MADDALENA VENTURA il grande miracolo della Natura

Viaggio nel tempo e nelle opere d’arte d’Abruzzo con “Scorci d’Abruzzo”, il nuovo format di Paolo Pacitti in onda su Buongiorno Regione a lunedì alterni, con le telecamere Rai di Sem Cipriani e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Al centro della puntata andata in onda ieri, l’opera che coinvolge uno dei pittori più famosi del suo tempo ed un viceré appassionato di arte, tanto che nella prima metà del ‘600 alcuni viaggiatori riportano a corte una notizia straordinaria relativa ad un grande miracolo nascosto nell’Appennino più profondo, proprio ai confini dell’allora Regno di Napoli.

Fernando Afàn de Ribera, grande collezionista di rarità, ingaggia lo Spagnoletto, Jusepe Ribera per creare il quadro “Maddalena Ventura con il marito e il figlio”, che per la particolarità del soggetto rappresentato è uno dei quadri più insoliti della pittura europea.

La donna rappresentata ossia “il miracolo della Natura”, come viene chiamata, è una donna di più di 50 anni che a 37 anni, durante la sua terza gravidanza, sviluppa una forma importante di ipertricosi, un’alterazione dell’accrescimento pilifero ed in un’epigrafe viene riportato che la donna è originaria dell’Abruzzo, più precisamente di Accumoli, paese che porta ancora i segni del devastante terremoto e che storicamente è sempre stato legato alla regione abruzzese prima di passare nel 1927 nella provincia di Rieti.

Un quadro ed una vicenda che mettono di fronte alla complessità dell’essere umano e non lasciano indifferenti, tant’è che questa storia ha colpito l’immaginario di molti artisti, tra cui Francisco Goya, il grande pioniere dell’arte moderna ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata suhttps://www.facebook.com/peppemillanta/videos/713446763977501?locale=it_IT.

Alessandra Renzetti




MAMMA ORSA

Booktour di Presentazioni e prima piantumazione di alberi

Partirà a breve il primo Book Tour di presentazioni del libro “MAMMA ORSA: La favola di Amarena e dei suoi cuccioli” in giro per l’Abruzzo. Si partirà il 21 Ottobre dalle 10 insieme al comitato organizzatore “Una Foresta per Amarena” per la prima piantumazione di alberi da frutto. Il Tour vero e proprio partirà il 1° novembre alle ore 16 con la prima presentazione ufficiale del libro a Villalago nella sala Polifunzionale, tanti gli ospiti e le sorprese per un grande evento inaugurale.

Poi sarà la volta di Sulmona, il 4 Novembre alle 18 a Palazzo Tabassi, il 6 Novembre al Mondadori Bookstore di Avezzano, il 9 Novembre nella prestigiosa cornice del Fla di Pescara, poi ospiti dell’amministrazione nella sala Consiliare di Pescina l’11 Novembre per concludere la tournée a Roccaraso il 18 Novembre. Ogni tappa del tour non sarà solamente un incontro con l’autore, ma un momento di condivisione, dove potrete immergervi nell’ambiente magico di Villalago e scoprire di più sugli affascinanti retroscena del libro.

Ma il cuore del progetto batte anche per un’altra nobile causa: per ogni copia acquistata, si sosterrà il progetto “Una foresta per Amarena” dedicato alla piantumazione di alberi da frutto. La prima piantumazione è prevista per il 21 Ottobre a Villalago, a partire dalle 10.00, un gesto simbolico e concreto per supportare l’ambiente e creare un futuro verde e prospero per le prossime generazioni.

“MAMMA ORSA” non è solo una storia da leggere, ma un’esperienza da vivere, un messaggio di amore e cura per il nostro pianeta e per le relazioni che ci nutrono.

Unitevi a noi nel Book Tour e fate parte di questa magnifica avventura attraverso le parole di Amarena, sperimentando la magia, l’amore e la saggezza che la storia porta con sé.  




GIORNATE FAI D’AUTUNNO XII edizione

Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi. Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023

Con l’Ottobre del FAI torna il grande evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia con l’apertura eccezionale di 36 luoghi e percorsi inaccessibili o poco noti in 12 borghi e città d’Abruzzo. Elenco completo dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Tra le aperture di questa edizione, si segnalano, in particolare, 11 sedi universitarie, da Trieste a Potenza, e fino a 32 luoghi di istruzione, da scuole ad accademie, da centri di ricerca a laboratori per la formazione. “Questa edizione delle Giornate FAI” – dichiara il Presidente Marco Magnifico – “intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese”. Università, licei o istituti tecnici in Italia sono spesso edifici di valore storico e artistico, meritevoli di essere visitati, scoperti e valorizzati, ma il loro valore è soprattutto nel custodire, tramandare e promuovere la conoscenza, per costruire la cultura dei cittadini di oggi e di domani.

Educare i cittadini alla conoscenza è anche lo spirito che anima la missione del FAI, sussidiaria dello Stato, e in particolare che muove le Giornate FAI: la concreta occasione che il FAI offre agli italiani per avvicinarsi e appassionarsi al patrimonio culturale del nostro Paese, scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni.

I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese. Un patrimonio sorprendente e inaspettato, che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono fascino, culture e tradizioni, e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Settecento proposte in oltre 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Settecento meraviglie da scoprire che raccontano, ognuna a suo modo, l’Italia. Oltre ai luoghi del sapere, sarà possibile visitare palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche esempi di archeologia industriale, laboratori artigiani e siti produttivi, ricchi di storia e curiosità.

E ancora musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Insomma: archeologia e architettura, arte e artigianato, tradizione e memoria, antico e moderno, città e campagna. Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI.

Le Giornate FAI d’Autunno sono l’evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, promossa dalla Fondazione a sostegno del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese. A partire dal 2023, infatti, ottobre sarà per il FAI e i suoi iscritti “il mese del patrimonio”. Che è di tutti, e verso cui tutti hanno una responsabilità. Non a caso, lo slogan di Ottobre del FAI è “FAI la tua parte”: perché il destino dell’Italia è nelle nostre mani, e tutti possiamo esserne protagonisti.

Durante le Giornate FAI d’Autunno tutti gli iscritti al FAI potranno beneficiare degli accessi prioritari in ogni luogo aperto, di aperture e visite straordinarie in molte città e altre opportunità e iniziative speciali.

In occasione di Ottobre del FAI, a chi si iscriverà per la prima volta al FAI – sia online che presso i luoghi aperti – sarà dedicata una agevolazione di 10€ in meno su ogni tipologia di quota.

Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.

Le Giornate FAI d’Autunno 2023 si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e con l’Alto Patrocinio di Regione Abruzzo.

Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI d’Autunno concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.

Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata e per aver concesso anche in questa occasione l’apertura di suoi beni. Grazie al Fondo Edifici di Culto che in questa occasione permette l’apertura di tre suoi beni in Umbria.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana di sensibilizzazione Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 9 al 15 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano.

Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2023 anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.

Le Giornate FAI d’Autunno 2023 sono rese possibili grazie al fondamentale sostegno di importanti aziende illuminate:

ITA Airways, Main Sponsor, ha scelto di affiancare il FAI per contribuire alla tutela del patrimonio italiano di arte e natura. La sostenibilità, in termini sociali, ambientali e culturali, è parte integrante della strategia della Compagnia che già dallo scorso anno aderisce al FAI anche in qualità di Corporate Golden Donor.

Groupama Assicurazioni, tra i principali player nel settore assicurativo in Italia, da sempre impegnata nella salvaguardia del nostro patrimonio e già Corporate Golden Donor del FAI, per il primo anno accanto alla Fondazione anche in qualità di Sponsor dell’evento.

Despar Italia, insegna della distribuzione alimentare presente in 17 regioni italiane e da oltre sessant’anni attenta alle esigenze dei territori in cui è presente, dal 2022 amica del FAI e per il primo anno Sponsor dell’evento.

Si ringrazia Ferrero, azienda storicamente vicina al FAI da sempre impegnata nello sviluppo delle comunità e al rispetto dell’ambiente, per il prezioso sostegno all’evento.

Grazie inoltre a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa e presente nella lista dei luoghi visitabili con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE), patrocinato dal FAI ed esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico.

Grazie di cuore alla Rete dei Volontari del FAI – 132 Delegazioni, 110 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte tra culture – e a tutti i volontari attivi in Italia, per il loro enorme impegno a individuare i luoghi e organizzare le aperture che verranno offerte al pubblico. Un ringraziamento anche ai 9.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

Ecco le aperture in Abruzzo:

Nella provincia di CHIETI

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI CHIETI

FARA FILIORUM PETRI (CH)

BORGO DI FARA FILIORUM PETRI

L’ARTE DEL FERRO BATTUTO

LA VIA DELL’ACQUA

VACRI (CH)

ALLE ORIGINI DELLA TRANSUMANZA: IL TEMPIO ITALICO DI VACRI

VACRI, ARTI E MESTIERI, L’ECCELLENZA DELLA CANTINA SOCIALE

VACRI, IL BORGO IMMERSO NEL PAESAGGIO PIU’ BELLO CHE C’E’

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI LANCIANO

MONTENERODOMO (CH)

BENEDETTO CROCE A IUVANUM

PIZZOFERRATO (CH)

IL PARCO, LA VILLA E L’AVIFAUNA

PIZZI, ARTE, NATURA E AGRICOLTURA

VILLA CASATI E TERRA VECCHIA

TORRICELLA PELIGNA (CH)

ALLA SCOPERTA DELLA MADONNA DEL ROSETO

ANTICHE DIMORE DI ILLUSTRI FAMIGLIE

IL TRATTURO TRA I PALAZZI BARONALI

LA PINETA, GLI EROI E LE DUE GUERRE

SONO JOHN FANTE, VITA E FESTIVAL DELLO SCRITTORE

Aperture a cura del GRUPPO FAI DI ORTONA

ORTONA (CH)

CANTINA DORA SARCHESE E FONTANA DEL VINO

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI VASTO

SCERNI (CH)

“TORRONE” DI ARAGNA A DOMINIO DEL PAESAGGIO AGRARIO 

FAMIGLIE A CONFRONTO FRA ‘700 E ‘900: RAIMONDI, DE RISEIS, CICCARONE 

ISTITUTO TECNICO AGRARIO “COSIMO RIDOLFI” 

PALAZZO DEI D’AVALOS A SCERNI E ARTE FIORITA DI GAETANO PALOSCIA

SAN PANFILO A SCERNI: IL CULTO, IL TESORO

STORIE E IMMAGINI DEL PRIMO NOVECENTO: LA DIMORA RACCONTA.

Nella provincia di L’AQUILA

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI L’ AQUILA

L’AQUILA (AQ)

PALAZZO PICA ALFIERI

Aperture a cura di: DELEGAZIONE FAI DELLA MARSICA

PESCINA (AQ)

PESCINA SUL FILO DEL TEMPO

VOLTI ILLUSTRI NEL MONDO

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI di SULMONA

ANVERSA DEGLI ABRUZZI (AQ)

ANVERSA DEGLI ABRUZZI: NATURA, CULTURA, TRANSUMANZA

ESCURSIONE “ANELLO DELLE GOLE” FINO A CASTROVALVA

RISERVA NATURALE GOLE DEL SAGITTARIO

Nella provincia di PESCARA

Aperture a cura di: DELEGAZIONE FAI DI PESCARA

SAN VALENTINO IN ABRUZZO CITERIORE (PE)

DUOMO DI SAN VALENTINO E DAMIANO

LA STORIA NASCOSTA DEI PALAZZI SENZA TEMPO

LE “RUE” RACCONTANO LE BELLEZZE DEL BORGO

UN VIAGGIO NELLA STORIA “OLTRE LE MURA”

Nella provincia di TERAMO

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI TERAMO

MORRO D’ORO (TE)

EX CONVENTO DI SANT’ANTONIO ABATE

NOTARESCO (TE)

ABBAZIA DI SAN CLEMENTE AL VOMANO

DA LOTARESCO A NOTARESCO: UN ITINERARIO TRA STORIA E CULTURA

L’ARTE DEL VENTAGLIO




PESCARA E LA CICLOVIA ADRIATICA

Pescara, 1° ottobre 2023. – Apprendo dagli organi di informazione che sono prossimi lavori di sistemazione del tratto stradale compreso tra P.zza Le Laudi e Fosso Vallelunga. L’intervento dovrebbe vedere il rifacimento anche del tratto ciclabile attualmente adiacente all’asse viario carrabile, realizzato dalla Provincia di Pescara neanche qualche anno fa, e che, coincidendo con il marciapiede lato monte, vede la critica promiscuità con i pedoni. L’opera venne ampiamente e ripetutamente criticata all’epoca da diverse associazioni, soprattutto per la scelta politica, e non tecnica, che allora si mostrò debole e timorosa nei confronti di rivendicazioni di presunto spazio rubato al transito delle auto e soprattutto ai parcheggi.

Chi percorre il tratto ciclabile sa bene quanto sia disagevole il transito: il fondo è ammalorato e senza manutenzione, bisogna dividere e condividere uno spazio striminzito (e fuori norma) con i pedoni, e bisogna stare attenti ai tanti passi carrai e strade laterali, con antipatici e continui saliscendi. Ma a chi si sposta sulle due ruote, che non è gente “appassionata” della bici ma che si sposta con quel mezzo, è anche noto quanto siano pericolosi i due attraversamenti che a nord e a sud del segmento in esame collegano i tratti lato mare con quello lato monte.

Bene, allora, anzi benissimo che si restituisca finalmente linearità al percorso e dignità a quella pista ciclabile che, voglio ricordarlo con forza, non va considerata come un semplice tracciato urbano, ma come segmento costitutivo della Ciclovia Adriatica, asse di attraversamento dell’intera costa Adriatica in quanto elemento costitutivo strategico del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (Art. 4 – L. 2/2018: Le infrastrutture della Rete Ciclabile Nazionale costituiscono infrastrutture di interesse strategico nazionale) .

Al riguardo la mia speranza è che nella progettazione dell’asse ciclabile si sia tenuto conto di quanto previsto dall’Allegato A della Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Protocollo 375 del 20/07/2017, contenente i “Requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistche” di cui all’articolo 1, comma 640, della legge n. 208 del 2015. In particolare, alla voce “caratteristiche geometriche“, la norma dà chiare indicazioni circa la dimensione delle piste, che vanno ovviamente interpretate con la logica del futuro, e quindi non del minimo, ma dell’ampliamento della sede: in altre parole, da un livello “minimo”, cioè da 2,5 metri di larghezza, ad uno almeno “buono“, di almeno 3 (per la ciclovia bidirezionale, oggetto dell’intervento). Poi c’è anche l'”ottimo” con un altro mezzo metro in più, come già accade a Tortoreto e Giulianova, dove si raggiungono i 4,5 m.

Giancarlo Odoardi – Coordinatore FIAB Abruzzo Molise




CLEAN UP DI PLASTIC FREE

Cento ragazzi alla Villa. L’Amministrazione e la Onlus: “Felici della crescita del progetto GreenTa che eliminerà la plastica dalla vita scolastica di Chieti, la pulizia di oggi è un segnale per la città”

Chieti, 30 settembre 2023. Si è conclusa con una pulizia generale delle aree verdi della Villa comunale la prima fase di GreenTa, progetto progetto promosso e coordinato dall’Amministrazione Comunale di Chieti (assessorati Ambiente e Politiche Giovanili) e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’Avviso pubblico “Fermenti in Comune” gestito dall’ANCI e in collaborazione con la Onlus Plastic Free.

“È stato il giusto coronamento di un percorso avviato con il bando Fermenti in Comune – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente e transizione ecologia Chiara Zappalorto – Quella di oggi è stata una giornata bellissima con tanti giovani e tante famiglie che si sono presi cura della città. Ora le scuole potranno usufruire delle colonnine che erogano acqua e aiutarci ad abbattere l’uso della plastica, come previsto dalla prima fase del progetto. Ci aspetta un lavoro diretto con la dimensione scolastica tutta per continuare a lavorare a tutela dell’ambiente per rendere Chieti sempre più green. Ringrazio tutti i nostri partner, le scuole che sono state preziose con i rispettivi dirigenti e un grazie grande a Plastic Free, perché non avremmo potuto avere miglior compagno di viaggio in questa sfida positiva per l’ambiente e che comincia dalla nostra città”.

“Sono felicissimo di questa grande partecipazione dei volontari di ogni età oggi a Chieti – così Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free – . La scorsa edizione eravamo dieci, ma molte cose sono accadute e oggi siamo stati dieci volte tanto. Chieti così rinnova il grande impegno verso una tematica così importante, come si conviene anche a una Città Plastic free 2023. A tale propostito voglio ringraziare tutte le scuole che hanno deciso di arrivare a questa pulizia ambientale, simbolo di un momento di sensibilizzazione che è utile alla città, a chi la vive e alla comunità tutta”.




ALLA RISCOPERTA DI MONTORIO

XII^ biciclettata dedicata a Gaia. Domenica 1° ottobre 2023 ore 10:00 Piazza Orsini Montorio al Vomano Bimbimbici 2023

Teramo, 29 settembre 2023. FIAB Teramo invita tutti alla pedalata alla riscoperta di Montorio al Vomano, la porta del Parco nel versante teramano, più bella e fruibile chiusa al traffico motorizzato come sarà domenica mattina,  essa stupisce ogni volta che la si visita di nuovo sia per il suo borgo antico che per la sua posizione geografica.

Ore 09.30 – raduno dei partecipanti in Piazza Orsini, quindi:

Ore 10.00 – partenza dalla stessa Piazza Orsini per L.go Rosciano, Via Matteotti, Via Santa Giusta, V.le Duca Degli Abruzzi, Via Poliseo De Angelis, Piazza Orsini, C.so Valentini, Piazza Martiri della Liberta, Via Beretra, L.go San Filippo, C.so Valentini, Via del Ponte, Via degli Orti,Via G. De Dominicis, Via G. Leopardi, Via del Ponte, Via Urbani ed arrivo in Piazza Orsini previsto per le ore 12.00 circa;

La tranquilla passeggiata, si rivolge soprattutto ai bambini, è dedicata a Gaia, una bimba troppo presto strappata con i suoi sogni e i suoi giochi all’affetto dei suoi cari, sacrificata sull’altare della velocità nelle strade da automobilisti che scordano o disconoscono che la velocità è la principale causa di morte nelle strade e non tengono mai sufficientemente a mente il dettato dell’art. 141 del Codice della strada.

FIAB è da sempre impegnata, nel promuovere l’uso della bicicletta, a rendere le strade più sicure per tutti gli utenti, partendo dai più deboli, pedoni e ciclisti, ma anche per gli automobilisti stessi. La campagna per l’istituzione delle zone 30 in tutti i centri urbani e l’istituzione delle strade scolastiche trova sempre più riscontro tra gli amministratori che hanno cura della salute e della sicurezza dei propri cittadini, ne è esempio l’istituzione della zona 30 più lunga d’Italia che copre tutti i Comuni della costa teramana.

Per dire basta ai morti in strada occorre che tutti si impegnino quotidianamente nel far rispettare le regole della strada, ma non basta, riteniamo necessario che tutti i centri storici delle nostre città vengano liberati dal traffico automobilistico privato e dai parcheggi per renderli spazi sicuri per le persone dove i bambini possono giocare e andare in bici in sicurezza, che le strade davanti alle scuole siano chiuse al traffico almeno negli orari di entrata e uscita.  Dobbiamo permettere che i bambini possano andare a scuola a piedi o in bici chiedendo che le amministrazioni e le scuole istituiscano i pedibus e i bicibus: sono questi i messaggi della manifestazione Bimbimbici FIAB!

FIAB Teramo




SISMA 2016: VALORIZZAZIONE BORGHI

Commissario Castelli incontra Sgarbi e imprenditore Kihlgren

Il Commissario al sisma 2016: “Venerdì un convegno per riproporre nell’Appennino centrale il ‘modello’ Santo Stefano di Sessanio”

Roma, 27 Settembre 2023. “Oggi al Ministero della Cultura con il sottosegretario Vittorio Sgarbi e Daniele Kihlgren, lungimirante imprenditore che nello splendido borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio ha creato un albergo diffuso che si estende in tutto l’abitato. Con noi erano presenti anche i soprintendenti di Roma e della provincia di Rieti, Lisa Lambusier, e delle province di Ancona e Pesaro e Urbino, Cecilia Carlorosi. Una storia di successo quella scritta da Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio, che possiamo riproporre nei luoghi e nei borghi dell’Appennino centrale ferito dal sisma.

Ed è proprio di questo che parleremo venerdì mattina a Camerino, in un convegno promosso dalla Struttura commissariale e dall’Anci Marche per ascoltare la voce di amministratori, tecnici e operatori economici impegnati su questo tema. Sarà un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico e sistema imprenditoriale sulle opportunità e prospettive di promozione dei borghi dell’Appennino centrale. Un’opportunità di crescita, di lavoro e riqualificazione, da realizzare attraverso un approccio sistemico, che preveda anche l’attrazione di investimenti, che rientra nella strategia di riparazione dei nostri territori”, questo il commento del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli a margine dell’incontro.




OSMOCI ENTRA IN COMUNE

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 27 settembre 2023. Venerdì 22 settembre scorso si è conclusa la Settimana Europea della Mobilità, e quanto prima usciranno i report da parte di tutti coloro che vi hanno partecipato.

Per quanto riguarda OSMOCI, sono nell’occasione maturate le disponibilità di alcune aziende, e in particolare di RFI, di cui abbiamo già detto e che ha distribuito i tagliandi in tutte le stazioni ferroviarie della Regione (79), di TUA, che ha affisso il materiale promozionale sui convogli di propria pertinenza (almeno 6), dei Presidi Sanitari della Clinica Pierangeli e della ASL di Pescara, con i suoi distretti sanitari ospedaliero, e poi a sud e a nord della città, e infine il Comune di Pescara, con le sue sedi di Piazza Italia.

Tranne che per TUA, che copre il settore del trasporto bici, per il resto si tratta di aziende generatrici di traffico, in quanto nodi di aggregazione di servizi, e quindi punti di riferimento che in qualche modo interferiscono con la mobilità ciclistica, e conseguentemente con l’esigenza di posteggi, possibilmente agevoli, pratici e sicuri.




PROGETTO PIZZONE II

La chiara posizione del PNALM

Pescasseroli, 27 settembre 2023. Continua la mobilitazione dei cittadini rispetto al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Pizzone, nel cui merito il Parco ha rappresentato il proprio parere negativo a inizio settembre con una nota trasmessa al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli altri soggetti interessati.

Nella nota è stata comunicata l’assoluta improcedibilità dell’istanza, presentata da parte della società di produzione elettrica, per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. L’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco. Ovviamente, alla base del riscontro del Parco vi sono delle solide motivazioni giuridiche che qui di seguito vengono sintetizzate:

•             L’area interessata ricade nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, territorio sottoposto, ai sensi della legge  394/91 (legge quadro sulle aree protette), ad uno speciale regime di tutela allo scopo di perseguire, tra l’altro, la conservazione di specie animali e vegetali, di habitat, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici nonché la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici (art. 1 L. 394/91). Tale destinazione, dunque, preclude ogni ipotesi di modificazione degli habitat dei loro equilibri indispensabili per la tutela di specie minacciate di estinzione.

•             In aggiunta, l’art. 11 della legge 394/91, al comma 3, stabilisce che nei Parchi, sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali. In particolare, alla lettera c) sono vietati la modificazione del regime delle acque.

•             La portata effettiva di tale divieto è stata chiarita dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con Sentenza n.19389 del 09/11/2012. Secondo la Suprema Corte tale norma impone, inequivocabilmente, nei Parchi, il divieto di tutte, indistintamente, le attività e le opere che possano comunque recare pregiudizio alla salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati. In particolare, l’attività citata alla lettera c) – la modificazione del regime delle acque – è ritenuta direttamente inibita dalla legge, in quanto, ritenuta di per sé idonea a compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati e, di conseguenza, vietata già in astratto ed indipendentemente da ogni valutazione circa la pericolosità dell’opera oppure i relativi benefici. La volontà di vietare direttamente ogni modificazione del regime delle acque, si desume anche dalla lettura complessiva del citato comma 3, laddove la modificazione del regime delle acque è ricompresa tra le attività che sono vietate in termini assoluti, diversamente da quelle contemplate alle lettere d, f ed h, che lo sono, in senso relativo, ovvero “se non autorizzate” dall’Ente Parco. Sempre nella medesima sentenza della Suprema Corte, si asserisce come essendo la finalità della legge sulle aree protette dichiaratamente quella di garantire e promuovere, in attuazione degli art. 9 e 32 della Costituzione nel rispetto degli accordi internazionali, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese, nei territori dei Parchi Nazionali, la tutela dell’ambiente è di rilievo preminente su qualsiasi altro interesse, anche di primaria importanza.

“Alla luce di quanto rappresentato, anche formalmente – ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – non ci resta che ribadire, visto lo stato attuale delle problematiche ambientali, che urge sempre più dare senso pieno e dignità alla parola sostenibilità, intendendola nella sua accezione più forte e olistica, senza previsione alcuna della piena sostituibilità tra capitali ambientale, economico e sociale. Un risultato al quale è possibile dare seguito solamente attraverso decisioni nette e azioni programmatiche chiare”




MAMMA ORSA: La favola di Amarena e dei suoi cuccioli a Villalago

Alcune riflessioni e precisazioni

Villalago, 27 settembre 2023. Quest’opera non è frutto di una stesura affrettata, ma è il risultato di mesi di impegno, dedizione e attenzione da parte dell’Associazione no profit di Villalago Antico Borgo che ne è autrice. La pubblicazione era prevista già da un anno, ma per ragioni personali è stata posticipata.

La mia stretta connessione con Villalago, luogo della mia infanzia e scenario di questi eventi, dovrebbe essere una testimonianza evidente della nostra sincera intenzione: celebrare la storia di Amarena, con l’obiettivo di educare e sensibilizzare le generazioni attuali e future.

È importante sottolineare che il libro non ha alcun fine di speculazione o lucro. Abbiamo da subito espresso la volontà di devolvere i proventi a Enti o Associazioni che operano a favore della tutela degli orsi e della fauna selvatica in generale. La nostra adesione a iniziative come quella per la piantumazione di alberi a Villalago ne è un esempio concreto.

Condividiamo la vostra preoccupazione riguardo alle reazioni sui social media, e ci dispiace che ci possa essere stata una percezione errata del nostro progetto. Tuttavia, riteniamo che la polemica non sia produttiva. Piuttosto, ci auguriamo che possa nascere un dialogo costruttivo tra le nostre parti, per valorizzare al meglio la nostra comune passione e missione di tutela della natura.

Concludendo, ci mettiamo a vostra completa disposizione. Inizialmente, vorremmo offrirvi alcune copie del libro. Ma, ancor di più, speriamo in una potenziale collaborazione con voi, per poter realizzare insieme progetti che portino a una sempre maggiore sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

Jacopo Lupi Editore




SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ

Per bici e monopattini il 2023 una interessante annata!

Pescara, 23 settembre 2023. Con una squadra di rilevamento quasi tutta al femminile, 14 su 21, si è conclusa la tredicesima edizione di Bike to Work, inserita all’interno della Settimana Europea della Mobilità, svoltasi dal 16 al 22 settembre.

Anche quest’anno, quindi, Fiab Pescarabici ha rinnovato il tradizionale conteggio delle bici, e anche dei monopattini, nella giornata dedicata agli spostamenti tra casa e lavoro, e non solo, dalle ore 7,30 alle 9,30 in 17 postazioni, distribuite in diversi punti sensibili della città.

Quest’anno, grazie anche alle buone condizioni atmosferiche, è stato quello migliore di sempre, con 3.857 transiti in bici e 610 in monopattini, per un totale di passaggi di mezzi a due ruote che ha superato la soglia dei 4.000, arrivando a 4.467!

Per le biciclette le stazioni più frequentate sono state quella di Piazza Italia (487) e Strada Parco (475), poi Piazza della Repubblica (384). Anche per i monopattini i passaggi maggiori sono stati in Piazza Italia (69) e ad una incollatura Piazza Le Laudi (68); subito dietro Piazza della Repubblica (56) e quindi Strada Parco (55).

Non cambia la ripartizione di genere che rimane sempre a vantaggio degli uomini, mediamente con il 63% per le bici e il 68% per i monopattini.

Al di là dei valori assoluti, il grafico mette in evidenza una tendenza in crescita e il consolidamento di postazioni storiche, come Strada Parco (percorso dedicato e protetto), Piazza Italia (presenza di uffici) e Piazza della Repubblica (Stazione).

Numerose e significative le impressioni raccolte durante il conteggio relative alle modalità di fruizione delle infrastrutture e della mobilità, che saranno poi oggetto da parte nostra di una specifica valutazione.

Nell’occasione è stato anche lanciato un sondaggio sulla qualità della rete cicloviaria urbana, nonché degli stalli nel settore del trasporto ferroviario delle bici, e anche presso gli stabilimenti balneari, le aziende (ospedale, comune, agenzia entrate, ecc.) e i supermercati (per i dettagli consultare www.osmoci.it).

FIAB Pescarabici




SAN SALVO COMUNE CICLABILE

San Salvo, 18 settembre 2023. Nella giornata di venerdì 15 settembre ho avuto il piacere di consegnare la bandiera di Comune ciclabile, con 2 bike smile, al Comune di San Salvo, nelle persone della Sindaca Emanuela De Nicolis e dell’Assessore alla Mobilità Tony Faga.

Grazie al tratto costiero di 2,5 km, realizzato in tempi ormai remoti e con alcune  suggestive ambientazioni, San Salvo è ricompreso a pieno titolo nel doppio alveo ciclabile di Bike to Coast e della Ciclovia Adriatica (del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche). Per entrambi i contesti, tra l’altro, ed in attesa del Molise, il Comune costituisce ad oggi il “gate” ciclistico di entrata o di uscita dai circuiti richiamati, a seconda che si provenga da sud o da nord.

Partendo da questo asse, San Salvo ha aggiunto una importante, agevole, gradevole e ben curata e segnalata infrastruttura ciclabile ortogonale, che in circa 3 km porta fin dentro il Comune, in totale sicurezza, trattandosi di pista ciclabile in sede propria. Il cromatismo blu consente di individuare facilmente il percorso che dalla SS 16, all’incrocio con Via Grasceta e poi affiancandosi a questa, scavalla elegantemente la ferrovia, con un ponte di legno e metallo, supera in maniera decisamente più critica  l’autostrada, e poi si snoda lungo le prime case, dell’abitato per ricollegarsi alla viabilità urbana.

Interessanti i progetti che l’Amministrazione comunale ha in animo di realizzare, fra cui l’ipotesi di un collegamento con la zona commerciale e industriale, cercando anche accordi con le aziende presenti.

Con l’attribuzione all’Assessorato di riferimento della delega allo “Spazio Pubblico  Bene Comune”, la nomina del Mobility Manager, magari d’area, e poi quelli aziendali e scolastici, l’istituzione di un ufficio bici, con cui sviluppare progetti di bike to work, bike to  school e bike to shop, il Comune potrebbe in scioltezza conquistare una nuova bike smile, magari anche due.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB ABRUZZO MOLISE




EUBEACH CLEANUP 2023. Evento Europeo di pulizia delle spiagge

Consapevolezza e inquinamento con F.I.S.A. Federazione Italiana Salvamento Acquatico

Pescara, 14 settembre 2023. Venerdì 15 settembre dalle ore 15, presso il Litorale in concessione allo Stabilimento Balneare Il Tramonto (Pescara, Viale Primo Vere 27) e sulle spiagge di Pescara Sud, si terrà EUBeach Cleanup 2023, evento europeo di pulizia delle spiagge e di consapevolezza ecologico ambientale.

Capofila del progetto la F.I.S.A. Federazione Italiana Salvamento Acquatico settore Minaccia e Salvaguardia dell’Ambiente Marino, in collaborazione con Associazione Eracle Templari Federiciani aps, Angeli del Mare, Associazione Onlus Prossimità alle Istituzioni.

Cos’è l’#EUBeachCleanup?

#EUBeachCleanup è una campagna organizzata dalla Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca (DG MARE) della Commissione europea, in collaborazione con il SEAE e le Nazioni Unite. È organizzato in collaborazione con i nostri amici azzurri, i Puffi.

È fondamentale aumentare la consapevolezza sull’inquinamento marino e sull’impatto delle nostre abitudini sul nostro oceano. Si stima che entro il 2040 fino a 37 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica raggiungeranno l’oceano ogni anno.

La campagna consiste in eventi di pulizia organizzati da istituzioni (delegazioni e rappresentanze dell’UE, centri Europe Direct, uffici regionali delle Nazioni Unite, ecc.), ONG e cittadini che desiderano organizzare il proprio evento. Incoraggiamo tutti a unire le forze a livello locale (ad esempio con gli ambasciatori del patto sul clima, le scuole, i comuni, ecc.).

Marco schiavone, presidente Eracle aps affilita F.I.S.A.: “Come Eracle aps e Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di intercettare eventi di questa portata e di portarli sul territorio abruzzese, in particolare a Pescara. Il mare va continuamente guardato e protetto, e molte sono le iniziative che ci vedono operare in questa direzione e in quella della sicurezza delle vite umane. Insieme a Carmen Padalino, mia socia, ringraziamo il Presidente della F.I.S.A. Raffaele Perrotta per la grande fiducia riposta nel nostro lavoro qui in Abruzzo.”




WEEKEND DI ESPERIENZE tra borghi, eremi, tholos e castelli

Visite guidate a Caporciano, Bominaco e Fontecchio

L’Aquila, 14 settembre 2023. Passeggiate a ritmo lento, alla scoperta di tholos, eremi, chiese e castelli, di vicoli, piazze e palazzi antichissimi nei borghi medievali.

Questo, in sintesi, il programma di un Weekend di esperienze, di sabato 16 e domenica 17 settembre, tra i tesori di arte, natura e storia di Caporciano, Bominaco e Fontecchio, in provincia dell’Aquila, in un territorio tutto da conoscere e da vivere, con visite gratuite e guidate, organizzate dall’associazione Tratturo Magno 101 APS, con il sostegno della Fondazione Carispaq  e il patrocinio di Touring Club Italiano, del Comune di Fontecchio e del Comune di Caporciano.

A Fontecchio, il 16 e 17 settembre, dalle ore 10, sarà possibile partecipare a Passi e pagine: una accompagnatrice racconterà la storia del paese in modo non convenzionale, i suoi personaggi, luoghi e leggende, per arrivare alle iniziative e progetti attuali. Lungo il percorso si svilupperà un vero e proprio laboratorio artistico con la produzione di un souvenir, che rimarrà a ciascun visitatore. Il ritrovo è alle ore 9.45 davanti al laboratorio d’arte Le officine, in via Contrada Murata.

In contemporanea, sabato 16 settembre, sempre alle ore 10, in programma, con partenza da Caporciano, l’escursione alla scoperta dei tholos, antichissime suggestive e costruzioni di pietra a secco, lascito della civiltà pastorale, con una escursione di 8 chilometri, per 200 metri di dislivello. Uno dei tholos che si incontrerà lungo il cammino è stato arricchito dalle sedute artistiche realizzate nell’ambito di un progetto dell’Universitat der Kunste. Il ritrovo è alle ore 9:45  di fronte al bar Secondo tempo.

Sempre sabato 16 settembre, alle ore 15, sarà invece la volta di una camminata alla scoperta dello splendido oratorio di San Pellegrino e della chiesa di Santa Maria Assunta di Bominaco. Si proseguirà poi con l’ascesa di circa 15 minuti al castello che domina il paese e la vallata, e da lì, con una dolce discesa, si arriverà all’eremo di San Michele, scavato nella roccia. Il ritrovo è alle ore 14:45 di fronte all’agri-ristoro Le Origini.

Domenica 17 settembre alle ore 10:00, infine, in programma la visita allo splendido palazzo D’Alessandro di Caporciano e al piano nobile completo dei suoi decori. una  guida racconterà la secolare vita della casa e la storia dei suoi abitanti che si incrocia con quella d’Italia, e le fasi dell’accurato e lungo restauro in via conclusione. Anche in questo caso il ritrovo è alle ore 9:45 a Caporciano di fronte al bar Secondo tempo.




LA TERZA VIA

Pescara, 14 settembre 2023. A commento di un post da poco pubblicato in rete (mio profilo FB) circa la situazione della corsia ciclabile di via De Gasperi, ormai diventata parcheggio, come l’adiacente corsia riservata ai bus utilizzata come normale corsia di marcia, e quella per le auto destinata a corsia di sorpasso, qualcuno lamentava l’assenza dei vigili. “Ma i vigili dove sono?” Domanda legittima, oltre che scontata, ci mancherebbe, ma non è l’unica che ci si dovrebbe porre in questi casi, e forse neanche la prima.

Lungo quella fila, un autista, al volante della propria auto in attesa della moglie, reso edotto sul fatto che occupasse la corsia ciclabile, mi ha chiesto, guardandosi indietro, se per caso io avrei risolto il problema che gli sottoponevo se lui fosse andato via. Se sì, si sarebbe spostato subito. Tradotto: “Non sono solo io, cioè io sono uno dei tanti. O tutti o nessuno, e quindi resto qui”.

Come rimediare? Ponendo un vigile a guardia permanente di questo tratto di via? Impossibile. Passaggi periodici significherebbe avere tanto personale da utilizzare poi lungo tutte le vie della città. Anche questo è impossibile. Come non è pensabile che per far rispettare le regole valga solo il meccanismo della somministrazione di sanzioni per infrazioni alle stesse: non se ne esce più!

Anch’io in cuor mio auspico la presenza dei vigili, delle Forze dell’ordine, e per Via De Gasperi ho chiamato diverse volte la Polizia Municipale, ma non sono mai rimasto così tanto da vederla arrivare.

Però stamattina li ho trovati in C.so V. Emanuele, in tanti devo dire, e con il carro attrezzi. Ecco, allora ho pensato: quanto tempo sarà necessario per rimuovere un’auto da una sosta non consentita? Quanti operatori ci vorranno? Quanto costerà? Sulla corsia di Via De Gasperi l’altro giorno c’erano una decina di auto, e solo due con autisti a bordo. Facile immaginare quanto sia improbo mettere in moto, anche per un tratto così breve, una operazione di “liberazione stradale”.

Non c’è dubbio che sul verbo “contrastare” c’è chi, soprattutto se prevaricato nell’uso dello spazio pubblico riservato, fondi più istintivamente e legittimamente il proprio giudizio. Ma c’è anche un altro piano di lavoro su cui bisognerebbe impegnarsi, ben più complesso e meno rumoroso dell’altro, che passa attraverso la presa di coscienza e di consapevolezza individuale, che prevede che ognuno faccia responsabilmente la propria parte, e che si chiama “rispetto” e se volete “collaborazione”. Tra farla franca e essere multati, con tutte le sfaccettature dei casi, c’è anche questa via: una cosa banale, in fondo, però da implicazioni democratiche sorprendenti.

Giancarlo Odoardi

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SCUSI, PER BIKE TO COAST?

DI Giancarlo Odoardi*

Pescara, 13 settembre 2023. Qualche mattina fa ho fatto per l’ennesima volta ingresso sulla pista ciclabile dei trabocchi nel tratto nord di Ortona, venendo dalla vecchia strada per il paese e passando per via Roma (dalle parti del depuratore, per chi conosci il posto). Dopo una ripida discesa, che è salita al ritorno, si finisce su una stradina bianca: superato un sottopasso ferroviario si sbarca sulla pista.

Qualcuno, attento alle esigenze cicloturistiche dei viandanti a due ruote, ha rinnovato la segnaletica di questo percorso, sistemando dei cartelli, con la stessa linea grafica, almeno un paio: il terzo è lì da tanto tempo e quando cade viene rimesso su. La segnaletica di direzione vale solo per chi scende, cioè per chi arriva da nord, mentre per coloro che vengono dalla pista non vi sono indicazioni (supponendo che chi si accinge a percorrerla a salire debba averla già fatta a scendere, e non è detto, e quindi ne conosca l’esistenza).

Comunque, è questa la segnaletica della via Verde della Costa dei Trabocchi? Ovvero di Bike to Coast? Ovviamente no. E allora qual è? Difficile dirlo.

Credo che uno dei problemi della rete ciclo viaria abruzzese sia proprio l’assenza di un Piano di Segnalamento (PdS), ovvero di quella dotazione strumentale di orientamento che consenta all’utente in bici di sapere dove si trova, dove deve andare (way-finder), quanto ci manca per, ecc. ecc. ecc. Questo Piano, che però potrebbe riguardare l’intera regione, dovrebbe stare dentro il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, documento di pertinenza dela Regionbe Abruzzo ancora da redigere ancorché previsto dala Legge Regionale 8/2013 oltre che dalla Legge Nazionale 2/2018. Come anche nel PRMC dovrebbe esserci un “ABACO”, un manuale con le indicazioni costruttive e di arredo della rete ciclo viaria regionale: ecco perché le piste/corsie sono diversamente ampie come anche cromaticamente variabili. Altro elemento ancora in ritardo, da includere sempre nel PRMC, è un  piano di comunicazione, oggi molto sbilanciato sulla Ciclovia dei Trabocchi (basti pensare ai conflitti sorti nel tentativo di utilizzare l’accoppiata treno+bici).

In conclusione, della presunta rete regionale richiamata si trovano alcuni loghi in giro, che però hanno a che fare più con le indicazioni turistiche che con la segnaletica stradale. Certo è che Bike to Coast come anche la Via Verde della Costa dei Trabocchi (la Rete Ciclabile dei Trabocchi) sono poco o per nulla segnalati. Poi non parliamo del territorio regionale (ci sono diverse eccezioni, tra cui segnalo la Ciclovidia di Sulmona, 20 km tabellati).

Insomma, lavoro da fare ce n’è, e copiare in questi casi farebbe un gran bene. Ma va fatto.

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SONO NATE ALTRE TARTARUGHE MARINE

Nella sera del 11/9/23 e nella mattina del 12/9/23 dal nido della Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 12 settembre 2023. Come sempre molti curiosi hanno affollato la spiaggia e molti volontari sono stati impegnati per lo svolgimento della schiusa sotto la direzione e la professionalità del centro studi cetacei con le Guide del Borsacchio in supporto.

Alla prima schiusa del 11/9/23 alla prima nata abbiamo dato il nome di Peppino, in ricordo di Peppino Celommi , un amato cittadino di Roseto scomparso che da poco avrebbe compiuto 70 anni. Un uomo amato in tutta la città , un uomo di sport, impegno, disponibilità e generosità come pochi. Un gigante, in tutti i sensi, della Città di Roseto degli Abruzzi.

Alla prima nata del 12/9/23 abbiamo dato il nome di Ilaria , come Ilaria Orlandi , la bambina scomparsa nel 2018 la cui storia ha commosso l’Italia. Il sogno di Iaia continua anche se Ilaria è tra gli angeli, o nel regno delle tartarughe come scriveva … Corri piccola, con forza, tenacia e tanto amore, “la vita è bella, vivila bene”. Il presidio al Nido continua. Al momento sono 47 le nuove nate in totale. Attendiamo e speriamo ancora.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




DALL’ABRUZZO ALLA SLOVENIA IN BICI

Incentivare la mobilità sostenibile l’impresa del rosetano Martin Scipioni che farà tappa anche in città

Roseto degli Abruzzi, 11 settembre 2023. Incentivare la mobilità ciclistica e sostenibile in Europa e rimarcare l’importanza di essa per l’ambito turistico e sportivo della regione Abruzzo. Sono questi gli obiettivi alla base dell’impresa che l’ultraciclista avezzanese Martin Scipioni (rosetano d’adozione) compirà dal 14 al 16 settembre prossimi facendo tappa anche a Roseto degli Abruzzi nel suo percorso che lo vedrà viaggiare, in sella ad una bici, da Avezzano alla Slovenia.

Il Sindaco e la Giunta rosetana hanno concesso il patrocinio gratuito all’iniziativa nell’ottica della condivisione dei principi e degli obiettivi che hanno ispirato l’autore dell’impresa.

Il ciclo tour prenderà il via giovedì 14 settembre ad Avezzano, città natale di Martin, e prevede, intorno alle 13, una breve sosta a Cologna Spiaggia e a Roseto degli Abruzzi dove sarà accolto dall’Amministrazione Comunale e dagli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa sportiva. Martin Scipioni arriverà, dopo due tappe intermedie a Osimo (Ancona) e Mira (Venezia), nella città di Portorose dove sarà ricevuto dal vicesindaco del Comune sloveno di Pirano al quale verranno consegnati i doni della città di Roseto.

Martin Scipioni, che vive a Roseto da diversi anni, questa mattina ha incontrato il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Sociale Francesco Luciani in Municipio per una breve riunione organizzativa prima della partenza.

“L’iniziativa intende incentivare un turismo sostenibile e responsabile cioè in grado di preservare le risorse naturali e culturali con basso impatto negativo sull’ambiente e rispettoso del benessere della collettività locale ed europea – affermano all’unisono il Sindaco Mario Nugnes e Martin Scipioni – Il tour serve anche per sostenere lo sviluppo delle strade, dei sentieri e degli itinerari ciclabili turistici transfrontalieri che contribuiscono ad aumentare la sostenibilità dell’industria turistica”.

Un messaggio importante che il giovane ciclista rosetano vuole lanciare è quello rivolto ai giovani: incentivarli a praticare uno sport che secondo gli indirizzi dell’Unione Europea non è solo attività di svago e benessere personale, ma ha un grande impatto sull’industria di un paese come importante fattore di crescita economica.




ORSA GEMMA IN UN CONDOMINIO

Reazione esemplare del direttore parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Scanno, 11 settembre 2023. Ancora una volta rivolgiamo un plauso al direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnlam), Luciano Sammarone, per la reazione piena d’equilibrio e buon senso alla notizia che l’orsa Gemma oggi è entrata in un condominio di Scanno (AQ) spingendosi fino ai piani alti.

Niente a che vedere con le ben note reazioni di altri amministratori che, a fronte di episodici faccia a faccia uomo-orso invoca subito catture e abbattimenti. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a commento di quanto dichiara oggi Sammarone.

Il Pnalm proseguirà l’attività di monitoraggio dell’orsa Gemma, che ha circa 24 anni e ultimamente ha operato qualche incursione in ambiti antropizzati, e invita la popolazione alla pazienza e alla calma.

«Aumentare la prevenzione è l’unica cosa che possiamo fare», si legge in una dichiarazione del direttore Sammarone.

«Rischiamo di dover andare incontro all’opzione di mettere Gemma in un recinto. Non è più riproduttiva, togli dalla natura un animale che devi solo accompagnare nella vecchiaia».

Una dichiarazione da cui trapela cura e rispetto per l’anziana orsa. Questo è rispondere ai propri doveri di custode della biodiversità. Un comportamento esemplare molto lontano da quello dalle gestioni della fauna che in altre parti d’Italia viene vista come il nemico d’abbattere, conclude l’Oipa.




INIZIA LA SCHIUSA. Nido di Tartaruga di mare nella Riserva

Un momento unico per la città ed un vanto per la Regione Abruzzo. Foto e Video

Roseto degli Abruzzi, 11 settembre 2023. L’estate 2023 è stata una stagione difficile per la Riserva Borsacchio. Da un lato sono aumentate enormemente le presenze sul lato turistico ma sono emerse tutte le criticità sul lato della tutela ambientale.

A metà luglio un esemplare di Caretta caretta , Tartaruga Marina comunemente , ha scelto di nidificare all’interno della Riserva Borsacchio a Roseto degli Abruzzi. Un evento raro in Abruzzo. Negli ultimi 10 anni è il terzo nido individuato in tutta la Regione, il secondo a Roseto degli Abruzzi dopo il famoso episodio del 2013 che, per molto tempo, è stato il nido individuato più a Nord nell’Adriatico.

Il nido è stato deposto fra la notte del 17 e 18 Luglio 2023 ed i volontari delle Guide del Borsacchio, impegnati ogni giorno in riserva nel cercare di salvare le specie che vivono nell’area protetta, hanno individuato le tracce sulla sabbia grazie alle delimitazioni poste sulla spiaggia per i nidi di fratini e le specie di flora , consentendo così alle tracce di rimanere visibili senza il calpestio dei passati.

Da quel momento si è subito attivato il Centro Studi Cetacei con i volontari specializzati e dal 31/8/2023 sono , con le Guide a supporto, in presidio H24 in prossimità del nido di Tartaruga Marina, per tutelarlo e raccogliere dati importanti.

Uno sforzo incredibile svolto da volontari che per 45 giorni hanno percorso, anche 8 volte al giorno, la Riserva a piedi per informare i passanti e non compromettere il nido e dopo con la presenza in turni H24.

Nella notte fra sabato e domenica scorsa la prima schiusa con 17 esemplari arrivati al mare, poi altre 3 ed infine due schiuse singole per un totale di 22 tartarughe marine arrivate al mare. Il presidio rimane ancora secondo i tempi e le procedure degli esperti del Centro Studi Cetacei per garantire la massima tutela e dar le migliori opportunità di sopravvivenza.

L’auspicio è che dal nido usciranno altre tartarughe a breve. I volontari saranno lì pronti.

Questo nido nella Riserva Borsacchio rappresenta un riscatto, verso lo stallo che vive l’area protetta. È un ulteriore elemento che richiama l’importanza dell’area e il suo valore naturalistico.

Ricordiamo infine che le tartarughe tornano sempre dove sono nate per nidificare quindi, fra circa vent’anni, le piccole che sopravviveranno torneranno su questa riserva che speriamo abbia maggior considerazione da parte degli enti.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




IN VIA MARCONI LA PAURA DI MILANO

di Giancarlo Odoardi

Pescara, 11 settembre 2023. Via Marconi. La percorro spesso, anzi, praticamente sempre, in bici, ed in particolare in direzione nord sud, tenendomi a destra ma all’interno della corsia di marcia dei veicoli; quindi, appena poco più a sinistra di quella riservata ai bus: non saprei dove altro mettermi. E tengo sempre gli occhi attenti alle sagome dei mezzi e le orecchie tese ai rumori. Senonché quando arriva un bus, da destra, non lo vedo e non lo sento, perché ha il motore posteriore.

La sua sagoma prende forma nella coda del mio occhio, mi raggiunge e mi supera quasi, perché alla fermata io recupero. Ma quello riparte e mi risupera, e a me viene spontaneo allontanarmi e spostarmi verso sinistra. Nel frattempo, succede che da dietro arrivino auto che per schivarmi, per il mio improvviso cambio di direzione, si spostino a loro volta a sinistra, invadendo la corsia del bus che viaggia in direzione opposta. Quando percorro questo asse stradale ormai penso sempre a quanto accaduto a Milano pochi giorni fa, come anche altre volte: una distrazione di qualcuno e potrei andare giù …

Pochi giorni fa, sullo stesso tracciato, ho intercettato una famiglia in bici: lui davanti, la mamma dietro e la figlia in mezzo. Andavano verso nord, sulla loro corsia di marcia (dove altro?): un’auto li ha sorpassati, invadendo la corsia del bus.

Alla fine, su quattro corsie, due sembrano fungere da “casse di espansione”!

Insomma, 1.600 metri così sono già difficili e pericolosi da percorrere per gente che ha una certa abilità. Per gli altri, bambini, anziani, potrebbe non esserci che una scelta: evitare questa strada, seppur sostenibile. Diversamente?




IL CORSO SI TINGE DI … BICI

Pescara, 8 settembre 2023. In concomitanza con i lavori di riqualificazione del tratto ammalorato di C. V. Emanuele, da via Genova e C.so Umberto, sono stati avviati i lavori di realizzazione per l’intero asse viario, di una doppia corsia ciclabile monodirezionale, lato monte e lato mare. In attesa della fine dei lavori, compresi di segnaletica orizzontale e verticale, proviamo a fare qualche considerazione di cui è ovviamente chiaro l’impianto generale.

Si tratta di corsie ciclabili non riservate, cioè senza linea gialla continua ma linea bianca discontinua, destinate comunque in modo esclusivo al transito ai mezzi a due ruote (bici e monopattini), ma valicabili da altri mezzi, come le auto, per usufruire delle aree sosta.

La norma del codice della strada di riferimento, elaborata durante il periodo della COVID, venne introdotta anche per agevolare la mobilità ciclistica individuale, cioè meno soggetta a rischio di contagio, almeno rispetto a quella del trasporto bus o automobilistico privato. Ma anche, per certi versi, per contrastare il massiccio ricorso alle auto con un solo passeggero a bordo. Una scelta purtroppo valida ieri come anche oggi, perché il tasso di occupazione di un’auto è poco superiore a 1, e al contempo l’auto occupa tantissimo territorio, quando è in movimento e soprattutto da ferma.

Ancorché quindi legate ad una misura di emergenza, poi sedimentata nel codice della strada, al comma 12-bis dell’art. 3 (definizioni stradali e di traffico), dette corsie ciclabili  costituiscono a nostro avviso un presidio della strada molto prezioso per l’utenza debole a due ruote. A prescindere dalle corsie, le bici, e i monopattini, transitavano e transitano già su questa via, ma in modalità incerta e pericolosa, quasi “soccombente”.  

Ad oggi viene riconosciuto loro uno spazio riservato, anzi che esclude tutti gli altri, se non per attraversamenti, come recita chiaramente la norma. Addirittura, il rischio di incidente per l’apertura incauta dello sportello di un’auto potrebbe anche venir meno per la presenza,  sull’asse viario interessato, di un franco stradale neutro, tra il parcheggio e la pista, denominato proprio “door lane”, cioè “corsia dello sportello”!

Uno delle più malsane abitudini degli automobilisti è parcheggiare in seconda fila: in tal caso,  da oggi su questa strada significherà parcheggiare su una corsia ciclabile. È una pratica vietata e oggi la presenza di una corsia “scritta per terra”, oltre che sulla carta, rende più rivendicabile quello spazio. Inoltre, gli automobilisti adesso “vedono”  meglio la ripartizione del territorio viario: ciò costituisce un segno informativo e formativo per tutti.

Rivolgiamo pertanto il nostro plauso all’Amministrazione, e all’assessorato di riferimento, per questa chiara scelta di campo, che speriamo resti tale nel corso del tempo. E a proposito di tempo il nostro auspicio è che subentri e si consolidi l’abitudine alla scelta e al rispetto anche quando le linee, per usura, diventeranno più blande e meno riconoscibili. Lì si misurerà il grado di consapevolezza e maturità degli utenti della strada di Pescara.




L’AREA MARINA PROTETTA TORRE DEL CERRANO

Valore ed opportunità per i territori

Silvi, 5 settembre 2023. In un periodo storico in cui in cima alle partite da giocare per il bene del futuro e dello sviluppo dei territori la chiave di ogni auspicabile scelta è il concetto di sostenibilità, l’area marina protetta Torre del Cerrano risulta essere una grande opportunità per i territori di Silvi e di Pineto.

Ci preme evidenziare, come Conalpa Abruzzo e come Conalpa Terre del Cerrano, la necessità di riuscire ad essere parte di tale realtà con grande responsabilità non perdendo mai di vista non soltanto i benefici ambientali (conservazione delle specie rare ed in via di estinzione, ricostruzione delle risorse marine viventi, baluardo contro i cambiamenti climatici e, in una certa misura, i disastri naturali), ma anche quelli economici (turismo e commercio) e quelli estetici, educativi, scientifici.

Dopo aver asserito e confermato che l’AMP ha raggiunto risultati eccezionali Silvi davvero potrebbe considerare di poter essere fuori da tutto ciò?

In cosa potrebbe consistere un discorso di lungimiranza riguardo il territorio senza la tutela e i benefici apportati da una delle 28 splendide aree marine protette d’Italia?

A nostro avviso è inaccettabile e non considerabile una simile scelta che risulterebbe, tra l’altro, fortemente negativa per il territorio e per la sua crescita turistica ed economica. In tutti questi anni l’AMP Torre del Cerrano è diventata un simbolo di crescita sostenibile per tutta la costa tra Silvi e Pineto con un netto miglioramento del paesaggio marino e con numerose opere di restauro dunale fondamentali contro l’erosione marina.

Crediamo che ci siano tutti i presupposti per affrontare e superare con successo qualsiasi difficoltà, una questione di consapevolezza e volontà.

CONALPA Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Terre del Cerrano

CONALPA Coordinamento Regionale Conalpa Abruzzo




L’UCCISIONE DI ORSA AMARENA

Ancora lontana la serena convivenza tra uomini, animali ed ecosistema. L’uccisione di orsa Amarena ha rappresentato per tutti un momento di grande tristezza

Roma, 4 settembre 2023. L’avevamo lasciata qualche giorno orsono a San Sebastiano dei Marsi mentre, da perfetta e premurosa mamma, accompagnava i suoi due cuccioli tra le vie del paese, incurante della presenza degli umani, quasi a dimostrazione che stesse avvenendo un miracolo inaspettato di sano rispetto e convivenza tra uomini e animali selvatici.

Orsa Amarena era diventata il simbolo dell’Abruzzo ma anche il simbolo di un imminente cambiamento nel modo di pensare, una nuova visione del mondo e dell’ecologia che poteva avverarsi da un momento all’altro. Poi, violentemente, gli spari contro l’orsa più famosa d’Italia, i cuccioli dispersi e un’intera comunità e nazione completamente sconvolta e incredula.

Per l’Ordine dei Biologi del Lazio e Abruzzo quanto accaduto è la dimostrazione che purtroppo è ancora lontana la serena convivenza tra l’uomo e l’ecosistema che lo circonda. “Sono rimasti appena 60 esemplari di Orso Bruno Marsicano”, spiega la presidente dell’ordine dei biologi Lazio e Abruzzo, Dott.ssa Daniela Arduini “Ci sono programmi di tutela e conservazione da parte dei Parchi Nazionali e di vari Enti ed Istituzioni per la salvaguardia di questa specie in via di estinzione: tuttavia non mancano criticità sul territorio, come la paura che i plantigradi suscitano in molti cittadini quali si sentono minacciati. Bisogna ancora lavorare moltissimo sull’educazione e la sensibilizzazione: è possibile giungere ad una pacifica convivenza tra uomini e orsi. Amarena ne era un esempio.”

Per la delegata dei biologi per l’Abruzzo dott.ssa Piera Lisa Di Felice l’uccisione dell’Orsa Amarena rimane un fatto gravissimo che poteva essere evitato: “L’orso bruno marsicano è una sottospecie dell’orso bruno. Secondo alcuni esperti questo diverso tipo di comportamento potrebbe derivare proprio dalla provenienza dagli orsi sloveni degli esemplari presenti in Trentino: gli orsi sloveni sono abituati a un territorio poco antropizzato, con poca probabilità di incontrare esseri umani e possono quindi manifestare un atteggiamento meno tollerante in caso di incontri. Gli orsi marsicani invece vivono da sempre in luoghi molto antropizzati e sono riusciti a sopravvivere solo quelli più mansueti che hanno tramandato alla loro prole questo atteggiamento più schivo. Auspichiamo che il triste sacrificio dell’Orsa Amarena rappresenti un monito e serva da sprone per attuare misure sempre più mirate e concrete volte a favorire la convivenza tra l’uomo ed il plantigrado.”




TAGLIATI TUTTI TIGLI STORICI

Il Co.n.al.pa. Abruzzo: cancellata la memoria storica di una comunità

Civitella Casanova, 3 settembre 2023. Il co.n.al.pa Abruzzo esprime tutta indignazione e il suo disaccordo con la scelta senza senso di tagliare tutti i tigli storici presenti nella piazza di Civitella Casanova

“Accanto alla sconvolgente notizia della uccisione dell’orsa Amarena, a Civitella perdiamo un altro pezzo di paesaggio abruzzese – Spiega il co.n.al.pa Abruzzo – Da più di 70 anni questi alberi hanno abbellito la piazza centrale di questo piccolo borgo alle porte del parco nazionale del Gran Sasso. Alla fine, la solita motivazione, il restyling, alberi non adatti alla nuova immagine del paesaggio urbano,  ecc… Nel periodo della canicola di luglio sotto i tigli si stava freschi. Ora il centro cittadino appare spettrale e privo di anima. Adesso niente ombra e solo un gran bel lastricato di pietra. È questa sarebbe la riqualificazione dei borghi storici? NO! Questa è cancellazione della memoria storica di una comunità.”

“A nulla sono servite le sollecitazioni verso gli organi competenti di tutela. A nulla è servita la nostra azione di voler coinvolgere esperti per trovare soluzioni alternative al taglio. Ci siamo trovati davanti un  silenzio assordante. Tagliare alberi verdeggianti significa cancellare habitat, corridoi ecologici, baluardi contro l’inquinamento e il caldo – Conclude l’associazione – non ci sono giustificazioni. Quanto accaduto è un delitto contro la comunità.”




RASTRELLIERE BICI CON L’ALLARME?

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 30 agosto 2023. La varietà di rastrelliere per bici è sorprendente: a pinza orizzontale e verticale, a U rovesciata, a spirale, con protesi a graffetta, a chicco di caffè, e poi modello Verona, Parigi, ecc.

Altra cosa che distingue gli stalli è la possibilità di agganciare una sola ruota, di solito l’anteriore, oppure il telaio, decisamente meglio. Ma a volte gli stalli sono troppo vicini tra loro, come un rastrello con denti troppo fitti, oppure troppo addossati ad un muro, una parete, sicché la ruota non entra nell’incavo del telaio. E questi ultimi spesso non sono sufficientemente spaziosi per copertoni larghi, da 45 direbbero gli esperti, per non parlare delle fat-bike. E le cargo bike? E i tricicli?

Il mondo della sosta per le bici è così vario che è impegnativo catalogare tutti i modelli. Ma a volte anche l’uso che se ne fa diventa interessante e sicuramente dalle risposte ai questionari arriveranno molte indicazioni in tal senso.

Ne vogliamo anticipare uno che abbiamo trovato molto simpatico e divertente, che scherzosamente potremmo anche rimandare alla sfera della sicurezza, con l’auspicio che sulla pagina facebook possano arrivare altre curiosità.




TORTORETO CUORE VERDE D’ABRUZZO

Successo ed entusiasmo per Tortoreto greendays, l’evento per celebrare la sostenibilità e la cultura della terra

Tortoreto, 29 agosto 2023. La seconda edizione di Tortoreto greendays – la terra incontra il mare, ha ottenuto un plauso unanime e un successo di partecipazione al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

4 eventi in 2 giorni, attraverso i quali il numeroso pubblico è riuscito ad entrare in contatto con la Tortoreto Verde, in un viaggio multisensoriale tra passato, presente e futuro del mondo rurale degustando le migliori produzioni enogastronomiche del territorio.

La manifestazione è stata promossa dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Tortoreto per celebrare per il quinto anno consecutivo l’ottenimento della bandiera Spighe Verdi, il riconoscimento della FEE Italia, la stessa organizzazione che riconosce le Bandiere Blu per il mare, ai comuni che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile.

L’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi non nasconde l’entusiasmo e la soddisfazione per l’eccellente riuscita dell’iniziativa: “Nonostante Tortoreto sia uno dei comuni marittimi più apprezzati della costa teramana, sono diversi anni che orienta le sue politiche rivolgendo particolare attenzione e sensibilità all’entroterra. Siamo convinti che la cura dell’ambiente, del paesaggio e l’adozione di pratiche sostenibili siano in grado di rinnovare l’offerta turistica verso nuove ed innovative forme di accoglienza, lenta, rurale ed enogastronomica.”

La mattina di sabato è stata dedicata al Tavolo di Raccordo e Cooperazione Istituzionale presso Terra di EA, riunendo 21 amministratori dell’area GAL Terreverdi Teramane. L’obiettivo principale è stato quello di promuovere la sinergia tra i Comuni, facilitando la riorganizzazione delle relazioni tra i diversi attori e avviando le procedure per ottenere la certificazione di qualità ambientale sull’intero territorio di riferimento, oltre alla diffusione delle Spighe Verdi, per l’ottenimento di una certificazione di qualità ambientale su tutto il territorio di riferimento e la diffusione del vessillo Spighe Verdi.

Il pomeriggio si è proseguito con una suggestiva visita guidata all’interno della Domus delle Muracche, un’antica villa rustica di epoca romana risalente al II sec. a.C. All’interno di quest’edificio storico sono state rinvenute numerose testimonianze della radicata vocazione agricola e rurale del territorio di Tortoreto, concludendosi con deliziosa degustazione di prodotti tipici locali, offerti da GAL Terreverdi Teramane.

Il sabato sera in prima serata in piazza sul lungomare, si è svolto il Talk Show “La Terra che verrà”, portando alla ribalta del grande pubblico argomenti di storia, agricoltura, cultura, enogastronomia e tradizioni in un intreccio di testimonianze e pareri.

A fare da padrone di casa il primo cittadino Domenico Piccioni che ha accolto il sottosegretario alla Giunta Regionale Abruzzo, Umberto D’Annuntiis,  e il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, annunciando un entusiasmante gemellaggio tra i due comuni, i soli in Abruzzo a vantare il riconoscimento delle Spighe Verdi.

La serata condotta dalla giornalista Mirella Lelli, è stata arricchita dalla partecipazione di illustri e autorevoli esperti del calibro del prof. Leonardo Seghetti, uno dei maggiori esperti italiani in chimica agraria e agroalimentare, che ha esposto come l’agricoltura abbia subito cambiamenti, evidenziando che il rispetto e lo studio del territorio sono fondamentali per affrontare un futuro dove la centralità dell’agricoltura sia la salvezza di questo pianeta.

Nel corso della serata, si sono susseguiti altri interventi, come quello del prof. Gabriele Di Francesco, accademico dei Georgofili di Firenze e docente di Sociologia presso l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, che ha esplorato esempi storici e attuali di trasformazioni nell’agricoltura e del prof. Francesco Galiffa, esperto di storia e antropologia, nonché autore del libro “Eravamo contadine”, che ha raccontato le sue interviste alle contadine della Val Vibrata, rivelando come usi e costumi siano cambiati nel tempo.

Rosalia Montefusco, Direttore di GAL Terreverdi Teramane, ha condiviso i progetti in atto dall’organizzazione, mentre Alessandra Orsini, fiduciaria di Slow Food Terre Teramane, ha illustrato la filosofia del movimento e i progetti per portare esperienze salutari nelle scuole.

Infine, Giancarlo Pierannunzi, giornalista di Virtù Quotidiane e appassionato di enogastronomia e territorio, ha discusso dei cambiamenti nella comunicazione dell’agricoltura nel tempo e dei fenomeni sviluppatisi, come diversi anni fa gli orti urbani.

Commovente la testimonianza del signor Costantino Di Pietrantonio, memoria storica dell’agricoltura tortoretana, che ha condiviso con energia e saggezza le buone pratiche e l’importanza di rispettare la terra affermando senza mezzi termini che: “La terra ci è stata regalata e noi dobbiamo averne cura”.

La serata è stata movimentata dalle suggestive testimonianze fotografiche di Francesco Alberti e dalla consegna dei riconoscimenti alle aziende agricole del Comune di Tortoreto.

Tenuta Terraviva, l’importante azienda vitivinicola localizzata sulla suggestiva collina vista mare che vanta numerose produzioni biologiche;

Olio Monaco, punto di riferimento per la produzione di olio extravergine di oliva biologico di notevole pregio;

Terra di EA, l’azienda agricola multifunzionale, composta da agriturismo, ristorante, fattoria didattica, ettari di natura allo stato puro nel quale si producono prodotti naturali e genuini che vengono prima raccontati e successivamente degustati;

La Capra Fenice, con il loro allevamento di capre camosciate delle alpi dal quale producono formaggi freschi e stagionati di altissima qualità;

Casa di Gaia, una cascina immersa nelle verdi colline che propone produzioni artigianali come miele, zafferano, conserve di verdura e frutta;

La Pinciaia di Cavatassi, che coltiva su terreni a gestione biologica cereali antichi quali Solina e Farro, dal quale ricava le conseguenti farine, oltre che melograni, fichi e numerosi altri alberi da frutta;

Azienda agricola D’Antonio Carlo e Arturo con le sue mucche, la mungitura e i prodotti derivati dal latte;

Azienda Agraria e Agrituristica “Fonte del Ceppo” antichissima masseria immersa in un uliveto secolare dal quale si scorgono ampi e suggestivi panorami;

La società agricola Figliola Antonietta e la società agricola Antonio De Ascentiis entrambe impegnate per tutelare la biodiversità e preservare le coltivazioni tipiche del territorio.

Tortoreto greendays si è concluso con la Ciclopedalata Enogastronomica sulle Colline Tortoretane di domenica, il modo più lento, salutare ed ecologico di vivere il territorio.

Un itinerario ciclabile di quasi 25 km che ha visitato ogni singola realtà agricola del Comune di Tortoreto con brevi soste di degustazione.

Il desiderio per il futuro è che sempre più bandiere Spighe Verdi sventolino nei comuni abruzzesi e che eventi di questo genere diventino sempre più numerosi, contribuendo al benessere collettivo e alla promozione di una sostenibilità consapevole.




CONTROLLI SERRATI contro l’abbandono dei rifiuti

Stamattina il primo intervento da parte di Rieco, Polizia locale e Carabinieri

Rocca San Giovanni, 28 agosto 2023.  Nessuna tolleranza da parte dell’amministrazione comunale di Rocca San Giovanni rispetto all’abbandono incondizionato di sacchetti di rifiuti. Un fenomeno, questo, che riguarda diverse zone del territorio comunale e che si è verificato negli ultimi tempi,  dopo un periodo di regolare conferimento.

Questa mattina, su ordine del sindaco Fabio Caravaggio, è scattato un intervento mirato da parte della Rieco Spa, ente gestore del servizio di raccolta, coadiuvato dalla Polizia locale di Rocca San Giovanni e dai Carabinieri della stazione di Fossacesia. I sacchetti rinvenuti sono stati aperti e controllati, al fine di rintracciare i trasgressori ai quali verrà immediatamente applicata la massima pena sanzionatoria.

Il primo cittadino Fabio Caravaggio: “Sin dal suo insediamento questa amministrazione ha impostato la propria politica operativa sul rispetto delle normative, del vivere civile, dell’ambiente e ha intenzione di continuare a perseguirla in maniera coerente e decisa”.




CICLOVIDIA: l’Abruzzo interno a due ruote

Sulmona, 27 agosto 2023. Se distogliamo lo sguardo ciclistico dalla costa adriatica, soprattutto dal tratto più meridionale, e rivolgiamo la nostra attenzione all’interno del territorio abruzzese, ci accorgiamo che ci sono realtà altrettanto valide, se non paesaggisticamente più varie e stimolanti per la eterogeneità e per l’imprevedibilità dei luoghi, soprattutto in ragione del momento della giornata e delle stagioni.

È il caso della Ciclovidia, articolato tracciato ciclabile che, dopo lungo e impegnativo lavoro, l’associazione FIAB Bicincontriamoci di Sulmona ha portato a compimento, ovviamente e soprattutto grazie al determinante apporto progettuale e procedurale delle Istituzioni preposte.

Ieri pomeriggio, domenica 26 agosto, in occasione dell’evento “L’Amore alla Fonte”, mix di ciclo escursione e spettacolo teatrale, ho avuto modo di apprezzare il lavoro svolto, che apre prospettive insospettabili di sviluppo ciclo turistico dell’intera vallata.

Sotto la guida accorta di Antonio Cellitti, Presidente dell’Associazione, e di Marina Pecorini, del Consiglio Direttivo, in dieci abbiamo percorso diversi segmenti dell’anello, integrato a tratti da altre ciclovie prossime, come quella del Vella. Si tratta di stradine minori, interpoderali a basso traffico, ma anche di tracciati ciclabili esclusive, come quello realizzato all’epoca dal Comune di Pacentro, di cui l’associazione sta chiedendo il recupero funzionale.

L’ottimo piano di segnalamento, a cui Fiab Bicincontriamoci ha per lungo tempo e nell’ombra lavorato, rende molto riconoscibile e quindi sicuro il percorso che, lasciato il centro urbano, si snoda tra campi coltivati e canali d’acqua, di cui la vallata è ricca.

Il tramonto ha magnificato la suggestione dell’escursione: da più punti abbiamo avuto modo di vedere, con un solo sguardo panoramico, il Sirente, il Corno Grande del Gran Sasso, il Morrone e il Monte Amaro della Majella.

Lo spettacolo praticamente notturno, messo in scena dalla Compagnia teatrale ClasseMista, ha suggellato la giornata tra luci di candele e magiche ombre.

Personalmente sono andato a Sulmona in treno + bici e al ritorno ho viaggiato sul convoglio con carrozza bici da 64 posti, riserva speciale per tutte le due ruote, turistiche e no.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Strada parco, asse urbano e della mobilità sostenibile per nuova Pescara

A cura di G. Di Giampietro*

Pescara, 27 agosto 2023

1. (Una sentenza) Speriamo risolutiva finalmente, dopo 25 anni di inerzie, polemiche e incapacità di affrontare il tema dell’asse TCSP, del trasporto collettivo in sede propria, sulla ex linea ferroviaria Adriatica, la sentenza del 25-08-2023 del Consiglio di Stato parrebbe segnare la fine di una storia infinita di polemiche, contrapposizioni, indecisioni, ostilità non dichiarate, incapacità di pianificare un futuro sostenibile per Pescara e la sua area metropolitana. Si deve completare la linea del trasporto collettivo in sede propria sull’ex ferrovia Adriatica, ora chiamata Strada-Parco.

2. (Per una mobilità integrata e sostenibile) Intanto una certezza. Non chiamiamola filovia sulla Strada Parco, ma asse della mobilità  sostenibile, per pedoni, ciclisti e trasporto pubblico, per la città di Nuova Pescara. Infatti, per questa Linea 1 – Strada Parco si tratta di un asse baricentro per l’abitato costiero, tra Pescara e Montesilvano, facilmente raggiungibile a piedi, dalle pendici collinari al mare, utilizzabile non solo dalla filovia, ma anche da altri mezzi pubblici a basso impatto ambientale e, con delle modifiche da introdurre, da pedoni e ciclisti, tali da garantire un servizio urbano frequente  e confortevole, alternativo e concorrenziale agli oltre 70 mila veicoli al giorno  che attraversano la fascia costiera tra le due città. La nuova città di Nuova Pescara da 200 mila abitanti e la città metropolitana allargata da 350 mila abitanti non possono farne a meno, per avere un futuro sostenibile ed europeo.

3. (Contrapposizioni senza confronto) Non ha giovato, in questo quarto di secolo,  questo stillicidio pervasivo di contrapposizioni, tra ciclisti e trasporto pubblico, tra diritto all’accessibilità e presunta impossibilità di eliminare le barriere architettoniche e completare l’opera, tra ambientalisti e progettisti dell’opera pubblica, tra pretesa di avere un asse ciclopedonale e possibilità di realizzare un boulevard urbano alberato per tutti i modi di trasporto sostenibili (pedoni ciclisti e utenti del trasporto pubblico).

La contrapposizione di una parte dell’opinione pubblica NIMBY ( _Not in my backyard_ – Fatelo altrove, ma non nel mio cortile) ha nuociuto prima di tutto alla città. Pescara ha già perso 60 milioni di euro di finanziamento per la prosecuzione della rete TCSP verso Francavilla e verso Sambuceto, proprio per non essere riuscita a completare, e per le contestazioni sulla Linea 1 Strada-Parco. Hanno invece avuto i finanziamenti per linee TCSP e stanno ampliando le loro reti: Rimini, Brescia, Bergamo, Padova, Messina, Cagliari e altre città di media dimensione comparabili con Nuova Pescara.

La contrapposizione, inoltre, è inesistente. Si possono, si debbono, cercare soluzioni progettuali per conciliare le diverse legittime istanze. Esistono le soluzioni tecniche e sono ragionevoli. Bisogna avere il coraggio del confronto e la trasparenza delle alternative. Ai decisori eletti spetta la mediazione e la scelta. Ai cittadini la decisione se confermarli o mandarli via.

4. (Integrazione tra mobilità urbanistica e ambiente) La sentenza del CdS non ha lasciato vincitori né vinti. Essa è solo l’inizio di un nuovo capitolo della costruzione della città nuova, con tanti impegni da assolvere. Intanto i problemi posti non riguardano solo la mobilità, ma anche la riqualificazione urbana dell’intorno esistente, la valorizzazione ambientale e del verde, la connessione e riqualificazione degli spazi pubblici del nuovo boulevard urbano. Il notevole investimento pubblico sull’asse TCSP deve diventare un motore ed occasione di riqualificazione urbana del tessuto adiacente che si trasforma, con la partecipazione anche dei privati. L’intervento non deve riguardare solo il sedime dell’ex ferrovia, ma coinvolgere le proprietà private adiacenti, con un sistema di incentivi e vincoli per togliere recinti, garage e magazzini che fronteggiavano la ferrovia, e trasformarli in marciapiedi, alberate, arredi, negozi e attività di servizio a piano terra. Un piano particolareggiato con incentivi e vincoli individuerà i percorsi pedonali di adduzione, parcheggi di interscambio, tipologie e materiali di marciapiedi, verde e arredi finalizzati a realizzare il nuovo boulevard  alberato sull’asse TCSP.

5. (Il primo grande progetto pubblico di Nuova Pescara) Nel 2014, con un referendum, i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno chiesto di fondersi in un’unica città, chiamata Nuova Pescara. Doveva nascere nel 2024. Nascita spostata nel 2027. Ma ormai quel processo è irreversibile. Al di là delle contrapposizioni degli attuali eletti, e delle insoddisfacenti ipotesi di statuto, che potranno essere modificate in itinere, post nativitatem,  la città nuova si costruirà proprio nella realizzazione di nuovi progetti ed in un processo di pianificazione fatto di analisi dell’esistente e di progetti di integrazione. Occorre che questi processi partano da subito, proprio per formare l’identità e la necessità della nuova città , per dare risposte e per conciliare le diverse istanze dei cittadini e dei comuni. Occorre garantire un processo di piano pubblico, trasparente e partecipato . I fondi per il finanziamento di questi piani e progetti, e per il sostegno del processo di partecipazione già ci sono. È il fondo per la costruzione della nuova città ottenuto dal senatore D’Alfonso nel 2022. 105 milioni di euro in 10 anni. Se ne utilizzi una parte, per rivedere il progetto, definire il piano particolareggiato, sostenere la partecipazione di cittadini e stakeholder, estendere al settore urbano la progettazione di percorsi di adduzione, verde, arredi, integrazione degli spazi urbani e normative per guidare le trasformazioni degli spazi adiacenti. È la prima grande opportunità per la città per rispondere alle domande dei cittadini costruendo un pezzo della città nuova. Questi gli impegni assegnati dalla sentenza del CdS.

*arch phd, Webstrade.it, già direttore del CMG sicurezza stradale del comune di Pescara,