GRAVI PROBLEMI PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Corso di laurea in giurisprudenza sede di Avezzano. Il consiglio degli studenti di unite scrive al sindaco ma non riceve risposta

Avezzano, 16 aprile 2024. Una lettera per chiedere al Sindaco di «chiarire al più presto le intenzioni del Comune sulla situazione di disagio che quotidianamente vivono gli studenti della sede distaccata, in particolare sulle prospettive di trasferimento in centro e sui relativi tempi procedurali, tenendo da conto l’urgenza legata al distacco delle utenze e alla mancanza di un ascensore funzionante».

Nella lettera si fa presente dell’assenza di un impianto di riscaldamento funzionante all’interno della struttura di via Pertini, di proprietà del CRUA, in cui si svolgono le attività didattiche del corso di laurea in Giurisprudenza.

«Nonostante la lettera inviata il 3 aprile dal Presidente del Consiglio degli Studenti – affermano il Coordinatore di UDU Teramo Pierluigi Marini e il Presidente di UniMOV Thomas Magliocca – attualmente il Sindaco non ha ancora risposto alle nostre legittime richieste in merito al futuro della sede distaccata di Avezzano. Ascensore non funzionante da anni, assenza di impianto di riscaldamento funzionante e prospettiva di un prossimo distacco dell’utenza elettrica sono solo alcuni dei disagi che quotidianamente gli studenti di Avezzano sono costretti a vivere durante la loro esperienza universitaria.

Chiediamo pubblicamente al Sindaco di esprimersi con chiarezza sul futuro della sede; se, dove e quando è in programma di spostare lo svolgimento delle attività didattiche, e quali sono le intenzioni dell’Amministrazione Comunale per consentire agli studenti di Avezzano di vivere una dignitosa esperienza universitaria come i loro colleghi di Teramo. Non possiamo più tollerare che ci siano condizioni al limite della vivibilità all’interno di una sede universitaria. Continueremo a monitorare la situazione auspicando comunque che il Sindaco dia finalmente risposte chiare e scritte al Consiglio degli Studenti che, legittimamente, si interroga sul futuro di una sede distaccata dell’Ateneo.»




STORIA DEL BRIGANTAGGIO IN 50 OGGETTI

Iniziativa del dipartimento di scienze politiche presentazione del volume

Teramo, 16 aprile 2024. Su iniziativa del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Teramo, sarà presentato oggi pomeriggio, alle ore 17:30, nella corte interna della Biblioteca “Melchiore Delfico” il volume “Storia del brigantaggio in 50 oggetti”, a cura di Maddalena Carli, Gabriele D’Autilia, Gian Luca Fruci e Alessio Petrizzo.

Dopo i saluti del direttore della Biblioteca “M. Delfico” Dimitri Bosi e della direttrice del Dipartimento di Scienze politiche Francesca Fausta Gallo, il volume sarà presentato da Andrea Sangiovanni, docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo, che dialogherà con due degli autori, Maddalena Carli e Gabriele D’Autilia, docenti dell’Ateneo teramano rispettivamente di Storia contemporanea e di Media, culture e produzioni visuali.

«Da un ex voto del Seicento – si legge nella presentazione – alla locandina di un film degli anni Quaranta, passando per dipinti di epoca romantica, burattini, soprammobili, cartoline, giocattoli. Eppoi armi, medaglie e bandiere, cappelli a cono e cappelli piumati, cifrari di polizia e messaggi clandestini. Cinquanta oggetti raccontano la storia del brigantaggio italiano del XIX secolo. Presentati dai principali specialisti di una nuova stagione di studi, questi reperti si rivelano fondamentali per ricostruire tanto le vicende storiche relative alle bande armate e alla loro repressione, quanto i variegati codici di narrazione, i contesti di circolazione e i modi di appropriazione di quella storia, nei registri della politica come dello spettacolo, della cronaca come della criminologia. Questi oggetti e le loro storie ci consegnano significati profondi e spesso trascurati dei processi storici, permettono di esplorare episodi e traiettorie singolari e infine invitano – al di là di qualsiasi eccezionalismo – a riconnettere la storia del Mezzogiorno e del brigantaggio postunitario a dinamiche, immaginari e pratiche di lunga durata e di larga circolazione, dalla scala locale a quella globale, dall’età moderna fino alle eredità novecentesche».




A SENTIMENTO. LA MIA CUCINA LIBERA, SINCERA , SELVAGGIA

Domani, al Kursaal, presentazione del libro dello chef  “selvaggio” Davide Nanni. Inizio alle 18. Ingresso libero

Giulianova, 16 aprile 2024. Sarà l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini ad aprire, domani pomeriggio al Kursaal, la presentazione del libro d’esordio dello chef Davide Nanni “A sentimento. La mia cucina libera, sincera , selvaggia.”

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, è organizzata dall’ associazione “Samarcanda- Sipari, saperi, sapori”, in collaborazione con Società Civile e Gastrosofia.it,  nell’ambito della rassegna “7 incontri con l’autore”.

All’evento parteciperà il giornalista Leo Nodari, direttore di Gastrosofia.it. Dialogherà con l’autore  Francesca Martinelli.

“Il libro – spiega Leo Nodari – si presenta non come semplice manuale o ricettario di cucina. Davide accompagna i lettori in un viaggio emozionate, alla scoperta dei piatti tipici della tradizione abruzzese, imparati dal nonno Angelo quando assieme portavano al pascolo le pecore, fino a quelli più innovativi sperimentati in Italia e all’estero. Il tutto amalgamato senza rigidità e imposizioni, mettendo sempre al centro le persone e le relazioni.”

L’incontro di domani, molto atteso, promette di essere non solo un’occasione di approfondimento della cultura gastronomica locale, ma un’opportunità di crescita umana ed emotiva. Inizio ore 18. Ingresso libero.

Davide Nanni, popolarissimo sui social con oltre 400 mila followers su Instagram e 200 mila su TikTok, gestisce la locanda di famiglia “Nido d’Aquila”, a Castrovalva, paese di 15 abitanti incastonato nelle montagne aquilane, vicino Anversa degli Abruzzi.

Ospite fisso del programma di Antonella Clerici “È sempre mezzogiorno!”, sui social, a suon di “J so wild”, il motto che per lui rappresenta uno stile di vita e lo ha reso famoso, porta avanti la sua idea di anticonformismo, semplicità e purezza. Ogni settimana sceglie e illustra due ricette della tradizione rurale abruzzese, alcune rivisitate in chiave moderna, da cucinare all’aperto, tra i boschi, in modo semplice e “selvaggio” . I suoi utensili sono le pentole della tradizione, quelle che le nonne conservavano sopra la cucina economica. Immancabili la “sparra” di legno, il matterello, “la cucchiara” e il suo amico del cuore, il bastoncino “lilletto”, con cui gira la pasta, ammassa, mescola gli ingredienti.

Cresciuto a Castrovalva, Davide si è fatto strada nel mondo della cucina lottando contro gli stereotipi e cercando di non scendere mai a compromessi con sé stesso. Non è stato un percorso facile, soprattutto dopo le esperienze a Londra, Roma e negli Stati Uniti, dove ha toccato con mano il bello e il brutto del mondo della ristorazione. Il destino l’ha riportato alle sue radici,  in Abruzzo. Proprio quando ha smesso di rincorrere un ideale che non gli apparteneva, la vita l’ha premiato.




CAMMINI APERTI

Oltre 150 persone a Sante Marie  sul Cammino dei Briganti

Sante Marie, 16 aprile 2024. Una domenica primaverile ha fatto da cornice alla tappa marsicana di “Cammini Aperti” sul Cammino dei Briganti dove sono arrivate oltre 150 persone per partecipare all’iniziativa. “Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano”, progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo, ha scelto in Abruzzo il Cammino dei Briganti e il Cammino grande di Celestino da percorrere in gruppo per la valorizzazione del turismo lento.

L’iniziativa, che ha coinvolto il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap, ha fatto registrare il tutto esaurito sul Cammino dei Briganti. I 150 posti messi a disposizione dagli organizzatori sono andati tutti esauriti e ieri mattina da tutto il centro Italia si sono presentati a Sante Marie per percorrere 11 chilometri dell’itinerario ad anello grazie a “Scopri l’Italia che non Sapevi” una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con Enit.

A partecipare, tra gli altri, anche un giovane disabile che ha avuto la possibilità di partecipare grazie alla joelette messa a disposizione dall’associazione “Appennini for all”. Si è partiti da piazza Aldo Moro a Sante Marie dove il sindaco, Lorenzo Berardinetti, ha dato il benvenuto ai presenti. Attraversando le strade del borgo i camminatori hanno raggiunto la frazione di Tubione percorrendo quei luoghi un tempo frequentati dai briganti. Durante la mattinata non sono mancate degustazioni a cura della Pro loco di Scanzano, musica e teatro con i “Briganti di Cartore”. Al termine dell’iniziativa c’è stato un pranzo in piazza organizzato dalla Pro loco di Sante Marie per tutti




L’OPERA CINEMATOGRAFICA TRA RESTAURO E CONSERVAZIONE

Al MAXXI L’Aquila torna il grande cinema. Dal 17 aprile un viaggio in tre appuntamenti alla riscoperta della settima arte attraverso archivi storici, cineteche nazionali e film restaurati

L’Aquila, 16 aprile 2024. Torna il cinema al MAXXI L’Aquila grazie alla nuova collaborazione con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ETS.

Dal 17 aprile, la Sala della Voliera ospiterà il ciclo “L’opera cinematografica tra restauro e conservazione”, un’occasione per riscoprire la settima arte attraverso film restaurati provenienti da archivi storici, cineteche nazionali, collezioni private, dedicando attenzione al patrimonio filmico inteso come bene culturale da restaurare e conservare per il cinema di domani.

Tre appuntamenti che segnano un viaggio per sperimentare cosa siano gli archivi e quali tesori conservino, quali i loro obiettivi e le finalità, cercando di far emergere le problematiche del restauro di un’opera cinematografica e le relative modalità tecniche di restauro.

Dice Fabrizio Pompei, curatore del ciclo e docente di Storia dello Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze: “Quando parliamo di restauro e conservazione, inevitabilmente pensiamo alla memoria, alla storia, ai ricordi, a tutto il carico di emozioni che l’opera d’arte è capace di suscitare. In una città come L’Aquila, impegnata quotidianamente nella tutela del patrimonio, nasce allora l’idea di raccontare il passato per rielaborare ricordi e emozioni e ricostruire un immaginario nuovo attraverso il cinema. La rassegna ha dunque l’intento di contribuire a riedificare quella spiritualità personale e collettiva, capace di produrre le opere d’arte del futuro.”

Il primo appuntamento “L’Aquila e l’Archivio Luce: un dialogo tra immagini”, in programma mercoledì 17 aprile alle 19 nella Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli, si avvale della collaborazione dell’Archivio Storico Luce, uno dei più ricchi archivi del mondo, che ha fornito due documentari dedicati al territorio aquilano proiettati in questa occasione: Aquila. Città di Federico II (1924-31, b/n, muto, 9 minuti) e La coltivazione dello zafferano (1929, b/n, muto, 18 minuti). Un incontro alla scoperta del grande patrimonio audiovisivo che da cent’anni racconta l’Italia grazie agli interventi di Patrizia Cacciani e Fabrizio Micarelli dell’Archivio storico Istituto Luce, che a partire della storia del Luce, illustreranno i processi di conservazione, digitalizzazione e archiviazione. Saluti istituzionali di Paola Cipriani, presidente onorario dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila.

Il ciclo continua poi mercoledì 24 aprile, sempre alle 19 con la serata dedicata a Il Terrorista di Gianfranco de Bosio, pellicola del 1963 con Gian Maria Volonté in cui l’esperienza personale di partigiano combattente nella Resistenza mostra la profonda crisi della fine del 1943. La serata continua con la proiezione del video di Fabrizio Pompei La Resistenza al Cinema – Gianfranco de Bosio, un video omaggio al regista, in cui la storica Simona Colarizi dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” interpreta il fenomeno della Resistenza in un contesto storico europeo. Introducono la pellicola Stefano de Bosio Segretario Comitato Nazionale Centenario nascita di Gianfranco de Bosio e Fabrizio Pompei.

Ultimo appuntamento mercoledì 8 maggio con I Vinti di Michelangelo Antonioni, pellicola che racconta la crisi della gioventù europea del Dopoguerra in Francia, Italia e Gran Bretagna. Alla serata ha collaborato il Centro Archivio Cinematografico dell’Aquila, primo archivio in Italia per tipologia di materiale conservato, che ha partecipato con la casa di produzione Minerva Pictures di Roma, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Cineteca Nazionale di Roma all’operazione di restauro della pellicola. Introduce la proiezione Mirko Lino docente di Storia del Cinema all’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ingresso alle proiezioni è gratuito su prenotazione con form online sul sito www.maxxilaquila.art fino a esaurimento posti.




INFORMAZIONE E SALUTE

La Giornata di prevenzione oncologica con la LILT e la Consulta delle Donne

 
Luco dei Marsi, 16 aprile 2024.  Informazione e salute, tutto pronto a Luco dei Marsi per la Giornata di prevenzione oncologica dedicata alle donne, in programma per venerdì, 19 aprile, alle 15, nella Casa dell’Amicizia, in via Alessandro Torlonia.

L’incontro, organizzato dall’Amministrazione comunale in sinergia con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e con la partecipazione della Consulta delle Donne del Comune di Luco dei Marsi, si svilupperà attorno al tema: “Prevenzione e diagnosi precoce del tumore della mammella”, focus a cura del dottor Antonio Addari, chirurgo senologo e presidente provinciale LILT, che informerà la platea su dati, strumenti, elementi rilevanti e metodi per la prevenzione e sulle buone pratiche per la cura della salute femminile. A seguire, saranno svolte le visite senologiche gratuite, con ecografia, a cura del dottor Addari e della dottoressa Maria Filice.

“É un’iniziativa che abbiamo voluto fortemente, la prevenzione è preziosa in ogni ambito e in alcuni in particolare può fare davvero la differenza”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa, “Sapere quali sono i segnali precoci che ci indicano che qualcosa nel nostro corpo non va, e quali sono gli strumenti a disposizione in tal caso per agire tempestivamente, può salvarci la vita. Ringrazio di cuore il dottor Antonio Addari e la dottoressa Maria Filice per la disponibilità e professionalità di sempre e la LILT che da anni conduce una preziosa opera per la consapevolezza e la prevenzione. Le visite saranno svolte nel maggior numero possibile, altre potranno essere riprogrammate direttamente con i medici presenti, invito tutte le concittadine a partecipare e a diffondere l’invito”.




VALENTINA DE’MATHÀ. Un tempo dolce

Consolato Generale d’Italia a Lugano. Inaugurazione 23 aprile 2024 ore 18

Avezzano, 16 aprile 2024.  L’artista italo svizzero di origini abruzzesi e ticinese di adozione, presenterà, attraverso un progetto installativo site specific, una somma di opere realizzate attraverso i suoi materiali ricorrenti: carte emulsionate tessute e cucite a mano, disposte su oggetti di uso quotidiano della propria abitazione , convertito nella loro disposizione fedele direttamente nella sala espositiva del Consolato Generale d’Italia a Lugano . L’installazione sarà così composta da tappeti, divani, tavoli e poltrone personali dell’artista, sommersi da opere finite e opere imbastite stratificate nel tempo e che assumono un simbolismo profondamente personale creando costantemente un susseguirsi di forme altre. 

Un progetto intimo e intimista, spogliato da ogni sovrastruttura, che verte la sua attenzione sulla costruzione e decostruzione degli spazi sia fisici che propri dell’animo umano, dove l’ambiente non viene ricostruito, ma viene direttamente esposto.

Afferma Valentina De’Mathà : “Tessere è la volontà e necessità di generare qualcosa della propria esistenza: intreccio di eredità ataviche, divenire della storia individuale e memoria collettiva. È un lavoro ancestrale, materno e femminile; è un ritorno alle origini, un modo di tenere insieme le mani anche una rievocazione di rimembranze e rimozioni dolorose, in cui tento di sciogliere ed elaborare certi nodi e cambiargli di narrazione, alleviarne il peso, dare una seconda possibilità ad un fatto già vissuto attraverso una sorta di catarsi. – continua la De’Mathà – Tessere è l’intreccio di dipendenze, relazioni, sentimenti, tradizioni e modi di essere che vivo intimamente e che porto avanti attraverso la pratica del fare quotidiano. È il legame tra il processo lento di ricostruzione del tempo passato, la dilatazione di quello presente, e il divenire costante e inesorabile. Si tesse la conoscenza e la storia, lo spazio e il tempo in cui si intersecano costantemente mondo ideale e onirico, e realtà dei fatti; di conseguenza, tessere è la summa delle nostre scelte ed esperienze e di come gestiamo e manifestiamo le nostre emozioni. È per me un lavoro devoto e rituale, un processo meditativo ed intimista che accentua lo scandire del tempo nelle sue variabili del fare e disfare quotidiano, così come si intrecciano e costruiscono i rapporti umani e sentimentali.”

Un dialogo continuo tra la parte più laboriosa che sfocia in un’urgenza e necessità quasi compulsiva del fare, in cui la notte e il giorno si sommano e si invertono senza margini di orari definiti, in dialogo con la parte più analitica, riflessiva e concettuale , elaborato con una spiccata sensibilità e un fare femminile. L’artista si muove in uno spazio fisico percorso, vissuto e abitato che appare come un mondo a sé, fantastico e ovattato, temporale, in cui le forme assorbono e assumono nuove forme, dove l’arte e la vita si fondono in una creazione senza fine e dove avvengono cose. Uno spazio relazionale definito dai rapporti tra la staticità dell’arredamento, le basi, e la mutevolezza degli elementi aggiuntivi che cambiano costantemente il luogo, fisico e interiore, e la percezione che si ha di esso. Nulla è uguale, tutto è in costante movimento: conoscenza, costruzione di relazioni, tessuto di rappresentazioni, mappature, presenze, storie personali, punti di vista e prospettive. L’ambiente non viene ricostruito, ma viene esposto direttamente.

Continua Valentina De’Mathà : “Le sculture che realizzo intrecciando carta, sono corpi che si costruiscono seguendo l’ordine della propria trama esistenziale. Il corpo per me è una manifestazione estroversa dell’inconscio che emerge e si rivela in superficie. Le mie sculture tessute sono corpi contorti e ripiegati sul proprio vissuto che tengono insieme i lembi e brandelli della propria esistenza: un assemblaggio di ricordi mobili e costruzione di un presente in divenire. Spesso poggiati in equilibrio precario su uno sgabello di uso domestico che funge da piedistallo e palcoscenico della vita, cambiando ogni volta forma: a volte anche cedendo, collassando su sé stessi e cadendo a causa di vacilli esistenziali e squilibri interni”.

L’installazione ambientale comprenderà anche una selezione di libri e autori selezionati dalla biblioteca personale dell’artista che sono stati motivo di riflessione, messa in discussione, crescita personale/culturale, visione dialettica sulla condizione umana, tra cui: Fëdor Dostoevskij, Andrej Tarkovskij, Gabriel García Márquez, Ignazio Silone, Milan Kundera, Carl G. Jung, Joseph Campbell, Ernesto De Martino…

La mostra sarà visibile dal 23 al 29 aprile presso il Consolato Italiano Generale d’Italia a Lugano , via Ferruccio Pelli n°16, negli orari di apertura del Consolato o su appuntamento +39 347 83 69 020

VALENTINA DE’MATHÀ

Avezzano il 14 aprile 1981

È un’artista italo-svizzera che vive e lavora in Ticino.

Le sue opere sono state esposte in sedi internazionali, tra cui: OHSH Projects, Londra (2024), Consolato Generale d’Italia a Lugano (2024), Palazzo Reale, Milano (2022) – Residenza dell’Ambasciata d’Italia a Berna (2022) – Macro Asilo- Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2019) – Pasinger Fabrik, Monaco di Baviera (2019) – Art on Paper New York (2016) – Miami Project Art Fair (2015) – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2015) – Fondazione Cini, Venezia (2015) – PAV-Parco Arte Vivente, Centro d’Arte Contemporanea, Torino (2014) – Museo d’Arte di Lugano-MASI, Limonaia di Villa Saroli, Lugano (2013) – MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma (2012) – Palazzo Farnese, Ambasciata di Francia, Roma (2012) – 54° Biennale di Venezia Padiglione. Italia/ Abruzzo (2011) – Nappe dell’Arsenale, Venezia (2012). È stata finalista e vincitrice di diversi premi d’arte, tra cui: 21°Premio Cairo (2022) – Art Rights (2021) – Premio San Fedele 2013_14 (2014) – 6° International Art Prize Arte Laguna (2012) – Premio Terna (2009).




IN PREGHIERA

Per due Carabinieri morti in incidente stradale

di don Marcello Stanzione

DentroSalerno.it, 15 aprile 2024. Giovedì 11 aprile alle ore 20 presso la parrocchia di santa Maria La Nova a Campagna si è tenuta una riunione di programmazione per organizzare la plurisecolare processione di rientro delle due statue della Madonna e di San Francesco da Paola a Campagna Centro presso la Chiesa del Santissimo Salvatore e di Sant’Antonino che avverrà domenica 14 aprile 2024 dalle ore 8 alle ore 13 circa.

Alla riunione erano presenti: il parroco don Marcello Stanzione, il sindaco di Campagna professore Biagio Luongo, il comandante dei Vigili Urbani Alberto Giorgio, il diacono permanente don Martino del Giudice, il fuochista Modesto Mirra e una decina di membri del Comitato e della Confraternita.

In segno di solidarietà per il lutto delle famiglie che hanno perso in un tragico incidente stradale mortale i due giovani carabinieri il maresciallo Francesco Pastore di anni 25, vicecomandante da dicembre 2023 della locale stazione dei carabinieri   e l’appuntato scelto dell’Arma Francesco Ferraro di 27 anni, da due anni operativo a Campagna, alla unanimità si è deciso:

1) Prima della partenza della processione di rientro a Campagna Centro con le due venerate statue, di celebrare la santa Messa delle ore 8 in suffragio dei due carabinieri di origine pugliese mettendo le loro foto sull’altare. Le foto, preparate dal parroco della Cattedrale don Carlo Magna e regalate alla locale caserma, poi, come segno di lutto cittadino che era già stato indetto dal sindaco Biagio Luongo per il 9 aprile, saranno portate in processione da alcuni fedeli incaricati appositamente.

2) In accordo con il fuochista Modesto Mirra si è deciso di non sparare alcun botto ma fare 7 specifiche fermate durante le quali dopo il momento di preghiera la banda musicale suonerà l’inno nazionale ed il fuochista farà fumate pirotecniche con il tricolore.

3) La banda musicale durante la sacra processione suonerà brani strettamente religiosi oltre l’inno di Mameli in onore dei due carabinieri defunti nelle 7 previste fermate.

Affidiamo i due carabinieri alla Madonna “ Virgo Fidelis” patrona dell’Arma:

Preghiera del Carabiniere

Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,

noi Carabinieri d’Italia,

a Te eleviamo reverente il pensiero,

fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!

Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice

con il titolo di “VIRGO FIDELIS”.

Tu accogli ogni nostro proposito di bene

e fanne vigore e luce per la Patria nostra.

Tu accompagna la nostra vigilanza,

Tu consiglia il nostro dire,

Tu anima la nostra azione,

Tu sostenta il nostro sacrificio,

Tu infiamma la devozione nostra!

E da un capo all’altro d’Italia

suscita in ognuno di noi

l’entusiasmo di testimoniare,

con la fedeltà fino alla morte

l’amore a Dio e ai fratelli italiani.

Amen!




L’ABRUZZO DEL DESIGN

Protagonista al “fuorisalone” del Mobile di Milano. Al Superdesign Show saranno esposte due creazioni degli architetti, Kevin Chu, di Hong Kong, giuliese d’adozione, e Andrea Cingoli di Roseto degli Abruzzi

Pescara, 15 aprile 2024. Creazione SUGO e Concepticon, studi di design abruzzesi, saranno tra i protagonisti del Superdesign Show 2024, in via Tortona a Milano, dal 15 aprile (anteprima per la stampa) e dal 16 aperto al pubblico fino al 21 aprile. Gli architetti Kevin Chu, di Hong Kong, giuliese d’adozione, e Andrea Cingoli di Roseto degli Abruzzi, rispettivi fondatori delle due “factory”, hanno realizzato due prodotti innovativi che narrano la storia di un paesaggio artificiale ispirato alla natura, dove l’attività frenetica di insetti che depongono uova funge da catalizzatore per l’ispirazione. Questi design integrano sia il forte contrasto dei tronchi secchi degli alberi che la vivacità delle piante vive, simboleggiando la dualità del riciclo e della rigenerazione.

La lampada STICK INSECT può essere montata su pareti, appesa ai soffitti o semplicemente appoggiata sul pavimento, soddisfacendo le esigenze di persone di tutte le capacità con la sua altezza perfettamente regolabile. A differenza dei sistemi di illuminazione convenzionali, lo STICK INSECT assomiglia a creature che si muovono all’interno di uno spazio, inserendo dinamismo ed elementi scultorei in qualsiasi ambiente occupato.

OLEG si erge come uno dei sistemi di arredo più versatili al mondo. La sua forma unica gli permette di trasformarsi in forme strutturalmente stabili come librerie, appendiabiti, tavoli o addirittura apparecchi di illuminazione, sfidando la comprensione convenzionale. OLEG concede agli utenti la libertà creativa di creare i propri oggetti funzionali o sculture, imbevute di un senso di aggregazione giocoso, adattabili a qualsiasi spazio immaginabile.

Superdesign Show è l’evento iconico che ha creato il fenomeno del Tortona Design District fin dal 2000, nel frattempo che la Milano “Capitale del Design” si appresta ad entrare nella Design Week, con una analisi approfondita e una mappatura aggiornata del “sistema design” milanese, sempre più esteso e sempre più influente in ogni settore. Un progetto del Salone del Mobile, a cura del Politecnico di Milano, condiviso con tutte le realtà del Fuorisalone, di cui Superstudio è stato pioniere grazie all’intuizione di Gisella Borioli, con la direzione artistica di Giulio Cappellini e il coordinamento di Laura Vella che, in questa edizione, invita espositori e visitatori a esplorare nuovi orizzonti e alla sfida di un pensiero diverso. I lavori che saranno presentati si ispirano a tradizioni rivisitate, mondi virtuali, tecnologie umanizzate, rispetto della natura, materiali rigenerati, scelte inclusive, etica ed estetica si intrecciano nello scenario generale. Con la partecipazione di 11 nazioni, il coinvolgimento di 3 continenti, l’adesione di oltre 80 aziende e la presentazione di quasi 40 progetti all’avanguardia, Superdesign Show si propone anche quest’anno come un imperdibile punto di incontro per designer, aziende e appassionati, pronti a esplorare le ultime tendenze e le visioni future del design.




L’INVITO ALLA VIGILANZA

Robin Hood: alla fiera dell’agricoltura si evitino gli errori degli anni precedenti

Teramo, 15 aprile 2024. L’associazione Robin Hood chiede all’amministrazione comunale di adottare delle misure per la circolazione nell’area dello svolgimento della Fiera dell’Agricoltura e controlli sulle aree espositive nel rispetto dei luoghi e delle essenze.

Ogni anno si creano file ininterrotte di auto che cercano inutilmente parcheggi nell’area del Cinema Smeraldo, creando difficoltà notevoli ai residenti  e  alla città. L’associazione invita l’amministrazione a creare per l’occasione anche posti aggiuntivi agli esistenti per disabili, con relativo controllo sulla loro presenza a bordo delle auto con tagliando.

Limitare il passaggio nell’area oltre che ai disabili, agli espositori, ai residenti e domiciliati della zona e  ai bus navetta. Come per altri eventi nella provincia si creino centri di raccolta in zone con disponibilità di parcheggio e attraverso delle navette si raggiunga l’area della fiera.

La misura risulterebbe anche oltremodo ecologica, centinaia di auto ferme con motori accesi nell’illusoria speranza di trovare un parcheggio sono impattanti. L’associazione rileva inoltre che spesso segnaletica ed altro vengono affissi con chiodi o viti alle piante procurando danni alle stesse. I luoghi vengono modificati  senza il ripristino e lasciati residui del passaggio della fiera.

L’associazione invita alla vigilanza pre e post fiera e comunicare che i danni dovranno essere messi a  carico all’espositore dell’espositore e non della collettività. L’associazione ritiene inoltre che le spese aggiuntive della Teramo Ambiente siano contabilizzate con l’attività della fiera e non siano poste a carico della collettività con la Tari.




VALORI CRISTIANI E PROGETTO EUROPEO

I vescovi europei per un voto responsabile

Politica Insieme.com, 15 aprile 2024. “Per un voto responsabile che promuova i valori cristiani e il progetto europeo” è il titolo di un intervento dei vescovi delegati delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea in vista del prossimo appuntamento elettorale di giugno

Noi, vescovi delegati delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea, invitiamo tutti i cittadini, in particolare i cattolici, a prepararsi e a esprimere il proprio voto nelle prossime elezioni europee di giugno 2024. Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento Europeo.

Il progetto di integrazione europea nasce dalle ceneri delle terribili guerre che hanno devastato il nostro continente nel secolo scorso provocando immenso dolore, morte e distruzione. È stato concepito con l’intento di garantire pace, libertà e prosperità. È sorto grazie al coraggio e alla lungimiranza di persone che hanno saputo superare le inimicizie storiche e creare una realtà nuova che rendesse praticamente impossibile in futuro la guerra nel nostro continente.

Inizialmente questo progetto era un progetto economico, ma comportava comunque una dimensione sociale e politica e dei valori condivisi. Molti dei padri fondatori dell’Unione Europea erano cattolici praticanti che credevano fortemente nella dignità di ogni essere umano e nell’importanza della comunità. Crediamo che per noi europei questo progetto iniziato più di 70 anni fa debba essere sostenuto e portato avanti.

Oggi l’Europa e l’Unione Europea stanno attraversando tempi difficili e incerti, con una serie di crisi negli ultimi anni e vere e proprie sfide da affrontare nel prossimo futuro, come le guerre in Europa e nei paesi vicini, le migrazioni e l’asilo, il cambiamento climatico, la crescente digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale, il nuovo ruolo dell’Europa nel mondo, l’allargamento dell’Unione Europea e la modifica dei trattati, ecc. Per affrontare queste sfide cruciali alla luce dei valori fondanti dell’Unione Europea e costruire per noi e per le prossime generazioni un futuro migliore, non solo in Europa ma anche nel mondo intero, abbiamo bisogno di politici coraggiosi, competenti e motivati da valori e che perseguano veramente il bene comune. È nostra responsabilità fare la scelta migliore possibile nelle prossime elezioni.

Come cristiani dobbiamo cercare di discernere bene per chi e per quale partito votare in un momento così importante per il futuro dell’Unione Europea. Per fare questo dobbiamo prendere in considerazione vari fattori che possono anche differire da un Paese all’altro – per esempio, la possibilità di scegliere candidati o unicamente partiti, i programmi elettorali dei diversi partiti, i candidati stessi che si presentano… A questo riguardo, anche le Conferenze Episcopali degli Stati membri possono offrire utili orientamenti. Inoltre, ciò che è importante è votare per persone e partiti che chiaramente sostengano il progetto europeo e che riteniamo ragionevolmente vorranno promuovere i nostri valori e la nostra idea di Europa, come il rispetto e la

promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia e la sacralità della vita, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la salvaguardia della nostra “casa comune”. Sappiamo che l’Unione Europea non è perfetta e che molte delle sue proposte politiche e legislative non sono in linea con i valori cristiani e con le aspettative di molti dei suoi cittadini, ma crediamo di essere chiamati a contribuire ad essa e a migliorarla con gli strumenti che la democrazia offre.

Molti giovani voteranno per la prima volta alle prossime elezioni, alcuni di loro a soli 16 anni. Incoraggiamo vivamente i giovani a esercitare il loro diritto di voto nelle prossime elezioni europee e a costruire così un’Europa che assicuri loro il futuro e risponda alle loro più genuine aspirazioni. Incoraggiamo anche i giovani cattolici europei che sentono la chiamata a impegnarsi in politica a seguire questa chiamata, preparandosi adeguatamente, sia intellettualmente che moralmente, a contribuire al bene comune in uno spirito di servizio alla comunità. In un discorso spesso citato, pronunciato da Jacques Delors a Bruges il 17 ottobre 1989 al Collegio d’Europa, l’allora presidente della Commissione europea si rivolgeva ai giovani studenti con queste parole: “Voi, infatti, siete invitati a fare la vostra parte in un’avventura unica, che mette insieme popoli e nazioni, per il meglio e non per il peggio”.

Come vescovi europei, facciamo nostro questo appello ai giovani studenti e lo rivolgiamo a tutti i cittadini europei. Impegniamoci per il progetto europeo, che è il nostro futuro, anche votando responsabilmente alle prossime elezioni!

Approvato dai Vescovi delegati della COMECE

Mariano Crociata

Vescovo di Latina (Italia), Presidente

Antoine Hérouard

Arcivescovo di Dijon (Francia), Primo Vicepresidente

Nuno Brás da Silva Martins

Vescovo di Funchal (Portogallo), Vicepresidente

Czeslaw Kozon

Vescovo di Copenaghen (Scandinavia), Vicepresidente

Rimantas Norvila

Vescovo di Vilkaviškis (Lithuania), Vicepresidente

Lode Aerts

Vescovo di Bruges (Belgio)

Virgil Bercea

Vescovo di Oradea Mare (Romania)

Joseph Galea-Curmi

Vescovo ausiliare di Malta

Theodorus C.M. Hoogenboom

Vescovo ausiliare di Utrecht (Paesi Bassi)

Anton Jamnik

Vescovo ausiliare di Ljubljana (Slovenia)

Philippe Jourdan

Amministratore apostolico dell’Estonia

Andris Kravalis

Vescovo ausiliare di Riga (Lettonia)

Juan Antonio Martínez Camino

Vescovo ausiliare di Madrid (Spagna)

Gábor Mohos

Vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest (Ungheria)

Manuel Nin i Güell O.S.B.

Esarca apostolico di Grecia

Kieran O’Reilly

Arcivescovo di Cashel & Emly (Irlanda)

Franz-Josef Overbeck

Vescovo di Essen (Germania)

Christo Proykov

Vescovo di San Giovanni XXIII di Sofia (Bulgaria)

Ivan Šaško

Vescovo ausiliare di Zagabria (Croazia)

Selim Jean Sfeir

Arcivescovo dei Maroniti a Cipro

Janusz Bogusław Stepnowski

Vescovo di Łomża (Polonia)

Jan Vokál

Vescovo di Hradec Králové (Repubblica Ceca)

Leo Wagener

Vescovo ausiliare di Lussemburgo

Aegidius Zsifkovics

Vescovo di Eisenstadt (Austria)




LA DIGNITAS INFINITA SFIDA LA POLITICA

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 14 aprile 2024.  Solo una visione trascendente della vita può osare l’infinito. E solo un’antropologia cristiana può concepire e qualificare come “infinita” la dignità umana. Infinita, non solo illimitata che è tutt’altra cosa.

La “Dignitas infinita” ci ricorda questa affermazione di Paolo VI: “Nessuna antropologia eguaglia quella della Chiesa sulla persona umana, anche singolarmente considerata, circa la sua originalità, la sua dignità, la intangibilità e la ricchezza dei suoi diritti fondamentali, la sua sacralità, la sua educabilità, la sua aspirazione ad uno sviluppo completo, !a sua immortalità”.

All’uomo appartiene una nobiltà che gli è connaturata ed intrinseca e, nel contempo, lo trascina al di là del contingente e lo proietta in una dimensione “altra”. Si può dire che sia quest’ultima la sua vera dimora?

Non solo un futuribile che sia per i credenti la vita eterna oppure per chi non crede il pantheon della storia. Bensì quell’ “andare oltre” l’ immanenza che sta, qui ed ora, dentro le pieghe più riposte di ogni gesto quotidiano, anche se raramente ne mettiamo a tema la consapevolezza.

La Dichiarazione “Dignitas infinita” dello scorso 8 aprile può essere letta secondo due categorie interpretative che camminano affiancate ed infine convergono. Per un verso dà conto di una approfondita riflessione teologica e filosofica in ordine al valore intangibile dell’umano.

Che la ragione di per sé attesta e la fede conferma in una circolarità di rapporti che innalzano la prima ed illuminano la seconda. E, sul presupposto di questa invulnerabilità, la “Dignitas infinita” rappresenta una sfida alla politica. La invita a riflettere su quale sia l’incomparabile valore di quel che è, ad un tempo, soggetto ed oggetto della sua azione. E, dunque, a recuperare la piena consapevolezza della vocazione alta che le compete. Come recita lo stesso art. 2 della Carta costituzionale: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo…”.

Non li pone, ma li assume da altra fonte, implicitamente riconosciuta più alta del suo dettato e da qui l’ impegno a garantire tali diritti. In altri termini, una dignità che non è concessa o sostenuta da una convenzione sociale, ma sostanziale, non soggetta ad altri fattori o ad essi riducile, ma originaria, in sé sussistente, come lo è la persona.

Vuol dire che la dignità umana è ontologicamente fondata, evoca il “sacro”, ciò che è intangibile e come tale va compresa e riconosciuta. Attiene all’ essere e non all’ avere. Persiste, come nella “Fratelli tutti” afferma Papa Francesco, “al di là di ogni circostanza”.

Prescinde, cioè dalle attribuzioni funzionali di cui il soggetto è più o meno dotato, dal livello relazionale e dalle prestazioni che è’ in grado di fornire o meno al contesto sociale in cui vive. Basta l’ appartenenza, come tale, al genere umano perché l’ individuo sia “persona”, in ogni momento del suo arco vitale, dal concepimento fino alla conclusione naturale della vita. In quanto alla politica è chiamata – nel segno della dignità dell’ essere umano – a dar conto di versanti che la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede espressamente richiama uno per uno: dal dramma della povertà alla guerra, dal travaglio dei migranti, alla tratta delle persone, dagli abusi sessuali, alle violenze contro le donne, dall’ aborto alla maternità surrogata, dall’ eutanasia e dal suicidio assistito allo scarto dei disabili, dalla teoria del gender al cambio di sesso, fino al potenziale di violenza che si annida anche nel digitale.

Una vera e propria sfida per la politica, talmente articolata da essere, forse, affrontabile solo prendendo le mosse dalla comune consapevolezza di quale sia l’ effettivo valore umano oggi drammaticamente in gioco.




DALL’ALTRA PARTE | 2+2=?”

Putéca Celidònia presenta l’ultimo spettacolo della stagione per lo Zambra

Ortona, 14 aprile 2024. Il Cinema Auditorium Zambra chiude la stagione teatrale con i giovani artisti della produzione Putéca Celidònia/Cranpi e lo spettacolo”Dall’altra parte| 2+2=?”, il progetto con cui hanno vinto il Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 a Udine: dopo aver debuttato al Napoli Teatro Festival Italia 2020 lo spettacolo è andato in scena al Piccolo Teatro di Milano nell’ambito di TRAMEDAUTORE 2021 per poi diventare un podcast per Radio Tre Teatro.

Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino dà appuntamento al fedele pubblico ed appassionato di teatro al 18 aprile alle ore 20.45 con Putéca Celidònia, appunto, una delle giovani voci più interessanti della scena contemporanea: la compagnia, nata nel settembre 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli ha già ottenuto premi e riconoscimenti per i suoi spettacoli, che interseca con progetti di formazione teatrale dalla forte connotazione sociale.

In scena, la surreale convivenza nell’utero materno di tre gemelli: sono appena stati concepiti, sanno di essere intelligentissimi, ma sanno anche che con il passare del tempo perderanno gradualmente neuroni, fino alla nascita, momento in cui raggiungeranno la totale incoscienza. Costretti insieme dal cordone ombelicale, ingaggiano sfide e competizioni, puntualmente interrotte da misteriose scosse esterne. E ad ogni scossa cambia qualcosa, il gioco diventa sempre più infantile e il loro linguaggio meno accurato. Fino alla quarta scossa, quando qualcosa non va come le volte precedenti.

Uno studio di Marian Diamond, neuroscienziata e professoressa della University of California, dimostra che: il 50/75% dei neuroni viene perso durante lo sviluppo pre-natale e si continuano a perdere neuroni lungo tutto l’arco della vita.

Partendo da questo studio scientifico, “Dall’altra parte | 2+2=?” immagina che l’atto del concepimento sia il culmine della nostra genialità. Il lavoro, dunque, si basa su un’idea di regressione del linguaggio, dei corpi e delle coscienze. L’attesa, talvolta snervante, è il motore della dinamica.
Che vuol dire essere costretti a condividere uno spazio così ridotto con due sconosciuti che, solo poi, si identificheranno come fratelli?

Una corda di canapa di circa dieci metri tiene uniti tre gemelli nel grembo materno in modo indissolubile: è il cordone ombelicale. Da questo legame fisico e metaforico è iniziato il processo di ricerca, sperimentando la sensazione di questo impedimento, in tutte le sue sfaccettature. Una drammaturgia della corda.

Poi si è sviluppata la relazione con lo spazio circostante. Gli organi-tubi, i condotti uterini, il loro suono, la loro materia. L’involuzione fisica e cognitiva dovuta alla perdita dei neuroni è evidenziata dal progressivo denudarsi dei tre feti che si privano gradualmente di un elemento di costume.

Ogni tassello e ogni fase evolutiva, nello scambio e nel confronto continui con ogni maestranza, sono stati determinanti in tutto il processo.

Drammaturgia e regia di questo spettacolo sono di Emanuele D’Errico con lo stesso D’Errico, Dario Rea, Francesco Roccasecca. La voce di Clara Bocchino, assistente alla regia Marialuisa Diletta Bosso; i costumi sono di Giuseppe Avallone, le scene Rosita Vallefuoco, musiche originali di Tommy Grieco.

Le luci sono di Giuseppe Di Lorenzo, le maschere a cura di Luca Arcamone, le foto di scena Anna Abet e Pino Montisci.

Contestualmente, lo stesso giorno verrà inaugurata alle 18.30 la mostra di pittura “Salomè e altri 33” di Marco De Marinis: nato ad Ortona nel 1961, si è formato giovanissimo, da autodidatta, alla scuola del fumetto americano e successivamente ha studiato le espressioni dell’arte classica, moderna e contemporanea, con particolare interesse per il Rinascimento italiano. Alla fine degli anni ’80 apre un proprio studio di pittura ad Ortona, dopo aver conseguito la Laurea in Filosofia all’Università di Urbino. Dal 1993 è stato docente di filosofia e scienze sociali presso i Licei mentre dal 2016 riveste l’incarico di dirigente scolastico.

Come grafico ha pubblicato fumetti, illustrato libri ed edizioni musicali per le edizioni Curci e Dynamic. In qualità di pittore ha esposto in mostre personali (anche all’Estero) e collettive e ha conseguito diversi premi nazionali.




INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LAVORO

Le sfide per le imprese

Pescara, 14 aprile 2024. Riportiamo l’intervento di Silvano Pagliuca, Presidente Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico all’odierno evento “Nuovi modelli di sviluppo economico sostenibile per le imprese del territorio” presso il Padiglione “Daniele Becci” di Pescara, per la seconda edizione dell’evento Top 200 Abruzzo e Molise, l’appuntamento annuale promosso da PwC che fornisce una panoramica delle realtà imprenditoriali del territorio, con una visione prospettica sugli andamenti economici e sulle prossime sfide.

Presidente, come vede il ruolo dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale nel futuro dell’industria abruzzese e come cambierà il mondo del lavoro?

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale nelle aziende abruzzesi non sarà diverso dal ruolo che avrà nelle aziende del resto del mondo: un passaggio ineludibile per continuare ad essere protagonisti, pena un declino inesorabile.

L’intelligenza artificiale si trova in una fase di entusiasmo mediatico ed è forte il rischio di parlarne più di quanto la si utilizzi davvero.

Ciò che preoccupa è lo stato d’adozione nelle Piccole e Medie Imprese italiane: solo il 5% dichiara di avere progetti operativi e, nel complesso, solo il 18% ha approcciato il tema. Secondo le stime dell’Osservatorio sull’IA del Politecnico di Milano, il fatturato dei player italiani che offrono soluzioni e servizi di artificial intelligence ha raggiunto i 760 milioni di euro. Per il 90% però, questo fatturato è generato dalle grandi imprese private. Le Piccole e Medie Imprese rappresentano circa il 5% del mercato. Permangono barriere legate alla scarsità di budget e alla scarsa digitalizzazione delle aziende.

Tutte le tecnologie disruptive del passato, a partire dall’elettricità, dalla radio, dalla televisione, dal computer e da Internet sono state tecnologie gentili, si sono affermate in decenni, dando modo alla società e al mondo del lavoro di adeguarsi lentamente, quasi senza che ce ne accorgessimo. L’adozione delle tecnologie è stata lenta. Ad esempio, negli Stati Uniti ci sono voluti 99 anni perché la telefonia fissa raggiungesse il 95% della popolazione (2022); 48 anni affinché l’elettricità raggiungesse il 100% delle famiglie (1956); 25 anni affinché il cellulare passasse al 96% di adozione (2019); 24 anni perché il computer passasse all’89% (2016); 7 anni perché il tablet raggiungesse il 64% (2017).

Chapt GPT3 in due mesi ha raggiunto 100 milioni di utenti, bruciando il primato precedente di TikTok che aveva raggiunto i suoi 100 milioni in 9 mesi. Instagram  aveva impiegato ben due di anni. 

La prima cosa che balza agli occhi è il grado di adoption delle tecnologie, che impiegano sempre meno tempo a raggiungere la massa critica degli utilizzatori e che, quindi, costringono le aziende a tempi di reazione quasi immediati.

Inoltre, oggi, per la prima volta, ci si trova di fronte ad una concomitanza di ben due tecnologie disruptive. La prima, quella dell’intelligenza artificiale che si abbevera alla fonte di quella miniera d’oro che va sotto il nome di big data e che, grazie ad algoritmi potenti, riesce a mettere in correlazione i dati e l’altra, quella del quantum computing, che, grazie ai super conduttori, riesce a dare ai super calcolatori una capacità di calcolo in grado di restituire in pochi secondi risultati che, diversamente, avremmo in ore, giorni o anche mesi, perdendone efficacia.

L’IA porterà, come hanno fatto tutte le tecnologie precedenti, un boost importante alla  produttività e al PIL. Si ipotizza un impatto, nei prossimi anni, del 4% sul PIL per i paesi che hanno già adottato profondamente la digital transformation. Purtroppo, per il nostro Paese questo significa un aumento di produttività di meno della metà. Le economie possono beneficiare in modo molto diverso dell’innovazione. Gli Stati Uniti, storicamente, hanno sempre ottenuto notevoli guadagni di produttività, ma non è successa la stessa cosa per le maggiori economie europee, men che meno per l’Italia.

Naturalmente, grandi opportunità e con esse nuove ricchezze, ma anche nuove povertà. Povertà che non saranno nei soliti angoli del mondo, ma potrebbero generarsi proprio in Europa

In questo contesto si pone anche un’altra importante strada da percorrere, quella dell’etica: che non sia troppo normata, al punto di affossare la tecnologia – tra l’altro senza essere garantiti da altri che lo faranno – ma neppure troppo lasca, al punto di lasciare mano libera con effetti disastrosi per buona parte degli esclusi.

Come cambierà il mondo del lavoro?

Per la prima volta una tecnologia non ci sostituirà solo nella fatica fisica, ma, paradossalmente, impatterà sui colletti bianchi.

Oggi IA risponde ai test meglio della maggioranza degli studenti su diverse materie:

Avvocatura – Storia – Macroeconomia – Biologia – Medicina – Chimica – Psicologia, con una forbice che va dal 75 al 100%

Ci sarà una trasformazione molto forte, che toccherà tutta la società, soprattutto la classe media, e che andrà gestita a livello politico ed economico. Ci potranno essere modelli diversi, a seconda che l’innovazione nasca nei Paesi democratici o autoritari, con il rischio di una nuova “cortina di ferro”, dove le basi non saranno quelle missilistiche, ma i data center.

 Uno dei primi settori impattati dalla produttività dell’intelligenza artificiale è l’editoria. 

In USA, un terzo dei giornalisti presenti negli ultimi due decenni non ci sono più.

Il NYT ha bloccato il crowler di OpenAI, non permettendo più a OpenAI di attingere massivamente ai dati del giornale.  La parola è ora ai legali, per una battaglia su copyright e diritti d’autore destinata a fare giurisprudenza.

Il giornale tedesco più venduto in Europa, il Bild, il cui editore è Axel Springer, ha annunciato un piano per il taglio di 200 persone in seguito ad investimenti in intelligenza artificiale, firmando un contratto con OpenAI dove, chaptGPT, si addestrerà sugli articoli dell’editore. In Italia, sempre la casa editrice Springer, ha licenziato 3 giornalisti italiani che curavano la redazione di UpDay.

 Spotify nonostante utili importanti, ha annunciato di ridurre di circa il 17% il personale della società

 In ambito medico lo stetoscopio IA, progettato dall’azienda statunitense Eko Health e assegnato a 200 ambulatori di medici di base nel Regno Unito, rappresenta il primo impiego di questa tecnologia nell’assistenza primaria in questo paese con l’obiettivo  di prescrivere farmaci salvavita senza la necessità di revisione da parte di uno specialista.

Per non parlare delle professioni di traduttore, interprete e doppiatore, che si confronteranno con una tecnologia, che, oltre a tradurre, permette di riprodurre  sia la voce originale, che il labiale nelle immagini video.

L’automatizzazione di processi come la semina, la raccolta e la classificazione delle piante porterà grandi sviluppi in agricoltura.

Nel settore bancario e finanziario, grazie ad algoritmi, si potranno efficientare alcune attività, come la rilevazione di frodi, la gestione degli investimenti e la valutazione del credito.

Secondo l’OCSE, l’IA potrebbe sostituire fino al 14% dei lavori manuali in ambito manifatturiero nei paesi industrializzati.

I servizi di supporto, quali la contabilità, la segreteria, la fatturazione e la gestione, stanno già subendo cambiamenti molto forti, così come si stanno aprendo nuove opportunità nelle arti grafiche e musicali.

 Nel settore dei trasporti molti conducenti verranno sostituiti con la guida autonoma.

 La medicina sarà protagonista di una rivoluzione mai vista prima con grandi progressi nel campo della diagnosi e della chirurgia.

Presidente, come pensa che l’Europa possa guidare l’industria nell’adozione dell’intelligenza artificiale e quali sono le opportunità e le sfide che prevede in questo contesto?

L’America innova, la Cina replica e l’Europa cerca di regolamentare. Questa situazione dipende dal fatto che gli Stati Uniti sono un Paese fatto da imprenditori, la Cina è un Paese dirigistico governativo e l’Europa un continente fatto da burocrati.

Detto ciò, abbiamo l’impellente necessità di puntare ad un’Europa politica, che sappia essere indipendente, per quanto possibile, da Stati Uniti e Cina. Diversamente, saremo colonizzati e dell’IA saremo solo utilizzatori dipendenti.

Noi italiani dobbiamo ricordarci e riscoprire l’orgoglio di un Paese che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, Mattei, Olivetti, Faggin, Marconi, Torricelli, Natta, Barsanti e Matteucci, Ascanio Sobrero, che hanno regalato al mondo invenzioni quali il barometro, il motore a combustione, la calcolatrice programmabile, il paracadute, la radio, la nitroglicerina, il polipropilene, il microprocessore.

Parola d’ordine per l’Italia: uscire dalla sudditanza psicologica in cui viviamo da decenni, attrarre talenti, coinvolgere i giovani e rimboccarsi le maniche.




FDI CHIETI VERSO GLI OBIETTIVI 2024

Chieti, 14 aprile 2024. Si è insediato il nuovo Esecutivo Provinciale di Fratelli d’Italia, guidato dal riconfermato presidente Antonio Tavani. Per la prima convocazione si è atteso l’esito delle elezioni regionali per determinare gli ultimi posti disponibili, riservati ad assessori e consiglieri regionali.

Durante la riunione sono stati affrontati i temi più attuali della situazione politica della nostra provincia. A partire dall’ottimo risultato ottenuto da Fratelli d’Italia in provincia di Chieti con un 25%, che rappresenta il secondo maggior risultato di FDI nelle quattro province abruzzesi, e il 19% nella città di Chieti, primo risultato in Abruzzo nei comuni capoluogo.

A seguire l’esecutivo ha posto le basi per i tre appuntamenti in programma nel prossimo futuro: la conferenza programmatica nazionale di Pescara dal 26 al 28 aprile, le elezioni europee e la prossima tornata di elezioni amministrative in 49 comuni della provincia.

Il direttivo è stato aggiornato inoltre sul recente scioglimento del Consiglio Comunale di Ortona, città flagellata dalle divisioni interne alla maggioranza, il cui esito era ampiamente preventivato da Fratelli d’Italia già due anni fa.

“È stata una riunione molto partecipata – commenta il presidente Antonio Tavani – abbiamo avuto l’occasione di commentare l’esito delle regionali di cui siamo ampiamente soddisfatti. Ci siamo complimentati con l’assessore Tiziana Magnacca, e i consiglieri Nicola Campitelli e Francesco Prospero per il risultato raggiunto. Nel corso degli anni abbiamo costruito e radicato il partito sul territorio, avvicinando al partito cittadini e competenze di grande livello. Questo risultato è il frutto di questo costante e silenzioso lavoro sul territorio. In questi mesi ci aspettano importantissimi appuntamenti, come la terza conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. Il partito nazionale ha scelto l’Abruzzo per lo svolgimento di questo importante evento a conferma del grande legame tra Fratelli d’Italia, il presidente del consiglio Giorgia Meloni e l’Abruzzo, che la esprime come deputata nel collegio de L’Aquila-Teramo”.

Ha concluso il Sen. Sigismondi, coordinatore regionale del partito “Le elezioni europee saranno un importante punto di svolta per gli stati membri dell’Unione Europee e soprattutto per le singole economie. L’esito delle elezioni potrà modificare profondamente le linee guida dell’Unione che finora hanno danneggiato la nostra economia e le imprese italiane. Per questo ci impegneremo affinché Fratelli d’Italia possa ripetere lo straordinario risultato delle regionali e contribuire al complessivo risultato nazionale del partito. Inoltre, ci stiamo preparando alla prossima tornata di amministrative, nella quale saranno coinvolti oltre la metà dei comuni della nostra provincia. Ci auguriamo che la nostra pattuglia di cinque sindaci possa aumentare dopo il 9 di giugno.”




LA STRAGE DI ERBA

La presentazione del libro di Antonino Monteleone de Le Iene

Roseto degli Abruzzi, 14 aprile 2024. La verità, i dubbi e i misteri attorno alla strage di Erba e, più in generale, i temi legati alla Giustizia in Italia. Sono questi gli argomenti al centro della presentazione del libro “Erba” di Francesco Priano e Antonino Monteleone, che si svolgerà il prossimo 20 aprile, a partire dalle ore 10:45, presso il Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi.

L’evento, nato da un’idea di Francesco Iannetti, con la collaborazione della libreria “La Cura” e il patrocinio del Comune di Roseto degli Abruzzi, vedrà la presenza di uno degli autori: Antonino Monteleone, volto noto della trasmissione Tv “Le Iene”.

A moderare il l’incontro, che prevede anche un dibattitto con l’autore, sarà il giornalista rosetano Luca Maggitti Di Tecco.

“Siamo felici come città di Roseto di poter ospitare un evento così importante, promosso da un nostro cittadino a cui va il plauso per aver organizzato una presentazione di livello che andrà ad arricchire il calendario delle attività del nostro territorio – afferma l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Quando uno stimolo arriva dalla società civile, con un cittadino che si propone per organizzare manifestazioni culturali, non possiamo che esserne orgogliosi cercando di supportarlo per quanto necessario. Quella del 20 aprile sarà una mattina di cultura, di formazione e di dibattito su uno dei casi di cronaca che ha maggiormente scosso l’opinione pubblica negli ultimi anni”.

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso di concretizzare la mia idea – aggiunge Francesco Iannetti – in primis l’Assessore Francesco Luciani, l’Amministrazione Comunale, la libreria “La Cura”, il presentatore Luca Maggitti Di Tecco e tutti gli sponsor. Consapevole del fatto che si tratti di una tematica delicata vorrei sottolineare che sarà un momento di confronto aperto al quale sono invitati a partecipare tutti coloro che sono pronti a discutere in modo costruttivo, a prescindere da cosa si pensi sull’argomento”.




RACCONTAMI UNA STORIA

Libridine. Ecco gli appuntamenti con gli autori per ragazzi

Francavilla al Mare, 14 aprile 2024. È stata avviata ieri l’iniziativa dedicata ai bambini delle scuole primarie della città, Comprensivo Masci e Michetti di Francavilla al Mare e che ha lo scopo di spingere i più giovani verso la lettura, avvicinandoli altresì alla riscoperta delle storie narrate e dell’ascolto: il progetto si chiama “Raccontami una storia” e fa parte di Libridine, possibile grazie al Cepell.

Al primo appuntamento hanno partecipato anche il Sindaco di Francavilla Luisa Russo e l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino ma per i piccoli ci saranno altri momenti (otto appuntamenti) di grande condivisione su temi importanti oltre che di inclusione, vissuti direttamente in sede scolastica con otto autori per ragazzi.

Dopo il primo appuntamento di ieri con “È nata l’Italia. Costituzione di uno Stato libero” di Nadia Tortora, scrittrice di libri per l’infanzia, fondatrice dell’associazione Pachamama dove realizza progetti per i bambini il programma prosegue così:

– giovedì 18 aprile 2024 con “Il segreto di Babbo Natale” di Fabio Di Cocco, si occupa di pedagogia e didattica teatrale: l’appuntamento è per classi prime e seconde, si tratta di una lettura che trasporta i bambini nel magico mondo della fantasia, che insegna loro il valore dell’amicizia e del dare supporto e incoraggiare i sogni e le speranze;

– martedì 23 aprile 2024 con “La luna quadrata” di Emanuele Zulli, scrittore di racconti, dedicato alle classi quarte e quinte: una grande storia di amicizia, che insegna ai giovani lettori dei grandi valori, come l’amicizia, l’altruismo, la ricchezza della diversità e la lotta tra bene e male.

Laboratorio proposto: laboratorio di didattica teatrale (a cura di Cristian Zulli, attore, regista e sceneggiatore teatrale).

– lunedì 6 maggio 2024 con “I tre fulmini” di Alice Antonelli, laureata in Archeologia e Culture del Mondo Antico a Bologna, con una particolare attenzione all’ambito egittologico. È affascinata dalle storie antiche, ma al tempo stesso, è alla ricerca di storie recenti e moderne che possano conquistare il cuore dei lettori di tutte le età. Questo appuntamento è dedicato alle classi seconde e terze. Si tratta di una lettura che pone l’attenzione dei giovani lettori sull’ingegno e il coraggio, armi principali per affrontare le sfide della vita ed è recitata per permettere ai giovani lettori di affrontare temi di mistero e avventura;

-giovedì 9 maggio 2024: “Pescara 1566” il primo romanzo storico di Andrea Verrocchio, pescarese del 2007; l’appuntamento è dedicato alle classi quarte e quinte.

La lettura pone attenzione sulla storia della città di Pescara, pensata da molti come città “giovane”. Al contempo pone importanza sull’amicizia, sui pregiudizi che ancora oggi sono presenti e sulla riflessione che, a volte, nulla è come sembra. Il laboratorio proposto riguarda attività di ricostruzione concettuale della Pescara del 1500;

– giovedì 23 maggio con “Per colpa di un Setter” della scrittrice Loretta Tormenti, dedicato alle classi prime e seconde.

Una lettura che, divertendo e strappando un sorriso, vuol far riflettere sull’inclusione, sull’amicizia e sul valore dell’accettazione di sé e degli altri.

Il laboratorio proposto è quello di una lettura recitata in modo divertente e leggero stimolando immaginazione di scene di vita quotidiana;

– venerdì 24 maggio con “I fantasmi di Rasnov” di Antonella Mercaldi, insegnate di scuola primaria. L’appuntamento è dedicato alle classi terze e quarte. I lettori saranno catturati dalla storia che pone l’attenzione sull’importante valore dell’amicizia, sui pregiudizi e sul rapporto, a volte complesso, tra fratelli. Si tratta di una lettura recitata con riflessioni sulle tematiche dell’amicizia, dell’affetto, dello scontro e delle apparenze. Sempre per venerdì 24 maggio, ci sarà anche un incontro dedicato alle classi terze, quarte e quinte con il romanzo dello scrittore e sceneggiatore Peppe Millanta, ed il mondo di “Vinpeel degli orizzonti”. Il laboratorio “Scrivere e riscrivere con le emozioni” è con lo stesso Peppe Millanta e Nadia Tortora.

Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




LA MESSA DI GLORIA DI GIACOMO PUCCINI

Questa sera alle 21nel Duomo di San Flaviano

Giulianova, 14 aprile 2024. La fitta collaborazione tra enti sostenitori o patrocinanti ha reso possibile la realizzazione dell’ eccezionale concerto che si terrà questa sera nel duomo di San Flaviano, a Giulianova. In programma è la Messa di Giacomo Puccini o Messa a quattro voci, attualmente conosciuta con il nome apocrifo di Messa di Gloria.

Si esibiranno il Coro Giuseppe Verdi ed il Coro Lirico d’ Abruzzo. Le voci saranno quelle del tenore Benedetto D’ Agostino e del basso Lucio Di Giovanni, accompagnate dall’ Orchestra I Sinfonici, diretta dal Maestro Sergio Piccone Stello. Umberto De Baptistis, il maestro del coro. Inizio alle 21. Ingresso libero.

La Messa di Gloria è una messa per orchestra e coro a quattro voci, con tenore e baritono solisti, composta nel 1880 da Giacomo Puccini come esercizio per il diploma all’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca, dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880.  Puccini non pubblicò mai il manoscritto completo della Messa e, sebbene fosse stata ben accolta, non fu più eseguita fino al 1952. Alcuni dei suoi temi musicali furono utilizzati dal maestro in altri lavori, come l’Agnus Dei nella Manon Lescaut e il Kyrie nell’Edgar.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, il sacerdote Dante Del Fiorentino acquistò una vecchia copia del manoscritto della Messa dalla famiglia Vandini di Lucca, pensando che fosse la partitura originale. Quest’ultima in realtà era in possesso della famiglia di Puccini e fu data da sua nuora alla Ricordi, casa editrice del musicista. Ne scaturì una controversia legale che si risolse con la divisione dei diritti d’autore fra la Ricordi e la Mills Music, la casa editrice del manoscritto di  don Dante Del Fiorentino.




TRAGEDIA SVENTATA NEL CARCERE DI CASTROGNO

Polizia penitenziaria salva la vita a detenuto che tenta il suicidio

Teramo, 14 aprile 2024. Tragedia sfiorata, l’ennesima, in un carcere dell’Abruzzo. Questa mattina all’alba, nel carcere di Teramo, è solamente grazie al tempestivo e professionale intervento della Polizia Penitenziaria che si è impedito a un detenuto di togliersi la vita.

La notizia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE per voce di Giuseppe Pallini, segretario provinciale: “Alle ore 3.50 di stamane, un giovane detenuto teramano che sta scontando la pena per reati di spaccio di stupefacenti, all’interno del bagno della propria cella occupata da altro ristretto, stava preparando il cappio con la cintura dell’accappatoio e legato alle sbarre della finestra. La cosa non è sfuggita all’agente di servizio che prontamente ha lanciato l’allarme. La Sorveglianza Generale, accorsa immediatamente, lo ha fatto desistere dall’insano gesto, accompagnandolo presso l’infermeria”. Pallini prosegue segnalando che “in tale sede il giovane continuava a minacciare di porre fine alla sua vita e il medico lo sottoponeva dapprima a sorveglianza a vista all’interno della cella del reparto infermieristico e successivamente riteneva opportuno farlo visitare dal 118. L’uomo veniva dunque trasferito presso il locale Nosocomio con proposta di TSO ed è attualmente è piantonato nel reparto detentivo dall’ospedale di Teramo”.

Il SAPPE esprime “un vivo apprezzamento al prezioso operato degli agenti della Casa Circondariale di Teramo, grazie ai quali è stata impedita una nuova tragica morte in carcere. Ma torniamo a denunciare ancora una volta la mancanza di operatori sanitari, psicologici e psichiatrici e ribadiamo la necessità di concorsi regionali e assunzioni di personale sanitario da destinare alle carceri abruzzesi”.

Per il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, “questa è la Polizia Penitenziaria, pronta ad agire con gli altri operatori e con gli stessi detenuti per tutelare la vita dei ristretti. Il Sappe esprime apprezzamento per l’operato svolto ed auspica che venga riconosciuta una ricompensa ai poliziotti intervenuti nel salvare la vita all’uomo. Il dato oggettivo è che la scelta di togliersi la vita è sicuramente originata da uno stato psicologico di disagio. È un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali sociali e familiari”, conclude il sindacalista, che rileva infine come “l’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. E si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.




EFFICIENZA CARDIACA E TERZA ETÀ

A Collecorvino si pensa alla salute

Collecorvino, 14 aprile 2024. Sarà ospitato giovedì 18 aprile alle ore 17:30 presso la Sala Consiliare del Comune, l’appuntamento dal titolo “Efficienza cardiaca e terza età, quale manutenzione effettuare al motore della macchina uomo?”, un convegno interamente dedicato al benessere della collettività.

L’appuntamento vede la partecipazione del Dottor Bruno Loffredo, già primario di Cardiologia dell’ospedale di Atri, nel teramano.

“Stiamo vivendo un tempo senza precedenti ed è sempre più importante avere

 strumenti utili e con solide basi scientifiche per affrontare e superare momenti sfidanti, usando al meglio le nostre risorse, per mantenere anche il nostro stato ottimale, soprattutto con l’avanzare dell’età” – spiega il Sindaco Paolo D’Amico.

“Da qui nasce l’esingenza di ospitare un evento aperto a tutta la cittadinanza e che possa essere utile ad essa: ci aspettiamo infatti che ognuno, dopo aver acquisito un parere scientifico come quello del Dottor Loffredo, possa essere un pò più consapevole su come affrontare la quotidianità e su come prendersi cura del proprio cuore, il motore della macchina uomo, come appunto recita il sottotilo del nostro evento”– conclude il Primo cittadino.

La Farmacia Comunale di Collecorvino è partner dell’evento. L’ingresso è gratuito.




UNA SALUTARE GIORNATA DI LOTTA

Atessa, 14 aprile 2024. Da anni USB e SLAI COBAS portano avanti una giusta battaglia per rivendicare migliori condizioni di lavoro nello stabilimento Stellantis di Atessa. Il percorso di rivendicazione ci ha portato nella mattina di venerdì 12 aprile 2024 a promuovere un sit-in di protesta sotto gli uffici dello SPSAL di Chieti (ente di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro).

Una delegazione delle due sigle, assistita dal dott. Francesco Tuccino (ergonomo) e dall’Avv. Guglielmi, è stata ricevuta dal dott. Massaro, e da alcuni collaboratori, ai quali sono state esplicitate le ragioni di tale iniziativa e consegnato un esposto contenente le richieste delle due organizzazioni: controlli su alcune specifiche postazioni di lavoro, l’attivazione di controlli periodici su postazioni a campione in tutte le officine e verifica della correttezza dei DVR (documenti valutazione rischi), verifica delle modalità di gestione della sorveglianza sanitaria e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente.

Nelle quasi due ore di colloquio, il direttore dello SPSAL ci ha confermato, ritenendo fondate le nostre preoccupazioni, che valuterà il contenuto dell’esposto e prenderà opportuni provvedimenti finalizzati alla risoluzione delle problematiche.

In primis ci ha espresso forti dubbi sulla gestione della sorveglianza sanitaria mentre sulla verifica delle postazioni, ha fatto notare le loro difficoltà per indisponibilità di personale per verifiche così complesse, ma si adopererà per poter far fronte a tale impegno, infine sul tavolo permanente si pronuncerà con una proposta formale, lasciando intendere un riscontro positivo.

Naturalmente i veri protagonisti sono stati i lavoratori che hanno partecipato al sit-in ed i numerosi che hanno aderito alla giornata di sciopero proclamato in tutto lo stabilimento da USB e SLAI COBAS, permettendo di rendere tangibili le nostre e le loro preoccupazioni per le ripercussioni sulla salute e sicurezza conseguenti l’aumento dei carichi e ritmi di lavoro a cui quotidianamente sono comandati.

La nostra lotta non si fermerà senza il raggiungimento di risultati concreti e assicuriamo che quella di ieri è stata solo un’altra tappa di un percorso che merita di essere portato avanti con lucidità e caparbietà.

La protesta è stata anche un motivo per ribadire l’importanza di maggiori controlli sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, di cordoglio e rabbia per la recente strage di Suviana e per tutte quelle che purtroppo continuano ad avvenire nel nostro paese.

I nostri ringraziamenti infine vanno al dott. Tuccino e a l’Avv. Guglielmi per la disponibilità e la competenza messa a disposizione dei lavoratori.

Coord. SLAI COBAS Chieti

Coord. USB LP Chieti/Pescara




MARCO DISCRIMINATO alla mensa scolastica

Il 2 aprile, giornata dedicata dall’ONU alla consapevolezza sull’autismo, non è mai stato così distante

13 aprile 2024. Nonostante si sia giunti alla 14esima edizione di questa importante giornata (è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale ONU e si celebra tutti gli anni il 2 aprile) e nonostante il Ministero ogni anno inviti le istituzioni educative a organizzare iniziative che coinvolgano l’intera comunità scolastica, volte ad accrescere la comprensione e la conoscenza sulla tematica dell’autismo, non si riscontrano effetti positivi nell’Istituto Omnicomprensivo.

Nella sua scuola Marco, ragazzo autistico appena diciottenne, è confinato a pranzare in solitudine nell’aula in cui si tengono le lezioni, mentre i suoi compagni consumano il pasto presso il ristorante convenzionato a circa 200 mt dal cancello della scuola, per raggiungerlo non occorre nemmeno attraversare la strada.

Una vera discriminazione che va avanti da mesi!

Una situazione ingiustificabile, che viola ogni norma dedicata alla inclusione scolastica, una decisione unilaterale, imposta senza la minima comunicazione ai familiari e senza alcuna plausibile motivazione. Marco, pur essendo autistico e epilettico, al di fuori del contesto scolastico conduce una vita sociale attiva ed è molto conosciuto in paese.

Escluderlo dalla fruizione del pasto al ristorante insieme ai suoi compagni è un atto ignobile oltre che diseducativo anche per il gruppo dei pari, e richiede un intervento immediato da parte degli organi ministeriali.

I genitori hanno appreso di questa modalità solo recentemente e per caso. Nessuna comunicazione è mai stata loro rivolta. Appena appreso della condotta discriminatoria messa in atto ai danni del loro figlio, hanno inviato una Pec alla scuola che ad oggi e a distanza ormai di giorni, è ancora senza risposta.

Anche il Sindaco GC, ha inviato una missiva alla Scuola e all’Ufficio Scolastico regionale chiedendo chiarimenti urgenti su questa incresciosa situazione, ma tutto tace, anche per il primo cittadino.

La Scuola italiana, che con orgoglio rivendica l’eliminazione delle classi differenziate, non può tollerare questa aberrazione. Che messaggio diamo ai compagni che pranzano fuori lasciando Marco solo in classe?

Segnaleremo tempestivamente questa grave discriminazione e lesione dei diritti all’inclusione di Marco alle autorità competenti e informeremo di questo il Ministro dell’Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara chiede l’immediata revoca dell’incarico alla Dirigente Scolastica, evidentemente non del tutto adeguata a ricoprire un ruolo così delicato, figura che dovrebbe ergersi a tutela del futuro di noi tutti, la generazione di giovani che ora stiamo formando nei nostri Istituti scolastici è quella che tra qualche anno sarà chiamata a prendere decisioni, a vario livello, a vario titolo, sulla collettività. E la collettività siamo sempre tutti noi, inclusi Marco, la sua famiglia ed anche la stessa Dirigente scolastica.

L’Associazione Autismo Abruzzo onlus, che dopo il sisma ha sostenuto la famiglia di Marco per la permanenza, esprime profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. L’Associazione, unitamente al suo legale Gianni Legnini, avvierà tutte le azioni del caso per salvaguardare i diritti e la dignità di queste persone.

Marco merita rispetto come persona umana. A Marco va garantita l’inclusione scolastica!

A tutti i ragazzi con diversità deve essere garantita l’inclusione. L’esclusione è un atto di profonda inciviltà che Autismo Abruzzo stigmatizza con forza.

Mail pervenuta da: segreteria@autismoabruzzo.it




UCRAINA, PALESTINA E ISRAELE COME UNA SORTA DI CALVARIO ESTESO: ma ci sarà una Resurrezione?

Come diceva Pascal noi non conosciamo la vita, la morte se non per mezzo di Gesù Cristo. Fuori di Gesù Cristo, non sappiamo cosa sia la nostra vita o la nostra morte

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 13 aprile 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni» (Lc 24, 35-48 – III Pasqua B).

Ai discepoli increduli Gesù dice: “Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi”. Sono tanti i passi evangelici che ci presentano Gesù obbediente a un “piano” del Padre, quasi a una “traccia” che Lui segue per portare a compimento l’opera che il Padre gli ha affidato.

Qui ci interessa notare come, ciò che sconvolge i discepoli, è invece presentato da Gesù come una via obbligatoria: passione, morte e resurrezione. Di essa non si comprende un elemento se non si considerano gli altri, come non si può vivere un momento senza vivere gli altri.

È così per Gesù. È così per noi? Diciamolo con un esempio: non è difficile pensare ai conflitti in Ucraina o Palestina e Israele, in questo momento storico, come momenti in cui si patisce e si soffre, si vive una sorta di Calvario esteso. Ma ci sarà per loro una resurrezione?

E quando?

È solo uno tra i tanti esempi…

Quando penso a questa via di imitazione mi viene sempre in mente ciò che Blaise Pascal ha scritto: “Non soltanto conosciamo Dio unicamente per mezzo di Gesù Cristo, ma conosciamo noi stessi unicamente per mezzo di Gesù Cristo”.

Il filosofo francese, da cristiano coerente, ha certamente ragione, ma non possiamo negare le difficoltà nel pensare la nostra vita come una via di passione, morte e resurrezione, alcune volte fisica, alcune spirituale, alcune volte entrambi.

La nostra difficoltà a comprendere è simile allo sconvolgimento e alla paura dei discepoli nel vedere il Risorto. Quante cose nella vita ci sconvolgono e ci fanno paura!?

Di quante non ne comprendiamo il senso e la via!?

Ad iniziare dalla guerra e dalle violenze sui piccoli, donne e indifesi…Spesso alcuni, un po’ credenti e un po’ pagani, parlano di “destino”, di arcani piani che si realizzano nella vita. È così?

Non c’è nessun destino, nessun piano occulto, ma solo il volere di Dio, il suo piano, che, tra le difficoltà del mondo e le resistenze della nostra volontà, si realizza.

“Bisogna che si compiono tutte le cose scritte”, dice Gesù. E dove sono scritte per noi?

Certamente nella sua Parola, come nei tanti segni di presenza che Lui ci dona e dove ci indica la strada. Dalla sua Parola, dalla persona di Gesù, dai segni, a noi donati, dobbiamo imparare. Se impariamo, avremo meno paura e meno sconvolgimenti. E il Risorto non ci abbandonerà. 

Ritornando a Pascal, è il caso di citare il suo intero pensiero: “Non soltanto conosciamo Dio unicamente per mezzo di Gesù Cristo, ma conosciamo noi stessi unicamente per mezzo di Gesù Cristo. Noi non conosciamo la vita, la morte se non per mezzo di Gesù Cristo. Fuori di Gesù Cristo, non sappiamo cosa sia la nostra vita o la nostra morte, Dio e noi stessi. Per questo, senza la Scrittura che ha per oggetto solo Gesù Cristo, non conosciamo niente e non vediamo che nebbia e confusione nella natura di Dio e nella nostra natura” (fr. 548).




LA PASSEGGIATA ECOLOGICA

La quindicesima edizione

Paglieta, 13 Aprile 2024 – Domenica 28 Aprile, si terrà Paglieta la 15.ma Edizione della Passeggiata Ecologica, insieme alla terza Corsa Podistica non competitiva e alla terza Edizione della Passeggiata Ecologica in Mountain Bike. Quest’anno, una novità speciale arricchisce l’evento: lo Yoga Day, in collaborazione con lo Studio Olistico Yoga Life Paglieta. L’evento, organizzato con cura dall’Associazione locale Pro Loco Paglieta Aps, avrà luogo con partenza da Piazza Roma alle ore 9:00 (ritrovo alle ore 8:00).

Il percorso, immerso nella natura incontaminata della nostra regione, attraverserà suggestivi paesaggi e luoghi di interesse culturale. L’itinerario prevede una colazione presso l’ex Istituto Agrario dopo aver attraversato Viale Adriatico, c.da Sinaglia, c.da Marraone e c.da Piano La Barca. Dopo una breve tappa, si proseguirà verso c.da Colle Carinci. Alle 12:30, i partecipanti giungeranno al Parco Giochi comunale di Paglieta, dove si terrà un pranzo collettivo per concludere la giornata in compagnia e relax.

Il Sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, dichiara: “Mi congratulo con gli organizzatori per la passione che li accompagna nel promuovere la manifestazione che ad ogni edizione è un  successo. La Passeggiata Ecologica rappresenta un momento importante di unione e sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente. Invito tutti i cittadini e no, a partecipare a questa giornata all’insegna dello sport, del benessere e della condivisione”.




REINTERNALIZZAZIONE PARCHEGGI

Oggi il passaggio delle consegne per il servizio. L’assessore Rispoli: “al via da mercoledì, si ricomincia per ora con sei lavoratori”. Sindaco e Cassarino: “un primo passo a vantaggio della città e dell’ente”

Chieti, 13 aprile 2024 – Passaggio di consegne nella gestione dei parcheggi comunali oggi all’assessorato alla Mobilità fra il curatore di Teateservizi, Guglielmo Flacco e l’Amministrazione. Da martedì, una volta formalizzati anche i contratti con il personale, il servizio torna in capo al Comune, come annunciato nei giorni scorsi dal sindaco e dagli assessori di competenza.

“La firma di oggi prevede il passaggio del servizio dalla curatela a noi – illustra l’assessore alla Mobilità Stefano Rispoli – : si tratta di un passaggio tecnico che ci consentirà di gestire i parcheggi della città direttamente. Lo faremo da mercoledì, con un giorno in più rispetto alle prime aspettative, questo per consentire l’ufficialità di tutti i provvedimenti relativi al personale interinale, che grazie alla concertazione con i sindacati siamo riusciti a ricalibrare, riassorbendo 6 unità, per il momento, delle 8 prima assunte a Teateservizi, con buoni auspici per il futuro. Ma già da oggi gli incassi arrivano direttamente al Comune, è già attiva anche la guardiania come lo sono le altre funzioni previste da un servizio importante, con un enorme potenziale e che vorremmo mettere pienamente a frutto, rispondendo alla domanda di sosta che i cittadini hanno. Con la gestione diretta per il momento riusciremo a riassorbire 6 degli 8 lavoratori prima assunti da Teateservizi, un traguardo importante anche questo, per cui ringraziamo i sindacati che con i quali abbiamo condiviso la situazione sin dall’inizio, insieme alle opzioni praticabili e con cui continueremo ad avere dialogo e piena collaborazione. Grazie anche alla struttura tecnica comunale, a partire dal dirigente Carlo Di Gregorio, con Tania Di Tecco e tutti funzionari e addetti al settore Mobilità, che hanno, in tempi rapidissimi, consentito al Comune di tornare a gestire i parcheggi. Ce ne stiamo occupando anche a livello strutturale, introducendo opere che, una volta realizzate, daranno alla città il numero adeguato di stalli, quelli capaci di rispondere al fabbisogno crescente e rimasto insoddisfatto da anni e che noi siamo riusciti a distribuire sia nel centro storico, in via Ciampoli, presto, anche a piazza Garibaldi e, a Chieti Scalo, con il parcheggio interrato di piazza Carafa, raccogliendo risorse statali ed europee allo scopo”.

“Il Comune di Chieti ha bisogno di respirare economicamente e l’accordo di oggi è una formalità importante, un passo avanti, pur fra tante difficoltà – commentano il sindaco Diego Ferrare e l’assessore alle Partecipate Massimo Cassarino – . Il grazie va a tutte le parti che stanno lavorando alacremente da mesi, perché le funzioni di quella che è stata la nostra partecipata potessero tornare a pieno regime ed esprimere tutto il potenziale. Grazie anche al curatore Guglielmo Flacco che con la sua disponibilità e competenza è un riferimento importante per l’Ente in questa fase. Una volta tornati titolari dei parcheggi, cercheremo di renderli il più efficienti e produttivi possibile, in modo da poter prendere le migliori decisioni anche per il futuro”.




DOBBIAMO RIAPRIRE PESCARA

Carlo Costantini lancia la campagna elettorale. In piazza Italia l’evento del candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra

Pescara, 13 aprile 2024 – “Bisogna riaprire Pescara. Dobbiamo farlo sotto tutti i punti di vista. C’è consapevolezza della delicatezza della sfida che ci attende, ma registro un grande entusiasmo. Assistiamo alla dimostrazione plastica del desiderio di cambiare. C’è bisogno di esprimere una visione per far sì che Pescara torni a correre verso il futuro. Ci sono tutte le carte in regola per vivere questa straordinaria avventura che ci separa dall’8 e 9 di giugno e ci sono tutte le condizioni per vincere le elezioni”. Lo afferma il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, nel corso dell’evento di apertura della campagna elettorale in vista delle amministrative di giugno.

L’iniziativa si è svolta stamani in piazza Italia, davanti a Palazzo di Città. Presenti rappresentanti di tutte le forze politiche che sostengono la candidatura di Costantini: Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra, Radici in Comune. C’erano, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico, già candidato presidente di Regione alle recenti elezioni regionali, che ha aperto l’evento, i consiglieri regionali Erika Alessandrini, Antonio Blasioli e Antonio Di Marco, il commissario per la ricostruzione di Ischia, Giovanni Legnini, già vicepresidente del Csm e storico esponente del Pd abruzzese, il segretario regionale del Pd, Daniele Marinelli, il segretario regionale di Sinistra Italiana Abruzzo, Daniele Licheri, rappresentanti di Europa Verde e di Radici in Comune e i consiglieri comunali di opposizione.

Nel corso del suo intervento, durato circa 40 minuti, Costantini ha toccato i principali temi al centro del programma della coalizione: la mobilità e il traffico, viale Marconi, la strada parco e la filovia, i parcheggi, l’area di risulta, i rifiuti, Le Naiadi, la sicurezza, il decoro urbano, il verde pubblico, la crisi del commercio, l’aeroporto, il porto, le ferrovie, la scuola, l’accessibilità, il canile.

“Oggi partiamo e partiamo alla grande, ci siamo tutti. Bisogna riaprire Pescara e bisogna farlo sotto tutti i punti di vista”, ha detto il candidato sindaco citando lo slogan della sua campagna elettorale. “Bisogna recuperare il senso di appartenenza ad una comunità che in questi anni è stata abbandonata dalla mancanza di sensibilità sulle questioni essenziali. Una città – ha aggiunto – massacrata dalle multe dei semafori trappola, massacrata da cantieri infiniti molto spesso relativi a lavori inutili, ingannata da progetti sbagliati, a partire da viale Marconi”.

“Bisogna prepararsi ad un evento storico: nel 2027 – ha proseguito – nascerà Nuova Pescara e questo sarà un appuntamento di straordinaria importanza per la nostra comunità. Una città di duecentomila abitanti, la capitale del medio adriatico; un popolo ed una comunità che finalmente avranno la dimensione per esercitare le proprie legittime rivendicazioni e le proprie ambizioni a livello nazionale e a livello europeo”.

“Dobbiamo creare le condizioni perché Pescara riprenda la sua corsa verso il futuro. Vi ricordo e vi chiedo di ricordare tutti che bastano due giorni – ha concluso Carlo Costantini – bastano l’8 e il 9 di giugno per cambiare finalmente Pescara”.

“Pescara ha bisogno di una persona come Carlo Costantini, in grado di vedere in anticipo i cambiamenti, di coglierne l’importanza e di individuarne le soluzioni – ha detto in apertura dell’evento Luciano D’Amico – Abbiamo bisogno di una persona che sappia raccogliere le energie che già in questa piazza appaiono in tutta evidenza sufficienti per accettare una sfida epocale. Oggi non lanciamo una campagna elettorale solo per rinnovare sindaco, Giunta e Consiglio. Lanciamo una campagna elettorale per varare un progetto di cambiamento strutturale e straordinario della città e del territorio. Grazie a Carlo Costantini per tutto quello che farà e perché riuscirà a trasformare questo straordinario sogno in una meravigliosa realtà”.

“Comincia a respirarsi aria nuova nella nostra città – commentano i rappresentanti di Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e liste civiche – Tutto l’entusiasmo visto questa mattina testimonia una grande voglia di ripartire dopo cinque anni di vessazioni e malgoverno, e la risposta migliore non può che essere un programma di rinnovamento e l’impegno di donne e uomini pronti a riscrivere la storia della nostra comunità”.




VILLA COMUNALE: CHIUSO ANNOSO PERCORSO

Amministrazione soddisfatta e pronta per le nuove sfide

Roseto degli Abruzzi, 13 aprile 2024 – La Regione Abruzzo ha recentemente approvato il rendiconto e tutte le spese sostenute per l’adeguamento strutturale sismico della Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi. Questo progetto, iniziato nel 2012 con un finanziamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Abruzzo, ha subìto una serie di interruzioni che hanno portato alla chiusura del cantiere e del parco della Villa al pubblico per diversi anni prima dell’arrivo dell’Amministrazione Nugnes.

“Al nostro ingresso a Palazzo di Città abbiamo trovato il cantiere fermo al palo e ci siamo immediatamente attivati per superare tutti gli ostacoli, anche attraverso una perizia di variante predisposta dal Direttore dei Lavori. Durante i lavori la ditta aveva espresso riserve per oltre 500mila euro, che rappresentava uno dei motivi del fermo del cantiere e che abbiamo superato tramite un accordo bonario pari a 90mila euro che abbiamo già finito di pagare. In questo modo già nel corso del 2022 l’intervento è ripreso ed è stato completato nel mese di dicembre dello stesso anno. Successivamente, è stata portata a termine anche la fase del collaudo e quindi i lavori sono ufficialmente terminati con l’approvazione del certificato di regolare esecuzione e del certificato di collaudo”, affermano il Sindaco Mario Nugnes e il Vicesindaco Angelo Marcone.

Dal punto di vista amministrativo, l’intervento alla Villa Comunale è quindi completato per quanto riguarda la parte al momento utilizzabile, ovvero in tre locali che si trovano al piano terra della storica struttura rosetana. Adesso occorre concludere l’intervento sulla parte impiantistica, soprattutto per quanto riguarda la pompa di calore, per arrivare poi all’agibilità definitiva.

“Rispetto al parco pubblico, a seguito di un accordo con la ditta, già nell’estate del 2022 è stato possibile arrivare alla sua riapertura provvedendo al contempo anche alla messa in sicurezza del patrimonio arboreo presente al suo interno. Anche qui, dopo aver trovato i cancelli chiusi da diversi anni a causa di scelte e dell’immobilismo della passata amministrazione, i lavori sono subito ripresi e quindi conclusi e collaudati nella seconda metà del 2022. Inoltre, sempre per i giardini della Villa, è stato approvato il certificato di regolare esecuzione da parte della Regione che è l’Ente finanziatore. Continueremo a lavorare per garantire che la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi sia un luogo sicuro e accogliente per tutti i cittadini e un punto di riferimento per la collettività. Per questo motivo abbiamo già richiesto alla Regione Abruzzo i fondi necessari al completamento del suo recupero”, concludono gli Amministratori Rosetani.




NASCE IL PROGETTO MOSCIANO CIVICA

Mosciano Sant’Angelo, 13 aprile 2024. A seguito di proficui e intensi incontri con il tessuto sociale, i professionisti del territorio, le attività produttive e le associazioni da sempre impegnate a sostegno della collettività, è nato un nuovo progetto politico, di natura civica, che intende dare alla realtà di Mosciano Sant’Angelo quel cambio di passo che, da troppo tempo, attende.

Il progetto prenderà forma nella lista Mosciano Civica, che parteciperà alla competizione elettorale dell’8 e del 9 giugno prossimi per il rinnovo del Consiglio comunale di Mosciano Sant’Angelo.

Il comitato elettorale, a sostegno del progetto e della lista Mosciano Civica, sta ultimando la composizione della lista, i cui candidati si distinguono per essere persone impegnate, a vario titolo, nella crescita sociale della realtà moscianese, oltre che del programma di una nuova visione del paese.

Il progetto Mosciano Civica è aperto e si rivolge a tutte le forze politiche, ai giovani, alle donne e agli uomini che non si ritrovano nella politica fallimentare di Mosciano Democratica, ormai deflagrata in conflitti interni e spaccature, che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico e con il bene della comunità moscianese.

Il comitato elettorale, inoltre, ha individuato nella persona del dottor Ercole Core – medico conosciutissimo e da sempre stimato dalla comunità moscianese per l’impegno professionale e umano dedicato non solo ai suoi pazienti – il nome del candidato sindaco che avrà il compito, insieme alla sua squadra, di realizzare, per Mosciano, il cambiamento tanto sperato.

Il dottor Core, contattato in proposito, ha chiesto qualche giorno di tempo per valutare la proposta di candidatura, ringraziando, in ogni caso, sin d’ora, tutti coloro che pensano che il cambiamento della comunità moscianese possa realizzarsi per il tramite di un suo impegno diretto.

Comitato per la formazione della lista “Mosciano Civica”

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https://www.abruzzocitta.it/comune/mosciano-sant-angelo




MORTE DI MONS. FRANCESCO DI FELICE

Nelle prime ore di oggi, 13 aprile, presso l’ospedale “San Pietro – Fatebenefratelli” di Roma, è morto Mons. Francesco Di Felice, presbitero della nostra diocesi.

Roma, 13 aprile 2024. Mons. Francesco Di Felice è nato l’11 luglio del 1934 a Santa Margherita di Atri. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici nel Pontificio Seminario Regionale di Chieti, al termine dei quali è stato ordinato Sacerdote, il 29 giugno 1961, dal Vescovo Mons. Amilcare Stanislao Battistelli. Ha poi completato gli studi a Roma, conseguendo il Dottorato in Teologia nella Pontificia Università Lateranense; ha ottenuto poi la Licenza in Scienze Bibliche nel Pontificio Istituto Biblico e conseguito il Diploma “in re pastorali” nell’Istituto di Pastorale del Laterano.

Nei primi anni di servizio ecclesiale alla diocesi ha svolto le funzioni di Vicerettore del Seminario diocesano e di insegnante di lettere; nello stesso tempo è stato Responsabile del Centro Vocazionale Diocesano, incarico che gli ha dato l’opportunità di visitare, per l’animazione vocazionale, moltissime comunità parrocchiali della diocesi.

Nel 1967 viene chiamato a Roma a ricoprire l’incarico di Vicerettore del Seminario Romano per gli Studi Giuridici (Apollinare) e nello stesso tempo è incaricato come professore di teologia biblica presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 1971 il Santo Padre Paolo VI, lo chiama, in qualità di Minutante, al servizio della Segreteria di Stato, dove ben presto diviene Capo Ufficio per i problemi dottrinali, dirigendo la sezione del gruppo degli “italianisti”. Viene anche nominato assistente ecclesiastico del sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo de’ Lellis”, associazione che, dal 1946, è luogo di incontri spirituali, culturali e assistenziali degli Abruzzesi, residenti a Roma.

Nel 1986 il Santo Padre Giovanni Paolo Il lo ha nominato Prelato d’Onore di Sua Santità, e successivamente Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia. In tale veste ha potuto fare il giro del mondo per la promozione della causa della famiglia e della vita. Papa Benedetto XVI lo ha chiamato a far parte del Capitolo dei Canonici Liberiani nella Basilica di Santa Maria Maggiore e nella nostra diocesi era canonico del Capitolo della Concattedrale di Atri.

Come studioso di esegesi biblica e di pastorale familiare, ha al suo attivo, oltre ad articoli apparsi in vari giornali e riviste, diverse pubblicazioni, soprattutto sul tema della vita e della famiglia.

La salma di Mons. Francesco Di Felice verrà portata presso Ia casa funeraria “Di Furia” (pianura di Notaresco, Strada Statale 150) nel primo pomeriggio di lunedì 15 aprile. I funerali, presieduti dal nostro Vescovo Lorenzo, saranno celebrati martedì 16 aprile alle ore 16 nella chiesa di Santa Margherita di Atri.

Ci uniamo al dolore della famiglia e sosteniamo con la preghiera questo ultimo viaggio di don Francesco verso la casa del Padre.




OPPOSIZIONE SERRATA con Luciano D’Amico

Centrodestra litiga solo per le poltrone

L’Aquila, 13 aprile 2024. Marinelli e Paolucci su nuovo Consiglio regionale: “Con Luciano D’Amico per un’opposizione serrata ad un centrodestra che già litiga per le poltrone.”

“A partire da un’opposizione molto serrata, seria e concreta, il Partito Democratico vuole essere nel consiglio regionale l’infrastruttura che rafforza e cementa la coalizione – affermano a margine della prima seduta del XII Legislatura del Consiglio Regionale, il segretario del Partito democratico abruzzese Daniele Marinelli e il Capogruppo del Pd in Consiglio Silvio Paolucci – Fuori dal consiglio, nei territori, in ogni angolo della nostra regione, la nostra sfida sarà quella di essere ancora più presenti, più vicini alle persone, più attenti a recepire le molte esigenze dei cittadini e trasformarle in proposte politiche in grado di rendere più efficace la nostra attività di opposizione. Riconosciamo a Luciano D’Amico il ruolo di guida e punto di riferimento di una coalizione che resta coesa per il bene dell’Abruzzo.

La nomina di Sospiri – partorita tra ripensamenti e assenze – dimostra che nel merito e nel metodo la destra non propone alcun genere di discontinuità così come la nomina dell’assessore Verì, alla salute, rappresenta qualcosa di già visto con i problemi enormi sulla sanità di tutti i giorni.

Di fronte all’irresponsabilità di questa maggioranza, che già litiga e si divide su questioni di potere di cui ai cittadini non interessa nulla, noi dobbiamo invece assumere un atteggiamento di umiltà e responsabilità: l’Abruzzo ha bisogno di un consiglio regionale che si occupi dei tanti problemi aperti e di rilanciare una regione ferma da troppo tempo.

Il discorso programmatico di Marsilio è stato deludente e lontano dai problemi degli abruzzesi: non può essere una priorità iniziare la legislatura regionale parlando di legge elettorale regionale e del numero degli assessori della giunta regionale.

Per noi la priorità è incalzare il governo nazionale sul fondo nazionale per la sanità, sulle infrastrutture strategiche che sono state definanziate, sull’agricoltura e sull’opposizione al disegno di autonomia differenziata, che non può vedere la nostra Regione assecondare lo Spaccaitalia di Calderoli e della Presidente Meloni. Sull’idea di un Abruzzo che deve sostenere le priorità di Roma noi non ci stiamo dunque e dal prossimo consiglio regionale ribadiremo le priorità per la nostra terra”.