TAGLIATI TUTTI TIGLI STORICI

Il Co.n.al.pa. Abruzzo: cancellata la memoria storica di una comunità

Civitella Casanova, 3 settembre 2023. Il co.n.al.pa Abruzzo esprime tutta indignazione e il suo disaccordo con la scelta senza senso di tagliare tutti i tigli storici presenti nella piazza di Civitella Casanova

“Accanto alla sconvolgente notizia della uccisione dell’orsa Amarena, a Civitella perdiamo un altro pezzo di paesaggio abruzzese – Spiega il co.n.al.pa Abruzzo – Da più di 70 anni questi alberi hanno abbellito la piazza centrale di questo piccolo borgo alle porte del parco nazionale del Gran Sasso. Alla fine, la solita motivazione, il restyling, alberi non adatti alla nuova immagine del paesaggio urbano,  ecc… Nel periodo della canicola di luglio sotto i tigli si stava freschi. Ora il centro cittadino appare spettrale e privo di anima. Adesso niente ombra e solo un gran bel lastricato di pietra. È questa sarebbe la riqualificazione dei borghi storici? NO! Questa è cancellazione della memoria storica di una comunità.”

“A nulla sono servite le sollecitazioni verso gli organi competenti di tutela. A nulla è servita la nostra azione di voler coinvolgere esperti per trovare soluzioni alternative al taglio. Ci siamo trovati davanti un  silenzio assordante. Tagliare alberi verdeggianti significa cancellare habitat, corridoi ecologici, baluardi contro l’inquinamento e il caldo – Conclude l’associazione – non ci sono giustificazioni. Quanto accaduto è un delitto contro la comunità.”




RASTRELLIERE BICI CON L’ALLARME?

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 30 agosto 2023. La varietà di rastrelliere per bici è sorprendente: a pinza orizzontale e verticale, a U rovesciata, a spirale, con protesi a graffetta, a chicco di caffè, e poi modello Verona, Parigi, ecc.

Altra cosa che distingue gli stalli è la possibilità di agganciare una sola ruota, di solito l’anteriore, oppure il telaio, decisamente meglio. Ma a volte gli stalli sono troppo vicini tra loro, come un rastrello con denti troppo fitti, oppure troppo addossati ad un muro, una parete, sicché la ruota non entra nell’incavo del telaio. E questi ultimi spesso non sono sufficientemente spaziosi per copertoni larghi, da 45 direbbero gli esperti, per non parlare delle fat-bike. E le cargo bike? E i tricicli?

Il mondo della sosta per le bici è così vario che è impegnativo catalogare tutti i modelli. Ma a volte anche l’uso che se ne fa diventa interessante e sicuramente dalle risposte ai questionari arriveranno molte indicazioni in tal senso.

Ne vogliamo anticipare uno che abbiamo trovato molto simpatico e divertente, che scherzosamente potremmo anche rimandare alla sfera della sicurezza, con l’auspicio che sulla pagina facebook possano arrivare altre curiosità.




TORTORETO CUORE VERDE D’ABRUZZO

Successo ed entusiasmo per Tortoreto greendays, l’evento per celebrare la sostenibilità e la cultura della terra

Tortoreto, 29 agosto 2023. La seconda edizione di Tortoreto greendays – la terra incontra il mare, ha ottenuto un plauso unanime e un successo di partecipazione al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

4 eventi in 2 giorni, attraverso i quali il numeroso pubblico è riuscito ad entrare in contatto con la Tortoreto Verde, in un viaggio multisensoriale tra passato, presente e futuro del mondo rurale degustando le migliori produzioni enogastronomiche del territorio.

La manifestazione è stata promossa dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Tortoreto per celebrare per il quinto anno consecutivo l’ottenimento della bandiera Spighe Verdi, il riconoscimento della FEE Italia, la stessa organizzazione che riconosce le Bandiere Blu per il mare, ai comuni che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile.

L’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi non nasconde l’entusiasmo e la soddisfazione per l’eccellente riuscita dell’iniziativa: “Nonostante Tortoreto sia uno dei comuni marittimi più apprezzati della costa teramana, sono diversi anni che orienta le sue politiche rivolgendo particolare attenzione e sensibilità all’entroterra. Siamo convinti che la cura dell’ambiente, del paesaggio e l’adozione di pratiche sostenibili siano in grado di rinnovare l’offerta turistica verso nuove ed innovative forme di accoglienza, lenta, rurale ed enogastronomica.”

La mattina di sabato è stata dedicata al Tavolo di Raccordo e Cooperazione Istituzionale presso Terra di EA, riunendo 21 amministratori dell’area GAL Terreverdi Teramane. L’obiettivo principale è stato quello di promuovere la sinergia tra i Comuni, facilitando la riorganizzazione delle relazioni tra i diversi attori e avviando le procedure per ottenere la certificazione di qualità ambientale sull’intero territorio di riferimento, oltre alla diffusione delle Spighe Verdi, per l’ottenimento di una certificazione di qualità ambientale su tutto il territorio di riferimento e la diffusione del vessillo Spighe Verdi.

Il pomeriggio si è proseguito con una suggestiva visita guidata all’interno della Domus delle Muracche, un’antica villa rustica di epoca romana risalente al II sec. a.C. All’interno di quest’edificio storico sono state rinvenute numerose testimonianze della radicata vocazione agricola e rurale del territorio di Tortoreto, concludendosi con deliziosa degustazione di prodotti tipici locali, offerti da GAL Terreverdi Teramane.

Il sabato sera in prima serata in piazza sul lungomare, si è svolto il Talk Show “La Terra che verrà”, portando alla ribalta del grande pubblico argomenti di storia, agricoltura, cultura, enogastronomia e tradizioni in un intreccio di testimonianze e pareri.

A fare da padrone di casa il primo cittadino Domenico Piccioni che ha accolto il sottosegretario alla Giunta Regionale Abruzzo, Umberto D’Annuntiis,  e il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, annunciando un entusiasmante gemellaggio tra i due comuni, i soli in Abruzzo a vantare il riconoscimento delle Spighe Verdi.

La serata condotta dalla giornalista Mirella Lelli, è stata arricchita dalla partecipazione di illustri e autorevoli esperti del calibro del prof. Leonardo Seghetti, uno dei maggiori esperti italiani in chimica agraria e agroalimentare, che ha esposto come l’agricoltura abbia subito cambiamenti, evidenziando che il rispetto e lo studio del territorio sono fondamentali per affrontare un futuro dove la centralità dell’agricoltura sia la salvezza di questo pianeta.

Nel corso della serata, si sono susseguiti altri interventi, come quello del prof. Gabriele Di Francesco, accademico dei Georgofili di Firenze e docente di Sociologia presso l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, che ha esplorato esempi storici e attuali di trasformazioni nell’agricoltura e del prof. Francesco Galiffa, esperto di storia e antropologia, nonché autore del libro “Eravamo contadine”, che ha raccontato le sue interviste alle contadine della Val Vibrata, rivelando come usi e costumi siano cambiati nel tempo.

Rosalia Montefusco, Direttore di GAL Terreverdi Teramane, ha condiviso i progetti in atto dall’organizzazione, mentre Alessandra Orsini, fiduciaria di Slow Food Terre Teramane, ha illustrato la filosofia del movimento e i progetti per portare esperienze salutari nelle scuole.

Infine, Giancarlo Pierannunzi, giornalista di Virtù Quotidiane e appassionato di enogastronomia e territorio, ha discusso dei cambiamenti nella comunicazione dell’agricoltura nel tempo e dei fenomeni sviluppatisi, come diversi anni fa gli orti urbani.

Commovente la testimonianza del signor Costantino Di Pietrantonio, memoria storica dell’agricoltura tortoretana, che ha condiviso con energia e saggezza le buone pratiche e l’importanza di rispettare la terra affermando senza mezzi termini che: “La terra ci è stata regalata e noi dobbiamo averne cura”.

La serata è stata movimentata dalle suggestive testimonianze fotografiche di Francesco Alberti e dalla consegna dei riconoscimenti alle aziende agricole del Comune di Tortoreto.

Tenuta Terraviva, l’importante azienda vitivinicola localizzata sulla suggestiva collina vista mare che vanta numerose produzioni biologiche;

Olio Monaco, punto di riferimento per la produzione di olio extravergine di oliva biologico di notevole pregio;

Terra di EA, l’azienda agricola multifunzionale, composta da agriturismo, ristorante, fattoria didattica, ettari di natura allo stato puro nel quale si producono prodotti naturali e genuini che vengono prima raccontati e successivamente degustati;

La Capra Fenice, con il loro allevamento di capre camosciate delle alpi dal quale producono formaggi freschi e stagionati di altissima qualità;

Casa di Gaia, una cascina immersa nelle verdi colline che propone produzioni artigianali come miele, zafferano, conserve di verdura e frutta;

La Pinciaia di Cavatassi, che coltiva su terreni a gestione biologica cereali antichi quali Solina e Farro, dal quale ricava le conseguenti farine, oltre che melograni, fichi e numerosi altri alberi da frutta;

Azienda agricola D’Antonio Carlo e Arturo con le sue mucche, la mungitura e i prodotti derivati dal latte;

Azienda Agraria e Agrituristica “Fonte del Ceppo” antichissima masseria immersa in un uliveto secolare dal quale si scorgono ampi e suggestivi panorami;

La società agricola Figliola Antonietta e la società agricola Antonio De Ascentiis entrambe impegnate per tutelare la biodiversità e preservare le coltivazioni tipiche del territorio.

Tortoreto greendays si è concluso con la Ciclopedalata Enogastronomica sulle Colline Tortoretane di domenica, il modo più lento, salutare ed ecologico di vivere il territorio.

Un itinerario ciclabile di quasi 25 km che ha visitato ogni singola realtà agricola del Comune di Tortoreto con brevi soste di degustazione.

Il desiderio per il futuro è che sempre più bandiere Spighe Verdi sventolino nei comuni abruzzesi e che eventi di questo genere diventino sempre più numerosi, contribuendo al benessere collettivo e alla promozione di una sostenibilità consapevole.




CONTROLLI SERRATI contro l’abbandono dei rifiuti

Stamattina il primo intervento da parte di Rieco, Polizia locale e Carabinieri

Rocca San Giovanni, 28 agosto 2023.  Nessuna tolleranza da parte dell’amministrazione comunale di Rocca San Giovanni rispetto all’abbandono incondizionato di sacchetti di rifiuti. Un fenomeno, questo, che riguarda diverse zone del territorio comunale e che si è verificato negli ultimi tempi,  dopo un periodo di regolare conferimento.

Questa mattina, su ordine del sindaco Fabio Caravaggio, è scattato un intervento mirato da parte della Rieco Spa, ente gestore del servizio di raccolta, coadiuvato dalla Polizia locale di Rocca San Giovanni e dai Carabinieri della stazione di Fossacesia. I sacchetti rinvenuti sono stati aperti e controllati, al fine di rintracciare i trasgressori ai quali verrà immediatamente applicata la massima pena sanzionatoria.

Il primo cittadino Fabio Caravaggio: “Sin dal suo insediamento questa amministrazione ha impostato la propria politica operativa sul rispetto delle normative, del vivere civile, dell’ambiente e ha intenzione di continuare a perseguirla in maniera coerente e decisa”.




CICLOVIDIA: l’Abruzzo interno a due ruote

Sulmona, 27 agosto 2023. Se distogliamo lo sguardo ciclistico dalla costa adriatica, soprattutto dal tratto più meridionale, e rivolgiamo la nostra attenzione all’interno del territorio abruzzese, ci accorgiamo che ci sono realtà altrettanto valide, se non paesaggisticamente più varie e stimolanti per la eterogeneità e per l’imprevedibilità dei luoghi, soprattutto in ragione del momento della giornata e delle stagioni.

È il caso della Ciclovidia, articolato tracciato ciclabile che, dopo lungo e impegnativo lavoro, l’associazione FIAB Bicincontriamoci di Sulmona ha portato a compimento, ovviamente e soprattutto grazie al determinante apporto progettuale e procedurale delle Istituzioni preposte.

Ieri pomeriggio, domenica 26 agosto, in occasione dell’evento “L’Amore alla Fonte”, mix di ciclo escursione e spettacolo teatrale, ho avuto modo di apprezzare il lavoro svolto, che apre prospettive insospettabili di sviluppo ciclo turistico dell’intera vallata.

Sotto la guida accorta di Antonio Cellitti, Presidente dell’Associazione, e di Marina Pecorini, del Consiglio Direttivo, in dieci abbiamo percorso diversi segmenti dell’anello, integrato a tratti da altre ciclovie prossime, come quella del Vella. Si tratta di stradine minori, interpoderali a basso traffico, ma anche di tracciati ciclabili esclusive, come quello realizzato all’epoca dal Comune di Pacentro, di cui l’associazione sta chiedendo il recupero funzionale.

L’ottimo piano di segnalamento, a cui Fiab Bicincontriamoci ha per lungo tempo e nell’ombra lavorato, rende molto riconoscibile e quindi sicuro il percorso che, lasciato il centro urbano, si snoda tra campi coltivati e canali d’acqua, di cui la vallata è ricca.

Il tramonto ha magnificato la suggestione dell’escursione: da più punti abbiamo avuto modo di vedere, con un solo sguardo panoramico, il Sirente, il Corno Grande del Gran Sasso, il Morrone e il Monte Amaro della Majella.

Lo spettacolo praticamente notturno, messo in scena dalla Compagnia teatrale ClasseMista, ha suggellato la giornata tra luci di candele e magiche ombre.

Personalmente sono andato a Sulmona in treno + bici e al ritorno ho viaggiato sul convoglio con carrozza bici da 64 posti, riserva speciale per tutte le due ruote, turistiche e no.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Strada parco, asse urbano e della mobilità sostenibile per nuova Pescara

A cura di G. Di Giampietro*

Pescara, 27 agosto 2023

1. (Una sentenza) Speriamo risolutiva finalmente, dopo 25 anni di inerzie, polemiche e incapacità di affrontare il tema dell’asse TCSP, del trasporto collettivo in sede propria, sulla ex linea ferroviaria Adriatica, la sentenza del 25-08-2023 del Consiglio di Stato parrebbe segnare la fine di una storia infinita di polemiche, contrapposizioni, indecisioni, ostilità non dichiarate, incapacità di pianificare un futuro sostenibile per Pescara e la sua area metropolitana. Si deve completare la linea del trasporto collettivo in sede propria sull’ex ferrovia Adriatica, ora chiamata Strada-Parco.

2. (Per una mobilità integrata e sostenibile) Intanto una certezza. Non chiamiamola filovia sulla Strada Parco, ma asse della mobilità  sostenibile, per pedoni, ciclisti e trasporto pubblico, per la città di Nuova Pescara. Infatti, per questa Linea 1 – Strada Parco si tratta di un asse baricentro per l’abitato costiero, tra Pescara e Montesilvano, facilmente raggiungibile a piedi, dalle pendici collinari al mare, utilizzabile non solo dalla filovia, ma anche da altri mezzi pubblici a basso impatto ambientale e, con delle modifiche da introdurre, da pedoni e ciclisti, tali da garantire un servizio urbano frequente  e confortevole, alternativo e concorrenziale agli oltre 70 mila veicoli al giorno  che attraversano la fascia costiera tra le due città. La nuova città di Nuova Pescara da 200 mila abitanti e la città metropolitana allargata da 350 mila abitanti non possono farne a meno, per avere un futuro sostenibile ed europeo.

3. (Contrapposizioni senza confronto) Non ha giovato, in questo quarto di secolo,  questo stillicidio pervasivo di contrapposizioni, tra ciclisti e trasporto pubblico, tra diritto all’accessibilità e presunta impossibilità di eliminare le barriere architettoniche e completare l’opera, tra ambientalisti e progettisti dell’opera pubblica, tra pretesa di avere un asse ciclopedonale e possibilità di realizzare un boulevard urbano alberato per tutti i modi di trasporto sostenibili (pedoni ciclisti e utenti del trasporto pubblico).

La contrapposizione di una parte dell’opinione pubblica NIMBY ( _Not in my backyard_ – Fatelo altrove, ma non nel mio cortile) ha nuociuto prima di tutto alla città. Pescara ha già perso 60 milioni di euro di finanziamento per la prosecuzione della rete TCSP verso Francavilla e verso Sambuceto, proprio per non essere riuscita a completare, e per le contestazioni sulla Linea 1 Strada-Parco. Hanno invece avuto i finanziamenti per linee TCSP e stanno ampliando le loro reti: Rimini, Brescia, Bergamo, Padova, Messina, Cagliari e altre città di media dimensione comparabili con Nuova Pescara.

La contrapposizione, inoltre, è inesistente. Si possono, si debbono, cercare soluzioni progettuali per conciliare le diverse legittime istanze. Esistono le soluzioni tecniche e sono ragionevoli. Bisogna avere il coraggio del confronto e la trasparenza delle alternative. Ai decisori eletti spetta la mediazione e la scelta. Ai cittadini la decisione se confermarli o mandarli via.

4. (Integrazione tra mobilità urbanistica e ambiente) La sentenza del CdS non ha lasciato vincitori né vinti. Essa è solo l’inizio di un nuovo capitolo della costruzione della città nuova, con tanti impegni da assolvere. Intanto i problemi posti non riguardano solo la mobilità, ma anche la riqualificazione urbana dell’intorno esistente, la valorizzazione ambientale e del verde, la connessione e riqualificazione degli spazi pubblici del nuovo boulevard urbano. Il notevole investimento pubblico sull’asse TCSP deve diventare un motore ed occasione di riqualificazione urbana del tessuto adiacente che si trasforma, con la partecipazione anche dei privati. L’intervento non deve riguardare solo il sedime dell’ex ferrovia, ma coinvolgere le proprietà private adiacenti, con un sistema di incentivi e vincoli per togliere recinti, garage e magazzini che fronteggiavano la ferrovia, e trasformarli in marciapiedi, alberate, arredi, negozi e attività di servizio a piano terra. Un piano particolareggiato con incentivi e vincoli individuerà i percorsi pedonali di adduzione, parcheggi di interscambio, tipologie e materiali di marciapiedi, verde e arredi finalizzati a realizzare il nuovo boulevard  alberato sull’asse TCSP.

5. (Il primo grande progetto pubblico di Nuova Pescara) Nel 2014, con un referendum, i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno chiesto di fondersi in un’unica città, chiamata Nuova Pescara. Doveva nascere nel 2024. Nascita spostata nel 2027. Ma ormai quel processo è irreversibile. Al di là delle contrapposizioni degli attuali eletti, e delle insoddisfacenti ipotesi di statuto, che potranno essere modificate in itinere, post nativitatem,  la città nuova si costruirà proprio nella realizzazione di nuovi progetti ed in un processo di pianificazione fatto di analisi dell’esistente e di progetti di integrazione. Occorre che questi processi partano da subito, proprio per formare l’identità e la necessità della nuova città , per dare risposte e per conciliare le diverse istanze dei cittadini e dei comuni. Occorre garantire un processo di piano pubblico, trasparente e partecipato . I fondi per il finanziamento di questi piani e progetti, e per il sostegno del processo di partecipazione già ci sono. È il fondo per la costruzione della nuova città ottenuto dal senatore D’Alfonso nel 2022. 105 milioni di euro in 10 anni. Se ne utilizzi una parte, per rivedere il progetto, definire il piano particolareggiato, sostenere la partecipazione di cittadini e stakeholder, estendere al settore urbano la progettazione di percorsi di adduzione, verde, arredi, integrazione degli spazi urbani e normative per guidare le trasformazioni degli spazi adiacenti. È la prima grande opportunità per la città per rispondere alle domande dei cittadini costruendo un pezzo della città nuova. Questi gli impegni assegnati dalla sentenza del CdS.

*arch phd, Webstrade.it, già direttore del CMG sicurezza stradale del comune di Pescara,




PILLOLE AMARE DI TPL

Non è che sia andato in giro a cercarmi queste situazioni. Ahimè, le trovo abbastanza facilmente, girato l’angolo, addirittura sotto l’ufficio

Pescara, 27 agosto 2023. Sono emblematiche e preoccupanti e dicono chiaramente una cosa: c’è chi conferisce qualsiasi cosa dove e quando vuole e dove gli capita, a prescindere. Anzi, forse sono in tanti.

Le prime due immagini riguardano cestini stradali, quelli destinati a rifiuti prodotti occasionalmente. Ovviamente in questo caso la raccolta è indifferenziata (mi chiedo quanti ce ne siano di queste situazioni in città). Proviamo a darci una occhiata per capire meglio.

Nel primo c’è una scatola di sigarette (di carta), due bottigliette di plastica, una lattina di alluminio, un sacchetto per deiezioni canine e un pannolino assorbente.

Nel secondo (stesso del primo, ma rimaneggiato): giornali e una busta per alimenti, di carta, bottiglie di plastica, e ancora un sacchetto per deiezioni canine e un pannolino assorbente.

Il terzo è un cassonetto per il vetro, come dicono il colore viola e la scritta, ancora leggibile, ma c’è chi lo ha scambiato per il cassonetto per il verde, tipo ramaglie e potature. Però sbagliarsi e veramente difficile!!!

Il quarto è il notissimo recipiente per la raccolta delle pile esauste, come c’è anche scritto. E in effetti due pile sono riuscito ad individuarle.

Si tratta per il 90% di materiale assolutamente riciclabile, e che potrebbe avere ben altra destinazione e valorizzazione economica, grazie all’accordo ANCI-CONAI, diventando alla fine materia prima seconda. In questo caso invece, il trattamento di tutto ciò produrrà solo costi, prima di raccolta e poi di trattamento in impianti destinati ad accogliere il tal quale.

Il caso del cassonetto del vetro è inqualificabile e chi si è reso conto del conferimento ha compiuto un gesto irresponsabile che danneggia l’intera comunità.

Come anche chi ha contribuito a riempire il recipiente per le pile di tutt’altro, creando anche situazioni di forte criticità ambientale e sanitaria determinato dalla mescolanza di rifiuti, finanche organici, con sostanze pericolose.

Attribuisco la colpa di tutto ciò a chi conferisce, ovviamente, in nodo non corretto, e chiedo a Ambiente SPA se è a conoscenza di tali situazioni, se sono ricorrenti e se vi sono in atto azioni, anche comunicative, in grado di limitare o meglio evitare, con azioni di prevenzione o di repressione, il loro ripetersi.

Giancarlo Odoardi




OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO

Banco di prova per le neo Guardie Ittiche Volontarie

Campotosto, 27 agosto 2023. Venerdì 25 agosto una brillante operazione antibracconaggio è stata messa a segno dai militari del reparto carabinieri P.N. Gran Sasso e Monti della Laga e dal Gruppo Carabinieri Forestale di L’Aquila, con il supporto del Comando Regione CC Forestale Abruzzo e Molise. Determinante è stata la collaborazione con il Comitato Regione FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee – che attraverso i propri volontari, sapientemente coordinati dal Presidente Regionale Mario Cacciatore, ha messo a disposizione le imbarcazioni ed il personale di supporto necessari per lo svolgimento dell’operazione.

L’attività è iniziata sin dalla notte e si è protratta fino al tardo pomeriggio del giorno seguente, sono state impiegate unità sia a terra che in acqua con risultati a dir poco eccellenti.

Sequestrate ben 115 reti da pesca, per un totale di 4.000 mila metri di lunghezza, confiscati 730 capi di fauna ittica delle specie coregone lavarello e persico reale per un peso complessivo di circa 250 Kg (valore di mercato stimato di circa 1.500,00 euro), inoltre sono stati denunciati e multati per 800,00 euro due pescatori professionisti Reatini.

Le indagini proseguono tutt’ora per accertare ulteriori illeciti.

Durante le fasi di recupero delle reti, è stato liberato e rimesso in libertà un ingente quantitativo di pesce, la restante parte, sequestrata è donata alla Mensa Celestiniana di L’Aquila.

Il presidente del Comitato Regionale FIPSAS Cacciatore Mario, in una nota, ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri per il modo in cui è stata condotta l’operazione.

È stata un banco di prova per le neo Guardie Ittiche Volontarie formate dalla FIPSAS Abruzzo che si sono rivelate all’altezza della situazione entrando in stretta sinergia con le forze dell’ordine. Inoltre, ha ringraziato le sezioni Provinciali, i volontari e le associazioni Fipsas Porto Antico di Pescara e Martin Alba di Martinsicuro che hanno messo a disposizione i natanti impiegati.

Il protocollo d’intesa firmato tra Carabinieri e FIPSAS è stato fondamentale e determinate, la stretta collaborazione ha permesso di unire competenze e risorse che ha portato a risultati al di sopra delle più rosee aspettative.

Visti i risultati, si può certamente affermare che d’ora in poi, grazie a questo prezioso sodalizio, anche in Abruzzo saranno possibili maggiori controlli mirati a prevenire il bracconaggio ittico ed alla tutela del territorio.




LA PIATTAFORMA DI VALUTAZIONE. OSMOCI: i primi dati dell’osservatorio

I servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 23 agosto 2023. Bisogna intanto ricordare che obiettivo dell’osservatorio non è analizzare la dotazione dei servizi disponibili per le bici attraverso una loro ricognizione puntuale, che ovviamente comporterebbe ben altra impostazione di lavoro.

L’intento piuttosto è invece cogliere il tasso di interesse e di percezione che gli utenti hanno dei servizi loro riservati, in particolare di coloro che, intercettando il tagliando con il QR code, hanno poi voglia di cimentarsi nella compilazione del questionario. Siccome quest’ultimo non restituisce nulla in termini di premialità, l’utente potrebbe anche essere poco invogliato a partecipare. Inoltre, vi è un solo tagliando presente in ogni stabilimento, il che potrebbe tradursi anche in una debole visibilità.

Nonostante detti fattori, non certo punti di forza, a poco più di una settimana dal lancio dell’iniziativa sono stati compilati oltre 60 questionari, con risultati che nel tempo saranno meglio valutati.

Ad esaminare qualche dato, come si nota dai grafici che seguono, si può affermare che appena poco più dell’11% si sposta con una bici a pedalata assistita, dato che potrebbe fare il paio con il 77% di utenti che hanno paura del furto del mezzo. Quindi, tutti con le bici muscolari, ma non si sa quanto di qualità o meno.

Poco meno del 5% ha una bici a noleggio, nessuno usa mezzi in sharing, cosa che azzererebbe ovviamente la paura del furto, e tutti gli altri si muovono con una bici di proprietà (dato interessante se un domani si volesse definire l’entità del parco bici esistente in città).

Quasi l’87% afferma di aver trovato rastrelliere a disposizione, ma poi solo il 65% vi ha parcheggiato la bici, forse trovandole “over booking” e ripiegando quindi su pali e alberi.

A oggi la redemption vede una leggera prevalenza del genere maschile.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.osmoci.it e sulla relativa pagina FB

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




PILLOLE AMARE DI TPL

Pescara, 23 agosto 2023. Non voglio fare confronti ingenerosi con realtà meglio e più organizzate della nostra (ad esempio con una città del centro Europa dove sono stato ultimamente). Voglio solo segnalare situazioni di criticità rilevate a seguito di esperienze personali.

Un paio di giorni fa sono rimasto appiedato lungo Via D’Annunzio per una importante foratura alla bicicletta. Sono a 4 km da casa. Il bus n. 7 mi passa davanti e quindi lo perdo. Mi avvicino alla fermata per controllare i passaggi. Non chiedo il display con il count down del successivo transito, ma almeno una tabellina stampata. Il pannello è vuoto: non c’è niente. Uso l’app Moovit, che non è di TUA: devo aspettare 23 minuti, presunti. Potrei scaricare l’app per lo sharing, bike o monopattino di cui solitamente non ho bisogno, ma poi devo riempire un borsellino elettronico. Vado a piedi.

Trovo una fermata lungo via Viale della Pineta: ne apprezzo solo la banale quanto intelligente banchina avanzata che evita che i passeggeri scendano o salgano facendo grandi scalate di gradini in mezzo alla strada (l’ho suggerito tante volte a TUA, senza riscontri).

Attraverso la Riserva Dannunziana e passo davanti alla fermata lungo via Nazionale Adriatica sud. Fino a poco tempo fa il pannello era bruciato, con mezza pineta. Adesso è nuovo, con annessa una panchina in pietra. Nessun riparo, nessuna informazione. Ormai sono a un km da casa e di autobus non ne è sopraggiunto nessuno.

La fermata davanti Carrefour è l’emblema di una situazione complicata e difficile. Non parlo di quella ben fatta posta a nord della Strada Provinciale San Silvestro, con bella seduta e copertura. Quella di fronte è una palina, sempre stata precaria, che da tempo ha perso il pannello informativo che giace defunto a terra, e la cima del palo sfoggia un bicchiere capovolto. Su questo lato, con divieto di sosta per entrambi, è rigorosamente praticato il parcheggio abusivo: davanti il negozio di detergenti, la farmacia, il bar, il supermercato e la fermata del bus. La corsia di marcia diventa spazio di sosta e il traffico si svolge a senso unico alternato. Ho mandato ripetute PEC alla Polizia Municipale a cui nessuno ha mai risposto, se non il sistema automatico di avvenuta consegna.

Questa volta assisto alla scena di due robuste signore che, parcheggiato sotto il cartello del divieto, imprecano contro il titolare di una bici insolitamente lasciata in sosta, anch’essa, lungo il marciapiede, indicando lo stallo lì a due passi, strasaturo di due ruote avendo solo 4 posti a pinza a disposizione.

Quanto tempo devo aspettare per avere il display interno al bus che annuncia le fermate, quello esterno che annuncia gli arrivi, pensiline larghe e attrezzate e il biglietto gratis per gli over 65 come a Praga? Non posso attendere molto!

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




DOPO CINQUE GIORNI di mobilità a Praga

Difficile se non impossibile fare paragoni fra situazioni storicamente e urbanisticamente troppo distanti e diverse tra loro. Ma forse è doveroso ispirarsi se non copiare, possibilmente bene, da chi ha fatto decisamente meglio, e da tanto tempo.

Praga, 21 agosto 2023. Cinque giorni da turista a Praga (1,3 milioni di abitanti), con la necessità/opportunità di muoversi in lungo e in largo per visitare la città, e ti accorgi che il trasporto pubblico è ECCEZIONALE (gratis per me che sono over 65). Parlo in particolare della rete tranviaria, che si estende per oltre 140 km ed è articolata in oltre 20 linee diurne e una decina notturne, che trasportano complessivamente ogni anno oltre 360 milioni di passeggeri (per chi vuole, il web è ricco di notizie sul sistema TRAM a Praga).

Io voglio invece fare qualche considerazione su quanto visto e vissuto da turista e quindi cliente del servizio, con sguardo attento e curioso a quello che gira intorno al semplice, si fa per dire, mezzo di trasporto. Intanto di tipi di tram ce ne sono diversi, dai più datati ai più moderni, ma tutti vanno sulle stesse rotaie, da ben oltre un secolo, e questo la dice lunga sulla lungimiranza di una scelta di mobilità che nel tempo si è rivelata più che vincente, sia dal punto di vista economico che ambientale.

Al di là della possibilità di avere, in diverse fermate, il count down dell’arrivo del mezzo (opzione che si è aggiunta nell’era digitale, come anche il display interno ad ogni singolo mezzo e l’annuncio audio), la frequenza delle corse è quella tipica di una metropolitana (di cui Praga è ovviamente dotata). La distanza massima che ho percorso è stata di 3,5 km in linea d’aria, per capirci da Via Muzii all’Aurum, passando per C.so V. Emanuele, Via Marconi e via L. D’Annunzio. Fare avanti e indietro mi ha fatto vedere e capire alcuni aspetti strutturali della mobilità.

Cominciamo dagli spazi dedicati alle pensiline: quelle che sono sui marciapiedi sono inglobate in questi, particolarmente generosi, mentre le altre dislocate all’interno della carreggiata hanno una piattaforma in grado di ospitare la sosta di mezzi lunghi almeno 30 metri, quelli storici, fino a arrivare a 70 per quelli moderni, con una larghezza di minimo 3 metri, ma anche 4 e oltre, con sedute, tettoia e totem informativo. Ho visto un discreto numero di biciclette e monopattini, con una segnaletica orizzontale e verticale dedicata che ne prevede diffusamente il transito (c’è un discreto sistema di sharing mobility a flusso libero), ma ho notato in modo evidente poche auto, comunque ammesse al passaggio, e i relativi parcheggi, tanto da interrogarmi sulla poca consistenza del traffico.

Ad uno sguardo d’insieme quello che ho percepito, senza conoscere i numeri della zona da me frequentata e non considerando il sistema metropolitano sotterraneo, è stato un massiccio e intenso uso di tram, ma anche bus, un discreto numero di bici e monopattini con corsie dedicate (numerose case avanzate), e poche auto, seppur in promiscuità con il tram, e pochi parcheggi. Tutto questo l’ho riscontrato lungo i 5 km di tracciati percorsi (considerate le curve), assolutamente residenziali e commerciali, massicciamente frequentati dagli utenti, residenti e turisti, tutti a piedi.

Ho immaginato l’identica organizzazione tranviaria dalle mie parti: lungo la Nazionale Adriatica nord, Viale Bovio, C.so V. Emanuele, Via Marconi, fin oltre la Pineta Dannunziana, allargandosi a nord e a sud con Montesilvano e Francavilla, e a ovest, ovviamente, verso Chieti. I marciapiedi si ampliano, come anche lo spazio per le bici, recuperando quello tolto ai parcheggi.

Le auto possono transitare ma non possono superare il tram (bus) né possono parcheggiare lungo le vie, perché i marciapiedi prendono il loro posto, e quindi solo nelle vie laterali. Stessa linea tranviaria sul lungomare nord e sud, e di rinforzo lungo il lato ovest della città. L’ex tracciato ferroviario si consolida come un parco lineare verde per eccellenza. Dopo cinque giorni a Praga, la piramide della mobilità è chiara e mi sembra tutto così facile.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




ATTIVITÀ TURISTICHE in Val Canneto

È arrivato il regolamento per una gestione attenta del territorio.

Pescasseroli, 18 agosto 2023. Il Consiglio Comunale di Settefrati ieri pomeriggio ha approvato il REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ TURISTICO – RICREATIVE IN LOCALITÀ VALLE DI CANNETO, si tratta di uno strumento atteso da molti anni, grazie al quale sono finalmente regolamentate in modo puntuale le modalità con cui fruire di una delle aree turistiche più importanti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sicuramente la più delicata nel versante laziale, sia per il contesto ambientale in cui si trova, sia per la presenza del santuario mariano dell’omonima Madonna di Canneto.

Grazie a questo strumento tutti i visitatori e gli ospiti dell’area potranno godere degli spazi, suddivisi tra le diverse categorie (dai parcheggi per auto e bus all’area camper, dall’area camping a quella pic-nic eccetera) nel rispetto di regole comuni finalizzate in primis ad evitare situazioni di caos che talvolta si sono verificate in passato anche per lo scarso senso civico di taluni ospiti, ma anche nel doveroso rispetto per l’ambiente.

L’importante strumento di gestione prevede in modo chiaro ed organico tutte le possibili attività consentite durante tutto l’anno nell’area la cui gestione è al momento affidata dal Comune ad una cooperativa del territorio, che addirittura negli anni passati ha dovuto fare ricorso a veri e propri bodyguard per garantire il rispetto di un minimo di regole comuni. In tal senso, l’aspetto sanzionatorio previsto nel regolamento aiuterà le Forze di Polizia, la Polizia Locale e il Servizio di Sorveglianza del Parco a garantire il rispetto delle stesse.

Il Regolamento arriva proprio alla vigilia delle celebrazioni annuali della festa della Madonna di Canneto che da oggi al 22 agosto prossimo vedrà in valle migliaia di visitatori e pellegrini. Anche per questa ragione il Parco destinerà proprio personale (Guardiaparco, unità del Servizio Civile Universale e volontari) per promuovere la divulgazione e la conoscenza del nuovo regolamento a tutti i frequentatori dell’area.

“È un grande risultato – ha dichiarato il Direttore del Parco – di cui va dato atto e merito all’Amministrazione Comunale, al Sindaco Frattaroli e all’Assessore Danilo Socci, che hanno finalmente creduto nella possibilità di far crescere, con regole certe, una realtà turistica unica nel suo genere, fin qui forse trascurata, ma che anche grazie a questo strumento, a cui il Parco ha dato il proprio contributo  e che risulta perfettamente in linea con il Piano per il Parco, in corso di approvazione, potrà migliorare e diventare un luogo di eccellenza, dove trascorrere momenti di relax a contatto con la Natura.”

Per approfondire trovate in allegato il “REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ TURISTICO – RICREATIVE IN LOCALITÀ VALLE DI CANNETO IN COMUNE DI SETTEFRATI (FR)”




GREENDAYS Tortoreto si tinge di verde  

Un weekend all’insegna della sostenibilità per celebrare la bandiera Spighe Verdi, unico comune rurale della provincia di Teramo

Tortoreto, 17 agosto 2023. Sabato 26 e domenica 27 agosto torna Tortoreto greendays, la manifestazione promossa dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Tortoreto per celebrare l’ottenimento della bandiera Spighe Verdi, il riconoscimento della FEE Italia, la stessa organizzazione che riconosce le Bandiere Blu per il mare, ai comuni che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile. Dopo il grande successo ottenuto con l’edizione dello scorso anno, un nuovo e innovativo format permetterà di far conoscere la Tortoreto Verde con iniziative volte a valorizzare le bellezze paesaggistiche e prelibati prodotti tipici delle aziende agricole locali. 

“Per il quinto anno consecutivo siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento delle Spighe Verdi” – racconta con soddisfazione L’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi – “che conferma la grande attenzione e sensibilità nei confronti dell’entroterra. La cura dell’ambiente, del paesaggio e le pratiche sostenibili ci permettono di orientare la nostra offerta turistica non soltanto sulla costa, ma diversificare verso nuove forme di turismo lento, rurale ed enogastronomico, i quali costituiscono un’attrattiva sempre più richiesta da un pubblico attento e responsabile. Il nostro intento è anche sensibilizzare quante più amministrazioni possibili si possa offrire un territorio di qualità fatto di eccellenze, capace di veicolare in modo più forte l’immagine delle Colline Teramane”.

“La terra incontra il mare” sarà il tema centrale della manifestazione dove l’intento è raggiungere un pubblico quanto più numeroso e consapevole del ruolo della madre terra. 

Si partirà sabato 26 agosto alle ore 10:30 con il Tavolo di Raccordo e Cooperazione Istituzionale presso Terra di EA, che vedrà il coinvolgimento dei 21 amministratori dell’area GAL Terreverdi Teramane.

L’obiettivo è quello di promuovere una sinergia tra Comuni al fine di favorire la riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti e l’avvio delle procedure per l’ottenimento di una certificazione di qualità ambientale su tutto il territorio di riferimento e la diffusione del vessillo Spighe Verdi.

Lo stesso giorno alle ore 16:00, si proseguirà con un momento che coniugherà, passato, presente e futuro con la visita guidata all’interno della Domus delle Muracche, l’antica Villa Rustica di epoca romana risalente al II sec. a.C. al cui interno sono stati rinvenuti numerose testimonianze della profonda vocazione agricola e rurale del territorio di Tortoreto. La partecipazione è libera previa prenotazione obbligatoria sulla piattaforma EventBrite. Al termine verrà servita una degustazione di prodotti tipici locali offerta da GAL Terreverdi Teramane.

L’appuntamento più importante è fissato per sabato sera alle ore 21:00, dove a Largo Marconi sul lungomare, per la prima volta in assoluto verrà proposto lo spettacolo in piazza “La terra che verrà” un Talk Show dove storia, agricoltura, cultura, enogastronomia e tradizioni si fondono in un connubio unico, con uno sguardo curioso e ottimista verso ciò che il futuro riserva a questi settori essenziali.

Un format dinamico e coinvolgente condotto dalla giornalista Mirella Lelli con interviste, racconti e approfondimenti di autorevoli esperti del calibro del Prof. Leonardo Seghetti, uno dei maggiori esperti italiani di chimica agraria e agroalimentare, guru e autorità nazionale nel campo dell’olivicoltura, accademico dell’olivo e dell’olio, autore di centinaia di pubblicazioni e interventi scientifici e divulgativi.

Sugli aspetti sociali e antropologici saranno presenti il Prof. Gabriele Di Francesco, Accademico dei Gergofili di Firenze e docente di Sociologia presso l’Università D’Annunzio di Chieti e il Prof. Francesco Galiffa, ricercatore in ambito storico e antropoligico, autore del libro “Eravamo contadine”.

Sul palco faranno gli onori di casa il Sindaco Domenico Piccioni, e l’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi che daranno il benvenuto ad altri ospiti simbolo che promuovono e raccontano le bellezze e le bontà del territorio: Umberto D’Annuntiis, Sottosegretario alla Giunta Regionale Abruzzo, il Sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, il secondo comune verde abruzzese, Rosalia Montefusco, Direttore di GAL Terreverdi Teramane, una delle organizzazioni più attive per la promozione del territorio locale, Alessandra Orsini, Fiduciaria di Slowfood Terre Teramane, il movimento culturale per il cibo buono e sano e Giancarlo Pierannunzi, uno dei giornalisti enogastronomici più autorevoli della nostra regione.  

Durante la serata saranno consegnati i riconoscimenti alle aziende agricole di Tortoreto, che attraverso il loro quotidiano lavoro preservano il paesaggio rurale:

Tenuta Terraviva, l’importante azienda vitivinicola localizzata sulla suggestiva collina vista mare che vanta numerose produzioni biologiche;

Olio Monaco, punto di riferimento per la produzione di olio extravergine di oliva biologico di notevole pregio;

Terra di EA, l’azienda agricola multifunzionale, composta da agriturismo, ristorante, fattoria didattica, ettari di natura allo stato puro nel quale si producono prodotti naturali e genuini che vengono prima raccontati e successivamente degustati;

La Capra Fenice, con il loro allevamento di capre camosciate delle alpi dal quale producono formaggi freschi e stagionati di altissima qualità;

Casa di Gaia, una cascina immersa nelle verdi colline che propone produzioni artigianali come miele, zafferano, conserve di verdura e frutta;

La Pinciaia di Cavatassi, che coltiva su terreni a gestione biologica cereali antichi quali Solina e Farro, dal quale ricava le conseguenti farine, oltre che melograni, fichi e numerosi altri alberi da frutta;

Azienda agricola D’Antonio Carlo e Arturo con le sue mucche, la mungitura e i prodotti derivati dal latte;

Azienda Agraria e Agrituristica “Fonte del Ceppo” antichissima masseria immersa in un uliveto secolare dal quale si scorgono ampi e suggestivi panorami;

La società agricola Figliola Antonietta e Antonio De Ascentiis entrambe impegnate per tutelare la biodiversità e preservare le coltivazioni tipiche del territorio.

Tortoreto greendays si concluderà con la Ciclopedalata Enogastronomica sulle Colline Tortoretane di domenica 27 agosto, il modo più lento, salutare ed ecologico di vivere il territorio. Si partirà dalla costa e attraverso il Giro della Tortora, l’itinerario ciclabile permanente ed interamente segnalato di quasi 30 km, si visiterà ogni singola realtà agricola di Tortoreto con brevi soste di degustazione. Anche questa attività è a partecipazione libera, posti limitati previa prenotazione.




IN ABRUZZO DENUNCIATO UN UOMO

Probabilmente il presidente trentino avrebbe incolpato l’orsa. Abruzzo-Trentino. Fugatti vuole morta una mamma orsa per un falso attacco

La Provincia Trento continua a non mettere in atto prassi efficaci per cautelare residenti, turisti e categorie produttive attraverso azioni d’informazione e prevenzione: campagne d’educazione, recinti elettrificati, corridoi faunistici

Territori a confronto. Provincia autonoma di Trento: il presidente Maurizio Fugatti chiede il parere all’Ispra per l’abbattimento di F36, l’orsa che per difendere il suo piccolo da escursionisti poco prudenti ha messo in atto un cosiddetto “falso attacco”. Uno dei due uomini si è ferito fuggendo. Regione Abruzzo: non solo inosservanza del provvedimento del sindaco, ma anche maltrattamento di animali. Sono queste le ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Sulmona contesta a un sessantunenne per avere inseguito e filmato l’orsa Bambina lo scorso 27 giugno a Roccaraso.

Chissà se in quest’ultima situazione il presidente Fugatti avrebbe imputato all’orsa di essersi avvicinata troppo all’uomo per poi emanare un ordine di cattura, chiosa sarcasticamente l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che per capire l’esatta dinamica del falso attacco del 30 luglio ha inoltrato alla Provincia di Trento una istanza di accesso agli atti.

È sconcertante come da un giorno all’altro il presidente Fugatti passi da una dichiarazione all’altra cadendo in contraddizione: prima annuncia il radiocollaraggio di mamma orsa e ora invece la vuole morta.

«Auspichiamo che l’Ispra si opponga a questo ennesimo attacco alla fauna di un presidente probabilmente più interessato ai consensi di chi non attua i corretti comportamenti nelle zone popolate dai grandi carnivori che a difendere la biodiversità, come anche detta l’articolo 9 della Costituzione», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Da parte nostra, continueremo a portare avanti azioni legali a difesa degli orsi e dei lupi trentini certi che la corretta applicazione di leggi e regolamenti possano salvare questi meravigliosi animali da una persecuzione tanto spietata».

L’Oipa non può che ribadire che la Provincia autonoma di Trento continua a non mettere in atto prassi efficaci per cautelare residenti, turisti e categorie produttive attraverso azioni d’informazione e prevenzione: campagne d’educazione, recinti elettrificati, corridoi faunistici.

Oipa Italia Odv




DUE GIORNI TRA LA NATURA DELLA VALLE ROVETO

Con la cooperativa di comunità terre nostre

San Vincenzo Valle Roveto, 11 agosto 2023. Due giorni immersi nella bellezza incontaminata della natura della Valle Roveto con la Cooperativa di comunità Terre Nostre di San Vincenzo Valle Roveto. Un modo diverso per vivere il territorio e provare da vicino l’esperienza di immortalare gli scorci più caratteristici grazie a esperti fotografi che saranno a disposizione del gruppo grazie all’iniziativa finanziata dalla Fondazione Carispaq nell’ambito del progetto Valle Roveto Inedita. 

Sono fissate per oggi e domani due esperienze che faranno vivere a pieno la Valle Roveto. Tramonti, fontanili, grotte, foreste, animali selvatici e la Via Lattea saranno il set fotografico perfetto per il workshop che insegnerà le principali tecniche di scatto e lavorazione digitale, e vi farà vivere un’esperienza speciale. Preparatevi anche a volgere lo sguardo all’insù, verso l’infinito: al Rifugio “La Fossa”, infatti, questa sera un esperto di astronomia guiderà i presenti nell’osservazione delle stelle, mediante un potente telescopio professionale e narrerà miti e leggende sulle costellazioni.

Per ogni info e prenotazioni visitare il sito www.cooperativaterrenostre.it o chiamare i numeri 353-3481512 oppure  366-4801676.




IL MARE DI GIULIANOVA È PULITO

Lo dicono i parametri, tutti conformi, degli ultimi prelievi effettuati dall’Arta

Giulianova, 11 agosto 2023. Diodoro Ecologia, intanto, avvia una campagna ambientale multilingue e promuove l’ iniziativa “Differenziare è facile come bere un caffè”.

Sono conformi ai parametri stabiliti per legge, i risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua marina prelevati dall’ Arta il 7 agosto, sul litorale giuliese. La buona notizia riguarda tutti i punti di raccolta, dal Salinello al Tordino. Hanno “passato l’esame”, infatti, anche i tratti che sono più di frequente soggetti a criticità, ovvero quelli in corrispondenza delle foci fluviali.

Che il mare di Giulianova sia tutto balneabile e che la qualità dell’acqua sia alta, sono evidenze che costituiscono un’ottima premessa al Ferragosto, il giorno più caldo dell’ anno in termini di presenze turistiche. Il dato, inoltre, è prezioso per il conferimento dei futuri riconoscimenti ambientali.

Ancora in argomento di tutela e salute dell’ ecosistema, Diodoro Ecologia, la società che gestisce il servizio di igiene urbana, ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione multilingue e all’iniziativa “Differenziare e facile come bere un caffè”.

Per la prima va detto che sono in distribuzione all’Ecosportello locandine e pieghevoli divulgativi sul sistema di raccolta differenziata, scritti in più lingue.

Con la seconda iniziativa si vuol invece promuovere il recupero della plastica: le prime cento utenze che porteranno all’ Ecocentro delle bottiglie in plastica, avranno infatti un caffè pagato.

Un gazebo informativo sarà allestito nella sede dell’ Ente porto, domani, 11 agosto, dalle 10 alle 12




LA NATURA PER TUTTI. I sentieri di Dorotea

È attivo il servizio gratuito delle carrozzine elettriche realizzate dal Parco con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale

Pescasseroli, 11 agosto 2023. Sono 20 le speciali carrozzine elettriche, progettate e messe a punto dalla Sirio Medical, disponibili presso 3 aree turistiche del Parco: la Camosciara, la Val Fondillo e la Difesa di Pescasseroli, affidate in gestione, a titolo gratuito, a 3 operatori turistici qualificati che presteranno la loro opera nell’ambito del progetto che mira a favorire l’accesso ad alcune aree del Parco a persone con disabilità ed ai loro familiari grazie a uno strumento di facile utilizzo, studiato a realizzato per andare su percorsi sterrati.

La fruizione del servizio può avvenire previa prenotazione presso gli uffici del Parco come di seguito specificato:

  1. Centro Visite del Lupo per Camosciara lungo il sentiero G1 e-mail lupo.civitella@parcoabruzzo.it, tel. 0864/890141;
  2. II- URP sede PNALM per Val Fondillo, lungo il sentiero F2; e-mail urp@parcoabruzzo.it tel. 0863/9113200 oppure 0863/9113350;
  3. Centro Natura Pescasseroli per la Difesa di Pescasseroli, lungo il sentiero C1 e-mail centronatura.pescasseroli@parcoabruzzo.it tel. 0863/9113221.

Le prenotazioni sono opportune ma non obbligatorie, rendendo cioè possibile l’utilizzo dei mezzi anche in assenza della prenotazione, ma solo se disponibili al momento dell’accesso al sito prescelto.

Agli utenti è richiesto di compilare un modulo, disponibile anche sul sito del Parco, https://www.parcoabruzzo.it/pagina.php?id=620 in cui specificare alcuni elementi relativi all’utilizzo delle carrozzine, prevedendo sempre e comunque la presenza di un accompagnatore. In generale, durante il periodo estivo, sarà possibile utilizzare, sempre e comunque a titolo gratuito, i mezzi nella fascia oraria compresa fra le 9:00-9:30 e non oltre le 18:00-18:30.

All’accompagnatore/utente è richiesto altresì il deposito presso il gestore del servizio di un documento di riconoscimento e alla sottoscrizione del modulo di cui sopra, evidenziando che nelle 3 aree non ci sono adeguate coperture per le comunicazioni telefoniche e quindi in caso di guasti andranno previsti tempi tecnici per il recupero da parte di personale del Parco.

Nel caso di problemi legati a guasti dei mezzi, l’interessato potrà allertare i gestori delle 3 unità e, a seguire, la Base del Servizio di Sorveglianza (0863-9113241) che provvederà ad organizzare il recupero delle persone qualora al recupero non abbiano provveduto altri soggetti.

Meravigliosa iniziativa resa possibile grazie alla disponibilità della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e del suo fondatore Prof. Emanuele Emmanuele – ha dichiarato il Presidente Giovanni Cannata – che ha reso possibile la realizzazione di una iniziativa di inclusione sociale che rafforza il ruolo e l’azione del Parco verso le categorie più deboli.

Un piccolo ma importante passo avanti per far godere delle bellezze naturalistiche del nostro Parco, anche a persone che normalmente non avrebbero la possibilità di farlo – ha affermato il Direttore Luciano Sammarone – La Natura per la sua capacità di generare benessere psicofisico deve poter essere, ove possibile, fruita da tutti. Il Parco ha deciso di impegnarsi in tal senso offrendo un servizio che speriamo possa regalare momenti di gioia e spensieratezza.




RIVOLUZIONE RIFIUTI nella Marsica

Il metano prodotto dagli scarti va in rete

Aielli, 10 agosto 2023. Il metano prodotto dall’impianto di biogas viene messo in rete, al via la rivoluzione “Rifiuti” nella Marsica. Il bio-digestore anaerobico installato nel sito Aciam di Aielli ha permesso ieri per la prima volta di immettere gas sulla rete nazionale. Un grande e ambito traguardo che si è riusciti a raggiungere grazie a un lungimirante lavoro portato avanti da Aciam e dai suoi soci, in capo Tekneko con il Presidente Umberto Di Carlo.

È stato proprio lui ieri mattina, insieme all’amministrazione delegato Alberto Torelli, ad assistere all’apertura del rubinetto che segna inevitabilmente un cambio di passo nel settore della gestione dei rifiuti nell’intera Marsica. Metaforicamente è stato spiegato che dai rifiuti prodotti in casa dalla “Signora Maria” si riescono a produrre 11.500 metri cubi al giorno di metano che viene immesso nella rete di distribuzione.

Un traguardo nel quale la governance di Aciam ha sempre creduto e, grazie anche alla collaborazione dei sindaci di tutto il territorio, si è riusciti a raggiungere con la soddisfazione di tutti. Il metano prodotto ad Aielli servirà alle famiglie marsicane per alimentare l’impianto di riscaldamento, ma anche cucinare o addirittura rifornire l’auto dei residenti.

“A volte i sogni diventano realtà”, ha commentato il Presidente Di Carlo, “oggi (ieri per chi legge) è sicuramente uno dei giorni più importanti della mia carriera da imprenditore. Se siamo riusciti a realizzare tutto questo è solo grazie alla nostra lungimiranza, al sostegno dei tanti sindaci del territorio e al lavoro costante di tutta la nostra squadra. I nostri rifiuti diventano fonte di alimentazione per le nostre abitazioni, l’economia circolare nella Marsica è realtà e noi abbiamo fatto in modo che tutto ciò potesse avvenire. Un risultato straordinario per il quale ringrazio l’amministratore delegato di Aciam, Alberto Torelli,  con cui abbiamo condiviso, preoccupazioni , momenti di sconforto, fatiche indescrivibili e un difficilissimo percorso a ostacoli spesso insormontabili, tutti i sindaci che ci hanno supportato, la squadra che ha lavorato incessantemente per veder realizzato questo sogno e tutti quelli che, come noi, ci hanno creduto”.

Gli impianti Aciam di Aielli, grazie alla produzione di metano dai rifiuti, diventeranno autonomi e permetteranno alla società di tagliare dei costi importanti destinati fino a ora all’energia.




IL PROGETTO OSMOCI, Osservatorio sulla Mobilità Ciclistica

Piattaforma di ricognizione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le usa

Pescara, 10 agosto 2023. Avviato a Pescara, nonché in Abruzzo per il trasporto bici su treno, il progetto OSMOCI, Osservatorio sulla Mobilità Ciclistica. Obiettivo dell’iniziativa è la valutazione del grado di fruizione, da parte di coloro che si spostano in bici, dei servizi loro dedicati: da un tracciato ciclabile a un parcheggio, dal trasporto su un mezzo pubblico (treno + bici) a una postazione di sosta presso un supermercato o un ufficio pubblico o privato.

Il progetto consiste in un sondaggio on line articolato in ragione del servizio fornito e del contesto di riferimento. Gli ambiti di riferimento dell’indagine sono quattro:

trasporti (treno + bici)

mercati, cioè grande distribuzione organizzata

(GDO)aziende (enti pubblici e imprese private)

stabilimenti balneari

Il modulo del questionario, diverso per ogni ambito, viene caricato sul cellulare inquadrando un QR-code disponibile a vista in prossimità del luogo di erogazione del servizio (sul treno, davanti l’ingresso di un supermercato, ecc.).

A seguire i quattro ambiti di riferimento e i relativi interlocutori:

Trasporti (treno + bici)

Trenitalia, TUA, RFI

Grande distribuzione organizzata (GDO)

TIGRE, CONAD, EUROSPAR, LIDLE, TODIS, NATURASI, CARREFOUR, MAURY’S

Aziende (enti pubblici e imprese private)

Comune di Pescara, Agenzia delle Entrate, Synergo (Clinica Pierangeli), ASL Pescara (ospedale e presidi vari), Università, Tribunale, Porto Turistico, Stazioni ferroviarie (RFI)

Stabilimenti balneari

Ad oggi hanno dato la propria disponibilità ad esporre il tagliando di rilevamento:

TUA (treno)

ASL Pescara (Ospedale e Presidi)

Synergo (Clinica Pierangeli)

NATURA SI

Carrefour (Il Molino)

Si sono detti interessati:

Università Chieti Pescara

Comune di Pescara

Per accedere al questionario è sufficiente inquadrare con il proprio cellulare il QRcode intercettato su una locandina, o su altro supporto, e rispondere alle domande che vengono proposte. Al sondaggio si può partecipare compilando il questionario più volte per ogni singolo spostamento. Il tempo di compilazione è di circa tre minuti.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“.

Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.




L’ALBERO SIA AL CENTRO dell’attenzione

Bisogna tornare a questa gestione del verde. Il Coordinamento regionale co.n.al.pa Abruzzo interviene in merito all’attuale gestione del verde nel Comune di Giulianova

Giulianova, 9 agosto 2023. “A maggio la sezione giuliese della nostra associazione ha ospitato uno dei più importanti esperti di alberi a livello nazionale, il dottor Morelli, che ha dato notevoli e importanti soluzioni per la miglior gestione del verde in città.” spiega il co.n.al.pa Abruzzo, “Chiediamo quindi al Comune di fare tesoro di quella esperienza altamente formativa e di evitare continue azioni di chiusura e mancata partecipazione delle associazioni al programma di miglioramento e valorizzazione del patrimonio arboreo. Il Conalpa giuliese ha anche più volte richiesto, purtroppo inutilmente, di essere informato e coinvolto preventivamente per tutto quanto riguarda le operazioni sul verde pubblico.”

Durante un recente sopralluogo il Co.n.al.pa Abruzzo ha rilevato varie criticità nel verde giuliese. In primis il Lungomare Rodi sud dove è circolata la notizia che si vogliono sostituire gli oleandri con le tamerici. “Dal sopralluogo effettuato abbiamo rilevato il sussistere di spazi più che sufficienti per piantare le tamerici. Gli oleandri sono in perfetta salute ed in fiore e non ci sono motivazioni valide per toglierli.”

Poi il grande Carrubo con ramo spezzato di cui si è parlato anche sui social. “per quanto riguarda il ramo spezzato, in questo momento dell’anno, non si può intervenire. Durante il riposo vegetativo si potrà valutare con validi esperti se il caso di agire sulla pianta o meno.”

Altro sopralluogo a via dello Splendore: “i Tigli di Via dello Splendore creano un angolo di paesaggio prezioso per la città” spiega il co.n.al.pa. , “Alberatura dal valore assolutamente storico e naturalistico che il Comune deve conservare e valorizzare con azioni di arboricoltura di qualità per la cura degli alberi.”

Sul parcheggio zona dietro ospedale/liceo scientifico il Co.n.al.pa spiega quanto sia importante ricordare, consolidare e certificare quanto detto dal dott. Morelli che, con sopralluogo, ha effettuato un’analisi della situazione e prospettato soluzioni per l’area. Nel corso di questo sopralluogo erano presenti con il dott. Morelli il Conalpa e l’assessore di riferimento.

Il Co.n.al.pa poi interviene anche sull’importanza dell’ombra degli alberi: “Occorre costruire vere e proprie infrastrutture verdi con molteplici specie di alberi. I cittadini hanno bisogno di ombra nelle caldissime giornate estive, con mitigazione dell’isola di calore e inquinamento, ecco perché è fondamentale preservare e curare anche le alberature esistenti.”

Per concludere, il Co.n.al.pa. Abruzzo torna sul problema dei pini a Giulianova: “Siamo molto preoccupati per questa fobia dei pini che porta a continui abbattimenti di alberi nella città. Vogliamo ricordare che i pini mediterranei, soprattutto il pino d’Aleppo, sono sempre stati una caratteristica del paesaggio giuliese. Quindi è totalmente antistorico tentare di sostituire tutti pini dal paesaggio culturale locale con opere di sostituzione con altre specie di alberi che non rappresentano la nostra storia. I pini sono alberi meravigliosi che vanno comunque curati e valutati in base alle varie situazioni, caso per caso, senza nessuna guerra o tabula rasa. L’amministrazione comunale ha il dovere di valorizzare e tutelare tutto ciò che appartiene al patrimonio naturalistico e culturale di Giulianova.”




ECOCIDIO A MONTESILVANO

Un fatto. Le proposte

Montesilvano, 6 agosto 2028. Ecocidio è la parola giusta. Ossia, distruzione sistematica di un ambiente naturale ecosistemico. È quanto è avvenuto a Montesilvano, sulla via Vestina, tra via Barbato ed un complesso commerciale MD-Kik-Tigotà.

In un’area ex-industriale in attesa di trasformazione, era cresciuto un boschetto di circa 5.000 mq, di una cinquantina di  alberi di oltre 50 anni, con fusti di 50-60 cm di diametro, 10-15 m di altezza. Cipressi, palme, pini domestici, tigli. Un pocket park,  piccolo polmone verde,  circondato da case e centri commerciali, lungo la trafficatissi­ma via Vestina.

In una mattinata di agosto, con una squadra di mezzi di cantiere, si è compiuta la devastazione, radendo al suolo ogni albero e siepe, estirpando radici e fittoni e segando rami e tronchi storici. Il cartello di cantiere però indicava la demolizione di edilizia, non la devastazione del parco.

Il sindaco De Martinis  non risponde alle segnalazioni. L’assessore al verde Pompei non sa niente delle autorizzazioni. Qualche consigliere comunale interpellato dice che ha indagato. È tutto regolare. È un’area privata. Hanno le autorizzazioni all’abbattimento.  Qualcun altro informato, dice che costruiranno su quel lotto una nuova Road-house.

Sta di fatto che ci pare assurdo e nutriamo perplessità. Il cartello di cantiere parla di demolizione di edifici, non di spianamento di un boschetto storico. Il Regolamento del Verde comunale prescrive che qualsiasi abbattimento o potatura di rami con diametro maggiore di 10 cm deve essere autorizzato dall’ente locale e accompagnato da una relazione agronomica giustificativa.

L’assurdo è che, se anche si volesse realizzare un nuovo edificio su quell’area, nelle NTA, norme tecniche di attuazione del PRG saranno richiesti alberi e standard di verde in dotazione. Perché allora abbattere un bosco di alberi maturi ora, per poi dover ripiantare alberi striminziti? Essi ci metteranno mezzo secolo per raggiungere il potenziale ecosistemico degli alberi esistenti (ossigeno, ombra, abbattimento di CO2, dei rumori, assorbimento delle piogge, diminuzione delle temperature, nicchia ecologica per l’avifauna, aumento del valore immobiliare dell’edilizia adiacente).

Abbiamo denunciato il fatto ai Carabinieri Forestali chiedendo un’ispezione per verificare lo stato e la qualità delle piante abbattute. Abbiamo chiesto un accesso civico al permesso di costruire  e alle autorizzazioni e giustificazioni degli abbattimenti. Tuteleremo l’interesse pubblico in ogni sede. Chiederemo di cambiare le regole se esse  non lo garantiscono.

In conclusione, il verde e gli alberi sono un’ infrastruttura ecosistemica strategica , soprattutto nelle città, per gli effetti ambientali, di qualità della vita, economici, di valore di un territorio. Sono un bene comune che non appartiene solo ai proprietari. Sono un capitale infrastrutturale che va ampliato ed integrato. Non distrutto per far posto ad un’edilizia priva di vita.

Proposte per il Regolamento del Verde e le NTA urbanistiche della città nuova (la città di Montesilvano che vogliamo, subito. O Nuova Pescara che vogliamo costruire)

Cartello di cantiere obbligatorio anche per abbattimenti e lavori sul verde con rami maggiori di 10 cm di diametro o altezza maggiore di 3 m, con pubblicazione sul sito del comune dei lavori autorizzati e delle perizie giustificative.

Obbligo di preservare ed includere nei progetti edilizi gli alberi esistenti in buone condizioni , con altezza maggiore di 3 m o circonferenza >= 30 cm o pregio ambientale. Essi verranno computati per lo standard di verde previsto (vedi p3) in misura doppia rispetto alle nuove piante.

Ad integrazione degli standard urbanistici di verde e servizi previsti, per ogni nuova costruzione, ricostruzione, o ampliamento edilizio si prescrive Un albero per ogni abitante insediabileogni 100 mc di costruzione. Tipologie, essenze, dimensioni, prescrizioni di impianto e manutenzione saranno indicate nell’ abaco del verde comunale.

Speriamo che anche da questa distruzione nasca una nuova vita e nuovi valori.

G. Di Giampietro




A TUTELA DEL TERRITORIO e dei suoi abitanti

Antonio Scaparrotta sul rischio idrogeologico in Abruzzo. Servono pratiche di gestione sostenibile del territorio per garantire alla regione un futuro più sicuro e più resiliente

L’Abruzzo, con le sue bellezze e le sue tante positive peculiarità che la rendono una regione unica nel suo genere, è purtroppo costretta a convivere con un pericolo costante: il rischio idrogeologico. Si tratta, come noto, di quella tipologia di rischio che riguarda tutti gli effetti causati da maltempo e condizioni climatiche avverse, agevolati da carenze di prevenzione e opere dell’uomo che ne ampliano gli effetti potenzialmente devastanti.

Si pensi, parlando del territorio italiano, ad esempio a frane e alluvioni, come quella non tanto remota nel tempo di Ischia e dell’alluvione di Sarno del 5 maggio 1998. La prevenzione e la cura di tutti gli aspetti del rischio idrogeologico in Abruzzo, regione bellissima grazie ai suoi paesaggi pittoreschi, al ricco patrimonio culturale e alle vivaci comunità, è uno dei cavalli di battaglia dell’attività di Antonio Scaparrotta, Dirigente Provinciale di Azione che da tempo studia il fenomeno.

“Le caratteristiche geologiche uniche della regione, combinate con le attività antropiche, rappresentano una minaccia significativa per l’ambiente, le infrastrutture e la sicurezza dei suoi abitanti”, le parole di Scaparrotta, che ha analizzato in primis la geologia dell’Abruzzo, assai variegata grazie alla presenza di montagne, colline e pianure costiere. La geologia sottostante è costituita da un mix di rocce sedimentarie, metamorfiche e vulcaniche, che creano un complesso sistema idrogeologico, con un aumento del rischio grazie a forti precipitazioni, soprattutto durante i mesi autunnali e invernali.

I terreni ripidi e le cattive pratiche di gestione del territorio portano al deflusso superficiale, causando erosione e aumentando la probabilità di inondazioni. Inoltre, la combinazione di attività tettonica ed erosione del suolo, come detto indotta dalle precipitazioni, spesso innesca frane, portando minacce significative alle infrastrutture, alle comunità e all’agricoltura.

Come se non bastasse, l’eccessiva estrazione delle acque sotterranee per scopi agricoli, industriali e domestici può portare a un abbassamento delle falde acquifere, causando cedimenti del terreno e danneggiando l’ecosistema. Tutto questo, unito all’urbanizzazione non pianificata, alla deforestazione e ai cambiamenti nell’uso del suolo, interrompono i sistemi di drenaggio naturale, esacerbando inondazioni ed erosione. In Abruzzo è pieno di esempi in tal senso. Ed i potenziali rischi colpiscono tutti. Recente è il caso delle scuole del Comprensivo 2 di Chieti, interessate dal provvedimento di chiusura emesso dal Comune a fine maggio preso a fronte di una disposizione della Protezione Civile nazionale per via dell’andamento del dissesto idrogeologico nella zona in cui i plessi sono ubicati.

Nel Paese del giorno dopo, come è spesso definito l’Italia che non è mai ila Nazione della prevenzione ma dell’emergenza, i rischi idrogeologici hanno conseguenze di vasta portata: minaccia alla vita in primis, che resta sempre l’aspetto prioritario, ma anche e alla proprietà, danni alle infrastrutture, perdite agricole e degrado ambientale. E il nostro Abruzzo non fa eccezione nel panorama italiano.

“Per affrontare efficacemente i rischi idrogeologici, l’Abruzzo deve implementare diverse strategie di mitigazione e preparazione”, analizza Scaparrotta, “puntando su sistemi di allerta precoce, grazie a previsioni meteorologiche avanzate e al monitoraggio in tempo reale delle precipitazioni e dei livelli dei fiumi per consentire un’evacuazione tempestiva e misure di risposta alle emergenze. Serve inoltre puntare su una gestione sostenibile del territorio, incoraggiando pratiche di uso responsabile dello stesso, di rimboschimento e di conservazione del suolo che aiutano a prevenire l’erosione e a mitigare i rischi di frane. Sono dunque fondamentali le misure di controllo delle inondazioni. C’è poi l’aspetto della gestione delle acque sotterranee, da sempre trascurato ma di grande importanza: l’implementazione di pratiche sostenibili di estrazione delle acque sotterranee garantisce infatti la disponibilità delle risorse idriche senza esaurire le falde acquifere”.

Come fondamentale corollario di queste attività da realizzare, c’è anche la sensibilizzazione e l’educazione del pubblico sui rischi idrogeologici, da attuare promuovendo la partecipazione della comunità a queste tematiche.

“Il rischio idrogeologico rappresenta una sfida considerevole per l’Abruzzo”, chiude Antonio Scaparrotta, “perché da sempre rappresenta una concreta e pericolosa minaccia sia l’ambiente sia per il benessere dei suoi abitanti. L’ambiente geologico unico della nostra regione richiede un approccio proattivo e multidimensionale per mitigare efficacemente questi rischi. Bisogna il prima possibile adottare pratiche di gestione sostenibile del territorio, investendo in sistemi di allerta precoce e promuovendo la consapevolezza pubblica. L’Abruzzo può e deve proteggere le sue bellezze naturali, le infrastrutture e le comunità dalle potenziali conseguenze dei rischi idrogeologici. L’auspicio è che, attraverso gli sforzi di collaborazione tra autorità governative, scienziati e cittadini, l’Abruzzo possa aprire la strada a un futuro più sicuro e più resiliente”




LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO Gran Sasso Monti della Laga

Mostra di Fotografia Naturalistica venerdì 4 Agosto, ore 18

Pietracamela, 2 agosto 2023.  Con questa esposizione fotografica, si celebra l’incanto e la meraviglia del mondo naturale, attraverso lo sguardo del fotografo Roberto Mazzagatti.

L’evento è organizzato dal Comune, con il patrocinio del Parco, in collaborazione con l’Arca, società specializzata in documentari naturalistici, e con Cogecstre Edizioni.

Questa mostra, unica nel suo genere per il territorio, offre ai visitatori l’opportunità di conoscere la bellezza incontaminata della flora, della fauna e dei paesaggi che il parco offre.

Fotografie che raccontano storie di resistenza, di armonia e di delicate interconnessioni tra tutte le forme di vita.

La mostra si propone di sensibilizzare la comunità tutta sulla salvaguardia dell’ambiente e di promuovere una maggiore consapevolezza sulle tematiche legate alla biodiversità e al cambiamento climatico.

L’inaugurazione ufficiale si terrà venerdì 4 Agosto 2023, alle ore 18, presso la Sala Consiliare  del Comune di Pietracamela.




NOTTURNA SUPER LUNA Natura e le stelle con i telescopi

Grande Evento il 2 Agosto 2023 nella Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 31 luglio 2023. Il prossimo 2 Agosto 2023, con raduno alle ore 21.00 presso Via Makarska 1 a Roseto (Cancello Lido D’Abruzzo), ci sarà il raduno per una nuova Notturna nella Riserva.

Il tema sarà la Super Luna che sorgerà dal mare, all’inizio dell’evento . Sarà uno dei giorni in cui sembrerà più grande per via della vicinanza alla terra.

Un’uscita alla scoperta delle dune al chiaro di luna sul mare e poi racconteremo la leggenda della Casa Verde concludendo con Flavio Passeri, Astrofilo, e i suoi telescopi per osservare le stelle.

Un evento per ripartire dopo che la scorsa notte dei ladri hanno svuotato la sede dell’associazione sottraendo materiale di poco valore commerciale ma inestimabile per noi per continuare a portare avanti i progetti di tutela di flora e fauna della riserva in attesa che gli enti attivino la riserva.

Come noto non abbiamo convenzioni o retribuzioni da parte di enti. Anche un solo attrezzo, corda o cartello che vedete nella riserva viene auto finanziato , anche grazie agli eventi come quello in oggetto. Ogni nostro bene è frutto di donazioni e come noto usiamo tali donazioni per difendere la natura e spesso per aiutare persone in difficoltà. Invitiamo tutti all’evento che ha ingresso libero. Chi vorrà potrà lasciare una donazione.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




ARTEPARCO, al tramonto i cantautori Colapesce Dimartino

Per celebrare la sesta edizione e l’inaugurazione dell’installazione site-specific Totemi di Accademia di Aracne uno speciale duo acustico pensato appositamente per l’occasione

Pescasseroli, 30 luglio 2023. ARTEPARCO, iniziativa nata nel 2018 con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno di un territorio unico come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha presentato ieri, sabato 29 luglio 2023, la sua sesta edizione inaugurando l’installazione site-specific Totemi, intervento di yarn bombing a cura del collettivo artistico Accademia di Aracne.

Grazie a Sky Arte, il canale televisivo dedicato all’arte e alla cultura in tutte le sue forme, anche quest’anno accanto al progetto, i cantautori Colapesce Dimartino sono stati protagonisti di uno speciale duo acustico nella suggestiva cornice dei Colli Bassi. Gli artisti si sono esibiti al tramonto all’interno della natura incontaminata del Parco, regalando un momento unico al territorio e al pubblico della manifestazione.

ARTEPARCO 2023: Set in duo acustico Colapesce Dimartino, ph Luca Parisse

Il progetto, ideato dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale, è frutto della collaborazione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Pescasseroli e il brand di profumi PARCO1923.

ARTEPARCO è realizzato inoltre grazie al prezioso supporto di partner attenti alla salvaguardia dell’ambiente, come BMW Italia, che da sempre dimostra un particolare impegno verso la sostenibilità, GORE-TEX, azienda leader nella realizzazione di tecnologie per capi outdoor con una visione orientata alla protezione del pianeta, e Woolrich Outdoor Foundation, realtà la cui missione è quella di sostenere iniziative di tutela ambientale.

Per l’impegno rivolto alla valorizzazione del territorio dimostrato negli anni, ARTEPARCO gode del Patrocinio del Ministero dell’ambiente della sicurezza energetica.

ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Totemi, ph Luca Parisse

L’iniziativa, diventata nel corso degli anni un vero e proprio museo a cielo aperto da scoprire attraversando i sentieri C1 e C2 che partono dal paese di Pescasseroli, dopo le prime cinque edizioni – che hanno visto la partecipazione di artisti dalla cifra stilistica molto diversa tra loro come Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti – con l’installazione Totemi aggiunge un ulteriore tassello a questo percorso che lega ambiente e arte contemporanea.

IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, costituito su iniziativa privata nel 1922 e istituito per decreto regio nel 1923, è il più antico d’Italia e uno dei più antichi d’Europa, uno dei migliori esempi mondiali di conservazione di flora e fauna. Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali; tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare. In ogni caso, visitare il Parco e sentire il fascino della presenza di questi animali, o scoprire i segni del loro recente passaggio, anche senza incontrarli direttamente, è sempre un’esperienza meravigliosa che fa provare emozioni inconsuete. Nel 2017 le Foreste Vetuste che lo popolano sono diventate Patrimonio dell’Unesco.




TORNA IL BEE NATURAL FESTIVAL. Gioire con le api. Osservarle, gestirle, tutelarle

Abruzzo capitale della tutela delle api per tre giorni. Dal 4 al 6 agosto al BeeOdiversity Park di Montebello di Bertona, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Gioire con le api è il tema della quinta edizione: conferenze, dibattiti, workshop e attività.

Montebello di Bertona, 30 luglio 2023. Tre giorni tra conferenze, dibattiti, workshop e attività di citizen science. Al centro la salvaguardia degli apoidei, tema sempre più attuale e cruciale: questi insetti, infatti, hanno un ruolo fondamentale nella conservazione degli equilibri naturali. Torna, a Montebello di Bertona (Pescara), il Bee Natural Festival, giunto alla sua quinta edizione. L’evento, che riunisce appassionati di api ma non solo, si svolgerà dal 4 al 6 agosto al BeeOdivertsity Park, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove si incontreranno studiosi, apicoltori, ambientalisti, politici e artisti.

Folta la lista degli ospiti chiamati a confrontarsi sul tema scelto per l’edizione 2023: “Gioire con le api. Osservarle, gestirle, tutelarle”. Numerosi gli argomenti che verranno affrontati durante le tre giornate.

Si partirà il venerdì mattina con il corso sul riconoscimento degli insetti impollinatori, per poi proseguire nel pomeriggio con approfondimenti dal titolo “Api da tutelare e da gustare” e “Bioblitz degli abbeveratoi per rilevare le relazioni ecologiche”.

Poi ci sarà l’inaugurazione dello spazio arnie solari del BeeOdivertsity Park e della stazione di monitoraggio degli apoidei del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Il sabato mattina si parlerà di esperienze di apicoltura naturale e ci sarà il bioblitz del Parco Nazionale, preceduto dalla presentazione del libro Bombuschromia, strumento da campo per il riconoscimento dei bombi italiani. Tanti i temi affrontati e le iniziative previste nel corso del pomeriggio, dalla presentazione dei progetti “Bee Safe del Wwf Italia: azioni per la conservazione degli insetti” a “Gli impallinati: domande a raffica ai ricercatori sul mondo degli apoidei” e fino al progetto di apicoltura naturale con il PNALM. In serata, poi, è prevista la performance “Il fuoco di Hestìa”.

La domenica si svolgerà il consueto convegno che dà il titolo al festival e che sarà moderato da Alberto Contessi. Ecco i titoli di alcuni interventi: “2023: l’annus horribilis dell’apicoltura italiana”, “Beeeat: l’alimentazione delle api e la competizione”, “Idromele: bevanda antica e sostenibile”, “La tutela dell’apicoltura non è un gioco da ragazzi”.

Quest’anno il festival ospiterà inoltre la rassegna “Ti presento il mio miele – Prima rassegna di apicolture sostenibili”.

Come sempre, il Bee Natural Festival offre anche la possibilità di svolgere attività, workshop e laboratori. Prevista, infatti, il sabato e la domenica, la realizzazione di arnie solari e la Yoga Experience, mentre il sabato pomeriggio ci sarà il laboratorio di disegno naturalistico. Il programma prevede poi numerose attività per i bambini.

Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Montanari Bertoniani in collaborazione e con la consulenza scientifica di World Biodiversity Association onlus, con il contributo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, del Comune di Montebello di Bertona e del WWF e con la collaborazione della Riserva Naturale Regionale del Lago di Penne, Bioapi, RadioApi24, Vola Volè Bio Cantina Orsogna, Resilient Bee Project, Life 4 Pollinators, Ada – Associazione Apicoltori d’Abruzzo e PronuBio. L’iniziativa è inserita nell’ambito della Direttiva del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare agli Enti Parco Nazionali e alle Aree Marine Protette per l’indirizzo delle attività dirette alla conservazione della biodiversità – Scheda Progetto n. 1.

“Il Bee Natural Festival è giunto alla sua quinta edizione. Di anno in anno, i temi trattati – affermano i promotori dell’iniziativa – hanno sempre messo in luce la grande complessità della salvaguardia degli impollinatori e hanno fatto emergere nuovi approcci all’apicoltura che operi nel rispetto delle api da miele e della biodiversità. L’edizione 2023 vuole ancor di più approfondire questi temi sia scandagliando i rapporti tra le api gestite e gli altri impollinatori sia affrontando le gravi problematiche e le nuove e inderogabili sfide che l’apicoltura deve affrontare. Con il Bee Natural Festival lo scambio tra studiosi e cittadini consapevoli cerca di generare stimoli e tracciare percorsi solidi e sostenibili, attraverso la conoscenza, l’esperienza ed il dialogo, come sempre in uno stile gioioso e costruttivo”.




ARTEPARCO. Totemi di Accademia di Aracne

Sesta opera, il progetto che porta l’arte contemporanea nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La manifestazione si è svolta in sinergia con il Premio Nazionale Benedetto Croce. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sentieri C1 e C2. ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Totemi, ph Luca Parisse

Pescasseroli, 29 luglio 2023. ARTEPARCO, iniziativa nata nel 2018 con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno di un territorio unico come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha presentato oggi, sabato 29 luglio 2023, la sua sesta edizione inaugurando l’installazione site-specific Totemi, intervento di yarn bombing a cura del collettivo artistico Accademia di Aracne.

Il progetto, ideato dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale, è frutto della collaborazione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Pescasseroli e il marchio di profumi PARCO1923.

“Con ARTEPARCO vogliamo dare la possibilità di vivere e conoscere questo territorio incredibile in un modo diverso, creando un’esperienza che coinvolga natura, arte, cultura”, racconta Paride Vitale.

“Siamo molto felici di iniziare il nuovo secolo di vita del Parco con questa iniziativa”, afferma Giovanni Cannata Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Questo connubio perfetto tra arte e natura esprime a pieno i nostri valori, la nostra visione e il nostro costante impegno alla conservazione di specie vegetali e faunistiche”

ARTEPARCO è inoltre realizzato grazie al prezioso supporto di partner attenti alla salvaguardia dell’ambiente, come BMW Italia, che da sempre dimostra un particolare impegno verso la sostenibilità, Sky Arte, il canale televisivo dedicato all’arte e alla cultura in tutte le sue forme, GORE-TEX, azienda leader nella realizzazione di tecnologie per capi outdoor con una visione orientata alla protezione del pianeta, e Woolrich Outdoor Foundation, realtà la cui missione è quella di sostenere iniziative di tutela ambientale.

ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Totemi, ph Luca Parisse

Per l’impegno rivolto alla valorizzazione del territorio dimostrato negli anni, ARTEPARCO gode del Patrocinio del Ministero dell’ambiente della sicurezza energetica.

L’iniziativa, diventata nel corso degli anni un vero e proprio museo a cielo aperto da scoprire attraversando i sentieri C1 e C2 che partono dal paese di Pescasseroli, dopo le prime cinque edizioni – che hanno visto la partecipazione di artisti dalla cifra stilistica molto diversa tra loro come Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti – con l’installazione Totemi aggiunge un ulteriore tassello a questo percorso che lega ambiente e arte contemporanea.

Totemi di Accademia di Aracne

Totemi è un intervento di yarn bombing, particolare arte di strada costituita dall’utilizzo di colorati tessuti che, lavorati a uncinetto, invadono lo spazio pubblico.

Accademia di Aracne, collettivo attivo a Ortona dal 2019 e che trasforma – grazie a questa tecnica – gli alberi in sculture, ha individuato nel parco, due alti faggi (di quasi 8 metri) all’inizio del sentiero intorno a cui si sviluppa l’installazione.

“Totem è un termine utilizzato dai nativi americani per indicare l’animale ritenuto lo spirito protettore del gruppo, venerando l’animale gli uomini celebrano le proprie istituzioni sociali”, racconta Shirley Rowlands, fondatrice del collettivo. “In questo lavoro abbiamo voluto rappresentare proprio questo legame mistico, che intercorre tra il mondo naturale e l’uomo, evocando quella forte connessione con la natura incontaminata che si percepisce entrando nel parco”.

ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Shirley Rowlands davanti all’opera, ph Luca Parisse

Ogni albero di Totemi ospita nella sua trama il profilo stilizzato di 16 animali caratteristici della fauna del parco – tra cui l’orso, il lupo, il cervo, il camoscio, la volpe, l’aquila, il gufo – i cui sguardi, volutamente accentuati, sembrano essere in movimento e seguire il visitatore: un monito a chi arriva per ricordare che il bosco ci osserva, ma anche un invito a entrare in relazione profonda e rispettosa con la natura circostante.

ARTEPARCO 2023: Accademia di Aracne, Totemi, ph Luca Parisse

Inoltre, il progetto quest’anno si è legato anche al Premio Croce, manifestazione dedicata a Benedetto Croce, grande personalità della filosofia, della politica e della cultura, nato proprio a Pescasseroli nel 1866.

IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, costituito su iniziativa privata nel 1922 e istituito per decreto regio nel 1923, è il più antico d’Italia e uno dei più antichi d’Europa, uno dei migliori esempi mondiali di conservazione di flora e fauna. Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali; tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare. In ogni caso, visitare il Parco e sentire il fascino della presenza di questi animali, o scoprire i segni del loro recente passaggio, anche senza incontrarli direttamente, è sempre un’esperienza meravigliosa che fa provare emozioni inconsuete. Nel 2017 le Foreste Vetuste che lo popolano sono diventate Patrimonio dell’Unesco.




LA NOTTE DEI SERPENTI a Roseto degli Abruzzi

Continua il successo per il calendario Primavera Estate della Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 26 luglio 2023. Continua il calendario di Eventi Primavera Estate  delle Guide del Borsacchio per promuovere, tutelare e difendere la Riserva Borsacchio.

Il prossimo 29/7/2023 alle ore 21.15 presso la Pineta Mazzarosa sul mare (Ingresso Lido D’Abruzzo) si terrà la seconda edizione della “Notte dei Serpenti” .

Dopo il successo dello scorso anno con centinaia di partecipanti ripetiamo la formula che ha destata curiosità fra adulti e bambini. Porteremo, grazie al museo paleontologico e centro erpetologico “Ophis” di Teramo.

Durante la serata ci sarà uno scambio interattivo fra i partecipanti e l’erpetologo Alessandro Paterna. Verrano portati fossili di dinosauro, video esclusivi ed anche esemplari vivi per conoscere dal vivo e superare, nel rispetto, paure e fobie.

Come sempre l’evento è aperto a tutti e gratuito.

La nostra formula ormai da anni risulta vincente, seppur ancora ad oggi non riceviamo contributi , convenzioni o incarichi di supporto alla gestione, riusciamo praticamente senza spese a organizzare eventi con centinaia di persone facendo leva su un valore che non ha costi ma solo valore: la natura e la storia di un territorio.

Grazie alla bellezza della Riserva, seppur senza risorse, riusciamo a coinvolgere migliaia di persone ad ogni stagione.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




QUANTI TAVOLI ?

Intorno alla riserva dannunziana

Pescara, 23 luglio 2023. Il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara recentemente è venuto in possesso di nuovi documenti sul percorso di recupero della Riserva Regionale – Pineta Dannunziana dopo l’incendio tra i quali:

– la relazione del piano di monitoraggio dell’Università dell’Aquila, come da accordo operativo stipulato con il Comune di Pescara l’11.02.2022;

una lettera del 5 gennaio ‘23 da parte dell’Ordine degli Agronomi della Provincia di Pescara, dal suo presidente.

Mentre era stato costituito e lavorava il tavolo tecnico formato dagli esperti Febbo, Pirone e Savini, l’Ordine degli Agronomi e Forestali a quanto pare ha iniziato un “suo” percorso di contatti e trattative esterne parallelo, verosimilmente con l’avallo dell’Amministrazione.

Dalla lettera infatti si evincono tre tesi presentate come apodittiche:

  • che l’Ordine degli Agronomi per sua natura avrebbe una competenza e un approccio migliore;

  • che le conoscenze che ha sulla Riserva sono più approfondite;

  • che infine sponsorizza la Fondazione Alberitalia di Firenze per le future analisi e linee guida.

E così spiace constatare due narrazioni diverse e ambigue: mentre l’Amministrazione si è sempre fregiata dei nomi degli esperti Febbo, Pirone e Savini, dichiarando pubblicamente di aver seguito e di voler seguire le loro indicazioni, dai documenti ufficiali le associazioni leggono un’altra storia:

  • Dalla relazione dell’Università dell’Aquila si evince che circa il 50% del rinnovamento delle plantule di Pino d’Aleppo è stato perduto per la siccità dell’estate del 2022, per quanto gli esperti nominati in commissione avessero richiesto espressamente di irrigare e apportare acqua nei comparti incendiati.
  •  l’Ordine degli Agronomi di Pescara invia un documento nel quale disconosce l’operato del tavolo tecnico e addirittura sponsorizza una fondazione esterna, Alberitalia, per le azioni e studi da intraprendere, scrivendo di essere con loro in contatto, presentando la loro opera come a titolo gratuito.
  • L’Amministrazione (non sappiamo quanto in accordo con il Tavolo Tecnico) segue il consiglio dell’Ordine degli Agronomi, e affida direttamente a Alberitalia, il 17 marzo, l’incarico del valore di 43.900 euro per:
  • Una relazione per abbattimento e rimozione del materiale legnoso fino ad un imposto;
  •   Le Linee Guida” d’indirizzo riguardanti azioni sull’assetto forestale e indicazioni sui criteri di rinaturalizzazione del sedime di Via della Bonifica prossima alla chiusura del traffico veicolare;

Di fatto alla fondazione Alberitalia si è data la gestione della Riserva, l’Ordine degli Agronomi è diventato sponsor di tale affidamento e non c’è stata alcuna discussione per tale incarico.

Le associazioni del Coordinamento, entrando nel merito dei contenuti poi della lettera dell’Ordine rilevano diverse mancanze e fallacie come ad esempio che:

  • non è vero che il pino d’Aleppo non si era rinnovato; è vero invece che le plantule sono state in parte perse per mancanza di acqua che poteva essere somministrata con autobotti;

  • il modello di riferimento per la Riserva, comprovato da qualificati studi, è quello dei cordoni dunali costieri, e non certo quello padano – adriatico;

  • la progettazione non può essere rivendicata solo per appartenenza a una categoria, ma eve essere multidisciplinare, tenendo conto delle caratteristiche territoriali, degli aspetti ecologici, avendo esperienza, ricordiamo nuovamente, di aree protette, che sono lontane dalle logiche puramente silvicolturali.

L’Ordine degli Agronomi può parlare a nome dei suoi iscritti quando svolge i compiti di rappresentanza e tutela che la Legge gli conferisce, ma non può rappresentarli quando esprime tesi che perfino tra gli iscritti possono trovare e trovano  posizioni dialettiche e di dissenso.

Appare molto discutibile poi un attivismo al di fuori degli spazi deliberati ( cioè il Tavolo Tecnico e di ascolto) a favore di UNA delle entità professionali/produttive  esistenti sul territorio nazionale,  per farle svolgere un ruolo nel recupero della Riserva, ancor più quando si è in assenza dei prescritti Organismi di Direzione scientifica e Gestione, attesi da 23 anni.

L’Amministrazione Comunale deve sciogliere questa ambiguità dei due tavoli; dare seguito operativo alle indicazioni del Tavolo Tecnico e, soprattutto, istituire la Direzione della Riserva che ne imposti e guidi il percorso di rinascita, perché è finito il tempo di perpetuare la politica del caso per caso, che tanti danni ha fatto alla nostra Pineta.

COORDINAMENTO SALVIAMO GLI ALBERI DI PESCARA

Le associazioni: Archeoclub d’Italia sede di Pescara – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara -Gruppo Unitario Foreste Italiane – G.U.F.I.- Associazione Mila Donnambiente – Le Majellane – Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio (CO.N.AL.PA), Comitato Strada Parco Bene Comune- Comitato Oltre il Gazebo No Filovia -Associazione Italiana Architettura del Paesaggio sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna (AIAPP LAMS)- La Gallina Caminante  – Saline.Marina.PP1 di Montesilvano –L’Albero bello – FIAB Pescarabici – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta- Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara

[Allegata lettera da parte dell’Ordine degli Agronomi e Forestali]




SERVIZI PUBBLICI DI ACQUA, rifiuti ed energia

Si lavora alla creazione di una rete di imprese del sud per l’Abruzzo, partecipa la Eco.lan

Napoli, 20 luglio 2023. Hanno preso il via oggi a Napoli i lavori della Commissione Sud di Utilitalia (la Federazione nazionale delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) nata per promuovere lo sviluppo coordinato delle imprese attive nei servizi pubblici locali nel Meridione. L’organismo interno ad Utilitalia punta, inoltre, a sintetizzare le singole esigenze delle aziende per porsi con maggiore efficacia nel confronto istituzionale, facilitando il dialogo unitario presso le Istituzioni nazionali e locali.

Il primo atto concreto sarà la costituzione di una vera e propria rete di imprese dei servizi pubblici, della quale si sta vagliando la forma giuridica più idonea allo scopo di dar vita a una centrale di committenza per approvvigionamenti congiunti di beni e servizi strumentali e prevedere la messa in comune di alcune attività (rete di laboratori, advocacy e formazione), con l’obiettivo ultimo di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

“Con questa iniziativa che coinvolge attualmente circa 30 aziende dei servizi pubblici del Mezzogiorno – spiega Domenico Laforgia, vicepresidente di Utilitalia, coordinatore della Commissione Sud e presidente di Acquedotto Pugliese – la Federazione intende muovere un ulteriore passo per contribuire allo sviluppo dei servizi pubblici al Sud. I comparti dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia sono settori decisivi per la qualità di vita dei cittadini, essenziali per il sistema economico e con grande potenziale di sviluppo. Fare rete tra i gestori è un passo importante per rafforzare il sistema delle imprese dei servizi pubblici secondo una logica industriale, la via obbligata per migliorare i servizi all’utenza e per generare importanti impatti sull’occupazione e l’indotto locale”.

Le aziende coinvolte nei lavori della Commissione Sud operano in 9 regioni italiane. Lazio (ETA), Abruzzo (Eco.lan), Campania (ABC Acqua Bene Comune Napoli, Acqua Campania, Acquedotti S.c.p.A, ASIA Napoli, ASIA Benevento, Consac Gestioni Idriche, Gori, RDR, Sistemi Salerno e Società Nolana per Imprese Elettriche), Molise (Azienda Speciale Regionale Molise Acque, SEA), Puglia (Acquedotto Pugliese, AGER, AMIU Puglia, Retegas Bari, Kyma Ambiente), Basilicata (Acquedotto Lucano), Calabria (SoRiCal), Sicilia (Acque di Caltanissetta, AMAP, AMG Energia, ASEC Trade, Risorse Ambiente Palermo, Siciliacque e Sidra) e Sardegna (Abbanoa).

“La giornata di oggi – commenta Domenico Ruggiero, Amministratore Unico di ASIA Napoli – segna un punto fondamentale per canalizzare le energie del Sud per poter puntare a realizzare e seguire tutti i progetti approvati e da approvare per il rilascio dei settori energia, rifiuti ed acqua. Da Napoli partiamo verso gli obbiettivi fissati dall’Unione Europea e per portare benefici economici sociali ed ambientali al Sud. Noi di ASIA a Napoli saremo in prima linea su questo percorso avviato da Utilitalia”.

Domenico Zaccaria