PULIFONDALI E PULISPIAGGE 2023 – Abruzzo protagonista

La Fipsas si mobilita per la Giornata Mondiale dell’Ambiente

Pescara, 20 maggio 2023. Nella mattinata del prossimo 5 giugno torneranno nuovamente in azione i tesserati (subacquei, apneisti e pescatori) della Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato) per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, riproponendo Pulifondali, giunto alla sua terza edizione, al quale si aggiungerà quest’anno Pulispiagge.

Il format, che ha già ottenuto negli anni passati ottimi risultati, si avvarrà del supporto di Suzuki e del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e di Rai per la Sostenibilità, Rai News 24, TGR, Rai Italia e Rai Radio 1 e, stavolta, arriverà a Ortona e a Rocca San Giovanni, in provincia di Chieti. Le spiagge e gli specchi d’acqua dei due Comuni abruzzesi saranno il teatro di una, purtroppo, notevole raccolta di rifiuti, i quali verranno poi smaltiti correttamente dagli operatori ecologici dei rispettivi Comuni.

“L’obiettivo dichiarato è quello di ricordare al grande pubblico l’attenzione che va data al corretto smaltimento dei rifiuti in mare, dove spesso sono i cittadini e i diportisti a dimenticare quanto sia necessaria una sensibilità particolare”.

Parole del Presidente della Fipsas, Prof. Ugo Claudio Matteoli, che ha precisato: “Grazie a questo evento, che ben si concilia con il riconoscimento di Associazione di Protezione Ambientale che la Fipsas può vantare, i nostri tesserati dell’Abruzzo si renderanno protagonisti di un’operazione altamente meritoria, in grado di rendere alcune spiagge e alcuni specchi marini più puliti e vivibili.”




IL RICICLO DEL VETRO. Al workshop del Consorzio nazionale

Il sindaco Fabio Caravaggio: “Il nostro paese entra a pieno titolo nella lista dei Comuni virtuosi riguardo al miglioramento della raccolta differenziata “

Rocca San Giovanni, 17 maggio 2023.  Il Comune di Rocca San Giovanni, in rappresentanza dei piccoli centri abruzzesi, al workshop CoReVe – Consorzio per il riciclo del vetro – che si è tenuto ieri al Centro congressi di Riccione. L’iniziativa, alla quale ha preso parte il sindaco Fabio Caravaggio, è stato un evento dedicato ai Comuni al fine di informarli e formarli sull’accesso ai bandi Anci CoReVe 2023 e per illustrare le linee guida volte a migliorare la raccolta degli imballaggi in vetro. Durante l’incontro,  ricco di spunti e tavole rotonde, sono stati presentati inoltre i progetti finanziati fino ad oggi, e illustrati gli obiettivi raggiunti, con un focus sugli enti locali e sul supporto fornito dalla Struttura tecnica Anci Conai.

“Rocca San Giovanni entra a pieno titolo nella lista dei Comuni virtuosi riguardo al miglioramento della raccolta differenziata – spiega il primo cittadino Caravaggio –  avendo attuato una serie di misure che hanno dato risultati positivi tra le quali la riduzione, da gennaio 2023, della raccolta del secco residuo, il potenziamento della raccolta degli imballaggi in vetro con frequenza settimanale per utenze non domestiche, la fornitura di idonei contenitori alle numerose attività sorte sulla Costa dei Trabocchi, il costante monitoraggio sui rifiuti non conformi, l’attivazione dell’app Junker per aiutare a differenziare, l’apertura settimanale dello sportello al cittadino, la lotta all’abbandono selvaggio dei rifiuti nell’ambiente, la campagna di comunicazione e sensibilizzazione ambientale, con molteplici iniziative sul territorio e nelle scuole.

Nel plesso scolastico Ericle D’Antonio, lo scorso 8 maggio, con la collaborazione della Rieco Spa, è stato avviato l’interessante progetto È vetro amore, con la mission di educare correttamente i cittadini, già in età scolare, allo svolgimento delle attività utili al decoro urbano e al rispetto dell’ambiente nel quale vivranno le generazioni future”.

Tutte iniziative che hanno aiutato ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata, che passa dal 62% del 2014 all’attuale 85%. In particolare, la crescita degli imballaggi in vetro portati a recupero ammonta, nel 2022, a 167,97 tonnellate. “Sono risultati davvero eccellenti – dice il sindaco –  che l’amministrazione intende migliorare ancora di più, tenendo conto che la produzione dei rifiuti urbani pro capite risente del grande flusso turistico estivo, da giugno e settembre, andando a costituire un volume di impatto sulla produzione totale dei rifiuti stessi”.

“I benefici ambientali ed economici risultati dalla raccolta differenziata sono stati notevoli – conclude – ed è questo il percorso che si intende perseguire in futuro per garantire una sostenibilità ambientale che non può non essere una priorità”.




TUTELA E CONSERVAZIONE della trota mediterranea

Presentata da ISPRA la proposta di Linee guida LIFE STREAMS. Una mattinata all’insegna del confronto aperto e costruttivo, cui hanno partecipato stakeholder ed esperti del settore, per gettare le basi sulle quali definire un futuro Piano di Azione per la conservazione della specie

Sulmona, 17 maggio 2023. Ieri mattina, nella sede del Parco Nazionale della Maiella di Badia Morronese, si è tenuta la prima tavola rotonda per la presentazione della proposta delle Linee guida nazionali promosse dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) nell’ambito del LIFE STREAMS, il progetto europeo che mira alla conservazione della trota mediterranea e del suo habitat.

La trota mediterranea, specie inserita nell’allegato II della Direttiva Habitat 92/43/CEE, versa oggi in uno stato critico di conservazione (IUCN), sottoposta com’è agli effetti di molteplici pressioni antropiche, dalle immissioni di trote alloctone alle captazioni idriche e alle alterazioni degli habitat fluviali. Le alterazioni dovute all’impatto umano e i cambiamenti climatici, infatti, stanno mettendo in grave pericolo gli ecosistemi acquatici interni, che ad oggi rappresentano il bioma più minacciato del pianeta.

Le popolazioni di vertebrati d’acqua dolce stanno decrescendo ad un tasso più del doppio rispetto a quello dei vertebrati terrestri e marini e l’Europa attualmente si trova in una crisi di estinzione che colpisce con severità i pesci d’acqua dolce (almeno il 37%), insieme ai molluschi d’acqua dolce (44%) e agli anfibi (23%), soprattutto nella parte più meridionale del continente.

Le Linee guida nazionali per la conservazione della trota mediterranea e del suo habitat rappresentano un importante strumento per fornire indicazioni tecniche e metodologie di per il ripristino dell’habitat della specie e della mitigazione delle minacce, al fine del raggiungimento di uno stato di conservazione favorevole nelle zone biogeografiche nazionali nelle quali la specie è presente. Tali Linee guida, infatti, costituiranno la base per la definizione di un Piano di Azione nazionale per la conservazione della trota mediterranea.

L’incontro di oggi, nella sede del capofila di progetto, è stata un’importante occasione di confronto e di scambio di conoscenze ed esperienze tra relatori e i numerosi partecipanti intervenuti sia in presenza che da remoto, al fine di individuare le migliori pratiche e le soluzioni più efficaci per la salvaguardia della trota nativa e del suo habitat.

“Aver potuto ospitare la prima tavola rotonda sulle Linee guida LIFE STREAMS qui presso il Parco Nazionale della Maiella, con il contestuale avvio della consultazione pubblica, è stato per noi un onore”, ha dichiarato il Presidente Lucio Zazzara. “Siamo riusciti nell’intento di riunire esperti provenienti da vari settori e da diverse parti d’Italia per discutere e approfondire insieme temi di grande rilevanza intorno ad una specie fondamentare degli ecosistemi acquatici per il suo ruolo al vertice delle reti trofiche dei corsi d’acqua”.

“Riteniamo che il confronto aperto e costruttivo con gli stakeholders e con gli enti pubblici che dovrebbero applicare le Linee guida LIFE STREAMS sia essenziale per la loro finalizzazione – ha aggiunto Luciano Di Martino, Direttore F.F. – e siamo convinti che questa tavola rotonda abbia dato un contributo prezioso all’individuazione sia delle criticità sia delle opportunità che la gestione delle risorse naturali comporta, tenendo conto dei molteplici aspetti che riguardano la conservazione di una specie come la trota mediterranea e dell’urgenza del ripristino della funzionalità fluviale in modo particolare nei Parchi e nei Siti Natura 2000”.

Il prossimo appuntamento con la seconda tavola rotonda STREAMS è fissato per martedì 6 giugno p.v. presso la sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Il progetto LIFE Streams mira al recupero e alla conservazione delle popolazioni di trota mediterranea (Salmo cettii), salmonide endemico dell’area mediterranea protetto dalla direttiva Habitat. Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea tramite il Programma LIFE e vede tra i partner il Parco Nazionale della Maiella (capofila), l’Agenzia Forestale Regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente in Sardegna – FoReSTAS, ISPRA, Legambiente Onlus, Noesis snc, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, l’Ente Parco di Montemarcello Magra Vara, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale del Pollino, l’Università degli Studi di Perugia.




CHE FINE HA FATTO il concetto di spazio?

Pescara, 15 maggio 2023. Questa bici sta lì da giorni, sotto il sole e sotto la pioggia, dì e notte. Lo so perché ce l’ho messa io, avendola raccattata dal prato adiacente dove era stata apparentemente abbandonata. Forse per un impeto di rabbia più che per sfregio, perché bloccata nei movimenti delle ruote da una sorta di ganascia elettronica, sopraggiunta per una qualche ignota ragione. Ho fatto fatica, infatti, a tirarla fuori dall’erba perché la ruota davanti non girava, e quindi l’ho trascinata e messa lì, in bella vista, perché almeno la si notasse e venisse recuperata dai gestori del servizio.

Si, perché questa bici appartiene alla flotta di bike sharing free floating di Bit Mobility, l’azienda che opera a Pescara e che gestisce anche i monopattini. Non è insolito trovare mezzi disponibili in modalità “condivisa” (sharing) messi, lasciati, nei posti più improbabili, che ostacolano, quando va bene, il transito soprattutto di persone, oppure letteralmente abbandonati se non buttati.

Il senso di fastidio e di irritazione per queste azioni accomuna molte persone, e anch’io devo dire ho avuto, anzi ho un moto di contrarietà verso coloro che si rendono responsabile di tali comportamenti.

Poi però alzo la testa e noto che ciò che riempie il mio sguardo non sono immagini di bici o monopattini messi fuori posto, ma anche in ordine, ma una coltre di automobili che occupano ogni centimetro della strada, senza soluzione di continuità, a perdita d’occhio. E allora mi chiedo come mai ci rendono così facilmente irascibili e intolleranti alcuni mezzi, tra l’altro di ridotte dimensioni, lasciati in disordine e fuori posto ma facilmente spostabili, come ho fatto io, ma per nulla ci irritiamo per migliaia e migliaia di auto parcheggiate, certamente in modo regolare, in ogni angolo di via? Ma neppure quelle poste abusivamente ad occupare marciapiedi, scivoli e attraversamenti pedonali nonché ferme, senza alcun timore, in seconda fila lungo le strade cittadine? Mi chiedo: ma che fine ha fatto il nostro concetto di spazio pubblico, quello libero dei cittadini? U po’ di sana ribellione per ciò che deturpa realmente le nostre città io l’auspicherei.

Comunque, se qualcuno di Bit Mobility legge questa nota, la bici sta lì, ingresso Riserva Dannunziana, provenendo da Francavilla, a destra.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




ECO PARCO l’inaugurazione

Domenica 14 maggio

Paglieta, 13 maggio 2023. Taglio del nastro, domenica 14 aprile, alle ore 11,00, in contrada Piano la Barca (ex Istituto Agrario) di Paglieta  del nuovo Eco Parco  comunale. Con l’inaugurazione di quest’area rigenerata dal punto di vista urbanistico, un centro per l’ambiente, oggi Paglieta celebra  uno straordinario primato perché il  borgo  si pregia di vantare  il terzo e più ampio insediamento di tale  tipologia  esistente in Abruzzo. Un impianto concepito per ospitare sistemi di ultima generazione per il conferimento di rifiuti, per l’erogazione dell’acqua microfiltrata.

«Un grande giorno per la mia comunità e per tutto il territorio: la consegna di un’oasi verde, un’eco sistema naturale».  afferma il sindaco di Paglieta» avv. Ernesto Graziani. «Tutti i servizi realizzati all’interno del nuovo spazio verde entreranno in funzione proprio da domani, 14 maggio. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune di Paglieta ed EcoLan, con la finalità di promuovere il benessere e la responsabilità ambientale.   Vanta di strutture per il conferimento della plastica e olio vegetale, e in cambio, con un sistema di accumulo punti, se ricicli hai diritto in forma gratuita ad acqua refrigerata filtrata liscia o frizzante, detersivo biologico e una borraccia di alluminio per consegnare  un regalo all’ambiente e a se stessi senza far circolare denaro. All’interno dell’Eco Parco: pensiline, la cui copertura è costituita da pannelli solari, e nella parte retrostante una rastrelliera destinata ad accogliere le bici, soprattutto quelle elettriche perché potranno ricaricarsi; ci sono  i tavoli e le panchine inclusive, dotati di prese di ricarica usb, sia per cellulari che tablet, wifi gratuito, dog area per sgambamento cani (con recinzione). L’area ospiterà », aggiunge Graziani, «i giochi tradizionali e inclusivi per i bimbi con delle difficoltà, perché l’inclusione giova a tutti, bambini normodotati o con disabilità. Un posto accessibile proprio a tutti.   Questo luogo di benessere e armonia sociale avrà anche una  funzione didattica per i bimbi che lo frequenteranno, perché contribuirà ad aumentare e a stimolare la loro sensibilità ecologica, nel rispetto dell’ambiente e dell’importanza delle energie rinnovabili. L’Amministrazione comunale punta a far diventare il nostro, un Comune totalmente eco-sostenibile. Incentivare il cittadino a adottare, far proprie,  le regole delle  “buone maniere” per la salvaguardia dell’ambiente, per assistere  così  ad un aumento dell’indice di raccolta differenziata, più produzione di  energia rinnovabile. Fondamentale  è l’aspetto ricreativo che si instaurerà all’interno della spaziosa ed attrezzata area che si appresta a diventare un piacevole luogo di ritrovo, un ambiente per trascorrere delle ore di relax  in compagnia, praticando sport, o semplicemente per trascorrere del tempo insieme. I servizi saranno fruibili a tutti, a costo zero». L’opera, il cui progetto è stato redatto dall’ingegner Luca Zaccagnini, è stata interamente  finanziata per l’intero importo  complessivo di  €150.000,00 con il finanziamento  statale riguardante alla linea progettuale e finanziaria ”sviluppo territoriale sostenibile”, la complessiva somma di € 100.000,00, ecobonus di provenienza statale, la somma di € 20.000,00 proveniente da fondi del bilancio  comunale e con la somma di €30.000,00  che  la  società  partecipata ECOLAN SpA ha reso disponibile per cofinanziare l’iniziativa. Il parco potrà essere usufruibile a tutti anche nelle ore serali/notturne, in virtù dei n.27 punti luce  offerti.




UNA PASSEGGIATA PER LA VITA. Evento di beneficenza

A supporto del reparto di oncologia di Teramo in occasione della giornata del malato oncologico

Roseto degli Abruzzi, 13 maggio 2023. A Roseto degli Abruzzi nella Riserva Borsacchio, OASI WWF per un giorno, arriva UNA PASSEGGIATA PER LA VITA. Evento di beneficenza a supporto del reparto di oncologia di Teramo in occasione della giornata del malato oncologico

Il prossimo 21 maggio 2023 il cuore di Roseto degli Abruzzi torna in campo.

Le guide del Borsacchio con ASL Teramo, Reparto Oncologia Teramo, WWF, IAAP, Associazione VIVA, Associazione Morena una farfalla per sempre e Lori a Colori organizzano una escursione sulla spiaggia della Riserva Borsacchio, che per l’occasione avrà il prestigioso titolo OASI WWF ,con apertura del parco della Villa Mazzarosa e buffet .

Il programma parte alle 9.00 dal Villaggio Lido D’Abruzzo con le registrazioni. Saranno presenti le associazioni che si occupano di malati oncologici a cui sarà possibile dare un contributo. Dopo una meravigliosa uscita in pianura sulla spiaggia della riserva, breve per renderla adatta a tutti, si visiterà il parco della villa storica Mazzarosa Devincenzi ed a seguire un buffet organizzato da chef professionisti che si sono messi a disposizione gratuitamente.

Il 21 Maggio è la giornata del Malato Oncologico. Una problematica che colpisce e affligge molte famiglie.

Spesso lo sconforto, la paura prendono il sopravvento. Ma a volte non si è da soli ad affrontare questa bestia. A volte si trovano volontari e medici disposti a dare tutto per aiutarli.

Ora tocca a noi dare un aiuto, per quanto piccolo e simbolico, ma doveroso.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




IN VISITA NEL PARCO Nazionale Gran Paradiso

Il  gemellaggio delle scuole. I ragazzi provenienti da Campoli Appennino ospitati dalle famiglie delle scuole di Locana

Pescasseroli, 5 maggio 2023. Sono 25 gli alunni che hanno partecipato dal 2 al 5 maggio al gemellaggio tra le scuole del Parco Nazionale Gran Paradiso e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nell’ambito dell’iniziativa promossa per il centenario congiunto delle due aree protette.

Dopo la visita di tre giorni da parte dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Locana, che si è svolta lo scorso ottobre nel versante laziale del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, è stato il Parco Nazionale Gran Paradiso ad ospitare la scuola di Campoli Appennino. Gli alunni sono stati ospitati nelle case delle famiglie dei ragazzi della scuola di Locana e hanno effettuato escursioni in alta valle Orco e in Valsavarenche insieme alle Guide del Parco, visitato il Centro “Homo et ibex” a Ceresole Reale e “Acqua e biodiversità” di Rovenaud e partecipato ad attività al Centro di Educazione Ambientale di Noasca.

Il tema è stato l’arrivo della primavera, con la luce ed il risveglio della natura, e con esso tutta l’attenzione che merita l’animale simbolo del Parco: lo stambecco. I ragazzi hanno inoltre continuato ad approfondire importanti tematiche trasversali ai due Parchi, come la protezione della fauna, la conservazione della Natura, la ricerca scientifica, i predatori e il ritorno del lupo nel territorio del Parco, con un’attenzione particolare alle tradizioni e ai prodotti locali.

Un gemellaggio all’insegna della scoperta dei due Parchi storici d’Italia e dell’importanza della tutela e del rispetto della Natura per le future generazioni. “L’obiettivo del gemellaggio – spiegano gli organizzatori – è quello di mostrare i Parchi per quello che effettivamente sono, ovvero una grande casa patrimonio di tutta la comunità”. In questo senso il coinvolgimento dei più giovani appare ineludibile e fondamentale per la crescita di una generazione più attenta e vicina alla Natura, consapevole degli effetti positivi della protezione del territorio sull’ambiente e sulla biodiversità, ma anche sul tessuto sociale ed economico in cui ricadono.

Le attività si sono svolte grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente e con la collaborazione dei Comuni di Locana, Noasca, Ceresole Reale e Valsavarenche.




AMIANTO RIMOSSO

Eliminati 12 serbatoi idrici dalla scuola primaria Mario Bianco

Fossacesia, 2 maggio 2023. Sono stati completati i lavori di rimozione dei vecchi e non utilizzati serbatoi idrici, eseguiti grazie a un finanziamento ottenuto con il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, contenenti anche amianto, che erano collocati sul terrazzo della Scuola Primaria Mario Bianco, di Fossacesia. Gli interventi, eseguiti con una ditta specializzata, hanno riguardato la rimozione di 12 serbatoi idrici.

“Liberiamo la struttura scolastica dall’amianto e materiale di cemento che, con il passare degli anni, sarebbero potuti diventare pericolosi – afferma il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Le operazioni di rimozione sono state attente, svolte da operatori competenti e professionali che ringrazio”.

Il finanziamento è stato ottenuto con un progetto elaborato dal Settore Tecnico del Comune ed approvato dalla Giunta  di Fossacesia nell’agosto 2022.




AREA DI RISULTA: tra parco e giardino!

Nel panorama delle aree verdi urbane, il parco Ex Caserma di Cocco rappresenta una realtà importante, seppur di dimensioni limitate. Infatti, si estende per poco più di 3 ettari (la sola Riserva Dannunziana ha una superficie complessiva di oltre 50 ettari).

Pescara, 1° MAGGIO 2023. Recentemente sono stato a Cinisello Balsamo, comune dell’hinterland milanese. Ho fatto una breve e gradevole passeggiata all’interno del giardino di Villa Ghirlanda Silva, uno spazio verde annesso all’omonima prestigiosa Villa costruita a cavallo dell’800. Pur essendo un giardino, si percepisce la gestione “didattica-naturalistica” di alcune delle sue parti, un po’ lasciate a se, mentre per altre l’elemento antropico è prevalente, con camminamenti, piazzole per giochi e spazi per eventi culturali. Nelle prime spiccano cartelli informativi sulle specie di alberi e sull’avifauna presente, con schede di riconoscimento (Frosone, Torcicollo, Friguello, ecc.). Nelle seconde, oltre a panchine e fontanelle, sono stati sistemati anche giochi utili per prendere confidenza con alcune leggi della fisica (per la serie: imparare giocando).

Il giardino di Cinisello Balsamo ha ormai oltre 2 secoli di vita e gli alberi hanno avuto modo di esprimersi al meglio, sia sempreverdi che latifoglie (alcuni Bagolari affondano con evidente prepotenza le radici nel terreno). Il “giardino” si estende per circa 6 ettari, praticamente il doppio della Caserma di Cocco, e lo si attraversa in poco tempo.

Ma a pensarci bene, si tratta dello stesso spazio che sembra si intenda destinare al “parco” (?) che dovrebbe vedere la luce nell’area di risulta della stazione ferroviaria di Pescara, che si estende per 13 ettari, poco più del doppio del giardino di Villa Ghirlanda Silva, ma che vedrebbe destinato a verde solo la metà della sua superficie. Perché mai?

L’opportunità che il Comune di Pescara ha di dotarsi di un PARCO pubblico di dimensioni significative è unica. L’idea che 6 ettari possano essere considerati tanti rispetto alla opportunità di averne il doppio dovrebbe far riflettere: alla fine sarebbe come moltiplicare per due l’esiguo spazio dell’Ex Caserma di Cocco, e si arriverebbe alla stessa estensione del giardino di Villa Ghirlanda Silva, forse troppo poco, come aspirazione, per quello di cui la città avrebbe bisogno (ricordo anche i 26 ha dei Giardini Margherita di Bologna!). Un grande polmone verde, con funzioni ecosistemiche a portata di tutti e di tutti i sensi, nel cuore della città, e che diventerebbe tra l’altro una grande attrattiva e peculiarità urbana che molte amministrazioni ambirebbero a emulare, avendo lo stesso spazio a disposizione: sicuramente meglio che copiare un giardino e men che meno un edificio pubblico, un parcheggio a silos o un terminal bus che, se necessari, potrebbero avere ben altra destinazione, funzionale e soprattutto fisica.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




CELEBRAZIONE 25 APRILE roseto la libertà venne dal mare

Dal 2012 , ogni 25 Aprile, si ripete la Biciclettata, La libertà che venne dal Mare

Roseto degli Abruzzi, 25 aprile 2023. Una biciclettata simbolica per giungere nei luoghi dove le vele nere, le barche dei pescatori Rosetani, portavano in territorio alleato prigionieri e perseguitati.

La biciclettata giunge alla foce del torrente Borsacchio dove, in una notte senza luna, una soffiata avvertì i tedeschi e le barche, ed i giovani in fuga vennero aggrediti. Uno di loro, Biagi De Nigris morì sul posto ed altri furono incarcerati in attesa di esecuzione, fatti salvi con la liberazione.

Un piccolo episodio che da undici anni ricordiamo.

Ottima affluenza alla pedalata che si arricchisce con una tappa in piazza Ponno dove, con l’amministrazione, si celebra Libero Pierantozzi, cittadino Rosetano noto antifascista ed intellettuale della resistenza.

Una pedalata, molti cittadini e un ricordo non fine a sé stesso. Un modo per ricordare che con tutte le imperfezioni di oggi viviamo in una società libera che molti hanno conquistato lottando.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




RINNOVATO IL CONSIGLIO Direttivo Fiab Pescarabici

Eletto il nuovo Presidente

Pescara, 23 aprile 2023. Si è svolta il 21 aprile scorso l’Assemblea ordinaria di Fiab Pescarabici presso la nuova sede operativa sita nei locali di CicloPE, la ciclostazione di Porta Nuova. L’ordine del giorno prevedeva:

la relazione del presidente uscente Filippo Catania e la ratifica delle sue dimissioni;

la discussione e l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 a cura del tesoriere e segretario Giancarlo Odoardi;

modifica dello Statuto;

rinnovo del Consiglio Direttivo.

Dopo la relazione del presidente uscente, che ha illustrato le attività svolte dalla sua elezione nel 2018 e i risultati ottenuti, tra i quali la gestione di Fiab della ciclostazione attraverso l’accordo con Faieta, nell’ambito del Progetto Pesos, è intervenuto l’assessore alla mobilità del Comune di Pescara, Luigi Albore Mascia, che ha ribadito come le politiche di mobilità sostenibile attuate dal Comune abbiano, unitamente alla  collaborazione con Fiab nella promozione delle stesse, contribuito a rendere Pescara competitiva a livello nazionale per l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.

Sono stati votati all’unanimità il bilancio consuntivo e la modifica dello Statuto illustrati da Giancarlo Odoardi.

L’assemblea ha quindi eletto il nuovo Consiglio Direttivo, composto da: Paolo Lucente, Francesco Mancini, Alberta Maranzano, Giancarlo Odoardi e Cristina Tarquini, che, riunitosi, ha eletto Francesco Mancini presidente per il prossimo triennio. Lo stesso, già vicepresidente, ha brevemente illustrato le prospettive di indirizzo di Fiab Pescarabici, nella continuità delle attività avviate, specie nel raccordo tra i Comuni dell’area vasta, sottolineando però la necessaria evoluzione dal concetto di pista ciclabile a quella di città ciclabile. A tal riguardo, ha proposto di estendere il modello Costa 30, attivato nei 45 km di costa che attraversano 7 comuni, da Martinsicuro a Silvi Marina, anche sulla riviera di Pescara. Ha infine accennato alle potenzialità turistiche della prosecuzione della greenway lungo il fiume Pescara fino a Chieti scalo




COLLALTO, la collina dell’armonia

Dove nasce la speranza per una nuova primavera Penne, aprile 2023

Penne, 20 aprile 2023. “La collina di Collalto nella Riserva naturale regionale Lago di Penne è un luogo ospitale dove vengono portati avanti progetti di accoglienza e di integrazione rivolti a nuclei familiari, singoli, uomini, donne e bambini di qualsiasi età, a portatori di specifiche vulnerabilità o fragilità. Gli interventi di accoglienza vanno ben oltre la semplice distribuzione di vitto e alloggio, ma si estendono ad azioni formative, di assistenza, orientamento e tutela psico-sociosanitaria.”

Con queste parole il Sindaco di Penne Gilberto Petrucci ha presentato il Dossier Collalto la Collina dell’Armonia. Il Presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio prosegue: “Uno dei paragrafi di questo articolato dossier richiama il lavoro, nell’Oasi di Penne, legato a natura cultura e sociale. Tre parole che, insieme al titolo Collalto, la collina dell’armonia possono rappresentare quasi un manifesto che racconta e apre prospettive per un territorio e per chi quel territorio lo vive. La Riserva Naturale Lago di Penne e tutto quello che l’area protetta rappresenta è già di per sé la realizzazione di un sogno (…) Solidarietà e accoglienza, allora, insieme alla tutela e alla valorizzazione del territorio: valori sui quali la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Lago di Penne ha tantissimo da insegnare a tutti noi.”

Nella introduzione il Presidente COGECSTRE scrive: “Ogni giorno oltre duecento persone, donne uomini e bambini danno vita ad una nuova comunità, in continua evoluzione. Si tratta di numerosi migranti che fuggono dal Sud del mondo in cerca di un mondo migliore, sostano a Collalto per alcuni mesi e poi proseguono il loro viaggio, alcuni trovano lavoro e restano in zona. Da un anno sono accolti nel CEA Bellini i rifugiati dell’assurda guerra di oggi, fuggiti dall’Ucraina, e poi altri residenti della zona vestina aventi diritto di assistenza coordinati dal Centro Diurno gestito dalla Coop Samara.

E ancora il Progetto Armonia e Borsa Lavoro della ASL di Pescara che coordina una decina di giovani nella Riserva di Penne. Nei prossimi giorni verranno attivati anche quattro giovani in servizio civile assegnati a COGECSTRE dal Ministero per lo Sport e i Giovani. A questa attività vanno sommati i numerosi dipendenti delle strutture in gestione, oltre sessanta, a cui si aggiungono fornitori e clienti che ogni giorno raggiungono la Collina di Collalto. In questo rapporto vogliamo pubblicare anche i rendiconti economici e finanziari dei Centri di Accoglienza Straordinari di Collalto degli ultimi cinque anni, in modo da offrire ai lettori più diffidenti una visione chiara e trasparente della gestione dei Centri di Penne, portati avanti in collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni, Regione, Comune e Prefettura.

Possiamo dunque affermare che la storia di Collalto con la presenza secolare e millenaria dell’uomo potrà continuare la sua evoluzione naturale che considera il rapporto uomo natura una possibilità per il futuro dell’umanità, considerando inoltre il nostro brevissimo passaggio sulla Terra, con il monito di Blaise Pascal “L’Universo è un cerchio, il cui centro è ovunque e la circonferenza da nessuna parte.”

Conferenza pubblica

Natura è Accoglienza Riserva Naturale Regionale – Oasi WWF Lago di Penne Sabato 22 aprile 2023 – ore 10.30 Cea Bellini, Collalto Penne (Pescara)

Partecipano: Gilberto Petrucci (Sindaco si Penne), Giancarlo Di Vincenzo (Prefetto di Pescara) Emanuele Imprudente (Regione Abruzzo), Tommaso Navarra (Presidente Parco Nazionale GSML) Fernando Di Fabrizio (Direttore RNR lago di Penne), Damiano Ricci (Responsabile CAS Lapis e Collalto) Verranno presentati il video Viva L’italia e il dossier




I DANNI del dopo Pasquetta

I volontari delle Guide del Borsacchio si sono recati  alla fontana d’accolle lungo gli antichi percorsi per risistemare le cose

Roseto degli Abruzzi, 16 aprile 2023. Per fortuna due cittadini hanno raccolto delle cartacce dal terreno e li ringraziamo per questo. Purtroppo, hanno lasciato i sacchi alla fonte forse pensando che sarebbero stati raccolti. Purtroppo, non è così e lasciarli di notte li purtroppo comporta l’arrivo di selvatici che li rompono attratti da resti alimentari spargendo i rifiuti e creando un problema che attira specie selvatiche vicino le case che sono in zona.

Come ogni anno abbiamo chiesto un pattugliamento alla fonte che, durante le feste, viene presa d’assalto da giovanissimi per bere e mangiare. I più civili usano i cestini i meno civili lasciano un immondezzaio. Tolti dai cittadini dei rifiuti a terra rimaneva da togliere i vetri, tantissimi, di bottiglie rotte, svuotare i cestini colmi di ogni nefandezza in putrefazione.

Grazie all’aiuto di due Guardie Ambientali abbiamo mantenuto il verde, decespugliato alcune aree e liberato i canali di scolo per evitare la formazione di pantani. Abbiamo ripristinato i canali di scolo , riposizionato la cartellonistica e fatto piccoli lavori di manutenzione di lavori alle murature della fonte.

Rimane però il problema che segnaleremo di nuovo in serata. I luoghi della Riserva Borsacchio, come la spiaggia la fontana d’accolle ed altri, non possono non rientrare nei percorsi di controllo. Sono luoghi meravigliosi aperti a tutti e così deve essere oggi e in futuro. Ma non possono essere luoghi dove non ci sia controllo.

Torniamo a chiedere al comune collaborazione. Di organizzare un controllo almeno il fine settimana da parte dei vigili urbani , in particolare durante le feste. Di organizzare un servizio di raccolta per quei cestini o toglierli. Se un cittadino in buona fede vede un cestino lo usa. Non può immaginare che il rifiuto lasciato lì rimanga fin quando i volontari non passano a toglierlo.

Negli anni abbiamo messo cartelli, anche informativi, sulla fonte che sono stati brutalmente bruciati. Rimane il nodo di valutare di rendere pedonale la strada aprendola solo a residenti e proprietari. Il continuo passaggio di mezzi ha distrutto e distruggerà ogni futuro manto stradale.

La fontana d’accolle e antichi percorsi sono una risorsa da tutelare ed è l’unica area pubblica della Riserva Borsacchio. Come sempre noi ci rendiamo disponibili a collaborare con il comune che ha la gestione, ad intervenire, organizzare , dialogare con cittadini e associazioni ma è giunto il momento di produrre risultati. Siamo certi che insieme possiamo cambiare le cose ma serve la collaborazione di tutti: Comune , Associazioni e cittadini.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




PONTE CICLOPEDONALE sul Vomano

Fiab Teramo: l’infrastruttura non basta, occorre curare anche il territorio.

Teramo, 13 aprile 2023. Il cicloturismo è un settore in continua crescita, anche in Italia, con un impatto pari ad oltre cinque miliardi di euro oltre ai benefici economici legati all’indotto e ai benefici ambientali che si riversano sui territori interessati, spesso estranei al turismo di massa ed esclusi dai flussi turistici tradizionali.

In Italia, seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, si sta lavorando per colmare le gravi lacune infrastrutturali, in particolare per quanto riguarda i percorsi ciclabili. L’Abruzzo, grazie al progetto Bike to Coast, ha quasi completato il suo tratto di ciclabile costiera denominata Ciclovia Adriatica, inserita nella rete BicItalia, ideata dalla FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e fatta propria dal Governo italiano inserendola nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica.

141 km di pista ciclabile continua, da Martinsicuro a San Salvo, in un territorio ricco di strutture ricettive, stabilimenti balneari, attività ristorative, ma anche ambienti incontaminati come le foci fluviali, la riserva del Borsacchio, l’area marina protetta Torre del Cerrano, la Costa Teatina.

La Provincia di Teramo, lo scorso anno, ha finalmente inaugurato il ponte ciclopedonale sul Vomano, opera attesa da anni, che ha colmato un vuoto importante nel tratto ciclabile nord-sud del teramano.

“Inaugurazione, giustamente – sottolinea Gianni Di Francesco, presidente FIAB Teramo – portata ad esempio di una politica tesa a dotare i nostri territorio di infrastrutture per la ciclabilità utili non solo per il turismo ma anche per gli spostamenti quotidiani.”

“Ma – fa notare Di Francesco – dal 26 novembre 2021, data dell’inaugurazione, ad oggi, quando iniziano a vedersi i primi cicloturisti, anche stranieri, sulla nostra ciclovia adriatica, l’area intorno al ponte sembra più un campo di battaglia che un luogo accogliente. Rimangono in bella vista i resti del cantiere e non si è provveduto ad una riqualificazione ambientale delle aree utilizzate per le lavorazioni e devono ancora essere rifiniti i collegamenti ciclabili con le rampe del ponte. Inoltre – sottolinea il presidente FIAB – si nota una desolante noncuranza nei particolari, con tratti di ciclabile invasi da detriti, asfalti rovinati e segnaletica inesistente, soprattutto nel tratto rosetano, e l’installazione di una incomprensibile area di sosta, con panche in legno fissate nella nuda terra con ammassi di cemento e rastrelliere modello scolapiatti posizionate a caso, in prossimità della rampa nel lato pinetese”.

“Il cicloturismo e la mobilità ciclistica – continua Di Francesco – sono una cosa seria. Il PNRR e la Comunità Europea hanno stanziato milioni di euro per opere come quelle che, qualcuno, evidentemente ritiene secondarie e non meritevoli di un’attenzione, anche minima, ai particolari. Cosa diranno i turisti danesi, austriaci, tedeschi, di fronte all’improvvisato bivacco realizzato di fianco al ponte? Cosa immortaleranno con telefonini e macchine fotografiche per ricordare la loro vacanza abruzzese? Cumuli di macerie, opere malfatte, piste ciclabili dissestate o un percorso ciclabile immerso nel verde e nella natura, con aree di sosta piacevoli ed utili, segnaletica chiara e diffusa, servizi per il ciclista?”

“Per diventare un territorio appetibile ai turisti in bicicletta – conclude il presidente Di Francesco – non ci si può improvvisare. Facciamo appello al presidente della Provincia e ai Sindaci di Roseto degli Abruzzi e Pineto affinché elimino tutte le criticità presenti sui percorsi ciclabili di loro competenza e regalino, a residenti e turisti, prima dell’estate, un percorso sicuro e decoroso che possa diventare un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.




CICLABILE e il 10% dei parcheggi auto alle bici

Via Benedetto Croce io la vedo così: marciapiedi più larghi, alberi, cespugli, stalli bici e ciclovie al posto dei parcheggi, che vanno sensibilmente ridimensionati.

Pescara, 13 aprile 2023. Parecchi anni fa, all’ex componente dell’Assemblea costituente della Repubblica italiana e molto più altro, venne intitolata la via di collegamento tra Via Pepe a Via  Vespucci: 850 metri per una larghezza di circa 12 di carreggiata, di cui 4 dedicati ai parcheggi lineari, lato monte e lato mare, e 8 al transito automobilistico, 4 per corsia. Esiste una doppia alberata stradale, costituita essenzialmente da un centinaio di individui tra lecci e pini, piantati all’epoca su una immaginaria linea di divisione dei parcheggi dai marciapiedi, questi ultimi poi ricavati nell’area residuale della strada. Oggi restano camminamenti a destra e sinistra, a volte in trincea, tra i palazzi e il cordolo della striscia alberata, in parte ricoperta di masselli di calcestruzzo tranne che in corrispondenza delle rimanenti aiuole, spesso prive di vegetazione, e alcune volte  ingombri di rifiuti, in corrispondenza dei cassonetti stradali.

A transitarci, soprattutto a piedi, spesso risalta agli occhi una curiosa quanto diffusa  e emblematica immagine, quella di biciclette attaccate (maritate, dico io, come le viti) agli alberi, e soprattutto ai pali della segnaletica o a qualunque altro elemento di ancoraggio.

Indecoroso, potrebbe dire qualcuno, ma inevitabile, visto che di rastrelliere non ne esistono, se non in numero poco significativo e distribuite con un criterio forse oggi non rispondente alle necessità (che poi passino come normali circa 300 auto in sosta lungo la strada, più molte altre in seconda fila, è una faccenda che andrebbe sociologicamente indagata).

Da questo stuolo di bici, insieme a quelle che transitano un po’ incerte  lungo la via, arriva un segnale ben chiaro: per loro c’è bisogno di spazio, tanto, che potrebbe essere recuperato da quello dato in eccesso, cioè in modo sbilanciato, ad altri veicoli.

Il ragionamento che segue si rifà a due norme non recenti: la prima, la L. 366/98, che impone ai soggetti proprietari di strade di realizzare spazi ciclabili in occasione di lavori straordinari (e si può agevolmente dire che quelli fatti e da concludere su questa via lo siano); la seconda, la L.R. 8/2013 sulla mobilità ciclistica, impone di garantire uno spazio del 10%  alle bici in caso di realizzazione di parcheggi pubblici (art. 5, comma 3: “(…) una quota non inferiore al 10% dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, è riservata al parcheggio di biciclette”).

Quindi, se prendessimo gli 850 metri per lato della via (per 2 fanno 1.700 m), considerato che in tale spazio, eliminati gli ingombri di traverse e quant’altro, ci entrano 300 auto, il 10% di questo spazio potrebbe essere dedicato alle bici. Si tratta di 30 posti auto, uno ogni 50 metri (ovvero ogni 9 auto), che diventano posti bici che possono verosimilmente ospitare 300 mezzi a due ruote. I parcheggi per le auto diminuirebbero solo del 10%, e il maggiore spazio per le bici potrebbe riservare sorprese, costituendo esso stesso un incentivo all’utilizzo delle due ruote.

Si tratta ovviamente di un calcolo matematico, che andrebbe rivisitato in ragione dei punti di maggiore attrattività commerciale, o di altro tipo, presenti lungo l’asse stradale. E se le bici risultassero tante, come sembra già oggi, andrebbe invocata anche l’altra norma, che obbliga alla realizzazione di ciclovie urbane.

Se non si vuole relegare Via Benedetto Croce a funzioni del passato, non più al passo con i tempi della nuova viabilità urbana, potrebbe essere utile soffermarsi a riflettere, con la cittadinanza, magari proprio con l’utenza di quella via, su dette sollecitazioni.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net. Direttore Editoriale – Web Content Editor




COLONIA FELINA a rischio di vita

Lavori del Comune, con violazione dei diritti degli animali

Giulianova, 11 aprile 2023. Nelle ultime settimane è stata pubblicata sui social la richiesta  di aiuto per salvare una colonia felina di Giulianova, messa a rischio dall’imminente avvio di lavori pubblici da parte del Comune di Giulianova, nell’area dell’ex depuratore. Si tiene a precisare che

la legge n.281/91, legge quadro per la tutela degli animali d’affezione, vieta lo spostamento dei gatti appartenenti ad una colonia felina. Gli esemplari possono essere presi solo per motivi sanitari ( cure o sterilizzazioni ) per poi essere reimmessi, esclusivamente  nel territorio d’origine. Le colonie feline sono tutelate dalla legge che le definisce stanziali ( quindi non si possono spostare) per la caratteristica tipica di questo animale a rimanere nei luoghi frequentati abitualmente e la sua predisposizione a tornarci , in caso venga portato altrove. In questo caso

si tratta di una colonia felina regolarmente registrata, riconosciuta e censita dal Comune di Giulianova e di cui il Sindaco non solo è chiamato a garantirne e tutelarne la salute e la sicurezza, ma ne assume tutte le responsabilità legali. La sig.ra Daniela che se ne occupa, da oltre dieci anni, ha saputo casualmente dei lavori che il Comune intende effettuare in quell’area. Senza ricevere comunicazioni ufficiali o disposizioni di spostamento . Preoccupata dal fatto che questi mici sono tutti anziani e abituati a dormire in cucce e casette sistemate all’interno di uno stabile vuoto (foto allegate), e che i lavori di demolizione rappresenteranno rischio di morte per loro, si è recata presso gli uffici tecnici del Comune di Giulianova per avere conferma della notizia e sapere, come e dove, poter sistemare i gatti della colonia presente in quell’area . Le è stato confermato che a breve avranno inizio i lavori di demolizione e le è stato indicato un terreno dove poter portare i gatti. Un terreno incolto, con erbacce, reti rotte e rifiuti ( foto allegate)

Si precisa innanzitutto che il Comune ha l’obbligo di disporre lo spostamento dandone motivazione ufficiale scritta e SOLO per motivi igienico sanitari che mettano a rischio la salute pubblica. In caso di assenza di valide e gravi giustificazioni, per quanto esposto dalla legge , l’atto dell’ente può subire l’annullamento dal Tribunale Amministrativo.

Togliere questi gatti, mettendoli in un terreno incolto e sporco, oltre a rappresentare un rischio per la loro salute ( si fa presente che si tratta di gatti anziani abituati a vivere al riparo), comporterà che i mici torneranno nel luogo in cui sono abituati a vivere e dove , nel frattempo saranno iniziati i lavori di demolizione.

 Questa colonia, inoltre, e la struttura adibita ad accogliere i gatti abbandonati, non solo sono ben tenute ( al contrario del terreno identificato dal Comune, come illustrato nelle foto allegate), ma rappresentano un punto di accoglienza e cura per i gatti abbandonati e che, grazie all’assistenza della responsabile, vengono dati in adozione. Oltre a svolgere una funzione sociale quindi, la presenza dei gatti in questa zona ( ex depuratore) è un ottimo repellente alla presenza di topi e ratti. In merito alle responsabilità delle pubbliche Amministrazioni nei confronti delle colonie feline, e al loro obbligo di dotarle di riparo e strutture sicure, si esprime anche la Regione Abruzzo con la legge n.47/2013.

Il Comune ha l’obbligo, prima di iniziare qualsiasi lavoro che comporti rischio per la vita di questi animali:

Disporre un atto ufficiale in cui esplicare chiaramente  validi motivi dello “sgombero” indicando esattamente le date entro cui , tale spostamento dovrebbe eventualmente avvenire;

Individuare uno spazio idoneo per dimensioni e stato di pulizia;

Dotare tale spazio di tutto ciò necessario per la tutela della salute e della sicurezza dei mici , facendo sì che gli stessi non abbiano a subire stress o motivo per ammalarsi alla luce della loro avanzata età e dell’attuale ottima situazione in cui al momento vivono .

Se tutto ciò non viene rispettato sarà il Comune, nella persona del Sindaco a risponderne per quanto disposto dalla legge per la tutela del benessere degli animali d’affezione , dando inizio all’ennesimo contenzioso tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Scenari a cui ,nostro malgrado siamo ormai abituati ma che , con il semplice comportamento civile e rispettoso dei diritti di tutti ( animali compresi) potrebbero essere facilmente evitati.

Si ringraziano tutti i mezzi di informazione e le associazioni animaliste e ambientaliste che vorranno aiutarci a salvare la colonia felina da una triste e ingiusta fine e questi gatti che meritano di trascorrere la loro vecchiaia in un posto sicuro e riparato come hanno fatto in tutta la loro vita, per merito della dedizione della sig.ra Daniela, gattara responsabile .

Dott.ssa Giusy Branella




CONVEGNO STATI GENERALI delle Foreste in Abruzzo

Lanciano, 11 aprile 2023. Al fine di fare un punto sulla situazione Foreste in un periodo di particolare fermento, venerdì 14 aprile 2023 presso l’Hotel Excelsior sono indetti gli Stati Generali delle Foreste in Abruzzo.

Il convegno, Organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Chieti in collaborazione con la FODAF Abruzzo, si propone di configurarsi non solo come conoscitivo, ma anche formativo, non solo come un momento di riflessione ma anche come un momento di spunto e iniziativa, stimolando il dibattito tra gli attori coinvolti, in una Regione fortemente caratterizzata dalla presenza di aree naturali ed aree protette.

Il convegno, dopo i saluti istituzionali, vede un forte coinvolgimento della Regione Abruzzo, con la presentazione di varie relazioni che analizzeranno la situazione odierna con interventi tecnici e molto specifici.

Nella seconda parte della mattinata l’intento sarà quello di stimolare la visione di prospettive moderne per far sì che la gestione forestale possa essere oggi sempre più sostenibile ed in grado di rispondere alle sfide legate alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, alla conservazione della biodiversità, allo sviluppo.

Al centro della discussione ci saranno infatti il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro capacità di essere resilienti grazie ad una corretta pianificazione. Voce di spicco tra le altre sarà quella di Alessandra Stefani della Direzione Generale delle Foreste del MASAF.

Presenti alla giornata anche i vertici del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali Sabrina Diamanti (Presidente) e Marcella Cipriani (Vicepresidente).




IL SENSO DELLA MISURA

Pescara, 8 aprile 2023. Via Mazzarino e Via Tibullo costituiscono un asse stradale che si estende tra Piazza Salvo d’Acquisto e Piazza Luigi Gonzaga, intersecando via Marconi e Via Benedetto Croce. Ci passo spesso in bici, e mi sorprendo ogni volta: inquadrate in un contesto europeo, da queste due vie si potrebbero ricavate interessanti soluzioni urbanistiche, mentre qui sono ridotte ad un immenso parcheggio automobilistico. Alcuni numeri.

L’asse stradale, lungo circa 500 metri, ha una sezione, da palazzo a palazzo, di 24 metri, composta da 2 marciapiedi laterali di circa 2 m ciascuno di larghezza, due corsie stradali mono direzionali di 3,5 m ciascuna, e ben quattro linee di parcheggi lineari, due laterali e due centrali, ognuna di 2 metri, per una ripartizione di 4 metri destinati a marciapiedi, 7 a corsie e 8 a parcheggi. Al centro vi è un lungo filare di alberi, di poco oltre 50 individui, tra platani, lecci e robinie. Curiosamente questa parte sembrerebbe essere destinata, per via di qualche arredo urbano, all’uso pedonale, ma ovviamente è da sempre una inevitabile estensione della sosta delle auto, complessivamente presenti sull’intero tracciato con un numero difficilmente inferiore a 400 unità. In altre parole, tutta l’area, che si estende per poco più di un ettaro (12.000 mq), è destinata per 2.000 mq ai pedoni (15%) e per 10.000 alle auto (85%). L’ombra degli alberi, ipotizzando una chioma generosa di 25 mq, quindi per un totale di 1.250 mq, poco più del 10% dell’area, è tutta riservata alle automobili, mentre i marciapiedi ne sono completamente sprovvisti.

E’ una via assolutamente commerciale, piena di negozi di tutti i tipi: i titolari coglierebbero una grandissima opportunità di sviluppo se i rapporti di occupazione dello spazio fossero completamente invertiti, come anche i residenti, di tutte le età, acquisterebbero la disponibilità di una zona di socializzazione di particolare pregio: se il verde venisse incrementato, per collegare con un nastro verde le piazze agli estremi, e gli arredi decisamente migliorati, con giochi e luoghi di incontro, sarebbe un bellissimo esempio di Rambla pescarese!

E’ quello che io mi aspettavo quando, non molti anni fa, ho visto rifare letteralmente la pavimentazione, che ancora resiste ma ora finita sotto le ruote delle automobili, completamente ammalorata. Oggi questo è un luogo degradato, un garage all’aperto in piena regola, in cui imbattersi in immagini come quella della foto è la norma, come anche di auto parcheggiate su scivoli e strisce pedonali, ferme quel solo attimo necessario a sbrigare veloci faccende, ma al contempo, minuto dopo minuto, tutte insieme e per tutti i giorni dell’anno, a erodere e consumare la qualità di vita di chi lavora, risiede o transita, a piedi o in bici, in questo pezzo di città.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




IL VERDE IN VIA CHIETI non convince

Il Co.n.al.pa.: Arredo verde poco efficace per combattere l’inquinamento

Pescara, 6 aprile 2023. Il nuovo arredo verde realizzato in Via Chieti continua a non convincere associazioni, esperti e cittadini. Sulla scelta di inserire il Bambù e altri arbusti ornamentali interviene anche la sezione pescarese del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio.

Si poteva realizzare di molto meglio – commenta l’associazione in una nota – Essendo Via Chieti una strada con presenza di traffico veicolare, l’arredo verde realizzato non rappresenta a nostro avviso una barriera contro l’inquinamento e non funge da infrastruttura verde in grado di produrre svariati servizi ecosistemici. Esso si configura a nostro avviso più come una sperimentazione, con valore prettamente estetico, che tralascia i veri problemi dell’inquinamento cittadino.

E su questo punto vogliamo riportare qualche dato scientifico in merito alle migliori piante da siepe antismog. In primis, citiamo un recente studio del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) che ha selezionato diverse piante, tra le migliori per mitigare il particolato fine e i metalli pesanti. In particolare, sono risultati molto efficaci il Ligustro lucido, la Photinia e l’Eleagnus come arbusti per siepi urbane in aree in cui si concentra maggiore traffico veicolare.

Proprio l’Eleagnus x ebbingei ha evidenziato, in media, un’area fogliare 2-3 volte superiore a quella delle altre specie coinvolte nello studio. Citiamo anche degli articoli scientifici che trattano l’argomento delle barriere verdi, il particolato fine in ambiente urbano e la sottrazione di metalli pesanti attraverso determinate specie di piante: MORI, et al. 2015a. Deposition of traffic related air pollutants on leaves of six evergreen shrub species during Mediterranean summer season. Urban Forestry & Urban

Greening 14, 264–273. MORI et al., 2015b. Particulate matter and element accumulation on coniferous trees at different distances from a highway. Urban Forestry & Urban Greening 14, 170-177.

Vigevani et al.Particulate Pollution Capture by Seventeen Woody Species Growing in Parks or along Roads in Two European Cities. E poi Mori et al. Air pollution mitigation by urban greening, 2018.

“Non siamo convinti, alla luce delle ricerche scientifiche svolte sugli alberi e arbusti anti-inquinamento, che l’arredo verde di Via Chieti sia poco efficace per un miglioramento della qualità dell’aria – continua il Co.n.al.pa. – Criticando totalmente la scelta del bambù, che riteniamo incompatibile con un contesto urbano di quel tipo, vista la crescita incontrollabile di questo tipo di pianta, si potevano appunto scegliere piante molto più interessanti per combattere le polveri sottili e gestibili a ridosso dei palazzi, come appunto l’Eleagnus x ebbingei, in siepe, arbusto gestibile e molto resistente, accanto ad alberi di Ligustro e Photinia x frasseri che raggiungono in maturità i 5-6 metri di altezza.

Queste piante oltre a produrre ombra e barriera antismog, avrebbero anche abbellito la via con fioriture profumate e colori. E queste barriere verdi potrebbero essere utilizzate anche in altre vie della città, con costi decisamente minori di gestione e una maggiore efficace sui risultati contro le polveri sottili.”

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Sezione Pescara-Chieti




PROMUOVERE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Partenza del Giro E da Fossacesia 6 maggio

Fossacesia, 5 aprile 2023. “Da una città come la nostra, che  punta sulla mobilità sostenibile, che crede fermamente nel valore del turismo slow quale opportunità di sviluppo, la partenza dell’edizione numero 5 del Giro-E è occasione di promozione unica per la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per l’Abruzzo e per la stessa Fossacesia”. È l’intervento del sindaco, Enrico Di Giuseppantonio,  nel corso della presentazione a Milano del Giro-E 2023, che il 6 maggio inizierà da Fossacesia per poi concludersi il 28 maggio, dopo 20 tappe, a Roma. La corsa, organizzata da RCS Sport & Eventsuna E-Bike Experience, è di tipo amatoriale ed è riservata ad un numero ristretto di squadre che, dotati di biciclette a pedalata assistita, si sottoporranno a prove di regolarità svolte su una parte del percorso del Giro d’Italia. Parteciperanno anche personaggi noti del ciclismo e dello sport.

Il via sarà dato al mattino del 6 maggio da piazza Alessandro Fantini, spazio che nel quale sarà allestito il Green Fun Village. I corridori, dopo essere transitati nell’area monumentale di San Giovanni in Venere, raggiungeranno il Lungomare della Marina e da lì, percorrendo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, giungeranno al traguardo di Ortona a conclusione di un percorso di 28 chilometri e 200 metri.

“Il Giro E è l’occasione per la promozione di uno stile di vita che guarda sempre di più alla mobilità sostenibile e al rispetto dell’ambiente – sottolineano il sindaco Di Giuseppantonio e l’assessore allo Sport Maura Sgrignuoli – Per queste ragioni ritengo che l’evento sia importante per Fossacesia, che è tra le mete preferite per il cicloturismo. E lo sarà ancor di più per mettere in mostra la Via Verde della Costa dei Trabocchi che, a mio avviso, è il percorso ideale per sviluppare questi aspetti, grazie anche alle sue indubbie bellezze paesaggistiche”.

La partenza della prima tappa del Giro-E da piazza Fantini darà l’opportunità di avvicinare i più piccoli ai valori dello sport e della bicicletta.




FINALMENTE i marciapiedi

L ‘Amministrazione comunale ha sancito l’abbattimento di circa 220 alberi  per il rifacimento dei marciapiedi

Francavilla al Mare, 5 aprile 2023. Il comitato Finalmente i Marciapiedi, varie associazioni e cittadini hanno proposto un progetto alternativo che permettesse il rifacimento dei marciapiedi senza pregiudicare l’esistenza dei  pluridecennali alberi  la cui presenza è preziosa per la salute pubblica.

Sono dei depuratori naturali degli inquinanti (CO2 , polveri sottili ecc. ). Proteggono  dalle onde di calore estive.  In una giornata calda estiva la differenza di temperatura tra l’asfalto coperto dall’ombra di un albero e l’asfalto privo di ombra è di 28°.

Divario che aumenterà per le conseguenze del riscaldamento globale. Abbattere alberi  in città  è in  controtendenza  con le  indicazioni della comunità scientifica: incrementare il verde urbano.

La sindaca è l’ autorità sanitaria locale, chiamata a  tutelare l’ambiente e la salute pubblica.

Abbiamo coinvolto le forze politiche in Consiglio come il M5S, che si è mostrato interessato al progetto, sposandolo con una interrogazione orale proposta in Consiglio Comunale ed il PD, partito  di maggioranza, con l’obiettivo di dialogare sul destino degli alberi.

Questo ultimo, mostratosi interessato al nostro progetto si è arenato nelle stringenti logiche di maggioranza. Rimaniamo fiduciosi nella volontà del PD locale di mettere in pratica la linea ambientalista della nuova segreteria  nazionale Elly Schlein.

Aspettiamo atti concreti che possano riaprire la questione della salvaguardia del nostro patrimonio arboreo. Per cui giovedì 6 aprile,  alle ore 10,30, presso la sede dell’ associazione Buendia, in Viale Nettuno, 110 c, è convocata una conferenza stampa al fine di Illustrare le nostre proposte per rifare i marciapiedi e salvare gli alberi della città.

Comitato Finalmente i Marciapiedi

Buendia

Italia Nostra Pe Ch

Legambiente Ch PE

Wwf CH PH

Conalpa

Codacons

Isola di Amantani Onlus

Cittadini Residenti.




A COSA SERVONO CERTE CICLOVIE URBANE?

A cosa servono certe ciclovie urbane?

In alcuni posti a parcheggiare le auto, ovviamente. E anche le fermate del bus, quasi sempre vuote, sono utili per la sosta. Una delle ciclovie più gettonate di Pescara, soprattutto fra le corsie ciclabili, quelle con linea gialla per capirsi, si trova sul lato monte del Ponte Risorgimento, circa cento metri, a partire dal Cinema Massimo fino alla sommità, e intercetta, lo si diceva prima, anche una fermata del bus.

Ecco quindi immortalata, giorni fa e con una serie di scatti, una situazione ordinaria, ricorrente, si potrebbe dire normale: auto lasciate in sosta sulla pista ciclabile, caso mai con le quattro frecce accese a segnalare l’emergenza, e tutto il resto che gira intorno a loro, dove c’è spazio.

Cicliste e ciclisti quindi transitano sulla strada, pur avendo uno luogo a loro riservato, senza crucciarsi molto dell’indebita occupazione, presi come sono dallo sforzo della salita.

E pure l’autobus è costretto a stare lontano dalla banchina, anche un paio di metri, non potendo compiere la manovra di avvicinamento, costringendo i clienti alla rincorsa o a salti per superare lo scalino di discesa o salita.

Tutto sembra normale: tutti passano un po’ più in là, dove c’è spazio, perché la strada è ampia. E nessuno, così sembra, che si chieda se quella attribuzione di funzioni, la corsia ciclabile e l’area di accoglienza del bus nell’intorno della fermata, entrambe certificate da apposita segnaletica, sia oggetto di interpretazione o categorica affermazione!

Spesso, troppo spesso, sembra prevalga la prima ipotesi. Tanto che verrebbe da chiedersi se non fosse il caso di rimuovere aree e linee, e lasciare alla domanda, alle esigenze di mobilità, il compito di definire le funzioni, a questo punto variabili a seconda dell’utente.

Ma a questo punto anche il semaforo rosso, il senso unico, le strisce pedonali, il marciapiede verrebbero meno.

Diversamente bisogna convincersi che la strada va diversamente sagomata e ritagliata, se necessario, sulle funzioni da attribuire, in modo da far capire a chi si sposta con il mezzo con più esigenze, di spazio soprattutto, che non può soddisfare ovunque e in ogni momento il bisogno di sosta.

Subito la banchina avanzata per il bus, quindi, e dissuasori di invasione delle corsie ciclabili, che potrebbero anche essere più ampie delle attuali, per accogliere in modo decisamente dignitoso gli utenti deboli della strada.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




PROGETTO AREA di risulta a Pescara

Il Co.n.al.pa. “Il bosco non è un luogo ostile, anzi è vita e miglioramento dell’ambiente cittadino.”

Pescara, 27 marzo 2023. Il bosco è vita ed è un baluardo importante per migliorare non solo il contesto urbano, ma anche la stessa qualità della vita dei cittadini: è quanto dichiara Alberto Colazilli, presidente del Co.n.al.pa. (Coordinatore Nazionale Alberi e Paesaggio) in merito al progetto di riqualificazione dell’area di risulta a Pescara. “Recentemente il Sindaco Masci ha dichiarato che il bosco pensato dalle associazioni per l’area di risulta è qualcosa di ostile, che spacca in due la città, che diventerebbe presto un luogo respingente, potenzialmente pericoloso, difficile da attraversare e da frequentare. In realtà molte ricerche scientifiche in tal senso parlano dei grandi benefici psicofisici che un bosco cittadino può creare sulla comunità.”

“In primis vogliamo citare una ricerca congiunta svolta tra le Università di Edimburgo, la North Carolina State University e la Clemson University che si è concentrata sulla correlazione diretta tra fenomeni criminali e danneggiamento del patrimonio. In particolare, l’analisi ha interessato 301 città degli Stati Uniti con popolazione superiore a 100 mila abitanti, indagando sulla relazione tra il rischio di criminalità e verde pubblico, prendendo come altro fattore il reddito medio delle famiglie e la condizione sociale. In ben 298 città analizzate, il verde è associato a un minor rischio di criminalità violenta, mentre in tutte le città campione è stato riscontrato il legame tra spazio verde e minor rischio di danneggiamento contro la proprietà pubblica. Lo stesso studio ha riscontrato che la principale causa di criminalità violenta è lo svantaggio sociale”, continua Colazilli, “Ciò dimostra che non è tanto il verde cittadino a creare problemi sociali ma il contesto ambientale in cui i cittadini vivono.”

“Possiamo confermare che un maggior numero di parchi, di alberi, di aree verdi in genere, non può che migliorare l’aspetto e la qualità ambientale di un territorio, generando una certa influenza su questioni sociali importanti, quali l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la criminalità e la sicurezza e benefici economici, come dichiarato anche dal prof. Ferrini, ordinario di Arboricoltura presso l’Università di Firenze, in un suo articolo su verde urbano e criminalità. Altri ricercatori sono arrivati alla conclusione che un aumento del 10% della copertura arborea può contribuire a una diminuzione del 12% dei reati.”

“Il riutilizzo di aree urbane dismesse e in degrado diventa un investimento positivo per la città, come nel caso del parco centrale dell’area di risulta a Pescara.”, continua Colazilli, “Evitando ulteriore cementificazione e realizzando un bosco cittadino si produce anche un incremento potenziale dei servizi ecosistemici oltre che la fornitura di nuovi habitat, nuovi spazi aggregativi sociali, di svago e di miglioramento della qualità della vita.”

“Raffrescamento del tessuto urbano con temperature anche di 10 gradi in meno in estate rispetto a aree cementificate, minore inquinamento, accesso alla natura e ai suoi benefici, miglior salute e benessere, controllo delle precipitazioni, minor erosione del suolo, sono solo alcuni dei benefici che un grande bosco in città potrebbe produrre a tutta Pescara.” spiega Colazilli, “Quindi tornando al bosco minaccioso, popolato da chissà quali creature pericolose, così tanto esaltato dal Sindaco Masci, si tratta solo di leggende metropolitane e di paure ingiustificate che non hanno alcun fondamento scientifico. Ogni grande parco cittadino va seguito con una gestione strategica che comprende pianificzione, progettazione, realizzazione e gestione. Non diamo la colpa sempre alle aree verdi e agli alberi, è il contesto sociale che va migliorato insieme alla riqualificazione di aree degradate che, indirettamente, possono portare a un miglioramento psicofisico della salute dei cittadini, abbassando così i livelli di criminalità.”




TORNA IL RISCHIO di Speculazione Edilizia

Immobilismo per la tutela della Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 27 marzo 2023. Diciotto anni senza Gestione e un PAN in vigore portano al ritorno del pericolo cemento in riserva Borsacchio. È ora di partire per il bene del territorio, dei residenti e del futuro naturale e turistico della Città di Roseto degli Abruzzi. Spianata un’area costiera.

La storia della Riserva Borsacchio ormai è un romanzo lungo 18 anni. Nata per salvare uno dei tratti costieri e collinari di pregio dalla cementificazione per opera di grandi imprenditori edili da fuori città . Nata nel 2005 entro 90 giorni doveva partire un comitato di gestione ed un PAN. Ad oggi, seppur qualche progresso è stato fatto, non esistono nessuno dei due.

In assenza di questi due strumenti le norme prevedono un blocco su molti aspetti in attese di regole (un PAN) ed un arbitro che valuti interventi singoli in base alle regole (comitato gestione). Questo crea fake news di speculatori edili travestiti che diffondono notizie su blocchi totali dovuti alla riserva. Esistono blocchi ma non per la riserva, il blocco parziale esiste perchè la politica non attiva la riserva ovvero PAN e Gestione. In tutte le riserve si ristruttura, si fa imprenditoria sostenibile, agricoltura anzi sono obbiettivi da aiutare e sovvenzionare. Ma la Riserva Borsacchio è bloccata, così come le risorse per svilupparla da destinare a chi la vive.

In questi anni solo come volontari cerchiamo di salvare il salvabile per non far estinguere specie di pregio e per non far dimenticare la storia incredibile di questi luoghi.

In questo immobilismo e assenza di gestione sono tornati gli appetiti cementificatori di gruppi imprenditoriali fuori Roseto e perfino fuori Regione.

Dal 5 Marzo 2023 al 26 Marzo 2023 , uno dei tratti classificati come Duna Grigia, con codice protezione Natura 2000, della Riserva è stato totalmente sbancato con scavatori che hanno lavorato fra duna e terra spostando sabbia e danneggiando presumibilmente la vegetazione Dunale spingendo rifiuti dal campo in spiaggia. Nelle relazioni del PAN era addirittura fotografata e classificata come area di pregio dallo studio condotto dai ricercatori .

Ora una delle aree più fotografate della Riserva appare un deserto . Il problema nasce da 18 anni senza gestione, pianificazione e controllo. I lavori sono stati svolti da una ditta , che ha preso in affitto i terreni, che si occupa di stabilimenti balneari, ristorazione e turismo. Quei terreni sono di sabbia e sale investiti dal mare dalle mareggiate invernali fino a metà strada con la ciclabile. Per questo non sono coltivati e nei decenni sono diventate dune e habitat. Ora abbiamo inviato una informativa alle autorità per capire se erano autorizzati e comprendere il fine visto che presumibilmente non si tratta di agricoltura.

L’area era dimora di decine di specie di flora e fauna dunale protetta. E’ stata perfino spostata la sabbia per livellare l’area retro dunale che era l’unico argine alle mareggiate. Ora in quel tratto il prossimo inverno il mare rischierà di arrivare alla ciclabile.

Il problema nasce dal paradosso realtà\cartografia. Nonostante 15 anni di esposti la linea di costa non è mai stata aggiornata e tecnicamente, vista vetustà delle mappe e l’erosione, per la burocrazia nei primi 70 metri di mare ci sono terreni e vigneti . I primi terreni agricoli sottomarini della storia in sostanza. Il TAR in una recente sentenza conferma, in una causa privata, che di fatto da mare a ciclabile ormai è demanio ed ha sollevato un privato da lavori su quell’area perché le aree demaniali sono di spettanza pubblica.

Nascono falsi comitati di residenti che dal Lazio chiedono il taglio della riserva per costruire grandi strutture da colline a mare lanciando fake news che rovinano l’immagine turistica della città lanciando e procurando allarmi su una spiaggia invasa da siringhe infette di AIDS solo per cercare di tagliare ancora la riserva e costruire su mare e colline.

Alla città, ai residenti, al territorio serve far partire questa Riserva. Questo stallo è un danno per tutti. Queste problematiche ad Atri, Pineto, Silvi si sono presto superate grazie al lavoro , pianificazione, investimenti che hanno portato a creare un capitale naturale baluardo di sostenibilità e che fa numeri invidiabili in tema di turismo ed agricoltura.

Il nostro è un appello positivo. Salvate la riserva il tempo è finito

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




UNA FOTO DI CORSA: manca qualcosa

Tabula Rasa

Pescara, 26 marzo 2023. È stata una foto non di qualità, fatta di corsa da chi sta passando velocemente da quelle parti e si accorge che manca qualcosa, ad annunciarmi sul cellulare, una mattina di qualche giorno fa, la mattanza di questo boschetto di circa 50 pini. Adornavano le aiuole spartitraffico del raccordo asse attrezzato – via Raiale, uno svincolo posto nei pressi della FATER, o del tratto terminale o iniziale della greenway ciclabile lungo fiume sud di Pescara.

Sono diversi i cartelli che indicano la pertinenza gestionale di questi tratti: ANAS S.p.A., per cui si presume sia stata questa società la committenza dei lavori eseguiti. Il condizionale è d’obbligo perché cartelli di cantiere non ve ne sono (normale, visto che l’intervento è terminato), ma non è dato sapere se sono stati apposti in precedenza, per informare di motivazioni, tempi, importi, autorizzazioni e quant’altro.

Un boschetto di pini che forse ANAS stessa potrebbe aver messo a dimora anche oltre 50 anni fa, e che ha spazzato via nel giro di una giornata, presumibilmente in nome condizioni che la Società ritiene essere di rischio e pericolo per gli utenti di quel tratto, situazione a cui porre rimedio con la la messa in sicurezza dell’attraversamento.

Certo, non è che quel boschetto intercettasse tutta la CO2 più i vari inquinanti, compreso il rumore, derivanti da traffico veicolare locale, ma di anidride carbonica in quegli alberi ce ne deve essere finita parecchia. Mi chiedo: chi farà ora questo sporco lavoro per i prossimi decenni?

E, soprattutto, che fine ha fatto o farà quella biomassa, imbrigliata, bloccata, sequestrata per così lungo tempo in quei tronchi, in quei rami, in quelle fronde? O è già tornata CO2 libera, in cielo?

A passare da quelle parti diversi giorni dopo, si sente ancora forte l’odore di resina (come in altre occasioni, altrettanto drammatiche, si sente pungente l’odore di bruciato).

Un odore che però in questo caso apre le narici, richiama il profumo della salsedine, il colore e il rumore del mare e il lieve rumore della brezza spazzolare le spiagge. Si può ancora toccare con mano il fresco e appiccicoso essudato che fuoriesce dai ceppi, prima che solidifichi all’aria, ora puzzolente e rumorosa, di questo triste inizio di primavera.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net




PIANTUMAZIONE prima giornata

A cura dell’associazione Unalberoinpiu

Giulianova, 25 marzo 2023. Dopo l’approvazione da parte del comune, con l’assegnazione di due aree (una al lido e una al paese) questa mattina è stato A cura dell’associazione Unalberoinpiu

messo a dimora 57 nuovi alberelli.

Tutto grazie alla partecipazione di diversi cittadini e attività che hanno aderito all’iniziativa.

Sono stati messi a dimora diverse specie di alberi tra cui: tiglio, acero campestre, acero saccarino, ginkgo, quercia, pero selvatico, ciliegio selvatico, melo selvatico, betulla.

Il progetto continua e riparte nel mese di novembre.




GIORNATA ECOLOGICA Ripuliamo le strade della Contea

Pulire in compagnia – Montagna Pulita a Castelli. Seconda edizione: domenica 26 marzo 2023 della Sezioni Cai di Castelli.

Castelli, 24 marzo 2023. Tutti insieme per una giornata dedicata alla pulizia con un grande messaggio di cura e attenzione ai propri luoghi identitari. L’appuntamento è per domenica 26 marzo con ritrovo in Piazza Roma alle ore 8:30.

Il Cai, nell’ambito del suo ruolo, impegnato in questa mirata giornata, presenta anche una visione integrale del territorio con azioni ed effetti che migliorano la vita nelle montagne e di conseguenza quella nelle pianure.

La giornata ecologica ha quindi una sua visione che va oltre l’importante evento di domenica 26 e ci conduce alle molte iniziative in Montagna con i tanti Progetti Cai in itinere: Rifugio Enrico Faiani, Mulinetto degli smalti, Rete Escursionistica, Sentiero Italia Cai, Sentiero della Pace, Sentiero Terre Alte, Terapia Forestale, Sentinelle del clima, Acqua fonte di vita e monitoraggio di sorgenti, fontane e lavatoi, in Famiglia con il Cai…. Ce n’è per ogni sensibilità e interesse.

Si presta attenzione alle transizioni in atto per crisi climatica e crisi energetica, impattanti su tutto il territorio ma in particolare sulle zone di montagna.




L’ORA DELLA TERRA a Roseto degli Abruzzi

Biciclettata in notturna da Roseto a Giulianova lungo la ciclabile con Flash Mob a Sorpresa

Roseto degli Abruzzi, 24 marzo 2023. Il 25 Marzo 2023 torna a Roseto degli Abruzzi L’Ora della Terra del WWF Internazionale.  Earth Hour, l’Ora della Terra, è la grande mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro più sicuro, giusto e sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

Anche un gesto apparentemente semplice, come spegnere la luce, è un contributo ad un futuro di benessere per le persone e per il Pianeta. Il comune di Roseto degli Abruzzi ha sempre aderito in questi anni e l’evento pensato per coinvolgere i cittadini è una bellissima, e facile, biciclettata notturna da Roseto a Giulianova lungo il tratto interamente ciclabile e pianeggiante.

Durante la pedalata ci fermeremo in un punto per un flash mob a sorpresa ed invitiamo i partecipanti a portare una torcia elettrica. Come sempre sarà un evento sostenibile fatto di colori e voglia di stare insieme.  Partenza il 25 Marzo 2023 alle ore 20.00 da Piazza della Repubblica (Municipio di Roseto)

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




LA NATURA si risveglia

Con l’equinozio di primavera

Chieti, 24 marzo 2023. Lunedì 20 marzo, c’è stato l’equinozio di primavera (noto anche come equinozio di marzo), perché la durata del giorno e della notte è quasi uguale. È la fine dell’inverno. La natura si risveglia, nascono i fiori primaverili ambasciatori della bella stagione, che sbocciano e colorano i prati e i boschi.

Le Viole, le margherite, l’anemone epatico di colore blu intenso e le primule, con i fiori giallo chiaro, che fioriscono nel sottobosco coperto di foglie secche. Ho scelto di ciaspolare, iniziando da Passo Lanciano (1318 m), (nel territorio del comune di Pretoro CH, Parco Nazionale della Maiella), verso I PIANI DI TARICA, (1330m).

Il meteo splendido, la temperatura di 15 gradi, con sole, aria fine e leggera, che ti entra dal naso e va a pulire i polmoni, cielo limpido con un colore celeste intenso, il panorama sulla catena del Massiccio del Gran Sasso, i Monti della Laga, il Mare Adriatico, i tanti comuni.  Desideravo un percorso senza persone, per godere il RUMORE DEL SILENZIO.

Oltre al rumore della ciaspola, solo qualche cinguettio di volatili. Il profumo intenso del terreno bagnato, l’erba che prende il posto della neve e, il Croco Primaverile (Crocus Vernus), conosciuto come zafferano selvatico, che fiorisce allo scioglimento delle nevi.

Attenzione a non raccogliere questo croco, perché velenoso, al contrario del crocus sativus, che è l’unico ad avere interesse alimentare come spezia. Anche la fauna selvatica esce ora dal letargo, ma purtroppo non ho visto le orme.

Dislivello +/- 150 metri

Distanza A/R 6 KM

Tempo 3 ore con soste

Difficoltà EAI (escursione in ambiente innevato)

Luciano Pellegrini 




NON NELLA NOSTRA CITTÀ

FIAB Pescarabici aderisce alla manifestazione

Pescara, 23 marzo 2023. In Piazza Sacro Cuore il prossimo 25 marzo 2023, condividendo le sollecitazioni rivolte all’Amministrazione Comunale per un maggior ascolto delle richieste dei cittadini attraverso percorsi partecipativi organici alle scelte di politica urbana, FIAB Pescarabici aderisce alla manifestazione: NON NELLA NOSTRA CITTÀ.

In particolare, per quelle che coinvolgono le comunità locali, per una maggiore attenzione alla cura e alla predisposizione nonché preservazione di spazi verdi il più possibile prossimali alle residenze dei cittadini, soprattutto nei casi di significative aggregazione di abitazioni; sollecitiamo un più accorto e responsabile utilizzo delle risorse economiche finalizzate a progetti e opere che non siano fine a se stesse e che quindi incontrino il prevalente favore dei destinatari.

All’interno di detta cornice sollecitiamo l’Amministrazione Comunale ad intervenire sui seguenti aspetti specifici, su cui dichiariamo ancora una volta la nostra disponibilità operativa:

installare in città dieci mila stalli per bici, lineari e per nodi di aggregazione

realizzare 110 km di ciclovie, per avere almeno un metro a testa di itinerari ciclabili

predisporre percorsi ciclabili in occasione di lavori straordinari (art. 10 L. 366/98)

istituire l’ufficio bici, ovvero una struttura pubblica dedicata alla mobilità sostenibile

attivare e sostenere la figura del Mobility Manager di area e aziendale.