LA GROTTA DEI PULCINI

Chieti, 18 marzo 2024.  Da Rapino, percorrendo la S.S. 263 in direzione Bocca di Valle, che poi diventa SP 214, dopo circa 2,5 Km, immettersi nella strada sulla destra, molto malmessa, segnalata “Forcatura”. Dopo il primo tratto tutto in salita, si parcheggia a fine strada, su un pianoro, (670 m) e si prende la carrareccia a sinistra, con indicazione FORCATURA. Mi trovo nel territorio del PARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA.                                                                                                         

Il cielo è azzurro e non c’è nessuna nuvola, la temperatura primaverile è gradevole, c’è assenza di vento. Ascolto i primi cinguettii dei volatili e osservo le gemme che riempiono i rami dei faggi.  Mi affascina la vistosa (Hepatica nobilis) – l’Anemone epatica, comunemente nota come erba trinità, con i fiori blu, che sbocciano all’inizio della primavera. Questo fiore blu impreziosisce il terreno ancora brullo ed umido del sottobosco, ancora coperto dalle foglie secche dell’autunno.

È curioso la spiegazione di EPATICA, che proviene dalla forma particolare delle foglie, che somigliano ai lobi del fegato. La località FORCATURA, per anni è stata frequentata per i campi estivi sia dagli scout che dall’azione cattolica. C’è ombra, il terreno è pianeggiante e non distante dai centri abitati. Ci sono due fontane … ma asciutte! In tempi passati erogava molta acqua, ecco la scelta per i campi estivi.

Purtroppo, l’area PICNIC di Forcatura, è un ammasso di legni fradici, sia tavoli che panchine. Un buontempone ha preferito lasciare un copertone di ruota, appoggiato al bidone della raccolta dei rifiuti. In montagna … il gusto di questa idiozia, ci guadagna! La segnaletica è soltanto per le MOUNTAIN BIKE che, purtroppo, hanno danneggiato la cotica erbosa boschiva, creando un solco nel terreno, che diventa profondo, causa pioggia. È il noto DISSESTO IDROGEOLOGICO.  C’è un avviso attaccato al tronco di un albero, che vieta alle persone di usare il sentiero, ormai mal ridotto. La maggior parte delle persone, preferirebbe che i sentieri venissero utilizzati da loro, anziché dalle bici, ma il mondo …sta’ cambiando! Uscito dal bosco incrocio la strada provinciale 68, che arriva alla PIANA DELLE MELE “Piànë dë lë Mélë”. Cammino in salita non difficoltosa, sino all’indicazione della GROTTA DEI PULCINI (900 m). Mi immetto sulla carrareccia e poco distante, una tabella descrive questa grotta. Si salgono dieci scalini con una poggia mano in legno, per la sicurezza, ed … eccoLA!

Ci sono due panchine, mi seggo e, assorto nel silenzio, contemplo questa grotta fiabesca. STALATTITI E STALAGMITI di tutte le forme, una bellezza! Ascolto il flebile rumore delle gocce di acqua, che cadono dalla cupola, sul terreno rossiccio nel tratto iniziale e roccioso alla fine della grotta. Mi interessa il punto panoramico, quindi… decido di proseguire. Mi fermo per contemplare una farfalla gialla, che volteggiava con grazia, davanti i miei occhi. Aspettavo che si posasse per fotografarla, ma non ci sono fiori e l’ho seguita con lo sguardo, ammirando le sue evoluzioni sino a scomparire. Supero l’area PICNIC, non ne ho mai visto una così ben fatta, con tavoli e panche che sembrano uscite dal laboratorio. La speranza è che rimane così per un lungo tempo…Molto interessante una griglia inclinata per arrostire vari tipi di carne. Per raggiungere Il punto panoramico, non c’è sentiero e dopo una scala di pochi gradini, devi camminare su una fenditura del terreno, reso profondo dalle mountain bike che, essendo il luogo molto ripido, devono per forza frenare. Infatti, c’è anche una messa in guardia su una roccia… SALTO… L’acqua piovana ha peggiorato la situazione.

Ma ecco una voce … Lucianoooo… torna indietroooo …! Ho seguito il suo consiglio ed ho fatto bene. Mi sono tolto da una situazione faticosa e pericolosa, considerando che ero solo. Per ritrovare il sentiero che ho fatto all’andata, sul suolo ho messo una freccia con i rami.   

                                                                                                  Una escursione, la GROTTA DEI PULCINI, che dà una visione della vita più positiva per essere felici e, ti riconcilia con il genere umano

Distanza 8 Km A/R

Difficoltà E

Dislivello +/- 350 m  

Durata 3 ore 30 minuti

N.B. C’è l’alternativa per visitare senza fatica LA GROTTA DEI PULCINI, percorrendo la strada statale 263 da Rapino, che poi diventa SP 214 per Bocca di Valle e la SP 68 per località PIANA DELLE MELE. Poco prima di arrivare a questo parcheggio, salendo a sinistra, c’è l’indicazione della GROTTA DEI PULCINI.

Luciano Pellegrini




BASEBALL E SOFTBALL: Pubblicati i calendari 2024

Al via la stagione agonistica delle tre squadre abruzzesi impegnate nei campionati nazionali. L’Atoms’ Chieti gioca il campionato di serie B, Chieti baseball e progetto teramano impegnate in C

Chieti, 18 marzo 2024. Brillano i “diamanti” d’Abruzzo per l’esordio della stagione 2024 di baseball e softball. Sono 3 le squadre impegnate a livello nazionale, nella categoria Senior: l’Atoms’ Chieti, disputerà il Campionato di serie B, mentre Chieti Baseball-Amatoriale e Progetto Baseball Teramano giocheranno in serie C.

Chieti e Teramo sono state inserite nel girone N, insieme a Caserta e Salerno, per poi disputare a maggio l’intergirone O, contro le squadre di Roma, Viterbo, Montefiascone e Perugia.

Sicuramente un campionato più interessante rispetto allo scorso anno (il Chieti arrivò agli spareggi), che per la prima volta coinvolge anche le squadre laziali, ma resta comunque il rammarico per una stagione che prevede appena 10 partite in calendario (il minimo storico per un campionato di serie C).

Opening day previsto per il 21 aprile: il Chieti gioca in trasferta contro Salerno, mentre il Teramo ospita il Caserta.

Il 28 aprile invece sarà la volta delle ragazze dell’Asd Atoms’ Chieti che debuttano in casa (sul diamante “Tommy Lasorda” di Tollo) contro il Grosseto, alle ore 12.

È un girone difficile dal punto di vista tecnico e impegnativo per i chilometri da percorrere, quello che attende l’Atoms’ Chieti, inserito nel raggruppamento G, insieme a Grosseto, Firenze, Cali Roma e Fisciano (SA). Le giornate si disputeranno sempre con la formula del doppio incontro (si gioca due volte nello stesso giorno, contro la stessa squadra).

L’Atoms’ che l’anno scorso ha centrato l’obiettivo playoff, sconfitto poi per un solo punto nella finalissima contro la Fiorentina, quest’anno potrà contare sull’inserimento in prima squadra di nuove atlete provenienti dall’Under 18.

Grande fermento anche per l’attività giovanile, con 4 campionati regionali al via: U12 (Chieti, Tollo, PBT), U15 (Teramo, Tollo), U20 (Chieti, PBT, U18 softball (Atoms’ Chieti).




MATTINIERI DEL TEMPO

Un manifesto che illumina le ombre sulla Guerra dei Poveri.  Giuseppe D’Alonzo danza sulla linea del fronte sociale

Giulianova, 18 marzo 2024.  Giuseppe D’Alonzo, il cantautore e chitarrista pescarese noto per la sua attitudine rock/blues e per aver fondato i Crabby’s, torna sulle scene musicali con un nuovo singolo che promette di scuotere l’anima e muovere i corpi: “Mattinieri del Tempo”.

Dopo aver esplorato il panorama acustico con delicatezza e introspezione, D’Alonzo abbraccia nuovamente le sonorità che lo hanno consacrato e contraddistinto, presentandoci un brano dal sapore indiscutibilmente rock e irresistibilmente disco. Un vero e proprio inno alla resilienza dell’essere umano, incapsulato in melodie capaci di fondere magistralmente ritmo e riflessione.

Già noto a pubblico e critica per opere che flirtavano con il dancefloor come “Non imitare mai” e “Tipico”, l’artista questa volta spinge il pedale dell’acceleratore sull’energia ballabile, consegnandoci un pezzo che si sposa perfettamente con ogni pista da ballo italiana.

Il testo di “Mattinieri del Tempo” affronta con acutezza e una punta di amara ironia la tematica della cosiddetta “guerra dei poveri”, un fenomeno sempre più palpabile nella società contemporanea, in cui la classe media si trova schiacciata e l’inflazione erode il potere d’acquisto. D’Alonzo, con la sua penna fulgida e affilata, dipinge vividi ritratti di quegli “arrampicatori sociali” pronti a tutto pur di emergere, definendoli “mattinieri del tempo” che «si dispongono a corte come fanti che indossano sai».

Mediante versi come «Cosa parli del vento se non hai neanche un po’ corteggiato il deserto quando il sole diceva di no», il cantautore e chitarrista pescarese invita l’ascoltatore a meditare sulla genuinità dell’esperienza e sull’importanza di affrontare le proprie battaglie con coraggio e integrità. La critica attenta e pungente su cui si articola la traccia, non risparmia nemmeno la classe dirigente, colpevole, secondo D’Alonzo, di aver condotto il Paese in uno stato di crisi perpetua, senza mai assumersi le proprie responsabilità.

Al di là della sua indiscutibile qualità musicale, “Mattinieri del Tempo” è un’opera intrisa di significati profondi e attuali, un invito a riflettere su questi temi, un richiamo a non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie che ci circondano. Un brano-manifesto, un grido di battaglia contro la conformità e l’apatia che troppo spesso caratterizzano la nostra società. L’artista, con la sua proverbiale maestria, ci guida in un cammino sulle complessità della vita moderna, esplorando temi di lotta, resilienza, perseveranza e la costante ricerca dell’autenticità in una contemporaneità che premia l’omologazione.

L’originalità del videoclip ufficiale che supporta il singolo, realizzato con la collaborazione della talentuosa Boogie Bombs Crew – una crew tutta al femminile nata a Roma nel 2018 dall’incontro di sei ballerine provenienti da diverse parti d’Italia che unisce sei linguaggi e personalità artistiche con l’esigenza e il desiderio di emanciparsi sotto lo stesso nome – per la regia del visionario Michele Macaluso, aggiunge ulteriore fascino al progetto, dimostrando un’attenzione particolare alla sinergia tra musica e immagine che impreziosisce l’esperienza d’ascolto. Una celebrazione della forza espressiva della danza, che nell’energia delle ballerine professioniste e nella loro capacità di comunicare attraverso il movimento, incarna perfettamente lo spirito del pezzo, rendendo il video non solo un accompagnamento visivo al brano, ma una componente essenziale del messaggio che D’Alonzo desidera trasmettere.

“Mattinieri del Tempo” non è solo un brano che invita a ballare, ma è anche un monito, un’esortazione a non perdere di vista l’essenza dell’umanità e della solidarietà anche nei momenti più bui. L’artista ci ricorda che, nonostante tutto, la musica rimane uno strumento potentissimo di espressione e cambiamento, capace di unire le persone e di ispirare alla resistenza e alla speranza.

Con una carriera costellata di successi e collaborazioni significative, sia a livello nazionale che internazionale, Giuseppe D’Alonzo conferma con questo suo come back rock-dance il suo talento ineguagliabile e la sua capacità di rinnovarsi, rimanendo al contempo fedele alla sua visione artistica e ad una cifra stilistica unica e riconoscibile. Questo brano si pone come un nuovo capitolo entusiasmante della sua discografia, segnando l’inizio di un anno che promette di essere ricco di sorprese e di nuova musica che, senza dubbio, continuerà a parlare al cuore e all’anima degli ascoltatori.

BIOGRAFIA

Giuseppe D’Alonzo è un cantautore chitarrista pescarese, fondatore dei Crabby’s, band con cui pubblica i singoli “L’uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”. La sua passione incondizionata per il rock e il blues lo porta ad intraprendere la carriera solista nel 2016, anno in cui rilascia “Bad Past”, il suo primo EP indipendente in lingua inglese. A questo esordio seguono i singoli “Realize” (2017) e “Mistake” (2018), che lo conducono ad approdare, nel 2020, al suo primo album in italiano, “Tornerà”. Il 2020 segna un momento cruciale nella sua carriera con l’uscita di “Strane Forme di Complicità”, traccia che consacra la sua posizione nell’ambiente rock tricolore. La carriera di D’Alonzo si distingue per le numerose e significative collaborazioni, sia a livello nazionale che internazionale, tra le quali spiccano quella con la cantautrice londinese Melanie Crew e con l’italiana Patrizia Torrieri, culminata nella pubblicazione del brano “Senza troppo mestiere”. L’anno successivo, la sua creatività si unisce a quella di Eleonora Toscani nel singolo “Decuisamente Labile”, prodotto dall’etichetta milanese Maninalto!. Il 2022 vede l’uscita del progetto full length “Fantasmi di Carta”, composto da 16 tracce e accompagnato da un’importante anteprima video realizzata da Michele Bernardi. Al disco, segue la pubblicazione di “Gravità”, arricchito da un innovativo video realizzato con la tecnica del Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 porta con sé il singolo “Come si fa”, presentato al pubblico attraverso un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito. Il 2024 si apre con la pubblicazione di “Canzoni per chi…”, un progetto realizzato in collaborazione con Elisa Sandrini e valorizzato da un video girato nella suggestiva cornice di Roma e prosegue con “Mattinieri del Tempo”, un come back al rock, impreziosito da sfumature dance, che dipinge i vividi tratti della critica sociale nei confronti delle diseguaglianze. Il videoclip del brano, diretto dal visionario Michele Macaluso, è impreziosito dalla collaborazione della Boogie Bombs Crew, una crew tutta al femminile nata a Roma nel 2018 dall’incontro di sei ballerine provenienti da diverse parti d’Italia che unisce sei linguaggi e personalità artistiche con l’esigenza e il desiderio di emanciparsi sotto lo stesso nome. Con un percorso artistico così ricco e variegato, Giuseppe D’Alonzo continua a dimostrare la sua versatilità e il suo profondo legame con la musica, confermandosi come uno degli artisti più interessanti e autentici del panorama rock italiano.




CATERINA CARONE AL KURSAAL

Mercoledì 20 marzo, a conclusione della rassegna “Inverno d’Essai”. La regista abruzzese interverrà prima della proiezione del suo “I limoni d’inverno”. Presente l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini.

Giulianova, 18 marzo 2024. Sarà Caterina Carone a chiudere “Inverno d’Essai”, la rassegna cinematografica, organizzata dall’ Assessorato alla Cultura, che si è tenuta ogni mercoledì, a partire dal 14 febbraio, a palazzo Kursaal. La regista, di origini abruzzesi, interverrà mercoledì prossimo, 20 marzo,  prima della proiezione del suo “I limoni d’inverno”, film con Christian De Sica e Teresa Saponangelo diretto nel 2023. Ad accoglierla, a portare i saluti istituzionali e  a ringraziare il pubblico per la partecipazione costante, sarà l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini. Dialogherà con Caterina Carone, Leonardo Persia.

Si tratta di una chiusura molto attesa, che darà ai presenti la possibilità di assistere ad un film delicato e intelligente, ed insieme di ascoltare e conoscere la regista che lo ha diretto.

Caterina Carone, 42 anni, sceneggiatrice e regista, è originaria di Sant’Omero (Te). Si è laureata nel 2005 in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Bologna. Dal 2004 al 2007 ha frequentato la ZeLIG, Scuola di documentario, televisione e nuovi media, di Bolzano, diplomandosi in sviluppo del progetto, produzione e regia. Nel 2007 è stata invitata al Berlinale Talent Campus – Festival del Cinema di Berlino per il progetto “Le chiavi per il paradiso”.  Con il documentario per il cinema “Valentina Postika in attesa di partire” ha vinto il Premio Solinas nel 2008 e il Torino Film Festival nella sezione ITALIANA.DOC come Miglior Documentario Italiano 2009. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista Nuovi Argomenti. Nel 2016 è uscito nelle sale il suo primo lungometraggio dal titolo “Fraulein- Una fiaba d’inverno”. Del 2023 il film “I limoni d’inverno”.  




PROGETTO P.I.C.C.O.L.I. COMUNI

Il 19 marzo i sindaci a confronto per il rafforzamento della capacità amministrativa

Rocca San Giovanni, 18 marzo 2024. Interverranno Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari, il segretario generale Veronica Nicotra, il delegato Aree interne Lino Gentile, i presidenti delle Anci regionali e il direttore generale del Dipartimento funzione pubblica Sauro Angeletti

Il confronto tra i Comuni del Progetto P.I.C.C.O.L.I., la condivisione delle azioni già realizzate e degli obiettivi raggiunti saranno al centro del laboratorio che si terrà martedì 19 marzo a Rocca San Giovanni (presso l’Hotel Villa Medici) dalle ore 10 alle 18. P.I.C.C.O.L.I. è un progetto promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica nell’ambito del Programma operativo complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 ed attuato da Anci quale centro di competenza nazionale per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni.

I lavori si articoleranno in un tavolo mattutino dedicato ai Comuni già operativi nel Progetto, e una sessione plenaria pomeridiana rivolta a tutti i Comuni interessati.

Nella prima parte della giornata si discuterà delle strategie e degli strumenti introdotti per il rafforzamento della capacità amministrativa, con le buone esperienze realizzate e quelle in corso utili anche per i Comuni che stanno per avviare il percorso. Interverranno Il sindaco di Rocca San Giovanni  Fabio Caravaggio per i saluti istituzionali,  Lara Panfili, project manager del Progetto, Pierciro Galeone direttore Ifel, Francesco Minchillo task manager del Progetto. Seguirà il dibattito con amministratori locali e tecnici dei Comuni.

A chiudere la prima parte dei lavori saranno il direttore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del Dipartimento funzione pubblica Sauro Angeletti e la project manager Lara Panfili.

Partecipano, tra gli altri, alla sessione mattutina Nicola Andreacola (Sindaco di Giuliano Teatino), Gabriella Conti (Segretario comunale di Gissi), Vito Bozzi (Sindaco di Binetto), Diego Iacono (Sindaco di Chieuti), Nicola Iannone (Sindaco di Tornareccio), Antonio D’Angelo (Sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore), Francesco Crivelli (Sindaco di Sant’Eufemia a Maiella), Simone Romano D’Alfonso (Sindaco di Lettomanoppello), Luigi De Acetis (Sindaco di Caramanico Terme).

Nel pomeriggio si svolgerà la sessione plenaria dei lavori, un confronto aperto a tutti sul tema “Quale  futuro per i piccoli Comuni”, che sarà aperta dal Segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra e dall’intervento di Lino Gentile, sindaco Castel del Giudice e delegato Anci per le Aree interne a cui seguirà l’intervento di Davide Ferrari amministratore della community social “Se Sei Sindaco” per poi lasciare spazio al dibattito tra i sindaci presenti con i dirigenti e funzionari Anci e con le Anci Regionali, rappresentate da Andrea Bernardo, presidente Anci Basilicata, Gianguido D’Alberto, presidente Anci Abruzzo, Pompilio Sciulli, presidente Anci Molise e Michele Sperti vice presidente vicario Anci Puglia. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Nel corso dell’incontro verrà premiata anche la prima Unione di Comuni, Città della Maiella che scaturisce dal progetto Piccoli come buona pratica per mettere a sistema servizi, personale e risorse.




CONTRO IL RAZZISMO

XX^ Settimana di azione dal 18 al 24 marzo 2024

L’Aquila, 18 marzo 2024. Anche quest’anno, Arci L’Aquila APS in collaborazione con Arci Solidarietà L’Aquila SCS, enti gestori dei progetti SAI di Pizzoli e dell’Aquila, hanno definito un calendario di iniziative all’interno della Settimana di Azione contro il razzismo, dal 18 al 24 marzo 2024.

La Settimana di azione contro il razzismo, è un appuntamento tradizionale di iniziative di informazione, sensibilizzazione e animazione territoriale che vengono promosse dall’Unar in tutta Italia. L’evento è realizzato ogni anno in occasione della celebrazione in tutto il mondo della Giornata per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, fissata nella data del 21 marzo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a ricordo del massacro perpetrato dalla polizia sudafricana nel 1960, a Sharpeville, di 69 manifestanti che protestavano pacificamente contro le leggi razziste emanate dal regime dell’apartheid.

A L’Aquila, le attività sono iniziate la settimana scorsa con incontri all’interno dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Pizzoli  dove gli studenti hanno intervistato alcuni beneficiari dei progetti di Accoglienza ed Integrazione. Questa settimana invece gli operatori ed i beneficiari dei progetti del Sistema di Accoglienza ed Integrazione effettueranno diversi interventi all’interno dell’Istituto Comprensivo Carducci dell’Aquila incentrati sullo sfruttamento lavorativo.

Verrà inoltre proiettato il documentario “Trieste è bella di notte”, diretto da Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre, presso l’Istituto Comprensivo Cotugno e presso il Centro per l’Istruzione degli Aduli dell’Aquila.  “Trieste è bella di notte”, è un documentario sulle “riammissioni informali” dall’Italia verso la Slovenia dei migranti provenienti dalla rotta balcanica. Un’antologia di storie raccontate in prima persona e attraverso le immagini dei cellulari dei suoi protagonisti: giovani uomini provenienti principalmente da Pakistan e Afghanistan, rimasti incastrati nella indefinitezza di una politica migratoria italiana (ed europea) che non accoglie ma respinge.

Ben 4 le scuole coinvolte nella XX° Settimana di azione contro il Razzismo da Arci L’Aquila APS in collaborazione con Arci Solidarietà L’Aquila SCS con l’assoluta convinzione dell’importanza di portare esperienze di vita all’interno delle scuola serva ad arricchire il bagaglio culturale dei giovani studenti affinché questi riescano sempre più ad avere una consapevolezza più ampia del loro stare al mondo nel rispetto dei diritti di tutte e di tutti e per riflettere tra chi viene definito “il Noi” e chi viene considerato “gli Altri”.




IL CS AVEZZANO SERIE C

La conquista a Montesilvano

Montesilvano, 18 marzo 2024. Grande esordio per il Circolo Scacchi Avezzano, associazione di giovane formazione, alla 55esima edizione dei Campionati Italiani a Squadre di Scacchi. I Campionati a Squadre, organizzati dalla Federazione Italiana Scacchi, sono forse l’evento scacchistico più atteso dell’anno, in cui le abilità del singolo devono coordinarsi ad un eccellente lavoro di squadra.

Le partite si sono svolte tutte durante il weekend (15-16-17 marzo) presso il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano con la formula di torneo a sistema svizzero in cui si sono affrontate ben 17 squadre costituite dai migliori giocatori della regione oltre che da molte giovani promesse.
Il team di marsicani, capitanato da  Dirk Maxion e Giulio Gentile, e composto da Dario Celli (CM), Gaetano Scipioni (CM), Dirk Maxion (FM), Alessandro Curitti, Benito Falbo,  Edoardo Falbo e Giulio Gentile, ha concluso il torneo in prima posizione totalizzando 9 punti su 10 e conquistando così la promozione in Serie C.

In seconda posizione è arrivata la D’Annunzio Pescara, anch’essa promossa in serie C e al terzo posto una promettente Libertas Nereto. Oltre la promozione, Dirk Maxion e Gaetano Scipioni si sono aggiudicati il primo posto nella Serie del Campionato rispettivamente in prima ed in terza scacchiera.

Il Presidente dell’associazione, Damiano D’Agostino, si dichiara orgoglioso del risultato ottenuto affermando che questa promozione non potrà che essere di buon auspicio per il movimento scacchistico cittadino.

Per tutti gli appassionati del gioco degli scacchi gli appuntamenti settimanali sono i seguenti:

– Ogni martedì dalle 21:00 alle 23:00 presso la Sede Unitalsi in via S. Cataldi 51

– Ogni venerdì dalle 21:00 alle 23:00 presso via Persanti Mattarella 6  (lezioni per esperti)

L’ASD Circolo Scacchi Avezzano è anche attiva su Instagram dove vengono sponsorizzati eventi e tornei.




IL FUTURO È DEI NUOVI GIOVANI

Collecorvino celebra la Giornata del Cittadino

Collecorvino, 18 marzo 2024. “A Collecorvino si nasce, ma si rinasce anche”: non è uno slogan realizzato per l’occasione ma è il frutto delle considerazioni dei ragazzi della comunità “Il Faro” del comune vestino nel pescarese, che quotidianamente vivono il territorio che li ha accolti senza pregiudizi, riportandoli a nuova vita.

Proprio loro, con i loro occhi grandi e pieni di emozione e la loro voglia di vita e di futuro, ieri sono stati i protagonisti della terza edizione della Giornata del Cittadino, voluta dall’amministrazione comunale, che si è celebrata presso il Convento di San Patrignano al suon dell’Inno di Mameli a cura della banda locale.

Il Sindaco Paolo D’Amico ha voluto celebrare i suoi cittadini: i neonati del 2023 che sono ben 38 e che hanno ricevuto una ‘carta d’identità’; la Costituzione Italiana è stato l’omaggio per i nuovi maggiorenni che sono 56 e che hanno già esercitato il diritto di voto la scorsa domenica in occasione delle elezioni regionali, e per gli stessi ragazzi del Ceis, acquisiti ma ormai parte integrante di quel territorio che li ha amati grazie anche all’impegno dell’oggi Vice sindaco Antonio Zaffiri, che da sindaco ha combattuto per dare vita a questa realtà di recupero realizzata nel 2016.

“La vita ci porta ad andare di corsa: la frenesia della quotidianità ci porta ad incontrarci, a vederci di sfuggita ma pone dei limiti ad una vera conoscenza; la Giornata del Cittadino ha lo scopo di presentare a tutta la cittadinanza sia i bimbi che sono nati nel 2023 e i loro genitori, sia i neo-diciottenni che si affacciano ad una nuova realtà che è quella dell’impegno sociale e della responsabilità – spiega il sindaco D’Amico. – Questa sera con noi c’è il futuro di Collecorvino e noi vogliamo simbolicamente dare loro gli strumenti per essere parte integrante della nostra comunità: una nascita è sempre un nuovo inizio; diventare maggiorenni implica delle scelte che guardino al futuro con fiducia”.

Si tratta di una riflessione condivisa anche dallo stesso Consigliere con delega alla Famiglia e Terza età, Ivo Padula che ha sottolineato altresì come “è importante, per l’Amministrazione, stare vicino alle esigenze delle famiglie, ed una testimonianza del fatto che Collecorvino cresce è data dai lavori che stanno interessando la scuola ‘Cicoria’ con l’apertura ad anno nuovo dell’asilo nido che ha come primo obiettivo quello di offrire un servizio, oggi, diventato ormai fondamentale per le famiglie”.

Come spiega il Consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili, Emanuele Maggiore: “Per me è sempre una grande emozione accogliere all’interno della società civile i neomaggiorenni. lo facciamo regalando loro una copia della costituzione italiana simbolo dei valori cardine della nostra società, scritta dai padri costituenti pensando proprio alle generazioni future: il mio auspicio è che i ragazzi ne possano fare tesoro per quello che sarà il loro percorso di vita”.

“Una cosa voglio dire a questi ragazzi: riempite la vostra vita di impegni positivi, partecipate alla vita sociale della comunità, che sia sport, associazionismo o politica. La consulta dei giovani di Collecorvino ne è uno splendido esempio, di cui sono molto fiero e orgoglioso. I ragazzi della consulta infatti organizzano attività sportive, ludiche e culturali, creando un simposio di idee, anche divergenti tra loro, che genera tra i ragazzi un confronto positivo che li aiuta a crescere” – ed è proprio con l’augurio che Collecorvino possa avere sempre una comunità unita e collaborativa, a partire dai nuovi giovani, che conclude Maggiore.




BULKY, IL ROMANZO

Raffaella Simoncini continua a parlar della sua esperienza prossimo appuntamento ad Ortona

Ortona, 18 marzo 2024. Fiera del suo traguardo al Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa, Raffaella Simoncini continua a parlare della propria esperienza personale racchiusa nel romanzo “Bulky” della Neo Edizioni dove racconta della malattia e dell’amicizia tra due donne accomunate da una stanza d’ospedale e dalla presa di coscienza di voler cambiare la propria vita.

Il prossimo appuntamento con il viaggio nei trascorsi della giovane ma forte autrice è per il 22 marzo ad Ortona alle ore 18:30, presso la Biblioteca Comunale Diocesana “San Domenico” (via Leone Acciaiuoli,77) di Ortona, dove Raffaella dialoga con l’editore Francesco Coscioni (Neo Edizioni) e Micaela Ortolano, Responsabile Libreria Moderna di Fabulinus & Minerva; interviene inoltre Marina Vitullo, Responsabile della Biblioteca che accoglie l’evento.

Bulky, che in inglese significa “ingombrante”, è anche un termine medico, oncologico, usato per indicare una massa maligna che va asportata. La protagonista Luce, ha trovato questa parola nella sua cartella clinica, e da quel momento la usa per dare un nome alla malattia e per indicare la freddezza e l’asetticità della diagnosi, delle terapie e della lunga convalescenza.

Come compagna di stanza ha una donna anziana, insopportabile. Un’ex cuoca arrabbiata con il mondo, di quella rabbia che ferisce perché dice la verità.

Per Luce il tempo sembra fermarsi, il senso di inadeguatezza cresce, i giorni incespicano in una grammatica nuova, che le due donne dovranno imparare per scoprire di avere in comune qualcos’altro oltre la malattia: un conto in sospeso con le proprie vite.

Traendo ispirazione dal proprio vissuto, Raffaella Simoncini racconta di due destini che, loro malgrado, si intrecciano in un presente senza più certezze. E lo fa con un romanzo in cui questo presente diventa un fondale inesplorato da scandagliare per raggiungere la superficie e riuscire a scivolare via, come gli origami di carta che la protagonista faceva con sua nonna da bambina.

Raffaella Simoncini è nata a Milano e vive a Pescara. Frequenta laboratori e spazi teatrali, ha studiato scrittura creativa presso la Scuola Macondo di Pescara fondata dallo scrittore Peppe Millanta. È tra le fondatrici dell’Associazione FonderieArs, che si occupa di arte e teatro. Affida alla trasfigurazione del romanzo la sua esperienza della malattia e scrive Bulky, suo esordio letterario.     

L’ingresso all’evento è gratuito.




MATEMATICA RETROCESSIONE

La Sieco perde contro Reggio Emilia

Ortona, 18 marzo 2024. La Sieco illude con un primo set da favola e poi si spegne. La Conad priva anche del suo opposto ed ex-impavido Christoph Marks vince da tre punti e condanna la Sieco alla Serie A3. Sembrava una

Sieco trasformata quella che si è vista nelle prime battute di questa importantissima gara. Gli impavidi interpretano bene la fase difesa/ricostruzione e anche il muro sembra in giornata positiva. Lo stato di grazia però si interrompe nel secondo set. I Tanti errori al servizio per entrambe le squadre ma la Sieco non riesce ad approfittarne.  L’efficacia del muro emiliano cresce così come in fase di difesa e per i padroni di casa si fa dura. La Conad si mette in mostra con un efficiente contrattacco cosa che ai padroni di casa non riesce. Arrivano poi dolorosi errori nei momenti topici come invasioni e servizi sbagliati che hanno tagliato le gambe agli abruzzesi e messo le ali ai piedi alla Conad.

Arriva dunque la retrocessione in Serie A3 con una giornata di anticipo in una stagione fatta più di ombre che di luci.

IN BREVE

Ottimo avvio della Sieco che nel primo set, con Patriarca e Dimitrov al servizio scava subito un importante solco di cinque punti. Continua a macinare gioco l’Impavida che continua ad avere buon gioco a muro. Dimitrov gestisce con cura gli attacchi variando molto le sue scelte.

Più equilibrato l’avvio di Secondo Set. Le squadre giocano colpo su colpo ma è la Sieco ad inseguire dopo che gli ospiti conquistano il punto break. Gli ospiti hanno preso le misure alla Sieco che nel frattempo diventano più fallosi dai nove metri, permettendo alla Conad di andare avanti. Colpo di coda della Sieco che sfiora soltanto una grande rimonta sul finale. Gli ospiti però in qualche modo riescono a rigiocare e a vincere il parziale.

Terzo Set che vede gli ospiti avanti e la Sieco ad inseguire ancora. Il muro della Sieco non riesce a fermare o a smorzare gli attacchi degli emiliani. Un paio di sfortunati errori, due invasioni di Ortona regala agli ospiti due punti pesanti nell’economia di una gara che si gioca anche sul piano della tenuta emotiva.

Nel Quarto Set la Sieco rientra in campo con il morale a terra. Coach Lanci prova una girandola di cambi ma il contrattacco degli ospiti è letale. Come spesso accade, anche questo avversario sembra riuscire a prendere qualunque attacco provenga dal campo bianco-azzurro e la forbice del punteggio delle due squadre si allarga man mano che il set si avvia alla conclusione.

PRIMO SET

Per l’ultima in casa davanti ai propri tifosi la SIECO scende in campo con il palleggiatore Dimitrov e Cantagalli opposto. Capitan Marshall e Bertoli schiacciatori e al centro la coppia Fabi/Patriarca. Libero Benedicenti.

Gli avversari della Conad Reggio Emilia rispondono con Sperotto regista e l’ex Marks opposto, schiacciatori di banda sono Suraci e Mariano, mentre al centro ci sono Volpe e Bonola. Libero Pochini.

Il primo servizio è tra le mani di Suraci della Conad Reggio Emilia. Il primo punto però è della Sieco e arriva da una veloce al centro di Patriarca, 1-0. Ace di Dimitrov 2-0. Bertoli per il 3-0. Ancora un Ace per la Sieco, ancora Dimitrov 4-0. Muro di Patriarca 5-0. Il primo punto degli ospiti è un mani-fuori di Gasparini 5-1. La Sieco ricostruisce e Marshall finalizza in diagonale per il 7-2. Muro di Cantagalli che ferma Mariano 8-2. Bertoli serve corto per il 9-2. Il muro su Cantagalli è fuori, 14-5. Ace anche per Cantagalli 15-5. Fuori la diagonale di Suraci 16-5, poi il muro di Fabi 17-5. Preti muove il tabellone di Reggio Emilia 17-6. Volpe sbaglia dai nove metri 18-6. Fabi sfodera un ottimo primo tempo 20-7. Bonola intuisce bene la pipe di Marshall e la ferma con un muro solitario 20-9. Patriarca si reinventa palleggiatore e serve Bertoli che trova il mani-fuori del 22-10. Invasione fischiata a Catellani 23-13. Fuori il servizio di Mariano ed è set point 24-14. Ace di Cantagalli e Ortona vince il primo set.

SECONDO SET

Dimitrov per la Sieco è pronto al servizio. Il muro di Patriarca è fuori di poco 0-1. Marshall 1-1. Volpe ferma Marshall con un muro preciso 3-5. Dimitrov di prima intenzione segna il punto del 5-7. Bertoli tira forte in diagonale e Preti non tiene 6-8. Dimitrov forza il colpo dopo un recupero ma la palla va in rete 6-10. Volpe ferma ancora Cantagalli 8-13. Marshall trova punta delle dita del muro avverso 9-13. Muro di Marshall 10-13. Pallonetto di Preti, 12-16. Bertoli con la diagonale del 13-17. È dentro la pipe di Bertoli 17-21. Dimitrov sceglie di attaccare una palla alta anziché palleggiare 19-22. Buona intesta tra palleggiatore e Patriarca 20-23. Ace per Dimitrov 21-23. Reggio Emilia spinge dentro una palla alta di ritorno, tap-in del 21-24. Cantagalli annulla il primo set-point 22-24 e Marshall il secondo 23-24. Ravenna riesce a ricostruire a vincere il set sul filo di lana 23-25.

TERZO SET

Si riparte con Volpe al servizio. Invasione fischiata a Reggio 1-0. Ortona ricostruisce bene e Bertoli fa 2-0. Gasparini tira la diagonale del 3-3. Bonola sbaglia il servizio 4-3. Poco dopo Cantagalli lo imita 5-5. Fuori l’attacco di Ortona 6-8. Patriarca legge bene e fa muro 10-10. Fuori il servizio di Preti 11-11. Ortona commette due invasioni di seguito e Reggio Emilia scappa avanti 11-13. Lapkov riconquista il servizio 12-14. Gasparini serve sulla rete 14-15. Bertoli a muro 16-16. Reggio Emilia riceve e contrattacca con Preti 16-18. Quattro tocchi fischiati a Reggio, il video-check conferma 18-18. Dimitrov non ne approfitta e sbaglia il servizio 18-19. Gasparini finalizza la ricostruzione 18-20. Patriarca al centro 19-20. Lapkov tiene viva la Sieco 21-20. Fuori l’attacco di Gasparini 21-21. Mariano fa il punto del 21-23 dopo l’ennesima ricostruzione. Pipe di preti 22-24. Marshall annulla il primo set-point 23-24. Fuori il muro di Ortona e Reggio Emilia si aggiudica il primo punto in palio.

QUARTO SET

Dimitrov al servizio, fuori 0-1. Lapkov murato fuori 1-1. Conad va al tap-in 1-3. Lapkov 3-4. La veloce di Patriarca è vincente 7-8. Fuori l’attacco di Bonola 8-8. Ace di Dimitrov 9-8. Bonola mura bene Patriarca 9-10. Marshall trova un buon mani-fuori 13-12. Fuori l’attacco di Lapkov 14-14. Dimitrov la palleggia dentro 16-16. Invasione fischiata a Bonola 17-17. Non riesce il contrattacco alla Sieco, al contrario ci riesce Reggio Emilia 18-20. Fuori il servizio di Lapkov 19-21. Dimitrov attacca a sorpresa 20-21. Doppia fischiata a Lapkov 20-23. Il punto che condanna la Sieco alla retrocessione in A3 è un muro ortonese finito fuori. 20-25.

Sieco Service Ortona – Conad Reggio Emilia 1-3 (25-14 / 23-25 / 23-25 / 20-25)

Durata Set: 24’ / 28’ / 32’ / 26’

Durata Totale: 1h 50’

Arbitri: Grassia Luca (Frascati) e Salvati Serena (Roma)

Sieco Service Ortona: Fabi 3, Broccatelli (L) % – % perfetta, Bertoli 13, Benedicenti (L) 79% – 34% perfetta, Del Vecchio, Marshall 11, Patriarca 14, Cantagalli 8, Tognoni 1, Donatelli n.e., Lapkov 7, Dimitrov 9, Lanci E. n.e. Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces:   7 – Errori Al Servizio: 14 – Muri Punto: 7 – Ricezione Positiva: 64% – Attacco:  51%

Conad Reggio Emilia: Caciagli n.e, Mariano 12, Preti 16, Sesto, Sperotto, Catellani, Maiocchi, Gasparini 20, Bonola 7, Torchia (L), Pochini (L) 67% – 25% perfetta, Volpe 8, Suraci 1. Coach: Fabio Fanuli Vice: Tommaso Zagni.

Aces: 1   – Errori Al Servizio:  13 – Muri Punto: 8 – Ricezione Positiva:  60% – Attacco:  49%




L’AMICACCI SALUTA LA FINALE

Play-off Scudetto cede al Santo Stefano nella bella

Giulianova, 18 marzo 2024. Sfuma l’approdo in Finale Scudetto alla Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, che deve arrendersi in Gara 3 di semifinale al Santo Stefano Kos Group, dopo la sconfitta subita il giorno precedente in Gara 2. La compagine marchigiana vince con un ampio 49-64 al Palacastrum di Giulianova e chiude la serie sul 2-1, accedendo così alla finale che mette in palio per il titolo tricolore, dove troverà l’UnipolSai Briantea84 Cantù.

Primi minuti di gioco ad alto ritmo che vede protagonisti in fase realizzativa rispettivamente Gabriel Benvenuto e Fabio Raimondi. L’Amicacci prova a prendere il comando con i canestri di Cavagnini e Barbibay ma gli ospiti restano in scia, anche grazie alla prodezza dalla distanza di Giaretti a fil di sirena (20-19).

L’inizio del secondo quarto vede le due squadre sfidarsi colpo su colpo, per poi perdere brillantezza offensiva. Il Santo Stefano si porta avanti affidandosi a Sabri Bedzeti nel pitturato, ma l’Amicacci risponde nel finale di tempo con un gran tiro di Greco Brakus e un miracolo di Shay Barbibay sulla sirena da centrocampo, che vale il vantaggio degli abruzzesi all’intervallo (33-30).

Il secondo tempo si apre ancora nel segno di Barbibay e Greco Brakus, ma l’Amicacci farà enorme fatica a segnare per tutto il resto del terzo quarto, trovando solo un caparbio canestro a rimbalzo con il suo play israeliano. La squadra di coach Ceriscioli invece è implacabile e sfrutta la maggiore fisicità sui due lati del campo, prendendo il comando della partita nel finale del terzo quarto grazie soprattutto ai canestri del solito Bedzeti (40-48).

Il Santo Stefano non rallenta nell’ultimo periodo, piazzando un immediato parziale che la lancia in fuga, guidata in attacco ancora dagli azzurri Bedzeti e Giaretti, mattatori del match. L’Amicacci paga un calo psicofisico dovuto agli impegni ravvicinati e non riesce ad avvicinarsi in modo pericoloso, con gli ospiti che si aggiudicano la serie e accedono in finale (49-64).

La stagione della Deco Metalferro non è finita. La compagine di coach Di Giusto giocherà la Finale per il 3°/4° posto contro la DinamoLab Sassari, a partire da mercoledì, in una serie al meglio delle tre gare, mentre dal 25 al 28 aprile sarà impegnata nelle Finals di Eurocup 1, con l’onore e l’onere di essere club ospitante del secondo trofeo continentale.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Brown 6 (10reb), Nagle, Benveuto 17 (10reb), Marchionni, Blasiotti, Topo, Cavagnini 6 (5reb), Stupenengo, Mandjam, Boganelli 2, Greco Brakus 4, Barbibay 14 (7ast). All. Di Giusto.

Santo Stefano Kos Group: Barbe, Raimondi 14, Buso, Tanghe 2, Veloce 2, De Miranda, La Terra, Giaretti 26, Marin, De Deus Ramos, Bedzeti 20. All. Ceriscioli.

Serie A – Play-off Scudetto

Semifinali

UnipolSai Briantea84 Cantù – Banco di Sardegna Sassari 2-0

Deco Metalferro Amicacci – Santo Stefano Kos Group 1-2

Finali

Gara 1 (20/03) – Gara 2 (23/03) – ev. Gara 3 (24/03)

3°/4° posto: Deco Metalferro Amicacci – Banco di Sardegna Sassari

1°/2° posto: UnipolSai Briantea84 Cantù – Santo Stefano Kos Group

Stefano D’Andreagiovanni




NUOVA STRUMENTAZIONE ALL’OSPEDALE

Donata il reparto di Otorinolaringoiatria centro di eccellenza del territorio.

Sulmona, 18 marzo 2024. Arriva a Sulmona il VHIT Interacoustics, tecnologia fondamentale per la diagnosi delle patologie dell’equilibrio e audio-vestibolari. Lo strumento è stato donato dall’Istituto Acustico MAICO della famiglia Menzietti.

La dottoressa Benedetta Autiero Celidonio: «Grazie a questa donazione, l’Ospedale di Sulmona sarà ancor di più polo di riferimento per la diagnosi sui disturbi dell’equilibrio».

Mauro Menzietti: “la responsabilità sociale è una priorità. I nostri sforzi sono per sostenere i bisogni del territorio e valorizzare l’impegno della classe medica”.

Martedì la conferenza stampa di presentazione e il taglio del nastro del VHIT, con un parterre d’eccezione.

I disturbi dell’equilibrio influenzano significativamente la qualità di vita, rendendo cruciale una diagnosi accurata. L’audio-vestibologia gioca un ruolo chiave in questo processo, e strumenti di alta tecnologia come il VHIT Interacoustics permettono una diagnosi differenziale efficace. Questo dispositivo rappresenta un supporto importante per i professionisti della salute, offrendo un metodo affidabile per valutare le condizioni dell’equilibrio.

L’Istituto Acustico MAICO per questi motivi ha deciso di donare lo strumento VHIT Interacoustics al reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Sulmona. Un passo significativo nell’incremento delle risorse mediche disponibili per il trattamento e la diagnosi delle specifiche patologie.  L’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria del P.O. di Avezzano e Sulmona, diretta dal dott. Fabrizio Silvagni è già un’eccellenza del territorio abruzzese: con questa donazione e con l’arrivo del VHIT Interacoutics il reparto di Sulmona diventa davvero un Centro di riferimento fondamentale per la cittadinanza. L’equipe medica del reparto ORL di Sulmona è formata dalla dott.ssa Autiero Celidonio, dal dott. Montaldi e dal dott. Scatena.

La dott.ssa Benedetta Autiero Celidonio: “vorrei innanzitutto ringraziare l’Istituto Acustico MAICO e in particolare Mauro Menzietti a nome di tutta l’Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Santissima Annunziata di Sulmona e a nome del Direttore della UOC Avezzano-Sulmona, dott. Fabrizio Silvagni. Il VHIT è uno strumento che permette la diagnosi differenziale tra la patologia dell’equilibrio di tipo centrale e di tipo periferico, e tra le patologie di tipo periferico permette anche, insieme ad altri esami, una diagnosi di sede. Questo dono va a completare la dotazione dell’ospedale e permette la creazione di un centro di riferimento nella diagnosi dei disturbi dell’equilibrio: è un riconoscimento al valore della nostra struttura e dimostra la volontà di sostenere l’ospedale del nostro territorio. Grazie!”

Da sempre, facciamo del nostro meglio per farvi sentire bene: è questo il motto, l’impegno, la mission che da più di sessantacinque anni caratterizza l’Istituto Acustico MAICO sia con l’attività legata al benessere uditivo, sia come visione del ruolo dell’impresa sul territorio. Mauro Menzietti, l’amministratore dell’azienda: “per noi, da sempre, la responsabilità sociale è una priorità, per essere davvero accanto alle persone. Abbiamo voluto fare la nostra parte per supportare le necessità di uno dei poli principali di un territorio: il suo ospedale. La donazione di questo strumento vuole essere un supporto per valorizzare l’impegno che la classe medica, quotidianamente, esprime verso tutti i cittadini”.

La conferenza stampa di presentazione si svolgerà martedì 19 marzo alle ore 10:00 presso l’Ingresso Principale dell’Ala Vecchia dell’Ospedale, in Via Mazzini a Sulmona. All’evento è confermata la presenza di:

Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona

Maurizio Masciulli, resp. Direzione Medica PP.OO. Sulmona e Castel di Sangro

Antonietta La Porta, consigliere regionale

Marianna Scoccia, consigliere regionale e sindaco di Prezza

Benedetta Autiero Celidonio dell’equipe medica P.O di Sulmona

Mauro Montaldi dell’equipe medica P.O di Sulmona

Mauro Menzietti, amministratore dell’Istituto Acustico MAICO

Saranno presenti in conferenza stampa anche l’audiometrista dell’ospedale, Stefania De Stephanis, il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, gli esponenti della politica del territorio come la dott.ssa Maria Assunta Rossi, il mondo dell’associazionismo tra cui la Croce Rossa di Sulmona, l’associazione Diadema, gli Alpini e la società civile. La conferenza stampa è possibile grazie al supporto della dott.ssa Marulli della ASL 1 e dell’addetto stampa, dott. Tucceri.

Le caratteristiche tecniche del VHIT Interacoustics Mod. EyeSeeCam:

– Sistema per esecuzione del test impulsivo cefalico basato su video

– Misurazione del riflesso oculo-vestibolare HIMP

– Test SHIMP compreso

– Sistema di ridotte dimensioni e peso

– Maschera leggerissima e confortevole che può essere usata anche con bambini

– Videocamera ad alta velocità removibile per testare entrambi gli occhi

– Visualizzazione simultanea del movimento della testa e dell’occhio

– Calcolo del guadagno istantaneo per i canali semicircolari laterali

– Calcolo dell’asimmetria e della curva di regressione per tutti i canali semicircolari

– Analisi in tempo reale dei dati

– Completa rappresentazione grafica dei risultati in maniera semplice da consultare

– Possibilità di calibrazione del sistema a qualsiasi distanza ed angolazione dalla superficie di puntamento del laser per poter eseguire l’esame anche col paziente in posizione supina

– Comunicazione con il computer tramite connessione USB

– Database per la gestione dei pazienti e delle relative misurazioni

– Computer preconfigurato ad alte prestazioni




GLI ALBERI: ABBATTIAMOLI E BRUCIAMOLI!

La dubbia politica degli appalti del Comune di Pescara in materia di gestione del verde pubblico orientata alla produzione di CO2!

Pescara, 18 marzo 2024. In riferimento all’applicazione dei CAM, i criteri ambientali minimi, resi obbligatori per gli Enti Locali dal relativo decreto del 2020 e previsti dal Codice degli Appalti verdi (noto come Green Public Procurement), registriamo due recenti question time del cittadino a cui, a nostro avviso, sono state fornite risposte vaghe ed evasive, oltre che contraddittorie e non veritiere.

Intanto un chiarimento: i cd CAM contribuiscono al conseguimento degli obiettivi previsti dal “Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione” , e includono procedure molto precise e obbligatorie in materia di appalti pubblici, nella fattispecie quando si affidano lavori di progettazione o manutenzione di spazi verdi a ditte esterne. I CAM “devono” essere inclusi nell’offerta di opere e servizi e l’Amministrazione comunale, Ente Appaltante, “deve vigilare” al riguardo e poi “VERIFICARE” sull’esito della loro applicazione.

Cosa riferisce l’Assessore Santilli nel leggere le risposte ai richiamati question time elaborate dai funzionari del settore Verde pubblico? Che “i CAM vengono di norma inseriti nelle progettazioni relative agli appalti gestiti del Servizio Verde Pubblico e Parchi” e che, anche in sede di interventi ritenuti straordinari, provvede, laddove possibile (?), ad applicare le stesse prescrizioni previste per le manutenzioni ordinarie.

Abbiamo verificato e abbiamo riscontrato una serie significativa di contraddizioni se non una palese violazione degli obblighi normativi come richiamati, tali da indurre la richiesta di intervento almeno delle autorità preposte alla vigilanza in materia di anticorruzione (ANAC).

Partiamo dal caso forse più evidente, dal “Progetto esecutivo per la rimozione delle piante danneggiate dal fuoco nel comparto 4 e 5 della Pineta Dannunziana” (a quanto pare sempre meno Riserva e solo Pineta, già in sede di indizione delle gare d’appalto).

La catasta di legna visibile nei pressi del cantiere rimanda, come già evidenziato nei question time richiamati, alla domanda sulla loro sorte. Deve essere scritto nella documentazione progettuale, in attuazione dei CAM che al riguardo danno precise e dettagliate indicazioni: il materiale deve essere compostato!

Abbiamo esaminato la documentazione progettuale, elaborata dal professionista incaricato e successivamente “vistato” dai referenti del settore di riferimento, e abbiamo appurato che:

i CAM vengono certamente considerati e quindi attenzionati (vi si dedica un articolo), ma solo quelli relativi, citando il DECRETO 7 febbraio 2023, “all’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni e l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni”. Nessun accenno a quelli, decisamente pertinenti, del Decreto del 2020, completamente esclusi dalla proposta progettuale;

addirittura, nelle indicazioni finali della Relazione Tecnica del professionista incaricato, lo stesso, in netto contrasto con quanto previsto dai CAM, afferma che: “Per quanto riguarda il legname accatastato, a seguito dell’esbosco dello stesso, questo rimane nelle disponibilità dell’appaltatore che ne deciderà della eventuale utilizzazione. Il valore di mercato del materiale legnoso esboscato, tenendo conto dello stato del materiale in parte carbonizzato, in parte già in decomposizione, è quasi nullo, questo potrebbe però trovare una possibile commercializzazione nell’ambito delle biomasse per scopo energetico, pertanto si suggerisce all’Amministrazione di verificare tale possibilità, ad esempio potrebbe essere appetibile per la centrale a biomasse presente nella vicina città di Termoli in Molise; comunque sia, è importante che lo stesso venga ritirato e che non rimanga troppo tempo all’imposto creando problemi fitopatologici e di sicurezza”.

In altre parole, si concorda in modo evidente di sostenere azioni, cioè bruciare biomassa, in netto contrasto con quelle indispensabili per la riduzione della produzione di CO2!

Un chiaro invito a contravvenire agli obblighi normativi previsti dal Codice degli appalti, legge dello Stato, e addirittura suggerito dal progettista a cui l’Ente appaltante si adegua conferendo incarichi professionali e di fornitura servizi, decisamente all’opposto dei principi ispiratori del “Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione” (Green Public Procurement, gli acquisti verdi) i cui obiettivi “devono”, non “possono”, essere perseguiti dagli Enti locali.

La medesima condotta, nel senso di elusione dall’applicazione dei CAM, è stata riscontrata nel bando relativo all’intervento attualmente in corso in Piazza Sacro Cuore e C.so Umberto (finanziamento PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Lungo il recinto di cantiere, il materiale pubblicitario richiama l’attenzione dei passanti sul rilievo dell’intervento in merito al contrasto della produzione di CO2. Bene, ma anche in questo, a leggere i progetti, si scopre che i CAM non vengono assolutamente considerati, anzi si ritiene, anche in questo caso come suggerito in sede di progettazione, che non vi siano CAM vigenti da adottare!

Si ritiene, non avendo documentazione di riferimento, che anche nell’occasione richiamata la massa legnosa rimossa, “l’esbosco”, venga lasciata nelle disponibilità della ditta appaltatrice.

Per finire, nell’analizzare le risposte ai question time richiamati, da alcuni documenti relativi alla redazione dei capitolati relativi alla gestione ordinaria del verde pubblico (nella fattispecie di piani di manutenzione del verde orizzontale) abbiamo rilevato, in modo possibilmente più grave di quanto già riferito, che l’Amministrazione comunale addirittura aggiunge l’attribuzione di punteggi per offerte che prevedano la destinazione energetica delle biomasse vegetali rimosse durante i lavori, opzione non contemplata nei CAM.

Non trovando inoltre evidenza pubblica nel tempo di altre azioni previste come obbligatorie dai CAM, quali campagne di comunicazione che coinvolgano i cittadini, abbiamo motivo di ritenere che in nessun appalto “verde”, spacciato quindi come sostenibile, i CAM siano stati adottati nè in diversi casi presi in considerazione, se non addirittura contrastati.

Il che potrebbe far anche considerare la possibile nullità degli appalti, ovvero il possibile vizio di condotta non regolare nell’intera filiera degli stessi, anche in termini di assenza di controllo e verifica, condizione questa che si aggiungerebbe al mancato impegno virtuoso dell’Ente Locale, l’Amministrazione comunale di Pescara, in sede di raggiungimento degli obiettivi previsti dal “Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione”, laddove la parola CAM viene citata oltre 80 volte!

Radici in Comune