Si svolge questa mattina, a partire dalle ore 10, nella cornice del The Space Cinema del centro Porto Allegro
Pescara, 9 novembre 2024. Giunto alla sedicesima edizione, il Premio nasce per volere dell’amministrazione comunale di Montesilvano nel 2008, in ricordo dell’attentato in Iraq che il 12 novembre 2003 provocò 28 morti, di cui 19 italiani e il ferimento di oltre 50 persone.
Il premio vede conferire, ogni anno, importanti riconoscimenti a personaggi illustri e a rappresentanti delle forze dell’ordine locali che si sono particolarmente distinti nel corso della loro carriera o in occasioni determinanti, per il mantenimento e il conseguimento della pace e della sicurezza in scenari nazionali o internazionali.
Nel corso della cerimonia, sono state consegnate le tre Aquile, il principale riconoscimento del Premio. Per l’edizione 2024, la Commissione ha assegnato la prima Aquila a don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, portavoce della legalità, da sempre schierato contro la lotta alla criminalità, in un’area particolarmente compromessa dal punto di vista della sicurezza. Don Aniello è stato già ospite della città adriatica in occasione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, perché ha tenuto a battesimo l’inaugurazione del Piccolo Paolo, l’installazione posizionata presso la stazione ferroviaria di Montesilvano e dedicata al giudice ucciso dalla mafia.
La seconda Aquila è stata conferita al maresciallo dei carabinieri Antonio Altavilla, sopravvissuto all’attentato dopo essere rimasto gravemente ferito. Nel 2005, è stata conferita al maresciallo la Croce al Merito dalla Presidenza della Repubblica come “chiarissimo esempio di eletta abnegazione e incondizionata dedizione al dovere”. Arruolatosi nell’Arma nel 1984 in qualità di appuntato scelto, tra il 1992 e il 2003, ha effettuato diverse missioni estere in Libia, Albania, Bosnia Herzegovina, Kosovo e Iraq, dove al momento dell’attentato di Nassiryia, stava partecipando all’operazione di pace “antica Babilonia”. Altavilla è stato insignito anche dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica e del grado di Maresciallo nel ruolo d’onore dal Ministero della Difesa.
La terza Aquila è stata, invece, conferita a Daniela Lombardi giornalista e inviata di guerra che ha realizzato articoli e reportage di guerra per le principali testate italiane e per riviste di settore. Nell’ambito della sua attività, Lombardi ha lavorato sul campo, sia come giornalista embedded al seguito delle forze armate italiane (Kosovo, Afghanistan, Israele e Palestina, Ucraina e Romania). Nel corso della sua attività, la giornalista ha documentato alcuni dei momenti chiave della storia recente, specializzandosi nella questione afghana e dando poi particolare rilievo all’area mediorientale. Tra i documenti inviati alle testate, quelli sulla vita dei cristiani in Iraq, nel periodo di maggiore espansione dell’Isis e sulla lotta delle donne curde contro i miliziani Daesh.
Nella cerimonia molto partecipata, alla presenza del sindaco Ottavio De Martinis e di numerosi rappresentanti delle Istituzioni civili e militari, sono state poi consegnate targhe e pergamene a uomini e donne delle forze dell’ordine e di soccorso del territorio, che nel corso dell’ultimo anno hanno condotto operazioni particolari mostrando coraggio, impegno, professionalità e grande senso del dovere.
“E’ sempre importante ricordare chi ha perso la vita in quel tragico attentato – ha dichiarato il sindaco De Martinis – affinché certe situazioni non si ripetano mai più. Conferire i premi più importanti, le Aquile a don Aniello Manganiello, al maresciallo dei Carabinieri Antonio Altavilla e alla giornalista e reporter di guerra Daniela Lombardi significa riconoscere l’impegno di persone che, in contesti difficili e spesso pericolosi, hanno scelto di schierarsi dalla parte della giustizia e della pace. Ma il Premio Nassiriya non è solo un momento di commemorazione e di riconoscimento. È anche un’occasione per ringraziare tutti coloro che, ogni giorno, lavorano per garantire la nostra sicurezza: le forze dell’ordine, i volontari, i soccorritori. Il loro impegno è fondamentale per la nostra comunità.”
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