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LA PARTECIPAZIONE MAI

Parco Nord Pescara: la fretta ora

Pescara, 5 novembre 2024. Apprendiamo dalla stampa del faticoso iter di approvazione per il progetto denominato :” Restauro Foresta Urbana- Realizzazione Parco Nord”. Si tratta del progetto che dovrebbe attuare la tanto attesa previsione di un grande parco nella zona retrostante la pineta litoranea Nord, a confine con Montesilvano. Nonostante la scadenza del finanziamento si avvicini pericolosamente, si annuncia un ulteriore rinvio, con le assicurazioni di rito: “tutto si compirà per tempo”. Ma che cosa verrà approvato? A mala pena lo sanno i consiglieri comunali ai quali è stato consegnato il materiale pochissimi giorni fa; men che meno lo sa la città e le Associazioni che seguono la sorte di queste aree sensibili alle quali è affidato il maggior ruolo nel delineare la rete ecologica cittadina.

 Correva l’aprile del 2020 quando il Comune chiamò le Associazioni e i cittadini ad una consultazione su quest’area con “Avviso pubblico Bando Esplorativo: Invito a formulare proposte e contributi per il  Masterplan “Porta Nord” di cui alla Delibera di Giunta Comunale n. 114 del 10.03.2020”.

 Italia Nostra ha salutato con favore l’apertura a forme di partecipazione e ( tra gli altri) ha proposto un ponderoso contributo che alleghiamo a questo comunicato.

 Non solo non abbiamo avuto alcun riscontro sui suoi esiti; nemmeno due righe per dire che era tutto sbagliato; ma a distanza di più di 4 anni ci dicono che non sono pronti e non hanno previsto( né concedono) uno spazio di discussione ora.

 Da esame necessariamente sommario  e nonostante i nostri espliciti contributi scopriamo però che:

– Nonostante questa area  si disponga senza soluzione in contiguità con un territorio di Montesilvano da analoghe caratteristiche nessuna forma di co-progettazione  o di accordo è stata messa in campo, perpetuando la cattiva abitudine delle progettazioni separate e a volte contrastanti:

 -Nonostante il rilevante valore naturalistico dell’area e la possibilità di farne una significativa parte del sistema del verde ( abbiamo proposto, ad esempio il” corridoio delle roverelle” che unisse mare a collina e la rigorosa salvaguardia ed implementazione della vegetazione esistente) scopriamo che nel parco verranno realizzate aree per Skateboard ( addirittura  si disegna uno”skate –park”, che è una contraddizione in termini), per l’arrampicata e  per gli eventi connessi realizzando una molto consistente percentuale di superfice cementata dentro il parco. Non si può realizzare queste attività in zone da recuperare, nelle quali il cemento è già stato versato? Ex parcheggi, piazzali industriali, zone da riqualificare? Che concezione si ha dei parchi? Sono dei contenitori disponibili per ogni richiesta?

Non entriamo nel dettaglio del progetto perché dovremmo commentare solo le figure, dati i tempi. Diciamo che in 4 anni e mezzo non sono riusciti a fare partecipazione, anzi peggio: hanno fatto finta di farla. Oggi, a ridosso di scadenze, fanno passare  un progetto  con elementi non coerenti con l’ambiente, senza che si possa approfondire aspetti decisivi soprattutto quando prevalgono contenuti naturalistici.

 Il tema invece è ancora davanti a noi ed invitiamo ancora a rileggere il nostro contributo di allora.  Anche nel poco tempo rimasto invitiamo tutti a privilegiare  l’essenziale di un parco che integra la pineta  litoranea, realizzata dai nostri padri con visione lungimirante.

Italia Nostra Pescara Sezione L. Gorgoni

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