UN GOVERNO CONFUSO IN GUERRA CON IL SUD 

di Michele Rutigliano

PoliticaInsieme.com, 29 marzo 2024. Rimarrà nella storia (semiseria) della politica italiana quel foglietto, ripreso furtivamente dalle telecamere al Senato, sui cui Silvio Berlusconi riportò giudizi non molto lusinghieri sull’affidabilità, la coerenza e la statura politica di Giorgia Meloni. Ma non è su di lei che vorrei soffermarmi. Non sarebbe nemmeno tanto carino redarguire sempre il peccatore e ignorare i peccati  del suo Governo, soprattutto quando volge le sue attenzioni al Mezzogiorno.

Conosciamo tutti la polemica che ha ingaggiato il Governatore della Campania Vincenzo De Luca nei confronti del Ministro Fitto e più in generale verso questa spocchiosa noncuranza per la sua Regione.  Conosciamo anche la triste e squallida vicenda in cui è stato coinvolto il Sindaco di Bari, quel galantuomo di Antonio Decaro, uno dei politici meridionali tra i più amati e benvoluti di sempre. In tutto questo clamore, però, è passata sotto silenzio un’altra vicenda. Quella che ha interessato il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto. Il quale è arrivato a minacciare addirittura le dimissioni se il Governo non farà marcia indietro sul ventilato taglio di 1 miliardo e mezzo di euro alla Sanità della sua Regione .

La notizia  della Calabria che si ribella al Governo ha fatto scalpore perché si tratta della prima crisi  tra un presidente di una Regione di centrodestra e il Governo Meloni.  A quanto pare il Governatore non si  è lamentato solo per i  tagli alla sanità,  ma più in generale per la politica antimeridionalista che, a suo parere, non sta girando nel verso giusto. “Io – ha spiegato Occhiuto – devo rappresentare gli interessi della mia Regione che sconta i ritardi dei governi nazionali che in questi anni hanno nominato commissari alla sanità dei Generali dei carabinieri, della Guardia di finanza, e altri ancora. Commissariamenti che hanno lasciato più o meno tutto com’era. E adesso vogliono ulteriormente tagliare.  E allora io non ci sto”.

Il Governo, come al solito, suona uno spartito diverso da quello che seguono i governatori del Sud.   Dice il Ministro Fitto che non si tratterebbe di tagli ma solo di un trasferimento di quelle spese sul fondo per l’edilizia sanitaria.  E qui la vicenda si ingarbuglia.  Perché, a sentire gran parte dei Governatori meridionali, almeno una parte di questi fondi sono già impegnati e pure spesi.

Se così fosse, i bilanci regionali sulla sanità ( che in alcuni casi assorbono il 60-70% del bilancio complessivo) si ritroverebbero pesantemente decurtati. Ma questa “guerra a bassa intensità” che il Governo ha dichiarato  alle Regioni del Sud non si ferma qui. È su un altro fronte, quello dell’autonomia differenziata, che il conflitto sta diventando sempre più aspro e pericoloso. Tralasciamo le sacrosante regioni di Vincenzo De Luca.

Sentite, invece, quello che ha dichiarato Roberto Occhiuto: “Cosa dovrebbe fare Forza Italia rispetto all’autonomia differenziata? In maniera molto meno aulica di quello che richiederebbe un dibattito così importante, noi diremmo dare moneta, vedere cammelli”.

In Calabria si sta muovendo addirittura la Chiesa contro questa sciagurata riforma. L’Arcivescovo di Cosenza, Monsignor Giovanni Cecchinato, partecipando alla marcia anti-autonomia promossa dalla GGIL  ha parlato chiaro:  “La Chiesa è per la solidarietà e la sussidiarietà”. Di rimando, Occhiuto è stato ancora più esplicito:   “È evidente  che per quanto ci riguarda, più importante dell’autonomia differenziata è che si finanzino i diritti sociali e civili secondo i fabbisogni e non secondo la spesa storica.

Se ci fosse il superamento della spesa storica andrebbe bene anche l’autonomia differenziata. Ho spiegato però al ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli che per realizzare questo suo disegno di legge, che prevede sì l’autonomia differenziata ma anche il finanziamento dei Lep secondo i fabbisogni, occorrono diversi miliardi.  Se ci sono bene, se non ci sono l’autonomia differenziata e le intese non si potranno fare. Sia chiaro: non siamo fessi e non ci faremo fregare”.

Il Presidente della Fondazione Gimbe ( Gruppo Italiano per la Medicina basata sulle Evidenze)   Nino Cartabellotta è andato giù ancora più duro. Ha detto chiaramente che l’autonomia differenziata porterebbe al collasso la sanità delle Regioni meridionali e ha definito grottesche e autolesionistiche  le posizioni dei governatori meridionali del centrodestra che la appoggiano. Ove mai dovesse andare in porto, questa riforma prevede che le Regioni potranno trattenere il gettito fiscale, che non verrebbe più redistribuito su base nazionale, impoverendo ulteriormente il Mezzogiorno. 

Il problema delle diseguaglianze regionali nella sanità esiste, ma la soluzione non è l’autonomia differenziata. Servono nuovi criteri di riparto delle risorse, una revisione dei Piani di rientro per favorire lo sviluppo organizzativo e soprattutto maggiori capacità di indirizzo e verifica dello Stato sulle Regioni. Non si possono ‘distribuire’ oltre 130 miliardi di euro alle Regioni e poi monitorarle con poco più di 20 indicatori che ‘catturano’ solo in minima parte gli enormi disagi delle persone.

Ad ogni buon conto se la Campania, la Calabria e la Sardegna piangono, la Basilicata non ride.  Tra un Governo che taglia i fondi e la dura realtà lucana dello spopolamento delle aree interne, dell’inverno demografico e della fuga dei giovani al Nord, la Regione che fa? Assiste impotente, ma non reagisce. 

È chiaro che solo con le sue forze potrà fare ben poco. Anzi non potrà fare nulla, se il Governo insiste con questa politica fatta solo di chiacchiere e distintivo. Da un lato firma i patti di sviluppo e coesione e dall’altro spinge la sua maggioranza in Parlamento perché approvi una legge che, se andasse in porto,  spaccherebbe l’Italia in due.

Dopo 163 anni di Storia,  ci ritroveremmo, con la gioia dei neoborbonici,  un moderno Regno delle Due Sicilie.  La verità è che questo Governo è sempre  più in uno stato confusionale,  Non solo in politica estera, con un Vicepresidente del Consiglio che scambierebbe due Mattarella con un Putin, ma anche in quella interna.  Un Governo che si comporta come Robin Hood, ma  con finalità esattamente opposte. Da un lato toglie fondi e speranze alle Regioni del Sud, dall’altro fa di tutto per assicurare più benessere e tranquillità a quelle del Nord.

Michele Rutigliano




A PASQUA SALVA UNA VITA

Al via la campagna Oipa. Sull’A1 agnelli trasportati senz’acqua: sanzione della Polizia stradale da 2 mila euro

Roseto degli Abruzzi, 29 marzo 2024. Sono in corso i viaggi di migliaia di agnellini destinati alla morte per finire nel piatto in occasione della prossima Pasqua. Nei giorni scorsi sono stati trovati agnellini trasportati su un mezzo pesante senza possibilità di dissetarsi, a causa del malfunzionamento dell’abbeveratoio. L’irregolarità, costata una sanzione di 2 mila euro, è stata scoperta dalla polizia stradale di Bologna, nel corso di alcuni controlli svolti sull’autostrada A1 nel tratto Casalecchio – Sasso Marconi.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) quest’anno lancia una campagna web e social che invita a salvare l’agnello, ma non solo, con lo slogan: “A Pasqua salva una vita. E già che ci sei salvala sempre” (v. immagine in vari formati).

La mercificazione degli agnelli, nelle sue varie fasi, esprime una crudeltà che va contro ogni etica. Strappati alle loro madri tra i 20 e i 40 giorni di vita, vengono pesati e issati sulle zampe, ammassati e caricati nei camion verso il loro ultimo viaggio. All’arrivo, sono scaricati come oggetti e destinati alla pratica di stordimento che non sempre viene effettuata secondo regolamento. Poi vengono uccisi, talvolta ancora coscienti. (v. infografica)

«Le immagini diffuse dalle associazioni a tutela degli animali hanno determinato negli ultimi anni una sensibilizzazione e sempre più persone scelgono di non acquistare carne d’agnello, le cui vendite sono in costante calo», osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Noi invitiamo a riflettere anche su quel che accade a tutti gli altri animali d’allevamento che soffrono allo stesso modo, ma se i carnivori intanto eliminassero l’agnello dalle tavole pasquali sarebbe già il primo passo verso un’alimentazione etica».

Le alternative alla carne sono molte, ricorda l’associazione, e chi di sceglie di non mangiare animali non è complice di un sistema che considera esseri senzienti come meri oggetti di consumo usati e abusati. L’industria dell’allevamento degli animali, inoltre, porta con sé evidenti impatti ambientali negativi.




LETTURE ANIMATE FINO A 6 ANNI

Libridine lancia il nuovo progetto per i più piccoli

Francavilla al Mare, 29 marzo 2024. Grazie al Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL) a Francavilla al Mare, si pensa anche agli utenti più piccoli: ed ecco che sta per partire “Letture animate 0- 6 anni” a cura di Fonderie Ars con Annalica Bates Casasanta attrice ed educatrice alla teatralità e Silvia Checchia (bibliotecaria) in collaborazione con Sophia Aps.

Si tratta di sei incontri organizzati per fascia d’età ossia 0 – 24 mesi, 2/3 anni, 4/5 anni e 6 anni, con attività che si terranno presso la Biblioteca “A.Russo” che riceverà inoltre, grazie a questo progetto circa 35 libri acquistati presso la libreria Mondadori di Francavilla. Questo è il seguente calendario:

– giovedì 11 aprile ore 17,30 – 6 anni;

– giovedì 18 aprile ore 17,30 – 6 anni;

– giovedì 2 maggio ore 17 – 4 e 5 anni;

– giovedì 9 maggio ore 17 – 4 e 5 anni;

– giovedì 16 maggio ore 16,30 – 2 e 3 anni;

– giovedì 30 maggio ore 16,30 – 0-24 mesi.

Tra gli obiettivi di questo nuovo progetto c’è la volontà di far sì che il bambino arrivi a percepire, attraverso la lettura, il libro come un oggetto amichevole favorendo il piacere all’ascolto oltre a creare momenti di condivisione anche in fase di elaborazione.

Importante, ai fini della buona riuscita, è arricchire l’immaginazione del bambino attraverso l’offerta di molteplici situazioni che vanno a stimolarne la creatività ed implementare le conoscenze linguistiche del bambino.

Inoltre, si vuole concedere ai bambini la possibilità di identificarsi con i personaggi della storia letta, favorendone il riconoscimento degli stati d’animo e delle emozioni, di stimolare un atteggiamento di curiosità e di interesse verso il libro, di promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura anche in bambini che non sanno ancora leggere ed infine stimolare la fantasia e la manualità.

La lettura è un’attività centrale nel processo di formazione del bambino; quindi, avviarlo fin dalla tenera età a sviluppare un atteggiamento di curiosità e di interesse verso il libro significa aiutarlo a diventare un futuro bravo lettore.

“Il progetto – come spiegano le addette alla formazione – nasce dall’idea di offrire ai piccoli l’opportunità di scoprire, attraverso la lettura, il libro come ‘oggetto misterioso’ che diverte e al tempo stesso insegna. Le attività laboratoriali hanno pertanto come obiettivo primario trasmettere il piacere di leggere, educare all’ascolto e alla condivisione di storie, immagini, emozioni coinvolgendo le fasce d’età più piccole (0-6) e le loro famiglie”.

Si procederà con la lettura, proponendo esposizioni di vario tipo quali racconti, favole, filastrocche e dopo ogni lettura seguirà un momento laboratoriale: i bambini proveranno con materiale di diverso tipo a rappresentare un’immagine, un oggetto, un’emozione della storia insieme ad un adulto (genitori, nonni o chiunque accompagni il bambino).

Il laboratorio è per un numero minimo di 5 bambini ed un numero massimo di 15.

Si ricorda che “Libridine”, promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura ha le seguenti associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare: l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio; inoltre ci sono la Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




ROSETO 20.24, EVENTI D’AMARE

Riconferme e importanti novità nel cartellone. Stagione di grandi manifestazioni e cultura in arrivo a Roseto degli Abruzzi

Roseto degli Abruzzi, 29 marzo 2024. Una stagione di grandi eventi, ricca di cultura e di manifestazioni per tutti i gusti in arrivo a Roseto degli Abruzzi. Con netto anticipo rispetto agli anni precedenti, infatti, è oramai pronto il cartellone delle manifestazioni “Roseto 20.24, Eventi D’Amare”, realizzato dall’Amministrazione Comunale grazie al lavoro dell’Assessorato al Turismo guidato da Annalisa D’Elpidio e dell’Assessorato alla Cultura guidato da Francesco Luciani.

Quella che si prospetta sarà una primavera-estate di altissimo livello con ospiti di caratura nazionale e internazionale, con tante novità e con spettacoli e iniziative che andranno ad interessare tutti i periodi della bella stagione e tutto il territorio.

Importanti riconferme riguarderanno i grandi eventi culturali come il Concorso Cinematografico “Roseto Opera Prima”, il Fram[m]enti Book Festival (che sarà diffuso lungo tutto l’arco della stagione estiva) e il Premio di Saggistica “Città della Rose”. In questa ottica saranno valorizzati anche gli spazi della Villa Comunale che verranno dedicati al mondo dell’arte.

Il Borgo di Montepagano, anche quest’anno, sarà teatro della Mostra dei Vini, giunta al prestigioso traguardo della 52esima edizione mentre, per la prima volta, si terrà in città il Festival “Roseto Gentile”, organizzato in collaborazione con il Movimento Italia Gentile di cui Roseto fa parte.

Riconferma anche per “Emozioni in Musica” che vedrà la partecipazione di nomi d’eccezione del panorama musicale italiano. Prevista anche la realizzazione di un nuovi format capaci di coinvolgere gli amanti della musica provenienti da tutta Italia e che saranno svelati a breve. Grande novità in arrivo per i giovani con un festival musicale finalmente dedicato ai loro gusti e che saprà essere un veicolo di attenzione nei confronti della città.

Molto spazio sarà poi dedicato agli eventi sportivi di livello nazionale e internazionale (basket, calcio, beach volley ecc…), agli amici a quattro zampe, ai tanto apprezzati teatri dialettali e alle tradizionali sagre che caratterizzano le frazioni di Roseto alle quali, anche quest’anno, sarà data assoluta importanza.

Nel programma delle manifestazioni sarà esaltato il turismo esperienziale grazie alla collaborazione con le Guide del Borsacchio e sono previste tante iniziative dedicate ai più piccoli e alle famiglie con, ad esempio, la riconferma del format di successo “Roseto Junior Fest”.

Cuore pulsante dell’attività promozionale, sarà ovviamente il portale VisitRoseto.it dove sono disponibili tutte le informazioni riguardanti eventi, attività, strutture e servizi a disposizione.

Il primo grande evento che darà il via al Cartellone “Roseto 20.24, Eventi D’Amare” è fissato per lunedì 1° aprile con il “Pasquetta Beach Day”: una grande festa per tutte le età che vedrà la partecipazione del noto Dj Pippo Palmieri di Radio 105 e che animerà il lungomare Celommi in una giornata che promette di essere indimenticabile.

Il calendario completo, con tutti i nomi, le novità e le date, sarà presentato subito dopo le festività di Pasqua nel corso di un’apposita conferenza stampa e sarà utile anche per le attività turistiche e commerciali come mezzo di promozione personale e di tutto il territorio.

“Quest’anno ci siamo mossi in netto anticipo per pianificare al meglio il calendario delle manifestazioni e, al contempo, abbiamo lavorato per organizzare tutta una serie di servizi che saranno fondamentali per rendere il soggiorno dei turisti a Roseto sempre più coinvolgente – affermano il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Un lavoro imponente che ha visto l’Amministrazione Comunale impegnata fin dallo scorso autunno per creare un cartellone migliorato e capace di diventare il volano principale della promozione turistica della nostra città. Tra gli obiettivi che ci prefiggiamo c’è anche quello di proseguire nel percorso della destagionalizzazione, già avviato dall’inizio del nostro mandato, che puntiamo a raggiungere grazie a eventi di alto livello spalmati nel corso di tutto l’anno. Quello che presentiamo oggi è solo un piccolo assaggio di quella che sarà la stagione degli eventi di Roseto per il 2024, sono tante le sorprese che siamo pronti a fare ai cittadini rosetani e ai turisti nei prossimi giorni”.




SÌ ALL’ADESIONE ALLE CITTÀ DEL VINO

L’Amministrazione: “Comincia un percorso di valorizzazione concreta del patrimonio vitivinicolo teatino e di promozione con eventi dedicati”.

Chieti, 29 marzo 2024. Sì della Giunta all’adesione del Comune di Chieti alla rete delle Città del vino. La città è il primo capoluogo abruzzese ad avviare il percorso per l’ingresso nella rete nazionale di promozione dei Comuni e territori produttori di vitigni e vini. Oggi la conferenza di presentazione dell’avvio dell’iter di adesione, in presenza del sindaco Diego Ferrara del vicesindaco Paolo De Cesare, degli assessori a Commercio e Ambiente Manuel Pantalone e Chiara Zappalorto, Katia Santarelli dell’associazione MèTHE APS partner dell’iniziativa e gli altri motori dell’iniziativa, del presidente dell’associazione Città del Vino, il sindaco Angelo Radica e del giornalista enogastronomico Gianluca Marchesani.

“Si tratta di un importante e ulteriore passo avanti per la promozione e il riconoscimento del grande valore del nostro territorio in campo vitivinicolo – così il sindaco Diego Ferrara – . Un valore certificato sia dalla storica presenza di diverse cantine di pregio per i prodotti che crescono e prendono vita sulle nostre colline e sia dagli eventi collegati al settore. Un’animazione che in questi ultimi due anni è nata proprio per fare conoscere il vino teatino e sostenere la filiera che sta attraversando un periodo di grande difficoltà a causa dei danni del maltempo di maggio e giugno e di piaghe come la peronospora che, combinate, hanno generato in moltissimi casi anche la perdita del 98 per cento dei raccolti, oltre ad aver messo in seria difficoltà il comparto. A fronte di questa situazione e dell’esigenza di sostenere i nostri vitivinicoltori e addetti all’organizzazione di eventi dedicati, siamo stati fra i primi Comuni a sollecitare la Regione nel chiedere il riconoscimento dello stato di calamità, poi decretato dal Governo anche per il nostro territorio. Con l’avvio del procedimento di iscrizione alle Città del vino, non potendo dare risorse economiche, a causa dello stato di dissesto dell’ente, daremo supporto e affiancheremo la filiera in ogni modo possibile, attraverso la promozione della qualità dei vini teatini e l’organizzazione di eventi che consentano la conoscenza degli stessi e delle altre eccellenze teatine. Nelle prossime settimane avvieremo l’iter burocratico per ottenere l’ufficializzazione del nostro ingresso, cosa che avverrà a costo zero per l’Ente, grazie alla sinergia attivata con l’Associazione MèTHE APS che ringraziamo per la collaborazione. La nostra intenzione è quella di coinvolgere tutta la filiera, in modo da condividere attività, scelte e programmare una serie di eventi capaci di raccontare la qualità di cui il nostro territorio è depositario e restare nel tempo, creando attrattività e animazione di settore”.

“Chieti sarà la 501esima Città del vino una volta definita la procedura – così Angelo Radica, presidente nazionale della rete Città del Vino che, in attesa della ratifica, ha consegnato al sindaco Ferrara simbolicamente l’agenda di Città del Vino e la guada sull’Enoturismo – . Si tratta di una buona novella e, soprattutto di un punto di partenza che consentirà al territorio e alle sue realtà di decollare anche dal punto di vista degli eventi e della crescita. Come rete abbiamo un set di strumenti molto importante che consentono interessanti occasioni di sviluppo: siamo la cassa di risonanza per Comuni che hanno problemi di carattere ambientali e di tutela; abbiamo un Prg di Città del vino e prerogative atte a premiare le migliori pratiche urbanistiche sulla sostenibilità; possiamo amplificare e rendere nazionali, eventi di qualità. Dobbiamo al più presto sederci a un tavolo per studiare un calendario di eventi e iniziative a beneficio della città e del suo futuro di Città italiana del vino”.

“Siamo felici di poter annunciare questo traguardo ambito che ci colloca in un ambito di riferimento importante che ci proietta in una dimensione di grandi potenzialità – così il vicesindaco Paolo de Cesare, assessore al Turismo e all’agricoltura – . La città e immersa in un territorio che ha una grande vocazione turistica, agricola ed enogastronomica, come dimostrano le cantine presenti nel nostro perimetro. Ringraziamo il sindaco Angelo Radica, presidente nazionale delle Città del vino che oggi è venuto a supportarci perché per noi è un’opportunità grandissima, nonostante lo stato di dissesto che stiamo vivendo. Questo ingresso è un’occasione per il comparto, ma anche per l’enogastronomia e per il turismo della nostra città. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo risultato, gli assessori, il consigliere e soprattutto l’associazione MèTHE che renderà di fatto possibile l’iscrizione, realtà associativa, culturale e del settore che con le iniziative finora messe in cantiere con Vicoli in calice, ci hanno affiancato in questa sfida abbinando il patrimonio culturale a quello enogastronomico e creando occasioni di incontro che hanno portato a Chieti oltre 10.000 persone l’estate scorsa. Un ringraziamento sentito anche al consigliere Giannini che ha favorito questa iniziativa affinché potesse andare a compimento. Siamo certi che il percorso che si apre oggi sarà un viatico importante per il futuro”.

“L’adesione è importante per la nostra città, considerato il valore di questo comparto che sta attraversando un momento di crisi, ma ha un potenziale che dobbiamo assolutamente sfruttare – così l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – . Un percorso che ci farà crescere e che sarà veicolo di tante positività, a partire dal fatto che siamo il primo comune capoluogo a entrare si trasforma in una grande occasione di turismo esperienziale che consenta al nostro patrimonio culturale, storico e artistico di essere scoperto e vissuto e noi abbiamo il compito e il dovere di realizzarlo”.

“Chieti rischiava di perdere un treno importante, abbiamo lavorato perché ciò non accadesse, relazionandoci a una realtà che ha voluto fortemente questo risultato – così Valerio Giannini, uno dei motori dell’azione – . Abbiamo lavorato con l’associazione e con le realtà che si sono rese disponibili, che ringraziamo, perché per Chieti aderire alle Città del vino non è solo un traguardo formale, è un risultato concreto di una sinergia a favore della città e di tutto il territorio, che ci consente di uscire fuori dal perimetro di Chieti, come un capoluogo merita e come merita la nostra comunità”. “Sono felice ed emozionata per questo traguardo che ci onora come associazione, ma consente di riportare Chieti al centro di tutto il territorio – così Katia Santarelli voce e motore dell’associazione MèTHE – Era un’eresia che il capoluogo di provincia non fosse nelle Città del vino avendo un patrimonio così importante anche per l’estensione del suo territorio, oltre che per il pregio dei suoi vitigni. Noi vorremmo ridare il valore alla città nell’ambito turistico ed enogastronomico, farne un centro che faccia da casa alle aziende di tutto il territorio, creando un intreccio fra turismo e azienda, capace di attivare sinergie anche con le bellezze della città. Pensiamo a tanti eventi, concertati con il comparto, nonché di un’enoteca aperta a tutti, a circuiti e visite guidate, in modo che la città sia un centro di accoglienza. Il filo culturale è il vino, unito alla storia e a tutto il resto. Daremo voce e presenza alle aziende locali affinché vivano questa opportunità. Ringrazio tutti i soggetti che sono parte dell’associazione e il giornalista Gianluca Marchesani che ci è s




IL MEDICO DEI PAZZI DI SCARPETTA

Sabato 6 aprile chiude la stagione di prosa 2023/24 del teatro Maria Caniglia

Sulmona, 29 marzo 2024. Chiusura di stagione all’insegna della risata con Il Medico dei Pazzi di Eduardo Scarpetta, sul palco del Teatro Maria Caniglia sabato 6 aprile alle ore 21.00; Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone quale ultimo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 un capolavoro assoluto di comicità che, con protagonista Massimo De Matteo, rivive di nuova luce nell’adattamento diretto da Claudio Di Palma.

La coproduzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, SGAT Napoli e Tradizione e Turismo – Teatro Sannazaro, che tra gli interpreti vede anche Giovanni Allocca, Raffaele Ausiello, Chiara Baffi, Andrea de Goyzueta, Angela De Matteo, Renato De Simone, Luciano Giugliano, Valentina Martiniello e Federico Siano, è ambientata alla fine degli anni Cinquanta, quando la filodiffusione invade per la prima volta i luoghi pubblici con l’intento di pacificare gli animi agitati da un vortice di affannoso arrivismo. Qui ritroviamo le avventure di Felice Sciosciammocca giunto a Napoli per fare visita al nipote Ciccillo che gli ha fatto credere di essere medico e proprietario di una clinica “per matti”. Le frustrazioni, le speranze e le ambizioni degli stravaganti personaggi si trasformano in assolute follie agli occhi dello stralunato Sciosciammocca, regalando al pubblico irresistibili spunti di travolgente comicità.

In questo adattamento di Claudio Di Palma tutto si muove intorno a una suggestione: la filodiffusione, una colonna sonora perpetua e sottile il cui andamento muove la necessità di riposare gli animi, di metterli a proprio agio. Animi, invece, all’epoca agitati piuttosto da un vortice di nuovi interessi quotidiani in cui disinvolto disimpegno ed affannoso arrivismo andavano entrambi assumendo la connotazione del vizio. Una frenesia che porta i segni di un ritmo prevalentemente cittadino a cui la rarefazione della provincia paesana opponeva resistenza inconsapevole. Scarpetta osservava e riportava in scena senza “sentimento” quell’avvertimento del contrario che Pirandello definiva essere la comicità. La spietatezza senza compassione di Scarpetta riproduceva così l’antica funzione del teatro: un’occasione di purificazione collettiva.

«Ne ‘O miedeco d’e pazze il disincanto divertito raggiunge probabilmente l’apice più significativo. Sembra una satira profonda di costume, forse lo è implicitamente, non certo nella grammatica di scena. Quella è strutturata meravigliosamente per riderne, per riderne e basta» dichiara Claudio Di Palma che firma adattamento e regia di questa pietra miliare del teatro italiano.

In seguito alla chiusura di stagione si ricorda del prossimo e ultimo appuntamento della rassegna “Oltre la stagione” con Appartenere, Vita intima del potere criminale, il recital con cui lo scrittore e giornalista Roberto Saviano tornerà in teatro in anteprima nazionale il prossimo giovedì 11 aprile alle ore 21:00 presso il Teatro Maria Caniglia di Sulmona.

I singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




PASQUETTA AL PARCO PAESAGGISTICO LAURETUM

Apertura al pubblico con lezioni di educazione ambientale e visite guidate.

Loreto Aprutino, 29 marzo 2024. Il 1° aprile, giorno di Pasquetta, riapre al pubblico il Parco Paesaggistico Lauretum a Loreto Aprutino (PE) per inaugurare una nuova stagione primaverile all’insegna di visite guidate e attività di educazione ambientale. Il complesso di giardini, uliveti e frutteti affacciato sul borgo di Loreto è in continuo sviluppo.

“La stagione 2024 si apre con tante novità. Sono stati molteplici i lavori che hanno interessato il parco negli ultimi mesi.”, spiega il curatore Alberto Colazilli, “Sono stati realizzati nuovi spazi alberati, è stato completato il giardino didattico delle erbe officinali, sono stati incrementati i giardini mediterranei e i campi di lavanda, oltre all’apertura di nuova sentieristica. Continua il nostro lavoro di recupero e valorizzazione di angoli abbandonati del paesaggio agreste.”

Nella giornata di Pasquetta, a partire dalle ore 10:00, sono previsti tour guidati e lezioni di educazione ambientale nei vari comparti del parco paesaggistico, con particolare riferimento agli interventi di restauro del patrimonio arboreo e del paesaggio culturale loretese. Il percorso inizierà dal comparto del Giardino dei Ligustri per poi salire al giardino delle erbe aromatiche con i campi di lavanda e infine concludersi nell’uliveto con veduta panoramica su Loreto.

“Tutto il parco paesaggistico è in costante sviluppo”, conclude Colazilli, “I visitatori potranno vedere anche parti di giardini in fase di realizzazione. Siamo sempre a lavoro per sviluppare nuove aree verdi che poi saranno utilizzate per attività didattiche e educazione ambientale.” Le visite guidate si svolgeranno nei seguenti orari: 10:00, 11:00, 12:00 la mattina; 15:00, 16:00, 17:00 il pomeriggio. La prenotazione è obbligatoria.




LA MESSA DEL MERCOLEDÌ SANTO

Prima esibizione pubblica del Coro Accademia Acquaviva Città di Giulianova

Giulianova, 28 marzo 2024. Prima esibizione pubblica in città del Coro Accademia Acquaviva Città di Giulianova, i ragazzi, con I piccoli cantori di Rosburgo e i solisti della classe di canto del Conservatorio, hanno animato la Messa del Mercoledì Santo nella chiesa di San Pietro Apostolo.  Presenti il Sindaco Jwan Costantini e il Vicesindaco Lidia Albani.

Con brani di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Haendel, Bach, e canti della tradizione irlandese e americana, il coro Accademia Acquaviva – Città di Giulianova, diretto dalla Maestra Francesca Formichella, ha animato ieri la Messa del Mercoledì Santo nella chiesa di San Pietro Apostolo, al Lido. Alla sua prima esibizione pubblica a Giulianova, la formazione giovanile e di voci bianche si è esibita con I piccoli cantori di Rosburgo e i solisti della classe di canto del Conservatorio Braga. Erano presenti il Sindaco Jwan Costantini e il Vicesindaco Lidia Albani.

L’iniziativa, proposta dal Conservatorio e dall’ associazione Accademia Acquaviva, era patrocinata dal Comune di Giulianova. La Celebrazione Eucaristica, officiata da don Luca Torresi, si è aperta con Tura Lura, ninna nanna popolare irlandese intonata per “ricordare che su ogni natività c’è già l’ombra della croce”, e si è conclusa con lo Spiritual Keep your lamps, invito a tenere accese le lampade in attesa del Cristo Risorto.

“Ringrazio – scrive la direttrice Francesca Formichella – tutti coloro che continuano a  credere al valore della musica e della coralità come momento di forte aggregazione capace di creare legami veri, crescere nella sensibilità ed elevare lo spirito.”




TERAMO E LUCERNA ALLEATE

Turismo sostenibile a livello globale. Workshop con urs wagenseil, trainer a livello mondiale

Teramo 28 marzo 2024. Tra le iniziative del Corso di laurea in Turismo Sostenibile, nei giorni scorsi il Dipartimento di Scienze Politiche ha ospitato un workshop internazionale tenuto dal professor Urs Wagenseil dell’Università svizzera di Lucerna.

Urs Wagenseil è uno dei valutatori e trainers a livello mondiale per conto del Global Sustainable Tourism Council (GSTC) ed è presidente del corso di studi in International Sustainable Tourism, un’offerta didattica che l’Università di Lucerna ha realizzato in partenariato con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite.

L’incontro ha rappresentato una prima occasione di confronto e di scambio all’interno di una convenzione che il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Teramo sta sottoscrivendo con il Competence Center per il Turismo dell’Università svizzera. L’accordo ha lo scopo di portare avanti attività di ricerca nel turismo sostenibile e nell’agriturismo e di avviare progetti di mobilità per ricercatori e studenti.

“Il panorama internazionale – ha spiegato Anna Ciammariconi presidente del Corso di laurea in Turismo Sostenibile – sarà lo scenario nel quale si muoveranno i nostri laureati e occasioni come queste rappresentano una importante possibilità di confrontarsi, già durante il percorso di studio, con professionisti di altissimo livello”.




FESTIVITA AL MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO

Aperti a Pasqua e Lunedì dell’Angelo

L’Aquila, 28 marzo 2024. In occasione delle festività pasquali, il 31 marzo e il 1° aprile 2024, le due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo saranno aperte al pubblico con le consuete modalità di ingresso. Biglietto unico per entrambe le sedi. MuNDA – via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle orario 8.30/19.30. Ultima entrata ore 19:00.

La Sala francescana è stata  allestita  temporaneamente con 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, in memoria di Carmela Gaeta, in dialogo  con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana   in previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco. L’esposizione è corredata di stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati in occasione della mostra, appena conclusa, “ Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento” da Altair4 Multimedia.

Il Mammut  al Castello Cinquecentesco sarà aperto dalle 9.30 alle 18.30. Ultima entrata ore 18.00

Biglietto fino al 31 marzo: intero 4 €; ridotto 2 € per la fascia d’età 18-25 anni , gratuito al di sotto dei 18 anni. Da lunedì 1° aprile nuove tariffe : intero: 7 €, ridotto: 2 € (dai 18 ai 25 anni),  gratuito al di sotto dei 18 anni

I biglietti di accesso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente in biglietteria,  sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani. Prenotazione obbligatoria per gruppi costituiti da più di 20 persone all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.it




USA TOUR BIENNALE LEADERS A NEW YORK

Pescara, 28 marzo 2024. Grandi mostre internazionale aprirà i battenti a New York dal 4 al 7 aprile a cura della Fondazione Effetto ARTE di Pietro e Sandro Serradifalco sede a Palermo. Nel comitato scientifico di selezione è partecipe la dott.ssa Roberta Papponetti EA Editore, la quale ha selezionato 25 artisti nazionali ed internazionali.

Gli artisti scelti dalla curatrice sono 25 ed avranno l’onore di essere i protagonisti in videoproiezione, ammirata da centinaia e migliaia di visitatori, amanti dell’arte, collezionisti, editori, giornalisti e galleristi. L’evento Leaders a New York avrà luogo presso Pier 36, 299 South Street, stand 219. Gli artisti fanno parte del grande progetto.

Roberta Papponetti, nata a Francavilla al Mare , nutre un profondo amore per l’arte, all’età di sei anni inizia gli studi di pianoforte, e con essa l’ hobby della pittura, che diviene man mano ricerca e professione. Ama collaborare con gli artisti e crea molte rassegne d’arte a livello mondiale. Simposio di Francavilla al Mare Museo Michetti e Pro e Biennale Internazionale di Pescara. A new York 25 bravi artisti, con tematiche e formazioni artistiche variegate daranno il loro contributo.

Tre artisti sono di Pescara. Romina Scipione, Fabio Farinaccia e Nazarena Cilli.

Elena Cavanna

Alessandro Rizzo

Gianni Corda

Roberto Russo

Romina Scipione

Anna Hamar

Rossana Chiappetta

Daniela Turriziani

Nazarena Cilli

Lorenzo Pazzuello

Umberto Padovani

Sator

Diego Del Nilo

Patrizia Navarra

Stefania Ilari

Dora Labora

Judith Seiler

Vasta Thea

Bianca Rosa Teatini

Gino Tardivo

Fabio Farinaccia

Kurmar Surinder

Maria Fausta Ascolillo




STORIA DI UN COMUNISTA ITALIANO

Presentazione del libro biografia politica di Raffaele Sciorilli Borrelli a cura di Maddalena Della Loggia, Edizioni Menabò. Giovedì 4 aprile ore 17:30 Pescara, Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 28 marzo 2024. Si terrà giovedì 4 aprile alle ore 17:30 nella sede della Fondazione Pescarabruzzo la presentazione del volume delle Edizioni Menabò Storia di un comunista italiano. Biografia politica di Raffaele Sciorilli Borrelli a cura di Maddalena Della Loggia. L’incontro vedrà la presenza di Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo per i saluti istituzionali a cui seguiranno gli interventi della giornalista e opinionista Silvia Sciorilli Borrelli, di Angelo Staniscia, già senatore della Repubblica e della curatrice del libro.

Il libro, appena uscito per le Edizioni Menabò è il racconto della vita politica e istituzionale di una figura importante nel panorama politico abruzzese dei primi due decenni del secondo dopoguerra. Le vicende politiche di Sciorilli si intrecciano con quelle del Partito Comunista Italiano ai livelli locale, provinciale e nazionale. La ricostruzione biografica permette di evidenziare alcuni momenti salienti della storia del P.C.I. Nel volume ci si sofferma sulle lotte organizzate e condotte da Sciorilli e dal P.C.I. in provincia di Chieti per il riscatto delle classi più deboli, in particolare per assicurare diritti ai contadini e agli operai. Attraverso la storia politica di Sciorilli si rivivono i dibattiti sottesi da forte passione e grande creatività all’interno del movimento comunista nazionale – Svolta di Salerno e Via nazionale al socialismo – e ancora, le tensioni generatesi a livello internazionale e che fecero temere per la pace mondiale – fatti d’Ungheria, intervento anglo-francese in Egitto e crisi dei missili di Cuba –.

Il volume è strutturato in tre parti. Nella prima si riportano le relazioni presentate e le testimonianze raccolte in occasione del convegno tenutosi ad Atessa il 21 maggio 2011, nella seconda parte, a cura di Angelo Staniscia, si ricostruiscono l’attività politico-amministrativa di Sciorilli e quella del P.C.I. ai livelli locale e provinciale in particolare negli anni ’40 e ‘50 in cui Raffaele Sciorilli Borrelli emerge come leader provinciale, consolida la propria posizione politica e guida con successo cinque elezioni amministrative distinguendosi come abile regista politico. In questo periodo, il panorama socioeconomico e territoriale subisce profonde trasformazioni strutturali, mentre i conflitti ideologici tra sinistra e destra coinvolgono anche Sciorilli Borrelli che si trova al centro di questa complessa dinamica politica.

Nell’ultima parte si riproducono stralci di suoi scritti, spesso inediti, si tratta di relazioni, discorsi, dispense per corsi di formazione politica, resoconti di riunioni politiche e di assemblee istituzionali. Ad animare il volume sono la passione e l’impegno di Raffaele Sciorilli Borrelli per l’avanzamento degli ideali e dei valori di eguaglianza, di libertà e di pace, per l’affermazione di una società socialista.

Maddalena Della Loggia è nata nel 1946 a Notaresco. Ha insegnato materie letterarie nella scuola media. Nei primi anni Settanta è attiva nel movimento femminista, aderisce al P.C.I. e poi al P.D.S.-D.S. Ha partecipato alla vita del partito con l’organizzazione e la cura di manifestazioni culturali, politiche e ricreative, prestando particolare attenzione al tema delle questioni di genere. Da anni si occupa di tematiche relative alla storia dell’antifascismo abruzzese ed è iscritta alla sezione A.N.P.I. “Pietro Benedetti” di Atessa, comune dove vive. Appassionata di tematiche ambientali, è impegnata in iniziative in difesa del territorio e per lo sviluppo sostenibile. Con Angelo Staniscia ha pubblicato Ercole Vincenzo Orsini Romolo Di Giovannantonio e Smeraldo Presutti. Comunisti abruzzesi dinanzi al fascismo, Ricerche e redazioni, 2021.




LA COLLETTA PER LA TERRA SANTA

Mons. Fusco: faccio appello alla vostra generosità per il bene delle persone che vivono nei luoghi santi

Sulmona, 28 marzo 2024. Domani, Venerdì Santo, in tutte le Comunità Cattoliche del mondo si terrà la “Colletta per la Terra Santa”, nata dalla volontà dei papi di mantenere forte il legame tra tutti i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi.

“La giornata di Terra Santa costituisce un’importante occasione pastorale, una preziosa opportunità per sensibilizzare i fedeli sulla realtà della Chiesa che vive nei Luoghi Santi, dove Gesù ha compiuto l’opera della nostra redenzione”, dichiara Mons. Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, “ed è per questo che faccio appello alla sensibilità e generosità di quanti parteciperanno alle funzioni religiose, perché possano contribuire con la preghiera e con le opere di carità al benessere dei nostri fratelli cristiani in Terra Santa”.

In una lettera inviata a Mons. Fusco il Commissariato Generale di Terra Santa spiega che, dopo aver sperimentato più di due anni di incertezza a causa del Covid, improvvisamente il 7 ottobre scorso la Terra Santa è stata sorpresa dallo scoppio di una nuova guerra che ha causato migliaia di morti, non solo a Gaza, e seminato odio ulteriore tra i popoli della Terra Santa. Questo ha bloccato nuovamente il flusso dei pellegrini, costretto per lunghi periodi i giovani del luogo a non andare a scuola e lasciato senza lavoro molti cristiani, specialmente a Betlemme e in Palestina, ma anche nella città vecchia di Gerusalemme e in Israele.

Le offerte raccolte dalle parrocchie vengono trasmesse dai Commissari di Terra Santa alla Custodia di Terra Santa che verranno usate per il mantenimento dei Luoghi e per i cristiani del posto.




PASQUA E PASQUETTA A SANTE MARIE

Tra storia e natura, ecco il programma delle festività

Sante Marie, 28 marzo 2024. È ricco il programma delle attività stilato per Pasqua e Pasquetta a Sante Marie (Aq) in collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Cooperativa Sette Borghi e la Riserva naturale Grotte di Luppa. Sia domenica 31 marzo, sia lunedì primo aprile sarà aperto il Museo del brigantaggio e dell’unità d’Italia e l’esposizione delle radio d’epoca. Si potranno visitare dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

Chi vorrà potrà prenotare un tour dei murales e del centro storico. La prima partenza ci sarà alle 10.30, poi a seguire ogni 2 ore. Visita a ingresso libero per immergersi nella natura primaverile della riserva naturale grotte di Luppa e soffermarsi per ammirare il paesaggio direttamente dalla grande panchina. Ci sarà modo di fare una pausa relax nell’area protetta o di soffermarsi per un Pic – Nic. Si ricorda di rispettare l’ambiente, non abbandonare rifiuti e non accendere fuochi. Solo lunedì primo aprile è prevista una passeggiata sul sentiero delle fornaci con partenza alle 8:30 da piazza Aldo Moro (non serve prenotazione).




STATO DI AGITAZIONE SINDACALE 

Vertenza del personale della Croce Rossa del Comitato Locale  

Avezzano, 28 marzo 2024. Nella giornata del 26 marzo scorso, si è svolto il tentativo di conciliazione, presso la Prefettura dell’Aquila, a seguito dello stato di agitazione proclamato dalla FP CGIL della Provincia dell’Aquila per il personale del Comitato Locale di Avezzano della Croce Rossa italiana.

Hanno partecipato alla riunione il Capo di Gabinetto della Prefettura, la FP CGIL della Provincia dell’Aquila, la Presidentessa della Croce Rossa Italiana del Comitato di Avezzano (assistita ed affiancata da un legale e da rappresentanti della CRI regionale e nazionale) ed un Dirigente Amministrativo della ASL; assente la Regione Abruzzo che, con una nota indirizzata alla Prefettura, si è dichiarata incompetente in merito alla vertenza.

Durante la discussione la FP CGIL ha ribadito le motivazioni a fondamento della proclamazione dello stato di agitazione del personale e, in particolare, lo stato di estrema precarietà sia sotto il profilo economico che sotto il profilo lavorativo, vissuto dal personale che, nonostante stia garantendo da diversi mesi la propria prestazione lavorativa per l’erogazione dei servizi di competenza, non sta  ricevendo la relativa e corretta retribuzione economica spettante, che era ferma al mese di dicembre; per dovere di cronaca la mensilità relativa al mese di gennaio è stata corrisposta alle lavoratrici ed ai lavoratori solo a seguito della proclamazione dello stato di agitazione sabato scorso.

Inoltre, è stato contestato ai vertici dell’associazione che l’esiguo personale in servizio (16 dipendenti di cui 3 con contratto in scadenza a fine mese) è costretto ad effettuare lavoro supplementare/lavoro straordinario, per poter garantire l’erogazione dell’attività in convenzione e ciò senza che allo stesso personale venga retribuita l’attività svolta e nonostante che, la pressoché totalità dello stesso, abbia un rapporto di lavoro a tempo parziale,

Oltre a ciò è stata evidenziata una totale assenza e latitanza da parte della Presidente del suddetto Comitato locale di Avezzano anche sotto il profilo organizzativo e gestionale, tant’è che il personale è obbligato ad elaborare piani di lavoro in maniera “autonoma” per poter garantire, al meglio, i servizi in convenzione con la ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila (tra i quali ricordiamo il servizio di 118), anche facendo ricorso a turni di lavoro consecutivi oltre i limiti previsti dall’attuale normativa e ciò nonostante che la Presidente venga continuamente informata e stimolata al riguardo.

Da parte dei vertici del Comitato di Avezzano della CRI non sono arrivate risposte concrete alle rivendicazioni ma solo generici e non circostanziati impegni ad effettuare i pagamenti delle spettanze retributive una volta incassate le risorse economiche da parte della ASL. A tal proposito la ASL, presente al tavolo, ha dichiarato, esponendo la relativa documentazione, che i pagamenti vengono effettuati regolarmente a seguito di emissione fattura!

Nulla è stato garantito al personale in merito alle ore di lavoro straordinario e supplementare svolto fino ad oggi e mai retribuito!

 Ad aggravare ancor di più la situazione la CRI ha comunicato al tavolo Prefettizio che i tre contratti a tempo determinato, in scadenza il 31 marzo, non verranno né prorogati né stabilizzati con conseguente perdita di posti di lavoro sul territorio a cui si aggiungerà la perdita di servizi; infatti, la stessa CRI di Avezzano, nel motivare tale scelta, ha rappresentato che interromperà le due convenzioni con la ASL di Assistenza Domiciliare Integrata e di “trasporto provette”.

Verrà mantenuta esclusivamente la convenzione del servizio emergenza e 118, servizio che, come annunciato dalla ASL nel corso della riunione, verrà messo a gara nei prossimi mesi.

A queste insoddisfacenti condizioni, ovviamente, non vi è stato modo di trovare un accordo e, pertanto, la FP CGIL ha rappresentato che continuerà con lo stato di agitazione del personale e continuerà a farsi parte attiva per la tutela e la difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori, per il mantenimento dei livelli occupazionali già oggi compromessi, e per la garanzia dei servizi pubblici sul territorio.

Vigileremo, inoltre, sul proseguo delle attività programmatiche annunciate dalla ASL affinché vi sia una continuità tra la convenzione in atto ed il nuovo affidamento che scaturirà dalla gara di appalto avviata e, ovviamente, sull’inserimento nel capitolato di gara di una specifica clausola di salvaguardia che garantisca al personale ad oggi in servizio, di poter continuare ad espletare la propria attività lavorativa.

Metteremo quindi in atto ogni azione utile e necessaria a sostegno della nostra battaglia a difesa del personale e dei servizi sanitari.

Anthony Pasqualone

Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila




TORNA ARROSTILAND

La Pasquetta di Abruzzo di Morris

Tollo, 28 marzo 2024.Appuntamento a Tollo lunedì 1° Aprile per Arrostiland, la festa ideata dalla community di Abbruzzo di Morris che ormai da 8 anni riunisce decine di migliaia di persone nel giorno di Pasquetta per una giornata all’insegna del divertimento e delle tradizioni abruzzesi “rivisitate” in chiave moderna.

Per l’edizione 2024 la località scelta per la manifestazione è Tollo, località a livello nazionale per la produzione di vino, che a inizio febbraio ha battuto la “concorrenza” di Casanditella e Turrivalignani grazie alle forze introdotte dal Comune e dalla giovane ma organizzatissima Proloco Tolle mè.

Già dalle prime ore della mattina di Pasquetta, migliaia di giovani e famiglie invaderanno pacificamente la ridente località tollese per dare vita alla manifestazione che “con la scusa” degli arrosticini in realtà rappresenta una vera e propria giornata di “orgoglio abruzzese” con costumi, maschere, goliardia e folklore.

Come sempre la manifestazione vede protagoniste “le greggi”, gruppi di amici e amiche, che dopo aver prenotato nelle settimane precedenti, raggiungono da tutto l’Abruzzo e centro Italia la festa per trascorrere la Pasquetta cuocendo arrosticini e altre prelibatezze abruzzesi nel centro abitato del paese.

Ma spazio anche per i visitatori occasionali che vorranno fare una passeggiata a Tollo durante la giornata approfittando degli stand della proloco e delle attività ristorative di Tollo per rifocillarsi.

“Siamo molto orgogliosi di poter ospitare Arrostiland” dice il Sindaco Angelo Radica che prosegue “un evento tra i più attesi dell’anno nella nostra regione che ha senza dubbio una rilevanza nazionale. Un momento di festosa aggregazione che riporta alla mente di ognuno di noi le antiche scampagnate  che in compagnia facevano da ragazzi. Oggi al centro dell’evento vi è l’intera aerea urbana di Tollo con la partecipazione convinta di esercenti commerciali, associazioni e attività produttive. Un ringraziamento speciale ad Abbruzzo di Morris ideatore dell’evento, a tutti gli straordinari volontari nella neonata Pro Loco Tolle mè, ai collaboratori esterni ed ai cittadini che accoglieranno gli ospiti con la solita ospitalità abruzzese”. Un ringraziamento speciale ad Abbruzzo di Mortis ideatore dell’evento, a tutti gli straordinari volontari nella neonata Pro Loco Tolle mè, ai collaboratori esterni ed ai cittadini che accoglieranno gli ospiti con la solita ospitalità abruzzese.”

Non mancheranno i concerti, naturalmente gratuiti, nella piazza centrale di Tollo e che vedranno esibirsi sul palco The Arribb, 99 Cosse e Mamy Wata and the Golden Shore’s per i live con spazio subito dopo al DJ set di Vittorio Pettinella e Pietro Sablone. Appuntamento a lunedì con Arrostiland, la festa più abruzzese che ci sia.




RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI del rappresentante FISI Arturo Como

Sci di Fondo Centro Sud Italia, da Pragelato si tirano le somme

Alfedena, 28 marzo 2024. Presente, per buona parte della settimana scorsa, tutto lo stato maggiore dello sci di fondo, ai bordi della Pista Olimpica di Pragelato. Le motivazioni trainanti per questo raduno di addetti del fondo, non solo nelle peculiarità naturalistiche di questo prato gelato, appunto, nel cuore della Val Chisone, ma nelle gare in programma. Si sono disputate la Coppa Italia Giovani e i Campionati Italiani Assoluti.

A riferire, sotto l’aspetto partecipativo e organizzativo, passando per riflessioni significative la persona di Arturo Como.  Il presidente dello Sci Club di Alfedena, infatti, ha presenziato per più giorni a questo ritrovo sportivo, lo ha fatto indossando, fieramente, i colori della sua associazione sportiva, nondimeno, in veste di componente FISI a livello regionale e nazionale. Il presidente dello sci club avendo vissuto sulla propria pelle la complessità di questa stagione invernale, riferisce quanto segue, iniziando dalle emozioni e approdando ad accezioni più tangibili: “Individuare nelle aree di pertinenza Stefania Belmondo equivale a ripercorre il conseguimento di dieci medaglie olimpiche e tredici iridate e tutto ciò che ne consegue in termini di suggestione ed orgoglio. Poter approfondire tematiche organizzative e tecniche con il fondista campione del mondo Federico Pellegrino ha aiutato, a meglio comprendere, esigenze, stato delle cose e possibilità concrete di miglioramento del comparto Fondistico del Centro Sud Italia. Si sappia – prosegue Como, che – in quel della provincia di Torino, a sfilare e a gareggiare, sono stati molteplici Comitati Regionali del Centro Sud Italia, tutti motivati e fortemente aggregati fra loro.

Difatti a percorre fino ad un massimo di 1400 km di strada, il Comitato Siculo, a seguire il Calabro -Lucano, il Lazio – Sardegna, l’Abruzzese, il Molisano. Una dedizione che lascia trasparire la volontà di esserci, di partecipare e soprattutto di farlo insieme, dimostrando coesione e affiatamento.

La testimonianza di Arturo Como si rivela ampia e contemplativa di più aspetti. Tiene a riferire di come questa esperienza, sia passata per momenti di sciolinatura condivisi, per consigli tecnici comuni, messi a disposizione degli atleti da parte degli addetti alla preparazione sportiva che, senza riserbo si sono spesi, affinché ogni iscritto si sia sentito sicuro ed in grado. Tutto questo può trovare concretezza solo in un immenso grazie, per ogni singolo Comitato Regionale, per ogni Presidente puntualizza il Como. Si aggiungano i ringraziamenti sentiti per il Presidente FISI Flavio Roda, per Bianca Zupi Consigliere Federale, per Carlo Dal Pozzo Presidente Commissione Giovani, per tutta la direzione agonistica, per tutto il comitato organizzativo di Pragelato, ineccepibile sotto ogni punto di lettura, facente capo alla persona di Sergio Gola.

I Comitati Regionali, altresì, fanno capo a Tommaso Tamburro, Referente e Coordinatore FISI per il Centro Sud settore Fondo. Una voce, una figura e un tecnico di spessore e di competenza che, da anni si spende in maniera ineccepibile per tutto quello che attiene alla sua nomina. Una presenza affidabile, su cui poter contare e con cui poter sviscerare problematiche nella certezza di giungere ad un profilo risolutivo. Arturo Como tiene ad evidenziare in Tommaso Tamburro una figura essenziale e prestigiosa per il fondo del Centro Sud Italia.

Purtroppo, però questo esercito di atleti, di comitati e di referenti, da troppe stagioni, ormai, viene osteggiato da problematiche oggettive. È costretto a combattere e, ne esce dileggiato, con disagi evidenti e ripetuti. La carenza di precipitazioni nevose adeguate, sta penalizzando il circuito del fondo, pesantemente, con l’effetto domino che ne consegue e che si estende a raggiera su settori economici, sociali e creditizi.

Gli atleti del Centro Sud Italia che, sono scesi in pista a Pragelato, non hanno potuto far affidamento su gambe allenate su manto nevoso, hanno ottenuto i buoni risultati che, hanno ottenuto, solo grazie all’allenamento tenace che per l’intero anno praticano. Facile intuire che non si è gareggiato in condizioni paritarie.

Il mutare climatico, in atto, si può fronteggiare solo se   gli anelli di fondo, in questione, vengono dotati di impianti di innevamento artificiale. La stessa Pragelato ha potuto essere sede di quanto finora relazionato, solo, perché detentrice di cannoni di innevamento artificiale.

In questa stagione invernale, la quasi totalità delle gare assegnate al centro Sud Italia è stata oggetto di annullamento, determinando conseguenze, solo, negative. Prima fra tutte quella motivazionale degli atleti, vanificando sacrifici familiari, associativi e benefici economici, facile intuire il danno monetario subito dai territori coinvolti.

Arturo Como, con determinazione e rammarico si chiede se: “il Centro Sud Italia dovrà rinunciare a conoscere nuove atlete, come Maria Gismondi e quindi il suo variegato ventaglio di medaglie e di successi profusi nel mondo intero? Se si dovrà cominciare a dire ai giovani atleti del Centro Sud Italia che, pur avendo individuato una possibile soluzione alla scarsa presenza di neve, debbono rinunciare a praticare lo sci di fondo? O possiamo, concretamente dare una possibilità ai nostri figli, ai nostri territori e al nostro futuro economico? Lo sci di fondo è sostentamento per corpo, spirito e tasche, non dimentichiamolo!

Non uno sfogo quello di Arturo Como, non un elenco di nomi da ringraziare, ma testimonianza di quante e quali figure si adoperano e credono nel potenziale dello Sci di Fondo. Utile ricordare che gli uffici protocollo regionali, annoverano, richieste a firma Fisi, in tal senso, già da tempo.

 Chiosa Como: “disattendere significa andare incontro a una desertificazione del nostro sci di fondo, implicando una, ulteriore, emorragia sociale ed economica delle realtà interessate direttamente o per ricaduta indiretta.




I PERCORSI DELLA MENTE

Al via il progetto sociale. Amministrazione e organizzatori: “Enti e associazioni insieme per dare supporto e assistenza alle persone con patologie neurodegenerative”

Chieti, 28 marzo 2024. Si chiama “I percorsi della mente – Prevenzione e supporto a persone con patologie neurodegenerative e ai loro caregiver”, il progetto per persone con patologie neurodegenerative realizzato dai comuni di Chieti, Pescara, Francavilla al Mare, San Giovanni Teatino, Scafa, Rosciano e Casalincontrada grazie alle attività organizzative a cura dell’associazione “La cura del Tempo Aps”, svolte in sinergia con l’Università d’Annunzio, Dipartimento Neuroscienze e Servizio universitario di Neuropsicologia, la Direzione regionale dei Musei Abruzzo, la CNA Chieti e le associazioni Pierluigi Natalucci e Azione Parkinson Abruzzo. Si tratta di una vera e azione in rete sul territorio, per combattere il decadimento cognitivo e favorire il rafforzamento delle funzioni cognitive ancora intatte, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Abruzzo. Stamane la conferenza di presentazione in presenza del sindaco Diego Ferrara, dell’assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini, dei responsabili dell’associazione motore del progetto e dei partner.

“Operiamo nel territorio di Chieti da sei anni – esordisce Stefania D’Annunzio per La cura del tempo – il progetto serve a dare autonomia a chi ha difficoltà cognitive importanti per patologie invalidanti, la richiesta dal territorio è in costante aumento e noi con il nostro supporto anche ai caregiver costituiamo un tassello importante dell’attività di conciliazione di azioni e tempi di tutte le parti coinvolte. Con questo progetto faremo attività di prevenzione e supporto a vantaggio di persone con patologie neurodegenerative, è il terzo progetto che realizziamo in Abruzzo su questa tematica, si tratta di una tipologia realizzabile grazie al lavoro di rete che tanti professionisti forniscono e a un finanziamento pubblico che rende le azioni gratuite per l’utenza, perché andiamo incontro a una fascia della popolazione che ha vulnerabilità anche economiche. Ringrazio gli enti territoriali che supportano tutto lo schema di azione e anche le altre istituzioni e associazioni che, con noi, fanno da motore al progetto che decolla con il lavoro e la presenza di tutti”.

“Questo tipo di azione ci consente di svolgere al meglio il ruolo di ente locale che deve dare risposte a una fascia fragile della popolazione – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche sociali Alberta Giannini – Una delle priorità dell’Amministrazione è l’accoglienza, perché riteniamo che il Comune debba essere un ente di ascolto per poter promuovere una politica di servizio, specie di fronte a soggetti che hanno patologie tanto gravi da fare perdere la prerogativa sociale, come capita con quelle neurodegenerative che sono al centro del progetto. Grazie a I percorsi della mente il Comune di Chieti è un anello della rete sociale che si attiva insieme a tutti gli altri comuni ed enti coinvolti. Noi mettiamo a disposizione le professionalità che abbiamo attraverso i nostri canali, uno di questi è quello di Chieti Solidale che offre supporto fisico e sociale a soggetti vulnerabili, inoltre affiancheremo in trasparenza le competenze richieste dal progetto con gli assistenti sociali, perché la politica deve risolvere ma non sostituirsi al potere di gestione, specie in ambiti così delicati come sono quelli di intervento sociale e in questa prospettiva accompagneremo con impegno e serietà lo svolgersi di tutte le attività progettuali”.

“L’idea che sta alla base dell’azione è quella di ritardare il decadimento cognitivo, rafforzare le funzioni cognitive ancora intatte e fare informazione e prevenzione su patologie come Alzheimer e altre demenze, Parkinson e Sclerosi Multipla – così il presidente dell’Aps Dario Mangipinto –  Le aree di azioni riguarderanno anche i caregiver  e saranno volte tutte all’attivazione di processi di socializzazione e inclusione all’interno di reti di aiuto e supporto, anche grazie al coinvolgimento di giovani volontari appositamente formati. Le azioni saranno tre: screening rapidi gratuiti e cognitivi per distinguere lo stato delle persone bisognose di supporto e fare una mappa delle attività cognitive deficitarie finalizzato alla redazione di un piano delle attività cognitive da svolgere; attività di stimolazione cognitive, individuali a domicilio o di gruppo negli spazi indicati dai Comuni aderenti con l’obiettivo di rallentare il decorso del decadimento; per i caregiver è previsto uno sportello di orientamento, ascolto e presa in carico delle famiglie nel difficile percorso di assistenza alle persone, uno sportello di assistenza psicologico teso a verificare l’esigenza di un percorso dedicato e uno sportello di disbrigo pratiche e orientamento nella rete con la burocrazia e le richieste. Oltre a questo, ci saranno attività di promozione, informazione e prevenzione nei comuni aderenti, nonché verso l’autunno l’organizzazione del Festival Imago Mentis, un’iniziativa pubblica della durata di due giorni per condividere esperienze e progetti nel campo della medicina ma anche degli interventi sociali e dell’arte, nel campo della cura e prevenzione delle patologie neurodegenerative. Il progetto sarà rivolto prioritariamente alle persone adulte sia donne che uomini affette da patologia accertata e decadimento cognitivo lieve e medio lieve e ai loro caregiver”.

“È un progetto sposato con fermezza e volontà – aggiunge Simone Pallozzo sindaco di Rosciano – in quanto noi enti territoriali siamo sempre più chiamati ad affrontare problematiche sociali. A Rosciano abbiamo dovuto potenziare i servizi sociali perché ci siamo trovati di fronte a disabilità diverse, da quelle minorili a quelle degli adulti, che dobbiamo affrontare insieme a quelle neurodegenerative perché se da una parte si rischia l’isolamento, dall’altra dobbiamo rispondere alle istanze che arrivano dagli stessi pazienti e famigliari”.

“Questa iniziativa unisce le forze degli enti perché dà risposte di fronte a una situazione che vede crescere le malattie neurodegenerative per l’età anziana della popolazione – così la consigliera comunale di Francavilla delegata al sociale Gabriella Corrado – Siamo lieti di avere accettato tale proposta che è capillare e studiata nei minimi particolari per dare attenzione a un problema che dovrebbe essere posto sin dalle scuole, in modo da educare all’inclusività anche i bambini e le famiglie dando anche ai ragazzi gli strumenti per affrontare la presenza di persone anziane in casa, peraltro con il coinvolgimento dei medici di base”.

“Abbiamo accolto con entusiasmo il progetto – aggiunge Giorgia Committeri del Dipartimento di Neuroscienze, Immagine e Scienze Cliniche della d’Annunzio – il Dipartimento ha un approccio fortemente interdisciplinare perché il connubio mente-corpo-cervello è importantissimo per la ripresa. Felici di collaborare con il territorio per fare rete e formare le generazioni future in modo che possano essere educati anche sulla base delle richieste che arrivano dall’utenza agli enti”.

“La nostra associazione ambita nell’ambito dell’arte e della scienza – conclude Natalina Ciaccio, dell’associazione Natalucci – operiamo nell’ambito del tumore al pancreas organizzando eventi informativi e di prevenzione, ma anche nelle scuole perché fra le mission della nostra associazione c’è la formazione scolastica. Con l’associazione abbiamo già collaborato negli anni passati anche quest’anno siamo lieti di dare la nostra collaborazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli ambienti domestici in modo da dare maggiore sollievo alle persone seguite dal progetto”.




DEGRADO ALL’UNIVERSITÀ

Strada d’accesso impraticabile, priva di illuminazione e trasformata in discarica. È questo il modo in cui Pescara guarda al suo ateneo?

Pescara, 28 marzo 2024. Sollecitato da alcuni studenti universitari, ieri mattina ho svolto un sopralluogo presso la strada che da viale Pindaro conduce in via Falcone e Borsellino. L’arteria, di proprietà comunale, separa di fatto l’Università D’Annunzio da un supermercato, ed è utilizzata sia per accedere al Dipartimento di Architettura che, come parcheggio, dato che lungo il margine della carreggiata si possono contare circa 20 posti, auto.

Di primo acchito saltano agli occhi le pessime condizioni del manto stradale, interessato da vere e proprie voragini, che rischiano di danneggiare le autovetture e soprattutto costituiscono grave pericolo per quanti ogni giorno si muovono su due ruote e si vedono costretti a fare lo slalom per usufruire del varco d’accesso all’ateneo. Le buche a dire il vero insidiano gli stessi pedoni, che spesso, malgrado la pavimentazione disastrata, preferiscono camminare sulla carreggiata dato che il marciapiede è ostruito da fogliame, cartacce e rifiuti di ogni genere accumulati evidentemente da mesi. Sporcizia che ha indotto ultimamente più di un incivile a trasformare la parte terminale della via in una discarica abusiva di sanitari, che ridotti in mille pezzi sono ammassati proprio a ridosso delle vetture parcheggiate, giusto per aumentare il degrado generale.

Come se non bastasse, mi segnalano altresì che l’arteria è sprovvista di qualsiasi illuminazione, un’assenza che accresce la percezione di insicurezza, specie per gli studenti che nelle ore serali usufruiscono del passaggio per recarsi nelle abitazioni nei dintorni del Tribunale o recuperare le macchine parcheggiate in via Falcone e Borsellino. 

La situazione si protrae ormai da diverso tempo ed è a dir poco indecorosa per una città universitaria. Davanti ad una Pescara ormai stretta nella morsa dei cantieri, risulta ancora più difficile comprendere l’indifferenza del Comune, che ha il dovere di intervenire quanto prima per ripristinare decoro e sicurezza. Continuerò a monitorare la situazione nelle prossime settimane nella speranza di un immediato intervento risolutivo.

Antonio Blasioli




I FATTORI CHIAVE PER LA COMPETITIVITÀ

Migliorare i collegamenti interni e con i corridoi europei. Seconda edizione del Roadshow camerale nazionale sui temi infrastrutturali: tappa a Pescara. Il presidente Gennaro Strever “è arrivato il momento di pensare alle generazioni future

Pescara, 28 marzo 2024. Presentata la nuova edizione del “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Abruzzo” realizzata dalla Camera di commercio di Chieti Pescara in collaborazione con la Camera di Commercio del Gran Sasso, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. L’iniziativa rientra nel secondo “Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022 e prosegue il percorso avviato nel 2021.

L’aggiornamento del Libro Bianco evidenzia le priorità urgenti che rispondono ai fabbisogni logistici ed infrastrutturali del sistema imprenditoriale, individuando un elenco di opere indifferibili per il sistema economico regionale grazie agli esiti dell’indagine nazionale ed al costante e fondamentale confronto con il territorio.

L’indagine nazionale sui fabbisogni logistici e infrastrutturali del mondo economico, realizzata nel 2023 e che ha coinvolto oltre 350 imprese abruzzesi evidenzia una convergenza su 3 interventi prioritari da parte di tutte le imprese: interventi relativi alle Autostrade A24 e A25 con adeguamento sismico dei viadotti e adeguamento delle gallerie e dell’infrastrutture; potenziamento del collegamento ferroviario L’Aquila-Rieti-Roma e potenziamento infrastrutturale e raddoppio Pescara-Roma. Tra gli altri interventi risultano prioritari il potenziamento della linea Adriatica e il raddoppio Pescara-Bari, mentre solo per le imprese medio-grandi un’ulteriore opera ritenuta estremamente significativa riguarda il prolungamento tratto stradale Teramo-Mare SS 80.

Il territorio abruzzese collocandosi in una posizione strategica per l’intero Paese – si trova al crocevia del corridoio adriatico (nord-sud) e quello trasversale (est-ovest) – necessita di infrastrutture moderne per lo sviluppo dei settori del turismo e del commercio. In particolare, il commercio estero dell’Abruzzo del 2022 ha totalizzato 14,3 miliardi di euro (+7% rispetto al 2021) con un saldo positivo di circa 3,4 miliardi, valore che supporta la necessità di infrastrutture adeguate affiancate ad una offerta di servizi di trasporto sostenibili ed in linea con i target europei di riduzione delle emissioni. Le connessioni con le regioni limitrofe e con le reti TEN-T rappresentano un fattore strategico per rilanciare la competitività del sistema economico della regione.

Elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), declinati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che misurano il distanziamento di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale. L’analisi dei KPI territoriali mostra la necessità di migliorare i collegamenti delle aree interne, le quali meritano grande attenzione per garantire uno sviluppo sostenibile nelle quattro province abruzzesi. I KPI evidenziano una performance dell’Abruzzo nel complesso abbastanza carente rispetto alle varie categorie infrastrutturali considerate, con un indice di sintesi relativo al trasporto e alla logistica inferiore alla media nazionale (86,7 vs 100). Particolarmente negative le prestazioni di Teramo (85,6) e L’Aquila (64,7), mentre Pescara (100,8) e Chieti (95,7) sono maggiormente in linea con la media italiana.

A livello territoriale per la sola infrastruttura stradale 3 province su 4 (PE, TE e CH) ottengono un punteggio simile e prossimo alla media italiana. Invece per tutte le altre categorie infrastrutturali si osserva un deficit, ad esclusione di Pescara che registra ottimi risultati nei settori aeroportuale e logistico.

Con riferimento al «KPI energia» il risultato dell’Abruzzo (98,7) evidenzia una buona performance regionale riconducibile all’utilizzo delle fonti rinnovabili disponibili.

Per il «KPI digitale» l’Abruzzo si colloca al 13° posto (90,6) tra le regioni italiane, con un valore superiore alla media della macroregione Sud e Isole (88,5) dove la provincia di Pescara si distingue con un valore di 114,7.

Hanno introdotto i lavori il Presidente della Camera di commercio di Chieti Pescara, Gennaro Strever, il Presidente della Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone.

Ai saluti introduttivi sono seguiti gli interventi di Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti e di Fabrizio Meroni, Project manager Uniontrasporti, che hanno presentato «Il Programma Infrastrutture 2021-2022: aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Abruzzo» e la relazione «Il potenziamento dei principali assi di trasporto per lo sviluppo dell’intermodalità e la valorizzazione degli interporti abruzzesi».

Nella seconda parte dell’evento la tavola rotonda moderata da Maura Di Marco – Responsabile Ufficio Stampa Camera di commercio Chieti Pescara, alla quale hanno partecipato Stefano Cianciotta, Amministratore Delegato Finanziaria Regionale Abruzzese, Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato Mercitalia Logistics, Mosè Renzi, C.E.O. Interporto Val Pescara, Nicola Aquilanti, Responsabile S.O. Ingegneria – DOIT Ancona RFI SPA, Vittorio Catone, Presidente SAGA SPA Aeroporto d’Abruzzo.

DICHIARAZIONI

Gennaro Strever, presidente Camera di commercio Chieti Pescara: “Il tema delle infrastrutture è da sempre centrale nelle politiche di intervento della Camera di commercio Chieti Pescara che partecipa attivamente ai percorsi di sviluppo regionali ed interregionali , fornendo analisi, ipotesi di intervento e contributi operativi. A dimostrazione di questo, si è anche insediata, presso la nostra Camera di commercio, una Commissione, dedicata ai trasporti, con l’obiettivo di porre all’attenzione dei decisori politici e delle istituzioni i bisogni delle imprese. Nell’ultima giunta, inoltre, è stato approvato un protocollo di intesa tra le due Camere di commercio abruzzesi e la Regione che ha l’obiettivo di analizzare i fabbisogni infrastrutturali e proporre soluzioni concrete e sostenibili, in grado di rispondere alle esigenze oramai indifferibili del sistema imprenditoriale.  Chiedo alla Regione di impegnarsi, una volta costituita la nuova Giunta, nella firma di questo protocollo affinché il nostro territorio venga messo nelle condizioni di poter crescere e svilupparsi ulteriormente”.

Antonella Ballone, presidente Camera di commercio del Gran Sasso: “Il Libro bianco è una sintesi di quello che il sistema imprenditoriale ci sta chiedendo. Lo abbiamo messo nero su bianco al fine di costruire un Abruzzo più sfidante. Auspico un miglioramento del sistema portuale che includa anche il porto di Giulianova, in sinergia con quelli di Vasto ed Ortona. Il nostro territorio ha una orografia particolare con una modernità che va rispolverata.”

“Il Libro bianco rappresenta uno strumento dinamico e in continuo aggiornamento per essere al passo con l’evoluzione del contesto infrastrutturale regionale e nazionale”, afferma Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti. “Le risorse del Programma Infrastrutture del Fondo di Perequazione permettono di sviluppare analisi e progetti finalizzati a completare il quadro conoscitivo sui fabbisogni del sistema imprenditoriale in tema di infrastrutture e di innovazione per consentire alle imprese di mantenere un livello adeguato di competitività nei mercati nazionali e internazionali. Dal punto di vista geografico, il territorio abruzzese si colloca in una posizione strategica per l’intero Paese. Si trova infatti al crocevia del corridoio adriatico (nord-sud) e quello tirrenico (est-ovest). Un’infrastruttura moderna risulta quindi fondamentale per lo sviluppo, sia locale sia dell’intero sistema Paese, con particolare riferimento ai settori del commercio e del turismo. In quest’ottica, le conferme degli investimenti previsti su grandi opere come la Pescara-Roma e la Pescara-Bari costituiscono una grande spinta alla crescita del territorio. Infrastrutture come queste, oltre a costituire un potenziamento dei collegamenti di maggior rilevanza, puntano ad offrire servizi di trasporto sostenibili ed in linea con i target europei di riduzione delle emissioni legate al trasporto.”

Marco Marsilio, presidente della Regione, impegnato per improrogabili impregni su L’Aquila, ha portato il suo saluto: ”Senza infrastrutture al passo con i tempi non ci può essere crescita economica e sociale. Ecco perché le infrastrutture sono state al centro dei miei primi cinque anni di governo regionale e sono l’asse portante del programma dei prossimi cinque anni. Dalla rete viaria, a quella ferroviaria, passando per quella aeroportuale l’Abruzzo era fermo da decenni. Con forza e coraggio abbiamo individuato le priorità da cui partire. Adesso possiamo dire di avere una visione globale su quello che si sta progettando e va realizzato per l’Abruzzo del futuro. Grazie ai Fondi di sviluppo e coesione, alla progettazione effettuata tramite la Zes, all’arricchimento dei finanziamenti garantiti dall’autorità di sistema portuale l’Abruzzo ha delle prospettive importanti. In questi cinque anni abbiamo convertito e ridato vita anche ad autoporti che erano in stato di completo abbandono. Sulla questione infrastrutture continuerà il confronto leale e costante con la Camera di commercio e con tutte le istituzioni che sono chiamate a svolgere un ruolo importante”




GIANNI PETTENA E MARCO PACE

A cura di Massimiliano Scuderi.  Sabato 6 Aprile 2024 _ ore 18.00: 7.04.2024 > 6.06.2024

Pescara, 28 marzo 2024. Per Radicale in architettura e design si intende un modo di andare alla radice di ogni strategia attraverso revisioni di piattaforme concettuali e di linguaggio, sulla base di una condivisione di intenti (ma con prospettive autonome). Gianni Pettena e Marco Pace sono presenti e a diretto confronto, a rilevarne dialoghi e differenze.

Gianni Pettena, collocato, per le sue origini, nel quadro de l’Architettura Radicale (con Sottsass, Mendini, Branzi, Natalini, Ufo, Archizoom e Superstudio), se ne distingue subito come Anarchitetto e come la spia, accentuando gli elementi più specifici, nel suo processo di sconfinamento disciplinare tra architettura e arte ambientale.

Marco Pace, che collabora da anni con Gianni Pettena nella realizzazione di opere e installazioni nei più importanti musei del mondo, evolve il suo linguaggio autonomo, da anni, attraverso disegni e dipinti in cui note architetture contemporanee ed esempi di design di oggi si confrontano in spazi vuoti. La presenza umana scompare, dando posto ad animali ed opere dell’uomo fredde e isolate.

Il titolo della mostra nasce da una famosa foto che ritraeva il gruppo di designers di Global Tools – programma didattico sperimentale e multidisciplinare del design – e usata per la copertina della rivista Casabella n. 377 del Maggio ’73.

In questa occasione la frase diventa titolo enigmatico, pregno di rimandi ed allusioni linguistiche.

RUMBLE PARTY

Per l’occasione dalle ore 21.00 presso lo spazio Urban Gallery

sarà esposto il divano Rumble, uno dei capolavori del ’67 di Pettena, occasione nata dalla collaborazione tra A SUD, Fondazione Zimei, Urban Gallery e l’azienda Poltronova.          

Gianni Pettena

Gianni Pettena è tra i fondatori, alla fine degli anni ’60 a Firenze, del movimento Architettura Radicale insieme a Superstudio, Archizoom, UFO. Nel 1972 realizza la sua prima mostra personale alla John Weber Gallery a New York. Negli anni successivi si dedica sia all’attività di artista che a quella accademica, spesso indagando le connessioni tra le proposte delle generazioni più giovani e il retaggio della sperimentazione iniziata negli anni ‘60. Le opere di Gianni Pettena, in particolare i lavori del cosiddetto periodo ‘americano’ (1972) e i molti disegni la cui visionarietà si è poi spesso tradotta in profetica realtà, assumono un valore tanto per la loro specificità e unicità all’interno della sperimentazione radicale degli anni Sessanta e Settanta quanto per i loro influssi sul mondo dell’Architettura, del Design e dell’Arte Contemporanea successivi. Il suo lavoro è stato presentato in musei e istituzioni come: il Centre Pompidou di Parigi (1978), la Biennale di Venezia (1996), il Mori Museum di Tokyo (2004), il Barbican Center di Londra (2006), il PAC di Milano (2010), e il Museion di Bolzano (2008, 2014 e 2017).

Marco Pace

Dopo la laurea conosce e collabora con Gianni Pettena e dal 2007 supervisiona la realizzazione delle installazioni dell’An-architetto (Manifesta7, biennale di Atene, FIAC, Artissima, PAC, UMOCA Salt Lake City, CRAC Occitanie, Gallerie private etc. ). Ha preso parte a numerose mostre a livello nazionale, tra le più recenti personali: Bocs Art, 2018, a cura di Giacinto di Pietrantonio, Cosenza; Proloco #2, History of Galleria Neon Bologna, mostra collettiva a cura di Gino Gianuizzi; Galleria Laveronica, Modena, 2019; My Little sweet home, 2020, Il Crepaccio, a cura di Caroline Corbetta, Tableaux Vivants, a cura di Luigi Presicce, Mattatoio di Roma, 2021, Ogni pensiero vola, a cura di Serena Trinchero PIA Palazzina Indiano Arte, Firenze, 2022 ; Party, residenza artistica a cura di Matteo Innocenti, Laportineria, Firenze, 2022, No Neon No Cry, a cura di Gino Gianuizzi, MAMBO, Bologna, 2022; Expectations, insieme a Marco Pio Mucci, Caterina De Nicola e Valerio Nicolai, A Sud, 2022, a cura di M. Scuderi. Collabora come disegnatore con la rivista Frankenstein di Milano.




L’ALBERO DI FALCONE

È arrivato nella Scuola Secondaria Vincenzo Bindi nell’ambito del progetto nazionale Un albero per il futuro.  Oggi la consegna ufficiale, nel corso di una mattinata entusiasmante.

Giulianova, 27 marzo 2024. La Scuola Secondaria Vincenzo Bindi è tra le tantissime che, in Italia hanno aderito al progetto di educazione alla legalità ambientale Un albero per il futuro promosso dal Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Da oggi, infatti, la scuola dell’ IC 2 di Giulianova custodisce una talea del famoso ficus che cresce in via Notarbartolo, a Palermo, poco distante dalla casa che fu del giudice Giovanni Falcone.

Stamattina, nell’aula magna della scuola, la consegna ufficiale, nel corso di una mattinata-evento organizzata dalla direzione scolastica con il patrocinio del Comune di Giulianova ed in collaborazione con l’associazione Un albero in più. Il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani, intervenendo, ha invitato gli alunni a riflettere sulla figura del giudice Falcone, a ripensarlo, come loro,  ragazzino,  alla luce di quanto la sua vita e il suo sacrificio avrebbero rappresentato per l’ Italia di oggi.

L’incontro è stato aperto dall’esibizione di alcuni ragazzi delle classi di strumento, che hanno eseguito, con gli insegnanti, Fratello Sole, sorella luna. In aula magna, presenti anche i genitori rappresentanti di classe, sono intervenuti, oltre al Vice Sindaco, la dirigente Angela Pallini, il Vice Prefetto di Teramo Marinella Iodice, il funzionario Maria De Dominicis per l’Ufficio Scolastico regionale, il Tenente Colonnello Cassandra Vantini, Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali di Teramo, il Maresciallo capo Federica Desprini del Reparto Biodiversità dei Carabinieri di Pescara, il dottor Roberto Fracasso, consulente e coordinatore del progetto.

L’arrivo dell’ Albero di Falcone inserisce la Bindi nella mappa degli istituti che partecipano alla straordinaria idea del bosco diffuso. Il plesso è pertanto da oggi individuabile sul web, tra le  scuole affidatarie del messaggio di impegno sociale e tutela ambientale che, nell’albero di Palermo, ha il suo ideale centro propulsore. Dal sacrificio del giudice Falcone fiorisce nuova vita: dalla sua testimonianza, un seme che non è perduto e che anzi continua a generare significato, a  formare coscienze. La dirigente Angela Pallini ha spiegato come il progetto si situi in un programma educativo ampio e diversificato. I ringraziamenti, suoi e indirettamente delle famiglie, sono andati alle Istituzioni locali, all’ Arma dei Carabinieri, a Nicola Di Battista, Presidente della preziosa associazione Un albero in più, a Cinzia Iezzi di Naturiamo, agli insegnanti Francesca Pistilli, Alessandra Pomante e Michele Alesiani, che, a fronte di un coinvolgimento collegiale, hanno collaborato fattivamente perché la mattinata odierna fosse memorabile.




UN AIUTO PER LA CANTAUTRICE MOMO

Lanciata petizione su change.org per richiedere la Legge Bacchelli in favore dell’artista

Lanciano, 27 marzo 2024. Un aiuto per la cantautrice abruzzese Momo. È stata lanciata su Change.org una petizione per richiedere la concessione della Legge Bacchelli all’artista di Lanciano (nome d’arte di Simona Cipollone), che tutti ricordano per aver portato fuori programma al Festival di Sanremo del 2007 il tormentone “Fondanela”. Lanciata nei giorni scorsi l’iniziativa ha già ottenuto oltre 300 firme, tra cui quelli di numerosi artisti e addetti ai lavori come Alfredo Rapetti Mogol, Ginevra Bompiani e Maddalena Crippa.

“La cantautrice Momo (Simona Cipollone) – spiega l’amico e critico musicale Alessandro Sgritta – si trova in uno stato di grave ristrettezza economica in quanto non è più in grado di provvedere al suo sostentamento: fino a qualche mese svolgeva alcuni lavori saltuari, poi dopo aver avuto un grave problema di salute ha perso il lavoro. La crisi e il Covid hanno fatto il resto. Riteniamo che abbia tutti i requisiti necessari per accedere al Fondo Bacchelli e stiamo raccogliendo le firme per costituire un Comitato promotore”.

La legge Bacchelli (legge 8 agosto 1985, n. 440) è un fondo a favore di cittadini illustri che versano in stato di particolare necessità e che hanno portato lustro al Paese con meriti in campo scientifico, letterario, artistico, economico, lavorativo, sportivo e nel disimpegno di uffici pubblici o di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, che possono così usufruire di contributi utili al loro sostentamento.

La richiesta dell’assegno vitalizio, corredata della documentazione necessaria, è poi sottoposta al vaglio di un’apposita Commissione, che resta in carica quattro anni. Dell’ultima, in carica fino al 2025, fanno parte la scrittrice Dacia Maraini e il produttore cinematografico Roberto Cicutto (entrambi già membri della precedente Commissione).

Qui la petizione completa: https://www.change.org/p/petizione-per-concedere-il-vitalizio-della-legge-bacchelli-alla-cantautrice-momo

C’è un punto nel quale ironia e poesia, leggerezza e profondità trasparenza e meraviglia si incontrano. È in quel punto che le parole e le note si prendono per mano per camminare insieme, in equilibrio sull’asse del tempo, sospese a mezz’aria tra terra e stelle. È lì che nasce la musica di Momo, una delle voci più personali e interessanti del panorama della canzone d’autore italiana, tra Piero Ciampi, Gabriella Ferri e Rino Gaetano. Nel 2007 Enzo Biagi nel suo programma Rotocalco su Rai3 l’aveva paragonata a Giulietta Masina nel ruolo di Gelsomina nel film La strada del suo amico Federico Fellini.

Abruzzese di nascita (L’Aquila, 2 luglio 1972), poi romana di adozione anche se ora è tornata a vivere a Lanciano, Momo, all’anagrafe Simona Cipollone (il nome d’arte le è stato suggerito in sogno da Totò), è nota al grande pubblico per il successo della sua Fondanela, brano surreale e ironicamente satirico scritto insieme alla pianista Alessandra Celletti, lanciato al Dopofestival di Sanremo 2007 condotto da Piero Chiambretti.

Un’apparizione folgorante, che ha avuto il merito di accendere i riflettori su un’autrice immaginifica e sensibile, ispirata e incontaminata, che ha nella vena ironica irriverente e pungente, in una satira sociale e politica condotta con anima di giullare e spirito di menestrello, nel taglio, allo stesso tempo, neorealista e surrealista del suo presentare luoghi, storie e personaggi e nella sua capacità di giocare con le parole, plasmandone forma, senso e suono, i punti di forza di una vena espressiva originale, nella quale poesia e realtà si fondono a creare un universo di immagini in grado di suscitare emozioni inedite e di evocare memorie e suggerire orizzonti futuri.

Nel 1996 con la sua Embè arriva seconda al festival Vocidomani in Abruzzo. Il cantautore romano Simone Cristicchi, colpito dal brano, lo fa suo e lo presenta al Festival di Sanremo 2006, con il titolo “Che bella gente”, classificandosi al secondo posto tra i Giovani, segnalando a pubblico e critica la personalità e il talento di Momo.

Nel 2007 viene assegnata a Momo la menzione speciale della critica come artista di Teatro Canzone al Festival Giorgio Gaber 2007. Dal 2001 Momo si esibisce nei principali teatri e locali italiani, accompagnata dal suo gruppo: Luca Venitucci (arrangiamenti e tastiere); Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino); Desirèe Infascelli (fisarmonica e mandolino); Giulio Caneponi (batteria e percussioni) e Federica Principi (pianoforte). È con questi musicisti che Momo ha inciso i suoi primi due album: “Il giocoliere” (Sony/BMG, 2007) , e il secondo “Stelle ai piedi” registrato a Roma nell’estate 2008. I due album sono stati prodotti da Simone Grassi, per Jux Tap Entertainment, “Stelle ai piedi” è anche il titolo del suo primo romanzo (Bompiani, 2009) uscito con il disco allegato. Ancora nel 2009 Momo si aggiudica il Premio Bianca D’Aponte ad Aversa (aperte le iscrizioni per il 2024) con il brano “L’amore sale piano”, vincendo anche il premio della critica. Nello stesso anno partecipa come ospite al Premio Tenco (dove canta “La spazzatura” accompagnata dalla violinista H.e.r.) e approda al cinema con “Ce n’è per tutti“, la pellicola prodotta da Sauro e Anna Falchi, diretta da Luciano Melchionna.

Momo ha fatto parte per anni del cast dello Spettacolo Teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione” dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna per la regia di Luciano Melchionna, uno spettacolo che ha ricevuto il Premio Speciale Golden Graal 2008 e ha ricevuto la Nomination al Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro 2009 per la categoria “Miglior spettacolo d’innovazione”. Nel 2011 è tra i Finalisti del festival Musicultura a Macerata con il brano “La Canzone che si capisce” (S. Cipollone- F. Principi).

Nel 2016 pubblica l’EP “Santa” per La Stanza Nascosta Records. Nel 2019 ha pubblicato il suo terzo disco autoprodotto “No tengo n’idea”, arrangiato da Giovanni Block, tuttora disponibile sulle piattaforme digitali, che contiene il singolo “5 alibi” con la partecipazione del cantante e attore Attilio Fontana.




RISERVATO ALLE BICICLETTE!

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le usa

Pescara, 27 marzo 2024. La disponibilità di posteggi per bici in un contesto urbano è ancora un problema di grande rilievo. Nonostante vi sia più di una norma, locale o nazionale, che solleciti un maggiore grado di articolazione e diffusione della rete di stalli, soprattutto in prossimità di luoghi di aggregazione, la presenza di biciclette attaccate a pali e alberi rende evidente la forte lacuna di offerta di servizi di sosta in grado di rispondere ad una domanda significativamente alta.

Oltre alla disponibilità di spazi, spesso si riscontrano tipologie di dotazioni più di tipo ornamentale che funzionale, non in grado cioè di accogliere di alcun “velocipede”. Abbiamo selezionato 4 esempi che rendono chiara la situazione.

Ospedale – All’interno dell’area di uno degli ingressi all’accettazione mancano completamente le rastrelliere, per cui coloro che arrivano in bici devono cercare qualsiasi cosa per poter mettere in sicurezza il proprio mezzo. E i pochi pali o le ringhiere sono spesso insufficienti, mentre nell’intorno abbondano auto in rapida e continua rotazione per accompagnare i pazienti meno abili a raggiungere l’ingresso in autonomia.

Supermercato, esterno – L’assenza totale di stalli costringe gli utenti, che pur arrivano utilizzando la bici, a parcheggiare lungo le ringhiere, ai pali dei tabelloni, ai pluviali degli edifici quando possibile, oppure a lasciare il mezzo appoggiato alle vetrine, nel tentativo di tenerlo un po’ a vista dall’interno.

Supermercato, interno – Anche i monopattini, elettrificati o meno, sono mezzi a due ruote. Più facili da portare con sé, seppur non sempre possibile. Quando non ci sono spazi presidiati di alcun tipo, c’è chi, evidentemente con la presunta benevolenza del personale del punto vendita, porta il mezzo all’interno, lasciandolo magari parcheggiato in un posto dove non arrechi fastidio al passaggio né ostacoli gli acquisti.

Esercizi commerciali – La tipologia di stalli e la loro collocazione alcune volte ne rendono impossibile l’utilizzo. Nella foto una classica rastrelliera a “scolapiatti” posizionata in aderenza alla parte dell’edificio dove nessuno potrà mai posteggiare la bicicletta, non essendoci il franco di sporgenza di cui ha bisogno la ruota per poter essere inserita nell’alloggiamento.

Quattro situazioni molto diffuse, e saltate all’attenzione di OSMOCI, che dovrebbero far riflettere circa la qualità dei servizi messi a disposizione dell’utenza vulnerabile della strada, quella che pedala.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




IL SUPERBONUS

La direttiva UE e le prospettive dell’edilizia abitativa

di Natale Forlani

PoliticaInsieme.com, 27 marzo 2024. L’approvazione della bozza della Direttiva sulle case “green” da parte del Parlamento europeo e la bozza di relazione predisposta dalla commissione Bilancio della Camera sugli esiti del Superbonus 110% sono due eventi che possono aiutare a comprendere le prospettive future dell’edilizia abitativa in Italia.

La proposta di Direttiva europea, che dovrebbe essere pubblicata subito dopo la ratifica da parte del Consiglio europeo Ecofin del 12 aprile p.v., propone l’obiettivo di azzerare le emissioni CO2 del patrimonio abitativo europeo entro il 2050 a valle di un percorso che prevede la riduzione del 16% di quelle in atto entro il 2030 e del 20% entro il 2035. Il 55% del risultato dovrà essere ottenuto con il rinnovamento complessivo degli edifici abitativi. Il contributo per la parte rimanente dovrebbe essere offerto dalla sostituzione degli infissi, degli impianti e di altre componenti che possono concorrere al risultato. Per le caldaie e gli impianti di riscaldamento viene vietato l’utilizzo di combustibili fossili per le nuove installazioni a partire dal 2026 e la definitiva sostituzione entro il 2040. Entro due anni dalla data di pubblicazione, gli Stati aderenti dovranno predisporre un piano attuativo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi.

Rispetto alla prima bozza, il testo approvato allunga i tempi per il raggiungimento degli obiettivi, rinuncia a imporre a tutti i Paesi aderenti l’adozione di una certificazione energetica unica per le abitazioni, allarga le deroghe per gli edifici storici o che sono sottoposti a vincoli, alle seconde case poco abitate e alle piccole abitazioni. L’impatto per l’Italia di queste misure, in particolare sugli edifici più energivori al netto delle deroghe, potrebbe comportare la ristrutturazione di circa 5 milioni di abitazioni.

La bozza della relazione che circola alla commissione Bilancio della Camera dei deputati provvede ad aggiornare i costi e i benefici del Superbonus 110% e delle altre agevolazioni ancora in corso per le ristrutturazioni abitative. Sulla base dei dati forniti dall’Enea fino al mese di febbraio 2024, l’importo consolidato delle spese delle ristrutturazioni abitative a carico dello Stato ha raggiunto la cifra di 114 miliardi. Un importo destinato ad aumentare per l’aggiornamento nei prossimi mesi delle asseverazioni per i cantieri autorizzati nel corso del 2023.

L’intervento ha consentito l’adeguamento ecologico e sismico di circa 480 mila abitazioni con un impatto positivo di poco superiore al 30% del valore aggiunto del settore dell’edilizia, ma inferiore alla spesa aggiuntiva posta a carico del bilancio dello Stato. Il rendimento del capitale pubblico investito risulta inferiore a quello delle vecchie agevolazioni che prevedevano un concorso alla spesa da parte dei committenti privati. Secondo alcune stime fornite dalla Banca d’Italia, circa la metà di queste ristrutturazioni sarebbero state comunque realizzate con l’utilizzo delle detrazioni in vigore fino al 2020. L’importo maggiore dei costi messi a carico dello Stato dovrà essere ammortizzato nella contabilità pubblica nei prossimi 5 anni con effetti negativi sul debito la mancanza di disponibilità finanziarie da destinare ad altre priorità.

La notizia positiva è rappresentata dal fatto che i risparmi energetici ottenuti a partire dal 2020, equivalenti a circa 9 Gwh nel 2023, saranno conteggiati nell’obiettivo da raggiungere entro il 2030 (-16%) in ambito Ue. Secondo il centro ricerche Cresme Symbola (vedi Il Sole 24 Ore di sabato 23 marzo), il raggiungimento dell’obiettivo entro questa data comporterà l’esigenza di nuovi investimenti per un valore che potrebbe oscillare tra i 285 e i 320 miliardi di euro per adeguare circa 3,2 milioni di immobili energivori. Una cifra equivalente a tutte le agevolazioni erogate dallo Stato per le ristrutturazioni abitative dal 1998 al 2022. La ricerca conferma anche un saldo negativo di 56 miliardi per l’orario pubblico generato dalla differenza tra il valore delle agevolazioni erogate e l’aumento del gettito legato alla crescita del valore aggiunto nel settore delle costruzioni.

L’eredità del Superbonus e le implicazioni della nuova Direttiva sulle case green impongono una riflessione sulle prospettive dell’edilizia abitativa e sulla sostenibilità dei costi che dovrebbero essere assunti dallo Stato e dai cittadini per conseguire i risultati. Nel breve periodo l’uscita dal Superbonus comporta un ridimensionamento del valore degli investimenti (-25% secondi il Cresme) e una condizione di relativa incertezza in attesa dell’approvazione del piano nazionale per l’attuazione della Direttiva europea che dovrà avvenire entro il 2025.

Come da consuetudine, l’introduzione di nuovi vincoli/obiettivi da parte delle Istituzioni europee non viene accompagnata da scelte economiche finalizzate a rendere sostenibili i costi degli investimenti da parte dei paesi aderenti. Per lo scopo viene genericamente richiamato l’utilizzo dei fondi europei che hanno già un destinazione e che, al netto dei fondi Next Generation Eu, rappresentano una partita di giro tra i contributi versati e restituiti dall’Ue ai singoli Stati. Le conseguenze devono essere inquadrate nel complesso dei costi della transizione ambientale e digitale che l’ex Presidente della Bce, mario draghi,  incaricato dalla Commissione Ue di redigere un rapporto sulla competitività dell’economia, ritiene superiori ai 500 miliardi di euro anno.

Sulla carta i margini per la redistribuzione dei costi relativi al risparmio energetico possono essere distribuiti su un ampio arco di tempo, ma i riflessi negativi delle decisioni assunte sul valore degli appartamenti vetusti è praticamente immediato. La riduzione del valore degli immobili, oltre a pregiudicare quello delle ipoteche da rilasciare alle banche per accedere ai mutui, deve fare i conti con lo spopolamento delle aree interne e un patrimonio abitativo che risulta superiore al fabbisogno per via della decrescita della popolazione. La prospettiva è quella di un aumento dei costi per adeguare un patrimonio che non ha mercato e di un’accelerazione dell’abbandono delle aree interne.

Per l’Italia gli obiettivi e i costi della transizione ambientale devono essere ponderati tenendo conto delle caratteristiche demografiche, morfologiche e storiche del nostro territorio. Le attuali politiche economiche tendono a privilegiare gli obiettivi astratti e la concentrazione delle opportunità economiche e della mobilità delle persone verso le aree intensamente popolate. Per la storia del nostro Paese questa deriva, già visibile in molti ambiti economici e sociali, rischia di comportare effetti catastrofici sulla valorizzazione del patrimonio e sulla distribuzione del reddito.

Il Superbonus, la Direttiva Ue e le prospettive dell’edilizia abitativa- di Natale Forlani – Politica Insieme




OPEN DAY ANFFAS

Turismo inclusivo giovedì 28 marzo

Sulmona, 27 marzo 2024. Giovedì, 28 marzo Turismo inclusivo a Sulmona in piazza XX  Settembre, ore 10:00 Open Day Anffas. Per la ricorrenza del 66° compleanno di Anffas e della XVII Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, Anffas Sulmona organizza una visita guidata del centro storico all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione.

I ragazzi dell’Anfass, affiancati dalla guida professionista Francesca, faranno da ciceroni ai loro ospiti tra le bellezze di Sulmona.




LA PASTIERA

La pastiera napoletana è un dolce della cucina campana, tipico nel periodo pasquale, (per la forma assomiglia alla crostata). È una torta di pasta frolla riempita con la ricotta ed altri ingredienti genuini. Tenendo conto della tradizione, viene preparata dal giovedì al Sabato Santo. La Pastiera è il simbolo della primavera e della rinascita.

INGREDIENTI PER LA PASTIERA

barattolo di grano cotto 580 g

latte ½ l

uova 4

ricotta, la più asciutta possibile 600 g

zucchero 300 g

cedro candito 50 g

arancio candito 50 g

limone 1

fiala di essenza di acqua di fiori di arancio (se piace) 1

zucchero a velo

sale q.b.

cannella q.b.

INGREDIENTI PER LA PASTA FROLLA

farina tipo 00 – 300 g                                                                                          

burro o gradina 150 g

zucchero 100 g

uova 2

limone 1

un cucchiaino di lievito dolci

PROCEDIMENTO PER L’IMPASTO

Anche se il grano acquistato è cotto, farlo bollire per un’ora in un litro di acqua, poi scolarlo. (Serve per far staccare i chicchi di grano).

Per rendere il grano più gustoso, farlo cuocere in mezzo litro di latte con l’aggiunta di un pizzico di sale, un po’ di cannella, una buccia di limone. Lasciare bollire il grano, fino a quando il latte si è ritirato. Scolarlo, farlo raffreddare, togliere la buccia di limone ed i residui di cannella. In una zuppiera versare IL GRANO, 600 grammi di ricotta, la più asciutta possibile, (è consigliabile setacciarla con lo schiacciapatate, prima di metterla nella terrina), 300 grammi di zucchero, 4 tuorli di uovo, (gli albumi delle uova, devono essere montate a neve e poi aggiunte al composto), la scorza grattugiata del limone,100 grammi di frutta candita (arancio e cedro), tagliati molto fine, una fiala di essenza di acqua di fiori di arancio. Amalgamare bene il tutto.

 PROCEDIMENTO PER LA PASTA FROLLA

Mettere in un recipiente la farina, un uovo intero ed un tuorlo, il burro sciolto, ma non bollente, la buccia del limone grattugiata, lo zucchero, un cucchiaino di lievito dolci. IMPASTARE… Avvolgere l’impasto in una pellicola trasparente e mettere in frigo per 30 minuti.

PROCEDIMENTO PER IL RIEMPIMENTO

Stendere la pasta frolla con il mattarello sulla spianatoia. Non è semplice… perché questo impasto è tenero, floscio, sbriciolato e tende a creparsi. In una tortiera di 26 cm di diametro, rivestita dalla carta da forno, mettere la PASTA FROLLA che deve ricoprire, sia il bordo che il fondo. Riempirla con l’impasto e livellarla. Con la pasta frolla avanzata, decorare la tortiera. Ricavare alcune strisce, tagliate con la rotella tagliapasta, che gli dà la caratteristica seghettatura. Infornare nel forno preriscaldato, ad una temperatura di 200 gradi. Occorre un’ora e mezza di cottura. Lasciarlo riposare mezza giornata. Infine, spolverare con zucchero a velo. Il peso totale è di 2,5 Kg.

Luciano Pellegrini




STORIE DI SPORT

VIII^ Edizione Premio Letterario. Si può partecipare fino al 12 maggio. Curiosità: Rocky Marciano consumava caffè Saquella

Ripa Teatina, 27 marzo 2024. Manca poco più di un mese alla scadenza del bando dell’edizione VIII del Premio Letterario Rocky Marciano Storie di Sport, organizzato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara e il Comune di Ripa Teatina a favore della cultura e dell’integrazione e nel nome dello sport: entro le ore 24.00 del 12 maggio 2024, coloro che sono interessati a partecipare dovranno inviare un unico racconto a tematica sportiva di propria produzione, edito o inedito, in lingua italiana, anche già premiato in altri concorsi, di massimo 7200 caratteri spazi inclusi, all’indirizzo premioletterariostoriedisport@gmail.com.

Il premio è possibile grazie anche al contributo di Saquella Caffé, azienda che crede fortemente nel legame tra territorio e tradizione come ammette lo stesso imprenditore Enrico Saquella riportando la sua testimonianza:  “Ciò che ci lega al Rocky Marciano è da individuare proprio nelle origini della mia famiglia che è di Ripa Teatina, e dunque perché non valorizzare il territorio che ha contribuito in qualche modo alla creazione della nostra realtà imprenditoriale?”.

“La nostra attività – prosegue – si fonda sulla tradizione ma ha sempre guardato al futuro, è ben radicata sul territorio ma ha un respiro internazionale: aspetti che caratterizzano l’intero Festival dedicato a Rocky Marciano, che guarda ai modelli del passato ma premia il presente, che ha uno sguardo non solo locale ma cosmopolita vista la fama di questo grande idolo. Un piccolo vanto per noi è la sua testimonianza: nel nostro ufficio, infatti, conserviamo con cura una lettera che prova che Rocky Marciano bevesse Caffè Saquella. A chi ci chiede cosa hanno in comune Saquella e Rocky Marciano siamo fieri di rispondere: Ripa Teatina!” – conclude Enrico Saquella.

Unico requisito per la partecipazione al premio è l’aver compiuto la maggiore età in data 1° gennaio 2024. Oltre alla targa di merito il primo classificato vincerà 1000 euro (al lordo delle imposte); targa di merito anche per il secondo e terzo classificato.

È stato istituito anche il Premio “Rocky Mattioli” riservato al miglior racconto redatto da un autore abruzzese; la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie attribuirà inoltre a sua discrezione n. 2 borse di studio per i suoi corsi ai partecipanti ritenuti più meritevoli.

La Giuria è composta da: Francesca Chiappa (Hacca Edizioni); Francesco Coscioni (Neo Edizioni); Valerio Valentini (Readerforblind); Raffaele Riba (editor e scrittore); Lorenza Stroppa (Ediciclo Editore); Roberto Di Pietro (Agente Letterario Edelweiss); Athos Zontini (scrittore e scout per la rivista Achab); Patrizia Angelozzi (Angelozzi Comunicazione); Paolo Primavera (Edicola Ediciones).

La cerimonia di premiazione avverrà a luglio, all’interno del Festival Rocky Marciano di Ripa Teatina (CH). La data verrà comunicata ai finalisti a giugno. La manifestazione è patrocinata da Il Centro Quotidiano d’Abruzzo, Regione Abruzzo e CONI Abruzzo.




MESSA DEDICATA AGLI ARTISTI

Alle 18, nella chiesa di San Pietro Apostolo. Cantano il Coro Accademia Acquaviva Città di Giulianova, I piccoli cantori di Rosburgo e i solisti del Conservatorio Braga

Giulianova, 27 marzo 2024. Nella giornata mondiale del Teatro che si celebra oggi e proprio all’inizio del triduo Pasquale, il coro di voci bianche e il coro giovanile “Accademia Acquaviva” Città di Giulianova, con la collaborazione de “I piccoli cantori di Rosburgo” animeranno la Santa Messa celebrata da Don Luca Torresi e dedicata agli artisti nella Chiesa di San Pietro apostolo a Giulianova.

Il dipinto scelto per la locandina non è casuale, si tratta di un’opera di un anonimo pittore vercellese del se. XVII custodito nella pinacoteca Malaspina a Pavia e rappresenta La Madonna in adorazione del Bambino che aiutato da San Giuseppe abbraccia la croce tra santi e angeli.

Per questa ragione i bambini del coro di voci bianche intoneranno una ninna nanna dedicato a Gesù in fasce per poi proseguire con altri canti, da Palestrina a Bach, al canto spiritual che introdurranno nel clima dell’ascolto e dell’attesa della resurrezione guardando dentro l’origine di tutto, musiche che spingono anche noi a non fermarci alla croce ma ad andare al cuore del messaggio di Cristo: nulla di ciò che accade è fuori dallo sguardo del Padre. Ecco ciò che racconta il Cristo che nasce e muore: lo sguardo del Padre è su di noi, sulle nostre croci, il suo braccio potente non si è accorciato, ma nella sua misericordia interverrà per vie che ora sfuggono alle nostre miopie.”

Coristi coro di voci bianche e giovanile Accademia Acquaviva città di Giulianova e Piccoli cantori di Rosburgo

Davide Battista, Megan  Brahlisha, Yara Brahlisha, Beatrice Burroneto, Tommaso Di Coste, Marcello Di Marco, Allegra Di Salvatore, Greta Di Silvestre, Sabrina Durante, Claudia Evangelista, Marta Giussani, Alma Sofia Grimaldi, Giuliasole Grossetti, Maria Ester Lorizio, Paola Malatesta, Benedetta Nugnes, Elsa Puliti, Anna Sara Recchiuti, Elena Recchiuti, Vittoria Roccioletti, Anna Caterina Sottini, Valerio  Abbondanza,  Aurora Demetrio, Matilde Di Bella, Marta Di Bella, Luigi Di Bonaventura, Ginevra Di Domenico, Luca Di Gaspare, Stefano Di Gaspare, Alessandro Di Giovanni, Angelica Di Giustino, Letizia Di Pietro, Matteo Di Serafino, Carlotta Ferri, Gianmarco Ugo Germinario, Ettore Giovanetti, Rachele Giovanetti, Edoardo Imperatore Antonucci, Gemma Martelli, Maria Grazia Meloni, Eleonora Moscardelli, Jacopo Petrini, Luca Rampa, Miryam Ridolfi, Sofia Secondini, Penelope Tortù, Veronica Tutone, Maria Vigilante.

La Messa cantata vedrà lanche a partecipazione di alcuni cantanti solisti del Conservatorio “G. Braga” di Teramo sezione staccata di Giulianova, i soprani Yihuan Gong, Anastasia Marinkina  Emma Tontodonati e  il basso Valerio Morelli

All’organo il M° Michele Natale.

Dirige il M° Francesca Formichella




RICOSTRUZIONE POST SISMA A MONTORIO

I ritardi del sindaco Fabio Altitonante nel firmare i decreti di avvio dei cantieri e la mancanza di una programmazione costringono l’amministrazione a una soluzione estrema: chiudere per due anni alla circolazione e al transito l’intero centro storico. Commercianti e residenti tenuti all’oscuro di tutto fino a oggi.

Montorio al Vomano, 27 marzo 2024. Apprendiamo dal sito del comune e dai giornali dell’ordinanza n.36 del 23 marzo con cui il sindaco Fabio Altitonante ha deciso l’istituzione del divieto di circolazione (transito) nel centro storico di Montorio per due anni, dal 2 aprile 2024 al 2 aprile 2026, a causa dell’ingorgo dei cantieri della ricostruzione. Una iniziativa che a questo punto risulta essere molto probabilmente necessaria, me che evidenzia tutte le lacune dovute a una mancanza totale di programmazione e ai ritardi (anche di due anni) nel firmare i decreti di concessione dei contributi e fare partire i cantieri in modo più organizzato.

A causa di queste inadempienze oggi si è venuta a creare una situazione ingestibile che ha costretto il sindaco a prendere una decisione molto più impattante e critica e che, come è solito di questa amministrazione chiusa dentro il palazzo, avviene all’improvviso e nell’assenza più totale di informazione e confronto con le minoranze consiliari e con la cittadinanza, in particolare i commercianti e i residenti delle aree interessate.

È doveroso purtroppo evidenziare come alla roboante propaganda del sindaco Fabio Altitonante, che ormai non ha più scuse perché governa da quasi quattro anni – ovvero da quando grazie alle norme di Giovanni Legnini è realmente possibile ricostruire nei comuni con il doppio cratere (2009 e 2016) come il nostro – e sono seguiti una serie di suoi atteggiamenti che oggi risultano dannosi per l’intera comunità montoriese e che di seguito elenchiamo:

– appena insediato c’è stato da parte sua un approccio muscolare con minacce di commissariamento anziché un confronto serio e responsabile con progettisti, presidenti di consorzio e ditte interessate;

–  ritardi ingiustificati nel rilascio dei decreti di avvio dei lavori su pratiche già autorizzate dalla struttura commissariale, quindi blocco ingiustificato di numerosi cantieri. Se non si fosse perso più di un anno e mezzo diversi aggregati oggi sarebbero quasi conclusi;

– mancanza totale di un cronoprogramma che poteva essere studiato favorendo una più funzionale cantierizzazione degli aggregati, sempre con l’intento di rendere meno impattante la ricostruzione;

–   decisioni unilaterali probabilmente senza neanche discutere con i suoi assessori e consiglieri;

–   mancanza di ascolto e ricerca della condivisione con i cittadini e tutti gli attori del processo della ricostruzione;

–  mancanza di una previsione di iniziative di compensazione (economiche e altro) per le attività danneggiate;

Abbiamo chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario sul tema della ricostruzione e dei provvedimenti assunti, da tenersi in un luogo pubblico (cineteatro) che possa favorire la presenza dei cittadini, per analizzare insieme le criticità e trovare le migliori soluzioni con il contributo di tutti; noi siamo pronti come sempre a confrontarci pubblicamente e a dare il nostro fattivo contributo. Siamo certi che il sindaco non vorrà sottrarsi e inviterà anche i cittadini a partecipare.

I consiglieri comunali

Eleonora Magno, Andrea Guizzetti, Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori