero militare canadese di Ortona attraverserà appunto i territori del Sangro. Abbiamo scelto una data simbolica, quella del 18 maggio, giorno in cui ricorre l’ottantesimo della caduta della Linea Gustav: con la ciclopedalata della pace celebreremo questa data, trasformando le vie dello scontro bellico in vie di pace. Grazie alla sinergia fra Gal Costa dei Trabocchi, Gal Maiella Verde e Parco Nazionale della Maiella, il progetto Le Vie della Linea Gustav si estenderà, nel corso degli anni, nei territori del Lazio, fino a raggiungere Anzio. Crediamo che questo nuovo progetto possa dare ulteriore stimolo allo sviluppo dell’accoglienza nei territori di riferimento. Abbiamo coinvolto anche il liceo Artistico di Pescara e l’accademia di Belle arti dell’Aquila che realizzerà un corto che sarà la base per la promozione nei prossimi anni”.

Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia   

“Per la seconda volta il Comune di Fossacesia accoglie questa tre giorni per accogliere chi vuole fare sport, trascorrere giornate sulla costa, scoprire la nostra cucina. Ospitalità piena per tutte le attività che collaboreranno a questa iniziativa. Il turismo è sempre più pilastro importante di questa economia, grazie al successo della Via Verde”.




AIOST IN ABRUZZO

Presentazione Primo Corso

Ortona, 6 Marzo 2024.  Sala Eden del Comune di Ortona , è stato presentato con grande entusiasmo il Primo Corso dell’Associazione Italiana Ostricari (AIOST) del 2024 in Abruzzo. la prima associazione in Italia dedicata alla formazione di una nuova figura professionale nella ristorazione: l’Ostricaro.

Alessio Cutino Vicepresidente Aiost e Pasqualino Massa direttore del corso di Ortona hanno  presentato l’iniziativa insieme al Sindaco di Ortona Leo Castiglione , al Presidente del Consiglio Federica Paolucci , al Dr. Giuseppe Torzi Direttore del dipartimento di prevenzione ASL Lanciano-Vasto-Chieti che partecipa al corso con i veterinari esperti di sicurezza alimentare settore della filiera dei molluschi bivalvi e con esperti del settore prodotti della pesca Dr. William Di Nardo e Dr. Vincenzo Olivieri .

Far parte di AIOST rappresenta un’immersione nel fascinante mondo delle ostriche e dei frutti di mare, offrendo l’opportunità di partecipare a corsi, eventi e congressi legati all’Ostricoltura. Diventare Ostricaro si configura come un’importante chance per professionisti della ristorazione e appassionati, permettendo loro di approfondire le tematiche di un mercato ancora poco conosciuto, e di accedere al mondo del lavoro con un approccio culturale, igienico-sanitario e tecnico di alto livello.

I corsi, coordinati da professionisti di ogni settore di riferimento, mirano a formare la figura dell’Ostricaro. Quest’ultimo non solo diventa portavoce della cultura del mare ma assume anche un ruolo rilevante in ambito professionale.

Durante la presentazione, sono stati trattati i temi chiave: “Chi è un ostricaro?” e “Quali sono le sue principali competenze?”. Un approfondimento di base sul mondo delle ostriche ha arricchito la discussione, evidenziando l’importanza di questa figura nel contesto gastronomico a cura dello Chef 1 Stella Michelin Nicola Fossaceca del Ristorante Al Metro’.

I corsi – che si terranno ad Ortona , Pozzuoli e Battipaglia – sono suddivisi in 10 lezioni. Due ore divise da parte teorica e parte pratica di degustazione. Si parte dalla storia dell’ostricoltura, le tecniche di apertura, passando per l’anatomia e la fisiologia dei molluschi bivalvi, analizzando tutti gli aspetti igienico sanitari. Tecniche di degustazione, di allevamento. Un corso a tutto tondo volto a formare una figura importante che sarà il punto di riferimento nella ristorazione di mare di qualità.

Alessio Cutino




MARGINI DI NICOLÒ FALSETTI

In programma oggi  per la rassegna Inverno d’Essai. Una commedia sulla provincia italiana e sulle “belle speranze” che faticano a farsi largo.

Giulianova, 6 marzo 2024. È “Margini” di Niccolò Falsetti, il primo dei film di marzo di “Inverno d’Essai”, la rassegna cinematografica che dal 14 febbraio si tiene ogni mercoledì al Kursaal, con il patrocinio del Comune di

La storia è di quelle che non possono non far sorridere. Edoardo, Iacopo e Michele vivono a Grosseto ed insieme formano una band di musica punk.

Il sogno di far suonare nella loro città il loro gruppo del cuore, gli  americani “Defense”, finirà soffocato dall’ambiente miope e asfittico in cui vivono, ma soprattutto metterà alla prova la loro amicizia.

“Un film italiano in cui finalmente si ride”, è stato detto di “Margini”, a testimonianza del fatto che, dinanzi a  certi paradossi, si può riflettere ma anche provare a divertirsi. Inizio alle 21. Ingresso libero.